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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Febbraio 2010
UNA SCOPERTA POTREBBE PORTARE AL VACCINO CONTRO GLI ACCIDENTI CEREBROVASCOLARI  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2010 - Un gruppo di scienziati finanziati dall´Ue ha scoperto che la presenza di bassi livelli di un tipo d´anticorpo nel sistema immunitario aumenta la probabilità di avere un accidente cerebrovascolare, una delle principali cause di mortalità in tutto il mondo. Questa scoperta, pubblicata nella rivista Stroke, fa sperare nello sviluppo di un vaccino che possa attivare le difese naturali dell´organismo contro la malattia. La scoperta si deve al progetto Cvdimmune (´Immunomodulation and autoimmunity in cardiovascular disease and atherosclerosis´), finanziato con 2,7 milioni di euro nel quadro dell´area tematica ´Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute´ del Sesto programma quadro (6Pq). Ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia (istituzione coordinatrice del progetto) erano già riusciti a dimostrare che la presenza nel sistema immunitario del corpo umano di alti livelli di un anticorpo noto come anti-Pc riducevano il rischio di arteriosclerosi. Si ha arteriosclerosi quando si formano placche sulle pareti dei vasi sanguigni. Tali placche possono staccarsi e dare luogo ad un coagulo. L´aterosclerosi, che è una forma di arteriosclerosi, è la causa più comune di malattia cardiovascolare. Nello studio in questione, il team di Cvdimmune ha puntato la sua attenzione sugli accidenti cerebrovascolari, ed ha fatto una scoperta simile; le persone con bassi livelli di anti-Pc sono a maggior rischio. Pertanto dei bassi livelli di questi anticorpi naturali, probabile conseguenza di un sistema immunitario ammalato, possono contribuire all´insorgere sia di arteriosclerosi che di accidente cerebrovascolare. La ricerca, che ha comportato lo studio comparativo di 227 vittime di accidente cerebrovascolare con 445 controlli su un arco di 13 anni (tra il 1985 e il 1999), ha anche dimostrato che il nesso tra bassi livelli di anti-Pc e rischio di accidente era particolarmente forte per le donne. Questi risultati aprono la porta a parecchie possibilità. La misurazione dei livelli di anti-Pc potrebbe essere usata dai medici per identificare le persone a maggior rischio di accidente cerebrovascolare, e quelle che soffrono di immunodeficienze. Allo stesso tempo, si schiudono nuove forme di terapia, come l´immunoterapia per esempio. Il direttore dello studio Professor Johan Frosteg†rd ha detto: ´Stiamo esaminando la possibilità di sviluppare nuovi trattamenti immunologici per l´arteriosclerosi e gli accidenti cerebrovascolari, sia sotto forma di vaccino per stimolare le difese immunitarie che d´immunizzazione mediante l´iniezione di anticorpi´. L´organizzazione mondiale della sanità (Oms) calcola che ogni anno 15 milioni di persone in tutto il mondo sono colpite da accidenti cerebrovascolari. Un terzo di queste persone muore, mentre un altro terzo conserva una qualche forma di disabilità permanente. Si pensa che il grande colpevole sia l´alta pressione, che provocherebbe quasi 13 milioni di questi accidenti cerebrovascolari. L´oms stima che in Europa gli accidenti cerebrovascolari mietono in media 650. 000 vittime all´anno. Le campagne anti fumo e le azioni destinate ad abbassare la pressione sanguigna hanno contribuito a ridurre l´incidenza di accidenti cerebrovascolari nei paesi sviluppati. Tuttavia, a causa dell´invecchiamento della popolazione, la minaccia di accidenti cerebrovascolari resta alta in questi paesi. Per maggiori informazioni: Stroke: http://stroke. Ahajournals. Org/ Karolinska Institutet: http://ki. Se/ .  
   
   
MILANO: OSPEDALE SAN CARLO, INAUGURATA ELISUPERFICIE  
 
Milano, 17 febbraio 2010 - Un´elisuperficie dedicata ai voli diurni - destinata a raddoppiare con una seconda piattaforma abilitata ai voli notturni - e il percorso del paziente all´interno del Dea (Dipartimento Emergenza Accettazione) per intensità di cura. Sono queste le due novità di carattere strutturale e organizzativo inaugurate ieri dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, all´ospedale San Carlo di Milano, nel corso di una cerimonia che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell´assessore regionale Romano La Russa, del presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, dell´assessore comunale Gianpaolo Landi di Chiavenna, oltre che del direttore generale dell´ospedale Antonio Mobilia. "L´inaugurazione dell´elisuperficie - ha detto Formigoni - risponde ad un bisogno sentito; questa struttura, tra le più moderne e avanzate, diventa il punto di riferimento per un territorio molto vasto". Formigoni ha sottolineato la "capacità enorme di utilizzo e di crescita" di questa infrastruttura, in grado di garantire un volo ogni 10 minuti e che sarà presto utilizzabile 24 ore su 24 con l´aggiunta di una piattaforma per il volo notturno. "E´ fondamentale - ha aggiunto Formigoni - poter intervenire in tempi rapidissimi. Guadagnare anche solo pochi minuti può essere questione di vita o di morte o consentire comunque un recupero più rapido in caso di traumi gravi. Per questo stiamo lavorando per rendere possibili i voli degli elicotteri in tutta la Lombardia e abbiamo dotato le ambulanze di strumenti in grado di trasmettere dati". Per introdurre ulteriori miglioramenti, nel nuovo piano investimenti di edilizia sanitaria, sono previsti per il San Carlo 20 milioni di euro per adeguamenti strutturali e impiantistici e oltre 2 milioni per impianti fotovoltaici. A questo si aggiunge un´altra serie di lavori previsti - alcuni già in corso di svolgimento - tra cui la riqualificazione del reparto di pediatria per un valore di oltre 3 milioni. "Per migliorare ulteriormente la nostra sanità - ha concluso Formigoni - occorre creare ancora di più una rete, un collegamento, un rapporto tra tutti coloro che sono coinvolti in questo campo come ad esempio tra ospedale e territorio, medici e personale amministrativo, ospedali e Regione". L´assessore Bresciani, ha espresso "riconoscenza e orgoglio per il lavoro che ha portato a inaugurare questa importantissima opera". L´elisuperficie, collocata a fianco del monoblocco ospedaliero, è solo un elemento di una più ampia e profonda riorganizzazione del Dipartimento di emergenza-urgenza dell´ospedale che comprende: l´Ambulatorio dei codici bianchi (quasi 10 mila accessi nel 2009), l´attivazione della Neurochirurgia (oltre 200 interventi dal marzo scorso), il potenziamento della Terapia intensiva con l´attivazione di altre due postazioni per la neurorianimazione (per un totale di 10 letti) per far fronte alle esigenze legate a un´attività chirurgica crescente e sempre più complessa, grazie a 4 sale operatorie nel monoblocco e ad altre 4 nel blocco operatorio del Dea. A completare il blocco dell´emergenza-urgenza, è operativa da poche settimane anche l´Area sperimentale di alta intensità di cura, la vera novità del percorso del paziente all´interno del Dea. Si tratta di un reparto in cui coesistono la medicina d´urgenza e postazioni monitorate da adibire a sub intensiva generale, altre postazioni di stroke unit e altre ancora di sub intensiva pneumologica con le attrezzature per la ventilazione assistita. L´area ha la prerogativa di non essere strutturata in comparti rigidi, bensì estremamente flessibili per consentire, grazie anche all´intescambiabilità del personale che vi opera, un immediato adeguamento di ogni singola postazione all´emergenza che si viene a creare. .  
   
   
IL PANE PUÒ AIUTARE A PREVENIRE LE CARDIOPATIE?  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2010 - La risposta a questa domanda dipende in parte dal frumento usato per fare il pane, afferma un team finanziato dall´Ue che studia l´uso di alimenti a base di frumento integrale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e del diabete di tipo 2. Come sapranno in molti, il pane di frumento integrale è un´alternativa migliore del pane bianco. Alcuni sapranno anche che una dieta di frumento integrale può contribuire al benessere e ad una migliore salute complessiva perché il frumento integrale contiene più fibre, vitamine e minerali. Pochi sapranno tuttavia che un numero crescente di studi sta dimostrando che l´assunzione sia di frumento integrale che di fibre alimentari di cereali può proteggere da quelle malattie croniche che nascono spesso dalle nostre abitudini sedentarie. Lo scopo del progetto Healthgrain (´Exploiting bioactivity of European cereal grains for improved nutrition and health benefits´) è comprendere le attese e gli atteggiamenti dei consumatori e condurre ricerca avanzata sui composti di frumento integrale che proteggono la salute. Lo scopo finale del progetto è quello d´ispirare alimenti sani, gustosi e convenienti che contengano questi componenti protettivi in maggiore quantità e posseggano la capacità di prevenire (o addirittura di contrastare) differenti tipi di malattie. Oltre 40 organizzazioni di 15 paesi europei partecipano al progetto Healthgrain, finanziato con 10,81 milioni di euro nel quadro dell´area tematica ´Qualità e sicurezza alimentare´ del Sesto programma quadro (6Pq). Coordinato dal Technical Research Centre della Finlandia, il progetto ha prodotto alcuni risultati interessanti dal suo inizio nel 2005. Le ultime conclusioni indicano che i vantaggi del frumento integrale non si fermano al suo guscio esterno, la crusca ricca di fibre. La ricerca condotta per Healthgrain da scienziati della svedese Lund University mostra che, al contrario, il pane fatto con farina di segale bianca (ricavata dalla parte interna dei grani di segale) può produrre livelli d´insulina e di zuccheri nel sangue più sani rispetto al pane di frumento con crusca di segale (un´elevata percentuale del pane venduto in molti paesi è fabbricato con farina di frumento e crusca di vari cereali). ´Non sappiamo precisamente perché la segale stabilizzi la curva degli zuccheri nel sangue, ma ci stiamo avvicinando sempre più alla risposta´, ha detto la Dr. Liza Rosén della Lund University. ´Esistono diversi tipi di segale, e non tutti hanno lo stesso effetto´. Il team ha anche scoperto che i partecipanti agli studi sui pasti che avevano consumato grani di segale cotti al mattino erano più sazi e mangiavano significativamente meno a colazione dei partecipanti che avevano mangiato pane bianco. È risultato anche che il pane e i cereali caldi fatti con segale bianca e segale integrale saziavano più del pane di frumento bianco. Attualmente gli scienziati stanno svolgendo un terzo studio sulle qualità di consumo di differenti tipi di segale. Il progetto quinquennale Healthgrain termina nel 2010. I risultati del progetto e le informazioni di base sui prodotti integrali sono disponibili nella pagina web. Per maggiori informazioni: Healthgrain: http://www. Healthgrain. Org/pub/index. Php Lund University: http://www. Lu. Se/lund-university .  
   
   
RESIDENZA PER DISABILI GRAVI: BEREGAZZO, CASA DOMOTICA INAUGURATA DA FORMIGONI  
 
Beregazzo/co, 17 febbraio 2010 - Un esempio di sussidiarietà e di capacità di mettere al centro la persona che deve essere esportato in tutto il territorio. Così il presidente di Regione Lombardia ha definito ieri i moidernissimi appartamenti attrezzati di ogni tecnologia utile per persone disabili, "un intervento innovativo che vede protagonista la cooperativa Sim-patia, già titolare della Rsd di Valmorea che porta il suo nome, e che dopo 10 anni di attività ha scelto di intraprendere la strada della domotica, per ripensare il tema delle residenza per disabili gravi, nell´ottica di un miglioramento sensibile delle loro condizioni di vita, che si traduce in una maggiore autonomia in termini di gestione degli spazi e degli strumenti interni alla casa, ma anche di comunicazione". "Quello che inauguriamo oggi - ha detto il presidente Formigoni - è ancora una volta una realizzazione di assoluta avanguardia nel nostro territorio. Il mio auspicio è che progetti come questo possano essere replicati, perché attuano bene il principio fondamentale della centralità della persona". Tra l´altro, l´ingresso della tecnologia domotica permette di ridurre della metà le spese normalmente affrontate dalle residenze sanitarie assistenziali. Mette le persone in condizione di essere molto più autonome riducendo la presenza fissa di operatori, che diversamente sono chiamati ad assistere i disabili anche nelle esigenze più ordinarie. "La definizione di diversamente abili non è dunque un escamotage retorico, ma descrive una realtà - ha sottolineato il presidente Formigoni - ciascuno ha una propria speciale abilità e spetta a noi fare in modo che questa possa essere realizzata senza fare sentire la dignità menomata neppure per un istante. E´ questa la vera sussidiarietà e la forza di una regione come la nostra, dove i cittadini, quando sentono che una cosa è giusta, si mettono in gioco in prima persona. Ed è proprio per questo impegno diretto che le istituzioni possono allargare il raggio della propria azione. La Lombardia è quella che ha la maggiore attenzione al tema della disabilità, e questo malgrado riceva dallo stato meno risorse di altre Regioni". Il presidente ha poi ricordato l´impegno di Regione Lombardia sul tema della disabilità: "Abbiamo introdotto, a seconda delle varie esigenze e dei differenti gradi di disabilità, la residenza socio-sanitaria per persone disabili (75 Rsd per oltre 3000 posti). Inoltre, si sono moltiplicate negli anni le comunità sociosanitarie, che oggi sono 133 con più di 1100 posti, e i centri diurni per le persone disabili (311 con oltre 6000 posti), strutture che permettono di coniugare opportunamente l´utilizzo del voucher sociosanitario, per consentire una reale libertà di scelta. È cresciuta anche l´attenzione verso i servizi sociali, per esempio i servizi di formazione all´autonomia, i cosiddetti Sfa, 215 servizi su tutto il territorio regionale che raggiungono circa 1. 600 persone e 39 centri socio educativi con 556 posti". .  
   
   
IMPERFEZIONE E CITTADINANZA UMANA AUTONOMIA E DIRITTI NELLA DISABILITÀ  
 
Milano, 17 febbraio 2010 -  In occasione del 1° anniversario della ratifica italiana della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità Spazio Aperto Servizi intende aprire una riflessione collettiva sul rapporto tra diversità e unicità della persona intesa come complessa trama esistenziale di vissuti e di esperienze. La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento Italiano il 24 febbraio 2009, modifica in maniera radicale l’approccio che relega la disabilità nel campo della salute e dell’assistenza caritatevole. Con tale atto viene restituita loro dignità e rispetto riconoscendole come persone con pari diritti all’interno della società, e affermandone la condizione non come fatto privato ma in quanto parte del capitale sociale, e quindi di competenza di tutti. In questa direzione, il progetto La mia casa in quartiere. Lavori in corso! affronta il tema del futuro e dell’autonomia delle persone con disabilità affiancando alle attività di Spazio Aperto Servizi una dimensione di vita micro-comunitaria che consente la progressiva emancipazione dalla famiglia e lo sviluppo delle singole abilità attraverso un’esperienza residenziale. In questa società che fa della bellezza e della prestazione un modello dominante, le persone con disabilità testimoniano che l’imperfezione è elemento connaturato all’uomo, aiutandoci a capire che la diversità è parte della comune ricerca umana di armonia e felicità. E’ possibile parlare di diritti di cittadinanza per costruire attraverso nuovi linguaggi e molteplici conoscenze una cultura dell’inclusione delle persone con disabilità che sappia passare dalla riflessione all’impegno? E possibile un approccio sociale al tema della disabilità che sappia passare dalla gestione dell’emergenza alla progettazione della vita, per trovare e sperimentare insieme alle famiglie percorsi condivisi di crescita e autonomia di bambini, giovani e adulti? Di seguito il programma dell’ incontro che avrà luogo il 25 febbraio h 9,oo - 13,oo presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo Via Romagnosi, 8 Milano. Programma: Proiezione del corto di Fausto Caviglia - Road Movie La sfida dell’armonia. Unicità e inclusione; Claudio Arrigoni giornalista, autore di Paralimpici; Luca Bellini Presidente Fondazione Idea Vita; Giulio Boscagli Assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale della Regione Lombardia; Claudia Fiaschi Presidente Gruppo Cooperativo Nazionale Cgm Welfare Italia; Giampiero Griffo Presidente Disabled People´s International Europa; Giampaolo Landi di Chiavenna Assessore alla Salute del Comune di Milano; Paolo Aliata operatore Ledha - Spazio Residenzialità; Massimo Pagani Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Milano; Vincenzo Russo Direttore Osservatorio nazionale permanente sulla comunicazione e la disabilità della Fondazione Università Iulm; Francesca Savi Presidente Spazio Aperto Servizi; Matteo Schianchi storico, autore di La Terza Nazione del mondo; Monica Villa Programme Officer Area Servizi alla Persona Fondazione Cariplo; Flaviano Zandonai sociologo, segretario Iris Network - Istituti di Ricerca delle Imprese sociali. Sono invitati Letizia Moratti Sindaco di Milano; Roberto Formigoni Presidente della Regione Lombardia; Guido Podestà Presidente della Provincia di Milano. Modera Alberto Fontana membro Cda Fondazione Telethon e Presidente nazionale Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. . .  
   
   
OK DEFINITIVO A CITTADELLA SANITARIA ULSS 9 TREVISO  
 
Venezia, 17 febbraio 2010 - Con due diversi provvedimenti, la Giunta regionale ha dato un notevole impulso allo sviluppo del progetto di Cittadella Sanitaria dell’Ulss 9 di Treviso. Su iniziativa dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, di concerto con il collega ai Lavori Pubblici Massimo Giorgetti, l’Esecutivo veneto ha infatti approvato ieri in via definitiva, definendola “ammissibile e realizzabile”, la specifica proposta avanzata nel novembre scorso dal Direttore Generale Claudio Dario per un importo complessivo di 224 milioni di euro. Lo stesso Sandri ha inoltre portato all’approvazione della Giunta una delibera con la quale la “Cittadella” è stata inserita nel novero dei progetti prioritari del Veneto da finanziare con una quota di 50 milioni di euro, nell’ambito dei fondi nazionali previsti per l’edilizia sanitaria 2010. “Si tratta – sottolinea Sandri – di un importante, direi decisivo passo avanti per la concretizzazione di un’opera imponente come entità realizzativa, ma anche estremamente significativa come modello di sviluppo dell’infrastrutturazione sanitaria non solo trevigiana, ma veneta. Ci siamo trovati di fronte – aggiunge l’Assessore – ad un progetto ambizioso e intelligente, che integra una migliore logistica con l’ottimizzazione di una serie di importantissimi servizi sanitari al cittadino, sia ospedalieri che territoriali. Ed è proprio quest’ultimo – conclude Sandri – l’aspetto che mi piace di più sottolineare: l’intero progetto porterà infatti notevoli benefici per i cittadini ed i pazienti nel loro rapporto con la sanità pubblica trevigiana”. Lo studio approvato dalla Giunta regionale conferma la destinazione futura dell’Ospedale Cà Foncello mediante un primo intervento di realizzazione di un nuovo volume per centralizzare le sale operatorie, 600 posti letto chirurgici, il Dipartimento Materno Infantile; la centralizzazione dei Servizi Diagnostica per Immagini ed Endoscopia, le Terapie Intensive; la realizzazione di un nuovo edificio tecnologico posto in adiacenza al recente polo della logistica. Il piano finanziario per la realizzazione dell’opera prevede altri 11 milioni (9 sono già stati messi a disposizione) a carico della Regione; 50 milioni a carico dei fondi nazionali per l’edilizia sanitaria; 40 milioni a carico dell’Ulss 9; 25 milioni ottenuti da alienazioni patrimoniali; 98 milioni di finanziamento privato. .  
   
   
OSPEDALE DI PESCARA: MUSICOTERAPIA IN GRAVIDANZA  
 
Pescara, 17 febbraio 2010 - Ridurre il numero dei parti cesarei, alleviare le ansie del travaglio e vivere la gestazione in assoluta tranquillità. Sono questi gli obiettivi del corso di Musicoterapica Polivalente in maternità, illustrato il 15 febbraio nella Sala “Figlia di Jorio” della Provincia di Pescara dalla musicoterapeuta Assunta Di Basilico. Alla presenza del vicepresidente del Consiglio provinciale Roberto Pasquali e i consiglieri Camillo Sborgia e Antonella Allegrino, sono intervenuti anche Monica Sablone, ostetrica dell’ospedale di Pescara, e Fabio Trippetti, docente di Musicoterapia presso l’Università “D’annunzio” di Chieti. L’iniziativa, che ha avuto inizio lunedì 8 febbraio, è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio della Provincia di Pescara. Oltre trenta donne sono già iscritte al corso, completamente gratuito, che si svolge presso la divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Civile di Pescara. Le iscrizioni sono ancora aperte. Assunta Di Basilico, organizzatrice del corso, ha spiegato che “attraverso le attività sonoro-musicali l’esperienza della gravidanza diviene più serena. La musica scelta, spesso note di Bach o Vivaldi, è sempre adattata alle caratteristiche della persona, individuate attraverso specifici test. I suoni dell’ambiente in cui il feto cresce contribuiscono in modo determinante allo sviluppo del sistema nervoso. Le partecipanti ci hanno chiesto di proseguire il corso anche dopo il parto ”. L’ostetrica Monica Sablone ha dichiarato che “le donne, con queste attività rilassanti, acquisiscono la tranquillità necessaria per affrontare il parto in modo preparato e consapevole. Si riesce così a raggiungere uno stato di profondo benessere psicofisico e a contenere l’ansia”. Fabio Trippetti, docente di Musicoterapica, ha aggiunto: “Questa metodologia si può applicare sia in ambito patologico che in ambito preventivo. In Italia sono circa 12. 000 i casi di musicoterapica applicata, nello sport, nel mondo della scuola, oltre che nella riabilitazione psicomotoria. Con l’applicazione nella gravidanza si incide sui fattori emozionale della donna favorendo l’equilibrio e la tranquillità in quella fase delicata. Si è anche riscontrato che i bambini imparano a parlare prima” Il consigliere provinciale Camillo Sborgia ha chiosato: “A breve presenteremo una mozione in Consiglio per prolungare questa iniziativa almeno per un altro anno e sono certo che tutti i consiglieri saranno favorevoli. Il nostro obiettivo è ridurre il numero dei parti cesarei che rappresentano un costo rilevante per la collettività”. Infine, la soddisfazione del vicepresidente del Consiglio Roberto Pasquali: “Ringrazio il consigliere Sborgia per questa bella iniziativa. La Presidenza del Consiglio ha accolto con entusiasmo il progetto e ha intenzione di dar seguito a un percorso che intende tutelare la serenità delle donne in gravidanza e dei nascituri. Inoltre, è necessario promuovere queste misure che in parte limitano il ricorso, da noi sempre più diffuso, al parto programmato. Proprio in questi giorni leggevo che in Italia 4 parti su 10 sono cesarei, un tasso quasi doppio rispetto agli altri Paesi europei. Abbiamo oltrepassato il limite stabilito dall’Organizzazione mondiale della Sanità ”. .  
   
   
ARTE, TIZIANO ESPOSTO AL PALAZZO DELLA REGIONE LOMBARDIA ARTBOX CON IL RITRATTO DI GIULIO ROMANO DAL 18/2 AL 21/3 7.500 VISITE ALLA MOSTRA  
 
Milano, 17 febbraio 2010 - Il Ritratto di Giulio Romano di Tiziano Vecellio, un olio su tela di proprietà della Regione Lombardia e della Provincia di Mantova (in deposito presso il Museo Civico di Palazzo Te di Mantova) sarà esposto da giovedì 18 febbraio a domenica 21 marzo nell´Artbox del Palazzo Pirelli, allestito nel contesto dell´evento "La Regione dà luce all´arte". Il capolavoro di Tiziano prenderà, per così dire, il posto del San Benedetto di Antonello da Messina in questo spazio esclusivo, che mette il visitatore a tu per tu con l´opera d´arte. L´artbox ha già ospitato Il Ritratto della contessa Teresa Zumali Marsili con il figlio Giuseppe di Francesco Hayez dal 3 dicembre al 10 gennaio e accoglierà il Ritratto di Carlo Carvaglio di Mario Sironi dal 25 marzo al 25 aprile. Avviata lo scorso 3 dicembre, l´iniziativa "La Regione dà luce all´arte" comprende, oltre all´Artbox, una mostra con 22 capolavori dell´arte rinascimentale e barocca provenienti dal patrimonio degli ospedali lombardi (Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra´ Galgario tra gli altri), aperta gratuitamente fino al 28 febbraio. Dal giorno dell´apertura fino a ieri sono state circa 7. 500 le persone che hanno visitato la mostra e l´Artbox. Molti gli studenti ma numerosi anche i semplici cittadini o i turisti (non solo italiani) che non hanno voluto mancare all´appuntamento con l´arte al Palazzo della Regione. Dal 2 all´8 dicembre inoltre, i quadri della mostra o loro particolari sono stati proiettati sulla facciata del Palazzo Pirelli. "A due mesi e mezzo dall´avvio di questa iniziativa - commenta il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - con la quale abbiamo invitato i cittadini a godere l´arte e la bellezza all´interno di un´altra opera d´arte che è il Palazzo Pirelli, si può già tracciare un bilancio molto positivo. L´alto numero dei visitatori e l´interesse che ha suscitato questo evento ne dimostrano la piena riuscita". "Con questa iniziativa - prosegue Formigoni - abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti un patrimonio di bellezza e di arte di altissima qualità, recuperando i capolavori, spesso poco conosciuti, degli ospedali lombardi. I cittadini hanno dimostrato di condividere e apprezzare il nostro lavoro indirizzato a recuperare e rendere fruibile questa ricchezza, anche in forme nuove". Si tratta di un patrimonio che conta oltre 20. 000 oggetti, di cui 8. 000 dipinti, oltre ad archivi, biblioteche e altri importanti manufatti. Non è la prima volta che il Palazzo Pirelli viene utilizzato per ospitare eventi culturali. Il 4 aprile del 2008 lo stesso Formigoni ha inaugurato una mostra dedicata all´arte degli anni ´50 con le opere provenienti dalla collezione di Domenico Talamoni. A luglio dell´anno scorso, sono state invece ospitate due mostre fotografiche (una dedicata all´acqua e l´altra allo stesso palazzo Pirelli) e, al 26mo piano, una Annunciazione di anonimo del ´500 (due statue in legno dorato e policromo). Il Ritratto Di Giulio Romano Di Tiziano Vecellio - Il capolavoro, pervenuto ai Gonzaga dopo la morte del figlio di Giulio Romano (1562), appare nelle liste predisposte dal mercante tedesco Daniel Nijs per Carlo I d´Inghilterra tra 1626 e 1627. Nella redazione dell´inventario delle collezioni di Carlo I, esistente presso il Victoria and Albert Museum, risulta già correttamente riferito a Tiziano, il cui nome nei successivi passaggi di proprietà non sarà più messo in dubbio. La tela subì numerose peripezie nel corso degli anni. Verso la fine del Settecento viene segnalato a Rossie Priory in Irlanda tra i beni artistici di George, settimo Lord Kinnaird, e lì vi rimase fino all´asta degli stessi, che immetteva il dipinto in un circuito mercantile che attingeva alle raccolte della famiglia filippina Marcos, la cui catastrofe politica consentiva l´intervento congiunto della Provincia di Mantova, della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo che riconsegnava il capolavoro all´Italia. Una volta accertata come veritiera l´identità dell´effigiato e la paternità tizianesca del dipinto, rimase aperto il dibattito intorno alle circostanze, non solo cronologiche, dell´esecuzione del quadro, generalmente datato intorno al 1536. Si giunse a questa conclusione sia per argomenti di ragione stilistica - le consonanze con capisaldi della ritrattistica tizianesca del quinquennio 1536-1540, dal Ritratto di Francesco Maria I della Rovere alla Allocuzione di Alfonso d´Avalos del Prado - sia di ordine esterno collegate alla decisione di Federico Gonzaga d´allestire "in castello", nei nuovi appartamenti ducali, un "camerino" ove fossero esposte le effigi pittoriche di undici imperatori romani. L´impresa aveva avuto inizio proprio nel 1536; in questo caso, se Giulio Romano ne assumeva la responsabilità architettonica e decorativa, già il 10 luglio di quello stesso anno Tiziano si era impegnato ad eseguire "li retratti delli Imperatori", che collocherà nel "camerino" nel 1540 - anno in cui il cadorino è effettivamente documentato a Mantova. .  
   
   
GALLARATE, REGIONE ADERISCE A FONDAZIONE ZANELLA  
 
Milano, 17 febbraio 2010 - La Regione entra a pieno titolo nella Fondazione Galleria d´Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella di Gallarate (Va). La Giunta lombarda, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello, ha infatti approvato una delibera che formalizza l´adesione della Regione (in qualità di "fondatore") alla stessa Fondazione e che destina un contributo una tantum di 50. 000 euro al fondo patrimoniale di dotazione. La Fondazione promuove per statuto la conoscenza delle raccolte artistiche ad essa affidate e ne assicura le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica. Promuove inoltre attività e iniziative di ricerca ed esposizione di tutte le espressioni artistiche e creative, in particolar modo contemporanee, che fanno riferimento sia al variegato mondo delle arti visive sia a quello del design, della moda e dell´artigianato. La galleria è stata fondata nel 1966 con le opere acquisite durante le prime otto edizioni del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate ed è stata diretta fino al 1998 da Silvio Zanella. Oggi può contare su oltre 5. 000 opere tra dipinti, sculture, disegni, ceramiche, opere di animazione e ambientali, libri d´artista, opere multimediali, oggetti e progetti di design, incisioni e serigrafie. .  
   
   
ELEGANTE FEMMINILITÀ ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA MILANO DAL 16 FEBBRAIO AL 1 MARZO 2010  
 
 Milano, 17 febbraio 2010 - Artisti italiani e stranieri provenienti da tutto il mondo parteciperanno alla prima edizione dell’Esposizione Internazionale d´Arte Contemporanea "Elegante Femminilità" che sarà allestita dal 16 febbraio al 1 marzo 2010 presso la Galleria Il Borgo, ubicata in uno dei quartieri più esclusivi di Milano, a due passi dai Navigli e da Porta Ticinese. L’esposizione propone una raffinata e precisa riflessione attraverso le arti visive sui temi di eleganza e femminilità, rivisitati con tecniche e maniere artistiche contemporanee. L’odierna società, improntata ad un esasperato culto delle apparenze, assiste al tramonto dell’eleganza e all’inevitabile apoteosi dell’esagerazione come mezzo di affermazione individuale e strumento di prevaricazione sociale. L’eleganza non è chiassoso esibizionismo, ma silenziosa espressione dell’anima come attestano i sobri motivi floreali di Alessia Zucchi, leggiadri e fluttuanti. La rassegna artistica vuole approfondire questo aspetto di profondità espressiva correlato all’immagine femminile. Mistiche, avvolte nel silenzio della tela, appaiono le figure muliebri di Aby Wabara, artista di origini nigeriane sapiente nel modulare la luce con le zone d’ombra. Un’atmosfera ancestrale anima le donne dipinte da Silvia Carrara come genitrici della terra, straordinari simboli di vita e speranza. I temi di sofferenza e sensualità correlati all’esperienza femminile diventano protagonisti della ricerca artistica della pittrice spagnola Berta Otero che si cimenta nel grande formato con enfasi cromatica, ancor più accentuata dalla frammentazione segnica di Amelia Salladini che si eleva a seducente poesia del colore. Un cromatismo che veicola il significato intimo dell’opera d’arte nel gesto informale di Hayat Saidi, autrice marocchina dalle particolari doti artistiche. Raffinatissima è la pittura su vetro eseguita da Araba, che approfondisce l’iconografia di Maddalena, evocandone le delicate movenze rinascimentali di reminiscenza botticelliana. Armonia e dignità aleggiano nell’omaggio a Civardi proposto da Martina Tapinassi che rinnova la tradizione storico-artistica fiorentina. Nell’eleganza Antica si rifugia anche la pittrice romena Luminita Gall, efficace nell’espressività tonale. Una sezione della mostra è dedicata all’arte scultorea, valorizzata dalla produzione Raku di Nives Guazzarini, che sublima l’imago femminile nella libertà dell’eleganza. Artisti in mostra: Araba; Silvia Carrara; Nives Guazzarini; Martina Tapinassi; Berta Otero; Alessia Zucchi; Aby Wabara; Hayat Saidi; Luminita Gall; Amelia Salladini; Flaminia Quattrocchi. .  
   
   
“QUALE VOLTO PER L’ARTE DONNA?” TRE ARTISTE ALLO SPECCHIO MOSTRA DI PITTURA ALLA PESCHERIA VECCHIA DI ESTE DELLE ARTISTE GABRIELLA CAPODIFERRO, LIBERA CARRARO, ANNA SECCIA. DAL 27 FEBBRAIO AL 16 MARZO 2010  
 
Este, 17 febbraio 2010 - L’avvenimento costituisce uno degli aspetti salienti nell’ambito delle manifestazioni organizzate dal Comune di Este e dall’Assessorato alla Cultura ed alle pari Opportunità che porta il nome “Intorno all’8 marzo”. L’assessore, Elisa Bussi, ideatrice con il suo staff di tale manifestazione ha voluto in questa terza edizione invitare tre artiste accomunate da uno stesso linguaggio stilistico. Ancora di più, ha scelto, di fare incontrare il Veneto rappresentato da Libera Carraro, con l’Abruzzo rappresentato da Gabriella Capodiferro ed Anna Seccia. La Capodiferro e la Carraro condividono, anche, la stessa formazione veneziana pur se avvenuta in anni e maestri diversi. Le tre artiste vantano presenze in qualificatissimi ambiti nazionali ed internazionali e non sono nuove ad esperienze espositive comuni; insieme in tre edizioni della Artefiera di Padova, e dopo questo incontro estense saranno di nuovo insieme a Pescara dal 6 marzo 2010 nella mostra “Presenze e Segni tra la pittura informale ed arte della tradizione”, voluta dalla Soprintendenza Spsae e dal Museo Casa Natale G. D’annunzio di Pescara. In questa sorta di sodalizio culturale a tre, l’assessore Elisa Bussi, ha individuato la motivazione più aderente al progetto che porta avanti da un triennio: far conoscere e riconosce la donna quale portatrice di contributi umani, culturali e sociali altamente qualificati e qualificanti. Dal punto di vista squisitamente artistico-culturale la mostra si pone un quesito molto interessante: “Quale volto per l’Arte donna?”. Le tre artiste si specchiano l’una nell’opera dell’altra per i contenuti stilistici, pur nella varietà delle modalità interpretative. Hanno voluto farsi un’autoritratto sfidando sia l’arte contemporanea che quella della tradizione. Rispondono alla domanda con un altra domanda: “l’identità artistica di ognuna di loro si specchia nell’autoritratto di classica estrazione o nell’operare stesso di ciascuna, nel proprio gesto creativo, nei climi cromatici così diversi ma sempre pregnanti, nei percorsi delle linee e nella aggregazione delle forme?”. Al visitatore la risposta. Alla inaugurazione, sabato 27 febbraio, dalle ore 17 presso la Sede della Pescheria Vecchia in via M. D’azeglio, Este (Pd) presenti le tre artiste, interverrano l’assessore Elisa Bussi, il presidente ed i membri di Italia Nostra - sez di Este, che hanno voluto patrocinare l’avvenimento per l’alto valore culturale artistico delle opere esposte. Gabriella Capodiferro. Nata a Chieti nel 1942, si diploma all’Accademia di Venezia sotto la guida di Bruno Saetti e Carmelo Zotti. Vive e lavora a Chieti. Docente di Disegno e Storia dell’Arte, nel 1987 fonda lo Studio d’Arte Mgc (Movimento del Guardare Creativo), un laboratorio di tecniche espressive frequentato, sotto la sua direzione, da numerosi allievi con cui realizza attività di promozione, incontri e progetti espositivi. La prima personale risale al 1962 all’Aquila. Seguono numerose altre personali, fra cui quelle tenute a Roma, Pescara, Perugia, Terni, Milano, Treviso, Bologna, Padova, Este e Neuchatel in Svizzera. Qualificate le collettive alle quali è invitata, fra cui il Premio Vasto, Il Premio Patini, il Premio Penne, il Premio Sulmona. Nel 1989 Antonio Gasbarrini la inserisce nella mostra itinerante, a cura della Regione Abruzzo, “La Mela di Eva”, mentre nel 1996 espone nella storica rassegna Linee di Ricerca – Omaggio a Licini, tenutasi presso la sala del Bramante a Fermignano. Fra le esposizioni più recenti quella del 2006 al Castello estense a Ferrara, intitolata “Minimalia e naturarte”. Nel 2007 è presente al Xlx Premio Vasto di Arte Contemporanea “In corso d’opera - Itinerari abruzzesi”, a cura di Leo Strozzieri e Maria Cristina Ricciardi e nel 2008 è tra gli artisti invitati al 59° Premio Michetti “I labirinti della bellezza”, a cura di Mauro Calvesi, Anna Imponente ed Augusta Monferrini ed espone a Pescara, alla Casa natale di Gabriele d’Annunzio nella Mostra personale “Sulle tracce di Gabriele d’Annunzio”, a cura di Chiara Strozzieri. Nel 2009 è tra i 21 artisti abruzzesi selezionati dal Soroptimist International Club per la mostra “Sacralità dell’acqua, sacralità di vita”. Il suo Neoinformale, si costituisce come linguaggio non più dissacratore dell’espressione, ma carico di potenzialità di accesso alla vita che si accampa in modo più autorevole e consistente al di là del visibile. Tre storici dell’arte stanno curando una articolata ricognizione critico-artistica dei quasi 50 anni della sua attività pittorica e di promozione culturale. Website: www. Gabriellacapodiferro. It - Libera Carraro. Si forma alla pittura,all’incisione e alla scultura,iscrivendosi alla Scuola Internazionale di Grafica e all’Accademia di Belle Arti di Venezia, seguendo corsi specifici presso l’Accademia di Salisburgo e frequentando gli atelier di diversi artisti europei. Paolo Rizzi scrive dell’artista: tutta la vita di Libera Carraro è stata un’avventura senza soste; l’ansia di vedere è sempre stata pari all’ansia di sperimentare. Per questo la sua produzione artistica è una sorpresa che non cessa mai; una girandola che si volge ad ogni orizzonte possibile. Le schegge di questa avventura (I’avventura di cui parlava Nietzsche: quella di chi parte “senza biglietto di ritorno”) sono davanti ai nostri occhi. Ci riempiono di meraviglia, ci attirano, ci seducono. L’arte d’oggi dev’essere così al di fuori dai manierismi, dalle sofisticazioni come pure dalle forzate coerenze. In questo senso Libera Carraro possiede tutti i connotati giusti: la forza d’impatto del colore e l’eleganza della linea, l’immediatezza persino perentoria del gesto e la dolcezza dell’incanto lirico, la freschezza dell’immagine e la profondità dei quozienti simbolici. Ogni opera obbedisce all’estro e, nel contempo, ad un preciso programma. Che poi la matrice principale sia l’informale, nelle sue varie componenti, questo non è che la conseguenza di una presa di contatto con quanto risponde alle esigenze nel tempo. Ma mai si poterebbe definire Libera neo-informale o post-informale. Le correnti e le tendenze sono superate ogni volta con baldanza. Il che conferma l’appartenenza ad una temperie che, come s’è detto, è più categoriale che storica. Non ci resta che dire: Libera è libera. Assomiglia tutti e a tutto: alla terra come al cielo, al filo d’erba come allo scorrere dell’acqua, all’albero che cresce come alla larva d’un insetto. Ma da tutto e da tutti si stacca… Giorgio di Genova la cita nel quinto volume della Storia dell’Arte del ‘900. Ed. Bora e Ottorino Stefani nel Ii volume di Arte Triveneta dal barocco alle ultime ricerche del Duemila. Website:www. Arteearte. Net/libera. Htm Anna Seccia. Compiuti gli studi artistici, dopo aver frequentato la Facoltà di Architettura, è stata titolare della cattedra di Discipline Pittoriche e Plastiche presso il Liceo Artistico di Pescara; ha arricchito la sua formazione sull’espressività con maestri come Diane Waller, Ma Anad Meera e Arno Stern,. Esperta in art therapy, cromoattivazione, olodanza e ceramica selvaggia da più di venti anni svolge una ricerca innovativa sulle metodologie di insegnamento per lo sviluppo del potenziale creativo attraverso il corpo, il suono, il colore e la materia, che trova il suo sbocco nella creazione del laboratorio di “Artemieutica” e nella realizzazione della “Stanza del Colore” come opera d’arte interattiva sociale che ha lo scopo di stimolare la creatività e la libera espressione del sentire attraverso il colore per la creazione di opere pittoriche collaborative, di grandi dimensioni, con gente comune. Conduce gruppi e training sull’arte ovunque in Italia. La sua ricerca ha riscosso consensi e riconoscimenti con recensioni e inserimenti su riviste e cataloghi d’arte con partecipazioni a prestigiose rassegne, premi ed esposizioni in fiere d’arte come quelle di Bologna, Padova, Bari, New York, Los Angeles. Ha inoltre esposto in musei italiani ed esteri tra i quali: Museo Haus Martfled di Schvlm (Germania), Museo Chiang Kai a Taiwan (Cina), Centro Alfeos El Sabio in El Puerto di S. Maria (Spagna), l’Art Museum di Monaco; Castello Estense a Ferrara, il Castello dell’Aquila, il Museo della Carta a Fabriano; Museo Vittoria Colonna e Museo Casa d’Annunzio di Pescara, Museo delle Scienze Biomediche di Chieti. Tra gli altri hanno scritto di lei: T. Carpentieri, G. Di Genova, M. Venturoli, L. Strozzieri, A. Gasbarrini L. Spadano, L. Tallarico, G. Massimini, P. Rizzi, G. Martucci, M. Vitiello, M. Vinella, V. Cracas, G. Amodio, F. Tedeschi, C. Inzerillo, B. Ceci, C. F. Teodoro, G. Spinelli De Santelena, L. Monaldi, M. D. Storaci, G. Thorel, A. Rubini, A. Zimarino, M. Valleriani. La sua pittura è considerata nei volumi 900 Artisti ed Arte in Abruzzo, a cura della Provincia di Pescara e nel secondo tomo di Generazione anni Quaranta, vol. 6° della Storia dell’arte italiana del 900 di Giorgio Di Genova, mentre riferimenti alla sua attività sono nei cataloghi: del Monaco Art Museum, del Magi ‘900 di Pieve di Cento (Bo), del Museo Artisti Abruzzesi di Nocciano(pe). Website: www. Annaseccia. It .  
   
   
PERUGIA: AL CERP LA MOSTRA "MONDO ALTRO" LA PITTURA ERMENEUTICA DI PIER AUGUSTO BRECCIA  
 
 Perugia, 17 febbraio 2010 - “Mondo Altro” La pittura ermeneutica di Pier Augusto Breccia è la mostra che resterà aperta fino al 7 marzo al Centro Espositivo della Rocca Paolina. L’evento artistico propone l’esposizione di 120 opere (dipinti ad olio su tela e matite su carta) eseguite dal 1980 ad oggi, tra cui alcune di dimensioni monumentali. Accanto a queste sono presenti 50 disegni preparatori per dipinti già realizzati e di prossima realizzazione. “Tutto è nato dall’incontro con l’Assessore alla cultura della Provincia di Perugia durante una mia esposizione a Todi – ha spiegato il maestro Breccia durante l’inaugurazione – per la prima volta un’Istituzione mi ha chiesto di esporre nelle sue sale. Devo dire che ho realizzato un sogno. Tante volte avevo fatto richiesta di esporre le mie opere in questo meraviglioso luogo ma mai nessuno mi aveva dato l’assenso. Questa è la mia 25esima personale, ma esporre al Cerp mi ha dato un’emozione unica e irripetibile. Queste meravigliose stanze accolgono alla perfezione i miei dipinti. Ho allestito questa mostra con l’emozione degli inizi della mia carriera. Io sarò presente tutti i giorni per rispondere a domande e curiosità sulle mie opere”. Curata nei particolari e di grande effetto l’esposizione si snoda nelle sale del Cerp mostrando prospettive e colpi d’occhi unici. “La pittura di Augusto Breccia – spiegano dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Perugia – mi ha subito colpito e vedere oggi questo allestimento mi conferma di aver avuto una intuizione giusta. Lo spazio espositivo del Cerp non è, del suo, né scintillante come la Piazza e il Palazzo che lo sovrastano né, però, cupo e misterioso come il buio sottostante e circostante della Rocca Paolina. Questi locali vivono un po´, come le opere di Breccia, tanto della luminosità sovrastante quanto del buio che fa loro da sfondo, da fondamento storico. Venendo a visitare questa esposizione si scoprirà, che prima ancora di essere una mostra, questa esposizione racchiude in sé l´atto stesso del mostrare”. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19,30. Ingresso libero. .  
   
   
II° BIENNALE D’ARTE DEDICATA ALL’ORO BLU DEL XXI SECOLO DAL TEMA: “I CONTENITORI DELL’ACQUA” L’ARTE IN DIFESA DI UN DIRITTO INALIENABILE.  
 
Castelfranco Emilia, 17 febbraio 2010 - La Ii edizione della Biennale “Ri-creazione”, organizzata dalla Città di Castelfranco Emilia, è dedicata al tema dell’Acqua. Fonte di vita insostituibile per l’ecosistema, l’acqua è patrimonio dell’umanità, un diritto fondamentale, inalienabile individuale e collettivo. Il diritto all’acqua è parte dell’etica di una società civilizzata e di una buona economia che mira al rafforzamento della solidarietà tra i popoli, le comunità, i paesi e le generazioni. La salute dell’uomo, la fertilità delle terre, la facilità dei trasporti, i contatti culturali e sociali dipendono da questa inestimabile risorsa primigenia. Si invitano gli Artisti a progettare e realizzare un contenitore d’acqua come oggetto d’arte dalla nobile funzione: conservare e custodire l’oro blu. L’innovazione e l’originalità si richiede nella forma e nella tecnica utilizzata. Il concorso Ri. Creazione assegna premi per un totale di 3. 000,00 euro e prevede la realizzazione di eventi espositivi presso la sede di Palazzo Piella di Castelfranco Emilia, ed altre sedi espositive della provincia di Modena e Bologna, oltre alla pubblicazione del catalogo della mostra e alla divulgazione delle opere vincitrici tramite un portale internet. Il Concorso presenta tre sezioni: Prima Sezione “Giovani Artisti Emergenti”: dedicata a tutti gli artisti italiani e stranieri, di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Sono ammessi anche elaborati di gruppo; Seconda Sezione “Concorso per le Scuole”: dedicata alle Scuole Secondarie di primo grado e agli Istituti Scolastici Superiori; Terza Sezione “L’arte non ha età”: dedicata a tutti gli artisti ed estimatori dell’arte italiani e stranieri, senza distinzione d’età. Sono ammessi anche elaborati di gruppo; Per partecipare al concorso è necessario presentare entro e non oltre il 1° giugno 2010 (farà fede il timbro postale) un’opera, come definito dall’art. 3, presso il Servizio Cultura del Comune di Castelfranco Emilia, Piazzale Curiel, 28 – 41013. Segreteria Della Biennale cultura@comune. Castelfranco-emilia. Mo. It Per scaricare il bando e la scheda di iscrizione vai sul sito: www. Comune. Castelfranco-emilia. Mo. It .  
   
   
OPTICAL EVENTS GINTARAS DIDžIAPETRIS  
 
Roma, 17 febbraio 2010 - In occasione della prima mostra personale in Italia del giovane artista lituano Gintaras Didžiapetris (1985, Vilnius), unosolo, la project room di 1/9unosunove, si trasforma in una sala di proiezione dal sapore un po’ antico per accogliere la première del film in 16 mm intitolato Optical Events. "Beware of anonymous letters—you may have written them, in a wordless implosion of sleep" John Ashbery “Pensate a questa mostra come ad un diario scritto per essere ritrovato da uno sconosciuto. Senza un particolare ordine di apparizione - le scene sono ordinate come gli oggetti in una stanza, anche se e’ più evidente che si tratta del momento in cui ci troviamo lì dentro in piedi e ci stiamo guardando intorno, nel corpo di una donna che sta per tramutarsi in un segno o in un’idea. Ella si trasforma per diventare introduzione, ma questa stessa azione e’ lenta, e la somiglianza di molti altri pensieri diventa parte della stessa stanza” egli scrisse sul film che non aveva ancora visto. “Come le taches di colore sono affiancate - impressioni differenti appaiono come parte di una stessa realtà. Il film è un mezzo impressionistico. Nell’europa deI Xix secolo i modi in cui i pigmenti di colore si avvicinano per poi completare la loro combinazione solo negli occhi dell’osservatore si ottengono mescolando colori complementari direttamente sulla tela. La riproduzione meccanica va di pari passo con la fotografia pittorica” prosegue il testo. “Penso al testo di T. J. Clark We Field-women su Camille Pissaro: l’espressione ‘optical events’, descrittiva della superficie della tela di Pissarro, sembra racchiudere una versione condensata dei conflitti che hanno attraversato la storia dell’arte moderna. Questa unica combinazione di parole diventa una sorta di specchio attraverso il quale mi sono imbattuto in panorama ben più vasto. Un testo non nasce dal nulla. Questo, per esempio, ha probabilmente le sue origini nelle pagine di un romanzo vittoriano che sta per essere strappato per diventare parte di un collage cubista come pezzo mancante. Che succederebbe se si trattasse di una definizione o descrizione a cui non si dovrebbe mai prestare fiducia? Pensate all’atto di fare supposizioni e, per un attimo, di non avere ragione, dal momento che questa mostra sarà sempre una bugia. Qualcosa di molto più grande – una promessa - giace oltre lo schermo. Quando il film diventa mostra, non c’è schermo. La promessa, allora, si trova al di là della visibilità. Oppure il film è una reliquia che pensa, anche quando l’osservatore è addormentato. ” Gintaras Didžiapetris vive e lavora a Vilnius. La mostra proseguirà fino a sabato 27 marzo 2010. .