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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Luglio 2009
BOLZANO: COMMISSARIO UE SCRIVE ALLA PROVINCIA: SULL´ENERGIA SIETE ALL´AVANGUARDIA  
 
Bolzano, 13 luglio 2009 - L´alto Adige ha un ruolo di battistrada in Europa nel settore dell´energia e della tutela del clima: è quanto ribadisce il commissario Ue all´Energia Andris Piebalgs nella lettera inviata al presidente della Provincia Luis Durnwalder e all´assessore Michl Laimer. Dopo la sua visita in Alto Adige dello scorso 22 giugno, il commissario lettone ha inviato una nota ufficiale a Durnwalder e Laimer nella quale conferma il suo apprezzamento per le misure sviluppate dalla Giunta provinciale in materia di energie rinnovabili, risparmio energetico e tutela del clima: Casaclima è ormai diventata una realtà, scrive Piebalgs, e spero che possa diventare un modello da seguire in altre Regioni d´Europa. "La vostra filosofia sull´efficienza energetica - scrive il commissario Ue a Durnwalder e Laimer - è la stessa che ispira la direttiva proposta dalla Commissione europea riguardo al consumo energetico negli edifici. " Nella sua lettera Piebalgs si sofferma anche sul cosiddetto "corridoio verde" progettato nello spazio alpino e sostiene l´impegno della Provincia di Bolzano per creare maggiori sinergie tra le politiche ambientali, energetiche e della mobilità. Il "Green corridor" tra Monaco di Baviera e Verona prevede, accanto ai distributori ad idrogeno in superficie e linee elettriche nel cunicolo esplorativo, anche la produzione di energia eolica nell’area di passo Brennero. Temi e progetti "che vi propongo di approfondire al più presto con la Direzione generale Trasporti e energia", scrive il commissario Ue a Durnwalder e Laimer, confidando di poter proseguire la buona collaborazione tra Commissione Ue e Giunta provinciale. .  
   
   
NUCLEARE – PRESIDENTE GALAN: IL VENETO NON È KOMEINISTA  
 
Padova, 13 luglio 2009 “Il Veneto non è komeinista è non ha una posizione preconcettualmente contraria al nucleare, ma dove eventualmente collocarlo e come me lo devono dire e motivare i tecnici, non “Repubblica”. Lo ha affermato, il 10 luglio, il presidente del Veneto Giancarlo Galan a margine del dibattito in corso all’Hotel Sheraton di Padova sul tema “Paesaggio: una grande occasione per il Veneto delle infrastrutture”, organizzato dalla Regione. “Già a suo tempo ho già dichiarato la non contrarietà del Veneto al nucleare – ha ribadito Galan – ma mi deve essere spiegato dove e perché collocarlo: servono ricerche, criteri, modalità di realizzazione”. .  
   
   
NUCLEARE, BURLANDO: UNA BUONA NOTIZIA PER ANSALDO MA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ESCLUDE SITI IN LIGURIA: NON CI SONO AREE IDONEE  
 
 Genova, 13 Luglio 2009 - "Il ritorno del nucleare è sicuramente una notizia importante per la Liguria, soprattutto per Ansaldo Energia che qui ha un centro di progettazione, escludo, invece, proprio per la conformazione del territorio ligure, con aree piccole, vicine o e inserite in contesti urbani, che la Liguria possa ospitare una centrale". Lo ha affermato, il 10 luglio, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, rispondendo a una delle domande dei giornalisti dopo la riunione di giunta. "Al di là del fatto che un dibattito ad alto livello sul nucleare si potrà fare nei tempi giusti, - ha aggiunto Burlando- la ripresa del nucleare è una buona notizia per Ansaldo che non ha mai smesso di lavorare nel settore, a cominciare dalla centrale che il gruppo ha già realizzato a Cernavoda, in Romania e che sta sviluppando ulteriormente. Le competenze acquisite da Ansaldo nel campo nucleare sono di assoluto livello in tutto il mondo. Proprio per questo, la Regione Liguria ha finanziato un master post-laurea per formare ragazzi e ragazze laureate in ingegneria per questo tipo di attività. Altra cosa la questione dei siti che dovranno chiaramente rivolgersi verso grandi superfici, in pianure, al di fuori delle aree urbane", afferma il presidente della Regione Liguria. . .  
   
   
PIEMONTE, SCELTA NUCLEARE DEL GOVERNO: ALL´AMBIENTE NON SERVE  
 
Torino, 13 luglio 2009 - “L’energia nucleare è obsoleta, pericolosa e improponibile in un paese come l’Italia dove il territorio non permette in alcun caso di assumere il rischio di costruire nuove centrali. Dal punto di vista ambientale è assolutamente illogico e la scelta del governo cozza contro ogni scelta intrapresa a livello mondiale per produrre energia in modo rinnovabile e salvaguardare il pianeta”. E’ il primo commento dell’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Nicola de Ruggiero, alla notizia dell’avvio di una nuova stagione nucleare con l’approvazione del decreto “salvacrisi” da parte del Governo. “Concordo con la Presidente Bresso - ha aggiunto de Ruggiero - nel ribadire il no della Regione per tutta una serie di ragioni, economiche, ambientali e di sicurezza delle persone. Dal punto di vista dell’ambiente stiamo investendo risorse sufficienti per trasformare il Piemonte in una delle regioni europee più all’avanguardia per un perfetto equilibrio tra sviluppo, produzione di energia pulita, e sostenibilità. Non si può tornare indietro, mettendo una pesante ipoteca sull’ecosistema che i nostri figli corrono il rischio di pagare per moltissimi anni. Per noi il nucleare è e deve restare una stagione chiusa, dimenticata e non più proponibile. Le vie del risparmio energetico, della salvaguardia dell’ambiente, del ritorno del clima ad una situazione ottimale passano attraverso una scelta di sobrietà, di stili di vita che si adeguino ad un minore consumo con l’adozione di buone pratiche quotidiane, che privilegino un aumento deciso della produzione di energie rinnovabili”. .  
   
   
NUCLEARE: LA PUGLIA CONFERMA IL PROPRIO DISSENSO  
 
Bari, 13 luglio 2009 - Alla luce dell’approvazione in via definitiva del ddl Sviluppo, che segna il ritorno al nucleare per lo stato italiano e attribuisce esclusivamente al governo centrale il potere decisionale sull’individuazione dei siti, la Puglia ribadisce con forza di dichiararsi fuori da questa scelta. "Tale posizione- sottolinea l´assessore all´ecologia,Introna- è coerente con quella che è da sempre la vocazione della nostra Regione ovvero attirare a sé il turismo con il proprio potenziale naturalistico e paesaggistico, con una agricoltura di pregio ed un’importante filiera dell’agroalimentare (vino, olio, pasta, pane, etc. Etc. ). Nondimeno, si consideri che in questi ultimi anni si è fatta foraggiera di risorse energetiche per l’intero sistema paese, tanto da conquistarsi il titolo di “parco delle energie rinnovabili più interessante d’Europa”. "Infine, è opportuno ricordare che tra i siti potenzialmente idonei per le proprie caratteristiche ve ne è uno ubicato nel cuore di una delle zone turisticamente più belle e apprezzate della Puglia. " .  
   
   
AUMENTA IN PUGLIA LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI  
 
Bari, 13 luglio 2009 - Aumenta l’energia da fonti rinnovabili, si riduce la produzione dalle fossili. La Puglia segna un’altra tappa verso il traguardo indicato dal protocollo di Kyoto e dal Pear, il Piano energetico ambientale regionale, che punta all’aumento nell’utilizzo delle energie rinnovabili sul totale della produzione elettrica. La nostra regione, nel 2008, ha prodotto da tutte le fonti, rinnovabili e non, l’86% di energia in più rispetto al suo consumo. Ha generato infatti 37mila gigawatt/ora (Gwh, che corrisponde ad 1milione di chilowatt/ora) contro i 19. 900 Gwh del suo fabbisogno. Il surplus è di 17. 100 Gwh. Un dato che significa molto se paragonato a quello dell’anno precedente. Nel 2007 infatti la Puglia aveva prodotto la stessa quantità di energia, le differenze nel 2008 sono nella quantità dei consumi, cresciuti di quasi 300 gigawatt/ora e nella produzione di energia rinnovabile, aumentata mentre si riduceva l’energia generata dalle altre fonti. La potenza elettrica degli impianti eolici pugliesi è passata dai 640 megawatt (Mw) del 2007 ai 946 del 2008, con una differenza di 306 Mw, mentre l’effettiva energia prodotta nel 2008 dagli impianti eolici è di 1. 314 gigawatt/ora contro i 1040 della Sicilia (seconda in classifica) e i 992 della Campania. Ma la vera rivoluzione è nel fotovoltaico e si è compiuta nell’arco di pochi mesi. A settembre 2008, secondo i dati diffusi dal Gestore dei Servizi Elettrici (Gse) la Puglia era la terza regione in Italia, nell’arco di qualche mese è passata al secondo posto, ad aprile 2009 era prima (seguita dalla Lombardia, l’Emilia Romagna e il Piemonte) con 56,503 megawatt di potenza elettrica installata e 2. 694 impianti. Dal I aprile al 23 giugno 2009 un altro salto: secondo il Gse la Puglia arriva a produrre 68,177 Mw di potenza elettrica e gli impianti diventano 3. 177. Una differenza di 11, 674 Mw divisa in 483 nuovi impianti, che ha un significato preciso: gli impianti sono piccolissimi, si vedono collocati sui tetti, sui vigneti, persino sui distributori di benzina. Una rivoluzione che non è solo numerica, ma emblematica della svolta ecologica della Regione Puglia e dei suoi abitanti, che evidentemente hanno fatto propria la causa delle energie pulite. I nuovi dati, alcuni dei quali forniti in via provvisoria da Terna (la società responsabile in Italia della trasmissione dell’energia elettrica) all’Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione della Regione Puglia, sono stati anticipati questa mattina a Roma dalla neo nominata Vice Presidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone nel corso di un convegno organizzato da Alerion Clean Power, gruppo che opera nel campo delle energie rinnovabili. “Oggi – ha detto la Vice Presidente – la Puglia genera un quarto (il 25,32%) dell’energia eolica nazionale e il 13,44% dell’energia fotovoltaica. Un risultato che per noi significa molto. Vuol dire che dopo quattro anni di governo Vendola, il traguardo fissato dalle politiche regionali in materia di energia sta per essere raggiunto. Stiamo toccando con mano l’esito di un impegno forte che oggi fa svettare la Puglia in cima alle classifiche nazionali nella produzione di energie pulite. La Regione c’è riuscita perché ha snellito le procedure burocratiche per i piccoli impianti. Ora ci accingiamo ad una nuova rivoluzione: grazie ad una cabina di energia convocata con gli enti locali, saranno messe in rete e visibili attraverso il portale www. Sistema. Puglia. It, le richieste per i piccoli impianti arrivate ai comuni, le autorizzazioni concesse e lo stato di avanzamento delle pratiche. Siamo d’accordo con l’Anci per rafforzare la collaborazione con i Comuni, una sinergia finalizzata a migliorare ed uniformare le procedure di autorizzazione per gli impianti, con l’obiettivo di semplificare, ma anche di ridurre eventuali abusi”. L’ultima riflessione di Loredana Capone riguarda le imprese: “Abbiamo visto dai dati riportati che il fabbisogno di energia è aumentato di quasi 300 gigawatt/ora. Sono i consumi delle imprese che, nonostante la crisi, continuano a produrre. Mi sembra un’iniezione di fiducia significativa che, insieme con il numero delle aziende aumentate di 951 unità nel secondo trimestre del 2009, lascia ben sperare in una uscita dalla crisi sempre più vicina”. .  
   
   
ITALIA-CROAZIA, ACCORDO PER GIACIMENTO GAS ADRIATICO  
 
Roma, 13 luglio 2009 - Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha incontrato a Roma il capo della diplomazia croata, Gordan Jandrokovic. Durante i lavori del Comitato dei ministri degli Esteri sono stati raggiunti accordi in materia di infrastrutture ferroviarie e marittime, ambiente (per la tutela dell´Adriatico) e ricerca scientifica in agricoltura. Firmata, in tale occasione siglata anche la dichiarazione congiunta per lo sfruttamento del giacimento di gas nell´Adriatico "Anna Maria". L´italia offre - ha affermato il ministro Frattini - un ´forte e convinto´ sostegno all´adesione della Croazia nella Ue entro i primi mesi del 2011", afferma il sito internet "Rinascita Balcanica". Un obiettivo che l´Italia sosterrà, ha spiegato Frattini, per il quale il percorso della Croazia verso la Ue non deve essere rallentato dal contenzioso con la Slovenia, perché "le regole europee devono avere un percorso autonomo e le questioni bilaterali non devono interferire con le adesioni". Un concetto ribadito anche dal nuovo presidente del Consiglio europeo in carica, lo svedese Frederik Reinfeldt. . . .  
   
   
REGIONE VALLE D´AOSTA E TERNA: FIRMATO ACCORDO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA RETE ELETTRICA  
 
Aosta, 13 luglio 209 - Augusto Rollandin e Luigi Roth, rispettivamente Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta e Presidente di Terna, la società responsabile dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, hanno siglato, venerdì 10 luglio, un importante Protocollo d’Intesa per l’applicazione della procedura Vas (Valutazione Ambientale Strategica) alla pianificazione degli interventi di sviluppo programmati dal Gestore della rete nella regione. Con questo accordo, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e Terna sottoscrivono un impegno finalizzato ad accelerare e snellire le procedure autorizzative degli interventi di sviluppo sottoposti a Vas, e a sottoporre a verifica preventiva le ricadute ambientali e territoriali delle nuove infrastrutture elettriche nella regione, in una logica di condivisione e concertazione con le istituzioni locali delle scelte localizzative delle opere. Aumentare la sicurezza ed eliminare i colli di bottiglia sulla rete, migliorando in tal modo qualità ed efficienza del servizio elettrico per le imprese e le famiglie: questi gli obiettivi degli interventi di sviluppo sulla rete ad alta tensione per i quali Terna ha programmato in Valle d’Aosta investimenti per oltre 100 milioni di euro nei prossimi anni, in linea con quanto previsto dal Piano di Sviluppo. Due gli interventi principali: razionalizzazione della rete a 220 kV e 132 kV della Valle d’Aosta; - razionalizzazione della rete a 132 kV tra Valle d’Aosta e Piemonte” Il primo intervento consiste nella ricostruzione in classe 380 kV e potenziamento della linea a 220 kV Avise-villeneuve-chatillon. Saranno inoltre realizzate tre nuove stazioni elettriche a Saint-pierre, Aosta e Villefranche (Quart). L’opera consentirà nel suo complesso di migliorare l’utilizzo della capacità di importazione dall’estero e – una volta completata – anche una significativa riduzione dell’impatto ambientale della rete a 132 kV: saranno infatti demoliti circa 30 km di linee esistenti e interrati ulteriori 13 km di elettrodotti. La ricostruzione del tratto Avise-villeneuve, autorizzato a febbraio 2008, è già stata completata; il tratto restante, Villeneuve-chatillon è in fase concertativa e si stima di completarlo, una volta autorizzato, entro il 2012. Il secondo intervento, che consentirà una maggiore sicurezza del trasporto di energia idroelettrica verso l’area dell’alto torinese, consiste invece nella ricostruzione e potenziamento di due linee a 132 kV utilizzando un unico tracciato; contestualmente saranno demoliti oltre 10 km di elettrodotti esistenti, contribuendo ad una ulteriore riduzione dell’impatto ambientale della rete. L’orizzonte temporale per questo intervento è il 2013/2015. Nel loro complesso le opere sono finalizzate a rendere il sistema elettrico della regione più moderno, sicuro ed efficiente, in un’ottica di sostenibilità: sviluppare la rete significa, infatti, non solo costruire nuovi elettrodotti in aggiunta a quelli esistenti ma, ove possibile, razionalizzare, cioè eliminare cavi e tralicci obsoleti a beneficio dell’ambiente e del territorio. Il Protocollo Vas siglato oggi prevede in particolare che, a partire dai prossimi mesi, Terna sottoponga il Piano di Sviluppo della porzione di rete riguardante la Regione Autonoma Valle d’Aosta a studi e valutazioni preventive, al fine di verificarne la congruità con gli strumenti di pianificazione energetica, territoriale e urbanistica, nonché con il sistema dei vincoli paesaggistici ed ambientali in atto nella regione. Il Protocollo stabilisce, inoltre, che la Regione, oltre a favorire lo studio ambientale suddetto fornendo dati, cartografie e altri strumenti conoscitivi, esprima, previo coinvolgimento degli enti locali interessati, un parere sulla localizzazione degli impianti previsti dal Piano di Sviluppo (corredato da specifico giudizio di Vas). Infine, la Regione Autonoma Valle d’Aosta si impegna ad agevolare e snellire, anche attraverso lo scambio continuo di informazioni, i procedimenti autorizzativi delle opere sottoposte a Valutazione Ambientale Strategica. Con la firma di oggi salgono a 15 le Regioni, più la Provincia Autonoma di Trento, con le quali Terna dal 2002 ha iniziato un percorso di concertazione e di condivisione per trovare insieme le soluzioni più idonee per salvaguardare allo stesso tempo le esigenze di sviluppo delle infrastrutture elettriche e quelle dell’ambiente. «L’intervento – ha spiegato il Presidente della Regione Augusto Rollandin – è finalizzato a razionalizzare quelle che sono le presenze delle linee dell’alta tensione, tenendo nella dovuta considerazione il problema ambientale e riducendo così l’impatto globale degli apparati elettrici esistenti che verranno ridotti, con un notevole miglioramento del paesaggio. Nello stesso tempo crediamo che l’opera potrà coinvolgere le imprese locali e rappresentare quindi, in un periodo di crisi, un’importante azione per il livello occupazionale della regione». «La firma del Protocollo Vas con la Regione Autonoma Valle d’Aosta, rappresenta una nuova, importante tappa di una strategia che ha già dato i suoi frutti - ha commentato il Presidente di Terna, Luigi Roth - In Valle d’Aosta abbiamo in programma importanti investimenti con l’obiettivo di aumentare sicurezza, efficienza e affidabilità del servizio elettrico nella regione, nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio. Per questo siamo molto soddisfatti di poter avviare con la Regione Valle d’Aosta un percorso di concertazione per uno sviluppo sostenibile delle infrastrutture elettriche centrato sulla Valutazione Ambientale Strategica». . .  
   
   
ENI, PORTO TORRES: LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE UGO CAPPELLACCI  
 
Cagliari, 13 Luglio 2009 - ´´La democrazia non è soltanto espressione di libera iniziativa ma anche approfondimento della dignità umana nel suo pieno significato, nelle sue integrali aspirazioni ed esigenze, nella sua spinta di espansione e di partecipazione ai beni del mondo". Queste parole, attualissime, risalgono a ben 50 anni fa, esattamente al 3 ottobre del 1959 a Milano. A pronunciarle fu Aldo Moro. Oggi come ieri racchiudono, nella loro stringente attualità, il senso di sgomento e angoscia che negli ultimi tempi ci accompagna. Qualcuno da martedì scorso, nella sede dell´Eni, e non importa se un top manager o un semplice burocrate esecutivo, ha suonato le ´campane´, annuncio di un funerale. Ma a Porto Torres non ci sono morti. Ci sono, invece, tante famiglie, padri, madri, giovani che si interrogano sul presente e sul futuro. Una comunità viva e vitale che non si arrende. Come viva è vitale è l’intera Sardegna che oggi è al loro fianco e al fianco di tutti i lavoratori e di quanti li rappresentanti. Oggi la rabbia, legittima, è stata portata in piazza. E per una comunità che ha sempre fatto dell´orgoglio e della fierezza i suoi tratti distintivi non c´è cosa peggiore della perdita della dignità umana. La Sardegna non tollera per i propri figli tale condizione. Perché, come Moro, ´padre´ della democrazia italiana, la vera dignità è quella dell´uomo che può legittimamente aspirare a migliorare la sua condizione, attuando - come sottolineava - la partecipazione ai beni del mondo. L’anelito a vivere con dignità, insito nella natura umana, in questo particolare momento sembra messo a rischio. E lo stesso vale per l´orizzonte di serenità professionale e umana di tanti lavoratori, non solo di Porto Torres. Questo è un autentico sopruso civile che noi non possiamo assolutamente accettare e che, con la forza e unità d´intenti manifestata mercoledì a Roma e ribadita da tutti in queste ore, respingiamo al mittente. La Sardegna non fa più sconti a nessuno. Questo è bene che lo comprendano i vertici dell´Eni, che devono immediatamente fare marcia indietro sulla decisione presa per Porto Torres, ma anche il Governo che non può più consentire in alcun modo che un´azienda di cui lo Stato è azionista incameri profitti miliardari e lasci solo macerie e devastazioni sociali". . .  
   
   
NUCLEARE, CAMPAGNOLI: "IL GOVERNO METTE A RISCHIO LA DISMISSIONE DI CAORSO"  
 
Bologna, 13 luglio 2009 – “Le decisioni del Governo e della maggioranza sul nucleare si confermano una nuvola di fumo, così come è incomprensibile la decisione di commissariamento delle attività di Sogin (la Società che cura la dismissione delle Centrali nucleari a cominciare da Caorso) e di Enea”. Questa la dichiarazione a caldo dell’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli dopo la notizia dell’approvazione della legge che contiene anche le decisioni di commissariamento di Sogin ed Enea. “In questi mesi – continua Campagnoli – nel corso di tanti incontri con i parlamentari, anche della maggioranza, si sono manifestati dubbi crescenti su questi provvedimenti. Francamente non ho trovato nessuno in grado di giustificarli e quindi è grave che sia andati a conclusione quasi per inerzia, senza che sia divenuto in alcun modo chiaro ciò che si vuole effettivamente fare. E’ invece lampante la paralisi che subisce il percorso della dismissione, sin qui bene avviato, con impegni comuni di Sogin, Regione e Comune di Caorso, Sindacati e lavoratori. Un percorso che è giunto ad una situazione molto delicata, come quella del trasferimento provvisorio del combustibile e delle scorie al deposito francese, trasferimento che deve invece proseguire senza interruzioni”. "Insieme alle altre Regioni interessate e al sindacato - conclude l´assessore - chiederemo quindi un nuovo incontro al ministro Scajola, per sapere come ha intenzione di procedere dal momento che sino ad ora non ha mai risposto alle richieste delle Regioni. ” .  
   
   
DA ERICSSON E TELECOM ITALIA UNA NUOVA SOLUZIONE A ENERGIA SOLARE PER LE TELECOMUNICAZIONI  
 
Roma, 13 luglio 2009 - Telecom Italia si conferma all’avanguardia nella sperimentazione di nuove soluzioni a energia solare per le telecomunicazioni, dimostrando come l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili rappresenti un’alternativa valida per l’alimentazione dei siti di telefonia mobile. Eco Smart, la soluzione fornita da Ericsson, utilizza pannelli solari flessibili e può coprire fino al 100% del fabbisogno di energia di un sito radio mobile. L’innovativa struttura a energia solare, sviluppata e ingegnerizzata in Italia, si adatta perfettamente alla forma dei siti radio mobili e offre vantaggi rilevanti in termini di riduzione dei costi per l’alimentazione energetica, che possono rappresentare anche il 50% dei costi operativi dei siti di telecomunicazione, con una particolare attenzione agli impatti ambientali attraverso la riduzione delle emissioni di Co2. La sostenibilità ambientale è un’area di forte impegno per Ericsson e Telecom Italia che con questa sperimentazione mirano a provare come le soluzioni a energia solare rappresentino un’efficace alternativa anche per gli operatori nei paesi sviluppati. L’eco Smart adottato da Telecom Italia ha una struttura a sviluppo verticale a forma ellittica che circonda il sito ed è rivestita da pannelli fotovoltaici flessibili. La sperimentazione si inserisce tra le attività frutto del memorandum di intesa firmato da Ericsson e Telecom Italia nel 2008, in cui le due società si impegnavano a promuovere l’innovazione e a sviluppare congiuntamente soluzioni eco-sostenibili. La sperimentazione è in corso a L’aquila, vicino alla sede dove questa settimana è in svolgimento il G8, in cui si affronterà, tra gli altri, il tema delle sfide ambientali poste dai cambiamenti climatici e che precede la conferenza delle Nazioni Unite sul clima previsto a dicembre a Copenhagen. Cesare Avenia, amministratore delegato di Ericsson Italia ha sottolineato come Ericsson è all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni energeticamente efficienti. “L’eco Smart è una sintesi perfetta di ciò che rappresentano le telecomuncazioni e Ericsson: soluzioni innovative per migliorare la vita. Questa nuova sperimentazione conferma anche il ruolo leader di Ericsson quale integratore di nuove soluzioni, dato che l’Eco Smart può essere utilizzata per qualsiasi tipo di sito radio mobile - 2G, 3G e Lte - e anche per siti multi-vendor. ” Stefano Pileri, Direttore Technology & Operations di Telecom Italia, ha commentato: “con questa sperimentazione Telecom Italia prosegue nel suo impegno per l’innovazione tecnologica al servizio del Paese e nella ricerca di soluzioni che consentano un significativo risparmio dei costi. Eco Smart conferma inoltre la nostra attenzione alle tematiche di sostenibilità ambientale, uno dei punti chiave delle nostre politiche di sviluppo. ” .  
   
   
CONFERENZA SULLE DINAMO NATURALI  
 
Stará Lesná, Slovacchia 13 luglio 2009 - Dal 30 agosto al 5 settembre si terrà a Stará Lesná (Slovacchia) una conferenza sulle dinamo naturali. Le sessioni in programma includono: geodinamo e processi magneto-idrodinamici nel nucleo terrestre; dinamo e magnetoconvezione all´interno dei pianeti; dinamo e magnetoconvezione solare; instabilità idromagnetiche e dinamo in astrofisica; esperimenti di laboratorio. L´evento è organizzato congiuntamente dall´Istituto di geofisica dell´Accademia delle scienze della Repubblica ceca, l´Istituto di geofisica dell´Accademia delle scienze slovacca e il dipartimento di Astronomia, fisica terrestre e meteorologia (Dapem) dell´Università Comenius, Bratislava. Per ulteriori informazioni, visitare: http://rebel. Ig. Cas. Cz/tatry2009/index. Html .  
   
   
VAL D’AOSTA: PRIMA ASSEGNAZIONE SUPPLEMENTARE DI BENZINA IN ESENZIONE FISCALE  
 
Aosta, 13 luglio 2009 - L’assessorato regionale delle attività produttive informa che è stata resa disponibile - mediante caricamento automatico della Carte Vallée in possesso dei beneficiari previsti dalla vigente normativa regionale - la prima assegnazione supplementare di benzina in esenzione fiscale, pari al 10% dell’assegnazione annuale. Data l’insufficiente disponibilità del relativo contingente, non sarà invece possibile assegnare il supplemento di gasolio per autotrazione. Inoltre , a seguito dell’entrata in vigore del decreto ministeriale 30 marzo 2009 (pubblicato nella Gazzetta ufficiale - serie generale n. 146 del 26 giugno 2009) relativo all’utilizzo dell’importo cumulativo degli aiuti assegnati all’Italia nel settore dell’agricoltura ai sensi del regolamento Ce n. 1535/2007 della Commissione del 20 dicembre 2007, a decorrere dal giorno 11 luglio 2009 sarà inibito l’utilizzo della Carte Vallée per il prelevamento di carburanti in esenzione fiscale rilasciata alle imprese che svolgono attività nel settore della produzione dei prodotti agricoli. L’amministrazione regionale si sta peraltro attivando presso il competente Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per la rideterminazione in aumento dell’importo cumulativo definito dal citato d. M. Al fine di riacquisire, in tempi brevi, la disponibilità di risorse aggiuntive utili al mantenimento delle agevolazioni per le imprese che svolgono attività nel settore della produzione dei prodotti agricoli. Si rammenta che eventuali informazioni o chiarimenti su tale provvedimento sono disponibili al n. Verde 800-61. 00. 61 oppure all’indirizzo Internet http://www. Regione. Vda. It .  
   
   
FVG: REGOLAMENTO PER INCENTIVI BENZINAI  
 
Trieste, 13 luglio 2009 - Il regolamento per concedere gli incentivi ai benzinai nella fase di razionalizzazione delle rete distributiva del Friuli Venezia Giulia è stato approvato il 9 luglio dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente e assessore alle Attività produttive Luca Ciriani. Con questo regolamento viene data attuazione alla legge regionale 14 del 2008 (Norme speciali in materia di impianti di distribuzione di carburanti), in particolare all´articolo 1. La finalità del provvedimento è sostenere le imprese che gestiscono le pompe di benzina nella fase di ristrutturazione della rete, mantenendo la continuità imprenditoriale, e ammortizzare i casi di cessazione dell´attività anche scongiurando, ove possibile, l´avvio di procedure di insolvenza. Gli incentivi, come stabilisce il regolamento approvato oggi, saranno erogati tramite le Camere di commercio, a cui dovranno essere presentate le domande. .  
   
   
PIEMONTE: BANDO PER LA DIVERSIFICAZIONE NELLE AREE URBANE: SOSTEGNO AD AGRITURISMO, FATTORIE DIDATTICHE, ENERGIE ALTERNATIVE SCADENZA 21 SETTEMNRE 2009  
 
Torino, 13 luglio 2009 - La Regione Piemonte sostiene le aziende agricole situate nei territori urbani (i capoluoghi di Provincia e i Comuni della pianura torinese e novarese) che intendono realizzare interventi di diversificazione, quali l’agriturismo, i servizi educativi (fattorie didattiche) e la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica. Il bando di finanziamento segue un’impostazione analoga a quanto previsto dal Psr (Programma di Sviluppo Rurale) per le zone rurali, attraverso la misura 311, dalla quale tuttavia le aree urbane sono escluse. La Regione ha dunque deciso di intervenire con risorse proprie (come previsto dalla legge regionale 17/2008), con un primo stanziamento di 700 mila euro nel 2009, per integrare il sostegno alle aziende non ricomprese nelle aree rurali. Si valuterà un’eventuale integrazione di risorse ulteriori in base alle necessità dei prossimi anni. Le domande di contributo possono essere presentate esclusivamente dalle aziende agricole situate nei Comuni classificati come “Poli Urbani” (in riferimento alla classificazione contenuta nel Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 – in allegato ): si tratta di 208 Comuni in Provincia di Torino, 43 Comuni in Provincia di Novara, e dei capoluoghi di Provincia. La scadenza di presentazione delle domande è il 21 settembre 2009. “ L’apertura di questo bando – spiega l’Assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco – consente di sostenere tutte quelle attività di diversificazione, di tipo agrituristico, culturale, educativo, e di produzione energetica da fonti rinnovabili, che costituiscono nuove e promettenti opportunità di valorizzazione del settore agricolo e che sono sempre più diffuse anche nelle zone urbane e periurbane. Laddove il Psr non può intervenire, la Regione ha deciso un proprio stanziamento di risorse, per garantire una copertura più completa del territorio e rispondere alle sfide più innovative dell’agricoltura di questi anni . ” La compilazione e presentazione delle domande deve avvenire per via telematica, accedendo alla pagina internet : http://www. Sistemapiemonte. It/agricoltura/premi_contributi/index. Shtml e utilizzando (previa registrazione) il procedimento denominato "Aiuti di stato e contributi regionali". Una copia cartacea della domanda deve essere presentata alla Provincia competente. In allegato L´elenco dei Comuni classificati come “Poli Urbani”. .  
   
   
IL PIANO CASA DEL PIEMONTE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE IL COMMENTO DELLA PRESIDENTE BRESSO E DELL´ASSESSORE CONTI  
 
Torino, 13 Luglio 2009 - La presidente Mercedes Bresso commenta con soddisfazione l’approvazione, avvenuta l’ 8 luglio in Consiglio regionale, del disegno di legge che attua - in maniera più tutelante per il territorio e con forte impegno per la razionalizzazione energetica - l’impegno della Regione assunto tramite l’Intesa sottoscritta con il Governo e snellisce le procedure in materia edilizia e urbanistica, comunemente denominato “Piano casa”. “Vengono coniugate - sostiene Bresso - la sfida per la semplificazione e quella per l´efficienza e il risparmio energetico, due obiettivi chiave di questa amministrazione. Saranno portati da una parte benefici all´ambiente e alla salute dei cittadini, dall´altra si potrà contribuire a rilanciare l´economia creando posti di lavoro e incrementando il Pil piemontese”. L’assessore regionale alle Politiche territoriali, Sergio Conti, sottolinea innanzitutto che “se è vero che la spinta iniziale è arrivata dal Governo sull’onda emotiva del dopo-terremoto, è altrettanto vero che, mentre il Governo non ha dato seguito agli impegni assunti nell’intesa, il Piemonte ha dal canto suo responsabilmente sviluppato un percorso autonomo, non limitato a misure straordinarie e contingenti, ma mirato a produrre azioni durature per il risparmio energetico, che favoriscono la transizione dall’edilizia tradizionale a quella consapevole e sostenibile. L’aver posto dei vincoli in tal senso - prosegue l’assessore - può apparire ai meno lungimiranti una scelta riduttiva se non punitiva: in realtà, si tratta di una scelta che risponde a fini più alti di garanzia per la vivibilità delle future generazioni. Senza contare poi che la nuova legge non limita al solo settore edile la funzione di volano dell’economia, ma offre opportunità di lavoro a una pluralità di altri settori”. “Il primo titolo del provvedimento - continua Conti - disciplina gli interventi di ampliamento in deroga agli strumenti urbanistici: tra le misure previste, è da evidenziare la possibilità di realizzare interventi edilizi che, seppure in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, saranno assentiti a condizione che si utilizzino tecnologie volte al risparmio energetico, da quantificare tramite la riduzione del 40% del fabbisogno di energia primaria dell’unità edilizia complessiva per il solo ampliamento o, per demolizione e ricostruzione, attraverso la progettazione e l’utilizzo di tecnologie volte a conseguire un significativo miglioramento della pratica corrente in riferimento alla qualità ambientale ed energetica dell’edificio, secondo il sistema di valutazione del Protocollo Itaca 2009 Regione Piemonte. I successivi due titoli, con valenza a tempo indeterminato, sono volti da un lato a semplificare alcune procedure edilizie e urbanistiche al fine di agevolare la tempestiva attuazione degli interventi, dall’altro a promuovere la riqualificazione urbana e sociale attraverso programmi a regia comunale”. In coerenza con i criteri enunciati sono consentiti interventi di ampliamento, nel limite massimo del 20 per cento della volumetria esistente per le unità edilizie uni e bi-familiari e per gli edifici di edilizia residenziale sovvenzionata. La volumetria complessiva, a intervento concluso, non potrà comunque superare i milleduecento metri cubi. In alternativa i Comuni possono individuare, anche su richiesta degli aventi titolo, edifici residenziali da riqualificare attraverso interventi di demolizione, totale o parziale, e di ricostruzione con un incremento massimo del 35 per cento, finalizzati al miglioramento della qualità architettonica, energetica, ambientale, della sicurezza delle strutture e dell´accessibilità degli edifici. In aggiunta sarà possibile soppalcare, in deroga alle previsioni quantitative degli strumenti urbanistici, i fabbricati esistenti a destinazione artigianale o produttiva, che abbiano esaurito la superficie utile lorda consentita, per un aumento massimo del 30 per cento della superficie esistente; oppure, sempre per gli edifici produttivi o artigianali, sarà possibile realizzare interventi di ampliamento pari al 20 per cento della superficie utile lorda, con un massimo di 200 metri quadrati, in deroga alle previsioni quantitative degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, e ai regolamenti edilizi. Gli interventi non potranno in ogni caso essere realizzati su edifici o ambiti individuati dai piani regolatori come centri storici o aree esterne d’interesse storico e paesaggistico a essi collegati; singoli edifici, civili o di architettura rurale, di valore storico-artistico, ambientale o documentario; nei parchi nazionali e nelle aree protette istituite con legge regionale e in aree di inedificabilità assoluta. Per le aree in cui la norma è applicabile, la legge fissa limiti inderogabili, quali l’altezza massima, l’indice di permeabilità del suolo e le distanze dai confini, dalle strade e dagli edifici, e prescrive il reperimento dei necessari titoli autorizzativi. “Saranno ora i Comuni, con deliberazione dei rispettivi Consigli, a decidere entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge se applicarne in tutto o in parte le disposizioni e a indicare altri parametri qualitativi e quantitativi definiti dagli strumenti urbanistici, a cui non si potrà comunque derogare - continua Conti -. Come già detto, ai Comuni è data inoltre facoltà di promuovere programmi di rigenerazione urbana, sociale e architettonica tramite azioni partecipative e di concerto con gli operatori privati; con tali programmi i Comuni individuano ambiti in cui vi sono edifici, ritenuti incongrui con il contesto edilizio circostante, da riqualificare in funzione di una maggiore efficienza energetica o a fini sociali, per i quali gli strumenti urbanistici possono prevedere interventi di demolizione, totale o parziale, e di ricostruzione. Infine, i Comuni possono individuare edifici produttivi o artigianali che costituiscono elementi deturpanti per il paesaggio per i quali prevedere il trasferimento in aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea), da realizzare anche tramite l’utilizzo di strumenti perequativi”. .  
   
   
APPROVATA LA GRADUATORIA PER I NUOVI PROGRAMMI DI QUALIFICAZIONE URBANA CONTINUA L´IMPEGNO DELLA REGIONE PIEMONTE PER LA VALORIZZAZIONE DEL COMMERCIO URBANO  
 
Torino, 13 luglio 2009 - Nell’ambito delle iniziative finalizzate alla valorizzazione del commercio, era stato attivato un bando per la presentazione dei profili di candidatura per l’attivazione di nuovi programmi di qualificazione urbana. Le domande pervenute, provenienti dalle province di Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Torino, Novara, sono state in tutto 15. Dopo aver stabilito i parametri di valutazione, sono 11 le candidature ad aver superato il punteggio minimo richiesto. Si tratta dei comuni di: San Damiano d’Asti (At), San Salvatore Monferrato (Al), Valenza (Al), Biella, Santo Stefano Belbo (Cn), Borgo San Dalmazzo (Cn), Rivarolo (To), Santena (To), Rivoli (To), Carignano (To), Strambino (To). I comuni ammessi dovranno ora attivare le successive fasi per la realizzazione delle iniziative e dei progetti contenuti nei dossier di candidatura. La Regione darà un premio ai comuni che si sono accreditati pari al 60% del costo della stesura del dossier di candidatura. Successivamente, la Regione potrà prendere in considerazione il finanziamento dei progetti e delle iniziative contenute nei dossier e che dovranno essere valutate nella proposta progettuale. “Con l’approvazione di questi dossier – sottolinea l’assessore regionale al Commercio Sergio Luigi Ricca - continua l’impegno della Regione per la valorizzazione del commercio urbano per il quale nel 2009 sono stati stanziati ulteriori 6,5 milioni di euro. L’obiettivo è quello di assicurare uno sviluppo armonico delle varie forme di distribuzione commerciale sostenendo il commercio di vicinato nel rapporto con la grande distribuzione “. .  
   
   
BRESCIA: 100 MLN PER PRIMA CASA E AFFITTI PRESENTATE LE DUE MISURE STUDIATE DA REGIONE  
 
Brescia, 13 luglio 2009 - Dallo scorso 3 giugno è possibile richiedere due importanti misure messe in campo da Regione Lombardia a sostegno delle famiglie che non riescono a pagare i canoni di affitto o che comprano la prima casa. "A disposizione - ha spiegato l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, presentando le misure presso la sede territoriale di Brescia - ci sono infatti 98 milioni di euro, 51 per il Fondo sostegno affitti e 47 come contribuito per l´acquisto della prima casa. Cifre notevoli che fanno parte di un pacchetto più ampio appositamente messo a punto che per il solo 2009 ammonta a 327 milioni di euro". Le Due Misure In Dettaglio - Fondo Sostegno Affitti - Saranno circa 70. 000 le famiglie che anche per il 2009 potranno beneficiare di un contributo che copre, a seconda del reddito Isee/fsa del richiedente, dal 23 al 50% del canone mensile di locazione. Vale e dire che, a seconda delle classi di appartenenza, i contributi annuali sono compresi fra un minimo di 250 e un massimo di 1. 800 euro, determinati in funzione del canone di locazione, della situazione socio- economica, dell´entità delle domande presentate e delle risorse finanziarie disponibili. Possono richiederlo i titolari di contratti di locazione registrati (stipulati per unità immobiliare situata in Lombardia utilizzata come residenza e abitazione principale) che siano cittadini italiani, dell´Unione europea o, se di uno Stato extra Ue, in possesso di carta di soggiorno o di permesso con validità almeno biennale e che esercitino una regolare attività. Devono inoltre risiedere da almeno dieci anni in Italia o da almeno cinque in Regione Lombardia. Il reddito Isee/fsa (appunto per il fondo sostegno affitti) non può essere superiore a 12. 911 euro. Le domande possono essere presentate nel Comune dove è ubicata l´unità immobiliare e nei Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (Caaf) convenzionati con il Comune o la Regione. Gli appositi "sportelli" rimarranno aperti fino a martedì 15 settembre 2009. Dalla sua istituzione sono circa 310. 000 le famiglie lombarde che ne hanno beneficiato e si prevede per il prossimo biennio possano essere altre 140. 000. Contributo Per Acquisto O Ristrutturazione Prima Casa - Importanti novità riguardano il 9° bando che prevede l´assegnazione di un contributo di 6. 000 euro, una tantum a fondo perduto, per l´acquisto o la ristrutturazione della prima casa. I destinatari sono tutte le tipologie di famiglie previste dalla legge regionale sulla famiglia (23/1999), vale a dire le giovani coppie (quelle sposate dopo il 1° gennaio 2007 o che si sposeranno entro il 28 febbraio 2010 e i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda), le gestanti sole (donne gravide del primo figlio che siano nubili o prive del coniuge per separazione legale senza convivenza, divorzio o decesso), i genitori soli con uno o più figli minori a carico e i nuclei famigliari con almeno tre figli, che presentino un reddito Isee non superiore a 35. 000 euro (lo scorso limite era 30. 000). Per poter accedere al contributo sarà necessario aver rogitato tra il 1° gennaio 2007 e il 28 febbraio 2010. Il valore dell´alloggio acquistato dovrà essere compreso tra 25. 000 e 280. 000 euro (prima il costo massimo era di 200. 000) e il mutuo non potrà avere durata inferiore a 5 anni. Il bando resterà aperto fino al 31 luglio 2009 e le domande dovranno essere presentate ai Caaf. Dei 47 milioni totali, 35 milioni sono destinati alle giovani coppie e 12 alle altre tipologie per un totale di 7. 835 beneficiari. "Aiutare le famiglie con sussidi di questo tipo - ha spiegato l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti - diventa di anno in anno più importante perché è sotto gli occhi di tutti che sono sempre di più coloro per i quali la casa sta diventando un problema. In questo periodo di crisi economica quindi aiutiamo sia le famiglie più deboli a pagare l´affitto che quelle famiglie che hanno comprato casa a pagare le rate del mutuo". "In Lombardia - ha concluso l´assessore - vogliamo invertire la rotta e lo facciamo adattando i bandi alle nuove esigenze. Ad esempio, per quanto riguarda il contributo per l´acquisto della prima casa, abbiamo modificato i requisiti in modo da offrire a più famiglie di nuova formazione, o già formate, la possibilità di accedere ad un finanziamento strategico per chi sceglie di fare un passo così importante per la vita di una famiglia". .  
   
   
ABBIATEGRASSO (MI): 15 ALLOGGI A CANONE CONVENZIONATO  
 
 Milano, 13 luglio 2009 - Prosegue l´attività di convenzionamento di Regione Lombardia con i soggetti del mondo cooperativo per offrire appartamenti in affitto a prezzo calmierato. Per questo Regione Lombardia ha sottoscritto una nuova convenzione con il comune di Abbiategrasso (Mi) e le coopertive Solidarnosc e C. E. L. A per realizzare 15 nuovi alloggi destinati alla locazione. "Con questo atto - spiega l´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti - riusciamo ad esportare anche nella provincia di Milano quel modello di collaborazione pubblico/privato che ci sta permettendo di garantire un alloggio confortevole a quella fascia di popolazione che non riesce ad affrontare i prezzi del mercato o che ha esigenze abitative di tipo temporaneo collegate a particolari condizioni di lavoro o di studio". Nello specifico, ad Abbiategrasso, si renderanno dunque disponibili 15 appartamenti con un canone di affitto pari a 48 euro annui al metro quadro. Regione Lombardia ha dettato le norme in materia con la legge n. 14 del 2007 che colloca nell´ambito dell´edilizia residenziale pubblica gli interventi promossi ed attuati sia da soggetti pubblici sia privati capaci di favorire l´accesso alla casa alle persone che ne hanno i requisiti. Proprio con questo obiettivo, nel piano annuale del 2009, la Regione, con il programma Sacc (Servizi abitativi a canone convenzionato) sostiene con 14 milioni di euro, gli operatori capaci di offrire alloggi che rispondano a tali requisiti. "La convenzione - aggiunge Scotti - permette alle cooperative di accedere al Fondo Finlombarda-regione Lombardia per il sostegno al credito alle imprese che vogliono fare housing sociale. Regione Lombardia sta cercando tutti i modi possibili per attuare una politica dell´edilizia residenziale innovativa ed efficace. Tanto più in un periodo di crisi economica, la scelta di offrire opportunità accessibili alle nostre famiglie si sta dimostrando quella giusta". .  
   
   
TRENTO: VIVIBILITÀ, SICUREZZA, COESIONE SOCIALE E POLITICHE ABITATIVE AL CENTRO DELLE STRATEGIE DI ITEA S.P.A.  
 
 Trento, 13 luglio 2009 - Presentato il “Piano di Sicurezza per la vivibilità negli stabili Itea”. Panoramica a 360° del programma di intervento: il contesto di riferimento, le risorse e il bilancio dell’attività svolta fino ad ora, tra criticità e benefit, per i 21. 642 inquilini Itea, all’insegna dello slogan “Costruire comunità oltre ogni muro”. “Una risposta tempestiva e innovativa alle nuove istanze dell’utenza abitativa pubblica, finalizzata a promuovere benessere collettivo. È questa, in sintesi, la premessa che ha spinto Itea S. P. A. Ad assumere un ruolo attivo, propositivo e responsabile nelle iniziative di rete territoriale e familiare finalizzate alla coesione sociale – ha dichiarato oggi in conferenza stampa la Presidente Itea Aida Ruffini - ed il frutto di questa nuova linea di indirizzo è il “Piano di Sicurezza per la vivibilità negli stabili Itea”. Il programma dell’iniziativa è stato presentato oggi alla presenza dei vertici dirigenziali della Società, dei referenti delle associazioni sindacali trentine e dell’Assessore provinciale alla Salute e Politiche sociali Ugo Rossi, che ha espresso apprezzamento sul percorso intrapreso da Itea, mirato a far convergere gli agenti istituzionali e sociali del territorio per la crescita di una sensibilità collettiva che contribuisca a favorire l’equilibrio sociale. Concetto, quest’ultimo, condiviso anche dal Vicesindaco e Assessore comunale alla Pianificazione urbana e Politiche abitative Paolo Biasioli, che ha ricordato il vantaggio di vivere in una provincia, in grado di gestire il pluralismo culturale tipico delle zone di confine, grazie ad una capillare e consolidata rete di associazioni e di volontari, che favoriscono la nascita di punti di aggregazione e un maggior senso di appartenenza alla comunità. Dalla conferenza sono emersi alcuni elementi, che giocano un ruolo altamente strategico in questa delicata fase operativa: mediazione tra condomini-inquilini- comunità; equilibrio tra spazi privati e condominiali; gestione efficiente di un team di operatori sul territorio (4 ispettori; 5 fiduciari di zona; 1 mediatore sociale, 450 referenti condominiali); ottimizzazione della programmazione urbanistica; prevenzione della conflittualità sociale. Dal 2005 ad oggi, si registra un trend in netto calo per quanto riguarda le segnalazioni degli inquilini aventi ad oggetto la micro-criminalità di vicinato. In particolare, negli ultimi dieci anni, si è riscontrata una forte caduta verticale nella casistica delle criticità e della conflittualità condominiale. Alcuni esempi di oscillazioni di segnalazioni scritte pervenute ad Itea dal 1998 al 2007: a) problemi posti auto (n. 45 nel 1998; n. 2 nel 2007); b) disturbi della quiete (n. 109 nel 1998; n. 29 nel 2007); c) animali domestici (n. 44 nel 1997; n. 5 nel 2007); d) pulizie spazi comuni (n. 48 nel 1997; n. 6 nel 2007). “Il Piano Sicurezza elaborato da Itea ha la finalità di contribuire al miglioramento della vivibilità relazionale negli stabili, attraverso attività sistematiche e progetti mirati che escano dalla logica dell’intervento frammentario ed emergenziale – ha proseguito la Presidente Itea - L’obiettivo è lavorare per un servizio ove prevalga, al positivo, una percezione di sicurezza, intesa come solidarietà familiare e di vicinato negli stabili di edilizia popolare, quale modello di comunità”. Erano presenti in conferenza stampa anche Walter Alotti (Uil), Luca Oliver (Acli) e Piergiorgio Giuliani (Sindacato Inquilini), che hanno elogiato l’impegno di Itea nel dare un contributo concreto al miglioramento della vivibilità degli stabili, consigliando però maggior attenzione nella scelta dell’inquilinato durante le operazioni di assegnazione degli alloggi. Diego Faccini (Cisl) ha rilevato le grandi fasi di trasformazione subite dal ‘modello famiglia’ negli ultimi 30 anni e le problematiche ad esso correlate ed ha aggiunto: “Il Piano Sicurezza non deve essere un costo, ma un investimento per Itea, che ha dimostrato di essere riuscita a colmare quel gap preesistente di informazioni, interventi assistenziali e controlli sul territorio”. Luciano Rinaldi (Uniat- sindacato inquilini Uil) e Paola Furlan (Consorzio dei Comuni) hanno invece rimarcato l’esigenza di una maggior cura da parte delle istituzioni alla programmazione urbanistica e di quartiere, con particolare attenzione verso i centri storici. Infine, Franco Ianeselli (Cgil) ha espresso un giudizio positivo su quanto fatto fino ad ora, considerando non sempre giustificabili i giudizi critici pervenuti alla Società ed aggiungendo che, in taluni casi, si percepisce un maggior senso di comunità negli stabili Itea, rispetto a quelli di privati. Per la natura del territorio, per la frammentazione e la disomogeneità dell’utenza, per l’aumento della complessità delle richieste legate alle soluzioni abitative, i risultati che Itea S. P. A. Potrà vantare domani sono strettamente correlati alla capacità, oggi, di collaborare con tutti i soggetti che si occupano a diverso titolo di politiche abitative, vivibilità, sicurezza ed inclusione sociale. .  
   
   
EDILIZIA PUBBLICA: RIPARTITI FONDI ALLE ATER FVG  
 
Trieste, 13 luglio 2009 - Su proposta dell´assessore all´Edilizia, Vanni Lenna, la Giunta regionale ha approvato le delibere con le quali vengono messi a disposizione delle Ater del Friuli Venezia Giulia i fondi pluriennali (2010-2011), in parte di provenienza statale, per la realizzazione dei programmi abitati di edilizia sovvenzionata. All´ater dell´Alto Friuli vengono assegnati 4. 376. 764,45, di cui euro 4. 338. 419,46 euro in forma di anticipazione e 38. 344,99 a valere sui fondi statali disponibili, per l´acquisto di immobili in alcuni Comuni di pertinenza, la realizzazione di un edificio a Tarvisio e un intervento di manutenzione straordinaria a Tolmezzo per un totale di 26 alloggi. All´ater della Provincia di Gorizia andranno, in forma di anticipazione complessivi 11. 663. 947,38 euro per gli interventi previsti. Ovvero per una nuova costruzione e un acquisto a Monfalcone e una nuova costruzione (ecosostenibile) nel capoluogo per un totale di 67 alloggi. All´ater di Pordenone andranno 13. 300. 654,26 euro, di cui 12. 801. 893,48 euro in forma di anticipazione e 498. 760,78 euro a valere sui fondi statali disponibili. Gli interventi previsti riguardano nuove costruzioni, recuperi ecosostenibili o acquisti a Ligugnana di San Vito al Tagliamento, Pordenone, Cordenons, Sacile, Brugnera, Chions, Zoppola, Fiume Veneto, Spilimbergo, Maniago per un totale di 92 alloggi. All´ater di Trieste spetteranno 26. 541. 719,84 euro, di cui 25. 888. 273,48 euro in forma di anticipazione e 653. 446,36 euro a valere sui fondi statali disponibili per realizzare 147 alloggi derivanti da interventi (acquisti, nuove costruzioni ecocompatibili) a Trieste e a Muggia. Infine, all´Ater di Udine andranno 16. 948. 106,53 euro, di cui euro 16. 429. 096,62 in forma di anticipazione e 519. 009,91 euro a valere sui fondi statali disponibili. Saranno così realizzati 26 alloggi derivanti da acquisizioni, nuove costruzioni, recuperi ecocompatibili o manutenzioni straordinarie in vari Comuni: Tarcento, Aquileia, Palmanova, Manzano, Udine. .  
   
   
TRENTO: CASETTE IN LEGNO PER L´ABRUZZO: QUESTE LE PROCEDURE SEGUITE  
 
Trento, 13 luglio 2009 - Con riferimento al nuovo comunicato stampa della Lega Nord a proposito delle procedure seguite dalla Provincia autonoma per la fornitura delle casette in legno per l’Abruzzo, l’amministrazione ritiene di aver già reso noto sia in aula, per il tramite del presidente Lorenzo Dellai, sia attraverso la messa a disposizione di tutta la documentazione anche di dettaglio, ogni informazione utile. In ogni caso, si provvede, ancora una volta, a richiamare - puntualmente - le risposte ai singoli quesiti avanzati. Il combinato disposto dell’art. 57 comma 2 lett. C e comma 6 della D Leg 163 del 2006 in caso di estrema urgenza prevede il ricorso a procedura negoziata senza pubblicazione di un bando, previo confronto concorrenziale tra almeno 3 ditte La determinazione n° 46 adottata in data 20 aprile 2009 autorizzava la stipulazione dei contratti con le ditte aggiudicatarie dei confronti concorrenziali esperiti in data 16 aprile 2009. Il lotto 4 non è stato aggiudicato perché l’unica ditta che aveva presentato offerta non aveva rispettato i requisiti minimi richiesti dalla lettera di invito. In questo caso il provvedimento autorizzatorio è stato assunto dopo l’espletamento della gara, vista la ristrettezza dei tempi. Mentre il 21 aprile 2009 è stata adottata una successiva determinazione con la quale si autorizzava l’espletamento di ulteriori 4 confronti concorrenziali per la fornitura di un altro quantitativo di 20 prefabbricati. È evidente che i due provvedimenti fanno riferimento a due diverse procedure di gara. 1 lotto aggiudicato alla ditta Btd servizi Primiero; 2 lotto aggiudicato Log Engineering di Meano; 3 lotto aggiudicato al consorzio Siltec; 4 lotto aggiudicato alla Ciara legnami. Successivamente alla adozione della determina che autorizzava la fornitura di 25 unità abitative prefabbricate, la Protezione Civile Nazionale ha comunicato la necessità di adottare una diversa tipologia edilizia, pertanto la determina è stata revocata come specificato dettagliatamente nello stesso provvedimento di revoca. La Ille prefabbricati aveva vinto nel 2008 un appalto per la fornitura e posa degli edifici nell’area addestrativa di Marco di Rovereto. In quei giorni la ditta era pronta per procedere alla posa. Constatato che i prefabbricati potevano essere utilmente utilizzati ad uso abitativo per soccorrere i terremotati è stato deciso di destinare gli edifici opportunamente modificati nell’area del terremoto rinviando quindi la realizzazione delle aule presso il centro di addestramento di Marco. Le relative casette poste in essere a Coppito sono destinate ad ospitare le famiglie dei militari della Guardia di Finanza di stanza nella zona, le quali non hanno, evidentemente, meno diritti delle altre. In ogni caso la tipologia degli interventi della Provincia autonoma è espressamente richiesta dalle autorità locali abruzzesi o dalla Protezione Civile Nazionale: così è stato anche nel caso in parola. In data 16 . 06. 09 è stato autorizzato l’affidamento, previo concorso concorrenziale, per la fornitura e posa di strutture prefabbricate, diviso in 4 lotti, per la località di Onna. 1 lotto aggiudicato alla Ille prefabbricati s. Pa; 2 lotto aggiudicato alla Legnopiù Case; 3 lotto aggiudicato alla Trentino legno spa; 4 lotto aggiudicato alla Ille prefabbricati. L’iniziativa per la realizzazione del complesso abitativo provvisorio di Onna è frutto di una collaborazione con la Protezione Nazionale Civile e la Croce Rossa Italiana. I fondi per questo intervento sono stati messi a disposizione dalla Croce Rossa Italiana, come più volte sottolineato (anche nelle comunicazioni diramate ieri a seguito dei sopraluoghi che hanno interessato il cantiere di Onna). Per i prossimi affidamenti si provvederà ancora ad adottare le procedure di scelta del contraente previste dalla normativa, in funzione dei tempi a disposizione. La partecipazione di Trentino Sviluppo al capitale sociale di un’impresa, in base a progetti di sviluppo coerenti con i piani e le direttive provinciali, non può certamente inibire all’impresa stessa lo svolgimento delle proprie attività , ivi compresa la partecipazione a procedure concorsuali svolte in base alla normativa . Le determine di nomina delle commissioni tecniche sono state secretate fino al momento di apertura delle buste contenenti le offerte. Risulta che anche la determina 161 sia stata pubblicata regolarmente, in quanto è stata garantita la pubblicità del provvedimento, compatibilmente con le esigenze di gara. Con delibera n° 1660 dd. 3 luglio, la Giunta provinciale ha effettuato una ricognizione generale degli interventi da realizzare in Abruzzo, dando conto degli impegni assunti e delle necessità finanziarie per portare a termine l’intervento di sostegno alle popolazioni colpite. Nel medesimo provvedimento sono indicate le modalità di finanziamento dei singoli interventi autorizzati. Le modifiche ed integrazioni citate sono state rese necessarie per rispondere alle specifiche esigenze avanzate dalla Protezione Civile Nazionale per meglio adattare gli edifici alle esigenze locali, anche sotto il profilo paesaggistico. .  
   
   
CALABRIA: L’ASSESSORE INCARNATO HA PARTECIPATO AD UN INCONTRO CON L’ANCE  
 
 Reggio Calabria, 13 luglio 2009 - “Un confronto positivo, ricco di spunti, di proposte e di obiettivi comuni, che sicuramente ci vedrà percorrere la stessa strada per contribuire allo sviluppo economico e sociale della nostra regione”. Questo il giudizio espresso dall’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato al termine di un incontro con il presidente dell’Ance Calabria Francesco Cava, i presidenti dell’Ance provinciale e il presidente dell’Assindustria di Catanzaro Giuseppe Gatto, che si è svolto il 10 luglio nella sede dell’Associazione dei costruttori edili a Catanzaro. “Ci siamo confrontati - ha raccontato Incarnato - su una serie di tematiche di notevole rilevanza come, ad esempio, il Piano casa, l’edilizia residenziale, i piani anticrisi, la pubblica amministrazione. Gli imprenditori hanno sottolineato le difficoltà in merito ai ribassi d’asta sui pagamenti, hanno chiesto un impegno concreto per lo snellimento dei tempi sui pagamenti da parte egli enti pubblici. Inoltre, si è parlato anche di sicurezza e legalità, di collegamenti e portualità e dell’annoso problema dell’A3”. L’assessore Incarnato si è impegnato a verificare la possibilità di trasformare in legge il prezziario regionale su lavori pubblici per come gli è stato chiesto da alcuni imprenditori presenti all’incontro. “Devo sottolineare - ha aggiunto l’assessore Incarnato - che ho riscontrato da parte dei rappresentanti dell’Ance piena convergenza sui metodi che la Giunta regionale sta portando avanti per affrontare i problemi posti sul tavolo del confronto di oggi. In tal senso, infatti, ho ricordato che per quanto riguarda la sicurezza sui cantieri, la Stazione unica appaltante è un esempio concreto di come la l’Esecutivo regionale si stia muovendo in favore dell’impresa sana, con l’obiettivo di ridurre al minimo i fenomeni che bloccano lo sviluppo”. .  
   
   
LAVORI PUBBLICI: LOMBARDO, “LA SICILIA E´ LA REGIONE CON PIU´ OPERE PUBBLICHE AVVIATE”  
 
Palermo, 13 luglio 2009 - “In questo momento la Sicilia è la Regione in cui vi sono più opere pubbliche in esecuzione. ” Così ha esordito il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, alla conferenza stampa di presentazione dello stato di attuazione delle opere pubbliche autostradali svoltasi il 10 luglio a Palazzo d´Orleans, con la partecipazione dell´assessore regionale ai lavori pubblici Antonio Beninati, e il direttore regionale dell´Anas, Ugo Dibennardo. Nel corso dell’incontro si è fatto il punto sugli investimenti più rilevanti attualmente in corso in Sicilia. “Attualmente tra lavori in corso, di prossimo avvio e programmati – ha detto Lombardo - si stimano investimenti complessivi per circa 11 miliardi di euro, di cui 4 miliardi relativi ai lavori di diretta competenza Anas, 815 milioni di euro di investimenti da attuare in project financing per la realizzazione del collegamento autostradale Ragusa-catania”. “Sono particolarmente contento – ha affermato l´assessore Beninati – di intraprendere questo nuovo incarico in un momento in cui sono in corso tanti lavori in quasi tutte le province siciliane. Metterò a frutto le mie competenze e mi impegnerò con tutte le mie energie. Affinchè questa occasione possa dare frutti alla Sicilia e i siciliani. ” .  
   
   
RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO DEL TRENTINO, LE RICHIESTE DA TUTTI I 223 COMUNI ACCOLTE FINO AD OGGI 1.885 DOMANDE PER UN AMMONTARE COMPLESSIVO DI LAVORI PARI A 311 MILIONI DI EURO  
 
Trento, 13 luglio 2009 - Sono più di 3. 400 le domande inoltrate dai cittadini alla Provincia per ottenere il contributo (dal 30 al 35 per cento) previsto dall´intervento straordinario per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Le richieste interessano tutti i 223 comuni trentini, per un ammontare complessivo di lavori dichiarati che supera i 300 milioni di euro. Le domande per le quali è stato fino ad ora concesso il contributo sono 1. 885 per un ammontare complessivo di contributi pari a 43,2 milioni di euro. Oltre un migliaio sono i progettisti ed i professionisti coinvolti. Entro il 30 luglio saranno istruite le pratiche mancanti (1. 546) per le quali sono state richieste integrazioni dagli uffici provinciali. Di seguito il prospetto relativo alle richieste presentate ed alla loro distribuzione territoriale. Numero richieste 3. 431. Numero professionisti attivati 1. 100. Numero comuni interessati 223. Distribuzione contributi per comprensori: C1 Valle di Fiemme 2%; C2 Primiero 3%; C3 Bassa Valsugana 7%; C4 Alta Valsugana 11%; C5 Valle dell’Adige 24%; C6 Valle di Non 18%; C7 valle di Sole 6%; C8 Valli Giudicarie 12%; C9 Alto Garda e Ledro 7%; C10 Vallagarina 9%; C11 Ladino di Fassa 2%. Totale 100%. Contributo totale 86. 310. 343,86 euro; Ammontare lavori complessivo dichiarati 311. 000. 851,07 euro. Contributo medio per richiedente pari a circa 25. 156,03 euro; Ammontare lavori medio per richiedente circa 85. 000,00 euro. Domande concesse il 03/07 1. 885 pari al 55%; Contributo concesso 43,2 milioni di euro. .  
   
   
ASI POTENZA: BANDI DI RIASSEGNAZIONE LOTTI LIBERI  
 
Potenza, 13 luglio 2009 - Il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza prosegue nell´attività di vendita o locazione dei lotti industriali. Il 7 luglio scorso la delibera commissariale approva i bandi di riassegnazione di quattro lotti, edificati e non, tutti liberi e di proprietà consortile. Tre le aree industriali interessate: Baragiano, Vitalba e Melfi. La scadenza dei bandi prevista per il 15 settembre prossimo. Lo comunica una nota dell’ufficio stampa dell’Asi. L’asi di Potenza, in relazione anche al relativo Accordo Quadro di Programma stipulato tra Regione Basilicata e Consorzio nel 2003 ha proposto di indire per i lotti in questione le procedure di gara per la vendita o la locazione degli stessi. Sarà possibile visionare e scaricare i relativi bandi e disciplinari dal sito ufficiale del Consorzio: www. Consorzioasipz. It. ”Col rendere disponibili dei suoli (per lo più edificati) e ben ubicati nel panorama produttivo locale – si legge nella nota - l´Asi intende fornire un’ulteriore possibilità di rilancio del comparto industriale rispondendo al contempo e alla missione di promozione della crescita del territorio, con le inevitabili ricadute occupazionali e sociali che ne conseguono, e alla necessità di fare cassa per tentare di porre rimedio alle problematiche finanziarie che attualmente l´Ente attraversa”. .  
   
   
LOMBARDIA: BANDO COMMERCIO, E´ BOOM E VERRA´ RIFINANZIATO INNOVARETAIL, PRENOTATI IN 5 GIORNI 3,2 MILIONI SU 3,8 STANZIATI L´ASSESSORE NICOLI CRISTIANI: SI DIFFONDE LA VOGLIA DI INNOVARE  
 
 Milano, 13 luglio 2009 - Quasi tutti impegnati, in pochissimi giorni, i fondi messi a disposizione dal bando Innovaretail per il commercio: 509 imprese hanno prenotato 3. 241. 575 euro su un totale di 3. 840. 000 (due terzi dei quali a carico di Regione Lombardia e un terzo a carico delle Camere di commercio). Già totalmente esauriti i fondi nelle province di Como, Cremona, Lecco e Sondrio. E l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani, assicura già che "la Regione è disponibile ad impegnare ulteriori risorse per rifinanziare Innovaretail ed erogare ulteriori fondi sempre in accordo con il Sistema camerale. Sulla base delle risorse che le Camere di Commercio vorranno mettere a disposizione per l´innovazione e la competitività del territorio, siamo pronti a ridefinire l´impegno regionale". Il bando, promosso da Regione Lombardia, in collaborazione con il Sistema camerale, finalizzato allo sviluppo dell´innovazione tecnologica, energetica, ambientale e della sicurezza nelle micro e piccole imprese commerciali, all´ingrosso e al dettaglio e nei pubblici esercizi della Lombardia, rimarrà aperto fino al 15 ottobre. "Tanta enfasi partecipativa - sottolinea Nicoli Cristiani - non può che rallegrarmi. Innovaretail era stato avviato sperimentalmente l´anno passato per spingere i piccoli esercizi commerciali ad investire in innovazione, requisito indispensabile per restare sul mercato, specie in una fase congiunturale così difficile. Vedere che la seconda edizione del bando, a soli cinque giorni, registri un così alto numero di richieste, testimonia come lo spirito di innovazione si stia sempre più diffondendo nel settore". "Le imprese commerciali - conclude l´assessore - stanno dimostrando di reagire alla crisi in maniera attiva, trovando nelle leve dell´innovazione la realizzazione di un vantaggio competitivo, che potrà creare un effetto moltiplicatore rilevante nella fase di ripresa economica". .  
   
   
LE IMPRESE DELL’API PUNTANO SU “BASILICATA INNOVAZIONE”  
 
 Potenza, 13 luglio 2009 - Valorizzare le competenze delle imprese locali, agevolare il trasferimento tecnologico, fare emergere i bisogni di innovazione delle aziende e trovare le soluzioni con l’utilizzo delle risorse esistenti: sono alcuni dei compiti che Area Science Park attuerà con il progetto “Basilicata Innovazione”, frutto di un accordo con la Regione per i prossimi sei anni. Nel corso di un incontro svoltosi presso la sede dell’Api di Matera, i responsabili del progetto affidato ad Area Scienze Park, il parco scientifico e tecnologico di Trieste controllato dal Miur, hanno illustrato l’iniziativa che svilupperà attività di ricerca a vantaggio delle imprese lucane, mediante l’erogazione di servizi per lo più a sportello. Solitamente ricerca e impresa parlano due linguaggi diversi, è difficile orientare le aziende verso le migliori soluzioni possibili per migliorare le proprie performance. Il progetto della Regione fornirà alle Pmi lucane un accesso privilegiato all’innovazione, cui l’Api intende collaborare attivamente, consentendo alle proprie associate l’accesso ai servizi forniti dall’ente friulano. Per il presidente dell’Api Nunzio Olivieri le imprese hanno necessità di essere aiutate a sviluppare le idee progettuali industrialmente valide e che potrebbero usufruire di un trasferimento tecnologico. L’ing. Paolo Cattapan, direttore del Servizio Trasferimento Tecnologico di Area e responsabile del progetto “Basilicata Innovazione”, ha spiegato i contenuti dell’iniziativa, in cui l’ente di ricerca agirà come soggetto facilitatore, una sorta di intermediario o auditor tecnologico per aiutare le imprese ad individuare la domanda di innovazione e orientarla verso l’offerta. L’api intende cogliere l’opportunità offerta, coinvolgendo un tessuto produttivo dinamico per uno sviluppo economico basato sull’innovazione. .  
   
   
IN CALABRIA SARANNO RILANCIATI I DISTRETTI INDUSTRIALI  
 
Reggio Calabria, 13 luglio 2009 - L’assessore regionale alle Attività produttive Francesco Sulla si dice soddisfatto per l’approvazione, da parte della Giunta, della delibera che assegna circa sedici milioni alla realizzazione delle opere di infrastrutturazione nelle Aree di sviluppo industriale (Asi). “Finalmente – ha detto Sulla - riusciamo a realizzare il rilancio dei distretti industriali che da troppo tempo aspettano risorse sufficienti a garantire i sevizi necessari”. La delibera rientra nell’ Apq (Accordo programma quadro) “Infrastrutture per sviluppo industriale”. Già lo scorso anno era stata approvata una simile delibera ma il taglio dei Fas (Fondi aree sotto-utilizzate) fatto dal Governo nazionale ne aveva, poi, impedito il prosieguo amministrativo. Dopo una fase di concertazione con i presidenti delle Asi, la Regione è riuscita, successivamente, a recuperare le risorse dai fondi europei del Por (Programma operativo regionale) 2000 – 2006. Con i sedici milioni di euro stanziati, le Asi potranno progettare e realizzare, nei distretti industriali, strade, fogne, illuminazione, reti idriche ed elettriche, parcheggi, impianti di videosorveglianza e cablaggi in fibra ottica. Una volta assegnati gli appalti, i lavori partiranno entro il primo semestre del prossimo anno. “L´intervento riguarderà tutti i distretti, ma in particolare – ha detto l´assessore Sulla – le aree che necessitano opere più urgenti come quella di Rossano, dove manca addirittura la raccolta delle acque piovane, fatto che crea, ovviamente, non pochi disagi alle aziende che vi sono stanziate. A Vibo Valentia, dove è sorta una nuova area industriale, sarà realizzato presto il sistema fognario. A Reggio Calabria si interverrà subito per realizzare la strada per poter raggiungere il capannone di un’azienda che vi opera”. Questo intervento è solo un primo traguardo. Il Por 2007- 2013 prevede infatti, per lo sviluppo industriale, un investimento di circa cento milioni per i quali è già iniziata la programmazione. . .  
   
   
SISMA:CICAS,ALTRI 7,5 MLN DI CASSA IN DEROGA PER LAVORATORI GATTI:CON IL GOVERNO STIAMO CONCORDANDO NUOVI FONDI  
 
Pescara, 13 luglio 2009 - Il Comitato d´intervento per le crisi aziendali e di settore (Cicas), riunito il 10 luglio a Pescara, ha prorogato per altre cinque settimane la durata della cassa integrazione guadagni in deroga, di cui all´accordo quadro del 27 aprile scorso. Gli interventi sono scaduti il 6 luglio scorso e l´assessore alle Politiche sociali, Paolo Gatti, ha chiesto al ministro del Lavoro un´ulteriore previsione di fondi da destinare agli ammortizzatori in deroga per l´area sisma. "Le previsioni di aprile si sono rivelate esatte - ha sottolineato l´assessore Gatti - infatti dal monitoraggio svolto risultano utilizzati circa 22 milioni e cinquecentomila euro dei trenta milioni stanziati. Oggi abbiamo deciso di prorogare gli interventi scaduti il 6 luglio scorso per altre cinque settimane, per complessivi 7 milioni e cinquecentomila euro". Poi l´assessore ha concluso: "Confido che in breve tempo si possa concludere con il governo un´intesa per ulteriori risorse, come concordato nell´accordo quadro siglato tra il Ministero del Lavoro e la Regione, per prolungare ulteriormente gli interventi a favore dei lavoratori". Per effetto delle misure autorizzate dal Cicas, nella seduta del 27 aprile, sono state spese risorse per un importo di 22. 583. 000 euro rispetto alla somma di 30 milioni che l´accordo del 17 aprile tra Ministero del Lavoro e Regione ha destinato ai lavoratori delle aree colpite dal sisma. Il dato è stato accertato dal monitoraggio compiuto sulle risorse finora spese. L´assessore, all´esito dell´incontro con il ministro Sacconi, per l´integrazione delle risorse e comunque prima della scadenza della proroga di cinque settimane, provvederà ad una nuova convocazione del Cicas. Per conoscere in dettaglio il verbale redatto stamane, a conclusione della riunione del Cicas, si può consultare il sito www. Regione. Abruzzo. It .  
   
   
SARDEGNA: VIA LIBERA A 216 SUSSIDI STRAORDINARI PER LAVORATORI IN GRAVE DISAGIO ECONOMICO  
 
Cagliari, 13 Luglio 2009 - Via libera a 216 sussidi di natura straordinaria a favore di altrettanti lavoratori in situazione di grave disagio economico. Lo ha stabilito l´assessorato regionale del Lavoro, che ha disposto la firma dei provvedimenti, in applicazione della specifica norma contenuta nella legge finanziaria 2009. Fra i destinatari dei sussidi, anche i 177 lavoratori della Otefal-sail. L´erogazione dei 216 sussidi avverrà a partire dal prossimo 13 luglio, mediante quietanza diretta presso gli sportelli dell’Unicredit Group o istituti ad esso collegati. Negli uffici di via Xxviii Febbraio sono intanto in via di definizione ulteriori pratiche riguardanti sussidi di natura straordinaria, che potranno essere liquidati non appena siano state perfezionate, da parte degli interessati e secondo le disposizioni di legge, le relative istanze di concessione. .  
   
   
TRENTO: PRIME INDICAZIONI PER L’ATTIVAZIONE DELL’AGENZIA DEGLI INCENTIVI (APIAE)  
 
Trento, 13 luglio 2009 - Dopo l’approvazione del bilancio e del programma di attività, la Giunta del 10 luglio, su proposta del presidente Lorenzo Dellai e degli assessori Alessandro Olivi, Tiziano Mellarini e Franco Panizza, ha deliberato le prime indicazioni per l’attivazione ed assegnazione delle risorse dell’Agenzia provinciale per l’incentivazione della attività economiche (Apiae). Il nuovo atto segue l’approvazione dell’atto organizzativo, del programma di attività e del Bilancio di previsione per l’esercizio 2009 e pluriennale 2009-2011, approvati nelle scorse settimane e pari a quasi 400 milioni di euro. L’agenzia, istituita con la legge finanziaria dello scorso mese di marzo e operativa da lunedì 6 luglio, nasce dall’aggregazione delle strutture deputate alla gestione degli interventi agevolativi in favore dell’economia trentina, agricoltura esclusa. Si tratta in particolare degli uffici incentivi dei servizi provinciali dell’artigianato, del commercio, della cooperazione, dell’industria e del turismo. Scopo dell’Apiae è quello di rendere più efficace l´attività di concessione ed erogazione di aiuti, contributi e agevolazioni finanziarie a favore degli imprenditori e degli altri soggetti operanti in tutti i settori economici, ad eccezione di quello agricolo. L’atto approvato oggi dalla Giunta provinciale definisce, in particolare, i rapporti giuridici nei quali subentra l’Agenzia, delinea le modalità di tale subentro, nonchè ulteriori aspetti specifici riferiti al passaggio di competenze dalla Provincia all’Agenzia medesima. Con questa deliberazione vengono, inoltre, assegnate all’Apiae le risorse necessarie per lo svolgimento delle competenze attribuite alla stessa, ai sensi della legge istitutiva. L’agenzia potrà, pertanto, perseguire gli scopi che le sono stati attribuiti ed essere, di fatto, operativa nella concessione ed erogazione di aiuti, contributi e agevolazioni finanziarie a favore degli imprenditori e degli altri soggetti operanti in tutti i settori economici, ad eccezione di quello agricolo. .  
   
   
FVG: BILANCIO POSITIVO SPORTELLO BADANTI  
 
Trieste, 13 luglio 2009 - Quasi mille contratti regolari per badanti stipulati nei primi sei mesi del 2009, oltre 5. 700 dal primo maggio del 2005, data di avvio del progetto, con una media di circa 200 al mese. È questo il bilancio del progetto "Professionisti/e in famiglia" avviato dall´Amministrazione regionale, con il quale si punta ad avvicinare i bisogni delle famiglie con l´offerta, attraverso appositi Sportelli assistenti familiari istituiti nei dieci Centri per l´impiego sparsi nelle quattro province del Friuli Venezia Giulia. I risultati conseguiti con il progetto Professionisti/e in famiglia, con particolare riferimento al primo semestre del 2009, sono stati illustrati oggi a Trieste in un incontro con la stampa dall´assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen. Lo Sportello, in sostanza, ha centrato gli scopi per i quali era stato istituito: diventare un punto di riferimento per le famiglie e per chi intende intraprendere la professione legata alla cura della persona, regolarizzare i contratti e quindi far emergere il lavoro nero, infine migliorare la qualificazione professionale delle badanti attraverso percorsi mirati di formazione professionale. Da progetto sperimentale, lo Sportello assistenti familiari è destinato dunque a essere inserito, come ha confermato l´assessore Rosolen, nel Masterplan dei servizi per l´impiego, di cui diventerà una delle linee guida. La regolarizzazione dei contratti costituisce inoltre la premessa affinché le famiglie, ha ricordato l´assessore, possano usufruire dei contributi per le badanti previsti nell´ambito delle risorse per l´autonomia possibile. Nei primi sei mesi dell´anno, gli addetti degli Sportelli hanno ricevuto 14. 775 contatti, di cui 4. 561 da parte di famiglie e 6. 134 di persone interessate a lavorare come badanti, che si sono tradotti in 2. 023 candidature formali. In tutto sono stati stipulati nel primo semestre 966 contratti, con una tendenza all´aumento nel secondo trimestre. Dal lavoro dello Sportello emerge anche un profilo delle badanti e delle esigenze delle famiglie. Le persone che hanno stipulato contratti regolari come assistenti, attraverso questo servizio, sono per il 95 per cento donne, con più di 45 anni nel 50 per cento dei casi. Solo il 12-13 per cento sono italiane, mentre quelle straniere provengono per la maggior parte dai Paesi dell´Est (77 per cento sul totale generale). Per quanto riguarda l´orario settimanale previsto nei contratti - specchio delle esigenze delle famiglie - nei tre quarti dei casi è superiore alle 24 ore settimanali, con un 40 per cento sul totale fra le 25 e le 39 ore. Prevalgono i contratti che prevedono la convivenza dell´assistente familiare (62,7 per cento). La regolarizzazione sarà adesso favorita, soprattutto nel caso di necessità di breve sostituzione temporanea della badante (per ferie o permesso), anche grazie all´estensione all´ambito del lavoro familiare della possibilità di pagamento della prestazione attraverso voucher postali, che incorporano i contributi previdenziali. Questo strumento sta avendo sempre più successo in Friuli Venezia Giulia. Nato nel campo dei lavori stagionali agricoli, è stato esteso anche al turismo e al commercio e, ora, al lavoro familiare. Nel primo semestre del 2009, sono stati venduti in regione più di 31 mila vuocher. L´assessore Rosolen ha voluto sottolineare come il problema delle assistenti familiari, soprattutto in una regione con alta età media e di confine come il Friuli Venezia Giulia, costituisca un´emergenza sociale, da affrontare con l´"etica del rispetto". Nella politica dei permessi agli extracomunitari, si è tenuto conto di questa esigenza delle famiglie. Nel decreto flussi del 2007, il Friuli Venezia Giulia aveva previsto 1. 900 quote per lavoro domestico (122 non utilizzate), nel 2008 il numero era stato fissato in 1. 669. Si è trattato dunque di una scelta "lungimirante e focalizzata", ha detto l´assessore Rosolen, secondo cui nel futuro occorrerà distinguere con precisione il generico lavoro domestico da quello vero e proprio di badante, oltre che puntare sempre di più sulla formazione nei Paesi di origine. .  
   
   
AUSTRIA, COMMERCIO DEGLI ELETTRODOMESTICI  
 
Vienna, 13 luglio 2009 - In Austria il commercio degli elettrodomestici non risente della crisi. Nel 2008 il fatturato del settore è cresciuto del 2 per cento, raggiungendo i 3,9 miliardi di euro in Austria, secondo quanto afferma l´Ice. Nel periodo tra gennaio e aprile del 2009 si è registrato un aumento del fatturato del 4 per cento nel settore, dovuto alla crescita della domanda di apparecchi televisivi a schermo piatto. .