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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Ottobre 2009 |
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FATTORIA SOLARE DA 5 MEGAWATT NEL PALERMITANO” DATI STATISTICI SU AUTORIZZAZIONI PER LE FONTI RINNOVABILI |
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Palermo 27 ottobre 2009 – Un campo fotovoltaico da 5 megawatt capace di produrre 9. 100. 000 kwh all’anno, pari al consumo di 2500 famiglie. La “fattoria solare”sorgerà in località Scardino (territorio di Monreale, Pa), sarà realizzata dalla società Heliospower (gruppo Airon) che investirà circa 25 milioni di euro sull’impianto che dovrebbe essere pronto entro il primo semestre del 2010. Il decreto autorizzativo è stato emesso nei giorni scorsi dal “Servizio Ii- risorse minerarie ed energetiche” dell’assessorato all’Industria, diretto da Francesca Marcenò. “Si tratta di un impianto di ultima generazione che integra le attività agricole con la produzione di energia elettrica. Il progetto – spiega l’assessore – prevede anche l’inserimento di 3000 piante e la realizzazione di un bacino idrico artificiale che servirà sia per la raccolta dell’acqua sia da rifugio per la fauna. Non sono previste installazioni permanenti di cemento armato e a regime darà occupazione ad una decina di persone”. L’assessore Venturi, per l’occasione, rende noti i dati statistici relativi agli impianti per fonti rinnovabili autorizzati in Sicilia, a partire dal 2005. I dati sono aggiornati al 21 ottobre 2009. “Le autorizzazioni sono, fino a questo momento - dice Venturi - 139 per una potenza complessiva di 1305,775 megawatt. Sono 88 gli impianti fotovoltaici, 26 quelli eolici, 15 di biomassa, 6 cavidotti, 2 di cogenerazione, 1 solare termodinamico, 1 di biogas” I 26 impianti eolici (4 in provincia di Agrigento, 2 nel Nisseno e 2 nel Catanese, 3 a Enna e 3 a Messina, 6 nel Palermitano, 1 a Ragusa e 5 nel Trapanese) sviluppano complessivamente una potenza di 1031,25 megawatt. Mentre gli 88 impianti fotovoltaici producono 115,328 megawatt. L’attività dell’assessorato – dall’insediamento di Marco Venturi - ha subito un nuovo impulso, come testimoniano i dati relativi alle conferenze di servizi degli ultimi due mesi (42 a settembre, circa 60 ad ottobre) ma anche le autorizzazioni concesse. “Sono state concesse – prosegue Venturi – 12 autorizzazioni nel periodo che va da giugno ad ottobre. 8 relative alla realizzazione di impianti fotovoltaici, 3 per le biomasse ed uno per un impianto eolico”. Istanze Da Autorizzare. Sono complessivamente 1198 le istanze in attesa di autorizzazione presso il dipartimento Industria (servizio Ii-risorse energetiche e minerarie): 146 per l’eolico, 31 per le biomasse, 6 per il termo solare dinamico, 1004 per il fotovoltaico, 4 per gli ibridi, per una potenza complessiva pari a 13. 037,63 megawatt. Il numero di impianti fotovoltaici – rispetto al numero complessivo di istanze – è pari all’84,30%, l’eolico arriva al 12,26% ma i 146 impianti di quest’ultimo settore svilupperanno una potenza pari al 60,18% (circa 7800 megawatt), mentre i 1004 impianti fotovoltaici arriveranno a produrre circa 4300 megawatt. . |
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KOCIJANCIC CONTRO RIGASSIFICATORE DI ZAULE (TS) |
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Trieste, 27 Ottobre 2009 - L´inaugurazione la scorsa settimana del nuovo impianto di rigassificazione off-shore al largo della costa di Rovigo consentirà di fornire il 10% del fabbisogno nazionale di gas, che sarà garantito per i prossimi 25 anni dal Qatar, primo produttore mondiale di gas naturale e ciò consente al consigliere regionale Igor Kocijancic (Sa-prc) di ribadire la sua netta contrarietà alla costruzione di un analogo impianto a Zaule, tra Trieste e Muggia. Entusiasmo della Edison, del Governo e, in particolare, del ministro allo sviluppo economico Claudio Scajola, orgoglioso del nuovo impianto che potrà immettere in rete fino a 8 miliardi di metri cubi di gas, più o meno il 10% del fabbisogno nazionale, sottolinea Kocijancic che però precisa che quando si dice "fino a", molte volte significa che si pensa di immetterne di meno. Senza trascurare - aggiunge, le parole di Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison, e dello stesso ministro Scajola, secondo i quali l´impianto di Rovigo, da solo, basta a mettere il Paese in sicurezza dal rischio black out, ma non è sufficiente per rendere meno pesanti le bollette delle famiglie. Il ministro Scajola aggiunge che bisogna accelerare anche sugli impianti di Priolo e Trieste (Zaule), perché la nostra politica è quella di fare dell´Italia l´hub energetico del Mediterraneo, punto di arrivo e di transito anche per altri Paesi europei. Nel dire questo - evidenzia Kocijancic - Scajola ammette che ulteriori rigassificatori non servirebbero, anche perché negli stessi giorni in cui si inaugurava l´impianto di Rovigo si è svolto in Russia uno dei vertici informali più pubblicizzati degli ultimi anni, quello tra Putin e Berlusconi, che hanno dialogato in videoconferenza con il primo ministro turco Erdogan, lo sceicco del Qatar e l´ex cancelliere tedesco Schroeder, attualmente a capo del comitato internazionale per la costruzione del gasdotto Itgi, meglio conosciuto con la denominazione di South Stream (flusso meridionale), che dovrebbe garantire ulteriori forniture dal bacino del Caspio (bypassando l´Ucraina attraverso Turchia e Grecia) per dieci miliardi di metri cubi di gas all´anno, ben oltre un ulteriore 10% del fabbisogno nazionale. Non parliamo poi degli altri progetti di gasdotto che ci interessano da vicino e degli investimenti Eni in Russia (tecnologia per ulteriori forniture di gas), che dimostrano profonde sinergie tra i due stati e rende davvero difficile una previsione di future chiusure di rubinetti russe a svantaggio dell´Italia. E´ evidente, parole del ministro Scajola, che Trieste (Zaule) diventa "indispensabile nella politica energetica italiana" non già per garantire continuità di fornitura a tariffe ridotte - conclude Kocijancic - ma solo per poterlo rivendere ad altri paesi dell´Ue (e dell´Europa extra Ue). Noi ribadiamo di non starci e di non volere un rigassificatore a Trieste, sempre molto impattante e di ora in ora più inutile. . |
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EDISON: PIENA OPERATIVITA’ DELLA JOINT VENTURE ELPEDISON IN GRECIA
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Milano, 27 ottobre 2009 – Si sono concluse le operazioni che hanno consentito di dare piena operatività alla joint-venture Elpedison Power, la cui costituzione era stata definita il 3 luglio 2008 tra Edison, Hellenic Petroleum e gli azionisti di minoranza di Thisvi Sa (le società Hed Sa e Halcor Sa). Tale società è proprietaria della centrale Ccgt da 420Mw di Edison in costruzione a Thisvi in Grecia (precedentemente controllata da Thisvi Sa) e della centrale Ccgt da 390Mw a Salonicco (precedentemente controllata da Energiaki Thessalonikis Sa, una società del gruppo Hellenic Petroleum). Inoltre, Edison e Hellenic Petroleum hanno costituito Elpedison Trading che opererà come società di trading per la vendita di energia elettrica e la gestione di servizi. Per permettere il rifinanziamento del debito esistente di Elpedison Power sono stati emessi tre prestiti obbligazionari per un importo complessivo di 265 milioni di euro, garantiti pro-quota dagli azionisti diretti e indiretti di Elpedison Power. Prima di ciò, era stata costituita Elpedison Trading Sa, società interamente controllata da Elpedison Bv (controllata congiuntamente da Edison e Hellenic Petroleum), e Thisvi Sa era sta fusa per incorporazione, con efficacia 9 settembre 2009, in Energiaki Thessaloniki Sa, proprietaria della centrale di Salonicco, che ha deciso in seguito di cambiare la denominazione in Elpedison Power Generation Sa. Successivamente alla fusione, in data 15 ottobre 2009, sempre in esecuzione degli accordi del 3 luglio 2008, la società Elpedison Bv, azionista di controllo di Elpedison Power, ha trasferito a Hed ed Halcor il 21% delle azioni rappresentanti il capitale sociale di Elpedison Power a fronte del pagamento di un corrispettivo di circa 30,7 milioni di euro. Al termine di tale processo di fusione Elpedison detiene il 75% di T-power mentre il rimanente 25% è stato acquistato dagli azionisti di minoranza di Thisvi (Hed Sa e Halcor Sa) a fronte del pagamento di un conguaglio. La joint venture Elpedison Power era stata annunciata e descritta nei precedenti comunicati del 3 luglio 2008 e del 12 marzo 2009. . |
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ENERGIA: ASSOCIAZIONI CONTRO CENTRALE IN VALBASENTO |
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Potenza, 27 ottobre 2009 - Le associazioni Allelammie, Mp3, Coldiretti Pisticci, Centro Studi Gymnasium, La Spiga, Unitre, Unione Consumatori, Act in Circus, Forum Ambientalista Basilicata, Sacco e Vanzetti Pomarico contro l´insediamento dell´impianto termoelettrico di 750 Mwe in Valbasento. “Per questo reputano prioritario – sostengono le associazioni in un comunicato stampa congiunto - che gli amministratori e le forze politiche locali (giunta e consiglio comunale e provinciale, partiti) dando seguito alle azioni formali già intraprese in questi ultimi anni, intervengano con coerenza e senza più esitazioni presso la Regione Basilicata (che inspiegabilmente ha rinunciato al ricorso al Tar, nonostante le sollecitazioni provenienti dal territorio), mettendo in campo tutte le azioni necessarie per scongiurare il rischio rappresentato dalla mega centrale”. Per le associazioni “la centrale non rappresenterebbe un´occasione di sviluppo per il territorio, che oggi corrisponde solo ad una mega piattaforma di smaltimento rifiuti, ma forse la sua pietra tombale”, mentre “il soddisfacimento delle esigenze delle industrie in Valbasento da parte della mega centrale appare come dato fortemente demagogico”. “E´ arrivata l´ora di chiedersi quale futuro spetta alla nostra zona industriale, lasciata al destino dell´ ecologia passiva (reflui e oli esausti) e di mega progetti energetici (centrali, inceneritori e depositi di gas)" e di mettere in campo "un progetto serio e lungimirante che porti alla riconversione della zona industriale in un polo d´eccellenza di ricerca sulle fonti rinnovabili (in linea con il nuovo Piano Energetico regionale) e, più in generale, di innovazione tecnologica che assicuri un futuro meno drammatico ai pochi (ma preziosi) lavoratori rimasti e faccia ripartire un territorio fermo oramai da troppo tempo”. . |
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“PRODUZIONE E PREFABBRICAZIONE DI CALCESTRUZZO" - EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 27 ottobre 2009 - La produzione di prefabbricati e di calcestruzzo preconfezionato, nel 2008, evidenzia una dinamica tendenzialmente recessiva, in linea con l’evoluzione del mercato edile. L’area della prefabbricazione mostra una quasi assoluta stabilità (+0,4%), scontando la debolezza della congiuntura economica che induce le imprese a rinviare gli investimenti in nuovi insediamenti. Le dinamiche recessive del sistema edilizio nazionale acuiscono la situazione di sovracapacità produttiva di quest’area e provocano la cessazione dell´attività da parte delle imprese minori meno differenziate. Poche aziende operano a livello nazionale e risultano, talvolta, diversificate nel settore edile; la loro presenza sul mercato nazionale è supportata da un’ampia rete di vendita. In genere l’ambito di azione si sviluppa su scala regionale o interregionale, in quanto i costi di trasporto delle strutture limitano l’area territoriale di mercato. Nell’area del preconfezionamento l’attività produttiva si contrae del 7,8%, a causa del rallentamento del settore edile nel suo complesso e delle opere pubbliche in particolare. La maggior dinamica delle attività di ristrutturazione rispetto alle nuove costruzioni rappresenta un ulteriore elemento a sfavore di quest’area in quanto nelle prime si rileva un minor utilizzo di calcestruzzo preconfezionato. La struttura del settore tende ad evolvere verso una maggiore concentrazione, per effetto delle acquisizioni messe in atto dai gruppi maggiori, senza tuttavia tradursi in modifiche sostanziali nella numerosità degli impianti esistenti. La competizione resterà circoscritta a specifiche aree territoriali per le aziende minori mentre, a livello di aziende maggiori, lo scarso raggio d’azione dei singoli impianti di betonaggio si tradurrà nella necessità di accrescere il numero degli impianti posseduti per aumentare la massa critica e coprire le aree geografiche di maggior interesse. Le aspettative degli operatori del settore sono orientate verso una contrazione del mercato nell´ordine del 15-20% per quanto riguarda i prefabbricati e del 10-15% per guanto riguarda il preconfezionato, in relazione alla scarsa dinamica del settore delle costruzioni. Dati Di Sintesi 2008
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Prefabbricazione |
Preconfezionamento |
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Numero di imprese |
240 |
1. 500 |
Numero di addetti |
13. 000 |
8. 000 |
Numero medio di addetti per impresa |
54,2 |
5,3 |
Valore della produzione a prezzi ex-fabrica (Mn. Euro) |
2. 530,0 |
4. 160,0 |
Variazione media annua della produzione 2004/2008 (%) |
0,4 |
-7,8 |
Fatturato per addetto (‘000 euro) |
194,6 |
520,0 |
Valore aggiunto (Mn. Euro) |
569,3 |
582,4 |
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) |
43,8 |
72,8 |
Quota della produzione dei primi 4 gruppi(a) (%) |
23,4 |
33,1 |
Previsioni di sviluppo della produzione(a): |
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· 2009/2008 (%) |
-15-20 |
-10-15 |
· tendenza di medio periodo |
stabile |
stabile |
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| a) - in valore Fonte: Databank . |
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CASE ED EDIFICI IN LEGNO - COSTRUIRE STRUTTURE A GRANDE SCALA CONVEGNO PROMO_LEGNO A VERONA |
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Milano, 27 ottobre 2009 - Si terrà venerdì 20 novembre 2009 a Verona il convegno promo_legno “Costruire strutture a grande scala”. Il tema delle grandi strutture di legno acquista, in questo convegno, numerose sfaccettature: si parlerà di “grandi altezze” con gli edifici multipiano nel centro città, di “grandi strutture” industriali e per uffici e anche di “grandi edifici abitativi”, con l’interessante esperienza della costruzione delle palazzine di 3 piani, completamente realizzate in legno nell’ambito del progetto C. A. S. E in Abruzzo. Il programma prevede la partecipazione dell’architetto berlinese Tom Kaden (Kaden- Klingbeil Architekten), che illustrerà il progetto di un edificio di 7 piani a Berlino, del Dott. Renzo Savoia (Contec Ingegneria, Vr) che racconterà l’esperienza dell’edificazione di un grande stabilimento industriale nei pressi di Verona, del dott. Erwin Mayr (Juwi Energie Rinnovabili) in veste di committente di un grande edificio per uffici che ospita più di 300 dipendenti e dell’Ing. Nicola Finato che porterà l’esperienza maturata da Sistem Costruzioni in Abruzzo. Il programma è introdotto da una relazione dell’Ing. Andrea Bernasconi sui prodotti per edilizia a base di legno più innovativi e adatti alle costruzioni a grande scala. Il convegno, che ha ricevuto il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri, dell’Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri della provincia di Verona, si terrà presso il Montresor Tower Hotel di Bussolengo (www. Montresorhotels. Com) venerdì 20 novembre dalle ore 15. 00 alle ore 19. 15. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione attraverso il sito www. Promolegno. Com. . |
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LIGURIA, PIANO CASA: LEGGE PUNTO DI EQUILIBRIO TRA DIVERSE ESIGENZE, DISPONIBILE AD ACCOGLIERE IN AULA PROPOSTE MIGLIORATIVE |
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Genova, 27 Ottobre 2009 - "Dopo la valutazione positiva in commissione della legge sul piano casa avvenuta questa mattina, come Giunta siamo disponibili ad accogliere ogni proposta migliorativa, nell´ambito della discussione che si terrà in Aula, fermi restando, oltre ai criteri di salvaguardia del territorio, la scelta di agevolare particolarmente le piccole abitazioni e di promuovere il risparmio energetico e l´uso di materiali tradizionali della cultura edilizia ligure". Lo ha detto oggi l´assessore regionale all´Urbanistica, Carlo Ruggeri, dopo la conclusione in Vi commissione dell´esame del disegno di legge 144, approvato dalla Giunta il 10 luglio scorso riguardante "Misure urgenti per il rilancio dell´attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico - edilizio" conosciuto anche come "piano casa". "Dopo le prime sedute della Commissione - ha spiegato l´assessore Ruggeri - che si erano protratte per tre giorni e nelle quali erano stati esaminati solamente i primi tre articoli, il voto su tutti i rimanenti articoli e sull´intero testo di legge è stato possibile in quanto i consiglieri di maggioranza hanno ritirato tutti gli emendamenti proposti e la minoranza, pur mantenendo i propri emendamenti, ha ritenuto di non illustrarli nel corso dei lavori". "La legge - ha continuato Ruggeri - è stata poi approvata con il voto contrario della minoranza di centrodestra e l´astensione del rappresentante dei Verdi". "Nelle dichiarazioni rilasciate in commissione - ha aggiunto l´assessore regionale - i rappresentanti della maggioranza hanno giudicato la legge come punto di equilibrio fra le diverse esigenze volte a consentire un rilancio dell´attività edilizia, attraverso la possibilità di ampliamento di edifici a prevalente destinazione residenziale ed il rispetto delle particolarità ambientali e paesistiche della Liguria". L´assessore all´Urbanistica Carlo Ruggeri ha preso atto che il ddl della Giunta è stato "positivamente valutato anche per gli scopi di riqualificazione urbanistica ed edilizia che si prefigge e ha dichiarato la disponibilità ad accogliere in Aula qualsiasi proposta migliorativa". . |
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I TEMPI DI VENDITA DEGLI IMMOBILI |
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Milano, 27 ottobre 2009 - Un’analisi realizzata dall’Ufficio Studi Tecnocasa ha preso in esame l’andamento dei tempi medi di vendita degli immobili nell’ultimo anno. Il periodo analizzato va da Ottobre 2008 a Ottobre 2009. Si sono considerate le grandi città ed i rispettivi hinterland e i capoluoghi di provincia. Gli ultimi dati ci dicono che nelle grandi città le tempistiche di vendita sono intorno a 146 giorni contro i 134 giorni registrati esattamente un anno fa. A seguire i capoluoghi di provincia con una media di 169 gg contro i 168 di Ottobre 2008 ed infine i comuni dell’hinterland delle grandi città che hanno fatto registrare 181 gg contro 180 di Ottobre 2008. In un anno si evidenzia quindi una sostanziale stabilità dei tempi di vendita nei capoluoghi di provincia e nell’hinterland delle grandi città. Da notare come nelle realtà metropolitane i tempi di vendita siano più brevi rispetto alle altre, a conferma di un maggiore turn over. Da Ottobre 2008 a Ottobre 2009 si registra nelle grandi città un aumento dei tempi di vendita di 12 giorni. Palermo, Verona e Milano sono le città i cui tempi di vendita sono maggiori con 186 gg, 173 gg e 155 gg. Tra i comuni dell’hinterland la tempistica maggiore si registra nella province di Verona 231 gg, Palermo con 214 gg e Milano con 205 gg. Tra i capoluoghi di provincia le tempistiche più lunghe si registrano ad Enna con 229 gg, Trapani con 227 gg e Asti con 225 gg. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . |
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EDILIZIA BASILICATA: EFMEA, GARA ABILITA’ MURATORI |
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Potenza, 27 ottobre 2009 - Una singolare sfida di abilità tra muratori della provincia di Potenza in competizione con quelli pugliesi: è l’iniziativa promossa dall’Efmea (Ente Formazione Maestranze Edili ed Affini) di Potenza che ha aderito alla nuova edizione della manifestazione “Ediltrophy 2009” (cosiddetta “Gara nazionale del muratore”), che vedrà la finale in collaborazione con il Saie di Bologna (Salone Internazionale dell’Edilizia). La manifestazione, allestita sede regionale del Formedil di Bari, è davvero ben riuscita. Agguerritissime le 10 squadre in gara che, oltre a dimostrare grandi capacità professionali, hanno evidenziato un fiero spirito di appartenenza alla categoria. La gara, realizzata con l´intento di promuovere il patrimonio professionale della manodopera italiana Regionale, prevedeva la costruzione di una colonna elicoidale in muratura lavorato "faccia a vista", un manufatto apparentemente non molto complesso, ma che in realtà nascondeva alcune insidie nelle quali sono inciampate diverse squadre. La Basilicata è stata rappresentata da Giuseppe e Rosario Ferrenti, padre e figlio, provenienti da Venosa, titolari di un´impresa artigiana che da oltre 30 anni opera nel settore delle costruzioni. Un vero “mastro muratore” con il proprio giovane allievo. Pur non essendo riusciti ad aggiudicarsi il premio, i due lucani, sostenuti da vicino dal Direttore dell´Efmea dott. Palma e dai due delegati dell´Ente E. Pedone e G. Galella, hanno dato prova di ottime capacità costruttive riuscendo a completare il manufatto in modo corretto. La direzione dell’Efmea sottolinea che la gara ha rappresentato uno stimolo per le maestranze edili della provincia di Potenza ad accrescere la qualificazione professionale e specialistica. Ci sono figure professionali specifiche che è necessario formare specie per prepararsi al Piano Casa (nazionale e regionale) e alle nuove norme in materia anti-sismica e di risparmio energetico. . |
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“SISTEMI DI SICUREZZA E DI AUTOMAZIONE DI EDIFICI” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 27 ottobre 2009 - Il settore della sicurezza attiva non vive un momento favorevole, influenzato dalla generale recessione dell’economia nazionale ed internazionale. La produzione di componenti segna una contrazione piu’ intensa rispetto al 2008, caratterizzata da un andamento negativo delle esportazioni e del mercato interno. Le esportazioni risultano penalizzate dal rallentamento dello sviluppo dei paesi dell’Est Europa dell’Asia e dalla crisi del settore delle costruzioni nei principali paesi europei. Sul fronte interno la dinamica negativa della domanda si giustifica principalmente con la contrazione degli investimenti in edilizia, con la ridotta propensione agli investimenti delle imprese e con le limitate risorse disponibili di enti locali e in generale della Pubblica Amministrazione, che comunque continua a dimostrare un interesse crescente verso le soluzioni di controllo del territorio dei luoghi pubblici. Si stabilizzano le importazioni, che incrementando il proprio peso sulla domanda interna, continuano a rappresentare una seria minaccia per i produttori nazionali, sia per l’espansione di gruppi multinazionali emergenti sia per il consolidamento dei prodotti di primo prezzo di origine orientale. Nel breve periodo il mercato dell’automazione di edifici presenta una battuta d’arresto provocata principalmente dalla frenata degli investimenti (soprattutto nell’ambito commerciale e dell’enterntainment). Il mercato italiano regge abbastanza l’onda negativa della contrazione del settore delle costruzioni non residenziali, grazie all’evoluzione della domanda, che si dimostra piu’ attenta e disponibile nei confronti dell’offerta di sistemi intelligenti di gestione degli impianti, che permettono di contenere i consumi energetici dell’edificio, come richiesto e stimoalto dalle ultime normative. Nel settore della builinding automation acquista una crescente importanza l’offerta di servizi, anche se non rallenta le competizione sul prezzo delle soluzioni offerte. Tenderà ad accentuarsi ulteriormente il livello di concentrazione dell’offerta nazionale, in relazione al progressivo rafforzamento dei principali operatori multinazionali. Dati Di Sintesi
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Numero di imprese |
300 |
Numero di addetti |
4. 600 |
Numero di addetti per impresa |
15 |
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Valore della produzione 2008 area componenti (Mn. Euro) |
368,0 |
Variazione media annua della produzione 2008/2004(a) |
-1,9 |
Quota di produzione prime 4 imprese area componenti |
39,9 |
Export/produzione area componenti (%)(a) |
35,9 |
Import/mercato area componenti (%)(a) |
37,7 |
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Valore del mercato 2008 (Mn. Euro): |
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· componenti |
379,0 |
· sistemi |
231,0 |
· automazione di edifici |
273,0 |
Variazione media annua del mercato 2008/2004(a) |
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· componenti (%) |
5,2 |
· sistemi (%) |
5,0 |
· automazione di edifici (%) |
3,5 |
Quota di mercato prime 4 imprese(a): |
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· componenti (%) |
27,2 |
· sistemi (%) |
57,4 |
· automazione di edifici (%) |
65,8 |
Previsioni di sviluppo del mercato 2009 |
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· componenti (%) |
-1,6 / -0,6 |
· sistemi (%) |
-1,5 / -0,5 |
· automazione di edifici (%) |
-1,5 / -0,5 |
Previsioni di sviluppo del mercato nel medio-lungo periodo |
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· componenti |
Crescita |
· sistemi |
Crescita |
· automazione di edifici |
Crescita |
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| a) - in valore Fonte: Databank . |
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GRUPPO CIR: UTILE NETTO DEI NOVE MESI IN CRESCITA A 138 MILIONI (+17,8%) |
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Milano, 27 ottobre 2009 – Il Consiglio di Amministrazione di Cir-compagnie Industriali Riunite Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2009. Andamento della gestione - Il gruppo Cir ha chiuso i primi nove mesi del 2009 con un utile netto consolidato di 138 milioni di euro, in crescita del 17,8% rispetto al dato del 2008 (117,1 milioni di euro) nonostante la profonda recessione economica in corso. L’incremento è riconducibile soprattutto al significativo miglioramento del risultato delle attività finanziarie (positivo per 55,5 milioni di euro contro un dato negativo per 10,8 milioni nel 2008) che hanno beneficiato della ripresa dei mercati. Il risultato netto del gruppo è determinato anche dal contributo positivo delle società operative (5,8 milioni di euro) e dai proventi non ricorrenti per 76,7 milioni di euro derivanti dalla sottoscrizione da parte del socio Verbund dell’aumento di capitale in Sorgenia (nei primi nove mesi del 2008 i proventi non ricorrenti del gruppo erano stati pari a 65,2 milioni di euro). Risultano invece in calo i ricavi e i margini consolidati. Il loro andamento riflette le ripercussioni del negativo quadro economico sulle principali controllate operative, con la significativa eccezione delle attività nella sanità che continuano a crescere a doppia cifra. Nel corso del periodo il gruppo ha proseguito e rafforzato le azioni gestionali avviate negli ultimi mesi del 2008 per contrastare gli impatti della crisi globale. In particolare, nei settori media e componenti auto, tra i più penalizzati dall’attuale congiuntura, sono state intraprese rilevanti misure di efficienza e contenimento dei costi, che nel corso dei nove mesi hanno portato a un progressivo, seppur parziale, recupero di redditività. L’obiettivo di questa strategia, che prevede anche il mantenimento degli investimenti in nuove iniziative, è consentire a tutte le aziende del gruppo di affrontare i prossimi cicli economici con un assetto sempre più solido, efficiente e competitivo. Al 30 settembre 2009 la struttura finanziaria di Cir risulta ulteriormente rafforzata: l’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding è cresciuta a 111,1 milioni di euro (44,2 milioni di euro al 31 dicembre 2008). Risultati consolidati - I ricavi consolidati del gruppo Cir nei primi nove mesi del 2009 sono ammontati a 3. 152 milioni di euro, rispetto a 3. 532,9 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2008 (-10,8%). La variazione, nonostante la significativa crescita delle vendite di Hss, è riconducibile al calo dei ricavi delle altre principali società controllate. Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è stato pari a 205,8 milioni di euro (6,5% dei ricavi), rispetto a 357,1 milioni di euro nei primi nove mesi del 2008 (-42,4%). Il risultato operativo (Ebit) consolidato è ammontato a 104,8 milioni di euro, in riduzione rispetto a 254,2 milioni di euro nel 2008. La variazione rispetto allo scorso anno è dovuta alla contrazione dei risultati operativi delle principali controllate. L’utile netto consolidato del gruppo Cir nei primi nove mesi del 2009 è stato di 138 milioni di euro rispetto a 117,1 milioni nel corrispondente periodo del precedente esercizio (+17,8%). La crescita dell’utile è riconducibile soprattutto al significativo miglioramento del risultato delle attività finanziarie (55,5 milioni di euro contro un valore negativo di 10,8 milioni nei primi nove mesi del 2008) e alla realizzazione di proventi non ricorrenti per 76,7 milioni di euro (65,2 milioni nei primi nove mesi del 2008). Il contributo delle attività finanziarie ha beneficiato della ripresa dei mercati, che ha comportato un incremento di valore di circa 40 milioni di euro dei titoli in portafoglio, e dell’ulteriore disinvestimento da Medinvest, che ha determinato la realizzazione di plusvalenze per circa 44 milioni di euro. Il risultato netto del gruppo è stato determinato anche dal contributo positivo delle società operative per 5,8 milioni di euro. Il capitale investito netto consolidato al 30 settembre 2009 si è attestato a 3. 994,7 milioni di euro, rispetto a 3. 764,3 milioni a fine 2008, con un incremento di 230,4 milioni di euro dovuto essenzialmente agli investimenti in capacità produttiva di Sorgenia. L’indebitamento finanziario netto del gruppo Cir al 30 settembre ammontava a 1. 728,1 milioni di euro, rispetto a 1. 678,1 milioni di euro al 30 giugno 2009 e a 1. 685,4 milioni di euro al 31 dicembre 2008. L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da: - un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 111,1 milioni di euro (93,8 milioni di euro al 30 giugno 2009). La variazione rispetto a 44,2 milioni di euro al 31 dicembre 2008 è attribuibile principalmente a crediti di imposta di esercizi precedenti liquidati dall’Agenzia delle Entrate (29,9 milioni di euro), all’incasso di dividendi per 9,3 milioni di euro e al positivo adeguamento a fair value di titoli in portafoglio per circa 40 milioni di euro; - un indebitamento netto complessivo delle società operative di 1. 839,2 milioni di euro (1. 771,9 milioni di euro al 30 giugno 2009). La variazione rispetto a 1. 729,6 milioni di euro al 31 dicembre 2008 deriva principalmente dagli investimenti di Sorgenia in nuova capacità produttiva. La posizione finanziaria netta include la quota parte dell’investimento di Cir in Medinvest, che al 30 settembre 2009 ammontava a 81,3 milioni di euro. Nei primi nove mesi dell’anno il parziale disinvestimento da Medinvest ha comportato la realizzazione di proventi netti per circa 44 milioni di euro (62,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2008). La strategia di disinvestimento ha l’obiettivo di riequilibrare il portafoglio al fine di ottimizzare la struttura finanziaria del gruppo. La performance di Medinvest dall’origine (aprile 1994) al 31 dicembre 2008 ha registrato un rendimento annuo ponderato del portafoglio del 7,7%. Nei primi nove mesi del 2009 la performance è stata positiva (+8,9%). Il patrimonio netto consolidato totale al 30 settembre 2009 era pari a 2. 266,6 milioni di euro rispetto a 2. 078,9 milioni di euro al 31 dicembre 2008. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo si è attestato a 1. 367,6 milioni di euro rispetto a 1. 264,9 milioni di euro al 31 dicembre 2008. Al 30 settembre 2009 il gruppo Cir impiegava 12. 777 dipendenti (12. 969 al 31 dicembre 2008). Attività industriali Energia: Sorgenia - Nei primi nove mesi del 2009, in un contesto di mercato estremamente difficile a causa della recessione economica e del conseguente calo della domanda di energia, Sorgenia ha registrato una sostanziale tenuta dei ricavi rispetto allo scorso anno. La società, in particolare, ha beneficiato del buon risultato dell’attività elettrica, dovuto alla crescita del numero dei clienti (ora a quota 560mila) e dei volumi di vendita (+10%), mentre risultano in significativo calo, in linea con il mercato, le vendite di gas. Le ripercussioni del negativo andamento dell’economia hanno maggiormente influenzato i margini, in particolare nel terzo trimestre. Per quanto riguarda il piano industriale, sono partite le attività del parco eolico di San Gregorio Magno (Sa), il più grande di Sorgenia in Italia per capacità (39 Mw). Il nuovo impianto campano rafforza la presenza della società nel settore eolico nazionale, con una capacità installata di circa 70 Mw. È prossima anche la messa in esercizio della centrale a ciclo combinato (Ccgt) di Modugno (Ba), attualmente in fase di collaudo. Sorgenia ha chiuso i nove mesi con ricavi di vendita a 1. 733,7 milioni di euro, in lieve flessione (-2,4%) rispetto allo stesso periodo del 2008 (1. 777,3 milioni di euro). I ricavi dell’attività elettrica risultano invece in crescita del 5,5%. Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 96,4 milioni di euro, in calo del 18,8% rispetto ai 118,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2008. Il risultato dei nove mesi, nonostante la tenuta dell’attività elettrica e in particolare il contributo della generazione da fonti rinnovabili, è stato penalizzato da tre fattori: la contrazione dei margini di commercializzazione del gas naturale, per via dei minori volumi di vendita e dei minori prezzi; i maggiori accantonamenti effettuati sui crediti vantati nei confronti dei clienti, in relazione alla pesante situazione economica manifestatasi nel corso dell’anno; l’impatto negativo dell’adeguamento a fair value di contratti sottoscritti nell’esercizio precedente. Nel terzo trimestre la riduzione dei margini è stata determinata soprattutto dal calo dell’attività nel gas e dalla riduzione della contribuzione della partecipata Tirreno Power. L’utile netto consolidato è stato di 21,1 milioni di euro, rispetto a 39,8 milioni dell’analogo periodo del 2008. La variazione di tale indicatore, oltre che dei motivi sopra citati, ha risentito anche del maggiore carico fiscale dovuto all’innalzamento dell’aliquota dell’addizionale Ires (Robin Hood Tax) dal 5,5% al 6,5%. Media: Espresso - I risultati del gruppo Espresso nei primi nove mesi del 2009 vanno inquadrati nel contesto di pesante crisi che sta interessando l’economia e il mercato di riferimento. L’evoluzione recessiva ha in particolare determinato una contrazione significativa degli investimenti pubblicitari (-16,4% nei primi otto mesi del 2009) che ha interessato, seppur con differente intensità, praticamente tutti i mezzi. La stampa, con un calo del 23,9%, è tra i settori più colpiti. Anche la radio ha mostrato una diminuzione significativa (-15,8%), mentre la performance resta positiva per Internet la cui raccolta cresce del 6,2%. Parallelamente, in un contesto di calo dei consumi, anche le diffusioni delle testate quotidiane e periodiche hanno registrato un andamento negativo. I ricavi del gruppo nei primi nove mesi del 2009 sono ammontati a 640,9 milioni di euro, in flessione del 15,9% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (762,3 milioni di euro). I ricavi diffusionali, esclusi i prodotti opzionali, sono pari a 206,9 milioni di euro, mostrando un’apprezzabile tenuta (-0,8%) in un contesto di mercato fortemente critico. I ricavi diffusionali de la Repubblica mostrano un’evoluzione leggermente positiva, grazie al significativo aumento delle vendite in edicola registrato nel corso dell’anno. La diffusione complessiva, per contro, presenta una flessione come conseguenza dell’eliminazione o riduzione delle iniziative di distribuzione ad alto contenuto promozionale, il cui contributo ai ricavi era marginale. I ricavi diffusionali dei quotidiani locali, così come la diffusione in numero di copie, sono in linea con il 2008, mentre i periodici mostrano una contrazione dell’8,1% in linea con le tendenze del mercato. Più contenuta la flessione relativa a L’espresso grazie, anche in questo caso, al buon andamento delle vendite in edicola registrato nell’ultimo trimestre. I ricavi pubblicitari, pari a 344,7 milioni di euro, hanno subito una riduzione del 22,3%. L’ebitda è ammontato a 60,7 milioni di euro, in calo del 51,8% rispetto ai primi nove mesi del 2008 (125,9 milioni di euro). L’impatto sul margine della drastica riduzione della raccolta pubblicitaria è stato già parzialmente compensato dalla significativa riduzione strutturale dei costi operativi (-12,1%), resa possibile dal piano di riorganizzazione in corso che a regime prevede un decremento dei costi del 17% (140 milioni di euro) rispetto al 2008. Tale piano comporta l’assunzione di oneri straordinari che hanno gravato sul conto economico dei primi nove mesi per 23,8 milioni di euro. Il risultato netto consolidato è stato positivo per 1,2 milioni di euro (43,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2008). Componentistica per autoveicoli: Sogefi - I risultati del gruppo Sogefi nei primi nove mesi hanno risentito del ridimensionamento della produzione mondiale di auto. Nel corso del periodo, la società ha proseguito la propria strategia per contrastare gli effetti negativi della crisi del settore, in particolare attraverso quattro azioni: riduzione strutturale dei fattori di costo, ulteriore razionalizzazione delle strutture produttive, miglioramento della posizione finanziaria, sviluppo delle iniziative di crescita nei paesi emergenti (Brasile, Cina, India). I positivi effetti delle azioni gestionali intraprese e i primi segnali di risalita della domanda hanno consentito a Sogefi di chiudere il terzo trimestre con un significativo miglioramento dei principali indicatori economici rispetto ai primi due. I ricavi consolidati al 30 settembre 2009 sono stati pari a 573,8 milioni di euro, con una riduzione del 29,4% rispetto a 813,3 milioni dell’analogo periodo 2008 (-27,4% a parità di cambi). Il risultato operativo nei primi nove mesi del 2009 è stato positivo per 22,4 milioni di euro (3,9% dei ricavi). Il risultato operativo al 30 settembre 2008 era pari a 79,4 milioni di euro (9,8% dei ricavi). Il margine operativo lordo (Ebitda) del periodo, dopo oneri non ricorrenti di ristrutturazione di 12,6 milioni di euro (+42,5% rispetto a 8,8 milioni nei primi nove mesi del 2008), è stato positivo per 32,2 milioni di euro (5,6% sui ricavi), in calo dai 91,2 milioni di euro (11,2% sui ricavi) al 30 settembre 2008. Il risultato netto consolidato nei nove mesi è stato negativo per 8,6 milioni di euro. Nel primi nove mesi del 2008 l’utile netto era ammontato a 29,6 milioni di euro. Sanità: Hss - Holding Sanità e Servizi - Il gruppo Hss ha chiuso i primi nove mesi del 2009 con una crescita a doppia cifra di ricavi e margine operativo lordo rispetto allo stesso periodo del 2008, nonostante il difficile quadro economico generale. Nel corso del periodo, il gruppo ha proseguito la strategia finalizzata al rafforzamento delle società operative controllate e alla ricerca di nuove opportunità di sviluppo per consolidare la propria presenza nel settore della sanità privata in Italia. A seguito delle recenti acquisizioni di due residenze, ad Ancona e in provincia di Cuneo, Hss ha superato i 5. 000 posti letto operativi e ulteriormente rafforzato la propria posizione nell’area della gestione di residenze per anziani. Il gruppo Hss ha ottenuto nei primi nove mesi del 2009 ricavi consolidati per 203,5 milioni di euro, in crescita del 13,1% rispetto al corrispondente periodo del 2008 (179,9 milioni di euro), grazie allo sviluppo di tutte le aree di attività. Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 24,6 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto ai primi nove mesi del 2008 (21,2 milioni di euro). Il risultato netto consolidato di pertinenza del gruppo è stato positivo per 0,2 milioni di euro, rispetto a 1,1 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2008. La riduzione è dovuta a costi non ricorrenti per 1,9 milioni di euro sostenuti nel terzo trimestre. Tali costi, oltre che ad accantonamenti per rischi e svalutazioni, sono dovuti a una riorganizzazione aziendale che nel prossimo futuro consentirà di migliorare ulteriormente l’efficienza della società. Servizi finanziari: Jupiter e Ktp Finance - Nel settore finanziario, il gruppo Cir è presente con la società Jupiter Finance e altre attività minori. Jupiter Finance è operativa nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). La società ha in gestione crediti problematici per circa 2,3 miliardi di euro. Tale portafoglio deriva per 1,3 miliardi da acquisizioni gestite e promosse da Jupiter Finance, mentre il rimanente miliardo è legato a un contratto di gestione per conto di un primario investitore finanziario finalizzato nel mese di luglio. Cir è inoltre azionista di Ktesios e Pepper, società del gruppo Ktp Finance (già Oakwood) attive rispettivamente nella cessione del quinto dello stipendio e nel servicing per conto degli enti eroganti mutui. Nei primi nove mesi del 2009 Ktesios ha erogato finanziamenti per 450 milioni di euro. L’investimento residuo di Cir nel gruppo Ktp al 30 settembre 2009 era pari a 20 milioni di euro. Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso - Anche nel quarto trimestre 2009 le società del gruppo Cir proseguiranno le azioni di efficienza avviate ai primi segnali dell’attuale recessione economica. Tali azioni riguarderanno tutti i settori, in particolare le attività media e componenti auto. Le misure intraprese dovrebbero produrre i loro effetti positivi nei prossimi trimestri e rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo di tutte le principali controllate del gruppo. Fatti di rilievo successivi al 30 settembre 2009 - In data 3 ottobre, è stata depositata la sentenza del Tribunale di Milano nella causa civile promossa da Cir contro Fininvest per il risarcimento del danno causato dalla corruzione giudiziaria nella vicenda del “Lodo Mondadori”. La sentenza, che ha carattere esecutivo, ha stabilito che: Cir ha diritto al risarcimento da parte di Fininvest del danno patrimoniale da “perdita di chance” di un giudizio imparziale, quantificato in euro 749. 955. 611,93; Cir ha diritto al risarcimento da parte di Fininvest anche dei danni non patrimoniali sopportati in relazione alla medesima vicenda. La liquidazione di tali danni è riservata ad altro giudizio. A Cir sono stati riconosciuti anche gli interessi al tasso legale sulla somma che quantifica il risarcimento, dal 3 ottobre fino al giorno dell’effettivo pagamento, e il recupero delle spese di difesa in giudizio. La controparte ha presentato atto d’appello, corredato di istanza di sospensione. Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2009 La società, che ha un rating Bb con outlook stabile rilasciato da Standard&poor’s, ha in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2009 il seguente prestito obbligazionario emesso dalla controllata Cir International Sa e garantito da Cir Spa: - 10 gennaio 2011, scadenza del prestito dell’importo residuo di 148 milioni di euro (originariamente 300 milioni di euro). Il bond (codice Isin Xs0169896817), quotato alla borsa di Lussemburgo, paga una cedola annuale del 6,375%. . |
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PERCHÉ I LAVORATORI PIÙ ANZIANI REGGONO MEGLIO ALLO STRESS? |
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Bruxelles, 27 ottobre 2009 - In una relazione pubblicata questa settimana nel Regno Unito si legge che i nostri livelli di stress raggiungono il loro apice all´età di 50-55 anni e tendono a diminuire con l´avvicinarsi alla pensione. Essa afferma anche che gli effetti dello stress legato al lavoro possono protrarsi anche durante la pensione. La relazione "Ageing, work-related stress and health" è stata redatta dall´Institute of Work, Health and Organisations nel Regno Unito. Si tratta della prima relazione completa sullo stress legato al lavoro - concentrata in particolare sull´età - ad essere eseguita nel Regno Unito. Essa è stata svolta per conto di tre organizzazioni che si occupano di persone anziane: la Age and Employment Network (Taen), Age Concern e Help the Aged. "Lo stress legato al lavoro è ritenuto la causa maggiore di perdita di ore di lavoro e diventa sempre più chiaro che esso rappresenta un fattore che spinge i lavoratori più anziani ad abbandonare la forza lavoro", spiega la professoressa Amanda Griffiths, dell´Università di Nottingham, che ha guidato la ricerca. "Pertanto, proteggere i lavoratori anziani di domani, ma anche quelli di oggi, darà i suoi frutti, dato che gli anziani rappresenteranno la maggior parte della forza lavoro di domani". La relazione arriva in un momento importante, visto che aumentano gli anni di lavoro nel Regno Unito e molti lavoratori si troveranno a lavorare oltre l´età pensionabile tradizionale di 65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne. Livelli più bassi di stress sono stati riscontrati nei lavoratori che si avvicinano alla pensione, e ciò perché hanno abbandonato posti di lavoro più impegnativi per fare lavori più facili. Dall´altra parte, con l´aumentare dell´età, i lavoratori riescono a controllare meglio la loro vita lavorativa, e questo contribuisce alla riduzione dello stress. Chris Ball, chief executive della Taen, ha detto: "Questa relazione va a colmare una grave lacuna nella nostra comprensione dell´impatto di un lavoro stressante sulle persone, quando queste si avvicinano alla conclusione della vita lavorativa e alla pensione. I cambiamenti demografici e l´invecchiamento delle popolazioni hanno fatto del proplungamento della vita lavorativa una priorità, sia nel Regno Unito che altrove". La relazione suggerisce che le situazioni di stress dovrebbero essere individuate e rimosse, dove possibile. Un modo per raggiungere questo obiettivo è di dare ai lavoratori più anziani un maggiore controllo sul loro lavoro, orari più flessibili e un maggiore riconoscimento del loro contributo al proprio lavoro. Il professor Griffiths ha detto: "Invecchiando, le priorità delle persone possono cambiare; spesso esse devono occuparsi di altre persone o preferiscono passare tempo con i nipoti o coltivare i propri interessi. Spesso il lavoro e la carriera perdono la loro priorità. Rendere il lavoro attraente e flessibile per permettere agli anziani di bilanciarlo più facilmente con gli altri interessi sarebbe veramente un importante passo in avanti". Per maggiori informazioni, visitare: Institute of Work, Health and Organisations http://www. Nottingham. Ac. Uk/iwho/index. Aspx . |
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“IL DISTRETTO DELLA TERMOMECCANICA DI LEGNAGO” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 27 ottobre 2009 - Il deciso rallentamento dell’attività economica nel 2009, con le incertezze legate al quadro internazionale e la debolezza della domanda interna, genera un innalzamento della tensione competitiva tra le imprese. La struttura produttiva del distretto è caratterizzata dal divario tra un numero limitato di aziende di grandi dimensioni, in grado di competere sui mercati internazionali, attraverso la creazione di una efficiente rete di vendita a livello europeo e globale, e un numero più elevato di aziende medie e piccole con una percentuale minore di export e una propensione a spostarsi su posizioni di nicchia. Si prospetta una relativa tenuta della posizione delle imprese maggiori, finanziariamente più forti e più in grado di operare in un’ottica di medio periodo con investimenti in innovazione, nonostante le difficoltà dell’attuale contesto che si traducono in una flessione dei volumi di fatturato. Nell’insieme, si prevede una discesa sensibile del fatturato del distretto nel 2009; in base ai dati disponibili, si ipotizza un calo intorno al 10% delle vendite, più accentuato all’export rispetto al mercato interno. Il 2009 sarà caratterizzato da un andamento degli ordini altalenante e da performances disomogenee anche tra imprese appartenenti alle medesime aree di attività; alcune imprese indicano una discreta tenuta della produzione e degli ordini, mentre in altri casi si registrano flessioni superiori alla media individuata. La crescente competizione, anche a livello delle fasce più qualificate, si tradurrà in una attenuazione del trend dei prezzi, sia sul mercato interno che all’estero. Dati Di Sintesi
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Numero di imprese |
156 |
Numero di addetti |
9. 222 |
Numero di addetti per impresa |
59 |
Valore della produzione 2008 (Mn. Euro) |
1. 513 |
Import/consumo |
21,8 |
Valore del mercato 2008 |
1. 123,0 |
Incidenza export sulla produzione (%) |
42,0 |
Variazione della produzione 2008/2007 (%) |
0,5 |
Variazione media annua della produzione 2008/2004 (%) |
3,5 |
Variazione media annua del mercato 2008/2004 (%) |
1,2 |
Quota di fatturato delle prime 4 aziende (%) |
37,8 |
Quota di fatturato delle prime 8 aziende (%) |
50,7 |
Previsioni di sviluppo del giro d’affari: |
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· 2009/2008 |
flessione |
· 2010/2009 |
stasi |
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| Fonte Databank . |
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“DIVERSITY MANAGEMENT: UN VALORE PER L’AZIENDA” |
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Milano, 27 ottobre 2009 - La gestione della diversità è un tema sempre più importante per le aziende di tutte le dimensioni che oggigiorno operano in un contesto globale per mantenere la propria competitività. “Diversity Management: un valore per l’azienda”, organizzato in collaborazione con Impronta Etica e Unar, sarà l’occasione per conoscere i risultati dei progetti e delle buone pratiche di imprese italiane ed europee, di piccole e grandi dimensioni, sulla valorizzazione della diversità in azienda e dei relativi benefici. Durante l’evento saranno anche premiate le imprese vincitrici del Primo Premio Nazionale per le buone pratiche in tema di integrazione dei lavoratori stranieri realizzato da Unar e sarà presentata la pubblicazione “La Multiculturalità, un valore per l’impresa. Esperienze e programmi a confronto: uno stimolo al miglioramento della vita in azienda e della redditività”, uno strumento pratico che offre esempi eccellenti di aziende all’avanguardia sul tema. 27 ottobre 2009, ore 9,30 – Sala delle Colonne, Banca Popolare di Milano (via San Paolo, 12 – Milano) . |
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“MOBILI PER UFFICIO” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 27 ottobre 2009 - Le aziende realizzano tuttavia performance disomogenee: non mancano quelle che riescono a contenere le perdite, a fronte di altre che subiscono picchi di calo intorno al -60% rispetto al fatturato dell’esercizio precedente. L’andamento negativo settoriale è soprattutto condizionato da una domanda interna in forte calo e dal peggioramento di tutti i principali mercati di esportazione. La produzione segnerà un calo a consuntivo di circa il -25/-30%. La domanda estera, oltre al deterioramento della congiuntura mondiale, continua a subire gli effetti negativo del cambio sfavorevole col dollaro. Analogamente si accentua il trend negativo del flusso di import (-13/-15% su base annua), per effetto dell’indebolimento della domanda interna, contenuto solo in parte dalla tenuta delle importazione di prodotti economici. Le aziende, per evitare di perdere ulteriormente competitività, lasceranno invariati i prezzi dei prodotti e, in alcuni casi, ritoccheranno i listini verso il basso. La crisi riguarderà il biennio 2009-2010 e interesserà in ritardo il settore ufficio rispetto agli altri settori del mobile: gli edifici già costruiti, infatti, sono stati arredati comunque a fine 2008 o lo saranno nel corso del 2009; la forte contrazione degli arredi per ufficio si avrà quando saranno terminate le nuove realizzazioni e si ridurrà drasticamente il numero dei nuovi progetti. Nonostante la gravità della situazione, la piccola dimensione e la prevalente priorità familiare potrebbero favorire la tenuta delle aziende italiane, più flessibili e gestibili. Risulta fondamentale, tuttavia, migliorare i processi per recuperare efficienza, investire in ricerca e sviluppo, dare grande attenzione al cliente e salvaguardare i posti di lavoro. Le risorse generate dal miglioramento dell’efficienza potranno essere investite in comunicazione e servizi al cliente. Dati Di Sintesi
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Numero di imprese |
290 |
Numero di addetti specifici |
8. 200 |
Numero di addetti per impresa |
28 |
Valore della produzione 2008, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) |
1. 066,0 |
Variazione media annua della produzione 2008/2004 (%)(a) |
2,4 |
Fatturato per addetto (‘000 euro) |
130,0 |
Valore aggiunto (Mn. Euro) |
245,0 |
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) |
30,1 |
Quota della produzione prime 4 imprese/gruppi(a) (%) |
35,2 |
Quota della produzione prime 8 imprese/gruppi(a) (%) |
52,4 |
Export/produzione(a) (%) |
45,9 |
Import/consumo(a) (%) |
16,8 |
Valore del mercato 2008, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) |
693,2 |
Variazione media annua del mercato 2008/2004(%) in valore (a prezzi di fabbrica) |
0,1 |
Quota di mercato prime 4 imprese/gruppi(a) (%) |
31,6 |
Quota di mercato prime 8 imprese/gruppi(a) (%) |
46,8 |
Previsioni di sviluppo della produzione(a): |
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· 2009/2008 (%) |
-27,8 |
· tendenza di medio periodo |
calo |
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| a) - in valore Fonte: Databank . |
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“IL DISTRETTO DEL MOBILE DI PESARO” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 27 ottobre 2009 - L’attività produttiva del distretto, in flessione a partire dalla seconda metà dell’anno, continuerà ad essere in netto calo anche nel 2009, anno per il quale si stima un calo del 5-6%. Il mercato interno è stimato in circa 850 milioni di euro. Lo stile moderno rappresenta ormai circa l’80% dell’intera produzione locale. Anche la produzione di arredi in stile moderno, dopo anni di crescita, registra un calo seppur piu’ contenuto rispetto a quella in stile tradizionale. L’impegno congiunto di produttori e distributori, che propongono tassi di interesse contenuti, condizioni di pagamento agevolate e promozioni al consumatore particolarmente vantaggiose, non è riuscito a mantenere dinamica la domanda. L’andamento negativo sconta l’effetto congiunto di molteplici fattori, primo tra tutti il deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie che, a causa degli stretti vincoli di bilancio, sono state costrette a posticipare o a rinunciare del tutto all’acquisto di arredi. Si rileva, inoltre, lo spostamento degli acquisti verso altri bene di consumo durevoli (come le auto e le ristrutturazioni edilizie), grazie agli incentivi fiscali. Le maggiori difficoltà sono affrontate dalle imprese che non dispongono di una struttura commerciale sui mercati esteri, e non hanno accesso a settori del trading che oggi aumentano fortemente della domanda, come ad esempio il contract. La diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie ha spinto produttori e rivenditori di cucine a ricorrere sempre piu’ frequentemente a promozioni al consumatore, sotto forma di tagli prezzo e omaggi (in genere elettrodomestici) e con la proposta di condizioni agevolate di pagamento. Inoltre, le aziende hanno compreso che, a fronte di una certa omologazione dell’offerta in termini estetici e funzionali, è importante migliorare il servizio al consumatore ed hanno ampliato le garanzie offerte passando da 2 a 5 anni o da 5 a 10 anni e potenziando i servizi di assistenza e manutenzione Quasi tutte le aziende di fascia alta confermano il loro interesse al contract, che risulta in sviluppo e, nello stesso tempo, è fondamentale per entrare in alcuni mercati esteri. Dati Di Sintesi
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Unità locali |
1. 200 |
Numero di addetti |
11. 500 |
Numero di addetti per impresa |
9,6 |
Valore della produzione 2008 a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) |
1. 210,0 |
Variazione media annua della produzione 2008/2004 (%) |
0,3 |
Export/produzione (%) |
33,0 |
Import/consumo (%) |
4,0 |
Valore del mercato 2008, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro)(a) |
844,7 |
Variazione media annua del mercato 2008/2004(b) (%) |
1,0 |
Previsioni di sviluppo della produzione(b): |
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· 2009/2008 (%) |
-5,8 |
· tendenza di medio periodo |
Leggera crescita |
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| a) - in valore b) - comprensivo del ricarico degli importatori Fonte: Databank . |
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ENTRO IL PROSSIMO 10 NOVEMBRE RIAPRIRÀ L’IMPIANTO VILNYS DI PORTO TORRES |
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Cagliari, 27 Ottobre 2009 - Entro il prossimo 10 novembre riaprirà l’impianto Vilnys di Porto Torres. L’annuncio è stato dato al termine del vertice tenutosi ieri a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. All’incontro erano presenti, oltre all’assessore dell’Industria della regione Sardegna Andreina Farris, i rappresentanti delle regioni Veneto e Emilia Romagna, i commissari della Vinyls Italia Spa e le rappresentanze sindacali nazionali Femca- Cisl, Filcem- Cgil, Uilcem –Uil e Ugl Chimici. Soddisfazione per l’esito dell’incontro è stata manifestata dell’Assessore Farris che ha sottolineato l’essenziale ruolo di mediazione recitato dal Mise, che svolge una preziosa funzione "di punto cardine per le soluzioni della crisi che investe la grande industria e in particolare il settore della chimica, un comparto - precisa la stessa Farris - assai delicato, in particolare per la complessità delle relazioni". L´esponente dell’esecutivo regionale ha poi espresso vivo apprezzamento per l’attività svolta dai commissari Appeddu, Simeone e Pizzigati. Farris ha ribadito la strategicità del "ciclo a membrana" di Assemini e con esso il ruolo centrale delle saline. In questo campo la Sardegna ha un ruolo strategico ed è quello che punta a mantenere, sia se sarà prorogata l’attività commissariale, sia nel caso di cessione dell’azienda. L’assessore ha annunciato la convocazione a breve di un tavolo specifico di approfondimento di tutte le tematiche riguardanti la chimica. L’odierno incontro - secondo quanto riferisce il Ministero - ha consentito un positivo approfondimento su punti importanti per la prospettiva della produzione e dell’occupazione in tutti gli stabilimenti. In particolare è stato evidenziato che: sono già pervenute alcune manifestazioni di interesse sia per la totalità che per la parzialità degli impianti. E’ un segnale positivo ( e al tempo stesso condizione necessaria per la prosecuzione della procedura ), che tuttavia dovrà trovare migliore concretizzazione nel momento in cui saranno attivate le successive tappe. Sono state attivate dai Commissari le necessarie azioni tecniche e commerciali per consentire la riattivazione degli impianti. Oltre ai risultati già ottenuti per l’acquisizione delle materie prime necessarie, è ragionevole prevedere che i negoziati ancora in corso possano concludersi positivamente ( ovvero a condizioni compatibili con la procedura ) e possano consentire l’avvio degli impianti entro il prossimo 10 novembre. Un nuovo incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, sarà convocato entro la seconda decade di novembre per l’aggiornamento sui temi relativi alle prospettive di Vinyls. . |
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INCOMING DI OPERATORI RUSSI PER HOME&OFFICE |
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Frosinone , 27 ottobre 2009 - A. Sp. In, azienda speciale della Camera di Commercio di Frosinone, in collaborazione con la Camera di Commercio Italo-russa di Mosca, organizza la prima edizione di Home&office che condurrà il 26 e 27 ottobre 2009 importatori, distributori ed architetti russi nel cuore della Provincia ciociara ad apprezzare il made in Italy del sistema casa. La scelta del mercato russo è stata dettata da diversi fattori, primo fra tutti il grandissimo consenso registrato da sempre per il mercato del mobile italiano dall’economia Russa, la quale resta tra le migliori in Europa come prospettive di sviluppo nei prossimi anni. E se è vero che i consumatori Russi mostrano un’attenzione sempre più crescente verso i prodotti italiani, è vero anche che il produttore italiano terrà le orecchie tese e lo sguardo rivolto verso un sistema produttivo che presenta un panorama ricchissimo di opportunità con un enorme spazio di crescita che resta ancora da sfruttare. 142 i milioni circa di abitanti del colosso russo, tra i quali si articola una domanda importante da sempre legata alla fascia top del consumo per un prodotto esclusivo, e una domanda nuova, come osserva l’Ice che fa capo ad una nuova fascia sociale, quella media, che sta emergendo nelle grandi città e che dispone di reddito per nuove soluzioni ai consumi. In comune hanno la ricerca della qualità e dell’eccellenza che caratterizza la produzione italiana, alla quale viene conferito il primo posto per l’esportazioni di mobili verso la Russia e un incremento costante su base annua a due cifre (20% quello registrato per l’anno 2008) con un giro di affari di oltre 900. 000 euro annui solo per il settore export di mobili e prodotti in legno. . |
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“RICERCA E SELEZIONE DEL PERSONALE” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 27 ottobre 2009 - Nel corso del 2008 i servizi di Ricerca e Selezione del personale hanno realizzato una crescita complessiva dell’8,3% contro una variazione del 13,2% m. A. E del 25% rispetto al 2007, pari ad un valore del mercato di 545 milioni di euro. A livello delle singole Aree di business il tasso di concorrenzialità del settore manifesta segnali di crescita a causa dei seguenti due principali fattori: nel middle management (70% circa sul totale settore e +9,7% sul 2007), per l’interesse manifestato da nuovi soggetti economici potenzialmente in grado di operare nel settore in base alla attuale normativa (in particolare le Agenzie di somministrazione). Nell’area executive (+4,8% sul 2007), per l’accentuarsi della competizione tra i brand più forti ed internazionalmente conosciuti e affermati. In tale scenario si accentuano le tensioni sui margini attraverso il ricorso a crescenti spinte promozionali e ribassi nei prezzi dei servizi Il ruolo delle Agenzie di Ricerca e Selezione del personale si conferma, in linea generale, come una consulenza strategica ad elevato contenuto professionale da cui la maggioranza delle imprese non può prescindere. Tuttavia la crisi economica in atto sta determinando un freno allo sviluppo dell’attività e la contrazione della crescita avvenuta nel corso del 2008 proseguirà anche nel 2009 Le Agenzie, oltre al potenziamento delle strutture e delle risorse in particolare nelle aree tecniche e commerciali, sono attualmente impegnate in un attento controllo dei costi di gestione. A livello di business la crescita dovrebbe privilegiare l’area del middle management, più appetibile per la clientela per i minori costi delle varie figure di riferimento anche se di livello professionale inferiore rispetto a quelle dell’area executive. Dati Di Sintesi
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Numero di Agenzie autorizzate |
663 |
Numero di addetti diretti |
3. 750 |
Numero di addetti diretti/Agenzia |
5,7 |
Valore del mercato 2008 (Mn. Euro) |
545,1 |
Variazione del mercato 2008/2007 (%) |
8,3 |
Fatturato per addetto (‘000 euro) |
145,4 |
Valore aggiunto (‘000 euro) |
234,4 |
Valore aggiunto/fatturato (%) |
43,0 |
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) |
62,5 |
Quota di mercato prime 4 agenzie/gruppi(a) (%) |
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· Settore |
12,4 |
· Area executive |
34,2 |
· Area middle management |
6,2 |
Quota di mercato prime 8 agenzie/gruppi(a) (%) |
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· Settore |
18,7 |
· Area executive |
51,1 |
· Area middle management |
10,1 |
Previsioni di sviluppo del mercato: |
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· 2009/2008 |
5,5 |
· tendenza di medio periodo |
crescita contenuta |
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| a) - in valore Fonte: Databank . |
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“DISTRIBUZIONE MODERNA DI ARTICOLI PER BRICOLAGE” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Milano, 27 ottobre 2009 - Nel 2008 il settore ha risentito del progressivo peggioramento del quadro congiunturale registrando tassi di crescita più contenuti rispetto agli anni passati: +4,2% contro un tasso m. A. Vicino al 10%; complessivamente il giro d’affari si è attestato a 3. 262 milioni di euro. La crescita è dovuta soprattutto all’aumento del numero dei punti vendita delle grandi e medie superfici in tutte le formule del commercio specializzato (G. D. Con ripresa del franchising e della D. O. ) e despecializzato, ma anche alla tenuta dei consumi legati all’ambiente domestico grazie alla spinta, in periodi di crisi, all’autoproduzione ed al risparmio . Si affermano soprattutto le grandi superfici specializzate dei protagonisti internazionali del settore, le catene nazionali ed i gruppi d’acquisto, e cresce la concorrenza tra questi operatori e quelli despecializzati (in particolare iper mentre i mercatoni perdono di competitività), anche se a favore dei primi. Si indebolisce ulteriormente il dettaglio tradizionale che, per recuperare competitività, spesso va ad alimentare le fila delle catene in franchising e dell’associazionismo. La concorrenza è giocata soprattutto su azioni promozionali e sul servizio. I grandi specializzati hanno anche aumentato il push pubblicitario e introdotto innovazioni nel servizio e messo a punto formati più efficaci. La distribuzione despecializzata ha continuato a seguire le logiche della grande distribuzione alimentare facendo ricorso a promozioni a grande impatto. Il negativo quadro economico comporta per il 2009 un ulteriore rallentamento del giro d’affari che registrerà andamenti comunque positivi, confermando la caratteristica anticiclica di questo settore e l’interesse verso la valorizzazione dell’ambiente domestico e la sua manutenzione. Per gli operatori rimarranno le difficoltà legate all’apertura di nuovi punti vendita per una normativa disomogenea e per ostacoli burocratici, che di fatto rallentano la modernizzazione del sistema distributivo. Sono comunque più favorite le medie strutture di vendita rispetto alle grandi superfici. Per le catene caratterizzate prevalentemente da dimensioni limitate, il franchising si conferma una formula valida per lo sviluppo. Dati Di Sintesi
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Unità di vendita moderne(a) |
1. 330 |
Superficie di vendita (mq. )(b) |
1. 680. 000 |
Numero di addetti |
19. 300 |
Superficie per unità di vendita moderne (mq. ) |
1. 263,0 |
Fatturato 2008 (Mn. Euro) |
3. 262,0 |
Variazione media annua del fatturato 2008/2004 (%) |
4,2 |
Fatturato per addetto (‘000 di euro) |
169,0 |
Fatturato per mq (‘000 di euro) |
1,9 |
Valore aggiunto (Mn. Euro) |
685,0 |
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) |
35,5 |
Quota di mercato primi 4 gruppi (%) |
54,2 |
Quota di mercato primi 8 gruppi (%) |
70,2 |
Previsioni di sviluppo dell’attività: |
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· 2009/2008 (%) |
+3,8 |
· tendenza di medio periodo |
crescita |
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| a) - esclusi i tradizionali b) - stima della superficie netta di vendita adibita agli articoli per bricolage Fonte: Databank . |
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