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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Luglio 2009
UNA RELAZIONE DEL CCR RIVELA LA NECESSITÀ DI MAGGIORI INVESTIMENTI PER LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI  
 
 Bruxelles, 2 luglio 2009 - L´europa può raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi riguardo l´energia rinnovabile, ma soltanto se i governi incrementano il loro sostegno finanziario e normativo alle nuove tecnologie, conclude runa nuova relazione del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione Europea. L´ue si è posta l´obiettivo di aumentare fino al 20% la quota di energie rinnovabili nel proprio consumo totale di energia entro il 2020. Questo obiettivo è parte del più ampio impegno dell´Ue di contrastare i cambiamenti climatici. Le "Istantanee sull´energia rinnovabile" del Ccr offrono una panoramica sullo sviluppo del settore di generazione di energia elettrica rinnovabile e analizzano le probabilità di raggiungere l´obiettivo del 2020. Il rapporto fa notare che visto che il settore dei trasporti è obbligato a ottenere solo il 10% della sua energia da fonti rinnovabili, il settore dell´energia elettrica dovrà compensare. Gli autori stimano che tra il 35 e il 40% dell´elettricità usata nel 2020 dovrà provenire da fonti rinnovabili. Per fare un confronto, nel 2005 appena il 14% dell´energia elettrica è stato generato attraverso fonti rinnovabili, principalmente da fonti idroelettriche, biomassa e energia eolica. Il rapporto non prevede un grande incremento dell´elettricità ottenuta tramite energia idroelettrica, visto che la maggior parte delle grandi risorse idriche attualmente sono già sfruttate. Inoltre, i cambiamenti del clima e la maggiore richiesta di acqua significano che queste risorse in futuro potrebbero non essere sempre disponibili. La generazione di elettricità da biomassa potrebbe raggiungere i 200 terawatt ora (Twh) nel 2020, dai 90 Twh che erano nel 2006. Questo valore, comunque, potrebbe cambiare perché dipende da quanta biomassa è destinata ad altri usi energetici, come il riscaldamento e il trasporto. Per quanto riguarda l´energia solare, il settore dell´energia solare concentrata è ancora piccolo, ma grazie ai riusciti progetti di dimostrazione in Spagna, esso ha buone probabilità di crescere rapidamente nei prossimi anni. L´elettricità solare fotovoltaica è anch´essa in rapida espansione e il settore industriale si è posto l´obiettivo di generare il 12% di tutta l´elettricità tramite la tecnologia solare fotovoltaica. L´energia eolica rappresenta già la parte più ingente di impianti di nuova installazione per la generazione di elettricità rispetto ad altre tecnologie; dei 24 gigawatt (Gw) di capacità produttiva di nuova installazione nel 2008, il 35% proveniva dall´energia eolica, il 29% da centrali a gas naturale e il 10% da impianti fotovoltaici. L´industria dell´energia eolica spera di aumentare la sua capacità di produzione totale installata da 65 Gw a 230 Gw entro il 2020. "Si può concludere che se gli attuali tassi di crescita delle fonti rinnovabili per la generazione di energia sopra menzionate possono essere mantenute, entro il 2020 si potrebbero generare fino a 1. 600 Twh [il 45% - 50%]di elettricità rinnovabile," si legge nella relazione. Nel rapporto si precisa però che, "senza un maggiore sostegno politico - specialmente nel campo dell´equo accesso alla rete - e senza misure normative che assicurino che l´attuale sistema elettrico sia trasformato per essere in grado di assorbire tali quantità di energia rinnovabile, queste previsioni non si realizzeranno". La relazione aggiunge che sono necessari anche ulteriori fondi per la ricerca in modo da ampliare il mercato per tali tecnologie, "visto che la riduzione dei costi e l´implementazione più rapida dipenderanno dal volume della produzione e non dal tempo!" Per maggiori informazioni, visitare: Scientific & Technical Reference on Renewable Energy and End-use Efficiency: http://re. Jrc. Ec. Europa. Eu/refsys/ .  
   
   
CENTRALE DI OFFLAGA (BS), BUSCEMI RIBADISCE IL NO  
 
Milano, 2 luglio 2009 - Regione Lombardia conferma il proprio parere negativo sulla realizzazione della centrale termoelettrica di Offlaga (Bs). La posizione è stata ribadita ieri mattina nella Vi Commissione del Consiglio regionale dall´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi. "Come già chiarito in una lettera inviata dal presidente Roberto Formigoni al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, lo scorso 24 settembre - ha sottolineato Buscemi - la posizione contraria della Regione si basa sull´attuazione del Piano energetico che ha portato a ridurre in modo significativo la dipendenza energetica (dal 38% al 19%), realizzando con tre anni di anticipo gli obiettivi del Piano stesso". Per cui non servono nuove centrali. Sempre nella lettera inviata a Scajola, veniva ricordato come "la Lombardia disponga di un parco centrali per la produzione di energia elettrica che si distingue per la sua elevata efficienza, in termini tanto energetici quanto ambientali" e come si sia lavorato in questi anni per favorire "l´efficienza, il risparmio energetico e le fonti energetiche rinnovabili". Inoltre, la produzione energetica nelle centrali lombarde esistenti, a causa degli attuali meccanismi di regolazione del mercato, è largamente inferiore alle potenzialità. Quindi si potrebbe sfruttare di più il parco centrali esistente. In ogni caso, per una nuova centrale è necessario e vincolante il parere della Regione. "Stiamo predisponendo una delibera di Giunta - ha sottolineato l´assessore Buscemi - che ribadisce il no alla centrale di Offlaga e che notificheremo al Governo, non appena saremo convocati. E naturalmente siamo pronti a presentare la stessa posizione in sede di Conferenza dei Servizi". .  
   
   
CONFERENZA SULL´EFFICIENZA ENERGETICA DEI SISTEMI MOTORE  
 
 Nantes, 2 luglio 2009 - Dal 14 al 17 settembre si terrà a Nantes (Francia) la sesta conferenza internazionale sull´efficienza energetica dei sistemi motore (Eemods´09). L´evento fornirà un forum per la discussione e il dibattito sui più recenti sviluppi dell´impatto dei sistemi che utilizzano motori elettrici sull´energia e sull´ambiente, le politiche e i piani adottati e programmati, nonché gli avanzamenti tecnologici e commerciali compiuti nella disseminazione di sistemi motore efficienti. Verrà data particolare attenzione alla gestione energetica, all´armonizzazione e normalizzazione internazionale e ai meccanismi finanziari innovativi per i sistemi motore. L´istituto dell´energia del Centro comune di ricerca della Commissione europea è responsabile del programma scientifico dell´evento. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Eemods09. Fr/ .  
   
   
CUNEO - RISPARMIO ENERGETICO ED EFFICIENZA DEI SISTEMI PRODUTTIVI  
 
Cuneo, 2 luglio 2009 - Il progetto “Risparmio energetico ed efficienza dei sistemi produttivi” è un’opportunità riservata alla ditte artigiane che hanno espresso l’interesse nei confronti della ricerca del risparmio energetico e della tutela dell´ambiente. L´iniziativa, promossa da Unioncamere Piemonte e realizzata tramite la Camera di Commercio di Cuneo e le associazioni di categoria Confartigianato e Cna, con il supporto finanziario della Regione, ha vissuto, martedì 30 giugno, un momento di carattere informativo. Le aziende interessate, una dozzina nella Granda, con sede a Borgo San Dalmazzo, Aisone, Demonte, Villafalletto, Boves, Pianfei e Villanova Mondovì, sono state guidate ad una riflessione sulla tematica al centro del progetto. Proprio in periodi di difficoltà quali l´attuale, diventa irrinunciabile l´esame attento dei costi energetici e delle opportunità prospettate per una eventuale loro riduzione. Il tutto non già affidandosi al volenteroso attivismo dei titolari delle realtà artigiane, bensì avvalendosi di personale altamente specializzato, messo a disposizione da Tecnogranda spa, società cui è stato accordato l´incarico di realizzare il progetto. A seguito della compilazione di una apposita scheda, le imprese partecipanti al progetto sono state oggetto di visite da parte di esperti nell´obiettivo di individuare le fonti dei maggiori consumi di energia, di verificare l´efficienza delle strumentazioni in dotazione, di valutare le potenzialità di risparmio suggerendo i possibili interventi, compreso il ricorso ai pannelli solari e ad altro. Al lavoro sul campo sono abbinati alcuni incontri, il primo dei quali effettuato, appunto, lo scorso 30 giugno, tesi a presentare l´iniziativa, ad approfondire le opportunità di finanziamento da parte della Regione e a tirare le fila della ricerca, illustrando risultati e soluzioni proposte. Illuminanti le relazioni tenute dall´amministratore delegato di Tecnogranda s. P,a, Alessandro Ferrario, da Andrea Averame dell´ordine degli architetti di Cuneo, da Marco Parola per una società che si occupa di tecnologie per produrre energia da fonti rinnovabili, da Stefano Quaranta, consulente esperto in risparmio energetico e tutela dell´ambiente e da Davide Veglia di Tecnogranda. L´incontro è stato moderato da Marco Mangiantini dell’ufficio Innovazione e trasferimento tecnologico di Unioncamere Piemonte. .  
   
   
TRENTO: DIPLOMATI 19 SPECIALISTI NELL´USO EFFICIENTE DELL´ENERGIA INIZIATIVA DI PROVINCIA, ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, HABITECH FINANZIATA DAL FONDO SOCIALE EUROPEO  
 
 Trento, 2 luglio 2009 - Consegnati ieri al Museo Caproni i diplomi a 19 imprenditori artigiani che hanno seguito un corso di formazione per "Specialista nell´uso efficiente dell´energia", organizzato da Provincia, Associazione Artigiani e consorzio Habitech e cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Si è trattata di un´iniziativa pilota rientrante in un più vasto "Progetto energia", che ha formato complessivamente 140 persone, e, come ribadito dagli organizzatori, essa avrà sicuramente un seguito, nella convinzione, ribadita dal presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai, intervenuto alla cerimonia, che "quello riguardante l´energia è uno dei 4-5 grandi impegni che il Trentino ha di fronte. Iniziative come questa - ha proseguito Dellai - rafforzano l´intera filiera del territorio, accrescendo la qualità delle nostre risorse umane e del nostro fare impresa. " La frontiera dell´edilizia a basso consumo energetico è una di quelle in cui il Trentino ha deciso di puntare di più, coniugando ricerca, imprenditorialità, ricadute ambientali. Una riprova la si è avuta oggi con la consegna dei 19 diplomi in "Specialista nell´uso efficiente dell´energia", consegnati ad altrettanti imprenditori che hanno seguito un corso specialistico di formazione, di 122 ore totali, finanziato dal Fondo sociale europeo. Alla cerimonia hanno rpeso parte il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai, il direttore dell´Associazioni artigiani e piccole imprese Gianni Benedetti, la vicepresidente vicaria della stessa Associazione Ivana Bridi, assieme ad Anita De Col, responsabile dell´ufficio Formazione, l´amministratore delegato del Distretto tecnologico trentino - Habitech Gianni Lazzari. Il corso, orientato a fornire competenze specialistiche ad un pool di piccoli imprenditori che già opera nel settore dell´edilizia, ha consentito anche ai partecipanti di mettere a confronto le diverse professionalità, così da favorire un approccio "trasversale" alla problematica del risparmio energetico. I 19 diplomati sono costruttori edili, termoidraulici manutentori, carpentieri in legno, serramentisti, elettricisti. "Investire nel capitale umano è la prima missione della nostra associazione - ha detto il direttore di Assoartigiani Bridi - ; siamo quindi molto felici di avere partecipato a questa iniziativa, anche perché noi crediamo fermamente nell´investimento che il sistema trentino sta facendo nel settore delle tecnologie ambientali, un impegno che si siamo assunti già da qualche anno e quindi senza dover attendere l´esempio della presidenza Obama". Come sottolineato dalla vicepresidente vicaria Bridi, infatti, il percorso formativo sviluppato con il Progetto energia si è articolato in tre tipologie di percorsi che hanno coinvolto un alto numero di imprese, 175 solo per la frequenza del corso base. L´impegno quindi proseguirà, anche nella direzione di arrivare ad una certificazione della filiera formativa, come sottolineato dall´amministratore delegato di Habitech Gianni Lazzari. Nel consegnare i diplomi, al termine di una valutazione articolatasi in test, esercitazioni e un esame finale, il presidente Dellai ha detto oggi di cogliere in momenti come questo segnali importanti della capacità del Trentino di reagire alla crisi economica, utilizzando anzi questa contingenza come un´occasione per rafforzare la propria competitività. Da Dellai è però anche venuto un incitamento al mondo dell´impresa: "Dobbiamo essere là dove serve, un minuto prima e non dopo. In giro c´è chi è molto bravo a vendere fumo; noi invece abbiamo l´arrosto, dobbiamo esserne convinti. " Dellai ha parlato inoltre della necessità strategica di rafforzare la filiera del territorio. "La credibilità del Trentino è molto alta, e dobbiamo sfruttarla anche per creare occasioni di business fuori dal nostro territorio. Sul piano interno ovviamente c´è ancora molto da fare, soprattutto sul versante della ristrutturazione e riqualificazione del nostro patrimonio pubblico e privato. Ma non c´è solo il mercato locale. Abbiamo competenze da spendere sui mercati esterni e dobbiamo sforzarci - tutti assieme - di farlo, mettendo a fattor comune ricerca scientifica, impresa, risorse umane, amministrazione. " I corsisti a cui è stato consegnato oggi l´attestato in "Specialista nell´uso efficiente dell´energia":
Partecipanti Specializzazione
Renato Battisti costruttore edile
Enrico Boni termoidraulico manutentore
Armando Brugnara elettricista
Francesco Cazzanelli costruttore edile
Ezio Dallatina carpentiere in legno
Lorenzo Frizzera serramentista
Giorgio Lorenzi costruttore edile
Giancarlo Martinelli serramentista
Beniamino Monfredini carpentiere in legno/costruttore edile
Sergio Moratelli termoidraulico manutentore
Tullio Polo serramentista
Alberto Povinelli costruttore edile
Paolo Querio termoidraulico manutentore
Davide Ragona termoidraulico manutentore
Livio Ravelli termoidraulico manutentore
Pierluigi Redolfi elettricista
Giuliano Tomasi elettricista/ termoidraulico manutentore
Marco Vitti elettricista
Andrea Volpi carpentiere in legno
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LA NUOVA EDILIZIA PARTE DAL LEGNO TRENTINO INSEDIATA IERI LA CABINA DI REGIA DELLA FILIERA FORESTA-LEGNO  
 
Trento, 2 luglio 2009 - Ad un mese dalla sua nomina, si è ufficialmente insediata ieri, presieduta da Lorenzo Dellai, la "Cabina di regia" della filiera foresta - legno, organismo consultivo della Giunta provinciale previsto dalla legge 11/2007 che riunisce tutti i soggetti, pubblici e privati, coinvolti nei vari aspetti della politica forestale e della filiera foresta-legno. L´insediamento della "cabina di regia" è, di fatto, l´inizio di una nuova politica che punta a fare del legno trentino, dalla gestione delle foreste alla produzione di legname fino al suo utilizzo nel campo della nuova edilizia sostenibile, un sistema d´eccellenza destinato a diventare un punto di rifertimento non solo in campo nazionale ma europeo. Nell´organismo sono rappresentati, accanto agli Assessorati ed alle strutture della Provincia (industria e artigianato, foreste, ricerche e innovazione), Camera di commercio, Università, centri di ricerca, Agenzia per lo sviluppo, categorie produttive di settore, Comuni, Usi civici, ordini professionali, sindacati, proprietari forestali pubblici e privati, Magnifica Comunità di Fiemme e Regola di Spinale Manez. Una composizione allargata ma anche flessibile, che potrà articolarsi operativamente in sottocommissioni, la cui durata coincide con quella della legislatura. "Con l´istituzione della cabina di regia - ha affermato il presidente Dellai aprendo la riunione - si sono finalmente poste condizioni concrete per la valorizzazione economica del nostro patrimonio forestale nell´ambito di un progetto strategico che, a partire dall´utilizzo del legno, punta a definire un nuovo concetto di edilizia e nuovi avanzati standard costruttivi. L´approccio che si è voluto dare alla cabina di regia è quello di una grande concretezza ed operatività, per offrire nuove opportunità alle imprese trentine del settore legno. E´ anche questo un modo per uscire dalla crisi dando impulso ad un comparto economico dal quale ci attendiamo grandi cose, capacità di convergenza e sinergia d´azione. L´importante è che ora si imprima in tale direzione un deciso colpo d´acceleratore". La prima riunione della cabina di regia della filiera foresta-legno è stata l´occasione, in prima battuta, per una ricognizione delle principali iniziative in corso per la valorizzazione del legno trentino - dalla certificazione di buona gestione forestale Pefc e le catene di custodia alle iniziative di promozione messe in campo dalla Camera di commercio (ad esempio il nuovo Portale del legno trentino), dal Progetto Sofie alle case in legno di Itea Spa (300 alloggi all´anno) al progetto "Case Legno Trentino", del quale ha parlato oggi, illustrandone a grandi linee le finalità, l´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi. Il momento, ancorchè segnato dalla crisi economica ma forse proprio grazie ad essa, è propizio per dare al legno trentino il posto che merita, non solo per quanto riguarda la gestione delle foreste - cosa di cui ha parlato l´assessore Mellarini, annunciando che la questione della valorizzazione del prodotto legno sarà portata all´attenzione della Comunità europea il prossimo 12 luglio al convegno di Garmish sull´agricoltura di montagna - ma soprattutto per ciò che riguarda le prospettive del mercato delle costruzioni, un segmento strategico di sviluppo. Ed è in particolare qui che il Trentino intende giocare le proprie carte con il Progetto "Case Legno Trentino", progetto in corso di definizione da parte della Giunta provinciale insieme a Trewntino Sviluppo. Il progetto - come ha spiegato l´assessore Olivi - punta a fare del Trentino un polo di eccellenza per l´edilizia in legno e prevede di offrire a tutte le imprese un protocollo prestazionale tecnico di base, trasversale a tutte le tipologie costruttive. L´obiettivo è di arrivare ad una certificazione di prodotto e ad un marchio omnicomprensivo di tutte le certificazioni oggi adottate all´interno del quale sia possibile innescare processi qualitativi diversi. Il regolamento tecnico, questa l´ipotesi sulla quale sta lavorando la Giunta provinciale, prevederà in sostanza, all´interno di un´unica norma quadro, una scala certificatoria che vede al primo gradino la Casa Legno Trentino, al secondo la Casa Clima Trentino per arrivare al vertice con la Casa Sofie Trentino. Un disegno sul quale le componenti della cabina di regia - tra l´altro coinvolte oggi dal dirigente generale del Dipartimento Risorse forestali e montane Romano Masè, anche in un primo momento informativo volto alla definizione delle nuove Linee guida forestali per la legislatura in corso - hanno iniziato oggi un primo, concreto confronto. .  
   
   
PIANO CASA, MARRAZZO: "LEGGE APPROVATA ENTRO FINE MESE"  
 
Roma, 2 luglio 2009 - La legge regionale sul piano casa arriverà in giunta alla metà di luglio e verrà approvata entro la fine del mese in consiglio regionale. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo a margine dell´assemblea annuale dell´Acer, che si è svolta all´Auditorium Parco della Musica. "La legge sul piano casa potrà essere il più grande strumento anticiclico del territorio - ha spiegato Marrazzo - che permetterà di riqualificare e dare sicurezza, abbattendo quello che c´è da abbattere e ricostruendo quello che c´è da ricostruire, pensando a anche ad un nuovo piano energetico di certificazione. Questo sarà fatto ma con vincoli che diventino tali per chi costruisce e per chi compra". Sarà un provvedimento orientato su due direttrici quello a cui sta lavorando la giunta regionale: demolire e ricostruire senza espandere ulteriormente i confini cittadini ed assegnare premi di cubatura, dal 35 al 50%, per coloro che decidono di "buttare giu´" edifici costruiti in aree dall´elevato valore naturalistico. Un´operazione che nelle intenzioni della giunta regionale consentirà di coniugare sia la tutela del patrimonio naturalistico che l´offerta di nuove opportunità di lavoro al settore edile. "Serve una legge di qualità legata al territorio, che non e´ una risorsa da sfruttare all´infinito - ha proseguito Marrazzo parlando di fronte alla platea dei costruttori romani - bisogna pensare anche alla sostenibilità ambientale ed alla tutela del paesaggio". Parlando infine di housing sociale e della riqualificazione, in particolar modo delle periferie e dei quadranti urbani privi di servizi ed infrastrutture, attraverso la demolizione e la ricostruzione, Marrazzo ha sottolineato che: "potremo disegnare la nuova Roma con uno strumento che ne cambierà il volto e darà una risposta alla crisi". .  
   
   
CONVEGNO SOCIAL HOUSING, IL PUNTO SULLE POLITICHE DELLA TOSCANA E SULLA NUOVA LEGGE  
 
Firenze, 2 luglio 2009 - Il social housing è il tema del convegno regionale che si tieneil 2 luglio, nella sala dei marmi del Relais Certosa a Firenze. Il convegno, che ha il patrocinio della Regione Toscana, è incentrato su “Passato, presente e futuro: esperienze a confronto” e vi prenderà parte anche l´assessore regionale per il diritto alla casa Eugenio Baronti. Sarà l´occasione per l´assessore per fare una panoramica sul complesso delle politiche della Regione Toscana sulla casa. In particolare l´assessore Baronti illustrerà le misure straordinarie della Regione per l´edilizia sociale, per un totale di 143 milioni di euro (che porteranno 2500 nuovi alloggi in due anni) e il nuovo testo unico sull´edilizia residenziale sociale, già approvato dalla giunta regionale, e ora all´attenzione del Consiglio regionale. Un testo, quello predisposto dalla giunta regionale, che oltre a razionalizzare il sistema dell´edilizia residenziale pubblica in Toscana con una migliore valorizzazione del ruolo dei Comuni e una diminuzione del numero dei gestori (attualmente sono 11 le Lode con altrettante società di gestione) che diventeranno 3 in tutta la Toscana, prevede misure di premialità per esperienze e progetti pilota in tema di social housing e di efficienza energetica e risparmio energetico. Al convegno, promosso da Agci toscana, saranno presentate numerose esperienze sull´edilizia sostenibile e sul social housing, anche in campo pubblico (ad esempi nel campo delle residenze universitarie come nel caso di Firenze) oltre a contributi che vanno dal ruolo dei comuni nell´innovazione energetica in edilizia, all´emergenza casa e più in generale al cosidetto piano casa. Partecipano amministratori, docenti universitari, architetti, operatori del settore. L´inizio alle 9,30, il termine dei lavori intorno alle 16. L´intervento dell´assessore regionale è previsto per le 10,20. .  
   
   
PIANO CASA. LA REGIONE VENETO APPROVA LA LEGGE PER GLI INTERVENTI A SOSTEGNO DEL SETTORE EDILIZIO  
 
Venezia, 2 luglio 2009 - Il Consiglio Veneto ha approvato ieri la proposta di legge “Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per favorire l’utilizzo dell’edilizia sostenibile e modifiche alla legge regionale 12 luglio 2007, n. 16” che integra, in alcuni punti, l’accordo Stato-regioni del marzo scorso, prevedendo interventi a favore sia della residenza, sia del produttivo. Il progetto di legge riguarda, in particolare, gli interventi di rinnovamento del patrimonio edilizio esistente, mediante la demolizione e la ricostruzione, che sono ammessi con aumenti volumetrici fino al 40%, sia per il residenziale che per il produttivo in zona propria, solo se realizzati con le tecniche costruttive di bioedilizia. Il 40% può inoltre essere elevato fino al 50% qualora gli interventi siano oggetto di un piano attuativo; inoltre viene chiarito il concetto di ristrutturazione edilizia che ha creato alcuni problemi applicativi nel territorio regionale ed infine, sempre oggetto di accordo, l’articolo che assegna ai comuni la competenza a decidere sulla applicazione della legge in questione. In tal senso i comuni avranno fino al 30 ottobre per deliberare se e con quali limiti applicare la normativa. Nell’ipotesi in cui il termine decorra senza un provvedimento comunale espresso, la Giunta regionale, attraverso la nomina di un commissario, potrà far convocare il Consiglio comunale perché prenda le sue decisioni. Nel silenzio del comune, la legge troverà comunque applicazione per tutte le zone del territorio, ma solo per la prima casa e con esclusione dei centri storici, degli edifici vincolati o soggetti a specifiche forme di tutela e per quelli che ricadono in aree di inedificabilità assoluta o in aree ad alta pericolosità idraulica. La legge veneta prevede, inoltre, la possibilità di ampliare del 20%, rispetto all’esistente, gli edifici residenziali e ad uso diverso, consentendo di realizzare tale ampliamento in aderenza oppure utilizzando un corpo edilizio contiguo già esistente. In determinate ipotesi è inoltre ammessa la realizzazione di un corpo edilizio separato, che comunque va considerato accessorio e pertinenziale rispetto al fabbricato principale. Nel progetto di legge veneto assume particolare rilievo anche l’articolo dedicato ai titoli edilizi: per dare il via ai lavori non servirà più il permesso di costruire ma sarà sufficiente la Dia corredata da una specifica documentazione e per presentare le richieste ci sono 24 mesi di tempo da quando la legge entrerà in vigore. Da segnalare, infine, che gli interventi potranno essere realizzati anche in deroga ai piani regolatori e nel rispetto delle norme statali in materia di distanze e per quanto riguarda gli oneri i è prevista la riduzione del 60% solo per le prime case. Al termine della votazione l’Assessore all’Urbanistica e Politiche del Territorio, Renzo Marangon, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione della legge, frutto del lavoro di tutta l’aula e voluta con il solo intento di rilanciare molti settori del comparto dell’edilizia, oggi fermi e per dare risposte alle esigenze di molte famiglie venete. “Ma non solo, - ha precisato - sarà anche una boccata d’ossigeno straordinaria che consentirà di rinnovare un parco edilizio per molti aspetti fatiscente, rendendo nel contempo più belle le periferie delle città, restituendo alle sue tradizioni il nostro paesaggio e preservando maggiormente l’ambiente. Non sarà possibile – ha assicurato Marangon – nessun abuso, né nessuna cementificazione selvaggia, anche perché i Comuni potranno limitare l’applicazione della legge in virtù dei propri Piani regolatori, del proprio territorio e delle proprie dinamiche”. .  
   
   
GRUPPO TECNOCASA: BILANCIO POSITIVO  
 
Milano, 2 luglio 2009 - “Il Gruppo Tecnocasa, attivo nel franchising immobiliare, e nella consulenza finanziaria e assicurativa nonché nelle costruzioni - annuncia Stefano De Palma, Amministratore Delegato Tecnocasa Holding Spa - ha approvato il bilancio al 31-12-2008 della capogruppo Tecnocasa Holding Spa. I dati più significativi del bilancio consolidato, in milioni di Euro, evidenziano: Totale immobilizzazioni 42,673; Totale attivo circolante 249,155; Patrimonio netto 187,239; Valore produzione 199,282; Utile netto 32,419. Il presidente e fondatore del Gruppo Tecnocasa, Dott. Oreste Pasquali, ha espresso soddisfazione per le performance finanziarie frutto dell’impegno profuso dal management e dagli operatori nel perseguire obiettivi di crescita quantitativa e qualitativa. Ad oggi il Gruppo Tecnocasa è presente in Italia, Spagna, Messico, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Francia Belgio e Romania”. Fonte: Gruppo Tecnocasa .  
   
   
GIUNTA REGIONALE PUGLIESE: VARATO IL DDL PER IL PIANO CASA  
 
 Bari, 2 luglio 2009 - Approvato dalla Giunta Regionale, nella seduta di martedì 30 giugno, il Disegno di legge in attuazione dell’intesa Stato-regioni-enti locali che consente in deroga alle norme urbanistiche l’ampliamento entro il limite del 20% per cento della volumetria esistente per gli edifici residenziali uni-bifamiliari e la demolizione e ricostruzione con premio di cubatura entro il limite del 35%. L’orientamento del governo regionale è stato rivolto a cogliere l’opportunità dell’intesa per offrire sostegno al settore edilizio, migliorando nel contempo le condizioni di sicurezza e accessibilità del patrimonio esistente e la qualità architettonica, ambientale e paesaggistica delle città e del territorio. Non è compito facile contemperare le esigenze di rilancio dell’edilizia con quelle di salvaguardia dell´incolumità pubblica, dell’ambiente e del paesaggio. Ma è doveroso farlo in una Regione che ha tante fragilità idrogeologiche e nel turismo un suo punto di forza. E lo si è fatto ascoltando le istanze di chi rappresenta interessi diretti e diffusi ed acquisendo preventivamente l’intesa degli Enti locali nella Cabina di Regia. Tutti gli interventi sono realizzabili mediante Denuncia di Inizio Attività. Per snellire ulteriormente il procedimento si è in attesa dell’emanazione da parte del Governo del Decreto legge di semplificazione delle procedure di competenza dello Stato. Tale Decreto – si ricorderà – era previsto dall’intesa che fosse emanato entro dieci giorni dal 1° aprile. In parallelo, è in dirittura d’arrivo un altro disegno di legge che amplia gli incentivi volumetrici già previsti da leggi regionali sull’edilizia sostenibile e sulla rigenerazione urbana, secondo le istanze avanzate dal partenariato istituzionale e socio-economico nelle sessioni di ascolto. .  
   
   
MAGGIORI ATTENZIONI ALLE PMI IN DIFFICOLTA´ A CHIEDERLE LA REGIONE NEL CORSO DEL TAVOLO CON L´ABI E LE BANCHE  
 
Torino, 2 luglio 2009 - Ieri mattina, nella sede regionale di piazza Castello a Torino, si è riunito un tavolo di lavoro, promosso dal vicepresidente della Giunta Paolo Peveraro, a cui hanno preso parte l’Abi Piemonte e le principali banche attive sul territorio per fare il punto sull’operatività del nuovo Fondo di riassicurazione per le Pmi piemontesi. Nato a fine marzo del 2009, nell’ambito delle misure anticrisi pensate dalla Regione, il fondo si pone l’obiettivo di sostenere le imprese nella difficile congiuntura in atto favorendone l’accesso al credito attraverso la concessione di finanziamenti a medio termine fino a 5 anni per il consolidamento dell’indebitamento a breve ovvero per la rinegoziazione di finanziamenti in essere oltreché per la concessione di nuove ed aggiuntive linee di breve termine. Per gli Istituti di credito la concessione dei finanziamenti è resa più agevole grazie alla garanzia che i Confidi rilasciano, riducendo così significativamente il rischio bancario. Nel corso dell’incontro il vicepresidente Peveraro ha sottolineato l’impegno della Regione a far sì che lo strumento funzioni correttamente e ha sollecitato le banche a comportamenti più attenti alle difficoltà delle piccole e medie imprese, strangolate dalla stretta creditizia. “Da parte nostra – ha spiegato Peveraro - c’è la massima disponibilità a concordare eventuali aggiustamenti regolamentari per migliorare l’efficacia del provvedimento, alla luce delle prime esperienze operative, nell’interesse delle imprese e dell’economia regionale. Per questo siamo pronti ad accogliere suggerimenti da Banche e Confidi con i quali, in presenza anche dei gestori, a breve terremo una seduta plenaria per favorire il confronto diretto. Con le associazioni di categoria invece ci incontreremo per studiare, entro fine estate, un’adeguata campagna informativa per promuovere capillarmente l’iniziativa”. .  
   
   
LIBERI PROFESSIONISTI: LA SFIDA DEL FUTURO PREVIDENZIALE. UN PATTO DI SOLIDARIETÀ TRA LE CATEGORIE E LE GENERAZIONI: NASCE LA PIATTAFORMA DI STUDIO PER ELABORARE PROPOSTE E PROVVEDIMENTI.  
 
Roma, 2 luglio 2009 - Oggi si tiene presso la Facoltà di Economia della Sapienza il Convegno dal titolo “Il futuro previdenziale dei liberi professionisti – le proposte dei giovani”. L’incontro è stato organizzato dalle sigle associative rappresentanti i giovani avvocati (Aiga), dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec), consulenti del lavoro (Ugcdl), notai (Asign), architetti (Giarch) ed ingegneri (Aigi). Alla tavola rotonda, moderata dal prof. Massimo Angrisani, parteciperanno insieme ai rappresentanti delle associazioni giovanili anche esponenti Istituzionali che da tempo si occupano della questione come il Sen. Viespoli, il Sen. Treu e l’On. Lo Presti. Sono invitati a partecipare al dibattito anche i presidenti delle diverse Casse privatizzate e private. In tale sede sarà esplicitata la volontà delle succitate componenti giovanili (altre sigle giovanili sono in fase di adesione) di istituire una piattaforma di studio attraverso la quale potranno essere elaborati e proposti provvedimenti condivisi volti alla sostenibilità finanziaria del sistema ed all’adeguatezza delle prestazioni attese dai giovani iscritti al mondo delle Casse professionali. I tempi della previdenza sono decisamente lunghi e di conseguenza le necessarie azioni correttive devono essere condotte con sufficiente anticipo evitando che si sviluppino problemi di insostenibilità dalle dimensioni in futuro difficilmente rimediabili. Il fine è quello di ragionare in via prospettica tutelando soprattutto le posizioni dei più giovani, in quanto maggiormente esposti, rispetto ai principi di sostenibilità, di solidità finanziaria, certezza dell’erogazione delle prestazioni previdenziali ed assistenziali oltre che, soprattutto, di equità intergenerazionale. In quest’ottica sarà possibile prevedere sia misure di solidarietà intergenerazionale che intercategoriale, al fine di garantire una certezza ed adeguatezza a tutti i giovani lavoratori autonomi aderenti al sistema, prescindendo dalla singola professione a cui appartengono. In generale siamo profondamente convinti che, pur tenendo conto delle singole peculiarità, esistano diversi elementi di rischio comuni a tutte le diverse Casse di previdenza privatizzate e che pertanto possano essere condivise politiche collegiali volte alla diversificazione di queste tipologie di rischi ed alla creazione di un sistema di welfare garantista per tutti i giovani liberi professionisti. In questo senso l’obiettivo è la sostenibilità dell’intero impianto previdenziale oltre che quello delle singole Casse. Elementi di condivisione dovrebbero essere il controllo dei rischi associati agli investimenti dei patrimoni, le politiche a sostegno dei redditi dei più giovani, il monitoraggio delle evoluzione demografiche, i meccanismi di adeguamento automatico dei coefficienti di trasformazione, le politiche di immunizzazione dai rischi di assenza di nuovi iscritti (su quest’ultimo tema è previsto un intervento del dott. Alessandro Trudda, ricercatore di matematica attuariale dell’Università di Sassari). .  
   
   
PADOVA - AUMENTARE IL NUMERO DI IMPRESE CUI PRESTARE GARANZIA  
 
Padova, 2 luglio 2009 - Nel 2009 la Camera di Commercio ha erogato ai Consorzi fidi operanti nella provincia di Padova un contributo straordinario di 1 milione di euro. Questa somma è stato erogata per permettere ai Confidi di incrementare il numero imprese alle quali viene prestata garanzia per finanziamenti legati a: a) coprire esigenze di liquidità b) consolidamento di passività da breve a medio termine L’importo finanziabile copre un massimo di 100. 000 euro. Tassi applicati: a) anticipi su conto corrente: euribor a 3 mesi + 1,50 di spread; b) anticipi su fatture: euribor a 3 mesi + 0,80 di spread; c) s. B. F. : euribor a 3 mesi + 0,40 di spread; d) operazioni a medio termine con durata massima 36 mesi: euribor 3 mesi + max 3% di spread. Per ottenere il finanziamento le aziende devono presentare domanda ad uno dei Consorzi fidi operanti nella provincia di Padova. Le Banche aderenti, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda da parte del Confidi, comunicano all’impresa la decisione sulla concessione del credito. La concessione del credito avviene in ogni caso sulla base dei requisiti che di norma le banche richiedono alle aziende. .  
   
   
FIRENZE - UN TAVOLO URGENTE SULLA FORTEZZA DA BASSO  
 
Firenze, 2 luglio 2009 - “L’agibilità, gli assetti e la funzione della Fortezza da Basso come Polo Fieristico dell’area metropolitana è - con l’aeroporto - la priorità, il punto chiave del mio mandato” – così si esprime Vasco Galgani, presidente della Camera di Commercio di Firenze, che si dichiara “profondamente preoccupato” dalle notizie di stampa relative al passo indietro della Soprintendenza sulla ristrutturazione della Fortezza da Basso. In carenza di una compiuta definizione degli assetti proprietari e nell’imminenza dell’inizio dei lavori della Tav, ogni stallo, specialmente se di durata indefinita, pregiudica e rischia di affossare la più importante struttura espositiva della Toscana. “Non è una questione di campanile né tantomeno di un fiore all’occhiello da difendere: qui si tratta del ruolo di Firenze come polo di attrazione di affari e di esposizione dei prodotti dell’area metropolitana, oltre che di cerniera degli scambi culturali. ” Anche un solo anno di precarizzazione e di incerta fungibilità di questa struttura significa la perdita di più un milione di euro di indotto economico e, in una situazione di grave crisi economica, i vertici della Camera di Commercio avvertono tale rischio come un possibile irreparabile pregiudizio per la città intera e il suo tessuto imprenditoriale. Per questo motivo la Camera di Commercio si fa interprete di tutte le categorie economiche del territorio, esprimendo la profonda preoccupazione del mondo imprenditoriale per lo stato dei fatti relativo al Polo Fieristico della Fortezza da Basso. La Camera di Commercio di Firenze auspica quindi con forza che tutte le Istituzioni pubbliche si coordinino per ogni massimo sforzo per risolvere i problemi con il competente Ministero e dichiara la totale disponibilità propria e delle categorie a fare tutto quanto occorra per la rapida soluzione della questione. Le Camere di Commercio di Firenze, Prato e Pistoia partecipano al capitale di Firenze Fiera che, ferme restando le ipotesi di integrazione con altre nascenti strutture espositive dell’area vasta, ha l’onere di gestire il polo fieristico congressuale fiorentino in tutte le sue articolazioni, presenti e future, con quote che superano il 30 per cento degli assetti proprietari. .  
   
   
CONFCOOPERATIVE TOSCANA OFFRE QUARANTADUE POSTI PER SVOLGERE IL SERVIZIO CIVILE NELLE COOPERATIVE SOCIALI ASSOCIATE ALLA CONFEDERAZIONE  
 
Firenze, 2 luglio 2009 - Confcooperative Toscana mette a disposizione 42 posti per il servizio civile. Lo scorso 26 giugno è infatti stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 - 4° Serie Speciale - Concorsi ed esami il Bando Unsc del 2009 per la selezione di 14. 917 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. Anche Confcooperative Toscana offre la possibilità, ai giovani dai 18 ai 28 anni, di candidarsi al servizio civile in alcune cooperative sociali che fanno parte della confederazione. Dei quarantadue posti disponibili, ben ventiquattro sono quelli messi a disposizione da cooperative dislocate fra Firenze e provincia, i rimanenti diciotto posti sono in strutture che si trovano nelle province di Prato, Siena, Arezzo e Pisa. In particolare due sono i progetti che sono stati finanziati a Confcooperative Toscana ai quali si potrà partecipare: “Wecareminori”, nell’area minori, e “Wecareanziani”, nell’area anziani. Tutti i cittadini italiani tra i 18 e 28 anni interessati potranno presentare domanda di partecipazione entro le ore 14 del 27 luglio 2009: per informazioni e maggiori dettagli si consiglia di visitare il sito internet www. Toscana. Confcooperative. It La durata del servizio civile è di 12 mesi con un impegno settimanale di 30 ore; la paga mensile è di 433,80 euro netti. Le selezioni si terranno presso Confcooperative Toscana, Via Vasco de Gama, 25, Firenze (stazione di Rifredi – binario 9 lato Firenze Nova) nei giorni 8, 15, 17 e 24 luglio alle ore 9. I giovani interessati possono contattare Confcooperative Toscana allo 055. 3905600 o mandare un’e-mail serviziocivile. Toscana@confcooperative. It. .  
   
   
FIRMATO ACCORDO BASILICATA – CANADA BAY  
 
Potenza, 2 giugno 2009 - Sviluppare progetti di cooperazione e scambi di esperienze nei settori del turismo, del commercio, della cultura e dello sport: sono gli scopi essenziali di un “protocollo di accordo” firmato ieri a Potenza dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi, e da Angelo Tsirekas, sindaco di Canada Bay, Comune alle porte di Sidney, in Australia, dove è presente una nutrita comunità di lucani e loro discendenti. Alla cerimonia, che si è svolta nella sede del Consiglio regionale, hanno partecipato, oltre a De Franchi e Tsirekas, i consiglieri comunali di Canada Bay Tony Fasanella (originario di San Fele) e Michele Megna, il direttore generale del Comune, Gary Soya, il presidente e il vicepresidente della Commissione regionale dei lucani all’estero, Pietro Simonetti e Luigi Scaglione, e il dirigente generale del Consiglio regionale, Gerardo Calvello. “La firma di questo accordo è un fatto importante, che concretizza i temi già presenti nell’accordo siglato nel 1998 fra la Regione Basilicata e il parlamento del Nuovo Galles del Sud (Australia)”, ha detto Simonetti annunciando che a Canada Bay, dove l’anno scorso è stato inaugurato un monumento all’emigrazione dello scultore lucano Antonio Masini, sorgerà anche un “Centro lucano”, con una scuola di cucina ed uno “Sportello Basilicata”. Una iniziativa “a cui – ha detto Simonetti – anche altre regioni italiane guardano con interesse”. De Franchi ha ricordato che “i lucani in Australia sono ben inseriti, e la presenza di Tony Fasanella è la testimonianza migliore dell’integrazione sociale e politica di una comunità operosa e concreta come quella lucana”, esprimendo inoltre il proprio apprezzamento “per gli scambi culturali ed economici che puntano e migliorare i rapporti fra le comunità”. Tsirekas ha sottolineato il significato del protocollo, “che rappresenta un altro seme per sviluppare ciò che può unire le due comunità nella cultura e nel commercio”, ed ha ringraziato lo scultore Antonio Masini, presente all’incontro, affermando che il suo monumento all’emigrazione posto davanti al municipio di Canada Bay “è diventato un punto di riferimento per l’intera comunità”. Di Giacomo ha evidenziato, infine, gli sforzi della Federazione dei lucani in Australia per mantenere vivo il rapporto con la Basilicata, sviluppando iniziative come quelle previste dal protocollo firmato oggi. Questa mattina la visita della delegazione di Canada Bay continuerà a San Fele, dove verrà scoperta una targa in onore di Donato Di Giacomo, primo presidente della Federazione dei lucani di Australia scomparso nel marzo 2006. .  
   
   
COMMERCIO IN LOMBARDIA, 7 MILIONI A IMPRESE NEI PICCOLI COMUNI NUOVO BANDO PER DETTAGLIANTI, PUBBLICI ESERCIZI E AMBULANTI  
 
Milano, 2 luglio 2009 - Un finanziamento di 7 milioni di euro a sostegno del commercio nei piccoli Comuni (fino a 2. 000 abitanti) non montani della Lombardia. E´ quanto stanziato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani, a favore dei Comuni stessi, dei commercianti al dettaglio, dei pubblici esercizi e degli ambulanti (residenti e con attività prevalente nei Comuni interessati al provvedimento. Il bando per accedere a questi contributi sarà pubblicato entro luglio sul Bollettino Ufficiale della Regione (Burl). Il contributo massimo ammonta a 80. 000 euro per ogni programma di investimento presentato da un Comune singolo, a 180. 000 euro per aggregazioni di due Comuni e a 300. 000 euro per 3 o più Comuni. Alla singola impresa viene invece riconosciuto un contributo massimo fino a 25. 000 euro. Tra le tipologie di progetti ammissibili al finanziamento figurano, per gli enti locali, gli interventi per qualificare gli spazi pertinenti le aree commerciali (illuminazione, piste ciclabili, verde pubblico, viabilità pedonale), la riqualificazione di edifici di proprietà pubblica da destinare a esercizi commerciali (compresi i pubblici esercizi), l´istituzione o l´ampliamento di aree di mercato, l´acquisto di attrezzature e impianti per eventi e manifestazioni, l´abbattimento delle barriere architettoniche in spazi e edifici pubblici o a uso pubblico, funzionali alle attività commerciali. Per le imprese, invece, è previsto un contributo per la ristrutturazione di locali e magazzini (vetrine, facciate, pavimentazione), per l´acquisto di impianti per la sicurezza (sistemi di videosorveglianza, anti-intrusione e vetrine blindate) e l´avvio di negozi polifunzionali. Per quanto riguarda il commercio ambulante, il finanziamento regionale potrà essere utilizzato per acquistare attrezzature specifiche, come tendoni e banchi per l´esposizione delle merci, e per l´allestimento dell´autonegozio (ad esempio, per l´arredamento interno, le scaffalature e la coibentazione del veicolo). Per i Comuni montani, invece, sono state di recente firmate dall´assessore Nicoli Cristiani convenzioni con 18 Comunità montane in forza delle quali vengono messi a disposizione delle imprese commerciali operanti in montagna (ambulanti compresi) 5 milioni di euro per analoghe operazioni di investimento. .  
   
   
COMMERCIO: CONVEGNO NAZIONALE A TRIESTE PUNTANDO SU INNOVAZIONE  
 
Trieste, 2 luglio 2009 - Dedicherà un´intera sessione all´innovazione ed ai progetti che sono già stati già attuati in Friuli Venezia Giulia il Vii Convegno nazionale sul Commercio, che avrà luogo il 2 e 3 luglio nella Stazione marittima di Trieste. Organizzato da Indis (Istituto nazionale Distribuzione e Servizi) e Regione, l´iniziativa è intitolata "Il commercio in tempo di crisi: le leve dell´informazione e dell´innovazione" e vedrà una serie di interventi sulle opportunità offerte dall´innovazione in questo settore. A Trieste dopo Venezia e Taormina, il convegno, al quale parteciperanno i rappresentanti delle Regioni italiane oltre ai corrispondenti regionali dell´Indis, fornirà l´occasione per fare il punto sui temi fondanti del terziario, a partire dal ruolo degli osservatori regionali, rispetto ai quali la messa in rete degli attori pubblici e privati rappresenta un tassello fondamentale dell´evoluzione del settore. "E´ la prima volta che quest´importante evento si tiene nella nostra regione - sottolinea il vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive Luca Ciriani - ed è importante cogliere l´occasione per un confronto aperto e costruttivo sugli argomenti che coinvolgono operatori ed istituzioni del comparto", rilevando che "tra le tematiche affrontate ci saranno quelle relative alla disciplina della distribuzione commerciale, dei servizi e del terziario, con particolare riguardo all´innovazione nel commercio e nei servizi". L´obiettivo di sostenere lo sviluppo delle basi scientifiche e tecnologiche in quanto valore aggiunto della realtà aziendale, è fortemente sentito dagli attori dei sistemi economici regionali. Consapevole delle difficoltà che il terziario sta affrontando negli ultimi anni ed in questo particolare momento di crisi, la Pubblica amministrazione sta infatti attivando strumenti di agevolazione a favore delle imprese utili a stimolare gli investimenti, in particolare nei settore della ricerca, dello sviluppo e dell´innovazione di processo e di prodotto. .  
   
   
PRESENTATO IL MARCHIO "HAND MADE MATERA"  
 
 Matera, 2 luglio 2009 - È stato presentato ieri mattina il nuovo marchio “Matera Hand Made” che distinguerà le produzioni artigianali di cartapesta, tufo, ceramica e oro, dei 4 laboratori del progetto “Mest” cofinanziato da Fondazione per il Sud, giunto alla fine del primo dei tre semestri di attività. Il nuovo marchio di qualità dei prodotti e dei servizi “fatti a mano a Matera” è un marchio collettivo geografico, che identifica la provenienza e la natura di un bene. Il fine è quello di promuovere qualità e “territorialità” dei prodotti artigianali e agroalimentari che rischiano di scomparire o di perdere le proprie caratteristiche tradizionali legate alla Città dei Sassi. “Matera hand made” rappresenta una innovativa forma di tutela del patrimonio artigianale locale attraverso la promozione delle attività economiche che utilizzano risorse e forza lavoro materane. “La presentazione del Marchio disegnato dal grafico Peppino Barberio – afferma Giuseppe Bruno, presidente del Consorzio “La Città Essenziale”, capofila del progetto- coincide con la conclusione della prima fase del progetto ‘Mest’ che finisce esattamente il 2 luglio del prossimo anno. I ragazzi che stanno seguendo il corso inizieranno adesso la fase operativa guidati dai maestri artigiani materani per arrivare alla messa in produzione degli oggetti entro i 18 mesi del progetto che darà vita ad una cooperativa dove lavoreranno i ragazzi stessi. Quindi per aprire il mercato a questi prodotti abbiamo creato il marchio che sarà supportato da azioni di marketing e comunicazione in modo da renderlo noto, entro un anno in Italia e all’Estero”. La scadenza è quella del 2 luglio 2010 quando a Matera si svolgerà il Grande expo internazionale dell’artigianato. “La novità del progetto –affermano Rejane Miglionico e Alessandro Martemucci, responsabili della comunicazione e del marketing del progetto- è che il maestro artigiano è artefice del suo brand che si connota per l’unicità promuovendo il territorio in cui è prodotto. Per ciascun prodotto tipico è stato preparato un disciplinare di produzione attraverso interviste agli artigiani del settore e con la collaborazione delle associazioni di categoria”. Lo schema di certificazione è strutturato in un marchio ombrello “Matera hand made” che comprende altri marchi specifici (variabili secondo la tipologia di lavorazione e comprendente anche servizi) tutti registrati all´Ufficio brevetti nazionale con un disciplinare di produzione al quale ogni artigiano deve attenersi. Pareri positivi per la creazione del marchio sono stati espressi dagli artigiani coinvolti nel progetto “Mest”, Michelangelo Pentasuglia (cartapesta), Giuseppe Mitarotonda (ceramica), Nicola Rizzi (tufo) e Elena Perniola (oro) i quali hanno riscontrato notevole interesse tra i ragazzi che seguono i laboratori occasione, tra l’altro, per trasmettere i saperi legati alle produzioni locali. .