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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Luglio 2009 |
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TRIADE DI PROTEINE SI RIVELA ESSENZIALE PER LA SOPRAVVIVENZA DELL´E. COLI |
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Bruxelles, 16 luglio 2009 - Scienziati in Canada, Regno Unito e Usa hanno scoperto che esiste un rapporto tra tre proteine dell´Escherichia coli (E. Coli) essenziali per la sopravvivenza del batterio. Visto che uno dei geni è anche presente nel genoma umano, le scoperte avranno anche implicazioni per lo studio dei processi essenziali negli umani. Lo studio è stato pubblicato nel Journal of Bacteriology. "Anche se la natura e il numero esatto di geni essenziali probabilmente non è uguale per le varie specie batteriche," - si legge nello studio - "è chiaro che esiste un nucleo di geni essenziale per la sopravvivenza di pressoché tutti i batteri. " I ricercatori hanno approfondito il significato dei tre geni "conservati" nel genoma dell´E. Coli: yjeE, yeaZ e ygjD, che sono presenti nel batterio da quando è iniziata la sua evoluzione. Per studiare i prodotti proteici di questi geni (Yjee, Yeaz e Ygjd) i ricercatori hanno adottato una combinazione di approcci genetici e biochimici, e hanno scoperto che sono tre le proteine che di fatto formano una "rete interattiva" e sono coinvolte nel medesimo processo cellulare essenziale. "Le funzioni precise delle tre proteine cellulari chiave da noi studiate rimangono poco chiare," si legge nello studio. "È tuttavia evidente che la perdita di una qualsiasi di queste tre proteine provoca dei cambiamenti alla morfologia dell´E. Coli. " Inoltre, lo studio ha rivelato che "il maggiore - se non unico - ruolo di Yjee e Yeaz è di regolare l´attività di Ygjd". Le loro osservazioni hanno rivelato che Yeaz agisce in particolare sulla soppressione di Ygjd, e indica che "una delle maggiori funzioni di Yjee è di controllare o regolare l´interazione tra Yeaz e Ygjd". Il gene ygjD è anche stato osservato nel genoma di organismi diversi dai batteri, tra cui anche l´organismo umano. Il ruolo centrale ricoperto dal gene nella sopravvivenza dell´E. Coli ha attirato l´attenzione sul suo ruolo potenziale nello sviluppo umano. "Scoprire che questi geni sono fondamentali per l l´E. Coli e che appaiono anche nel genoma di altre specie, dimostra che essi sono effettivamente molto importanti," ha detto Tracy Palmer dell´Universìtà di Dundee nel Regno Unito. "Per quanto riguarda uno di questi geni, esso è stato riscontrato anche nel genoma umano, il ché lo rende particolamente interessante. Il mistero irrisolto rimane capire cos´è che il gene fa effettivamente; ma qualunque cosa sia, dev´essere indubbiamente cruciale. " I risultati di alcuni degli esperimenti svolti nello studio indicano che yjeE, yeaZ e ygjD influiscono su come le cellule di E. Coli rispondono ai diversi messaggi che indicano loro come dividersi, ha detto il professor Palmer. "Se si comportano allo stesso modo nell´uomo, allora qualsiasi problema legato a questi geni potrebbe facilmente condurre allo sviluppo di anomalie o tumori," ha spiegato. I risultati dello studio aiutano anche a spiegare perché queste tre proteine sono codificate nel genoma di quasi tutti i batteri e perché sono tutte essenziali per la crescita, dal momento che interagiscono nello stesso percorso cellulare. Ullteriori studi forniranno - gli autori sperano - maggiori approfondimenti sui processi cellulari specifici controllati da queste tre proteine. "Questo lavoro è un buon esempio per dimostrare come - in particolari casi - possedere una sequenza genomica apre molte possibilità all´indagine," ha osservato Douglas Kell del Biotechnology and Biological Sciences Research Council nel Regno Unito, che ha finanziato lo studio. "Chiarisce anche il valore di un approccio organizzato per permettere l´accesso e l´utilizzo delle informazioni sul genoma. La ricerca concentrata sulla valorizzazione dell´uso delle sequenze genomiche accelererà pertanto la scoperta di informazioni che saranno di particolare importanza sociale ed economica. " Per maggiori informazioni, visitare: Journal of Bacteriology: http://jb. Asm. Org Biotechnology and Biological Sciences Research Council (Bbsrc): http://www. Bbsrc. Ac. Uk . |
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GENETICA E BIOLOGIA MOLECOLARE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO PRESENTATO A DRO IL 4° CONGRESSO DELLA MAGI ONLUS AL QUALE PRENDERÀ PARTE LA PROFESSORESSA RITA LEVI MONTALCINI |
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Trento, 16 luglio 2009 - La genetica medica e la biologia molecolare nei paesi in via di sviluppo saranno al centro del quarto congresso dell’associazione Magi onlus, in programma il prossimo 18 e 19 settembre a Dro. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina nella cittadina trentina dai responsabili della Magi e dal Sindaco di Dro Vittorio Fravezzi, che hanno annunciato la presenza straordinaria ai lavori congressuali del premio Nobel Rita Levi Montalcini. La riunione scientifica, organizzata con il sostegno della Regione e del Comune di Dro, raggiunge quest´anno la sua quarta edizione e sarà dedicata al tema della salute nei paesi in via di sviluppo, focalizzando il dibattito in particolar modo sulle malattie genetiche. La riduzione della mortalità infantile, il miglioramento della salute materna, la guerra alle pandemie di Aids, alla malaria, alla tubercolosi e ad altre malattie endemiche nei paesi in via di sviluppo rappresentano importanti obiettivi da raggiungere. Serve, tuttavia, uno sforzo per influenzare le scelte di ricerca e produzione di farmaci e rafforzare la collaborazione tra sanità pubblica e organizzazioni non profit. L´obiettivo del congresso è quello di riunire alcuni dei più importanti esperti, con le loro preziose iniziative nel campo della ricerca, per l´istituzione e la realizzazione di progetti sanitari nei paesi in via di sviluppo. Il congresso è organizzato in maniera aperta, così da permettere l´organizzazione di tavole rotonde di discussione ed è stato progettato assieme a molti medici trentini presidenti di varie associazioni. La professoressa Rita Levi Montalcini arriverà in Trentino per presentare la propria Fondazione in favore dello sviluppo dell’Africa. Al congresso interverranno alcuni fra i massimi esperti nella ricerca e produzione di farmaci per il terzo mondo come, ad esempio, il professor Pecorelli coordinatore del vaccino per il virus Hpv, Il professor Lucio Luzzatto genetista ed oncologo che ha scoperto alcune malattie genetiche tipiche della popolazione africana, il professor Francisco Baralle che coordina uno dei centri più importanti per la ricerca farmacologia in favore dei paesi poveri. La presentazione del congresso di oggi è stata anche l’occasione per consegnare il premio Galmetal al dottor Andrea Giani che sta completando uno stage presso l’Università di Harvard negli Usa. Il dottor Giani si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano e dal 2008 collabora nell’attività clinica e scientifica del Dipartimento di Scienze Cliniche “Luigi Sacco”, Università degli Studi di Milano. Grazie alla borsa assegnata dalla Magi, con il contributo delle industrie Galmetal, il dott. Giani ha potuto diventare Research Fellow all’Università di Harvard, nel dipartimento di Oftalmologia del Massachusetts Eye and Ear Infirmary presso il Massachusetts General Hospital. Il campo di ricerca è focalizzato sulle patologie degenerative retiniche, in particolare la degenerazione maculare senile, sia dal punto di vista clinico, mediante lo studio di nuove tecniche di imaging e di nuovi marker genetici per la diagnosi precoce, sia dal punto di vista di ricerca di base, per l’identificazione di nuovi approcci terapeutici. . |
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UNO STUDIO RIVELA CHE L´ARIA È PIENA DI FUNGHI |
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Bruxelles, 16 luglio 2009 - La quantità e la diversità dei funghi contenuti nell´aria sono molto maggiori di quanto si pensasse in precedenza, è quanto viene affermato in una nuova ricerca tedesca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). Secondo lo studio, respiriamo da 1 a 10 spore fungine ogni volta che inspiriamo. I risultati sono importanti perché molti funghi causano allergie, provocano malattie in persone e animali e danneggiano le piante. Le spore fungine hanno anche un ruolo nella formazione delle nubi. Gli scienziati sanno già da tempo che i funghi rappresentano una parte significativa delle minuscole particelle che fluttuano nell´aria, sia nelle aree urbane che negli ambienti prettamente naturali, come ad esempio le foreste pluviali. Fino ad ora la diversità di questi funghi trasportati dall´aria non era però stata documentata. In questo recente studio, gli scienziati hanno raccolto campioni di particolato sottile e più grosso che fluttua nell´aria nel corso di un periodo di un anno. Hanno poi usato analisi del Dna per identificare le specie fungine presenti nei campioni. "Per pescare le diverse specie nella zuppa genetica dei nostri campioni abbiamo usato una sorta di amo genetico," ha spiegato Janine Fröhlich dell´Istituto di chimica Max Planck e dell´Università Johannes Gutenberg a Mainz, in Germania. "Al contrario di studi precedenti però, abbiamo usato tipi di esche diversi per specie di funghi diverse. In questo modo, siamo stati in grado di identificare una proporzione significativamente più grande delle specie presenti. Inoltre, abbiamo raccolto e analizzato campioni per un anno, il che ci ha fornito dati molto più ampi e più significativi rispetto agli studi precedenti. " I ricercatori sono stati in grado di identificare diverse centinaia di specie di funghi nei loro campioni. In media ci sono tra le 1000 e 10. 000 spore fungine in ogni metro cubo d´aria. "Una persona inspira tra i 10. 000 e 20. 000 litri d´aria al giorno e ogni respiro contiene tra 1 e 10 spore," ha commentato Viviane Després dell´Università Johannes Gutenberg. "I nostri dati mostrano che la diversità dei funghi trasportati dall´aria è molto maggiore rispetto a quanto indicato da studi precedenti," concludono gli scienziati. "Le informazioni sulla diversità e l´abbondanza dei funghi trasportati dall´aria e di altre particelle bioaerosol è rilevante per molte aree di ricerca come ad esempio le biogeoscienze, il clima e l´ecologia, la medicina umana e veterinaria, l´igiene industriale e ambientale, l´agricoltura, la bioingegneria e la sicurezza. " "Siamo interessati al numero di spore fungine presenti nell´aria per tre motivi," ha spiegato Ulrich Pöschl dell´Istituto di chimica Max Planck, che ha guidato lo studio. "In primo luogo perché possiamo usare le spore per studiare se i cambiamenti climatici stanno alterando gli ecosistemi. In secondo luogo, le spore fungine hanno un ruolo importante come causa di allergie, di danni alle piante e di malattie per persone, piante e animali. " Oltre a questo, le spore fungine potrebbero aiutare a provocare le piogge, aggiunge. "Le spore fungine e altre particelle aerosol biologiche possono servire da nuclei di condensazione e cristallizzazione per le gocce d´acqua e i cristalli di ghiaccio, e quindi contribuiscono alla creazione di nubi, nebbia e precipitazioni," ha sottolineato. Ulteriori studi sul numero e le proprietà delle spore fungine nell´aria potrebbero aiutare a migliorare le nostre conoscenze di questi processi del sistema climatico. "Le interazioni sono talmente complesse che troviamo sempre nuovi processi e fattori da prendere in considerazione," ha detto il dott. Pöschl riguardo il legame tra i funghi, la biosfera e il clima. Per maggiori informazioni, visitare: Società Max Planck: http://www. Mpg. De Università Johannes Gutenberg Mainz: http://www. Uni-mainz. De/ Pnas: http://www. Pnas. Org . . |
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RETTIFICA: BANDO DI GARA PER LA SIEROEPIDEMIOLOGIA COME STRUMENTO PER VALUTARE L´INCIDENZA DELLE INFEZIONI CAUSATE DA SALMONELLA E CAMPYLOBACTER |
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Bruxelles, 16 luglio 2009 - Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato una rettifica del bando di gara del 13 giugno 2009 per uno studio sulla sieroepidemiologia come strumento per valutare l´incidenza delle infezioni causate da Salmonella e Campylobacter. I termini per la richiesta e la presentazione dei documenti del bando sono stati prorogati. I documenti possono essere richiesti fino al 31 agosto. Sarà possibile presentare le offerte fino all´11 settembre. Lo scopo complessivo del progetto in questione è di valutare ulteriormente l´applicabilità dell´utilizzo della sieroepidemiologia come strumento per stimare la sieroincidenza basata sulla popolazione della Campylobacteriosi e della Salmonellosi non tifoidea al fine di consentire una stima affidabile e comparabile dei fattori moltiplicatori del carico sulla popolazione di tali infezioni nell´Ue e nei paesi See/efta. L´obiettivo specifico del presente progetto è ottenere un protocollo sieroepidemiologico utilizzabile e applicabile per valutare l´incidenza delle infezioni causate da Campylobacter e Salmonella nella popolazione in generale, o in una popolazione specificata. Per ulteriori informazioni, contattare: Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Tomtebodavägen 11a , Att. Ne Appalti , S-171 83 Stoccolma, Svezia. Tel. +46 858 601 000 , Fax +46 858 601 001 . . |
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LOMBARDIA, FORMIGONI COMPLETA LE NOMINE DEGLI IRCCS "TUTTI NOMI DI PREGIO, SPICCA DECLEVA NEL CDA DEL POLICLINICO" SPAZIO ALL´OPPOSIZIONE, "SORPRESA" PER ALCUNI EDITORIALI DI OGGI |
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Milano, 16 luglio 2009 - Il presidente Roberto Formigoni ha completato oggi le nomine dei vertici degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) di competenza di Regione Lombardia, dopo le nomine dei presidenti e dei direttori generali avvenute l’ altro ieri. Si tratta dei vertici della Fondazione Policlinico, del Besta, dell´Istituto dei Tumori e del San Matteo di Pavia. Ne ha dato notizia lo stesso Formigoni in una conferenza stampa, sottolineando come siano tutti "nomi di pregio". Tra questi, ha detto Formigoni, "spicca quello di Enrico Decleva, rettore dell´Università Statale di Milano, che ha accettato il mio invito ad entrare nel Consiglio di amministrazione del Policlinico". "L´obiettivo raggiunto - ha proseguito il presidente - è quello di qualificare ulteriormente al massimo livello un ente fondamentale come il Policlinico, che rappresenta una eccellenza della sanità italiana a livello mondiale, dopo i curricula eccellenti delle nomine di ieri. In più viene rimarcata ancora una volta la collaborazione tra la Regione e le Università". Decleva infatti, oltre che rettore della Statale, è anche presidente della Conferenza dei rettori delle Università Italiane". "Con la nomina di Ornella Piloni nel Cda dell´Istituto dei Tumori e di Valerio Bonecchi nel Cda del S. Matteo di Pavia - ha aggiunto Formigoni - è stato anche garantito uno spazio all´opposizione, anche se nulla mi obbligava a queste nomine. Inoltre, sono tuttora in carica i direttori scientifici, nominati dal ministro Turco, alcuni dei quali ascrivibili all´area dell´opposizione". "Questo avviene - ha proseguito Formigoni - perché io e la mia maggioranza sappiamo che cos´è la democrazia e abbiamo rispetto per la funzione dell´opposizione. Lo spazio ad essa garantito non è certo dovuto, come ha detto ieri il consigliere del Pd, Porcari, alla necessità di avere il contributo della cultura riformista perché in Lombardia l´unico riformismo è quello rappresentato della Giunta guidata da me e sostenuta dalla maggioranza in Regione. Il Pd e la sinistra rappresentano al contrario il vetero-conservatorismo". Sempre riferendosi alle dichiarazioni di Porcari che aveva parlato di "mancata riconferma di Tognoli", Formigoni ha ribadito quanto detto ieri dallo stesso Tognoli e cioè che l´ex sindaco di Milano non era disponibile ad un nuovo incarico al Policlinico, avendo tra l´altro espresso questa posizione già due anni fa ed essendo stato convinto da Formigoni a completare il mandato appena scaduto. Formigoni ha infine espresso "sorpresa" per alcuni commenti letti questa mattina sui giornali. "Alcuni nostri editorialisti - ha detto - non si sono preoccupati di esaminare i curricula delle persone da me nominate ma si sono espressi solo sulla base di un pregiudizio ideologico, secondo cui l´appartenenza ad una certa area deve implicare necessariamente una condanna". "Questi editorialisti - ha aggiunto il presidente - invece che esaminare i curricula e i risultati ottenuti dalle persone interessate hanno curiosamente e magari inconsapevolmente utilizzato gli stessi argomenti delle opposizioni, che sono in grave crisi, mettendosi a loro rimorchio". Questa la nuova composizione dei quadri dirigenziali degli Irccs. Tra parentesi dopo il nominativo è riportato, se diverso da Regione Lombardia, l´ente che ha indicato. Besta - Presidente: Carlo Borsani. Consiglieri: Cosma Gravina, Luigi Sala, Mario Brambilla, Alberto Mazzoni (Ministero), mancano i consiglieri indicati da Fondazione Mariani e Comune di Milano. Direttore scientifico: Ferdinando Cornelio (Ministero). Direttore generale: Giuseppe De Leo. Istituto Tumori - Presidente: Antonio Colombo. Consiglieri: Fabio Minoli Rota, Alberto Garocchio, Ornella Piloni, Alberto Guglielmo, Annamaria Bernardini De Pace (Comune di Milano), Roberts Mazzucconi (Ministero). Direttore scientifico: Marco Pierotti (Ministero). Direttore generale: Gerolamo Corno. Policlinico - Presidente: Giancarlo Cesana. Consiglieri: Enrico Decleva, Francesco Campagna, Gabriele Perossi, Antonio Bandera (Comune di Milano), Luigi Roth (Fondazione Fiera), Giuseppe Ricciardi (Ministero), manca il consigliere indicato dall´Arcidiocesi di Milano. Direttore scientifico: Ferruccio Bonino (Ministero). Direttore generale: Giuseppe Di Benedetto. San Matteo Pavia - Presidente: Alessandro Moneta. Consiglieri: Aurelio Torriani, Carlo Mauro Agliardi, Fabio Lambri, Valerio Bonecchi, Lorenzo Callegari (Provincia di Pavia), mancano i consiglieri indicati da Comune di Pavia e Ministero. Direttore scientifico: Carlo Alberto Redi (Ministero). Direttore generale: Pietro Caltagirone. . |
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OGGI IN GIUNTA REGIONALE VENETO PRESENTAZIONE DEL PRIMO PIANO TRIENNALE DI RICERCA SULLA MEDICINA RIGENERATIVA E CELLULE STAMINALI. |
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Venezia, 16 luglio 2009 - E’ pronto, in Veneto, il primo Piano della Ricerca sulla Medicina Rigenerativa per il triennio 2009-2011, che ha come obbiettivo l’individuazione di nuove cure per diverse gravi patologie, come quelle cardiache, ossee ed ematologiche (ad esempio le leucemie), sviluppando la ricerca sulle cellule staminali. Il Piano viene presentato oggi giovedì 16 luglio 2009 alle ore 12. 15 a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, nel corso di una Conferenza stampa, cui parteciperanno, tra gli altri, l’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, il Direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa ed il Presidente del Consorzio per la Ricerca sul Trapianto di Organi, Tessuti, Cellule e Medicina Rigenerativa (Corit) Pilade Riello. Proprio al Corit, nel 2008, la Regione del Veneto aveva affidato la definizione del Piano, che ora passa alla fase realizzativa. “Varchiamo con la massima convinzione questa nuova frontiera nella ricerca medica – sottolinea Sandri – forti di una notevole esperienza già maturata nel settore e decisi a compiere ogni sforzo per mettere a disposizione dei nostri cittadini nuove possibuilità di lotta, e in molti casi di guarigione, da molte gravi malattie. E lo facciamo – conclude Sandri – diventando così la prima Regione italiana a dotarsi di un coordinamento unico per le ricerche scientifiche in materia di medicina rigenerativa, puntando a creare una nuova organizzazione a network delle Strutture e dei Centri di Ricerca”. . |
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SANITA’: IN VENETO AL VIA PIANO TRIENNALE PER SVILUPPO MEDICINA RIGENERATIVA E CELLULE STAMINALI. “A CACCIA” DI NUOVE CURE PER LEUCEMIE, TUMORI PEDIATRICI, OCCHIO, PARKINSON, ALZHEIMER, DIABETE, TESSUTI. SANDRI: “ORGOGLIOSI DI VARCARE NUOVA FRONTIERA AL SERVIZIO DEI NOSTRI MALATI”. CELL FACTORY A PADOVA, VERONA, VICENZA, VENEZIA; BIOBANCA A TREVISO; LABORATORIO DI RICERCA TRASLAZIONALE A ROVIGO. |
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Venezia, 16 luglio 2009 - E’ uno specifico Piano Triennale lo strumento scelto dalla Regione del Veneto per sviluppare una vasta azione di Ricerca e Sviluppo della Medicina Rigenerativa, con l’obiettivo di individuare nuove cure per diverse gravi patologie come quelle cardiache, ossee ed ematologiche (ad esempio le leucemie) sviluppando la ricerca sulle cellule staminali e più in generale su tutto un insieme interdisciplinare di attività che, come il trapianto e le terapie sostituive, hanno come scopo ultimo quello di riparare, sostituire o rigenerare cellule, tessuti od organi per restaurare una funzione danneggiata da un evento avverso di qualsiasi natura, compresi i difetti congeniti, le malattie, i traumi e l’invecchiamento. Il Piano è stato presentato oggi a Venezia dall’Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri, dal Presidente del Corit (Consorzio per la Ricerca sul Trapianto di Organi, Tessuti, Cellule e Medicina Rigenerativa) al quale la Regione ha affidato la definizione del Piano, Pilade Riello, e dal Direttore Scientifico Emanuele Cozzi. “Varchiamo con orgoglio e convinzione questa nuova frontiera della ricerca medica – ha detto Sandri – decisi a compiere ogni sforzo per dare ai nostri cittadini nuove possibilità di lotta, e in molti casi di guarigione, da molte gravi malattie. E lo facciamo – ha aggiunto l’Assessore – realizzando, primi in Italia, un coordinamento unico per le ricerche scientifiche in materia di medicina rigenerativa e creando una nuova organizzazione a network delle Strutture e dei Centri di Ricerca esistenti. Anche in questo caso dimostrandosi Regione virtuosa in materia di risorse sanitarie, il Veneto realizza una novità di grande rilievo scientifico ed organizzativo senza creare nuovi carrozzoni e spendere una fortuna, ma ottenendo il massimo risultato (rivolto ai cittadini) con il minimo sforzo economico possibile”. L’applicazione del Piano costerà comunque la considerevole cifra di 12 milioni di euro, creando un’architettura composta di 4 Cell Factory (Padova, Venezia-mestre, Verona e Vicenza), di una Biobanca (a Treviso) e di un Laboratorio di Ricerca Traslazionale (a Rovigo). La rete così organizzata nella Regione avrà collegamenti e collaborazioni con i più qualificati Centri di Ricerca a livello nazionale ed internazionale, anche in un’ottica di “macroregione”, ottimizzando il lavoro scientifico e costituendo una massa critica significativa per accedere sempre di più anche ai finanziamenti dell’Unione Europea. Dal punto di vista terapeutico, l’obiettivo è quello di individuare nuove cure per le malattie dell’occhio (per le quali le staminali stanno già dando risultati operativi rilevanti), per le leucemie e i tumori pediatrici, per i danni del tessuto cardiaco, per le lesioni dei tessuti ossei nell’area maxillo facciale, per le lesioni dei tessuti cartilaginei, per le patologie legate al rigetto cronico di organi trapiantati, per diffuse malattie degenerative come il Parkinson, l’Alzheimer ed il Diabete. Le strutture inserite nel network veneto della medicina rigenerativa avranno ognuna precisi indirizzi operativi: la Cell factory di Padova sarà indirizzata alla ricerca in gastroenterologia, endocrinologia, cardiochirurgia, microbiologia e virologia, oncoematologia pediatrica; quella di Venezia-mestre si occuperà delle patologie oculari; quella di Verona sarà prevalentemente indirizzata alla ricerca nell’ambito della cellula staminale mesenchimale per terapie ossee e immunioregolatorie; quella di Vicenza farà ricerca in ematologia ed oncologia. La Biobanca di Treviso farà anche ricerca in ambito osteoarticolare. Il Laboratori di ricerca Traslazionale di Rovigo prevede ricerche di trasferimento nei campi della rigenerazione ossea, delle valvole cardiache e della trachea. . |
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VISITE ED ESAMI SPECIALISTICI, RIDUZIONE DEI TEMPI DI ATTESA. DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 10 MILIONI DI EURO E LINEE GUIDA ALLE AZIENDE SANITARIE. ESTESA LA FASCIA DI ETÀ PER LO SCREENING MAMMOGRAFICO. |
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Bologna, 16 luglio 2009 - - Governo delle liste di attesa e garanzia del rispetto dei 30 giorni per le prime visite specialistiche e dei 60 giorni per le prime indagini diagnostiche; accesso appropriato alla specialistica ambulatoriale su tutto il territorio regionale; ampliamento alla fasce di età 45-49 anni e 70-74 anni del programma di screening per la prevenzione del tumore della mammella; nuove modalità di accesso al pronto soccorso e ridefinizione delle condizioni per le quali non è previsto il pagamento del ticket. Per perseguire questi obiettivi la Regione Emilia-romagna mette in campo risorse per 10 milioni di euro e linee guida dettagliate alle Aziende sanitarie, contenute in una proposta di delibera, già presentata alle Aziende sanitarie e alle parti sociali, che ieri è andata all’esame della competente Commissione Assembleare prima della approvazione definitiva in Giunta regionale. “Si tratta di un programma straordinario di forte rilevanza per il Servizio sanitario regionale – ha spiegato oggi a Bologna l’assessore alla sanità Giovanni Bissoni - per dare certezza ai cittadini del rispetto dei tempi previsti per le prime visite e per le indagini diagnostiche. Senza dimenticare tuttavia che questa regione è passata dal 2003 al 2008 da 60 milioni a 75 milioni di prestazioni specialistiche all’anno e che è quella che eroga più specialistica tra tutte le Regioni italiane. Se da un lato dunque dobbiamo garantire il cittadino, dall’altro dobbiamo anche chiedere un impegno serio dei professionisti per una maggiore appropriatezza nelle prescrizioni. Con questo provvedimento siamo anche la prima regione italiana che, sulla base di precise evidenze scientifiche, ha deciso di ampliare la fascia di età per gli accertamenti per la prevenzione del tumore al seno”. Il provvedimento comprende anche misure straordinarie e temporanee, per l’esenzione dal ticket di lavoratori che dall’ottobre 2008 hanno perso il posto di lavoro o sono in cassa integrazione, così come la possibilità, per alcuni casi di particolare disagio economico – sociale, di prevedere l’ampliamento del servizio farmaceutico ad alcuni farmaci di fascia C. I contenuti del provvedimento Visite specialistiche - Tutte le visite e gli esami specialistici devono essere garantiti, entro i tempi previsti dalla normativa regionale a partire dal momento della prenotazione: 30 giorni per le prime visite programmabili, 60 giorni per le prime indagini diagnostiche programmabili, 7 giorni per visite ed esami urgenti differibili, 24 ore per visite ed esami urgenti. La garanzia del rispetto di questi tempi viene data per la maggior parte delle prestazioni, in ambito distrettuale; solo per alcune prestazioni più complesse, la garanzia riguarderà l’ambito aziendale. Le Aziende Usl sono tenute al rispetto dei tempi prescritti, sia erogando le prestazioni direttamente, sia attraverso accordi con altre Aziende, che con erogatori privati accreditati. Viene stabilito inoltre che l’intera offerta di prestazioni specialistiche (prime visite e primi esami) dovrà essere disponibile nelle agende gestite dai Centri Unificati di Prenotazione (Cup) e che tali agende di prenotazione non potranno essere chiuse. Dovranno essere previsti percorsi per le visite urgenti e per le visite urgenti differibili (anche con un’organizzazione dedicata), mentre spetta agli specialisti definire i percorsi per visite ed esami di controllo. Prevenzione del tumore al seno Il programma di screening gratuito per la diagnosi precoce dei tumori della mammella è attualmente rivolto alle donne dai 50 ai 69 anni a cui viene proposta la mammografia ogni 2 anni. Dal 1° gennaio 2010 sarà esteso anche a più di 160. 000 donne in fascia di età dai 45 ai 49 anni , a cui viene offerta una mammografia ogni anno, e a 126. 000 donne nella fascia di età dai 70 ai 74 anni a cui viene proposta la mammografia ogni due anni. L’allargamento dello screening è stato deciso a seguito delle ultime evidenze di letteratura e per venire incontro alla domanda espressa dalle donne della nostra Regione. Sono definiti inoltre priorità e percorsi di accesso alla mammografia, al di fuori del programma di screening. Le mammografie urgenti o urgenti differibili devono essere erogate nei tempi previsti (24 ore per le urgenti e 7 giorni per urgenti differibili) nei Centri senologici pubblici. Devono poi essere garantiti percorsi diagnostici individuali per donne che presentano un fattore di rischio legato a ereditarietà/familiarità. Pronto soccorso - I servizi di Pronto soccorso vengono spesso utilizzati in modo inappropriato: molti utenti infatti si rivolgono al Pronto soccorso per avere l’accesso facilitato alle prestazioni specialistiche non urgenti. Le Aziende sanitarie sono tenute ad individuare soluzioni organizzative che facilitino i percorsi più appropriati per le prestazioni urgenti ed urgenti differibili, anche attraverso l’identificazione e l’utilizzo di ambulatori dedicati. Anche il sistema di compartecipazione alla spesa delle prestazioni erogate in Pronto soccorso è stato ridefinito, attraverso l’identificazione delle condizioni di esenzione. Non sono soggetti a compartecipazione alla spesa: i cittadini posti in Osservazione breve intensiva, (Obi), in ricovero, che hanno usufruito di prestazioni in seguito a trauma, ad avvelenamento acuto, a infortuni sul lavoro, su richiesta di medici e pediatri di famiglia, del medico di continuità assistenziale o di pronto soccorso, i minori di 14 anni, gli esenti per patologia e/o reddito. Vengono anche confermate tutte le esenzioni previste dalla normativa regionale vigente. La densitometria ossea - La densitometria ossea è erogabile a carico del Servizio sanitario regionale solo se prescritta da un medico del Servizio sanitario con la indicazione della presenza di precise condizioni: donne e uomini con sospetta osteoporosi secondaria derivante da patologia; soggetti che assumono particolari terapie prolungate per più di 6 mesi, donne con osteoporosi accertata o con particolari situazioni a rischio quali la menopausa precoce. La fase operativa e il monitoraggio: entro il 20 ottobre presentazione dei programmi aziendali Entro il prossimo 20 ottobre, le Aziende sanitarie dovranno presentare alla Regione, sulla base delle linee guida indicate in delibera, i Programmi attuativi aziendali, preventivamente concordati con le Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie, le quali, a loro volta, li avranno condivisi con le parti sociali e le rappresentanze dei cittadini. Le Aziende riceveranno, alla presentazione dei Programmi attuativi aziendali, il 50% delle risorse loro assegnate dalla Regione; il restante 50% sarà erogato alla verifica del raggiungimento degli obiettivi fissati. Il monitoraggio dell’andamento delle liste di attesa, per ogni singola Azienda Usl, verrà pubblicato e aggiornato bimestralmente all’indirizzo www. Tdaer. It, attivo dal mese di settembre 2009. . |
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ALTRI SETTE CASI DI NUOVA INFLUENZA IN EMILIA-ROMAGNA. |
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Bologna, 16 luglio 2009 - Negli ultimi giorni sette nuovi casi di influenza A H1n1 sono stati diagnosticati a cittadini dell’Emilia-romagna. Si tratta di due persone provenienti da soggiorni in Spagna (una donna di 41 anni che abita nel bolognese e un uomo di 27 residente nel parmense); tre ragazzi appena rientrati da una vacanza studio a Londra (due ragazze del modenese e uno della provincia di Ravenna); un bambino di 1 anno che vive nel reggiano ed era stato con la famiglia in Australia; un bimbo di 2 anni del modenese, parente del bambino che nei giorni scorsi aveva contratto l’influenza al rientro con la famiglia dal Cile. Tutti e sette sono in buone condizioni di salute. Fin dalle prime ore sono state messe in atto, da parte delle Aziende sanitarie interessate, in costante contatto con le Autorità sanitarie regionali, le misure di sorveglianza previste dai protocolli, nei confronti di famigliari, amici e conviventi. Le diagnosi di influenza A H1n1 sono state confermate dal laboratorio dell’Istituto di igiene dell’Università di Parma e dal Centro regionale di riferimento per le emergenze microbiologiche (Crrem) del Policlinico S. Orsola-malpighi di Bologna. Complessivamente, a oggi, sono 36 i casi confermati in Emilia-romagna. . |
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INSEDIATA IN SICILIA LA CONFERENZA PER LA PROGRAMMAZIONE SOCIOSANITARIA |
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Palermo, 16 luglio 2009 - Presieduta dall’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo e con la partecipazione dell’assessore alla Famiglia e agli Enti locali Caterina Chinnici, si è insediata il 13 luglio la conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria, istituita con legge nell’ottobre scorso, dopo 16 anni di attesa rispetto a quanto previsto dalla legge nazionale. Si tratta di un organismo rappresentativo delle autonomie locali con specifiche competenze consultive sia nell’ambito della programmazione sanitaria e socio sanitaria, sia nei procedimenti di valutazione e di revoca dei manager delle aziende sanitarie. “E’ un organismo – ha detto Russo – che assume importanza strategica nella programmazione sanitaria regionale e che deve diventare lo strumento primario per un confronto serio e costruttivo con le autonomie locali sulle più importanti tematiche della sanità. Dopo 16 anni abbiamo colmato un vuoto storico, dimostrando con i fatti che vogliamo confrontarci con il territorio. Sono convinto che d’ora in poi il percorso di cambiamento sarà più agevole perché sviluppato con le regole dell’interlocuzione democratica con i rappresentanti del territorio che, con la “Conferenza permanente”, saranno attori e autori protagonisti delle scelte. In questo organismo saranno trovate le giuste sintesi e saranno dati i migliori apporti costruttivi per una sfida che riguarda l’intera regione”. Uno degli argomenti discussi nella riunione di oggi è stato il decreto di rimodulazione della rete ospedaliera e le linee guida relative al servizio di emergenza – urgenza 118. “Oggi abbiamo fornito tutti i dati e le motivazioni che hanno supportato le decisioni assunte con il decreto sulla rete ospedaliera - ha aggiunto Russo -. Sono provvedimenti che tengono conto degli indici di inappropriatezza e di inadeguatezza, a volte davvero allarmanti, ricavati dallo studio sulle prestazioni effettuate nel 2008 in tutte le strutture siciliane: decisioni assunte in base anche a precise disposizioni del ministero, che possono sembrare dolorose e penalizzanti per qualche territorio ma che invece sono mirate a rendere più appropriate ed efficienti le prestazioni sanitarie. La riconversione e la rifunzionalizzazione di alcune strutture e i necessari investimenti sulla qualità delle prestazioni consentiranno un maggior soddisfacimento delle esigenze di salute dei cittadini”. Riferendosi alle proteste che si sono registrate in alcuni comuni siciliani, proprio in seguito ai provvedimenti assunti, l’assessore Russo ha sottolineato l’esigenza della fattiva collaborazione degli amministratori locali. “Il loro contributo sarà prezioso anche per spiegare ai cittadini le ragioni di certi provvedimenti e gli obiettivi che intendiamo conseguire. Mio auguro che in futuro si possano evitare polemiche, talvolta strumentali, spesso a difesa di micro interessi di parte: con il necessario senso di responsabilità invito a guardare a progetti di più ampio respiro, pensati per dare omogeneità e razionalità all’offerta sanitaria in tutte e nove le province siciliane. La Conferenza deve essere il luogo deputato ad affrontare e risolvere nel modo più efficiente tutte le legittime istanze che provengono dal territorio ed è per questo che ho chiesto che le riunioni devono avere una cadenza almeno mensile, magari da svolgere di volta in volta nelle singole province”. La Conferenza è composta dall’assessore regionale alla Sanità e da quello alla Famiglia e alle Politiche sociali, dai presidenti delle conferenze dei sindaci, da un rappresentante dell’Anci (associazione dei comuni) e da uno dell’Urps (unione delle province). La partecipazione alle sedute è a titolo gratuito. Tra i compiti istituzionali della Conferenza c’è quello di esprimere parere obbligatorio sul progetto del Piano sanitario regionale e sui programmi regionali di edilizia sanitaria e dotazioni tecnologiche, connessi con l’attuazione del Piano sanitario regionale. La conferenza, inoltre, partecipa alla verifica della realizzazione dei piani attuativi locali delle Aziende ospedaliere. Alla riunione di oggi erano presenti gli assessori regionali Russo e Chinnici, i sindaci di Agrigento (Zambuto), Enna (Agnello), Messina (Buzzanca), Siracusa (Visentin) e Trapani (Fazio) e il rappresentante dell’Anci Sorbello. . |
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BOLZANO : FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA NON ALIMENTA IL LAVORO NERO |
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Bolzano, 16 luglio 2009 - Presa di posizione dell’assessore alla sanità e alle politiche sociali Richard Theiner, che risponde alle nuove critiche giunte nelle ultime ore. "È assurdo – commenta Theiner – sostenere che l’assicurazione sulla non autosufficienza alimenti il lavoro nero. La Provincia ha investito molto nella formazione di personale altamente qualificato". Sono poco meno di 9mila le persone non autosufficienti residenti in Alto Adige che ricevono l’assegno di cura per sostenere le spese dell’assistenza domiciliare. "Queste famiglie – sottolinea Theiner - si sono più che guadagnate l’aiuto della Provincia". Proprio quello dell’assistenza professionale ai non autosufficienti è uno dei settori che più si è sviluppato negli ultimi anni, e sui quali maggiormente la Provincia ha investito, con lo scopo non solo di aiutare le famiglie, ma anche di ridurre la pressione su case di riposo e centri di cura. "Chi sostiene che questi fondi vanno ad alimentare il lavoro nero – commenta l’assessore alla sanità e alle politiche sociali – manca di rispetto a tutte quelle famiglie che si occupano della cura di una persona non autosufficiente e a chi lavora in questo settore. La Provincia si è impegnata tantissimo, negli ultimi anni, per favorire la formazione e il reclutamento di personale locale altamente specializzato. Basti pensare ai corsi organizzati, tra gli altri, dalla "Claudiana", dalla scuola per le professioni sociali e dall’Università, che hanno consentito di formare 2mila assistenti, 1. 400 infermiere e oltre mille assistenti sociali". . |
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SCUOLA INFERMIERI DI TRICASE: VENDOLA RISPONDE A GABELLONE |
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Bari, 16 luglio 2009 - Di seguito il testo della lettera inviata dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone sulla vicenda della chiusura della scuola per infermieri dell’ospedale “Panico” di Tricase (Lecce): Gentile Presidente, la Regione Puglia ha svolto un’azione costante a difesa della formazione delle professioni sanitarie concordando negli anni passati con tutte le iniziative delle Università di Bari e di Foggia tese ad espandere l’offerta in questo campo delicato, nel quale si registrano carenze significative, con particolare riferimento agli infermieri professionali, anche incoraggiando gli Enti Locali e le Asl ad offrire opportunità logistiche adeguate alla bisogna. Purtroppo leggi nazionali in vigore che Ella certamente conosce, hanno costretto le Università a concentrare in pochi poli l’offerta formativa. Tali norme, non adottate certo dalla Puglia, non competente in materia, sono state oggetto di approfondita riflessione da parte del Consiglio Regionale, Iii° Commissione Salute, che ha audito i Presidi delle Facoltà di Bari e di Foggia ed ha raggiunto la piena consapevolezza della necessità di adeguarsi alla normativa vigente. D’altra parte è noto a tutti che esigenze di bilancio hanno portato ad una progressiva diminuzione dei fondi ordinari messi a disposizione dalle Università da parte del Governo centrale. Allo scopo di evitare che tale situazione mortifichi ulteriormente l’Università, il Governo regionale ha promosso una particolare attenzione da parte delle Asl al fine di prevedere la possibilità di convenzionamenti mirati tra Università e le stesse Aziende Sanitarie territoriali, anche attraverso operazioni di “clinicizzazione” di strutture. Si tratta di un tema delicato, che coinvolge le Organizzazioni Sindacali mediche da sempre contrarie a questo tipo di intervento e tuttavia disponibili ad entrare nel merito. In questo senso, già l’Asl di Brindisi, ad esempio, ha stipulato un’intesa di massima con l’Università degli Studi di Bari. Inoltre, la Regione si è fatta parte diligente per agevolare concorsi tra l’Università di Bari e quella di Lecce per ottimizzare la ricerca di risorse umane. Infine, su suggerimento delle Facoltà mediche, sarà finanziata la piattaforma digitale per realizzare la formazione a distanza. Sono certo, Presidente, che sforzi comuni delle Istituzioni da noi dirette, porteranno ad una discussione più ampia ed informata con le Università, per sostenerle nella fase delicata che stiamo attraversando. Nell’augurarle un buon lavoro per il mandato ricevuto, Le porgo cordiali saluti, Nichi Vendola Bari, 15 Luglio 2009 . |
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OSPEDALE PANTALLA DA G.R. UMBRIA 400MILA EURO PER VIABILITÀ |
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Perugia, 16 luglio 2009 - La Giunta della Regione Umbria, su proposta dell’assessore ai Trasporti Giuseppe Mascio, ha approvato un contributo di 400mila euro al Comune di Todi per la realizzazione di interventi di miglioramento alla viabilità di accesso al nuovo ospedale di Pantalla, destinato a servire l’area Todi Marsciano e considerato nel novero delle opere di interesse regionale. . |
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CAMPIONATI MONDIALI DI CICLISMO 2012, PRESIDENTE LIGURIA BURLANDO: |
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Genova, 16 Luglio 2009 <Abbiamo fatto un lunghissimo lavoro, abbiamo studiato tutte le soluzioni ed ora mi sento di dire che abbiamo le carte in regola per potercela fare>. Il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha così commentato, nel corso della conferenza stampa in occasione del secondo sopralluogo dei commissari dell´Unione Ciclistica Internazionale in città, la possibilità che Genova possa essere candidata come sede dei campionati mondiali di ciclismo su strada 2012, che verranno assegnati ufficialmente a settembre. <Noi ci crediamo - ha aggiunto - e faremo il possibile per ottenere questa grande opportunità. L´operazione ha costi molto rilevanti, ma l´effetto turistico che se ne avrebbe sarebbe di enorme valore per la nostra città>. <La nostra è una candidatura forte dal punto di vista tecnico - ha detto l´assessore allo Sport della Regione Liguria, Fabio Morchio - abbiamo studiato, con la consulenza gratuita di amici sportivi, delle Istituzioni, del Coni, un percorso tutto interno alla città molto interessante che permetterà di vedere tutte le bellezze di Genova cercando di limitare al massimo i disagi>. La concorrenza è forte, come ha spiegato l´ex campione del mondo Vittorio Adorni, consulente del Comitato Promotore: <In lizza ci sono l´Olanda con la regione del Linburgo, il Belgio con le Fiandre e la città russa di Soci sul Mar Nero, che già avrà le Olimpiadi invernali 2014. Ci sarà da combattere>. L´assegnazione dei campionati mondiali 2012, che si svolgerà dal 16 al 23 settembre, avverrà a Mendrisio, Svizzera, a settembre in occasione dei "mondiali 2009". La città vincitrice dovrà pagare un ticket di 4,5 milioni di euro. Il percorso studiato prevede un circuito di 17,5 km. Da percorrere più volte con partenza da via L. Cadorna, via Xx Settembre, piazza De Ferrari, piazza Corvetto, piazza Manin, Via Cabella e poi circonvallazione a monte, via Gramsci, Porto Antico, via S. Lorenzo, piazza De Ferrari, via Dante, via Fieschi, Foce, Via F. Pozzo, Albaro, Boccadasse, corso Italia, corso Buenos Aires e arrivo in via L. Cadorna. Nel pomeriggio i commissari U. C. I. , Marc Cravelon e Philippe Chevalier, hanno effettuato i sopralluoghi sul percorso previsto e preso in esame l´organizzazione globale dell´evento. . |
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