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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Luglio 2009
GIORNATA INFORMATIVA PER L´INVITO "THE OCEAN OF TOMORROW",  
 
Il 16 settembre la Commissione europea organizza a Bruxelles (Belgio) una giornata informativa sul prossimo invito a presentare proposte "The ocean of tomorrow". I partecipanti potranno ottenere informazioni sulla logica dell´invito, le modalità di attuazione e su tre temi specifici dell´invito. Gli esperti della Commissione europea affronteranno argomenti legati ad aspetti di integrazione e multidisciplinari. Una sessione di mediazione permetterà ai partecipanti di presentare brevemente la loro idea di progetto e di creare o partecipare a un consorzio. L´invito a presentare proposte, che fa parte del tema "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" del Settimo programma quadro (7° Pq), sarà lanciato il 30 luglio 2009. Ftp://ftp. Cordis. Europa. Eu/pub/fp7/kbbe/docs/ocean-infoday_en. Pdf .  
   
   
S.O.S. PER LA SALUTE DEI LOMBARDI: SEMPRE PIÙ DIFFUSE LE CATTIVE ABITUDINI ALIMENTARI  
 
Dati preoccupanti emergono da una ricerca dell’Adi Lombardia e dell’Osservatorio Nutrizionale “Grana Padano” La sezione lombarda dell’Adi (Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica) in collaborazione con l’Osservatorio nutrizionale “Grana Padano”, ha svolto una ricerca su un campione di 1. 377 adulti lombardi (847 donne e 530 uomini), per verificare il grado di adesione della popolazione lombarda a uno stile di vita “sano”, rispetto alle indicazioni dell’American Cancer Society (Acs). Il quadro che ne è emerso è preoccupante. Gli esperti americani raccomandano l’assunzione di almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, un buon apporto di alimenti integrali, di pesce e di legumi e un consumo ridotto di carne e alimenti a base di grassi animali. In più suggeriscono di limitare i cibi fritti, gli snack e gli alimenti ricchi di zucchero. Il consumo di alcolici non dovrebbe superare il bicchiere di vino al giorno per le femmine e i 2 bicchieri per i maschi. La dieta raccomandata per la prevenzione di molte forme tumorali è in definitiva quella mediterranea, dieta che però gli abitanti della Lombardia seguono meno del resto degli italiani. "Dai dati dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano emerge che l’indice di mediterraneità della dieta (Mai) in Lombardia è pari a 1,32 (media), a confronto con il dato del resto di Italia del 1,44 (media) - spiega Maria Letizia Petroni, coordinatore scientifico del "Osservatorio Grana Padano indagine sugli errori nutrizionali e lo stile di vita" e responsabile Nutrizione Clinica dell’Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo (Vb) - questo indica un’adesione complessivamente deludente dei lombardi al modello alimentare mediterraneo (Ricerca 2009 sulle abitudini alimentari degli italiani disponibile su www. Granapadano. Info). Il Mai è un indicatore della ‘salubrità’ dell’alimentazione molto rilevante: studi internazionali hanno dimostrato che la mortalità a causa di eventi cardio e cerebrovascolari si riduce in media del 9% e la mortalità per tumori del 6% in chi aderisce maggiormente alla dieta mediterranea”. Va inoltre considerato che in Lombardia ogni anno muoiono di tumore 30,7 persone ogni 10. 000 abitanti, contro una media nazionale di 28,6 (dati Istat 2008). “Queste percentuali – sottolinea Michela Barichella, presidente dell’Adi Lombardia - che indicano una mortalità per tumore superiore alla media nazionale, rilevate in una regione come la Lombardia considerata di eccellenza in campo oncologico e che quindi offre la possibilità ai suoi abitanti di accedere a programmi di screening e di cure di alto livello, sottolineano l’urgenza di rivedere lo stile di vita e in particolare le abitudini alimentari dei lombardi”. “Dall’analisi dei dati raccolti dall’Adi insieme con l’Osservatorio Nutrizionale ‘Grana Padano’ - prosegue Barichella - si rileva infatti che i lombardi, rispetto alla media degli italiani, sono più inclini al consumo di ‘junk food’ – il cosiddetto ‘cibo spazzatura’ – costituito da snack, merendine, bevande dolci e via dicendo, alimenti molto energetici, ma ricchi di calorie ‘vuote’ che non nutrono in modo corretto. L’apporto calorico derivante da alimenti della dieta mediterranea in Lombardia è infatti solo del 53%, contro il 56% del resto degli italiani, mentre quello derivante da prodotti che non fanno parte della dieta mediterranea è del 47% contro il 44% del resto d’Italia”. In particolare, la ricerca evidenzia che biscottini e brioche apportano per i lombardi il 6,2% delle calorie contro il 4,9% nel resto d’Italia; le bevande dolci gassate non light – come cola, aranciata, etc - l’1,4% contro l’1,1%; i gelati a base di crema il 2,1% contro l’1,6%, le patatine in sacchetto lo 0,8% contro lo 0,7%. A fronte di ciò, arance, cavoli e broccoli, legumi e pesce (alimenti noti per le loro capacità protettive nei confronti di diversi tipi di tumore) in Lombardia apportano circa il 30% in meno di calorie rispetto alla media italiana, rispettivamente: lo 0,6% delle calorie contro lo 0,9%; lo 0,3% contro lo 0,4%; lo 0,6% contro lo 0,9% e lo 0,5% contro lo 0,7%. .  
   
   
INCONTRO TRA ASSESSORI ALL’AGRICOLTURA DELLE PROVINCE DI BIELLA E VERCELLI MOLTI I TEMI TRATTATI, IN PARTICOLARE I PROBLEMI LEGATI ALLA VITICOLTURA E ALL´ENOLOGIA.  
 
 Si è svolto venerdì 9 luglio, presso la Provincia di Biella nell’Ufficio dell’assessore all’Agricoltura Guido Dellarovere, un cordiale incontro con il collega della Provincia di Vercelli, assessore Marco Camandona. Erano presenti i rispettivii dirigenti di settore. Lo scopo dell’incontro era quello di cominciare a mettere a fuoco le problematiche dell’agricoltura biellese e vercelese, al fine di condividere azioni comuni, volte alla loro soluzione. I temi trattati sono stati molti, si è spaziato su varie tematiche e si è discusso dei diversi comparti agricoli,in particolare sono stati affrontati i problemi legati alla viticoltura e all’enologia, analizzando l´applicazione della recente Ocm vino, il controllo delle Dop in collaborazione con le Camere di Commercio, il ruolo futuro del Distretto del Vino, la modalità partecipazione delle due province alle Enoteche Regionali di Gattinara e Roppolo, la possibile condivisione dell’utilizzo del Laboratorio per le prime analisi sui campioni vitivinicoli di Rosaio. Si sono poi affrontatele tematiche legate alla risicoltura: possibili accordi per azioni volte a facilitare l’individuazione delle aree colpite dal “brusone” tramite l’utilizzo di capta-spore e relative analisi dei campioni. Questo al fine di aiutare i coltivatori a individuare il momento ottimale sul quale concentrare gli interventi di lotta, fino ad analizzare possibili azioni per la promozione del prodotto attraverso un più forte ruolo del distretto del riso. Si è poi iniziato ad analizzare le possibili problematiche connesse al proseguimento del Progetto di lotta alle Zanzare che, con il coinvolgimento degli agricoltori, in queste due ultime annate ha portato risultati eccellenti. Si è inifne valutata la possibilità di intraprendere azioni condivise da parte delle due province, per affrontare, nei tavoli aperti con la Regione Piemonte, tutte le problematiche del comparto agricolo. .  
   
   
PIACENZA: TARTUFI, INIZIA LA STAGIONE DI RACCOLTA  
 
Si è cominciato il 15 luglio con lo ´scorzone´, tartufo d´estate E’ Iniziata mercoledì 15 luglio la stagione di raccolta tartufi 2009. Si comincia con lo scorzone, o tartufo d´estate (tuber aestivum il nome scientifico), per poi proseguire con tutte le altre qualità di trifola che maturano nei mesi a venire. La campagna coinvolge un migliaio di piacentini, ovvero tutti coloro che hanno ottenuto dalla Provincia l´autorizzazione a questo tipo di raccolta. Si tratta più che altro di persone di sesso maschile (solo un centinaio le donne), la metà circa residente in città. Amplissima la forbice dell´età: si va dai 20 ai 70 anni. E´ il quinto anno consecutivo che la stagione di raccolta apre a metà luglio (in precedenza si partiva più tardi, ad inizio agosto). Un anticipo deciso dalla Provincia dopo aver ottenuto l´autorizzazione, fondata su scrupolose ricerche scientifiche, dell´Istituto di Botanica e Genetica Vegetale della Facoltà di Agraria di Piacenza. Nella nostra provincia è presente la gamma completa delle qualità di tartufo che crescono nel nostro paese. Le specifichiamo, indicando anche il periodo di raccolta: Tuber magnatum Pico (tartufo bianco pregiato): pianura dal 1° settembre al 20 gennaio - collina dal 20 settembre al 20 gennaio. Tuber melanosporum Vitt. (tartufo nero pregiato) dal 1° novembre al 31 marzo. Tuber aestivum Vitt. (tartufo d’estate o scorzone) dal 15 luglio al 30 novembre. Tuber uncinatum Chatin (tartufo uncinato) 20 settembre al 31 gennaio. Tuber brumale var. Moschatum De Ferry (tartufo moscato) dal 1° dicembre al 30 aprile. Tuber brumale Vitt. (tartufo nero d’inverno o trifola nera) dal 1° dicembre al 30 aprile. Tuber Borchii Vitt. O Tuber albidum Pico (bianchetto o marzuolo) pianura dal 1° novembre al 31 marzo - collina dal 1° dicembre al 30 aprile . Tuber macrosporum Vitt. (tartufo nero liscio) pianura dal 1° settembre al 20 gennaio - collina dal 20 settembre al 20 gennaio. Per andare per tartufi occorre essere autorizzati dalla Provincia e pagare la tassa di 92,96 euro. I bollettini per la raccolta sono disponibili presso l’Urpel della Provincia, al piano terra della sede di corso Garibaldi 50, o presso l´Urpel del Servizio Agricoltura di via Colombo 35. Il numero di conto corrente sul quale effettuare il versamento è il 68883420, intestato a “Regione Emilia Romagna – Tassa abilitazione ricerca e raccolta tartufi”. Non si può raccogliere più di un chilo al giorno di tartufi a testa. Orari di raccolta: dicembre e gennaio dalle 7,00 alle 17,00; ottobre, novembre e febbraio dalle 6,00 alle 18,00; gli altri mesi consentiti: dalle 6,00 alle 20,00. Strumenti di raccolta: n. 1 cane addestrato nelle oasi di protezione, zone di rifugio, Zone di Ripopolamento e cattura, Aziende Faunistiche Venatorie e Aziende Agro-turistiche venatorie; n. 2 cani addestrati per le altre zone e una vanghetta o vangarola non superiore ai 6 cm di larghezza; Altre prescrizioni per le zone di tutela della fauna selvatica nelle oasi di protezione, zone di rifugio, Zone di Ripopolamento e cattura, Aziende Faunistiche Venatorie e Aziende Agro-turistiche Venatorie è vietata la raccolta in pianura dal 1° aprile al 30 giugno; in collina dal 1° febbraio al 30 giugno; nel Aziende Faunistiche Venatorie e Aziende Agro-turistiche Venatorie nei giorni in cui è praticata l´attività venatoria. Sanzioni Secondo le infrazioni, da 516,00 a 1. 549,00. Informazioni si possono richiedere al numero 0523/795653. E´ attivo inoltre un sito della Provincia sui funghi e tartufi www. Funghi. Piacenza. It dove è possibile reperire altre informazioni .  
   
   
CRISI PESCHE: BENE IL TAVOLO FILIERA FRUTTA  
 
Bologna - “Più coesione nella filiera della frutta e coordinamento tra le Organizzazioni di produttori (Op) per affrontare la crisi di mercato di pesche e nettarine” Lo ribadisce Nazario Battelli, presidente della Cia Emilia Romagna, in vista dell’incontro di venerdì 17 in Regione con tutti i componenti della filiera ortofrutticola. “La rete commerciale – aggiunge Battelli – deve valorizzare al massimo le nostre produzioni. Il settore si salva solo con strategie condivise che, in una filiera fragilissima come quella della frutta fresca, permettano una equa ripartizione del valore per tutti gli anelli della catena. L’andamento del prezzo all’origine, evidenzia la Cia, penalizza eccessivamente solo la parte produttiva della filiera, non coprendone i sempre più alti costi di produzione. In questo pesante scenario di crisi globale è necessario che insieme – così come proposto anche dall’Assessore Rabboni, a presidio degli interessi generali dell’economia della nostra regione – sia nella contingenza come nell’impostazione strutturale, si sostenga la filiera influenzata pesantemente dagli andamenti climatici, ma anche da seppur minimi sovrapposizioni nell’offerta di frutta proveniente dalle diverse zone di produzione. .  
   
   
MARCHE: AGRICOLTURA, RISPOSTE FORTI DA GIOVANI IMPRESE E FERMANO.  
 
 La giunta regionale lunedi` scorso ha deliberato l´assegnazione definitiva delle risorse del Piano d´Azione Bieticolo Saccarifero (Pabs). Come si ricordera` questo Piano contiene le risorse finalizzate alla riconversione delle aziende agricole precedentemente dedite alla coltura della bietola. Quindi se per quel che riguarda la riconversione industriale degli ex zuccherifici di Fermo e Iesi si segna il passo, per cio` che concerne l´agricoltura invece si va avanti in maniera molto spedita. ´Sono stati infatti assegnati tutti i fondi della Comunita` europea ci ha messo a disposizione ´ commenta il vice presidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini - a cui si sono aggiunti 3 milioni e 750 mila euro del Bilancio regionale attraverso l´overbooking. Il totale di 24,5 milioni sono andati a finanziare in particolare l´ammodernamento delle aziende agricole, la diversificazione delle stesse in attivita` non agricole come ad esempio l´agriturismo e l´accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali. Le risorse pubbliche attiveranno in definitiva circa 60 milioni di euro di investimenti complessivi con evidenti ricadute sul territorio. Questo Piano e` importante per il Fermano dove la produzione bieticola e` molto forte e dove era attesa una risposta adeguata da parte degli agricoltori che puntualmente e` arrivata. Va infatti considerato che su una superficie agricola regionale utilizzata per la bietola di 507mila ettari, oltre il 10% ricade nel territorio della provincia di Fermo, mentre su un totale regionale di 66. 563 imprese agricole, il 15% fa riferimento al territorio fermano! Tra l´altro su 89 aziende, per un totale di investimenti attivati pari a circa 45 milioni di euro per quel che riguarda il Fermano gia` con il primo bando relativo ai giovani imprenditori agricoli sono state finanziate 17 aziende per oltre 5,3 milioni di euro di contributi solo pubblici, che attivano investimenti per quasi 11 milioni di euro. Certo, permangono difficolta` legate alla dinamica dei prezzi delle materie prime ma malgrado cio` il territorio fermano sembra reagire in maniera molto decisa per ripartire in modo adeguato non appena la domanda globale lo consentira` - sottolinea Petrini ´ Inoltre la misura, diretta ai giovani imprenditori, intende perseguire l´obiettivo strategico del miglioramento della competitivita` delle imprese agricole marchigiane, favorendo il ricambio generazionale con aiuti diretti all´insediamento e con la predisposizione di un vero e proprio ´pacchetto giovani´ per i nuovi imprenditori che comprende aiuti integrati per servizi di consulenza, attivita` formative e informative, ammodernamento delle aziende, agriturismo, diversificazione delle attivita` e avvio di nuove iniziative. Il ricambio generazionale e` uno degli obiettivi strategici piu` importanti del Piano di Sviluppo Rurale ´ ricorda Petrini - Agricoltura, eccellenze e tipicita`, ambiente e paesaggio, attrazioni culturali e turistiche, fanno parte di quel secondo motore di sviluppo di cui dispone la nostra regione per superare le difficolta` attraversate da manifatturiero e servizi´ . .  
   
   
BIELLA: UNA DOMENICA AL MERCATO CONTADINO  
 
 Si è svolto domenica 12 luglio, seguendo le scadenze del programma di eventi Biella e Buona , il Mercato contadino organizzato dalla Provincia di Biella, nel cortiletto interno dell´Ala Ovest del Palazzo Provinciale. Erano presenti undici produttori locali, che hanno potuto offrire ai numerosi visitatori quasi tutto il campionario della produzione agricola biellese. L´offerta comprendeva i prodotti biologici dell´orto, in questo momento particolarmente abbondanti. Dato il periodo stagionale favorevole, in vendita c´erano: zucchini, fagiolini, pomodori, cipolle, insalate, fino ai non meno importanti prezzemolo e basilico con i quali insaporire le pietanze o produrre gustosi “bagnet” . Poi ancora frutta con pesche, albicocche e susine e i piccoli frutti come mirtilli e fragole. Questi prodotti, venduti appena raccolti al giusto grado di maturazione, senza aver subito trattamenti per la conservazione o passaggi in celle frigorifere, hanno sapori e fragranze che spesso, nei prodotti della grande distribuzione, sono decisamente meno "vivaci" e genuini. I derivati del latte prodotto dalla Pezzata rossa d´Oropa (se provenienti dal Biellese occidentale) o dalla Bruno Alpina (se provenienti da quello orientale) erano altrettanto abbondanti. In vendita gustosissimi yogurt alla frutta, formaggi primo sale, ricotta e mascarpone. Non mancava il noto “San Carlin”, tome giovani ed invecchiate, tomini, maccagno e macagn e formaggi di capra. Gli insaccati prodotti con suini o bovini delle nostre valli hanno mostrato la capacità dei nostri produttori nella lavorazione delle carni prodotte nei loro allevamenti. Salumi sia di puro suino che di bovino più o meno stagionati erano a disposizione dei golosi. Ovviamente non mancava la paletta di Coggiola, presidio Slow food per il nostro territorio. Farine per polenta, macinate a pietra, il riso ed alcuni prodotti da esso derivati quali la grappa di riso o i biscotti. Come al solito abbondante e varia l´offerta di mieli e confetture di frutta. Il mercatino è stato impreziosito dalle parole di Bianca Zumaglini, che presentando il suo ultimo libro “100 ricette a chilometri zero”, ha ricordato a tutti l´eccellenza della cucina popolare biellese, dalla quale lei trae ispirazione, rimarcando che la sua cucina è sempre stata a “chilometri zero” come del resto lo era quella dei nostri nonni. Ha concluso la presentazione esortando soprattutto i giovani a riscoprire i vecchi sapori utilizzando le ricette fatte con prodotti locali. La presenza dell´assessore all´Agricoltura Guido Dellarovere e dell´assessore alla Cultura ed al turismo, Mariella Biollino ha evidenziato quanto la Provincia di Biella sia vicino ai produttori agricoli e quanto sia interessata a far conoscere il loro lavoro ed il territorio attraverso i prodotti . Il commento dei due assessori è stato estremamente positivo, poiché, a detta dei presenti, sia l´afflusso di pubblico che di venditori è stato superiore alle edizioni del passato, nonostante un´azione volta alla comunicazione organizzata nello spazio di soli due giorni. Per il futuro si cercherà di lavorare con maggiore coordinamento al fine di offrire un migliore servizio sia a produttori che ai consumatori. Un ipotesi avanzata dall´Assessore Dellarovere è quella di organizzare il mercatino una volta al mese, in concomitanza con il mercatino dell´antiquariato, del “Vernato” che ha sede nei Giardini prospicienti il Palazzo della Provincia. Si cercherà di coinvolgere anche i produttori di vino, oggi assenti. A ciò in parte ha posto rimedio l´aperitivo, offerto da tutti i produttori presenti: un´ insalata di riso biellese Dop Baraggia , gustosi assaggi di vari prodotti accompagnati da “Erbaluce” . .  
   
   
ABRUZZO: DA UE OK A RIACCREDITAMENTO PER MOVIMENTAZIONE SUINI  
 
Pescara - La Regione ha ottenuto dall´Unione europea il riaccreditamento per la movimentazione dei capi suini, dopo un blocco durato cinque anni. A darne notizia è stato, questa mattina, l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo. Il provvedimento dell´Unione europea sblocca una situazione di disagio sopportata per lungo tempo dagli allevatori abruzzesi, grazie ad un lavoro intenso ed accurato di ricognizione e controllo delle malattie vescicolari riguardanti i capi suini, svolto dal Dipartimento veterinario della Regione in collaborazione con le Asl abruzzesi, quindi dagli assessorati all´Agricoltura e alla Sanità. "Il riaccreditamento avrà sicuro impatto positivo sull´economia agricola regionale, perchè favorisce la ripresa del comparto dell´allevamento dei suini, eliminando i gravi ostacoli che si frapponevano allo sviluppo della suinicultura, per effetto della malattia vescicolare" ha sottolineato l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo. "I benefici immediatamente concreti per gli allevatori - ha dichiarato l´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni - è che, sia gli animali che i prodotti, verranno controllati secondo le sicure e trasparenti norme del Piano di Sorveglianza sanitario senza dover affrontare le farraginose implicazioni burocratiche finora subite, motivo di malumori e allarmismi". .  
   
   
SVILUPPO RURALE IN SICILIA: A SETTEMBRE DUE BANDI PER IMBOSCHIMENTO TERRENI  
 
Palermo – L´assessore regionale all´Agricoltura e Foreste, Michele Cimino, e il direttore generale del dipartimento Foreste, Pietro Tolomeo, hanno incontrato i nove rappresentanti provinciali dell´ordine degli agronomi e forestali guidati dal presidente regionale facente funzioni, Aurelio Scavone, e i presidenti regionali della Coldiretti, Cia e Confagricoltura, Tema dell´incontro: predisposizione dei bandi che saranno pubblicati tra settembre e ottobre prossimi. “Saranno finanziati quanto prima impianti di imboschimenti e di arboricoltura – ha detto l´assessore Cimino – così come prevede il nuovo Programma di sviluppo rurale 2007-2013. L´anticipazione dei contenuti dei bandi nasce dall´esigenza di accelerare la spesa per ridare immediatamente impulso alla nostra economia e dalla necessità di accorciare i tempi di progettazione. I tempi tra la pubblicazione degli avvisi e la presentazione delle richieste di finanziamento, sono molto ristretti. Conoscerne prima i contenuti consentirà all´amministrazione di avere un ventaglio più ampio di progetti da valutare, soprattutto, sotto il profilo della qualità e dell´innovazione”. La dotazione finanziaria, per l’intero periodo 2007-2013, destinata alla misura 221, che riguarda l´imboschimento di terreni agricoli, ammonta a poco meno di 187 milioni di euro; la dotazione, che attiene invece alla misura 223 per il primo imboschimento delle superfici non agricole, è pari a quasi 75 milioni di euro. .  
   
   
GLI SPECIALI CEREALI DELLA LINEA SPECIAL K DI KELLOGG’S  
 
Da più di 50 anni 300 nutrizionisti lavorano per rendere i cereali Kellogg’s Special K sempre più adatti alle esigenze delle donne. In Italia, ben 6 milioni di consumatrici li scelgono come alleati per raggiungere e mantenere la linea! In Italia, i cereali della linea Special K di Kellogg’s sono scelti da oltre 6 milioni di donne per rimanere in forma e un motivo deve esserci… Il primo fiocco di Special K nasce nel 1955, e da allora un team di 300 nutrizionisti dell’Istituto di ricerca William Keith Kellogg ha costantemente migliorato questo prodotto per mantenerlo in linea con i cambiamenti delle esigenze nutrizionali nel corso degli anni, e per rispondere sempre meglio alle esigenze delle donne. Il risultato è un prodotto semplice perché fatto di riso e frumento integrale e quindi povero di grassi (solo 1,5% di grassi), ma allo stesso tempo ricco di vitamine e minerali che permettono completezza di nutrienti essenziali così importanti per chi vuole mantenere la linea. “E’ molto importante equilibrare il contenuto nutrizionale e calorico dei 3 pasti principali, a partire dalla colazione, garantendo un giusto rapporto tra proteine e carboidrati, un apporto limitato in zuccheri e grassi ed un contenuto elevato in fibre”, spiega Giovanna Cecchetto, Dottoressa in Dietistica, Presidente Andid (Associazione Nazionale Dietisti). “Specialmente per coloro che non possono consumare il pranzo in orari regolari e/o a contenuto energetico sufficiente, il consumo di una colazione ben equilibrata in nutrienti e calorie è la soluzione migliore per raggiungere e mantenere un reale e spontaneo autocontrollo nel corso della giornata e mantenere e/o riportare il peso entro valori auspicabili. ”- conclude la Dott. Ssa Cecchetto. Una colazione a base di cereali pronti, come Special K, latte o yogurt accompagnati da un frutto vuol dire voler bene al proprio corpo e prepararsi a rendere al meglio durante tutta la giornata. 6 milioni di donne italiane hanno deciso di scegliere i cereali della gamma Special K di Kellogg’s, non solo perché sono un alleato per la linea, ma anche per l’attenzione alla filiera e al controllo di qualità che l’azienda pone in ciascuno dei propri prodotti: una scelta accurata delle materie prime e ben 63 controlli permettono a un chicco di riso e di frumento integrale di trasformarsi in un prodotto davvero “speciale”. Oltre a un alimento di grande qualità e nutrizionalmente corretto, Kellogg’s Special K offre un nuovo servizio online, il Programma Special K: un piano alimentare equilibrato per poter ritrovare la forma senza stravolgere i propri ritmi e la vita di tutti i giorni, che ciascuna donna può personalizzare semplicemente registrandosi al sito e rispondendo a delle domande sulle proprie abitudini e sugli obiettivi che vuole raggiungere. Nel programma si troveranno non solo le indicazioni alimentari consigliate giorno dopo giorno sotto forma di una pratica agenda, ma anche le ricette dei piatti, per realizzare pietanze gustose e leggere in modo semplice e sano. E’ inoltre possibile ricevere gratuitamente la consulenza di un’esperta nutrizionista e usufruire dei consigli di un Personal Trainer. Il programma Special K è stato sviluppato appositamente dagli esperti Kellogg’s per offrire alle donne un aiuto in più per mantenersi in forma in modo semplice e sano. .  
   
   
BAVARIA LANCIA BAVARIA ANALCOLICA 0,0%: UNA BIRRA DI QUALITA’ E LA SICUREZZA  
 
“Stasera guidi tu? Il primo giro di Bavaria 0,0% te lo offriamo noi!”, questo lo slogan dell’iniziativa ideata per sostenere ed educare al bere responsabile. Bavaria si impegna, non solo a parole ma anche con i fatti, a non incentivare l’uso eccessivo di alcol, sponsorizzando un consumo responsabile e moderato: trend perfettamente in linea con lo spirito del brand che da sempre cerca di promuovere una cultura del bere di qualità e soprattutto del bere responsabile. Basterà che il guidatore del gruppo comunichi al barman di essere il “responsabile del volante” della serata e il primo giro di Bavaria 0,0% sarà in omaggio! Bavaria 0,0% è una birra particolare prodotta secondo una speciale metologia: l’alcol infatti non viene eliminato alla fine del processo di fermentazione, come avviene normalmente, ma non viene creato affatto, dando vita ad una birra leggere che esprime profumo di malto. Viene prodotta, secondo un’antichissima ricetta, con acqua di fonte purissima certificata e malto di propria produzione della migliore qualità. Ne risulta una birra dal gusto pieno, di media frizzantezza ed elevata intensità olfattiva. Inoltre il pratico tappo a corona twist off (svitabile) mantiene intatto l’aroma anche dopo l’apertura. Bavaria Analcolica 0,0% - 100% Birra, 0% Alcol Bavaria Holland’s Premium Beer - Viene da molto lontano la storia di birra Bavaria, fondata nel 1719 come piccolo birrificio di famiglia. Negli anni l’azienda, controllata e gestita dalla famiglia Swinkels, è cresciuta sino a diventare il secondo produttore del Paese, con 6 milioni di ettolitri ed esportazioni che raggiungono 102 nazioni. Bavaria è l´unica grande birreria che, producendo il proprio malto, controlla completamente la filiera dal cereale al prodotto finito, utilizzando acqua minerale pura e naturale che sgorga dalla fonte, anch´essa di proprietà di Bavaria. Questa è tra le caratteristiche più importanti della filosofia di Bavaria, che si traduce nella volontà di produrre birra di elevata e costante qualità. .  
   
   
AUTOCHTONA 2009: 6° FORUM DEI VINI AUTOCTONI A BOLZANO  
 
Produzione vinicola locale in mostra durante la 33a edizione di Hotel, la fiera internazionale dedicata al mondo dell’ospitalità e della gastronomia in programma a Fiera Bolzano dal 19 al 22 ottobre. Durante i primi due giorni della manifestazione si svolgerà Autochtona 09, in cui produttori vinicoli provenienti da tutta Italia presenteranno etichette e specialità dei propri territori. (Bolzano, 14 luglio 2009) Autochtona 2009, sesto forum dei vini autoctoni, si svolgerà dal 19 al 20 ottobre all’interno di Hotel 09, la grande manifestazione dedicata all’ospitalità a 360° in programma dal 19 al 22 ottobre nei padiglioni di Fiera Bolzano, e metterà in mostra il meglio dell’enologia locale di qualità. Del resto, lo stretto legame tra vino e territorio è uno dei principali fattori di sviluppo dell’enoturismo, attraverso il quale l’appassionato ricerca nella bottiglia un’espressione dell’ambiente, della cultura e della storia dell’area di produzione. Un rapporto, questo, che è reso esplicito e tangibile dai vini autoctoni, ossia realizzati utilizzando almeno l’85% del cuvée d’uva di vitigni con un preciso nome, coltivati in un territorio ben definito e per un periodo di almeno 50 anni. Autochtona, forte dei numeri della scorsa edizione, con 86 espositori provenienti da diverse regioni d’Italia che hanno messo a disposizione oltre 300 vini per una serie di degustazioni, proseguirà con la formula collaudata nelle scorse edizioni, mettendo la produzione altoatesina in netta evidenza, ma ponendo uno sguardo approfondito anche su produttori siciliani, veneti, toscani e locali in genere, che illustreranno le virtù e le potenzialità delle loro bottiglie, in una chiara occasione di business e di contatto con clienti nazionali e internazionali tra enoteche, wine bar, ristoranti, hotel. Non a caso Autochtona 09 si inserisce nella vasta proposta di Hotel 09, manifestazione suddivisa in sei aree tematiche, che prenderanno in esame tutte le “tessere” che compongono il complesso mosaico dell’ospitalità alberghiera, dalla gastronomia all’arredamento della cucina e ai complementi per la tavola; dal management e comunicazione, alla decorazione degli interni; dal wellness fino agli impianti e alle attrezzature, seguendo un percorso che porterà i visitatori a immergersi completamente nella vita e nell’attività quotidiana di un albergo. .  
   
   
RAGGIUNTO IN PIEMONTE L´ACCORDO INTERPROFESSIONALE PER IL BRACHETTO ADEGUATE LE RESE ALL´ANDAMENTO DI MERCATO  
 
Si è concluso ieri mattina l’accordo regionale per il Brachetto d’Acqui, nell’ambito del Tavolo interprofessionale istituito nel 2008, riunito presso l’Assessorato Agricoltura della Regione a Torino e guidato dall’assessore Mino Taricco. Nel solco tracciato l’anno scorso con un accordo quadriennale 2008-2011 a prezzo costante, si è proceduto a un adeguamento delle rese rispetto all’accordo precedente, tenendo conto delle diverse tipologie di Brachetto e dei differenti approcci al mercato che le caratterizzano: per il Brachetto d’Acqui Docg Spumante la resa è stata fissata in 44 quintali/ettaro per il 2009, 45 qli/ha per il 2010 e a 46 qli/ha per il 2011. Per il Brachetto tappo raso la resa sarà rispettivamente di 51, 53 e 55 qli/ha. Per il Piemonte Brachetto Doc la resa, in proporzione, sarà di 49,5 – 50,6 – 51,75 qli/ha. L’accordo prevede inoltre di risolvere la situazione delle giacenze e conferma la trattenuta di 750 euro/ettaro per le superfici rivendicate a Doc e Docg, da investire nella gestione dell’accordo stesso e nelle iniziative promozionali e pubblicitarie. “Voglio esprimere soddisfazione per questo accordo, stanti le condizioni in cui eravamo chiamati a muoverci – commenta l’assessore Mino Taricco. – E’ un accordo che parte da una analisi concreta e realistica delle condizioni di mercato, abbassando da un lato le rese per la tipologia Spumante, che ha avvertito maggiormente le difficoltà della congiuntura economica, e adeguandole verso l’alto per il Brachetto tappo raso, che sta dando risultati più stabili. In questo modo si è introdotta una modulazione delle rese e dunque dell’offerta commerciale che confidiamo possa sostenere al meglio il prodotto in questa complessa fase di mercato. Vorrei sottolineare inoltre che un accordo raggiunto a luglio, con molta fatica ma condiviso all’unanimità, come punto di equilibrio difficile ma senza alternative validamente percorribili, consente di prepararsi alla vendemmia con maggiore serenità. ” Il Brachetto d’Acqui, D. O. C. G. Dal 1996, è il sesto vitigno per superficie impiantata nel territorio regionale (circa 1200 ettari), è diffuso nelle province di Asti e Alessandria. Il Tavolo Interprofessionale dell’uva Brachetto è stato costituito formalmente, con deliberazione della Giunta Regionale del 1 agosto 2008, ed è oggi formato da 20 membri, di cui 10 rappresentanti della parte industriale e 10 rappresentanti della parte agricola. .  
   
   
PUGLIA, ESTIRPAZIONE VIGNETI DA VINO: LE MODALIT¨¤  
 
L´assessorato alle Risorse Agroalimentari rende noto che con circolare Agea n. 42 del 06/07/2009 ¨¨ stata avviata per l¡¯annualit¨¤ 2009/10 la seconda campagna di applicazione dell¡¯estirpazione dei vigneti di uva da vino con premio. Le domande potranno essere presentate tramite i centri di assistenza agricola (Caa) e tramite i tecnici abilitati dagli Uffici regionali. La scadenza della presentazione delle domande (da inviare esclusivamente in maniera telematica tramite il portale Sian) ¨¨ fissata per il 15 settembre 2009. L¡¯ammontare del premio di estirpazione per ettaro sar¨¤ sempre legato alla resa media della superficie vitata delle ultime cinque campagne vitivinicole, in dettaglio le classi di premio sono di seguito riportate: Resa storica (ultimi 5 anni) ettolitri / ettaro 2009 / 2010 ¡Ü 20 1. 595,00 >20 a ¡Ü30 3. 740,00 >30 a¡Ü40 4. 620,00 >40 a¡Ü50 5. 060,00 >50 a ¡Ü90 6. 930,00 >90 a ¡Ü130 9. 460,00 >130 a ¡Ü160 12. 210,00 >160 13. 530,00 .  
   
   
IL RHUM AGRICOLO LA MAUNY: DALLA PURA CANNA DA ZUCCHERO COLTIVATA E DISTILLATA NELL’ISOLA DI MARTINICA, NEL MARE DEI CARAIBI.  
 
Il mese di febbraio in Martinica segna l’inizio della produzione del rhum con la raccolta della canna da zucchero. La maggior parte della canna da zucchero utilizzata nello stabilimento La Mauny viene tagliata a mano. Subito il raccolto viene trasportato alla distilleria per consentirne l’immediata lavorazione. Una volta tagliata al livello del suolo la pianta della canna da zucchero deve riposare un intero anno per crescere di nuovo dai 2 ai 4 metri. In ogni caso, le piante utilizzate per la produzione del rhum si rinnovano nell’arco di 7 anni. Circa il 40% del totale della canna da zucchero utilizzata proviene da piantagioni di proprietà La Mauny, il resto viene acquistato da coltivatori partner dell’azienda da generazioni. La distilleria La Mauny si colloca al centro di una verde vallata, circondata dai campi di canna da zucchero, qui nascono i rum agricoli più consumati in Martinica. La vicinanza fra l’azienda e le coltivazioni consente di estrarre il succo della canna da zucchero nel giorno stesso del raccolto, proseguendo subito dopo con le successive fasi della lavorazione: fermentazione e distillazione a colonna. Una curiosità riguarda la fase d’invecchiamento: le particolari condizioni climatiche tropicali che si ritrovano nell’isola di Martinica garantiscono al distillato un invecchiamento molto rapido, tre volte più veloce rispetto a quello dei distillati in Europa. I rhum vintages di La Mauny possono invecchiare in botti di quercia da 3 a 30 anni. Il rhum è oggi fra i distillati più bevuti al mondo. Ma ciò che distingue un rhum agricolo, più pregiato, da un rhum industriale è la fermentazione alcolica solo di puro succo di canna da zucchero che permette di ottenere un distillato bianco con ricche sensazioni organolettiche. Nel caso, poi, dei rhum scuri, durante l´invecchiamento in botti di rovere questi aromi floreali e fruttati si fondono con i profumi balsamici del legno. La figura di ragazza creola disegnata sulle etichette dei rhum La Mauny è diventata nel tempo il simbolo di questo marchio perché associata all’idea della spensieratezza e della sensualità caraibiche. Questa immagine, stampata su tutte le bottiglie di rhum la Mauny distribuite in oltre trenta paesi del mondo, ricorda le origini della produzione del distillato in Martinica. Infatti, il vero segreto di La Mauny è quello di non aver mai smesso di produrre i suoi rhum nel più grande rispetto delle tradizioni della sua isola. I rhum agricoli della Martinica sono notoriamente fra i più pregiati al mondo, infatti, possono fregiarsi della A. O. C Appellation d’Origine Contrôllée (l’equivalente della D. O. C). Il logo Aoc, posto sulle etichette dei rhum La Mauny non solo ne certifica la provenienza, ma garantisce anche i controlli sui processi produttivi e sulla qualità del prodotto. La Mauny Extra. La collezione Extra è il vero gioiello dell’azienda La Mauny. Due rhum di carattere, risultato del lavoro prezioso realizzato dai maestri distillatori La Mauny. Prodotti rari e di eccellente qualità che si collocano nella categoria degli spirits più pregiati. La Mauny Extra Saphir : rhum vieux agricole Aoc Martinique . Delicatezza, soavità ed eleganza sono i tre aggettivi che meglio rappresentano questo rhum, fiore all’occhiello della distilleria La Mauny. Il carattere unico di La Mauny Extra Saphir è il risultato dell’assemblaggio di dodici cuvées d’eccezione, vintage dagli 8 ai 15 anni, che sono stati invecchiati in botti di provenienze differenti: botti da 400 litri di legno di quercia francese della regione di Limousin e botti da 200 litri di rovere americana. La ricchezza delle fragranze nelle note aromatiche, l’armonia della struttura e la sfumatura dei tannini: tutto questo crea un risultato di grande eleganza ed equilibrio. La degustazione di questo rhum rivela un naso molto delicato, doppiamente orientato su note floreali e fruttate. In bocca è una sfumatura che seduce immediatamente per la sua morbidezza, la sua gradevolezza ed il suo lungo finale saporito che sposa aromi di frutti maturi e di confettura alla dolce esuberanza dei profumi delle spezie. .