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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Dicembre 2009 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA INVITA A VOTARE ONLINE PER IL NUOVO LOGO BIOLOGICO DELL ´UE |
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Bruxelles - A partire dal 7 dicembre la Direzione generale Agricoltura e sviluppo rurale della Commissione europea invita tutti i cittadini a votare sul sito http://ec. Europa. Eu/agriculture/organic/logo/index. Htm per l´ultima fase del concorso per il logo biologico dell´Ue. I tre logo giunti in finale saranno consultabili sul sito fino al 31 gennaio. Il nuovo logo punta ad una maggiore protezione dei consumatori e incentiva l´agricoltura biologica. A differenza del logo attuale, quello che sarà votato sarà obbligatorio per tutti i prodotti biologici preconfezionati provenienti dai 27 Stati membri e conformi le norme di etichettatura. Con il voto online la Commissione europea vuole garantire che il nuovo logo sia gradito al maggior numero di persone possibile. Allo stesso tempo, questo processo di selezione aperto a tutti contribuisce ad un obiettivo più ampio, cioè quello di far capire ai cittadini l´importanza del settore dell´agricoltura biologica. Così si è espressa Mariann Fischer Boel, commissaria per l´agricoltura e lo sviluppo rurale. Il nuovo logo deve rappresentare l´Ue sia all´interno di essa che fuori dai suoi confini. Deve essere facilmente memorizzabile e far pensare all´Ue e all´agricoltura biologica senza necessità di parole o sigle. Per questo difficile compito la Commissione europea ha indetto un concorso Ue sul logo biologico destinato a studenti di design e materie artistiche di tutta Europa, che si è svolto da aprile a giugno 2009. In totale sono state presentate 3 422 proposte innovative. Alla scadenza dei termini del concorso, si è aperta la seconda fase in cui una giuria internazionale di fama ha scelto i tre logo che partecipano al voto . |
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UN CORRETTO EQUILIBRIO DI NUTRIENTI È PIÙ IMPORTANTE DELLA RIDUZIONE DELLE CALORIE. |
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Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature, indica che il mantenimento di un corretto equilibrio di proteine nella dieta è più importante per la salute della riduzione dell´apporto di calorie. Lo studio, effettuato dall´Institute of Healthy Ageing, che fa parte dell´University College London nel Regno Unito, rivela che la drastica riduzione di calorie (tecnica chiamata "restrizione dietetica" o "restrizione calorica"), unita al giusto apporto di vitamine e minerali, sembra avere effetti positivi sulla salute e sul´aspettativa di vita. Questi benefici sono stati notati in molte creature viventi, tra cui le mosche della frutta, i topi e le scimmie Rhesus, e tutto sembra indicare che questo possa valere anche per l´uomo. È anche vero, però, che la riduzione delle calorie può avere effetti negativi, tra i quali la riduzione della fertilità. Lo studio effettuato dall´istituto prevedeva test sulle mosche della frutta, che si è scoperto si riproducevano con minore frequenza e con figliate minori quando sottoposte a dieta ipocalorica, anche se il periodo riproduttivo delle mosche era più lungo. Alle mosche della frutta è stata somministrata una dieta a base di lievito, zucchero e acqua, ma con quantità variabili di importanti nutrienti, tra i quali vitamine, lipidi e amminoacidi. Il gruppo di ricerca ha scoperto che la quantità variabile di amminoacidi incideva sulla durata di vita e sulla fertilità delle mosche, mentre un diverso apporto di altri nutrienti aveva effetti praticamente nulli. Un aspetto di particolare interesse dei test è l´effetto della metionina, un amminoacido. Questo amminoacido ha dimostrato un´importanza cruciale nella massimizzazione della durata di vita delle mosche della frutta, senza diminuirne la capacità riproduttiva. I ricercatori hanno anche scoperto che la riduzione della metionina in una dieta ipercalorica prolunga la durata di vita di questi insetti. "Con un´attenta manipolazione della quantità di amminoacidi nella dieta, siamo stati in grado di massimizzare sia la durata di vita che la fertilità", dice Matthew Piper, uno degli autori dello studio. "Questo indica che è possibile estendere la durata di vita senza grandi restrizioni dietetiche e senza le gravi conseguenze di una capacità riproduttiva ridotta. " Gli amminoacidi hanno un ruolo fondamentale nel metabolismo. Sono i mattoni su cui si costruisce la vita, perché sono la base delle proteine; la metionina è uno degli amminoacidi più importanti, perché fondamentale nella formazione di tutte le proteine presenti in un essere vivente. La metionina è presente in molti cibi ed è particolarmente abbondante nel germe di grano, nei semi di sesamo, nel pesce, nelle noci del Brasile e nella carne. "In passato si pensava che la quantità di proteine fosse il fulcro di una dieta", dice il dott. Piper. "Abbiamo dimostrato che nelle mosche - e probabilmente anche in altri organismi - la quantità di amminoacidi nella dieta può avere effetti sulla salute nel corso della vita. Se lo stesso vale per l´uomo, il tipo di proteina sarà l´elemento fondamentale". "Non si tratta di dire ´Mangiate meno noci´ o ´mangiate più noci´ per vivere più a lungo, la questione è più complessa. Si tratta di stabilire il corretto apporto di proteine, un fattore che può essere particolarmente importante per le diete iperproteiche, come ad esempio la dieta Atkins o i supplementi proteici per chi si dedica al body building". Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/ Wellcome Trust: http://www. Wellcome. Ac. Uk Institute of Healthy Ageing: http://www. Ucl. Ac. Uk/iha/ . |
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EMILIA ROMAGN, RICERCA IN AGRICOLTURA: FIRMATO IL NUOVO ACCORDO
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Bologna - Un grano con una più elevata quantità di amilosio, un amido benefico per la salute perché capace di svolgere una funzione prebiotica nell’intestino e di contenere l’indice glicemico. Varietà di frumento tenero particolarmente resistenti alla fusariosi della spiga, una patologia fungina che provoca l’accumulo di micotossine dannose per la salute. Sono due dei progetti realizzati grazie al finanziamento della Regione Emilia-romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, che dal 2004 hanno avviato una collaborazione per finanziare la ricerca e l’innovazione agricola e agroalimentare. Il protocollo d’intesa, che è stato rinnovato il dicembre a Bologna per il prossimo biennio dall’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e da Filippo Sassoli de’ Bianchi vicepresidente della Fondazione Carisbo, ha permesso anche di sostenere uno studio per la mappatura genetica del grano duro, con l’obiettivo di mettere a punto strumenti innovativi per la selezione di varietà più resistenti alla siccità, alle malattie e con migliori caratteristiche nutrizionali e di costituire una filiera di grano tenero particolarmente adatto alla industria dolciaria. “In un quadro di forte calo delle risorse sul piano nazionale - ha sottolineato Rabboni – questo protocollo di intesa rappresenta una risposta di valore che mette in campo preziose sinergie per progetti che guardano non solo alle esigenze del mondo agricolo e dell’industria agroalimentare, ma anche alle aspettative di salubrità e di qualità dei consumatori”. Rabboni ha ricordato che nel 2009 la Regione Emilia-romagna ha stanziato complessivamente per la ricerca, l’assistenza tecnica e la formazione quasi 22 milioni di euro, circa il 40% in più dell’anno precedente. “Un investimento forte – ha sottolineato - deciso nella consapevolezza che il futuro della nostra agricoltura si giocherà sempre più sul fronte della qualità e dell’innovazione”. Il nuovo accordo prevede diverse linee di ricerca. In prima fila, i cosiddetti alimenti funzionali, cibi cioè che, al di là delle loro caratteristiche nutrizionali, “fanno bene alla salute” perché possono svolgere un’efficace azione preventiva di determinate patologie, ma, anche, studi e progetti per migliorare la resa, la resistenza e la qualità delle principali colture, cerealicole in particolare e – novità di quest’anno – la collaborazione con il progetto Ager che vede impegnate ben 13 Fondazione bancarie, tra cui la stessa Carisbo, per finanziare ricerche nei settori ortofrutticolo, cerealicolo, zootecnico e vitivinicolo. Dal 2004 a oggi la collaborazione tra Regione e Carisbo ha messo in campo risorse per 2,7 milioni di euro (di cui 1 milione 50 mila euro dalla Regione, 1 milione 500 mila dalla Fondazione e il resto da altri soggetti) che hanno permesso di sostenere 10 progetti. Diversi gli enti di ricerca impegnati. Oltre alla Produttori Sementi di Bologna, ente strumentale della stessa Fondazione, anche l’Università di Bologna, prestigiosi centri di ricerca stranieri, come il Cimmyt di Città del Messico e aziende leader come la Barilla. . . |
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CUNEO - NUOVE OPPORTUNITA’ DALLA BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA |
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Cuneo capitale della mela, almeno per quanto riguarda il mercato telematico. Mercoledì 2 dicembre, in Camera di commercio, è stata presentata la nuova metodologia di collocazione del prodotto. Regole contrattuali scritte dall’apposito comitato nazionale, istituito presso l’ente camerale cuneese a fine 2008, con la partecipazione di una rappresentanza della filiera produttiva locale e aperta alle realtà di altre province quali Brescia, Firenze, Milano e Verona. Il comitato, presieduto da Cesare Gallesio in rappresentanza dei produttori frutticoli, ha individuato gli elementi necessari per avviare le contrattazioni delle mele sul mercato telematico. Sono state analizzate le tipologie di mele che possono essere oggetto di contrattazione, siano esse da agricoltura biologica o meno, le caratteristiche qualitative, la suddivisione nelle categorie “extra”, I e Ii, le varie tolleranze, le misure di condizionamento, il requisito della omogeneità, i dati da inserire nella scheda informativa dei prodotti. La Deputazione nazionale di borsa, ente istituzionale cui lo Stato demanda la vigilanza sul mercato telematico, lo scorso 23 novembre ne ha approvato la stesura. La mela va così ad aggiungersi a tutte le altre tipologie di prodotti trattati finora sul mercato virtuale, che conta circa 1. 000 operatori accreditati ed ha concluso più di 10. 500 contratti per un valore di 500 milioni di euro. Agli operatori interessati alle contrattazioni on line sono state illustrate le modalità per accedere al mercato, per iscriversi e per poter da subito operare, collocando il prodotto nell´ambito del mercato telematico. La Camera di Commercio di Cuneo ha aderito al progetto, finalizzato alla promozione e diffusione delle contrattazioni telematiche di alcune voci dell´agroalimentare interessanti nel panorama economico provinciale. Proprio in considerazione della disponibilità dimostrata e del notevole sviluppo della produzione di mele, l’ente camerale cuneese ha ottenuto che, il ruolo di presidente del Comitato di filiera nazionale, composto da 14 soggetti, tra produttori e commercianti, fosse affidato ad un tecnico locale. La provincia di Cuneo, oltre che da Cesare Gallesio, è rappresentata da Michelangelo Rivoira, Alessandra Sacchetto, Michele Quaglia, Luciano Vagliano, Gianmatteo Baralis, Romualdo Riva e Franco Moine in rappresentanza del mondo della produzione e del commercio. “Nessuna strada per agevolare il mercato va trascurata - è il commento del presidente camerale, Ferruccio Dardanello. La Borsa Merci Telematica rappresenta il futuro, in un contesto di scambi che si affida ad orizzonti sempre più vasti ed a ritmi sempre più celeri. L´agroalimentare, in particolare, è colonna portante nella vita economica della nostra provincia. Si inizia con la mela, ma lo sguardo va oltre, ad altri prodotti e settori”. . |
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CRISI ZUCCHERO: A RISCHIO UN INTERO COMPARTO PRODUTTIVO. ERRANI SCRIVE BERLUSCONI |
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Bologna - L´assessore regionale all´agricoltura, Tiberio Rabboni ha partecipato il 3 dicembre a Bologna alla manifestazione ed al successivo incontro in Prefettura organizzato da tutte le componenti del settore bieticolo - saccarifero, per richiamare l´attenzione delle Istituzioni e dei cittadini sulla grave situazione di difficoltà del comparto, che rischia di precipitare a causa del mancato stanziamento degli aiuti nazionali. Una analoga manifestazione si svolgerà domani a Parma. "Condivido pienamente - ha dichiarato Rabboni - le motivazioni che sono alla base della mobilitazione. Siamo di fronte ad un vero e proprio paradosso. Gli oneri fiscali e i costi a carico degli agricoltori sono destinati ad aumentare, mentre risorse già stanziate sono "congelate" o addirittura destinate ad interventi in altri settori dell´economia nazionale che possono già contare su misure di sostegno straordinario e su importanti ammortizzatori sociali. È il caso degli aiuti nazionali per il settore bieticolo - saccarifero, pari a 43 milioni di euro per il 2009 ed altrettanti per il 2010, autorizzati dall´Unione europea a seguito della riforma dell´Organizzazione comune di mercato varata nel 2005 che ha portato alla chiusura di 15 stabilimenti. Senza queste risorse un comparto produttivo che oggi interessa circa 10. 000 aziende agricole a livello nazionale e genera un consistente indotto industriale, con oltre 2. 000 addetti, rischia di scomparire definitivamente dal panorama nazionale. E questo avviene proprio nel momento in cui i quattro zuccherifici ancora attivi, due dei quali sono collocati a Minerbio in provincia di Bologna ed a san Quirico in provincia di Parma, hanno completato investimenti per oltre 130 milioni di euro per aumentare la propria competitività e reggere il confronto con gli altri Paesi produttori. Sulla base di queste motivazioni, il presidente della Regione Emilia – Romagna Vasco Errani ha scritto ieri al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, per chiedere il rispetto degli impegni assunti dal Governo". "Ho rappresentato in Prefettura - ha concluso l´assessore Rabboni - la gravità della situazione che si sta determinando a causa delle scelte del Governo con l´auspicio che la mobilitazione di tutte le componenti del settore possa trovare il pieno sostegno delle Istituzioni e sia in grado di produrre fatti concreti e non semplici promesse". . |
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“NAZIONALISMO REGIONALE”, AGRICOLTURA: A NATALE IL VENETO CONSUMI VENETO |
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“Il miglior regalo per il prossimo Santo Natale? Ciascuno faccia come meglio ritiene. Però mi sento di suggerire a tutti un cesto di prodotti Doc, Dop, Igp e tipici del Veneto: sarà sicuramente gradito, non andrà mai sprecato e darà una mano ai nostri produttori, che stanno attraversando un momento economico particolarmente difficile. E mi farebbe piacere che anche i locali pubblici, ristoranti, trattorie, alberghi, locande, programmino i loro incontri gastronomici per le prossime festività all’insegna delle produzioni venete”. Franco Manzato, vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, auspica che anche quest’anno a Natale che i veneti consumino veneto: “e non per “nazionalismo regionale” – aggiunge – ma per la certezza di avere prodotti al top del sapore e della qualità e materie prime agroalimentari all’altezza della nostra antica tradizione enogastronomica, magari acquistati direttamente dagli agricoltori, presenti in quasi tutti i mercati, dove ognuno può farsi la propria cesta “Doc” di tipicita´ stagionali, scegliendo in base ai consumi veri e non al consumismo”. I prodotti veneti a Dop e Igp – sottolinea il vicepresidente – sfiorano la trentina e si aggiungono alle 25 Doc e alle 6 Docg dei vini, e ad oltre 370 prodotti tipici, che esprimono la cultura e l’anima del territorio che li produce”. “Invito anche tutti, veneti e non, a godersi gli eventuali periodi di ferie nelle famose località sciistiche delle Dolomiti e della montagna regionale – dice ancora Manzato – e nelle centinaia di occasioni di microvacanze “tra la terra e il cielo”, alla scoperta e riscoperta di un territorio prezioso e gustoso che racchiude bellezze e segreti che non si conoscono mai abbastanza. Ci sono occasioni per tutti i gusti e anche per tutte le tasche, nel Veneto famoso e in quello più riservato delle piccole città e dei piccoli paesi, dall’ospitalità familiare e dai menu a km zero”. . |
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TAVOLO VERDE IN SARDEGNA: LAVORARE UNITI PER USCIRE DALLA CRISI |
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Cagliari - Puntare sull´approccio di filiera, sul connubio agricoltura-turismo, sulla multifunzionalità e sulle denominazioni di origine collegando le eccellenze agro-alimentari della Sardegna con le materie prime locali. Questi sono alcuni dei punti della strategia della Regione in agricoltura illustrati il 3 dicemrbe dall’assessore Andrea Prato, durante il tavolo verde “allargato”. Hanno partecipato il presidente della Quinta commissione del Consiglio regionale Mariano Contu, il direttore generale dell’assessorato, i commissari delle agenzie Argea, Agris e Laore, le associazioni di categoria e i sindacati, i rappresentanti dei vari consorzi di tutela e delle organizzazioni di produttori. "In un momento di grave crisi dell’agricoltura a livello mondiale - ha spiegato l’assessore Prato - più che mai dobbiamo agire uniti per uscirne e poterla raccontare. La Giunta sta lavorando su tutti i fronti per raggiungere questo obiettivo: dal problema del credito all´indebitamento, dalla riforma dei Consorzi di bonifica ai pagamenti dei premi alle aziende, ai nuovi progetti per rilanciare le nostre filiere agro-alimentari". Piena condivisione è arrivata da Mariano Contu: "Il mondo politico e quello agricolo devono fare squadra per avere maggiore attenzione al pari di altri settori produttivi. È evidente la necessità di lavorare sulle norme che pongano le basi per superare i gap storici del comparto e programmare il rilancio". A proposito di rilancio, l’assessore Prato ha parlato del programma delle "filiere-locomotive" che, attraverso l’intervento finanziario della Sfirs, possano fare da traino ai rispettivi settori dell’agro-alimentare, favorendo l’accesso a mercati di sbocco per le materie prime locali e l’aggregazione dell’offerta. Sul problema del credito, "uno dei più gravi del comparto agricolo sardo – ha dichiarato Prato - la Giunta sta studiando soluzioni concrete per risolverlo. Una di queste la stiamo mettendo a punto con la Sfirs, che sta diventando una società in house della Regione, con cui saranno attuate delle misure affinché non solo sia garantito l’accesso al credito, ma anche una capitalizzazione delle nostre imprese, in particolare quelle di trasformazione”. “La Sfirs - ha aggiunto Carlo Marcetti (Sfirs) - oltre a favorire l’accesso al credito, entrerà nel capitale sociale (per un numero di anni da stabilire) con risorse nuove in modo da creare le condizioni di sviluppo e rafforzare la struttura patrimoniale delle aziende". L’incontro di oggi è servito per fare il punto sull’attuazione del Programma di sviluppo rurale 2007-2013, lo strumento di programmazione finanziaria dell´agricoltura sarda, e sull’avanzamento della spesa delle risorse anche a seguito delle modifiche approvate lo scorso 20 ottobre dal Comitato per lo sviluppo rurale dell’Unione europea, che ha permesso di aggiungere circa 49,6 milioni di euro alla dotazione iniziale di 1 miliardo 252 milioni di euro. È stato poi scongiurato il disimpegno di risorse e quelle spese nel 2009 ammontano a circa 166 milioni di euro. . |
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L’EMILIA ROMAGNA INVITA LE BANCHE AD APPLICARE LA MORATORIA SUI DEBITI ALLE AZIENDE AGRICOLE |
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Bologna - Applicare la moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese anche alle aziende agricole che hanno beneficiato di contributi pubblici in conto capitale o, attraverso i Consorzi di Garanzia, in conto interesse. E´ l´invito che l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni rivolge agli Istituti bancari dell’Emilia-romagna con una lettera che ne spiega le ragioni. “Se è vero che l’Avviso comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio, siglato nell’estate dall’Associazione Bancaria Italiana e dalle principali Organizzazioni di categoria, ha escluso dalla moratoria le operazioni creditizie con agevolazione pubblica, è altrettanto vero che non rientrano in questa fattispecie gli interventi di carattere pubblico che prevedono solamente un contributo in conto capitale alla realizzazione di investimenti, come ad esempio i finanziamenti del Programma regionale di Sviluppo Rurale. In questi casi il finanziamento è diretto all’impresa e non coinvolge in nessun modo eventuali rapporti privati tra banca ed impresa. “ “Altrettanto si può dire per i finanziamenti agevolati concessi agli imprenditori agricoli dagli Organismi di Garanzia agricoli operanti in Emilia-romagna con il concorso di risorse pubbliche regionali. Da un lato, infatti, il contributo pubblico sul finanziamento bancario è liquidato in unica soluzione, in forma attualizzata, direttamente all’impresa da parte dell’organismo di Garanzia e, dall’altro, la moratoria bancaria interviene sulla parte di quota capitale del debito e non sugli interessi che continueranno ad essere corrisposti alle originarie scadenze prestabilite. L’unica limitazione riguarda il limite massimo della garanzia, fissato in 5 anni dalla legislazione regionale. Per quest’ultima gli organismi di garanzia hanno già dato piena disponibilità a farsene eventualmente carico, raccordandosi direttamente con il sistema bancario, senza pesare con costi aggiuntivi sulle imprese. “ Rabboni invita pertanto gli Istituti bancari dell’Emilia-romagna ad applicare da subito la moratoria a tutte quelle imprese agricole che ne facciano richiesta, in considerazione – sottolinea l’assessore - "delle gravissime difficoltà del momento e dell’importanza che la disponibilità di credito assume per il mantenimento di un tessuto produttivo agricolo vitale". . |
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AGRICOLTURA: IN VENETO MISURE ANTICRISI PER FINANZIAMENTI A MEDIO E LUNGO TERMINE |
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Altra boccata di ossigeno per le aziende agricole venete: dopo i prestiti agevolati di gestione a breve termine, sta infatti per prendere il via il supporto per finanziamenti bancari a medio e lungo termine, finalizzati a investimenti o alla trasformazione di precedenti passività. La Giunta regionale, su iniziativa del vicepresidente Franco Manzato, ha infatti approvato lo schema di accordo da sottoscrivere con l’Ismea. Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, finalizzato alla prestazione di garanzie fideiussorie, cogaranzie e controgaranzie a fronte di finanziamenti a medio e lungo termine, ordinari o agevolati. “Si tratta di un intervento previsto dalla legge anticrisi voluta dalla Giunta e approvata dal Consiglio l’estate scorsa – ha ricordato Manzato – con la quale abbiamo puntato a sostenere lo sforzo delle imprese rurali in questa fase davvero difficile”. Per le azioni di garanzia e controgaranzia, il Veneto ha destinato all’Ismea 2,7 milioni di euro, con i quali sarà possibile sostenere l’accesso al credito per operazioni che complessivamente metteranno a disposizione liquidità per 35 – 37 milioni di euro. Sul piano tecnico, lo stanziamento regionale confluirà nel Fondo di garanzia operante a livello nazionale, autorizzato dalla Commissione Europea, allo scopo di costituire un capitale dedicato appunto al rilascio di garanzie cogaranzie e controgaranzie a fronte di operazioni bancarie finalizzate ad interventi sul territorio regionale, tale da consentire una mitigazione del rischio ed un aumento dell’efficacia dello strumento finanziario. Le tipologie di intervento riguardano il rilascio di garanzie; cogaranzie in associazione con i Confidi, in favore delle imprese; controgaranzie in favore dei Confidi. Le operazioni ammesse riguardano i mutui e i prestiti a medio e lungo termine (superiori a 18 mesi), accordati da banche ed altri operatori finanziari riconosciuti a favore delle Pmi operanti nel settore agricolo su tutto il territorio regionale per la realizzazione di investimenti. Gli interessi prodotti dai versamenti provenienti dalla Regione nel Fondo di garanzia andranno ad incrementarne la potenzialità e saranno utilizzati per finanziare interventi di ingegneria finanziaria a beneficio delle singole imprese. . |
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AGRICOLTURA FVG: INCONTRO REGIONE CON AGRICOLTORI DI POVOLETTO |
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Povoletto - Si è rivelata un´occasione concreta e interessante di approfondimento rispetto alle prospettive dell´agricoltura del Friuli Venezia Giulia, e in particolare relativamente alle misure anticrisi predisposte dalla Regione, l´incontro del 3 dicembre con agricoltori, imprenditori agricoli e rappresentanti delle organizzazioni di categoria che ha avuto per protagonista nella sala consiliare del municipio di Povoletto l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino. La riunione era stata indetta dal Comune e sono stati il sindaco, Alfio Cecutti, e l´assessore all´Agricoltura, Claudio Bertolutti, a introdurre l´illustrazione delle iniziative adottate da parte dell´Amministrazione regionale a favore del mondo rurale, sviluppata da Francesco Miniussi, responsabile del servizio Investimenti della Direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali e Forestali della Regione. La congiuntura economica negativa in atto colpisce in modo strutturale il tessuto agricolo. E le aziende si trovano in difficoltà, specialmente quelle che hanno effettuato investimenti e contratto mutui per adeguare o potenziare le loro attività. L´amministrazione regionale ha così stabilito di intervenire in tale critica situazione attraverso il Fondo di Rotazione, strumento finanziario che si autoalimenta in quanto il suo bilancio viene rimpinguato attraverso la restituzione rateizzata, da parte delle stesse aziende agricole, dei prestiti erogati. Il Fondo interviene tramite la concessione a tasso zero della metà dell´importo che viene richiesto in prestito. La metà rimanente viene erogata da uno degli istituti di credito operanti nel Friuli Venezia Giulia, in questo caso a un tasso che viene negoziato dal richiedente. Di particolare interesse per le attività rurali, ha puntualizzato l´assessore Violino, è la possibilità che la Regione offre con i suoi interventi agli intestatari delle aziende agricole, di trasformare i prestiti bancari in mutui a medio termine e a tasso zero e di dilazionare fino al secondo anno l´inizio del pagamento delle rate. Sono possibili operazioni di consolidamento di passività aziendale fino a 500 mila euro. In taluni casi fino a 1 milione di euro. La direzione Agricoltura è impegnata a fondo in questa operazione e, come ha aggiunto Violino, dalla metà del mese di ottobre è già stata erogata (o sta per essere erogata con pratiche giunte quasi a completamento) la metà della somma di 30 milioni di euro che la Giunta regionale ha stanziato appositamente a fronte della crisi. Sempre a fronte della crisi, un ulteriore agevolazione è prevista per le imprese che hanno già beneficiato del Fondo di rotazione. Esse potranno richiedere un ulteriore prestito. "Si tratta di una risposta - ha affermato Violino - anche se parziale, a una crisi pesante che attanaglia l´agricoltura, e che rientra nelle possibilità operative della Regione". "Occorre però - ha concluso - che l´intero mondo agricolo sappia fare sistema e sinergia, e unito si appresti ad affrontare gli scenari diversi della ripresa economica per poter vincere, o affrontare adeguatamente, le sfide della globalizzazione". . |
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IL SALUTO DEL PRESIDENTE LOIERO AI CONVENUTI DEL FORUM DELLA COLDIRETTI |
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“Sono sempre più convinto che l’agricoltura sia la prima generatrice di economia reale ed elemento chiave per garantire la sopravvivenza di miliardi di cittadini nel mondo e può svolgere un ruolo decisivo non solo per aumentare il reddito delle aziende agricole ma nello sviluppo della nostra Calabria”. Con queste parole il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, ha iniziato il suo messaggio inviato al Forum della Coldiretti iniziato il 4 dicembre a Santa Trada. Secondo Loiero, infatti, “nell’ambito della crisi generale, che non è congiunturale ma strutturale, quella agricola, è effetto della distorsione e delle contraffazioni che si registrano lungo la filiera agroalimentare, questioni che possono e debbono essere affrontate con impegno e superate”. “Come presidente della Regione Calabria – ha affermato poi Loiero – più volte ho apprezzato l’impegno della Coldiretti, e il suo progetto economico e operativo, per il Paese, le imprese, i cittadini, progetto mirato a cancellare le inefficienze e le speculazioni lungo tutta la filiera agroalimentare in modo da garantire reddito equo agli agricoltori, acquisti più convenienti per le famiglie, crescita economica e occupazione”. “La cosiddetta catena lunga distributiva, così com’è, costituisce – ha detto ancora Loiero – un problema per la nostra agricoltura, in quanto penalizza e non remunera i prodotti dell’agro-alimentare ed effettua un furto di immagine e di identità che limita il valore aggiunto dei prodotti agricoli italiani, visto che su 1 euro pagato dai cittadini solo 17 centesimi vanno all’agricoltura. “Ci sono alcune cose – ha detto Loiero in conclusione – su cui la Regione Calabria sta riflettendo e lavorando per incentivare il lavoro che è stato messo in campo onde costruire, come questo forum afferma, una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori e di conseguenza una straordinaria opportunità di crescita per l’agroalimentare calabrese”. Tra queste un’Agenzia Regionale Unica per la Promozione dell’Agroalimenatre Made in Calabria”; la possibilità di mettere a disposizione altre risorse per favorire l’accesso al credito, l’obiettivo di agevolare una partnership tra Fincalabria e Creditagri Calabria – Mediazione Creditizia al fine di facilitare la concessione del credito alle imprese agricole calabresi”. . |
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MONTAGNA FVG: DUE BANDI DA 12 MILIONI PER ENTI LOCALI E IMPRESE |
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Trieste - A seguito della sottoscrizione dei Piani di Azione Locale (Pal) da parte di 24 istituzioni tra Regione, Comuni, Comunità montane e Province di Gorizia e Trieste, il territorio della montagna potrà beneficiare nei prossimi tre anni di un´iniezione di ingenti risorse regionali, statali e comunitarie pari a circa 41 milioni di euro. I Pal, sui quali la Regione ha recentemente investito 21 milioni di euro per dare attuazione a opere pubbliche prontamente cantierabili e ad altri interventi in funzione anticrisi a favore delle imprese, costituiscono anche il fondamento per la programmazione delle iniziative da finanziare con i fondi europei del programma Por Fesr Obiettivo competitività e occupazione. Nella seduta odierna, la Giunta regionale, su proposta del presidente della Regione Renzo Tondo, ha approvato i primi due bandi inerenti tale programma comunitario, per un importo complessivo di 12 milioni di euro. La Regione, in funzione anticrisi, ha previsto nell´ambito dei due bandi, modalità accelerate di erogazione dei contributi, consentendo a privati e ad imprese di richiedere anticipi fino all´80 per cento del contributo concesso. Il primo bando approvato, in continuità con quanto già sperimentato nella precedente programmazione dei fondi strutturali europei, è finalizzato a incentivare la realizzazione di nuove iniziative di albergo diffuso proposte dai Comuni dell´area montana e dispone di una dotazione di 9 milioni di euro. I Comuni sono i promotori e i registi di queste iniziative e dovranno selezionare con proprio avviso pubblico i privati e le piccole imprese, proprietari di immobili, interessati a partecipare al bando regionale con progetti di ristrutturazione e recupero di immobili da destinare all´albergo diffuso. Anche i Comuni potranno proporre progetti per adeguare i propri immobili a finalità ricettive, all´interno del progetto integrato da presentare alla Regione entro il 30 giugno. Il secondo bando, con una disponibilità di poco superiore ai 3 milioni di euro, promuove invece le iniziative dei Comuni finalizzate a ripristinare e riqualificare infrastrutture, aree pubbliche, itinerari e percorsi attrezzati con contributi pari al 77 per cento della spesa ammissibile ed un limite contributivo di 500 mila euro. . |
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AGRICOLTURA, LA GIUNTA DELLA CAMPANIA APPROVA LA RIMODULAZIONE DEL PSR. 130 MILIONI AGLI ENTI LOCALI PER L´IVA SUI PROGETTI CON FONDI EUROPEI |
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La Giunta regionale della Campania ha approvato, su proposta il 5 dicembre dell´assessore all´Agricoltura Gianfranco Nappi, la rimodulazione finanziaria del Psr Campania 2007-2013. Il provvedimento della Giunta - che fa seguito all´intesa sancita in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 29 luglio 2009 sulla norma di non rendicontabilità dell´Iva - consente alle Province, ai Comuni, alle Comunità Montane ed agli altri enti di diritto pubblico della regione di chiedere il rimborso delle spese sostenute per l´Iva. La manovra finanziaria, che dovrà essere sottoposta al vaglio del Consiglio regionale ed a quello della Commissione Europea, prevede lo sblocco di risorse per circa 130 milioni di Euro senza oneri aggiuntivi per il bilancio regionale. Nel frattempo gli Enti Locali interessati possono riprendere tutte le loro attività di partecipazione ai bandi. . |
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PROROGATI IN PUGLIA AL 15 GENNAIO I TERMINI PER GAL AMMESSI ALLA SECONDA FASE DI SELEZIONE |
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Il Dirigente del Servizio Agricoltura, con la Determinazione Dirigenziale n° 2854 del 3/12/09 ha ufficializzato la proroga dei termini al 15/01/2010 per la presentazione dei Piani di Sviluppo Locale da parte dei Gal risultati ammessi alla seconda fase di selezione nell’ambito del Psr Puglia 2007-2013. “Abbiamo accolto le numerose richieste pervenute dalle varie Associazioni di Categoria, dall’Assogal e dai Comuni – dichiara l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno - per consentire a tutti i soggetti interessati di completare le procedure burocratiche connesse alla fase di costituzione giuridica dei Gal”. “Le cospicue risorse messe a disposizione dal Psr (Piano di Sviluppo Rurale) – continua Stefàno - possono essere occasione per consentire la crescita, la riqualificazione e la diversificazione dell’intero settore agroalimentare, con significative ricadute altrettanto sull’indotto, sul sistema turistico e sulle attività commerciali e artigianali”. “La proroga dei termini – conclude Stefàno - consentirà la migliore partecipazione di tutti i Gal per l’accesso ai finanziamenti comunitari e per avviare, quindi, quei processi innovativi e strutturali necessari al rilancio il settore agricolo pugliese”. . |
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CASSA INTEGRAZIONE PER LAVORATORI SFIR DI FOGGIA |
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“La Regione sta affrontando con grande attenzione il caso della Sfir di Foggia”. Con queste parole la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone rassicura i lavoratori della Sfir e le parti sociali all’indomani dell’incontro col Prefetto, al quale la Regione ha presenziato attraverso un dirigente della task force per l’occupazione. “La Regione – ha detto – intende sostenere la causa dei lavoratori in tutti i modi opportuni. Finanzierà infatti la propria quota di cassa integrazione straordinaria in deroga per i dipendenti che oggi lavorano a turno nell’impianto di confezionamento dello zucchero”. A proposito dell’eventuale riconversione di Sfir in un polo funzionale nell’ambito del quale collocare anche un ipermercato, la Vice Presidente ha ricordato che le problematiche riguardanti l’apertura di nuovi centri commerciali saranno discusse a breve. L’11 dicembre – ha annunciato – è previsto un incontro con le associazioni di categoria e i sindacati nel quale saranno affrontate le questioni legate alla programmazione triennale delle grandi strutture commerciali in Puglia. L’ultima programmazione regionale, infatti, si è conclusa, quindi l’Assessorato allo Sviluppo economico sta attivando le procedure di consultazione per l’approvazione dei nuovi obiettivi di presenza e di sviluppo della grande distribuzione”. . |
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IL MODELLO RURALE TOSCANO PER UN´AGRICOLTURA SOSTENIBILE INTERVENTO DELLA DIRETTRICE ARSIA MAMMUCCINI ALL´UNIVERSITÀDI ANCONA“OCCORRE RAZIONALIZZARE IL SISTEMA DELLA RICERCA” |
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“E´ necessario semplificare e razionalizzare il sistema della ricerca in ambito agricolo, la cui frammentazione attuale (il sistema è distribuito tra sette ministeri diversi) costituisce un elemento di freno”. Lo ha, detto il 4 dicembre la direttrice dell´Arsia Maria Grazia Mammuccini intervenendo al Vii convegno dell´Aissa (Associazione italiana societàscientifiche agrarie) attualmente in corso presso l´università di Ancona sul tema “la ricerca scientifica nel settore delle scienze agrarie”. “In una fase di crisi come quelle che sta vivendo il mondo agricolo – ha aggiunto - è sempre piùimportante il sostegno, specie in prospettiva, che puòvenire dalle attività di ricerca. Abbiamo ricercatori di grande qualità ma per poter valorizzare il loro lavoro è necessario rendere più snello e efficace il sistema delle istituzioni di ricerca”. Nel suo intervento Maria Grazia Mammuccini ha poi fatto un bilancio dell´attività svolta dall´Arsia come coordinatore, dal 2001 a oggi della rete interregionale per la ricerca agraria forestale, acquacoltura e pesca cui aderiscono praticamente tutte le regioni italiane: “Abbiamo lavorato a fondo per armonizzare il contributo delle regioni nell´ambito della ricerca, sia per quanto riguarda le metodologie di affidamento dei bandi, sia per la formulazione delle domande di ricerca; inoltre abbiamo indicato coralmente le priorità agricole per il piano nazionale della ricerca. Abbiamo inoltre gestito un pacchetto di progetti di ricerca con fondi del ministero per le politiche agricole per oltre 9 milioni di euro e una serie di progetti interregionali i risultati di uno dei quali, sulla multifunzionalità in agricoltura, saranno presentati il prossimo 16 dicembre a Roma. Tutto questa opera di integrazione è stata positiva ma potrà essere ulteriormente valorizzata se il lavoro delle Regioni troverà un interlocutore unico a livello nazionale in grado di creare una governance integrata”. . |
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TERRA MADRE DAY IN LOMBARDIA. IL 10 DICEMBRE IN 150 PAESI DEL MONDO SLOW FOOD CELEBRA IL CIBO BUONO, PULITO E GIUSTO |
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Il 10 dicembre 2009 in tutto il mondo si terrà la prima edizione del Terra Madre Day: una giornata di festa per tutti gli aderenti alla rete di Terra Madre e a Slow Food – soci, produttori dei Presìdi, comunità del cibo, cuochi, accademici, giovani e musicisti. L’occasione sono i 20 anni dalla nascita di Slow Food Internazionale avvenuta nel 1989 a Parigi. Centinaia di appuntamenti in 150 Paesi del mondo coinvolgeranno oltre 2000 comunità del cibo e 100 mila soci organizzati in 1300 sedi locali (le condotte Slow Food). Per vedere gli eventi del Terra Madre Day in programma nel mondo, aggiornati in tempo reale, collegati a www. Slowfood. Com/terramadreday/pagine/ita/mappa. Lasso. Si tratta di uno dei più importanti eventi collettivi di celebrazione del cibo buono, pulito e giusto mai realizzati su scala globale cui potranno intervenire tutti coloro che sono vicini alla filosofia di Slow Food partecipando a picnic e cene, proiezioni di film e concerti, visite ai produttori, campagne di sensibilizzazione, attività di educazione alimentare e del gusto, incontri e discussioni. I festeggiamenti per la Giornata di Terra Madre puntano l’attenzione sull’importanza del “mangiare locale” e sul diritto di tutte le comunità a rivendicare l’accesso al cibo di qualità; sulla necessità di salvaguardare la biodiversità agricola e alimentare, campo in cui Slow Food lavora da anni con i suoi progetti, e di promuovere la produzione alimentare di piccola scala, basata sulle comunità locali, che conserva saperi e tradizioni capaci di indirizzarci verso un futuro migliore. Slow Food con il Terra Madre Day promuove una presa di coscienza attraverso la consapevolezza di essere tanti, in grado di organizzare centinaia di eventi, coinvolgendo migliaia di persone su scala planetaria. Consolida i legami tra i soggetti della rete per sviluppare dal basso l’economia locale. Terra Madre è fatta di persone che agiscono semplicemente ma hanno un ruolo nella salvaguardia del cibo, dell’ambiente e della cultura dei popoli. Ecco alcuni esempi di eventi nel calendario del Terra Madre Day previsti in Lombardia: Comici figli di Terra Madre – Serata benefica per l’Africa Milano – Teatro Ciak, 9 dicembre. In occasione del Terra Madre Day, 12 comici protagonisti di Zelig e Colorado Cafè partecipano a una serata speciale, il cui incasso servirà per la nascita di nuovi orti in Africa. Max Pisu, Claudio Batta, Antonio Cornacchione, Debora Villa, Sergio Sgrilli, Stefano Chiodaroli, Claudia Penoni, Diego Parassole, Pozzoli e De Angelis, Urbano Moffa e i Fatti Così hanno dato la loro amichevole adesione al progetto, rendendosi disponibili a essere protagonisti dello spettacolo “Comici figli di Terra Madre” e a devolvere l’intero incasso ai progetti seguiti da Terra Madre in Africa. In paesi come il Kenya, la Costa d’Avorio, il Senegal e l’Uganda la sicurezza alimentare è un problema che le comunità locali affrontano ogni giorno. Slow Food, con la rete di Terra Madre, sta infatti lavorando in questi paesi per creare orti scolastici e comunitari, la cui gestione è affidata a cooperative di donne e uomini dei diversi villaggi. I prodotti – ortaggi e cereali di varietà locali – vengono usati per preparare pasti sani nelle mense delle scuole, mentre le eccedenze, vendute al mercato, sono una fonte di reddito aggiuntivo per le famiglie. I biglietti sono acquistabili in prevendita su www. Ticketone. It <http://www. Ticketone. It> e la sera dello spettacolo direttamente alla cassa del Teatro Ciak. Terra Madre Day con la Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile. Bergamo – Azienda Formazione Bergamasca (Afb) – Via Gleno 2, 10 dicembre Un’occasione per conoscere da vicino le aziende agricole e il lavoro delle comunità del cibo ad energia rinnovabile che svolgono tutte le loro attività sfruttando esclusivamente l´energia geotermica . Soffermiamoci al museo per Terra Madre. Cigole (Bs) – Palazzo Cigola Martinoni, 13 dicembre La Fondazione Pianura Bresciana, la condotta Slow Food Bassa Bresciana e l´Università di Scienze Gastronomiche, con i "Cavolfiori a merenda", portano in tavola i prodotti locali con i relativi produttori, i Presìdi, i giochi antichi, gli usi e i costumi della bassa, per una rappresentazione conviviale, di "buon gusto", del territorio. Futuri cuochi e prodotti storici nel futuro. Monza – Scuola di Agraria del Parco di Monza, 10 dicembre. Dopo una tappa di avvicinamento il 24 novembre presso l´Istituto Alberghiero Ballerini di Seregno, in cui alcuni produttori hanno spiegato ai ragazzi le tecniche di produzione e le problematiche di alcuni prodotti simbolo della Brianza e della Lombardia, gli studenti presentano elaborati scritti, foto, filmati su cinque prodotti storici brianzoli e non solo, proponendo delle idee per valorizzarli. Protagonisti: pane, prosciutto brianzolo, luganega di Monza, pecora brianzola. In concomitanza viene allestito un mercatino di questi prodotti con degustazione e la sera viene proiettato il film Terra Madre di Ermanno Olmi. Terra Madre: cibi buoni, puliti e giusti. Marnate (Va), 10 dicembre La Condotta Slow Food di Legnano indice un concorso per i bambini della Scuola Elementare Gabelli di Marnate sul tema “Terra Madre: cibi buoni, puliti e giusti!” I partecipanti devono produrre sul tema un disegno, uno slogan, un manifesto pubblicitario, un componimento e i migliori saranno premiati durante il Terra Madre Day. Durante la cerimonia i bambini potranno degustare il formaggio maccagn del Presidio Slow Food, accompagnato dal pane "misto", fatto come si faceva una volta usando farine integrali. Www. Slowfood. It www. Terramadre. Org . |
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COOKING EXPO 2010: UN’OPPORTUNITÀ PER L’INTERA FILIERA AGROALIMENTARE |
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La Selezione Italiana del Bocuse d’Or si svolgerà all’interno di Cooking Expo 2010, prima edizione del salone dedicato all’alta ristorazione e alla filiera agroalimentare voluto da Promozione del Territorio e affidata, nella gestione, a Ente Fiera Promoberg. La manifestazione ha come principale obiettivo la valorizzazione dell’industria alimentare, del patrimonio e della tradizione enogastronomica del Paese. Su una superficie di oltre 5mila metri quadri troveranno spazio le principali aziende dell’intera filiera agroalimentare, che rappresenteranno una vasta gamma di prodotti e articoli che vanno dall’arte della tavola alle attrezzature per cucina, sale e bar – da quelle più tradizionali a quelle più avanzate - alla caffetteria, alla filiera di produzione, al food e drink, all’hotellerie, ai materiale d’arredo fino ai software per ristorazione e banqueting. La manifestazione, intesa come evento Btob, sarà aperta esclusivamente ad un pubblico specializzato di ristoratori professionali, opinion leaders, critici ed esperti di alta cucina e cultori del gusto. La fiera prevede anche workshop, seminari, convegni e meeting. In particolare Cooking Expo ospiterà gli Stati Generali della Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi nazionale e lombarda. Promozione del Territorio, attraverso Cooking Expo, vuole confermare il ruolo fondamentale che oggi hanno l’industria alimentare e la ristorazione di qualità, non solo per la grande e prestigiosa tradizione che vantano nel nostro Paese, ma anche perché sono tasselli fondamentali dell’intera filiera agro-alimentare, sulla quale si investono sempre più risorse per migliorarne l’efficienza con processi di innovazione all’avanguardia. . |
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SALVA LA DATA: LA PRIMA DEL TORCOLATO LA PRIMA ED UNICA SPREMITURA IN PIAZZA DEL GRANDE PASSITO DI BREGANZE IL 17 GENNAIO 2010 |
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Siamo giunti alla Xv edizione dell’ormai tradizionale manifestazione nata il 6 gennaio 1996, esattamente quattro mesi dopo l’entrata nella Doc Breganze del Torcolato che appunto, diede il via a quella che è considerata da tutti una vera e propria festa in onore del vino dolce… più buono del mondo. La Prima del Torcolato come sempre riunisce un pubblico che va dalle famiglie e semplici curiosi agli appassionati di vino facendo di questo evento la prima e più imitata spremitura pubblica in piazza d’uva. Qui è la Vespaiola, un’uva bianca dal gusto fruttato, dolce e asprigno, tipica ed esclusiva della zona di Breganze, che tutti conoscono e apprezzano. La Prima del Torcolato inizierà sabato 16 gennaio, con la cerimonia d’investitura e la cena di Gala per l’ambasciatore del Torcolato nel mondo per l’anno 2010, che anche quest’anno sarà un’importante personaggio pubblico. La domenica presso le Cantine Maculan per le autorità e i giornalisti, ci sarà il “degusta-pranzo”, delle degustazioni a base di Torcolato con abbinamenti dei migliori prodotti tipici della Doc Breganze come formaggi, affettati e dolci. Come al solito, l’appuntamento si sposterà in piazza Mazzini a Breganze, dove vi sarà nel pomeriggio la sfilata della Magnifica Fraglia del Torcolato a cui seguirà la nomina dei nuovi confratelli e il tradizionale mercatino dei prodotti tipici della Pedemontana Vicentina. Concluderà la manifestazione la spremitura pubblica del “Primo” Torcolato D. O. C. Breganze Vendemmia 2009 accompagnata da momenti folcloristici. Tutti i vignaioli locali porteranno le loro uve e le uniranno in unico torchio, lo stesso utilizzato ogni anno per questa manifestazione e che ha ormai più di settant’anni ma ancora perfettamente funzionante. Questo mosto dal gusto dolce e dal colore giallo dorato una volta spremuto, impiegherà altri diciotto mesi a divenire quel prodotto squisito che tutti conoscono come Torcolato. Il vino Torcolato prende il nome dal metodo utilizzato per conservare i grappoli raccolti, infatti dopo aver selezionato l’uva migliore, essa viene appesa a delle travi in soffitte ben areate tramite una coppia di spaghi su cui il grappolo viene attorcigliato, “torcolato” per l’appunto, e lasciato a riposare. Questo vino è riconoscibile oltre che per il tipico colore ambrato anche per il caratteristico profumo intenso di miele e di uva passita con spesso note di vaniglia. Piacevole al palato, con note di albicocche secche, scorze di agrumi, datteri, mandorle dolci e mele a seconda delle cantine e delle annate, si sposa perfettamente con i formaggi erborinati o stravecchi e con i dolci secchi. Da solo, il Torcolato riporta alla mente e sembra quasi rilasciare dalla bottiglia la luminosità dei raggi del sole che ne hanno fatto dono agli uomini e tutto quanto la meditazione - a cui s’addice molto - voglia suggerire. . |
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ISTITUITO IL CONSORZIO DI TUTELA “MOSCATO DI SIRACUSA” |
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Palermo – Il Moscato di Siracusa Doc sarà affidato al consorzio di tutela omonimo “Moscato di Siracusa”, che si occuperà della commercializzazione e della valorizzazione del prodotto. Il 5 e il 6 dicembre il vino è stato presentato all’Antico mercato, dove sarà offerto dagli stessi produttori ad un prezzo simbolico, con il supporto di assaggiatori professionisti che ne spiegheranno le qualità. Seguirà, l’11 dicembre, a palazzo Impellizzeri, la presentazione alla stampa del progetto consortile, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura e Foreste, Michele Cimino, del sindaco di Siracusa, Roberto Visentin e del direttore regionale dell’Istituto della Vite e del Vino, Leonardo Agueci, e dei produttori del moscato. “Nell’ambito dell’attività della rete regionale Consorzi di tutela dei prodotti certificati Dop, Igp e Doc l’assessorato ha accompagnato nel percorso di aggregazione i produttori fino alla costituzione del Consorzio. Un percorso che stiamo cercando di estendere a tutte le filiere che producono agroalimentare di qualità e sono capaci di esprimere, come nel caso del Moscato che rappresenta una tradizione vitivinicola antichissima, tutta l’identità della nostra isola”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Michele Cimino. . |
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VINO: CINESI VISITANO CANTINE SICILIANE PER ACCORDI COMMERCIALI |
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Palermo - Nell’ambito dell’Accordo di programma sottoscritto dall’assessorato regionale Agricoltura con l’Ice (Istituto per il commercio estero), dal 9 all’11dicembre, una delegazione di manager cinesi, visiterà nove cantine sociali siciliane per presentare e stipulare eventuali accordi commerciali di vino sfuso. L’iniziativa nasce da uno studio, condotto dal dipartimento Interventi strutturali guidato Rosaria Barresi, sul mercato del vino cinese - che ha fatto rilevare una crescita esponenziale di consumo - considerato però dagli enologi di tutto il mondo di modesta qualità, cosa che ha creato ampi spazi di penetrazione nel segmento di mercato del vino di qualità; un significativo orientamento verso il vino rosso e una scelta sempre maggiore dei giovani verso il vino di importazione a prezzo e qualità superiori. “La Cina oggi è interessata al vino sfuso italiano. Per la Sicilia è un mercato strategico – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Cimino – perché risponde alle necessità del territorio e agli obiettivi della Regione: diminuire la produzione eccedente delle nostre 78 cantine e orientarla verso destinazioni certe di mercato. Quello cinese è un mercato in grande espansione, questa visita, è una grande opportunità”. “I manager saranno accompagnati da funzionari specializzati – ha spiegato Rosaria Barresi -. Il ruolo dell’amministrazione è costruire relazioni a lungo termine e fare da catalizzatore tra le nostre imprese e una realtà economica così importante, coprendo le distanze e offrendo i servizi necessari attraverso la conoscenza delle aziende cinesi, per evitare contenziosi o incomprensioni” Queste le cantine sociali coinvolte: “Ericina” di Custonaci (Trapani); “Alto Belice” di San Cipirrello (Palermo); “Corbera” di Santa Margherita del Belice (Agrigento); “Cellaro” di Sambuca di Sicilia (Agrigento); “Settesoli” di Menfi (Agrigento); “Castelvetrano” di Castelvetrano (Trapani); “Europa” di Petrosino (Trapani); “Colomba Bianca” di Mazara del Vallo (Trapani); “Birgi” di (Trapani). In Cina, i manager rappresentano: la Shangri-la Wine Co, un’azienda che produce 5mila tonnellate di vino all’anno, e si prevede che ne raggiungerà circa 20mila. La società ha investito per l’introduzione di vitigni Cabernet Sauvignon, raggiungendo un livello di qualità in linea con gli standard internazionali; la Huaxia wine industry, che fa parte della Coefo, il maggiore importatore di vino sfuso cinese; la Shanghai Sunway Wine Co, Ltd, che rappresenta il più importante fornitore di vino sfuso in Cina; la Yantai Mingyang Winery, che fino a oggi ha importato solo dal Sud Africa, dalla Francia e dal Cile, ora è interessata al vino italiano; e la Qinhuangdao Liuhe Vineyard, membro della China Wine Association, che ha una capacità produttiva annuale di 20mila tonnellate di vino e grazie alle condizioni geografiche, utilizza Cabernet Sauvignon di qualità. . |
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"UGUALI PERCHÉ DIVERSI. IL SANGIOVESE CHE VERRÀ". IN TOSCANA SI INCONTRANO NELL´AZIENDA PETRA I MAGGIORI PRODUTTORI DI SANGIOVESE. PER UN CONFRONTO DI ESPERIENZE E PER IMMAGINARE INSIEME IL FUTURO ALLA LUCE DEI CAMBIAMENTI IN ATTO. |
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Si é svolto in Toscana il tavolo di confronto, seguito, nel pomeriggio, da una degustazione di 12 tra i più prestigiosi vini Sangiovese in purezza, scelti in una specifica fascia di territorio attraversata da un´evidente matrice etrusca, per alcuni la Costa degli Etruschi, per altri la via Aurelia. Obiettivo di questo secondo momento: ritrovare, attraverso le differenze, alcuni indicatori comuni che, insieme, siano in grado di comunicare al mondo l´unicità e la varietà del grande vigneto toscano come un insieme compatto e pur vario, uguale ma diverso, di luogo_vino_vigna_territorio. Del Sangiovese e delle sue varietà si é discusso attraverso un approccio multidisciplinare che chiama in causa esperti di climatologia, di sociologia dei consumi, di viticoltura, di storia e di estetica del paesaggio. Il caso Caprai é stato ancora una volta preso in esame alla luce di nuove prospettive e si é cercato, attraverso la presenza dei molti produttori di Sangiovese e della numerosa stampa estera, di ricevere più e più fotografie, immagini e proiezioni di un vitigno tanto discusso, ma altrettanto amato. "A questa giornata di studio, abbiamo chiamato non solo i produttori, ma anche i loro tecnici - enologi e agronomi -, convinti che il dialogo debba avvenire dentro e fuori l´azienda, in un circuito virtuoso da cui tutti possano trarre vantaggio. E che questa sia una esigenza avvertita, lo dimostra l´alto numero di adesioni e la presenza di produttori che hanno fatto la storia della Toscana vitivinicola", questo il commento di Vittorio Moretti, patron dell´iniziativa e presidente del gruppo Terra Moretti, attivo nel mondo del vino con quattro cantine tra cui la stessa Petra, sede del convegno. Intervenuti al dibattito: Marco Caprai (produttore, cantina Caprai: "Il caso Montefalco: territorio, viticoltura e innovazione"), Marco Mancini (prof. Centro di Bioclimatologia, Università di Firenze: "Cambiamenti climatici e viticoltura che sarà"), Piermario Meletti Cavallari (pres. Strada del Vino e dell´Olio Costa degli Etruschi: "Purosangue e meticci sulla via Aurelia"), Giacomo Mojoli (Politecnico di Milano: "Uguali perché diversi. Il Sangiovese che verrà"), Francesco Morace (sociologo, Future Concept Lab: "Il made in Italy e l´onda lunga della crisi"), Massimo Venturi Feriolo (prof. Di Estetica, Politecnico di Milano: "Vigna e paesaggio: per una storia dell´ingegno"), Attilio Scienza (prof. Di Viticoltura, Università degli Studi di Milano: "Il Sangiovese: forme, espressioni e misteri di un vitigno antico"), Paul White (giornalista: "Autoctonous grape varieties: how people perceive them abroad"). . |
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DALLA NORMANDIA ARRIVA IL SIDRO CUVÉE COLETTE DALLE STUZZICANTI BOLLICINE |
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Dalla tradizione della regione del Calvados ecco il sorprendente Sidro Cuvée Colette di Domaine Dupont: la nuova frontiera della seduzione. Distribuito in esclusiva da Pellegrini S. P. A, arriva in Italia il Sidro Cuvée Colette del Domaine Dupont. Creato ad arte dalle migliori varietà di mele del Pays d’Auge, il “sidro metodo classico” è fine e fresco, ideale per un brindisi davvero sorprendente. Lavorato seguendo il più rigoroso metodo per la produzione dei più grandi spumanti, il Sidro Cuvée Colette nasce dai famosi frutti di altissima qualità della regione del Calvados. Composto dal 75% di mele acidule e dal 25% di mele dolci/amare, il sidro di mele viene lasciato fermentare in appositi tini. La conseguente presa di spuma e il “dégorgement”, effettuato dopo minimo 6 mesi dall’imbottigliamento, fanno del Cuvée Colette del Domaine Dupont un Sidro davvero unico e speciale. Mosso da mille bollicine, il sidro del Domaine Dupont è limpido e caratterizzato da un colore giallo chiaro. Fresco e delicato al naso, ha un aroma persistente di mela verde, caramello e agrumi, e stupisce il palato grazie ad un gusto netto, fresco e fruttato, con note di mela acidula e ananas. Fine ed elegante, Cuvée Colette delizia ad ogni sorso creando un’atmosfera intrigante e autentica, ideale sia per divertenti e spensierati “happy hour”, sia per sottolineare momenti importanti con un brindisi inaspettato, delicato e genuinamente romantico. Con soli 6,9% di gradazione alcolica, il Sidro Cuvée Colette è perfetto servito fresco, tra gli 8° e 12°, come aperitivo o come accompagnamento per numerosi dessert, in particolare se a base di mela. . |
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SPUMANTE SERGIO: UNA CUVÉE UNICA E RAFFINATA |
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Il segreto sta nella cuvée, una composizione che dà allo spumante Sergio di Mionetto quella nota che lo rende prezioso, una cuvée diventata emblema distintivo della storica azienda Mionetto di Valdobbiadene. Spumante fresco, snello, asciutto e delicato, dall’aroma di miele e mele selvatiche, con bollicine intense e sottili, stupisce per equilibrio e armonia. Sergio è un vino che si adatta a ogni momento, anche a quelli più speciali. Ottimo come aperitivo, questa cuvée è ideale per accompagnare piatti a base di pesce, oppure i tradizionali cappelletti in brodo. . |
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ABSOLUT STARCHOC: IL NUOVO COCKTAIL DI ABSOLUT VODKA |
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E’ stato creato da Grazia Di Franco, ritenuta la più brava creatrice nell´Absolut Talent Show, la prima reality competition dedicata ai bartender. Absolut Starchoc (in svedese star: piccante, choc: cioccolato), un cocktail minimal al gusto piccante e speziato di Absolut Peppar, sapientemente miscelato con Creme de Cacao, e servito in una coppa cocktail decorata con un peperoncino rosso. Quest´inverno Absolut Peppar sorprenderà con il suo gusto piccante e speziato dal carattere netto di pepe verde, peperoncino e jalapeño. Nata dalla popolarità del drink Bloody Mary negli Stati Uniti, Absolut Peppar è stata la prima lanciata e distribuita a livello internazionale, principalmente utilizzata per gli shot: rappresenta, però, anche una sorprendente base per reinterpretare classici cocktail o dar vita a nuovi speciali drinks. . |
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