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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Novembre 2009
TRENTO: ENERGIA E RICERCA: GIORNATA DI STUDIO ALLA FONDAZIONE BRUNO KESSLER  
 
Trento, 12 novembre 2009 - Il settore dell’energia ha un ruolo centrale nei progetti scientifici europei finanziati nell’ambito del Settimo Programma Quadro. Ha una rilevanza strategica anche nelle politiche di sistema messe in atto dalla Giunta provinciale. Ieri la Fondazione Bruno Kessler ha organizzato un appuntamento internazionale dal titolo “Brokerage Event on Energy Research and European Commission” di particolare interesse per le imprese e le istituzioni di ricerca interessate ad avere informazioni o a sviluppare sinergie sui bandi europei messi a disposizione in particolare per il 2010. Ha aperto i lavori l´assessore all´urbanistica e enti locali della Provincia autonoma di Trento Mauro Gilmozzi. "Il tema dell´energia - ha detto l´assessore Gilmozzi - vede impegnata tutta la Giunta provinciale, sia perchè ha ricadute trasversali, che riguardano molti ambiti della società, sia perchè il Trentino ha scelto di investire molto su questo settore, con politiche di sistema. Le istituzioni provinciali, anche attraverso strumenti come il Piano Ubanistico Provinciale e il Piano di Sviluppo Provinciale, hanno affrontato il quesito di quale sarà il Trentino del domani, di come saremo tutti noi in un mondo che cambia molto velocemente. La risposta che ci siamo dati è che il Trentino è un territorio di piccole dimensioni, che nella sfida globale non può omologarsi. Deve invece perseguire l´obiettivo dell´eccellenza, in tutte le attività che nel suo territorio si svolgono, dall´università, alla ricerca, al welfare e, in particolare, all´ambiente. Fattore strategico che, insieme agli altri, è il cuore pulsante dello sviluppo e della competitività del territorio . Per tendere all´eccellenza dobbiamo infatti essere in grado di attrarre intelligenze e risorse. Questo processo deve essere accompagnato dalla valorizzazione della conoscenza, della formazione, dalla messa in rete delle capacità, dal continuo sviluppo di capitale sociale. In questa direzione vanno iniziative come la creazione del Distretto Energia e Ambiente, la predisposizione di appositi interventi normativi come quello sulla classificazione energetica degli edifici, la previsione di sostegni e incentivi per chi investe nel campo energetico e dell´edilizia a forte contenuto ambientale. L´obiettivo a cui stiamo tendendo è quello di influire sugli stili di vita della nostra comunità, favorendo il cambiamento e rafforzando l´alleanza tra mondo dell´innovazione e sistema delle imprese perchè l´impegno in favore dell´ambiente e per un utilizzo razionale dell´energia sia anche uno strumento di sviluppo per la nostra comunità". Dopo l´intervento del responsabile dell’Unità di ricerca della Fondazione "Renewable Energies and Environmental Technologies", Alessandro Bozzoli, erano in programma le relazioni del delegato per l’Italia presso il Comitato per il Settimo Programma Quadro nel settore Energia, Giuseppe Zollino, e della rappresentante del “National Contact Point” italiano dell´Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, Chiara Pocaterra. Durante la giornata vengono inoltre presentati esempi di successo di progetti europei nel settore dell’energia come Digespo, progetto nell’ambito dell’energia solare coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler, sul quale interviene Luigi Crema, Fbk-reet, il progetto Casanova, sviluppato nel Comune di Bolzano, di cui parla Wolfram Sparber, Eurac – Bolzano, e l’iniziativa Interreg Iv, nell’ambito della cooperazione Italia-austria, su cui intervengono Nicoletta Clauser e Lara Torghele della Provincia autonoma di Trento. L’evento è organizzato in collaborazione con l´Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea e con l´Agenzia provinciale per l’energia. Sempre sulle tematiche dell’energia, interesse aveva suscitato il workshop "Smart and Efficient Energy Council - Seec´2009" organizzato lo scorso mese dall’ Università di Trento in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler. Al centro dei lavori l´efficienza energetica, uno dei fattori che maggiormente contribuisce alla green economy. Nel corso del workshop, a cui hanno partecipato settantacinque esperti del mondo accademico, delle istituzioni di ricerca e dell’industria dell’Europa e degli Stati Uniti, sono stati presentati risultati e introdotti problemi ancora aperti nel settore. .  
   
   
DEPOSITATO RICORSO CONTRO AMPLIMENTO CENTRALE VADO  
 
Genova, 12 Novembre 2009 - La Regione Liguria ha depositato ieri il ricorso al Tar contro il decreto del Ministro dell´Ambiente contenente la compatibilità ambientale del terzo gruppo della centrale termoelettrica di Vado Ligure. Lo ha reso noto l´assessore all´Ambiente Franco Zunino. Il ricorso ribadisce la potestà della regione e degli enti territoriali in merito alla pianificazione del proprio territorio. Per quanto riguarda la fattibilità dell´impianto la Regione Liguria ha comunque negato a suo tempo l´intesa al Ministero dello Sviluppo Economico per il rilascio dell´autorizzazione all´intervento in parola. Per la Regione Liguria, il decreto del Ministro dell´Ambiente risulta non motivato in merito alla congruenza dell´ampliamento con i Piani regionali dell´Energia e della qualità dell´aria. .  
   
   
PROGETTO PER IMPIANTO PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA DA FONTE RINNOVABILE FOTOVOLTAICA, LOCALIZZATO IN COMUNE DI ROSIGNANO MONFERRATO  
 
 Alessandria, 12 novembre 2009 - La piemonte eguzki 7 s. R. L ha consegnato all’ufficio di deposito della provincia di Alessandria per la procedura di valutazione impatto ambientale - art. 12 l. R. 40/98 e coordinamento procedura per autorizzazione ex art. 12 d. Lgs. 387 del 29/12/2003 il progetto per impianto produzione energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica, localizzato in comune di Rosignano Monferrato. Il progetto sarà in visione fino al 27 dicembre 2009 presso l’ufficio deposito progetti – via galimberti n. 2 alessandria – tel. 0131-304571. .  
   
   
ABRUZZO: PROPOSTA PER INTESA SU CENTRALE RAIANO IERI INCONTRO TRA ASSESSORE ED ENTI INTERESSATI  
 
Pescara, 12 novembre 2009 - Un percorso utile all´attivazione di una centrale idroelettrica nel territorio di Raiano è stato delineato ieri dall´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, a conclusione dell´incontro tenuto con i rappresentanti del Consorzio di bonifica Aterno-sagittario e dell´ente Parco Sirente Velino. Il percorso delineato, ora all´esame degli enti interessati, prevede la tutela delle acque dell´Aterno, la garanzia che i prelievi idrici per la centrale non superino i 1500 litri al secondo, il controllo diretto dell´ente Parco su questi prelievi e sulle concessioni per i prelievi anche minori ed un protocollo d´intesa tra le parti per garantire indennizzi e ricadute positive sul territorio dall´attivazione della centrale idroelettrica, realizzata dal Consorzio di bonifica. "Su questa base auspico un´intesa tra le parti - ha sottolineato l´assessore Febbo - intorno a questa proposta di intesa riconvocherò un incontro tra tutti i soggetti interessati entro tempi brevi". .  
   
   
UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 13 MW. IN CALABRIA.  
 
San Polo D’enza (Re), 12 Novembre 2009 – Greenvision ambiente e il Gruppo Marseglia attraverso le rispettive controllate Greenvision ambiente Photo-solar e Km Energy hanno firmato una Lettera di Intenti per la realizzazione di un parco fotovoltaico di 13 Mw in Calabria. L’impianto è stato progettato e sviluppato dalla società del gruppo Greenvision ambiente su di una area di 34 ettari in provincia di Cosenza ed entrerà in funzione, secondo i piani della società, entro il 2010, con un valore di produzione di energia elettrica tale da soddisfare il fabbisogno di circa 6500 famiglie, risparmiando ogni anno 3100 tonnellate di petrolio equivalente ed evitando l´emissione in atmosfera di 8. 000 tonnellate di anidride carbonica. Il Gruppo Marseglia con sede a Monopoli è tra i principali produttori nazionali di energia da fonti rinnovabili con una potenza installata maggiore di 150 Mw di cui 20 Mw circa costituiti da parchi fotovoltaici. Con le recenti dismissioni il Gruppo Greenvision ambiente ha ridisegnato il proprio perimetro di attività, le cui linee di sviluppo sono guidate, oltre che dal settore fotovoltaico, anche dal waste to energy, specificamente biogas e produzione di Cdr, dove vanta la leadership nazionale attraverso la controllata Ladurner di Bolzano. Greenvision ambiente perseguirà lo sviluppo principalmente per linee interne sfruttando la crescita dei mercati di riferimento prevista per i prossimi anni ed esclude ulteriori operazioni straordinarie sul perimetro societario e/o fusioni con altre società operanti nel settore. Il Gruppo Greenvision ambiente, in merito alle notizie apparse recentemente su diversi organi di stampa, tiene a precisare che le stesse non corrispondono alla strategia della società. .  
   
   
FVG: IMPIANTI FOTOVOLTAICI PER MUNICIPI E SCUOLE  
 
Trieste, 12 novembre 2009 - Presto i municipi, le scuole ed altri edifici pubblici dei Comuni che compongono la Comunità montana del Torre (Attimis, Dolegna del Collio, Faedis, Lusevera, Magnano in Riviera, Prepotto, Pulfero, San Leonardo, Savogna, Stregna, Tarcento, Torreano) saranno dotati di impianti fotovoltaici. Il progetto, che verrà finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con 1. 033. 000 euro a fronte di una spesa complessiva di 1. 475. 500 euro, è al centro dell´accordo quadro che l´assessore alla Pianificazione territoriale, Autonomie locali e Sicurezza, Federica Seganti, ha sottoscritto oggi a Udine assieme al commissario della Comunità, Tiziano Tirelli, ed ai sindaci dei Comuni coinvolti. "Si tratta di un´iniziativa interessante perché consentirà un cospicuo risparmio energetico, in linea con le politiche che la Regione ha avviato a sostegno di quanti installano impianti a basso consumo ed alto rendimento" spiega l´assessore, sottolineando l´importanza sia di una riduzione dell´inquinamento che dell´abbattimento della spesa per le pubbliche amministrazioni "che potranno investire i risparmi così realizzati in servizi utili ai cittadini". .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE ROMA IN DIMINUZIONE DEL 2.8% LE QUOTAZIONI DEGLI IMMOBILI A ROMA NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2009.  
 
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I sem 2009
+12. 5% +15. 8% +11. 6% +13. 5% +12% +9% +6. 5% -0. 9% -5. 8% -2,8%
Roma, 12 novembre 2009 - Stabili (-0. 1%) le zone centrali di Roma dove la domanda è sempre molto vivace e coinvolge famiglie alla ricerca di una casa migliore ed investitori per tipologie da mettere a reddito. Chi ha acquistato nella prima parte dell’anno aveva a disposizione il capitale da investire ed il ricorso al mutuo è stato decisamente basso. Tra gli acquirenti anche professionisti che necessitano di un punto di appoggio nella città. Per quanto riguarda lo stato di conservazione degli immobili si è registrata equità tra le abitazioni ristrutturate e quelle da ristrutturare. Resiste, anche se in lieve diminuzione rispetto al passato, la domanda per immobili da destinare a Bed&breakfast. In quest’ultimo caso si cercano prevalentemente abitazioni che abbiano gli spazi necessari per ricavare un bagno per stanza e le dimensioni partono da 150 mq. Tra le zone più apprezzate dove si realizzano più compravendite, anche perché c’è maggiore offerta rispetto alle prestigiose piazza Navona e piazza di Spagna, ci sono piazza Farnese, Campo dei Fiori e le traverse intorno a piazza Navona. Le quotazioni in questa zona difficilmente superano i 9000 € al mq, anche perché i potenziali acquirenti sono molto più parsimoniosi rispetto agli anni scorsi e in fase di trattativa chiedono sconti sempre più importanti. Prezzi più elevati si registrano per le abitazioni in Piazza di Spagna e piazza Navona dove si possono toccare picchi rispettivamente di 15 mila € al mq e di 20 mila € al mq. Le famiglie prediligono le abitazioni situate in via Nazionale, Porta Pia e via Xx Settembre dove si chiedono tagli più grandi, da 150 mq in su e che si vendono a prezzi di 6000-6500 € al mq. Suscita interesse anche l’area intorno a piazza Cavour dove si sono ricercati dal monolocale fino ai grandi tagli oltre i 200 mq. I tagli piccoli si comprano per uso investimento: per un monolocale da 30-40 mq si possono ottenere affitti di 900 € al mese. Le abitazioni più ricercate sono quelle situate sul lungotevere Castel S. Angelo e lungotevere Prati che permettono in alcuni casi di avere anche l’affaccio sul Tevere. Le quotazioni medie salgono notevolmente e possono toccare punte di 10. 000 € al mq contro una media della zona che oscilla da 7000 a 8500 € al mq. In queste zone il mercato delle locazioni sta lanciando segnali di contrazione: i canoni si stanno abbassando e per un bilocale non si superano i 1100-1200 € al mese. Rialzo invece per le quotazioni in zona Testaccio ed Aventino-san Saba dove la discesa dei prezzi del 2008 ha stimolato la domanda da parte di investitori. Si registra infatti un forte incremento delle richieste per investimento da parte di privati provenienti dall’Italia Meridionale e dalla stessa capitale che acquistano soluzioni comprese tra 35 e 40 mq oppure soluzioni più grandi da suddividere in monolocali utilizzati per realizzare Bed&breakfast. La cifra mediamente investita oscilla tra 250 e 350 mila € ed il costo giornaliero di un appartamento è compreso tra 80 e 120 €. Differente è la situazione per quanto riguarda il mercato delle prime case che ha risentito maggiormente della crisi dei mesi passati. Ad acquistare in genere sono coppie e famiglie già residenti in zona che realizzano acquisti migliorativi con una spesa media compresa tra 500 e 600 mila €. Il quartiere Testaccio è caratterizzato da soluzioni sorte tra i primi anni del ‘900 e la fine degli anni ’60. Si tratta in gran parte di soluzioni ex Iacp poi diventate Ater, in buona parte ormai riscattate dai proprietari. Negli ultimi 10 anni quasi tutti i palazzi sono stati restaurati. I prezzi immobiliari oscillano tra 5000 e 6500 € al mq per soluzioni medio usate, con punte di 6800-7000 € al mq per tagli compresi tra 35 e 40 mq. Tra le zone più richieste si segnala piazza Santa Maria Liberatrice dove si possono acquistare soluzioni luminose con affaccio sul verde e sulla piazza, ad un prezzo di 5700 € al mq se in buone condizioni. Sono sempre numerose le richieste su piazzale Dell’emporio dove si trovano appartamenti in palazzi storici con finiture di pregio, ristrutturati ed acquistabili a 7000 € al mq. Nella parte di San Saba che si sviluppa all’interno delle mura si trovano soluzioni costruite nei primi anni del ‘900 e soluzioni degli anni ’60. Le valutazioni sono comprese tra 6700 e 7200 € al mq in base al grado di ristrutturazione. Fuori dalle mura prevalgono invece le tipologie degli anni ’50 e ’60. Da segnalare in zona Testaccio i lavori per la riqualificazione del manto stradale. Inoltre da circa un anno l’intera area è a traffico limitato nei giorni di venerdì e di sabato. Il mercato di piazza Testaccio sarà trasferito in via Nicola Zabaglia angolo via Galvani, dove sono in costruzione il nuovo mercato ed alcuni nuovi box auto. Sempre in via Galvani sono in fase di realizzazione alcuni alloggi universitari. Per l’acquisto di un box auto singolo si spendono circa 95mila €. La macroarea della capitale che ha messo a segno la riduzione dei prezzi più forte è stata quella di Cassia-torrevecchia (-5. 3%) in seguito alla performance dei quartieri di Podere S. Giusto e Selva Candida. La causa è da ricercarsi nell’immissione di numerose nuove abitazioni (appartamenti e villette singole) sul mercato che hanno contribuito a contrarre i prezzi delle tipologie usate di cui si registra molta offerta ma poca domanda. Infatti gli acquirenti preferiscono acquistare le nuove costruzioni valutate da 2500 a 3500 € al mq. Le tipologie usate sono state acquistate da chi era limitato nelle scelte in seguito all’ottenimento di mutui più contenuti. In questa prima parte dell’anno si è assistito ad una ripresa della domanda da parte delle famiglie spinte dal ribasso dei tassi di interesse e da mutui più convenienti. Selva Candida è un quartiere situato al di fuori del G. R. A. , sviluppatosi negli anni ’70 e che, negli ultimi tempi, ha vissuto uno sviluppo edilizio molto importante che in futuro porterà all’aumento della popolazione sul territorio. Ancora basso il livello infrastrutturale, soprattutto in termini di viabilità della zona. Podere S. Giusto e Podere Zara offrono in particolare ville singole o porzioni di ville costruite abusivamente tra gli anni ’70 e gli anni ’80, successivamente condonate. Sul mercato delle locazioni si registra un calo dei valori dei canoni ma anche della domanda dal momento che sia coloro che erano già in affitto che coloro i quali avevano l’idea di comprare hanno optato per la scelta dell’acquisto. A seguire la macroarea di San Giovanni-roma Est che ha messo a segno una riduzione dei prezzi del 3. 6% percepita soprattutto nella zona dell’Arco di Travertino e del Quadraro dove, nella prima parte dell’anno, si è registrata una contrazione delle richieste di abitazioni da parte di immigrati che acquistavano soprattutto nella zona del Quadraro e che ora hanno difficoltà di accesso al mutuo. In alcuni casi poi hanno venduto perché non sono riusciti a far fronte al pagamento del mutuo. A questo si aggiunge anche una difficoltà di accesso al credito per persone che sono state messe in cassa integrazione o assunte con contratti part-time. La disponibilità di spesa media della zona si aggira intorno a 160-200 mila € per un bilocale. La zona e’ molto eterogenea. Le abitazioni situate in vicolo Porta Furba costruite in edilizia più popolare sono poco richieste. La zona del Quadraro presenta un’edilizia mista di condomini e villini egli anni ’30-’50 dove negli anni scorsi hanno acquistato numerosi immigrati e che al momento in buone condizioni si vendono a prezzi medi di 2400 € al mq. Nella maggioranza dei casi le abitazioni versano in cattive condizioni di manutenzione e di conseguenza sono acquistate con sensibili ribassi dei prezzi. Ad acquistare in questa zona sono prevalentemente giovani coppie con budget contenuti. Infine c’è la zona di Arco di Travertino dove la richiesta è molto bassa e chi vende lo fa per trasferirsi in altri quartieri di Roma o nell’hinterland. Al momento non c’è molta domanda per gli immobili situati in questa zona. Da segnalare una serie di interventi a Tor Fiscale dove stanno costruendo appartamenti in piccoli complessi condominiali. Positivo il mercato dell’affitto che ha visto un incremento della domanda soprattutto di immigrati. I canoni di locazione sono comunque in diminuzione per facilitare il collocamento degli immobili sul mercato. In diminuzione anche i prezzi delle abitazioni nel quartiere di Centocelle-castani dove, nella prima parte dell’anno, si è registrato un calo della domanda con un allungamento delle tempistiche di vendita. Sono sempre molto richiesti in zona i monolocali e i bilocali, acquistati da single e giovani coppie che hanno movimentato il mercato in questa parte dell’anno. Meno dinamiche le compravendite per sostituzione soprattutto se occorre fare un mutuo ad integrazione del valore dell’immobile da acquistare. La riduzione delle quotazioni ha riguardato tutte le tipologie immobiliari, in particolare i tagli più grandi, la cui offerta sul mercato è in aumento. La zona è abbastanza omogenea dal punto di vista immobiliare anche se si registrano preferenze per le abitazioni situate a ridosso della Prenestina che sono state costruite nella prima parte degli anni ’60, in cemento armato e in cortina esterna e valutate intorno a 4000 € al mq se in buone condizioni e di piccolo taglio. Quasi sempre queste tipologie sono dotate di ascensore, ragion per cui si preferiscono alle soluzioni della fine degli anni ’50 situate in via Castani e prive di ascensore. Chi cerca in zona spesso esprime l’esigenza di avere un terrazzo, un giardino o un balcone. Stabili i canoni di locazione anche se si registra una certa difficoltà a reperire affittuari secondo le esigenze dei locatori che spesso chiedono la fideiussione come garanzia. Da segnalare che sono partiti a metà 2008 i lavori per la linea “C” della metropolitana. Si contraggono le quotazioni delle abitazioni nella zona di Piazza Epiro-san Giovanni Metronio, in particolare per i tagli più grandi, a partire da 100 mq. Le abitazioni di dimensione inferiore hanno conservato il loro valore. Gli acquirenti della zona sono costituiti da famiglie e da investitori che ne apprezzano l’ottimo collegamento con i mezzi pubblici e la vicinanza ad altre aree di interesse storico. Chi ha acquistato in questo periodo dell’anno aveva del capitale proprio e ha fatto poco ricorso al mutuo. La zona più ambita è quella di Villa Celimontana che passa dal Celio e che offre tipologie di pregio degli anni ’40 valutate a prezzi medi di 6000 € al mq. Quotazioni simili si raggiungono anche per le abitazioni in buono stato che affacciano sulle mura latine. La maggioranza delle compravendite però interessa una zona più popolare di appartamenti di edilizia più economica dove c’è un discreto turn over ed acquistano coloro che non hanno un budget elevato sebbene in zona per un bilocale si spendono mediamente intorno a 300 mila € e per un trilocale 400 mila euro. Performance positiva invece per la zona della Collatina, in ripresa nella prima parte del 2009, dopo una seconda parte del 2008 decisamente poco dinamica. Il ribasso dei prezzi e il contestuale ribasso dei tassi ha determinato infatti una ripresa della richiesta degli immobili. In questa prima parte dell’anno si sono compravenduti soprattutto monolocali e bilocali e, a seguire, trilocali non superiori a 85 mq e situati nelle vie meno costose. I bilocali sono la tipologia più richiesta da coppie e da famiglie mentre i monolocali sono acquistati prevalentemente da single. L’offerta abitativa in zona è molto eterogenea e spazia da abitazioni in cortina situate in via Collatina, che si trattano a 4100 € al mq e nelle traverse alle soluzioni di media qualità situate in via Prenestina e via Pisino. In quest’ultima zona le abitazioni sono state costruite nella seconda parte degli anni ’70 e le quotazioni di un usato vanno da 3500 a 3750 € al mq. Sul mercato delle locazioni si registra una diminuzione delle richieste dal momento che la disponibilità di spesa dei conduttori si sta riducendo sensibilmente. Tra coloro che cercano ci sono stranieri, pensionati e famiglie. Alla periferia di Roma, a Torre Gaia si registra una riduzione delle quotazioni in particolare sulle tipologie usate dove si registrano anche proposte a 20-25 mila € in meno rispetto alla richiesta iniziale. Gli acquisti realizzati nella zona vedono protagoniste famiglie che si spostano da quartieri non lontani, come Centocelle o Villa Gordiani dove vendono il loro appartamento per acquistare una soluzione indipendente, meglio se di nuova costruzione. Infatti non lontano da Torre Gaia sorge Villa Verde un piccolo quartiere che è stato interessato da una serie di nuove costruzioni nel corso del 2007-2009 che hanno portato alla nascita di porzioni di quadrifamiliari e di appartamenti in piccoli contesti condominiali strutturati al massimo su due livelli. Torre Gaia è un consorzio con complessi condominiali signorili, spesso con piscina e servizio di sorveglianza, dove si compravendono attici o piani terra con giardino. Più difficili da vendere i piani intermedi. Per un buon usato si spendono da 3600 a 3700 € al mq. Intorno si sviluppano Papillo e Fontana Candida piccoli quartieri con un’offerta residenziale di qualità (palazzine o soluzioni a schiera a volte con campi da tennis e piscina). La diminuzione dei prezzi ha interessato il quartiere di Torre Gaia e in modo particolare gli attici che negli anni scorsi avevano avuto una crescita molto elevata. Il mercato delle locazioni è abbastanza fervido e vede sia l’esistenza di contratti a canale libero che di tipo transitorio. Tra i lavori che interessano il territorio ci sono quelli della linea C della metropolitana che prevedono una fermata nel quartiere tra i capolinea di Pantano e Grottarossa. Diminuiscono le quotazioni delle abitazioni anche nel quartiere di Appio Alberone dove si sono realizzate comunque compravendite con persone che avevano necessità di acquistare la prima casa e infatti molte transazioni hanno visto protagonisti single che hanno chiesto piccoli tagli, bilocali e trilocali entro 70 mq. La zona è apprezzata da un target giovane anche per la presenza di servizi e di locali. Quasi sempre si è trattato di persone residenti nel quartiere o provenienti da quartieri limitrofi come San Giovanni in Laterano dove le quotazioni sono decisamente più elevate. Le preferenze sono state rivolte in particolare alle abitazioni situate in contesti in buone condizioni interne ed esterne per evitare i costi della ristrutturazione. La minore disponibilità di spesa espressa dagli acquirenti che, spesso hanno fatto ricorso ad un mutuo integrativo del valore dell’immobile, ha comportato una riduzione delle quotazioni. Il quartiere offre soprattutto soluzioni in condomini degli anni ’50-’60, in cortina. Le macroaree Monteverde-aurelio e Roma sud hanno registrato riduzioni simili: rispettivamente - 3,2% e -3% nei primi mesi del 2009. Nella prima macroarea segnaliamo il quartiere di Magliana Nuova dove le quotazioni delle case sono al ribasso. Da ottobre infatti il mercato appariva rallentato; a partire da marzo si assiste ad una ripresa delle compravendite. Si registra comunque una diminuzione della disponibilità media di spesa determinata dalla restrizione nella concessione del credito. Essa si aggira attualmente intorno a 200 mila € al mese per un bilocale. Il quartiere ha visto il suo sviluppo più importante alla fine degli anni ’60 ed inizi degli anni ’70; le quotazioni oscillano da un minimo di 2500 € al mq per le tipologie più popolari situate in via Armellini a quelle più quotate che si trovano su via della Magliana e via di Villa Bonelli dove ci sono palazzine con affaccio su aree verdi e che in buone condizioni si trattano a prezzi medi di 3000-3500 € al mq. La zona è ben servita e gode del passaggio del treno che collega Roma con Fiumicino. Nella seconda macroarea invece segnaliamo la performance positiva di Ostia nel quartiere intorno a piazza Vega dove il mercato è stato vivace e le soluzioni immesse sul mercato al giusto prezzo si vendono in tempi brevi. Ad acquistare in questa zona della città sono prevalentemente investitori che arrivano da Roma e che comprano seconde case da utilizzare come casa vacanza e, a volte, da mettere a reddito durante l’anno. La richiesta tipica si focalizza su tagli che non superino i 70 mq ed una spesa di 300 mila €. Non mancano comunque gli acquisti da parte di famiglie già residenti ad Ostia che in genere vendono per poi acquistare soluzioni migliorative. Chi cerca la prima casa preferisce tagli ampi. Piace molto la vista e la vicinanza al mare e la presenza di spazi esterni come terrazzi e giardini. Tra le zone apprezzate quella di Stella Polare che si sviluppa dal mare verso l’interno. Le prime due file fronte mare sono caratterizzate da palazzine d’epoca realizzate tra i primi anni del 1900 e gli anni ’40. Si tratta di soluzioni molto ricercate ma l’offerta sul mercato è scarsa. La parte più interna è invece costituita da palazzine sorte tra gli anni ‘50 ed i primi anni ’70. Questa area è sempre molto apprezzata per la sua tranquillità, per il verde e per la vicinanza ai servizi ed alla stazione ferroviaria. Per un buon usato il prezzo è di 2700-2800 € al mq. Da segnalare il completamento del Nuovo Polo Nuotatorio, realizzato nell’area di Stella Polare. In via Oletta sono stati completati alcuni box sotterranei ed attualmente è in progetto la realizzazione di un nuovo parco e di una palestra nell’area soprastante. Segue poi la macroarea di Villa Ada-montesacro che ha messo a segno una contrazione del 2. 2% delle quotazioni. Tra i quartieri che hanno segnalato ribassi ci sono Bufalotta e Trieste-africano. Alla Bufalotta si sono contratti i prezzi sia per le abitazioni usate che per le abitazioni nuove; la conseguenza è che nella prima parte dell’anno le compravendite si sono riprese e si è registrato anche un rientro da parte di coloro che, negli anni scorsi, a causa dei prezzi elevati, avevano deciso di acquistare nei comuni dell’hinterland. La domanda si orienta soprattutto su tagli grandi, con tre camere da letto, di cui però c’è poca offerta sul mercato e su tipologie dotate di terrazzo, quasi sempre presente nelle nuove costruzioni. Il quartiere inoltre negli ultimi anni è stato interessato da importanti interventi di nuova costruzione; ricordiamo Porta di Roma dove è sorto il centro commerciale più importante d’Italia e dove hanno costruito sia abitazioni signorili che popolari. Nel primo caso parliamo di soluzioni inserite in parchi con piscina e portineria. Un bilocale di 50 mq si può acquistare a prezzi di 280-285 mila €; le quotazioni hanno tenuto anche perché acquistate da un target con disponibilità di spesa medio-alta. Sono invece diminuiti i prezzi per le soluzioni costruite nella zona più popolare dove in un anno i costruttori hanno realizzato anche ribassi intorno al 10 %. Nei primi mesi del 2009 molte compravendite sono state realizzate a Cinquina, una parte della Bufalotta dove si registrano quotazioni più contenute, intorno a 3000 € al mq, che hanno attirato sia acquirenti da fuori Roma che giovani coppie e famiglie con disponibilità di spesa più contenuta. Sempre all’interno del quartiere, sorge la Bufalotta Nuova dove sono disponibili delle abitazioni costruite alcuni anni fa e altre ancora in fase di costruzione. Si tratta di appartamenti, dalle finiture signorili, inseriti in piccoli complessi residenziali e valutati intorno a 5000-6000 € al mq e soluzioni indipendenti, ville unifamiliari e bifamiliari con prezzi che possono superare il milione di euro. A ridosso di Talenti invece sorge un’area con condomini in cortina costruiti alla fine degli anni ’80, inizi degli anni ’90 e che hanno quotazioni di 3500-4000 € al mq. Il mercato delle locazioni è positivo e registra una domanda alimentata soprattutto da lavoratori impiegati presso il centro commerciale “Porta di Roma”. La diminuzione delle quotazioni nella zona di Trieste- Africano è stata avvertita soprattutto sulle tipologie oltre 90-100 mq, mentre hanno resistito i prezzi dei bilocali di 60-70 mq che sono acquistati soprattutto per investimento. Infatti non lontano sorge la L. U. I. S. S. E molti genitori di studenti, provenienti dal Sud Italia, hanno comprato monolocali e bilocali. Rispetto al passato, su questo segmento di mercato, si è registrato un cambiamento delle richieste che prima vertevano anche su trilocali. Oggi gli investitori hanno ridotto il budget e non superano i 300 mila €. La zona presenta un’offerta immobiliare di condomini degli anni ’50-’60 a parte alcune abitazioni signorili che si concentrano a ridosso di piazza Annibaliano e del quartiere Trieste: si tratta di appartamenti che partono da 120-150 mq, all’interno di condomini con piscina e campi da tennis e che, ristrutturati, possono partire da 7000-8000 € al mq. Le quotazioni medie di una soluzione usata oscillano da 3200 a 3700 € al mq, di una ristrutturata da 3700 a 4200 € al mq. Anche il mercato degli affitti risente positivamente della domanda da parte di studenti fuori sede che rappresentano la maggioranza delle richieste. A seguire le giovani coppie. Per un posto letto si spendono da 400 a 500 € al mese. A seguire con la diminuzione dei prezzi la macroarea di Policlinico-pietralata con -2. 2% con una lieve riduzione dei prezzi nel quartiere di Tiburtina-casal Bruciato dove, nella prima parte dell’anno, si è registrata una buona domanda abitativa sui bilocali e sui trilocali. Risulta invece più difficile collocare sul mercato i quattro locali per il costo elevato. La propensione da parte dei potenziali acquirenti è verso le tipologie già ristrutturate o comunque che non necessitano di lavori di ristrutturazione. Buona parte degli acquirenti della zona sono genitori di studenti universitari che arrivano dal Sud Italia e che spesso hanno già il capitale da investire. Si orientano verso bilocali o trilocali di cui poi affittano anche il posto letto ad amici del figlio. Un posto letto costa intorno a 280 € al mese, mentre il budget da destinare all’investimento immobiliare oscilla da 260 a 280 mila €. Una delle zone più ambite si trova a Casalbruciato (via Crispolti) dove sono disponibili abitazioni signorili degli anni ’70 con terrazzo e servizio di portineria. Le abitazioni costano intorno a 4200-4300 € al mq. La maggioranza delle abitazioni della zona è stata costruita tra gli anni ’50 e gli anni ’60, alcune sono ex Ina Casa, con giardino e senza ascensore e che si scambiano a 3000 € al mq. Interessano un mercato ristretto di acquirenti, persone che hanno sempre abitato nella zona o amanti del genere. Esistono poi delle abitazioni popolari di proprietà dell’Enasarco. Per finire la macroarea di Prati-francia che ha registrato una contrazione dell’1. 3% e che ha visto contrapposte performance diverse. Infatti nei quartieri di Prati-balduina e Balduina-belsito si sono avute performance positive. A Prati-balduina si è registrata una buona domanda di immobili ad uso investimento con acquirenti del Sud Italia che si sono orientati su tagli piccoli, come bilocali e trilocali, da mettere a reddito e da affittare a turisti o studenti dal momento che la zona è vicina al Vaticano ed è ben collegata con il centro della città. Per un bilocale in zona si possono spuntare anche 1100 € al mese. Anche l’acquisto per uso diretto è in ripresa soprattutto quelli di sostituzione anche se le tempistiche sono in aumento. Infatti l’aumento del valore dei piccoli tagli e, contestualmente, la maggiore convenienza a stipulare mutuo hanno stimolato gli acquirenti. Si registrano invece più difficoltà per i tagli con valori superiori a 600 mila €. La zona più richiesta, più quotata e anche più signorile è quella di Prati-mazzini dove si possono trovare appartamenti signorili inseriti in palazzi in stile umbertino, soffitti alti e destinati ad un target medio-alto. Nella zona di Prati-trionfale invece sono disponibili palazzine degli anni ’30-’40, alcune costruite in edilizia popolare; la zona della Balduina che affaccia sul Parco del Pineto invece ha avuto il suo boom negli anni ’50 con costruzioni in edilizia cooperativa e privata che si trattano a prezzi medi di 5500 € al mq. Soluzioni più residenziali, inseriti a volte in parchi con piscina che possono arrivare a costare anche intorno a 6000-7000 € al mq. Uno degli aspetti più apprezzati da parte di chi acquista in questa zona di Roma è la presenza della vista, che soprattutto ai piani alti nella zona della Balduina Alta può essere suggestiva. E in questo caso le quotazioni possono arrivare anche a livelli molto elevati. Sul mercato delle locazioni si registra una contrazione della domanda dal momento che i livelli dei canoni elevati e il contemporaneo ribasso dei tassi stanno spingendo i potenziali acquirenti verso l’acquisto dell’abitazione. In lieve aumento anche le quotazioni delle abitazioni di Balduina-belsito in particolare sui piccoli tagli, due locali e trilocali che sono stati acquistati soprattutto dagli investitori. Un bilocale si affitta a 1050 € al mese. Le quotazioni della zona sono molto diverse a seconda della posizione in cui si trovano gli immobili lungo la Balduina. Nella parte più collinare sono disponibili delle abitazioni costruite in edilizia cooperativa costruite tra gli anni ’50 e gli anni ’60 che offrono tagli piuttosto grandi, oltre 120 mq. Dopo gli anni ’60 sono sorte abitazioni in edilizia privata. Le quotazioni nel tratto che va da piazza della Balduina fino alla Madonna del Cenacolo registra quotazioni di 4200-4500 € al mq e sale fino a 5000 € al mq per le abitazioni che vanno da Madonna del Cenacolo alla zona di via Massimi che è quella più quotata perché offre soluzioni medio-signorili degli anni ’60 dotate di terrazzo e box e cantina. Nei primi mesi del 2009 si è registrata una ripresa del mercato che ha visto proprietari più propensi a ribassare le quotazioni ma anche tempistiche di vendita più lunghe. In diminuzione le quotazioni delle abitazioni nella zona di Farnesina-ponte Milvio dove, nella prima parte dell’anno, si è registrata una riduzione delle compravendite. Le motivazioni sono diverse per le due zone. Nel caso di Ponte Milvio si è registrata, ormai da alcuni semestri, una diminuzione della domanda acuita negli ultimi mesi dalla trasformazione del quartiere in zona a traffico limitato che ha rallentato le richieste dei potenziali acquirenti. Il quartiere, che è uno dei punti di riferimento per la movida romana con i locali notturni, negli ultimi anni aveva conosciuto una crescita sostenuta. Nel quartiere della Farnesina invece si è registrato un calo maggiore nella parte bassa dove si concentrano le richieste delle giovani coppie e dei single. E’ invece stabile la situazione nella parte alta della Farnesina dove c’ è prevalentemente un mercato di immobili di prestigio a cui si rivolgono potenziali acquirenti dal budget medio alto. Anche in questa zona si registrano comunque dei rallentamenti del mercato a causa della distanza tra le richieste dei venditori e le esigenze degli acquirenti. Gli appartamenti presenti hanno metrature elevate e per questo sono oggetto di richieste da parte di famiglie che vogliono migliorare la loro condizione abitativa. Infatti in questa zona si possono trovare parchi di abitazioni degli anni ’70-‘80 con campi da tennis e piscina e talvolta le quotazioni possono anche arrivare a 7000 € al mq per tipologie signorili e ristrutturate. Prezzi che scendono per le abitazioni che si trovano nella parte bassa della Farnesina dove prevalgono le soluzioni più popolari degli anni ’30-’40, che si vendono in buone condizioni intorno a 5000-5500 € al mq. Anche a Ponte Milvio le abitazioni risalgono agli anni ’30-’40 e si trattano a pezzi medi di 6000-6500 € al mq se con l’affaccio sulla piazza di Ponte Milvio. Sul mercato delle locazioni si registra una contrazione dei valori dei canoni nonostante una buona domanda da parte di studenti della facoltà di architettura, dipendenti della Farnesina. Per un bilocale difficilmente si possono superare i 1100 € al mese. Tra i progetti in corso più importanti citiamo quello relativo all’area occupata dalla ex Fiera di Roma, ormai a buon punto dove si prevede la nascita di aree verdi (50% dell’area), un parco urbano pedonale con la Città dei Bambini. Il progetto inoltre prevede la realizzazione di complessi residenziali. Sempre all’Eur segnaliamo il progetto che ridisegna l’area delle Torri che una volta ospitavano gli uffici del Ministero delle Finanze. Le Torri sono destinate a cadere e al loro posto sorgerà una struttura di dieci piani, riscaldata da pannelli solari che ospiterà un moderno centro di residenze, uffici, negozi di pregio. Un altro progetto interesserà la zona della Romanina ed ospiterà uno spazio da destinare ad aree verdi, a residenziale, servizi ed altre attività terziarie. Avrà anche il prolungamento della metropolitana. Importanti interventi saranno messi in atto per la creazioni di residenze universitarie a Tor Vegata, Pietralata e San Paolo. I primi lavori partiranno proprio da Tor Vergata a gennaio con 1500 posti letto. Per i prossimi quattro anni in totale la capitale si vorrà dotare di 12 mila posti letto. Vanno avanti i lavori per la Nuova Stazione Tiburtina. Importanti interventi riguarderanno le linee metropolitane in particolare la Metropolitana C, i cui capolinea saranno Pantano e Grottarossa. La prima tratta, San Giovanni-alessandrino, dovrebbe essere attivata a Marzo 2011. La linea prevede 30 stazioni. Allo studio anche la linea D che si svilupperà da nord, in zona Ojetti, a sud, all’Eur. In mezzo, Prati Fiscali, i quartieri Nomentano e Salario (fermate Verbano, Buoenos Aires e Fiume), il centro storico con le fermate Spagna, San Silvestro e Venezia e Trastevere prima di arrivare in zona Marconi. Continuano ad Ostiense i lavori per il Campidoglio 2 che ospiterà la sede del Comune di Roma e i lavori per il recupero dell’area degli ex” Mercati Generali” dove sorgerà anche la “Città dei Giovani” con 40% degli spazi destinato alla cultura e al tempo libero, il 19% alla ristorazione, il 35% al commercio ed il restante 6% al terziario.
Domanda      Monolocali       2 locali          3 locali             4 locali          5 locali
Luglio 2009 10. 3% 36. 4% 35. 7% 13. 5% 4. 1%
Luglio 2008 10. 9% 34. 8% 35. 6% 14. 1% 4. 6%
Da Luglio 2008 a Luglio 2009 si registra un aumento della concentrazione di richieste di bilocali a Roma (da 34. 8% a 36. 4%) . A seguire nelle richieste ci sono i trilocali (35. 7%). In diminuzione la concentrazione per le altre tipologie abitative.
Offerta             Monolocali    2 locali           3 locali             4 locali        5 locali
Luglio 2009 6. 3% 27. 2% 39% 17. 9% 9. 6%
Luglio 2008 5. 9% 26. 1% 39. 6% 18. 8% 9. 6%
Per quanto riguarda l’offerta rispetto al 2008 si registra una maggiore concentrazione sul mercato di monolocali (6. 3%) e bilocali (27. 2%). Stabile l’offerta dei cinque locali. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
HA PRESO AVVIO A VERONA GEO-OIKOS, PRIMA RASSEGNA REGIONALE DELLA PROGETTUALITA’ TERRITORIALE  
 
Verona, 12 Novembre 2009 - 150 stand più di 160 progetti, sono questi i numeri di Geo–oikos, la rassegna espositiva promossa dalla Regione del Veneto in collaborazione con le 7 Province e inaugurata ieri alla fiera di Verona dall’Assessore all’Urbanistica e Politiche del Territorio, Renzo Marangon, dal Presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi, dal Presidente dell’Ente Fiera, Ettore Riello e dal Rettore dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Amerigo Restucci. Obiettivo dell’iniziativa è quello di mettere in vetrina il Veneto e il Nord Est, ovvero le iniziative che ne promuovano l’identità in termini di qualità, innovazione, sostenibilità. La manifestazione punta a divenire un momento di marketing territoriale a cadenza annuale, finalizzata ad incentivare il confronto e la collaborazione tra operatori pubblici e privati che si occupano di pianificazione urbana e territoriale, progettazione, grandi opere infrastrutturali e servizi. Presenti alla rassegna progetti di opere realizzate o da realizzare sul territorio regionale, mentre i settori di interesse sono l’urbanistica, la pianificazione territoriale, grandi opere, infrastrutture della mobilità, ambiente, natura ed energia. “Si tratta – spiega l’Assessore Marangon – di un’iniziativa nata nell’ambito del Ptrc, dove, disegnando le linee di sviluppo del Veneto futuro, abbiamo constatato l’eccellenza di molti progetti presentati da enti pubblici e da studi o aziende private. Da qui l’idea di organizzare una mostra che, oltre all’aspetto espositivo, rappresentasse anche un momento di sinergia e dialogo. Abbiamo quindi chiesto alle amministrazioni pubbliche e a vari privati – ha sottolineato l’Assessore Marangon – di partecipare a questa mostra presentando le loro progettualità, che caratterizzeranno il Veneto nei prossimi 20-30 anni. Potremmo quasi dire – ha sottolineato Marangon – che Geo-oikos rappresenta una sfida che il Veneto lancia alla crisi, affermando con forza che la qualità di vita del suo territorio rappresenta un elemento determinante per la competitività globale”. Mi sento di dire - ha proseguito - che in questa Regione negli ultimi 5 anni è avvenuto un miracolo rappresentato dal fatto che quasi tutti i Comuni, e Province, con la loro programmazione, hanno cominciato a considerare il territorio come risorsa e non più come un qualcosa da occupare e sfruttare. Lo dimostrano anche non solo i progetti di eccellenza presenti in questa rassegna e che mi hanno convinto del fatto che sia in atto una contaminazione progettuale decisamente positiva. A Geo-oikos è presente il Veneto di oggi e quello futuro con progetti nati dalla contaminazione tra persone, come quello della musica, nato per caso tra persone che fanno cose diverse ma che si sono unite attorno ad un’idea, sviluppando appunto un progetto eccellente e direi unico”. Nel proseguire il suo intervento l’Assessore Marangon si è augurato che la cultura urbanistica e del territorio sia sempre più materia che interessa tutti e non solo i tecnici. E rivolgendosi agli amministratori ha lanciato l’appello di avere più coraggio politico nella realizzazione di opere pubbliche, assumendosi la responsabilità di decidere nell’interesse di tutti e non solo di una parte politica. “La nostra – ha concluso Marangon - è una Regione leader per le sue molte eccellenze, per la sua capacità di fare sintesi tra cultura del territorio e cultura della programmazione, una Regione che è ancora in grado di attrarre persone, visto che nel prossimo decennio la sua popolazione crescerà di 700. 000 unità. Ecco allora l’esigenza di maggiore capacità politica per amministrare bene, più capacità di decidere, più strutture ed infrastrutture. .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE ARDESIA E MARMI, 40 ARCHITETTI DI FAMA INTERNAZIONALE IN LIGURIA PER INCONTRARE LE AZIENDE DEL SETTORE  
 
Genova, 12 Novembre 2009 - Per la prima volta 40 architetti di fama internazionale, provenienti dagli studi più prestigiosi di Europa, Stati Uniti e America del Sud, sono arrivati in Liguria per incontrare le aziende del settore ardesiaco e del marmo e aiutare le esportazioni dei materiali lapidei liguri. La delegazione, composta da architetti francesi, inglesi, statunitensi, brasiliani e olandesi, in rappresentanza di studi come l´Atelier Jean Nouvel, lo studio di Norman Foster e lo Studio Mk27 Marcio Kogan, uno dei massimi rappresentanti dell´architettura in Brasile, dall’ 11 fino al 15 novembre resterà in Liguria a visitare i due distretti dell´ardesia in Val Fontanabuona e della pietra della Spezia. All´iniziativa hanno aderito circa 20 aziende appartenenti ai due distretti industriali, quello dell´ardesia e della pietra. Due realtà diverse, ma capaci di offrire al mercato prodotti di alta qualità, apprezzati a livello internazionale, anche grazie all´elevato know how tecnologico delle aziende produttrici liguri. Domani e dopodomani, giovedì 13 e venerdì 14 novembre, sono previsti gli incontri di approfondimento tecnico tra la delegazione straniera in visita e le aziende nei rispettivi distretti in Val Fontanabuona e alla Spezia. La visita si inserisce nell´ambito della mostra allestita presso Palazzo Ducale a Genova fino al 20 novembre che mette in scena i materiali lapidei liguri sulla base di un progetto di promozione voluto dall´Ice, Istituto del commercio Estero e dalla Regione Liguria, in collaborazione con Liguria International. L´iniziativa presentata questa mattina alla presenza del presidente di Liguria International, Franco Aprile e dei presidenti dei distretti dell´ardesia e della pietra, Franca Garbarino e Dante Venturini si inserisce nell´ambito del progetto interregionale di promozione del settore lapideo che vede la partecipazione di sei regioni: Liguria, Toscana, Veneto, Puglia, Sicilia e Sardegna con l´obiettivo di promuovere sui mercati esteri, Stati Uniti, Russia, Penisola Arabica, la conoscenza della pietra italiana nelle sue differenti applicazioni, promuovendo il suo utilizzo. Dopo la crisi delle esportazioni di biliardo sul mercato statunitense il distretto dell´ardesia punta ora alla Russia e all´Arabia Saudita per gli oggetti di arredamento, pavimentazione, arredo bagni e cucine. Se infatti nel 1990 il biliardo rappresentava l´85% del volume di affari complessivo delle aziende dell´ardesia della Val Fontanabuona di cui l´80% rappresentato dalle esportazioni negli Stati Uniti, oggi il mercato del biliardo si è ridotto al 10% del volume degli affari, a causa della crisi finanziaria che ha coinvolto gli Usa. Parallelamente all´iniziativa in corso a Palazzo Ducale da domani fino al 17 novembre presso il centro permanente per l´artigianato Liguria Style verrà realizzato un evento di promozione del marchio di prodotto "Artigiani in Liguria" ardesia della Val Fontanabuona che culminerà in un workshop il 17 novembre a cui parteciperanno circa 40 aziende artigiane del settore dell´ardesia. .  
   
   
GRUPPO BIPIEMME: TERZO TRIMESTRE 2009 UTILE NETTO A 182 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 27,5% RISPETTO A SETTEMBRE 2008, SOSTENUTO DAL RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA (+32,9%)  
 
Milano, 12 novembre 2009 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano nella riunione di ieri ha esaminato ed approvato i risultati al 30 settembre 2009. Nonostante il perdurare del difficile contesto macro economico nazionale e internazionale, che ha caratterizzato i primi nove mesi del 2009, il Gruppo ha registrato un’ottima crescita della gestione operativa (+32,9%), che ha consentito di assorbire il più alto costo del credito, che riflette il difficile momento economico generale, e di registrare un utile netto di 182 milioni di euro, in crescita del 27,5% rispetto ai valori di settembre 2008. Il sensibile sviluppo dei ricavi e lo stretto controllo sui costi hanno consentito al rapporto cost/income di scendere al 59,1% rispetto al 64,9% del settembre 2008. Si segnala la modifica del perimetro di consolidamento del Gruppo, rispetto a settembre 2008, per l’inserimento di Anima Sgr, di Banca Popolare di Mantova, di Wetrade Sim e dei 38 sportelli ex-Unicredit. L’impatto a livello economico è contenuto e pari al 3,4% dei proventi operativi, al 4,5% dei costi operativi e all’1,8% del risultato della gestione operativa, con un’incidenza marginale sulla performance operativa registrata nei primi nove mesi del 2009. Gruppo Bipiemme Raccolta diretta da clientela e titoli emessi - La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value) si attesta a 33. 773 milioni di euro, in flessione del 2,7% rispetto a settembre 2008. Tale risultato risente positivamente della crescita dei conti correnti e depositi a risparmio (+9,3% a/a), mentre sono in flessione i Pct (-79,9%), le Altre Forme Tecniche (-28%) e le Passività valutate al fair value (-34,8%). Per quanto riguarda i titoli in circolazione (11. 073 milioni di euro, stabili a/a) si segnala che lo scorso aprile è stato rimborsato, utilizzando la liquidità dell’Istituto, un bond di 1,5 miliardi di euro emesso nell’ambito del programma Emtn. Queste dinamiche di crescita hanno portato ad un incremento dell’incidenza della componente retail sul totale della raccolta rispetto alla componente “istituzionale” (wholesale), passata dal 73,7% di settembre 2008 al 78,2% dei primi nove mesi 2009. Raccolta indiretta da clientela - A settembre 2009 l’aggregato complessivo della raccolta indiretta da clientela si posiziona a 45. 229 milioni di euro (+21,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Nel dettaglio, il risparmio gestito registra una crescita del 44,3% (a/a), attestandosi a 24. 779 milioni di euro e beneficiando, sia del consolidamento di Anima Sgr, che contribuisce al saldo con 7. 300 milioni di euro, sia di una raccolta netta positiva, pari a 863 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009. A livello sistema, sempre nei primi nove mesi del 2009, la raccolta netta è stata ancora negativa per circa 7,6 miliardi di euro. La quota di mercato dei fondi comuni di investimento del Gruppo è pertanto salita, su basi omogenee, di 33 p. B. , posizionandosi a settembre 2009 al 4,11% dal 3,78% di dicembre 2008. Anche la componente delle riserve assicurative registra una crescita del 7,1% rispetto a settembre 2008, posizionandosi a 3. 673 milioni di euro, con una raccolta netta positiva da inizio anno di 140 milioni di euro. Il risparmio amministrato da clientela ordinaria a valori di mercato si posiziona a 20. 450 milioni di euro, in crescita del 2,1% rispetto a settembre 2008. Gli impieghi a clientela si attestano a 32. 200 milioni di euro, in linea con i valori dei primi nove mesi 2008 (+0,7%). Da segnalare la crescita di 160 milioni di euro rispetto al dato di fine giugno, concentrata in particolare nel segmento del commercial banking (+8,3% a/a) a conferma dell’impegno del Gruppo a sostegno dell’economia, anche in funzione dell’adesione ad alcune importanti iniziative a supporto soprattutto delle famiglie e delle piccole/medie imprese, mentre nel segmento corporate si registra una flessione del 4,3% a/a, principalmente per la chiusura di posizioni a spread marginali. Buona la performance della componente mutui che, comprensiva dei mutui ipotecari oggetto di securitization, classificati fra le “attività cedute e non cancellate”, sale del 7,8%, rispetto a settembre 2008, raggiungendo 13. 684 milioni di euro, malgrado la flessione delle nuove erogazioni (2,8 miliardi di euro rispetto a 3,6 miliardi di euro dei primi nove mesi del 2008). La qualità del credito risente del peggioramento del contesto macro economico complessivo, evidenziando un’incidenza percentuale del totale delle attività deteriorate nette sul totale del portafoglio crediti del 5,2%, un rapporto incagli netti/totale crediti del 3,5% e un rapporto sofferenze nette rispetto agli impieghi dello 0,8%, valore comunque inferiore alla media del sistema (1,7% ad agosto 2009, ultimo dato disponibile). Il grado di copertura delle sofferenze si posiziona al 63%, valore pressoché in linea con i dati del primo semestre 2009; le rettifiche totali (specifiche e di portafoglio) evidenziano una copertura complessiva del portafoglio crediti del 2,6%, stabili rispetto al dato di fine giugno. Da evidenziare il marcato rallentamento della crescita del totale delle attività deteriorate lorde, rispetto ai valori di fine giugno 2009 (+131 milioni di euro), dopo le accelerazioni registrate nel primo semestre 2009 a seguito del deterioramento del contesto macro economico. Posizione interbancaria netta - La posizione sul mercato interbancario al 30 settembre 2009 è negativa per 194 milioni di euro. La variazione rispetto al saldo positivo registrato a giugno 2009 (+504 milioni di euro) è legata alla contrazione della provvista, concentrata sulle forme tecniche più volatili e sulla componente istituzionale, cui si contrappone una sostanziale stabilità degli impieghi. Patrimonio netto - A fine settembre il patrimonio netto del Gruppo si posiziona a 3. 423 milioni di euro. Il core tier 1 si attesta al 6,5%, il tier 1 al 7,7% ed il total capital ratio al 12,1%[1]. Totale ricavi - Al 30 settembre 2009 i proventi operativi del Gruppo Bipiemme si attestano a 1. 423,4 milioni di euro, in crescita del 14,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nel dettaglio, il margine di interesse si posiziona a 695,3 milioni di euro, evidenziando una flessione del 12,5% principalmente a causa della discesa dei tassi di interesse e della conseguente contrazione della forbice dei tassi con la clientela, a cui si aggiunge l’incremento del costo del funding sui mercati istituzionali, effetti solo parzialmente compensati dall’incremento dei volumi intermediati con la clientela (+7,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2008. Si segnala che, da luglio 2009, le commissioni di massimo scoperto, determinate secondo nuovi criteri, e l’indennità di sconfinamento, complessivamente pari a € 23,6 milioni, sono contabilizzate all’interno del comparto “altri proventi e oneri di gestione”. Nel comparto “ricavi da servizi”, le commissioni nette si posizionano a 416,7 milioni di euro, con un incremento del 4,3% rispetto a settembre 2008; in particolare si segnala la crescita delle commissioni nette da servizi di gestione, intermediazione e consulenza che si attestano a 221,7 milioni di euro (+5,9%), grazie anche alla raccolta positiva registrata nei primi tre trimestri del 2009. I dividendi e proventi simili si attestano a 141,6 milioni di euro (-10,6%). Il risultato netto dell’attività finanziaria presenta un saldo positivo di 106,5 milioni di euro che si confronta con un saldo negativo di –152,5 milioni di euro registrato nel corso dei primi nove mesi del 2008. Il risultato al 30 settembre 2009 ha beneficiato della ripresa della quotazione dei titoli e del restringimento degli spread creditizi; inoltre, a mitigazione dell’esposizione del Gruppo al rischio tasso e in presenza di uno scenario ribassista della curva dei tassi di interesse, la Capogruppo ha posto in essere all’inizio del corrente anno operazioni di Irs e ha assunto posizioni futures su Euribor e Bund generando significativi utili a conto economico, contabilizzati nel primo semestre 2008. Gli altri proventi ed oneri di gestione si attestano a 65,2 milioni di euro, in aumento del 38,7% rispetto a settembre 2008 ed includono le già citate commissioni di massimo scoperto e di indennità di sconfinamento. Costi operativi - I costi operativi si attestano a 841,7 milioni di euro, con una crescita del 3,9% che, rispetto a settembre 2008, include l’effetto del già citato allargamento del perimetro di consolidamento. Su basi omogenee i costi complessivi registrerebbero quindi una lieve diminuzione rispetto ai valori di settembre 2008, a riprova della costante attenzione posta al monitoraggio delle spese amministrative. Nel dettaglio il costo del personale, che si posiziona a 547,1 milioni di euro, è in crescita del 2,5% rispetto a settembre 2008, malgrado la crescita di 291 unità del personale dipendente a fronte delle già citate operazioni straordinarie (Opa Anima Sgr, acquisizione maggioranza Banca Popolare di Mantova, acquisizione Wetrade Sim e acquisizione 38 sportelli ex-Unicredit). Il totale del personale dipendente raggiunge le 8. 896 unità. Si segnala inoltre che alla conclusione delle trattative relative al Fondo di Solidarietà, che consentirà al Gruppo di raggiungere obiettivi di efficientamento di oltre 500 risorse, come già comunicato al mercato, sono pervenute 674 richieste di adesione da parte di dipendenti delle banche commerciali del Gruppo. A seguito delle adesioni, nel quarto trimestre 2009 sarà contabilizzato l’onere relativo al citato Fondo di Solidarietà, quantificabile in 140 milioni di euro massimo. Gli effetti positivi sui costi del personale si produrranno a partire dal 2010 e in modo progressivo fino al 2012, anno nel quale si manifesteranno pienamente gli effetti della riduzione degli organici con un risparmio nell’ordine di circa 50 milioni di euro rispetto ai valori attuali. Al fine di mitigare l’onere straordinario del Fondo, la Capogruppo ha avviato alcuni progetti finalizzati alla valorizzazione di asset aziendali. Le altre spese amministrative si attestano a 233,3 milioni di euro (+4,5%), in particolare per l’allargamento del perimetro di consolidamento e dell’aumento di 20 agenzie negli ultimi 12 mesi, derivante dal saldo fra chiusure e aperture effettuate nel periodo. Il buon andamento complessivo dei costi e dei ricavi si è concretizzato nel miglioramento del rapporto cost/income, sceso al 59,1% rispetto al 64,9% di settembre 2008. Risultato della gestione operativa - In base agli andamenti descritti, il risultato della gestione operativa del Gruppo Bipiemme si attesta a 581,7 milioni di euro in crescita del 32,9% rispetto ai primi nove mesi del 2008. Accantonamenti e rettifiche - L’ammontare complessivo delle rettifiche nette su crediti e attività finanziarie e degli accantonamenti netti per rischi ed oneri al 30 settembre 2009, si attesta a 272,2 milioni di euro, in crescita di 142,2 milioni di euro rispetto a settembre 2008. Nel dettaglio le rettifiche nette su crediti si attestano a 254,3 milioni, mentre gli accantonamenti per rischi ed oneri si attestano a 10,9 milioni di euro, pressoché completamente ascrivibili a revocatorie e cause passive. La dinamica dell’aggregato riflette il generale deterioramento del contesto macro economico e la consueta politica prudenziale del Gruppo nella valutazione delle poste in sofferenza e in incaglio. Il “costo del credito” annualizzato, calcolato rapportando le rettifiche di valore su crediti verso clientela al volume dei crediti verso clientela, al 30 settembre 2009, si attesta a 107 basis point. Il costo del credito annualizzato del solo terzo trimestre è di 62 p. B. E mitiga i valori più elevati registrati nel primo e, soprattutto, nel secondo trimestre 2009. Utile netto - Dopo aver registrato imposte sul reddito per 124,8 milioni di euro (tax rate del 40,3%) l’utile netto del Gruppo al 30 settembre 2009 si attesta a 182,3 milioni di euro in crescita del 27,5% rispetto a settembre 2008. Capogruppo - Si segnalano di seguito i principali aggregati economico-patrimoniali della capogruppo Banca Popolare di Milano S. C. A r. L. : Raccolta diretta 28. 395 milioni di euro (-4,5% sul 30. 9. 2008); Impieghi a clientela 26. 743 milioni di euro (-2,9%); Risparmio gestito 12. 028 milioni di euro (+0,4%); Risparmio amministrato 15. 705 milioni di euro (+3,1%); Proventi operativi 1. 124,4 milioni di euro (+7,7%); Risultato gest. Operativa 498,5 milioni di euro (+19,5%); Utile netto 176,8 milioni di euro (+10,2%). .  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI, APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2009: UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI A 60 MILIONI DI EURO (+57,9% RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2008)  
 
Verona, 12 novembre 2009 - Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Paolo Bedoni, ha approvato ieri il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2009 del Gruppo Cattolica. Il terzo trimestre del 2009 si chiude con un utile netto consolidato pari a 60 milioni di euro in notevole aumento rispetto ai 38 milioni dello stesso periodo del 2008; l´utile netto di Gruppo è pari a 51 milioni di euro (erano 36 al 30 settembre 2008). I primi nove mesi del 2009 sono stati caratterizzati dalla ulteriore conferma della significativa performance industriale del Gruppo, nonostante il difficile contesto macroeconomico e di mercato recessivo. L´efficienza industriale raggiunta si riflette principalmente nel segmento danni con un combined ratio2 pari a 97,5% (99,1% a fine 2008). La raccolta complessiva3 del lavoro diretto e indiretto è pari a 3. 185 milioni di euro (+13,3% rispetto allo stesso periodo del 2008). I premi del lavoro diretto dei rami danni registrano una inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti e raggiungono i 1. 076 milioni di euro (+0,4% rispetto al 30 settembre 2008) e nonostante il perdurare delle attente politiche assuntive che hanno contribuito al rilevante miglioramento tecnico fatto registrare negli ultimi tempi in un contesto di mercato particolarmente complesso. Nel segmento vita la raccolta del lavoro diretto raggiunge i 2. 096 milioni (1. 728 milioni al 30 settembre 2008, +21,3%), anche grazie al consolidamento a partire dal 1° luglio 2009 di Bcc Vita, la Compagnia di rif erimento del Sistema del Credito Cooperativo in Italia. Gli investimenti ammontano a 16. 241 milioni. Le riserve tecniche lorde dei rami danni ammontano a 2. 883 milioni e le riserve vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 12. 663 milioni. Il risultato degli investimenti4 è passato da 167 milioni del 30 settembre 2008 a 262 milioni nei primi nove mesi del 2009. I dati al 30 settembre 2009 confermano la forte solidità patrimoniale e l´elevato margine di solvibilità del Gruppo in crescita rispetto al 31 dicembre 2008 da 1,55 a circa 1,85 volte il minimo regolamentare. A fine settembre 2009 il patrimonio netto consolidato si attesta a 1. 631 milioni in crescita del 28,9% rispetto al 31 dicembre 2008 (pari a 1. 265 milioni), principalmente per effetto del miglioramento della riserva Afs (Available for Sale)5 che passa da -124 milioni di euro a +107 milioni con un progresso di 231 milioni. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alessandro Silvestrelli dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. La Società informa che il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2009 del Gruppo Cattolica sarà a disposizione del pubblico presso la sede sociale e presso Borsa Italiana a partire dal 14 novembre prossimo. Il Presidente Paolo Bedoni ha dichiarato: "I dati della trimestrale dimostrano che si è completata con successo una fase di riorganizzazione e di rinnovamento del nostro Gruppo e che si sono create le condizioni per un nuovo ciclo positivo di crescita equilibrata e di sviluppo. Queste condizioni sono di carattere strutturale perché la strategia che si è adottata è stata quella di mettere a posto prima di tutto i "fondamentali" attraverso un intervento deciso e tempestivo che ha migliorato nettamente il combined ratio e consolidato il già buono margine di solvibilità. Altrettanto significativo è che il ritorno all´utile stia avvenendo sulla base di una rilevante performance industriale. Abbiamo recuperato efficienza rispetto al passato e raggiunto un livello di competitività che ci mette in condizione di affrontare con grande fiducia le nuove sfide del mercato. Voglio sottolineare in particolare l´apporto determinante della rete agenziale che ha dimostrato flessibilità e dinamicità e capacità di cogliere le nuove opportunità offerte dal Gruppo con la forte innovazione delle politiche di marketing. Ora Cattolica può mettere in campo e far decollare il piano strategico di medio-lungo termine al quale il management sta lavorando. Desidero esprimere l´apprezzamento mio e del Consiglio di Amministrazione per l´ottimo lavoro che sta svolgendo l´Amministratore Delegato, Giovan Battista Mazzucchelli, alla testa di una squadra manageriale altamente professionale, motivata e compatta". L´amministratore Delegato Giovan Battista Mazzucchelli ha commentato: "I dati non solo stabilizzano, ma rafforzano ulteriormente e in modo tangibile il trend di miglioramento intrapreso da Cattolica. Grazie alle scelte risolute e tempestive che abbiamo compiuto, riscontriamo oggi un positivo andamento dell’utile e dell’efficienza industriale con un combined ratio in netta controtendenza rispetto al mercato. Questo mentre cresce la raccolta danni e avanza la raccolta vita. Inoltre, pur tenendo conto dell’acquisizione di Bcc Vita, il nostro margine di solvibilità cresce dall’1,55 del 31 dicembre 2008 all´1,85 e conferma la nostra forte solidità patrimoniale". .  
   
   
INDAGINE CONGIUNTURALE ANIMA: III TRIMESTRE 2009 SI PROCEDE CON CAUTO OTTIMISMO PER USCIRE DAL TUNNEL  
 
Milano, 12 novembre 2009 - Lievi segnali di ottimismo lascia intravvedere l’indagine congiunturale Anima relativa al Iii trimestre 2009 condotta su un campione di più di 400 aziende. I livelli produttivi sono ritenuti stabili dal 49% delle aziende rispetto al Ii trimestre e dal 37% rispetto allo stesso periodo del 2008. Dalle risposte ricevute la produzione sembra quindi mantenersi stazionaria: in un quadro ancora incerto, un imprenditore su due si aspetta la stabilità produttiva. Siamo ancora lontani dalla ripresa vera e propria, il fatturato tiene anche perché gli ordinativi stanno in parte ripartendo ma un clima di fiducia migliorato non basta a rendere effettiva e concreta l’uscita dal tunnel. L’occupazione, sull’onda lunga di una recessione che non ha del tutto smaltito i suoi effetti, risulta tuttavia in tenuta per l’81% degli intervistati, mentre solo l’8% denuncia un aumento e il 10% una diminuzione. Anche gli investimenti rimangono prudentemente stabili secondo gli imprenditori: il 14% ritiene che potranno aumentare, il 75% li considera stazionari, il 12% li ritiene in calo, e questo quadro riproduce ancora la situazione del precedente periodo. Come già accennato, gli ordini hanno subito un modesto ma significativo incremento, passando da un 11% di risposte positive nel Ii trimestre a un 15%, dato che dovrebbe ulteriormente rafforzarsi nelle previsioni del Iv trimestre con un ulteriore incremento degli ordinativi per il 20% delle aziende. Per quanto concerne il fatturato nel breve periodo, il 29% degli intervistati ritiene che il fatturato aumenterà, il 54% che rimarrà stabile, il 16% che diminuirà. Per il I trimestre 2010 questi risultati dovrebbero essere confermati, orientandosi maggiormente verso la stabilità. Il Presidente Anima, Sandro Bonomi, ha così commentato i risultati del sondaggio:”La meccanica italiana è in generale un comparto sano che contiene in sé le risorse per risalire la china. Alcuni comparti già nello scorso aprile avevano evidenziato segnali di ripresa, come l’alimentare e il settore energetico, e questi segnali sembrano rafforzarsi nel secondo semestre. Altri settori sembrano invece aver accusato il colpo con maggiore intensità rispetto ad altri, ma, nel complesso, l’incremento degli ordinativi che va a consolidare un clima di fiducia e una leggera ripresa degli investimenti va a rafforzare la sensazione di stare uscendo dalla crisi. Le attese dovrebbero essere confermate anche nell’ultimo periodo dell’anno, per poter iniziare un 2010 più fiduciosi. Però come già più volte ribadito, occorrerebbero ora interventi decisi del Governo in favore di investimenti in tecnologie ad alto rendimento energetico, così fa rendere l’Italia autonoma dal punto di vista energetico e rilanciare la produzione e prolungare il periodo di applicazione della Tremonti ter al luglio 2011, dal momento che molte produzioni meccaniche necessitano di mesi di lavorazione per cui rischiano di beneficiare del provvedimento solo le aziende che già hanno investito e non quelle intenzionate a farlo nel prossimo periodo. ” Analisi settoriale Le risposte ottenute dalle aziende dei diversi settori delineano un quadro molto variegato, come lo sono i comparti della meccanica rappresentata da Anima: accanto a risposte favorevoli di incremento di produttività e netta ripresa di ordinativi e di investimenti, vengono anche segnalati settori ancora in sofferenza, che faticano a riemergere dalla crisi. Riportiamo qui di seguito alcuni esempi più significativi per i singoli macrosettori nell’ambito di Anima. Macchine e impianti per la produzione di energia: il settore della caldareria (Ucc ), tuttora in una situazione critica, evidenzia un lieve incremento degli ordinativi e del carnet ordini (+4,8 mesi di lavoro assicurano) e si attendono un ulteriore discreto recupero della produzione nel Iv trimestre, pur con saldo ancora negativo (-23). Logistica e movimentazione delle merci: L’associazione sistemi sollevamento e movimentazione (Aisem) evidenzia le seguenti percentuali: 6% fatturato in aumento, 50% stabile, 44% in diminuzione. Anche la situazione ordini appare problematica, con una percentuale pressoché nulla di aumento della produzione, un 53% di stasi, un 47% di calo. Solo nelle previsioni si può intravedere qualche segnale positivo: per il prossimo trimestre le risposte si orientano per il 24% verso l’aumento, per il 41% verso la stabilità, per il 35% verso la diminuzione del fatturato. Il gruppo carrelli elevatori aderente ad Aisem denuncia una ulteriore contrazione nel fatturato ( in linea con il precedente trimestre 2009 e con lo stesso trimestre 2008), con saldo altamente negativo (-32). Tecnologie e prodotti per l’industria: cresce il numero delle aziende del settore verniciatura industriale (Ucif), che ritengono la loro produzione aumentata nel confronto con il precedente trimestre (32% contro 11% aumento, saldo da –31 a 0) sia con il Iii trimestre del 2008 che nelle previsioni a breve termine (aumento 36%, stabilità 52%, diminuzione 12%, saldo da –26 a +24). Anche il carnet ordini è nettamente aumentato (da 2,1 a 3,1 mesi di lavoro assicurato) e anche per l’occupazione viene indicato un lieve incremento. Dalle risposte delle aziende del settore forni industriali (Cicof) si rileva un marcato peggioramento nelle voci di fatturato: 15% aumento, 15% stabilità, 70% calo, con saldo negativo di –55. Le previsioni per il Iv trimestre sembrano invertire questa tendenza, ripristinando un saldo nettamente positivo di +40 con 50% aumento , 40% stabilità, 10% diminuzione nelle voci di fatturato. La situazione degli ordinativi permane però sfavorevole così come il carnet ordini (3,2 contro 4,3 mesi di lavoro assicurato rispetto al trimestre precedente). Tecnologie e attrezzature per prodotti alimentari: migliora il comparto delle macchine per il caffè (Ucimac) rappresentato da Assofoodtec. Viene riportato un aumento delle risposte positive sia per quanto attiene al fatturato rispetto al precedente periodo, sia rispetto allo stesso trimestre 2008 sia nelle previsioni, ma con saldo ancora negativo. Anche il carnet ordini rimbalza da 0,6 a 1,2. Mesi di lavoro assicurato. L’occupazione risulta stabile nel 100% dei casi, senza alcuna contrazione. Impianti e macchine per edilizia: il 23% aziende aderenti a Ucomesa, associazione delle macchine per l’edilizia, dopo un periodo di contrazione, denunciano una ripresa produttiva, confermata da un aumento delle percentuali sugli ordinativi e dal carnet ordini. Soprattutto favorevoli sono le percentuali relative alle previsioni per il quarto trimestre (dal 9% di aziende che si attendono un aumento della produzione si passa al 18% ). Il 33% delle aziende che fanno capo all’Associazione dei produttori di impianti termici (Assotermica) ritengono il loro fatturato aumentato mentre la situazione ordini evidenzia un incremento delle risposte positive ancor più netta 20% di aumento (contro 5% nel Ii trimestre), stabilità 60%, calo 20%. Macchine e impianti sicurezza dell’uomo e dell’ambiente: la rilevazione relativa al settore “casseforti” che fa capo ad Acica, evidenzia un aumento delle percentuali positive (da 13% a 32%) confermato delle percentuali positive per il prossimo periodo. Situazione critica per le “serrature” (Assoferma): il clima di fiducia complessivo subisce un ulteriore peggioramento rispetto al secondo trimestre 2009, anche se le previsioni per l’ultimo periodo dell’anno prospettano una modesta ma significativa ripresa del fatturato: 21% aumento, 63% stabilità, 17% diminuzione, con saldo che da fortemente negativo (-31) diventa di segno positivo (+5). .