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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 02 Luglio 2009 |
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ASSINFORM, DECRETO ANTICRISI: UN’OCCASIONE MANCATA PER INCENTIVARE L’INNOVAZIONE DIGITALE |
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Roma, 2 luglio 2009 – “La scelta del Governo di escludere dalla detassazione degli utili delle imprese che reinvestono in macchinari, quelli destinati agli investimenti in tecnologie digitali, appare un’occasione mancata per rilanciare la competitività del Paese” ha dichiarato Ennio Lucarelli, Presidente di Assinform, l’associazione nazionale delle imprese di Information Technology, a proposito del decreto legge anticrisi, appena varato dal Governo, che all’art. 5 prevede uno sconto del 50% sulla tassazione degli utili delle imprese che investiranno per acquistare “macchinari e apparecchiature compresi nella divisione 28 della tabella Ateco”, vale a dire per pompe, forni, macchine di movimento terra e altri utensili per uso industriale, ma non per hardware e software informatici. “In Italia – ha sottolineato Lucarelli - si continuano a sottovalutare le enormi potenzialità dell’innovazione digitale anche nel contrasto alla crisi. Rispetto agli investimenti tradizionali, quelli nel digitale rendono sette volte di più, vale a dire hanno un effetto moltiplicatore ben più forte e potente. Il decreto anticrisi poteva rappresentare un concreto incentivo per consentire alle nostre Pmi di accedere ai vantaggi offerti dalle nuove applicazioni digitali in termini di crescita delle capacità competitive e conquista di nuovi mercati". "Ci auguriamo - ha concluso il Presidente di Assinform - che nell’iter di trasformazione del decreto in legge, la misura possa essere completata estendendo gli incentivi anche alle tecnologie digitali”. . |
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FINANZIAMENTI REGIONALI PER ADSL NEL BELLUNESE |
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Venezia, 2 luglio 2009 - Sarà di un milione di euro l’importo massimo ammissibile della spesa sostenuta dalla Regione per far arrivare l’Adsl in comuni del bellunese non raggiunti finora dal servizio di banda larga perché quel mercato non è considerato remunerativo dai tradizionali gestori. Lo ha precisato la Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore all’informatica ed e-government Renato Chisso, che ha ritoccato al rialzo la spesa ammessa, che in un primo tempo era stata quantificata in 800 mila euro. Per queste finalità è stata adottata la cosiddetta procedura di evidenza pubblica, prevista dall’Unione Europea quando si tratti i di aiuti di Stato autorizzati dalla Commissione come in questo caso. “All’iniziativa – ha fatto presente Chisso – sono interessati i Comuni di Vigo di Cadore, Ospitale di Cadore, Cibiana di Cadore, Soverzene, Zoppè di Cadore, Alleghe, Auronzo di Cadore, Feltre, Lamon, Mel, Perarolo di Cadore e Rocca Pietore. In questo modo vogliamo garantire l’Adsl, fattore ormai insostituibile di sviluppo e concorrenzialità, anche nelle aree montane non appetibili per i tradizionali gestori, in modo da assicurare a cittadini, imprese e pubblica amministrazione l’accesso alle reti e ai relativi servizi”. In questa direzione, peraltro, la Regione si è già mossa da tempo sulla base dei propri Piani Operativi, prevedendo l’estensione dell’Adsl alla Lessinia, alla Pedemontana del Grappa e Asolano, al territorio della Comunità Montana del Baldo, al vicentino, nella Bassa Padovana e nel Bellunese. Si tratta di zone caratterizzate dal cosiddetto “fallimento del mercato”, ossia territori dove gli operatori privati non hanno le risorse e la convenienza economica ad intervenire autonomamente. . |
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RICERCA IN LOMBARDIA, ACCORDO DA 18 MILIONI CON LE UNIVERSITA´ A DISPOSIZIONE DEGLI ATENEI ANCHE 3 BANDI PER COMPLESSIVI 50 MILIONI |
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Milano, 2 luglio 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (affiancato dal vicepresidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni) ha sottoscritto ieri con i rettori delle 12 Università lombarde e dello Iuss (Istiituto Universitario di Studi Superiori) di Pavia un Accordo quadro di collaborazione per sostenere la ricerca, il capitale umano e quindi l´attrattività del territorio. Lo ha fatto nella riunione, al 26° piano del Palazzo della Regione, del Tavolo dei Rettori. Alta formazione, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico sono i settori individuati per migliorare la competitività del sistema economico e produttivo lombardo. Per realizzare gli obiettivi dell´Accordo, la Regione mette a disposizione, attraverso Finlombarda, 9 milioni di euro. Serviranno a cofinanziare, al 50%, le iniziative. Le Università si assumeranno un analogo impegno. Ammontano, dunque, a 18 milioni di euro le risorse complessive messe in campo. "Abbiamo voluto assumerci - ha spiegato Formigoni - questa responsabilità comune consapevoli che la crescita, anche e soprattutto in un momento di difficoltà economica, è legata al coraggio di investire sull´innalzamento qualitativo e quantitativo del capitale umano. Si tratta di cerare le migliori condizioni perché siano insediati nel nostro territorio i migliori talenti della ricerca". Cosa che è stata apprezzata, a nome di tutti i rettori, dal prof. Enrico Decleva, il quale ha sottolineato "il valore esemplare dell´azione di Regione Lombardia a favore del sistema universitario e della ricerca, in un momento in cui verso lo Stato dobbiamo impegnarci molto per ricordare questo valore". Le linee d´azione individuate dal testo dell´Accordo sono infatti : favorire il rientro di ricercatori dall´estero in Lombardia; raccordare le imprese col sistema universitario della ricerca; diffondere la cultura scientifica e tecnologica; valorizzare la produzione scientifica; promuovere la partecipazione a progetti internazionali - valorizzare il "portafoglio brevetti" e il sistema Questio (Quality Evaluation in Science and Technology for Innovation Opportunity, sistema regionale di valutazione dei centri di ricerca). L´accordo prevede di focalizzare, in via prioritaria, l´attenzione su alcuni settori: agroalimentare, energia, ambiente, salute, manifatturiero avanzato, beni culturali, biotecnologie e nuovi materiali. I temi specifici sui quali si concentrerà la collaborazione verranno definiti da un "Comitato di indirizzo strategico", che sarà formato da tre componenti designati dalla Regione e da due designati da ogni singola università. Per la Regione Lombardia sono stati designati il vicepresidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, e l´assessore alle Reti e servizi di pubblica utilità, Massimo Buscemi. Il Comitato potrà essere integrato con esperti pubblici e privati, indicati dalle parti. Altre Misure Per La Ricerca La riunione di oggi del Tavolo Rettori ha anche consentito agli Atenei lombardi di cogliere le opportunità offerte da altre misure della Regione a favore della Ricerca. Si tratta di tre bandi, per complessivi 50 milioni: "Fondo espressione di interessi" (20 milioni, domande entro il 13 luglio), "Fondo per la promozione di accori istituzionali" (20 milioni, domande entro il 10 settembre) e "Fondo progetti di cooperazione scientifica e tecnologica internazionale" (10 milioni, di prossima pubblicazione). Diritto Allo Studio - Sul tema del diritto allo studio universitario si è soffermato in particolare il vicepresidente Gianni Rossoni. "Stiamo lavorando - ha spiegato - perché su questa materia lo Stato ci dia più spazio e maggiore libertà. D esempio la libertà di modulare l´entità delle borse di studio in rapporto al merito da un lato e al costo della vita nei diversi territori dall´altro. Quindi borse di studio più ´pesanti´. Così come abbiamo allo studio misure per sostenere il reclutamento e la remunerazione dei ricercatori. E, sullo sfondo, vogliamo lavorare con le università per studiare le opportunità offerte da una loro riformulazione come Fondazioni". Expo - Formigoni ha infine ringraziato, atraverso i rettori, tutte le università lombarde "per la disponibilità a essere protagoniste atti9ve degli Stati Generali in vista dell´Expo 2015, che si svolgeranno il 16 e 17 luglio". I Firmatari - Ecco l´elenco dei sottoscrittori dell´Accordo quadro con le Università: Regione Lombardia (presidente Roberto Formigoni) - Università degli Studi di Bergamo (rettore Alberto Castoldi) - Università degli Studi di Brescia (rettore Augusto Preti) - Libera Università di lingue e comunicazione Iulm (prorettore Mario Negri) - Libera Università "Vita e salute" del S. Raffaele (rettore Antonio Emilio Scala) - Politecnico di Milano (rettore Giulio Ballio) - Università Cattolica del Sacro Cuore (rettore Lorenzo Ornaghi) - Università Commerciale "Luigi Bocconi" (rettore Guido Tabellini) - Universita degli Studi di Milano (Rettore Enrico Decleva) - Università degli Studi di Milano-bicocca (prorettore Susanna Mantovani) - Università degli Studi di Pavia (rettore Angiolino Stella) - Università "Carlo Cattaneo" Liuc di Castellanza (rettore Andrea Taroni) - Università degli Studi dell´Insubria (rettore Renzo Dionigi) - Istituto universitario di studi superiori di Pavia Iuss (direttore Roberto Schmid). . |
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ERASMUS MUNDUS: 10.000 BORSE DI STUDIO PER L´A.A. 2009-2010 |
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Bruxelles, 2 luglio 2009 - La Commissione europea annuncia il finanziamento di circa 10. 000 nuovi progetti nell´ambito del programma Erasmus Mundus per l´anno accademico 2009-2010. Saranno quindi 8. 385 gli studenti e i docenti universitari che verranno a studiare o a insegnare in Europa, mentre 1. 561 cittadini europei avranno accesso a istituzioni partner di paesi non europei. Il Commissario europeo all´istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù, Ján Figel´, ha dichiarato: "Erasmus Mundus è in costante ascesa. Dal suo avvio nel 2004 si è imposto come uno dei principali programmi di mobilità al mondo. Focalizzato sulla qualità e sull´eccellenza, il programma ha dato un notevole contributo alla promozione dell´insegnamento superiore europeo a livello mondiale". Benita Ferrero-waldner, Commissaria europea alle relazioni esterne e alla nuova politica europea di vicinato, ha dichiarato: "L´istruzione svolge un ruolo essenziale nello sviluppo dei paesi e l´apertura di prospettive per le più giovani generazioni. Incoraggiando gli scambi tra l´Europa e il resto del mondo, diamo agli studenti universitari gli strumenti per preparare meglio il loro futuro e comprendersi e rispettarsi reciprocamente. Erasmus Mundus rappresenta, quindi, uno strumento prezioso per costruire e rafforzare reti attraverso il mondo". Erasmus Mundus è un programma di cooperazione e di mobilità nel settore dell´insegnamento superiore volto a migliorare la qualità dell´insegnamento superiore europeo e promuovere il dialogo e la comprensione tra i popoli e le culture mediante una cooperazione con paesi situati fuori dall´Unione europea. Erasmus Mundus offre master e borse di studio - Nel 2009 un folto gruppo di studenti e di insegnati universitari di tutto il mondo beneficerà di borse per studiare o insegnare nell´ambito di uno dei 103 master Erasmus Mundus. Tali corsi sono offerti da consorzi dei migliori istituti d´istruzione superiore e danno luogo al rilascio di titoli riconosciuti di master doppi, multipli o congiunti. I master e le borse sono conformi agli obiettivi generali di Erasmus Mundus, vale a dire il miglioramento della qualità dell´insegnamento superiore europeo e la sua diffusione nel mondo. Dall´anno accademico 2009-2010, 1. 833 studenti beneficeranno di borse di studio della durata di uno o due anni per frequentare il master di loro scelta assieme agli studenti europei. Questi corsi saranno offerti almeno in due università del consorzio “master Erasmus Mundus”. Inoltre, 489 docenti universitari che possono vantare uno straordinario curriculum potranno venire in Europa per periodi più brevi a tenere corsi ed effettuare ricerche o attività di tutoring nell´ambito di uno dei master del programma Erasmus Mundus. I borsisti provengono da 105 paesi: la Cina è il paese più rappresentato, seguito da India, Brasile, Messico, Bangladesh, Stati Uniti, Etiopia, Russia e Indonesia. Gli accademici provengono da 75 paesi, in particolare gli Stati Uniti, la Cina, l´India, l´Australia e il Canada. Erasmus Mundus sostiene i partenariati di istituti internazionali a favore della mobilità nell´insegnamento superiore Nel corso dell´anno accademico 2009-2010, Erasmus Mundus finanzierà anche 39 partenariati tra istituti d´istruzione superiore di paesi europei e paesi destinatari della politica di cooperazione esterna dell´Unione europea. L´obiettivo consiste nel favorire lo sviluppo delle risorse umane e le possibilità di cooperazione internazionale tra istituti d´istruzione superiore in paesi situati al di fuori del continente europeo grazie a programmi di mobilità tra l´Unione europea e i paesi in questione. Nel complesso questi partenariati coinvolgono 735 istituti d´istruzione superiore – 349 nell´Unione e 386 in altri paesi – e si concentrano sulla cooperazione universitaria e lo scambio di studenti e di docenti. Per il periodo 2009-2010, 7. 624 borse di mobilità individuale saranno assegnate per il finanziamento di visite di studio, di ricerca e d´istruzione per una durata variabile da tre mesi a tre anni, concerneranno l´insegnamento a livello di primo e secondo ciclo d´istruzione, laurea, dottorato e post dottorato, e saranno disponibili anche per il personale docente. Per 1. 561 Europei, sarà dunque possibile recarsi in istituti partner di paesi non europei; mentre 6. 063 studenti e accademici di paesi terzi potranno visitare istituti europei partner. Una nuova fase - L´anno 2009 segna l´avvio della seconda fase del programma Erasmus Mundus, che si estenderà fino al 2013. Il programma farà leva sui successi ottenuti nella prima fase, che si è svolta dal 2004 al 2008, continuando a scegliere nuovi master Erasmus Mundus e assegnare borse ai migliori studenti e accademici. Nuovi elementi sono previsti per l´anno accademico 2010-2011: si tratta in particolare di borse accordate a un certo numero di programmi di dottorati selezionati recentemente e di borse destinate a permettere a studenti europei di recarsi in università partecipanti situate al di fuori dell´Unione. Http://eacea. Ec. Europa. Eu/erasmus_mundus/index_en. Php . |
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PUBBLICATO INVITO PER LA COOPERAZIONE ESTERNA ERASMUS MUNDUS |
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Bruxelles, 2 luglio 2009 - L´agenzia esecutiva per l´istruzione, gli audiovisivi e la cultura (Eacea) ha pubblicato un invito a presentare proposte per l´attuazione della finestra di Cooperazione Esterna Erasmus Mundus (Em Ecw). La Em Ecw punta al reciproco arricchimento e a una migliore comprensione tra l´Unione europea e i paesi terzi. Il programma è concepito per promuovere la cooperazione istituzionale nel campo dell´istruzione superiore tra l´Unione europea e i paesi terzi attraverso un programma di mobilità di studenti e personale accademico a fini di studio, insegnamento, formazione e ricerca. Questo invito per l´anno accademico 2009-2010 si concentra sull´dell¿America latina, vale a dire Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela. Per ulteriori informazioni, contattare: http://eacea. Ec. Europa. Eu/extcoop/call/index. Htm . . |
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ISTRUZIONE TAGLI AGLI ORGANICI IN PIEMONTE: |
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Torino, 2 luglio 2009 - Organici dei docenti, personale Ata e dimensionamento scolastico. Questi i temi sui quali si è riunito ieri, su convocazione dell’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero, il tavolo permanente di confronto sui temi della riforma scolastica, composto da rappresentanti delle province piemontesi, dell’Anci, dell’Anpci, dell’Uncem, dai capoluoghi di provincia e dall’Ufficio Scolastico Regionale. Tutti i partecipanti al tavolo, indipendentemente dalla loro appartenenza politica, nel prendere atto dei dati annunciati dall’Usr del Piemonte sui tagli previsti per il prossimo anno scolastico 2008-2009 (2510 docenti e 914 amministrativi in meno rispetto all’anno appena concluso), hanno concordato, in assenza di interventi correttivi, sulla pericolosità dell’effetto di questa riduzione di organico sulla tenuta del sistema scolastico regionale. A tal proposito, Province e Comuni, di comune accordo, hanno ritenuto necessario e opportuno aderire alla richiesta di una convocazione urgente che l’assessore Pentenero invierà al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini nei prossimi giorni. L’esigenza è quella di poter rappresentare le reali esigenze della scuola piemontese e illustrare in concreto l’effetto dei provvedimenti in termini di qualità e capillarità dell’offerta formativa e invitare il ministro a valutare la possibilità di riconsiderare il tetto imposto all’organico alla luce della situazione di emergenza che si sta determinando. “L´impressione che abbiamo - precisa l’assessore Pentenero - è che il Ministro abbia imposto tagli orizzontali, senza curarsi di ascoltare le ragioni di merito dei territori e delle regioni, prevaricando in questo modo le competenze in fatto di offerta formativa e determinando conseguenze insostenibili per la scuola. Nella nota che invieremo al ministro segnaleremo che nella riunione tenuta oggi, è emersa la forte preoccupazione di tutti gli enti locali sull’impatto effettivo dei tagli sulle realtà territoriali, anche con riferimento alla drastica riduzione dei collaboratori scolastici che potrebbe portare alla chiusura dei piccoli plessi e un minore sostegno educativo nelle scuole più affollate. Chiederemo quindi di limitare l´entità della riduzione di organico prevista per il prossimo anno scolastico rimodulando i tagli annunciati per il triennio. Mi auguro che la disponibilità al confronto con le Regioni del Ministro si concretizzi in una sua effettiva capacità di ascolto e di riconoscimento delle nostre ragioni e del nostro ruolo istituzionale”. . |
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PRESENTATI IERI I RISULTATI DELLA SECONDA INDAGINE SUGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA TRENTINA |
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Trento, 2 luglio 2009 - – “I dati dell’indagine che è stata presentata oggi possiamo ora confrontarli con la percezione che abbiamo noi della scuola trentina. Per quanto mi riguarda, in questi primi mesi da responsabile del settore ho colto nei moltissimi docenti incontrati testimonianze di passione pedagogica, di passione educativa e di passione per la propria disciplina, che ci fanno guardare con sincero ottimismo agli sviluppi futuri della nostra scuola. ” Con queste parole, l’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha concluso ieri la conferenza stampa di presentazione dei risultati della seconda Indagine condotta dall’Istituto Iard e dall’Iprase sui docenti della scuola trentina, a nove anni dalla precedente. L’assessore ha parlato anche dell’avvio concreto del “Centro per la formazione continua e l’aggiornamento del personale insegnante” che sorgerà a Rovereto. E’ stato Carlo Buzzi, sociologo e responsabile scientifico della ricerca curata assieme alla ricercatrice Arianna Bazzanella, a presentare la seconda indagine sugli insegnanti trentini condotta dall’Istituto nazionale Iard e dall’Iprase trentino, a distanza di nove anni dall’ultima analoga sempre sugli insegnanti, nel 1999. “Insegnare in Trentino” il titolo della ricerca, i cui risultati sono stati raccolti in un volume pubblicato dall’Iprase e sintetizzati nelle conclusioni dello stesso professor Buzzi. In apertura, il direttore dell’Iprase, Arduino Salatin, ha ricordato com’è nata la ricerca ed il suo intreccio con l’attuale fase importante sulla scuola trentina, quella dell’elaborazione dei nuovi Piani di Studio Provinciali. Un’indagine – ha ricordato – legata a quella nazionale dell’Istituto Iard di Milano e con un sovracampionamento per la provincia di Trento, con 1300 docenti intervistati su un totale di circa sette mila. Dopo l’esposizione della ricerca (la conclusioni di Carlo Buzzi sono consultabili nell’allegato sul sito della Provincia), l’assessore Marta Dalmaso, “a partire anche dagli elementi conoscitivi emersi dall’indagine”, ha richiamato l’attenzione sul tema della formazione degli insegnanti, “anche perché le aspettative non possono essere disattese e quelle dei docenti vanno tradotte in desiderio di essere bravi insegnanti. ” Proprio per questo, l’assessore ha chiamato al tavolo per una breve presentazione Italo Fiorin (docente universitario della Libera Università - Lunsa di Roma e già componente del Gruppo di lavoro sui Piani di Studio provinciali) e Luciano Covi, già coordinatore dello sportello di Orientamento della Provincia, presentandoli come “due persone competenti che abbiamo scelto per preparare l’avvio concreto del ‘Centro per la formazione continua e l’aggiornamento del personale insegnante’ che partirà da settembre a Rovereto, dove il Comune ha già individuato anche la sede. ” Insegnare In Trentino L’indagine condotta in Trentino sul corpo docente della scuola primaria e secondaria ha confermato in molti casi fenomeni che erano già conosciuti dagli addetti ai lavori, ma non sono mancate alcune sorprese che hanno aggiunto elementi di riflessione utili per meglio comprendere le caratteristiche e i vissuti di una componente fondamentale del sistema formativo provinciale. Anche laddove i risultati non si sono discostati dalle previsioni, l’indagine ha offerto comunque quel riscontro quantitativo, tarato su campioni adeguatamente rappresentativi, senza il quale le conoscenze rimangono a livello di semplici impressioni non confermate. La costante comparazione tra tipo di scuola – primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado – ha poi consentito gli opportuni approfondimenti all’interno di realtà profondamente diverse dal punto di vista delle esigenze didattiche e da quello relazionale con gli studenti Il confronto con la prima indagine provinciale del 1999 ha fornito inoltre un interessante spaccato diacronico che mostra nel contempo la stabilità ma anche l’evoluzione dei processi educativi. In queste conclusioni riprenderemo, in un’ottica sintetica, quelli che sono i dati più significativi emersi, facilitando così una lettura trasversale dei risultati. Aspetti strutturali - Come succede in ambito nazionale, anche in Trentino il settore scolastico si è fortemente femminilizzato; la presenza di insegnanti donna ha infatti raggiunto livelli elevatissimi anche nella secondaria registrando vistosi incrementi rispetto a dieci anni fa. Nel frattempo anche l’età si è innalzata, in modo particolare nella scuola primaria, che ha quasi raggiunto i livelli già consistenti della secondaria. L’origine sociale di provenienza mantiene inalterata la sua struttura: forte presenza di classe operaia e di piccola borghesia nelle primarie, un maggiore equilibrio con discrete provenienze dalla classe media impiegatizia e dalle classi superiori nelle secondarie. Il capitale culturale delle famiglie di origine è invece aumentato in modo robusto, in sintonia con l’aumento dei livelli di istruzione che da decenni caratterizza la Provincia. Questo fenomeno può essere notato anche sugli insegnanti stessi: maestri e maestre della scuola primaria raddoppiano in dieci anni il tasso di laurea. Tab. 1. 1. Caratteristiche socio-demografiche degli insegnanti intervistati per grado scolastico e anno della rilevazione (%, a eccezione dei dati relativi all’età)
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Primaria |
Secondaria di primo grado |
Secondaria di secondo grado |
Anno indagine Istituto Iard |
1999 |
2008 |
1999 |
2008 |
1999 |
2008 |
Sesso |
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Maschio |
11,3 |
10,3 |
40,3 |
28,3 |
45,9 |
37,4 |
Femmina |
88,7 |
89,7 |
59,7 |
71,7 |
54,1 |
62,6 |
Età (alla fine dell’anno precedente la rilevazione) |
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Media |
39,5 |
44,0 |
46,1 |
46,0 |
43,4 |
46,0 |
Mediana |
40,0 |
45,0 |
47,0 |
47,0 |
43,0 |
47,0 |
Classe sociale della famiglia di origine |
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Classe superiore |
8,8 |
11,6 |
14,3 |
19,7 |
21,5 |
22,1 |
Insegnanti |
7,3 |
8,7 |
16,1 |
14,0 |
10,2 |
13,5 |
Classe media impiegatizia |
7,6 |
7,9 |
9,6 |
11,1 |
13,5 |
12,6 |
Piccola borghesia |
30,9 |
24,9 |
26,4 |
22,0 |
23,4 |
22,1 |
Classe operaia e assimilati |
45,4 |
46,9 |
33,6 |
33,1 |
31,4 |
29,7 |
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| Formazione iniziale e in servizio - Un elemento particolarmente significativo risalta dall’indagine: gli insegnanti diventano tali dopo un iter scolastico ed universitario che dà loro una preparazione disciplinare giudicata adeguata ma con una competenza ad affrontare problemi educativi, una capacità di utilizzare le nuove tecnologie, una conoscenza della normativa scolastica non all’altezza della situazione. Da qui discende l’importanza del ruolo assegnato alla formazione in servizio nelle sue due forme, quello strutturato e quello non strutturato (autoaggiornamento). Il primo vede una cospicua quota di insegnanti, e in modo particolare quelli delle scuole primarie, superare il limite minimo delle dieci ore annue partecipando soprattutto ad iniziative formative tese alle metodologie didattiche, ai contenuti disciplinari, alle nuove tecnologie e ricavandone una percezione positiva di utilità. La richiesta di aggiornamento ricalca in qualche modo ciò che viene poi effettivamente privilegiato; volendo sintetizzare al massimo alle primarie l’orientamento si indirizza in modo più accentuato verso le problematiche relazionali, nella scuola secondaria di primo grado verso la didattica disciplinare e nella scuola secondaria di secondo grado verso gli aspetti contenutistici delle discipline. Ciò che accomuna i docenti è piuttosto la richiesta di una formazione collegata strettamente con la realtà quotidiana dell’insegnamento (modalità attive di tipo laboratoriale, esercitative, con produzione di materiale didattico). Accanto ai corsi istituzionali agiscono in modo rilevante anche forme gestite a livello individuale: i tre quarti degli insegnanti occupano più di cinque ore mensili in attività aggiornative orientate alla professione. In questo contesto un ruolo significativo viene esercitato dalla rivista Didascalie e dal portale Vivoscuola, ampiamente popolari tra la docenza trentina. Tab. 2. 1. Valutazione della preparazione offerta dal titolo di studio che consente l’insegnamento (incidenze %)
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Molto adeguata |
Abbastanza adeguata |
Poco adeguata |
Per niente adeguata |
La preparazione nei contenuti delle materie che oggi insegna |
29 |
50 |
16 |
5 |
La preparazione nella didattica delle discipline insegnate |
9 |
34 |
39 |
18 |
La preparazione nelle abilità didattiche comuni a tutti gli insegnanti |
6 |
37 |
39 |
18 |
La preparazione nei problemi educativi di carattere generale |
8 |
38 |
36 |
19 |
La preparazione per l’utilizzo a fini didattici delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione |
5 |
21 |
32 |
41 |
La preparazione sulla normativa scolastica |
3 |
22 |
35 |
40 | Base minima: N =1. 270 Professione e partecipazione - La crisi di prestigio che ha caratterizzato il ruolo professionale dell’insegnante nel corso degli ultimi decenni, ha mostrato una preoccupante accentuazione in corrispondenza con l’estendersi della scolarità di massa. Se già nella ricerca del 1999 emergeva una forte insoddisfazione per come la società valutava socialmente i docenti della scuola, nel 2008 la tendenza non solo non si è ridotta ma si è ulteriormente rafforzata: la stragrande maggioranza degli insegnanti trentini è convinta che la considerazione sociale di cui godono i lavoratori della scuola nel nostro Paese sia diminuita negli ultimi dieci anni e una maggioranza sempre molto consistente ritiene che nei prossimi dieci anni la caduta di prestigio continuerà a peggiorare. Tab. 3. 4. Secondo lei, il prestigio/la considerazione sociale di cui godono in generale gli insegnanti del livello di scuola nel quale lei lavora… (incidenze percentuali)[1]
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negli ultimi 10 anni |
È aumentato |
È rimasto uguale |
È diminuito |
Totale |
nei prossimi 10 anni |
Aumenterà |
0,8 |
1,0 |
3,1 |
4,9 |
Rimarrà uguale |
0,7 |
11,1 |
21,3 |
33,2 |
Diminuirà |
0,1 |
4,4 |
57,4 |
61,9 |
Totale |
1,6 |
16,5 |
81,9 |
100,0 | Base: n=1256 Un quadro così pessimistico produce un limitato senso di appartenenza alla categoria ed il prevalere di una via individualistica alla professione, lo dimostra la ben scarsa diffusione della partecipazione ad associazioni professionali di insegnanti ed anche la sindacalizzazione appare piuttosto circoscritta escludendo la maggioranza dei docenti e soprattutto mostrando un progressivo invecchiamento della base associativa, fenomeno che denota la difficoltà del coinvolgimento degli insegnanti più giovani. Questi risultati appaiono particolarmente negativi se si considera che l’associazionismo si accompagna ad una maggiore coscienza del proprio ruolo, ad una maggiore informazione normativa e professionale, ad una maggiore tensione verso l’aggiornamento, ad una maggiore partecipazione alla vita sociale. Bullismo e trasgressioni - Il contatto quotidiano degli insegnanti con i loro studenti consente loro – almeno potenzialmente – un’osservazione costante di comportamenti agiti e opinioni espresse. I dati raccolti su aggressività, violenze, abuso di sostanze, segnalano la presenza di tali fenomeni che in modo prevedibile si differenziano a seconda del grado scolastico. Tuttavia una lettura trasversale mette in luce come due forme particolarmente inaccettabili di sopraffazione – il bullismo e l’intolleranza razziale – siano ben presenti ed osservati dagli insegnanti di tutti i gradi scolastici (in modo particolare nella secondaria di Ii grado dove sono state osservate dal 70% degli insegnanti). L’abuso di alcol e droghe, pur mostrando percentuali di segnalazione preoccupanti anche nelle scuole secondarie di primo grado, è in quelle di secondo grado che raggiunge diffusioni assai rilevanti e i tre quarti dei docenti affermano di avere il sospetto che almeno uno dei propri studenti ne sia implicato. Tutti questi fenomeni appaiono in grande aumento se si confrontano i dati con quelli dell’indagine condotta nel 1999, ma al di là dei comportamenti osservati è soprattutto la percezione di crescita di casi di bullismo, di violenza fisica tra studenti, di minacce agli insegnanti, di presenza di droga nella scuola ed anche di molestie sessuali tra studenti che si è fortemente incrementata in questi ultimi nove anni. In altre parole è aumentata più la percezione dell’aumento di questi accadimenti di quanto siano aumentate le osservazioni vere e proprie, che comunque hanno registrato un indubbio incremento. Tab. 12. 4. La percezione degli insegnanti dell’aumento negli ultimi dieci anni di comportamenti aggressivi, violenti e/o illeciti degli studenti per grado scolastico nelle ricerche insegnanti 1999 e 2008 (%)
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Secondarie di I grado |
Secondarie di Ii grado |
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1999 |
2008 |
1999 |
2008 |
Il bullismo (minacce e soprusi) |
53,6 |
80,0 |
33,7 |
75,3 |
La violenza fisica tra studenti |
32,5 |
67,0 |
15,7 |
55,3 |
La presenza di droghe all’interno della scuola |
31,3 |
62,2 |
48,3 |
65,1 |
La violenza fisica verso gli insegnanti |
13,5 |
57,9 |
8,0 |
51,3 |
Le molestie sessuali tra studenti |
12,7 |
40,2 |
4,9 |
24,8 |
Basi |
295 |
326 |
606 |
401 | Insegnanti e valutazione - Altro elemento che la ricerca ha messo in luce è la posizione degli insegnanti nei confronti dei processi di valutazione della loro professionalità e del loro impegno. Da un punto di vista astratto alla valutazione vengono riconosciuti numerose funzioni positive come quella di individuare gli eventuali inadempienti, di costituire un criterio apprezzabile per supportare la carriere, di essere un mezzo per valorizzare le risorse interne alla scuola, di essere uno strumento per aiutare l’insegnante a migliorarsi (molto più controverso è considerare la valutazione come uno dei criteri per differenziare le retribuzioni). Tuttavia dal punto di vista concreto le opinioni degli insegnanti trentini sono piuttosto caute: pochi sono coloro che accetterebbero di sottoporsi a valutazione senza precise condizioni, ad esempio vengono esclusi tutti i metodi invasivi. Se da una parte viene ritenuto giusto che il docente risponda a studenti e famiglie del suo operato, dall’altro la questione cozza su di una dicotomia ritenuta insanabile: la necessità di una valutazione equa ed uguale per tutti e il problema, apparentemente insolubile, della diversità delle situazioni valutate. Per quanto riguarda l’applicabilità, l’orientamento prevalente va dunque nella direzione dell’auto-valutazione (singola, di gruppo o magari, ma non sono tutti ad accettarlo, assieme al dirigente). Soddisfazione e giudizi sulla scuola trentina - L’insegnante trentino è tutto sommato soddisfatto della propria professione. La gran parte del corpo docente rifarebbe la stessa scelta lavorativa e ben pochi hanno considerato la possibilità di cambiare occupazione. La soddisfazione riguarda i rapporti con gli altri attori del sistema educativo, i contenuti intrinseci della professione, gli aspetti organizzativi e strutturali. Tra i primi viene sottolineata la soddisfazione dei rapporti con gli studenti sul piano personale, con i colleghi ed anche con il dirigente, mentre le relazioni con i genitori sembrano essere meno distese, assenti quelli rivolte all’esterno, al territorio. Per quanto riguarda i contenuti vengono in particolare apprezzati gli stimoli culturali, quelli professionali, il lavoro sereno. Infine per gli elementi organizzativi sono motivo di grande gradimento gli orari di lavoro e le strutture scolastiche. Gli aspetti che meno soddisfano gli insegnanti sono quelli retributivi e quelli riferibili al riconoscimento sociale. La soddisfazione è massima tra i maestri e decresce aumentando il grado scolastico, ma, nel complesso, possiamo sottolineare come l’indagine abbia messo in luce una buona integrazione della docenza trentina nel sistema scolastico-educativo provinciale. Sarà interessante una comparazione con i dati nazionali quando i risultati della terza indagine dell’Istituto Iard sul corpo docente della scuola italiana saranno a disposizione per il confronto. Tab. 15. 5. La soddisfazione per alcune componenti professionali (%)
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Voto 8-10 |
L’orario di lavoro |
48 |
Gli stimoli professionali che trova nel lavoro |
46 |
La possibilità di lavorare serenamente |
43 |
Il riconoscimento per il lavoro dagli studenti |
42 |
Il riconoscimento per il lavoro dai genitori degli studenti |
35 |
Il riconoscimento per il lavoro dai colleghi |
32 |
La retribuzione |
16 |
Il riconoscimento per il lavoro dalla società |
12 | Base minima: N = 1. 251 Tab. 15. 1. La conferma di una scelta: docenti che rifarebbero o consiglierebbero la strada dell’insegnamento (% di «Sì»)
Anno indagine |
2008 |
1999 |
Se potesse tornare indietro, farebbe ancora l’insegnante? |
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Primaria |
88 |
79 |
Secondaria di primo grado |
84 |
78 |
Secondaria di secondo grado |
84 |
78 |
Totale |
86 |
n. D. |
Consiglierebbe al figlio maschio di un suo amico di intraprendere la professione di insegnante? |
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Primaria |
59 |
46 |
Secondaria di primo grado |
59 |
50 |
Secondaria di secondo grado |
53 |
53 |
Totale |
57 |
n. D. |
E consiglierebbe alla figlia di un suo amico di intraprendere la professione di insegnante? |
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Primaria |
69 |
59 |
Secondaria di primo grado |
68 |
60 |
Secondaria di secondo grado |
63 |
59 |
Totale |
67 |
n. D. | Basi minime: 2008: Primaria N=556; Sec I G N=309; Sec Ii G N=387;1999: Elementare N=281; Media N=286; Superiore N=580 . |
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ABRUZZO, FORMAZIONE:RIFORMA ACCREDITAMENTO AL VAGLIO DELLA TRIPARTITA |
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Pescara, 2 luglio 2009 - La riforma del sistema di accreditamento degli enti di formazione è al vaglio della Commissione Tripartita. Si è tenuta, infatti, l’ altro ieri a Pescara, presso la Sala Giunta, la prima riunione nella quale l´assessore alla Formazione, Paolo Gatti, ha presentato il progetto di riforma. Dalla prima analisi del testo è emersa, da parte dei componenti della Tripartita, una larga condivisione di massima rispetto all´approccio che fonda l´azione di cambiamento del sistema voluto dall´assessore, che si incardina sui principi della qualità, del merito e della semplificazione. "La Formazione - ha commentato l´assessore - da settore autoreferenziale diverrà un reale strumento al servizio delle imprese con il rafforzamento del capitale umano e con l´obiettivo di dare buona e stabile occupazione ai lavoratori". "In questo particolare frangente - ha ripreso Gatti - il ruolo della Formazione è essenziale per ricostruire dalle fondamenta un sistema Abruzzo in cui si facciano le cose seriamente, con regole e controlli, disegnando un futuro di opportunità per aziende, lavoratori e giovani". Quindi l´assessore ha concluso: "Ci siamo aperti come sempre al confronto con le parti sociali e speriamo che possano giungere, come già avvenuto ieri, altri suggerimenti che vadano nella direzione del cambiamento fattivo del sistema, premiando la qualità, il merito e la semplificazione". I componenti della commissione Tripartita potranno presentare proposte di modifica del testo, che saranno discusse nella prossima riunione, convocata per mercoledì prossimo, 8 luglio, a Pescara. Il percorso di esame e valutazione del progetto di riforma prosegue dunque spedito verso l´approvazione definitiva, prima della pausa estiva. . |
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AMMINISTRATORI-DOTTORI, ACCORDO A CONEGLIANO CON L´UNIVERSITA´ DI PADOVA |
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Rubano, (Pd), 2 luglio 2009 - Una laurea per dipendenti comunali e amministratori. Il riconoscimento dei crediti formativi all´Università di Padova sarà all´ordine del giorno dell´incontro di formazione - in programma venerdì 3 luglio dalle 9. 30 alle 13 nell´ex convento di San Francesco, via De Amicis 4, Conegliano (Tv) - ai quali sono stati invitati i 368 sindaci veneti eletti il 6 e 7 giugno; sull´argomento interverrà Mario Bolzan, docente di Statistica all´Ateneo patavino. In occasione dell´incontro, organizzato da Anciveneto, verranno poi illustrati da parte di Adriano Donaggio, già responsabile della comunicazione della Biennale di Venezia, i fondamentali per “parlare bene in pubblico”. All´evento parteciperanno anche il sindaco di Conegliano Alberto Maniero, l´assessore regionale agli Enti Locali Flavio Silvestrin, il presidente Anciveneto Vanni Mengotto e il direttore dell´Associazione dei Comuni Dario Menara. . |
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BOLZANO: SITUAZIONE DEI PRECARI E FOTO ONLINE: L´INTENDENZA SCOLASTICA PRECISA |
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Bolzano, 2 luglio 2009 - -La situazione degli insegnanti non di ruolo in Alto Adige è molto meno drammatica di quella di altre realtà nazionali e comunque non certo da “assalto alla diligenza”, sottolinea l´Intendenza scolastica italiana in merito ad un articolo di stampa a seguito di una foto pubblicata sul sito dell´Intendenza. "Le immagini all’interno delle news hanno il solo scopo di alleggerire il piano della comunicazione, senza alcuna intenzione di fare della facile ironia o deridere situazione personali che vanno rispettate. Visto che però una certa sensibilità è stata urtata, l’immagine è stata tolta dal sito", informa l´Intendenza. Da un’immagine online (un treno stipato di persone) si è preso lo spunto per una lunga serie di considerazioni sull´Alto Adige riguardo alla situazione degli insegnanti precari. L´intendenza scolastica italiana evidenzia "che la situazione degli insegnanti non di ruolo è molto meno drammatica di quella di altre realtà nazionali e comunque non certo da assalto alla diligenza. " I problemi dei precari, infatti, quando nascono, sono conseguenza non tanto della lunghezza delle graduatorie (la graduatoria più affollata, quelle delle scuole primarie, conta circa 120 persone, cui si aggiungono circa 80 persone di riserva che stanno ancora terminando gli studi per l’abilitazione professionale), ma per il fatto che alcuni insegnamenti sono offerti solo in poche scuole. Dove la richiesta di nuovi insegnanti è oggettivamente bassa, prosegue la nota, anche graduatorie poco affollate possono generare tempi lunghi per la nomina in ruolo. Ma si tratta sempre di casi circoscritti e ben individuati. Proprio per fare fronteggiarli la Provincia ha recentemente introdotto importanti misure a favore di tutti i precari. Dallo scorso anno una legge provinciale ha istituito – e si tratta di una novità assoluta in tutta Italia - un contingente organico supplementare per l’assunzione a tempo indeterminato di supplenti di lunga data e che ha consentito l’assunzione a tempo indeterminato nelle sole scuole in lingua italiana di ulteriori circa 40 docenti. L´intedenza ricorda che un’altra norma, anche questa ancora non introdotta nel resto d’Italia, ha previsto la proroga dei contratti annuali di supplenza qualora permangano le condizioni di assenza del titolare. Le domande e gli aggiornamenti delle graduatorie vengono presentate con procedure analoghe al resto d’Italia,ma con una modulistica semplificata e senza decine e decine di codici meccanografici da digitare a cura del supplente. "Verso i supplenti vi è quindi attenta considerazione per le loro problematiche, che si realizza anche attraverso il sito web che riporta in tempo reale, attraverso le news, la normativa e tutte le scadenze amministrative", ribadisce la nota. Le immagini all’interno delle news "hanno il solo scopo di alleggerire il piano della comunicazione, senza alcuna intenzione di fare della facile ironia o deridere situazione personali che vanno rispettate. Visto che però una certa sensibilità è stata urtata, l’immagine in questione è stata tolta dal sito", conclude l´Intendenza. . |
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SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO IN VALLE D´AOSTA SONO DISPONIBILI 25 POSTI |
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Aosta, 2 luglio 2009 - E’ stato pubblicato sul sito del Servizio civile nazionale (http://www. Serviziocivile. It/) il bando per la selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Italia. In Valle d’Aosta sono disponibili 25 posti. Alla selezione possono prendere parte i ragazzi e le ragazze fra i 18 e i 28 anni. Le candidature vanno consegnate all’ente di riferimento entro e non oltre le ore 14 di lunedì 27 luglio 2009. Descrizione dei progetti:
Enti |
Progetto |
Settore |
Volontari |
Riferimenti e sito internet |
Comune di Torino - Parco Nazionale del Gran Paradiso |
Non solo Natura 2009 |
Ambiente |
2 |
Via Losanna 5 - 11100 Aosta Tel: 0165/44126 Fax: 0165/236565 www. Pngp. It |
Aspert (Associazione Sport per tutti) |
Un impegno a tutto tondo |
Assistenza |
2 |
Via delle Volpi, 3 11013 Courmayeur Tel: 0165/844256 - 340/7698509 Fax: 0165/844257 www. Aspert. Org |
Centro di Servizio per il Volontariato |
365 giorni con gli anziani: ascolto e assistenza |
Assistenza |
2 |
Via Xavier de Maistre, 19 - 11100 Aosta Tel: 0165/230685 www. Csv. Vda. It |
Federazione regionale delle associazioni di Volontariato del soccorso |
Non solo soccorso_ Alta e bassa Valle |
Assistenza |
10 |
Viale Chanoux, 179 11024 Chatillon (Ao) Tel: 0166/62667 Fax : 0166/531518 www. Volontaridelsoccorsovda. It |
Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) |
Il turismo sociale al servizio della solidarietà e dello sviluppo |
Patrimonio artistico e culturale |
1 |
Piazza Giovanni Xxiii, 2 11100 Aosta Tel: 0165/41149 Fax: 0165/369375 www. Acli. It |
Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) |
Progetto di assistenza sociale ed empowerement alle persone con Sm e patologie similari 2009 |
Assistenza |
2 |
Via Grand Eyvia, 27 11100 Aosta Tel: 0165/554926 Fax: 0165/216821 www. Aism. It |
Federazione Scs/cnos Salesiani |
Aiutiamoli a scuola |
Educazione e Promozione culturale |
1 |
Istituto Don Bosco Via Tornafol, 7 11024Chatillon Tel: 0166/560111 www. Federazionescs. Org |
Adoc – Codacons - Federconsumatori |
Vico Viii |
Educazione e Promozione culturale |
5 |
Codacons – Via Gorret, 29 Aosta www. Codacons. It Federconsumatori - Via Chavanne, 18 - Aosta Tel: 335-6127150 www. Federconsumatori. It | . |
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TRENTO: AL VIA "2 MESI PER ESSERCI" FIRMATI IERI I PRIMI UNDICI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE |
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Trento, 2 luglio 2009 - Comincia con l´attivazione dei primi undici progetti l´esperienza "2 mesi per Esserci". Con le prime firme siglate ieri presso la sede dell´Ufficio del Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento, parte così l´innovativa esperienza di servizio civile che vedrò 25 ragazzi impegnati per due mesi in attività riguardanti assistenza, educazione e promozione culturale, valorizzazione del patrimonio storico e artistico, tutela dell’ambiente Un´occasione per vivere e dedicare un periodo della propria vita al servizio della comunità e di sperimentare un´esperienza di partecipazione attiva dedicandosi agli altri. La sperimentazione avviata dal Servizio Civile provinciale riguarda 13 progetti rivolti ad un totale di 25 giovani, di cui 17 cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 20 anni e - altro aspetto inedito ed innovativo a livello nazionale - 8 cittadini stranieri tra i 18 e i 28 anni residenti in provincia di Trento da almeno due anni ed in regola con il permesso di soggiorno. Ottimo il successo ottenuto dall´iniziativa ad appena venti giorni dalla sua presentazione, avvenuta lo scorso 12 giugno: " Il numero delle richieste di partecipazione ai progetti ha superato di gran lunga quello che ci aspettavamo - ha commentato Sara Guelmi, responsabile dell´Ufficio Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento -. A fronte di 13 progetti e di 25 posti disponibili le domande pervenute al nostro ufficio sono state più del doppio, e continuano a giungere anche a termine di presentazione ormai chiuso. Questi dati non possono che renderci molto soddisfatti dell´iniziativa". Numeri che confermano il sempre crescente interesse che i giovani nutrono per le esperienze di servizio civile che in questa innovativa forma bimestrale sarà replicato anche il prossimo anno. Ad agosto prenderanno servizio gli altri 14 ragazzi. . |
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CONVEGNO SU TUTELA GIURIDICA DELL´´AMBIENTE |
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Trieste, 2 luglio 2009 - Dal diritto internazionale e comunitario, anche nel contesto di collaborazioni sviluppato in Alpe Adria, agli aspetti tecnici ed amministrativi del controllo, dal danno ambientale alla responsabilità contabile amministrativa, alla tutela penale del patrimonio naturale. Saranno questi gli argomenti al centro del convegno "La Tutela transnazionale dell´Ambiente. Sensibilità e metodologie a confronto" che la Regione Friuli Venezia Giulia e la rivista "la Giurisprudenza ambientale" hanno promosso venerdì prossimo (3 luglio - inizio ore 9. 15) a Villa Manin di Passariano. L´incontro sarà aperto dall´assessore regionale all´Ambiente e ai Lavori pubblici, Vanni Lenna, e con il contributo di giuristi, esperti e docenti universitari italiani e sloveni - coordinati dal presidente della V Sezione del Consiglio di Stato, Raffaele Jannota - saranno affrontati nel corso della mattinata i vari aspetti legati alla tutela ambientale. . |
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RELAZIONE 2009 E RAPPORTO ARPA SULLO STATO DELL´AMBIENTE DE RUGGIERO: L´AMBIENTE E´ UN MALATO CHE RISPONDE ALLE TERAPIE |
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Torino, 2 luglio 2009 - La 4ª Relazione 2009 e il 10° Rapporto Arpa sullo stato dell´Ambiente in Piemonte sono stati presentati ieri. L’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero e il Direttore di Arpa Piemonte Silvano Ravera hanno illustrato la situazione aggiornata dell’ecosistema regionale. La stesura dei documenti è frutto del lavoro della Direzione regionale 10 Ambiente e dei relativi settori, coadiuvata dalle altre direzioni regionali, e delle strutture operative di Arpa Piemonte. Il Sistema Informativo Regionale Ambientale e il suo valore stategico per conoscere e difendere l’ambiente sono stati l’argomento della tavola rotonda pomeridiana, con gli interventi dell’Assessore alla Ricerca ed Innovazione Andrea Bairati e del Direttore regionale all’Ambiente Salvatore De Giorgio. L’assessore de Ruggiero sostiene che “L’ambiente è malato, lo sappiamo, ma è un malato che risponde bene alle terapie che abbiamo adottato ormai da qualche anno. Non c’è più tempo per essere pessimisti, come si è detto durante la Giornata Mondiale per l’Ambiente dello scorso 5 giugno. E’ un messaggio serio e pragmatico: al punto in cui siamo la cosa importante non è più piangere su cosa abbiamo perso, ma come costruire un rapporto di convivenza virtuosa con quanto ancora rimane. Il tempo che abbiamo di fronte a noi va usato responsabilmente, sul piano individuale, sociale e politico-istituzionale. È peraltro il profilo che abbiamo adottato in questi anni di governo della Regione. E i risultati raggiunti, seppur con fatica, si vedono”. Le Due Relazioni Sono Disponibili, a partire dalle ore 13. 00, Sulla Home Page Della Regione Piemonte, Nella Sezione “In Evidenza” (www. Regione. Piemonte. It) . |
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AMBIENTE:IL FOTOGRAFO ELIO CIOL A CENTRO DIDATTICO BASOVIZZA |
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Trieste, 2 luglio 2009 - Venerdì prossimo, 3 luglio, alle ore 18. 00, al Centro didattico naturalistico di Basovizza (Ts), sarà presente Elio Ciol, uno tra i più noti fotografi italiani, noto anche all´estero per il suo modo di interpretare il paesaggio e gli ambienti naturali. Ciol parteciperà al lancio del concorso di fotografia digitale per portfolio di immagini "Storie di Natura-attimi di biodiversità", promosso dal Wwf/area marina protetta di Miramare e dal Circolo Fotografico Triestino, con il patrocinio di Provincia di Trieste, Comitato Pro Parco del Mare e Centro Unesco di Trieste, e la collaborazione del Corpo forestale regionale. E´ possibile partecipare al concorso inviando le proprie opere sino al 15 dicembre 2009. Maggiori informazioni sull´iniziativa si possono trovare sui siti www. Riservamarinamiramare. It e www. Circolofotograficotriestino. It, oppure telefonando all´Area marina protetta di Miramare (tel. 040 224147, int. 2). . |
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INQUINAMENTO ACUSTICO: CONTRIBUTI AGLI ENTI LOCALI DELLE MARCHE PER L´UTILIZZO DI MATERIALI FONOASSORBENTI E FONOISOLANTI |
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Ancona, 2 Luglio 2009 - Risorse agli enti locali per combattere l´inquinamento acustico. La Giunta regionale ha definito i criteri e le modalita` per la concessione di contributi a Province, Comuni, Comunita` montane e Unioni dei Comuni che utilizzano materiali fonoassorbenti e fonoisolanti nell´edilizia. A disposizione, per il 2009, 250 mila euro. La legge regionale del 2001 prevede che i Comuni approvino piani di classificazione acustica del territorio in sei fasce, a cui deve seguire la caratterizzazione o mappatura acustica mediante misure fonometriche. ´Nelle Marche ´ spiega l´assessore regionale all´Ambiente, Marco Amagliani ´ secondo recenti stime, sono 222 i Comuni che hanno approvato la classificazione acustica, in pratica piu` del 90%, e 15 quelli che l´hanno adottata. L´attivita` di misurazione del rumore acquista valore strategico per orientare le scelte sulle azioni da promuovere per contrastare l´inquinamento acustico e per valutare la necessita` di intervenire con un piano di risanamento acustico´. Nel piano saranno individuate le sorgenti di rumore, le zone da risanare, i soggetti a cui compete l´intervento, le priorita`, le modalita` e i tempi di risanamento, la stima degli oneri finanziari. Per l´erogazione dei contributi si procedera` attraverso la formazione di una graduatoria che assegnera` una scala di punteggio secondo determinati criteri, quali il tipo di ricettore (edifici che ospitano le fasce di popolazione piu` deboli); il numero di persone in media direttamente interessate; il superamento del limite tra la classe acustica prevista e i valori rilevati; l´adozione di un piano comunale di risanamento acustico; il miglioramento delle caratteristiche energetiche dell´edificio (in considerazione che molti degli interventi realizzabili aumentano l´isolamento termico dell´edificio). Per richiedere il contributo (fino a un massimo del 40% della spesa di investimento ammissibile e documentata) dovra` essere presentata un´apposita domanda a seguito della pubblicazione sul Bur di uno specifico bando. La domanda dovra` essere corredata da una scheda progettuale. Saranno ammessi solo interventi su edifici, strutture o aree appartenenti a Province, Comuni, Comunita` montane e Unioni dei Comuni delle Marche e site in Comuni delle Marche in cui sia stata approvata la classificazione acustica del territorio comunale. . |
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FUOCHI NEI BOSCHI, FINO AL 31 AGOSTO È VIETATO ACCENDERLI NELLE PROVINCE DI LUCCA, PISA E LIVORNO DIVIETO GIÀ IN VIGORE DA ALCUNE SETTIMANE PREVISTE MULTE DA 200 A 2.000 EURO PER I TRASGRESSORI |
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Firenze, 2 luglio 2009 – E’ scattato ieri e resta in vigore fino al 31 agosto il divieto di accendere fuochi, bruciare residui vegetali e compiere altre operazioni che possano creare pericolo d’incendio nei boschi e in una fascia contigua di 200 metri. Chi non rispetta tale divieto rischia una multa che va da un minimo di 200 euro a un massimo di 2. 066, nel caso in cui il fuoco venga acceso in un bosco che rientra nel territorio di uno dei 97 comuni a rischio particolarmente elevato, secondo il Regolamento forestale in vigore. In questa fase in cui aumenta il rischio incendi in una regione la cui superficie boscata (oltre un milione di ettari) copre metà del territorio complessivo, il regolamento dà inoltre alle province la facoltà di proibire l’accensione di fuochi su tutto il territorio provinciale, anche aldilà della fascia di 200 metri. Le norme dell’alto rischio vietano poi l’accensione di fuochi in caso di vento e prevedono che anche i fuochi accesi al di fuori della distanza minima di 200 metri dal bosco siano comunque spenti entro le ore 10 del mattino. In ogni caso è necessario accertarsi che i residui lasciati siano completamente spenti e non rischino di riattivarsi a causa del vento. Nelle scorse settimane alcune province hanno già anticipato l’inizio del periodo ad alto rischio per gli incendi boschivi. In provincia di Lucca il divieto è in vigore su tutto il territorio provinciale già dal primo giugno, anche in considerazione dei numerosi episodi che si sono verificati nel mese di maggio, in particolare in Versilia. La Provincia di Livorno ha fatto scattare il divieto dal 22 giugno sull´intero territorio provinciale, mentre la Provincia di Pisa ha decretato l’alto rischio dal 20 giugno, ma solo per alcuni comuni considerati particolarmente a rischio, cioè Buti, Calci, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano. Qui è vietata fino al 31 agosto l’accensione di qualsiasi tipo di fuoco, anche oltre la fascia di 200 metri. In caso di avvistamento di incendi boschivi, occorre contattare la Sala operativa unificata permanente (Soup) della Regione Toscana che risponde al numero verde 800 425 425 ed è attiva 24 ore su 24 tutto l’anno. Tale numero è integrato con il 1515 del Corpo forestale dello Stato e con il 115 dei Vigili del fuoco. Per migliorare l’efficacia degli interventi in questo periodo ad alto rischio sono attivi anche dieci Centri operativi provinciali (Cop) con orario 8-20. Quanto ai mezzi e unità di intervento la Toscana potrà contare per tutta l’estate su una forza complessiva di 1. 300 mezzi terrestri e di 3. 600 uomini addestrati e operativi . A ciò si aggiunge la flotta aerea regionale che dispone, nello schieramento estivo, di 10 elicotteri per il supporto nello spegnimento degli incendi, gestiti dalla Sala operativa unificata permanente. Infine il Dipartimento della Protezione Civile, tramite il Centro Operativo Aereo Unificato (Coau), attiva, su richiesta della Soup regionale, mezzi della flotta aerea nazionale, in occasione di eventi di particolare gravità che possono avere implicazioni sulla tutela e l’incolumità dei cittadini. . |
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INCENDI BOSCHIVI: L´AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE DELL’ EMILIA ROMAGNA HA ATTIVATO LA FASE DI ATTENZIONE E LA SALA OPERATIVA UNIFICATA PERMANENTE |
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Bologna, 2 luglio 2009 – Scatta la fase di attenzione per gli incendi boschivi. L’ha attivata ieri l’Agenzia regionale di Protezione civile, dopo un confronto con il Comando regionale del Corpo forestale dello Stato e della Direzione regionale del Corpo dei Vigili del Fuoco, valutando anche le condizioni meteoclimatiche fornite dal Centro funzionale Arpa Sim. E’ stata inoltre attivata la Soup (Sala operativa unificata permanente) al Centro operativo regionale (Cor) dell’Agenzia di Protezione civile, con il compito di coordinare tutte le strutture impegnate in Emilia-romagna nella lotta agli incendi boschivi, in raccordo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, come previsto dagli “indirizzi operativi per fronteggiare gli incendi boschivi e di interfaccia e i rischi conseguenti – stagione estiva 2009” emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri l’11 giugno. La Soup è composta da personale della sala operativa e del centro multirischi dell’Agenzia di protezione civile, del Corpo forestale dello Stato, del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e da personale del volontariato regionale di Protezione civile. E’ operativa dalle 8 alle 20, sette giorni su sette. Negli orari notturni sono attive le sale operative del Corpo forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco, integrate con un servizio di reperibilità dell’Agenzia regionale e del volontariato di protezione civile. La Regione Emilia-romagna sarà impegnata a cooperare per la campagna antincendi boschivi nei territori della Sicilia e dell’Abruzzo, con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile e le regioni interessate, attraverso l’invio di squadre dotate di attrezzature specialistiche fin dalle prossime settimane. . |
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VENDOLA INCONTRA BERLEN E PROMETTE: LA DISCARICA LOMBARDI CHIUSA ENTRO L´ANNO |
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Bari, 2 luglio 2009 - Nel pomeriggio di ieri incontro presso la sede della presidenza della Regione Puglia tra il Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola e il Sindaco di Mola di Bari Nico Berlen; tema dell’incontro l’emergenza rifiuti e il conferimento dei rifiuti provenienti da Ugento presso la discarica in Contrada Martucci al confine tra i Comuni di Mola e Conversano. In risposta alla forte preoccupazione espressa ieri dal Sindaco Berlen per l´ordinanza di trasferimento dei rifiuti dell´Ato Lecce 3 alla discarica in località Martucci il Presidente Vendola ha assunto tre impegni precisi. Il Presidente della Regione Puglia si è impegnato a: 1) chiudere definitivamente la discarica della Lombardi Ecologia, con una propria ordinanza "tombale", il più presto possibile e comunque entro il 2009; 2) ridurre significativamente il quantitativo di rifiuti provenienti da Ugento a partire dal 15 settembre, se non prima; 3) tenere a Mola nella seconda metà di settembre una conferenza di servizi sullo stato dell´ambiente con la partecipazione dell´Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa Puglia) per valutare e inibire gli effetti dello smaltimento dei rifiuti avvenuto negli ultimi 23 anni in contrada Martucci (in questa sede saranno ratificati gli ulteriori obblighi necessari a salvaguardia del territorio). Appena nella mattina dell’ altro ieri il Sindaco Berlen aveva chiesto al Presidente un incontro urgente per discutere la questione. “Siamo molto grati al Presidente Vendola per avere ascoltato la nostra voce pure in una fase così delicata della vita politica della Regione Puglia – ha detto Berlen. Questi impegni presi dal Presidente sono la dimostrazione della forte attenzione del Presidente Vendola per il Comune di Mola. . |
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