Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Dicembre 2009
CORECOM FVG: IN LINEA NUOVO SITO INTERNET, INNOVATO E PIÙ CHIARO  
 
Trieste, 9 dicembre 2009 - All´indirizzo Internet www. Corecomfvg. It è on line dal 3 dicembre il nuovo sito web del Comitato regionale per le Comunicazioni del Friuli Venezia Giulia. "Si tratta di un passaggio obbligato verso un processo di interattività e propagazione immediata dei contenuti - ha sottolineato il presidente Paolo Francia - e fa parte del progetto di rinnovamento delle politiche di comunicazione del Comitato. Non è infatti solo una rivisitazione grafica, ma un´autentica trasformazione nei modi e nei tempi di gestione dell´informazione". Il lay out grafico diventa impattante nella misura della sua sobrietà e l´organizzazione dei contenuti e dei percorsi di navigazione rendono il sito estremamente intuitivo e usabile. "Abbiamo utilizzato un linguaggio semplice e tenuto conto della normativa che garantisce l´accessibilità al sito dei diversamente abili - ha proseguito Francia - anche laddove era più difficile farlo, e abbiamo strutturato la navigazione in percorsi che garantiscono l´immediato approccio con tutte le iniziative e l´attività istituzionale del Corecom Fvg, privilegiando le sezioni che riguardano le notizie che possono interessare il cittadino". Il nuovo sito approfondisce e chiarisce anche tutte le tematiche relative al delicato settore del contenzioso tra cittadino e gestori di telecomunicazioni, vi si può trovare la modulistica, la descrizione dei percorsi di attivazione dei procedimenti e tutta la più importante normativa di riferimento. "Abbiamo deciso di raccontarci in modo semplice e puntiamo a un rapporto immediato con il cittadino, con la gestione diretta dei contenuti saremo in grado di comunicare in tempo reale, favorendo quindi la qualità dei servizi e l´accessibilità alle notizie e informazioni". .  
   
   
CAMPANIA: AL VIA BURC DIGITALE, RISPARMI PER 2 MILIONI DI EURO. BASSOLINO: "REGIONE SEMPRE PIÙ TRASPARENTE"  
 
Napoli, 9 dicembre 2009 - Addio vecchio bollettino cartaceo. E´ in distribuzione in questi giorni l´ultimo numero del Burc, la "gazzetta ufficiale" della Regione Campania, pubblicata settimanalmente dal 1970 ad oggi. Le leggi, le delibere e i provvedimenti della Regione saranno pubblicati, d´ora in avanti, sul nuovo bollettino digitale, disponibile online all’indirizzo http://burc. Regione. Campania. It. Vengono così eliminati i costi di stampa e distribuzione del Burc, per un risparmio annuo di circa 2 milioni di euro. Tra i nuovi servizi, è prevista la ricerca avanzata degli atti per parole chiave, oltre che la consultazione e la stampa on demand degli atti presso le sedi degli Urp (uffici relazioni con il pubblico) regionali. La nuova piattaforma digitale, consultabile gratuitamente, è già visitata da una media di 60mila navigatori giornalieri, con picchi di 100mila utenti. La pubblicazione online degli atti, per effetto dell’art. 27 della legge 1/2009, ha valore legale, e consente dunque di accelerare in modo significativo l’esecutività dei provvedimenti regionali. "Siamo tra le prime regioni italiane - sottolinea il presidente della giunta regionale Antonio Bassolino - ad aver dato valore giuridico al Burc digitale. Risparmiamo in questo modo 2 milioni di euro all´anno per la stampa e la distribuzione e raggiungiamo una platea sempre più ampia di utenti. E´ una innovazione importante - continua Bassolino - che accelera notevolmente l’esecutività degli atti, facilitando il lavoro di tante imprese e di tanti cittadini. Sul nostro portale, aggiornati in tempo reale, si possono ora consultare tutti i provvedimenti della Regione, i dati sulle consulenze, i curricula, le funzioni e le retribuzioni dei dirigenti, le informazioni sulle presenze e le assenze del personale. E´ un grande esempio di trasparenza ed efficienza, che intendiamo migliorare sempre più” conclude Bassolino. Il Burc digitale è un progetto sviluppato dal Settore Stampa della Presidenza della Regione Campania e dall’assessorato regionale all’Innovazione. L’utilizzo di software libero e la progettazione interna hanno consentito di contenere fortemente i costi di realizzazione. .  
   
   
CINEMA, IN SICILIA FINANZIATE 57 NUOVE PRODUZIONI AUDIOVISIVE  
 
Palermo, 9 dicembre 2009 - L’assessorato regionale ai Beni Culturali ha finanziato 57 nuove produzioni cinematografiche e audiovisive, con 4 milioni e 950 mila euro sui fondi del bilancio 2008, che verranno realizzate nell’Isola nel corso del 2010. L’elenco dei progetti ammessi a finanziamento sul “Fondo regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, previsto dalla legge regionale sul Cinema è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 4 dicembre 2009. L’elenco può essere consultato all’indirizzo internet http://www. Regione. Sicilia. It/beniculturali/dirbenicult/provvedimenti/altro_view. Asp?editid1=146. Sulla stessa Gazzetta ufficiale è stato anche pubblicato il nuovo bando 2009 per l’accesso ai contributi del Fondo regionale per il Cinema e l’Audiovisivo (http://www. Regione. Sicilia. It/beniculturali/dirbenicult/provvedimenti/altro_view. Asp?editid1=145), dotato quest’anno di tre milioni di euro. La scadenza dei termini per la presentazione delle istanze è fissata per venerdì 18 dicembre 2009. Non farà fede il timbro postale, ma soltanto il timbro di entrata del protocollo di accettazione del Dipartimento regionale dei Beni Culturali. Inoltre sono appena stati pubblicati sul sito di Cinesicilia srl (www. Cinesicilia. Eu) due bandi per la coproduzione di documentari, con scadenza al 28 dicembre 2009. “Abbiamo mantenuto la promessa – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Lino Leanza – lanciata un mese fa a Catania nel corso degli Stati generali del cinema di pubblicare le graduatorie e di presentare il nuovo bando per ulteriori finanziamenti. A tutto ciò si aggiungeranno, nel corso del 2010, le ulteriori risorse provenienti dai fondi europei del Piano operativo Fesr 2007-2013, destinate al sostegno delle produzioni audiovisive da realizzarsi in Sicilia e alla realizzazione di infrastrutture per la produzione e la postproduzione. Quello che abbiamo immaginato è un nuovo modello di sviluppo che possa portare un ritorno economico per la Sicilia. Non ci interessano le produzioni mordi e fuggi ma progetti di qualità per i quali promettiamo responsabilità e impegno”. Sono stati 337 i progetti pervenuti all’assessorato. Dall’esame delle domande pervenute, 23 sono risultate non valutabili, e quindi escluse, per motivi formali. Le altre 314 sono state valutate sulla scorta di parametri di valutazione che hanno preso in considerazione il valore culturale, il curriculum della società, l’autore e le principali figure tecniche e artistiche coinvolte nel progetto, nonché la solidità dell’impianto progettuale e finanziario (privilegiando i progetti in grado di attrarre anche risorse ulteriori oltre a quelle richieste all’amministrazione regionale, e di garantire interessanti prospettive distributive tali da valorizzare ulteriormente l’investimento di capitale pubblico e promuovere l’immagine della Sicilia). Sono stati quindi 57 i progetti ammessi a contributo, nelle cinque fasce di finanziamento previste dalla legge. E´ inoltre previsto che, nel caso in cui la documentazione che verrà richiesta a norma di legge ai beneficiari dei contributi dovesse indurre l´amministrazione alla riduzione o al ritiro del contributo concesso, o nel caso di eventuale non accettazione del contributo da parte dei beneficiari, con le risorse in tal modo rese disponibili l´assessorato possa procedere, con successivo provvedimento, al finanziamento di altri progetti collocati utilmente in graduatoria. La normativa regionale (si veda il bando 2008 “Modalità, termini e criteri di assegnazione delle risorse del Fondo regionale per il cinema e l´audiovisivo”, http://www. Gurs. Regione. Sicilia. It/gazzette/g08-52/g08-52-p6. Html) prevede che l´accesso ai benefici del Fondo regionale per il cinema e l´audiovisivo sia vincolato all´obbligo della permanenza sul territorio siciliano per un numero definito di settimane di lavorazione, e l´impiego di maestranze tecnico-artistiche siciliane, proporzionalmente alla fascia di contributo alla quale si è richiesto l´accesso. .  
   
   
LOMBARDIA. 20.000 EURO PER PROGETTO MIRACOLO A MILANO IL LIBRO RACCONTERA´ LA STORIA DI FAMIGLIA DI GINO BRAMIERI  
 
 Milano, 9 dicembre 2009 - E´ di 20. 000 euro il contributo approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello, per la realizzazione del volume "Miracolo a Milano, io lui l´altro: pazza storia d´amore con terzo incomodo", scritto da Lucia Merisio Bramieri. Il volume, che ha la prefazione del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, racconta, attraverso il diario personale di Cesare, figlio unico del comico Gino, la storia della famiglia Bramieri dalla gavetta ai fasti del successo, passando per la malattia ematologica del narratore durata 25 anni. "Quella della famiglia Bramieri - ha detto l´assessore Zanello - è uno scorcio di vita personale e pubblica che appartiene alla comunità lombarda e che rappresenta un esempio a qualunque latitudine". Il libro fa parte di una serie di iniziative che comprendono anche una serie di incontri in diverse città con personaggi del mondo dello spettacolo, medici e rappresentanti delle istituzioni che in diversi momenti sono venuti a contatto con la famiglia Bramieri. Il progetto ha anche uno scopo sociale: parte del ricavato della vendita del libro sarà devoluto all´Asme, l´associazione onlus per l´Assistenza e lo studio dei malati ematologici del Policlinico di Milano. .  
   
   
LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO NAZIONALE “NATI PER LEGGERE” SCADENZA DEL BANDO: 31 GENNAIO 2010  
 
Torino, 9 dicembre 2009 - Un riconoscimento nazionale che premi i migliori libri, progetti editoriali e progetti di promozione alla lettura per bambini in età prescolare. Questo lo spirito del Premio nazionale Nati per Leggere, alla sua prima edizione, sostenuto da Regione Piemonte, in collaborazione con la Città di Torino, la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura (che ogni anno organizza il Salone Internazionale del Libro di Torino) e il progetto Nati per Leggere (promosso dall´Associazione culturale pediatri, l´Associazione italiana biblioteche e il Centro per la salute del bambino Onlus). Il Premio vanta il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’idea nasce dall’esigenza di stimolare la produzione editoriale e lo sviluppo di progetti legati alla lettura per bambini in età prescolare, nella consapevolezza che la lettura ad alta voce contribuisca in modo significativo alla crescita equilibrata del bambino sul piano cognitivo, relazionale e fisico, al benessere e alla capacità di utilizzo del linguaggio. Cinque le sezioni in cui si articola il Premio, che ha cadenza annuale: sezione Nascere con i libri: segnala il miglior libro edito in Italia per bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi ed è rivolta agli editori italiani; sezione Crescere con i libri: attribuisce un riconoscimento al miglior libro edito in Italia per bambini di età compresa tra 3 e 6 anni ed è aperta agli editori italiani i cui titoli saranno segnalati dalle librerie; sezione Libri in cantiere: premia il miglior progetto editoriale inedito (in Italia o all’estero) per bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi ed è destinato a tutti gli editori italiani; sezione Reti di libri: viene assegnato al miglior progetto di promozione della lettura rivolto ai bambini in età compresa tra 0 e 5 anni, sviluppato secondo le linee di Nati per Leggere, capace di coinvolgere il più ampio numero di soggetti (genitori, familiari, bibliotecari, pediatri, insegnanti, educatori, volontari, ecc. ); sezione Pasquale Causa: segnala il pediatra che, aderendo al progetto Nati per Leggere, promuova presso genitori e famiglie la pratica della lettura ad alta voce nel modo più efficace. Nell’ambito della sezione Nascere con i libri riceveranno una menzione d’onore: le pubblicazioni di autori ritenute significative per la fascia d’età considerata (0-36 mesi), attingendo alla produzione non italiana; la collana, in lingua italiana, che si sia particolarmente distinta nel panorama editoriale nazionale rivolta a bambini tra 0 e 36 mesi. La cerimonia di premiazione si svolgerà a maggio 2010 in occasione della Xxiii edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Il premio per le sezioni Nascere con i libri e Crescere con i libri assicurerà l´acquisto del volume vincitore per un importo di 2. 000 euro e garantirà la distribuzione del libro a pediatri, biblioteche, nidi e scuole dell´infanzia; il premio per la sezione Libri in cantiere elargirà un contributo di 2. 000 euro per la pubblicazione del volume; il premio per le sezioni Reti di libri e Pasquale Causa permetterà l’acquisto di libri nell´edizione speciale Nati per Leggere per un importo di 2. 000 euro. La domanda di partecipazione e il materiale dovranno pervenire alla Segreteria organizzativa entro il 31 gennaio 2010 all’indirizzo: Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura - Segreteria Premio nazionale Npl - Via Santa Teresa, 15 - 10121 Torino (Per info: www. Natiperleggere. It – natiperleggere@salonelibro. It – 011. 5184268). La Giuria che valuterà il materiale è composta da membri del Gruppo nazionale di coordinamento Nati per Leggere, esperti di letteratura infantile, pedagogisti, librai, bibliotecari, illustratori ed esperti in comunicazione visiva. Il progetto Nati per Leggere Nati per Leggere è un progetto di promozione della lettura ai bambini in età prescolare, promosso a livello nazionale dalle associazioni professionali di bibliotecari e pediatri (l´Associazione Italiana Biblioteche e l´Associazione Culturale Pediatri) e sostenuto dal Centro per la salute del bambino di Trieste. Un progetto di sensibilizzazione dell´opinione pubblica a favore dei bambini e delle bambine, del loro diritto a essere protetti non solo dalla malattia, ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Fin dall´inizio il progetto si è caratterizzato per la sua forte autonomia da qualsiasi legame con soggetti commerciali che potessero influenzarne priorità e scelte o condizionarne l’immagine e quindi l’accettazione da parte del pubblico. A partire dal 1999 si è diffuso in tutto il paese, coinvolgendo oltre 1. 500 soggetti tra biblioteche, pediatri, scuole e nidi d´infanzia, aziende ospedaliere e associazioni culturali. Si stima che il 15% della popolazione italiana sia entrata in contatto con il progetto grazie all’opera volontaria di moltissimi operatori e alla mobilitazione della società civile e delle comunità locali. Nati per Leggere si ispira a iniziative simili che sono in atto negli Stati Uniti dall’inizio degli anni Novanta (Born to read e Reach out and read) e nel Regno Unito (Bookstart). .  
   
   
PRIMA GIORNATA FESTIVAL DEL LIBRO E DELLA SCRITTURA SAN GIUSEPPE VESUVIANO 10, 11 E 12 DICEMBRE 2009 LIBRI, FEDE E VOLONTARIATO NELLA PRIMA GIORNATA DEL FESTIVAL  
 
San Giuseppe Vesuviano, 9 dicembre 2009 - Fede, missioni e volontariato. La prima giornata della terza edizione del Festival del Libro e della Scrittura verrà scandita da questi tre elementi: come si possono racchiudere in un libro esperienze di solidarietà e grandi atti di fede. Così, giovedì 10 dicembre, alle 18:00, nella saletta dibattiti del grande gazebo del Festival, l´evento punterà i riflettori sul primo degli appuntamenti in programma: la presentazione del video e del libro "Una Missione d´amore in Togo". Il Comune di San Giuseppe Vesuviano ha realizzato con l´associazione Mama Africa Onlus in un documentario sulla missione umanitaria del comune vesuviano che ha costruito un ospedale nel villaggio di Togoville. Alle 19. 00 seguirà il dibattito “Padre Pio, i libri e le testimonianze” moderato dal giornalista Donato Faiella. Intellettuali ed esponenti del mondo della chiesa discuteranno sulla figura di Padre Pio: interverranno lo scrittore e saggista Carmine Montella, l’Assessore alla Cultura del Comune di Pietrelcina Ennio Graziano, il Sindaco di Pietrelcina Gennaro Fusco, il Vescovo della Diocesi di Nola Monsignor Beniamino Depalma e Padre Antonio Gambale. Quest’ultimo, (anche padre spirituale di Luciano Moggi) ha raccolto gli ultimi pensieri di Padre Pio e potrà raccontare alcuni particolari inediti del frate di Pietrelcina. La prima giornata del Festival si concluderà alle ore 21. 00 con lo spettacolo dello showman napoletano Massimo Cannizzaro, autore del libro “Napoletani si nasce… o quasi”. Il giovane e talentuoso comico napoletano porterà al Festival il suo nuovissimo spettacolo (omonimo del libro), con cui è attualmente in scena al Teatro Cabaret Port’alba di Napoli e che esporterà quest’inverno nei teatri di tutta Italia. Un “one man show”, suddiviso in due atti con un finale a sorpresa, che colloca Cannizzaro tra gli artisti più applauditi sul nostro territorio. Una comicità mai volgare, colorata e colorita, che attinge a piene mani dalla vita reale di una delle città più gioiose e autoironiche del pianeta. Www. Festivaldelibro. It .  
   
   
REGIONE LIGURIA SULLE TRACCE DEL LUPO PRESENTATO UN LIBRO PER CONOSCERE MEGLIO IL CARNIVORO TORNATO NELL´ARCO ALPINO E NEGLI APPENNINI  
 
Genova, 9 Dicembre 2009 - Per conoscere meglio il lupo, ricomparso nell´entroterra la Regione Liguria ha pubblicato il volume "Sulle tracce del lupo in Liguria", edito nel catalogo dei beni naturali e presentato dall´assessore all´Ambiente Franco Zunino, con gli autori Massimo Campora, Renato Cottalasso e Giovanni Diviacco. Le numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che il lupo non è così "cattivo" come si riteneva, ma che svolge invece un ruolo molto importante in natura, tale da giustificarne la tutela, a livello sia internazionale (Convenzione di Berna e Direttiva Europea "Habitat"), sia nazionale. In Liguria , dai primi, parziali accertamenti, sono tre le principali aree di presenza del lupo: l´area imperiese delle Alpi Liguri, le zone montane del Genovesato e nell´alto Spezzino. Considerato che i lupi si muovono in grandi spazi e possono arrivare a percorrere anche centinaia di chilometri nella stessa giornata, per avere risultati di conoscenza apprezzabili è necessario avviare forme di collaborazione estese anche ai territori extraregionali per la condividire le metodologie di lavoro, la valutazione delle esperienze effettuate, lo scambio dei dati raccolti la loro analisi e interpretazione. Tra l´altro, per la sua posizione geografica che mette in connessione le Alpi con gli Appennini, la Liguria, svolge una importante funzione di "ponte" per le popolazioni di lupo appenniniche e alpine. La presenza del lupo costituisce, infatti, un elemento di eccellenza faunistica ed un marchio di qualità per un territorio, ed è estremamente importante dal punto di vista ecologico in quanto , predatore, e come tale ha un ruolo fondamentale nel controllo e nella regolazione di una parte della componente animale dell´ecosistema. Trovandosi al vertice della catena alimentare, esso svolge un ruolo positivo anche nei confronti delle specie predate, eliminando preferibilmente individui vecchi e malati, contribuendo quindi a mantenere in buona salute le popolazioni delle prede stesse. La sua presenza in un´area può inoltre evitare sovrappopolazioni di alcune specie, come ad esempio i cinghiali ed altri ungulati, che provocano danni ingenti alle colture. All´inizio degli anni Settanta il lupo in Italia era ormai ridotto a pochi esemplari confinati al Centro e al Sud, ma nell´arco di 30 anni esso è riuscito a ricolonizzare l´arco alpino, dove era scomparso da circa un secolo, risalendo la penisola e utilizzando lo stretto corridoio ecologico del crinale appenninico della Liguria. Nella metà degli anni Ottanta del secolo scorso questa specie è quindi ricomparsa nell´Appennino Ligure, in cui si era estinta da diversi decenni. Il ritorno del lupo in Liguria ha suscitato, come altrove, opinioni e sentimenti contrastanti. Da un lato la soddisfazione per questa ritrovata ed importante presenza e dall´altro la preoccupazione degli allevatori, che lo vedono come una minaccia per il bestiame, e lo scetticismo ed il timore degli abitanti dell´entroterra. Se la presenza del lupo ha un impatto pressoché nullo su gran parte delle attività umane, essa può invece costituire un problema per gli allevatori, i quali hanno spesso buone ragioni per vedere nel lupo un pericolo per la loro attività. Le specie domestiche più vulnerabili sono pecore e capre, per la loro taglia ridotta e per il loro comportamento di fuga, che favorisce l´attacco, oltre, ma in minor misura, a giovani bovini ed equini (vitelli e puledri). È comunque opportuno ricordare che i danni, pur potendo risultare rilevanti nei confronti di un singolo allevamento che abbia subito un attacco, sono su scala generale di scarsa entità. Le amministrazioni pubbliche, i ricercatori, i parchi e le associazioni sono impegnati a gestire la convivenza di questo predatore con gli allevatori; in alcuni casi amministrazioni regionali o provinciali hanno da tempo disposto forme di indennizzo a chi ha subito danni causati da lupi, e talvolta anche da cani, al fine di mitigare le controversie relative alle difficoltà di attribuzione della predazione al lupo piuttosto che al cane. La Regione Liguria - Assessorato all´Ambiente, ha quindi avviato un Progetto con lo scopo di studiare tutti gli aspetti legati al ritorno di questo carnivoro ed i conseguenti conflitti con le attività economiche dell´entroterra, al fine di garantire da un lato la tutela di questa specie, e dall´altro lo svolgimento delle attività zootecniche, individuando le più opportune azioni gestionali. Una delle attività previste dal progetto è quella dell´informazione e della comunicazione. Questo aspetto è di fondamentale importanza, per vari soggetti, dagli amministratori ed i funzionari agli operatori economici, ed in particolare gli allevatori, ma anche agli abitanti delle zone montane e delle città, gli escursionisti e gli appassionati di natura. Questo libro si propone pertanto di fornire un´informazione oggettiva sulle caratteristiche della specie Canis lupus, sulle fasi della ricolonizzazione del territorio ligure, sulla consistenza e sulla distribuzione attuale e su tutti gli aspetti storici, culturali, sociali ed economici legati alla sua presenza, senza tralasciare di analizzare le azioni e gli interventi possibili per ridurre i conflitti, legati in particolare all´impatto sulla zootecnia. .  
   
   
900.000 EURO PER TEATRO, CINEMA E MUSICA IN LOMBARDIA  
 
Milano, 9 dicembre 2009 - La Giunta regionale ha deciso di assegnare, su proposta dell´assessore alle Culture, identità, e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, 900. 000 euro alla promozione e al sostegno delle attività di spettacolo (teatro, cinema e musica). I contributi, erogati per l´anno 2009, sono in attuazione della legge regionale n. 21 del 2008 "Norme in materia di spettacolo". Dei fondi stanziati ai soggetti che ne hanno fatto richiesta tramite il bando saranno messi a disposizione 350. 000 euro per le attività teatrali, altrettanti per quelle di musica e danza e 200. 000 per le iniziative cinematografiche. Questo il dettaglio delle assegnazioni suddivise per provincia: Milano (455. 000 euro) - Cremona (13. 000 euro) - Bergamo (72. 000 euro) - Varese (103. 000 euro) - Pavia (38. 000 euro) - Lecco (24. 000 euro) - Mantova (22. 000 euro) - Brescia (113. 000 euro) - Monza E Brianza (17. 000 euro) - Sondrio (21. 000 euro) - Lodi (7. 000 euro) - Como (15. 000 euro). .  
   
   
LOMBARDIA. 100.000 EURO PER LA TUTELA DEI BENI IMMATERIALI OBIETTIVO, VALORIZZARE TRADIZIONI, IDIOMI E COSTUMI LOCALI  
 
Milano, 9 dicembre 2009 - E´ di 100. 000 euro lo stanziamento approvato dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, per favorire maggiore conoscenza, visibilità e accessibilità al patrimonio culturale immateriale, cioè quel complesso di tradizioni, costumi, idiomi locali, ecc. , che è necessario non disperdere ma anzi valorizzare per conservare le nostre identità. I fondi saranno assegnati alle Comunità montane della Valle Brembana (23. 000 euro), della Valle Camonica (25. 000 euro) e della Valtrompia (22. 000 euro) e al Consiglio Nazionale delle Ricerche (30. 000 euro). "Il progetto, in linea con gli obiettivi regionali in materia di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale - ha detto l´assessore Zanello - si fonda sulla ricerca e sullo studio di culture, linguaggi, costumi e tradizioni locali e sarà condiviso tra le diverse realtà geografiche del territorio". Il piano di lavoro consentirà di organizzare la condivisione di metodologie di rilevazione delle eredità immateriali in Lombardia, come ad esempio lo studio degli idiomi locali, della fonetica, piuttosto che la salvaguardia e la scoperta di tradizioni e costumi del nostro territorio. "Tra gli obiettivi del progetto - ha aggiunto l´assessore Zanello - ci sono il miglioramento delle condizioni di accesso e della fruizione della documentazione relativa ai patrimoni immateriali, il coinvolgimento delle comunità locali, la creazione di una banca dati multimediale regionale e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale attraverso il sito dell´archivio di Etnografia e Storia sociale di Regione Lombardia. Un progetto essenziale - ha concluso Zanello - per una politica che voglia custodire e ottimizzare la fruizione dei beni culturali". .  
   
   
CULTURA,19 MLN PER RESTAURI, MUSEI E BIBLIOTECHE DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 9 dicembre 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, ha messo a disposizione oltre 19 milioni per vari interventi in campo culturale: sistemi dei musei locali e eco-museali, archivi storici, biblioteche, spettacoli e attività culturali, restauro edilizio e di beni culturali. "Si tratta - ha detto l´assessore Zanello - di un intervento a tutela del nostro patrimonio culturale, architettonico e di costume teso a valorizzare il capitale immenso di risorse di cui è ricco il nostro territorio. Un modo per tutelare le nostre radici e per supportare tutti coloro che si adoperano per diffondere la ricchezza del nostro corredo storico". Questa la suddivisione dei fondi per province: Milano: 5. 526. 293,10; Bergamo: 3. 135. 991,68; Brescia: 2. 178. 499,67; Mantova: 1. 654. 925,69; Pavia: 1. 417. 153,11; Cremona: 1. 080. 307,76; Lecco: 971. 757,79; Varese: 931. 530,18; Monza e Brianza 806. 789,21; Como 559. 837,93; Lodi 488. 767,69; Sondrio 378. 592,93. .  
   
   
PROGETTO DI ARTE PUBBLICA A CASTELFRANCO VENETO  
 
 Venezia, 9 dicembre 2009 E’ stata inaugurata il 5 dicembre presso la Torre civica di Castelfranco Veneto (Treviso) la prima fase – dedicata a Valerio Bevilacqua - del progetto di arte pubblica “Castelfranco Veneto città d’arte. Contemporanea”, promosso da Regione del Veneto e associazione culturale “Startup”, con il sostegno del Comune. L’obiettivo è rendere contemporanea una città d’arte ricca di un antico patrimonio monumentale, storico e artistico, creando interazioni all’interno del tessuto urbano tra i segni del paesaggio culturale che ne sostanziano la storia millenaria e le forme espressive del linguaggio artistico contemporaneo che ne discendono come una necessaria conseguenza. In continuità con la prima edizione svoltasi nel 2008, questa seconda edizione intitolata “Transizionitransitions”, che si svilupperà da dicembre 2009 a luglio 2010 sotto il coordinamento di Elena Forin, sarà focalizzata sul tema dell’interazione tra architetto e artista, figure chiamate ad operare sullo stesso territorio ma su diversi campi d’azione, partendo da un tema comune: la Porta della città, storica e contemporanea. A ciascuno degli artisti selezionati (insieme a Valerio Bevilacqua, Francesco Candeloro e David Rickard) è affidata la realizzazione di un intervento installativo o performativo che coinvolgerà le tre porte storiche della città di Castelfranco Veneto (Porta Venezia, Porta Treviso, Porta Verona), secondo una scansione temporale che si articolerà in tre fasi successive in dicembre 2009, marzo e luglio 2010. Il progetto viene realizzato in concomitanza con le celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della morte di Giorgione. Ciò contribuirà non solo a sottolineare nuovamente la centralità della figura dell’artista simbolo della città ma anche a trasformare le porte stesse in un luogo di passaggio e transizione tra arte storica e arte contemporanea. Con l’opera “…sui miei passi”, visibile ai piedi della Torre civica dal domani fino a luglio 2010, l’artista vicentino Valerio Bevilacqua sarà protagonista della prima fase del progetto incentrata su dinamiche di interazione tra cittadinanza, opera d’arte e architettura urbana. .  
   
   
INAUGURATA A CLES LA MOSTRA "QUADRI A FIORI E FRUTTI" È CURATA DALLA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARTISTICI E STORICI DEL TRENTINO. RIMARRÀ APERTA FINO AL 31 GENNAIO 2010  
 
Trento, 10 dicembre 2009 - L´assessore alla cultura Franco Panizza ha inaugurato il 4 dicembre presso il Palazzo Assessorile di Cles la mostra d´arte "Quadri a fiori e frutti", un´interessante serie di dipinti di natura morta di età barocca, con un cospicuo nucleo di opere da poco acquisite dalla Provincia autonoma di Trento per arricchire le collezioni che verranno esposte a Castel Thun dopo la sua apertura al pubblico prevista per il 17 aprile 2010. "Questa mostra, che ha già riscosso un notevole successo di pubblico e di critica a Trento, nel suo allestimento in Torre Vanga, – ha detto l´assessore Panizza nel suo indirizzo di saluto, – intende essere un omaggio a Castel Thun in attesa della sua riapertura. Il principe dei castelli nonesi, infatti, non sarà solo uno splendido maniero museo di sé stesso, ma anche uno scrigno di preziosità d´arte che ne renderanno ancor più interessante la visita. È mia intenzione fare di Castel Thun una meta d´obbligo sia per il turismo culturale sia per quello più popolare, così come per le visite di studio delle scuole trentine e di quelle non trentine, centro di conservazione ma anche di produzione culturale con valenza provinciale". La mostra aperta ieri a Cles (visitabile fino al prossimo 31 gennaio 2010, da martedì a domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, lunedì, 25 e 31 dicembre, 1 gennaio chiuso, ingresso gratuito) è corredata da un catalogo pubblicato nella collana "Beni artistici e storici del Trentino. Quaderni" e curato da Elvio Mich, con contributi di Gianluca Bocchi, di Laura Dalprà e di Maria Silvia Proni. Dopo l’esposizione in Torre Vanga a Trento, che ha riscosso notevoli consensi, la mostra Quadri a fiori e frutti viene riproposta a Cles, in attesa dell’apertura di Castel Thun, prevista per il 17 aprile 2010. La mostra, organizzata dal Comune di Cles e dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici, rimarrà aperta fino al 31 gennaio ed avrà come sede lo splendido Palazzo Assessorile, recentemente restituito al pubblico dopo l’accurato restauro. Verrà così offerta alla comunità e ai numerosi turisti che solitamente frequentano numerosi le valli del Noce durante il periodo natalizio un’occasione per conoscere ed apprezzare un affascinante genere della pittura, nonché un prezioso “assaggio” della vasta collezione artistica di Castel Thun. La rassegna presenta infatti un importante nucleo di dipinti di natura morta di età barocca, acquisito da poco dalla Provincia autonoma di Trento per le collezioni dell’importante maniero anaune. Questi dipinti erano stati trafugati nel 1990, due anni prima dell’acquisizione del castello e delle sue collezioni da parte dell’amministrazione provinciale. Recuperati nel 2005 e restituiti ai proprietari, due anni dopo la Soprintendenza per i Beni Storico-artistici concludeva le trattative per l’acquisto di questo tassello mancante delle raccolte d’arte di Castel Thun. La possibilità di proporre una selezione rappresentativa dei protagonisti della natura morta barocca è stata di stimolo ad ampliare il percorso espositivo con una rassegna, significativa per qualità e completezza, delle nature morte provenienti dai musei trentini: dal Castello del Buonconsiglio, dal Museo Diocesano Tridentino, dalle raccolte di Palazzo Trentini, sede del Consiglio Provinciale, e dai Musei Civici di Rovereto. Pure occupando una posizione minoritaria rispetto alle scelte di tema sacro, storico-mitologico, e alla ritrattistica, il collezionismo di natura morta e di pittura di genere in terra trentina offre esempi rilevanti che impongono di considerare con maggiore attenzione i gusti della committenza aristocratica e del ceto borghese medio-alto tra Seicento e Ottocento. .