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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Settembre 2009 |
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UE: CRISI ECONOMICA AL CENTRO DELLE AUDIZIONI CON I COMMISSARI DESIGNATI |
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Bruxelles, 7 settembre 2009 - Lo scorso 3 settembre, i tre commissari designati a sostituire coloro che hanno dato le dimissioni prima della fine del mandato hanno concluso le loro audizioni al Parlamento. Lo scrutinio dell´aula è un passaggio necessario per la nomina di un commissario anche quando, come in questo caso, si tratta di un mandato a breve termine. La nuova Commissione, infatti, sarà formata nei prossimi mesi. I tre commissari ad interim resteranno in carica solo fino ad allora. Algirdas Šemeta: Bilancio e programmazione finanziaria - "Negoziare non è mai molto facile quando ci sono i soldi di mezzo", ha scherzato Šemeta, ex-Ministro delle Finanze lituano, davanti alla commissione parlamentare dei Bilanci che lo ha interrogato per verificare le sue competenze. La discussione è stata tutta centrata sulla crisi economica: "Non abbiamo tempo da perdere" - ha affermato Šemeta - "questa crisi ci mette davanti a opportunità e responsabilità per le generazioni future". Il commissario designato è chiamato a sostituire Dalia Grybauskaite, eletta Presidente della Lituania: "l´economia resta la principale preoccupazione dei cittadini, e l´Europa ha bisogno di un segnale di stabilità". Le sue priorità, quindi, sono la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e il ruolo dell´Europa nel mondo. Karel De Gucht: Sviluppo e aiuti umanitari - Ex-deputato europeo, ex-ministro belga per gli Affari esteri, e oggi quasi-commissario: De Gucht ha dovuto rispondere alle domande dei membri della commissione parlamentare per lo Sviluppo. "Nessuno più di me apprezza il ruolo essenziale del Parlamento nel rendere il processo decisionale europeo più trasparente e democratico", ha esordito. Anche per lui la crisi economia è la priorità numero uno: "La crisi colpisce violentemente i Paesi in via di sviluppo. Noi abbiamo il dovere di aiutarli, perché non possiamo permetterci l´instabilità politica e sociale nel mondo". Altre priorità, il successo della Conferenza Onu sul clima di dicembre, il summit del G20 in ottobre e gli Obiettivi del Millennio: "Sono convinto che aiutando i nostri partner ad affrontare la crisi, agiamo anche nel nostro interesse". Pawel Samecki: Politica regionale - Ex-membro del Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale polacca, Pawel Samecki è designato a rimpiazzare Danuta Hübner, diventata parlamentare europea. "La politica di coesione significa solidarietà, uno dei valori fondamentali dell´Europa. E´ un presupposto fondamentale per l´integrazione economica". Secondo Samecki, i principali problemi della politica regionale sono il tasso di errore nella compilazione dei programmi, la bassa qualità delle valutazioni a posteriori, e l´eccessiva burocrazia delle procedure. L´amministrazione deve essere "più rapida e più efficiente nella messa in atto dei programmi. Le regole e le procedure dovrebbero essere ridotte al minimo". Aspettando la nuova Commissione - Il via libero ai tre nuovi commissari ad interim verrà dato dall´aula plenaria il 16 settembre. La nuova Commissione per i prossimi 5 anni si formerà invece durante l´autunno: il Parlamento deve in primis votare per il suo Presidente, e i deputati non hanno ancora deciso se questo passaggio avverrà a settembre o verrà ulteriormente posticipato. In secondo luogo, tutti i Governi devono proporre i loro commissari designati. Questi passeranno poi individualmente all´esame del Parlamento durante l´autunno. Infine l´aula deve votare la fiducia per i prossimi 5 anni alla Commissione nel suo insieme. . |
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PRESIDENZA SVEDESE CERCA DI RAFFORZARE IL TRIANGOLO DELLA CONOSCENZA |
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Bruxelles, 7 settembre 2009 - Durante una conferenza intitolata "The Knowledge Triangle Shaping the Future of Europe", ospitata dalla presidenza svedese del Consiglio dell´Unione europea e tenutasi dal 31 agosto al 2 settembre a Gothenburg in Svezia, il commissario europeo per la scienza e la ricerca Janez Potocnik ha sottolineato l´importanza di rafforzare le università e le istituzioni di ricerca e il loro collegamento a "un settore commerciale più competitivo". Il dottor Potocnik ha fatto notare che le università europee devono assolutamente essere modernizzate e ringiovanite, e che questo compito è nelle mani degli Stati membri. Il suo punto di vista era perfettamente in linea con quello della presidenza svedese, che ha ospitato la conferenza. Quest´ultima intende infatti incoraggiare l´interazione tra istruzione, ricerca e innovazione attraverso la promozione di un miglior coordinamento tra questi tre aspetti del "triangolo della conoscenza". Secondo Tobias Kranz, ministro svedese per l´istruzione superiore e la ricerca, un´università moderna dev´essere "aperta a nuove idee, a nuovi metodi e a nuovi modi di collaborare," e deve essere autonoma. "Un´università aperta e moderna dev´essere libera di esplorare tutte le nuove opportunità," ha detto - aggiungendo che - "le vecchie strutture impediscono in molti modi il progresso delle università. " Il commissario ha citato l´esempio della Svezia, dove le università devono chiedere il permesso del governo per fare qualsiasi cosa che sia fuori dal comune. Tra i tre aspetti del triangolo, la presidenza intende dedicare particolare attenzione al ruolo dell´istruzione. Quest´obiettivo ha ricevuto il supporto incondizionato del commissario. Il dottor Potocnik ha descritto il ruolo complesso che ricopriranno le università europee nella costruzione del triangolo della conoscenza e ha sottolineato la necessità di una maggiore collaborazione a livello europeo in termini di agenzie di finanziamento, mobilità studentesca, riconoscimento reciproco dei curriculum, corsi di dottorato europei, professionalizzazione dei manager universitari, sviluppo di un codice di buone pratiche per la cooperazione internazionale e apertura delle assunzioni al personale e agli studenti dall´estero. Il dottor Potocnik ha sollevato il tema della classificazione delle università, per rendere più chiaro il loro contributo. "Se si vuole misurare e paragonare l´eccellenza rispetto ad altre istituzioni, occorre un sistema praticabile per farlo," ha detto. "Dobbiamo essere in grado di riflettere la realtà della natura sempre più diversa delle università [. ] e per fare questo, la chiarezza degli intenti, le scelte di misurazione e le ponderazioni risulteranno indispensabili. " Per quanto riguarda l´organizzazione, la connessione e il finanziamento degli istituti superiori nell´Ue, il commissario ha fatto l´esempio dell´Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit), la cui Knowledge and Innovation Community - ha detto - è un concetto che queste istituzioni dovrebbero seguire. Il dottor Potocnik ha anche ribadito la sua convinzione - espressa quest´anno al Consiglio Competitività - che si potrebbe ottenere un finanziamento della ricerca più strategico e rilevante se le istituzioni di finanziamento possedessero linee guida comuni per un "finanziamento della ricerca esterna responsabile". Il commissario ha fatto notare che, affinché in Europa la ricerca possa progredire, le università europee devono rimanere dinamiche; università, istituzioni di ricerca e imprenditoria dovrebbero fare uno sforzo per interagire, collaborare, competere, svilupparsi ed eccellere. "Ciò che conta oggigiorno è la capacità di innovazione unita alla capacità di istruzione superiore," ha dichiarato. Stando a ciò che ha detto il dott. Kranz, la Svezia avrebbe chiesto uno spostamento dei finanziamenti dell´Ue dalle sovvenzioni per l´agricoltura agli investimenti nella ricerca. "Devono però aumentare anche gli investimenti da parte di ciascun stato membro, perché il pluralismo del finanziamento della ricerca nel continente europeo rappresenta un grande vantaggio," ha detto. Sul tema dell´innovazione il dott. Potocnik ha fatto diversi esempi, tra cui la promozione dell´Eit della "trans-fertilizzazione e del trans-finanziamento tra l´Eit stessa e altre iniziative e programmi comunitari e nazionali", comprese le università. Il dott. Kranz - sempre parlando di innovazione - ha detto che le università "potrebbero e dovrebbero fare di più per aiutare i loro dipendenti a commercializzare le loro invenzioni". Ha anche aggiunto: "Dobbiamo facilitare coloro che portano avanti più di una carriera. Dev´essere possibile spostarsi avanti e indietro tra carriere universitarie e nel settore privato. " Il dott. Potocnik ha richiamato l´attenzione su una comunicazione riguardante l´innovazione che sarà adottata dalla Commissione il 2 settembre. "Si tratterà di una specie di ´inventario´ dell´innovazione", ha detto. "Una valutazione per capire fino a che punto le nostre strategie di innovazione precedenti sono riuscite e in che modo possono aiutarci a compiere un´innovazione migliore nel futuro. Si tratta di un documento fondamentale non soltanto per l´attuale presidenza, ma anche per gli anni a venire, dal momento che il nostro bisogno di innovazione e di politiche innovative si evolve con il mondo in cui viviamo. " "Credo che tutti noi qui presenti oggi siamo daccordo che l´istruzione, la ricerca e l´innovazione sono vitali per il futuro dell´Europa," ha concluso il dott. Kranz. "Qualcuno potrebbe obiettare che l´introduzione di nuovi termini come "il triangolo della conoscenza" rappresenti un mero abbellimento. Vorrei però chiarire che lo scopo è molto più grande di una nuova parola da appendere sulle locandine. Il termine "triangolo della conoscenza" mette in evidenza la necessità di una strategia europea comune in questo campo. " Il processo di rafforzamento del triangolo della conoscenza attraverso la modernizzazione delle università europee dovrebbe rinsaldare le istituzioni d´istruzione superiore, rendere il settore commerciale più competitivo e favorire lo sviluppo socio-economico in generale. Per maggiori informazioni, visitare: Presidenza svedese dell´Unione europea http://www. Se2009. Eu Janez Potocnik, commissario per la scienza e la ricerca: http://ec. Europa. Eu/commission_barroso/potocnik Istituto europeo di innovazione e tecnologia: http://eit. Europa. Eu/ . |
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LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA 53 INVITI A PRESENTARE PROPOSTE DEL 7º PQ |
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Bruxelles, 7 settembre 2009 - La Commissione europea ha pubblicato diversi inviti a presentare proposte relativi a varie aree tematiche del Settimo programma quadro (7° Pq). Le aree tematiche nell´ambito del programma specifico Cooperazione comprendono: "Salute" (tre inviti); "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" (un invito); "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (due inviti); "Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione" (sei inviti); "Energia" (quattro inviti); "Ambiente (ivi compresi i cambiamenti climatici)" (un invito); "Trasporti" (sei inviti); "Scienze socioeconomiche e scienze umane" (quattro inviti); "Spazio" (un invito); "Sicurezza" (un invito). Gli inviti nell´ambito del programma specifico Capacità sono dedicati ai seguenti temi: "Infrastrutture di ricerca" (due inviti); "Ricerca a favore delle Pmi" (un invito); "Regioni della conoscenza" (un invito); "Potenziale di ricerca" (due inviti); "Scienza nella società" (quattro inviti); "Attività orizzontali di cooperazione internazionale" (quattro inviti). Altri sette inviti inter-tematici riuniscono fino a cinque diversi temi. Infine, le sovvenzioni Starting Independent Researcher Grants del Consiglio europeo della ricerca (Cer) (tre inviti) hanno lo scopo di sostenere i leader di ricerca emergenti che stanno fondando o consolidando un adeguato team di ricerca e cominciando a condurre una ricerca indipendente in Europa. Per ulteriori informazioni, contattare: http://cordis. Europa. Eu/fp7/calls/ . |
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GIORNATE INFORMATIVE DEL PUNTO DI CONTATTO NAZIONALE DEL CER, VARIE LOCALITÀ, FRANCIA |
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Bruxelles, 7 settembre 2009 - Il punto di contatto nazionale (Pcn) francese del programma Idee del Settimo programma quadro (7° Pq) organizza una serie di giornate informative dedicate ai bandi 2010 per le sovvenzioni Starting Grant e Advanced Grant del Consiglio europeo della ricerca (Cer). I rappresentanti del Pcn Idee forniranno ai partecipanti informazioni sul ruolo e la missione del Cer, con particolare attenzione alle sovvenzioni di avviamento per ricercatori indipendenti e alle sovvenzioni per ricercatori esperti (candidati possibili, elegibilità, preparazione delle proposte, procedure di valutazione). Sono stati invitati borsisti Cer per condividere le loro esperienze con i candidati potenziali. Le sessioni sono aperte a tutti i ricercatori interessati a candidarsi per gli schemi di finanziamento del Cer per il 2010. Le presentazioni saranno tenute in francese, con la possibilità di porre domande in inglese. Le sessioni saranno tenute in varie località della Francia: Strasburgo, 8 settembre; Montpellier e Rennes, 10 settembre; Lille, 11 settembre; Lione e Parigi, 14 settembre; Tolosa, 16 settembre; Bordeaux, 18 settembre; Marsiglia, 25 settembre. Per ulteriori informazioni: http://www. Eurosfaire. Prd. Fr/news/consulter. Php?id=3387 . |
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UE: IL RIESAME DELLA POLITICA DELL´INNOVAZIONE RIVELA CONQUISTE E SFIDE |
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Bruxelles, 7 settembre 2009 - Negl´ultimi anni l´Unione europea e i suoi Stati membri hanno fatto notevoli progressi per quanto riguarda l´innovazione. Occorrono, tuttavia, ulteriori sforzi affinché l´Europa possa diventare l´economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo. È questo il principale messaggio trasmesso da una comunicazione della Commissione che riesamina il progresso dell´innovazione nell´Ue e delinea le sfide da affrontare in futuro. Nel corso degl´ultimi anni, nel quadro del partenariato di Lisbona per la crescita e l´occupazione, l´Unione europea ha avviato una serie di politiche e iniziative volte a stimolare l´innovazione in Europa. Stando alla comunicazione, "l´innovazione rappresenta una condizione indispensabile per la creazione di un´economia della conoscenza e di un´economia a bassa emissione di carbonio. Riuscire in questa trasformazione è essenziale per restare competitivi in un mondo globalizzato e per raggiungere obiettivi sociali più ampi in maniera sostenibile, in presenza di forti cambiamenti demografici, sfide climatiche, scarse risorse e nuove minacce alla sicurezza. " Secondo la Commissione sono stati compiuti progressi in una serie di campi. La maggior parte degli Stati membri ha migliorato il rendimento della propria innovazione e si è ristretto il divario in materia di innovazione tra l´Ue i suoi maggiori antagonisti, vale a dire gli Usa e il Giappone. Un´analisi della situazione rivela che i paesi più innovativi hanno in comune una serie di caratteristiche. "Di solito spendono più della media in istruzione, formazione e apprendimento permanente, dedicano una percentuale più alta del Pil (prodotto interno lordo) alla spesa per R&s (ricerca e sviluppo) e dispongono di strumenti più adeguati per accogliere le nuove tecnologie e i nuovi prodotti nel settore pubblico e privato," si legge nella relazione. "L´esperienza mostra anche che questi paesi sono meglio preparati a sfruttare lo scambio di migliori pratiche e ad imparare dagl´altri. " A livello europeo è stato reso più semplice l´accesso al mercato unico. Iniziative come la Small Business Act e la direttiva sui servizi dovrebbero rendere le cose più semplici per le imprese, soprattutto le Pmi (piccole e medie imprese). Inoltre, sono state aggiornate le norme relative agli aiuti di stato, che facilitano gli Stati membri nel sovvenzionare le attività di innovazione e di ricerca. Molti paesi hanno anche adottato meccanismi di incentivi fiscali per incoraggiare gli investimenti in R&s. I finanziamenti europei per la ricerca sono ora disponibili attraverso una quantità di fonti diverse, tra cui i 54 miliardi di euro del Settimo programma quadro (7° Pq), il Programma per la competitività e l´innovazione (Cip), la Politica di coesione (che spende circa un quarto del suo bilancio per le attività di ricerca) e i fondi dell´Ue per lo sviluppo rurale, di cui 337 milioni di euro vengono destinati allo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori dell´agricoltura, alimentazione e silvicoltura. Iniziative come lo Spazio europeo della ricerca (Ser), le Iniziative tecnologiche congiunte (Itc) e l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit) contribuiscono altresì a migliorare il collegamento tra i ricercatori di paesi diversi e tra le università, le imprese e l´industria. Ma per migliorare si potrebbe fare molto di più. In molti paesi si dovrebbe cambiare la mentalità dei cittadini. "L´innovazione e l´imprenditorialità non sono sufficientemente riconosciuti come valori in tutti i paesi europei, e la non riuscita che esse a volte implicano continua a essere stigmatizzata," fa notare la relazione. La mancanza di un brevetto comunitario significa costi maggiori per la protezione della proprietà intellettuale in Europa rispetto agli Usa o al Giappone. "È giunta l´ora di cambiare questa situazione," si legge nella comunicazione. Anche le autorità ufficiali dovrebbero avere un ruolo più incisivo nello stimolare l´innovazione, attraverso gli appalti pubblici, ad esempio. La comunicazione fa anche appello a un miglior coordinamento delle politiche designate a favorire l´innovazione a livello regionale, nazionale e comunitario. Malgrado la massiccia quantità di fondi europei disponibili per sostenere le attività di ricerca e innovazione, molte parti interessate sono scoraggiate dal candidarsi per ottenerli, a causa dell´enorme burocrazia che esse si troverebbero ad affrontare. Le aziende intervistate in un recente sondaggio hanno chiaramente espresso il desiderio di procedure più semplici e rapide. "L´analisi del progresso raggiunto negl´ultimi anni indica che l´Ue ha giustamente riconosciuto nell´innovazione l´elemento chiave di un futuro prospero," conclude la comunicazione. "Tuttavia, per trasformare l´Ue in uno spazio stimolante per l´innovazione occorre un´attenzione continua e un impegno per riuscire a sfruttare al meglio il potenziale del partenariato tra l´Unione e i suoi Stati membri, avviando iniziative più mirate e meglio coordinate a tutti i livelli. " La Commissione avvierà ora delle consultazioni con gli Stati membri e con le altre parti interessate al fine di proporre per la primavera del 2010 un European Innovation Act esaustivo. Per maggiori informazioni e per scaricare la comunicazione, fare clic: qui Settimo programma quadro http://cordis. Europa. Eu/fp7/home_it. Html Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit): http://eit. Europa. Eu/ . |
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BULGARIA PER AVVICINARE ENTRATA IN ZONA SCHENGEN |
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Trieste, 7 settembre 2009 - L´impegno ufficiale della Bulgaria arriva un mese dopo un resoconto della Commissione europea che ha suggerito che un´entrata nella zona Schengen non era una prospettiva probabile nel prossimo futuro del Paese, anche se non c´era ancora stata menzione di un´ambizione bulgara in tal senso, afferma la "Sofia News Agency". Attualmente, i cittadini bulgari possono entrare senza visti nei Paesi del sistema Schengen e l´accesso in Bulgaria dei cittadini provenienti da tali Paesi e in possesso di visto d´entrata è facilitato. La Bulgaria ha fatto formale dichiarazione affermando di essere pronta al passo successivo, in settembre 2007, e ha mandato alle autorità europee i resoconti, suggerendo la data di marzo 2011 per l´entrata nella zona Schengen. Le stime si sono poi rivelate senza significato dopo un ritardo nella concessione di un bando per la produzione di passaporti biometrici e per la mancanza di progressi nel sistema informativo di seconda generazione utilizzato dai "Paesi Schengen", più comunemente noto come Sisii. . |
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REPUBBLICA CECA, FIDUCIA ALTI E BASSI |
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Trieste, 7 settembre 2009 - La fiducia nell´economia nazionale ceca è leggermente peggiorata in agosto, rivela l´Ufficio Statistico ceco. L´indice composito è peggiorato dello 0,8 per cento rispetto al mese precedente. La fiducia degli imprenditori è scesa, mentre ha registrato un rialzo solo nel settore industriale. La fiducia dei consumatori, invece, è leggermente migliorata, rispetto a luglio, registrando un +0,7 punti. Rispetto ad agosto 2008, l´indice composito è sotto di 22,8 punti. Nell´industria, le opinioni sulla situazione economica in agosto sono state le stesse del mese precedente, le stime sulla domanda totale ed estera sono leggermente migliorate. Per i prossimi sei mesi le previsioni sono più favorevoli rispetto allo scorso mese di luglio. Nel settore edile, le stime della situazione attuale sono migliorate, le previsioni sulla domanda sono peggiorate e le previsioni per i prossimi sei mesi sono migliori che in luglio. Nel commercio, le stime della situazione attuale sono peggiorate, come le previsioni per i prossimi mesi. Nei servizi, le stime attuali sono peggiorate, così come le previsioni sulla domanda; tuttavia sono migliorate le previsioni per i prossimi sei mesi. . |
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CROAZIA PAESE CON TASSE ELEVATE |
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Trieste, 7 settembre 2009 - La Kpmg International ha pubblicato la nuova relazione "Individual Income Tax and Social Security Rate Survey 2009" relativa alla ricerca per il periodo 2003 -2009 delle aliquote dell´imposta sul reddito e del benessere sociale. Lo riporta "Rinascita Balcanica". Da essa risulta che la Croazia è tra i Paesi con le aliquote delle tasse più alte nel mondo. Lo studio ha incluso 86 Stati, concentrandosi sui più alti tassi di imposta sul reddito. Il trend globale di riduzione delle aliquote di imposta sul reddito, che è stato registrato negli ultimi sette anni, potrebbe cessare a causa della necessità dei Governi di trovare nuove fonti di entrate per i bilanci degli incentivi governativi e questi cambiamenti possono avere un impatto sui programmi internazionali e sulle tendenze future della mobilità del lavoro a livello mondiale, conclude lo studio. La ricerca rivela che, a livello mondiale, in media, rispetto al 2008, la più alta aliquota di imposta sul reddito è calato dello 0,3 per cento nel 2009, con una media del 28,9 per cento. Secondo lo studio della Kpmg, anche se i tassi sono in calo, i cittadini dell´Unione europea continuano a pagare le imposte sul reddito più alto, con una media del 36 per cento nel 2009. Tenendo conto del tasso di imposta sul reddito e il benessere sociale per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 100 mila dollari, gli Stati con i tassi più elevati di benessere nel mondo sono Slovenia (54,9 per cento), Croazia (53,5 per cento) ed Ungheria (48,1 per cento). . |
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HOME BANKING: AUMENTANO LE DONNE, RADDOPPIANO I CLIENTI PIÙ ‘MATURI’ SOPRATTUTTO GIOVANI, TRA GLI UTILIZZATORI DELL’ONLINE NON MANCANO PERÒ I CLIENTI PIÙ ‘ADULTI’: NEL 2008 IL 16% HA OLTRE 55 ANNI, IL 33% IN PIÙ IN TRE ANNI (+50% TRA I 65 E I 74 ANNI). IN CRESCITA ANCHE LE QUOTE ROSA, DEL 20% DAL 2005. PARI AL 26% NEL 2008 IL NUMERO DEI BANCARIZZATI CHE UTILIZZA L’ONLINE, IL 62% IN PIÙ RISPETTO AL 2005 |
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Roma, 7 settembre 2009 Una rete a colori, sempre più rosa: dalla fotografia scattata dall’ultima indagine dell’Abi, realizzata in collaborazione con Gfk Eurisko, emerge che, a dispetto di una clientela soprattutto maschile, tra gli utilizzatori dell’online sono in aumento le donne: +20% circa in tre anni. In crescita anche i clienti ‘maturi’: il 16% di chi utilizza l’home banking per gestire le operazioni di conto ha oltre 55 anni, un terzo in più rispetto al 2005. Internet insomma si apre a nuove fasce di clientela, e piace sempre di più. Secondo l’indagine condotta dall’Ufficio Marketing e Customer Satisfaction dell’Abi, i clienti bancarizzati che hanno utilizzato il servizio di Internet banking con la propria banca di riferimento sono cresciuti in tre anni del 62%, dal 16% del 2005 al 26% circa del 2008. In particolare, il 54% degli home bankers risiede nel nord del paese e il 25% nel sud e isole; un quarto vive in centri con più di 100. 000 abitanti. Sono in genere clienti di cultura elevata: circa la metà di essi ha infatti un’istruzione media superiore e il 20% è laureato. L’home banking piace soprattutto agli uomini (nei due terzi dei casi), in aumento però la clientela femminile, passata dal 27% del 2005 al 32% del 2008. Stando all’indagine, sebbene i clienti online delle banche si mantengano prevalentemente giovani (il 35% dei clienti ha meno di 35 anni), gli over 55 che navigano in rete rappresentano la fascia di clientela per età con il più alto tasso di crescita in tre anni: del 20% per la clientela tra i 55 e i 64 anni, del doppio (+50%) per quella tra i 65 e i 74 anni (ma si passa dal 2 al 4%). Dati interessanti emergono anche dal punto di vista delle potenzialità fornite dalla rete: i clienti che navigano in rete e ‘surfano’ tra i siti delle banche raccolgono informazioni e confrontano i prezzi di prodotti e servizi in misura doppia rispetto al cliente che utilizza solo i canali tradizionali. Alta inoltre la percentuale dei clienti ‘tecnologici’, quasi il 49% (il 38% per la clientela ‘tradizionale’), che tramite il passaparola condividono informazioni e notizie sulle offerte di prodotti e servizi finanziari della propria banca con parenti, amici e colleghi. . . |
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PUBBLICAZIONE DELLA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA SULL’EFFICIENZA OPERATIVA DELLA GESTIONE DELLA BCE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2006 UNITAMENTE ALLA RISPOSTA DELLA BCE |
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Francoforte, 7 settembre 2009 - La Banca centrale europea (Bce) il 4 settembre ha divulgato la relazione della Corte dei conti europea sull’efficienza operativa della gestione della Bce per l’esercizio finanziario 2006, unitamente alla risposta della Banca. La relazione è stata elaborata dalla Corte conformemente all’articolo 27. 2 dello Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea. I due documenti, reperibili nel sito Internet della Bce, sono stati altresì pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 4 settembre 2009. . . |
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IL PRESIDENTE DELL’ABI, CORRADO FAISSOLA, SUL RAPPORTO DI PREVISIONE AFO 2009-2011 |
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Roma, 7 settembre 2009 - Il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, il 23 luglio, nel corso della presentazione del Rapporto Afo, ha evidenziato che “in questo contesto di crisi le banche italiane non sono state a guardare. In particolare alle Pmi è affluito oltre il 50% del totale degli impieghi concessi al settore produttivo privato”. In questo senso Faissola ha ricordato anche tutte le iniziative in cui è coinvolto il sistema bancario: dalle intese con la Cdp alla Sace, dalla Bei alla Cei per favorire l’accesso al credito delle imprese e dei ceti meno abbienti. Per quanto riguarda strettamente il settore bancario Faissola, tuttavia, ha rimarcato che “le prospettive economiche richiederanno un’azione di ricostituzione di livelli di redditività accettabili, ed in grado di porre le banche in condizioni di continuare a sostenere le imprese e competere nell’arena internazionale. Le previsioni sugli andamenti del settore non possono prescindere da una riflessione sul complesso dei costi operativi, tenuto conto della loro forte rigidità in presenza di robusti shock macroeconomici come quello che stiamo conoscendo”. . |
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COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, LA RIPRESA DELL’EXPORT ITALIANO PARTE DAI PAESI EXTRA EUROPEI. L’ITALIA SUPERA I PARTNER DELL’UNIONE SU ALCUNI MERCATI |
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Roma, 7 settembre 2009 - In crescita, nel mese di giugno, le vendite di prodotti italiani al di fuori dell’Unione Europea (+4,4% rispetto a maggio nei dati grezzi, mentre quelli destagionalizzati evidenziano una sostanziale stabilità rispetto al mese precedente con -0,1%), sebbene il dato semestrale evidenzi una contrazione del 20,2% rispetto al primo semestre 2008. Tra le principali destinazioni dell’export verso i Paesi extra-Ue, buon recupero nel mese di giugno sui mercati statunitense e svizzero, che, con una quota complessiva del 10,3%, rappresentano i nostri due primi mercati di riferimento in ambito extra europeo (+12% rispetto a maggio, per un valore rispettivamente di 1,7 e 1,2 miliardi di euro). “Si conferma la buona dinamicità delle nostre imprese sui Paesi extra europei, anche su quelli ritenuti meno familiari, come la Cina, dove, soprattutto nei mesi in cui la crisi si è manifestata con maggiore intensità, si è rafforzata la presenza di prodotti italiani – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero – nonostante il rallentamento congiunturale di giugno, l’Italia è diventata, infatti, il secondo Paese esportatore dopo la Germania sul mercato cinese, con un valore delle esportazioni di 661 milioni di euro, superando la Francia, ferma a 629 milioni, e ha visto aumentare la propria quota export verso il Paese di 3 punti percentuali rispetto al mese di settembre 2008”. Il mese di giugno vede invece un calo del Made in Italy in India dell’8,2% rispetto al mese precedente, flessione comunque più contenuta rispetto ai principali competitor europei. In particolare, Regno Unito e Francia registravano già nel mese di maggio (in cui l’Italia aveva segnato un +2,4%) contrazioni rispettivamente del 21,8% e del 12,6%. . |
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COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: DIFFICOLTÀ PER IL MADE IN ITALY SUI MERCATI ESTERI NEL PRIMO SEMESTRE 2009 CALO DEL 25% SU BASE ANNUA PER L’EXPORT ITALIANO; IN AFFANNO SOPRATTUTTO LE VENDITE NEI PAESI DELL’UNIONE (-27% RISPETTO AL -20% VERSO I MERCATI EXTRA-EUROPEI) |
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Roma, 7 settembre 2009 - Le imprese italiane impegnate all’estero soffrono ancora gli effetti della crisi internazionale: nel primo semestre 2009 le vendite si riducono infatti di circa un quarto rispetto allo stesso periodo del 2008, portando le esportazioni ad un valore di 141,8 miliardi di euro. Il calo dell’export risulta più consistente di quello sperimentato dai nostri principali partner europei, la cui contrazione varia dal 3,7% della Germania (che però vede diminuire il surplus della sua bilancia commerciale di 14 miliardi di euro) al 24% del Regno Unito. “La riduzione delle esportazioni italiane è il riflesso di una generalizzata diminuzione delle importazioni su scala mondiale, contrattesi del 25% già nel primo trimestre 2009 – spiega Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero - la crisi ha portato ad una forte contrazione della capacità di spesa dei consumatori dei nostri principali partners commerciali, soprattutto di fascia media. Basti pensare che il Regno Unito, nostro quarto mercato di sbocco, ha visto ridursi la sua domanda interna di oltre 42 miliardi di euro rispetto al quarto trimestre 2008. A fronte di ciò, le imprese italiane hanno scelto di tenere salde le nicchie di mercato medio-alte finora conquistate, riducendo la quantità di beni immessi sul mercato e mantenendo invece invariato il prezzo di vendita, strategia, questa, che al momento sembra portare maggiori risultati sui mercati extra-Ue”. Dopo aver tirato il fiato nel mese di maggio, a giugno tendono nuovamente a diminuire le esportazioni verso i Paesi europei (-2% secondo i dati destagionalizzati), mentre nello stesso periodo le vendite in ambito extra-europeo mantengono una sostanziale stabilità (-0,1%). “Il dato europeo desta preoccupazione – prosegue Esposito – soprattutto se si pensa che i Paesi Ue sono i destinatari del 57% delle esportazioni italiane e che ben il 76% delle Pmi esportatrici vende i propri prodotti all’interno del mercato europeo. In questa fase, sono dunque proprio le imprese che si rivolgono ai mercati di prossimità a soffrire di più”. . |
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CREDITO AI GIOVANI PROFESSIONISTI DELLA TOSCANA PRESTITI DA 3.000 A 9.000 EURO RESTITUIBILI IN CINQUE ANNI PRONTE LE PRIME QUATTRO BANCHE |
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Firenze, 7 settembre 2009 - Con settembre si riaprono aziende ed uffici e magari, tra i giovani professionisti, qualcuno, fresco di studi, si appresta ad iniziare un periodo di tirocinio o addirittura medita di metter su uno studio: non fisico magari, ma on line sul web. Per loro la buona notizia è che prendere un prestito in banca sarà più facile: con spread dimezzati e garanzie sui finanziamenti, da 3. 000 a 9. 000 euro in cinque anni, forniti direttamente dalla Regione. La firma del protocollo, con 14 banche a cui se ne è aggiunta una quindicesima nelle settimane successive, c´è stata a metà maggio. Tra luglio ed agosto hanno firmato la convenzione con Artea, l´agenzia della Regione che fornirà materialmente le garanzie, le prime quattro banche e sono dunque già operative la Cassa di risparmio di San Miniato, la Cassa di risparmio di Volterra, la Banca di Credito cooperativo di Cambiano e la Federazione delle banche di Credito cooperativo, che di per sé raccoglie una trentina di istituti diversi. «Mi auguro – commenta l´assessore alle professioni, Agostino Fragai – che come prontamente le quindici banche hanno firmato mesi fa il protocollo, altrettanto velocemente procedano agli ultimi adempimenti burocratici». «E´ un altro modo, in fondo, per affrontare la crisi economica che sta colpendo anche la Toscana – prosegue -: un aiuto riservato stavolta ai giovani professionisti. Per questo la Regione ha accelerato molto per arrivare alla firma dell´accordo». «Con le risorse messe a disposizione potremo garantire prestiti almeno ad un migliaio di giovani professionisti - spiega Fragai - Ma penso, come ho sottolineato più volte, che il provvedimento aiuterà anche una maggiore mobilità sociale. Perché se pe r il figlio di un professionista è più facile mettere su uno studio, non altrettanto può dirsi del figlio di un operaio o di un artigiano. E la nostra società, troppo ingessata, ha bisogno invece di maggiore mobilità e dinamicità". Moduli ed aggiornamenti on line - Sul sito di Artea è disponibile l´elenco aggiornato delle banche attive, presso cui rivolgersi. Dal sito dell´agenzia, www. Artea. Toscana. It, si clicca su “servizi on line”, quindi su “Fondi di garanzia” e “Giovani professionisti”. Per richiedere la garanzia basta una semplice autocertificazione. E´ l´unico documento richiesto al giovane professionista o tirocinante. La domanda si presenta in banca, ad uno degli istituti che hanno deciso di aderire all´accordo. La banca la raccoglie, insieme agli altri documenti che riterrà necessari per il prestit o, e invia il tutto ad Artea che gestisce il fondo da un milione di euro messo a disposizione dalla Regione Toscana. Sarà Artea a verificare, entro un mese, se il professionista ha tutte le caratteristiche per poter usufruire del sostegno. Quindici banche, quattro già operative - Le banche che hanno firmato l´accordo sono la Banca Monte dei Paschi di Siena, la Banca Cassa di Risparmio di San Miniato, la Banca Cariprato Cassa di risparmio di Prato, la Banca Cassa di risparmio di Volterra, la Banca Cassa di Risparmio di Carrara, la Banca Federico del Vecchio, la Banca Etruria, la Federazione delle Banche di credito cooperativo, la Banca Monte di Lucca, la Banca di Credito cooperativo di Cambiano, la Banca Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, la Banca Cassa di risparmio di Firenze e la Cassa di Risparmio della Spezia, la Cassa di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno e la Banca Nazionale del Lavoro. La Cassa di risparmio di San Miniato, la Cassa di risparmio di Volterra, la Federazione toscana della banche di Credito cooperativo e la banca di Credito cooperativo di Cambiano sono già operative. Spread dal 1,25 al 3%, prestiti dal 4 al 5,75% - I tassi sui prestiti variano da banca a banca. Ciascun istituto propone condizioni diverse. Mediamente spread e tassi risultano comunque dimezzati rispetto a quelli di mercato e un giovane professionista o un tirocinante toscano avrà un prestito in cinque anni, a tasso fisso, con interessi mediamente tra il 4 e il 5,75 per cento. Senza alcuna spesa di istruttoria e con la possibilità di estinguere anticipatamente il finanziamento senza penale. Nel caso di un prestito da 3. 000 euro in cinque anni si pagheranno da 230 a 460 euro di interessi, con rate mensili da 54 a 58 euro. Per un prestito da 9. 000 euro gli interessi, sempre in cinque anni, oscilleranno tra 700 e 1400 euro, con rate mensili tra 160 e 175 euro. Chi ha diritto al prestito - Per poterne usufruire occorre essere un tirocinante con non più di 30 anni, appena uscito dalla scuola o dall´università e alle prese con la pratica d´ufficio, oppure un giovane professionista fino a 40 anni. Nel caso dei tirocinanti il prestito va utilizzato esclusivamente per l´acquisto di strumenti informatici: un computer, accessori o la licenza di un programma. Per i giovani professionisti deve servire a mettere su lo studio. Nel caso di studi associati il prestito può essere richiesto da ciascun socio e i benefici dunque aumentano. . |
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CHIODI: DALLA FRANCIA GRANDE ATTENZIONE ALL´ABRUZZO
PRESIDENTE A COLLOQUIO CON MINISTRO FRANCESE E AMBASCIATORE
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L´aquila, 7 settembre 2009 - Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi ha incontrato a Parigi il Ministro degli esteri francese, Bernard Kouchner in occasione dell´attribuzione dell´onorificenza a Marina Catena, il Tenente abruzzese dell´Esercito Italiano che ha ricevuto la decorazione di Chevalier de l´Ordre national du Merite (Cavaliere dell´Ordine Nazionale al Merito). Il Ministro ha voluto conoscere lo stato dell´arte della ricostruzione della città dell´Aquila esprimendo massima solidarietà e vicinanza alla nostra regione. "Abbiamo bisogno - ha detto Chiodi - di uno sforzo di efficienza e di grande generosità. La regione Abruzzo è sinonimo di regione laboriosa e creativa, forte di una classe imprenditoriale dinamica in un territorio fortemente ospitale. Tutto questo deve consentirci di guardare al futuro con fiducia. La Francia mostra grande attenzione e interesse verso la nostra realtà. E´ un aspetto importante poiché solo così possiamo permettere all´immagine dell´Abruzzo di accrescere una posizione di forza a livello internazionale". Il Governatore Chiodi ha incontrato anche l´Ambasciatore italiano a Parigi che si è fatto promotore di alcune iniziative per rafforzare i rapporti già avviati e favorire un sostegno al processo di internazionalizzazione delle imprese. . |
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«RILANCIARE COMPETITIVITÀ, LAVORO E QUALITÀ DELLA VITA DELLE ISOLE» PRESENTATO IL PROGRAMMA DI INSULAE, 7-12 SETTEMBRE ALL´ELBA |
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Firenze, 7 settembre 2009 - «Un momento di confronto, riflessione e proposta a livello nazionale ed europeo con il coinvolgimento delle isole del bacino Mediterraneo e della rete europea delle isole minori». Così l´assessore al coordinamento delle politiche del mare Giuseppe Bertolucci ha presentato oggi a Firenze il programma di Insule 2009, seconda edizione dell´iniziativa – organizzata dalla Regione e da Anci-toscana in collaborazione con Ancim (Associazione nazionale dei Comuni delle isole minori) - che sarà ospitata la settimana prossima, dal 7 al 12 settembre, all´isola d´Elba (Portoferraio, complesso De Laugier). Alla presentazione sono intervenuti anche Alessandro Cosimi in qualità di presidente di Anci-toscana, Catalina Schezzini, presidente Ancim, l´assessore del Comune di Portoferraio Jessika Muti e Gian Piera Usai per l´Esin , la rete delle piccole isole d´Europa. Le politiche europee di coesione verso un modello di sviluppo rinnovato e il coordinamento degli interventi per il rilancio della crescita della competitività, dell´occupazione e della politica dell´immigrazione all´insegna della sussidiarietà, facendo della diversità territoriale un punto di forza e tenendo nel debito conto sia la tutela ambientale che la qualità della vita. Queste le due tematiche centrali di Insulae 2009 che vedrà la partecipazione, oltre a Bertolucci, di vari membri della Giunta (gli assessori Bramerini, Conti, Toschi, Salvadori). Dopo due appuntamenti preliminari (un workshop rivolto ai giovani dell´Arcipelago e ai rappresentanti delle altre isole e l´assemblea della rete Esin delle piccole isole d´Europa) la conferenza affronterà nella giornata del 10 settembre temi cruciali per i territori insulari quali accessibilità, qualitàdella vita, risparmio ener getico, sanità. «In particolare – ha spiegato Bertolucci - sarà discusso il tema dei rimedi alla vulnerabilità di un sistema delicato come quello delle isole. E qui assume un ruolo particolare la politica dei trasporti che ha implicazioni evidenti per la coesione territoriale in quanto influisce sull’ubicazione delle attività economiche e sui modelli di insediamento oltre che sulle attività turistiche e sulle possibilità di spostamento dei residenti». «A livello europeo – ha proseguito l´assessore - prevediamo di elaborare una proposta di azione specifica da sottoporre alla Ue, riaffermando il principio secondo il quale le isole minori hanno bisogno di essere riconosciute come territori specifici con esigenze proprie, diverse dagli altri territori europei e diverse anche tra i vari bacini. In particolare, per quanto riguarda il bacino Mediterraneo, occorre ribadire la necessità della valorizzaz ione e del recupero di un patrimonio comune tra le due sponde del Mediterraneo (secondo i principi del processo di Barcellona)». La seconda giornata sarà dedicata al tema «Piùeuropa, più sussidiarietà» nella prospettiva di un avanzamento del processo di integrazione europea e del superamento della crisi economica, ribadendo il ruolo del livello nazionale, regionale e locale nel coordinamento degli interventi. «In questo quadro – ha detto ancora l´assessore - si inserisce il tema dell’immigrazione, che rappresenta oggi, per le caratteristiche e le specificità assunte anche nella società toscana, un fenomeno da affrontare con lungimiranza e una priorità di governo cui dedicare ampia attenzione. Si tratta di realizzare strumenti, azioni e interventi realmente capaci di costruire coesione tra le diverse identità che oggi coabitano sul nostro territorio, sottolineando quelle regole che tutti sono tenuti ad osservare e che sono state stabilite dalla nostra Costituzione a garanzia dei diritti di tutti e delle responsabilità individuali e collettive». «Iniziative come Insulae – è intervenuto Alessandro Cosimi - servono a ridurre le “distanze”mentali e culturali prima di tutto, quindi sociali ed economiche. Non certo ad eliminare le differenze, che invece sono la forza delle tante terre emerse piccole e grandi. Lontananze e vicinanze da coniugare con l’Unione Europea e le sue politiche regionali, per sostenere le potenzialità di luoghi dove si ripete il dramma antico dell’emigrazione, mai pulita, perfetta ed educata, sempre disperata, in fuga, irregolare, ma anche portatrice della grande forza di chi vuole vivere e riscattarsi, entrando dalla “porta di dietro” della ricca Europa per diventarne cittadini a tutti gli effetti, con eguali diritti e doveri. E questo chiede alle isole di ess ere “nodi” attivi di una nuova rete di cooperazione nel bacino del Mediterraneo e oltre». . |
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DA DOMANI IL PRESIDENTE LOIERO AVVIERÀ DA REGGIO CALABRIA GLI INCONTRI SUL POR CON LE PROVINCE |
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Reggio Calabria, 7 settembre 2009 - Partirà domani, martedì 8 settembre da Reggio Calabria la serie di incontri con le cinque province calabresi, voluta dal presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. Il primo appuntamento è fissato alle ore 11, presso il Palazzo della Provincia della città dello Stretto. Gli incontri territoriali sono aperti a Istituzioni e partenariato socio-economico: dai rappresentanti di Comuni e Province a esponenti della Giunta e del Consiglio Regionale; dai Prefetti ai Rettori delle Università calabresi; dalle organizzazioni imprenditoriali a quelle sindacali e ambientaliste. “E’ un tavolo di confronto ampio, con un centinaio di partecipanti – ha spiegato il presidente Loiero - per fare il punto in maniera trasparente su argomenti di importanza strategica”. Si discuterà nel dettaglio dello stato di attuazione della Programmazione regionale unitaria per il periodo 2007-2013, con la presentazione di una sintesi dei progetti finanziati e realizzati nel territorio provinciale nella Programmazione 2000/2006 (Por Calabria 2000-2006; Apq e Fas 2000/2006); di Progettazione integrata e di strategia regionale per le città, le aree urbane e i centri storici; di attuazione e i progetti più rilevanti finanziati, o che saranno finanziati, nel territorio provinciale per i seguenti settori: ricerca scientifica e innovazione tecnologica, società dell’Informazione, energia, risorse Idriche (sistema idropotabile), risorse Idriche (sistema fognario-depurativo), difesa del suolo, protezione e tutela delle coste, prevenzione dei rischi naturali e protezione civile, gestione dei rifiuti, bonifiche dei siti inquinati, sviluppo sostenibile e politiche per il clima, scuole e istruzione, sicurezza e legalità, servizi sociali, biodiversità, parchi naturali e aree protette, cultura e patrimonio culturale, turismo sostenibile, infrastrutture e servizi di trasporto, infrastrutture per le attività produttive, incentivi alle imprese dell’industria, dell’artigianato e del commercio. Nell’occasione sarà illustrato anche lo stato delle attività e il calendario della progettazione integrata per la definizione e la selezione dei progetti integrati di sviluppo locale. Si discuterà inoltre della strategia regionale per le città, le aree urbane e i centri storici e in particolare: articolazione territoriale delle città e delle aree urbane (qtr), contenuti e iter di approvazione dei piani strategici urbani, stato di definizione delle linee guida e dei bandi di gara per le città e le aree urbane e previsione di pubblicazione dei bandi di gara, risultati del bando di gara per i centri storici e tempistica per il finanziamento dei progetti. Sarà, insomma, un dibattito che coinvolgerà settori rilevanti come ricerca scientifica, energia, scuola, risorse idriche, sicurezza e legalità. Dopo l´appuntamento di Reggio Calabria, è previsto quello con Catanzaro, mercoledì 9 settembre, presso il Palazzo della Provincia. Lunedì 21 settembre il tavolo con le Istituzioni e il partenariato di Crotone; il 28 settembre con Cosenza. Gli incontri territoriali per la Programmazione Regionale Unitaria 2007-2013 si chiuderanno venerdì 2 ottobre con il tavolo di Vibo Valentia. . |
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ECONOMIA FVG: A CONFIDI 600 MILA EURO PER PRESTITO PARTECIPATIVO SI PUNTA A RICAPITALIZZAZIONE PMI |
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Trieste, 7 settembre 2009 - La Regione ha deliberato un finanziamento di 600 mila euro a favore dei Confidi del Friuli Venezia Giulia finalizzato allo sviluppo del prestito partecipativo. Si tratta di uno strumento finanziario vantaggioso per le Piccole e medie imprese, volto a reperire fondi sotto forma di aumento di capitale, utilizzabili per rinforzare, stabilizzare, ingrandire le aziende in caso di piani di sviluppo o ricapitalizzarle qualora versino in condizioni di difficoltà. Il totale di 600 mila euro è stato equamente diviso tra i quattro Confidi della regione, i quali hanno un ruolo determinante nella stipula di contratti di prestito partecipativo tra le aziende e gli Istituti di credito, provvedendo con il loro intervento a favorire le condizioni di prestito. "L´intervento - ha commentato il Vicepresidente della Regione Luca Ciriani - risultava molto atteso dalle Pmi dei settori commercio, turismo e servizi della Regione, in quanto il prestito partecipativo risulta essere una formula semplice e funzionale di ricapitalizzazione delle aziende". "La Regione ha varato questa norma con l´obiettivo di aiutare le aziende in difficoltà, partendo dal presupposto che una solida capitalizzazione delle imprese permetta una migliore reazione al periodo di crisi, offrendo maggiori possibilità di essere attivi nei mercati al momento della ripresa". "La collaborazione con i Confidi regionali - ha concluso il Vicepresidente - risulta essere un tassello importante nell´ambito delle misure anticrisi avviate da questa amministrazione. Anche in merito al fondo di Garanzia definito nella legge 11/09 abbiamo potuto constatare con soddisfazione la rapidità dei Confidi a sottoscrivere le convenzioni che permetteranno alle aziende di ottenere migliori e più ampie forme di garanzia". . |
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VENETO: PRENDE AVVIO IL PROGETTO NUOVE POVERTA’ A SOSTEGNO DELL’INSERIMENTO O DEL REINSERIMENTO LAVORATIVO PER CHI E’ DISOCCUPATO O IN MOBILITA |
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Venezia, 7 settembre 2009 - Prende avvio il programma regionale Nuove Povertà. Il progetto si inserisce tra gli strumenti d’inserimento o reinserimento lavorativo delle persone non occupate, dei disoccupati e dei parasubordinati che la Regione del Veneto ha previsto nell’ambito delle progettualità attive per il contrasto alla crisi occupazionale. I dettagli dell’iniziativa saranno illustrati lunedì, 7 settembre 2009, alle ore 11. 00, nella Sala Consiliare del Municipio di Castelfranco Veneto, Treviso dall’assessore alla Formazione, Istruzione e Lavoro, Elena Donazzan. Parteciperanno all’incontro anche Amedeo Gerolimetto, presidente della Commissione consiliare regionale Affari Istituzionali, Bilancio ed Enti Locali, Maria Gomierato, sindaco di Castelfranco Veneto, Sergio Rosato, direttore di Veneto Lavoro, Bruno Pozzobon, presidente Cooperativa In Concerto. Saranno, inoltre, presenti i sindaci dei comuni coinvolti nella progettualità regionale. . |
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LAZIO: AL VIA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER REDDITO MINIMO GARANTITO |
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Roma, 7 settembre 2009 - "E´ operativa la legge regionale per il reddito minimo garantito approvata il 4 marzo. Da martedì 1° settembre, e fino alla fine del mese, si potranno presentare le richieste per ottenere il beneficio attraverso i moduli che si possono ritirare presso gli 800 uffici postali della regione, i 60 Comuni capofila di distretto socio-sanitario e i 20 Municipi del Comune di Roma. Inoltre, la modulistica potrà essere distribuita anche attraverso altre strutture accreditate e i servizi per l´impiego, gli ex uffici di collocamento, delle Province". E´ quanto ha dichiarato l´Assessore al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della regione Lazio, Alessandra Tibaldi, comunicando le modalità per la richiesta delle prestazioni previste dalla legge regionale 4/2009. La legge, prima in Italia e avente carattere sperimentale, prevede l´erogazione di 583 euro mensili, oltre all´eventuale fornitura di prestazioni indirette gratuite e agevolazioni tariffarie da parte dei comuni, ad esempio nei settori del trasporto pubblico, delle attività culturali, ricreative e sportive, dei pubblici servizi e dei libri di testo scolastico. Sempre gli enti locali, nell´ambito delle risorse disponibili, potranno prevedere l´erogazione di contributi per ridurre il canone di locazione. Per quest´anno, le domande potranno essere presentate unicamente da coloro che hanno i seguenti requisiti: età compresa tra i 30 e i 44 anni; residenza nella regione da almeno 24 mesi al momento della presentazione della domanda; iscrizione ai centri per l´impiego come inoccupati (ovvero alla ricerca di una prima occupazione) o disoccupati-precariamente occupati. Per queste categorie, occorre rientrare nel cosiddetto stato di disoccupazione che si mantiene anche se si è occupati (compresi i contratti di tipo subordinato) quando il reddito annuo percepito è inferiore all´importo fiscale non soggetto all´imponibile Irpef (8. 000 euro); reddito personale imponibile non superiore a 8. 000 euro nell´anno precedente; non aver maturato i requisiti per il trattamento pensionistico. Sono attribuiti punteggi ulteriori per i carichi familiari, per le donne, per i disabili, per i soggetti in emergenza abitativa e per i disoccupati di lungo periodo con oltre 24 mesi di iscrizione ai centri per l´impiego. "Le domande - ha detto ancora Tibaldi - potranno essere consegnate o inviate mediante raccomandata con ricevuta di ritorno presso i comuni capofila dei distretti socio-sanitari e i municipi di Roma. Una volta raccolte tutte le domande pervenute, le province stileranno le graduatorie degli aventi diritto, secondo i criteri stabiliti dalla regione. In base all´accordo sottoscritto con Poste Italiane - ha spiegato - per questo primo anno di sperimentazione della legge, gli uffici postali, oltre a distribuire la modulistica con le relative istruzioni per la compilazione, dovranno anche ritirare le domande inoltrate ai comuni capofila e ai municipi romani, effettuare la prima lettura elettronica dei moduli, inoltrare le richieste alle province ed erogare gli assegni del reddito minimo garantito". "Con l´assestamento di bilancio regionale approvato lo scorso 8 agosto - ha concluso l´Assessore al Lavoro - la legge per il reddito minimo garantito ha avuto una maggiore copertura finanziaria per il triennio 2009-2011. Con 135 milioni di euro, 15 per questo scorcio di anno e 60 per i due successivi, si avrà un considerevole aumento dei beneficiari e quindi una più significativa sperimentazione di questa innovativa legge per un welfare inclusivo basato sulla universalità dei diritti per tutte e tutti, a cominciare dalle fasce più deboli del mercato del lavoro". . |
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FONDO UNICO ANTICRISI: AL VIA L´AZIONE DELLA REGIONE MOLISE PER SOSTENERE LE IMPRESE |
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Camponbasso, 7 settembre 2009 - Fondo Unico Anticrisi: al via l´azione della Regione Molise per sostenere le imprese Con la pubblicazione del Bollettino Ufficiale della Regione Molise del 4 settembre 2009, saranno operativi due importanti strumenti di sostegno alle imprese previsti nel piano anticrisi regionale: 1. Il rilascio di garanzie dirette e controgaranzie su finanziamenti alle Pmi, finalizzati alla realizzazione di nuovi interventi e al consolidamento dei debiti da breve a medio periodo; 2. Il rilascio di garanzia, congaranzia e altre operazioni dirette da parte di Finmolise S. P. A. E dei Confidi per il consolidamento dei debiti da breve/medio a lungo periodo. Da domani le imprese potranno attivare più facilmente nuove linee di credito e nuovi consolidamenti da breve a medio/lungo periodo. Le richieste di credito delle piccole e medie imprese al sistema bancario saranno, infatti, supportate dal rilascio di garanzie dirette e controgaranzie da parte della Finmolise S. P. A. , società in house della Regione Molise. "Un azione innovativa e straordinaria – hanno precisato il Presidente della Regione, Michele Iorio, e gli Assessori alla Programmazione, Gianfranco Vitagliano, e alle Attività Produttive Franco Giorgio Marinelli – frutto di una intesa attività di confronto e di concertazione con il sistema imprenditoriale e con quello bancario, che consentirà una risposta concreta alla esigenza di credito delle piccole e medie imprese. Un´azione messa in campo dal Governo Regionale con un unico grande obiettivo: sostenere le imprese per salvaguardare la capacità produttiva, l´occupazione e la struttura sociale del Molise". La modulistica, i documenti di sintesi, i provvedimenti regionali e un opuscolo informativo (redatto dall´Assessorato alla Programmazione ed a breve distribuito nella versione cartacea) sono disponibili sui siti internet della Regione Molise e della Finmolise. . |
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PORDENONE - SELEZIONE DI IMPRENDITRICI PER PROGETTO WAIDATA |
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Pordenone, 7 settembre 2009 - La Camera di Commercio cerca un’ambasciatrice di una “successful business idea”, tra le imprenditrici della regione Friuli Venezia Giulia. Nei prossimi giorni Concentro, Azienda speciale della Camera di Commercio di Pordenone, con la collaborazione del Comitato per l’Imprenditoria Femminile insediato presso la Camera, selezionerà tra le imprenditrici dell’intero territorio regionale un’ambasciatrice e un’ambasciatrice supplente da proporre come membro di un network europeo di donne imprenditrici di successo, quale esempio e traino per le neo-imprenditrici o per le aspiranti tali. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto “Wai – Women Ambassadors in Italy” presentato da un ampio partenariato nazionale coordinato da Unioncamere Toscana e che vede Concentro quale partner e che è stato finanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma comunitario Competitiveness and Innovation Framework Programme 2007-2013 – Entrepreneurship and Innovation Programme (Cip Eip) – Specific Action Eu Network of Female Entrepreneurship Ambassadors. Il progetto prevede una prima fase di formazione delle donne imprenditrici ambasciatrici affinché le stesse possano dare, con maggiore efficacia, testimonianza ad altre donne per la realizzazione di una business idea trasmettendo loro le proprie conoscenze maturate nell’ambito dell’esercizio dell’attività d’impresa. In seguito, saranno coinvolte in una serie di seminari a livello regionale e di eventi sia in ambito nazionale che europeo all’interno dei quali presenteranno la “business idea” che le ha portate al successo imprenditoriale al fine di rendere le aspiranti imprenditrici e le imprenditrici esordienti partecipi dell’esperienza. La scadenza per inviare le candidature è fissata al 10 settembre 2009. Per informazioni sulle modalità di invio delle candidature e sui contenuti specifici dell’iniziativa, contattare l’Ufficio formazione di Concentro. . |
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CREMONA - FORMAZIONE PER LA CREAZIONE D´IMPRESA PER IMMIGRATI |
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Cremona, 7 settembre 2009 - Servimpresa, Azienda Speciale della Camera di Commercio, nell’ambito del Progetto Migralavoro, n. 676, Protocollo Ministeriale 0002513 del 20 maggio 2009 - D15e09000060009, ha la possibilità di erogare ore di formazione e assistenze personalizzate gratuite (massimo 5 ore per ciascun richiedente) per l’elaborazione del piano di impresa al fine di evidenziare eventuali criticità ed effettuare una compiuta analisi di fattibilità. I destinatari sono cittadini di Paesi terzi, come stabilito dall’art. 1 della Decisione del Consiglio 2007/435/Ce, appena arrivati (art. 2 della Decisione 2007/435/Ce) e comunque legalmente soggiornanti sul territorio nazionale da non più di 5 anni. Le domande verranno accolte in ordine cronologico di arrivo, fatti salvi i requisiti di ammissibilità. Gli interessati possono rivolgersi al Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Cremona, referente Dott. Ssa Francesca Romagnoli, per un primo contatto informativo e di orientamento (tel. 0372490276) e per l´espletamento delle formalità necessarie per l´accesso al servizio di assistenza gratuita . |
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LAZIO, CIRCA 60 MILIONI IN TRE ANNI PER BAMBINI IN ETÀ DA NIDO |
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Roma, 7 settembre 2009 - "La Regione è sensibile ai bisogni dei bimbi in età da nido e delle loro famiglie. Sono stati destinati circa 60 milioni di euro in tre anni per realizzare oltre 5 mila nuovi posti in nidi e micro-nidi aziendali e comunali". E´ quanto ha fatto sapere l´assessore alle Politiche sociali, Anna Salome Coppotelli, che ricorda anche che "nel biennio 2007-2008 per sviluppare l´offerta dei servizi territoriali all´infanzia abbiamo destinato 14 mln di euro, ma con i 45 milioni di euro di quest´anno, il cui bando scade il 26 settembre prossimo, abbiamo raggiunto un risultato eccezionale, per avvicinarci all´obiettivo della copertura del 33% del fabbisogno territoriale, come previsto dal Consiglio di Lisbona, e alla realizzazione di circa 5. 200 posti per bambini da 0 a 3 anni". "Anche gli interventi sperimentali - ha aggiunto l´assessore - per la formazione di tagesmutter miravano a realizzare nuovi posti nido e, in più, a creare un´opportunità di lavoro per donne di età compresa tra i 21 e i 50 anni, in possesso di diploma di scuola superiore o titolo equipollente. Promuovere azioni per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, siano essi famiglie con bambini piccoli - ha continuato - oppure donne disoccupate o inoccupate che, a causa di una recente maternità hanno difficoltà a entrare o rientrare nel mercato del lavoro, è espressione di una grande sensibilità verso le famiglie, ma soprattutto per le donne". "La Regione Lazio - ha concluso Coppotelli - ha lavorato e dimostrato concretamente di essere sensibile ai bisogni dei bambini e delle famiglie, degli anziani e dei diversamente abili, dei cittadini residenti nel territorio". . |
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