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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Dicembre 2009
LA RETE EUROPEA LEUKEMIANET AGEVOLA LA RICERCA SUL CANCRO  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2009 - I ricercatori europei continuano i loro sforzi per migliorare le cure per i pazienti affetti da leucemia. Intanto, un team di ricerca finanziato dall´Ue, sta aprendo la via integrando il lavoro di vari importanti gruppi di studio, i loro gruppi partner, l´industria e le piccole e medie imprese (Pmi) in tutta Europa, per creare una rete di cooperazione per l´avanzamento della ricerca e delle terapie riguardanti la leucemia. L´obiettivo finale del progetto "European Leukemianet" (Eln), finanziato con 6 milioni di euro nell´ambito del Sesto programma quadro, è il lancio del Registro europeo per i trial sulla leucemia (European Leukaemia Trial Registry). Il progetto è stato recentemente presentato nella rivista Cancerworld. Dall´inizio del 2009 i partner dell´Eln ("Strengthen and develop scientific and technological excellence in research and therapy of leukaemia (Cml, Aml, All, Cll, Mds, Cmpd) by integration of the leading national leukaemia networks and their interdisciplinary partner groups in Europe") sono riusciti a riunire gruppi di studio sulla leucemia nazionali appartenenti a 147 istituzioni in 28 paesi. Complessivamente partecipano allo studio oltre 1. 000 ricercatori e circa 10. 000 pazienti. Il consorzio Eln ha già implementato nuove linee guida per i trattamenti, ha compiuto notevoli progressi nella standardizzazione delle tecniche di monitoraggio e ha avviato vari trial clinici e registri per determinate le varie forme di leucemia. È stato inoltre avviato un simposio annuale con un notevole numero di partecipanti. L´eln è coordinato dalla Facoltà di medicina di Mannheim dell´Università di Heidelberg in Germania, con il professor Rüdiger Hehlmann alla guida del team. Il progetto segue il modello di una rete di competenza tedesca per le leucemie acute e croniche, che ha ricevuto un finanziamento di quasi 12 milioni di euro dal ministero tedesco per la Ricerca e l´istruzione. L´obiettivo della Rete di competenza era di colmare le lacune presenti nella ricerca e nella sanità, come ad esempio il duplicarsi e la frammentazione dei trial clinici, e la carenza di definizioni e standard per i criteri diagnostici e terapeutici. In un articolo pubblicato nel 2004 nella rivista Leukemia, il professor Hehlmann e i suoi colleghi scrivono che la Rete di competenza ha l´obiettivo di sostenere l´eccellenza nella ricerca e nella terapia, nonché di cercare di "incorporare approfondimenti dalla ricerca sulle serie di geni nella pratica clinica, e di passare rapidamente alla classificazione molecolare delle leucemie. La rete offre un vantaggio competitivo ai medici e agli scienziati partecipanti provenienti dalla Germania e dai paesi vicini". Grazie all´Eln questo vantaggio sarà ora esteso anche ad altri paesi. Il progetto prevede 16 pacchetti lavoro (Wp) volti all´integrazione di 95 gruppi trial sulla leucemia (relativi a tutti i tipi di leucemia), dei loro 102 gruppi di partner interdisciplinari (ad es. Diagnostica, trattamento, linee guida) e dell´industria. Sei dei pacchetti lavoro riguardano trial clinici per i tipi di malattia: leucemia linfoblasica acuta (All), leucemia mieloblastica acuta (Aml), leucemia mieloide cronica (Cml), leucemia linfoblastica cronica (Cll), malattie mieloproliferative croniche (Cmpd) e sindromi mielodisplastiche (Mds). I pacchetti rimanenti riguardano argomenti interdisciplinari. L´eln ha anche istituito un centro per la gestione della rete ed è disponibile un supporto per le tecnologie della comunicazione e dell´informazione. Il progetto Eln ha le sue radici nei gruppi di supporto europeo esistenti - tra cui quelli per la Cml - ma è riuscito ad estendersi con successo ad una serie di paesi partecipanti, ha detto la dottoressa Susanne Saussele, direttore della rete scientifica dell´Eln. "Ora disponiamo di oltre 20 gruppi per la Cml - più del doppio del numero iniziale - e tra i nuovi partecipanti ce ne sono vari appartenenti ai paesi dell´Europa orientale", ha fatto notare la dottoressa Saussele, che è anche oncologo presso l´Università di Heidelberg. L´eln sta compiendo enormi progressi nello sviluppo di un sistema per la gestione dei contenuti del suo sito web, che renderà accessibili i dati dei progetti, come ad esempio gli articoli, le relazioni e i contatti. I partner del progetto provengono da Austria, Belgio, Bielorussia, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria e Ucraina. Per maggiori informazioni, visitare: European Leukemianet: http://www. Leukemia-net. Org/ Cancerworld: http://www. Cancerworld. Org/cancerworld/home. Aspx?id_sito=8&id_stato=1 .  
   
   
PROTEZIONE DEGLI ANIMALI SÌ, MA NON A SCAPITO DELLA RICERCA SULLE MALATTIE GRAVI  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2009 - Sui cosmetici, siamo tutti d´accordo: gli esperimenti sugli animali si possono evitare. Ma quando in gioco c´è la vita umana, e la ricerca potrebbe aiutare a guarire gravi malattie come l´Hiv, l´Alzheimer o la sclerosi multipla, è giusto mettere in primo piano il rispetto degli animali? Secondo Elisabeth Jeggle, gli esperimenti sugli animali devono essere limitati, ma questo principio non può in nessun modo costituire un ostacolo alla ricerca scientifica sulle malattie gravi. La Commissione europea ha proposto di mettere al bando gli esperimenti su alcune categorie di animali, inclusi i primati. Ma in maggio il Parlamento ha approvato una relazione che riduce le categorie di animali su cui la ricerca scientifica potrebbe applicarsi, sostenendo che un tale bando penalizzerebbe i ricercatori europei rispetto a quelli asiatici o americani. Lunedì di questa settimana, Commissione, Consiglio e Parlamento hanno trovato vari punti di compromesso sulla questione, che potrebbe essere definitivamente vagliata dall´Aula a febbraio 2010. La tedesca Elisabeth Jeggle, Ppe, guida la delegazione parlamentare nei negoziati. Onorevole Jeggle, di che cosa tratta questa direttiva? La prima direttiva sulla tutela degli animali usati per ragioni scientifiche risale al 1986. A quei tempi, avevamo tutti legislazioni diverse in materia. Ora dobbiamo adattarla all´entrata di nuovi Paesi e alle nuove conoscenze. Il concetto chiave della nuova legge deve essere il principio delle tre "R": rimpiazzare, ridurre e raffinare l´uso degli animali negli esperimenti scientifici. La legge riguarda soprattutto la ricerca scientifica per produrre medicine contro malattie sempre più diffuse a causa dell´invecchiamento della popolazione, come l´Alzheimer, la sclerosi multipla e il Parkinson. Perché i negoziati sono così complicati? Perché è un tema sensibile e molto emotivo. Ed è anche una questione importante: la protezione degli animali è un principio condiviso nella nostra società. D´altra parte, a nome della delegazione del Parlamento, io ho insistito sul rispetto della dignità umana, soprattutto degli anziani e dei malati. Questo era anche il senso del rapporto del Parlamento: la dignità umana è per noi una priorità . E´ difficile mettere insieme i due punti di vista, da un lato ho le associazioni di animalisti che vorrebbero mettere completamente al bando la ricerca sugli animali, ma dall´altro dobbiamo garantire che in Europa la ricerca possa andare avanti. Se siamo troppo restrittivi, la ricerca e l´industria andranno all´estero, e non avremo nessun impatto sulla protezione degli animali. A che punto della procedura siamo? La proposta della Commissione era più a favore degli animali. Il Parlamento ha votato il suo rapporto a maggio, ed eravamo tutti d´accordo che si trattava un compromesso ragionevole. Il mio compito, ora, è di introdurre quanti più elementi possibili della posizione del Parlamento nel testo finale. Ieri abbiamo affrontato una serie di questioni con il Consiglio e la Commissione. Ora dobbiamo riportarle ai nostri gruppi politici e vedere cosa ne pensano. Secondo me si potrà votare su un testo finale fra febbraio e marzo. .  
   
   
RIGENERARE ORGANI E TESSUTI CON LE STAMINALI NEL GRASSO UMANO LA REALE ALTERNATIVA AI TRAPIANTI CON LA LIPOSUZIONE SI RICAVANO CELLULE ADULTE PLURIPOTENTI PER RIPARARE I DANNI DI INCIDENTI E MALATTIE. I VANTAGGI? NIENTE RIGETTO, COSTI CONTENUTI, GUARIGIONI PIÙ RAPIDE. TOR VERGATA LEADER IN ITALIA 9 - 11 DICEMBRE A ROMA LA PRIMA CONFERENZA INTERNAZIONALE COI MASSIMI ESPERTI MONDIALI  
 
Roma, 10 dicembre 2009 – Poco invasiva, meno costosa, senza problemi di rigetto o di scarsa disponibilità: è la medicina rigenerativa, una nuova disciplina destinata a superare i trapianti d’organo. Non è fantascienza ma una realtà già applicata quotidianamente per tessuti come pelle, ossa, cartilagini e cornea che permetterà di superare gli attuali limiti legati alle incompatibilità. Per la cornea ad esempio, nel 2008 si sono avuti in Italia 6. 005 donatori e solo 4. 815 trapianti eseguiti. Nelle banche dei vasi, sui 1. 013 campioni pervenuti nello scorso anno, solo 422 sono stati distribuiti e ben 591 scartati. Nelle valvole questo “spreco” è ancora maggiore: 132 impianti a fronte di 459 donatori. La rigenerazione rappresenta quindi un’alternativa concreta: prevede che il corpo ripari i danni inflitti da malattie, incidenti stradali o dall’invecchiamento attraverso le sue cellule staminali. “La nuova frontiera è l’utilizzo di quelle adulte, pluripotenti, prelevate dal grasso con una liposuzione, purificate, arricchite e immesse immediatamente attraverso un innesto nella parte danneggiata dell’organismo – spiega il prof. Valerio Cervelli, direttore della Cattedra di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica di “Tor Vergata” -. Con questa tecnica è stato da poco effettuato in Italia uno dei pochi interventi al mondo di ricostruzione dei glutei. Ma le applicazioni sono vastissime: ferite a lunga guarigione, piaghe da decubito, infarto cardiaco, patologie croniche”. L’accademia Nazionale della Scienza Usa ha stimato che siano 110 milioni i potenziali beneficiari di terapie basate sull’impiego di cellule staminali, solo negli Stati Uniti: 58 affetti da disturbi del sistema cardiovascolare, 30 colpiti da malattie autoimmunitarie, 16 di diabetici e 10 di osteoporotici. Senza contare gli interventi estetici e quelli conseguenti a traumi. “I vantaggi sono evidenti - afferma il prof. Carlo Umberto Casciani, commissario straordinario dell’Agenzia per i Trapianti del Lazio -: nessun problema di incompatibilità, tempi di degenza limitati (una sola seduta è sufficiente a rigenerare il tessuto, grazie alla capacità delle staminali di attecchire e riprodursi rapidamente), ridotto stress fisico e psichico, guarigione più rapida, si eliminano le attese di un donatore e pure i problemi etici. L’utilizzo di cellule da adulto permette infatti di superare anche il dibattito sulla legittimità della ricerca sugli embrioni”. Tutti questi aspetti sono al centro della Prima Conferenza Internazionale sulla Chirurgia Rigenerativa che per tre giorni riunisce a Monte Porzio Catone oltre 500 ricercatori, provenienti dai migliori 40 centri del mondo, per il meeting promosso dall’Università di Roma Tor Vergata e dall’Agenzia per i Trapianti della Regione Lazio. Un Convegno, presieduto dai proff. Casciani e Cervelli, che si svolge in Italia proprio per sottolineare il ruolo d’avanguardia del nostro Paese e dell’Università di Roma Tor Vergata in questo settore. La nascita della Chirurgia Rigenerativa è recentissima: il 2 novembre 2004, quando il governo federale americano approvò il finanziamento del California Institute of Regenerative Medicine attribuendogli fondi statali per 3 miliardi di dollari in 10 anni (la stessa quantità di danaro destinata allo Human Genoma Project). Grande impulso è stato dato a queste tecniche nel trattamento dei gravi ustionati (con lesione di 3° grado in oltre il 40% della superficie corporea) frequenti in caso di incidenti automobilistici: in questi casi infatti se non si effettua un trapianto di pelle coltivata, proveniente dallo stesso paziente, le possibilità di sopravvivenza sono scarsissime. Ma la medicina rigenerativa necessita di strutture ad alta specializzazione, fra cui svolgono un ruolo di primaria importanza le banche dei tessuti e i laboratori Gmp (Good Manufacturing Practicies) autorizzati che hanno il compito di produrre, acquisire, conservare e distribuire i tessuti, certificando la loro idoneità e sicurezza. Allo stato attuale la loro distribuzione in Italia è insufficiente per numero e aree coperte, con il Centro-sud completamente sprovvisto (nulla oltre Firenze). Una grave lacuna perché l’officina Gmp serve per rivitalizzare anche altri tessuti per l’innesto, come la cornea e l’osso ed è quindi di supporto per le rispettive banche. Potrà poi sviluppare la produzione di valvole cardiache, dei vasi e approfondire la ricerca sull’uso di cellule staminali nei tumori solidi. Su questo fronte l’Italia sconta però un ritardo colpevole. La Direttiva del 31-3-2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa raccomanda alle Regioni di procedere alla istituzione di questi centri di alta tecnologia da sole o consorziandosi, in caso di bacino d’utenza insufficiente e detta la normativa per la lavorazione, conservazione, stoccaggio e destinazione dei tessuti e delle cellule umane. “Il nostro Congresso può rappresentare l’occasione per una riflessione su questi temi - commenta il prof. Achille Gaspari, direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche di “Tor Vergata” - ed un’accelerazione per un progresso reale: queste strutture di alta tecnologia servono infatti a mantenerci competitivi su una materia emergente ed evolutiva, quale le cellule staminali, ma allo stesso tempo a non far emigrare all’estero i nostri migliori giovani”. A sottolineare il forte coinvolgimento delle Istituzioni, la cerimonia inaugurale del Congresso si celebra oggi nella Sala della protomoteca in Campidoglio, alla presenza del Viceministro alla Sanità, prof. Ferruccio Fazio, e delle massime autorità del Comune. “Roma Capitale non solo della cultura e della scienza, ma anche della speranza e del sostegno sociale, grazie alla medicina ed alla chirurgia rigenerativa - sottolinea Sergio Marchi, assessore alle Politiche della Mobilità del Comune di Roma -. Una conferenza internazionale che siamo lieti di ospitare nella consapevolezza che informare i cittadini sulle potenzialità di questa branca della ricerca significa far conoscere loro le nuove frontiere della medicina nella rigenerazione dei tessuti e significa promuovere una metodologia in grado di accelerare i processi di guarigione di patologie altrimenti croniche ed invalidanti, come quelle conseguenti agli incidenti stradali”. “La medicina e la chirurgia rigenerativa - spiega il prof. Adolfo Panfili, delegato del Sindaco di Roma ai rapporti con le strutture sanitarie del territorio - trovano grande impiego nella traumatologia stabile, come nel caso di: gravi ferite che stentano a rimarginarsi e che abbiano provocato importanti deficit a carico sia di tessuti duri; fratture del massiccio facciale e delle strutture ossee dei vari distretti corporei che dei tessuti molli; gravi perdite di sostanza; difficili esiti cicatriziali. L’obbiettivo di questo congresso, che ospiterà l’eccellenza mondiale nel settore, è quello di promuovere la ricerca e lo studio per accelerare i processi di guarigione attraverso una ricostruzione tridimensionale dei tessuti danneggiati”. .  
   
   
“LA SALUTE DELLE DONNE”, VENERDÌ 11 DICEMBRE SEMINARIO REGIONALE A UMBERTIDE  
 
Perugia, 10 dicembre 2009 – “La salute delle donne. Stato dell’arte e prospettive della prevenzione del carcinoma del collo dell’utero”: è questo il tema del seminario regionale che si svolgerà venerdì 11 dicembre (inizio ore 8. 45)al Centro Congressi “Museo comunale della Chiesa di Santa Croce” a Umbertide e che è promosso dalla Regione Umbria e organizzato dal Servizio “Prevenzione” della Direzione regionale Sanità e Servizi Sociali e dalla Asl n. 1 dell’Umbria in collaborazione con le quattro Aziende sanitarie locali della regione. Il seminario è rivolto, in particolare, agli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione, con particolare riferimento a quanti si occupano, direttamente o indirettamente, di patologia tumorale femminile, e rappresenta un importante appuntamento per fare il punto della situazione su di una tematica particolarmente delicata qual è la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero. I lavori si chiuderanno con l’intervento dell’assessore alla Sanità della Regione Umbria, Maurizio Rosi, cui spetterà il compito di presentare le linee progettuali e l’articolazione delle risorse disponibili messe in campo dal nuovo Piano sanitario regionale per il triennio 2009-2011, per lo screening del collo dell’utero e, più in generale, per la prevenzione della patologia tumorale femminile. Il seminario regionale, dopo i saluti del sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti, del direttore regionale alla Sanità e servizi sociali della Regione Umbria Paolo Di Loreto e del direttore generale della Asl n. 1 dell’Umbria Emilio Duca, sarà introdotto da Mariadonata Giaimo, responsabile del Servizio Prevenzione e coordinatrice regionale delle attività di screening delle patologie tumorali. Sono in programma relazioni sull’efficacia della campagna di vaccinazione contro il papilloma virus realizzata in Umbria e sullo screening per la prevenzione del carcinoma del collo dell’utero. Si confronteranno i dati regionali e quelli nazionali raccolti dall’Osservatorio Nazionale Screening e si parlerà, inoltre, dell’evoluzione del programma regionale ed i nuovi protocolli diagnostico-terapeutici per lo screening citologico e, infine, delle nuove tecnologie offerte dal progresso scientifico in tema di prelievo citologico. .  
   
   
NASCE IL CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI E FORMAZIONE GERMANA GASLINI UNA STRUTTURA D’ECCELLENZA CHE REALIZZERÀ ATTIVITÀ FORMATIVE NEI CAMPI DELLA RICERCA SCIENTIFICA, DELLA PEDIATRIA, DELL’ORGANIZZAZIONE E DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI SANITARI  
 
Genova, 10 dicembre 2009 - L’istituto e la Fondazione Gerolamo Gaslini, nell’intento di sviluppare la formazione, valorizzare e divulgare la ricerca per il miglioramento continuo dell’assistenza, hanno costituito, con la forma giuridica del Consorzio fra enti pubblici, il Centro Internazionale di Studi e Formazione Germana Gaslini (Cisef). Questo Centro d’eccellenza, inaugurato ieri da Sua Eccellenza Monsignor Angelo Bagnasco, Presidente della Fondazione Gerolamo Gaslini, alla presenza del Ministro del lavoro, salute e politiche sociali Maurizio Sacconi, avrà come sede la Villa ex Quartara, di proprietà della Fondazione Gerolamo Gaslini, che per la qualità degli spazi, il prestigio architettonico, la bellezza del contesto ambientale, si presta non solo ad accogliere le attività didattiche, ma anche convegni, seminari ed altri eventi formativi e di diffusione della ricerca scientifica a livello nazionale e internazionale. “ Quest’opera è esempio che è possibile fare cose belle e utili per tutti quando si collabora e si uniscono le forze degli ideali, delle risorse e delle possibilità concrete. – ha affermato Sua Eccellenza Monsignor Angelo Bagnasco – Vorrei che fosse un incoraggiamento nella linea della convergenza e delle sinergie al servizio del bene comune”. Il Cisef avrà lo scopo di promuovere, progettare e realizzare attività formative in sanità, nel campo della ricerca scientifica, della pediatria e di tutte le specialità pediatriche, dell’organizzazione, della comunicazione e della qualità delle cure, con particolare attenzione allo sviluppo professionale di tutti gli operatori del settore. “Un’iniziativa che si inquadra nel progetto avviato 70 anni fa da Gerolamo Gaslini, con la fondazione dell’Istituto Giannina Gaslini: l’Istituto fu da lui ideato e costruito allo scopo di assicurare una più efficace difesa ed assistenza dell’infanzia e di provvedere, con il supporto della Fondazione “Gerolamo Gaslini”, ad erogare le più qualificate prestazioni di ricovero e cura. – ricorda Vincenzo Lorenzelli, Presidente del Cisef - Con grande lungimiranza, era già stabilito fin dalle origini che l’Istituto dovesse provvedere alla diffusione delle ricerche condotte e delle conoscenze acquisite, alla collaborazione con analoghe istituzioni nazionali ed internazionali, alla formazione ed aggiornamento del personale sanitario operante nel campo della pediatria. ” Presso l’Istituto erano già operanti la Scuola Professionale Lorenza Gaslini per la formazione delle infermiere pediatriche e la Scuola Internazionale di Scienze Pediatriche per la divulgazione delle conoscenze nelle varie discipline di interesse pediatrico. Entrambe le Scuole verranno incorporate nel nuovo Centro, che potrà anche avvalersi della collaborazione di tutte le professionalità presenti all’interno dell’Istituto. Ricordando a sua volta il fondatore, il Ministro Maurizio Sacconi ha affermato che “questo Centro si realizza nel solco dell’esperienza del dono, inteso come solidarietà e carità, che è straordinario elemento di vitalità della nostra società. Questa opera sarà ulteriore fonte di sviluppo di esperienza nella ricerca e nella formazione, elemento fondamentale nei servizi sanitari, perché l’inappropriatezza del servizio dà meno al paziente e costa di più: dobbiamo quindi formare persone per servizi sempre più evoluti. Questo centro sarà punto di riferimento a tutto campo grazie alla garanzia dell’Istituto Gaslini, per la sua importanza riconosciuta a livello sovranazionale. ” Questo Centro nasce quindi dalla radicata consapevolezza che un istituto ospedaliero che tende all’eccellenza non può più concentrarsi solo sull’attività scientifica e formativa tradizionale, ma deve seguire costantemente la strada della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione, perché il suo ruolo e il suo contributo nella comunità medico-scientifica siano riconosciuti e apprezzati, e per essere punto di riferimento per i pazienti. Obiettivo prioritario del Centro sarà quello di favorire lo sviluppo di una cultura sulle politiche e sulle procedure di qualità e sicurezza prevalentemente nell’ambito delle cure pediatriche. Questo obiettivo verrà perseguito valorizzando azioni svolte ad organizzare attività formative, di ricerca, di comunicazione e di educazione sanitaria, rivolgendosi principalmente ai professionisti della salute, ma anche ai pazienti e ai loro familiari. I principi delle attività del centro si caratterizzeranno per interdisciplinarietà, attenzione alle evoluzioni più recenti del settore, apertura alle esperienze internazionali e a collaborazioni scientifico-didattiche con centri i ricerca e realtà sanitarie italiane e le strutture di avanguardia straniere, con le società scientifiche e le associazioni internazionali. Oltre all’elaborazione del materiale scientifico e didattico e alla custodia e raccolta delle informazioni, costruendo un archivio facilmente consultabile, le attività saranno tra l’altro finalizzate a produrre pubblicazioni scientifiche di qualità e nuovi brevetti sulle invenzioni dimostrando la capacità del Centro a generare e valorizzare la proprietà intellettuale e a diffondere il know how accumulato. Sin dalle prime attività, il Centro coinvolgerà concretamente il territorio ligure in cui opera, offrendo agli operatori del settore sanitario locale, medici, infermieri, amministrativi, la possibilità di una formazione altamente qualificata in tema di organizzazione sanitaria. E’ già in programma, infatti, un corso di formazione con l’obiettivo di definire un profilo manageriale nella sanità determinato da competenze, capacità e conoscenze orientato alla gestione di strutture sanitarie. Il corso, di durata biennale, prevederà giornate d’aula e lavoro sul campo da finalizzarsi alla costruzione di un progetto di cambiamento con contenuti manageriali. “Con l’attivazione del Centro, l’Istituto Gaslini consoliderà la sua leadership nazionale e internazionale nel campo pediatrico e continuerà ad accompagnare i suoi operatori nel loro cammino di crescita professionale, sempre nell’ottica della ricerca dell’eccellenza clinica. – sottolinea Antonio Infante, direttore generale dell’Istituto Giannina Gaslini - Un’eccellenza che è stata già certificata da un importante organismo internazionale, Joint Commission International, che ha riconosciuto che l’Istituto Gaslini soddisfa gli standard internazionali di qualità e di sicurezza e che recentemente ha scelto proprio questa sede per la sua settima conferenza annuale europea, per la prima volta in Italia. ” A riprova di ciò, il cinque per mille continua a premiare l’Istituto Gaslini con oltre 76mila adesioni, terzo dopo l’Airc e l’Istituto San Raffaele. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: INFLUENZA A H1N1, INFEZIONE IN FORTE CALO. INIZIA LA VACCINAZIONE ANCHE ALLE PERSONE CON PIÙ DI 65 ANNI CON PATOLOGIE CRONICHE  
 
Bologna, 10 dicembre 2009 – In netto calo la diffusione dell’influenza A H1n1: nella settimana dal 30 novembre al 6 dicembre, la stima delle persone contagiate è del 3,6 per mille abitanti (era il 7,5 nella settimana dal 23 al 29 novembre). Il dato diventa 10 per mille se si considera la popolazione con meno di 14 anni, più esposta al contagio (era il 20 nella settimana dal 23 al 29 novembre). Calano le assenze scolastiche per influenza monitorate il giovedì di ogni settimana: gli assenti nella giornata di giovedì scorso erano il 10% (12% nella settimana precedente). In calo anche il ricorso ai servizi assistenziali per sintomi respiratori gravi. Si stima che siano complessivamente poco meno di 400mila le persone colpite dall’influenza A H1n1. Le persone già vaccinate al 6 dicembre sono 134. 894 (erano 127. 203 al 29 novembre). Sono questi, in sintesi, i dati del report settimanale sull’influenza A H1n1, curato dal Servizio sanità pubblica dell’assessorato Politiche per la salute della Regione Emilia-romagna. Continua intanto la campagna di vaccinazione; come ricorda Pierluigi Macini, il responsabile del Servizio sanità pubblica della Regione che coordina l’Unità di crisi istituita per seguire l’andamento dell’influenza A H1n1, “resta comunque raccomandata per tutte le persone che appartengono ai gruppi indicati dal ministero, a cui si aggiungono, a partire da questi giorni, sempre secondo le indicazioni del ministero, le persone con più di 65 anni con patologie croniche”. Gli over 65enni interessati possono rivolgersi al loro medico di famiglia: se per motivi organizzativi non potrà effettuare la vaccinazione, indirizzerà l’assistito all’ambulatorio vaccinale dell’Azienda Usl di residenza. Visto il forte calo della diffusione dell’epidemia e considerato i materiali informativi diffusi nelle sedi del Servizio sanitario regionale, viene momentaneamente sospeso il potenziamento dei servizi assistenziali dedicati all’influenza A H1n1 e l’apertura nei giorni festivi del servizio di informazioni del numero verde (che resta attivo tutti i giorni feriali dalle 8. 30 alle 17. 30 e il sabato dalle 8. 30 alle 13. 30). La diffusione dell’epidemia rimane comunque monitorata e se, come è successo per altre pandemie influenzali, dovesse ripresentarsi un nuovo picco di diffusione, saranno nuovamente attivati i potenziamenti dei servizi assistenziali e di informazione. I dati del report dal 30 novembre al 6 dicembre Dal 30 novembre al 6 dicembre, l’influenza A H1n1, secondo le stime dei “medici sentinella” (medici e pediatri di famiglia che monitorano la diffusione dell’influenza tra i loro assistiti), ha colpito circa 15mila persone, il 3,6 per mille (era il 7,5 per mille nella settimana dal 23 al 29 novembre, il 15 per mille la settimana dal 16 al 22 novembre); il dato diventa 10 per mille abitanti se si considera la popolazione con meno di 14 anni, più esposta al contagio (era il 20 per mille nella settimana dal 23 al 29 novembre, il 42 per mille nella settimana dal 16 al 22 novembre). In diminuzione anche le assenze scolastiche, monitorate da “scuole sentinella” (dai nidi alle superiori) che registrano le assenze in un giorno della settimana: gli assenti nella giornata di giovedì scorso erano il 10% (erano 12% nella settimana dal 23 al 29 novembre, il 16% il giovedì della settimana dal 16 al 22 novembre). Dall’inizio dell’epidemia si stima che in Emilia-romagna siano state colpite complessivamente poco meno di 400mila persone. In calo l’accesso ai servizi di pronto soccorso, anche per bimbi ed adolescenti: nella settimana dal 23 al 29 novembre (ultimo dato disponibile) è attorno all’1,5 per mille della popolazione da 0 a 6 anni (era il 2,5 per mille nella settimana dal 16 al 22 novembre e il 3,5 per mille nella settimana precedente), allo 0,4 per mille dei bimbi da 7 a 13 anni (era l’1,5 nella settimana dal 16 al 22 novembre). Sempre nella settimana dal 23 al 29 novembre, l’accesso al pronto soccorso è pari allo 0,1 per mille nella popolazione adulta. I casi di persone ricoverate con grave sintomatologia respiratoria sono state 7 (9 la settimana dal 23 al 29 novembre); 2 le persone decedute, entrambe con gravi patologie pregresse (10 dall’inizio dell’epidemia, tutte con gravi patologie pregresse). Le persone già vaccinate al 6 dicembre sono complessivamente 134. 894 (erano 127. 203 al 29 novembre): 18. 897 operatori sanitari e sociosanitari (il 17%, dato stabile rispetto alla settimana precedente); 14. 933 minori con patologie croniche (il 75%, era il 70% la settimana precedente), 2. 263 donne in gravidanza (il 9%, dato stabile rispetto alla settimana precedente), 87. 649 adulti con patologie croniche (il 28%, il 26% la settimana precedente), 7. 825 operatori dei servizi essenziali (il 4%, dato stabile rispetto alla settimana precedente), 446 giovani da 6 mesi a 27 anni (vaccinazione iniziata nella settimana dal 30 al 6 dicembre), circa 2. 900 altri soggetti, (2. 795 la scorsa settimana). La vaccinazione, secondo le priorità e le modalità stabilite dal ministero della Salute, è rivolta a specifici gruppi di persone o perché a rischio di complicanze in caso di infezione o perché impegnate nei servizi di cura o in servizi di pubblica utilità che potrebbero andare in crisi in caso di assenze dal lavoro per malattia. La vaccinazione è in corso per tutti i gruppi indicati dal ministero. Per informazioni e approfondimenti sull’influenza A H1n1 si può telefonare al numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 (tutti i giorni feriali dalle 8. 30 alle 17. 30 e il sabato dalle 8. 30 alle 13. 30). E’ attivo anche un sito internet dedicato consultabile all’indirizzo: http://www. Saluter. It/ah1n1/ .  
   
   
A JESI UN AMBULATORIO SPECIALISTICO PER ADOLESCENTI E ADULTI AUTISTICI.  
 
 Jesi, 10 Dicembre 2009 - Nascera` nella zona territoriale 5 di Jesi il primo ambulatorio specialistico per pazienti affetti da autismo in eta` adolescenziale e adulta. ´E´ un progetto sperimentale ´ spiega l´assessore regionale alla Sanita`, Almerino Mezzolani ´ che integra quello regionale del 2002 denominato L´autismo nelle Marche: verso un progetto di vita, nato sulla scia delle istanze provenienti dall´Associazione nazionale genitori soggetti autistici (Angsa) Marche´. Questo primo progetto ha portato all´istituzione, a Fano, all´interno dell´Unita` operativa di Neuropsichiatria infantile, di un servizio regionale con funzioni di diagnosi, presa in carico e ricerca, rivolto a soggetti in eta` evolutiva, che ha offerto finora la sua consulenza e le sue prestazioni anche ad adolescenti e adulti. ´L´autismo ´ continua Mezzolani ´ rappresenta sicuramente una delle sindromi piu` angoscianti e difficilmente spiegabili. La Regione ha dato avvio a una sperimentazione che si e` arricchita negli anni di nuove iniziative e attivita`. Un ambulatorio specialistico per giovani e adulti era un´esigenza particolarmente sentita, mancando nelle Marche un servizio dedicato a questa fascia d´eta`´. L´ambulatorio diventera` il Centro regionale di riferimento per l´autismo in eta` adolescenziale e adulta; sara` attivato a favore dei residenti della Regione Marche, fatti salvi accordi con altre Regioni, e al suo interno operera` una e`quipe specialistica con competenze sanitarie e sociali che si avvarra` del contributo del gruppo di riferimento del Centro di Fano e sara` composta da un medico supervisore del progetto, da uno psicologo, da un logopedista, da un medico referente e da un infermiere. Attraverso lo stretto collegamento che dovra` esistere tra la componente medica e quella sociale, l´ambulatorio sara` in grado di fornire la consulenza alla rete dei servizi territoriali e alle altre strutture sociali e sanitarie con soggetti autistici in carico. ´La struttura ´ dice Mezzolani ´ potra` rappresentare il centro di eccellenza sperimentale e il modello di riferimento per tutte le altre strutture residenziali per disabili delle Marche che accolgono persone autistiche. Una volta poi verificata la validita` del servizio e conclusa la fase sperimentale, si potra` promuovere l´istituzione di servizi similari in tutto il territorio regionale´. .  
   
   
DROGHE E ALCOL TRA GIOVANI. INAUGURATO CENTRO DIPENDENZE GIOVANILI A CONEGLIANO: PUNTO INNOVATIVO DI RIFERIMENTO PER TUTTO VENETO E NON SOLO  
 
Conegliano (Tv), 10 dicembre 2009 - L´assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi ha inaugurato il 5 dicembre a Conegliano il Centro per le dipendenze giovanili dell´Azienda Ulss n. 7, che ha sede in uno storico immobile del ´600, completamente ristrutturato. Nel centro si trova una sede del servizio per le tossicodipendenze (Ser. T) dell´Ulss specificamente dedicato al target giovani in cui si perseguono programmi che tendono rapidamente al “drug free”, con interventi di natura semiresidenziale e residenziale (che superano il limitato approccio ambulatoriale), realizzati in collaborazione con l’Associazione Comunità Giovanile di Conegliano e con il gruppo di genitori dei giovani legati al servizio. A breve all´interno della struttura sarà attiva un´associazione specifica che raggrupperà i genitori dei figli con problemi di tossicodipendenza, realtà finora assente in Veneto. “E´ un´esperienza di eccellenza – ha commentato Valdegamberi – che si pone come struttura e servizio innovativi raggiunto in anni di lavoro e di impegno di risorse finanziarie (circa 2 milioni di euro) da parte di tutto il territorio dalla Regione ai Comuni, ai servizi sociali, al volontariato. Ma è di eccellenza anche, e questa è la caratteristica che mi fa più piacere sottolineare, per l´apporto partecipativo dei genitori che hanno saputo intelligentemente superare gli ostacoli psicologici e sociali per avere una parte attiva nel percorso di recupero dei figli”. Infatti nel centro per le dipendenze giovanili di Conegliano, fin dalle prime esperienze di presa in carico di adolescenti si è evidenziata la necessità di garantire un parallelo accompagnamento dei loro familiari, sia per ampliare la valutazione al contesto familiare, sia per fornire un supporto ai genitori nella gestione di una problematica così complessa, sia, infine, per promuovere la collaborazione al trattamento da parte della famiglia. Negli interventi di saluto che sono seguiti, da parte, tra gli altri, del Direttore generale dell´Ulss Angelo Del Favero, dal Presidente della Conferenza dei Sindaci e Sindaco di Conegliano Alberto Maniero, dalla Direttrice dei servizi sociali dell´Ulss Marisa Durante, si è sottolineato come quest´esperienza sia unica nel contesto regionale per quanto riguarda la presa in carico degli adolescenti con problemi di dipendenza da sostanze psicoattive; dato confermato anche dalle richieste di collaborazione e di inserimento sempre più numerose che provengono, soprattutto dal nostro territorio, ma anche dagli altri dipartimenti della Regione Veneto e da altre regioni. Le caratteristiche che rappresentano l’unicità del Centro riguardano soprattutto le seguenti condizioni: la sede dedicata e adeguata alle esigenze della popolazione adolescenziale, differenziata dall’utenza adulta; l´offerta di un percorso di valutazione breve di tipo semiresidenziale (Centro Diurno) o residenziale (Casa Alloggio) che risulta di gran lunga più efficace rispetto all’approccio solamente ambulatoriale; una collaborazione consolidata con il privato sociale (l’Associazione Comunità Giovanile) che garantisce il completamento dell’èquipe soprattutto nella parte educativa e nella gestione della quotidianità; un periodo di sperimentazione del servizio avviato nel 2003 e arrivato ad oggi che rappresenta ormai un’esperienza matura. .  
   
   
OSPEDALE DI LENTINI: IL 2010 ANNO DELL´APERTURA  
 
Lentini (Sr), 9 dicembre 2009- “Il 15 settembre è stato avviato il nuovo assetto del sistema sanitario siciliano. A causa della complicata vertenza che ha bloccato le gare d´appalto, purtroppo non siamo riusciti a completare il lavoro entro quest´anno. Ma 2010 sarà l´anno della definitiva apertura dell´ospedale di Lentini. ” Il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, in visita alla struttura in provincia di Siracusa, non ha dubbi: “il fatto che questo ospedale – che oggi si presenta come uno tra i più moderni in Sicilia – sia in costruzione da oltre quindici anni è un insulto. Non possiamo permetterci il lusso di ulteriori ritardi: abbiamo un termine massimo per l´utilizzazione delle somme, che è ormai vicino. E in ogni caso intendo avviare una vera inchiesta amministrativa per identificare i responsabili di questo enorme ritardo, per chiamarli alle loro responsabilità”. I lavori del primo lotto - quello relativo alle strutture per i ricoveri - sono stati completati nel 1999. E nel 2007 è stato completato il secondo lotto di lavori, relativo alla realizzazione di tutti i servizi. Ormai da mesi slitta la data di completamento delle sale operatorie: una lite infatti, oppone due ditte che si contendono, a suon di ricorsi, l´aggiudicazione della gara. Mentre sono in fase di aggiudicazione anche le forniture di tutta la restante attrezzatura che permetterebbe all´ospedale di entrare in funzione. Per giorno 17 è attesa una sentenza del tribunale amministrativo che potrebbe sbloccare la fornitura delle attrezzature del blocco operatorio. Nel corso dell´incontro di oggi con il Presidente Lombardo, è stata valutata anche l´ipotesi di aprire solo la parte “medica” dell´ospedale, in attesa che si sblocchi la vicenda del complesso “chirurgico”. Una soluzione-ponte, a cui ricorrere se la vertenza dinanzi al tribunale amministrativo dovesse subire ulteriori rinvii. . .  
   
   
INSUFFICIENZA RENALE CRONICA, CONVEGNO IL 12-12 A MATERA  
 
 Matera, 10 dicembre 2009 - Metodologie di intervento, aspetti terapeutici e gestionali legati alla trattazione di un tema di rilevanza sociale, come l’insufficienza renale, saranno esaminate a Matera il 12 dicembre, con inizio alle 9. 00, presso l’Auditorium “ Giuseppe Moscati’’ dell’Ospedale Madonna delle Grazie’’ nel corso di un convegno sul tema “La insufficienza renale cronica, dalla terapia conservativa alla sostitutiva - Integrazione tra nefrologo e medici di medicina generale ’’. L’iniziativa è stata promossa dall’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi, diretta dal dott. Teodoro Lopez, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria di Matera e con l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Matera. “ L’insufficienza renale cronica rappresenta una malattia di rilevanza sociale – ha detto il dottor Salvatore Domenico Mostacci, responsabile scientifico del convegno e responsabile dell’ambulatorio nefrologico di predialisi dell’Ospedale di Matera. L’incidenza complessiva delle nefropatie croniche negli Stati Uniti e in molti altri paesi, compresa l’Italia, supera il 10 per cento della popolazione. Solo l’1 per cento di questi pazienti giungerà alla dialisi. Estrapolando questi tassi, e applicandoli alla nostra provincia di circa 200. 000 abitanti, si può stimare che circa 20. 000 persone dovrebbero avere una certa riduzione della funzione renale e 200 di loro, per lo più anziani, dovrebbero giungere alla dialisi. Attualmente, le cause principali delle malattie renali sono il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiovascolari, mentre sono in calo le glomerulonefriti. L’ambulatorio nefrologico di Matera segue circa mille pazienti nefropatici. Il Centro Dialisi tratta circa 100 pazienti ed il Centro di Riferimento Regionale dei Trapianti segue circa 150 pazienti trapiantati di rene. E’ importante la prevenzione e l’integrazione tra nefrologi e medici di medicina generale, per una diagnosi precoce ed un trattamento tempestivo che può impedire o almeno ritardare il ricorso alla dialisi e al trapianto’’. I lavori, che saranno aperti dagli interventi del direttore generale della Asm, Vito Gaudiano e dal presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Matera, Angelo Raffaele Tataranno, si svolgeranno in due sessioni. La prima sarà moderata dal Teodoro Lopez, direttore dell’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi di Matera e da Carlo Basile, direttore dell’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. La seconda sessione sarà moderata dal prof. Antonio Santoro, direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Ipertensione del Policlinico Sant’ Orsola-malpighi di Bologna, e da Francesco Casino, responsabile della Dialisi di Matera. Tra gli argomenti che saranno affrontati figurano la fisiopatologia dell’Insufficienza renale cronica con riferimento all’ambulatorio e alla predialisi a Matera, il ruolo dell’ecografia nella insufficienza renale, la gestione della ipertensione nel paziente nefropatico, l’anemia nell’era dell’Epo, i criteri di scelta nella terapia sostitutiva, la emodialisi ed efficienza dialitica, la fisiopatologia nell’iperparatirodismo clinica e terapia. .  
   
   
MILANO CELEBRA IL 50° ANNIVERSARIO DEL LACOR HOSPITAL IN UGANDA  
 
Milano, 10 dicembre 2009 - Il Centro Studi Grande Milano e la Fondazione Piero e Lucille Corti celebrano i 50 anni di attività del Lacor Hospital, ospedale caritatevole fondato nel 1959 dai missionari comboniani a Gulu, nella savana del Nord Uganda. L’anniversario è stato ricordato con due iniziative: il Concerto di Natale della United Europe Chamber Orchestra e la presentazione del libro epistolare “Dal sogno alla realtà, lettere dal Lacor Hospital, Uganda”. Lo speciale Concerto di Natale tenutosi il 3 dicembre, al Conservatorio di Milano è stato diretto dal Maestro Massimo Palumbo. L’orchestra ha eseguito brani di Boccherini, Haendel, Mozart e Vivaldi. Sono intervenuti il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri; Dominique Corti, Presidente delle Fondazione Corti, Daniela Mainini, Presidente del Centro Studi Grande Milano e il dottor Opira Cyprian, direttore generale del Lacor Hospital. Il libro epistolare “Dal sogno alla realtà, lettere dal Lacor Hospital, Uganda” sarà presentato sabato 19 dicembre, alle ore 17. 00, presso l’Auditorium San Fedele, Milano. Si tratta di una selezione inedita della corrispondenza di Piero Corti e di Lucille Teasdale, che mette in luce le difficoltà da cui l’ospedale ha preso vita. A 50 anni dalla fondazione, il Lacor Hospital è oggi una realtà importante del Paese: con 548 letti e 300. 000 pazienti curati all’anno, la struttura è un punto di riferimento per la sanità in Uganda, in una delle zone più povere dell’Africa equatoriale, devastata da gravi emergenze umanitarie. Ha raggiunto l’obiettivo di una completa africanizzazione (i suoi 600 dipendenti sono tutti locali) ed è un polo di sviluppo economico e sociale per la capacità sia di offrire lavoro, formazione tecnica e universitaria, sia di richiamare persone da tutta l’Uganda e da oltre confine. A distanza di 50 anni, la sfida per il Lacor e per la Fondazione Corti che lo sostiene in Italia, è continuare ad offrire cure accessibili alla popolazione, soprattutto alle fasce più svantaggiate che, da sempre, vengono curate a costi simbolici o nulli. “L’esperienza di questi 50 anni del Lacor Hospital – ha ricordato Dominique Corti, Presidente della Fondazione Corti – dimostra che è possibile fare una sanità di qualità anche in condizioni di estremo disagio e povertà. I 300. 000 pazienti curati ogni anno testimoniano il lavoro sanitario del Lacor, che tuttavia, con i suoi 600 dipendenti, tutti locali, e le molteplici attività formative, produttive, commerciali e sociali che induce, è anche un vero e proprio motore di sviluppo per il territorio che lo circonda”. “Il Centro Studi Grande Milano – ha affermato il Presidente Daniela Mainini – aderisce con entusiasmo al progetto di sostegno del Lacor Hospital, nella convinzione che un atto di vera solidarietà sia tra le finalità di una vera ‘Grande Milano’ e che l’impegno attivo rappresenti il gesto concreto di una città attenta alle necessità dei paesi più bisognosi”. “Il sostegno a una realtà sanitaria di eccellenza, che da mezzo secolo accoglie 300mila pazienti all’anno, potrà restituire anche fiducia, speranza e dignità a un intero popolo che soffre. Milano ha già riconosciuto un valore all’impegno umanitario in Uganda – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, ricordando che il 7 dicembre del 2004 è stata conferita la Civica Benemerenza alla Fondazione Corti – e oggi si sente ancora più vicina a una regione del mondo sconvolta da oltre 20 anni di guerra, povertà, epidemie e Aids”. "La salute è un bene prezioso, unico e inviolabile – ha aggiunto l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna –. Nessuno può e deve compromettere il diritto alla salute: essere e mantenersi sani è un diritto e un dovere per tutti ed essere cittadini deve ricomprendere la garanzia che la propria salute sia protetta, che non sia un pericolo per gli altri e che gli altri non siano un pericolo per la propria persona. Per questo la realtà del Lacor Hospital è significativa: perché da 50 anni rappresenta un punto di riferimento per tutti in un contesto sociale particolarmente difficile". .  
   
   
ASP, CONSULTORIO DI AVIGLIANO, AL VIA IL CORSO MENOPAUSA  
 
Potenza, 10 dicembre 2009 - Nell’ambito delle attività dedicate alle donne in età perimenopausale promosse dall’U. O. Attività Consultoriali di Potenza, presso il Consultorio Familiare di Avigliano parte il secondo corso “Menopausa: Incontriamoci e parliamone”, rivolto alle donne di età compresa tra i 45 e i 55 anni. L’iniziativa prevede bilanci di salute in consultorio e incontri informativi condotti dagli specialisti che affrontano le diverse problematiche legate alla menopausa. L’obiettivo è quello di sfatare i pregiudizi e promuovere le strategie di prevenzione da adottare in questa particolare fase della vita – riferisce la dott. Ssa Liliana Romano, responsabile dell’U. O. Attività Consultoriali di Potenza – al fine di prevenire le patologie correlate alla menopausa quali le malattie cardiovascolari, la sindrome dismetabolica, l’osteoporosi, il malessere psichico. Giovedì 10 dicembre alle ore 15,00 presso la sede del consultorio in via L. Sturzo n. 5 il dott. Donato Ambrosio, ginecologo del consultorio, affronterà la tematica “Dall’età feconda alla menopausa” . .  
   
   
INCONTRO REGIONE-INPS A REGGIO CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 10 dicembre 2009 - Il Dirigente vicario del Dipartimento regionale “Tutela della salute” Antonio Bonura, intervenendo all’incontro con il vicedirettore regionale dell’Inps Luigi Sculco, il direttore provinciale di Reggio Calabria Santo Valenti ed il presidente del comitato regionale dello stesso istituto Pino Pitarella ha portato il saluto del Presidente della Regione Agazio Loiero, trattenuto a Roma per incontri istituzionali. “Abbiamo a cuore i diritti degli invalidi e lavoreremo in stretta sinergia con l’Inps – ha detto il Presidente Loiero tramite Bonura - per garantire il pieno avvio della nuova legge in materia di invalidità e lo smaltimento delle pratiche giacenti entro il termine massimo di un anno. ” Nel corso della riunione, che si è tenuta nella sede del Consiglio regionale a Reggio, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti delle Asp di Reggio, Locri e Catanzaro, si è approfondita la nuova normativa in materia di invalidità che prevede, dal prossimo primo gennaio la presentazione all’Inps, in via telematica, delle domande di invalidità e che introduce, per le richieste presentate alla data del dodici gennaio 2010, il termine di centoventi giorni per la loro definizione. “La novità legislativa – ha spiegato Bonura – garantisce al procedimento maggiore trasparenza ed efficienza e non ritarderà in alcun modo lo smaltimento dell’arretrato che, in provincia di Reggio, ammonta a ventimila domande di invalidità giacenti. Anzi – ha evidenziato Bonura - attraverso l’aumento delle commissioni e l’utilizzo delle procedure informatiche, mediante un piano di lavoro concordato con le singole Asp, con l’Inps e con il dipartimento regionale verrà assicurato uno smaltimento più rapido nel rispetto del diritto di uguaglianza e garanzia delle aspettative”. .  
   
   
DROGA: I FATTI SONO PIÙ ELOQUENTI DELLE PAROLE - L´EVENTO A ROMA  
 
 Roma, 10 dicembre 2009 - La Rappresentanza in Italia della Commissione europea è lieta di invitarLa all´evento di informazione "Mobilitiamoci contro la droga" che si svolgerà l´11 dicembre 2009 a Roma, presso lo Spazio Europa in via Quattro Novembre 149. L´evento s´inserisce nell´ambito dell´Iniziativa "Azione Europea sulla Droga - Ead", il cui obiettivo principale è di mobilitare la società civile a ogni livello per contrastare il fenomeno delle tossicodipendenze. Gli interventi e le testimonianze dei partecipanti saranno seguiti da una conferenza stampa e cerimonia di firma e consegna dei certificati ai nuovi firmatari dell´iniziativa. La manifestazione vedrà la partecipazione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle politiche per la famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile Carlo Giovanardi, il Vicepresidente della Croce Rossa Internazionale Massimo Barra, la giornalista televisiva Paola Saluzzi, il coreografo e direttore artistico del progetto "Dream On" e della Vic Ballet Academy Hans Camille Vancol, la Vice-capo Unità Coordinamento Droga, Commissione Europea Paola Tardioli, e tantissime altre personalità impegnate in questa azione. Introdurrà i lavori il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Lucio Battistotti. Modera la giornalista Tiziana Di Simone. .  
   
   
A "VISTA DA VICINO" LE POLITICHE PER GLI ANZIANI E L´ACCESSO AI SERVIZI SOCIO-SANITARI IN EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 10 dicembre 2009 - – Il Fondo regionale per la non autosufficienza, i percorsi per l’accesso ai servizi socio-sanitari che la Regione Emilia-romagna ha predisposto a beneficio di chi non è più in grado di provvedere autonomamente alla cura della propria persona. "Vista da vicino", il magazine televisivo della giunta regionale in onda questa settimana nel circuito delle emittenti locali, è dedicato agli anziani e al tema della “non autosufficienza” . I servizi fanno il punto sul percorso per l´accesso diretto ai servizi, raccontando alcune esperienze innovative sul territorio regionale come i cosiddetti Caffè Alzheimer, luoghi di incontro e di socialità per persone affette da varie forme di demenza senile, nell’ esempio dell ”Amarcord Cafè” di San Pietro in Casale, il primo a nascere nel nostro territorio. Nel comprensorio di Cesena, dove è già avanzata l´organizzazione di servizi e strutture per i casi di gravissima disabilità acquisita, e a Mirandola, nel modenese, dove viene approfondito il tema dei percorsi formativi per le assistenti familiari, che si prendono cura di persone non autosufficienti. L´intervista all´Assessore Regionale alle politiche per la salute della Regione Emilia-romagna Giovanni Bissoni, spiega cosa è cambiato con l’istituzione del Fondo e con la riforma dei servizi socio-sanitari realizzata dalla Regione. .  
   
   
DIMMI COME DORMI, TI DIRÒ QUANTO TI STRESSI IL CENTRO EXTREME COMPOSTO DA IFC-CNR, SCUOLA SANT’ANNA E UNIVERSITÀ DI PISA, STUDIANDO CON UN METODO INNOVATIVO LA QUALITÀ DEL SONNO DEI SEI ASTRONAUTI IMPEGNATI NELLA SIMULAZIONE DEL VIAGGIO VERSO MARTE, HA SVELATO CORRELAZIONI CHE CONSENTIRANNO DI MISURARE OGGETTIVAMENTE I LIVELLI DI STRESS INDIVIDUALE  
 
Roma, 10 dicembre 2009 - Misurare oggettivamente la vulnerabilità individuale allo stress: è uno dei primi risultati degli esperimenti condotti dal Centro Extreme – team composto ricercatori dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifc-cnr), della Scuola Superiore Sant’anna e dell’Università di Pisa – sui sei astronauti impegnati nella simulazione del viaggio spaziale verso Marte. “Abbiamo svelato correlazioni inedite e assolutamente inaspettate fra qualità del sonno e livello di stress”, osservano Remo Bedini (Ifc-cnr) e Angelo Gemignani (Università di Pisa), co-fondatori del centro multidisciplinare. “La misurazione del sonno, basata su rilevazioni elettroencefalografiche non invasive e originali, sia per la registrazione sia per l’elaborazione dei segnali, getta le basi per poter misurare oggettivamente i livelli di stress del singolo individuo”. Che lo stress alteri la qualità e la quantità del sonno è un dato noto da tempo, “ma che la Sleep Slow Oscillation (Sso), l’onda madre del sonno ad onde lente (il sonno ristoratore), rappresenti un target specifico dell’ormone dello stress (cortisolo) è un dato del tutto innovativo”, proseguono i ricercatori di Extreme. “In altre parole i risultati preliminari del Centro, realizzati grazie all´analisi della Sso con un nostro algoritmo originale, indicano che elevati livelli di cortisolo sono in grado di alterare significativamente le proprietà della Sso e quindi la sua funzione omeostatica”. La ricerca, concludono Bedini e Gemignani, “apre uno scenario sulla potenziale misura ‘attitudinale’ della persona allo stress, legata a un preciso periodo temporale e alle particolari condizioni operative in cui essa agisce, e potrà contribuire alla determinazione dei profilo di rischio dei singolo individui e dunque fornire un contributo essenziale alla moderna medicina predittiva”. I risultati preliminari degli studi, già pubblicati dal gruppo di ricerca su top journal scientifici, saranno presentati in anteprima mondiale a Pisa, nell’ambito della Conferenza internazionale “Ai Confini della Fisiologia: conference on biomedical issues on long lasting manned mission”, che si terrà l’8 e il 9 dicembre, presso la Scuola Superiore Sant’anna e l’Area di Ricerca del Cnr. Parteciperanno, con i ricercatori del Centro Extreme, scienziati dell’Ente Spaziale Russo, della Nasa e dell’Esa (Ente Spaziale Europeo). Interessante sarà la discussione dei risultati preliminari dell’esperimento attraverso il raffronto e l’integrazione con le osservazioni e i risultati degli altri test, sempre legati allo studio degli effetti dello stress legato all’interazione uomo-ambiente, uomo-uomo nella simulazione del viaggio su Marte. L’esperimento è condotto a Mosca da specialisti dell’Istituto per i Problemi Biomedici (Ibmp) dell’Accademia delle Scienze Russa, che dai primi voli di Gagarin controlla tutte le imprese spaziali del Paese, in collaborazione con l’Esa. Per oltre cento giorni, l’estate scorsa, i sei astronauti progetto ‘Mars500’ sono rimasti confinati nel simulatore spaziale (Nek), un ambiente paragonabile ad un sottomarino super-tecnologico, nel quale hanno riprodotto fedelmente un viaggio interplanetario verso il Pianeta Rosso (previsto per il 2020). Una palestra ideale per misura dello stress psicofisico che il Centro Extreme vuol estendere a operatori come pompieri, militari, addetti alla protezione civile, anche a fini di generare ricadute positive per tutti i cittadini. .  
   
   
BLUE AND JOY THE MAYAN PROPHECY MILANO DAL 10 AL 24 DICEMBRE 2009  
 
 Milano, 10 dicembre 2009 - Blue and Joy nuovamente a Milano! Dal loro studio di Berlino arrivano in pieno clima natalizio con un “carico” di 20 quadri e 1200 buste-sorpresa, e lanciano una sfida niente di meno che al popolo Maya e alla loro catastrofica profezia. Una parete intera della galleria Spazioinmostra sarà infatti completamente ricoperta da 1200 buste sigillate. Ogni busta conterrà materiale diverso l’una dall’altra; si va da disegni e sketch originali a sogni di seconda mano, piccoli e stravaganti gadget e chissà quali altre soprese…. Su ogni busta una data, a partire dal 21 dicembre 2012, giorno in cui, secondo i Maya, il mondo dovrebbe finire. Aprire le buste prima della data suggerita potrebbe causare disastri universali, “profetizzano” i due artisti dietro a Blue and Joy, al secolo Fabio La Fauci (1977, Milano) e Daniele Sigalot (1976 Roma), mentre aprirle il giorno consigliato porterà almeno 24 ore di serenità incondizionata, parola di due pupazzi. Oltre agli 11 metri di buste di varie dimensioni e colori, da Berlino arriveranno anche 20 opere inedite in Italia, incluso il gigantesco mosaico fatto di 35. 000 bottoni vintage. Opera presentata la prima volta nello showroom di Salvatore Ferragamo per celebrare l´apertura del Frieze Art Fair di Londra, due mesi fa. Blue and Joy ed i loro autori, dopo la recente mostra di Londra, e questa tappa natalizia milanese , torneranno a Berlino dove, a gennaio, si inaugurerà la loro prima “personale” presso la Merry Karnowsky Gallery, per poi in Primavera, raggiungere la Cina dove saranno ospiti alla Biennale di Nanchino. Al gruppo di collezionisti e celebrita’ che si sono affezionati ai due pupazzi e ai loro autori (Andriy Shevchenko, Kate Moss, Micheal Hammer…) si é recentemente unito anche Lapo Elkann. Il brillante e fantasioso imprenditore ha infatti portato a casa ben 5 opere, tra cui una scultura gigante in vetroresina rappresentante Blue. .  
   
   
DAVANTI AL MARE: MOSTRA PERSONALE DELLO SCULTORE EDOARDO CORAL A VILLA PRINZ A TRIESTE  
 
Trieste, 10 dicembre 2009 - Venerdì 11 dicembre ore 18. 30 al Centro Socio Culturale di Villa Prinz (Salita di Gretta 38) avrà luogo l’inaugurazione della mostra personale dello scultore Edoardo Coral. La rassegna, che sarà introdotta dall’architetto Marianna Accerboni, propone 25 sculture in legno realizzate dall’artista tra il 2008 e il 2009 e rimarrà visitabile fino al 20 dicembre (orario: da lunedì a venerdì 16. 00 - 19. 00 / sabato e domenica 10. 30 -12. 30 e 16. 00 - 19. 00). Lavora con amore il legno, donandogli la vita in un piccolo atelier sul lungomare di Barcola a Trieste. La sua cifra espressiva è la gentilezza - scrive Accerboni - che lo scultore triestino Edoardo Coral svela nel tornire le forme con un approccio morbido, convincente, dotato di eleganza. Intaglia tutti i tipi di legno, ma predilige il pino cembro e il cedro del Libano, secondo una passione trasmessagli fin dall’infanzia dal padre. Dopo essersi dedicato per vent’anni completamente alla musica (è diplomato in corno al Conservatorio di Trieste), ha studiato disegno e pittura e nel 2000 ha iniziato a dedicarsi alla scultura, forgiando dapprima i legni portati a riva dalle mareggiate. Tra i primi pezzi raccolti sulla spiaggia, uno aveva la forma di conchiglia, un tema ripreso spesso dall’artista nelle sue opere e reinterpretato abilmente nella grande dimensione anche attraverso l’uso di più qualità di legno assemblate insieme con gusto e proprietà. Fino a farla divenire, mediante l’essenzialità della forma, una sorta di fiore del mare. La grande misura è infatti spesso una caratteristica delle sue figure femminili, agili, snelle, eleganti, essenziali e neoromantiche, colte in un atteggiamento o caratterizzate da un particolare dell’abito e dell’acconciatura, che raccontano tutto un temperamento, a volte una vita oppure simbolizzano il sogno e l’ideale. Ma Coral ha ancora una passione: raccogliere nei vecchi fienili e nei magazzini antichi legni e ridare loro nuova dignità, assemblandoli a legni nuovi soprattutto per realizzare degli originali “paesaggi lignei” e degli originali totem, di sapore tecnologico e quasi etnico, che ricordano le invenzioni di Brancusi e dell’arte africana. Alcune opere sono anche delicatamente dedicate al tema sacro: una Madonnina si trova nella Chiesa di S. Bartolomeo a Barcola (Trieste), un’altra nel refettorio del Convento della Chiesa di Gretta a Trieste e un’altra ancora nel Convento di suore di clausura ad Attimis (Udine), mentre un suo crocifisso è stato posizionato davanti alla Chiesa di Conconello (Trieste). A far scaturire nell’artista l’esigenza di scolpire fu l’emozionante incontro - conclude il critico - avvenuto a Sauris un po’ di anni fa, con lo scultore Ermanno Plozer: da quel momento la vita creativa e artistica di Coral è cambiata, passando dalle note musicali all’amore per la forma e per il legno, che lo scultore lavora sempre e solo completamente a mano, anche là dove potrebbe servirsi di strumenti e tecnologie avanzate. Una o due settimane per realizzare un solo pezzo e “vivere dall’inizio alla fine tutta la scultura manualmente”. Con purezza, davanti al mare. .  
   
   
STEPHAN SPICHER A LOCARNO IN UNA GRANDE MOSTRA PERSONALE "BLOSSOM REDUX"  
 
Locarno, 10 dicembre 2009 – Si inaugura venerdì 11 dicembre 2009 a partire dalle 18:30 al Rivellino di Leonardo da Vinci a Locarno, angolo Via al Castello 4/Via Rusca, la mostra Blossom Redux, un grande personale dell’artista basilese Stephan Spicher che amplia e prolunga la sua precedente esposizione “Blossom” con la presenza di numerose nuovissime opere di grande formato. L’esposizione, che sarà aperta dal 12 dicembre 2009 al 13 gennaio 2010, presenta un´istallazione murale sulla facciata della casa floreale, primo edificio Liberty di Locarno dell´arch. Remonda (1907), inoltre, l´artista esporrà nove lacche su alluminio (di cui tre polittici e un trittico), 15 lacche su olio a forma di fiore, sette pannelli fosforescenti in vetro acrilico installati all´interno della pancia del rivellino, con la collaborazione musicale del compositore Pietro Luca Congedo (già protégé di H. K. Stockhausen) che crea un sorprendente scenario audiovisivo tridimensionale che coinvolge profondamente il pubblico, in collaborazione con l´arch. Paolo Sciolli e l´illuminazione dell´artista visivo basilese Ulrich Muchenberger. L´artista Stephan Spicher attraversa una feconda fase creativa coronata con diverse mostre di alto livello internazionale a San Pietroburgo (nei prestigiosi spazi della Collezione Ludwig al Museo Russo), Barcellona (Fundacion Niebla), Basilea (Galleria Beyeler), Singapore (Biblioteca Nazionale), Indonesia, California (Look Gallery, Santa Barbara) Stephan Spicher, nato a Basilea nel 1950, vive e opera tra Basilea e Maggia ed è uno dei più originali e intensi artisti svizzeri contemporanei. .  
   
   
SIMONA BARBERA - THESE STONES WILL NOT DANCE OR CLAP HANDS AT THE SOLSTICE ROMA, DALL’ 11 DICEMBRE 2009 AL 13 FEBBRAIO 2010  
 
Roma, 10 dicembre 2009 - La galleria Federica Schiavo annuncia la prima personale dell’artista e musicista italiana Simona Barbera curata in collaborazione con Riccardo Conti. Inaugurazione Giovedì 10 Dicembre H 18. 00 21. 00. Il progetto dal titolo These Stones Will not Dance or Clap Hands at the Solstice è la prima mostra pensata e realizzata dall’artista per uno spazio privato. La ricerca artistica di Simona Barbera si basa sulle qualità materiche ed espressive del suono sia questo artificiale o naturale, oltre che all’uso stesso della sua voce. Questi elementi sono tra loro fusi e organizzati nella creazione di piste sonore ambientali, proprie della tradizione della musica noise, che mirano all’evocazione d’atmosfere capaci di introdurre il visitatore sulle soglie di un mondo sospeso, che mixa elementi magici ed onirici con brandelli di realtà e soggetti naturali presi dal mondo minerale, vegetale ed animale. Per la mostra Simona Barbera ha realizzato dei wall painting facendo colare sulle superfici dei muri della pittura nera: ombre a tratti minacciose, che trasformano lo spazio della galleria in un luogo dalle connotazioni oscure, fiabesche, ma anche meditative e silenziose. Oltre ai wall painting, lungo le pareti saranno anche presenti una serie di disegni a carboncino e a tecnica mista che nel loro segno deciso e materico mostrano, tramite una figurazione in bilico con l’astrattismo, soggetti che si depositano sulla carta come idoli selvaggi o come scorci di una natura primordiale. A completare il percorso visivo e sonoro lo spettatore può osservare una serie di landscapes ottenuti tramite la rielaborazione digitale (realizzati dell’artista con la collaborazione dello studio grafico Liligutt) che traducono in immagini remote le tracce sonore distribuite nei vari spazi. All’interno di questi scorci si possono ritrovare tutti quegli elementi che costituiscono il racconto sonoro e spaziale: aria, terra, acqua a fuoco si traducono qui in paesaggi deformi e remoti che appaiono come sovrapposizioni di più mondi o come miraggi nei quali la luce gioca la stessa importanza delle tenebre. Nata nel 1971 Simona Barbera si divide tra Oslo e Genova, sua città natale. Dopo aver studiato piano classico e composizione, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Milano. Nel 2007 consegue un Master di Laurea presso l’Accademia Nazionale d’Arte di Oslo con un progetto sull’arte sonora. Tuttora prosegue i suoi studi musicali presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, dove predilige gli sviluppi contemporanei dell’elettronica: il suo lavoro si basa sulla compenetrazione tra arte acustica e musica, dando forma ad installazioni sonoro/visive e live performance in cui la materia del suono viene messa in relazione con lo spazio che la circonda. Barbera oltre ad aver realizzato progetti in residenza con esposizioni e performance in diverse città europee, ha aperto i concerti di importanti festival di musica elettronica in Italia, Francia, Belgio, Germania, Danimarca, Pakistan, Brasile, Irlanda, Bosnia Herzegovina, Finlandia, Svizzera e non ultima in Norvegia, dove ha da poco partecipato al group show “To be heard is to be seen” presso il The Henie Onstad Art Center. .  
   
   
GOLF - LET: A DUBAI INIZIO DIFFICILE PER LE PROETTES ITALIANE  
 
 Roma, 10 dicembre 2009 - Inizio difficile per le cinque proettes italiane impegnate nell’Omega Dubai Ladies Masters, che si sta svolgendo sul Majlis Course dell’Emirates Golf Club a Dubai. Lo score migliore, infatti, è stato il 73, uno sopra par, di Federica Piovano che si trova al 35° posto. Più attardate Margherita Rigon, 47ª con 74, Diana Luna, 56ª con 75, che come è noto è in dolce attesa, Stefania Croce, 82ª con 77, e Veronica Zorzi, 89ª con 78. Guida la classifica la svedese Maria Hjorth con 66, seguita a due colpi dalla thailandese Titiya Plucksataporn, dalla coreana Amy Yang e della paraguaiana Julieta Granada. Al quinto posto con 69 la statunitense Michelle Wie, la francese Virginie Lagoutte e la finlandese Minea Blomqvist, anche lei in attesa di un bambino che nascerà ai primi di aprile e che si avvale, quale caddie, del suo fidanzato, il giocatore dell’European Tour Roope Kakko. Al 12° posto con 71 la transalpina Gwladys Nocera e l’inglese Laura Davies e al 21° con 72 l’altra statunitense Christina Kim. Il montepremi è di 500. 000 euro. Samanah Masters: Recupera Matteo Delpodio - Matteo Delpodio è salito dal 38° al 22° posto con 143 colpi (75 68), ma potrà aspirare solo a una buona posizione nel giro finale del Samanah Masters-european Satellite Tours Grand Final, che si sta svolgendo al Samanah Country Club di Marrakech in Marocco, sul tracciato disegnato da Jack Nicklaus. E’ invece sceso dal 38° al 45° posto con 149 l’altro italiano Marco Guerisoli (75 74). Al torneo sono stati ammessi 56 giocatori: 51 scelti tra i migliori (ordine di merito a scalare) dei quattro circuiti di cui si compone il Satellite Tour - Alps Tour, Nordic League, Epd Tour e Europro Tour - e cinque atleti del Paese ospitante. 56Ha fatto letteralmente il vuoto l’inglese Daniel Brooks (127 - 64 63), che gioca nell’Europro Tour, il quale ha ben dieci colpi di vantaggio sul connazionale James Ruebotham (127 - 69 68), anch’egli impegnato nell’Europro Tour, e sul francese Edouard Dubois (137 - 70 67), uno dei giovani emersi nell’Alps Tour. Al quarto posto con 138 lo svedese Jens Dantorp (Nordic League) e al quinto con 139 lo scozzese Scott Jamieson (Europro Tour), l’inglese Lee Corfield (Epd Tour) e il norvegese Christian Aronsen (Nordic League). .  
   
   
CONCLUSI IN SARDEGNA I LAVORI DELLA IV CONFERENZA REGIONALE DELLO SPORT  
 
Arborea, 10 Dicembre 2009 - "La Iv Conferenza regionale dello Sport vuol essere una sede permanente di confronto e non, invece, un momento conclusivo di un percorso. Vuol essere un luogo dove dialogare ed interagire per costruire, insieme, le politiche per lo sport in Sardegna per il prossimo triennio". Con questo invito al confronto e alla partecipazione di tutti gli attori del mondo dello sport nell´Isola, l´assessore della Pubblica Istruzione e Sport, Maria Lucia Baire, ha concluso i lavori della Iv Conferenza Regionale dello Sport, ospitata ad Arborea. Uno spirito condiviso anche dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che, affidando il saluto all’assessore, ha sottolineato la valenza dello sport inteso come "una risorsa della Sardegna", oltre ad evidenziare le "potenzialità del mondo dello sport che, insieme alla cultura e al turismo, rappresenta uno dei capisaldi di un nuovo modello di sviluppo per l’isola". Alla Iv Conferenza regionale dello Sport, prevista dalla Legge regionale 17/99, hanno partecipato i rappresentanti delle federazioni sportive, associazioni ed enti di promozione. In particolare, l’Assessore ha posto l’accento sull’attenzione che la Giunta regionale sta riservando al settore, con risorse importanti non solo per gli impianti e le manifestazioni sportive, ma anche per affermare il diritto allo sport per tutti. "E’ nostro obiettivo sia sensibilizzare l’associazionismo sportivo all’importanza della pratica sportiva delle persone con disabilità, maggiormente esposte ai rischi di emarginazione sociale”, ha puntualizzato l’esponente dell’esecutivo regionale, "sia valorizzarne le competenze ed esperienze per migliorare la qualità delle iniziative proposte in favore dei disabili". "Non trascuriamo, inoltre, l’importanza del fattore educativo dello sport nella crescita dei nostri giovani", ha aggiunto l’assessore Baire, "tanto che, proprio la provincia di Oristano, funzionerà da esperienza pilota per il progetto lanciato, nei giorni scorsi, dal Miur e dal Coni, per l’inserimento dell’attività motoria nelle scuole primarie". .