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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Giugno 2009
SECONDO UNO STUDIO L´ENERGIA RINNOVABILE SPINGERÀ L´ECONOMIA E CREERÀ NUOVI POSTI DI LAVORO  
 
Bruxelles, 8 giugno 2009 - Uno studio sugli impatti del sostegno alle fonti di energia rinnovabile (Renewable Energy Sources o Res) sull´economia dell´Ue ha mostrato che un maggiore sostegno alle Res avrà un effetto positivo sull´economia e creerà un significativo numero di nuovi posti di lavoro. Lo studio, condotto per conto della direzione generale dell´Energia e dei trasporti della Commissione europea, è il primo a valutare gli effetti economici del sostegno alle Res in modo dettagliato. Alla fine del 2008, il Parlamento europeo e il Consiglio dell´Unione europea hanno concordato la direttiva sull´energia rinnovabile, che vincola gli Stati membri dell´Ue a raggiungere l´ambizioso obiettivo di una quota pari al 20% di energia rinnovabile nel consumo generale di energia in Europa entro il 2020. Capire l´impatto delle attuali politiche sulle Res è fondamentale per rendere possibili questi obiettivi. I ricercatori hanno usato diversi modelli economici per stabilire come le politiche sulle Res influenzano attualmente l´economia e il mercato del lavoro dell´Ue, come li hanno influenzati in passato e come i loro effetti potrebbero cambiare in futuro. Non hanno esaminato il settore delle Res in maniera isolata, ma hanno tenuto conto anche dei suoi impatti su tutti i settori dell´economia, compreso il mercato dell´energia "tradizionale", le famiglie e l´industria dell´ospitalità, per nominarne solo alcuni. I risultati colmano lacune sostanziali nella nostra conoscenza delle implicazioni economiche delle politiche sulle Res in Europa. In particolare lo studio ha usato un modello di output chiamato Multireg per valutare gli effetti dello sviluppo del settore delle Res sugli altri settori economici in passato. Per prevedere gli sviluppi futuri, i ricercatori hanno usato un modello chiamato Green-x, progettato per simulare gli effetti del sostegno alle politiche sulle Res fino al 2030. Sulla base di ciò, gli effetti economici futuri sono stati calcolati usando due modelli macro-economici indipendenti: Nemesis e Astra. Sono stati usati due modelli in modo che i risultati potessero essere confrontati e convalidati. I risultati dello studio sono stati anche sottoposti al giudizio di altri ricercatori impegnati nello stesso campo. Secondo i ricercatori, "il settore delle Res è già adesso molto importante in termini di occupazione e valore aggiunto. Sono stati creati nuovi settori industriali con un forte potenziale per diventare leader nel mercato, i quali contribuiscono per circa lo 0,6% al Pil [prodotto interno lordo] e all´occupazione totali in Europa. Lo sviluppo sarà probabilmente accelerato se le attuali politiche verranno migliorate in modo da raggiungere gli obiettivi concordati del 20% di Res in Europa entro il 2020". Per proiettare i futuri impatti delle politiche sulle Res, sono stati messi a confronto tre diversi scenari: uno nel quale tutte le politiche di sostegno alle Res sono abbandonate, un secondo scenario in cui il modo di gestire la situazione viene lasciato invariato e infine uno in cui le politiche sulle Res sono rafforzate in modo considerevole. I risultati hanno mostrato chiaramente che, se si vuole che l´Europa raccolga i maggiori vantaggi economici possibili dalle Res, sono necessarie politiche più decise. "La forte crescita riscontrata recentemente di progetti riguardanti biomassa e vento dal mare - che hanno un paragonabile costo contenuto - deve essere sostenuta perché si prevede che queste tecnologie genereranno la maggior parte della produzione di Res, dell´occupazione e della crescita economica nel prossimo futuro," recita lo studio. "Tecnologie più innovative, come la tecnologia fotovoltaica, il vento di terra, l´elettricità elio termica e i biocarburanti di seconda generazione richiedono un maggiore sostegno finanziario a breve termine, ma sono proprio queste tecnologie ad essere di fondamentale importanza per raggiungere l´obiettivo del 2020 dell´Ue sulle Res e maggiori quote in futuro, per mantenere l´attuale posizione competitiva dell´Ue sul mercato globale per le tecnologie Res e per aumentare l´occupazione e il Pil a medio termine. " Secondo il rapporto, "le politiche che promuovono l´innovazione tecnologica nelle Res sono quindi essenziali per rafforzare il vantaggio competitivo delle industrie delle Res europee. Se funzionano, queste tecnologie possono aiutare l´Ue a mantenere una più alta quota di mercato di Res e si prevede che il vantaggio per il Pil sarà più alto del 10% [valori calcolati sulla base della situazione attuale] per il 2020". È importante notare che mentre lo scenario che prevede un maggiore sostegno raggiunge il 20% di Res nel consumo totale entro il 2020 e il 30% entro il 2030, nel modello in cui la situazione viene lasciata allo stato attuale gli obiettivi dell´Ue non vengono raggiunti (14% entro il 2020 e 17% entro il 2030). "Accanto ad un sostegno alle Res e a condizioni strutturali proattive," dichiarano i ricercatori, "sembra che misure decise di efficienza energetica siano di aiuto per il successo dell´impegno dell´Ue riguardo le Res ad un costo che va da basso a moderato. " I valori lordi del Pil e dell´aumento dei posti di lavoro dovuti all´aumento del sostegno alle Res sono notevoli, ma nello studio si è avuto cura di controbilanciare tali aumenti con le perdite previste, come la sostituzione degli investimenti nelle tecnologie energetiche tradizionali. I risultati netti sono stati che le attuali politiche sulle Res negli Stati membri dell´Ue avranno come risultato un aumento del Pil da 0,11% a 0,14% entro il 2020 e da 0,15% a 0,30% entro il 2030. Nello scenario politico più ambizioso, il risultato netto sarebbe un aumento del Pil molto maggiore (da 0,23% a 0,25% nel 2020 e da 0,36% a 0,40% nel 2030). I risultati di Astra e Nemesis sono stati coerenti, anche se c´era qualche differenza. In termini di guadagno netto per l´occupazione, le politiche sulle Res allo stato attuale negli Stati membri dell´Ue associate a modeste aspettative di esportazioni risulterebbero in un guadagno di 115. 000 - 201. 000 impiegati nel 2020 e di 188. 000 - 300. 000 impiegati nel 2030. Ma lo scenario che prevede politiche più decise porterebbe a un maggiore aumento dei posti di lavoro, da 396. 000 a 417. 000 impiegati entro il 2020 e da 59. 000 a 545. 000 impiegati negli ultimi anni prima del 2030. Questo ampio scarto è dovuto alla differenza nel modo in cui i modelli calcolano gli aumenti del costo dell´energia. Il Commissario per l´energia Andris Piebalgs ha detto: "Ciò dimostra che i benefici delle fonti rinnovabili in termini di sicurezza della fornitura e lotta ai cambiamenti climatici può andare di pari passo con i benefici per l´economia. " Lo studio è stato condotto da Employ-res, un consorzio che raccoglie aziende provenienti da Germania, Austria, Francia, Lituania e Svizzera. Per maggiori informazioni, visitare: Commissione europea: Energia http://ec. Europa. Eu/energy/renewables/studies/renewables_en. Htm .  
   
   
GIUNTA PUGLIESE ESPRIME PARERE NEGATIVO PER CENTRALE TURBOGAS DI CERANO  
 
Bari, 8 giugno 2009 - Recependo il parere negativo del Comitato Via la Giunta Regionale ha espresso il suo No ad un’altra centrale a gas di 430 Mw che la Edison vuole costruire a Cerano in aggiunta a quella a carbone della stessa Società ( 640 Mw) ed a quella enorme dell’Enel, entrambi a pieno regime. Va ricordato che la Regione ha già anticipato al Ministero dello Sviluppo Economico l’atto di diniego, quanto mai opportuno per evitare un incremento delle emissioni inquinanti in un’area ad alto rischio ambientale come quella di Brindisi mentre il Comitato Nazionale Via del Ministero dell’Ambiente si appresta purtroppo ad esprimere un parere favorevole. Il Governo ed il Partito delle Libertà che lo sostiene continuano dunque a considerare la Puglia una regione pattumiera in cui aggiungere impianti ad alto impatto per la salute ed il territorio, evidentemente confidando sul silenzio dei propri esponenti locali che non si sono ancora dichiarati con nettezza su questo nuovo impianto. Di contro la Regione, in applicazione al Pear, non intende consentire nuove addizioni di inquinanti ed è disponibile solo a una ipotesi di sostituzione del carbone (più inquinante) con il gas (meno inquinante), cosa che purtroppo non è nel progetto presentato dalla Edison. Da qui il parere negativo della Giunta, ampiamente motivato sul piano tecnico e nel rispetto del Pear. .  
   
   
LINEE GUIDA SULL’INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI RINNOVABILI NEL TERRITORIO: LA CONSULTA BOCCIA LA BASILICATA  
 
Milano, 8 giugno 2009 – Con sentenza n. 166/2009, depositata il 29 maggio 2009, la Consulta ha giudicato non conforme alla Costituzione l´art. 6 della legge della Regione Basilicata n. 9 del 26 aprile 2007 che aveva recepito le linee guida per il corretto inserimento degli impianti eolici nel territorio, adottate con una delibera di Giunta Regionale del 2004. L’intervento della Corte è stato innescato dal Tar Basilicata nel corso di giudizi in cui Aper è intervenuta ad adiuvandum a sostegno delle tesi giuridiche di un proprio associato ricorrente. Aper (unica associazione di categoria intervenuta anche nel giudizio di costituzionalità) sottolinea in particolare l’importanza di quanto affermato e riportato al punto 8 del considerato in fatto della sentenza: “l’adozione, da parte delle Regioni, nelle more dell’approvazione delle linee guida previste dall’art. 12 del d. Lgs. N. 387 del 2003, di una disciplina come quella oggetto di censura, provoca l’impossibilità di realizzare impianti eolici in un determinato territorio”. Preso atto di ciò, la Corte Costituzionale ha stabilito che l’emanazione delle Linee guida nazionali per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti da fonti rinnovabili “è da ritenersi espressione della competenza statale in materia di tutela dell’ambiente” che è di natura esclusiva. Pertanto, l’assenza delle linee guida nazionali “non consente alle Regioni … di provvedere autonomamente alla individuazione di criteri per il corretto inserimento degli impianti alimentati da fonti di energia alternativa”. “La tanto attesa sentenza della Corte - dichiara Roberto Longo, Presidente Aper – costituisce la conferma di quanto da anni denunciato dalla nostra Associazione e cioè, che l’emanazione delle Linee guida nazionali non è più procrastinabile”. Aper, infatti, già un anno fa aveva sottoposto al Governo la propria proposta di Linee guida nazionali. “Auspichiamo vivamente – continua Longo - che i Ministeri competenti siano solleciti nel dotare operatori e Istituzioni di un tale strumento che, siamo convinti, possa consentire al nostro Paese di superare una volta per tutte ostacoli burocratici e pregiudizi al quanto mai auspicato sviluppo del settore delle rinnovabili, a cui continuiamo a lavorare con determinazione e rinnovato impegno insieme all’Europa intera”. .  
   
   
NUCLEARE, MANCA FIRMA LUCANA A DOSSIER TECNICI SU SITO UNICO  
 
Potenza, 8 giugno 2009 - Deposito unico delle scorie nucleari. Da diversi mesi una commissione di tecnici nominata dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha elaborato un dossier per individuare la migliore “location” dove ospitare gli 80 mila metri cubi di rifiuti derivanti dalle vecchie centrali. A quel documento, che è ora nelle mani del ministro Scajola, manca la sola firma del rappresentante lucano, l’ing. Massimo Scuderi. In un’intervista rilasciata a Metro News Italia, Scuderi ribadisce le ragioni del suo no. La commissione auspica l’autocandidatura delle regioni; in mancanza sarà il governo d’autorità a decidere valutando una cerchia ristretta di tre siti (uno al Nord, uno al Centro e l’altro al Sud). La cosa potrebbe incrementare il livello d’allarme delle popolazioni interessate, senza dire poi che i siti prescelti potrebbero non essere i migliori o i più adatti. “Le mappe sono incomplete. Abbiamo carte geologiche - sostiene Scuderi - in scala talmente elevata che basta un tratto di penna appena un po’ più impreciso per sbagliare zona. Come possiamo con questi strumenti dire dove costruire un deposito che contiene tutte le scorie nucleari di Italia?” Aggiunge l’ingegnere lucano: “Con queste mappe non si può decidere. Occorre fare rilievi e sondaggi direttamente sul territorio. Interventi, questi, che richiedono necessariamente il consenso e la collaborazione delle Regioni. Sono gli enti locali a conoscere il territorio. Bisogna parlare con essi fino all’esaurimento”. Altrimenti qualsiasi scelta potrebbe rivelarsi scellerata. .  
   
   
I CASTELLI DI SABBIA FORNISCONO INDIZI SULLE ANTICHE TECNICHE DI COSTRUZIONE  
 
Bruxelles, 8 giugno 2009 - Alcuni scienziati hanno scoperto qual è il segreto del Pisè, antica tecnica edilizia a contenuto impatto ambientale utilizzata per la costruzione delle strutture più disparate, dalla Grande Muraglia cinese fino all´Alhambra, in Spagna. Le scoperte, pubblicate sulla rivista Géotechnique, hanno importanti implicazioni per quanto concerne la conservazione di costruzioni di valore storico edificate con questa tecnica come pure per la costruzione di strutture nuove. Il Pisè prevede l´impiego di una miscela di sabbia, ghiaia e argilla a cui viene aggiunta poca acqua. Questa miscela viene successivamente compattata in casseforme per costruire muri. Attualmente alcuni ricercatori dell´università di Durham (Regno Unito) rivelano che esattamente come un robusto castello di sabbia - per essere stabile - richiede esclusivamente una piccola quantità d´acqua, la robustezza di questa tecnica di costruzione risiede nel suo grado di umidità. In laboratorio gli scienziati hanno esercitato pressione su alcuni campioni costruiti con la tecnica del Pisè. Le analisi svolte su questi ultimi hanno evidenziato che quando il contenuto d´acqua è molto ridotto, l´equilibrio (dovuto a una sorta di aspirazione) che si crea tra le particelle di terra conferisce robustezza alla struttura. Secondo quanto affermano i ricercatori, quando i muri costruiti con questa tecnica si asciugano (in condizioni climatiche adatte) trattengono una piccola quantità d´acqua guadagnando in resistenza. "Sappiamo che le strutture costruite con il Pisè dimostrano un´elevata resistenza nel tempo, ma fino ad oggi non si era giunti a comprendere da cosa derivasse questa resistenza," ha commentato il dott. Charles Augarde del dipartimento di ingegneria dell´università di Durham. "Senza questa conoscenza non saremmo in grado di conservare in modo efficace queste strutture o di disegnare progetti per nuove costruzioni. I test che abbiamo svolto inizialmente evidenziano che la resistenza è imputabile alla quantità di acqua contenuta. Ampliando le nostre conoscenze a questo proposito siamo in grado di iniziare ad analizzare quali implicazioni potrebbe avere l´impiego del Pisè come tecnica edile a basso impatto ambientale per la progettazione di nuovi edifici e per la conservazione di edifici antichi edificati secondo la stessa. " La tecnica si diffuse nel mondo dopo che i cinesi, circa 4. 000 anni fa, iniziarono ad utilizzarla per costruire le mura attorno ai propri insediamenti. I risultati ottenuti dai ricercatori dell´università di Durham dovrebbero costituire un ausilio per la conservazione di edifici e monumenti edificati con il Pisè, per esempio prevenendo le infiltrazioni di ingenti quantità d´acqua nel materiale. Nel frattempo gli architetti e i costruttori stanno tornando, sempre più frequentemente, a questa tecnica per costruire edifici nuovi. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che il materiale è disponibile in loco e non vi è necessità di ricorrere al cemento. Quest´ultimo è un punto importante per l´ambiente, considerato che al cemento sono imputabili il 5% delle emissioni complessive di biossido di carbonio. "Questo tipo di ricerca ha grande valore perché il settore edilizio analizza tecniche edilizie tradizionali solide e a ridotto impatto ambientale, e le adatta per costruzioni del Xxi secolo che rispondano ai criteri di sostenibilità," ha commentato Tom Morton, segretario della britannica Earth Building, organizzazione che promuove la conservazione delle costruzioni in terra sul suolo del Regno Unito. "Queste tecniche - a ridotte emissioni di carbonio - hanno un buon potenziale di successo, poiché coniugano l´esperienza di università come quella di Durham con la concezione commerciale del settore industriale. Siamo assistendo a una serie di sviluppi estremamente interessanti in questo ambito. " Per maggiori informazioni, visitare: Università di Durham: http://www. Durham. Ac. Uk Géotechnique: http://www. Geotechnique-ice. Com .  
   
   
MISURE ANTICRISI IN CAMPANIA, 3 MILIONI DI EURO PER CONTRIBUTI INTEGRATIVI AI CANONI DI LOCAZIONE  
 
Napoli, 8 giugno 2009 - L´assessorato regionale al Governo del Territorio, guidato da Gabriella Cundari, ha approvato un bando di concorso per la concessione di contributi integrativi ai canoni di locazione a favore dei cittadini della Campania che abbiano perso il lavoro, o siano stati collocati in mobilità o in cassa integrazione. Le risorse regionali stanziate sono pari a 3 milioni di euro. Possono partecipare al bando: 1. I soggetti che a partire dal primo settembre 2008 hanno subito una riduzione del reddito del nucleo familiare per perdita del posto di lavoro o mancato rinnovo di contratto di lavoro atipico per cause non dipendenti dalla volontà dell´interessato, e che hanno svolto attività lavorativa per almeno 180 giorni da settembre 2007 ad agosto 2008; 2. I soggetti che hanno subito una riduzione del reddito del nucleo familiare e che hanno ottenuto la cassa integrazione o la mobilità per almeno 13 settimane a partire dal primo settembre 2008. Per beneficiare del contributo, il richiedente deve: possedere, unitamente al proprio nucleo familiare, i requisiti per l´accesso all´edilizia residenziale pubblica; essere titolare per il 2009 di un contratto di locazione, registrato, di un immobile non di edilizia pubblica; avere un reddito imponibile fiscale del proprio nucleo familiare per il 2008 non superiore a 36 mila euro. Il contributo è pari a 2 mila euro per i soggetti con Ise fino a 20 mila euro, e a 1. 600 euro per i soggetti con Ise superiore a 20 mila euro. La partecipazione al bando avviene solo online, con la registrazione ai siti http://abitare. Regione. Campania. It e http://siba. Regione. Campania. It, entro e non oltre il 13 luglio 2009. "Con questo bando - sottolinea l´assessore al Governo del Territorio Gabriella Cundari - mettiamo in atto una ulteriore misura per combattere la crisi economica esistente. Intendiamo in particolare venire incontro alle esigenze di quanti, per effetto del perdurare degli effetti della crisi, hanno difficoltà per pagare l´affitto mensile. Continuiamo in tal modo a sostenere i lavoratori e le loro famiglie", conclude l´assessore. .  
   
   
CASA, LOMBARDIA: DA PIANO EDILIZIO ANCHE RILANCIO HOUSING SOCIALE  
 
 Milano, 8 giugno 2009 - Il progetto di legge per il rilancio dell´edilizia in Lombardia, approvato il 3 giugno dalla Giunta regionale su proposta del presidente Roberto Formigoni, comprende, tra l´altro, norme per la riqualificazione dei quartieri di edilizia residenziale pubblica, cui è dedicato l´intero articolo 4. In particolare, in queste zone sono previsti incentivi volumetrici fino al 40% del patrimonio esistente a condizione che siano rispettati i requisiti di risparmio energetico e antisismici e siano avviati contestualmente interventi di recupero sull´intero quartiere. Il progetto di legge comprende anche norme per accelerare la conclusione degli interventi avviati anche, se necessario, mediante la nomina di commissari ad acta. "In linea con l´impianto del progetto di legge - sottolinea l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti - anche nei quartieri di edilizia pubblica potranno essere effettuati interventi di ampliamento e di ricostruzione che rappresentano una grande opportunità per svecchiare il patrimonio esistente, mettendolo contemporaneamente a norma. I nuovi edifici saranno destinati anzitutto ai residenti, ma anche a giovani coppie e a famiglie in difficoltà a causa della crisi economica, così da garantire quel mix abitativo necessario per rivitalizzare parti delle nostre città". "I 3. 000 alloggi che saranno realizzati - conclude Scotti - sono un´opportunità eccezionale che spero i proprietari di immobili di edilizia pubblica, d´intesa con i Comuni che dovranno rilasciare i permessi di costruire, colgano proponendo interventi che siano contemporaneamente in grado di limitare il consumo del territorio e accrescere la qualità della vita delle nostre famiglie". .  
   
   
POTENZA: PROGRAMMA DI 100 ALLOGGI POPOLARI A BUCALETTO  
 
Potenza, 8 giugno 2009 - Approvato dal Comitato tecnico Ater, Comune e Regione, il programma di 100 alloggi popolari da realizzarsi a Bucaletto. Il bando di tipo europeo per l’aggiudicazione dei lavori sarà pubblicato entro i prossimi dieci giorni su giornali e gazzette ufficiali nazionali ed europee. L’importo complessivo dei lavori è pari a circa 9 milioni di euro. Gli edifici sorgeranno in un’area limitrofa ai prefabbricati senza la necessità di dover abbattere strutture esistenti. Saranno realizzati con tecnologia innovativa con particolare riguardo alla domotica (studio delle tecnologie per migliorare la qualità della vita nella casa) e al risparmio energetico. Tra gli alloggi una struttura riservata ad Associazioni di soggetti svantaggiati. Tempi di esecuzione previsti circa tre anni. Ne dà notizia l´ufficio stampa del Comune di Potenza. .  
   
   
LA LEGGE GILMOZZI SULLE SECONDE CASE E´ PIENAMENTE COSTITUZIONALE LO RIBADISCE L´ASSESSORE PROVINCIALE ALL´URBANISTICA DI TRENTO  
 
Trento, 8 giugno 2009 - In merito a notizie di stampa apparse il 5 giugno, che riportano quanto afferma Paolo Mondini, presidente dell´Associazione Grossisti dell´Unione Commercio, e cioè che il governo italiano avrebbe dichiarato incostituzionale la legge provinciale sulle seconde case, l´assessore provinciale all´urbanistica precisa che il vizio di incostituzionalità sollevato a suo tempo riguardava una parte secondaria della legge urbanistica e solo per il periodo in cui essa è rimasta in vigore (dal 16 novembre 2005 al 2 gennaio 2007); la Provincia ha infatti provveduto a modificare quella parte della legge prima ancora della sentenza della Corte. Al momento non esiste dunque alcun contenzioso fra Provincia e Governo sulla legge urbanistica. "La questione richiamata dal signor Mondini prende le mosse da una lettera del febbraio scorso del Capo di gabinetto del ministro degli Affari Regionali, in cui si ricorda che il Consiglio dei ministri nella sua riunione del 22 dicembre 2005 aveva deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge provinciale sulle seconde case, limitatamente però a quanto previsto dall´art. 14 quater comma 5, che prevedeva la possibilità di affidare direttamente a privati le opere di urbanizzazione nei piani di lottizzazione (tipicamente, pere come un parcheggio o piccole costruzioni perimetrali); sopra una certa soglia, infatti, la normativa comunitaria prevede l´indizione di una gara. Lo Stato, in altre parole, ha sì impugnato la legge provinciale in questione, ma solo per quel che riguarda una parte non certo fondamentale dell´intero impianto legislativo. A questo proposito Mondini, che si guarda bene dal citare questo particolare, si dimentica anche di dire che la Provincia aveva a suo tempo già provveduto a modificare l´articolo impugnato, cogliendo le osservazioni venute da Roma, ancor prima che venisse emessa la sentenza della Corte Costituzionale del 13 giugno 2007 che sanciva l´incostituzionalità della norma. In altre parole: non risponde al vero che ´per il governo la nostra legge sulle seconde case è incostituzionale´, come affermato nel virgolettato delle cronache di questa mattina. La legge, nel suo complesso, è passata al vaglio del governo italiano ed è stata per tempo corretta in quel solo particolare riferito agli affidamenti di appalti. Sussiste la possibilità per chi ne ha le competenze e si sente torteggiato dalla legge di rivolgersi alle sedi giurisdizionali opportune per chiedere l´eventuale revisione della norma; questa possibilità peraltro sussiste per tutte le leggi e comunque la norma provinciale a tutt´oggi risulta pienamente legittima e costituzionale nella lettera e nello spirito. Sia inoltre chiaro che allo stato attuale non esiste alcun conflitto istituzionale tra Provincia e Governo sulla legge delle seconde case, così come non è in essere alcun procedimento giursidizionale di revisione tendente a vagliarne l´incostituzionalità complessiva o anche solo specifica di qualche aspetto". .  
   
   
IMPRENDITORI SOCIALI CERCASI: 300 PAZIENTI PSICHIATRICI DA INSERIRE IN AZIENDA NEI PROSSIMI TRE ANNI  
 
Milano, 8 giugno 2009 - Un nuovo progetto di Fondazione Cariplo. Un approccio innovativo all’integrazione lavorativa dei pazienti affetti da gravi disturbi psichiatrici: un coach ad personam e una rete permanente di attori territoriali a supporto. Quattro milioni di euro le risorse a disposizione. Uno studio randomizzato per valutare l’efficacia di un importante intervento in ambito socio-sanitario. Una frontiera da conquistare. Milano, 4 giugno 2009 – Sono partiti in questi giorni una serie di incontri di presentazione del progetto Lavoro e Psiche promosso da Fondazione Cariplo che per questo intervento ha messo a disposizione 4 milioni di euro. Gli incontri sono stati organizzati con la collaborazione degli Organismi di Coordinamento per la Salute Mentale delle Asl di Bergamo, Como, Milano1 e Sondrio che sono i territori che sono stati scelti per sperimentare il nuovo modello di integrazione lavorativa, di cui sarà verificata l’efficacia e che, in caso di successo, potrebbe essere esteso ad altri ambiti e territori. L’iniziativa ha vissuto fin qui la fase progettuale alla quale hanno preso parte oltre a Fondazione Cariplo, la Regione Lombardia con i suoi tre Assessorati: Sanità, Istruzione Formazione e Lavoro e Famiglia e Solidarietà Sociale, Confcooperative Lombardia(confederazione Cooperative Italiane), Urasam (Unione Regionale Associazioni per la Salute Mentale), Assolombarda (Associazione delle imprese industriali e del terziario dell’area milanese), Ala Sacco (Agenzia Lavoro&apprendimento dell’Azienda Ospedaliera Sacco di Milano) e Asvapp (Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l’Analisi delle Politiche Pubbliche). Sono circa 110 mila i pazienti in contatto con i servizi psichiatrici nella sola Lombardia. Di questi il 25 % soffre di un disturbo psichiatrico grave, come la schizofrenia, la bipolarità e i disturbi della personalità. Un problema consistente e difficile da affrontare, aggravato dall’isolamento e dall’esclusione sociale in cui spesso queste persone sono confinate a vivere. Uno degli aspetti più problematici è costituito dalla mancanza di opportunità lavorative offerte ai soggetti con patologie mentali malgrado il lavoro sia ormai considerato dagli esperti strumento fondamentale e necessario di riabilitazione. Molte le difficoltà legate al tipo di patologia, dallo stigma sociale legato alla malattia mentale all’assenza di integrazione tra i diversi servizi socio-sanitari e socio-assistenzali che faticano a dare risposte efficaci. Per affrontare questa realtà, Fondazione Cariplo presenta il progetto Lavoro&psiche: i pazienti psichiatrici in trattamento nei 29 centri psico-sociali delle 8 Aziende Ospedaliere coinvolte nel progetto saranno destinatari di un trattamento altamente innovativo. Il malato, selezionato in base a precisi criteri di diagnosi e caratteristiche personali, sarà preso in carico da un coach che, in sinergia con i servizi territoriali, attiverà tutti gli interventi funzionali ad un percorso di integrazione personalizzato che lo porterà ad essere inserito in una realtà lavorativa (sia essa una cooperativa o un’azienda pubblica o privata) e a mantenere nel lungo periodo lo status di lavoratore. Questo progetto è molto ambizioso – dice Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo – E’ un’ambizione agganciata alla solidarietà verso tante persone e tante famiglie che affrontano, spesso in silenzio, il problema delle malattie mentali. La missione di Fondazione Cariplo è di sperimentare nuove vie per risolvere problemi irrisolti o di cui nessuno si occupa; il tema dei malati di mente che non riescono a realizzare un completo inserimento nella vita sociale è uno di questi; un’occupazione in un’azienda è un traguardo importantissimo; ma il successo di questa iniziativa non dipende solo dal trovare imprenditori e aziende disposte a mettersi in gioco su un fronte così complesso, ma dipende anche molto dal contesto di reti solidali a supporto che si riuscirà a realizzare. Il progetto ha una forte valenza scientifica con un metodo che consentirà di valutare la reale efficacia; un modello che potrebbe essere esteso in larga scala” A supporto dell’attività dei coach saranno attivati, in conformità al Piano Regionale per la Salute Mentale e nell’ambito dei quattro Ocsm candidati a realizzare il progetto, Tavoli Tecnici Territoriali, in cui enti pubblici e privati del mondo sanitario, sociale e delle imprese garantiranno una rete permanente di attori territoriali in grado di realizzare interventi specifici a supporto dei percorsi di integrazione socio-lavorativa dei pazienti. Quale la vera sperimentazione? L’efficacia dell’intervento sarà valutata mediante uno studio controllato randomizzato, uno metodologia rigorosa e innovativa in ambito psico-sociale che permetterà di confrontare le condizioni lavorative e di benessere complessivo di 150 pazienti psichiatrici che saranno presi in carico dai coach con quelle di 150 pazienti che invece usufruiranno dei servizi ordinari presenti in ciascun territorio. Fondazione Cariplo si impegnerà a diffondere i risultati della sperimentazione realizzata presso la comunità scientifica e a condividerli con la Direzione Generale Sanità Regione Lombardia che, in qualità di policy maker, valuterà l’efficacia e l’efficienza del modello sperimentato in un ottica di diffusione e di definizione di future politiche in tema di integrazione lavorativa di persone con disturbi psichiatrici. .  
   
   
RICERCA DI PERSONALE PER DUE AZIENDE OSPITI DELL’INCUBATORE LIB DI SESTO SAN GIOVANNI  
 
 Sesto S. Giovanni, 8 giugno 2009 - L’incubatore Lib, struttura creata e gestita da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo per agevolare la nascita di nuove imprese e lo sviluppo di start up innovative, continua a generare occupazione anche in momenti di recessione. Visalta Consulting e Bisight, due delle aziende ospiti dell’Incubatore Lib, sono alla ricerca di due figure professionali da inserire nel proprio organico: Visalta Consulting ricerca un Consulente Junior (Rif: Cj/1/09) Caratteristiche del candidato da inserire su progetti di miglioramento operativo e progettazione di sistemi di controllo: Età compresa tra 25 e 28 anni. Laurea specialistica in Economia o Ingegneria Gestionale (è preferenziale aver seguito un corso di laurea con significativi esami in Organizzazione Aziendale e Amministrazione e Controllo). Conoscenza pacchetto Office ed in particolare di Excel. Familiarità con le logiche e gli strumenti di Project Management. Buona conoscenza della lingua inglese parlata e scritta. Sono inoltre richieste le seguenti caratteristiche personali: interesse per i temi organizzazione e controllo di gestione; propensione a lavorare in gruppo; pro attività; orientamento al risultato; orientamento alla mobilità. I progetti su cui verrà assegnata la risorsa richiedono frequenti spostamenti presso le sedi dei clienti, consideriamo perciò titolo preferenziale la disponibilità di auto/mezzo propri. Precedenti esperienze in società di consulenza sono da considerare preferibili. Sede di lavoro: la sede di lavoro sarà presso l’Incubatore Lib a Sesto San Giovanni (Mi). Visalta offre un contratto a progetto con rimborso spese. Inviare dettagliato curriculum, provvisto di autorizzazione al trattamento dei dati personali (Decreto Legislativo 196/2003), citando chiaramente il riferimento della posizione, a: recruiting@visalta. Com Visalta Consulting è una società di consulenza direzionale che aiuta le Imprese e la Pa a ridurre costi e migliorare i processi amministrativi e di servizio al cliente. Http://www. Visalta. Com/ Bisight ricerca un Junior Office Manager Caratteristiche del candidato: Persona giovane, diplomata preferibilmente in ragioneria, con circa un anno di esperienza lavorativa, che sappia gestire in autonomia le attività legate all’area amministrativa dell’azienda e fornire supporto alla gestione operativa (back-office) dell’ufficio di Sesto San Giovanni. Familiarità con gli strumenti di produttività individuale (Office, Posta elettronica). Conoscenza della lingua inglese. Costituiranno titoli preferenziali l’aver gestito in autonomia attività di tenuta contabile con Microsoft Nav o altri pacchetti standard di mercato. Sono inoltre richieste le seguenti caratteristiche personali: precisione, autonomia e capacità di auto-organizzazione. Attività che dovrà svolgere: consuntivazione attività dei consulenti e fatturazione attiva;contabilità interna; gestione dei rapporti con commercialista e consulenti del lavoro; gestione rapporti con banca e fornitori; supporto operativo alle attività di ricerca e selezione del personale, centralino e altre attività operative legate alle gestione dell’ufficio. Le persone interessate possono inviare un curriculum vitae e una breve lettera di presentazione ai seguenti indirizzi e-mail: erika. Lovisetto@bisight. Com, hr@bisight. Com Bisight è una società di consulenza specializzata nella progettazione e nella realizzazione di soluzioni per la pianificazione ed il controllo delle performance aziendali (Business Intelligence e Performance Management). Http://www. Bisight. It/ Crescono le aziende e l’occupazione nell’Incubatore / Hotel d’Imprese Lib L’incubatore Lib ospita attualmente 22 giovani aziende. L’attività di incubazione è stata avviata da Milano Metropoli in collaborazione con Bic La Fucina nel 2000 e fino dicembre del 2008 ha già supportato la creazione e lo sviluppo di 83 aziende con oltre 460 addetti (tra soci, dipendenti e collaboratori). I neoimprenditori e le start up che si insediano nella struttura sono coinvolte in un percorso mirato di incubazione per sostenerle nella fase di avvio e nello sviluppo della propria attività. L’incubatore Lib da attualmente un supporto concreto anche alle aziende in fase di ristrutturazione o di ridimensionamento, per aiutarli a fronteggiare al meglio la situazione di crisi. Con quest’obiettivo è stato previsto un servizio di Hotel d’Impresa, dedicato alle società, di più di tre anni di vita, che necessitano di spazi e servizi di accompagnamento avanzati e a condizioni vantaggiose per consolidare il proprio business e contrastare la crisi. Informazioni sull’Incubatore:http://www. Milanomet. It/it/servizi/incubatore-lib. Html Tel 02-24126540, info@milanomet. It Informazioni Stampa Pilar Sinusia (sinusia@milanomet. It) .  
   
   
VERONA : DELEGAZIONE GIAPPONESE IN VISITA ALLA CDC  
 
Verona, 8 giugno 2009 - La Camera di Commercio di Verona ospiterà il 9 giugno 2009 un incontro con una delegazione giapponese, dedicato alla presentazione dell´economia locale e dei suoi punti di eccellenza. L´iniziativa è organizzata in collaborazione con la Camera di Commercio e Industria Giapponese in Italia e con Jetro, ente semi-governativo per la promozione del commercio e degli investimenti in Giappone ed ha come obiettivo primario quello di creare un network di conoscenze offrendo nel contempo ai businessman giapponesi una migliore consapevolezza delle opportunità offerte dalle realtà economiche italiane. La delegazione è composta, oltre che da una rappresentanza istituzionale, da manager giapponesi che svolgono la propria attività in Italia. Ne faranno parte il Console Generale del Giappone, il Presidente della Camera di Commercio Giapponese in Italia (Presidente Mitsubishi Italia), il Segretario Generale della Camera di Commercio Giapponese in Italia (Presidente Jetro Milano), un Consigliere della Camera stessa (Branch Manager di Marubeni Italia). Ad essi si aggiungeranno ulteriori operatori economici giapponesi che operano nel nostro Paese come i Presidenti di Shiseido Cosmetici Italia S. P. A. , Japan Airlines Interational Ltd. , Ykk Italia S. P. A. , Mitsui & Co. Italia S. P. A, Nomura Italia Sim p. A. , Alcantara S. P. A. Ed altri. La delegazione giungerà alla Camera di Commercio per un incontro di benvenuto ed una presentazione delle opportunità offerte dall’area veronese e proseguirà successivamente con visite aziendali nella Provincia di Verona. .  
   
   
CONVEGNO COOPERATIVE: IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA AL CONVEGNO FILCAMS-CGIL SULLA COOPERAZIONE LAVORO, SVILUPPO, DIRITTI: COME RIPENSARLI IN TEMPO DI CRISI PRESENTE AI LAVORI ANCHE L´ASSESSORE REGIONALE AL COMMERCIO  
 
Firenze, 8 giugno 2009 - La crisi economica, profonda e grave nonostante i tentativi di banalizzazione, sta chiamando tutti a ripensare le categorie di fondo dell´organizzazione del lavoro, della qualità dello sviluppo, del rapporto tra lavoro e organizzazione della società. E del vasto tema dei diritti. Con questa considerazione il presidente della Regione Toscana ha aperto i lavori del convegno organizzato il 4 giugno a Firenze dalla Filcams Cgil incentrato su tre parole chiave, lavoro, diritti, sviluppo nell´impresa cooperativa e intitolato “Ma la coop sei ancora tu?”. Al convegno, che è stato concluso dal segretario nazionale della Cgil, è intervenuto anche l´assessore regionale al commercio, turismo e cultura. Occorre da un lato, per il presidente della Regione, rimettere al centro la produzione reale di beni, servizi e risorse, contrastando le rendite di posizione e i privilegi – e nessuno può chiamarsi fuori, neanche la grande distribuzione, un settore in cui vanno trovati nuovi equilibri. La piattaforma delle grandi catene distributive deve integrarsi con quella dei beni “di vicinato”, della qualità e della “unicità”. Ed è proprio la conciliazione tra queste due istanze la filosofia che ha ispirato in Toscana il nuovo regolamento del commercio. L´attenzione del presidente della Regione si è poi rivolta alla categoria dei diritti, un ambito in cui vengono drammaticamente sottovalutati segnali come quelli lanciati tra gli altri da Amnesty International sul fatto che nei periodi di crisi economica vengono compressi i diritti fondamentali, sociali, umani, del lavoro. In Toscana ci siamo impegnati, ha ricordato il presidente, in una durissima battaglia per una legge, quella sull´immigrazione, che ha fatto scandalo per la sua “normalità”. E´ stato considerato eversivo quello che è il semplice riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone, partendo da un´idea aberrante di sviluppo, e cioè che la guerra tra poveri si eviti con l´esclusione di qualcuno. Il presidente della Regione ha espresso la propria inquietudine per la mancanza di reazioni culturali e ideali forti su questi temi, ma si è detto anche certo che non siamo un paese di pensiero unico, e che ci sia da parte di tanti la volontà di mettere in campo valori come la qualità e la responsabilità su cui costruire una nuova visione e un nuovo modello dell´organizzazione del lavoro e dello sviluppo. .  
   
   
INCOMING DI OPERATORI RUSSI DEL SETTORE MECCANICA  
 
Trieste, 8 giugno 2009 - - Le Camere di commercio di Pordenone e di Udine, con la collaborazione di Ice Mosca, Ice Trieste e delle Camere di commercio di Gorizia e Trieste, organizzano, nell´ambito del progetto Russia-convenzione Ice-rafvg, un programma di attività dal 9 all´11 giugno. Lo rende noto "Informest". Il programma è organizzato in occasione della visita di nove operatori russi del settore della meccanica (refrigerazione, legno e arredo, automazione, meccanica di precisione) provenienti dalle aree russe di Ekaterinburg, cuore dell´industria meccanica e siderurgica russa, e Novosibirsk, principale area d´affari della parte asiatica della Federazione soprattutto nel comparto dell´industria della lavorazione del legno. Con l´obiettivo di migliorare i rapporti commerciali tra il Friuli Venezia Giulia e la Federazione Russa saranno realizzati gratuitamente per le Pmi regionali visite aziendali e incontri con gli operatori russi e due seminari tecnici di presentazione del settore della meccanica in Russi: martedì 9 giugno nella sede di Keymec, a San Vito al Tagliamento, e giovedì 11 giugno nella sede camerale di Udine. .  
   
   
FILAS A PHARMA FINANCE 2009: BILANCIO DI UN ANNO DI ATTIVITÀ DEL DISTRETTO TECNOLOGICO DELLE BIOSCIENZE DEL LAZIO  
 
 Roma, 9 giugno 2009 - Filas, società strumentale della Regione Lazio dedicata al sostegno dell’innovazione ed ente gestore del Distretto Tecnologico delle Bioscienze, ha partecipato alla terza edizione di Pharma Finance. Il progetto di internazionalizzazione realizzato da Sviluppo Lazio in collaborazione con Ice, Filas e Zangani Investor Community e promosso dalla Regione Lazio e dal Ministero dello Sviluppo Economico per favorire l’incontro tra il mondo della ricerca, l’imprenditoria e la finanza, nazionali e internazionali. Nonostante il periodo di crisi, il biotech italiano e soprattutto quello della nostra regione è un comparto vitale e in crescita, grazie anche al grande patrimonio di conoscenza e risorse umane qualificate presenti nelle università e nei centri di ricerca del territorio. A un anno dalla sua nascita, in particolare, risulta evidente l’importante ruolo svolto dal Distretto Tecnologico delle Bioscienze del Lazio, non solo come erogatore di contributi pubblici, ma come sistema di connessione tra il mondo della ricerca e quello produttivo e come punto di incontro tra la domanda e l’offerta di ricerca. Il Dtb mette a disposizione più di 77 milioni di euro, di cui 30 milioni da Fondi del Miur e oltre 47 milioni da Fondi della Regione Lazio. Attraverso un primo bando sono già stati assegnati 10 milioni di euro a 26 progetti presentati da piccole e medie imprese laziali, in collaborazione con Università e organismi di ricerca e 4,5 milioni di euro sono stati destinati al Polo delle Neuroscienze. A giorni, poi, partirà un bando, gestito da Filas, su mandato della Regione Lazio che mette a disposizione 36 milioni di euro per progetti di ricerca e sviluppo realizzati da piccole e medie imprese del Lazio operanti nei cinque settori innovativi individuati dal Piano Operativo Regionale del Lazio: bioscienze, aerospazio, cultura, tecnologie per la sostenibilità ambientale, Ict e Multimedia. Secondo Flaminia Saccà, presidente di Filas: “La Regione, attraverso Filas, promuove la costituzione della “Rete regionale della ricerca e dell’innovazione” anche attraverso il supporto ai Distretti tecnologici e ai poli di eccellenza competitiva e la loro integrazione in rete, per favorire la concentrazione delle risorse sui temi strategici per l’economia regionale e una migliore collaborazione tra ricerca, industria, finanza e istituzioni. Filas opera attraverso un insieme complesso e articolato di strumenti finanziari e progetti a sostegno dell’innovazione. Oltre alla gestione di agevolazioni e agli interventi nel capitale di rischio delle imprese innovative, Filas promuove e sostiene piattaforme innovative, reti d’impresa e aggregazioni in filiera, nascita di nuove imprese da idee di ricerca e un network per la tutela della proprietà intellettuale e il trasferimento tecnologico. Per tutte le iniziative previste, solo nel campo delle bioscienze, il Por, programma operativo regionale, prevede l’impiego di 26,3 milioni di euro entro il 2013” Paolo Occhialini, coordinatore Filas del Dtb Lazio, ha sottolineato nel suo intervento: “I diversi servizi forniti da Filas (che potranno essere potenziati con i fondi Por) si affiancano alla gestione dei bandi per progetti di R&s e per poli tecnologici e costituiscono la caratterizzazione qualificante del Distretto Tecnologico delle Bioscienze del Lazio anche come modello a livello nazionale”. .  
   
   
MONZA E BRIANZA - LA RIVINCITA DELLA PROVINCIA  
 
Monza, 8 giugno 2009 - Nascono fuori dal capoluogo e aprono l’impresa in città “arricchendola”. A Monza sono il 72,6% i titolari di impresa individuale “provinciali”, vale a dire chi nato fuori dal Comune capoluogo decide di aprire la propria attività in città. A Milano i piccoli imprenditori “provinciali” rappresentano il 66,6%, a Torino il 59,3%, a Bologna il 57,9% e a Firenze il 53,8%. E tra coloro che occupano una carica societaria all’interno di un’impresa sono “provinciali” a Monza il 70,3%, a Bologna il 60,7%, a Milano il 58,4% e a Firenze il 57,8%. E sono sempre di più coloro i quali decidono di lavorare in città ma restare a vivere fuori, attratti dalla qualità della vita. In dieci anni il rapporto tra i residenti in città e quelli in provincia decresce: la popolazione residente a Milano sul totale dei residenti nella provincia milanese pesa il 3,6% in meno (Roma –4,8%, Palermo 5,3%). E il fenomeno incide sul reddito che è più alto in provincia rispetto alla città. Per esempio la città di Milano è sesta in provincia per reddito annuale per abitante (21. 358 Euro) dopo Basiglio (28. 634), Cusago (26. 751), Segrate (22. 269), Besate (21. 968) e Arese (21. 843). E così Monza, che con 18. 617 Euro per abitante, è terza in provincia dopo Vedano al Lambro (20. 954) e Lesmo (18. 832). E Napoli che con 8. 716 Euro si colloca dopo Capri (12. 014), Sorrento (10. 811) e Portici, Anacapri e Procida (tutte con oltre 9. 000 Euro). È quanto emerge da una stima dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, Istat, Centro Studi Sintesi per Il Sole 24 Ore. .  
   
   
AUSTRIA, OTTIMI RISULTATI PER SCHWEIGHOFER  
 
Vienna, 8 giugno - L´industria di lavorazione del legno Schweighofer, che gestisce due segherie in Romania, sta raccogliendo ottimi risultati nonostante la crisi, producendo 1,9 milioni di metri cubi di legno. La diminuzione del 40 per cento a livello mondiale delle vendite di legno, afferma l´Ice, non ha inciso sul Gruppo austriaco, i cui prodotti a prezzi competitivi sono dovuti alla produzione a bassi costi in Romania e alla svalutazione della moneta rumena. In totale l´impresa impiega 1. 400 dipendenti e se ne aggiungeranno a breve altri 200. L´impresa esporta in 60 Paesi e grazie alla sua produzione diversificata sa rispondere alle esigenze più varie dei propri clienti. Accanto alle segherie e alla produzione di semilavorati per l´industria del mobile, Schweighofer si è inoltre espansa nel settore immobiliare, agricolo, forestale e alberghiero e da ultimo in quello delle biomasse. Da poco è stata inaugurata la prima centrale del gruppo a Radauti, un impianto di cogenerazione a biomassa del valore di 20 milioni di euro, a cui ne seguirà uno a Sebes e un terzo in una località ancora da definire. .  
   
   
NUOVI CANTIERI APUANIA, L´INTERLOCUTORE RESTA IL GOVERNO LA REGIONE PRONTA AD INTERVENIRE PER ABBATTERE GLI ONERI FINANZIARI  
 
Firenze, 8 giugno 2009 - La qualità e le potenzialità dei Nuovi cantieri Apuania (Nca) derivanti dall’alta professionalità delle maestranze e dagli asset societari a partire dal bacino di carenaggio. Ha preso le mosse da questo riconoscimento l´incontro che si è svolto il 5 giugno a Firenze presso l’assessorato regionale al bilancio e al coordinamento delle politiche del mare per analizzare la situazione dei Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara. Al tempo stesso è emerso come in questa delicata fase di trasformazione societaria sia determinante l’intervento del governo a sostegno dell’attività del cantiere per garantire la continuità produttiva e non pregiudicarne le prospettive future. E, dunque, a favorire l’acquisizione di nuove commesse. A questo incontro, che segna l´insediamento di un tavolo tecnico regionale per i Nuovi cantieri Apuania, erano stati invitati dall´assessore al bilancio - e sono intervenuti - l’amministratore delegato di Nca, Luigi Mor, Alessandro Cavalieri, direttore generale del settore Bilancio e finanze della Regione Toscana, il direttore generale di Fidi Toscana Giovanni Ricciardi e il coordinatore della taskforce regionale, Andrea Des Dorides. Dal tavolo è emersa la necessità e l’urgenza di un incontro tra Regione, istituzioni locali e parti sociali con la proprietà pubblica per una valutazione in merito della situazione. La Regione Toscana, attraverso Fidi Toscana, si impegna a verificare, insieme alla direzione dei Nca, tutte le possibilità per ottimizzare il finanziamento necessario per gli anticipi di liquidità finalizzati a garantire l’attività in corso e quella futura. Si è trattato di un primo incontro, secondo l’assessore regionale al bilancio e al coordinamento delle politiche del mare, in cui sono stati esaminati aspetti prevalentemente tecnici, fermo restando che l’interlocutore era e rimane il governo. E che i due obiettivi principali su cui puntare insieme alle istituzioni locali, ai lavoratori e alle rappresentanze sindacali sono la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, compreso l’intero indotto, e il mantenimento della produzione di navalmeccanica. .  
   
   
PROSEGUE IN SARDEGNA LA RIPRESA E IL RILANCIO DELL´OSSERVATORIO DELLA CHIMICA  
 
Cagliari, 8 Giugno 2009 - Prosegue, il prossimo 19 giugno alle ore 10,30 nella sede Auditorium di via Roma a Cagliari, la ripresa e il rilancio dell´osservatorio della chimica dove saranno riavviate le strutture ad esso collegate, in particolare il comitato tecnico, e nella circostanza saranno rivisti, alla luce di quelle che oggi sono le nuove condizioni e strategie del mercato nazionale ed internazionale, alcuni elementi fondamentali dell’accordo di programma sulla chimica, siglati nel 2003, e rimasti ampiamente inattuati nella precedente legislatura. Già dalla prima riunione dell´osservatorio regionale, avvenuta lo scorso 3 maggio e dopo un silenzio durato oltre due anni, presieduta dall’Assessore regionale dell´Industria, Andreina Farris, e composta dai sindaci di Sassari, Porto Torres, Ottana e Sarroch, dai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, dai rappresentanti di Confindustria, Api Sarda e dai presidenti dei Consorzi industriali, è scaturita l’immediata esigenza di attivare tutta una serie di azioni, fortemente condivise a livello locale e regionale, da portare all’attenzione del Governo nazionale e dimensionate alla gravità del momento. Partendo, come punto principale di discussione, dalla conferma dei contenuti e delle finalità dell’Accordo di Programma e delle recenti linee di programmazione della chimica nazionale sancite dallo stesso Governo nazionale e ribadite dal Ministro Scajola lo scorso aprile del 2009. Su questo tema, di particolare rilievo per la sopravvivenza e la ripresa dell´industria chimica in Sardegna, il Presidente della Regione afferma che “è stata già richiesta con note formali al Governo nazionale l’attivazione di un tavolo del confronto Governo-regione sulle principali questioni ancora aperte che riguardano la Sardegna (Tavolo Istituzionale Sardegna); fra queste - prosegue il Capo dell’Esecutivo - è stata posta una specifica priorità riguardante il rilancio della chimica nell’Agenda dei lavori del Tavolo Sardegna. Sono obiettivi principali e primari da conseguire - continua Cappellacci - quello di aggiornare l´Intesa istituzionale di programma con il Governo riservando all’argomento del rilancio della chimica regionale - con particolare riferimento agli investimenti industriali, alle infrastrutture, alle bonifiche ambientali, alle tariffe energetiche agevolate - uno specifico Accordo di Programma Quadro dove siano aggiornati i contenuti del precedente, siglato nel 2003, in modo da rimodulare le risorse a suo tempo assegnate e, ad oggi, non ancora utilizzate”. Pertanto, per evitare di compromettere la struttura portante della chimica regionale è fondamentale, quindi, riaffermare l’esigenza di riavviare la filiera "cumene-fenolo", mantenendo così la piena sostenibilità industriale dei siti sardi. Mentre, per quanto riguarda la filiera dei “cloro-cloroderivati”, risulta vitale che il Governo nazionale assuma un ruolo chiave, per consentire l’ammissibilità della proposta Vynils Italia alle procedure di amministrazione straordinaria e procedere al previsto commissariamento. Tuttavia, i tempi previsti per il commissariamento non sono compatibili con la sopravvivenza e il rilancio degli impianti, ed è pertanto di fondamentale importanza procedere a forme di ripresa produttiva consentendo di preservare la produzione e le richieste del mercato. A tal proposito la Regione intende attivare forme di sostegno a copertura dei crediti in essere dei fornitori locali della Vynils Italia, anche a salvaguardia delle retribuzioni e dei livelli occupazionali. .