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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2009
CORECOM: VENERDÌ A OTRANTO LA FIRMA PER NUOVE DELEGHE  
 
 Trieste, 13 luglio 2009 - Venerdì p 10 luglio, nel Castello di Otranto, il presidente dell´Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò ha sottoscritto le convenzioni per il trasferimento di nuove e importanti deleghe e l´esercizio di delicate funzioni in materia di pluralismo, di vigilanza e di tutela dell´utenza ai Corecom delle Regioni Puglia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Con questo atto e con il trasferimento a livello locale delle competenze in materia di definizione delle controversie tra operatori di telecomunicazioni elettroniche e utenti, il monitoraggio radiotelevisivo locale e la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione, si avvierà un importante processo di decentramento, così come definito dal nuovo accordo quadro tra Autorità e Conferenze delle Regioni e dei presidenti dei Consigli regionali siglato il 4 dicembre 2008. Con l´ampliamento qualitativo e quantitativo dei propri poteri, il Corecom Fvg assumerà un ruolo significativo di riferimento per tutto il sistema delle comunicazioni a livello locale e di tutela delle garanzie. Nella stessa sede di Otranto si terrà anche un convegno, organizzato dall´Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dai tre Corecom, sul nuovo sistema di garanzia per i cittadini, che si articolerà in tre sessioni: definizione delle controversie tra operatori di comunicazione elettronica e utenti, vigilanza in materia di emittenza locale, Registro degli operatori di comunicazione a livello regionale. Quest´ultima avrà come relatore Paolo Francia, presidente del Corecom del Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
PRECISAZIONE TI MEDIA  
 
Roma, 13 luglio 2009 Su richiesta delle Autorità di mercato in relazione a quanto pubblicato da alcuni quotidiani nazionali, Telecom Italia Media precisa che non esiste allo stato alcun progetto di cessione della rete televisiva La7, mentre sono in corso analisi su ipotesi di valorizzazione di singoli asset televisivi del Gruppo. .  
   
   
GRAZIE ALLA REGIONE LAZIO 35 EURO PER INSTALLARE IL DECODER ANZICHÉ 45  
 
Roma, 13 luglio 2009 - Prezzo calmierato per l´istallazione del decoder del digitale terrestre per i cittadini del Lazio che pagheranno 35 euro, anziché 45 come nel resto d´Italia. A stabilirlo un protocollo d´intesa siglato tra la Regione Lazio e le associazioni di categoria degli artigiani installatori, approvato dalla giunta regionale del Lazio, su proposta dell´assessore alla Tutela dei Consumatori e alla Semplificazione Amministrativa Vincenzo Maruccio. L´accordo, che verrà a breve sottoscritto dal presidente Marrazzo, da Confartigianato, Cna, Casartigiani e dalla Confederazione delle Libere Associazioni Artigiane Italiane (Claai), fissa infatti a 35 euro il prezzo dell´intervento tecnico per l´installazione standard e la sintonizzazione del decoder digitale, sia per quanto riguarda gli apparati esterni. Un prezzo di 10 euro inferiore a quello ottenuto dal governo con l´accordo a livello nazionale con le associazioni di categoria. L´accordo stabilisce anche dei prezzi uniformi per tutta una serie di interventi ulteriori più articolati, dall´installazione di più apparati, alla sostituzione delle antenne, di cavi, amplificatori e prese. "La Regione continua il percorso di assistenza dei cittadini del Lazio nel passaggio al digitale terrestre - ha dichiarato l´assessore Maruccio - garantendo loro un prezzo calmierato ed equo di 35 euro per ogni intervento degli installatori mentre quello nazionale è sui 45 euro. " "Questo provvedimento contribuirà in maniera determinante - ha concluso l´assessore - a mettere tutti gli utenti della nostra regione in condizione di poter vedere tutti i canali televisivi dopo il passaggio definitivo al digitale terrestre il prossimo 30 novembre". .  
   
   
DE CATALDO, "DISCUTERE DI FICTION SERVE A NOBILITARLA"  
 
Roma, 13 luglio 2009 - "Credo che lavorare sulla fiction e discuterne sia un modo, da un lato, per ´nobilitarla´, farne crescere l´importanza, e poi, dall´altro lato, permette di far crescere e migliorare la televisione, che contribuisce a migliorare anche noi. In Italia l´entrata di Sky nel mercato ha ´mosso le acque´; abbiamo potuto fare la serie di ´Romanzo Criminale´, e questo ha smosso anche Rai e Mediaset che, altrimenti erano un po´ ´assopiti´ su un unico modo di raccontare". Così Giancarlo De Cataldo, magistrato-scrittore di ´Romanzo Criminale´, sulla storia della banda della Magliana, prima best-seller in libreria, poi successo al cinema e adesso fiction su Sky, è intervenuto al ´Romafictionfest´, promosso dalla Regione Lazio e in corso a Roma e nel Lazio, durante una ´masterclass´ a lui dedicata. "Io in realtà - ha detto De Cataldo - non credo di poter dare lezioni a nessuno, ho fatto poche cose, anche se buone, e forse ho avuto la fortuna di farle al posto giusto nel momento giusto". Una storia, umana e professionale, quella di De Cataldo, che potrebbe prestarsi a una fiction: "Sono nato a Taranto - ha raccontato - e da piccolo leggevo tantissimo e mi piaceva andare nei cinema, che ai tempi erano parrocchiali, per vedere i film. Venivo da una famiglia borghese e, anche se mi sarebbe piaciuto studiare cinema, mi dicevano: intanto prendi una laurea, che poi il cinema arriva". E così è stato, con il successo delle vicende del Dandi, del Libanese, prima tra i lettori e poi nelle trasposizioni sul grande e piccolo schermo: "Ho avuto una fortuna sfacciata - ha proseguito - di incontrare con ´Romanzo Criminale´ una domanda e un´offerta che si sono ´baciate´". E questo nonostante le polemiche che indicano nei protagonisti cinematografici e televisivi di ´Romanzo Criminali´ dei ´cattivi maestri´ per le nuove generazioni: "In questi giorni a Roma - ha risposto De Cataldo - c´è una mostra di Diabolik, con le sorelle della borghesia milanese che ai tempi furono accusate di fomentare storie di malvagità. E quindi io credo di essere in buona compagnia". Per De Cataldo, una buona fiction deve partire da un presupposto fondamentale: "La fiction - ha spiegato - deve sempre andare ´avanti´ rispetto a quello che si è già fatto, superare quello che c´era prima, nel caso stravolgere. Gli autori devono avere sempre il dovere di provare sempre a rendere il racconto sorprendente". E poi la realizzazione di una fiction di livello, per De Cataldo, non può prescindere "dal collettivo: si deve lavorare bene insieme tra autori e sceneggiatori, altrimenti non si va da nessuna parte". E di questo è convinto anche Daniele Cesarano, sceneggiatore della prima serie di ´Romanzo Criminale´ andata in onda su Sky in questa stagione, che ha collaborato con De Cataldo: "Con De Cataldo - ha detto Cesarano - abbiamo avuto un rapporto straordinario perché è il primo autore che ti permette di lavorare sul testo originario, modificarlo, senza stravolgerne, se ritiene che ci sono idee valide". .  
   
   
´ROMAFICTIONFEST´, STORIA IN COSTUME CON ´IL FALCO E LA COLOMBA´  
 
Roma, 13 luglio 2009 - Una storia in costume, che racconta amori e intrighi nella Roma papalina del ´500. E´ ´Il Falco e la Colomba´, serie tv in 6 puntate prodotta da Guido De Angelis per la prossima stagione di Mediaset, e presentata il 10 luglio, al cinema Adriano a Roma, nell´ambito della sezione anteprima del ´Romafictionfest´, la manifestazione sulla fiction promossa dalla Regione Lazio e realizzata dalla Fondazione Lazio per l´Audiovisivo. La fiction è liberamente ispirata al racconto ´La badessa di Castro´ di Stendhal. "Questa - spiega in conferenza stampa il direttore per la produzione di fiction di Mediaset, Gianclarlo Scheri - è la prima fiction in costume presentata al ´Romafictionfest´: avevamo in mente di fare una storia di questo tipo e lo abbiamo fatto insieme a Guido De Angelis". Tra paesaggi mozzafiato e costumi da ricordare, la fiction racconta le vicende di Giulio Branciforte, interpretato da Giulio Berruti, capitano di umili origini al soldo del cardinale Pompeo Colonna, che mira a scalzare dal soglio pontificio Papa Clemente Vii. E intorno a Giulio Branciforte-giulio Berruti si intrecciano anche le vicende di due delle protagoniste femminili, Cosima Coppola e Anna Safroncik: "E´ una grande storia d´amore - dice la Coppola - con un cast pazzesco, ricca di colpi di scena, di intrighi pazzeschi, e di sicuro vale la pena vederla". Mentre la Coppola interpreta Elena Campireali, figlia del signore di Campireali, Anna è Lisetta, amica di Giulio e da sempre innamorata di lui: "Io sono un popolana romana, sono molto burbera - dice divertita Safroncik - ma anche buona. E questo per me è abbastanza strano per quanto se ne sa. Il mio - sottolinea - è un ruolo molto sofferto, da perdente, completamente nuovo e che mi ha anche ´segnato´ tanto. Siamo tante protagoniste, ognunacon una propria caratteristica e con un proprio cuore che ´batte´". E non mancano gli scontri anche ´fisici´: "Io e Anna - racconta Coppola - siamo rivali perché ci battiamo per lo stesso uomo, e arriviamo fino a ´menarci´, nel film succede un po´ di tutto. ". E la Safroncik: "Pensate che il primo giorno non ci hanno detto ´preparatevi´. Ci hanno fatto menare subito, ma alla fine ce la siamo cavata. ". Nel cast anche Enrico Loverso, Sabina Began, Adriano Pappalardo e Fabio Testi. .  
   
   
EDOARDO WINSPEARE SVOLTA NELLA COMMEDIA. IL REGISTA SALENTINO PREMIATO ALL’ISCHIA FILM FESTIVAL  
 
Ischia, 13 luglio 2009 - "Anche se non sono abituato a far ridere, il mio prossimo progetto sarà una commedia. La storia di una star televisiva locale coinvolta in una vicenda paradossale di perdita dell´identità. Ovviamente sarà presente la componente ambientalista e di attenzione al paesaggio; del resto, è anche per questo che mi chiamano il muhajeddin del Salento". Così ha dichiarato il regista Edoardo Winspeare premiato alla settima edizione dell´Ischia Film Festival per "Galantuomini" e protagonista della penultima serata della kermesse insieme all´attrice Donatella Finocchiaro, protagonista femminile del film. "Il localismo è la mia poetica, il punto di partenza per raccontare le mie storie. D´altro canto l´Italia è il paese dei cento comuni". Chi sono oggi i galantuomini secondo Winspeare? "Le persone responsabili che credono nello Stato come il magistrato Leone De Castris il quale ha lavorato molto bene per sconfiggere un fenomeno come la Sacra Corona Unita. I pugliesi pensavano di vivere nell´unica regione italiana esente dalle mafie" ha aggiunto il regista salentino, "ma evidentemente non era così. È vero che la Sacra Conona Unita non poggiava su una base mafiosa come nel casertano o nel catanese ma è stata una ferita profonda ed indelebile per il Salento". .  
   
   
MARCHE FILM COMMISSION ALL´ISCHIA FILM FESTIVAL.  
 
Ancona, 13 luglio 2009 - Marche Film Commission ha partecipato all´Ischia Film Festival, unico evento in Italia dedicato alle location cinematografiche ed al fenomeno del cineturismo, svoltosi dal 5 all´11 luglio nell´isola campana. Come per la recente esperienza positiva del Festival del Cinema di Cannes, la presenza ad Ischia di Marche Film Commission e` stata sostenuta, quest´anno, dalla collaborazione con l´Istituto per il Commercio Estero (Ice), all´interno di una serie di eventi promozionali che Ice sta organizzando per il 2009 in Convenzione con Regione Marche. Venerdi` 10 luglio nella strepitosa location naturale del Castello Aragonese Marche Film Commission e Ice hanno presentato il filmato promozionale Marche: imagine your film diretto dal giovane regista marchigiano Andrea Giomaro per la Explorer Pictures e prodotto da Ice. Nella magica atmosfera della Caffetteria del Monastero le immagini emozionanti e suggestive del filmato hanno accolto ospiti, registi e pubblico invitandoli a pensare e scoprire le Marche come terra di cinema e cineturismo. Le Marche sono una regione di grande suggestione e fascino che ha preso coscienza della propria ´filmogenia´, dopo che grandi registi, nel corso della storia del cinema, l´hanno gia` scelta e preferita, spesso proprio per essere ´filmicamente poco sfruttata´ o per la sua ambientazione non invasiva: basti pensare all´Ancona neorealista e suggestiva di ´Ossessione´ di Visconti o, per tornare a Cannes, a ´La stanza del figlio´ di Moretti. Il movie cocktail è stato anche un´occasione per far conoscere agli invitati l´attivita` svolta da Marche Film Commission a partire dalla sua ´presentazione ufficiale´ a Venezia, nell´agosto 2008, ad oggi: circa 40 i progetti sottoposti all``attenzione di Mfc (tra documentari, lungometraggi, fiction Tv etc. ) e oltre 15 quelli selezionati e supportati. Incoraggiante anche l``afflusso degli utenti al Portale (www. Marchefilmcommission. Info) che ha registrato, da novembre ad oggi, quasi 40. 000 visite - e l``iscrizione di oltre 50 professionisti ed imprese locali alla Production Guide, gia` attiva. Impegnativo e prezioso, sotto il profilo della mission istituzionale di Mfc, e` stato poi il lavoro di ricerche e contatti che ha portato alla creazione di una rete di movie officer istituzionali (referenti "esperti" individuati presso amministrazioni provinciali, comunali ed altro) che si e` rivelata determinante, non solo per il lavoro di assistenza alle produzioni, ma anche per l``immagine globale di accoglienza e partecipazione attiva che la Regione stessa ha dato di se` e delle sue amministrazioni locali. Le Marche, una regione del centro Italia, stretta tra l´Appennino e la costa adriatica, entrano cosi` nel novero delle Film Commission italiane gia` attive, consolidando la strutturazione delle proprie potenzialita` filmiche anche attraverso la recente definizione legislativa di una normativa di settore. Proprio questa ´rifondazione´ imprenditoriale costituisce forse il principale valore aggiunto con cui Marche Film Commission, ed il territorio tutto, si propongono sulla scena nazionale ed internazionale. E´ un po´ il noto ´modello marchigiano´ che ritorna: capacita` silenziosa, grande maestria, professionalita` certa e mai arrogante. .  
   
   
MILANO, BELLA ESTATE. 700 BAMBINI DEI CENTRI ESTIVI E DELLE CASE FAMIGLIA ALL’ANTEPRIMA DI HARRY POTTER  
 
Milano, 13 luglio 2009 - Oggi alle ore 21. 00, al Cinema Odeon di via Santa Radegonda 8, oltre 700 bambini dei centri estivi e delle case famiglia del Comune parteciperanno all’anteprima del film “Harry Potter e il Principe Mezzosangue”, al cinema dal 15 luglio. “Si tratta di un evento unico nel suo genere – hanno detto gli assessori Mariolina Moioli (Famiglia, Scuola e Politiche sociali) e Giovanni Terzi (Eventi) –. Questa volta a sfilare sul tappeto rosso, non saranno i protagonisti del film, ma i bambini che decreteranno il successo della pellicola”. “Abbiamo deciso di invitare all’anteprima nazionale del film oltre 700 bambini tra coloro che durante il giorno frequentano i centri estivi del Comune, ma anche tra coloro, meno fortunati, che vivono nelle case famiglia – ha spiegato l’assessore Moioli -. Un’esperienza coinvolgente, questa, soprattutto per chi non ha la fortuna di vivere con la propria famiglia. Bambini e ragazzi, infatti, saranno accompagnati dai propri genitori, ma anche dagli educatori che seguono la loro crescita all’interno della comunità”. “Con l’aiuto di Warner Bros Pictures, Milano è capitale del cinema anche per i piccoli fan di Harry Potter – ha commentato l’assessore Terzi -. Ospitando l’anteprima nazionale del nuovo film dedicato al giovane mago inglese, il capoluogo lombardo conferma la propria vocazione di città internazionale. L’evento sarà, al tempo stesso, un’importante occasione per regalare un momento di svago a chi è meno fortunato”. .  
   
   
CASA MANZONI. DAL 13 LUGLIO LETTURE DAI PROMESSI SPOSI  
 
Milano, 13 luglio 2009 - Dal 13 luglio al 5 agosto i «Promessi sposi» tornano nella dimora dove vennero concepiti e scritti, la Casa Manzoni di via Morone. L’assessorato alla Cultura del Comune e il Centro Nazionale Studi Manzoniani promuove una serie di letture del romanzo, affidate all’interpretazione di alcune tra le migliori voci della nostra prosa. “Nell’ambito di ‘Milano si racconta’ – ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – tornare ad ascoltare e leggere classici come i Promessi Sposi, non significa solamente promuovere la letteratura, ma offrire anche una nuova e diversa immagine di una città capitale dell’editoria“. “Con questo progetto – ha aggiunto – promuoviamo contemporaneamente il piacere di leggere e la Casa Manzoni come museo di grande fascino, potenzialmente molto interessante anche per i turisti stranieri”. Per quattro settimane, ogni lunedì, martedì e mercoledì, dal 13 luglio al 5 agosto compresi, dalle ore 19. 00 alle 19. 45, i protagonisti di uno dei più amati e affascinanti capolavori della letteratura italiana torneranno a vivere attraverso le voci di Anna Nogara, Alessandro Quasimodo, Laura Marinoni, Gianni Quillico. Gli incontri saranno preceduti da una breve presentazione a cura degli specialisti del Centro Nazionale Studi Manzoniani. Il programma 13, 14 e 15 luglio: passi scelti dal 1° al 9° capitolo Lettura con Anna Nogara; 20, 21 e 22 luglio: passi scelti dal 10° al 20° capitolo con Alessandro Quasimodo; 27, 28 e 29 luglio: passi scelti dal 21° al 29° capitolo con Laura Marinoni; 3, 4 e 5 agosto: passi scelti dal 30° al 38° capitolo con Gianni Quillico. Ingresso libero fino a esaurimento posti Info: Casa del Manzoni, via Morone 1, tel. 02. 86460403 e-mail: cnsm@tiscali. It .  
   
   
FESTIVAL DEI DUE MONDI: PRESIDENTE LORENZETTI SCRIVE A DIRETTORE FERRARA  
 
Perugia, 13 luglio 2009 – Non potendo essere presente al concerto di chiusura del Festival dei Due Mondi, la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha inviato una lettera al direttore Giorgio Ferrara, per complimentarsi del successo dell’ultima edizione della manifestazione. “Il Festival dei due Mondi – è scritto nella lettera della presidente - ha sempre rappresentato per la nostra regione uno dei principali grandi eventi che hanno, nel tempo, testimoniato in Italia e nel mondo, la qualità delle proposte culturali che l’Umbria ha saputo valorizzare, offrendo un palcoscenico ai grandi talenti nazionali ed internazionale e a quanti scelgono di venire nella nostra regione per queste grandi occasioni culturali”. “Ero sicura che avresti saputo rilanciare e valorizzare l’importante eredità lasciata dal maestro Menotti dando, al tempo stesso, un nuovo impulso e un’apertura della manifestazione ai giovani talenti”. In conclusione la presidente ha ringraziato, oltre al direttore, “gli artisti e quanti hanno lavorato per il successo di questa bellissima manifestazione”. .  
   
   
IN ALTA BADIA LA CENTRALE ELETTRICA DI DESIGN DIVENTA SPAZIO ESPOSITIVO LEONARDO BEGLIERI E HELMUT PIZZININI  
 
Alta Badia, 13 luglio 2009 - Con la mostra di Leonardo Beglieri e Helmut Pizzinini la Centrale Idroelettrica di La Villa, in Alta Badia, si trasforma in spazio espositivo ( 12-22 agosto – ore 16. 00 -19. 00, inaugurazione mercoledì 12 agosto ore 17. 00). L’ edificio, costruito nel 2008 dall’architetto Tiziano Vudafieri, grazie alle sue linee essenziali bene si presta ad ospitare un’esposizione di arte e fotografia contemporanea. Le fotografie di Leonardo Beglieri documentano il caos imperante di un mondo che alterna minimalismo anonimo e declamata esagerazione. Così come gli opposti finiscono per assomigliarsi, anche temi eterogenei vengono ricondotti ad unità grazie a inquadrature che vanno alla ricerca di armonia e logica compositive. Beglieri, con un occhio clinico che gli deriva dagli studi in architettura e dalla professione di fotografo di moda, è affascinato dagli arredi delle abitazioni cubane di La Havana - così lontani dal gusto occidentale massificato - dagli interni polverosi e dai muri scrostati, ma lo è altrettanto dal ritmo assoluto e impeccabile delle facciate di un grattacielo o di uno scorcio metropolitano. E perché no, dal contrasto tra la perfezione delle linee del Palazzo dello Sport di Herzog & de Meuron della nuova Pechino e di un muro scrostato della vecchia città, quella pre Olimpiadi. Laddove ritrae elementi naturali li coglie senza interessarsi alla loro identificazione in quanto valgono per la loro bellezza in sé, a prescindere da ogni possibile contestualizzazione. Le fotografia realizzate su pellicola di 35 mm vengono poi ingrandite in formato 70x100 o 100 x160 in modo che la grana dia una resa pittorica che in parte trasfigura la realtà per farne emergere i suoi aspetti più riflessivi, quasi come volesse coglierne un’ essenza tattile. Le sue fotografie hanno la capacità di far apparire come straordinario un particolare della vita comune che altrimenti si perderebbe entro la corsa del tempo, perché come ha affermato Henri Cartier-bresson fotografare è trattenere il fiato quando tutte le nostre facoltà convergono per captare la realtà che fugge, è mettere sulla stessa linea di fuoco la testa, l’ occhio e il cuore. E’ un modo di vivere. Helmut Pizzinini presenta una selezione di sculture che colgono le qualità essenziali dei materiali, tra cui l’acciaio, il legno e la pietra, questi ultimi ricollegabili alla sua terra di origine, le Dolomiti. Oltre ad una serie di opere in legno e metallo, sarà presentata una grande scultura che per la sua forma ricorda dei giganti pistilli floreali. Nell’opera di Pizzinini il legno rimanda alla quotidianità, dimensione puntualmente registrata e dunque cara all’universo artistico contemporaneo. Questo elemento “caldo” viene accostato ad un materiale algido, di origine industriale, come l’acciaio, dando vita opere che producono un saldo equilibrio formale sospeso. Da un lato esprime una naturale inclinazione per un senso dell’ordine di natura minimalista, dall’altro impiega segni e forme che procurano un senso di inquietudine. Proprio a questo fanno pensare le serie di steli affusolate o e le punte lanceolate, una delle cifre stilistiche che più identifica il suo lavoro. Tutte queste composizioni non sono assolutamente casuali, ma nascono da un’attenta analisi formale, senza che per questo esse perdano in impatto emotivo, risultato ottenuto grazie al colore, che gioca con la luce, producendo effetti squillanti e cangianti. Nella maggior parte dei casi Pizzinini impiega pigmenti “blu oltremare” e “blu di Prussia” fissandoli sul legno con una tecnica che ne valorizza la pura essenza. Essenzialità e sintesi sono gli elementi fondanti il suo metodo di lavoro, caratteristiche che gli permettono di giungere allo sfrondamento di tutto ciò che è superfluo. .  
   
   
ROBERT INDIANA A CORTINA D’AMPEZZO: «DA LOVE AD AMOR»  
 
Cortina, 13 luglio 2009 - Il paesaggio delle Dolomiti celebra gli Stati Uniti d’America nell’opera monumentale di uno dei maestri più noti ed amati dell’arte contemporanea. A partire da sabato 8 agosto, Cortina d’Ampezzo si trasformerà in un grande museo a cielo aperto dedicato a Robert Indiana, attraverso un affascinante excursus espositivo per le vie e le aree principali del centro storico. Ospitata dal Comune di Cortina d’Ampezzo, promossa e organizzata dalla Galleria Farsettiarte e da Franco Calarota di Acp - Art Capital Partners, la mostra verrà inaugurata sabato 8 agosto a partire dalle ore 18. Conosciuto in tutto modo per la sua opera tridimensionale che recita la scritta “Love” - nata a metà degli anni Sessanta come cartolina natalizia del Moma, e divenuta icona universale, presente, sotto forma di logo monumentale, in molti dei luoghi-simbolo della modernità da New York al grattacielo Taipei 001 a Taiwan – Robert Indiana è un’artista più complesso di quanto non possa apparire a prima vista. Nato nel 1928 nello stato dell’Indiana, che diventerà anche il suo nome d’arte (il vero cognome è infatti Clark), e famoso soprattutto per le sue monumentali sculture, il suo ricco corpus di opere è accomunato dalla forte carica comunicativa. Ma l’apparente semplicità del suo linguaggio, nasconde in realtà una straordinaria ricchezza di significati e di rimandi ai diversi aspetti della cultura americana nel suo complesso. «Ci sono più segni che alberi in America. Ci sono più segni che foglie. Per questo penso a me stesso come a un pittore del paesaggio americano», così Robert Indiana si descrive in un’intervista al New York Times del dicembre del 2002, svelando l’origine di una ricerca artistica in atto da più di cinquant’anni. Entrato a pieno titolo nella storia dell’arte del secondo Novecento, la sua opera unisce idealmente due dei movimenti artistici più importanti della storia post-moderna: la Pop Art e il Minimalismo. Infatti, se da un lato la Pop Art introduce una nuova visione del mondo dove non è più la condizione umana, ma sono gli oggetti banali e comuni a riempire il campo d’azione e dominare l’attenzione, dal canto suo la Minimal Art esalta le forme pure ed i materiali industriali. Un doppio filo conduttore ben rappresentato in questa retrospettiva che lungo Corso Italia e per le vie del centro storico vedrà protagonista le monumentali e monocromatiche sculture in alluminio Corten: a partire dal famoso Love - caposaldo dell’immaginario collettivo come le Marylin di Andy Warhol o i Target di Jasper Johns e in questa rassegna proposto anche nella caleidoscopica versione Love Wall –, fino alla serie dei Numeri. Mentre l’esplosione di colori accesi tipici dell’arte Pop colpirà gli occhi degli spettatori che varcheranno la soglia d’ingresso della Galleria Farsettiarte dove sarà possibile ammirare le famose sculture bicromatiche e tridimensionali che declinano la scritta Love anche nella sua versione latina di Amor, e sei grandi tele dipinte tra cui Ginkgo, Peace sinks in confusion, Four, Spring, Pork e Mimmo, omaggio a Mimmo Rotella. .  
   
   
MUSICARIVAFESTIVAL CI ATTENDE  
 
Trento, 13 luglio 2009 - Per due settimane la città sarà animata da centinaia di giovani musicisti provenienti da tutto il mondo. Dal 15 luglio al 1 agosto infatti, Riva ospita la ventiseiesima edizione di "musicaRivafestival", un singolare ed apprezzato evento, all´interno del quale si mescolano approfondimento, studio e spettacolo. Quindici giorni di iniziative offerte da studenti e docenti dei corsi di specializzazione in diverse discipline della musica classica e lirica, dalla direzione d’orchestra al canto, dal pianoforte al violino, dal corso speciale di ottoni a quello di flauto e fagotto, oltre naturalmente ad esibizioni di compagnie e teatri nazionali ed internazionali. Sarà la contaminazione fra culture diverse a caratterizzare l’edizione 2009. Aprirà la kermesse la londinese Bollywood Brass Band (Cortile della Rocca, sabato 18), formazione multirazziale anglo-indiana. Sarà invece l’Area Archeologica San Martino di Campi, ad ospitare, lunedì 20 luglio, l’energia tzigana dei I Kal, un gruppo di Belgrado che sintetizza esperienze musicali diverse, dal rock n’ roll al blues balcanico. Lo stesso luogo accoglierà sette giorni più tardi i Baba Zula, considerati i maggiori interprete della sintesi fra musica orientale ed occidentale. Da San Pietroburgo infine, ecco la tradizione folk russa del Grad Quartet Ensemble (Cortile della Rocca, venerdì 31 luglio). La tradizione cameristica, sinfonica e lirica, sarà invece espressa, fra gli altri eventi ospitati presso il Cortile della Rocca, dal concerto del Quartetto d´archi della Scala (domenica 19), con musiche di Schubert, Beethoven e Ravel. Da non perdere poi, martedì 28 luglio, l’esibizione sinfonica della Junge Philharmonie Salzburg diretta dal Maestro Isaac Karabtchevsky, con musiche di C. Debussy e Maurice Jarre, il grande compositore recentemente scomparso noto per la colonna sonora de "il Dottor Zivago". Infine, l’ 1 agosto, chiuderà il festival il concerto Rigoletto di Giuseppe Verdi, eseguito dalla Junge Philharmonie Salzburg diretta dal maestro Marco Boemi. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle 21. 30. Da domenica 18 luglio è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli presso il Cortile della Rocca (tutti i giorni dalle 19. 30 alle 21. 30). Le prevendite invece saranno gestite dagli Sportelli delle Cassa Rurali del Trentino aderenti al circuito "Primi alla Prima". Info: www. Musicarivafestival. Com .  
   
   
ARTE. DAL 12 AL 15 NOVEMBRE LA MOSTRA MERCATO “MINT”  
 
Milano, 13 luglio 2009 - Dal 12 al 15 novembre i giardini Indro Montanelli di via Palestro ospiteranno la quarta edizione di Mint - Milano International Antiques and Modern Art Fair. Annuale appuntamento dedicato all’antiquariato e modernariato d’élite, la mostra mercato d’arte antica, moderna e contemporanea espone dipinti, sculture, mobili, porcellane, argenti, gioielli, stampe, tappeti, libri, vetri, tessuti, installazioni e fotografie, provenienti da 45 gallerie italiane ed estere. “Milano per scelta: sempre di più questo sarà il nostro slogan – ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory intervenendo oggi alla presentazione dell’iniziativa –. Di più, sarà la nostra strategia per unire l’arte alla vita, la cultura ai luoghi. Così i giardini di via Palestro diventeranno un parco della cultura, che farà interagire le strutture scientifiche, artistiche, educative e d’intrattenimento che si concentrano nel ‘distretto Palestro”. Quest’anno la fiera si terrà in una posizione ancora più centrale, adiacente al quadrilatero della moda. Il pubblico potrà così visitare le istituzioni dedicate all’arte moderna e contemporanea, come la Galleria d’Arte Moderna a Villa Reale, il Pac, le case museo Boschi Di Stefano e Villa Necchi Campiglio; le esposizioni temporanee della Permanente, dello Spazio Oberdan e di Palazzo Dugnani, il Museo del Cinema, sempre a Palazzo Dugnani, la Biblioteca di via Senato, il Museo di Storia Naturale e il Planetario “Ulrico Hoepli”. “Quest’anno Mint animerà uno dei parchi più belli di Milano, creando un connubio di natura e arte di alto livello – ha aggiunto l’assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde Maurizio Cadeo -. Un particolare affetto mi lega a questa manifestazione: fin dalla prima edizione il mio Assessorato l’ha seguita, dall’installazione alla chiusura, facilitando i numerosi passaggi burocratici. Milano è onorata di accogliere un evento che ne aumenterà sicuramente il prestigio”. .  
   
   
MOSTRA INTERNAZIONALE SCULTURA A VILLA MANIN  
 
Passariano (Ud), 13 luglio 2009 - Quest´estate animeranno il prestigioso parco di Villa Manin le sculture che sono state realizzate nell´ambito del 12. Mo Simposio internazionale di Scultura su Pietre del Friuli Venezia Giulia, svoltosi il mese scorso a Vergnacco (Ud). La mostra, infatti, è stata inaugurata il 10 luglio e rimarrà aperta fino al 19 ottobre. L´evento - organizzato dal circolo culturale "Il Faro" in collaborazione e con il sostegno, tra gli altri, della Regione, della Provincia di Udine, dei Comuni di Tavagnacco, Reana del Rojale, Aquileia e Cividale, della Camera di commercio di Udine - ha una valenza artistica significativa e rappresenta una promozione delle pietre ornamentali della regione in una prospettiva internazionale. Sono infatti di varia provenienza i 10 scultori che espongono le proprie opere: arrivano dal Friuli Venezia Giulia, dalla Toscana, dalla vicina Slovenia, dall´Emilia Romagna, dalla Polonia, dall´Ucraina e dalla Cina. I temi predominanti delle sculture realizzate sono la natura, la vita e l´uomo con la sua storia ed i suoi sentimenti. Nell´occasione è stato studiato nel parco di Villa Manin un percorso ideale per conoscere ed apprezzare l´abilità creativa e tecnica degli scultori. .  
   
   
UMBRIA: DA G.R. APPROVATO DISCIPLINARE PER RICONOSCIMENTO ECOMUSEI  
 
Perugia, 13 luglio 2009 - Sono l’omogeneità culturale, geografica e paesaggistica di un territorio, ma anche l’aver realizzato su questi temi studi, ricerche e attività di promozione almeno triennale, i criteri che la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’Ambiente Lamberto Bottini, ha inserito nel disciplinare per il riconoscimento degli “Ecomusei”, previsti dalla legge regionale 34 del 2007. “Con l’adozione del disciplinare - dice Bottini - continuiamo in quel processo virtuoso che, a breve, dovrà portarci a costruire uno degli strumenti più innovativi per tutelare il nostro patrimonio storico-naturalistico-paesaggistico e per valorizzare ambienti di vita tradizionali. Un ecomuseo non è un museo, spesso non possiede mura - spiega l’assessore regionale -, può essere un territorio dai confini incerti e appartiene alla comunità che ci vive. In sostanza, l’ecomuseo è un patto con il quale la comunità si prende cura del proprio territorio. Crearli - conclude l’assessore Bottini - può essere l’occasione per misurarci con un nuovo modello di localismo, in risposta ad una globalizzazione ancora oggi inadeguata, e per tutelare attività tradizionali locali, in grado di accrescere produttività, occupazione, sviluppo economico e turistico”. In base al disciplinare, a presentare la domanda di riconoscimento, sulla base di un progetto di fattibilità condiviso, potranno essere enti locali singoli e associati, associazioni ed istituzioni di natura pubblica o privata che operano nell’ambito territoriale dell’ecomuseo. In Umbria, molte sono le esperienze degli Ecomusei, sorte in modo spontaneo, spesso casuale, alcune già prima della legge regionale. Tra queste l’“Ecomuseo Colli del Tezio”, nel triangolo Assisi-gubbio-perugia, in un’area collinare-rurale di circa 450 kmq, che comprende i colli del Tezio, monte Acuto, monte Malbe e monte Pacciano, da cui partiva l’acquedotto medievale che riforniva la “Fontana Maggiore” e Perugia; l’“Ecomuseo del Fiume Tevere e della Torre”, attivo tra Ponte Pattoli, Ponte San Giovanni e San Martino in Campo e con sede a Pretola; l’“Ecomuseo del paesaggio” dell’Alto Orvietano, in un’area prevalentemente collinare di 350 kmq; il “Museo diffuso” in Valnerina, proposto dal “Cedrav” (Centro per la documentazione e la ricerca antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra) per far conoscere stazioni di posta, mulini, centri di medicina popolare e di chirurgia, antichi itinerari lungo le vie dell’acqua, del carbone, della cura, della devozione, del ferro, della tessitura, del ghiaccio e della transumanza. .