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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Luglio 2009
STUDIO GETTA LUCE SULLE PROPRIETÀ ANTICANCEROGENE DELLA VITAMINA D  
 
Bruxelles, 9 luglio 2009 - Un nuovo studio finanziato dall´Unione europea allarga le nostre conoscenze sulle presunte proprietà anticancerogene della vitamina D. Le scoperte sottolineano la necessità di ulteriori trial clinici volti ad esaminare il potenziale della forma attiva della vitamina D3 di prevenire e curare il cancro del colon. Le scoperte sono pubblicate online nella rivista Journal of Clinical Investigation. L´ue ha sostenuto il lavoro attraverso il progetto Nucsys ("Systems biology of nuclear receptors: A nutrigenomics approach to aging-related diseases"), finanziato nell´ambito dell´area di attività "Risorse umane e mobilità" del Sesto programma quadro (6° Pq), e il progetto Microenvimet ("Understanding and fighting metastasis by modulating the tumour microenvironment through interference with the protease network"), finanziato attraverso il tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq). Il cancro colon-rettale viene diagnosticato a oltre 400. 000 persone ogni anno in Europa, e rappresenta la seconda causa di morte più comune nelle donne e il terzo tumore più comune negli uomini. Esso uccide più di 200. 000 persone ogni anno, facendone la seconda causa di morte per tumore, sia per gli uomini che per le donne. Una serie di studi hanno indicato le probabili proprietà anticancerogene della forma attiva della vitamina D3 Studi precedenti su linee cellulari cancerose del colon umano avevano mostrato che la forma attiva della vitamina D3 potrebbe influenzare i livelli di attività di un gene denominato Cst5. Cst5 è responsabile della produzione di una proteina chiamata cistatina D. Nello studio in questione, ricercatori spagnoli hanno esaminato questa proteina più in dettaglio. Le loro indagini rivelano che la cistadina D possiede importanti caratteristiche di soppressione tumorale e che si tratta del meccanismo attraverso il quale la vitamina D3 agisce sulle cellule tumorali. "Questi risultati aiutano a spiegare la maggiore suscettibilità al tumore del colon causata dalla carenza di viatmina D in animali modello, nonché i risultati di studi epidemiologici e clinici che indicano un´azione antitumorale della vitamina D nell´uomo," scrivono i ricercatori. Per prima cosa, i ricercatori hanno stabilito che la forma attiva della vitamina D3 attiva direttamente il gene Cst5 nelle linee cellulari cancerose del colon umano. Questo aumenta i livelli della proteina cistatina D nelle cellule. Ne risulta che la proteina cistatina D inibisce la cresita delle linee cellulari del tumore del colon umano, sia in vitro che nei topi. La riduzione artificiale dell´attività del gene Cst5 impedisce la risposta delle cellule agli effetti antitumorali della vitamina D. Rimane poco chiaro il meccanismo preciso attraverso il quale la cistatina D controlla le cellule tumorali. Tuttavia, i ricercatori concludono: "Prese insieme, le nostre scoperte rivelano un´attività imprevista del Cst5 come soppressore tumorale. Inoltre, i nostri risultati illustrano ciò che noi crediamo essere il nuovo meccanismo dell´azione antitumorale del metabolita più attivo della vitamina D e forniscono una giustificazione logica per il suo impiego nella prevenzione e nella terapia del cancro del colon. Per maggiori informazioni, visitare: Journal of Clinical Investigation: http://www. The-jci. Org Progetto Nucsys: http://www. Uku. Fi/nucsys/ Progetto Microenvimet: http://www. Microenvimet. Eu/ Maggiori informazioni relative alla ricerca sulla salute finanziata dall´Ue http://ec. Europa. Eu/research/health/index_en. Html .  
   
   
VERO O FALSO: IL PROCESSO COGNITIVO É NEL CERVELLO UNA SCOPERTA DEI RICERCATORI DELL’UNIVERSITÀ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE DIMOSTRA QUALI AREE DEL CERVELLO E PROCESSI MENTALI SI ATTIVANO QUANDO ANALIZZIAMO FRASI VERE O FALSE  
 
Milano, 9 luglio 2009 - Un studio condotto mediante l’utilizzo della risonanza magnetica funzionale, realizzato presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-salute San Raffaele di Milano in collaborazione con l’Università di Lisbona e pubblicato sulla rivista Cortex, rivela che la capacità di distinguere il vero dal falso nella vita quotidiana coinvolge due distinti processi mentali e sistemi cerebrali. Studi condotti in precedenza in questo ambito suggerivano che i processi cerebrali di analisi di frasi, indipendentemente dal loro valore di verità, vengano effettuati dalla corteccia frontale inferiore, una regione ben nota per il suo coinvolgimento nell’elaborazione del linguaggio. Lo studio pubblicato su Cortex, svolto da ricercatori delle Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-salute San Raffaele di Milano e dell’Università di Lisbona, mostra invece che stabilire se una frase é vera si fonda soprattutto su un processo di recupero di informazioni dalla memoria, mentre determinare se essa é falsa attiva processi analoghi a quelli di ragionamento e soluzione di problemi. Ai volontari che hanno preso parte allo studio è stato chiesto di leggere, una alla volta, frasi semplici e verificabili, nelle quali un dato concetto era associato ad una certa proprietà (ad esempio “L’aereo atterra”,oppure “La giraffa è alta”), e di decidere se esse erano vere o false. Le frasi proposte sono state accuratamente bilanciate in termini di ambiguità e difficoltà, utilizzando sempre lo stesso campione di concetti e proprietà, mediante associazioni differenti, per generare infine sia le frasi vere che quelle false. I risultati dello studio hanno mostrato come l’analisi di frasi false attivi in maniera specifica le porzioni più anteriori della corteccia prefrontale destra, che altri studi hanno mostrato essere coinvolta in compiti di ragionamento. Al contrario, la comprensione di frasi vere coinvolge una regione più posteriore, precisamente la corteccia parietale sinistra, e il nucleo caudato, uno dei gangli della base (strutture sottocorticali “profonde” del nostro cervello), che è noto per il suo coinvolgimento nell’elaborazione di stimoli gratificanti. L’interpretazione proposta dagli autori, basata anche sulle conoscenze già disponibili in letteratura, è che il coinvolgimento della corteccia parietale rifletta il recupero dalla memoria di dati che possano confermare la verità della frase appena letta, mediante un processo di “ricerca e corrispondenza” che probabilmente richiede anche la partecipazione del nucleo caudato. L’attivazione di quest’ultimo, inoltre, potrebbe plausibilmente rappresentare anche il senso di gratificazione (reward nella letteratura anglosassone) derivante dall’avere correttamente riconosciuto una frase come vera. Afferma Stefano Cappa, Preside della Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-salute San Raffaele e autore dello studio: «I risultati di questo studio confermano la possibilità di affrontare con i metodi delle neuroscienze problemi ritenuti di solito dominio esclusivo della riflessione filosofica, e dimostrano la possibilità di “leggere” quello che avviene nella mente dei soggetti analizzandone l’attività cerebrale» Infatti, l’utilizzo della risonanza magnetica in questo tipo di esperimento ha consentito di mettere a confronto due modelli che in precedenza erano stati discussi solo a livello teorico, e di fornire un dato concreto in proposito, verificando quali aree del cervello si attivano specificamente. In pratica ha permesso di effettuare un’inferenza dall’attività cerebrale, osservata con la risonanza magnetica e con sofisticate analisi dei dati, al processo mentale sottostante. Alla luce di questi risultati, e degli studi condotti in precedenza in questo ambito, è forse possibile tentare una riconciliazione tra posizioni storicamente conflittuali circa la comprensione del linguaggio, proprie di un dibattito che si può far risalire addirittura a Socrate e Protagora. Sembrerebbe che, quando le differenze tra verità e falsità sono chiare ed evidenti (come negli studi precedenti) ci comportiamo come relativisti, ed utilizziamo un singolo processo mentale per fornire un giudizio in merito. Invece, quando potenziali fattori linguistici confondenti vengono accuratamente controllati, e le differenze tra verità e falsità sono molto sottili (come nello studio appena pubblicato su Cortex), aderiamo ad una posizione “categoriale”, ed utilizziamo processi mentali e cerebrali qualitativamente differenti per decidere cosa è vero e cosa è falso. .  
   
   
CALABRIA: INCONTRO CON IL DIRETTORE DEL CENTRO NAZIONALE DEI TRAPIANTI  
 
Reggio Calabria, 9 luglio 2009 - Il Direttore generale del Dipartimento “Tutela della salute e politiche sanitarie” Andrea Guerzoni ha incontrato, ieri mattina, il Direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa. L’ occasione è servita per analizzare i risultati raggiunti nella regione nel corso dell’anno passato e per esporre i risultati del controllo (audit) fatto da esperti esterni sul centro regionale trapianti. “In un momento in cui la sanità calabrese viene dipinta solo con ombre - ha commentato Guerzoni – è importante sottolineare anche i punti di forza e mettere l’accento su quella parte di sanità che funziona. A partire dagli ottimi risultati in materia di trapianti". Il Direttore Nanni Costa, dal canto suo, ha sottolineato che sia a Cosenza che a Reggio Calabria esistono eccellenze chirurgiche e nefrologiche, capacità organizzativa e professionale. Anche sul piano clinico i risultati sono buoni: in Calabria c´è una media di quindici donatori di organi per milione di abitanti, risultato superiore alle altre regioni meridionali". Nel 2008 - secondo i dati del Centro Regionale Trapianti - sono stati ventisei i donatori effettivi di organi e tessuti. Cinquanta persone, tra la struttura di Reggio Calabria e quella di Cosenza, hanno subito un trapianto di rene, abbandonando la dialisi. Mentre venticinque trapianti di cuore ed altrettanti di fegato sono stati effettuati in altre parti d’Italia grazie agli organi prelevati in Calabria. .  
   
   
TOSCANA: ASSICURATE A TUTTI L´ABITUALE ASSISTENZA LETTERA DELL´ASSESSORE ROSSI AI DIRETTORI GENERALI DELLE ASL  
 
Firenze, 9 luglio 2009 - «Desidero invitare tutti voi a proseguire in assoluta tranquillità nella vostra opera di garanzia della abituale assistenza e cura, che il nostro Servizio sanitario regionale ha sempre assicurato, a favore di tutti gli individui presenti sul territorio toscano, senza distinzione alcuna, invitando espressamente la popolazione immigrata a continuare ad avvalersi della assistenza sanitaria fornita dalla Regione Toscana. » L´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi conclude con queste parole una lettera inviata ai direttori generali delle Aziende sanitarie, a tutti gli operatori del Servizio sanitario regionale e agli Ordini professionali del settore sanitario in relazione all´approvazione del cosiddetto “decreto sicurezza”. «A questa posizione non mi spinge un generico “buonismo” - spiega l´assessore Rossi – Nel caso l´assistenza sanitaria rivesta carattere d i urgenza mi sembrerebbe semplicemente disumano un comportamento che potrebbe tener lontane le persone dai servizi. E´ poi noto che le malattie possono diffondersi e quindi curare tutti, a prescindere dal loro status legale, significa tutelare la salute di tutti». Nella lettera infatti l´assessore esprime la preoccupazione «che, a fronte della situazione di incertezza che si è creata, venga, anche nei casi di necessità, condizionato e reso più difficile l’accesso ai servizi sanitari da parte delle persone immigrate, con conseguente pericolo per la tutela della salute di tutta la popolazione della Toscana, potendo così pregiudicare l’interesse generale della collettività. » Dall´analisi delle normative, prosegue l´assessore «risulta chiaramente che chi deve prestare la propria opera sanitaria è esonerato dal richiedere al cittadino immigrato i documenti inerenti la regolarità del soggio rno e che l’accesso alle strutture sanitarie non può comportare alcun obbligo di segnalazione all’autorità. Pertanto, lo spirito della legge è quello di garantire al cittadino immigrato le cure e l’assistenza necessarie per garantire il rispetto di quegli elementari principi e diritti della persona in quanto tale. In merito alla introduzione del reato di clandestinità, quale reato contravvenzionale procedibile d’ufficio, e ai dubbi interpretativi connessi agli eventuali obblighi che deriverebbero a carico dei pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che venissero a conoscenza del reato in questione nell’esercizio delle loro funzioni, ritengo che ipotizzare che a carico dei soggetti suddetti sussista un vero e proprio obbligo di segnalazione all’autorità determinerebbe una vera lesione oltre che delle elementari regole di etica e di civiltà di questo Stato, dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale e dell’ordinamento regionale toscano, nonché del codice deontologico medico. » La lettera contiene riferimenti specifici all´articolo 32 della Costituzione, allo Statuto della Regione Toscana e al Codice deontologico del medico. L´assessore Rossi conclude assicurando che «sarà cura di questo Assessorato, nella convinzione che sia impossibile imporre al medico la violazione dei diritti fondamentali dell’individuo e dei principi normativi ed etico-deontologici, che sorreggono la professione sanitaria, approfondire, anche in collaborazione con gli Ordini dei medici, la tematica in questione e, conseguentemente, percorrere tutte le vie giuridiche e politiche consentite dall’ordinamento per garantire la tutela della salute individuale e collettiva e per sostenere pienamente la scelta operata dal medico. » .  
   
   
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: IN SICILIA NASCE IL REGISTRO 12 I CENTRI IN RETE GRAZIE ALLA SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO  
 
Catania, 9 luglio 2009 – Un censimento completo dei casi di leucemia mieloide cronica (Lmc) in Sicilia. Da oggi è possibile con l’istituzione del registro epidemiologico, a seguito dell’accordo triennale tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria V. Emanuele Ferrarotto S. Bambino di Catania e Bristol-myers Squibb. Non solo. Sarà favorito il costante monitoraggio della malattia con i test, verrà creata la scheda paziente per la valutazione precoce dell’efficacia della terapia e implementata la rete informatica di collegamento tra i 12 centri coinvolti. Ogni persona colpita da una malattia grave come la leucemia mieloide cronica può quindi recarsi alla struttura più vicina al proprio domicilio. L’iniziativa, fra le prime in Italia, è stata presentata oggi a Catania in un incontro con la stampa e si colloca all’interno della rete siciliana per la Lmc. “Dalla collaborazione pubblico-privato – spiega il dott. Paolo Cantaro, Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Catania - si sviluppa un progetto virtuoso di assistenza sanitaria che valorizza le risorse regionali a esclusivo vantaggio del paziente e della comunità scientifica. Abbiamo le professionalità adeguate e la capacità di rispondere al bisogno di salute di tutti i siciliani”. Le cosiddette “migrazioni sanitarie”, a cui appena qualche anno fa faceva ricorso circa il 60% delle persone colpite da malattie oncoematologiche, sono destinate a calare ulteriormente. “Il progetto di partnership - afferma il dott. Giorgio Ghignoni, Direttore Market Access di Bristol-myers Squibb – entra ora nella fase operativa. Riteniamo che il percorso che si apre con la firma della convenzione possa rappresentare uno standard di collaborazione tra pubblico e privato, con l’obiettivo di fornire benefici concreti e utilizzare al meglio le risorse a favore della salute”. A testimonianza dell’alto valore scientifico dell’accordo, l’Assessorato alla Sanità della Regione Sicilia ha concesso il patrocinio all’iniziativa. “La Lmc – sottolinea il prof. Francesco Di Raimondo, Direttore dell’Istituto di Ematologia dell’Università di Catania – è una malattia complessa da gestire, è infatti importante effettuare regolarmente i test molecolari per verificare se i pazienti sviluppino resistenze alla terapia convenzionale e, se necessario, modificarla”. La rete, che riguarda una patologia rara - ogni anno in Sicilia si registrano poco meno di 100 nuovi casi di Lmc -, può rappresentare un modello per costituire un network regionale esteso anche ad altre malattie ematologiche più diffuse. Ha infatti permesso la standardizzazione di avanzate tecniche diagnostiche e l’uso di farmaci di seconda e terza linea, riservandoli ai malati che ne avevano realmente bisogno. Il valore della rete è quello di creare una stretta sinergia fra le strutture ematologiche del territorio, anche le più piccole, in modo da coordinare l’approccio diagnostico e terapeutico e mettere a disposizione di tutti quelle tecnologie più sofisticate che sono presenti nei centri più grossi. L’incidenza della Lmc aumenta con l’età (solo il 2% delle Lmc si manifesta sotto i 20 anni d’età), rappresenta il 15% di tutte le leucemie degli adulti e il 4% delle leucemie dell’infanzia. In Italia si registrano circa 1000 nuove diagnosi ogni anno. “La rete siciliana per la Lmc – continua il dott. Cantaro - è stata istituita nel 2005 con il supporto offerto dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc), successivamente è stata supportata anche dalla Regione Siciliana e ha visto la partecipazione di tutte le Unità operative di Ematologia della Sicilia. In questi anni ha prodotto risultati importanti e ha operato sia nell’ambito della ricerca scientifica che della clinica, permettendo di condividere conoscenze e competenze”. È un importante esempio di una sempre più incisiva capacità di intervento sul territorio, uno strumento per intercettare la mobilità sanitaria verso altre regioni del Paese e un punto di unione tra specialisti che operano sull’intero territorio. Che oggi cresce. I test, eseguiti nei vari centri coinvolti, saranno inviati presso il Laboratorio di Patologia Generale del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Catania per la valutazione. “Il mantenimento della rete siciliana per la Lmc – spiega il prof. Di Raimondo - consente che i pazienti siciliani continuino ad essere seguiti secondo le più avanzate linee guida internazionali mentre uno studio osservazionale europeo Unic (Abstract 126 pubblicato su Haematologica 2008;93 supplement no 1), ha rilevato che anche quando il paziente è dichiarato resistente alla terapia di prima linea, solo un terzo dei casi viene sottoposto ai test per la ricerca di mutazioni, necessari per procedere alle alternative terapeutiche disponibili”. “L’ampliamento del network in seguito alla convenzione con Bristol-myers Squibb – conclude il dott. Grignoni - risponde inoltre a concrete esigenze cliniche, perché, con il rafforzamento della rete informatica, sarà più facile la condivisione e lo scambio di dati tra strutture di diverso livello per consentire la continuità terapeutica”. Ciò permetterà una migliore gestione del rischio clinico, attraverso l’utilizzo di protocolli standardizzati condivisi, con un’evidente razionalizzazione nell’uso delle risorse disponibili. .  
   
   
MOTORI AL MASSIMO PER VISITE SPECIALISTICHE E RADIOLOGIA SI ESTENDE ALLA CHIRURGIA E AD ALTRE SPECIALITÀ IL MECCANISMO BONUM-MALUM IN TOSCANA UNO SFORZO STRAORDINARIO PER ABBATTERE LE LISTE DI ATTESA  
 
Firenze, 9 luglio 2009 - Tempi più brevi, definiti e omogenei sul territorio regionale per le visite specialistiche, e servizi radiologici “sotto pressione” per aumentare l´offerta di prestazioni diagnostiche. Con una nuova delibera, approvata dalla giunta regionale, l´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi impegna nuovamente i servizi sanitari sul fronte delle liste di attesa e mette sul piatto un investimento di 2. 500. 000 milioni di euro per nuove tecnologie e risorse professionali. «L´impegno per accorciare le liste di attesa in sanità – dice l´assessore Rossi - è un fatto di democrazia e non solo un elemento tecnico-sanitario. Mai allentare l´attenzione o abbassare la guardia. Dobbiamo anzi trovare soluzioni sempre nuove e diverse, al passo con l´evoluzione dei servizi e delle tecnologie. Interveniamo nuovamente sulla specialistica e la diagnostica chiamando tutto il sistema a uno sforzo straordinario». Il primo punto contenuto nel provvedimento stabilisce che a decorrere dal 30 ottobre prossimo il tempo massimo di attesa per le visite di chirurgia generale e di urologia non potrà superare i 15 giorni. Nel caso in cui l´Azienda sanitaria non riuscisse a fornire la prestazione entro questa scadenza, almeno in uno dei suoi presidi, pubblico o del privato accreditato, dovrà corrispondere al cittadino un indennizzo di 25 euro. Il meccanismo, comprensivo di bonum-malum, è analogo a quello introdotto nel febbraio del 2006 per le sette principali visite specialistiche (cardiologica, ginecologica, oculistica, neurologica, dermatologica, ortopedica e otorinolaringoiatria) ed esteso nel novembre dello stesso anno (con l´obbligo di rispettare il tempo massimo di 30 giorni) a circa 120 prestazioni di radiologia scheletrica e diretta d´organo, di radiologia tradizionale e di eco grafia. Ma il ventaglio è destinato ad allargarsi ancora. A partire dal primo gennaio 2010 infatti il primo accesso entro 30 giorni dovrà essere assicurato dalle Asl anche per le visite specialistiche di allergologia, reumatologia, endocrinologia e pneumologia. Per ottenere questo risultato i Comitati di area vasta, che svolgono compiti di programmazione e coordinamento delle prestazioni e dell´organizzazione sanitaria, sono tenuti a presentare progetti per incrementare le competenze specialistiche necessarie per raggiungere l´obiettivo. Il provvedimento interviene infine con grande energia sul problema della diagnostica strumentale, per assicurare ai cittadini un accesso in tempi più rapidi e tempestivi alle prestazioni di risonanza magnetica, Tc e Ecocolor-doppler. Ogni Area vasta dovrà disporre a partire dal primo settembre 2009 di almeno un polo radiologico ad alta produttività, che disponga di tecnologia di Risonanza magnetica ad a lta e bassa intensità di campo, attivo tutto l´anno, giorni festivi compresi, oltre le 12 ore giornaliere e di norma dalle 7 del mattino alle 23. .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: FRANCESCO MOLINARI E MATTEO MANASSERO PARTECIPANO ALLO SCOTTISH OPEN  
 
Roma, 9 luglio 2009 - Francesco Molinari e il sedicenne dilettante Matteo Manassero prendono parte al The Barclays Scottish Open (9-12 luglio) sul percorso del Loch Lomond Gc a Glasgow, in Scozia. Nel torneo che precede l´Open Championship (Turnberry, 16-19 luglio) faranno rodaggio per il major numerosi giocatori che abitualmente si esibiscono nel circuito americano: Angel Cabrera, Rory Sabbatini, Camilo Villegas, Ernie Els, Adam Scott, Retief Goosen, Geoff Ogilvy e John Daly per un ottimo field che comprende anche Colin Montgomerie, Nick Dougherty, Niclas Fasth e Darren Clarke. Il montepremi è di circa 3. 500. 000 euro dei quali 579. 340 andranno al vincitore. Giulia Sergas All´us Womens Open, Terzo Major Femminile Stagionale - Giulia Sergas sarà l´unica giocatrice italiana presente nell´Us Womens Open (9-12 luglio), il terzo major stagionale femminile in programma al Saucon Valley Cc a Bethlehen in Pennsylvania. Molto alto il montepremi che è di 3. 250. 000 dollari. Difende il titolo la coreana Inbee Park, che avrà la concorrenza di tutte le più forti proette del momento tra le quali ricordiamo Lorena Ochoa, Jiyai Shin, Paula Creamer, Cristie Kerr, Karrie Webb, Suzann Pettersen e Morgan Pressel. Challenge Tour: Edoardo Molinari Sempre Tra I Favoriti - Ancora una volta Edoardo Molinari sarà tra i favoriti in un torneo del Challenge Tour, l´Allianz Europen de Lyon (9-12 luglio) che si disputa al Golf du Gouverneur, a Monthieux, in Francia. Saranno con lui altri sette pro italiani: Andrea Zanini, Michele Reale, Alessio Bruschi, Federico Colombo, Gregory Molteni, Marco Crespi e Lorenzo Gagli. Gli ultimi due proveranno a recitare un ruolo da protagonisti insieme a Carlo Rodiles e a Marcus Higley. Il montepremi è di 150. 000 euro: il vincitore ne percepirà 24. 000. Alps Tour Con 14 Italiani - Quattordici giocatori italiani sono impegnati nel Peugeot Loewe Tour Club de Campo Villa de Madrid (9-11 luglio, 54 buche) il torneo dell´Alps Tour che si svolge al Club de Campo di Madrid. E´ la quarta tappa iberica del circuito nel quale è entrata anche la Spagna. I quattordici sono: Simone Brizzolari, Alberto Campanile, Matteo Delpodio, Marco Guerisoli, Lorenzo Magini, Federico Malossini, Alessio Mastriforti, Andrea Perrino, Andrea Rota, Paolo Terreni, Giacomo Tonelli, Andrea Zani, Michele Zanini e Nilson Cabrera, paraguaiano di nascita ma ormai italiano a tutti gli effetti. Tenta di conquistare il terzo titolo stagionale Andrea Perrino, leader della money list, ma dovrà guardarsi soprattutto dagli spagnoli che schierano 65 elementi. Il montepremi è di 60. 000 euro. Pga Tour: Si Disputa Il John Deere Classic - Il Pga Tour propone il John Deere Classic (9-12 luglio), che non ha una felice collocazione nel calendario, perché precede l´Open Championship in Scozia. Così alcuni bigs hanno preferito disputare lo Scottish Open e altri si sono presi la settimana di riposo. Sul percorso del Tpc Deere Run a Silvis, nell´Illinois, i nomi più noti sono quelli di Zach Johnson, Davis Love Iii, Lucas Glover, Kenny Perry e Scott Verplank. Il montepremi è di 4,3 milioni di dollari con prima moneta di 774. 000 dollari. Europei Boys: Italia 15ª, Ma Puo´ Entrare Tra Le Prime Otto - Gli azzurrini sono al 15° posto con 371 colpi, ma hanno ancora fondate chance di classificarsi entro l´ottava posizione nella qualificazione medal e battersi per il titolo nell´European Boys Team Championship, sul tracciato del Golfclub De Pan a Bosch en Duin in Olanda. L´italia (Luca Saccarello 73, Filippo Bergamaschi 74, Andrea Bolognesi 74, Mattia Miloro 74, Claudio Viganò 76, Emanuele Sesia 77) è a soli 4 colpi dalle due formazioni al settimo posto, Francia e Danimarca, un margine recuperabile con 18 buche ancora a disposizione. E´ in vetta l´Inghilterra con 356, che ha un colpo di vantaggio sulla Svezia. Seguono Spagna (362), la sorprendente Repubblica Ceca (363), Belgio e Germania (366). Al nono posto Irlanda e Norvegia (368), all´11° Portogallo, Svizzera e Scozia (369). Dopo la qualificazione su 36 buche medal le prime otto squadre classificate, come detto, sono ammesse al primo girone di match play dove si lotta per il successo. Le seconde otto competono per il nono posto, le altre quattro per il 17°. Accompagnano la squadra italiana il capitano Leonardo Motta, gli allenatori Alberto Binaghi e Marco Soffietti, il preparatore atletico Mauro Bertoni. Europei Ladies: Un Temporale Rallenta Il Torneo - Un violento temporale ha impedito il completamento del primo giro di qualifica dell´European Ladies Amateur Team Championship, ossia il Campionato Europeo a squadre Ladies. Pertanto si è resa necessaria una coda nella seconda giornata sul percorso del Gc Bled (par 73), a Bled in Slovenia. Le azzurre sono al 15° posto con 388 colpi e i seguenti parziali: Giulia Molinaro 74, Alessandra Averna 77, Anna Roscio 77, Alessia Knight 79, Alessandra De Poli De Luigi 81, Camilla Patussi 84. E´ al comando la Francia con 369 colpi, quattro sopra par, seguita da Inghilterra e Spagna con 371, da Danimarca e Olanda con 373, da Svezia e Norvegia con 377, dal Belgio con 378. Il ritardo porterà a una variazione nelle partite giocate dei match play (meno incontri in ciascuna gara), ma il Comitato Organizzatore dopo aver prima deciso di ridurre a 27 buche la qualificazione medal e poi averle riportate a 36 ancora non ha comunicato le linee ufficiali. Seguono la squadra azzurra la capitana Alessandra Salvi, l´allenatore Roberto Zappa e il preparatore atletico Ezio Sibona. Dopo la qualificazione medal le prime otto squadre classificate si disputeranno il titolo con formula match play. .  
   
   
GOLF - EUROPEI BOYS: L´ITALIA COMPETE PER LA NONA POSIZIONE  
 
Roma, 9 luglio 2009 - Agli azzurrini la rimonta verso il primo girone non è riuscita per due colpi. Partiti dal 15° posto, ottenuto dopo in giro iniziale, si sono fermati al decimo con 739 colpi (371 368), appunto a due dalla Germania che si è piazzata all´ottavo, l´ultimo valido per competere per il titolo. La qualificazione su 36 buche medal è stata appannaggio dell´Inghilterra con 714 (356 358), quattro sopra par, che sarà nel primo flight insieme a Danimarca (718), Svezia (725), Belgio (731), Spagna (734), Olanda (736), Repubblica Ceca (736) e la stessa Germania (737). Nel secondo che assegna la nona posizione, oltre all´Italia, vi saranno Francia, nona in qualifica con 738, Portogallo, 11° con 740, quindi Irlanda (740), Norvegia (742), Svizzera (743), Scozia (747) e Finlandia (756). La prodezza di Mark Parry, autore di una ´hole in one´ alla buca 15 (par 3) nel turno iniziale terminato poi con un 76, non è bastata per evitare al Galles, 17° con 760, il terzo flight dove si batterà per confermare la posizione con Polonia (783), Ungheria (789) e Slovenia (789). Su un percorso molto impegnativo, tra gli italiani solo Emanuele Sesia è riuscito ad effettuare un giro nel 71 del par, peraltro dopo un 77 che è stato scartato. Così gli altri azzurri: Saccarello 73 (77), Filippo Bergamaschi 74 72, Andrea Bolognesi 74 75, Mattia Miloro 74 76, Claudio Viganò 76 74. Accompagnano la squadra il capitano Leonardo Motta, gli allenatori Alberto Binaghi e Marco Soffietti, il preparatore atletico Mauro Bertoni. Europei Girls: Per L´italia Solo Il 17° Posto - Italia è rimasta al 17ª posto con 475 colpi (243 232) ed è stata inserita nel terzo girone all´European Girls Team Championship, che si sta svolgendo al Kokkola Golf Club di Kokkola in Finlandia. Competeranno per il titolo nel primo girone di match play l´Irlanda, che ha vinto la qualifica con 439 colpi (221 218), insieme a Spagna (442), Finlandia (443), Inghilterra (450), Svizzera (452), Svezia (452), Repubbica Ceca (452) e Belgio (455) classificatesi nell´ordine. Si batteranno per il nono posto nel secondo girone la Francia (455), che ha mancato il primo flight per i peggiori scarti rispetto al Belgio, la Germania (457). L´olanda (460), l´Austria (460), la Danimarca (462), il Galles (463), la Norvegia (464) e la Scozia (467). Le azzurrine contenderanno il 17° alle due formazioni che sono finite alle loro spalle: la Grecia (485) e la Lettonia (503). Sarà un girone all´italiana. Nella prima giornata si troveranno di fronte Grecia e Lettonia, quindi seguiranno gli incontri Italia-lettonia e Italia-grecia. Le azzurre hanno offerto una prestazione sicuramente molto al di sotto delle loro possibilità, come dimostra anche la graduatoria individuale in cui Federica Maria Costantini è 52ª con 159 (81 78), Valeria Tandrini è 62ª con 162 (85 77) e Chiara Brizzolari 63ª con lo stesso punteggio (77 85). Non classificata Eugenia Ferrero, che ha segnato 77 colpi nel secondo giro, ma che non ha avuto punteggio nel primo perché il suo 84 è stato annullato da una squalifica avendo firmato uno score con un colpo in meno. Al primo posto l´irlandese Leona Maguire con 144 (77 67), quindi con 145 la svizzera Sherlyn Popelka, la spagnola Anna Arrese e la norvegese Tonje F. Daffinrud. Accompagnano il team azzurro la capitana Giuliana Colavito e l´allenatore Stefano Soffietti. Le compagini che si battono per il titolo disputeranno nel match play due foursomes e tre singoli, le altre un foursome e due singoli. Tricolori Pulcini/e: Domenico Geminiani Subito In Vetta - Domenico Geminiani non si è smentito e si è portato subito al comando con 72 colpi nel Campionato Nazionale Pulcini iniziato sul percorso del Firenze Circolo Golf Ugolino. Il tredicenne del Gc Faenza Le Cicogne, che studia negli Stati Uniti e viene in Italia per le vacanze, ha lasciato a due colpi l´altro favorito del torneo, Federico Zucchetti (Bogogno), a tre Federico Rovegno (Rapallo) e a cinque Alessandro Bianco (Grugliasco) e Luigi Botta (Cherasco). Al sesto posto con 78 Lorenzo Scalise (Brianza), Carlo Castelli (Bergamo) e Matteo Moscheni (Bergamo). Nel torneo pulcine è in vetta con 77 Maria Vittoria Cantarini (Parco di Roma), seguita a un colpo da Roberta Liti (L´abbadia). Già sensibili i distacchi per le altre contendenti: è al terzo posto con 82 Francesca Avanzini (Laghi), e sono al quarto con 86 Serena Piccoli (Frassanelle), Martina Flori (Montelupo), Diana Maria Muttini (Green Club) e Chiara Filiberti (Alpino). Entrambe le gare si disputano sulla distanza di 54 buche: il taglio dopo 36 lascerà in gara 48 dei 90 contendenti in quella maschile e 24 delle 42 partecipanti in quella femminile. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER APRE I MONDIALI DI ATLETICA A BRESSANONE: EVENTO SPORTIVO E INCONTRO TRA GIOVANI  
 
Bolzano, 9 luglio 2009 - "Mi complimento sin d´ora con i vincitori ma anche con tutti gli atleti, perchè essere arrivati fino al Mondiali è già un grandissimo risultato": è quanto ha detto il presidente della Provincia Luis Durnwalder il 7 luglio a Bressanone rivolgendosi alle centinaia di atleti riuniti in piazza Duomo per la cerimonia inaugurale dei 6. Mondiali giovanili di atletica leggera. "Un evento sportivo ma anche l´occasione di incontro tra centinaia di giovani da tutto il mondo", ha detto Durnwalder. Oltre 1300 atleti provenienti da 180 Nazioni dei cinque continenti e un totale di 2012 persone accreditate: i Mondiali di atletica under 18 a Bressanone, la più grande manifestazione sportiva mai tenutasi in Alto Adige, sono stati inaugurati ieri sera (7 luglio) in piazza Duomo dal presidente della Provincia Luis Durnwalder, che ha espresso la formula di rito nelle tre lingue (italiano, tedesco e inglese) e ha dichiarato ufficialmente aperta la rassegna iridata. Da oggi e fino al 12 luglio i giovani atleti gareggiano per un titolo mondiale sulla pista e gli impianti di salto e lancio in via Laghetti. "Saluto gli atleti, gli allenatori e i dirigenti giunti da ogni parte del mondo. Benvenuti in Alto Adige", ha esordito Durnwalder davanti a circa 5mila spettatori. Il governatore si è voluto complimentare con tutti i partecipanti "per il traguardo raggiunto: anche per chi non vincerà la medaglia, essere arrivato fino ai Mondiali è un grande risultato. " Durnwalder ha definito l´evento "eccezionale, perchè è una grande occasione non solo di sport ma anche di incontro e socializzazione tra giovani di tutto il mondo". Infine ha ringraziato l´organizzazione e ricordato l´ospitalità dell´Alto Adige e di Bressanone: "E se tornerete a casa con entusiasmo e un bel ricordo di questi Mondiali - ha concluso rivolto agli atleti - avremo raggiunto il nostro obiettivo. " .  
   
   
MONDIALI DI NUOTO, DALLA REGIONE LAZIO 4 PISCINE FINANZIATE CON 14 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 9 luglio 2009 - Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha presentato ieri i quattro impianti realizzati per i Mondiali di Nuoto Roma 2009, che si svolgeranno dal 18 luglio al 2 agosto. Da Frosinone a Monterotondo, da Anguillara a Tivoli, la Regione Lazio ha partecipato ai Mondiali di Nuoto Roma09 finanziando i quattro poli notatori con 14 milioni di euro. Le piscine, tre scoperte e una coperta, serviranno per gli allenamenti degli atleti, ma quando i mondiali di nuoto saranno finiti, resteranno ai cittadini come strutture pubbliche. Per Marrazzo le piscine rappresentano "una dote per le comunità del Lazio". "Intervenire a sostegno dei mondiali di nuoto per me significava soprattutto unire Roma al Lazio, perché so bene che quando i mondiali di nuoto saranno finiti, quelle strutture resteranno a disposizione dei cittadini e della comunità". "Se penso che a Frosinone c´è una piscina da 50 metri - ha concluso Marrazzo - spero che lì possa nascere una Filippi della Ciociaria. Senza strutture non nascono nuovi atleti". I motivi che hanno fatto decidere alla Regione Lazio di ´´partecipare a questa avventura - ha spiegato l´assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Lazio Giulia Rodano - erano quelli di dotare alcune realtà deficitarie di impianti di grande livello; coinvolgere e avvicinare persone al nuoto e ad altri sport minori legati all´acqua e far conoscere il territorio del Lazio alle delegazioni dei campioni che verranno ad allenarsi e prepararsi nelle nostre piscine". Alla conferenza stampa di presentazione degli impianti regionali erano presenti anche il presidente della Fin Paolo Barelli, il Presidente del Comitato organizzatore dei Mondiali "Roma09" Giovanni Malagò, il Commissario delegato dal governo per i Mondiali Roma09 Claudio Rinaldi, il sindaco di Frosinone Michele Marini, il sindaco di Monterotondo Mauro Alessandri, il sindaco di Anguillara Sabazia Antonio Pizzigallo e l´assessore alla Cultura del Comune di Tivoli Carlo Valentini. .