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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Luglio 2009
A PARMA LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SI PARLANO COL DIGITALE AVVIATO IL PROGETTO MESSO A PUNTO DA PREFETTURA E PROVINCIA. OBIETTIVO ARRIVARE ENTRO L’ANNO AL 60% DELLE COMUNICAZIONI ON LINE  
 
Parma, 6 luglio 2009 – Comunicare fra pubbliche amministrazioni in digitale arrivando entro l’anno a coprire il 60% del volume complessivo delle informazioni. E’ questo il percorso che si è avviato concretamente il 6 luglio a Parma in Prefettura, dove il Prefetto Paolo Scarpis e il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli hanno presenziato al primo incontro del gruppo di tecnici degli enti locali e degli uffici dello Stato che lavorerà al progetto sulla comunicazione digitale nel nostro territorio. Si tratta di una iniziativa che Prefettura di Parma, Provincia e Comuni hanno promosso con un protocollo d’intesa siglato a fine marzo, impegnandosi a realizzare una serie di iniziative mirate a attuare pienamente il dialogo digitale fra i diversi soggetti pubblici, favorendo la rapidità, l’efficienza, l’economicità nei procedimenti e nell’adozione di provvedimenti. “Quello che noi vogliamo ottenere è riuscire a portare il rapporto fra le pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini a una corrispondenza digitalizzata. Un obiettivo ambizioso in cui Parma si distingue fra le prime in Italia. Già molto è stato fatto dal Comune capoluogo, ma non ci basta – ha detto il prefetto Scarpis - Noi dobbiamo portare in rete tutti i Comuni, anche i più piccoli che hanno maggiore difficoltà a raggiungere questi obiettivi. Grazie all’aiuto della Provincia con la quale abbiamo lanciato questa iniziativa riusciremo entro fine dell’anno ed arrivare all’obiettivo del 60% per poi raggiungere il 100 per 100 alla fine dell’anno prossimo”. “Parma è stata la prima a mettere in rete telematica tutti i Comuni. Oggi questa collaborazione importante con la Prefettura e i Comuni può permettere a tutti, in qualsiasi parte della provincia, una facilitazione nelle comunicazioni con l’ente pubblico e tra gli enti pubblici. – ha spiegato il presidente Bernazzoli - Significa sburocratizzare e rendere più facile l’accesso alle risposte e ai servizi, per essere un territorio all’avanguardia nella competizione internazionale E’ un modo concreto per dare gambe a quel sistema Parma che può svilupparsi solo se diamo le stesse opportunità a tutti”. Quello avviato oggi in Prefettura è un percorso pilota, come ha sottolineato Direttore Generale Enzo Cerbino: “siamo stati lungimiranti perché le azioni che ci siamo impegnati a realizzare con il protocollo sono ora diventate obbligo essendo norme contenute nella recentissima legge 69 entrata in vigore proprio ieri”. Il primo atto del progetto, di cui ha parlato il dirigente dei servizi informatici provinciale Paolo Camuti Borani, prevede una rilevazione conoscitiva in tutti gli enti coinvolti mirata a fare il punto dello stato delle comunicazioni fra le pubbliche amministrazioni locali per poi partire con la digitalizzazione degli atti. Obiettivo, come detto, arrivare entro l’anno a svolgere online il 60% delle pratiche, accorciando i tempi per cittadini e imprese e risparmiando risorse. .  
   
   
CONVEGNO I-COM SULLA BANDA LARGA  
 
Roma, 9 luglio 2009 - I-com, Istituto per la competitività, comunica che Lunedì 13 luglio 2009, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati (Via Poli, 19 – Roma ), avrà luogo il Convegno “Come allargare la Banda – Verso un intervento pubblico di nuova generazione nel settore delle comunicazione elettroniche”. Il convegno – che avrà inizio alle ore 14 con l’introduzione del Presidente di I-com Stefano da Empoli e la presentazione di uno studio curato da Angelo Castaldo, Direttore dell’Area Comunicazioni di I-com – prevede la partecipazione di esperti del settore tra i quali Corrado Calabrò (Presidente Agcom), Andrea Bianchi (Direttore generale per la Politica Industriale e la Competitività del Ministero dello Sviluppo Economico), Mario Dal Co (Consigliere del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta), Cesare Avenia (Amministratore delegato Ericsson Italia), Paolo Bertoluzzo (Amministratore delegato Vodafone Italia ) e Stefano Pileri (Direttore Technology e Operations Telecom Italia). Le conclusioni del Convegno sono affidate agli interventi di Mario Valducci (Presidente Ix Commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati ) e di Paolo Gentiloni, membro della stessa commissione. .  
   
   
ADUC: TELEFONIA. AD UNA MICROIMPRESA IL GESTORE CHIEDE 1.300 EURO DI PENALE PER IL RECESSO: E´ CONTRO LA LEGGE, MA LE AUTORITA´ STANNO A GUARDARE  
 
Firenze, 9 luglio 2009 - Abbiamo disdetto tempo fa un contratto business di telefonia mobile con Tre. Abbiamo ricevuto fatture con addebito di penali di € 245,00 + Iva per recesso anticipato chiavetta Usb Adsl + € 200,00 + Iva per recesso piano tariffario + € 400,00 + Iva per recesso telefono 1 + € 209,00 + Iva per recesso telefono 2. Totale € 1. 054,00 + Iva = € 1. 264,80. Abbiamo inviato una raccomandata Ar di richiesta chiarimenti senza avere alcuna risposta. Qualche giorno fa abbiamo ricevuto un avviso di costituzione in mora da parte di Ge. Ri. Gestione Rischi srl. Per € 1. 312,51 + € 200,87 di oneri. Contattata la Ge. Ri. Telefonicamente ci e´ stato proposto lo stralcio della posizione debitoria previo pagamento di € 920,00 da effettuarsi entri il 13/7. Cosa dobbiamo fare? Ci risulta dal Vs. Sito che le penali sono illegittime. E´ una delle tante segnalazioni giunte al servizio Cara Aduc, emblematica della giungla telefonica che piccole aziende e famiglie italiane devono affrontare a causa del comportamento dei gestori telefonici, che sostanzialmente fanno finta che una legge dello Stato (la Bersani) e le prescrizioni dell´Agcom non esistano. In caso di recesso da un contratto con un fornitore di servizi di comunicazione elettronica la legge prevede che non vengano fatte pagare penali. Nel caso riportato -una microimpresa padovana (commercio all´ingrosso di prodotti medico-sanitari)- vengono chiesti 1. 312 euro. Da considerare che in questo caso il recesso e´ stato conseguente ad un´inadempienza del gestore. Non e´ un caso raro e non e´ solo 3 Italia a comportarsi in tal modo. A nulla, per il momento, e´ servita la formale denuncia all´Agcom del marzo scorso http://www. Aduc. It/dyn/tlc/comu. Php?id=254129 I gestori continuano imperterriti a richiedere penali illegittime, costringendo gli utenti ad attivarsi per ottenere una liberatoria e un risarcimento danni. .  
   
   
IL DESTINO DELL’HOMO TECHNOLOGICUS A CAFFÈ GALILEO LE MACCHINE SI CONNETTONO TRA LORO E CON NOI, CI ASSEDIANO, CI INVADONO, CI PENSANO, FORSE CI SPIANO. IL CELEBRE CIBERNETICO GIUSEPPE O. LONGO RACCONTA IL FUTURO CHE CI ASPETTA  
 
Firenze, 9 luglio 2009 - Tra la nostalgia per i valori della tradizione e un nomadismo identitario ormai privo di memorie e di confini, è sempre più evidente l’importanza della tecnologia nel definire la creatura-uomo: le macchine si connettono tra loro e con noi, ci assediano, ci invadono, ci pensano. Forse ci spiano. Che cosa ci aspetta? L’uomo dovrà proprio arrendersi alle fantasie inquietanti della tecnologia? Siamo davvero i protagonisti annunciati di un futuro artificiale e virtuale, magari candidati all’onniscienza e all’immortalità? Giovedì 9 Luglio, a Palazzo Strozzi, ore 21, Caffè Letterario Galileo ospita Giuseppe O. Longo e il suo Homo Technologicus (Meltemi, pagine 240, € 19,50), saggio-racconto sull’ibrido di uomo e macchina che siamo ormai diventati, figli naturali dell’attuale crisi della scienza e di un mondo rivoluzionato dalla tecnica. Cibernetico, informatico, epistemologo, divulgatore, scrittore, attore e traduttore, Longo è, come noto, una delle più poliedriche personalità della cultura italiana. In Homo Technologicus narra una vicenda in frenetico divenire, ricca di non pochi spunti suggestivi, dettati anche dalla cronaca, che conducono l’autore a un’analisi segnata dal disincanto per il nostro presente e per il destino che ci attende. Nelle sue circostanziate riflessioni Longo esamina prodotti e caratteristiche della impresa tecnologica, allo scopo evidente di inserire la tecnologia nella più ampia prospettiva della cultura umana e dell´epistemologia. Inoltre, analizza le figure di una serie di automi dall´antichità ai moderni robot d’oggigiorno, i replicanti che dovrebbero sostituire l´uomo, le nuove forme di intelligenza artificiale e gli sviluppi recenti della tecnologia, con un capitolo finale dedicato a Internet. Romagnolo di nascita, Longo vive a Trieste dal 1955 dove insegna all’università. Si interessa di comunicazione in tutte le sue forme e si occupa attivamente delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico e scientifico (Il nuovo Golem, Laterza, 1998; Il simbionte, Meltemi, 2003). Cruciale è la figura del "simbionte", ovvero dell´uomo con le sue "protesi" tecnologiche inserito nella rete telematica. Dal 1987 si dedica alla letteratura e ha pubblicato vari romanzi (Di alcune orme sopra la neve, Campanotto, L´acrobata, Einaudi, La gerarchia di Ackermann, Mobydick, 1998; in francese per A la Croisée, 2004) e racconti, tradotti anche in tedesco, francese, inglese, portoghese e gaelico. Per il teatro ha scritto Il cervello nudo, Lo spinato dev´essere grande, Ma che Australia d´Egitto e il ciclo Le orme del sapere, quattro drammi di teatro-scienza su Lucrezio, Pascal, Babbage e Einstein presentati in anteprima alla Triennale di Milano del 2007). Tema comune della sua opera letteraria è l´insufficienza della scienza e l´impotenza dello scienziato di fronte ai dilemmi essenziali e ineludibili dell´esistenza umana. Fra le sue opere più recenti Il senso e la narrazione Springer Italia, 2008, in cui l´unità-complessità della persona viene ricostruita a partire dall´interazione con la complessità-unità del mondo. .  
   
   
SWISSCOM E L’EPFL AVVIANO UNA COLLABORAZIONE  
 
Berna / Losanna, 9 luglio 2009 - Con una cerimonia d’inaugurazione ufficiale, l’8 luglio 2009 il Politecnico federale di Losanna (Epfl) e Swisscom danno avvio a un’intensa collaborazione sotto forma di partenariato, nell’ambito della quale in futuro intendono realizzare dei progetti comuni e scambiarsi informazioni su attività di ricerca e innovazione. Il partenariato stretto tra l’Epfl e Swisscom permetterà d’instaurare una collaborazione flessibile e proiettata verso il futuro. A tale scopo due dipendenti di Swisscom hanno insediato il loro posto di lavoro, il cosiddetto «Swisscom Lablet», presso il Politecnico federale. In un primo tempo la cooperazione verterà principalmente sull’infrastruttura di rete e sul miglioramento del servizio. Swisscom considera il Lablet parte integrante della sua organizzazione di gestione dell’innovazione: esso le permetterà di usufruire delle conoscenze riconosciute a livello mondiale e delle eccellenti risorse dell’Epfl per le proprie attività di sviluppo. Il Politecnico federale, dal canto suo, potrà farsi un’idea concreta delle sfide e delle esigenze di un gestore di rete e fornitore di servizi di telecomunicazione, acquisendo in tal modo ulteriore attrattiva in qualità di partner dell’industria. .  
   
   
UE: ANDARE ALL´ESTERO PER STUDIARE  
 
Bruxelles, 9 luglio 2009 - La Commissione europea lancia una consultazione pubblica sulle opportunità di mobilità per i giovani; ha pubblicato ieri un Libro verde intitolato “Promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento” al fine di aprire un dibattito sul modo migliore per accrescere le opportunità dei giovani in Europa di sviluppare le loro conoscenze e abilità recandosi all’estero. Trascorrere un periodo in un altro Paese per studiare, apprendere, fare esperienze di lavoro o partecipare ad attività di volontariato rappresenta per i giovani una straordinaria opportunità di migliorare la loro occupabilità futura e il loro sviluppo personale. Con questo Libro verde la Commissione avvia una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 15 dicembre 2009. Le risposte verranno fornite mediante un questionario on line e con commenti scritti. Commentando il Libro verde, il commissario europeo per l’istruzione Ján Figel’ ha spiegato che “la mobilità dei discenti è un elemento positivo sia per le singole persone, sia per le scuole, le università e le istituzioni di formazione, sia per la società nel suo insieme. Essa contribuisce a sviluppare qualifiche, conoscenze linguistiche e competenze interculturali e potenzia la capacità delle singole persone e delle organizzazioni di innovare e competere a livello internazionale. Dobbiamo incoraggiare la mobilità in modo da far sì che andare all’estero per studiare costituisca la norma e non l’eccezione. Questo è un fattore importante per assicurare tanto la solidità e la sostenibilità della ripresa economica dell’Ue, quanto la coesione sociale delle società nell’Europa del 21° secolo. ” La situazione attuale - L’ue ha una lunga tradizione di sostegno ai giovani attraverso diversi programmi e iniziative. Ad esempio, nei 22 anni della sua esistenza il programma Erasmus ha aiutato 2 milioni di studenti a svolgere periodi di studio o di lavoro all’estero. Ma il sostegno dell’Ue copre una gamma assai più ampia di ambiti che comprende l’istruzione superiore, il mondo delle imprese, la ricerca, l’istruzione professionale, gli apprendistati, gli scambi di giovani, il volontariato, la cultura, i giovani imprenditori e la società civile. La Commissione europea ha inoltre contribuito a sviluppare diversi strumenti per agevolare l’espatrio dei giovani a fini di studio, compresi Europass e il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti (Ects: European Credit Transfer and Accumulation System) per quanto concerne l’istruzione superiore. Complessivamente gli attuali programmi, strumenti e iniziative in materia di mobilità aiutano i giovani europei in tutta una serie di situazioni e contesti. Resta però il fatto che andare all’estero rimane ancora l’eccezione piuttosto che la regola e che questa opportunità è maggiormente accessibile per alcuni gruppi, come ad esempio gli studenti, che per altri, come i giovani in formazione professionale e gli apprendisti. Nel 2006 circa 310. 000 giovani hanno potuto recarsi all’estero con il sostegno dei programmi europei. Ciò rappresenta soltanto lo 0,3% dei giovani nella fascia di età tra i 16 e i 29 anni ed è chiaro che si potrebbe fare molto di più in questo ambito. Il Libro verde: individuare la strategia giusta - Negli ultimi anni a livello politico e nella cerchia degli addetti ai lavori si sono tenute diverse discussioni e riflessioni sui vantaggi della mobilità dei discenti. La Commissione ritiene che sia giunto il momento di aprire la discussione ad un pubblico più ampio. Così facendo la Commissione risponde anche ad una richiesta del Consiglio dei ministri del novembre 2008, che ha invitato la Commissione e gli Stati membri a sviluppare ulteriormente il concetto di mobilità per tutti i giovani in diversi contesti di apprendimento come la scuola, l’istruzione superiore, la formazione professionale, gli apprendistati o il lavoro volontario. .  
   
   
IL NUOVO NUMERO DELL´ALMANACCO DELLA SCIENZA DEDICA LA SUA PARTE MONOGRAFICA, LA RUBRICA TUTTO CNR, A: IL MEGLIO DELL´ALMANACCO  
 
Roma, 9 luglio 2009 - Come è ormai consuetudine, in estate viene proposta un´edizione speciale dell´Almanacco della Scienza con una selezione di articoli tratti dai diversi numeri monografici del periodico, pubblicati nel corso degli ultimi dodici mesi. Gli argomenti sono vari: dai tatuaggi e dal modo migliore per eliminarli all´ambulatorio sottomarino che garantisce la sicurezza dei sub. Dai benefici forniti dai cibi biologici ai rischi che possono derivare dal russamento. Nuovi sono invece gli articoli proposti nelle rubriche L´intervista, Scaffali, Vetrina e Formazione. Cogliamo inoltre l´occasione per annunciarvi che i video pubblicati sull´Almanacco sono visibili ora su You Tube. Augurandovi buone vacanze vi diamo appuntamento ad agosto per un altro numero speciale. “Tatuaggi, uno stile. Indelebile” Eliminarli infatti è davvero complicato. Per chi volesse liberarsene è in arrivo una crema, la cui efficacia, però, è ancora tutta da verificare. “Immersioni sicure con l´ambulatorio subacqueo” Misuratore di pressione, pulsossimetro e registratore per Ecg sono i nuovi dispositivi diagnostici che l´Ifc-cnr ha messo a disposizione di chi vuole esplorare i fondali. Riducendo i rischi. “Biologico, la moda che fa bene” Oltre a presentare maggiori qualità nutritive, le coltivazioni prive di sostanze chimiche hanno mostrato, in vi! tro, un´attività anticancerogena superiore. “L´insonnia febbrile? E´ un´apnea che condiziona la vita” Legato al russamento, questo disturbo costituisce un fattore di rischio per la comparsa di ipertensione arteriosa, ictus e infarto del miocardio. “Sostanze ´naturali´? Sì, ma attenti alle interazioni” Persino la ´tranquillante´ valeriana può risultare dannosa se assunta insieme con alcuni farmaci. In Primo Piano si parla di: “Previsioni per l´estate” Che tempo ci aspetta la prossima estate? Ci anticipano le previsioni meteorologiche Massimiliano Pasqui e Jacopo Primicerio dell´Ibimet-cnr. La rubrica Ve! Trina propone: Roma ricorda lo sbarco sulla luna - Le altre proposte. Per la rubrica L´intervista abbiamo parlato con Mario Giordano. Direttore del Giornale, Mario Giordano è anche autore di libri di inchiesta. Ultimo, ´5 in condotta´ sui pregi e i difetti della scuola italiana: La scuola che vorrei. L´almanacco, in Cinelab, ha visto: Il bene oscuro Girato con il contributo della multinazionale Bayer e dell´Istituto San Raffaele, Il bene oscuro affronta il tema della fuga dei cervelli dall´Italia I ´cervelli in fuga´ protagonisti di un film. E ancora l! e rubriche di Formazione Borse di studio: la terapia migliore per combattere il cancro - Hostess di terra, si parte a settembre - Vacanze in Abruzzo con il Wwf. Scaffali: Il controverso centenario di Lombroso - La cultura scientifica nel melting pot - Un tunnel psicanalitico mitteleuropeo - Animali dalla A alla Z - Parodiando i grandi, spesso lo si diventa - Le ragioni di San Marino - Una sincera, spudorata storia di Sla - Scuol! a, specchio della società - Insetti, salvezza del mondo - Viva la matematica - Scoprire la storia attraverso i monumenti - L´eterna sfida di Icaro - Superstizione, male del nostro tempo - La Terra tra passato e futuro - La Terra? Richiede un uso migliore dell´energia - Petrolio, come salvarsi dalla crisi. Infine Ricerca nel mondo: Dillo in un orecchio. Purché sia il destro - Salute del cuore, il segreto per le donne è dormire - Rosso purpureo a tavola, il colore della salute. Www. Almanacco. Cnr. It . .  
   
   
COME GLI STEREOTIPI IMPLICITI INFLUENZANO L´UGUAGLIANZA TRA I GENERI NELLA SCIENZA  
 
Bruxelles, 9 luglio 2009 - Una nuova ricerca mostra che gli stereotipi impliciti potrebbero influenzare l´uguaglianza nell´impegno e nel rendimento in scienze e matematica. I risultati, pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), hanno mostrato che oltre due terzi dei partecipanti allo studio associa la scienza agli uomini piuttosto che alle donne. I ricercatori hanno detto che il 70% dei partecipanti del campione di 500. 000 individui, che comprendeva cechi, ungheresi e polacchi, associano la scienza più agli uomini che alle donne. Lo studio ha anche rivelato che i maschi raggiungono un livello più alto in scienza e matematica nell´ultimo anno delle scuole medie nei paesi i cui abitanti hanno forti stereotipi impliciti. "Abbiamo correlato i nostri dati con la misura del rendimento effettivo nelle materie scientifiche tra gli studenti di terza media in quei 34 paesi e abbiamo scoperto che nei paesi che presentavano una maggiore distanza tra i sessi - dove i ragazzi andavano molto meglio in matematica e scienza rispetto alle ragazze - c´era anche una più forte stereotipizzazione della scienza come attività maschile," ha spiegato il leader del progetto, il professor Brian Nosek dell´Università della Virginia negli Stati Uniti. I risultati dello studio suggeriscono che gli stereotipi impliciti potrebbero anche avere un ruolo nell´assicurare che le donne e le ragazze stiano alla larga dalle scienze, al contrario dei loro coetanei maschi. "Abbiamo trovato una tendenza generale, in tutti i paesi che abbiamo esaminato: [. ] in media le persone avevano maggiore facilità ad associare i concetti scientifici con il maschile, piuttosto che con il femminile," ha aggiunto il professor Nosek. Lo studio faceva parte del progetto Implicit, un sito web di ricerca ed istruzione dove i visitatori potevano completare l´Implicit Association Test per misurare le loro associazioni implicite. I risultati in scienza e matematica nei 34 paesi che hanno preso parte allo studio emergevano dalle Tendenze negli studi internazionali di matematica e scienze e sono stati confrontati con i dati sugli stereotipi impliciti raccolti attraverso il progetto Implicit. I ricercatori non hanno rilevato un gap di genere nella tendenza a stereotipare implicitamente la scienza come maschile. Soggetti maschili e femminili "presentavano un´associazione ugualmente forte della scienza ai maschi". In questo studio, ai partecipanti è stato chiesto di classificare velocemente le parole che rappresentavano il maschile, tra cui "lui" e "figlio" o il femminile, tra cui "lei" e "madre", nonché le parole che rappresentavano la scienza come "chimica" e "fisica" o le arti liberali come "storia" e "letteratura". La maggior parte dei soggetti hanno classificato come maschili le parole contenenti concetti scientifici più velocemente rispetto alle parole femminili contenenti gli stessi concetti scientifici. "I partecipanti sono spesso sorpresi di sapere che potrebbero avere pregiudizi inconsci riguardanti genere, razza o religione e che sono molto diversi da ciò che affermano di credere," ha spiegato il professor Fred Smyth dell´Università della Virginia. I ricercatori hanno sottolineato che la divergenza tra credenze implicite ed esplicite e la relazione di entrambe al comportamento mostra che le reazioni automatiche ed implicite come le credenze deliberate ed esplicite hanno un ruolo significativo nel comportamento. "La cultura è una forza potente nella formazione delle credenze e del comportamento di chi ne fa parte," ha detto il professor Nosek. "Anche se ciò che una persona crede cambia, il residuo culturale può resistere nella memoria e continuare a influenzare il comportamento. " Il professor Nosek ha concluso: "Se i paesi vogliono aumentare la loro competitività nel campo della scienza e dell´ingegneria, dovrebbero forse osservare il loro ambiente sociale, i fattori sociali come gli stereotipi impliciti che esistono a livello culturale e come questi possono trattenere le donne - che rappresentano più della metà del loro bacino intellettuale - dal contribuire al progresso scientifico e ingegneristico. " Per maggiori informazioni, visitare: Progetto Implicit: https://implicit. Harvard. Edu Tendenze negli studi internazionali di matematica e scienze: http://nces. Ed. Gov/timss/ .  
   
   
CONFERENZA SULLA CHIMICA E I MODELLI DI MIGRAZIONE DEGLI ATTINIDI E DEI PRODOTTI DI FISSION  
 
 Kennewick, Usa 9 luglio 2009 - Dal 20 al 25 settembre si terrà a Washington (Stati Uniti) la dodicesima Conferenza internazionale sulla chimica e i modelli di migrazione degli attinidi e dei prodotti di fissione nella geosfera ("Migration ´09"). Le conferenze "Migration" si concentrano sugli sviluppi recenti nella chimica fondamentale degli attinidi, della fissione e dei prodotti attivatori nel sistema idrico naturale, la loro interazione e migrazione nella biosfera, nonché i processi coinvolti nella modellizzazione del loro comportamento geochimico. Le informazioni prodotte dalla serie di conferenze rappresentano la base per la comprensione meccanicistica dei modelli di migrazione dei radionuclidi a vita lunga nella geosfera, cosa essenziale per la valutazione del comportamento sul lungo termine dei depositi di scorie nucleari. L´evento è organizzato in collaborazione con l´Istituto per gli elementi transuranici (Itu) e il Centro comune di ricerca della Commissione europea (Ccr). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Pnl. Gov/migration09/ .  
   
   
LOMBARDIA: BOOM DOTE SCUOLA: +50% SOSTEGNO A REDDITI BASSI 230.631 BENEFICIARI PER L´ANNO 2009-2010, EROGATI 88 MILIONI GIA´ DISTRIBUITI AI COMUNI I BUONI PER L´ACQUISTO DEI LIBRI  
 
 Milano, 9 luglio 2009 - Duplice balzo in avanti della Dote scuola, giunta al suo secondo anno di applicazione: come numero di beneficiari e come tempi di erogazione. Beneficiari: per l´anno scolastico 2009-2010 sono 230. 631, il 18% in più dello scorso anno (quando erano stati 195. 921). Tempi: è già in corso (e si completerà il 10 luglio) la distribuzione dei buoni per l´acquisto di materiale scolastico e libri di testo a Comuni e scuola paritarie, mentre le famiglie vengono contattate per il ritiro. Il Comune di Milano ha già avviato la distribuzione dei buoni ai beneficiari. Destinata ai ragazzi che frequentano le scuole pubbliche e paritarie della Lombardia, la Dote scuola ha lo scopo di garantire il diritto allo studio e di ampliare la libertà di scelta degli studenti lombardi. Quest´anno andrà a beneficio di oltre il 20% degli studenti lombardi, con una spesa complessiva da parte della Regione di 88 milioni. "Il nostro governo regionale - commentano il presidente Roberto Formigoni e il vicepresidente e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni - ha voluto e realizzato lo strumento assolutamente innovativo della Dote per sostenere lo studente e la famiglia in un libero percorso di istruzione e di educazione. Tanto più efficace e necessario questo strumento si sta rivelando in un momento di difficoltà economica per moltissime famiglie". Sostegno Al Reddito - Un vero boom (+50%) è quello che ha interessato i beneficiari della componente Sostegno al reddito (famiglie con Isee 15. 458,00 in scuole sia pubbliche che paritarie), che arrivano a 164. 716, con un contributo medio di 219 euro. Questa Dote sostituisce i contributi per i libri di testo, gli assegni di studio e le borse di studio già previsti per questa tipologia di beneficiari. Il contributo è di 120 euro per le elementari, 220 per le medie inferiori, 320 per le medie superiori e 160 per l´Ifp regionale. Buono Scuola - Più stabile il Buono scuola (+5%): il numero dei beneficiari si attesta a 64. 806. Infine, sono 1. 109 gli studenti disabili delle scuole paritarie a cui la Regione assicura un sostegno didattico. Dal 1 al 30 settembre sarà inoltre possibile presentare le domande per la componente Merito della Dote Scuola per i risultati conseguiti nell´anno scolastico 2008-2009, nonché per le domande tardive. Ed ecco il numero dei beneficiari della Dote scuola per provincia e il corrispettivo erogato.
Provincia Beneficiari Risorse erogate
Bergamo 34. 003 12. 499. 739
Brescia 37. 904 11. 644. 146
Como 12. 061 5. 532. 040
Cremona 7. 862 2. 462. 682
Lecco 9. 282 4. 046. 720
Lodi 4. 428 1. 333. 251
Mantova 8. 541 2. 085. 208
Milano 83. 043 36. 338. 849
Pavia 10. 667 3. 184. 670
Sondrio 3. 578 923. 768
Varese 19. 262 7. 828. 097
Totale 230. 631 87. 879. 170
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DOTE SCUOLA, REGIONE LOMBARDIA REPLICA A VALMAGGI (PD)  
 
Milano, 9 luglio 2009 - "Perché rispolverare trite polemiche quando con la Dote scuola abbiamo moltiplicato per sette il numero degli studenti che ricevono un sussidio?". In una Nota, Regione Lombardia respinge così le critiche odierne di Sara Valmaggi, consigliere regionale del Pd, alla Dote Scuola. "Non ha senso - scrive la Regione - difendere, come sembra fare la Valmaggi, il vecchio sistema di sussidi gestito dai Comuni: i beneficiari erano 30. 000, oggi 230. 000; i contributi arrivavano oltre un anno dopo la fine dell´anno scolastico, oggi oltre due mesi prima". La Nota difende anche il sistema dei controlli: "E´ stato verificato il 100% delle dichiarazioni Isee attraverso un collegamento con la banca dati dell´Inps: 2. 700 domande sono state così respinte" "Anche il rapporto - si legge ancora - è di grande collaborazione. I Comuni sono un partner primario e punto di riferimento fondamentale per il rapporto con i cittadini, l´informazione e il supporto. Certo, non tutti i Comuni hanno finora aderito alla rete degli enti dove possono essere spesi i Buoni scuola, perché non tutti i Comuni offrono servizi direttamente; i 766 Comuni che hanno aderito coprono il 71% della popolazione regionale e i punti di spesa 4882, in media tre per comune". "Quanto alla polemica sulle scuole private, è vecchia ripetitiva e ideologica. Per gli studenti delle scuole statali lo Stato spende oltre 7. 000 euro a testa; il Buono scuola per gli studenti delle scuole paritarie rappresenta un contributo purtroppo ancora parziale, tanto più in un regime sulla carta di di piena parità tra scuola statale e paritaria, riconosciuta dalla legge 62/2000, voluta e votata dal centro sinistra: che dovrebbe riconoscere la parità anche economica, se no che parità sarebbe?". .  
   
   
FORMAZIONE:RIFORMA ACCREDITAMENTO,OK DELLA TRIPARTITA GATTI:QUALITA´,MERITO, SEMPLIFICAZIONE CARDINI DELLA RIFORMA  
 
Pescara, 9 luglio 2009 - La riforma del sistema di accreditamento degli enti di formazione ha ricevuto l´unanime parere positivo della Commissione Tripartita. Si è tenuta, infatti, ieri a Pescara, presso la Sede della Giunta, la seconda riunione nella quale l´assessore alla Formazione, Paolo Gatti, ha presentato il testo della riforma con le modifiche apportate dopo il confronto con i componenti della Commissione. La Tripartita ha espresso parere favorevole alla riforma che si fonda su una azione di cambiamento del sistema sui principi della qualità, del merito e della semplificazione. "Colgo favorevolmente il parere positivo della Commissione - ha commentato l´assessore - che ha anche prodotto un contributo fattivo di miglioramento del testo. Ci siamo aperti come sempre al confronto con le parti sociali e sono giunti suggerimenti che abbiamo recepito poiché andavano nella direzione del forte cambiamento del sistema, premiando la qualità, il merito e la semplificazione. Stiamo procedendo celermente verso una riforma del settore che passa dall´accreditamento delle strutture all´accreditamento dei formatori. Questa e´ la nostra idea di qualità". La riforma entro la fine del mese sara´ portata alla approvazione della Giunta. .  
   
   
FVG: REGOLAMENTO PER PREMI DI STUDIO LAUREA INFERMIERI  
 
Trieste, 9 luglio 2009 - Su proposta dell´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il nuovo Regolamento per l´erogazione di premi di studio per merito agli studenti iscritti al terzo anno del corso di laurea in Infermieristica presso le Università di Trieste e di Udine. Il documento rende disponibili fino ad un massimo di 50 premi da 3 mila euro l´uno, ripartiti tra i due atenei in base al numero degli studenti iscritti, ovvero 16 a Trieste e 34 a Udine. Di fatto, potrà essere premiato all´incirca uno studente su quattro. Fin dall´anno accademico 2001/2002, ricorda l´assessore Kosic, era stato introdotto un assegno di studio annuale erogato dalla Regione e riservato agli studenti di Infermieristica, per importi differenziati a seconda della media dei voti ottenuti dagli studenti. L´intento del legislatore era quello di incentivare le iscrizioni a corsi strategici per il Servizio sanitario in quanto il numero di infermieri è inferiore alle necessità. Successivamente l´assegno di studio è stato trasformato in premio per merito (Lr 19/2006) in quanto nel 2006 una verifica su dati raccolti in cinque anni ha messo in evidenza che questo tipo di incentivazione non rispondeva più alle esigenze iniziali. Il Regolamento approvato ha dunque un´impostazione fortemente meritoria: ad essere premiati saranno solo i migliori, ovvero gli studenti che partono da una media di 24/30 e sono in regola con gli esami. Non manca, infine, evidenzia l´assessore regionale alla Salute, la previsione che queste borse di studio siano attribuite esclusivamente a studenti che risiedono in Friuli Venezia Giulia. Non certo una discriminazione nei confronti di chi non lo è ma semplicemente la volontà di destinare risorse regionali a chi poi presumibilmente potrà trovare un´occupazione nelle strutture sanitarie della regione, dando una risposta al crescente fabbisogno di infermieri. .  
   
   
STA BENE IL RICERCATORE CNR COINVOLTO NEGLI SCONTRI NELLO XINJIANG “SPERO DI TORNARE PRIMA POSSIBILE AL LAVORO” HA DETTO L’ING. PETRACCHINI DELL’ISTITUTO SULL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO AL PRESIDENTE MAIANI. L’IIA-CNR OPERA IN CINA DA MOLTI ANNI PER IL MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA  
 
Roma, 9 luglio 2009 - Talvolta, la ricerca può diventare un’avventura non soltanto in senso scientifico. È quanto ha sperimentato Francesco Petracchini, il ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche che si trovava per le attività di monitoraggio dell’aria svolte dall’Istituto di inquinamento atmosferico a Urumqi, nello Xinjiang, quando sono esplosi i sanguinosi scontri tra cinesi di etnie uiguri e han. “Ero in città da due settimane”, racconta il nostro ricercatore, “per curare l’installazione delle cabine per il monitoraggio atmosferico, insieme con altri colleghi italiani della ditta Orion, nell’ambito dell’attività di supporto scientifico e tecnologico che il Cnr svolge in collaborazione con la locale agenzia ambientale, l’Emc-enviromental monitoring center. Domenica sera abbiamo cominciato a sentire spari e sirene, anche molto vicini a noi, dopo di che le forze dell’ordine hanno blindato il nostro albergo. Siamo rimasti bloccati, ma in costante contatto con il console Spadavecchia, fino a quando ci è stato detto di portarci velocemente in aeroporto, dove abbiamo preso un volo per Shangai”. Momenti di comprensibile tensione, dunque, “anche se eravate probabilmente più preoccupati voi in Italia, che avevate notizie più precise sull’entità degli scontri”. Il presidente del Cnr, Luciano Maiani, si è messo immediatamente in contatto con Petracchini: “Abbiamo avuto una lunga conversazione telefonica: l’ho trovato molto sereno, nonostante l’accaduto, e soprattutto intenzionato a tornare appena possibile a Urumqi per proseguire il lavoro. Devo dire che è una grande ragione di orgoglio per il nostro Ente avere giovani ricercatori che dimostrino tanto coraggio e passione, ben al di là di quelli che sono i loro stretti doveri professionali. Mi auguro che la situazione possa tornare presto alla calma, anche per riprendere la nostra attività scientifica che, oltre a fornire un importante contributo per la qualità della vita dei cittadini cinesi, rappresenta, come tutta la cooperazione internazionale, un invito alla collaborazione e alla coesistenza pacifica”. “Conto di completare il mio lavoro”, conferma il ricercatore dell’Iia-cnr, “che consiste nell’installazione delle centraline per il monitoraggio dell’aria e nell’assistenza ai tecnici locali, sia per la manutenzione, sia per l’elaborazione dei dati. La città infatti, come altre aree cinesi, patisce un forte inquinamento, condizionato anche dalle condizioni meteorologiche. Trasferire tecnologie e competenze all’estero è un’attività appassionante, specialmente in un Paese che rappresenta la frontiera futura del nostro pianeta. È anche una grande soddisfazione, come ricercatore e come Ente, che la Cina si sia affidata a noi, tanto che dopo aver lavorato alcuni anni in un grande gruppo privato sono tornato al Cnr per svolgere questo lavoro e mi trovo in Cina ormai da oltre due anni”. Il 32enne Petracchini, laureato in Ingegneria ambientale a Roma e dottorando presso l’università Ca’ Foscari di Venezia, è un cosiddetto ‘precario’, il cui contratto viene rinnovato annualmente: “Devo dire però che anche questa è un’ulteriore sfida che mette alla prova la nostra capacità di acquisire nuovi contratti e dunque di guadagnaci la fiducia dei partner internazionali”. L’istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr è molto presente nei progetti internazionali (Vii Programma quadro Ue, Geos, inquinamento transfrontaliero, etc. ) e opera in Cina sin dal 2002 quando, sotto la direzione di Ivo Allegrini, ha impiantato un’articolata e innovativa rete di rilevamento della qualità dell’aria e del traffico urbano, composta da stazioni fisse, unità mobili, stazioni di saturazione con campionatori passivi, centro di controllo e laboratorio chimico in alcuni centri urbani e industriali della Cina. “Il successo del progetto Air quality monitoring system, che rientra in un programma di cooperazione coordinato dal nostro ministero dell’Ambiente”, ricorda l’attuale direttore dell’Istituto, Nicola Pirrone, “è stato tale che ci è stato affidato anche il monitoraggio della qualità dell’aria a Pechino prima e durante i Giochi olimpici. E oggi siamo presenti nello Xinjiang, a Shangai e Pechino e, nell’ambito dell’Unep Mercury Programme (il programma ambiente delle Nazioni Unite sul mercurio), del Gruppo Earth Observations (Geo), della convenzione internazionale Unece-lrtap sull’inquinamento atmosferico globale, abbiamo in corso una cooperazione anche con centri di ricerca e università cinesi per la realizzazione della rete mondiale di monitoraggio del mercurio in atmosfera”. “Lo sviluppo di progetti come questi rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese, oltre a costituire uno dei molti esempi di consulenza che il Cnr può fornire a livello internazionale, aprendo importanti prospettive per lo sviluppo di collaborazioni e joint-ventures”, conclude il presidente del Cnr, Luciano Maiani. .  
   
   
SUMMER SCHOOL "MERCATI E STILI DI VITA SOSTENIBILI" RAVENNA 13-20 SETTEMBRE 2009  
 
Ravenna, 9 luglio 2009 - Nuovi mercati e stili di vita si stanno manifestando con maggiore vigore, espressione di una cultura ambientalista che dai margini sta avanzando e maturando in forme di rapporto più avanzate con il cittadino-consumatore. Per cercare di capire qual è il significato e la dimensione del mercato globale, quali nuovi modelli di produzione, distribuzione e vendita si stanno proponendo, per fornire uno schema di giudizio il più oggettivo possibile, il Polo Scientifico Didattico di Ravenna dell’Università di Bologna, in collaborazione con Fondazione Flaminia e Ecoistituto, ha attivato una summer school dal titolo “Sustainable patterns of markets and lifestyles” (Modelli sostenibili di mercati e stili di vita), che si svolgerà dal 13 al 20 settembre presso i Laboratori “R. Sartori” di Ravenna. Il termine per la presentazione della domanda di ammissione è fissato al 31 agosto. La scuola offre diversi momenti di studio, analisi, confronto e testimonianze di protagonisti del settore ed è articolata in sessioni in aula, visite di aziende, un seminario e una tavola rotonda. In particolare nella giornata di mercoledì 16 settembre si terrà un seminario – aperto anche ai non iscritti – dedicato agli “eventi sostenibili”, ovvero alla presentazione di metodologie e pratiche per realizzare eventi di qualsiasi natura (sportivi, musicali, culturali) a basso impatto ambientale. Fanno parte del comitato scientifico del corso, oltre al prof. Andrea Contin direttore della Scuola e alla dott. Ssa Serena Righi dell´Università di Bologna, Virginio Bettini, professore all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Sergio Ulgiati, professore all’Università Parthenope di Napoli, Andrea Barbabella dell’Istituto Sviluppo Sostenibile Italia. La summer school conta su molti partner, fra i quali: Punto3, il portale Acquisti Verdi, Istat, Coop Adriatica, Isml Cermet, Fsc, Gruppo Saviola, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Fairtrade Italia, Kroll, Icea, Altra Qualità, Febe Ecologic, Assoscai, Altroconsumo, Entropia. La scuola stessa è organizzata con criteri verdi e prevede momenti di socializzazione tali da rendere tangibili e concreti i modelli proposti. Il costo del corso è di 350 euro, comprensivo di materiale di lavoro, visite e programma culturale. Sono disponibili tre borse di studio (due da assegnare per merito e data di iscrizione, una da assegnare per merito con preferenza ai soci Aisa - Associazione Italiana Scienze Ambientali). La domanda di assegnazione della borsa di studio va inoltrata dai candidati entro il 25 agosto via e-mail a claudia. Ozzi@unibo. It, allegando il curriculum. Le borse saranno assegnate in base a una selezione eseguita dai membri del comitato scientifico e da un rappresentante dell’Aisa. Le domande dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail master@fondazioneflaminia. It e in copia a claudia. Ozzi@unibo. It corredate da curriculum vitae. Una volta registrati, i partecipanti saranno contattati dall’organizzazione, che provvederà a inviare ulteriori informazioni pratiche e modalità di pagamento. È stato inoltre predisposto un blog (http://g5. Ambra. Unibo. It/spl2009_wp/) dove studenti, docenti e persone interessate possono trovare uno spazio comune per preparare i temi della scuola. I momenti più significativi del programma sociale (cena, visita all’ipermercato Coop, tavola rotonda, seminario ecc. ) si trovano nella sezione “Nuovissime sulla Summer”. Informazioni: tel. 0544 937334, http://g5. Ambra. Unibo. It/spl2009/, e-mail diego. Marazza@unibo. It. Programma e Volantino sono scaricabili dai seguenti siti: programma http://g5. Ambra. Unibo. It/spl2009/files/programma. Pdf volantino http://g5. Ambra. Unibo. It/spl2009/files/volantino. Pdf .  
   
   
SEGRATE PRIMO COMUNE DELLA MARTESANA PER L’IMPEGNO A FIANCO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE UN MILIONE E MEZZO DI EURO PER SOSTENERE LE SCUOLE DEL TERRITORIO  
 
Segrate, 9 luglio 2009 - “Nell’anno 2009/2010 il sistema scolastico attraverserà una fase di riorganizzazione, conseguenza delle riforme approvate nei mesi scorsi. In questo momento di cambiamenti e assestamenti, didattici e organizzativi, l’Amministrazione Comunale continuerà a essere punto di riferimento per le scuole e le famiglie di Segrate, assicurando il necessario sostegno all’azione formativa, attraverso il consolidamento e l’estensione di interventi messi in campo già negli scorsi anni”. E’ quanto ha detto l’assessore ai Servizi Educativi Guido Pedroni il 6 luglio nella seduta di presentazione del Piano dell’Offerta Formativa 2009-2010, approvato pressoché all’unanimità dal Consiglio comunale. Presenti anche i dirigenti scolastici degli istituti del territorio. Sono sempre più consistenti le cifre stanziate dall’Amministrazione per sostenere le scuole, con oltre 180 mila euro messi a bilancio per il 2008-2009 solo per i contributi relativi ai progetti scolastici. L’importo sale considerevolmente fino a un milione e mezzo di euro se si aggiungono gli interventi realizzati direttamente dal Comune, come il teatro scuola, il prescuola e doposcuola, le attività motorie, le iniziative di educazione alimentare, ambientale, stradale e alla lettura, l’orientamento scolastico, il trasporto alunni e il servizio di refezione, i contributi alle famiglie per la frequenza e il merito (buoni libro, borse di studio), per citare alcune delle tante voci. “Un impegno – commenta Pedroni - che colloca il Comune di Segrate ai vertici tra le Amministrazioni dell’Area della Martesana per quanto riguarda il sostegno all’attività formativa delle scuole”. Per l’anno a venire, relativamente alla qualità dell’offerta formativa, saranno garantiti gli elevati standard anche quantitativi raggiunti negli ultimi anni, sia mediante il finanziamento di progetti proposti dalle scuole, sia promuovendo direttamente attività negli ambiti citati. Sarà inoltre favorito un maggior impiego delle vivaci risorse culturali ed educative del territorio per supportare ancor meglio la didattica dei docenti, creando un canale di dialogo e confronto con le associazioni culturali e di volontariato della città: in particolare si utilizzerà l’Auditorium Comunale “Arturo Toscanini” per la realizzazione di spettacoli teatrali per le scuole. La qualità dell’insegnamento sarà sostenuta anche mediante innovazioni tecnologiche nelle strutture scolastiche che consentiranno un più agevole utilizzo degli strumenti multimediali, ormai indispensabili nella moderna didattica; tramite il segnale wi-max le scuole potranno fruire di collegamenti internet ad alta velocità senza fili. Per rispondere alle istanze dei genitori lavoratori, il Comune estenderà inoltre l’offerta di servizi di prolungamento scolastico pomeridiano nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di 1° grado, consentendo quindi agli studenti di fruire di strutture e servizi educativi anche dopo il termine delle attività ordinarie; il servizio di doposcuola è stato prolungato infatti fino alle 17. 30 nelle scuole primarie. E’ stato introdotto per la prima volta anche nelle scuole secondarie di 1° grado. E’ previsto un accordo con i dirigenti scolastici per l’impiego dei loro docenti nei corsi scolastici integrativi. Sarà inoltre migliorata ulteriormente la mobilità scolastica, grazie alla riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico locale, favorendo anche la realizzazione di iniziative promosse in rete dalle scuole del territorio. Oltre a definire gli interventi di programmazione per l’anno scolastico 2009/2010, con il Piano per il Diritto allo Studio vengono già stabiliti anche i criteri per l’erogazione dei buoni libro comunali e per l’organizzazione delle attività integrative per l’anno scolastico 2010/2011. In questo modo sarà possibile fornire alle famiglie, già nel 2009/2010, le corrette informazioni in sede di iscrizione all’anno successivo. .  
   
   
IN REGIONE LONBARDIA UN WORKSHOP PER PRODURRE ARTE  
 
Milano, 9 luglio 2009 - Sarà ospitato presso la sede della Regione Lombardia di via Pola il workshop che, nelle giornate del 13, 14 e 15 luglio, darà la possibilità a venti giovani artisti di produrre arte multimediale. Realizzato con la collaborazione dell´assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia e curato da Francesca Di Nardo, il workshop rientra nel progetto Art Hub, ideato dall´associazione Freeundo in collaborazione con Eccom (Centro Europeo per l´organizzazione Management Culturale) e finanziato dalla Fondazione Cariplo. "Regione Lombardia - commenta l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello - sostiene l´arte, la crescita dei nostri artisti e offre ospitalità a questo progetto di formazione che permetterà ai partecipanti di crescere in un settore nell´ambito della nuova produzione artistica. E´ molto importante riuscire a valorizzare i giovani; noi abbiamo uno straordinario patrimonio artistico poiché secoli fa i principi, come mecenati, hanno investito nell´arte. Noi oggi, come Regione Lombardia, vogliamo cercare nuovi talenti investendo nelle nuove produzioni". I venti giovani artisti si incontreranno nella prima giornata di lavoro e cercheranno di trarre ispirazioni da frasi, parole o fatti proposti da alcuni quotidiani del 13 luglio e in particolare da alcune pagine dedicate alla città di Milano. In base alle idee raccolte dagli artisti, verranno scelti due temi. Il primo tema, quello dedicato a una visione "positiva" di un argomento, verrà affrontato da un gruppo formato dai primi dieci ragazzi, mentre il secondo tema, dedicato alla visione "negativa" dello stesso argomento, verrà affrontato e sviluppato dal secondo gruppo. Entrambi i gruppi lavoreranno nella zona attorno a via Pola e dovranno produrre rispettivamente due contributi (uno sonoro e uno video). I video e i contributi audio prodotti dai partecipanti verranno inseriti nell´archivio di Art Hub, disponibile sul sito www. Arthub. It, verranno diffusi attraverso una Webtv e promossi tramite campagne web. Al termine del workshop verrà selezionato un candidato che verrà invitato nel novembre 2009, presso la Dena Foundation for Contemporary Art di Parigi, per uno scambio culturale con altri giovani artisti europei. .  
   
   
POTENZA, TRE WORKSHOP PER VEDERE, FARE E SENTIRE L´ARTE  
 
Potenza, 9 luglio 2009 - Con tre laboratori rivolti a giovani "creativi" per offrire loro competenze nel variegato mondo dell´arte contemporanea, proseguono le attività di Arte in Transito. Paesaggio Urbano e Arte Contemporanea, il progetto ideato e curato da Basilicata 1799, promosso dalla Regione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Potenza. Due workshop appartengono alla sezione Attenzioni: il primo, ideato da Amnesiac Arts e curato da Marcello Maloberti, sull´arte invasiva si è già svolto nel capoluogo dal 2 al 4 luglio e si lega al concorso nazionale Pubblicinvasioni che si svolgerà in settembre; il secondo sul paesaggio sonoro tra ecologia ed estetica, fa parte del progetto " Il Suono la Città", proposto da Tragittisonori. Com – Art Factory Basilicata, diretto e curato da Stefano Zorzanello e Albert Mayr con svolgimento a Potenza dal 20 al 25 Luglio 2009. Per la sezione L´occhio e lo sguardo, Dario Pinton cura Passaggi, corso - percorso per "traduttori" culturali per potere scoprire e comprendere l´arte contemporanea, a Potenza dal 11 al 16 luglio 2009. .  
   
   
BOLZANO, AGGIORNAMENTO NEL SOCIALE: PRONTI I CORSI AUTUNNO 2009  
 
Bolzano, 9 lugli 2009 - Non autosufficienza, prima infanzia, psichiatria sociale, barriere architettoniche, immigrazione: sono alcune delle priorità della formazione continua offerta dalla Ripartizione provinciale Famiglia e politiche sociali per la prossima stagione. La guida è a disposizione degli interessati. Il programma di aggiornamento nel settore sociale per il 2009 ha visto la Provincia individuare alcune priorità del lavoro sociale: progetti come l´assistenza alla prima infanzia e alle persone non autosufficienti, l´abbattimento delle barriere architettoniche, l´accreditamento dei servizi. Inoltre la Provincia intende promuovere e sviluppare alcuni processi che riguardano i piani di settore, la tematica dell´immigrazione e la trasformazione delle Ipab, gli istituti di pubblica assistenza e beneficienza. "Il nuovo programma di formazione continua non è solo un utile contributo allo sviluppo di queste tematiche - sottolinea l´assessore provinciale alle Politiche sociali Richard Theiner - ma anche un investimento per la cultura e la sensibilità di tutti gli operatori del sociale. Al centro dell´attenzione abbiamo messo la collaborazione e la motivazione di chi opera nelle politiche sociali. Il programma di formazione continua si rivolge a collaboratori professionali e volontari dei servizi sociali, gestori pubblici e privati. La guida con tutti i corsi è edita dalla Ripartizione provinciale Famiglia e politiche sociali, Bolzano, Palazzo provinciale 12, via Canonico Gamper 1 (tel. 0471 418221), www. Provincia. Bz. It/politiche-sociali/01/list_i. Asp .  
   
   
BIELLA: VOLONTARI PER IL SERVIZIO CIVILE IN PROVINCIA COME FARE PER PARTECIPARE ALLA SELEZIONE. SETTE I POSTI DISPONIBILI. DOMANDE ENTRO 27 LUGLIO.  
 
Biella, 9 luglio 2009 - E’ consultabile il bando di reclutamento per 7 volontari da impiegare in due progetti di servizio civile nazionale, con scadenza 27 luglio 2009 ore 14. 00. Ai giovani selezionati sarà corrisposto un compenso mensile di 433,80 Euro, a carico del Servizio Civile Nazionale. Le domande di partecipazione devono essere indirizzate alla Provincia di Biella, Via Q. Sella 12, Biella, e devono pervenire entro le ore 14 del 27 luglio 2009 (Non fa fede il timbro postale). Possono partecipare alla selezione i cittadini e le cittadine italiane che alla data di scadenza del bando abbiano compiuto il 18° e non superato il 28° anno di età (27 anni e 364 giorni) I progetti approvati sono i seguenti : “Volontari su Marte” promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, che prevede l’inserimento di 3 volontari con qualifiche adeguate a svolgere azioni di supporto all’attività di indagine e ricerca sul territorio . “Il web per la cultura” promosso dall’Assessorato all’informatizzazione, che contempla l’impiego di 4 volontari a supporto della realizzazione progressiva di più siti web dedicati alla promozione del turismo culturale, alla valorizzazione della storia e cultura ed alla libera circolazione delle idee e della conoscenza. L’assessore Provinciale Alessio Serafia sostiene che “impegnarsi in un progetto di servizio civile rappresenta per i giovani una positiva occasione di crescita professionale, che arricchisce il proprio bagaglio professionale che può essere spendibile anche al momento della ricerca di un impiego di lavoro”. L’assessorato alle Politiche Giovanili ha presentato un nuovo progetto all’U. P. I. (unione province italiane) dal titolo “360°: Azione!” da realizzare dal mese di settembre 2009. Il nuovo progetto è frutto di una cultura di promozione del concetto di "educazione" inteso nell´accezione più ampia, che abbraccia dagli aspetti tipici della sicurezza stradale a quelli più squisitamente caratterizzanti l´universo giovanile, l´utilizzo delle nuove tecnologie e dei mezzi di comunicazione, che si fondono alla ricerca di una modalità di espressione forte del concetto di "saper vivere". Per maggiori informazioni sui progetti, rivolgersi all’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia di Biella, tel. 015-8480778. . .  
   
   
LA BASILICATA PRONTA ALLA SFIDA AMBIENTALE  
 
Potenza, 9 luglio 2009 - “In una regione straordinariamente ricca di risorse naturali in cui sono presenti, al tempo stesso, elevati rischi di compromissione e di squilibri, è necessario disporre di strumenti in grado di coniugare il governo e la tutela del paesaggio: con il Piano paesistico regionale la Basilicata potrà definire gli obiettivi strategici della propria politica territoriale”. Lo ha affermato il vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico, concludendo i lavori della presentazione del primo rapporto sul sistema ecologico regionale. All’incontro, che si è svolto ieri mattina a Montescaglioso presso l’abbazia Sant’angelo, erano presenti, tra gli altri, l’assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna, Livio Zanichelli, il presidente dell’Ente parco del Pollino, Domenico Pappaterra, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il presidente di Federparchi Basilicata, Rocco Rivelli, ed il presidente dell’Ente parco delle chiese rupestri, Roberto Cifarelli. Numerosi i sindaci e gli amministratori presenti, oltre ad esperti del settore, rappresentanti del volontariato e guide turistiche. “Il Piano paesistico – ha detto Santochirico dovrà assumere la tutela e la valorizzazione del paesaggio come caratteri prioritari delle politiche sociali ed economiche e dovrà svolgersi nell´ottica della partecipazione e della sinergia, estendendo il processo di salvaguardia attiva a tutto il territorio lucano”. Nel corso dell’incontro si è parlato anche delle politiche messe in atto dal Governo nazionale, “nei confronti delle quali le Regioni devono spesso esercitare un’azione di contrasto, nonché di supplenza al fine di salvaguardare i territori”. L’accento è stato posto anche sulla necessità di una maggiore sinergia e di un coordinamento delle competenze e delle conoscenze, a vari livelli, per dare corso ad una nuova governance del sistema delle aree a valenza ambientale e paesistica. “Per le Regioni del Mezzogiorno, in particolar modo – ha evidenziato Santochirico – si rende necessaria una iniziativa comune in grado di rilanciare la questione ambientale, di porla concretamente come tema prioritario dell’agenda politica nazionale”. Annunciato, infine, un appuntamento da tenersi in autunno per avviare la riforma della legge regionale sui parchi e le aree protette. In Basilicata la Rete ecologica rappresenta oltre un terzo del territorio regionale. Si tratta di una strategia di tutela della diversità biologica e del paesaggio basata sul collegamento di aree di rilevante interesse ambientale e paesistico in una rete continua di elementi naturali. Dunque, un’integrazione del modello di tutela concentrato esclusivamente sulla creazione di aree protette, che ha portato a confinare la conservazione della natura in “isole”, spesso circondate da attività intensive. La creazione delle Reti ecologiche, affermatesi in Europa negli ultimi dieci anni, è diventata centrale per l’attuazione delle politiche ambientali, ed ha introdotto una visione della conservazione naturale dentro un rapporto nuovo e dinamico della funzione degli ecosistemi. .  
   
   
CORPO FORESTALE, AUMENTANO LE PATTUGLIE A CAVALLO IN BASILICATA  
 
Potenza, 9 luglio 2009 - Il Corpo Forestale dello Stato ha intensificato in Basilicata, il servizio di perlustrazione del territorio con proprie pattuglie ippomontate. “Da alcuni anni a questa parte – si legge in un comunicato stampa - il servizio a cavallo del C. F. S. Viene svolto prevalentemente nei Parchi nazionali, zone a massima protezione, cui il Corpo Forestale dello Stato ha destinato un contingente che è pari a circa un quarto della propria forza complessiva e che opera in intesa funzionale con il Ministero dell’ambiente e gli Enti Parco. La novità consiste nel fatto che, da questa stagione estiva, pattuglie a cavallo sono presenti in diverse zone a prevalente rilevanza naturalistica ed ambientale, privilegiando i siti meta di escursionisti e più in generale di turismo, con particolare riferimento alle riserve naturali statali del Vulture, del comprensorio di Lagopesole, di quello di Gallipoli Cognato e dell’omonimo Parco Regionale, interprovinciale; della riserva naturale di Metaponto; oltre che del Parco Nazionale del Pollino, ove opera un apposito permanente reparto a cavallo della Forestale. Inoltre, in collaborazione con la Polizia di Stato, nell’ambito del progetto “Parchi sicuri” viene svolto il servizio a cavallo nei principali parchi urbani e periurbani in diverse tra le maggiori città italiane. I cavalli del Corpo Forestale dello Stato impiegati per lo specifico Reparto i cui servizi sono coordinati dal Comando Regionale del C. F. S. Della Basilicata, d’intesa con i Comandi Provinciali di Potenza e di Matera, costituiscono dotazione dell’Ufficio territoriale per la Biodiversità di Potenza, il quale concorre con propri cavalieri. L’allevamento degli stessi è praticato in modo naturale presso l’azienda pilota zootecnica “Monticchio” in località Sant’andrea di Atella – Centro ippico del C. F. S. In questa struttura specializzata sono affidati alle cure di personale particolarmente qualificato 61 cavalli, dei quali 43 appartenenti alla razza anglo-arabo-sarda, 12 avelignesi e 6 arabi. Durante l’estate 2009 non sarà difficile imbattersi in pattuglie di forestali a cavallo. Dal litorale jonico, alle vette del Pollino; dal Parco Regionale di Gallipoli e delle Piccole dolomiti lucane ai laghi di Monticchio, i nostri cavalieri, in concorso con gli Agenti dei Reparti territoriali del C. F. S. , vigileranno per la tutela dei boschi, dell’ambiente e della biodiversità, per la sicurezza dei cittadini e la valorizzazione dei servizi offerti alla società della Basilicata”. .  
   
   
ORNITOLOGIA: LA "TRAPPOLA" DI ESSERE GENITORI  
 
Bruxelles, 9 luglio 2009 - Una ricerca finanziata dall´Unione europea e svolta da ornitologi dell´Università di Bath (Regno Unito) ha dimostrato che per sopperire alle mancanze di un partner pigro, l´impegno profuso dal genitore restante per crescere i propri piccoli è maggiore. La ricerca, pubblicata online sulla rivista Journal of Evolutionary Biology, ha analizzato più di 50 studi svolti sugli uccelli per comprendere come e perché gli uccelli si suddividano i propri doveri parentali. In natura - a differenza di quanto accade nel mondo umano - è piuttosto raro che entrambi i genitori stiano accanto ai piccoli e li crescano insieme. In numerose specie, gli esemplari maschi lasciano i piccoli con la madre già quando sono molto piccoli e partono alla ricerca di una nuova compagna. Vi è tuttavia un consistente numero di specie, tra le quali alcune specie di pesci e primati (inclusi gli esseri umani), in cui è estremamente diffuso che i genitori non si separino. L´unione europea ha sostenuto lo studio nell´ambito del progetto Incore ("Integrating cooperation research across Europe"), finanziato in riferimento all´attività"Coordinazione delle attività di ricerca" del Sesto programma quadro (6° Pq), e del progetto Gebaco ("Toward the genetic basis of cooperation"), finanziato in relazione alla linea di bilancio dedicata a "Scienze e tecnologie nuove ed emergenti" del 6° Pq. La dottoressa Freya Harrison, dell´Università di Bath, che ha condotto lo studio in collaborazione con alcuni colleghi dell´Università di Bristol (Regno Unito) e dell´Università di Debrecen (Ungheria), ha affermato: "La cura della prole è essenziale per la sopravvivenza di numerose specie, ma è molto dispendiosa in termini di tempo e impegno". La quantità di tempo impiegata per crescere i propri piccoli è tempo sottratto alla ricerca di un nuovo partner e dunque alla possibilità di avere altra prole. Per questo, i genitori si trovano a dover scegliere se prendersi cura dei cuccioli nati o se preoccuparsi di quelli che potranno nascere in futuro. "Questo è fonte di un conflitto di interessi tra i genitori, poiché ognuno dei due trarrebbe beneficio dalla possibilità di lasciare al partner l´incombenza di crescere la prole in modo da potersi recare altrove e creare una nuova nidiata. Questo è quanto accade esattamente nella maggior parte delle specie animali. Abbiamo, dunque, cercato di capire in che modo e perché gli uccelli e i primati hanno sviluppato la tendenza a condivider i propri doveri parentali". I dati raccolti negli ultimi trent´anni sull´attività genitoriale negli uccelli sono stati studiati al fine di individuare modelli parentali comuni in tutte le specie analizzate. I ricercatori hanno rilevato che nel caso in cui uno dei due genitori si impegna in misura minore, o addirittura abbandona il nucleo famigliare, il partner che rimane si impegna maggiormente per crescere la prole, pur non in quantità sufficiente a compensare completamente la "pigrizia" del partner. La dottoressa Harrison ha detto: "C´è chi afferma che è una forma di collaborazione antagonista; in questo caso è stato rilevato che il segreto per l´equità è costituto da una compensazione solo parziale delle mancanze del proprio partner, in modo da assicurarsi che lo stesso rimanga nei paraggi". Il professor Innes Cuthill dell´Università di Bristol ha aggiunto: "Certo non stiamo affermando che pesci e uccelli, o addirittura la razza umana, prendano necessariamente una decisione calcolata razionalmente. È più probabile che esistano regole di reazione innate, forse influenzate dall´apprendimento, che consentono di prendere parte in modo positivo ad attività comuni senza essere sfruttati. " Per maggiori informazioni, visitare: Università di Bath: http://www. Bath. Ac. Uk/ Journal of Evolutionary Biology: http://www. Blackwellpublishing. Com/jeb_enhanced/ .  
   
   
PRESENTATO IN CASTELLO ESTENSE IL PROGETTO COMUNITARIO EU WATER LA PROVINCIA DI FERRARA NEL RUOLO DI CAPOFILA  
 
 Ferrara, 9 luglio 2009 - Presentato in Castello il progetto cofinanziato dall’Unione Europea Eu Water, che vede coinvolte 12 realtà istituzionali – enti locali, Ministeri e Università – in rappresentanza di otto Paesi europei: Italia, Ungheria, Grecia, Romania, Croazia, Serbia, Ucraina e Moldavia. Quello tenutosi in Castello è il primo incontro di un lavoro che vedrà impegnati i partner aderenti al progetto per i prossimi tre anni, con lo scopo di condividere problematiche e strategie comuni sul tema della gestione dell’acqua, in ottemperanza a due Direttive europee: la Direttiva Quadro sulle acque (la 2000/60/Ce) e sui Nitrati (la 91/676 Cee). «Vogliamo condividere insieme un nuovo approccio per la gestione dell’acqua – ha detto Marco Calmistro, dirigente della Provincia nel settore Agricoltura – e per un suo impiego più razionale e di qualità nelle produzioni agricole, con particolare riguardo all’uso dei nitrati». Per questo il lavoro del prossimo triennio cercherà di mettere a punto modelli di gestione più rispettosi dell’ambiente tra tutti i Paesi interessati, mettendo a frutto conoscenze ed esperienze maturate e con l’aiuto del mondo istituzionale e scientifico. È quanto ha detto anche Zoltan Karacsony dell’Università di Debrecem (Ungheria, membro dell’Ue dal 2004), il quale ha spiegato il ruolo importante dell’agricoltura nel suo paese con circa 80. 000 aziende attive nel settore e con i conseguenti problemi di un uso intensivo della risorsa idrica e di inquinamento derivanti soprattutto dalle numerose aziende zootecniche. «L’acqua è vita – ha continuato Victor Krisilov, docente all’Università di Odessa in Ucraina – e solo insieme possiamo trovare soluzioni ai vari problemi. Questo progetto – ha concluso – è un’ottima occasione per una gestione comune della risorsa idrica e per condividere conoscenze ed esperienze». La Provincia di Ferrara è capofila del progetto, al quale partecipa per l’Italia anche la Provincia di Rovigo. .  
   
   
GREEN ECONOMY: 76MILA POSTI DI LAVORO CREATI IN DIECI ANNI E UNA PREVISIONE DI 670 MILIONI DI EURO DI BENEFICI AMBIENTALI NEL 2009, NONOSTANTE LA CRISI BILANCIO IN ATTIVO PER I DIECI ANNI DI RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO.  
 
Roma, 9 luglio – Riciclare i rifiuti fa bene all’ambiente e all’economia: anche in un anno difficile come il 2009 i benefici ambientali dati dalla raccolta differenziata e dal riciclo degli imballaggi sono comunque stimabili in circa 670 milioni di euro. Benefici che, in dieci anni di attività (1999-2008), hanno raggiunto i 6,7 miliardi di euro. Di questo ammontare di 6,7 miliardi di euro, oltre un miliardo è stato risparmiato dal sistema Conai-consorzi evitando emissioni di gas serra da riciclo: il recupero dei rifiuti di imballaggio in Italia ha tagliato infatti la Co2 per 48,2 milioni di tonnellate. Oltre ai benefici ambientali, sempre dal 1999 al 2008, sono poi stati risparmiati costi di smaltimento per 3,2 miliardi di euro, 1,2 miliardi è il valore economico della materia prima recuperata, 479 i milioni evitati grazie alla prevenzione e 3,2 miliardi il valore dell’indotto generato dall’intero sistema consortile. Sono questi alcuni dei numeri dell’attività di riciclo dei rifiuti di imballaggio in Italia, coordinata dal Conai, contenuti nella ricerca “I benefici della raccolta-riciclo in Italia” realizzata da Althesys e presentata a Roma durante il convegno “Le politiche dei rifiuti in Italia: sostenibilità ambientale, sostenibilità economica” che si è svolto ieri nella Sala delle Conferenze, in piazza Montecitorio. “Nonostante la contrazione del mercato, nel 2008 è stato recuperato il 70% degli imballaggi immessi al consumo, superando gli obiettivi richiesti dalla legge”, ha sottolineato Piero Perron, presidente del Conai. “Il ruolo del sistema consortile continuerà ad essere centrale per l’economia del riciclo, anche in un momento di crisi, perché è in grado di garantire il ritiro dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata e il loro corretto avvio a riciclo e recupero. ” Nei dieci anni di attività di riciclo “si sono creati 76. 700 nuovi posti di lavoro”, è intervenuto l’economista Alessandro Marangoni, amministratore delegato del centro di analisi Althesys e docente all’università Bocconi. “Che il sistema sia virtuoso è confermato anche dal fatto che i costi dell’intera struttura consortile incidono solo per il 5,6% dei benefici. In questi anni il sistema di recupero di vetro, plastica, carta, alluminio, acciaio e legno ha permesso di raccogliere a avviare a riciclo 38,8 milioni di tonnellate di materiali (come se ogni anno si riempissero mediamente 258mila camion) ed evitato l’apertura di 325 nuove discariche. Questi numeri sono stati presentati e discussi in un contesto di confronto internazionale che ha visto presenti alti rappresentanti delle istituzioni europee, come Helmut Maurer, della Direzione ambiente della Commissione europea e Joachim Quoden, direttore Pro-europe. A queste presentazioni è seguito un dibattito con gli interventi di Guido Morini (Confindustria), Filippo Bernocchi (Anci) e Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente). Ha concluso il convegno il Consigliere Massimiliano Atelli, Capo Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. .