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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Giugno 2009 |
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G8 ENERGIA |
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Roma, 4 giugno 2009 - Promuovere l’efficienza nei consumi energetici, rilanciare gli investimenti attraverso una rinnovata collaborazione tra i governi mondiali, incoraggiare lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie sostenibili. Sono questi gli obiettivi emersi nel corso del G8 Energia, svoltosi a Roma il 24 e 25 maggio scorso. L’evento romano, dal titolo “Oltre la Crisi: verso una nuova leadership mondiale dell’Energia” ha riunito 23 ministri competenti per il settore energetico e 8 organizzazioni internazionali che si sono confrontati sulle tematiche del settore energetico mondiale. Nel summit era rappresentata più dell’80% dell’offerta e della domanda di energia su scala planetaria. I risultati prodotti dalle riunioni saranno portati all’attenzione dei Capi di Stato e di Governo al G8 de L’aquila per divenire operativi. Per la prima volta la riunione G8 dei Ministri dell´Energia è avvenuta con il coinvolgimento dei rappresentanti dell´industria. Il Forum delle imprese dell´energia (G8 Energy Business Forum) ha avviato un dialogo informale tra Ministri e vertici delle principali imprese dell´energia del mondo sui problemi da affrontare e sulle misure che possono essere adottate per facilitare e rilanciare gli investimenti. Il G8 Energia si è articolato lungo tre sessioni: Strategie di risposta al cambiamento climatico, Investimenti nell´energia per la sicurezza e lo sviluppo sostenibile, Programma di azione contro la povertà energetica: il caso dell´Africa, Al termine del summit, i ministri hanno redatto tre dichiarazioni congiunte. . |
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FONDI STRUTTURALI PER 30 MILIONI ALLE IMPRESE TOSCANE CREERANNO INVESTIMENTI PER 150 MILIONI E POTRANNO ACCEDERVI ANCHE ENTI LOCALI E ASL FINANZIERANNO PROGETTI PER ENERGIE ALTERNATIVE E RISPARMIO ENERGETICO |
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Firenze, 4 giugno 2009 - Entro la prima metà di giugno la Regione Toscana emetterà un bando rivolto ad imprese, enti locali e Asl per assegnare i 29,2 milioni di euro destinati a finanziare progetti che prevedano la produzione di energia da fonti rinnovabili, il risparmio energetico, la cogenerazione o il teleriscaldamento. Questi incentivi attiveranno investimenti per 150 milioni di euro. I contenuti del bando sono stati presentati questa mattina in Regione ai rappresentanti delle associazioni di categoria delle imprese e agli enti locali. Si tratta di un ulteriore importante aiuto che, grazie ai fondi strutturali europei, la Toscana mette a disposizione del suo sistema economico, promuovendone l’efficienza, la sostenibilità e fornendo un aiuto all’economia regionale per affrontare la crisi. Secondo il governatore, di fronte alle difficoltà che i privati incontrano, è il pubblico a dover fare la sua parte, intervenendo non con aiuti a pioggia, ma mirati e moltiplicatori di reddito come questo. I 29,2 milioni saranno erogati in due fasi. Nella prima ci sarà tempo fino al 30 settembre prossimo per presentare le domande per accedere a 21,7 milioni di euro. Nella seconda le domande per ottenere gli altri 7,5 milioni, potranno essere presentate nel periodo 1-31 gennaio 2010. Successivamente, ha spiegato l’assessore regionale all’energia e all’ambiente, e fino al 2013 la Regione metterà a disposizione di imprese, enti locali e Asl altri 23,5 milioni di euro, per un totale di 52,7 milioni provenienti dai fondi strutturali, a valere per il periodo 2007-2013. Ha poi ricordato come gli uffici regionali stanno esaminando le domande presentate dagli enti locali relativamente al bando loro riservato da 9 milioni di euro, finanziati da bilancio regionale. I 29,2 milioni serviranno a sostenere i costi in più che i beneficiari avranno per l’utilizzo di soluzioni e tecnologie a alto rendimento e a minor impatto ambientale. In questo modo diventa più conveniente l´utilizzo delle fonti rinnovabili (dal fotovoltaico all´eolico, all´idroelettrico, alle biomasse, alla geotermia a media e bassa entalpia), della cogenerazione e del teleriscaldamento. Il bando prevede che i lavori siano realizzati entro due anni dalla concessione dell’aiuto. Si calcola che i contributi concessi dalla Regione copriranno una percentuale variabile dal 15 al 40% dell’intero investimento. I progetti verranno valutati da una commissione formata da esperti regionali che potrà assegnare, seguendo precisi criteri di selezione, fino ad un massimo di 100 punti a ciascun progetto. Tra i criteri che ne favoriranno l’accoglimento, figurano tra l’altro la cantierabilità degli interventi, l’utilizzo di nuove tecnologie, l a riduzione dei consumi e degli impatti sull’ambiente. Le domande potranno essere presentate esclusivamente per via telematica collegandosi al sito www. Artea. Toscana. It e richiedendo username e password. Non appena il bando sarà pubblicato, allo stesso indirizzo sarà possibile trovare un apposito manuale. Altre informazioni potranno essere reperite su www. Regione. Toscana. It/creo. . |
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COMO: CHECKUP ENERGETICI GRATUITI PER LE IMPRESE: PROROGHE |
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Como, 4 giugno 2009 - La Camera di Commercio di Como offre gratuitamente 140 diagnosi dei consumi termici ed elettrici alle imprese comasche per far emergere eventuali aree di inefficienza e identificare i possibili interventi di risparmio energetico realizzabili. I checkup verranno suddivisi in analisi dei processi produttivi industriali (70) e analisi dell´involucro edilizio (70). Le analisi saranno sia di tipo gestionale (relativi all´utilizzo di apparecchiature e/o impianti già presenti nell´azienda) sia di tipo strutturale (studio dell´economicità attraverso l´introduzione di tecnologie innovative). La scadenza per la presentazione delle domande per i check up energetici è stata posticipata al 12 giugno 2009. Per informazioni: Sviluppo Impresa - tel. 031/256. 309 - sviluppo. Impresa@co. Camcom. It . |
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NAPOLI - IMPIANTI FOTOVOLTAICI E NUOVO CONTO ENERGIA, CORSO |
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Napoli, 4 giugno 2009 - La Camera di Commercio di Napoli rende noto che l´Anea - Agenzia Napoletana Energia e Ambiente - organizza un corso di formazione per ´Impianti fotovoltaici e nuovo conto energia´. Il corso, della durata di 16 ore, si svolgerà a Napoli presso la Mostra d´Oltremare dal 15 al 19 giugno 2009. Per le informazioni riguardanti l´iscrizione ed il programma consultare il sito Anea . . |
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ENERGIE RINNOVABILI: SI RAFFORZA LA PARTNERSHIP ITALIA-GERMANIA |
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Roma, 4 giugno 2009 - In aumento gli investimenti dei due Paesi nel settore: nel 2008 l’Italia è il terzo paese in Europa per produzione di energia eolica (3,7 giga watt), mentre la Germania si conferma leader mondiale per potenza installata nel fotovolatico (950 Mwp). La Camera di Commercio Italiana di Monaco di Baviera sarà presente a Intersolar 2009, il più grande salone europeo specializzato nel fotovoltaico, energia solare termica e architettura solare che si apre oggi a Monaco, con una delegazione di oltre 20 aziende italiane e tedesche del settore. Per facilitare la realizzazione di partnership e stimolare l’ingresso di aziende tedesche nel mercato italiano, la Camera ha organizzato assieme a De International la seconda edizione del “Convegno Italo-tedesco sull’energia solare” che permetterà ad oltre 100 rappresentanti di imprese tedesche di raccogliere informazioni sul mercato solare italiano e, in particolare, sugli aspetti legislativi e sugli incentivi offerti agli investimenti di imprese straniere. Sempre all’interno del Centro Congressi fieristico di Monaco, seguiranno incontri B2b tra imprese italiane, tedesche, svizzere e greche organizzati in collaborazione con le Cci di Zurigo e Salonicco nell’ambito di un progetto di rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. “Le energie alternative rappresentano la nuova frontiera per le imprese italiane e tedesche. Basti pensare che, a livello mondiale, il business delle rinnovabili ha raggiunto un valore di 171 miliardi di euro – afferma Annamaria Andretta, Presidente della Camera di Commercio Italiana di Monaco di Baviera – in questo settore, l’Italia e la Germania possono ritagliarsi uno spazio sempre più importante, mettendo a fattore comune gli investimenti tedeschi in ricerca e sviluppo e l’impegno italiano nella produzione di energia eolica, con il fotovoltaico e il solare termico che stanno progressivamente acquisendo crescenti quote di mercato, sia in ambito industriale che domestico”. La Germania è leader nella produzione e nell’utilizzo delle energie rinnovabili: con 950Mwp prodotti si colloca al 1° posto mondiale per quantità di potenza installata nel fotovoltaico, e al 3° posto per investimenti in ricerca e sviluppo, dopo Giappone e Usa. La Baviera è il Land che produce la maggior quota di energie rinnovabili rispetto al fabbisogno energetico complessivo e detiene la leadership nel fotovoltaico, contribuendo per circa il 50% alla produzione nazionale. . |
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AL VIA LE ISCRIZIONI PER LA SECONDA EDIZIONE DEL “CORSO IN ENERGY MANAGEMENT” |
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Torino, 4 giugno 2009 - Il corso dopo il successo della prima edizione si replicherà dal 29 giugno al 3 luglio a Torino e dal 14 al 18 settembre a Padova Quali sono i compiti e le funzioni dell’esperto in gestione dell’Energia? Quali sono le normative comunitarie e nazionali per l’efficienza energetica? Quali sono gli interventi di razionalizzazione dei consumi energetici? Sono questi alcuni degli interrogativi a cui risponderà il “Corso in Energy Management” organizzato da Isnova (Istituto per la Promozione dell’Innovazione Tecnologica) in collaborazione con Enea e Fire (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia). Dopo il successo della prima edizione a Roma il corso si replicherà dal 29 giugno al 3 luglio a Torino e dal 14 al 18 settembre a Padova. La figura dell`Energy Manager è nata negli Usa all’epoca della prima crisi energetica (metà degli anni ‘70) con l`incarico di gestire i costi energetici dell`impresa. In Italia, questa figura è stata riconosciuta istituzionalmente per la prima volta dalla Legge n. 308 del 1982. Nel 1991 viene emanata la Legge n. 10 con la quale la figura dell`Em viene definita come `Responsabile per la conservazione e l`uso razionale dell`energia` e l`obbligo di nomina viene esteso a tutti gli Organismi pubblici e privati, compresa la P. A. Il corso, nato per rispondere a queste esigenze, durerà trenta ore e sarà tenuto da docenti Fire, Enea approfondendo nell’arco di cinque giornate, le tematiche sviluppate nei 10 moduli del corso on-line gratuitamente accessibile al sito www. E-quem. Enea. It. Gli argomenti trattati saranno accompagnati da specifici Case Studies ed al termine delle lezioni è previsto un esame di valutazione finale il cui esito positivo, darà diritto al rilascio dell’attestato. Il corso, che si presenta unico nel suo genere, mira a fornire le basi per operare come Energy manager ed è adatto in particolare ad amministrazioni pubbliche, consorzi, agenzie per l’energia, ordini e collegi professionali interessati a fornire ai propri dipendenti o iscritti delle conoscenze specifiche nel settore dell’energia, laureandi e neolaureati, interessati a lavorare nel settore dell’energia; liberi professionisti e consulenti, interessati a offrire prestazioni professionali anche nel settore dell’energia. Per ulteriori informazioni: http://www. E-quem. Enea. It o 06. 3600. 2543 . . |
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BULGARIA: L’ITALIANA PETROVILLA INVESTIRÀ IN PICCOLE CENTRALI IDROELETTRICHE SUL MARITSA |
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Sofia, 4 giugno 2009 - La società italiana Petrovilla ha rivelato il proprio interesse nello sviluppo di un progetto per la costruzione di piccole centrali idroelettriche lungo il fiume Maritsa. La società sta attualmente sviluppando una serie di centrali lungo il fiume Iskar. Il progetto include la costruzione di 9 nuove centrali con una capacità installata totale di 25 Mw. Il costo totale del progetto è stato stimato attorno ai 113 mln Eur. . |
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RIGENERGIA 2009 |
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Aosta, 4 giugno 2009 - Venerdì 5 giugno 2009, alle 15, presso il Vd’a Palaexpo in Località Autoporto a Pollein sarà ufficialmente inaugurata la terza edizione di Rigenergia, la fiera convegno su energie rinnovabili, risparmio energetico e riduzione delle emissioni. La fiera, che terminerà domenica 7 giugno, vedrà la partecipazione di centoventi espositori su uno spazio espositivo di 4. 500 metri quadrati con un intenso programma di incontri, presentazioni e laboratori. . |
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SUCCESSO DELLA REGIONE PER L’ENI DI TARANTO. SI RIDUCONO LE EMISSIONI INQUINANTI |
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Taranto, 4 giugno 2009 - Nell’incontro del 28 maggio del gruppo istruttore della Commissione Nazionale Aia relativa alle autorizzazioni della raffineria Eni di Taranto passa la posizione della Regione. Come è noto l’Assessore all’Ecologia Losappio aveva stigmatizzato la pretesa di Eni-agip di essere autorizzati ad immettere in atmosfera quantità di No x, So2, Pst superiori alle attuali. Pertanto i rappresentanti della Regione nella commissione Aia hanno lì presentato una nota che ha ricevuto il sostegno del Comune di Taranto e di tutta la Commissione. Conseguentemente il gruppo istruttore ha definito i limiti di emissione delle sostanze su indicate che sia nella configurazione dell’attuale processo produttivo che nel passaggio alla produzione ad Autoil così come prevedono le Bat (cosa che comporterà la riduzione della quantità di zolfo) nel gasolio sono tutte inferiori a quelle attuali, per i flussi di massa calcolati su base annuale come per le medie mensili. Si tratta dunque di una buona notizia che adesso dovrà passare il vaglio della Commissione Nazionale Aia e poi dei sottoscrittori dell’Accordo di Programma, una scelta che tende ad applicare le Bat e a ridurre progressivamente il carico di inquinamento industriale. . |
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LOMBARDIA: RILANCIO EDILIZIA, VARATO IL PROGETTO DI LEGGE - AMPLIAMENTI DEL 20%, RICOSTRUZIONI CON BONUS DEL 30% - 35% PIU´ VERDE E RISPARMIO ENERGETICO. 6,5 MILIARDI DI INVESTIMENTI |
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Milano, 4 giugno 2009 - La Giunta regionale ha varato il Progetto di legge per il rilancio dell´edilizia, proposto dal presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni. "Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia" è il titolo completo del testo, che fa seguito all´Intesa siglata dalla Conferenza unificata Stato-regioni-enti locali il 1° aprile scorso. "Il provvedimento - ha spiegato Formigoni augurandosi che ora il Consiglio regionale lo possa approvare in tempi brevi - favorisce una ripresa dell´edilizia di qualità in Lombardia, migliorando il patrimonio residenziale esistente dal punto di vista estetico, funzionale e sotto il profilo energetico e ambientale. Ci attendiamo anche effetti sull´economia e sull´occupazione. Vogliamo insomma accrescere il bello, l´eco-compatibile, il risparmio energetico, il lavoro". L´insieme degli investimenti potenziali è stimato tra 5,8 e 6,5 miliardi di euro, attivabili nell´arco dei prossimi 18 mesi, come previsto dal progetto di legge regionale (24 mesi per quanto riguarda l´edilizia pubblica residenziale). Positiva la ricaduta sull´indotto occupazionale dei nuovi interventi, valutabile in 30. 000 addetti per i due anni di applicazione della legge. Sotto il profilo energetico il risparmio è valutabile in circa 44 milioni di euro annui. Il progetto di legge individua quattro tipi di intervento. 1 - Recupero e riutilizzo di volumetrie abbandonate o sottoutilizzate (interventi tra 1. 624. 000 e 1. 760. 000 metri cubi; investimento tra 487 e 527 milioni di euro). 2 - Ampliamento fino al 20% (e comunque per non più di 300 metri cubi) del volume complessivo di edifici mono e bifamiliari, ovvero di edifici almeno trifamiliari con volumetria non superiore a 1. 000 metri cubi (si stimano in tutta la Regione nuove volumetrie per circa 5. 590. 000 metri cubi complessivi e investimenti di circa 2,5 miliardi di euro). 3 - Demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e produttivi, con bonus volumetrico sino al 30% del volume preesistente, aumentabile al 35% in presenza di adeguate dotazioni di verde, cioè una dotazione arborea che copra almeno il 25% del lotto (volumetria residenziale da edificare pari a circa 1. 815. 000 metri cubi, investimento di 1,7 miliardi di euro; edifici produttivi industriali o artigianali, investimento tra 700 milioni e 1,43 miliardi di euro). 4 - Riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica (3. 000 nuovi alloggi, investimento di 420 milioni di euro). "L´auspicio - ha detto ancora il presidente - è dunque che questa legge sia accolta con il sorriso dalle famiglie e dai lavoratori". L´assessore Davide Boni ha sottolineato che "si tratta di una legge eccezionale, riferita a un momento particolare e difficile dell´economia". Ed ha messo in rilievo che il progetto di legge "consente di intervenire solo sugli edifici esistenti, non di utilizzare nuove aree". E inoltre che sono ben tutelati i centri storici ("si posso solo sostituire edifici non coerenti con le caratteristiche storiche, architettoniche, paesaggistiche e ambientali, previo parere vincolante delle Commissioni regionali per il paesaggio"); le aree naturali ("dove non si potrà intervenire"); i parchi ("dove si applica riduzione di un terzo dell´incremento massimo consentito degli edifici esistenti. A chi ci accusa di voler costruire nei parchi dico solo che non ha letto bene il provvedimento"). Boni ha anche fatto notare che "le norme antisismiche sono previste" e che nelle zone soggette a tale rischio "non basta la semplice D. I. A. Ma occorre acquisire il permesso di costruire". E infine che "per i Comuni è prevista la possibilità di individuare zone del proprio territorio in cui non applicare la nuova legge". Criteri E Cautele Generali - La legge ha carattere di straordinarietà (la sua applicazione avrà durata di 18 mesi) e contiene idee guida e disposizioni mirate alla sicurezza dei cittadini e del territorio, della qualità degli insediamenti e dell´ambiente. In particolare: - rispetto delle condizioni di inedificabilità per vincoli ambientali, idrogeologici, paesaggistici e monumentali; - inapplicabilità della legge nelle aree naturali protette; - per i parchi, riduzione di un terzo degli aumenti di volumetrie consentiti (quindi +13,3% anziché +20% per l´ampliamento di edifici esistenti e 20% anziché 30% nel caso di demolizione-ricostruzione); - previsione di particolari requisiti per il risparmio energetico negli interventi ammessi (nel caso di ampliamento, riduzione certificata del 10% del consumo energetico; nel caso di sostituzione di edifici, consumo energetico ridotto del 30% rispetto agli standard previsti in generale); - applicazione del codice civile e delle normative in materia di sicurezza, igiene, paesaggio e beni culturali; - inapplicabilità delle disposizioni della legge per quanto concerne gli edifici abusivi. Ed ecco in maggior dettaglio i contenuti del progetto di legge. 1) Riutilizzo Di Volumetrie - Si prevede (art. 2) il recupero a fini residenziali o per altre funzioni ammesse dagli strumenti urbanistici delle parti inutilizzate degli edifici ultimati entro il 31 marzo 2005 (data di entrata in vigore della legge n. 12 per il governo del territorio) e situati in zone non destinate all´agricoltura o ad attività produttive. Per quanto riguarda le aree destinate all´agricoltura, viene prevista la possibilità di procedere al recupero di parti inutilizzate di edifici assentiti prima del 13 giugno 1980, data di entrata in vigore della legge regionale 93/1980 ("Norme in materia di edificazione nelle zone agricole"). La norma indica, come possibili destinazioni conseguenti all´intervento di recupero, destinazioni ricettive non alberghiere, destinazioni residenziali e per servizi che non impattano sul sistema rurale. L´articolo 2, inoltre, stabilisce che tutti gli interventi contemplati siano realizzati sulla base di denuncia di inizio attività o di permesso di costruire. Come stabilito nell´Intesa, è previsto che tale disciplina speciale, proprio perché derogatoria del normale regime giuridico, abbia una durata temporale limitata a diciotto mesi a partire dal 16 settembre 2009 e che gli interventi edilizi consentiti debbano essere volti al miglioramento della qualità architettonica e dell´efficienza energetica. Le stime effettuate indicano interventi possibili tra 1. 624. 000 e 1. 760. 000 metri cubi di volumetria esistente, per l´intero territorio regionale lombardo, con un effetto di investimento complessivamente generato tra 487 e 527 milioni di euro. 2) Ampliamenti - L´articolo 3 regola due distinte tipologie di intervento: l´ampliamento degli edifici residenziali, ultimati alla data del 31 marzo 2005, e la sostituzione degli edifici residenziali e produttivi esistenti. Gli ampliamenti possono interessare gli edifici mono e bifamiliari, quale che sia la loro volumetria, o gli edifici almeno trifamiliari, con volumetria non superiore a 1. 000 metri cubi. La possibilità di ampliamento è riconosciuta fino al 20% del volume complessivo dell´edificio interessato; tuttavia, per i soli edifici mono e bifamiliari è previsto un ulteriore limite massimo, riferito alla singola unità immobiliare preesistente, pari a 300 metri cubi. La norma richiede, quali ulteriori presupposti per la sua applicazione, che gli edifici oggetto di ampliamento siano ubicati al di fuori delle aree storiche o di antico insediamento e che vengano assicurati specifici livelli di efficienza energetica. Secondo le stime effettuate si può prevedere, in relazione a un patrimonio abitativo di oltre 500. 000 edifici e 700. 000 alloggi, la realizzazione di nuove volumetrie per circa 5. 590. 000 metri cubi. La valutazione è stata effettuata stimando che il 10% dei proprietari di immobili ampliabili intervenga effettivamente nell´arco temporale di applicazione della legge. A tale complesso di interventi può corrispondere un investimento complessivo di circa 2,5 miliardi di euro. 3) Demolizione E Ricostruzione - L´articolo 3 riconosce la possibilità di procedere alla sostituzione degli edifici residenziali esistenti situati al di fuori delle aree storiche o di antico insediamento, attraverso la loro demolizione e ricostruzione con possibile incremento sino al 30% del volume preesistente, assicurando nel contempo elevate prestazioni energetiche e ambientali (fino al 35% in presenza di adeguate dotazioni di verde). L´articolo 3 detta anche la disciplina applicabile all´interno dei centri storici e dei nuclei urbani di antica formazione, prevedendo la sostituzione di singoli edifici residenziali non coerenti con le caratteristiche storiche, architettoniche, paesaggistiche e ambientali. Tali interventi sostitutivi sono subordinati all´acquisizione del parere delle Commissioni regionali, secondo la legge 12/2005. Il parere è vincolante se reso in senso negativo, sia espressamente che per effetto dell´inutile decorso del termine perentorio di sessanta giorni, previsto dalla norma. Sia gli interventi di ampliamento sia quelli di sostituzione sono realizzabili sulla base di denuncia di inizio attività o di permesso di costruire; da queste procedure sono però esclusi gli interventi di sostituzione nei centri storici e quelli sia di ampliamento che di sostituzione realizzabili nei 279 comuni classificati in zona sismica 2 e 3 (ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri n. 3274/2003), i quali sono soggetti all´acquisizione del permesso di costruire. Sia la denuncia di inizio attività che il permesso di costruire devono essere presentati entro diciotto mesi decorrenti dal 16 settembre 2009. Tutti gli interventi previsti dall´articolo 3 devono rispettare la normativa antisismica vigente. La demolizione e ricostruzione, con bonus volumetrico del 30%, di edifici residenziali, sempre al di fuori delle aree storiche, prefigura la realizzazione di un aumento volumetrico pari allo 0,1% di quello esistente; il risultato è una volumetria da edificare pari a circa 1. 815. 000 metri cubi, che potrebbe generare un investimento complessivo, nel territorio regionale, pari a 1,7 miliardi di euro circa. L´analoga misura riferita agli edifici produttivi industriali o artigianali potrebbe determinare - con riferimento ad una area di intervento riferito all´1% del patrimonio edilizio esistente - un investimento compreso tra 700 milioni e 1,4 miliardi di euro, in ragione del livello di applicazione della norma che verrà consentito dai Comuni. 4) Edilizia Pubblica - L´articolo 4 disciplina interventi di riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica (Erp), con la possibilità di realizzare nuova volumetria da destinarsi ad edilizia residenziale pubblica (compresa l´edilizia convenzionata), accompagnando l´iniziativa con interventi di recupero energetico ed ambientale nel quartiere. Per quanto concerne i quartieri di edilizia residenziale pubblica è consentito un ampliamento fino al 40% della volumetria esistente. Secondo alcune stime effettuate in collaborazione con Aler, potranno essere realizzati complessivamente circa 3. 000 nuovi alloggi, per un importo di investimento totale di circa 420 milioni di euro, di cui 280 milioni come cofinanziamento pubblico. Risparmio Energetico - Rispetto agli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione con bonus volumetrico sono anche state stimate le ricadute possibili sotto il profilo energetico dell´insieme degli interventi che potranno essere realizzati. Nell´ipotesi che l´ampliamento, realizzato secondo i requisiti regionali per le nuove costruzioni, possa indurre, con riferimento all´edificio esistente, una diminuzione del 10% del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale (Eph), valutabile in 22,2 Kwh/mq annuo, il risparmio annuo complessivo di Eph della sola volumetria esistente risulterebbe pari a 150. 400 Mwh, corrispondenti a 10,8 milioni di euro. Per quanto concerne gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali, assumendo il valore limite di Eph previsto dal dispositivo regionale pari a 60 Kwh/mq anno, si può stimare una riduzione dei consumi di energia primaria per la climatizzazione invernale quantificabile, in termini assoluti, in 56. 650 Mwh, ovvero in 4,1 milioni di euro, nonostante un incremento volumetrico del 30% e grazie anche alla riduzione del 30% del valore limite di Eph previsto dal progetto di legge regionale. Nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione di edifici produttivi, assumendo il valore limite di Eph previsto dal dispositivo regionale pari a 18 Kwh/mc anno, si può stimare una riduzione dei consumi di energia primaria per la climatizzazione invernale quantificabile, in termini assoluti, in 404. 460 Mwh, ovvero in 29,5 milioni di euro, nonostante un incremento volumetrico del 30% e grazie anche alla riduzione del 30% del valore limite previsto dal progetto di legge regionale per il riscaldamento invernale. Ulteriori stime sulle ricadute occupazionali dei nuovi interventi promossi dalla legge portano a un aumento di circa 30. 000 addetti in relazione ai due anni di applicazione della legge. Valutazione Complessiva Dell´impatto Economico (in milioni di euro - totale: 5820/6550) - utilizzo patrimonio edilizio esistente: 487/527 - ampliamento edifici mono-bifamiliari: 2. 500 - demolizione e ricostruzione edifici residenziali: 1. 700 - demolizione e ricostruzione edifici produttivi: 700/1. 430 - riqualificazione residenziale pubblica: 420. Valutazione Complessiva Del Risparmio Energetico Annuo (totale 611. 510 Mwh pari a 44,4 milioni) - ampliamento edifici mono-bifamiliari: 150. 400 Mwh pari a 10,8 milioni - ricostruzione edifici residenziali: 56. 650 Mwh pari a 4,1 milioni - ricostruzione edifici produttivi: 404. 460 Mwh pari a 29,5 milioni. Riutilizzo Del Patrimonio Esistente Ecco per ogni provincia i dati relativi al possibile riutilizzo del patrimonio esistente: 1) Numero vani inutilizzati (stima A); 2) Numero vani inutilizzati (stima B); 3) Volumetria inutilizzata media (mc); 4) Volumetria inutilizzata interessata al recupero (mc); 5) Investimento generato (milioni di Euro).
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(1) |
(2) |
(3) |
(4) |
(5) |
Varese |
14. 675 |
14. 625 |
1. 464. 986 |
146. 499 |
44 |
Como |
10. 308 |
16. 434 |
1. 337. 063 |
133. 706 |
40 |
Lecco |
6. 045 |
11. 118 |
858. 120 |
85. 812 |
25,7 |
Sondrio |
4. 537 |
16. 316 |
1. 042. 693 |
104. 269 |
31,2 |
Milano |
59. 468 |
32. 512 |
4. 598. 999 |
459. 900 |
137,9 |
Bergamo |
18. 395 |
30. 653 |
2. 452. 378 |
245. 000 |
73,5 |
Brescia |
21. 772 |
29. 130 |
2. 545. 089 |
255. 000 |
76,5 |
Pavia |
10. 057 |
12. 905 |
1. 148. 087 |
114. 809 |
34,4 |
Lodi |
3. 393 |
2. 212 |
280. 280 |
28. 028 |
8,4 |
Cremona |
6. 348 |
4. 255 |
530. 141 |
53. 014 |
15,9 |
Mantova |
7. 496 |
5. 504 |
649. 988 |
64. 999 |
19,4 |
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Lombardia |
162. 492 |
175. 664 |
16. 907. 821 |
1. 690. 782 |
507,3 | La stima dei vani e della relativa volumetria inutilizzata e oggetto di possibile recupero a fini residenziali Viene operata, con due modalità. La stima A calcola l´1% dei vani esistenti e utilizzati La stima B calcola il 10% dei vani non occupati. Si ipotizza poi, una percentuale di effettivo interesse ad intervenire pari al 10% dei vani, cui è attribuita una volumetria media di 100 mc/vano. L´investimento generato è calcolato ipotizzando un costo di ristrutturazione medio di 300 ?/mc. Qui viene stimato, per ogni provincia, il possibile incremento delle volumetrie esistenti degli edifici residenziali di piccola dimensione (mono - bifamiliari e minori di 1. 000 mc) in misura non superiore al 20%. 1) Numero di edifici interessati; 2) Numero di abitazioni interessate; 3) Volumetria dell´ampliamento (mc); 4) Investimento generato (milioni di euro);
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(1) |
(2) |
(3) |
(4) |
Varese |
6. 211 |
8. 283 |
662. 676 |
298,2 |
Como |
4. 419 |
6. 017 |
481. 344 |
216,6 |
Lecco |
2. 125 |
2. 958 |
236. 652 |
106,4 |
Sondrio |
2. 461 |
3. 250 |
259. 960 |
116,9 |
Milano |
8. 678 |
12. 385 |
990. 816 |
445,8 |
Bergamo |
6. 149 |
8. 885 |
710. 804 |
319,8 |
Brescia |
8. 386 |
11. 744 |
939. 552 |
422,7 |
Pavia |
5. 257 |
6. 481 |
518. 452 |
233,3 |
Lodi |
1. 212 |
1. 627 |
130. 160 |
58,5 |
Cremona |
2. 611 |
3. 422 |
273. 784 |
123,2 |
Mantova |
3. 768 |
4. 792 |
383. 352 |
172,5 |
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Lombardia |
51. 278 |
69. 844 |
2. 514. 398. 400 |
5. 587. 552 | La stima è stata effettuata ipotizzando una quota di edifici ubicati in aree escluse dall´applicazione della legge pari al 50% degli edifici esistenti; un grado di interesse alle opere di ampliamento pari al 10% degli edifici potenzialmente interessati; un costo medio di intervento pari a 450 euro/metro per metro cubo. Le stime qui riportate riguardano la demolizione e ricostruzione di edifici residenziali esistenti con incremento volumetrico del 30%. 1) Numero di edifici interessati 2) Numero di abitazioni interessate 3) Volumetria interessata (mc) 4) Volumetria interessata con bonus del 30% (mc) 5) Investimento generato (milioni di euro)
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(1) |
(2) |
(3) |
(4) |
(5) |
Varese |
151. 485 |
358. 029 |
143. 212 |
186. 175 |
148,9 |
Como |
110. 160 |
254. 293 |
101. 717 |
132. 232 |
105,7 |
Lecco |
56. 861 |
153. 334 |
61. 334 |
79. 734 |
63,7 |
Sondrio |
59. 071 |
120. 783 |
48. 313 |
62. 807 |
50. 2 |
Milano |
277. 888 |
1. 639. 492 |
655. 797 |
852. 536 |
682. 0 |
Bergamo |
167. 802 |
464. 841 |
185. 936 |
241. 717 |
193. 3 |
Brescia |
213. 820 |
519. 692 |
207. 877 |
270. 240 |
216. 1 |
Pavia |
121. 315 |
244. 468 |
97. 787 |
127. 123 |
101. 6 |
Lodi |
31. 539 |
83. 541 |
33. 416 |
43. 441 |
34. 7 |
Cremona |
63. 849 |
144. 892 |
57. 957 |
75. 344 |
60. 2 |
Mantova |
85. 668 |
157. 900 |
63. 160 |
82. 108 |
65. 6 |
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Lombardia |
1. 339. 458 |
4. 141. 265 |
1. 656. 506 |
2. 153. 458 |
1. 722. 7 | Si ipotizzano una volumetria media di 400 mc per abitazione, un interesse alla sostituzione pari all´uno per mille della volumetria esistente, un incremento volumetrico pari al 30% rispetto all´esistente, un investimento generato valutato mediamente in 800 euro/mc. I dati seguenti riguardano le previsioni circa la demolizione e ricostruzione di edifici produttivi esistenti, all´esterno degli abitati, con incremento di superficie lorda di pavimento del 30% 1) Superficie fondiaria (mq); 2) Superficie produttiva esistente (mq); 3) Superficie produttiva interessabile (mq); 4) Superficie produttiva interessata dagli interventi (mq); 5) Investimento generato (milioni di euro).
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(1) |
(2) |
(3) |
(4) |
(5) |
Varese |
34. 453. 292 |
17. 226. 646 |
10. 335. 988 |
134. 368 |
127,6 |
Como |
11. 210. 961 |
5. 605. 481 |
3. 363. 288 |
43. 723 |
41,5 |
Lecco |
14. 393. 870 |
7. 196. 935 |
4. 318. 161 |
56. 136 |
53,3 |
Sondrio |
6. 301. 789 |
3. 150. 894 |
1. 890. 537 |
24. 577 |
23,3 |
Milano |
119. 827. 058 |
59. 913. 529 |
35. 948. 117 |
467. 326 |
443,9 |
Bergamo |
49. 440. 222 |
24. 720. 111 |
14. 832. 067 |
192. 817 |
183,1 |
Brescia |
60. 085. 999 |
30. 042. 999 |
18. 025. 800 |
234. 335 |
222,6 |
Pavia |
25. 521. 247 |
12. 760. 623 |
7. 656. 374 |
99. 533 |
94,5 |
Lodi |
10. 572. 827 |
5. 286. 414 |
3. 171. 848 |
41. 234 |
39,1 |
Cremona |
19. 501. 845 |
9. 750. 923 |
5. 850. 554 |
76. 057 |
72,2 |
Mantova |
33. 753. 167 |
16. 876. 584 |
10. 125. 950 |
131. 637 |
125,0 |
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Lombardia |
385. 062. 277 |
192. 531. 139 |
115. 518. 683 |
1. 501. 743 |
1. 426 | Si ipotizzano: - una superficie produttiva (superficie lorda di pavimento - slp) pari al 50% della superficie fondiaria; - una slp interessabile, all´esterno degli abitati, valutabile in circa il 60% di quella complessiva; - una slp interessata agli interventi di demolizione e ricostruzione con incremento pari all´1% della slp interessabile; - un investimento generato pari a 950 euro per metro quadrato di slp interessata. . |
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CASA: L´ASSESSORE REGIONALE TOSCANO REPLICA A CENTRALI COOPERATIVE E ASSOCIAZIONI DI COSTRUTTORI IL PACCHETTO DA 130 MILIONI IN CORSIA PREFERENZIALE ENTRO GIUGNO L´APPROVAZIONE. VIA SUBITO AI PRIMI INTERVENTI NEL PATRIMONIO ERP |
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Firenze, 4 giugno 2009 - Viaggia su una corsia preferenziale il pacchetto di misure straordinarie da 130 milioni di euro alle quali sta lavorando la Regione per sopperire alla necessità di alloggi popolari. Un intervento che, secondo le stime, dovrebbe portare ad avere in tempi brevi circa 2 mila alloggi, con un´offerta articolata che comprende il servizio abitativo pubblico (le case popolari) ma anche le agevolazioni per alloggi da destinare ad affitto sostenibile e quelle per favorire l´insediamento o il mantenimento della residenza nei comuni di disagio abitativo. L´assessore regionale per il diritto alla casa replica in questo modo alle richieste delle centrali cooperative e dei costruttori che hanno accusato la Regione di non rendersi conto dell´emergenza abitativa in Toscana. A proposito di emergenza abitativa l´assessore ricorda la riprogrammazione già autorizzata dalla giunta regionale, di risorse finanziarie nelle 11 Lode per un ammontare complessivo di 180 milioni di euro, che significano centinaia di cantieri aperti su tutto il territorio regionale. Quanto all´ulteriore pacchetto da 130 milioni l´assessore ribadisce che la Regione è determinata a fare presto e conta di completare il percorso di approvazione, fra giunta e consiglio regionale, entro la fine di giugno o i primi di luglio. In tal senso l´assessore ha ottenuto rassicurazioni su un percorso accelerato dalle competenti commissioni del Consiglio regionale. In proposito l´assessore precisa inoltre che una parte degli interventi, per circa 25 milioni, potranno essere avviati non appena la delibera sarà approvata dalla giunta regionale, dal momento che si tratta di opere di recupero e ristrutturazione di alloggi che si trovano già nel patrimonio Erp, ma sono attualmente inutilizzabili. Il rimanente dovrà tenere conto dei tempi tecnici derivanti dal rinnovo della stragrande maggioranza dei consigli comunali nei 287 municipi toscani. Sono infatti i Comuni – come ricorda l´assessore regionale – i soggetti che dovranno presentare i progetti, immediatamente cantierabili, che andranno a valere sul pacchetto di misure straordinarie da 130 milioni. L´assessore conclude ribadendo come la Regione sia del tutto determinata a fare presto e sia ben consapevole della situazione di emergenza abitativa, invitando i costruttori a non dimenticare che non è possibile trascurare le oggettive situazioni dei Comuni impegnati nel rinnovo elettorale. . |
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PIANO CASA. FENEAL-UIL: IN BASILICATA SERVONO NUOVE NORME |
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Potenza, 4 giugno 2009 -“La Basilicata (insieme a Calabria, Molise e Sardegna) sembra essere la Regione più in ritardo riguardo alla presentazione e all’approvazione delle nuove norme sull´edilizia, non avendo adottato un provvedimento specifico perché in attesa del varo del decreto legge di semplificazione edilizia”. Lo sottolinea la segreteria della Feneal-uil evidenziando che “la manovra di sostegno al settore che il Governo sta per varare, dopo il confronto e l’accordo con le regioni circa la possibilità di ampliamento del patrimonio immobiliare delle case, ha una portata tale da agire sulla crisi e pertanto è una occasione da non sprecare. Il valore del mercato attivabile è stato misurato dal Cresme in 60 miliardi di euro, stima che prevede che il 10% degli aventi diritto intraprenda l’attività di ampliamento. Gli effetti della manovra si faranno sentire dal 2010. Per questo – a parere della Feneal-uil - occorre che gli ammortizzatori sociali del settore siano in grado i mantenere in vita i rapporti di lavoro, impedendo i licenziamenti e garantendo innanzitutto il superamento di quest’anno. E’ una richiesta specifica e chiara che avanziamo al Governo e su cui chiediamo il sostegno a tutte le forze politiche. Poi, se vi sarà come auspicabile la ripresa economica, sarà possibile mantenere il mercato su livelli di stabilità occupazionale e si potrà sgonfiare naturalmente il ricorso agli ammortizzatori sociali. C’è una missione generale da assolvere, al di là delle tante differenziazioni politiche e sociali. C’è un Paese da rifare. Un paese da costruire non solo con criteri di reale stabilità e sicurezza, ma con scelte nuove a partire dal risparmio energetico e dal rispetto dell´ambiente. Ma queste prospettive richiedono progetti pluriennali, grandi risorse, scelte condivise perché attengono al volto dell’Italia di domani. E questa vocazione non solo può favorire una grande operazione di modernizzazione, ma anche diventare uno dei volani fondamentali per dare continuità alla crescita economica e civile. Vivere in abitati più stabili, certo, ma anche meglio collegati, ecocompatibili, e, sopratutto, senza ghetti e senza intolleranze. Noi della Feneal siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità: siamo disponibili a collaborare, a sviluppare quella tradizione di bilateralità e di partecipazione che sta nella nostra cultura sindacale. Spetta adesso alla Regione fare la sua parte a cominciare dall’insediare un tavolo tecnico con sindacati ed associazioni delle imprese edili per definire, come ha già fatto la Toscana, le linee guida del piano casa regionale, in modo da essere pronta nell’attuazione del provvedimento del Governo”. . |
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TRENTO: ECCO A COSA SERVONO I CONTRIBUTI SULLE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE
DELLAI: "AIUTARE LE IMPRESE SIGNIFICA DARE LAVORO"
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Trento, 4 giugno 2009 - In nessun´altra regione italiana e probabilmente d´Europa si potrebbe assistere alla protesta di un sindacato dei lavoratori che contesta un investimento significativo che i pubblici poteri hanno deciso per contrastare gli effetti economici ed occupazionali". Il presidente della Provincia autonoma di Trento commenta così le prese di posizione assunte attraverso gli organi di stampa dalle organizzazioni confederali. "Abbiamo spiegato in mille modi che i contributi per la ristrutturazione delle case non sono una misura sociale - puntualizza Lorenzo Dellai - ma una leva per aiutare il settore edilizio, che nella nostra realtà ha un peso significativo, a rimettersi in moto o quantomeno a non accusare brusche frenate. Mi sembra poi ovvia la constatazione che se le imprese lavorano possono anche pagare gli stipendi ed i dati in nostro possesso dimostrano che il rischio disoccupazione in questo settore è alto". L´agenzia del lavoro conferma infatti che gli occupati nel settore edile sono scesi in un anno di cento unità: se nel 2007 erano 22. 700, l´anno successivo sono passati a 22. 600. Ma è tra la fine del 2008 e gli inizi del 2009 che la crisi è esplosa con particolare vigore anche da noi, ed un indicatore da non sottovalutare è quello della cassa integrazione: pur considerando che in questo comparto la Cig è usuale nei mesi invernali, i dati parlano di un incremento del 59. 2 per cento. Le ore di cassa integrazione ad aprile 2009 sono infatti 512963; l´anno scorso nello stesso periodo erano invece solo 322189. Da ricordare infine gli avviamenti: le assunzioni del bimestre gennaio-febbraio scorso sono state 845: lo stesso bimestre di un anno fa aveva fatto registrare quasi il doppio: 1489. "Sappiamo che mettere in campo dei provvedimenti puntuali non è facile - aggiunge Dellai - perché spesso muoversi nel campo delle politiche economiche e sociali comporta mettere mano ad equilibri delicati. Ma l´intervento in questione ha un obiettivo chiaro, fermo restando che con questo non si siamo certo illusi di aver risolto definitivamente una crisi che non ha precedenti e per la quale sono stati messi in campo numerosi altri strumenti che attingeranno da una manovra finanziaria appositamente orientata in funzione anticrisi. Tutto questo lo sanno bene gli stessi sindacati con i quali continueremo il dialogo, come avvenuto in passato. A breve infatti incontrerò le rappresentanze sindacali assieme al vicepresidente Pacher ed agli assessori Rossi e Gilmozzi per fare il punto non solo sui contributi per le ristrutturazioni, ma sull´intera materia delle politiche per la casa . |
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CASA, OLTRE 2500 NUOVI ALLOGGI POPOLARI IN DUE ANNI LA GIUNTA TOSCANA HA VARATO IL PROGRAMMA STRAORDINARIO DI INTERVENTI LA METÀ SARÀ DISPONIBILE ENTRO IL 2009 - FINANZIAMENTO DI 143 MILIONI |
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Firenze, 4 giugno 2009 - Un programma straordinario per fronteggiare l´emergenza abitativa in Toscana. Si tratta di un investimento di 143 milioni di euro che consentirà nei prossimi due/tre anni la realizzazione di almeno 2500 nuovi alloggi, metà dei quali saranno disponibili entro la fine del 2009. Lo ha deciso ieri la giunta e ne hanno dato notizia il presidente e l´assessore alla casa nell´incontro con la stampa a fine mattinata. Il provvedimento, che sarà operativo entro pochi giorni, fa leva su diverse possibilità di reperimento di nuovi alloggi: dall´acquisto sul mercato al ripristino del patrimonio esistente, alla nuova costruzione. E´ uno sforzo finanziario enorme che, come ha sottolineato il presidente, va ad aggiungersi all´investimento di 180 milioni previsto dal nuovo piano di edilizia residenziale pubblica, con ricadute positive, oltre che sull´emerg enza abitativa e quindi sul tessuto sociale della regione, anche sull´economia e sull´occupazione. Le misure urgenti varate dalla giunta si articolano in 5 diverse misure, alcune delle quali sono in grado di partire fin dalle prossime settimane e potranno quindi dare risposte concrete entro sei mesi, un anno. La prima ad essere attuata sarà la misura che prevede il ripristino e la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico esistente, per un totale di 25 milioni di euro che porteranno, a fine lavori, all´assegnazione di almeno 750 nuovi appartamenti. Una seconda misura, che sarà realizzata per una metàentro il 2009 e il resto entro i prossimi due anni, prevede un investimento di 55 milioni di euro per recupero, nuova costruzione e acquisto sul mercato di un totale di almeno 450 nuovi alloggi. Un terzo provvedimento prevede agevolazioni per la realizzazione di alloggi di edilizi a residenziale sociale da destinare alla locazione, a canone sostenibile per almeno 25 anni, tramite recupero, nuova costruzione, utilizzazione di immobili esistenti ed immediatamente disponibili. Si tratta di 45 milioni per un minimo di 900 nuovi appartamenti. Agevolazioni, per un totale di 5 milioni di contributi, sono inoltre previste per singoli nuclei familiari, per favorire le giovani coppie e coloro che vivono in Comuni con forti disagi abitativi. Si pensa di creare oltre 170 nuovi alloggi. Interventi pilota nel campo della bioedilizia, e nella creazione di strutture abitative temporanee, plurifamiliari a livello sperimentale saranno incentivati grazie allo stanziamento di 13 milioni che permetterà la costruzione di circa 130 abitazioni. Il presidente ha sottolineato come l´intervento sulla casa si inserisca nel quadro delle iniziative che la Regione ha varato in campo sociale ed economico per sostenere il reddito dei lavoratori colpiti dalla cri si, estendere l’offerta dei servizi e gli interventi in modo da contenere le pesanti ricadute a livello sociale e salvaguardare i diritti fondamentali di tutti i cittadini, a partire dalle fasce più deboli. Tutto questo avviene, sottolinea il presidente, in controtendenza con quanto fa il governo nazionale, che ha esteso le funzioni attribuite alle regioni, ma senza trasferire le risorse. La Toscana ha cosìdovuto sostituirsi sempre più spesso al governo, facendo fronte con risorse proprie alle necessità lasciate scoperte dai tagli (vedi scheda a seguire). La Toscana, come è stato ricordato, non si è tirata indietro e ha potenziato servizi essenziali come la tutela della salute, gli asili nido, i servizi sociali e per i non autosufficienti, il credito alle imprese e il sostegno ai redditi dei lavoratori. Una Toscana dei servizi che si allarga, dunque, a dispetto delle scarse o inadeguate risposte da parte del governo. Scheda – Tagli trasferimenti statali - Dal Governo centrale più funzioni meno risorse. La progressiva attribuzione di funzioni alle regioni e agli enti locali senza il trasferimento delle relative risorse sta mettendo in difficoltà il sistema delle autonomie “spostando” sulla Regione la richiesta di interventi in sostituzione dei tagli ai trasferimenti statali. Tre sono i settori critici, quelli più colpiti dalle forbici del governo Berlusconi: 1. Trasporto pubblico e viabilità; 2. Emergenze naturali; 3. Politiche sociali. Poi l’emergenza crisi, dove è stato necessario prevedere risorse integrative sul bilancio regionale, non coperte da trasferimenti nazionali. Trasporti. Venuto meno il contributo statale erogato alle aziende di trasporto, su ferro, gomma e per mare, per i tratti socialmente significativi ma economica mente non redditizi. E’ il caso del contratto con Trenitalia (dove il mantenimento delle tratte minori comporterebbe un maggiore onere di circa 5 milioni), con le aziende di trasporto locale, con le linee marittime regionali (dove è richiesto un intervento della regione dai 3 ai 5 milioni). Viabilità. Anche rispetto alla manutenzione delle strade provinciali il taglio del contributo statale (per 15 milioni annui) mette in serie difficoltà le Province, rendendo impossibile il mantenimento. La Regione èintervenuta con proprie risorse, finalizzate alla manutenzione straordinaria. Protezione civile. Tagliati i fondi del contributo annuale statale di circa 8 milioni e poi azzerato a partire dal 2008. Si tratta di fondi necessari per fronteggiare le emergenze come quelle che si sono avute da novembre 2008 e febbraio 2009 e per le quali è stato necessario integrare con 5 milioni sul bilancio regionale i fondi statali del 2007. Dal 2009 non potremo più disporre di risorse nazionali per cui sarà necessario creare un fondo interamente regionale, spostando le necessarie risorse da altri interventi. Servizi sociali. E’ qui che si avvertono i maggiori effetti dei tagli dei trasferimento statali. Non èstato confermato per il 2010 il finanziamento di 28 milioni per il fondo nazionale per la non autosufficienza; nonostante questo rilevante minore trasferimento la Regione Toscana assicura con proprie risorse il fondo integrativo di 80 milioni. Dopo il taglio operato nel 2008 sul fondo sociale per i comuni, parzialmente compensato in Toscana da un anticipo agli enti locali per 8 milioni, la situazione si sta ripetendo per il 2009, determinando difficoltà di bilancio alle amministrazioni comunali, trattandosi di servizi ritenuti in Toscana essenziali. E’ appena iniziata la discussione sul fondo sanitario che se confermato sui livelli previsti dalla finanziaria 2008 è del tutto insufficiente a garantire gli attuali livelli di prestazioni sanitarie. Le scelte a livello governativo avvengono al di fuori dell’avvio effettivo del federalismo fiscale, permanendo tuttora il divieto di modifica delle aliquote comunali e regionali, anche solo attraverso rimodulazioni delle stesse. . |
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EDILIZIA: STANZIATI 227 MILA EURO PER LE PARROCCHIE E GLI ISTITUTI RELIGIOSI PADOVANI |
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Venezia, 4 giugno 2009 - Il Veneto è l’unica regione italiana che finanzia sistematicamente il restauro delle chiese e la manutenzione dei patronati nella convinzione che siano luoghi importanti di incontro e di socializzazione soprattutto per i giovani, ma spesso anche per gli anziani. Un nuovo, ulteriore stanziamento di due milioni e cento mila euro è stato deliberato stamattina in sede di Giunta regionale, su indicazione dell’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti, per quattordici comuni delle province di Belluno, di Padova, di Verona, di Treviso e di Venezia. Si tratta di risorse che sono inserite in un piano articolato e complesso che è stato adottato per restaurare gli edifici religiosi e gli spazi di aggregazione, per sostenere opere di manutenzione ordinaria e straordinaria o per il risanamento conservativo. “Sono finanziamenti - sottolinea l’assessore - che fanno parte di una strategia pluriennale di riqualificazione di un bene strutturale pressoché unico nel nostro Paese e forse pure in Europa per la diffusione capillare, per la valenza storica, artistica e culturale, per l’importanza che riveste nell’ambito della vita quotidiana dei cittadini veneti, per la rappresentatività della tradizione religiosa che caratterizza la terra veneta. ” “Tutti gli interventi finanziati - spiega ancora Massimo Giorgetti - rispondono a precise esigenze segnalate dal territorio attraverso le amministrazioni locali e quindi su richiesta della stessa collettività che chiede di avere a disposizione, nei diversi quartieri, spazi dove confrontarsi, dove discutere, dove parlare. ” Si tratta di azioni necessarie e importanti sia per il consolidamento degli edifici o di parti di essi come coperture, campanili, pavimentazioni interne ed esterne, sia per il miglioramento di strutture dedicate alla socializzazione come oratori, sale parrocchiali, spazi per l’attività dell’associazionismo. Nel dettaglio, la provincia di Padova avrà a disposizione 227 mila euro: serviranno per il recupero dell’ex Cinema Excelsior a sant’Elena e della navata della Chiesa di San Zaccaria a Codevigo. Per l’assessore, le chiese e i patronati o gli istituti religiosi delle nostre città sono luoghi eccellenti di dialogo e di incontro con una forte valenza sociale e culturale: lì vengono trasmessi ai giovani valori e ideali che appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura e che sicuramente li renderanno in futuro cittadini migliori e sempre lì le persone anziane hanno la possibilità di ritrovarsi e di stare insieme per cancellare la solitudine o per prendere parte a iniziative di solidarietà. “L’impegno che ci siamo assunti finanziando gli interventi per l’edilizia di culto e per i patronati - conclude Massimo Giorgetti - conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse necessità, la nostra vicinanza alle esigenze e alle istanze del territorio come facciamo utilizzando le risorse di un altro specifico capitolo di bilancio finanziando anche le strutture sportive delle parrocchie venete. Pensiamo, inoltre, sia utile e addirittura obbligatorio salvaguardare edifici che uniscono devozione, senso di appartenenza, funzioni civili e sociali. Riteniamo, infine, sia nostro dovere preservare un patrimonio che non è solamente del Veneto, ma dell’intero Paese. ” . |
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“CEMENTO” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 4 giugno 2009 - Il 2008 è stato caratterizzato da una consistente flessione della produzione (-7,5% in volume). Il fatturato settoriale, a fronte di una buona dinamica dei prezzi, è calato dell1,6%. Rispetto alle caratteristiche qualitative del prodotto, si nota un ulteriore spostamento verso prodotti ad alta resistenza e speciali rispetto a quelli normali. Il fenomeno delle importazioni, anche se sottoposto a notevoli fluttuazioni, risulta ormai consolidato sia in funzione del fatto che diversi porti si sono attrezzati per ricevere carichi di cemento, sia per il cambiamento della struttura tecnologica del settore, che tende a concentrare la produzione in pochi grandi impianti e a trasportare prodotti e semilavorati su lunghe distanze. Diversi centri di macinazione in Italia vengono alimentati da clinker di importazione, proveniente dalla Cina, che rimane il principali fornitore (sia pure con quantitativi in calo) e dalla Turchia, che sta facendo rilevare una forte crescita. Il 2009 sarà caratterizzato, per il settore del cemento, da una ulteriore flessione dell’attività in termini reali. I tentativi delle imprese di sostenere i livelli di fatturato agendo sulla leva dei prezzi, si scontreranno con una situazione di sovraccapacità produttiva acuita dalle pressioni provenienti dai Paesi del Bacino del Mediterraneo. Le cementerie potranno attendersi una decisa riduzione dei margini di redditività, per altro attestati da alcuni anni su livelli molto elevati. Si puo’ stimare che la flessione delle vendite di cemento potrà aggirarsi, nel 2009, attorno al 10%. Dati Di Sintesi, 2008
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Numero di imprese |
31 |
Numero di addetti |
9. 300 |
Numero medio di addetti per impresa |
300 |
Valore della produzione a prezzi ex-fabrica (Mn. Euro) |
3. 425,0 |
Variazione media annua della produzione 2008/2004(a) (%) |
-1,1 |
Fatturato per addetto (‘000 euro) |
368 |
Valore aggiunto (Mn. Euro) |
1. 180 |
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) |
127 |
Quota della produzione dei primi 4 gruppi(a) (%) |
66,8 |
Export/produzione(a) (%) |
5,9 |
Import/consumo(a) (%) |
3,4 |
Valore del mercato a prezzi ex-fabrica (Mn. Euro) |
3. 386 |
Variazione media annua del mercato 2008/2004(a) (%) |
-1,9 |
Previsioni di sviluppo della produzione(a): |
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· 2009/2008 (%) |
-10,0 |
· tendenza di medio periodo |
stabilità |
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| a) - in quantità Fonte: Databank . |
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NEL CORSO DEL 2008 LE QUOTAZIONI IMMOBILIARI DI NAPOLI SONO DIMINUITE DEL 6.8%, CON UN CALO PIÙ SENSIBILE NELLA SECONDA PARTE DELL’ANNO (-4.4%). |
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2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
+9. 5% |
+15. 8% |
+13. 1% |
+13. 9% |
+12. 4% |
+7. 4% |
-1. 6% |
-6. 8% | Napoli, 4 giugno 2009 - Nelle zone centrali si registra una calo delle quotazioni del 5. 1%, tra i quartieri che hanno segnalato il ribasso più sensibile ci sono Porta Capuana – Arenaccia e Materdei. A Porta Capuana - Arenaccia la quasi totalità delle compravendite si realizza con il ricorso al mutuo dal momento che il target medio della zona non dispone di redditi elevati. La conseguenza è stata che, nella seconda parte dell’anno, si sono registrate contrazioni della disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti. In questo periodo si sono realizzati prevalentemente acquisti per uso diretto anche se dall’inizio dell’anno si è registrata una ripresa della domanda di immobili ad uso investimento e di compravendite realizzate con un maggior apporto di denaro personale. Le difficoltà maggiori si riscontrano sulla vendita di tipologie che superano i 200 mila €. Nelle zone di Forcella e della Stazione acquistano prevalentemente persone che hanno sempre vissuto nel quartiere o che comunque conoscono bene la zona. Le abitazioni di questi quartieri sono per lo più popolari, risalenti alla fine del 1800 e comunque anteriori al 1967. Abitazioni più prestigiose si concentrano nel quartiere Arenaccia dove prevalgono le soluzioni in cemento armato e dove a breve sorgerà un centro commerciale e partiranno i lavori per il recupero delle facciate delle abitazioni del Risanamento. Inoltre la zona presenta il vantaggio di essere ben collegata alla tangenziale e di essere servita da numerose attività commerciali. Le quotazioni di una tipologia usata ad Arenaccia oscillano da 2200 a 2500 € al mq. In controtendenza e con un lieve aumento le quotazioni delle abitazioni nella zona del Centro-corso Meridionale. Si è registrata una diminuzione del numero delle compravendite realizzate con mutuo e c’è stato un incremento delle richieste da parte di investitori. La domanda si è orientata sui bilocali e sui trilocali. Intorno al Centro direzionale si sviluppano una serie di costruzioni in edilizia popolare della fine del 1800 ed inizi del 1900 che si trattano a prezzi medi di 1100-1200 € al mq fino ad arrivare a 4000 € al mq per le tipologie in cemento armato. Sul mercato delle locazioni si registra un incremento della domanda da parte di coloro che non riescono ad acquistare. Nella seconda parte dell’anno si è registrato un sensibile calo delle quotazioni nel quartiere di Materdei che ha determinato una ripresa delle richieste e delle compravendite nei primi mesi del 2009. La causa della diminuzione delle quotazioni è stata in particolare la minore disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, soprattutto le famiglie monoreddito e le giovani coppie. Tra gli acquirenti, nella seconda parte dell’anno, si contano anche numerosi investitori che si sono indirizzati sui monolocali da affittare poi a stranieri e giovani coppie. Per un monolocale si spendono cifre medie che oscillano da 60 a 100 mila €. Il maggior numero di compravendite è stato realizzato in particolare nella parte bassa di Materdei dove si concentrano le tipologie popolari costruite nei primi anni del 1900 e che offrono soprattutto tagli piccoli, come: monolocali e bilocali. Per una soluzione usata si spendono mediamente 1200-1500 € al mq. Nella zona di Materdei Alta invece l’offerta immobiliare cambia e vede la prevalenza di tipologie più signorili, palazzi e parchi condominiali, costruiti a partire dagli anni ’50. La zona inoltre è servita dalla metropolitana. Per una soluzione usata si spendono mediamente 2500-2800 € al mq con punte di 3000 € al mq. Ad acquistare sono soprattutto professionisti che hanno già del capitale iniziale a disposizione. Elementi sempre più importanti nella valutazione dell’acquisto sono la luminosità dell’appartamento e la presenza dell’ascensore. La macroarea che ha registrato un ridimensionamento più sensibile delle quotazioni è quella della Collina che chiude la seconda parte del 2008 con una diminuzione dell’8. 5%. In particolare si segnala la performance di Secondigliano che ha registrato un calo delle compravendite ma soprattutto della disponibilità di spesa degli acquirenti, che hanno dovuto contare su importi di mutuo più contenuti. Il target medio della zona è rappresentato da lavoratori dipendenti con redditi non elevati. Chi ha una disponibilità di spesa più elevata ha preferito acquistare l’abitazione al Vomero. A Secondigliano hanno comprato persone che hanno sempre vissuto nel quartiere (soprattutto coppie giovani aiutati dai genitori ) oppure emigranti che rientrano a Napoli dopo anni vissuti all’estero. Le abitazioni più ricercate sono il bilocale ed il trilocale e, nella seconda parte dell’anno, si sono registrate difficoltà per l’acquisto di immobili situati al piano terra e di tagli molto grandi, oltre i 100 mq. Da segnalare che nel quartiere, in particolare nel rione Berlingieri, sono stati costruiti degli appartamenti in luogo di un’ex area industriale dismessa che hanno attirato l’interesse degli acquirenti. Il prezzo di compravendita è di circa 2600 € al mq. Gli appartamenti più apprezzati sono quelli collocati nel Parco Kennedy, un complesso di abitazioni degli anni ’70, costruiti in cemento armato, dotati di portineria e con la presenza di bilocali e trilocali. La zona meno richiesta è quella situata a ridosso della zona popolare di Secondigliano. Da segnalare una serie di interventi per il miglioramento del quartiere con la nascita di una “Villa Comunale” con aree verdi e spazi attrezzati per il gioco dei bambini. Da segnalare anche gli interventi sulla pavimentazione e l’illuminazione nella zona di corso Secondigliano. Anche la macroarea di Flegrea - Fuorigrotta ha messo a segno una diminuzione dei prezzi superiore alla media della città pari al 5. 2%. In diminuzione le quotazioni delle abitazioni nella zona di Fuorigrotta - Stadio dove si sono compravendute abitazioni in edilizia popolare, costruite negli anni ’50 e che interessano un target di acquirenti che non dispone di capitali importanti e finanzia l’acquisto con mutuo. Anche in questa zona si è registrata una ripresa della domanda per investimento, indirizzatasi verso i bilocali in cui investire cifre medie di 150-160 mila € e che sono poi affittati a cifre medie di 600 € al mese. Gli investitori hanno prestato attenzione alla qualità dell’immobile e alla zona in cui esso è situato per prevenire eventuali perdite di valore dello stesso. In diminuzione in questa seconda parte del 2008 il numero di coloro che cercano la casa per uso diretto, che esprimevano una capacità di spesa intorno ai 250 mila € e che ora sono in difficoltà con l’ottenimento del mutuo. Tra le zone dove si sono realizzate più compravendite c’è Rione Lauro perché presenta quotazioni più contenute. Anche la macroarea di Posillipo – Chiaia ha messo a segno una contrazione delle quotazioni del 4%, con una diminuzione nei quartieri di Chiaia – S. Ferdinando – Montecalvario e Mergellina. Nel primo quartiere hanno sofferto soprattutto i tagli più grandi. Hanno invece conservato il loro valore e, in alcuni casi, anche incrementato il valore i tagli piccoli, monolocali e bilocali. Infatti si è registrato un incremento della domanda di queste tipologie immobiliari da parte degli investitori che hanno deciso di indirizzare sul mattone i loro risparmi. Il capitale medio investito oscilla da 80 a 100 mila €. Quasi sempre si affitta a stranieri, a seguire gli studenti universitari. Chi ha fatto questo tipo di acquisto ha preferito le tipologie più popolari, concentrate nella zona di Pizzofalcone dove si registrano quotazioni medie di 2500 € al mq. Le difficoltà maggiori si riscontrano sulle tipologie che costano tra 200 e 300 mila € dove è maggiore l’incidenza del mutuo. Nella zona di Chiaia Bassa si concentrano le tipologie più prestigiose, stabili del 1800 a ridosso del mare per i quali l’offerta sul mercato è molto bassa. Il maggior numero di compravendite si realizza nella zona di S. Ferdinando dove ci sono stabili popolari del Xix secolo, che per i prezzi accessibili attirano anche compravendite da persone residenti nelle zone limitrofe. Il target medio è rappresentato dalla famiglia. La zona è interessata dai lavori per la nascita di una nuova fermata della metropolitana collinare che collega Fuorigrotta a Chiaia. In diminuzione le quotazioni degli immobili anche a Mergellina dove, nella seconda parte dell’anno, si è registrata una ripresa del mercato sebbene con una domanda in calo rispetto agli anni passati. Ad acquistare in questo periodo sono stati investitori che hanno scelto monolocali e bilocali da mettere a reddito essendo presente una buona domanda di immobili in affitto ed acquirenti che si sono rivolti ad un mercato immobiliare più di pregio. Infatti il quartiere offre delle aree (via Mergellina, viale Gramsci e via Caracciolo) che si caratterizzano per la presenza di tipologie più signorili, dalle metrature superiori a 100 mq, dalle altezze oltre i quattro metri, inserite in palazzi dei primi anni del 1900. Queste soluzioni, ristrutturate, possono costare 8000-9000 € al mq e toccare punte di 10 mila € al mq quando ci sono requisiti come la vista panoramica o la presenza di spazi esterni. Da segnalare che su viale Gramsci è in aumento la richiesta di immobili da utilizzare come uffici dal momento che la zona offre ottime possibilità di parcheggio. Chi invece ha una disponibilità di spesa inferiore si sposta sulla parte interna della Riviera di Chiaia dove c’è un contesto più popolare caratterizzato da palazzi costruiti ante 1965. Una soluzione in buono stato costa intorno a 4000 € al mq se il palazzo è di cemento armato. La macrorea di Vomero - Arenella ha segnalato un calo delle quotazioni del 2. 6%. La diminuzione più sensibile si è avuta a Vomero - S. Martini dove la mancanza di liquidità ha determinato un netto calo delle richieste ed un allungamento delle tempistiche di vendita. Le categorie in maggiore difficoltà sono le giovani coppie, che sempre più spesso optano per la locazione. Ad acquistare in questa zona di Napoli sono famiglie e coppie, ma non mancano gli acquisti per investimento grazie ad un mercato delle locazioni molto attivo. L’investimento medio si concentra sui trilocali e sui bilocali. L’area è stata edificata alla fine degli anni ’60. Sempre molto richiesta la zona Stadio Collana grazie alla presenza di importanti infrastrutture come la funicolare e la metropolitana. Un buon usato costa circa 5000 € al mq. Sempre molto apprezzata dagli acquirenti l’area di via Pigna che registra prezzi molto più contenuti. Per un appartamento in buone condizioni si spendono mediamente 3700 € al mq. Infine citiamo la macroarea del Centro Direzionale che nella seconda parte dell’anno ha messo a segno una diminuzione dell’1. 7% e ha visto nel quartiere Barra la riduzione dei prezzi più sensibile. Posizionato alla periferia di Napoli e al confine con i Comuni dell’hinterland tra cui S. Giorgio a Cremano e Portici vede la causa della caduta dei prezzi nel fatto che numerose compravendite si realizzano tramite ricorso al mutuo e, nella seconda parte dell’anno, numerosi potenziali acquirenti non hanno potuto accedere al mercato del credito e di conseguenza non hanno potuto acquistare. All’interno del quartiere esiste un Centro storico sorto tra il Xvi e il Xvii secolo intorno a cui si sono sviluppate costruzioni degli anni ’60 e soluzioni abusive che sono state poi condonate negli anni successivi. Le abitazioni più apprezzate sono quelle costruite in cemento armato concentrate solo in alcune zone del quartiere e che sono scambiate a 2000 € al mq. In aumento la domanda di immobili in affitto, soprattutto da parte di coloro che non riescono ad accedere al mercato del credito. Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘09 |
11. 5% |
41. 2% |
29. 8% |
12. 3% |
5. 2% |
Luglio ‘08 |
13. 2% |
39. 6% |
30. 0% |
12. 0% |
5. 2% | Da Luglio a Gennaio si registra un aumento della concentrazione delle richieste sui bilocali che sono anche la tipologia immobiliare più richiesta al momento sul mercato di Napoli con il 41. 2% delle preferenze. In aumento anche la concentrazione delle richieste per i quattro locali (12. 3%) Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘09 |
12. 8% |
30. 4% |
31. 3% |
17. 2% |
8. 3% |
Luglio ‘08 |
11. 2% |
26. 8% |
31. 7% |
19. 6% |
10. 8% | A Gennaio si registra una maggiore presenza di trilocali sul mercato che raccolgono il 31. 3% delle preferenze. In aumento la concentrazione di bilocali passata da 26. 8% a 30. 4% e dei monolocali, da 11. 2% a 12. 8%. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . |
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MILANO: GRAZIE AD APPROVAZIONE PIANO REGIONALE, AL VIA RISTRUTTURAZIONE QUARTIERI POPOLARI |
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Milano, 4 giugno 2009 – “L’edilizia pubblica potrà rinnovarsi e trasformarsi positivamente grazie alla nuova legge regionale che, a differenza di quanto previsto a livello nazionale, consente incrementi volumetrici significativi (40%) per la ristrutturazione delle case popolari, come richiesto dall’assessore alla Casa e alle Opere pubbliche Mario Scotti”. Con queste parole l’assessore alla Casa Gianni Verga si complimenta con il lavoro svolto dalla Regione Lombardia per il Piano Casa. “Il Comune di Milano è pronto – ha aggiunto -. I progetti dell’Assessorato alla Casa consentiranno di rinnovare i quartieri di edilizia popolare rendendoli plurifunzionali e pluriclasse, inserendo, cioè, spazi per attività produttive, commerciali e servizi, oltre che favorire l’insediamento e l’integrazione tra classi sociali diverse”. “Così come abbiamo progettato per il piccolo quartiere Barzoni Casette – ha concluso Verga - faremo per le zone più rilevanti e degradate della città, a partire dal Lorenteggio”. . |
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BOLZANO: IMPRENDITORI CREATIVI, INCONTRO CON L´ASSESSORE REPETTO |
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Bolzano, 4 giugno 2009 - Da Vinicio Biasi di Microgate a Pietro Borgo della Iveco; da Stefano Pan a Fabrizio Viker della Memc; da Michele Libori della Bel ad Alessandro Mostura di Blu; da Marco Carlini di Buena Onda al direttore di Assoimprenditori Udo Perkmann: sono stati numerosi i partecipanti al tavolo di lavoro con gli imprenditori creativi convocato dall’assessore provinciale Barbara Repetto. "Nell´ambito delle competenze dell’Assessorato all’innovazione - spiega la Repetto - ho ritenuto importante invitare attorno ad un tavolo gli imprenditori locali fra i più creativi e propositivi per avere con loro uno scambio d’idee". Nel corso del primo incontro la Repetto ha ribadito "l’importanza di centrare l’obiettivo fissato dall’agenda di Lisbona. Entro il 2010 deve essere raggiunta la percentuale del 3% del Pil in investimenti su ricerca ed innovazione, l’unico dei molti obiettivi fissati dall’agenda rispetto al quale l’Alto Adige, anche in rapporto al vicino Tirolo e alla provincia di Trento, è ancora lontano. Per riuscirci - ha aggiunto Barbara Repetto - c’è bisogno degli imprenditori. Sono loro che quotidianamente fanno innovazione, mentre la politica può soltanto fungere da cabina di regia, con un ruolo di programmazione e predisposizione delle condizioni ideali, cosí come è stato fatto con lo strumento della legge sulla ricerca scientifica e sull’innovazione. Il piano pluriennale è stato approvato di recente, e pensiamo di varare a breve il programma annuale. Abbiamo ormai alle spalle l’esperienza del primo bando da 4 milioni di euro, e contiamo di fare tesoro delle criticità emerse anche in questa sede per migliorarci". Da parte degli imprenditori è stata posta l’attenzione sugli strumenti che la Provincia sta mettendo in campo per attirare sul territorio risorse umane e imprenditoriali con lo scopo di arricchire il tessuto economico e professionale. Imprese innovative, tecnici esperti, centri di ricerca e di competenza, manager capaci; sono queste, secondo gli imprenditori che hanno partecipato all´incontro, le risorse su cui puntare per rendere più innovativa e competitiva la realtà economica locale. "Gli imprenditori presenti - ha commentato la Repetto al termine dell´incontro - hanno fornito suggerimenti e stimoli di riflessione importanti, ai quali l’Assessorato intende dare seguito". . |
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BOLZANO: DIREZIONI A CONCORSO |
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Bolzano, 4 giugno 2009 - Due concorsi per la copertura delle direzioni dell´Ufficio industria e della Scuola professionale di economia domestica di Corces e per l´agricoltura "Fürstenburg" di Burgusio sono stati indetti dalla Provincia. Domande di partecipazione da inviare entro l´8 luglio 2009. I posti di direttore o direttrice dell´Ufficio industria e della Scuola professionale di economia domestica di Corces e per l´agricoltura "Fürstenburg" con sede a Burgusio sono stati messi a concorso. I relativi bandi saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino - Alto Adige n. 22 dell´8 giugno 2009 (parte Iv). Per partecipare al concorso gli interessati dovranno presentare domanda entro le ore 17. 00 dell´8 luglio 2009 all´Ufficio Organizzazione, in via Crispi 3, 3. Piano, a Bolzano. . |
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PUBBLICATO BANDO PRESIDENTE REVISORI ASI POTENZA |
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Potenza, 4 giugno 2009 - Sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 26 del 2 giugno 2009 è stato pubblicato l’avviso pubblico relativo alla nomina del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Potenza. L’avviso pubblico si è reso necessario a causa della rinuncia della persona che era stata in precedenza nominata. Possono concorrere alla designazione le persone iscritte nel registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero di Grazia e Giustizia ai sensi del decreto legislativo n. 88/92, che hanno esercitato questa attività in enti pubblici o società private per almeno tre anni. Le proposte di candidatura devono essere acquisite al protocollo del Consiglio Regionale entro le ore 13,00 del 2 luglio 2009. Il bando e i modelli per le proposte di candidatura e la dichiarazione sono disponibili agli indirizzi internet www. Basilicatanet. It e www. Consiglio. Basilicata. It/bandi/bandi. Asp. . |
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PUBBLICATO BANDO COMPONENTE COMITATO REGIONALE BASILICATA INPS |
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Potenza, 4 giugno 2009 - Sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 26 del 2 giugno 2009 è stato pubblicato l’avviso pubblico relativo alla designazione di un rappresentante regionale nel Comitato regionale Inps per la Basilicata. Possono concorrere alla designazione le persone in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale n. 32/2000. Le proposte di candidatura devono essere acquisite al protocollo del Consiglio Regionale entro le ore 13,00 del 2 luglio 2009. Il bando e i modelli per le proposte di candidatura e la dichiarazione sono disponibili agli indirizzi internet www. Basilicatanet. It e www. Consiglio. Basilicata. It/bandi/bandi. Asp. . |
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"INCREASE’, LA REGIONE FINANZIA LA RIQUALIFICAZIONE DEI NEO-ASSUNTI L´ASSESSORE AL LAVORO PARTECIPA AL WORKSHOP SULLA VICENDA ELECTROLUX |
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Firenze, 4 giugno 2009 - Una buona pratica di gestione di crisi industriale che si è trasformata in una occasione di sviluppo produttivo in un settore innovativo e di punta, come quello delle energie rinnovabili. E´ il caso positivo e in controtendenza della Electrolux di Scandicci, che è stato il 30 maggio al centro di una riflessione a più voci nell´ambito della manifestazione Terra Futura alla Fortezza da Basso. Il workshop si è incentrato sui punti nodali dell´azione sinergica tra la Regione Toscana, le organizzazioni sindacali e le amministrazioni locali, azione che è riuscita a salvare l´occupazione orientando l´attività produttiva verso un settore innovativo e ecosostenibile, con il contributo e la responsabilità sociale di Electrolux che ha messo a disposizione le aree per il progetto di reindustrializzazione. Erano presenti l´assessore re gionale a istruzione, formazione e lavoro affiancato dall´assessore alla mobilità e all´ambiente del Comune di Scandicci, l´amministratore delegato della nuova società “Energia futura”, i rappresentanti di Electrolux e il responsabile della produzione dello stabilimento di Scandicci. Tra gli aspetti innovativi della vicenda anche il processo di riqualificazione dei lavoratori in mobilità e cassa integrazione provenienti dall’impresa Electrolux che farà leva sulla formazione nell´ambito del Progetto Increase finanziato tramite un bando regionale. Tale progetto, che prevede un finanziamento pari ad euro 1. 244. 000 di risorse pubbliche che si sommano ad euro 311. 000 di cofinanziamento per un totale di 1. 555. 000 euro, rientra in una più complessa operazione di riconversione industriale di grande impatto per il numero di lavoratori coinvolti e per il carattere strategico ed innovativo della produzione industriale che passerà dai frigoriferi ai pannelli solari ed altre strumentazioni collegate alle energie sostenibili. Dopo l´istruttoria regionale relativa bando (finanziato con i fondi della legge 236/93), sta per essere firmata la convenzione e assunto l’impegno di spesa. Nel frattempo le attività formative sono già iniziate dietro autorizzazione della Regione Toscana. Storia e caratteristiche del progetto Increase In seguito agli accordi sindacali siglati nei mesi di ottobre-dicembre 2008, Sol Energes, la società che che si occupa della produzione, installazione, esercizio, manutenzione e commercializzazione di impianti di produzione d’energia elettrica con tecnologia fotovoltaica e ha scelto di insediarsi nel territorio toscano, si è impegnata a riassumere oltre 370 lavoratori uscenti dalla Electrolux di Scandicci. A tali lavoratrici e lavoratori è stata garantita la riassunzione previo periodo di formazione di 18 mesi complessivi. Il piano formativo è stato strutturato in tre fasi principali, dedicate all’acquisizione di competenze specifiche nei tre segmenti produttivi previsti dal piano industriale, il fotovoltaico, l´eolico e il solare termico. Il progetto Increase riguarda la tranche formativa relativa al fotovoltaico, con moduli “generalisti” che tutti i neoassunti dovranno seguire e moduli “specialistici”. Sono inoltre coinvolte nel processo formativo 19 aziende di filiera, il cui personale tecnico sarà formato per svolgere il ruolo di interfaccia tra i prodotti di Sol Energes e gli utenti finali. E´ stato infatti ritenuto opportuno coinvolgere in questo processo formativo altre imprese, in modo che si potessero cogliere nuove opportunità in un settore strategico quale quello delle energie rinnovabili, anche al fine di migliorare il know-how in questo settore nel panorama regionale e candidare il territorio di Scandicci a divenire un vero e pr oprio “distretto” delle energie rinnovabili e sostenibili. Partecipanti al progetto Al progetto partecipano 255 lavoratori ex-Electrolux che progressivamente saranno riassunti nella nuova azienda (25 impiegati, 180 addetti alla produzione e 50 addetti al monitoraggio) e 38 tecnici delle 19 aziende del futuro indotto. Il totale è di 293 destinatari, di cui il 30% sono donne. . |
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FONDAZIONE SODALITAS PROMUOVE LA SOSTENIBILITÀ COME MOTORE DELLA RIPRESA ECONOMICA |
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Milano, 4 giugno 2009 – In un momento di crisi per l’economia mondiale, le imprese possono reagire investendo in innovazione e Sostenibilità. Dall’analisi delle candidature alla settima edizione del Premio Sodalitas Social Award, conclusasi il 28 maggio in Assolombarda, emerge chiaramente che le imprese italiane sono sempre più disponibili ad investire in Sostenibilità: oltre il 30% dei progetti presentati al Sodalitas Social Award è infatti focalizzato su questo tema. I leader delle aziende intervenute al convegno “Sostenibilità: il punto di svolta”, hanno confermato che la Sostenibilità è oggi al centro delle loro priorità per il prossimo futuro, perché permette di realizzare un duplice vantaggio: da una parte migliora l’efficienza energetica dell’azienda e realizza consistenti risparmi economici; dall’altra, contribuisce alla protezione dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita delle comunità in cui l’azienda opera. A conferma dell’importanza di questa scelta strategica delle imprese, Diana Bracco, Presidente di Fondazione Sodalitas, ha commentato durante il suo intervento: “Il maggiore vettore di responsabilità ambientale e anche di responsabilità sociale, verso le persone e verso i territori, è l’innovazione: produrre in modo più efficiente è il primo modo per produrre più responsabilmente, con meno impatto ambientale, con maggiore sicurezza. In questo senso, la sostenibilità va oltre le riflessioni sulle responsabilità dell’impresa e diventa uno strumento più generale di sviluppo. Naturalmente, a condizione che il perseguimento di questo obiettivo coinvolga ciascuno di noi, a livello individuale e collettivo, perché la sostenibilità riguarda qualunque cittadino e qualunque forma di aggregazione sociale. (…)E’ necessaria un’azione incisiva, corale e diversificata per accrescere nel Paese una cultura della sostenibilità: risorse disponibili e sviluppo devono trovare conciliazione; la ricerca va sostenuta e potenziata; alle nuove generazioni va rivolta un’attenzione privilegiata, investendo nei percorsi educativi e formativi per garantire loro un futuro sostenibile, quindi migliore”. Progetto Cresco - Fondazione Sodalitas ha presentato oggi il progetto Cresco per stimolare la diffusione della crescita compatibile presso le comunità locali, le Piccole e Medie attraverso un’alleanza tra imprese all’avanguardia e territori virtuosi (“Isole Cresco”), in cui le imprese trasferiscono le loro buone pratiche di sostenibilità a cittadini, giovani e istituzioni. Il progetto si propone di realizzare il passaggio da una “Sostenibilità predicata” a una “Sostenibilità praticata” sia dal singolo cittadino-consumatore, che dalla comunità. Al progetto Cresco realizzato in partnership con Anci, Anima, Cittadinanzattiva, Legambiente e Politecnico di Milano, aderiscono 19 imprese italiane impegnate in prima linea sulla Sostenibilità. Borsa di Ricerca “Ennio Presutti” - Durante l’incontro, Diana Bracco, Presidente di Fondazione Sodalitas e Luciano Martucci, Presidente di Fondazione Ibm Italia, hanno presentato la Borsa di Ricerca “Ennio Presutti” - intitolata al promotore di Fondazione Ibm Italia (a metà anni ’80) e di Fondazione Sodalitas (a metà anni ’90) - istituita con lo scopo di sostenere la crescita di giovani ricercatori di talento nell’approfondire questioni rilevanti per lo sviluppo del mondo dell’impresa e dei suoi valori, in sintonia con le sfide della contemporaneità, con la percezione diffusa dell’impresa come un bene comune per tutta la comunità, con le responsabilità dell’impresa verso i diversi stakeholder. La Borsa di Ricerca “Ennio Presutti” sosterrà un progetto di ricerca orientato ai temi della Responsabilità Sociale d’Impresa, Sostenibilità Ambientale, Evoluzione dei sistemi di Welfare e ruolo del settore nonprofit. I vincitori del Sodalitas Social Award - Il convegno di oggi ha raggiunto il suo momento più atteso con la consegna dei Premi alle aziende vincitrici della settima edizione del Sodalitas Social Award. Con 260 progetti candidati da 216 aziende, il Sodalitas Social Award ha confermato la capacità di aggregare la sempre più ampia comunità di imprese convinte che fare impresa concorra a rafforzare la coesione sociale. Alla presenza del Sindaco di Milano, Letizia Moratti, sono stati consegnati i riconoscimenti per le sette categorie in cui si articola il Premio: nella categoria dedicata alla “Valorizzazione del capitale umano”, il Primo Premio è stato assegnato ad Enel, mentre la “Menzione Speciale Diversity” è stata attribuita a Banca Popolare di Milano. Per la categorie dedicata alle iniziative di Sostenibilità il Primo Premio è stato ricevuto da Conser; la Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe ha ricevuto il Primo Premio nella categoria dedicata alle Partnership nella comunità, mentre l’Associazione degli Industriali della Birra e del Malto ha vinto il Premio nella categoria dedicata ai progetti di Marketing sociale. Cantine Settesoli si è aggiudicata il Premio nella categoria “Piccole e Medie Imprese”; Fonti di Vinadio è la vincitrice della categoria “Innovazione di prodotto” mentre la Provincia di Cagliari, Assessorato alle Politiche sociali, Famiglia e Immigrazione ha primeggiato nella categoria dedicata alle pubbliche amministrazioni, con il Comune di Morbegno che ha ricevuto un Premio Speciale nella medesima categoria. Infine due Premi speciali sono stati assegnati in conclusione di giornata: il Premio Speciale Sostenibilità, attribuito ad Edison e il Premio Speciale per il Migliore Progetto con la Scuola vinto ex equo dal Colorificio Mp ed Eurotec. Www. Sodalitas. Socialsolution. It Tutti i 260 progetti candidati dalle 216 aziende iscritte alla settima edizione del Sodalitas Social Award sono raccolti nel Libro d’Oro della Responsabilità Sociale, la pubblicazione di Fondazione Sodalitas, a disposizione da oggi, e sono consultabili online su Sodalitas Social Solution (www. Sodalitas. Socialsolution. It), il database online sulla Responsabilità Sociale d’Impresa e la Sostenibilità più completo a livello europeo, con oltre 1. 000 best practies realizzate nel mercato italiano. . |
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UNIONCAMERE PIEMONTE, FERRUCCIO DARDANELLO: “LA NOMINA DI GIUSEPPE TRIPOLI AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO È UN SUCCESSO PER L’INTERO SISTEMA CAMERALE” |
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Torino, 4 giugno 2009 - “La nomina di Giuseppe Tripoli, da 8 anni Segretario Generale di Unioncamere nazionale, a Capo del Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione per il Ministero dello Sviluppo Economico è motivo di profondo orgoglio per l’intero sistema delle Camere di commercio italiane - commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. L’esperienza e la professionalità che Tripoli ha messo a servizio del sistema camerale rappresenteranno un bagaglio importante che darà sicuramente ulteriori frutti all’interno del Ministero guidato dall’On. Scajola. In questa fase così delicata per le imprese e per l’intero Paese, la conoscenza approfondita del sistema produttivo italiano e le competenze nel campo delle politiche internazionali per l’impresa mostrate da Tripoli in questi anni non possono che rappresentare una marcia in più per affrontare con prontezza e slancio tutte le sfide che il mercato ci sta lanciando”. Ringraziandolo per il lavoro svolto in questi anni, il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello, ha poi aggiunto: “Le Camere di commercio del Piemonte esprimono il più vivo riconoscimento a Tripoli per la collaborazione che ci ha sempre dimostrato e gli rivolgono i più fervidi auguri di un proficuo lavoro a vantaggio del mondo imprenditoriale italiano”. . |
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"IMBALLI IN CARTA E CARTONE" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 4 giugno 2009 - Dopo diversi anni caratterizzati da un discreto trend di sviluppo, nel 2008 il settore degli imballaggi cellulosici ha registrato una battuta d’arresto, logica conseguenza della difficile situazione economica in cui il Paese si trova: si evidenzia un rallentamento produttivo (3,3% in tonnellate) che colpisce indistintamente la maggior parte dei segmenti di business. Va registrato però che gli operatori hanno potuto beneficiare di una diminuzione dei prezzi delle materie prime, che ha riguardato in maniera abbastanza generalizzata quasi tutti i tipi di carte e cartoncini. Ciò ha favorito soprattutto le imprese del cartone ondulato che, puntando sull’innovazione dell’offerta, sono riuscite a mantenere i prezzi di vendita su livelli interessanti, raggiungendo in tal modo buoni margini di reddito. Relativamente alla struttura dell’offerta, il livello di concentrazione risulta maggiore nell’area degli imballi in cartone ondulato, dove sono presenti numerosi gruppi integrati a monte nella produzione di carta, che in quello degli imballi in carta, in cui vi sono particolari nicchie di mercato dove operano tante piccole realtà. La concorrenza tra gli operatori risulta incentrata soprattutto sul prezzo (da cui l’importanza strategica delle politiche di approvvigionamento di materie prime e di ottimizzazione della capacità produttiva degli impianti) e la differenziazione ed innovazione di prodotto (in termini di materiali impiegati, forme, peso, funzionalità, ecc. ). Le previsioni per l’anno in corso indicano un calo dei volumi produttivi, stimato nell’ordine dell’1-2% per il cartone ondulato e del 3-5% per gli imballi in carta. A livello di settori di destinazione va sottolineato che l’area food (in particolare alimentari e bevande) mantiene caratteristiche di minore ciclicità della domanda, risentendo della crisi in maniera meno vistosa rispetto ai comparti non food. Dati Di Sintesi, 2008
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Numero di imprese di cui: |
2. 400 |
· imballi in cartone ondulato |
70 |
Numero di addetti di cui: |
38. 000 |
· imballi in cartone ondulato |
7. 000 |
Numero di addetti per impresa di cui: |
16 |
· imballi in cartone ondulato |
100 |
Produzione complessiva: |
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· in valore (Mn. Euro) |
6. 035 |
· in peso (‘000 t. ) |
5. 130 |
Variazione media annua della produzione 2008/2004 (%) |
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· in valore |
2,2 |
· in peso |
-0,2 |
Produzione cartone ondulato: |
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· in valore (Mn. Euro) |
2. 735 |
· in peso (‘000 t. ) |
3. 730 |
· in volume (Mn. Mq) |
6. 374 |
Variazione media annua della produzione di cartone ondulato 2008/2004 (%) |
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· in valore |
5,0 |
· in peso |
0,1 |
· in volume |
0,8 |
Fatturato per addetto (‘000 euro)(b) |
27,4 |
Valore aggiunto (Mn. Euro)(b) |
500,5 |
Valore aggiunto per addetto (000 euro)(b) |
50,1 |
Quota della produzione prime 4 imprese/gruppi (%)(b)(c) |
45,8 |
Quota della produzione prime 8 imprese/gruppi (%)(b)(c) |
58,5 |
Cartone in foglio: |
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Quota della produzione prime 4 imprese/gruppi (%)(b)(c) |
59,8 |
Quota della produzione prime 8 imprese/gruppi (%)(b)(c) |
77,4 |
Cartone in casse: |
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Quota della produzione prime 4 imprese/gruppi (%)(b)(c) |
45,7 |
Quota della produzione prime 8 imprese/gruppi (%)(b)(c) |
56,0 |
Previsioni di sviluppo della produzione (b)(d) |
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· 2009/2008 (%) |
-2/-3 |
· tendenza di medio-lungo periodo |
leggera crescita |
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| a) - al 2007 b) - cartone ondulato c) - in valore d) - in mq. Fonte: Databank . |
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