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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Ottobre 2009
SCIENZIATI DECIFRANO IL CODICE DEL DNA SPERMATICO  
 
Bruxelles, 26 ottobre 2009 - Un team europeo di ricercatori guidato dal European Molecular Biology Laboratory (Embl) a Heidelberg (Germania) e a Grenoble (Francia) hanno scoperto che la Brdt - una proteina presente soltanto nelle cellule spermatiche - ha un ruolo centrale nel controllare la ricompattazione del Dna spermatico. I risultati dello studio, pubblicati nella rivista Nature, hanno gettato luce sulla forma eccezionalmente idrodinamica degli spermatozoi. In collaborazione con i loro colleghi dell´Institut de Biologie Structurale (Ibs) - Jean Pierre Ebel e dell´Institute Albert Bonniot (Iab) in Francia, i ricercatori dell´Embl sono riusciti a determinare una chiave di lettura ottimale per il codice istonico, svelando il mistero della velocità degli spermatozoi. Una cosa è chiara: la fertilità dipende in grande misura dalla velocità degli spermatozoi. Il Dna (acido deossiribonucleico) è contenuto in una struttura complessa chiamata cromatina, che rappresenta l´ossatura del cromosoma. Lunghe sequenze di Dna sono avvolte intorno a proteine chiamate istoni. Ma cosa rende il Dna spermatico unico? I ricercatori dicono che la cromatina spermatica è ancora più compatta, riducendo le dimensioni della testa degli spermatozoi, rendendoli così più idrodinamici. Studi hanno mostrato che il controllo della cromatina è un meccanismo molto complicato. Gli istoni sono segnati da vari marcatori chimici, che codificano i cambiamenti diretti nella struttura cromatinica. Secondo i ricercatori, "ai marcatori si legano varie proteine, attraverso la cui combinazione si riesce a decifrare il codice. " Ricerche svolte nel passato hanno indicato che queste proteine si legano usando uno o più "campi" modulari, ognuno dei quali è segnato da un unico marcatore. Ora gli scienziati dell´Embl, Ibs e Iab hanno scoperto un ulteriore livello di elaborazione. Esaminando il legame dell´istone della proteina Brdt, il team ha scoperto che essa si lega fortemente ad un istone con due marcatori particolari - gruppi acetilici (gruppi contenenti carbonio e idrogeno) - usando un solo campo proteico. "Siamo rimasti molto sorpresi", ha detto il dott. Christoph Müller dell´Embl. Abbiamo analizzato la struttura, scoprendo che il campo formava una tasca, legando i due marcatori contemporaneamente". Il dott. Saadi Khochbin dell´Iab ha detto: "Negli spermatozoi - appena prima che il Dna si ipercompatta - questi marcatori vengono aggiunti lungo tutta la cromatina, attraverso un´enorme onda. Se la Brdt è assente, non avviene la compattazione supplementare, e la testa degli spermatozoi è meno affusolata. I topi maschi privi di Brdt non sono fertili". Tuttavia, gli scienziati hanno detto che si può soltanto supporre che il modo in cui la Brdt si lega ai marcatori istonici abbia un ruolo importante nella sua particolare capacità di ricompattarsi. "Un´ipotesi è che gli istoni acquistano i marcatori in maniera sequenziale e si ricompattano soltanto a marcatura completata", ha detto il dott. Müller. "La Brdt si lega agli ultimi due marcatori della sequenza - facendone l´ultimo passo del processo -, il segnale finale che dà il via alla ipercompattazione. Carlo Petosa dell´Ibs ha detto: "Stiamo riesaminando le strutture di altre proteine associate alla cromatina e abbiamo visto [che] questo meccanismo di marcatori è probabilmente usato anche da loro, aumentando [pertanto] la nostra comprensione di come viene letto il codice istonico". Gli scienziati ritengono che i risultati del loro studio contribuiranno alla soluzione delle problematiche legate allo sviluppo degli spermatozoi. Il team sta anche valutando l´impatto di questa proteina sulla fertilità maschile. Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature/index. Html Embl: http://www. Embl. Org/ .  
   
   
STA PER ESPLODERE LA BOMBA DEL DIABETE  
 
Bruxelles, 26 ottobre 2009 - I dati pubblicati dalla Federazione internazionale del diabete (Idf) in occasione del 20° Congresso mondiale sul diabete tenutosi la scorsa settimana a Montreal (Canada), rivelano un aumento enorme del numero complessivo dei diabetici, che è passato dai 30 milioni nel 1985 ai quasi 300 milioni di oggi. I dati - contenuti nell´Atlante del diabete curato dall´Idf - mostrano che oltre la metà dei pazienti affetti da diabete hanno un´età compresa tra i 20 e i 60 anni e che la maggior parte di essi appartiene a paesi con reddito medio-basso. Le previsioni attuali indicano che se non si arresta questo tasso di crescita, nel 2030 i diabetici saranno circa 435 milioni. Il professor Jean Claude Mbanya, presidente dell´Idf, ha detto: "I dati dell´ultima edizione del Atlante del diabete Idf mostrano che la diffusione del diabete non è più controllabile e che stiamo perdendo terreno nella lotta a questa malattia. Non esistono paesi immuni o adeguatamente attrezzati per debellare questo nemico comune". Il diabete è ormai una minaccia globale che colpisce circa il 7% della popolazione mondiale. Ogni anno essa è responsabile di circa 4 milioni di decessi e rappresenta la causa principale di malattie come l´insufficienza renale, l´infarto, l´ictus, le amputazioni e la cecità. Essa grava inoltre enormemente sulle risorse dedicate alle cure mediche: si stima che nel 2010 assorbirà l´11,6% del totale della spesa sanitaria mondiale. Il diabete rappresenta anche una minaccia alla prosperità e allo sviluppo economico. Quasi l´80% della spesa sanitaria per il diabete avviene nei paesi più ricchi, mentre il 70% dei diabetici vive nei paesi poveri, dove i pazienti di solito sono costretti a pagare per le proprie cure, peggiorando ulteriormente le condizioni economiche familiari. Esistono due tipi di diabete: il tipo 1 e il tipo 2. Circa l´85 - 95% dei casi a livello mondiale riguarda il diabete di tipo 2. Il diabete di tipo 1 - o diabete insulino-dipendente - è una malattia autoimmune causata dalla distruzione delle cellule pancreatiche produttrici di insulina. Questo tipo di diabete non può essere prevenuto e chi ne soffre è costretto a iniettarsi regolarmente l´insulina per tenere sotto controllo il livello di glucosio nel sangue. Il diabete di tipo 2 - diabete mellito - è causato da alti livelli di glucosio nel sangue, dovuti alla produzione difettosa di insulina; si stima che circa il 60% dei casi potrebbe essere prevenuto seguendo una dieta sana, praticando esercizio fisico ed evitando l´obesità. "I governi dovrebbero investire in azioni al di fuori del settore sanitario - soprattutto promuovendo diete più sane e attività fisica - per ridurre l´obesità e il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2", ha dichiarato il professor Nigel Unwin dell´Atlante del diabete Idf. "Senza un´efficace prevenzione, il diabete travolgerà i sistemi sanitari e impedirà la crescita economica". Il Nordamerica presenta il tasso comparativo più alto di diabete: il 10,2% della popolazione adulta soffre di questa malattia. Stanno anche rapidamente crescendo i tassi nel Medioriente e Nordafrica, nonché in Cina, Germania, Giappone, India, Indonesia e Pakistan. L´idf avverte che i sistemi sanitari di tutto il mondo non sono attrezzati per fronteggiare questa minaccia e che devono essere allarmati, perché un mancato intervento potrebbe avere delle conseguenze disastrose. "L´epidemia rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria globale", ha detto il professor Mbanya. "È sconcertante che i leader mondiali stanno a guardare mentre il diabete sta per esplodere. L´impatto devastante sulle famiglie, sui paesi e sulle economie non si arresta. I governi, le agenzie di soccorso e la comunità mondiale devono passare all´azione comune per sconfiggere la minaccia ora, prima che esploda la bomba del diabete". Per maggiori informazioni, visitare: Federazione internazionale del diabete: http://www. Idf. Org/ .  
   
   
SANITA’: IL 118 DI PALERMO SARA’ CENTRO DI SPERIMENTAZIONE DEL NUMERO UNICO EUROPEO 112  
 
Palermo, 26 ottobre 2009 - Straordinario riconoscimento per il sistema sanitario siciliano. La centrale operativa Sues del 118 di Palermo e Trapani, diretta da Piergiorgio Fabbri, è stata prescelta dal ministero dell’Interno, insieme a Varese e a Ravenna, per dare attuazione alla prima fase di sperimentazione del Nue 112 (il nuovo numero unico europeo) che dovrà gestire tutte le chiamate dei cittadini per qualsiasi tipo di emergenza. Dal prossimo anno, infatti, anche in Italia, come già avviene in molti paesi europei, tutte le chiamate di emergenza dovranno convergere a un numero unico, il 112 appunto. L’idea di proporre la candidatura di Palermo come sede di sperimentazione del 112 era stata lanciata alcune settimane fa dall’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo “Questa – ha commentato Russo - è l’ennesima conferma di come la Sicilia, adesso, sia ben considerata a livello nazionale. Sono stati premiati gli sforzi che stiamo facendo per migliorare e riqualificare il sistema sanitario attraverso una migliore organizzazione del lavoro e l’utilizzazione delle tecnologie più avanzate. Ringrazio il ministro Maroni per avere dato seguito alla nostra richiesta, corredata da tutta una serie di garanzie in ordine alla bontà dei nostri progetti”. La scelta di Palermo, come sede di sperimentazione del numero unico europeo, è strettamente collegata alla riorganizzazione della centrale operativa del 118 che sarà presentata alla stampa nei prossimi giorni e che utilizzerà un modernissimo software per la gestione delle emergenze sanitarie, progettato dalla società Sicilia e-servizi su input dell’assessorato regionale alla Sanità. La decisione di assegnare alla centrale di Palermo il progetto di sperimentazione è stato motivato dal fatto che “la Sicilia disporrà delle tecnologie per fungere da call taking attraverso gli operatori della centrale operativa dell’emergenza urgenza di Palermo e Trapani, dotata di tecnologie adeguate e di linee telefoniche digitali e che gode di una pluriennale esperienza visto che da oltre un decennio svolge la funzione di call center dell’emergenza e del soccorso per i cittadini”. Secondo il crono programma predisposto dalla Telecom Italia, la sperimentazione partirà a gennaio a Varese e a febbraio a Ravenna e a Palermo. Gli aspetti organizzativi del progetto saranno curati da Dino Alagna, responsabile del servizio di emergenza urgenza dell’assessorato, in stretta collaborazione con Piergiorgio Fabbri che è il direttore della centrale operativa del 118 di Palermo. In pratica, i cittadini che intendono rivolgersi ai servizi telefonici di emergenza dovranno comporre in futuro soltanto il 112. L’operatore presso la centrale dell’emergenza urgenza prenderà in carico la chiamata compilando l’apposita “scheda contatto” e grazie alle nuove tecnologie potrà identificare e localizzare il chiamante nel giro di pochi secondi. La chiamata, poi, sarà girata alla centrale del 118 se l’emergenza sarà di carattere sanitario o trasferita in tempo reale alle forze di pubblica sicurezza (polizia o carabinieri) o ai vigili del fuoco. .  
   
   
LA REGIONE PUGLIA E IL SAN RAFFAELE DI MILANO INSIEME PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO POLO OSPEDALIERO DEL MEDITERRANEO: IL SAN RAFFAELE DEL MEDITERRANEO.  
 
Milano, 26 ottobre 2009 - Giovedì 22 ottobre 2009, il Presidente della Regione Puglia, On. Nicola Vendola, l’Assessore al Bilancio della Regione, Avv. Michele Pelillo, il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefano e una rappresentanza del Consiglio Comunale di Taranto sono in visita ufficiale al San Raffaele di Milano. La delegazione, accolta dal Presidente e Fondatore del San Raffaele di Milano Don Luigi M. Verzé e dal Vicepresidente Dott. Mario Cal, incontra i vertici del San Raffaele per conoscere da vicino la realtà sanitaria, esempio di eccellenza nella sanità italiana e internazionale e unica struttura in Italia capace di integrare didattica, clinica e ricerca. Alle Autorità e Istituzioni pugliesi vengono aperte le porte del San Raffaele di Milano, cioè un grande Istituto Clinico Scientifico con 1397 posti letto, 12 Dipartimenti Clinici, 6 Divisioni di ricerca organizzate in 12 Dipartimenti, 3 Istituti (Hsr – Tiget Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica, Dri – San Raffaele Diabetes Reseach Institute, Inspe – Istituto di Neurologia Sperimentale), pronto soccorso e centro donazioni di sangue e midollo osseo. La visita prosegue nei nuovi spazi dedicati alle attività didattiche dell’Università Vita-salute San Raffaele che ha tre Facoltà: Medicina e Chirurgia, Psicologia e Filosofia. La collaborazione tra le due realtà ha l’obiettivo di realizzare e gestire congiuntamente, attraverso una fondazione mista (Regione Puglia-san Raffaele), il nuovo “San Raffaele del Mediterraneo”, nella città di Taranto. A seguito della delibera della Giunta Regionale pugliese (04/08/2009) il progetto della nuova struttura è diventato concreto. Il San Raffaele del Mediterraneo sarà un ospedale pubblico di assoluta avanguardia, sul modello del San Raffaele di Milano. In circa 36 mesi, a Taranto sorgerà un polo ospedaliero guidato da una Fondazione mista pubblico-privata appositamente creata: la Fondazione “San Raffaele del Mediterraneo”, costituita da Regione Puglia, Asl di Taranto e Fondazione San Raffaele del Monte Tabor. Nel nuovo ospedale confluiranno le attività degli attuali Presidi Ospedalieri pubblici di Taranto, Ss. Annunziata e del S. G. Moscati. La struttura occuperà una superficie lorda di 85. 000 mq e ospiterà circa 570 letti, di cui almeno il 10% dedicati alla degenza in regime diurno e day surgery. Sarà sviluppata in base all’evoluzione dei bisogni della popolazione, e prevederà la realizzazione di alcuni dipartimenti: medico, chirurgico, cardio-toraco-vascolare, distretto testa-collo e neuroscienze, materno-infantile e post-acuzie. Il San Raffaele del Mediterraneo diventerà punto di riferimento per i tarantini ma anche per tutti gli abitanti delle zone limitrofe e si pone l’obiettivo di arginare il crescente flusso di mobilità passiva. “Abbiamo fatto un passo avanti nel cammino verso il nuovo Ospedale – ribadisce il Presidente don Verzé – e il grande sogno di Mons. Guglielmo Motolese prende così corpo. Quando l’Arcivescovo ci chiamò chiese di portare a Taranto il modello del San Raffaele: cioè un ospedale efficiente e moderno, unitamente alla ricerca scientifica e alla didattica universitaria. E come già accade sia a Milano che in tutto il mondo dove il San Raffaele è presente anche a Taranto, al centro di tutto, ci sarebbe stato l’Uomo nella sua triplice dimensione bio-psico-spirituale”. Il Presidente Vendola aggiunge: “Questo incontro ravvicinato con le eccellenze del San Raffaele mi ha dato conferma della bontà del progetto del polo di ricerca, didattica e cura del Mediterraneo che la Regione Puglia è in procinto di realizzare a Taranto. Oggi è una giornata per me molto bella e significativa. Finalmente potremmo risarcire Taranto dei tanti danni e dei tanti dolori che ha dovuto sopportare per anni e farlo sotto l’egida del San Raffaele di Don Luigi Maria Verzé è un motivo di orgoglio non solo mio personale ma per l’intera comunità tarantina. ” .  
   
   
SANITA´ UMBRIA, FONDI A REGIONI: LORENZETTI E ROSI SU ACCORDO CON GOVERNO  
 
Perugia, 23 ott. 09 – In merito all’accordo Governo Regioni sul trasferimento dei fondi per la sanità, il Presidente della Regione dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti e l’assessore Maurizio Rosi hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “L’accordo sul trasferimento dei fondi per la sanità alla Regioni formalizzato il 23 ottobre a Palazzo Chigi tra il Governo e le stesse Regioni, è frutto del lavoro di queste ultime fatto in modo unitario e con determinazione. Il Governo ha infatti preso atto che il Fondo Sanitario era sottostimato e andava incrementato. Dunque, dopo quattro mesi di stallo il clima e´ cambiato. Il nostro obiettivo era quello di raggiungere una intesa in grado di garantire la sostenibilità del sistema sanitario nazionale. Ciò è prima di tutto il risultato del lavoro portato avanti dalle regioni in uno spirito di leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali dello Stato. Uno spirito unitario che ha sempre caratterizzato il lavoro delle regioni anche in passato, come avvenuto per l’accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga e sul piano casa. Inoltre il Governo ha ripristinato anche la dotazione finanziaria, precedentemente cancellata, per il Fondo per la non autosufficienza. Ovviamente restano le preoccupazioni generali in quanto si è ancora ai limiti della sussistenza del sistema, e restano irrisolti nodi delicati come il blocco delle assunzioni e la revisione delle piante organiche, elemento questo decisivo che può garantire la riduzione dei tempi d’attesa, soprattutto per la specialistica. Per ciò che riguarda la nostra regione le risorse su cui potremo contare nel 2010, e nel successivo biennio, ci permetteranno di continuare a garantire un servizio di qualità, equo ed universalistico, proseguendo nell’azione di qualificazione e razionalizzazione della spesa, senza applicare ticket o tasse aggiuntive – unica regione italiana, assieme alla Toscana, ad essere riuscita a tenere i conti in ordine senza gravare sui bilanci delle famiglie - come è avvenuto in questi anni. Inoltre l’accordo riapre anche il capitolo degli investimenti, prevedendo a tal riguardo, un miliardo di euro che potrà essere utilizzato in primo luogo da quelle regioni, come appunto l’Umbria, che hanno già concluso i rispettivi piani di razionalizzazione della rete ospedaliera. Solo lo sforzo unitario, improntato a rigore e serietà, che cerca di tenere insieme il Paese, e nello specifico il sistema sanitario nazionale pubblico, può far sì che siano possibili tali risultati, e con ciò mantenere il carattere universalistico del servizio sanitario, dove il privato è integrativo e non sostitutivo del servizio pubblico. Serietà a rigore, quindi, che impongono alle singole regioni con disavanzi la loro assunzione di responsabilità. Questo è per noi l’esempio concreto del federalismo solidale e cooperativo in cui crediamo. A differenza di quanti, nello stesso Governo, anche in queste ore hanno cercato di dividere strumentalmente il fronte unitario delle Regioni italiane, oltre che definire irragionevoli ed esagerate le richieste di adeguamento del Fondo avanzate dalle Regioni. Come ha fatto ad esempio proprio ieri sera il Ministro del Welfare Sacconi, a Perugia ospite della Confindustria, attaccando le Regioni, cercando di creare fratture nella Conferenza dei Presidenti e contrapposizioni tra regioni del nord e del sud, e rimproverando al Presidente della stessa, Vasco Errani, di essere solidale con le Regioni in dissesto finanziario per la sanità. Ed a questo riguardo il Presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, ha voluto ringraziare questa mattina personalmente i presidenti Roberto Formigoni e Maria Rita Lorenzetti, per aver avuto parole di apprezzamento per il lavoro da lui svolto teso al raggiungimento di un accordo soddisfacente tra regioni e Governo”. .  
   
   
NUOVO PROGETTO DELL´UE PER STUDIARE L´EVOLUZIONE DELLA DIVERSITÀ  
 
Bruxelles, 26 ottobre 2009 m- Come si evolvono e si adattano a nuovi ambienti gli organismi? È questa la domanda a cui cercherà di rispondere il dottor Henrique Teotónio dell´Instituto Gulbenkian de Ciência (Igc), in Portogallo, grazie anche a una sovvenzione del valore di 1,8 milioni di euro assegnatagli dal Consiglio europeo della ricerca (Cer). Gli scienziati hanno già provveduto a classificare ufficialmente circa 2 milioni di specie in tutto il mondo, ma sono ancora milioni quelle che rimangono da scoprire. Questa interessante diversità diventa spesso evidente nel momento in cui le specie si differenziano e si adattano a nuovi ambienti. La sovvenzione del Cer consentirà al dottor Teotónio di effettuare ricerche sulla base genetica dell´evoluzione per ben cinque anni. A Lisbona, nel laboratorio del dottor Teotónio, sono presenti numerose popolazioni sperimentali di un verme di piccole dimensioni chiamato Caenorhabditis elegans. "Lavoreremo con circa 90 popolazioni diverse di vermi. Li alleveremo in ambienti e in sistemi sessuali diversi, prestando attenzione ai fenotipi (ad esempio la fertilità delle femmine, le dimensioni del corpo, la capacità di apprendimento, la resistenza ai cambiamenti) per poi metterli in relazione con le strutture genetiche soggiacenti e le variazioni che accompagnano il processo di adattamento", ha spiegato il dottor Teotónio. "Nel complesso miriamo a misurare più di 10. 000 fenotipi e di analizzare più di un milione di genotipi (ovvero la composizione genetica di una cellula)". Secondo il dottor Teotónio, il sistema che ha messo a punto con la collaborazione della sua equipe è unico nel suo genere e non vi è altro laboratorio che effettua al momento esperimenti sull´evoluzione potendo contare su materiale di tale qualità (ad esempio le popolazioni di C. Elegans) o integrando una quantità di approcci analoga. "Ci aspettiamo pertanto di ottenere risultati che abbiano un impatto forte nel campo della biologia dell´evoluzione e che amplino le nostre conoscenze in materia di biodiversità", ha commentato. Il dottor Teotónio ha 37 anni, una laurea in biologia presso l´Università di Lisbona e un dottorato negli Stati Uniti, presso l´Università della California. Dopo il dottorato, ha proseguito con l´attività di ricerca post-dottorato all´Università di Cambridge (Regno Unito), all´Università di Princeton e all´Università dell´Oregon (Stati Uniti) prima di fare ritorno in Portogallo, nel 2003, per assumere la posizione di Principal Investigator presso l´Igc. Oltre al dottor Teotónio, ha beneficiato della sovvenzione presso lo stesso istituto il dottor Rui Costa, al quale sono stati assegnati 1,6 milioni di euro per studiare i meccanismi neurologici che controllano il processo decisionale. "Sono sempre più evidenti gli elementi che dimostrano che i circuiti neurali alla base delle decisioni volte a un obiettivo differiscono da quelli soggiacenti alle decisioni fondate sulle abitudini," ha affermato il dottor Costa. "L´obiettivo che ci poniamo è di individuare le differenze tra questi processi neurali sia a livello cellulare che molecolare. Se riuscissimo a comprendere appieno i processi che determinano i comportamenti che mirano al raggiungimento di un obiettivo e quelli determinati dalle abitudini, saremmo più vicini alla comprensione non solo dei processi decisionali ma anche dei disordini comportamentali di natura ossessiva". Il direttore dell´Igc, António Coutinho, ha affermato "Tra i vari programmi presenti in Europa dedicati a scienza e tecnologia, i riconoscimenti Cer sono i primi a premiare i singoli ricercatori, selezionati principalmente sulla base dell´eccellenza scientifica dimostrata, in qualsiasi area di ricerca. Entrambe queste prestigiose sovvenzioni sono la dimostrazione del fatto che l´Igc sta assumendo una pozione di spicco sia nella comunità scientifica che tra le agenzie di finanziamento a livello internazionale". Gli Starting Grant messi a disposizione dal Cer, destinati ai ricercatori che stanno delineando la propria carriera, sono stati accolti con grande favore, tanto che i candidati per la prima assegnazione superavano i 9. 000. Per questa seconda assegnazione, per la quale è stato messo a disposizione un bilancio di 325 milioni di euro, sono state ricevute più di 2. 500 candidature. Le candidature del dottor Teotónio e del dottor Costa sono state tra le 240 candidature selezionate. Il Cer ha in programma di aumentare i fondi a favore degli Starting Grant e ha introdotto un nuovo elemento per attrarre i ricercatori che stanno muovendo i primi passi in questo ambito. "La prossima assegnazione (il termine ultimo per presentare la propria candidatura è previsto per quest´autunno), vedrà la suddivisione in due parti del bilancio per gli Starting Grant: una parte sarà assegnata ai ricercatori che hanno maturato dai 2 ai 6 anni di attività di ricerca post-dottorato, mentre l´altra sarà assegnata ai ricercatori che hanno maturato un´esperienza post-dottorato compresa tra i 6 e i 10 anni", ha detto il professor Fotis Kafatos, presidente del Consiglio scientifico del Cer. "Speriamo di poter attirare un numero più elevato di candidati che sono nelle primissime fasi della loro carriera scientifica". Per maggiori informazioni, visitare: Instituto Gulbenkian de Ciência: http://www. Igc. Gulbenkian. Pt Consiglio europeo della ricerca: http://erc. Europa. Eu/ .  
   
   
SARDEGNA: GIORNATA LAVORI CONVENTION ICT E BIOMEDICA  
 
Cagliari, 26 Ottobre 2009 - Con gli interventi dell’Assessore all’Industria Andreina Farris, si sono aperti e conclusi il 22 ottobre i lavori della Convention Ict e Biomedica, organizzata dalla Regione Sardegna e dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice), con il supporto di Sardegna Ricerche, l’agenzia regionale che ha realizzato e gestisce Polaris. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di attirare l’attenzione in Sardegna di investitori esteri e favorire partnership scientifiche e tecnologiche tra imprese e centri di ricerca locali ed operatori esteri. Il forum si è svolto presso il Parco scientifico Polaris, hanno partecipato una folta delegazione di rappresentanti di aziende, enti e centri di ricerca provenienti da 14 paesi esteri, quali Canada, Cina, Emirati Uniti, Francia, Germania, Giappone, India, Israele, Regno Unito, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera e Usa, per un totale di 61 imprese. Nella mattina di giovedì sono intervenuti, tra gli altri, Amin Al Miri, Sottosegretario al Ministero della Salute degli Emirati Arabi, Antonio Tilocca, presidente della Sfirs, e l’Assessore all’Igiene e Sanità Antonio Angelo Liori. Nel suo intervento quest’ultimo ha sottolineato il fatto che le biotecnologie non vengono più applicate esclusivamente all’agricoltura e al settore veterinario, come accadeva in passato, ma trovano finalmente delle straordinarie applicazioni nel campo della medicina. “Oggi in medicina ci sono quattro importanti campi di applicazione: i vaccini, gli anticorpi monoclonali, la terapia genica e le cellule staminali per i trapianti e la riparazione dei tessuti. E’ giusto che la Regione Sardegna si impegni strategicamente per valorizzare i nostri cervelli. ” Il tema delle applicazioni delle biotecnologie nella medicina e una concreta possibilità di cooperazione tra l’Italia e gli Emirati Arabi è stato il tema dell’incontro, svolto al margine dei lavori, tra l’Assessore all’Industria Farris, l’assessore alla Sanità Liori, il Sottosegretario al Ministero della Salute degli Emirati Arabi, Amin , Al Miri , il direttore del Parco scientifico di Dubai, Dubiotech, Marco Braccanti, e il direttore dell’Ice di Dubai Francesco Alfonsi. Nel corso dell’incontro il Sottosegretario al Ministero della Salute degli Emirati Arabi, Al Miri ha invitato la Sardegna a partecipare alla Fiera Internazionale della Salute , in programma a Dubai nel gennaio2010. Intanto, domani è prevista la visita del sottosegretario Al Miri, accompagnato dall’Assessore Liori, ai più importanti centri d’eccellenza della sanità cagliaritana. .  
   
   
MILANO, SAN RAFFAELE. MORATTI: “UN FARO IN ITALIA E NEL MONDO”  
 
Milano, 27 ottobre 2009 - “Spero che lo spirito che pervade l’intera istituzione S. Raffaele si diffonda e aiuti tutti noi a costruire una città che assomigli a questo ospedale perché Don Luigi è stato capace di edificare una struttura di grande umanità”. È questo il messaggio del Sindaco Letizia Moratti all’inaugurazione del nuovo centro Servizi di Ristorazione dell’Ospedale San Raffaele. Alla cerimonia svoltasi il 23 ottobre, erano presenti il Presidente e Fondatore del San Raffaele Don Luigi M. Verzé, il Sindaco di Segrate Adriano Alessandrini, il Sindaco di Cologno Monzese, Antonio Velluto e il Sindaco di Vimodrone Dario Veneroni. “Questa realizzazione, che vede l’alimentazione come fattore essenziale per la cura, è per noi fonte di ispirazione – ha proseguito Letizia Moratti - perché la centralità della persona, qui al S. Raffaele non è solo una parola, ma si traduce puntualmente in azioni concrete”. Il Sindaco ha poi manifestato il suo orgoglio per i diversi progetti che il Comune, attraverso gli Assessorati alla Ricerca e alla Salute, porta avanti assieme al San Raffaele nell’ottica della collaborazione tra pubblico e privato. "Al San Raffaele il primo farmaco è l’alimentazione e questo giustifica gli investimenti fatti per questi spazi che non intendono essere una ristorazione di ordine soltanto fisiologico - ha spiegato don Luigi Verzè - ma anche e soprattutto una ristorazione degli ideali che hanno ispirato il San Raffaele”. La nuova struttura occupa una superficie complessiva di 2. 386 mq e si articola in diversi ambienti: la pizzeria, il fast food, il bar, la tavola calda e fredda e un nuovo amplissimo self-service i cui posti a tavola sono distribuiti su tre livelli, creando angoli tranquilli e confortevoli. La distribuzione dei pasti è, in tutte le parti, studiata per evitare le code. La nuova cucina centralizzata rappresenta un punto di eccellenza per il servizio offerto ai degenti e ai dipendenti, e soprattutto consentirà al San Raffaele di migliorare la qualità della vita professionale di chi presta la sua opera per la Fondazione, lascerà alle spalle il concetto di “mensa aziendale” in favore di un luogo autenticamente accogliente di ritrovo e condivisione. . .  
   
   
SANITA’ VENETA SISTEMA DI ECCELLENZA. PRESIDENTE GALAN: QUANTA FATICA POTERLO REALIZZARE  
 
Venezia, 22 ottobre 2009 - “Non c’è classifica o graduatoria che non ponga il Veneto al I o al Ii posto per quanto riguarda la sanità”. Lo ha ricordato il Presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, intervenuto il 22 ottobre al convegno “Il modello sanitario italiano tra continuità territoriale e ospedali di eccellenza” tenutosi all’Ospedale dell’Angelo di Mestre per iniziativa dell’Azienda Ulss 12 Veneziana e al quale è intervenuto, tra gli altri, il Vice Ministro del Lavoro salute e politiche Sociali Ferruccio Fazio. Essendo la sanità una delle pochissime materie per davvero devolute alle Regioni – ha proseguito Galan – le Regioni si sono comportate in modo diverso e non è un caso se in Lombardia e in Veneto si sono realizzati due sistemi eccellenti, anche se profondamente diversi tra loro, diversità che comunque indica la straordinaria ricchezza del decentramento amministrativo, della delega delle materie e della totale disponibilità delle risorse. Ma quanta fatica – ha sottolineato il Presidente – arrivare fino a qui e poter dire che non si poteva svolger in luogo più adatto, perché qui c’è un ospedale straordinariamente tecnologico e bellissimo sotto tutti i punti di vista, c’è una sanità di eccellenza, per cui guardando le graduatorie apparse nei giorni scorsi – ha aggiunto – vorrebbe dire o che gli altri sono dei geni o che le graduatorie sono fatte male. Io credo a questa seconda ipotesi, anche perché le graduatorie vanno fatte sulla base del confronto con gli anni precedenti ed è difficile pretendere che in un anno la Calabria diventi migliore del Veneto. “Ma quanta fatica – ha ribadito – è costata questa eccellenza. Quanta fatica chiudere un ospedale come quello di Tregnago, che nemmeno gli abitanti del comune utilizzano, quanta fatica convincere i sindaci che avere un ospedale non è uno status symbol e che magari conviene per molti avere una bella strada che li colleghi a centri ospedalieri più attrezzati. Ecco – ha proseguito – pensate allora a quanto lavoro c’è ancora da fare. Questo è un lavoro bellissimo, affascinante, proprio perché di fronte, anche per chi ha fatto benissimo, c’è un mondo da conquistare e margini di miglioramento assolutamente straordinari, anche dal punto di vista economici”. E alludendo all’ipotesi avanzata da alcuni giornali di una sua nomina a Ministro della Sanità, Galan si è rivolto al Vice Ministro Fazio affermando “di stare tranquillo, perché è meglio che io stia qui a governare il Veneto e tu a Roma a vedertela con le altre regioni”. .  
   
   
SIGLATO PATTO SALUTE, SANDRI: “PER IL VENETO ALMENO 667 MILIONI IN PIU’ IN TRE ANNI. VIA LIBERA A OPERE SU OSPEDALI PER 179 MILIONI E PER PRESENTARE NUOVI PROGETTI”  
 
Venezia, 26 ottobre 2009 - La parte economica del nuovo Patto per la Salute, siglata il 23 ottobre a Palazzo Chigi tra Governo e Regioni (il Veneto era rappresentato dall’assessore alla sanità Sandro Sandri), porterà un incremento di fondi per la Sanità veneta pari ad oltre 667 milioni di euro nel triennio 2010-2012. “Rispetto a poco tempo fa, quando ancora il Governo si attestava su un aumento dello 0,01% - sottolinea Sandri – è per le Regioni un successo notevole, che permette a chi ha i conti in regola come il Veneto di poter programmare con serenità le politiche di salute per i propri cittadini, pur dovendo mantenere una rigorosa attenzione gestionale”. “Ma non è tutto – aggiunge Sandri – perché ulteriori disponibilità potranno arrivare grazie all’inserimento, nel documento concordato in sede di Conferenza delle Regioni, di una mia proposta: l’eliminazione del Fondo per le Regioni in rosso che veniva finanziato con prelievi a scapito di quelle virtuose. Questo costava al Veneto 900 milioni l’anno di minori disponibilità. Mi attendo ora che almeno parte di questi soldi dal 2010 tornino nelle casse del Veneto e cioè nelle tasche dei cittadini. Mi attendo molto anche dal nuovo meccanismo di premialità che dovrebbe sostituire questo Fondo, creando corsie preferenziali per l’accesso ai finanziamenti per l’edilizia ospedaliera ex articolo 20 e più elasticità per assumere il personale che ci manca”. Riguardo alla reintroduzione di un Fondo di 400 milioni per la non autosufficienza, Sandri la definisce “di grande rilievo”, precisando anche che “questi soldi andranno utilizzati prioritariamente per la spesa di carattere sanitario nel settore della non autosufficienza”. “L’ottica federalista sulla cui prospettiva si muove questo Patto – aggiunge Sandri – è poi un motivo di grande soddisfazione perché si va verso una svolta storica: man mano che verranno approvati dal Governo i decreti attuativi del federalismo fiscale, le cose infatti cambieranno e cambieranno in meglio per tutte quelle Regioni (per il Veneto di sicuro) che sapranno fare della buona amministrazione la loro stella polare”. Per il Veneto si riapre anche un’altra partita fondamentale: quella degli investimenti. “C’è un notevole rafforzamento della dotazione – fa notare Sandri – che ci permetterà di dare il via al pacchetto di opere per 179 milioni di euro già approvato dal nucleo di valutazione ministeriale e di presentare nuove progettualità, che stiamo già individuando”. Le opere finanziate con i 179 milioni saranno a breve oggetto della firma di uno specifico Accordo di Programma tra Governo e Regione del Veneto. Nello specifico gli interventi riguardano: Azienda Ulss n. 1, Ospedale di Belluno, progetto di accorpamento del dipartimento materno-infantile, costo complessivo previsto di 11,3 milioni di euro; Azienda Ulss n. 3, Ospedale di Asiago, progetto di adeguamento della struttura, costo di 20 milioni di euro; Azienda Ulss n. 6, Ospedale di Vicenza, progetto relativo al gruppo operatorio e terapie intensive, costo previsto 20 milioni di euro; Azienda Ulss n. 19, Ospedale di Adria, progetto di adeguamento della struttura, costo di 8 milioni di euro; Azienda Ulss n. 22, Ospedale di Villafranca, progetto di una nuova piastra servizi, costo previsto di 40 milioni di euro; Azienda Ospedaliera di Padova, Policlinico, progetto di gruppo operatorio, terapie intensive, dipartimento materno infantile e ostetricia e ginecologia, costo previsto 40 milioni di euro; Azienda Ospedaliera di Verona, Ospedali di Borgo Roma e Borgo Trento, progetto di integrazione e completamento delle strutture (prima fase), costo previsto 40 milioni di euro. .  
   
   
INFLUENZA A: VENTURONI, VERRA´ MONITORATO 10% POPOLAZIONE CONTROLLO SUL TERRITORIO AFFIDATO A "MEDICI SENTINELLA"  
 
L´aquila, 26 ottobre 2009 . - Si chiamano "medici sentinella" e dovranno "vigilare" sul territorio il tasso di crescita dell´influenza stagionale e di quella pandemia Ah1n1. A promuovere l´iniziativa è stato l´assessorato alla Sanità che ha sottoscritto il protocollo operativo "Influnet" promosso dal ministero della Salute, dall´Istituto superiore di Sanità e dal Centro interuniversitario "Ricerca sull´influenza". Il progetto è rivolto ai medici di Medicina generale e pediatri libera scelta che dovranno segnalare i casi di influenza osservati tra i loro assistiti, collaborando alla raccolta di campioni biologici per l´identificazione dei virus circolanti. Per dare un impulso maggiore all´attività di prevenzione sul territorio, l´assessorato alla Sanità ha deciso di alzare da 2 al 10% il numero della popolazione oggetto della sorveglianza. In termini assoluti, significa che il campione di popolazione abruzzese che verrà monitorato quest´anno passa da 26. 478 cittadini a 132. 398. "Un ampliamento considerevole che ha le sue ragioni", spiega meglio l´assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni che ha fatto approvare la delibera in Giunta. "Si tratta di una scelta ben precisa a tutela della salute del cittadino. Quest´anno, a differenza degli altri anni, ci troviamo a far fronte ad una forma pandemia di influenza; in questo senso era necessario avviare un´azione di prevenzione più vasta e attenta sul territorio. I medici di base e i pediatri, in forma volontaria, saranno dunque chiamati ad un lavoro di controllo continuo che partirà ad ottobre per finire ad aprile". Accanto al monitoraggio previsto dal protocollo, i "medici sentinella" dovranno svolgere anche una doppia azione di informativa: una rivolta agli organi sanitari preposti con l´elaborazione di schede di rilevamento; l´altra rivolta al cittadino tesa a far conoscere meglio l´influenza pandemia Ah1n1. .  
   
   
SANITA´, BRESCIANI: SFIDA FUTURA E´ CRONICITA´ A LODI LA DECIMA TAPPA DEGLI STATI GENERALI DELLA SANITA´  
 
Lodi, 27 ottobre 2009 - La sfida da vincere per il futuro della sanità è quella della cronicità, che va affrontata con strumenti nuovi rispetto a quelli attualmente disponibili. In particolare, occorre "portare più medicina sul territorio", introducendo un terzo livello nell´organizzazione sanitaria tra gli ospedali, che curano le acuzie, e i medici di famiglia. E´ questo uno dei concetti fondamentali espressi il 23 ottobre a Lodi dall´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, in occasione della decima tappa degli "Stati Generali territoriali del Sistema socio-sanitario". L´iniziativa prevede un ciclo di incontri in forma di workshop nei territori delle quindici Asl della Lombardia durante tutto il 2009. A proposito della cronicità Bresciani ha citato la sperimentazione in atto della "dote sanitaria", ossia del fabbisogno economico standard necessario a curare una certa patologia cronica, seguendo percorsi diagnostici e terapeutici stabiliti. Confronto Col Territorio - Scopo degli Stati Generali, cui partecipano Province, Comuni, Asl, Aziende ospedaliere, strutture socio-sanitarie, operatori sanitari e rappresentanti del volontariato e delle autonomie sociali e funzionali, come ha sottolineato Bresciani è "realizzare un incontro che permetta a chi ha la responsabilità delle politiche sanitarie di esporre i risultati ottenuti e le idee per il futuro e allo stesso tempo raccogliere i contributi sostenibili e responsabili sulle scelte da compiere, in una logica di concerto e non più di solismo. L´obiettivo di fondo resta quello di migliorare ulteriormente la qualità del nostro sistema, che ha già tanti elementi positivi". Realizzazioni - L´assessore ha poi passato in rassegna alcune delle realizzazioni raggiunte nell´ultimo periodo: abbattimento dei costi impropri innanzitutto, cioè "più soldi nelle tasche dei cittadini", che ha permesso, oltre ad avere un bilancio in pareggio per sei anni di fila, di ampliare la platea delle esenzioni e finanziare altri interventi. Anche con l´aiuto di Finlombarda la Regione è riuscita ad abbattere i tempi di pagamento per i fornitori che ora sono a 90 giorni. Ma anche miglior accesso ai servizi, attraverso l´abbattimento delle liste d´attesa, con la decisione per le prestazioni "extra budget", cioè senza limiti di risorse, di bloccare la libera professione (a pagamento) se non vengono rispettati i tempi stabiliti. Bresciani ha anche ricordato l´introduzione di nuove regole per l´accreditamento (diventato dinamico e a tempo) e di maggiori controlli, arrivati fino alla soglia del 10% (6,5 mirati e 3,5 random). Da ricordare anche il progetto regionale di messa in rete delle 6 Facoltà universitarie di Medicina delle Università, che hanno 14 macro aree di ricerca, 119 aree di ricerca, con lo scopo di creare un potente sistema di ricerca e sviluppo, coinvolgendo l´industria e Finlombarda per la parte finanziaria. Già 39 i progetti presentati su questa piattaforma, di cui 24 già attivi. "La nostra sanità - ha detto l´assessore regionale Romano la Russa, referente del Tavolo Territoriale di Confronto di Lodi - è ottima; naturalmente prosegue il percorso di perfezionamento ma la strada intrapresa ormai da molti anni è quella giusta". "L´appuntamento di oggi - ha proseguito La Russa - è molto importante ed è parte integrante del metodo del confronto e del partenariato in cui Regione Lombardia crede molto. D´altra parte i risultati del lavoro del Tavolo provinciale lodigiano, culminati nella firma dell´Accordo quadro di sviluppo territoriale, sono ampiamente positivi". Situazione Socio-sanitaria - Nel corso dell´incontro, Emilio Triaca (direttore generale dell´Azienda Sanitaria Locale di Lodi) e Giuseppe Rossi (direttore generale Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi) hanno relazionato sulla situazione sanitaria e socio-sanitaria della provincia di Lodi. L´asl della Provincia di Lodi comprende 62 Comuni con un bacino di utenza di circa 230. 000 assistiti ed è organizzata in tre Distretti Socio-sanitari: Lodi, S. Angelo Lodigiano e Basso Lodigiano. La rete dei servizi sanitari può contare su 4 presidi ospedalieri pubblici, 12 ambulatori (4 pubblici e 8 privati accreditati), 2 hospice, 150 medici di medicina generale, 31 pediatri di libera scelta e 6 postazioni di guardia medica. Sul fronte socio-sanitario sono presenti 6 Centri diurni disabili, 3 Residenze sanitarie disabili, 2 Comunità alloggio socio - sanitarie, 1 Istituto di riabilitazione, 3 Strutture ambulatoriali riabilitative, 8 Comunità per tossicodipendenti, 17 Residenze sanitarie assistenziali, 6 Centri diurni integrati e 5 Consultori familiari. Sono intervenuti anche, tra gli altri, Peg Strano Materia (prefetto di Lodi), Pietro Foroni (presidente Provincia di Lodi), Lorenzo Guerini (sindaco di Lodi) e Alberto Zoli (direttore generale Areu). .  
   
   
GENOVA, AL VIA CENTRO REGIONALE DI FARMACOVIGILANZA PRESSO ISTITUTO GASLINI  
 
Genova, 26 Ottobre 2009 - Un centro regionale per la farmacovigilanza istituito dall´agenzia sanitaria regionale e dall´Istituto Gaslini per fare formazione e informazione sui farmaci, migliorare la sicurezza nell´uso, approfondire la conoscenza sugli errori terapeutici e favorire l´accesso alle informazioni sui farmaci per i pazienti adulti e pediatrici. Verrà aperto nelle prossime settimane grazie alla convenzione stipulata tra l´agenzia sanitaria regionale e l´istituto Gaslini che metterà a disposizione i locali della Badia Benedettina in via Romana della Castagna 11, recentemente ristrutturati, dove il centro avrà sede per diventare un punto di riferimento per le iniziative di formazione per la Regione e le altre istituzioni. Lo hanno presentato il 22 ottobre l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo, insieme al direttore dell´agenzia sanitaria regionale, Franco Bonanni e al direttore generale del Gaslini, Antonio Infante. "Il centro - ha spiegato l´assessore regionale alla Salute - si inserisce all´interno del programma di farmacovigilanza attivato dalla Regione Liguria come previsto dall´Aifa, l´agenzia italiana del farmaco, per ogni regione, per essere un punto di riferimento per tutte le iniziative riguardanti i rischi e i benefici nell´utilizzo dei farmaci". Le funzioni di coordinamento del centro saranno affidate a Rossella Rossi, già direttrice della farmacia del Gaslini e referente a suo tempo della rete regionale di farmacovigilanza a cui si affiancheranno due farmacisti del sistema della rete regionale e un gruppo di esperti che presteranno la loro opera senza onere, oltre alla consulenza dell´Istituto Mario Negri di Milano. "Questo centro - ha spiegato Rossella Rossi - rappresenta la conclusione di un lavoro iniziato nel 2002 che ha messo in rete i servizi farmaceutici regionali costituiti dai farmacisti pubblici, i responsabili per la farmacovigilanza negli ospedali, nelle Asl e negli Istituti di ricovero e cura e nei servizi farmaceutici territoriali per consentire una visione complessiva delle reazioni avverse ai farmaci facendo interagire i farmacisti, con i medici ospedalieri e territoriali e trasferendo le informazioni dell´Aifa". "La politica sul farmaco messa in atto dalla Regione Liguria - ha spiegato Franco Bonanni, direttore dell´Ars - ha portato ad un risparmio significativo, per questo insieme al Gaslini concorderemo un piano di attività da cui ci aspettiamo grandi risultati sia sul fronte economico che sulla gestione dei farmaci innovativi". Il direttore generale del Gaslini, Antonio Infante ha sottolineato l´importanza del centro che rappresenta "un fiore all´occhiello della programmazione sanitaria regionale che ha come primo obiettivo far conoscere ai cittadini vantaggi e svantaggi del farmaco con un corso di formazione permanente". Il centro ha l´obiettivo infatti di accrescere la collaborazione dei professionisti sanitari liguri sull´attività di farmacovigilanza, supportare la formazione e l´informazione sul corretto uso dei farmaci, sviluppare percorsi di valutazione dei rischi/benefici e approfondire la conoscenza del rischio terapeutico. Punto di riferimento sarà la gestione informatica e un sito che consentirà di usare le banche dati per l´informazione sul farmaco, attraverso cui divulgare i documenti scientifici e gli strumenti operativi e garantire non solo ai professionisti, ma anche ai cittadini l´accesso a informazioni corrette e aggiornate. .  
   
   
VERIFICHE INVALIDITA’ CIVILI. VALDEGAMBERI: “IN VENETO NON ESISTONO ´FALSI INVALIDI´. REGIONE E´ VIRTUOSA ANCHE IN QUESTO SETTORE; SU 5191 ACCERTAMENTI SOLO 187 INDENNITA´ REVOCATE E 166 RIVISTE”  
 
Verona, 26 ottobre 2009 - Nel Veneto non ci sono ´falsi invalidi´. Questo, in estrema sintesi, è il risultato del programma di revisioni straordinarie dell´invalidità civile che si sta concludendo nelle sedi Inps del Veneto e di cui hanno dato notizia il 22 ottobre a Verona, nella sede dell´Ulss n. 20, l´Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi e il Direttore regionale dell´Inps Antonio Pone. Essi hanno ricordato che l´articolo 80 della legge 133 del 2008 ha previsto un piano straordinario di 200 mila accertamenti (sanitari e reddituali) nazionali di verifica nei confronti di titolari di benefici economici di invalidità civile. Per quanto riguarda il Veneto nel corso del 2009 l’Inps ha effettuato 5191 accertamenti; sono state fatte 7. 156 convocazioni a visita che hanno tenuto conto degli esoneri per le patologie irreversibili previste dal decreto ministeriale del 2007. 247 sono state in tutto il Veneto le visite domiciliari, concordate con la Commissione medica, previste per persone ultrasettantenni o per le quali il trasporto può costituire un pericolo per se stesse o per gli altri. Delle 4020 prestazioni d´invalidità verificate, 3667 sono state confermate; per 166 è stata accertata una riduzione della percentuale d´invalidità, per 187 è venuto meno il requisito con conseguente revoca della prestazione. “Ad oggi - hanno affermato Valdegamberi e Pone - i risultati dell´operazione dimostrano che, nel territorio regionale, non si può parlare di abusi nella concessione dei benefici. Le persone di cui è stata ridotta la percentuale d´invalidità e quelle a cui è stato revocato il beneficio sono generalmente casi che con il trascorrere degli anni, hanno avuto un miglioramento delle patologie accertate in fase di concessione. Ciò lascia supporre che gli interventi terapeutici/riabilitativi offerti dal servizio sanitario nazionale siano risultati efficaci per quanto riguarda l´esito disabilità”. Valdegamberi si è detto molto soddisfatto delle verifiche effettuate che mostrano come il Veneto sia una regione virtuosa anche da questo punto di vista. Il piano di monitoraggio è stato stabilito da un decreto interministeriale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 5 marzo scorso, che ha consentito appositi accordi operativi tra le articolazioni regionali dell’Inps e le Regioni per garantire economicità ed efficienza nell’effettuazione delle verifiche. “Considerata la ricaduta che tale operazione comporta – aggiunge Valdegamberi – sia in termini organizzativi, sia gestionali da parte delle Ulss e delle sedi Inps provinciali, su iniziativa della Direzione Regionale dell’Inps è stato predisposto un accordo operativo attraverso il quale saranno garantite modalità condivise e precise di attuazione degli accertamenti sul territorio regionale”. .  
   
   
ASL E OSPEDALI VISITA A REPARTI OSPEDALIERI DI CAGLIARI DEL SOTTOSEGRETARIO DELLA SALUTE DEGLI EMIRATI ARABI.  
 
Cagliari, 26 Ottobre 2009 - Interesse, soddisfazione e gratitudine sono stati i sentimenti espressi, il 23 ottobre, da Amin Al Miri, sottosegretario del Ministero della Salute degli Emirati Arabi, al termine della visita - in compagnia dell´Assessore della Sanità Antonello Liori - ad alcuni centri di eccellenza della sanità a Cagliari. L´appuntamento - promosso nell´ambito dell´incontro tra centri di ricerca e imprese sarde della biomedicina con investitori stranieri, organizzato dalla Regione sarda e dall´Ice (Istituto per il commercio estero) – è cominciato con la visita al centro trapianti di midollo osseo dell´ospedale Binaghi. Visitando la struttura di via Is Guadazzonis, il rappresentante del governo di Dubai ha manifestato l´intenzione di creare un centro trapianti anche nel proprio paese, incontrando la disponibilità alla collaborazione del direttore del Centro, Giorgio La Nasa, che ha ricordato come ciò sia già avvenuto con altri paesi, come Siria, Libano ed Egitto, ospitando e formando i medici di quelle strutture ospedaliere. "Finora, abbiamo mandato i nostri pazienti negli Stati Uniti – ha spiegato Al Miri - ma guardiamo all´Italia con molto interesse sia per la qualità delle strutture, ma soprattutto per la professionalità dei medici. ” Il Sottosegretario - accompagnato da Carlo Carcassi, coordinatore dell´attività di trapianti in tutta l´Isola - ha prima incontrato un bambino curdo di 6 anni, operato negli scorsi mesi, che sta completando la degenza, insieme ai genitori, in una struttura abitativa messa a disposizione dal Binaghi stesso, poi una bambina di Cipro, appena operata ed ancora ricoverata in camera sterile. All´ospedale Microcitemico la visita è stata guidata da Maria Gabriella Nardi e da Gianni Monni, rispettivamente direttore sanitario della struttura e del reparto di ginecologia, che hanno spiegato l´importanza in Sardegna di una malattia come la talassemia, ma soprattutto come il Microcitemico sia diventato un centro di riferimento per l´Organizzazione mondiale della sanità in tema di malattie genetiche rare. Le caratteristiche del reparto sono state illustrate anche dalla dottoressa Carmen Addari. Terza tappa all´ospedale Brotzu - alla presenza del direttore sanitario Roberto Sequi - con visita al centro trapianti di rene e di fegato ed alla cardiochirurgia, dove hanno illustrato le attività dei reparti Mauro Frongia, Fausto Zamboni e Giovanni Lixi. Al Miri ha concentrato la sua attenzione in particolare sui trapianti di rene, sottolineando una forte presenza di dializzati nel suo paese, spesso inviati in strutture ospedaliere nelle Filippine, in India, Singapore ed Egitto. Agli incontri hanno presenziato anche Emilio Simeone, Antonio Garau, rispettivamente commissario della Asl 8 e dell´ospedale Brotzu. Al termine della visita, il Sottosegretario ha invitato l´Assessore Liori a portare testimonianze delle eccellenze della sanità sarda alla Fiera internazionale della Salute che si svolgerà a Dubai nel prossimo mese di gennaio. In tutti gli incontri l´interesse di Al Miri si è incentrato sulla possibilità di attivare proficui rapporti di collaborazione, una sorta di gemellaggio scientifico, incontrando il favore dei dirigenti sanitari ed in particolare dell´Assessore: "Si tratta di incontri estremamente importanti - ha sottolineato Antonello Liori – per le interessanti opportunità di creare accordi di collaborazione con stati come gli Emirati Arabi, rilevanti sia economicamente che socialmente. Una grande opportunità anche per esportare le nostre migliori competenze in campo sanitario". .  
   
   
RAGGIUNTA IN SICILIA UNA PRIMA INTESA CON I PEDIATRI DI LIBERA SCELTA  
 
Palermo, 26 ottobre 2009 – E’ stata raggiunta una prima intesa con le organizzazioni sindacali Fimp e Cipe, che rappresentano in Sicilia i pediatri di libera scelta. I pediatri lamentavano la mancata applicazione di alcuni accordi dello scorso anno che non erano diventati esecutivi per la mancanza della necessaria copertura finanziaria legata anche alle rigorose misure previste dal Piano di rientro. L’accordo regionale era stato firmato nell’aprile del 2008 dall’allora assessore regionale alla Sanità ad interim, Agata Consoli. L’intesa raggiunta riguarda in particolare le modalità con cui verranno corrisposte le indennità per l’associazionismo e per i collaboratori di studio. Con i pediatri di libera scelta, cosi come con i medici di medicina generale, è stata raggiunta anche un’intesa che prevede la loro collaborazione con i centri vaccinali pubblici nella campagna contro il virus A H1n1, nei casi di massima diffusione del virus. La trattativa proseguirà nei prossimi giorni per raggiungere l’intesa sul nuovo accordo per il triennio 2009-2011. .  
   
   
NUOVA TAC PER OSPEDALE DI LEGNAGO  
 
Venezia, 26 ottobre 2009 - La Giunta regionale, nella sua ultima seduta del 23 ottobre su proposta dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, ha dato il via libera all’acquisto di una nuova Tac “16 Slices” da parte dell’Ulss 21 di Legnago, per un costo di 550. 000 euro. “Proseguiamo così – sottolinea Sandri – nel cammino di ammodernamento tecnologico e strutturale dell’Ospedale Mater Salutis, dove è pressochè completata la realizzazione del nuovo pronto soccorso, nell’ambito del quale verrà installata la nuova Tac. Si tratta di un’evoluzione sostanziale nella qualità dell’assistenza erogata, perché una diagnostica veloce e precisa come quella garantita dalla Tac permetterà di rafforzare l’incisività e la tempestività delle cure in un pronto soccorso che registra circa 85. 000 accessi l’anno e che gestisce una popolazione di oltre 200. 000 abitanti”. L’area del nuovo pronto soccorso dove verrà installata la nuova apparecchiatura è complessivamente di 2. 500 metri quadri. Dal primo ottobre vi opera anche un radiologo in guardia attiva (quindi presente e non più in reperibilità) il che accresce ulteriormente l’efficienza delle prestazioni erogate dal pronto soccorso, attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. .  
   
   
PATTO SALUTE: SANDRI (VENETO) “POSITIVO LAVORO REGIONI”.  
 
Venezia, 26 ottobre 2009 - “Il lavoro intenso condotto dalle Regioni in queste settimane sul nuovo Patto per la Salute ha prodotto risultati positivi ed inattesi sino anche ad una settimana fa, tanto che si aprono ampi margini anche rispetto alla copertura finanziaria del reale fabbisogno sociosanitario”. Lo ha dichiarato l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto, Sandro Sandri, al termine della riunione della Conferenza delle Regioni e prima di recarsi, in rappresentanza del Presidente Giancarlo Galan, all’incontro con il Governo previsto per il pomeriggio. “Finalmente – aggiunge Sandri – le Regioni sono riuscite a fare squadra, evitando particolarismi ed individualismi e concordando un pacchetto di proposte serie e per molti versi innovative, alle quali come Veneto abbiamo dato un contributo rilevante. Finalmente – prosegue – si è dato un segnale importante, e cioè che la sanità è un bene di tutti, che va gestito e trattato come tale e non semplicemente come una questione politica e partitica. Se non dovessero esserci sorprese inattese – aggiunge Sandri – come Veneto potremmo poter contare su importanti risorse per migliorare il nostro sistema sociosanitario”. In merito alle proposte del Veneto, Sandri sottolinea con soddisfazione che “sono state adottate dalla Conferenza delle Regioni nel proprio documento”, e indica in particolare “l’accoglimento dell’idea di sostituire il fondo riservato alle Regioni in difficoltà con un meccanismo di premialità applicabile sia a quelle virtuose, come il Veneto, sia a quelle che dimostrino di operare concretamente verso il risanamento dei conti”. “E’ particolarmente significativo – aggiunge Sandri – che questa premialità si possa configurare, con una priorità nell’ambito dei fondi per l’edilizia sanitaria ex articolo 20 e con una maggiore elasticità per assumere il personale che serve a far funzionare bene la macchina sanitaria”. .  
   
   
“GROSSISTI DI PRODOTTI FARMACEUTICI” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Milano, 26 ottobre 2009 - Nel 2008 il fatturato netto della distribuzione farmaceutica intermedia in Italia è stimabile 13. 590 milioni di euro, sostanzialmente stabile (+0,7%) rispetto all’anno precedente. Farmaci etici: rappresentano circa il 76% delle vendite dei grossisti. Crescono le prescrizioni, ma cala il valore della movimentazione per il progressivo aumento della fetta dei prodotti equivalenti e delle altre manovre di contenimento della spesa farmaceutica, fra cui la distribuzione diretta da parte delle Asl. Farmaci Senza Obbligo di Prescrizione: costituiscono il 6% dei ricavi, quota che risulta costante per effetto della stabilità del valore della domanda Parafarmaceutici: salgono al 18% ca. Del valore delle vendite dei distributori per la discreta domanda in farmacia di prodotti nutrizionali, integratori, cosmetici, dispositivi medici Continua il consolidamento del settore in seguito alle acquisizioni delle multinazionali leader e alle fusioni fra cooperative di farmacisti. Il numero di distributori risulta comunque ancora eccessivamente elevato rispetto alla media europea Le due leader tendono a differenziarsi attraverso la qualità e l’allargamento dei servizi offerti, anche se possono trarre vantaggio anche dalle politiche di prezzo e dalle dilazioni di pagamento offerte. Il terzo leader rafforza la propria penetrazione nel Nord Italia L’ambito competitivo tende comunque a spostarsi a livello multiregionale. I distributori locali soffrono per la pressione delle due multinazionali leader, delle grosse cooperative e dei gruppi d’acquisto di farmacisti. Le cooperative di farmacisti tendono ad aumentare il numero di soci e, in alcuni casi, si preparano a nuove fusioni. Per il 2009, in uno scenario complessivo dominato dalle manovre di contenimento della spesa farmaceutica pubblica e dalla tendenziale riduzione della marginalità (anche per la penetrazione dei generici) si prevede un incremento del fatturato complessivo dei Distributori intermedi farmaceutici non superiore all’1%. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese 125
Numero di addetti 11. 000
Numero di addetti per impresa 88
Fatturato 2008 (Mn. Euro) 13. 590,0
Variazione del fatturato settoriale 2008/2004(a) (%) 0,6
Fatturato per addetto (‘000 euro) 1. 235
Valore aggiunto (Mn. Euro) 557,2
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 50,7
Quote di mercato prime 4 imprese/gruppi(a) (%) 47,9
Quote di mercato prime 8 imprese/gruppi(a) (%) 57,9
Previsioni di sviluppo del fatturato settoriale:
· 2009/2008 (%) 1,0
· 2010/2009 (%) 0,5/1,0
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
ABBIATEGRASSO: INAUGURATI DA FORMIGONI CASTELLO E OSPEDALE  
 
Abbiategrasso/mi, 25 ottobre 2009 - Il passato con le sue radici storiche e culturali, simbolo e segno dell´identità di un´intera comunità, la cui cifra è rappresentata dal recupero del Castello Visconteo, ora restituito alla fruizione dei cittadini. Il presente e il futuro, con l´inaugurazione della nuova ala dell´ospedale in cui funziona un efficiente Pronto Soccorso. Sono questi i due eventi ai quali è intervenuto il 24 ottobre ad Abiategrasso il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Oggi parlano i fatti - ha detto rivolgendosi alle centinaia di cittadini abbiatensi riuniti nella piazza antistante il Castello - e con orgoglio partecipo a questo momento importante per la città: la riapertura dei sotterranei e dell´aula consiliare del Castello, in una zona limitata al traffico, rende la città più vivibile anche per i turisti che volessero visitare il nostro patrimonio artistico e architettonico. La nuova ala dell´ospedale accoglierà i malati con il meglio delle tecnologie a nostra disposizione e la professionalità di medici e infermieri. Un ponte tra il passato, il presente e il futuro". Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco di Abbiategrasso, Roberto Albetti, il consigliere regionale Sante Zuffada, il vice presidente della Provincia di Milano, Umberto Maerna e Giovanni Battista Sannazzaro, della Sovrintendenza ai Beni Architettonici di Milano. "Bisogna riportare alla luce la Bellezza - ha commentato il presidente Formigoni dopo la visita ai sotterranei del Castello - per restituire senso al rapporto tra la persona, la natura e il portato della storia. E´ ciò di cui abbiamo bisogno - ha sottolineato - per riscattarci dalla confusione". Il Castello Visconteo di Abbiategrasso risale al Duecento e negli ultimi decenni del Trecento fu ampliato per opera di Gian Galeazzo Visconti. La costruzione fu parzialmente ristrutturata nel 1438 e adibita a funzioni di rappresentanza. In età spagnola si decise la demolizione quasi totale del castello, nel 1862 ne divenne proprietario il Comune che adatto le strutture superstiti prima a deposito militare e poi a scuola. Dagli anni 90 è sede della biblioteca civica e da diversi anni ospita le sedute del Consiglio Comunale di Abbiategrasso. Le opere di restauro inaugurate oggi hanno permesso di recuperare i sotterranei del monumento che ospiteranno iniziative espositive e culturali, l´aula consiliare e il cortile. Per l´occasione, nei sotterranei del monumento, caratterizzati da splendide volte a crociera, è stata allestita l´interessante mostra "Il Castello della Fortuna - trenta secoli alla ricerca della Buona Sorte" che resterà aperta fino al 22 novembre. Tappa successiva della visita del presidente Formigoni ad Abbiategrasso è stata l´inaugurazione della nuova ala dell´ospedale. Sviluppata su 5 piani per un totale di 76 posti letto, la struttura ospita il Pronto Soccorso, il reparto dedicato al piede diabetico e alle altre malattie metaboliche, il piano per le cure mediche ad alta intensità e quello riservato all´area chirurgica. Il costo dell´intervento di riqualificazione è stato di 5,7 milioni di euro, di cui 3,4 a carico dello Stato e di Regione Lombardia e i restanti 2,3 coperti con fondi dell´Azienda Ospedaliera di Legnano di cui fanno parte - oltre a quello di Legnano - anche gli ospedali di Cuggiono, Magenta e Abbiategrasso. .  
   
   
SALE - SPAZI ARTE LEGNANO 11 NOVEMBRE 2009 ORE 21 OMAGGIO A CARLO ZAULI  
 
Legnano, 26 ottobre 2009 - La città di Legnano omaggia Carlo Zauli, uno dei più importanti scultori del Novecento. A Palazzo Leone da Perego infatti verrà installata - per la prima volta dopo vent´anni - “La Grande Natura”, opera monumentale e di grande impatto che l´artista ideò e creò appositamente per la Xi Quadriennale di Roma del 1986, all´interno delle iniziative di Sale, che vedono negli spazi espositivi cittadini le mostre di Sebastian Matta (Palazzo Leone da Perego), Aligi Sassu e Enrico Savi (Castello visconteo). Per Enrico Cozzi, assessore alla Cultura di Legnano “l´omaggio a Zauli rientra nella attività di ricerca e riscoperta che la nostra amministrazione ha svolto in quasi un decennio di mostre ed eventi culturali. Da sempre, infatti, è stata nostra prerogativa cercare di studiare e valorizzare l´opera di autori significativi ma di nicchia. Dopo le mostre di Ipousteguy e l´omaggio a Broggini, esporre un lavoro così importante di Zauli dimostra la nostra attenzione per la grande storia della scultura europea”. L´opera sarà presentata al pubblico, a Palazzo Leone da Perego, mercoledi 11 novembre, ore 21. 00, nel corso di una conferenza con Flavio Arensi, direttore di Sale, e Flaminio Gualdoni, curatore del volume monografico “Carlo Zauli, scultore”. Nella monografia dedicata a Carlo Zauli, pubblicata da Silvana editoriale in occasione della personale che la scorsa primavera la Fondazione Palazzo Bricherasio e la città di Torino hanno dedicato all´artista, Flaminio Gualdoni analizza e contestualizza, in una nuova e più ampia prospettiva storico-critica, l’opera di una delle personalità artistiche preminenti della scultura italiana del secondo novecento. Il volume “Carlo Zauli, scultore”, è arricchito da storici saggi critici integrali di Giorgio Cortenova, Davide Lajolo e Claudio Spadoni, nonché da un’inedita sezione di fotografie d’arte del fotografo Antonio Masotti che raccontano più di 20 anni dell’artista Carlo Zauli. Già in passato Sale ha ospitato all´interno delle sue esposizione opere di grandi maestri. In primavera, durante la monografica dedicata a James Ensor, infatti, sono state presentate tre incisioni inedite e una scultura di Luigi Broggini. Inoltre, la città è stata negli anni arricchita della presenza di alcune opere di scultori contemporanei, dal grande “Ciclista” di Aligi Sassu, al “Martire” di Ettore Greco fino agli “Angeli” di Ugo Riva, lavori tuttora visibili. L’esposizione dell’opera “La Grande Natura”, che rimarrà in mostra nei giardini di Palazzo Leone da Perego per alcuni mesi, manifesta, anche al semplice passante, l’apice della maturità scultorea dell’artista, intrisa di pura poesia visuale della forma. L’opera è sensuale, effusione di un’erotica in cui la “natura” emerge “non come ispirazione, ma identificazione ed epifania della naturalità della materia e della forma”. Carlo Zauli è considerato indiscutibilmente una delle figure eminenti della scultura italiana del secondo novecento. Dopo aver vinto negli anni cinquanta i principali riconoscimenti dedicati all’arte ceramica, dai cui codici formali ben presto si distacca, inizia un percorso evolutivo che lo condurrà, già sul finire degli anni sessanta, ad esprimere pienamente la propria vocazione scultorea. In questi anni matura il proprio linguaggio artistico, intriso di atmosfere informali intrecciate ad una armoniosa ma dirompente “naturalità”: sono gli anni di un crescente successo internazionale. Dal 1958, anno nel quale sono realizzati i grandi altorilievi per la reggia di Baghdad e il Poligrafico di Stato del Kuwait, vede la propria fama crescere continuamente, fino a spingersi, tra gli anni settanta ed ottanta, a tutta l’Europa, il Giappone, l’America del Nord, dove realizza esposizione e colloca opere in permanenza. Carlo Zauli è nato nel 1926 a Faenza, dove è scomparso nel 2002. Le sue opere sono presenti oggi in più di quaranta musei in tutto il mondo. L´iniziativa legnanese nasce da una collaborazione con la Galleria Bianconi di Milano e il Museo Carlo Zauli di Faenza. .  
   
   
GOLF - EUROTOUR: CASTELLO MASTERS A MICHAEL JONZON, 25.I CANONICA E TADINI  
 
Roma, 26 ottobre 2009 - Lo svedese Michael Jonzon (264 - 64 68 65 67) ha vinto il Castello Masters Costa Azahar, che si è disputato sul percorso del Club de Campo del Mediterraneo, a Castellon in Spagna. Il trentasettenne di Skara ha ottenuto il secondo titolo nel circuito, a distanza di dodici anni del primo (Portuguese Open), grazie a un birdie sull´ultima buca con il quale ha distanziato di un colpo il connazionale Christian Nilsson (265 - 69 66 65 65) e il tedesco Martin Kaymer (63 67 68 67). Al quarto posto con 267 l´iberico Sergio Garcia, campione uscente e organizzatore del torneo, al quinto con 268 l´olandese Maarten Lafeber, al sesto con 269 l´australiano Robert Allenby e il danese Soren Hansen. Hanno concluso entrambi al 25° posto con 275 Alessandro Tadini (65 72 68 70), sceso dal 20°, ed Emanuele Canonica (65 69 73 68), risalito dal 36°. Nel 70 di Tadini quattro birdie e tre bogey, nel 68 di Canonica cinque birdie e due bogey. Jonzon ha ricevuto una assegno di 333. 330 euro su un montepremi di 2. 000. 000 di euro. Con i 18. 700 euro guadagnati Tadini è 121° con 232. 759 euro nell´ordine di merito che lascia la ´carta´ per l´European Tour 2010 ai primi 115. Alps Tour: In Francia Vince Rosier, Nella Money List Prevale Andrea Perrino - Il francese Ghislain Rosier (280 - 67 74 70 67) ha superato in spareggio l´inglese Steve Lewton (280 - 72 70 70 68) e si è aggiudicato il titolo del Masters 13, la gara che ha concluso l´Alps Tour sul percorso del Pont Royal Gc a Mallemont, in Francia. Al terzo posto con 282 l´altro inglese Phil Rowe, al quarto con 283 i transalpini Bruno-teva Lecuona, Kenny Le Sager, Fabien Marty e Benoit Teilleira, insieme all´inglese Matthew Baldwin. Italiani in bassa classifica: al 26° posto con 294 Michele Zanini (72 76 74 72), al 31° con 295 Marco Guerisoli (70 76 75 74), al 34° con 296 Alberto Campanile (74 75 72 75), al 41° con 300 Andrea Zani (77 72 76 75). Non hanno superato il taglio Andrea Rota, 61° con 155, Giacomo Tonelli, 74° con 158, e Simone Brizzolari 76° con 159. Si è ritirato Federico Malossini. Andrea Perrino, che non ha partecipato, ha vinto l´ordine di merito con 48. 285 punti, e ha ottenuto la ´carta´ per il Challenge Tour 2010 insieme ai quattro giocatori che lo hanno seguito in graduatoria: l´inglese Steve Lewton (E 33. 859) e i francesi Julien Xanthopoulos (33. 734), Baptiste Chapellan (30. 019) e Fabien Marty (29. 612). Tra i primi 50 classificati, che sono rimasti nell´Alps Tour, Marco Crespi (11°), Marco Guerisoli (14°), Paolo Terreni (19°), Matteo Delpodio (24°), Stefano Reale (35°), Michele Zanini (44°) e Andrea Zanini (48°). Il vincitore ha ricevuto in premio 7. 250 euro sui 50. 000 in palio. Pga Tour: Troy Matteson Prende Il Largo - Con il secondo giro consecutivo in 61 colpi Troy Matteson (194 - 72 61 61) ha preso il largo nel Frys. Com Open, la terza delle cinque gare delle Fall Series che si sta svolgendo sul percorso del Grayhawk Gc a Scottsdale in Arizona. Matteson ha tre colpi di vantaggio sui secondi classificati, Webb Simpson, Tim Clark e Chris Stroud, e quattro su un gruppetto formato da Bill Lunde, Jamie Lovemark, Nick O´hern, Ryan Moore e Rickie Fowler. Ha perso terreno Mike Weir, da 11° a 38° con 204, ed è rimasto in retrovia Rory Sabbatini, 48° con 205. Il montepremi è di cinque milioni di dollari ($ 900. 000 al vincitore). Alla Lombardia Il Trofeo Nazionale Dell´attivita´ Giovanile - Sul percorso dell´Adriatic Golf Club Cervia la selezione della Lombardia ha vinto con 936 colpi l´Viii Trofeo Nazionale dell´Attività Giovanile. Al secondo posto con 953 il Lazio, al terzo con 956 Valle d´Aosta/piemonte/liguria, al quarto con 959 Emilia Romagna/marche, al quinto con 974 Veneto/friuli/trentino Alto Adige, al sesto con 998 Toscana/umbria e al settimo con 1. 070 Sud e Isole. La Lombardia ha dominato il torneo prendendo la vetta nella prima giornata dedicata ai foursomes (4 risultati su 5 validi per la graduatoria) con 313 colpi (L. Portelli/m. Buonincontri 81, C. Citterio/l. Mastrogiovanni 81, N. Capra/r. Broadhurst 83, A. Taboni/m. Archetti 76, G. Bossi/l. Gobbi 75) seguita con 324 da Valle d´Aosta/piemonte/liguria, con 328 da Emilia Romagna/marche e dal Lazio, con 335 da Toscana/umbria, con 346 da Veneto/friuli/trentino Alto Adige e con 368 da Sud e Isole. Nella seconda giornata (singoli medal con otto risultati su dieci validi per la graduatoria) la Lombardia ha segnato ancora il miglior score (623) con i seguenti parziali: Chiara Citterio 76, Anna Taboni 82, Luca Gobbi 76, Marco Archetti 72, Richard Broadhurst 80, Giorgio Bossi 81, Niccolò Capra 83, Michele Buonincontri 74, Luca Mastrogiovanni 84, Luca Portelli 82. Il Lazio, subito a ridosso con 625, ha guadagnato la seconda posizione (in campo Maria Vittoria Cantarini 79, Federica Maria Costantini 77, Tommaso Trillò 76, Philip Geerts 77, Edoardo Romanazzi Carducci 80, Marco Pirino 73, Renato Paratore 82, Daniele Bomarsi 81, Edoardo Raffaele Lippparelli 82, Valerio Incocciati 90). Alla gara hanno preso parte le rappresentative delle sette zone in cui è stata divisa convenzionalmente l´Italia in relazione all´organizzazione della stessa attività. Le compagini erano composte di dieci giocatori: otto ragazzi, dei quali due under 18, due under 16, due under 14 e due under 12, e due ragazze under 18. .