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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Gennaio 2010
SANITA’: IN VENETO NUOVA INDAGINE ARSS SU QUALITA’ PERCEPITA DAI CITTADINI. DOPO GLI OSPEDALI, VENGONO VALUTATI MEDICI DI FAMIGLIA E GUARDIE MEDICHE. AL VIA IN QUESTI GIORNI IN 7 ULSS.  
 
Venezia 28 gennaio 2010 - Dopo il successo conseguito con l’indagine sulla qualità percepita dai pazienti dimessi dagli ospedali, la Regione del Veneto, attraverso l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria (Arss), lancia una nuova iniziativa per conoscere il punto di vista dei cittadini sulla qualità dei servizi sanitari ricevuti, rivolta in questo caso ai servizi territoriali, ed in particolare a quelli erogati dai medici di medicina generale e dalla guardia medica. Si tratta di una prima fase sperimentale a cui hanno aderito volontariamente le Ulss n. 4 Alto Vicentino, 9 di Treviso, 13 di Mirano, 16 di Padova, 19 di Adria, 20 di Verona e 21 di Legnago. Circa 7. 000 cittadini riceveranno in questi giorni un questionario, composto da 77 domande sul loro rapporto con il medico di famiglia e con la guardia medica che, una volta redatto in forma rigorosamente anonima, dovrà essere rispedito all’Arss utilizzando una busta preaffrancata. “La qualità percepita – sottolinea l’Assessore veneto alla Sanità Sandro Sandri – è per noi fondamentale perché, per definire azioni e scelte di miglioramento del servizio sanitario regionale, non c’è indicatore più appropriato del giudizio dei cittadini. Come abbiamo fatto tesoro di quanto emerso dall’indagine sugli ospedali, altrettanto faremo con gli esiti di questa nuova indagine”. “Si tratta di un lavoro di grande valore sociale – sottolinea il Direttore dell’Arss Antonio Compostella – indispensabile per le Direzioni delle Aziende sanitarie per migliorare il servizio proprio là dove richiesto dai pazienti”. A tal proposito, Compostella tiene a sottolineare con soddisfazione il fatto che “le Aziende Sanitarie che hanno preso parte all’indagine sui pazienti ricoverati hanno già fatto tesoro delle indicazioni ottenute e si sono attivate per far fronte alle criticità espresse dalla gente”. “L’indagine sulla qualità come viene percepita dal cittadino che utilizza i servizi è un progetto unico nel suo genere – fa notare Sandri – che l’Arss sta portando avanti con metodologie moderne e validate, utilizzando il metodo del Picker Institute Europe, messo a punto in Inghilterra per garantire il maggior livello possibile di obiettività degli esiti, opportunamente adattato al contesto del Veneto con il coinvolgimento diretto degli assistiti e di tutti i soggetti associativi interessati a livello regionale, come associazioni di cittadini, rappresentanti dei medici di famiglia, programmatori sanitari regionali, Uffici Relazioni con il Pubblico e Servizi Qualità delle Aziende Sanitarie, Università, Società Scientifiche, Istituti di Ricerca”. Esperti del Picker Institute Europe garantiranno il supporto tecnico in tutte le fasi dell’indagine. “Dopo quella sui pazienti ricoverati in ospedale, – spiega Compostella – questa indagine rappresenta un’ulteriore tappa di un percorso più lungo ed articolato, intrapreso dall’Arss con la finalità di valorizzare e facilitare la partecipazione dei cittadini alla realizzazione di un sistema socio sanitario regionale di qualità, riconoscendo loro un ruolo di attori a pieno titolo che intervengono in prima persona attraverso le loro valutazioni e segnalazioni Obiettivo generale del progetto complessivo dell’Arss – aggiunge Compostella – è la definizione e l’attivazione di un sistema regionale integrato per lo sviluppo e lo studio della qualità dal punto di vista del cittadino utente, attraverso l’integrazione di differenti approcci metodologici validati scientificamente”. .  
   
   
UN ANNO DI POLITICHE SANITARIE IN PUGLIA  
 
Bari, 28 gennaio 2010 - L’assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, ha presentato ieri “Un anno di politiche sanitarie in Puglia: attività e iniziative”, un dossier con il quale ha fatto il punto sul 2009. “Il 2009 – ha detto Fiore – è stato un anno molto travagliato ed ha visto l´intreccio dell’attività amministrativa di sviluppo del sistema con un controllo sulla capacità di tenuta dell´organizzazione”. “In questo anno - ha aggiunto Fiore – abbiamo approvato oltre 120 delibere di pianificazione o regolamenti, di attività d´indirizzo e coordinamento delle Asl. Un anno in cui abbiamo aggiustato tutti i sistemi di controllo. E’ infatti in funzione presso l´Ares il Nucleo di valutazione degli appalti. Abbiamo poi potenziato il Nucleo ispettivo regionale oltre ad aver rifatto l´unità di valutazione sull´appropriatezza dei ricoveri”. Sugli accreditamenti abbiamo finalmente il database del “privato accreditato” ed un indagine dell´Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) colloca la Puglia tra le Regioni che hanno più verifiche e i controlli sugli accreditati”. “Abbiamo retto – ha spiegato Fiore – a emergenze come l’alga rossa di Occhito, l’inquinamento di Taranto, la statica di complessi edilizi ospedalieri”. “Il nostro tasso di sinistrosità – ha aggiunto – ovvero di errori sanitari è tra i più bassi d’Italia, molto sotto la media nazionale, nonostante oltre un milione di ricoveri l’anno e milioni di prestazioni specialistiche”. “Nel frattempo – secondo Fiore – abbiamo operato in Conferenza Stato-regioni per evitare lo scippo dei fondi per la sanità per le regioni meridionali”. “Cosa non abbiamo fatto? – ha concluso Fiore – Non abbiamo firmato i protocolli d’intesa con le due università, fermi dal 2000. Non abbiamo firmato i protocolli per l’edilizia sanitaria ex articolo 20 e non abbiamo concluso l’assicurazione delle Asl. Speriamo di farcela in questo ultimo scorcio di governo”. .  
   
   
ROVERETO: ISTITUITO UN NUOVO DIPARTIMENTO STRUTTURALE L’OSPEDALE HA IL DIPARTIMENTO DELLE DISCIPLINE SPECIALISTICHE CHIRURGICHE  
 
Rovereto, 28 gennaio 2010 - Il direttore generale reggente dell’Apss, Franco Debiasi, ha istituito oggi il dipartimento strutturale delle discipline specialistiche chirurgiche dell’ospedale di Rovereto, in attuazione delle linee guida programmatiche in materia di politiche per la salute approvate dalla Giunta provinciale nel 2004 con le quali è stata disposta la valorizzazione dell’ospedale di Rovereto quale ospedale di riferimento per il Trentino meridionale e quale polo di integrazione delle funzioni di eccellenza dell’Ospedale Santa Chiara. Il nuovo dipartimento è formato dall’aggregazione delle Unità operative di oculistica, di otorinolaringoiatria, di ortopedia e dalla funzione di neurochirurgia. Come gli altri dipartimenti strutturali intraospedalieri, anche questo è stato creato per favorire l’integrazione culturale e organizzativa degli operatori nell’approccio clinico, attraverso la realizzazione di meccanismi di coordinamento e iniziative di formazione, di aggiornamento e di ricerca. In particolare il modello proposto è finalizzato a perseguire l’integrazione delle risorse, in una logica intramurale e in un sistema a rete, per accrescere ulteriormente l’efficacia del servizio complessivamente reso all’utenza. .  
   
   
SANITÀ IN UMBRIA: ACCORDO SU FONDO PRODUTTIVITÀ PERSONALE  
 
Perugia, 28 gennaio 2010 - Piena soddisfazione per l’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali sull’erogazione delle risorse aggiuntive al personale della sanità è stata espressa dall’assessore regionale alla Sanità che, in merito alle dichiarazioni fatte da alcuni sindacati circa i tempi nella definizione dell’accordo, precisa come esso sia anche frutto di un complesso intervento di reperimento delle risorse necessarie, dal momento che la normativa non consente l’utilizzo del Fondo sanitario per la “produttività al personale”. La Regione Umbria, pertanto, ha lavorato affinché si realizzassero economie di spesa, ottenute attraverso una sana ed oculata gestione del bilancio regionale, a partire dalla sanità, dove la buona amministrazione ha consentito di non produrre deficit nel settore che avrebbe invece assorbito risorse regionali destinate ad altre politiche, come avviene in altre Regioni. L’assessore alla Sanità si associa al riconoscimento espresso dal sindacato sul ruolo del personale nel garantire gli ottimi livelli del Servizio sanitario regionale, sottolineando l’esigenza di estendere l’apprezzamento all’intero sistema regionale, al quale va riconosciuto il merito di aver individuato le strategie che hanno consentito la sostenibilità del sistema. Sostenibilità raggiunta senza ridurre i servizi, ma al contrario innalzandone la qualità, grazie alla professionalità del personale e delle aziende, e al pareggio di bilancio del servizio sanitario regionale, che fanno della sanità umbra una delle migliori d’Italia. Le risorse reperite per alimentare il fondo aziendale della produttività, per l’assessore regionale, non sono una ulteriore spesa a carico della sanità, ma al contrario un investimento destinato a produrre un ulteriore miglioramento dell’accessibilità ai servizi e alle prestazioni sanitarie, dell’attività assistenziale e sociosanitaria, degli interventi per l’integrazione tra ospedale e territorio e di quelli finalizzati alla riduzione dei tempi di attesa. .  
   
   
SALUTE, MATERNITÀ, ISTRUZIONE, DIRITTI CONCRETI PER I DETENUTI INTESA A TUTTO CAMPO TRA REGIONE TOSCANA E MINISTERO DI GIUSTIZIA SIGLATI IERIPROTOCOLLI CHE METTONO NUOVE BASI ALLA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE  
 
 Firenze, 28 gennaio 2010 - La creazione a Firenze di una struttura a custodia attenuata per detenute madri, la prospettiva di ospitare al “Solliccianino” gli internati toscani attualmente ospiti dell´ Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo, la creazione del Polo universitario penitenziario della Toscana: sono queste alcune delle azioni concrete contenute nella nuova intesa siglata oggi tra Regione Toscana, Ministero della giustizia e articolazioni regionali dell´Amministrazione penitenziaria. Una intesa a tutto campo, che ridefinisce, anche alla luce di nuove normative nazionali, relazioni, priorità, obiettivi e progetti che riguardano l´universo carcerario toscano. Il primo e fondamentale documento, quello siglato dal presidente Claudio Martini, dal capo Dipartimento dell´Amministrazione penitenziaria Franco Ionta e dal capo Dipartimento per la giustizia minoril e Bruno Brattoli, definisce le modalità della collaborazione istituzionale in una serie di ambiti: edilizia penitenziaria, salute in carcere, attività a favore di persone che stanno scontando la pena, negli istituti o all´esterno, di minorenni soggetti a misure penali e attività volte a migliorare il benessere del personale. Da questo derivano gli altri protocolli siglati dalle varie autorità presenti e per la Regione dall´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori. In primo luogo vale ricordare il documento che entra nel dettaglio della realtà regionale, affrontando nello specifico temi di rilievo come l´edilizia penitenziaria, le strutture di semilibertà e di accoglienza esterna, la promozione di comunità terapeutiche e riabilitative per i minori, le strutture a custodia attenuata per tossico e alcoldipendenti, le azioni in materia sociale, culturale, sportive, formative, dell´istruzione e del lavoro finalizzate al recupe ro e al reinserimento di detenuti e ex detenuti. Progetti specifici riguardano poi il sostegno della genitorialità, gli stranieri, i condannati autori di reati sessuali, i transessuali, per i quali è prevista l´utilizzazione dell´Istituto di Empoli. Ma se i progetti abbondano, non così è per le risorse a disposizione, molte delle quali vengono regolarmente anticipate dalla stessa Regione, 3,5 milioni di euro per le attività sanitarie e altre risorse dai vari settori coinvolti. Il protocollo impegna comunque le parti a reperirle anche attingendo alla Cassa delle Ammende, in cui giacciono 160 milioni di euro. Di particolare interesse la decisione di creare la sezione a custodia attenuata per le donne che abbiano con sè un bambino fino a tre anni. E´ già stata individuata la sede, uno stabile di via Fanfani a Firenze, di proprietà della Madonnina del Grappa, mentre il progetto fo rmativo viene affidato all´Istituto degli Innocenti. Il nuovo Polo universitario penitenziario assicurerà invece ai detenuti la possibilità di accedere agli studi accademici secondo un percorso organizzato per aree vaste. In pratica i detenuti che vorranno utilizzare questa possibilità, anche stranieri e anche senza permesso di soggiorno, saranno internati nelle case circondariali di Prato, Pisa e San Gimignano, organizzate e attrezzate per consentire lo svolgimento dei piani di studio in collegamento con gli atenei di Firenze, Pisa e Siena. Infine il protocollo in tema di sanità prevede alcune azioni che rendono concreto il diritto alla salute in carcere: la Regione si impegna, ad esempio, a allestire su un camper un servizio diagnostico polispecialistico fornito di Tac, ecografia, elettrocardiografo e Rx spostabile nei diversi istituti, a organizzare ed attrezzare in ognuno di questi locali ad uso sanitario, ad attivare tre poli di ricovero ospedalieri in cui allestire reparti ospedalieri penitenziari o stanze di degenza protetta, mentre ogni Azienda sanitaria adotterà una specifica Carta dei servizi. .  
   
   
UNA GUIDA PER L´ASSISTENZA SANITARIA AGLI STRANIERI  
 
Padova, 28 gennaio 2010 - Una guida per gli operatori socio-sanitari sull’assistenza agli stranieri. È quanto hanno realizzato gli operatori dell’Azienda Ulss 16 e dell’Azienda Ospedaliera, coordinati dalla Struttura Alta Professionalità Immigrazione, in sinergia con la Questura e con l’Ufficio Anagrafe del Comune di Padova e il sostegno economico della Provincia di Padova. La pubblicazione, dal titolo “L’assistenza Sanitaria agli Stranieri”, è stata presentata il 15 gennaio dall’assessore provinciale alla Sicurezza e Immigrazione Enrico Pavanetto, dal direttore generale dell’Azienda Ulss 16 di Padova Fortunato Rao, dalla responsabile della struttura Alta Professionalità Immigrazione Mariagrazia d’Aquino, dal vice questore vicario Vincenzo Rossetto, dalla dirigente dell’ufficio immigrazione della Questura Ester Fratello e dal vice sindaco del Comune di Padova Ivo Rossi. “La guida – ha spiegato l’assessore Pavanetto - si rivolge specificatamente agli operatori del settore, ma anche agli immigrati che soggiornano regolarmente qui con un lavoro e una casa, hanno diritto alla salute e all’assistenza medica. Si tratta di un opuscolo realizzato in una prima tranche di 2mila copie che verrà distribuito alla rete dei Cisi (i Centri di Informazione e Servizi per Immigrati), ai medici di base, ai servizi sociali dei Comuni e in tutte le sedi Ulss del territorio. L’iniziativa mette anche in luce come l’azienda Ulss padovana sia un esempio importante di eccellenza non solo a livello provinciale, ma anche regionale e nazionale”. Attraverso questo libretto, ci si è posti tre principali obiettivi: aggiornare sulle normative in materia di sanità per gli stranieri, soprattutto in riferimento all’allargamento dell’Unione Europea; orientare nella complessità delle indicazioni di legge; garantire modalità operative comuni e condivise in tutte le strutture sociosanitarie del territorio. “L’obiettivo di quanti hanno lavorato alla stesura della guida – ha spiegato Rao - è stato quello di mettere a disposizione uno strumento semplice ed aggiornato, di facile consultazione ed in grado di fornire delle risposte rapide rispetto alla normativa vigente, in continua evoluzione, soprattutto per quanto riguarda i neocomunitari. La salute è un bene prezioso, educare ed orientare i cittadini stranieri ad un corretto utilizzo del Servizio sanitario nazionale, significa garantire a tutti il diritto fondamentale alla salute, assicurando da un lato l’efficienza dei servizi sanitari, dall’altro un accesso adeguato dell’utenza”. Gli argomenti trattati nella guida sono i seguenti: - l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale per gli stranieri regolarmente soggiornanti; il permesso di soggiorno per motivi di salute; le donne straniere in stato di gravidanza; l’ assistenza ai detenuti; l’iscrizione volontaria; le persone alla pari, gli studenti e i sacerdoti extracomunitari; gli stranieri non soggetti all’iscrizione obbligatoria; l’invalidità civile; gli stranieri temporaneamente presenti; il rilascio della tessera Stp; i cittadini comunitari; il decreto legislativo n. 30 del 6/2/2007, Team o Tessera Europea di Assicurazione Malattia; l’assistenza temporanea ai minori in programmi solidaristici; il soggiorno per cure mediche; i visti ed i permessi di soggiorno. “Questa guida – ha dichiarato la dottoressa d’Aquino - è la prima che si propone di fare da quadro complessivo di riferimento. In futuro ne seguiranno altre che verranno integrate alla presente con gli aggiornamenti normativi e procedurali che verranno via via disposti in materia di salute dell’utenza straniera”. All’iniziativa hanno collaborato anche la Questura di Padova che ricorda come “la materia degli stranieri sia in continua evoluzione e il problema dell’integrazione sia sempre più importante”, ha detto Rossetto. La dirigente Ester Fratello ha ricordato anche che tra Padova e Provincia “gli stranieri presenti superano i 65mila, contro i 60mila del 2008 mentre 4. 700 sono coloro che hanno presentato domanda di regolarizzazione. La Questura rilascia i permessi di soggiorno in formato elettronico entro 35 giorni dalla richiesta”. Infine è intervenuto anche il vice sindaco del Comune di Padova Ivo Rossi il quale ha ricordato come “questa guida è in grado di dare a tutti in maniera uniforme le stesse risposte dimostrando che i problemi vanno governati tutti insieme”. .  
   
   
DIPENDENZA DA ALCOOL E DROGHE, CASTELVETRO SI MOBILITA PER CONTRASTARLA LUNEDÌ 1° FEBBRAIO UN INCONTRO DIBATTITO  
 
Piacenza, 28 gennaio 2010 - Genitori, insegnanti, allenatori, educatori, catechisti e soprattutto giovani sono invitati all´incontro dibattito con il Comandante della Polizia stradale di Piacenza, dott. Agostino Agostini, sul tema della dipendenza da alcool e droghe ( titolo dell´incontro: “. Impressionare, per pensare. ”) che la Provincia, tramite l´Assessore Pier Paolo Gallini (Welfare e Politiche sociali), organizza nella serata di lunedì 1° febbraio (inizio ore 21), al teatro di Croce S. Spirito (Castelvetro), in collaborazione con le parrocchie di Castelvetro, di Croce S. Spirito e di S. Giuliano, le Scuole e le Associazioni sportive locali. All´incontro, che ha lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza, giovani e genitori in particolare, sulle conseguenze dell´abuso delle citate sostanze, con particolare riferimento alle gravi conseguenze di tale comportamento quando ci si pone alla guida di un autoveicolo, sarà presente, in qualità di relatore, con l´Assessore provinciale e con il Comandante Agostini, anche il dott. Pierpaolo Beluzzi, Magistrato del Tribunale di Cremona. .  
   
   
GENOVA: MAI PIÙ UN GOCCIO”, INCONTRO ALLA BERIO SUGLI ABUSI DI ALCOL  
 
Genova, 28 gennaio 2010 - L’abuso di alcol - un problema spesso sommerso, ma dalle proporzioni troppo vaste e dalle conseguenze sociali e sanitarie troppo drammatiche e devastanti per essere sottovalutato - è al centro del convegno alla Biblioteca Berio “Mai più un goccio” promosso venerdì 29 gennaio alle 17 (sala dei Chierici) dalla Provincia di Genova con strutture sanitarie, associazioni ed esperti. Con l’assessora provinciale Milò Bertolotto, lo staff del centro di alcologia dell’ospedale San Martino, il Sert Centro Levante, Arcat, società e associazioni contro l’alcolismo, interverrà anche Marco Martinetti, autore dei libri “Fuori dalla Porta” e “Messinscena” editi da Chinaski. Torinese di nascita, emigrato in Lussemburgo sedicenne, quando era un ragazzo di famiglia borghese, Martinetti ha poi fatto la scelta di vivere alla giornata, sulla strada, arrivando a Genova dove in piazza Colombo – qualcuno dice persino su una montagna di scontrini raccolti sui marciapiedi – ha scritto le sue storie, travasandovi un’ispirazione potente e autentica e la grande dignità e umanità del suo sguardo, dall’interno, sull´emarginazione, la povertà, il sesso, la follia e l´alcol. “Siamo partiti proprio da questi libri, quasi autobiografici – dice Milò Bertolotto – per fare il punto su un fenomeno gravissimo come quello delle alcoldipendenze, nella società, tra i giovani e anche dentro le mura delle carceri. La Liguria è al terzo posto tra le regioni italiane per questi problemi di cui è importante far conoscere l’entità e le conseguenze sociali e sanitarie, perché sono sempre più numerosi anche i ricoveri per le patologie provocate all’organismo dall’abuso di alcol. Per questo il primo obiettivo del nostro convegno è informare i cittadini, oltre a far conoscere di più le associazioni - come gli Alcolisti anonimi e quelle di autoaiuto – che svolgono un prezioso supporto dei medici nei programmi di recupero di chi ha problemi di alcolismo”. All’incontro con l’assessora Milò Bertolotto e lo scrittore Marco Martinetti, moderato dalla giornalista Giovanna Rosi, partecipano il direttore del Centro di Alcologia dell’Ospedale San Martino e presidente in Liguria della Società Italiana di Alcologia Gianni Testino, il direttore medico dello stesso Centro di Alcologia e segretario ligure Sia, Alessandro Sumberaz, la direttrice del Sert Centro Levante, Elena Ducci, e la vicepresidente regionale Arcat – Club alcolisti in trattamento – Annabella Muckermann. .  
   
   
ACCORDO DI PROGRAMMA TRA LA REGIONE E IL COMUNE DI AOSTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PRESIDIO UNICO OSPEDALIERO UMBERTO PARINI  
 
Aosta, 28 gennaio 2010 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali, informa che venerdì 29 gennaio 2010 alle ore 12. 30 nella Sala Giunta di Palazzo regionale verrà siglato l’accordo di programma tra la Regione e il Comune di Aosta per la realizzazione del Presidio unico ospedaliero del capoluogo Umberto Parini. A sottoscrivere il documento saranno il Presidente della Regione Augusto Rollandin e il Sindaco di Aosta Guido Grimod. .  
   
   
MILANO: MOSTRE 2010. DA GOYA A DALÌ PASSANDO PER CINA E PAESI ARABI: UN CALENDARIO INTERNAZIONALE CHE PORTA L’ARTE PER LE STRADE DELLA CITTÀ  
 
Milano, 28 gennaio 2010 - Arte antica, moderna e contemporanea, fotografia, moda, design, installazioni pubbliche ed esposizioni didattiche. Dopo il grande successo di pubblico registrato nel 2009, con oltre un milione e trecentomila visitatori (+30% rispetto al 2008), l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ha studiato per il 2010 un nuovo e più ricco calendario di mostre che verranno ospitate all’interno delle sedi espositive del Comune: Palazzo Reale, Pac Padiglione d’Arte Contemporanea, Palazzo della Ragione, Gam - Galleria D’arte Moderna, Rotonda di Via Besana, Castello Sforzesco. Spazio anche alla città che sarà protagonista di una serie di esposizioni e istallazioni di altissimo livello. Accanto alle mostre, inoltre, il 2010 regalerà alla città 3 nuovi importanti spazi dedicati all’arte e alla cultura: il Museo del ‘900, Palazzo Morando –Costume, Moda, Immagine e il Museo del Fumetto. “Sono orgogliosa di presentare il cartellone delle mostre 2010 di Milano che conferma l´importante ruolo internazionale della nostra città – ha esordito il Sindaco Letizia Moratti - Anno dopo anno cresce il numero dei visitatori. Milano sa essere attrattiva con proposte culturali e artistiche che riscuotono successo di pubblico, mettendo pazientemente in coda estimatori in arrivo da tutto il mondo. Forte del proprio risultato, Milano quest’anno vuole osare e provocare, proponendo un’offerta culturale al di fuori degli schemi. Allestiremo grandi mostre dedicate a Dalì e a Goya. Porteremo a Milano alcune “prime” assolute come la mostra di fotografia di Stanley Kubrick. Saremo innovativi offrendo al grande pubblico l’artista lituano Èiurlionis, il cinese Zhang Huan e l’iraniana Shirin Neshat. Si tratta di eventi realizzati grazie alla collaborazione con altri Paesi e con le più importanti istituzioni e Gallerie d’arte internazionali”. “Con questo piano vogliamo trasformare il cittadino in visitatore – ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory – con una nuova e diversa proiezione dell’arte in città, per restituire un paesaggio urbano capace di far pensare, per intercettare i flussi della gente spesso distratta e indifferente”. Da qui un piano articolato che prevede un progetto dove protagonisti saranno i writers che interverranno su location grigie della città. In occasione dei 60 anni dalla nascita della serie a fumetti ”Peanuts”, dell’americano Charles Schulz, la città si colorerà di cartoni animati di grandi dimensioni per poi scaldarsi con sette videoinstallazioni dell’artista Fabrizio Plessi, realizzate in occasione della mostra “Fuoco”. Torna in città Peter Greenaway con una grande installazione in piazzetta Reale dedicata all’acqua, mentre Anish Kapoor porterà un’opera monumentale nell’ambito dell’arte contemporanea. Prima assoluta a Milano per la personale di Maurizio Cattelan, che porterà 10 opere in giro per la città. “Il cinema – ha continuato Finazzer Flory – entra inoltre in modo sempre più pregnante e dialoga con l’arte: lo dimostra la prima mostra fotografica di Stanley Kubrick e la mostra scelta per inaugurare il nuovo spazio di Palazzo Morando dedicata ai costumi nei film curata dal Premio Oscar Gabriella Pescucci”. Il nuovo anno si apre con due importanti occasioni. Palazzo Reale, dato il successo di Edward Hopper (oltre 170 mila visitatori) offre la possibilità di vedere la mostra sabato 30 e domenica 31, ultimi due giorni dell’esposizione, fino a tarda notte: la mostra rimarrà aperta infatti fino a mezzanotte con ultimo ingresso possibile alle ore 23. 00. Proroga invece per la mostra di Steve Mccurry a Palazzo della Ragione, che rimarrà aperta fino al 28 febbraio, per rispondere al grande interesse suscitato dagli straordinari scatti del fotografo americano. Come lo scorso anno il programma delle mostre si sviluppa su due direttrici: “Milano si racconta”, che vuole valorizzare l’ identità artistica propria della nostra città; “Milano-mondo”, Milano come crocevia internazionale, grazie anche alle importanti e significative collaborazioni con gli altri Paesi e con le più importanti gallerie d’arte internazionali. L’obiettivo di “Milano si racconta” è quello di coinvolgere e connettere saperi e culture diverse nell’ambito dell’offerta espositiva milanese in grado di valorizzare un luogo e il suo patrimonio. Milano si racconta, ci racconta le sue storie, verità, conflitti, leggende e misteri, ma soprattutto emozioni. Seguono questa linea la mostra “Sacro Lombardo. Dai Borromeo al Simbolismo” e la personale dedicata a Gillo Dorfles in programma a Palazzo Reale; la mostra di Carla Maria Maggi alla Gam, che racconta la Milano degli anni Trenta, e alla Rotonda di via Besana “Il Grande Gioco”, una rassegna che guarda a quarant’anni di storia italiana attraverso la lente d’ingrandimento dell’arte, sviluppata su tre sedi espositive: Milano, Lissone e Bergamo. Con “Milano-mondo”, invece, la città collabora con le istituzioni di diversi Paesi del mondo. Un’iniziativa chiamata, da una parte, a fotografare la dimensione internazionale di Milano, dall’altra a elaborare e proporre linee concrete di azione per la sua crescita nel panorama artistico globale in previsione di Expo 2015. L’obiettivo è quello di coinvolgere e connettere saperi e culture diverse, in grado di valorizzare la città e il suo patrimonio. E se il 2009 si era sviluppato intorno a Stati Uniti e Giappone (Edward Hopper, Camera Work, Steve Mccurry, Yayoi Kusama, Shunga, Samurai, Giappone Potere e Splendore), nel 2010 verranno approfondite invece la cultura araba e l’arte cinese. La Cina con Shangai ospiterà infatti l’Expo 2010. La programmazione milanese diventa, così, un ponte tra l’esposizione di quest’anno e il 2015, quando Milano si imporrà sulla scena internazionale con l’Expo, un ponte fatto di cultura e di arte. In accordo con il Governo cinese e quello italiano, Milano organizzerà la mostra “I due Imperi: l’aquila e il dragone”, che mette in relazione l’impero cinese e l’impero romano. Per la prima volta in assoluto una spettacolare esposizione si pone l’obiettivo di indagare le interazioni tra la nostra cultura classica e lo sviluppo artistico e culturale cinese attraverso un confronto tra i più importanti Imperi della storia mondiale, l’Impero Romano e le Dinastie cinesi Qin e Han nel periodo che va dal Ii sec. A. C. Al Ii sec. D. C. Dalla Cina antica si passa alla Cina contemporanea con la prima retrospettiva europea, in un’istituzione pubblica, del celebre performer e artista contemporaneo Zhang Huan che si terrà al Pac. Ai Paesi Arabi e all’arte islamica invece Milano dedicherà una delle più importanti mostre mai realizzate: un’esposizione, curata da Giovanni Curatola, basata sulla straordinaria collezione Al – Sabah proveniente dal Kuwait e costituita da circa 23 mila oggetti. Ponte tra l’est e l’ovest sarà la mostra “L’avanguardia e L’oriente”, con una selezione di opere dell’avanguardia russa provenienti dai musei di Nukus e Taskent e realizzata in collaborazione con il governo dell’Utzbekistan. Le relazioni culturali internazionali si ampliano nel 2010 anche con significativi scambi in ambito europeo. Grazie alla prestigiosa collaborazione con il Leopold Museum di Vienna, sarà infatti la mostra “Schiele e il suo tempo” a dare il via, il 25 febbraio, alla nuova programmazione di Palazzo Reale. In occasione del nuovo semestre di Presidenza dell’Unione Europea, Milano apre una finestra sulla cultura artistica spagnola. Ecco allora la mostra “Goya e il mondo moderno”, realizzata a Palazzo Reale in accordo con il Governo spagnolo e in collaborazione con la Fondazione Goya di Aragona. Sempre grazie ad un coordinamento con la Spagna, arriva a Milano anche “Salvador Dalì. Il sogno si avvicina”, esposizione che verrà realizzata in autunno a Palazzo Reale con la collaborazione scientifica della Fondazione Gala-salvador Dalì di Figueras. Grande novità per Milano e per l’Italia, l’esposizione dedicata a Èiurlionis, il più importante artista lituano: iniziatore dell’arte astratta, era riconosciuto anche da Kandisky come suo punto di riferimento. Sarà Palazzo della Ragione invece ad ospitare una prima mondiale dedicata all’attività artistica iniziale di Stanley Kubrick: la fotografia. L’esposizione verrà realizzata in collaborazione con Library of Congress di Washington e il Museum of the City di New York. Grande attesa anche per Anish Kapoor, per Peter Greenaway , che realizzerà un’installazione multimediale in Piazzetta Reale in occasione del Salone del Mobile 2010, e per l’iraniana Shirin Neshat, al Pac in autunno con una personale. Grandi nomi del panorama artistico contemporaneo internazionale arricchiranno quindi il programma culturale milanese. Spazio anche alla didattica con “Le stanze della fotografia”, un’ esposizione sulla tecnica fotografica con esempi di illustri autori provenienti dalla collezione di Fabio Castelli. E se sul fronte della creatività e del design il Pac dedica una retrospettiva alla vita e al lavoro di Armando Testa, Milano celebrerà il mondo della moda da una parte con un approfondimento sui lavori di Roberto Cappucci a Palazzo Reale, dall’altra con l’apertura, il 1° marzo, di Palazzo Morando - Museo dei Costumi, dell’Immagine e della Moda in via Sant’andrea 6 con la mostra “Milano e lo stile di una città tra ‘700 e ‘900”. Durante la settimana della Cultura, promossa dal Comune di Milano e Louis Vuitton in occasione della settimana della Moda Donna dal 24 febbraio al 3 marzo 2010, Milano ospiterà nell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele l’installazione “House of Shades” di Sudarshan Shetty. L’installazione sottolinea una delle caratteristiche peculiari della programmazione 2010: l’attenzione all’arte pubblica, oltre al coinvolgimento di tutte le arti. Le mostre non si esauriranno infatti all’interno dei musei e delle sedi espositive, bensì tutta la città vivrà d’arte con istallazioni ed eventi che coinvolgeranno il teatro, la musica, la danza e, perché no, anche la cucina, come accadrà con la mostra di Gualtiero Marchesi ospitata al Castello Sforzesco. Le Mostre Nel Dettaglio Divise Per Sedi Espositive Palazzo Reale Gillo Dorfles 26 Febbraio – 23 maggio - La prima grande mostra, per ricchezza e completezza, dedicata alla vastissima produzione artistica di Gillo Dorfles con dipinti, disegni e opere grafiche, ma anche una selezione di ceramiche e gioielli. La mostra ripercorre l’excursus creativo di Dorfles, dagli esordi metafisico-surreali all’adesione al movimento Arte Concreta fino alle recenti composizioni, ponendo l’accento sulla sua identità di artista, oltre che di critico d’arte. La mostra , a cura di Luigi Sansone, è realizza da Palazzo Reale e dalla Fondazione Antonio Mazzotta. Egon Schiele e il suo tempo 25 febbraio – 6 giugno - Realizzata in collaborazione con il Leopold Museum di Vienna, la maggiore raccolta al mondo di opere di Schiele, la mostra presenterà dipinti e opere su carta dell’artista, accompagnati da capolavori di Klimt, Kokoschka, Gerstl, Moser ed altri protagonisti della cultura viennese del primo Novecento. La mostra , a cura di Rudolf Leopold e Franz Smola, è realizza da Palazzo Reale e da Skira Editore. L’anima del Fuoco. Da Canova a Guttuso, da Vasari a Burri 6 Marzo – 6 giugno - Dopo ”Anima dell’Acqua”, realizzata nella scorsa primavera a Palazzo Reale, è il momento del secondo appuntamento all’interno di un progetto quadriennale che promuove la consapevolezza e la responsabilità nei confronti delle tematiche ambientali, riaffermando la preziosità dei quattro elementi naturali - Acqua, Aria, Terra, Fuoco. La mostra costituisce un percorso di esplorazione del Fuoco e ne analizza tutti gli aspetti sacrali, culturali e simbolici che hanno avuto un ruolo fondamentale per la cultura mediterranea ed europea. Le 120 opere presenti, tutti capolavori, spaziano da Cranach a Domenichino e da Previati a Burri, e sono suddivise in sezioni tematiche che evidenziano il valore simbolico del Fuoco. La mostra, curata da Elena Fontanella, Cosimo Damiano Fonseca e Claudio Strinati, è realizzata da Palazzo Reale e Fondazione Dnart. Goya e il mondo moderno 17 marzo – 27 giugno - Un inedito e stimolante confronto tra Goya e il mondo moderno di cui il pittore è stato anticipatore e testimone, come uomo e artista. Partendo dall’analisi delle tematiche care al pittore aragonese - l’immagine della nuova società, l’espressione della soggettività, la reazione gestuale, la violenza – una selezione di 180 opere analizza la relazione tra Goya e altri celebri artisti che hanno segnato il percorso dell´arte degli ultimi due secoli: da Delacroix a Klee, da David a Kokoschka, da Victor Hugo a Mirò, da Klinger a Picasso, da Nolde a Bacon, da Kirchner a Pollock, da Guttuso a De Kooning. La mostra, curata da Valeriano Bozal e Concepción Lomba, è realizzata da Palazzo Reale e da Momo Mondomostre. I due Imperi: l’aquila e il dragone Marzo-settembre - La mostra, a cura di Stefano De Caro, mette a confronto per la prima volta in assoluto due dei più importanti Imperi della storia mondiale, l’Impero Romano e le Dinastie cinesi Qin e Han nel periodo che va dal Ii sec. A. C. Al Ii sec. D. C. Un inedito progetto, possibile grazie ad una cooperazione pluriennale tra le più alte Istituzioni italiane e cinesi. Una mostra unica nel suo genere, che vede la partecipazione delle più importanti sedi museali di Cina e Italia con quasi 50 musei coinvolti e oltre 300 serie di oggetti: i famosi guerrieri di terracotta, vestiti e sarcofagi in giada, lacche, bronzi e affreschi provenienti dalla Cina a confronto con marmi, affreschi, mosaici, utensili e altari funebri appartenenti alla tradizione artistica dell’impero romano. La mostra è realizzata da Palazzo Reale e da Momo Mondomostre. Il Sacro Lombardo – Dai Borromeo al Simbolismo Giugno – settembre - La mostra analizza la rappresentazione del sacro nell’arte pittorica dal ‘500 al ‘900. L’esposizione sarà realizzata in stretta collaborazione scientifica con la Pinacoteca Ambrosiana e sarà curata da Mons. Franco Buzzi e da Stefano Zuffi, con il contributo scientifico di Simonetta Coppa, Giuseppe Fusari e Fernando Mazzocca. Salvador Dalì. Il sogno si avvicina Settembre – gennaio - L’esposizione, curata da Vincenzo Trione, investiga sui modi di guardare di Dalì, soffermandosi, in particolare, sui ritratti e sugli autoritratti, eseguiti dagli anni giovanili fino agli anni Ottanta. Il percorso espositivo ospiterà anche alcune significative sperimentazioni di Dalì nell’ambito della moda, del design e del cinema. La mostra, che per la prima volta a Milano mostrerà le opere del maestro del Surrealismo, è resa possibile grazie alla straordinaria collaborazione della Fondazione Gala-salvador Dalí di Figueras e si avvarrà di importanti prestiti provenienti da musei internazionali quali la Fondazione stessa, il Dalì Museum di St. Petersburg, Florida, il Boijmans Museum di Rotterdam e i Musei Vaticani. La mostra sarà realizzata da Palazzo Reale e 24 Ore Motta Cultura – Gruppo 24 Ore. L’avanguardia e l’Oriente Settembre-dicembre - Le suggestive sale di Palazzo Reale ospiteranno nell´autunno una grande mostra che approfondisce l’influenza dell’oriente sull’avanguardia russa con opere provenienti dai musei di Nukus e Taskent. L´esposizione, accanto a grandi nomi dell´arte del Novecento, da Kandinsky a Lentulov, porterà alla luce artisti estremamente interessanti e tuttavia mai esposti in Occidente. Oltre ad un approfondimento relativo alla storia e alla cultura uzbeka e alle fascinazioni dei luoghi ad essa legata, dalla via della seta a Samarcanda, la mostra conterrà un approfondimento su Igor Savitskij fondatore del Museo di Nukus, che si dedicò a raccogliere quello che restava dell’opera di tanti pittori e artisti russi condannati da Stalin: grazie a lui oltre 80. 000 opere sono sopravvissute alla politica culturale staliniana. Arte Islamica Ottobre-dicembre - La mostra intende fornire una panoramica complessiva delle produzioni artistiche islamiche. Un’arte che spazia nei luoghi (dalla Spagna all’India) e nel tempo per molti secoli, cui raramente sono stati dedicati approfondimenti in Italia. Un taglio più strettamente cronologico analizzerà la varietà della produzione artistica islamica - ceramiche, metalli, vetri, avori, tessili, legni e altri oggetti - dagli albori fino ai grandi imperi cinquecenteschi ottomano, safavide, moghul . Un punto di vista più tematico caratterizzerà invece le opere attorno a grandi questioni quali la scrittura, l’arabesco, la decorazione geometrica e la figurazione, quest’ultima in particolar modo ben documentata nei manoscritti. Una sezione, “L’islam a Milano”, verrà dedicata alle più significative opere d’arte islamica conservate nelle collezioni cittadine. La mostra è curata da Giovanni Curatola, con la collaborazione scientifica dei curatori della Collezione Al-sabah di Kuwait City, e dei conservatori dei musei di Milano. ČIurlionis Novembre-dicembre - La mostra ripercorre per la prima volta in Italia l’opera dell’artista lituano Mikalojus Konstantinas Čiurlionis (1875-1911). Accostato da molti a Kandisky e considerato il precursore delle formulazioni pittoriche non figurative, il poliedrico artista lituano fonde in un’unica esperienza artistica ed estetica più elementi, primi fra tutti pittura e musica. Le sue opere sono caratterizzate da sensibilità e delicatezza che si rispecchia anche nella fragilità dei materiali, che rare volte hanno consentito il trasporto delle opere oltre i confini lituani. Roberto Capucci. Le coincidenze del bello dicembre-febbraio - Continua la tradizione di allestire mostre dedicate ai grandi stilisti in un confronto tra la creatività dell’arte e quella della moda. Roberto Capucci non è solo uno stilista o un creatore di moda, ma un artista tout court. Da questa convinzione nasce il progetto della mostra che accosta alcune delle sue più straordinarie creazioni alle fonti ispirative che vanno dalle architetture di Sottsass al design di Michele de Lucci, dalle opere di Boccioni alle strutture di Frank O. Gehry, dalle armature dei Samurai a quelle degli Asburgo. L’esposizione verrà realizzata in collaborazione con la Fondazione Roberto Capucci. Pac Padiglione D’arte Contemporanea Ibrido 11 - 31 marzo - Una mostra collettiva che, in occasione di Miart 2010 propone di indagare la transdisciplinarietà dell’arte contemporanea: etnografia, sociologia, antropologia, ecologia, comunicazione, tecnologia. Lo spazio dell’arte si va quindi allargando in tutte le sue figure professionali e coinvolge non solo artisti ma anche critici e curatori che aprono luoghi ibridi per esporre, creando territori espositivi e di produzione al di fuori dell’ambito istituzionale. Tra gli artisti coinvolti: Pierre Huyghe, Philippe Parreno, Olafur Eliasson, Maurizio Cattelan, Pistoletto, Patrick Tuttofuoco, Damien Hirst,. La mostra sarà curata da Giacinto Di Pietrantonio e Francesco Garutti, e realizzata dal Comune di Milano-cultura con Miart. Armando Testa 10 Aprile – 13 giugno - Il Pac rende omaggio al grande creativo Armando Testa con una retrospettiva che mette in luce gli aspetti della sua poliedrica attività più legati al design, in occasione della 49ª edizione del Salone del Mobile a Milano. Disegnatore, cartoonist, autore grafico e di testi, Testa è universalmente riconosciuto come il padre della pubblicità italiana del Novecento. La mostra, a cura di Gemma De Angelis Testa e Giorgio Verzotti, intende però presentare al pubblico l’aspetto meno conosciuto e più “costruttivo” di Testa, quello che lo spingeva all’ideazione di possibili oggetti da realizzare. Il percorso espositivo evidenzierà la tensione alla resa plastica del segno che attraversa tutta la sua produzione e si esemplifica nell’evoluzione del linguaggio dell’artista: le sfere di Punt e Mes realizzate come bassorilievo, i personaggi dei caroselli che si fanno sculture accanto a diversi altri oggetti inediti, fino a giungere alle croci del 1990, vera reinvenzione del simbolo religioso. La mostra, prodotta dal Comune di Milano-cultura e da Change Performing Arts, è realizzata in collaborazione con Acacia Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana. Zhang Huan Luglio-settembre - La personale di Zhang Huan, curata da Elena Geuna, sarà la prima mostra dell´artista in un’istituzione pubblica in Italia. L’esposizione consiste di circa 43 opere e ripercorre la ricerca artistica di Zhang Huan riunendo diverse forme espressive come fotografia, performances, video e scultura. Le sue performances sono di grande impatto e di una rigorosità impressionante, caratterizzate dall’utilizzo del corpo quasi oltre i limiti della sopportazione fisica. La mostra presenta, inoltre, i suoi “ash paintings” e “ash sculptures”, creati con l’uso della cenere derivata dall’incenso bruciato nei templi buddisti e le “memory doors”, vere e proprie tavole della memoria che raccontano la storia del suo paese. Shirin Neshat Novembre-febbraio - La prima personale in uno spazio pubblico milanese della celebre artista contemporanea iraniana , nota per la sua ricerca artistica sulla complessità delle relazioni e del tessuto sociale della cultura islamica, in particolare incentrata sulla figura femminile. Premiata con il Leone d’Argento all’ultima Mostra Cinematografica di Venezia con il film “Women Without Men”, Shirin Neshat sarà al Pac con i videoworks e le fotografie più recenti, accanto ad un nuovo lavoro sulla condizione delle donne islamiche nel nostro paese, commissionato e prodotto proprio per questa mostra, realizzata dal Comune di Milano-cultura e da Change Performing Arts. Rotonda Di Via Besana Il Grande Gioco. Forme d’arte in Italia 1947-1989 24 febbraio – 9 maggio - La mostra, curata da Luigi Cavadini, Bruno Corà e Giacinto Di Pietrantonio, fa parte di un complesso progetto espositivo sviluppato su tre sedi – Milano, Bergamo e Lissone. Tre grandi mostre indagano la ricchezza delle sperimentazioni e gli esiti conseguiti dalla ricerca artistica in Italia dall’immediato dopoguerra alla caduta del muro di Berlino, soffermandosi sulla confluenza e influenza reciproca, in molti casi, con il design, l’architettura, il cinema, l’editoria, l’economia (nell’accezione della produzione industriale), la fotografia, la società, la televisione, il teatro. Per la prima volta in modo organico una grande mostra cerca di fare il punto su quel periodo magmatico (1947 al 1989), contraddittorio e vivo come pochi, tentando fra l’altro di verificare come, nel corso di quei quarant’anni, l’arte abbia influenzato la società. Per realizzare una così importante rassegna tre realtà hanno unito gli sforzi: Il Comune di Lissone con il suo Museo d’arte contemporanea, il Comune di Bergamo con la Gamec – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e il Comune di Milano - Cultura, con gli spazi della Rotonda di via Besana, strettamente affiancate dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lombardia. You-we Maggio-giungo 2010 - Tredici video installazioni realizzate da artisti provenienti da diverse aree geografiche creano un percorso nomade, politico, culturale, quasi un giro del mondo immaginario attraverso la trasformazione sociale della realtà. La selezione, curata da Francesco Bonami e proveniente dalla collezione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, mette in evidenza come la società stia evolvendo dalla dimensione globale all’era della neodiversità, dove le differenze fra le culture diventano una nuova risorsa. La mostra è anche l’occasione per aggiornare il pubblico in merito al ruolo che il video sta assumendo in questi ultimi anni nel panorama artistico e creativo. Marco Nereo Rotelli Luglio- settembre - Rotelli è un artista la cui fama è ormai universalmente riconosciuta (ha partecipato alle ultime tre Biennali di Venezia, due volte alla Biennale di Pechino, sue esposizioni si sono tenute al Petit Palais di Parigi e alla Fondation Cartier). E’ opportuno quindi promuovere la realizzazione di una mostra anche a Milano, sua città d’adozione, che comprenda le opere più importanti della sua storia artistica e che sappia dialogare con altri artisti (poeti, letterari, musicisti) che interagiranno con Rotelli attraverso letture poetiche, situazioni scenico-teatrali, interventi performativi, tutto nel tentativo di creare un confronto tra l’opera d’arte e l’uso della parola poetica. Palazzo Della Ragione Stanley Kubrik. Fotografia 1945/1950 23 marzo – 27 giugno - In prima mondiale a Milano, 200 fotografie realizzate da Stanley Kubrick dal 1945 al 1950 quando, a soli 17 anni, venne assunto dalla rivista americana Look. La mostra, realizzata dal Comune di Milano–cultura e da Giunti Arte mostre musei, è curata da Rainer Crone in collaborazione con la Library of Congress di Washington e il Museum of the City di New York, che custodiscono un patrimonio ancora sconosciuto di oltre 20. 000 negativi di Stanley Kubrik, giovanissimo ma già grande fotografo capace di costruire storie con celebri personaggi come Rocky Graziano e Montgomery Clift o di inquadrature fulminanti e ironiche nella New York che si apprestava a diventare la nuova capitale mondiale. Stanze della fotografia Settembre-dicembre - Negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale in Italia l’interesse per la fotografia. Eppure, a tanto fermento, non corrisponde altrettanta consapevolezza e altrettanta cultura. A questa confusione e mancanza di punti di riferimento vuole rimediare la mostra che, con un taglio didattico e divulgativo, costruirà un percorso cronologico dall’Ottocento fino ai nostri giorni attraverso una selezione di oltre 200 opere provenienti dalla collezione di Fabio Castelli. L’intento è quello di fornire al pubblico, attraverso esempi di altissima qualità, gli strumenti indispensabili per un’autonoma e precisa interpretazione dell’arte fotografica. Castello Sforzesco Storie d’Italia. Gualtiero Marchesi e la grande cucina italiana 20 Marzo- 16 Maggio - La prima grande mostra monografica sullo chef italiano più conosciuto nel mondo, primo cuoco nel nostro paese a ricevere le tre stelle Michelin (1985) e primo a rifiutarle (2008). Non una semplice ‘mostra’ celebrativa, ma un lungo viaggio che emoziona, coinvolgendo lo spettatore in un percorso che svela ed incrocia storie di luoghi e persone, ricostruendo la storia personale e professionale di Marchesi - che ha per tema la ricerca del gusto e la forma del cibo. Accanto all’esposizione vera e propria, le dimostrazioni pratiche sulle tecniche che insieme fanno il mestiere del cuoco e una serie di incontri in cui sarà coinvolta la città. L’obiettivo è quello di mostrare, ma anche e soprattutto di emozionare e coinvolgere, stimolando nuove curiosità intorno all’arte del cibo. .  
   
   
LA CAMPAGNA ROMANA DAI BAMBOCCIANTI ALLA SCUOLA ROMANA  
 
 Roma, 28 gennaio 2010 - Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e l’assessore alle Politiche Culturali, Cecilia D’elia, hanno presentato la mostra “La Campagna Romana dai Bamboccianti alla Scuola Romana”: dal 23 gennaio al 14 febbraio 2010 presso il Complesso del Vittoriano. Un’esposizione che vede protagonista Roma e la suggestiva Campagna Romana nell’arte figurativa attraverso la pittura di genere della seconda metà del Seicento, passando per le rappresentazioni degli artisti presenti nella capitale in occasione del "Grand Tour", fino ad arrivare ai "Xxv della Campagna Romana" (nome di un gruppo di artisti sorto nel 1904 per rinnovare la tradizione pittorica nella raffigurazione dei luoghi nei dintorni di Roma) e ai grandi pittori della Scuola Romana, in un percorso che si snoda tra circa 140 opere tra olii, acquarelli, disegni e incisioni provenienti da Collezioni private e per la maggior parte esposte per la prima volta al pubblico. Promossa dalla Provincia di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali, la mostra si avvale di un importante Comitato Scientifico composto da Fabrizio Lemme, Clemente Marigliani, Francesco Petrucci e sarà inaugurata venerdì 22 gennaio alle ore 18. 30 presso il Complesso del Vittoriano. La rassegna è organizzata e realizzata dall’Associazione Culturale Coriolano in collaborazione con Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia. “Fin dal Rinascimento – spiega Zingaretti – Roma e il suo territorio hanno rappresentato il luogo d’incontro e in tanti casi addirittura di adozione per intere generazioni di artisti europei. Una meta ambita non solamente per i monumenti e le testimonianze archeologiche racchiuse nei confini della nostra città, ma per gli scorci, i paesaggi, le dimore nobiliari, i borghi e la campagna del territorio”. “L’identità di un luogo si costruisce anche attraverso la sua rappresentazione – conclude D’elia – La Campagna Romana è per un verso un vasto comprensorio che deve la sua ricobnoscibilità a caratteristiche geografiche ed ambientali, ma per un altro verso, in virtù delle narrazioni, delle opere e delle testimonianze che si sono accumulate nel corso dei secoli”. Roma, Complesso del Vittoriano Salone Centrale Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali) da sabato 23 gennaio a domenica 14 febbraio 2010 orario: dal lunedì al giovedì 9. 30 –19. 30. . .  
   
   
"LA NATURA" DI GERMANA BRIZIO IN MOSTRA A PALAZZO VALENTINI  
 
Roma, 28 Gennaio 2010 - Vibrazioni colorate da rivivere attraverso giochi di luci e ombre danno vita a “De la natura”, la mostra di Germana Brizio che è possibile visitare fino al 6 febbraio presso la Sala Stampa di Palazzo Valentini (Via Iv Novembre 119/a - Roma). Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, partecipando all’inaugurazione, ha definito la Brizio “un’artista a tutto tondo, che meritava un’opportunità del genere per far conoscere la sua sensibilità artistica e non solo”. Di origini pugliesi, l’artista si è specializzata in varie tecniche, prediligendo la pittura ad olio su tela, i disegni a matita su tavola ed una serie di elaborazioni con la tecnica di stampa con il torchio. “Tutto ruota attorno al concetto di natura che ci circonda – ha detto la Brizio nel corso dell’inaugurazione – in quanto noi siamo solo ospiti momentanei della terra”. Ingresso libero dal lunedì al venerdì dalle ore 10. 30 alle ore 19. 00; sabato 10:30 – 13:00, domenica chiuso. .  
   
   
A PALAZZO INCONTRO LA MOSTRA "AUSTRALIA TODAY", CON I CAPOLAVORI DELL´ARTE ABORIGENA  
 
Roma, 28 Gennaio 2010 - Sino al 7 marzo nella prestigiosa sede di Palazzo Incontro, nel cuore della capitale, in via dei Prefetti 22, si tiene la mostra “Australia Today – Capolavori degli aborigeni d’Australia”. L’iniziativa è stata promossa dalla Provincia di Roma ed alla presentazione della mostra è intervenuta Cecilia D’elia, vicepresidente ed assessore alla Cultura dell’Amministrazione provinciale. L’esposizione, con ingresso libero, è aperta tutti i giorni (lunedì escluso) dalle ore 10 alle ore 19. “Australia Today” offre ai visitatori oltre duecentoventi opere di ben 137 artisti rappresentativi delle tribù più arcaiche d´Australia, frutto di un progetto di ricerca che Luca Faccenda, direttore artistico della National Gallery di Firenze porta avanti da tre anni. In esposizione capolavori di Rover Thomas, Clifford Possum, ma anche di donne Judy Watson Napangardi e Nancy Nungurrayi, considerati ormai i Picasso o i Mondrian aborigeni. "La mostra vuole rivelare come uomini e donne analfabeti con un semplice bastoncino di legno e colori vegetali - dice Faccenda – possono ricreare sensazioni ataviche". Nelle espressioni artistiche aborigene, infatti, bastoncini di legno masticato o ciocche di capelli utilizzati come pennelli, o argille, carboni fossili, succhi d’erbe e bacche selvatiche usati come colori, si legano alla perfezione con i miti e le leggende di questa popolazione, che comprende molte tribù, diversi idiomi e differenti racconti della tradizione. "L´operazione espositiva è nata tre anni fa - racconta Luca Faccenda - dopo aver avuto i permessi per avvicinarci alle tribù. Siamo stati ricevuti dal capo tribù di Djabugai, e abbiamo passato quattro mesi di convivenza con loro mangiando larve e acqua scavata sottoterra, dopo aver attraversato il deserto di Gibson e imparato a resistere alla sete”. “Abbiamo conquistato la loro fiducia – aggiunge Faccenda – e siamo diventati della loro tribù. La prima volta siamo rimasti sette mesi, la seconda tre e l´ultima cinque". "Palazzo Incontro - dice l’assessore Cecilia D´elia - conferma la sua vocazione a casa della cultura. E´ la prima grande mostra d´arte contemporanea aborigena, che offre l´occasione unica di avvicinarsi ad un continente ancora sconosciuto e ad una cultura che sopravvive nonostante tutto". .  
   
   
LA MOSTRA ELOGIO DELLA SEMPLICITÀ. UN CARATTERE DELL’ARTE CONTEMPORANEA ALLA FONDAZIONE STELLINE DI MILANO DAL 25 MARZO AL 20 GIUGNO 2010  
 
 Milano, 28 gennaio 2010 - L’esposizione, curata da Giorgio Verzotti, presenta circa 50 opere dei più interessanti esponenti delle principali tendenze internazionali, sviluppatesi a partire dagli anni sessanta fino ad oggi, da Vincenzo Agnetti ad Alighiero Boetti, da Alberto Burri a Lucio Fontana, da Tony Cragg a Richard Long, da Bruce Nauman a Richard Nonas, da Grazia Varisco a Grazia Toderi, da Gabriel Kuri a Luca Trevisani ad altri. Dal 25 marzo al 20 giugno 2010, alla Fondazione Stelline di Milano si terrà la mostra Elogio Della Semplicità. Un carattere dell’arte contemporanea che presenta circa 50 opere dei più interessanti esponenti delle principali tendenze internazionali, sviluppatesi a partire dagli anni sessanta fino ad oggi, da Vincenzo Agnetti ad Alighiero Boetti, da Alberto Burri a Lucio Fontana, da Tony Cragg a Richard Long, da Bruce Nauman a Richard Nonas, da Grazia Varisco a Grazia Toderi, da Gabriel Kuri a Luca Trevisani ad altri. L’esposizione è dedicata alla memoria di Claudia Gian Ferrari, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Stelline insieme a Jean Clair ed Elena Pontiggia, che aveva sostenuto questo progetto fin dal primo momento. L’esposizione, curata da Giorgio Verzotti, promossa dalla Fondazione Stelline, col patrocinio della Regione Lombardia - Culture Identità e Autonomie della Lombardia, del Comune di Milano - Cultura, della Provincia di Milano, si concentra su quegli artisti il cui intento si caratterizza per una decisa semplificazione del fare artistico. Le loro opere, infatti, si basano su processi creativi essenziali, trasparenti nei loro nessi strutturali e logici, e spesso realizzati con materiali poveri, “extraartistici” nel senso di appartenenti alla quotidianità più immediata e banale. Questi caratteri di semplicità e trasparenza tendono ad aprire l’opera all’interazione del pubblico e si contrappongono, forse volutamente, con un altro e diverso ventaglio di scelte espressive, legate a metodi di produzione complessi, tecnicamente difficili da realizzare, ma soprattutto poco comprensibili al pubblico, cui viene negata una possibilità interpretativa e ogni tipo di partecipazione attiva. L’elogio della semplicità vuole documentare ambiti di ricerca che si riallacciano alla tradizione socializzante e democratica del Modernismo, ovvero la tradizione ereditata fin dagli anni Sessanta e Settanta, quando le principali ricerche artistiche vedevano nello spettatore il destinatario attivo di un dialogo. Per questo motivo, si sceglie di utilizzare materiali di rapida reperibilità e di giungere a processi facilmente socializzabili (compresi quelli tecnologici, “coniugati” in termini di elementarità). L’arte torna a essere un campo d’azione in cui molti fruitori possono interagire; ad essi vengono forniti gli strumenti interpretativi e potenzialmente critici nel momento stesso in cui è data l’opera, per poter intervenire nel processo stesso dal momento che questo è impostato, ma non interamente governato, dall’artista. La complessità rimane, ma va cercata altrove: non tanto nel metodo di realizzazione, quanto nella profondità concettuale che la motiva, nelle implicazioni tematiche chiamate in causa, nei risvolti emotivi suscitati. Accompagna la mostra un catalogo in edizione bilingue (italiano/inglese). Elenco artisti: Vincenzo Agnetti, Giovanni Anselmo, Stefano Arienti, Miroslaw Balka, Alighiero Boetti, Trisha Brown, Alberto Burri, Andrè Cadere, Alice Cattaneo, Tony Cragg, Martin Creed, Ceal Floyer, Lucio Fontana, Douglas Gordon, Jiri Kovanda, Gabriel Kuri, Betrand Javier, Richard Long, Ewan Mc Donald, Liliana Moro, Bruce Nauman, Richard Nonas, Dennis Oppenheim, Gina Pane, Annie Ratti, Ulrich Rückriem, Kazuo Shiraga, Wolfgang Tillmans, Grazia Toderi, Niele Toroni, Luca Trevisani, Grazia Varisco, Luca Vitone. .