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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Marzo 2010
UE, MEDICINE: USCIRE DAL LABIRINTO DEI FOGLIETTI ILLUSTRATIVI  
 
Bruxelles, 18 marzo 2010 - Chi si ricorda le istruzioni impartite dal dottore al momento della prescrizione una certa medicina, e per quanto tempo? Probabilmente in pochi. E quando ci sono dubbi, il foglietto illustrativo non è di grande aiuto. Il Parlamento sta preparando un regolamento per rendere più chiare le informazioni sulle assunzioni di farmaci. Il 4 marzo ne ha discusso con esperti del settore. Il regolamento, proposto dalla Commissione europea, mira a fornire informazioni chiare, comprensibili, e non promozionali, soprattutto sui foglietti illustrativi contenuti nelle medicine e su internet. "Prima dell´uso leggere il foglietto illustrativo": ma serve davvero? Nel seminario del 4 marzo uno dei problemi emersi è la mancanza di leggibilità dei foglietti illustrativi: "Le note contenute nelle confezioni dei medicinali dovrebbero contenere meno informazioni ed essere più comprensibili per i pazienti. E l´informazione dovrebbe essere disponibile anche online", esordisce Frank Ulrich Montgomery, del Comitato permanente dei dottori europei. I deputati pensano a un foglietto semplificato, definito secondo uno standard europeo e con un riquadro informativo chiaro. Per Theo Raynor, professore dell´università di Leeds, "Fino al 50% delle persone che assumono medicinali per un periodo prolungato, non lo fanno secondo la prescrizione del medico. La maggior parte farmaci vengono assunti in casa, quando non c´è il dottore di fianco, per cui tutti hanno bisogno di informazioni chiare". Informazioni non solo dai produttori - Antonio Fernando Correia de Campos, deputato socialista portoghese, afferma che "un´informazione di qualità non può provenire solo dai produttori. Serve il contributo di agenzie nazionali o internazionali". Montgomery si chiede se sia possibile fidarsi interamente delle aziende farmaceutiche: "Io non credo, anche noi medici dovremmo partecipare". Di opinione diversa il rappresentante dell´industria farmaceutica Paul Woods: "è triste che non vi fidiate di noi". Internet: scegliere le fonti - La rappresentante del Forum dei pazienti europei Roxana Radulescu rivela che "il 74% dei pazienti chiedono ai loro medici dove possono trovare informazioni attendibili sul web". D´accordo anche Woods: "E´ assurdo che i pazienti debbano cercare informazioni su siti americani o fonti non attendibili. Serve una soluzione europea". "Moltissimi pazienti e qualche medico cercano informazioni su internet. Può essere un´ottima fonte, ma ci sono anche un sacco di informazioni inaccurate o false. Quello che possiamo fare è migliorare l´informazione su internet", conclude il relatore del Parlamento Christofer Fjellner, moderato svedese. I prossimi passi - Il voto della Commissione Ambiente e Sanità pubblica del Parlamento è previsto per il 21 giugno. Il via libera della plenaria dovrebbe arrivare a settembre. Il regolamento sulle prescrizioni e le informazioni sulle medicine fa parte del "pacchetto farmaceutico" in esame al Parlamento questa. Gli altri due argomenti riguardano i farmaci contraffatti e il controllo sulla sicurezza dei prodotti.  
   
   
LA RICERCA SUGLI ACIDI GRASSI POTREBBE PORTARE ALLO SVILUPPO DI NUOVI TRATTAMENTI PER IL DIABETE  
 
Bruxelles, 18 marzo 2010 - Un team di ricerca finanziato dall´Ue ha scoperto che i vasi sanguigni e i muscoli nel cuore possono regolare l´assorbimento degli acidi grassi, e ha cercato di scoprire come ciò avviene. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature, potrebbero spianare la strada a nuove forme di trattamento per l´accumulo di grasso nei muscoli, che può aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Lo studio è stato svolto nell´ambito del progetto Lymphangiogenomics ("Genome-wide discovery and functional analysis of novel genes in lymphangiogenesis"), al quale hanno partecipato 16 partner e che ha ricevuto un finananziamento dall´Ue di 9 milioni di euro, attraverso l´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq). Gli acidi grassi sono introdotti nel nostro organismo attraverso alimenti come la carne, il pesce e i latticini. Alcuni acidi grassi, tra cui gli omega 3 (che si trovano nel pesce grasso, come sgombro, salmone, tonno e halibut), possono contribuire a ridurre il rischio di ictus e malattie cardiovascolari. Ricerche precedenti avevano dimostrato che un accumulo eccessivo di acidi grassi nei muscoli può contribuire allo sviluppo di insulino-resistenza e di conseguenza del diabete di tipo 2, che colpisce attualmente circa 38 milioni di europei. Per riuscire a trovare modi per controllare la patologia è quindi necessario capire la regolazione dell´assorbimento degli acidi grassi. Fino ad ora, la funzione dei vasi sanguigni nella gestione degli acidi grassi non è stata adeguatamente studiata, sebbene sia necessario il trasporto degli acidi grassi attraverso le cellule delle pareti vascolari affinché si attivi il metabolismo dei muscoli. Il team di ricerca ha studiato una proteina chiamata Vegf-b (fattore di crescita dell´endotelio vascolare B), che trasmette i segnali dai muscoli ai vasi sanguigni. Essi hanno osservato una correlazione tra i livelli di Vegf-b e il contenuto mitocondriale e i livelli energetici dei muscoli. Hanno anche visto che la proteina è in grado di controllare il livello di Fatp (proteine di trasporto degli acidi grassi) nelle pareti vascolari. Il professore associato Ulf Eriksson, che ha guidato il team presso il dipartimento di biochimica e biofisica del Karolinska Institutet in Svezia, ha detto: "I topi privi della proteina Vegf-b o dei suoi recettori nelle pareti dei vasi sanguigni avevano un assorbimento inferiore di grassi nei muscoli e nel cuore, e un minor accumulo di grassi nei diversi tessuti. Invece, abbiamo scoperto che il grasso residuo si accumula nel tessuto adiposo bianco, causando un lieve aumento di peso nei topi". Tuttavia, la scoperta più importante - dal punto di vista della ricerca sul diabete - è stata che i topi privi della proteina Vegf-b (che quindi avevano un assorbimento inferiore di grasso muscolare) presentavano un maggiore assorbimento di zucchero nel cuore. La resistenza all´insulina, l´assorbimento ridotto di zucchero nei muscoli e alti livelli di glucosio ematico sono i segni principali del diabete di tipo 2. Pertanto, i risultati del progetto offrono nuove prospettive per lo sviluppo di nuovi trattamenti per il diabete di tipo 2 e di diverse altre malattie metaboliche. "Esiste una ben nota correlazione tra l´accumulo di grasso nel tessuto muscolare e la resistenza all´insulina e il diabete adulto", ha osservato il professor Eriksson. "Stiamo facendo grandi sforzi per analizzare in che modo possiamo controllare la segnalazione dell´insulina e ridurre il livello di glucosio nel sangue dei topi diabetici, bloccando la via di segnalazione Vegf-b". Hanno anche collaborato allo studio ricercatori dell´Università di Uppsala, dell´Università di Göteborg e dell´ospedale universitario di Sahlgrenska, tutti in Svezia, nonché dell´Università di Kuopio, in Finlandia. Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www.Nature.com/nature/index.html  Karolinska Institutet: http://ki.Se/    
   
   
MONZA: TOUR NEGLI OSPEDALI E´ VERO FEDERALISMO  
 
Milano, 18 marzo 2010 - Un esempio di "vero federalismo" e di "corretta applicazione del principio di sussidiarietà". Luciano Bresciani, assessore alla Sanità della Regione Lombardia, ha definito in questo modo l´iniziativa promossa e realizzata dal presidente della Conferenza dei sindaci dell´Asl di Monza Brianza e sindaco di Seregno, Giacinto Mariani, e dal presidente della Provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi, che li ha portati a visitare i sei ospedali brianzoli (Giussano, Desio, Carate Brianza, Vimercate, Seregno e Monza), dove hanno verificato il livello di eccellenza dei servizi e hanno raccolto idee e esigenze per il futuro. "Il ruolo dei sindaci e delle Province - ha detto Bresciani in occasione delle conferenza stampa in cui è stato fatto il bilancio del tour nei nosocomi - è proprio quello di essere voce del territorio, di cui raccoglie il fabbisogno sanitario". L´assessore ha definito un "importante arricchimento" l´esperienza di Mariani e Allevi. Affrontando i temi più generali della politica sanitaria lombarda, Bresciani ha ricordato che "il nostro sistema è in equilibrio perché ci sono grandi professionisti che lavorano e che hanno saputo decidere come contenere i costi impropri e non togliere soldi dalle tasche dei cittadini". "La priorità che dobbiamo affrontare - ha aggiunto l´assessore - è quella di garantire un´assistenza sanitaria più articolata e diffusa sul territorio, per rispondere adeguatamente all´importanza crescente della cronicità". Oltre a Giacinto Mariani e Dario Allevi, alla conferenza stampa hanno portato i propri contributi anche Marco Mariani (sindaco di Monza), i direttori generali delle Aziende ospedaliere di Desio e Vimercate e San Gerardo, Maurizio Amigoni e Giuseppe Spata, e l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, che ha sottolineato, tra le altre cose, la crescita in qualità della sanità brianzola e delle persone che vi operano.  
   
   
FVG: UN WELFARE DI COMUNITA´´ PER DISABILI  
 
Trieste, 18 marzo 2010 - In considerazione della sostenibilità economica delle risorse è necessario ricercare soluzioni abitative ed organizzative comuni per creare condizioni di vita indipendente per le persone con disabilità. Lo ha affermato l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, al convegno "L´applicazione del Fondo per l´Autonomia Possibile (Fap) e il diritto alla Vita Indipendente nella Provincia di Trieste", che si è tenuto ieri a Trieste. L´incontro - organizzato dall´Associazione I.d.e.a. Onlus in collaborazione con l´Associazione Tetraparaplegici del Friuli Venezia Giulia Onlus ed il Comitato Unitario Provinciale Handicappati - ha come obiettivo quello di fare il punto sull´applicazione del Fap a 3 anni dalla sua introduzione e riflettere sulle prospettive future di sviluppo. Nell´evidenziare il fondamentale e prezioso lavoro svolto quotidianamente dalle associazioni dei disabili, l´assessore Kosic ha ricordato quindi come ci si trova oggi davanti a nuove sfide per quanto concerne l´offerta dei servizi in tale ambito. "E´ necessario intraprendere - ha spiegato l´assessore Kosic - nuove forme di welfare per i disabili: costruiamo meno istituti e più appartamenti, poiché il futuro è rappresentato dal welfare di comunità". "Le risorse per migliorare le condizioni di vita dei disabili nella nostre comunità ci sono", ha affermato l´assessore Kosic, ricordando il notevole sforzo messo in atto dalla Giunta regionale in occasione dell´approvazione della legge finanziaria 2010: i 3 milioni di euro per il Fap e l´aumento da 900 mila a 2 milioni di euro del contributo per il fondo a favore dei disabili gravissimi. All´incontro hanno partecipato, tra gli altri, i consiglieri regionali Franco Codega e Sergio Lupieri, l´assessore provinciale Marina Guglielmi e gli assessori comunali Carlo Grilli (Trieste) e Daniela Pallotta (Duino-aurisina).  
   
   
NON AUTOSUFFICIENTI. 2 MLN EURO A 8 PROGETTI SPERIMENTALI ULLSS VENETO PER FAVORIRE PERMANENZA O RITORNO IN FAMIGLIA COME ALTERNATIVA ACCOGLIENZA IN CENTRI RESIDENZIALI  
 
Venezia, 18 marzo 2010 - Favorire la permanenza in casa o il ritorno in famiglia di persone non autosufficienti in alternativa all’accoglienza nei centri di servizio residenziali sociosanitari. Questo l’obiettivo della deliberazione della Giunta veneta, proposta dall’Assessore regionale alle politiche sociali, che ha approvato 8 progetti sperimentali finanziati con 2 milioni di euro. Il provvedimento si riferisce alla deliberazione n.2573 del 2009 che aveva fornito alle Aziende Ullss gli indirizzi ai quali attenersi ( punteggio Svama, contesto familiare di riferimento, gestione del servizio sociale da parte del comune di residenza) per la predisposizione dei progetti. I piani operativi approvati e finanziati sono: nell’Azienda Ulss n.2 di Feltre alla quale è stato assegnato un contributo di 115 mila euro; nell’Azienda Ulss n.5 di Bassano del Grappa, 273 mila euro; nell’Azienda Ulss n.8 di Asolo, contributo di 144 mila euro; nell’Azienda Ulss n.9 di Treviso, 73 mila euro di contributo; nell’Azienda Ulss n.10 Veneto Orientale, 900 mila euro di contributo; nell’Azienda n.12 Veneziana, un contributo di 100 mila euro; nell’Azienda n.17 di Este, un contributo di 224 mila euro; nell’Azienda n.22 di Bussolengo un contributo di 140 mila euro. L’iniziativa risponde a esigenze reali e ormai diffuse da parte del territorio e punta a fornire risorse ma soprattutto opportunità in più alle famiglie in modo da contrastare un eccessivo ricorso alla residenzialità, considerato che la non autosufficienza è in continuo aumento. In sintesi, i progetti riguardano il potenziamento dei servizi domiciliari, il sostegno alle famiglie con interventi di sollievo o di pronta accoglienza o di consulenza individuale per privilegiare il sistema della domiciliarità rispetto alla residenzialità, interventi di assistenza diurna, o di assistenza domiciliare specializzata a pazienti affetti da demenza, o di contributi economici alle famiglie. I soggetti coinvolti nell’attuazione dei progetti sperimentali vanno dai Comuni, alle associazioni di volontariato e del privato sociale, ai gestori delle strutture residenziali.  
   
   
INAUGURAZIONE DEL CENTRO DIURNO PER L’AUTISMO A BARI  
 
Bari, 18 marzo 2010 - Mercoledì 10 marzo presso la succursale dell’Ipsia “L. Santarella” in via Divisione Acqui nel quartiere Japigia di Bari è stato presentato il centro diurno dedicato a giovani affetti da autismo, realizzato in alcuni locali dell’istituto messi a disposizione dalla Provincia di Bari. L’iniziativa fa seguito alla firma del protocollo d’intesa fra il Comune, la Provincia di Bari, la Asl Ba e la Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici). Hanno partecipato il Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, il Direttore Generale della Asl Ba, Nicola Pansini, Mario Chimenti, Presidente regionale dell’Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), e il presidente della cooperativa Per.la., Gianna Berlingerio, che si occuperà delle attività all’interno del centro. L’iniziativa è finalizzata a far conoscere alla stampa e a tutta la cittadinanza l’attivazione di questa struttura socio - educativa destinata ai giovani affetti da autismo. Nell’occasione sono stati presentati gli eventi che si susseguiranno nei giorni successivi per una raccolta fondi da utilizzare per le attività del centro.  
   
   
A MATERA CONVEGNO ASM SU PRONTO SOCCORSO  
 
Matera, 18 marzo 2010 - Si terrà a Matera, nella sala le Monacelle, nei giorni 19, a partire dalle ore 15.00, e 20, a partire dalle ore 9.00, un convegno sull’”Osservazione Breve Intensiva: attualità e prospettive.” L’incontro è stato organizzato dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e dalla Simeu di Basilicata. “Negli ultimi quindici anni – si legge in un comunicato stampa - si è data una notevole importanza alla valutazione dell’appropriatezza delle prestazioni e durata dei ricoveri; ciò ha determinato una contrazione dei posti letto soprattutto in area medica e la chiusura dei piccoli ospedali. Di pari passo vi è stata una continua crescita degli accessi al Pronto Soccorso (P.s.) con la conseguente nascita del Triage, vale a dire l’assegnazione dei codici e la necessità di “filtrare” i ricoveri”.  
   
   
PRESTAZIONI FISIOKINESITERAPIA: NOTA DELL´ASSESSORATO PUGLIESE POLITICHE SALUTE  
 
Bari, 18 marzo 2010 - In riferimento alle proteste suscitate dall’entrata in vigore dell’art.29 della legge regionale n.4/2010 (cosiddetta Omnibus), relativamente alle prestazioni di fisiokinesiterapia, dall’Assessorato alla Salute ci perviene la seguente precisazione: “Va chiarito innanzitutto che tale articolo di legge è stato approvato all’unanimità (maggioranza e opposizione) dal Consiglio Regionale ed elimina, adeguandosi alla normativa nazionale (Dpcm Lea), le prestazioni che non sono a carico del Servizio Sanitario. “Si tratta, di prestazioni (laser terapia antalgica, elettroterapia antalgica Tens, elettroterapia antalgica diadinamica e ultrasuonoterapia) di dubbia utilità se non addirittura inutili in quanto prive di consolidate evidenze scientifiche che hanno consentito profitti per milioni di Euro in favore di pochi erogatori privati della Regione. “Altre sono, invece, le prestazioni ed i percorsi assistenziali ambulatoriali di riabilitazione e di medicina fisica cura previsti dai Lea ed efficaci per le patologie in questione.”  
   
   
QUATTRO SECOLI DI STORIA DELL’ARTE ITALIANA IN MOSTRA A MERANO  
 
Merano, 18 marzo 2010 - La mostra “Dal Rinascimento al Romanticismo. Le collezioni di Accademia Carrara” è stata inaugurata il 16 marzo 2010, presso il Kurhaus a Merano dal vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, assieme ai rappresentanti del Comune di Merano e di Maria Cristina Rodeschini, direttrice e responsabile di "Accademia Carrara" e Galleria d´Arte Contemporanea di Bergamo che ha messo a disposizione i capolavori in mostra. La grande arte italiana fa capolino in Alto Adige grazie alla collaborazione posta in essere fra il Dipartimento Cultura italiana della Provincia ed uno delle più prestigiose istituzioni culturali nazionali, “Accademia Carrara” di Bergamo. Fino al 9 maggio Bolzano e Merano ospitano due mostre d´eccezione che portano in casa al pubblico locale le opere di grandi artisti italiani del Rinascimento e dei maestri protagonisti di quattro secoli di storia dell´arte rendendole più fruibili anche ai meno esperti grazie ad innovative tecniche espositive. Queste mostre, come ha sottolineato il vicepresidente Tommasini, si inseriscono in una strategia di accesso alle eccellenze culturali da parte di sempre più larghe fasce di popolazione. L’obiettivo indicato è quello di avvicinare costantemente la cittadinanza all’arte e alla cultura. Come ha ribadito: “Vogliamo fornire a tutti gli strumenti per essere protagonisti dello sviluppo della nostra società, ricollegando con ogni occasione possibile la nostra comunità con il grande patrimonio culturale italiano, indicare così al meglio le radici identitarie al gruppo italiano, specie quelle legate ai valori positivi che la grande arte nazionale esprime al meglio. Questo significa parallelamente offrire e un´occasione unica anche ai concittadini di lingua tedesca e agli ospiti di rapportarsi ad un patrimonio tanto amato in tutto il mondo. Aver proposto a Merano un evento di tale portata rientra nel "patto culturale" siglato con la città del Passirio per valorizzare la vivacità culturale che la caratterizza”. La mostra "Dal Rinascimento al Romanticismo. Le collezioni di Accademia Carrara" a Merano presenta una trentina di opere dei maestri di pittura lombardi fra il Cinquecento e l’Ottocento, da Lorenzo Lotto a Pelizza da Volpedo. Nella cornice del Kurhaus viene proposto un viaggio affascinante a tappe attraverso quattro secoli di storia dell´arte; ogni tappa coincide con un ambiente con un nucleo di opere illuminate con dispositivi luminosi a led ed introdotte tematicamente. Il realismo pervade le opere dei grandi interpreti bergamaschi del ritratto, delle vedute e dei paessaggi. Si va da Lorenzo Lotto che nella Bergamo del primo Cinquecento avviò un processo di crescita dell’intera comunità artistica che trova riscontro nelle opere degli artisti bergamaschi Giovanni Cariani, Jacopo Palma il Vecchio e Andrea Previtali. Si passa, quindi, a Giovanni Moroni, specialista del ritratto di personaggi illustri ed anche di altre fasce sociali indagati sotto il profilo umano. Vi è poi un altro maestro del ritratto, Giovan Paolo Lavagna, che improntò le sue opere ad un acuto realismo assegnando alla luce un ruolo rilevante. Nel Seicento bergamasco vengono proposte le opere di personalità quali Carlo Ceresa, maestro nella pittura sacra e nel ritratto caratterizzato da un severo realismo, e Evaristo Baschenis, famoso per le nature morte in particolare quelle caratterizzate da strumenti musicali, specializzazione che fu imitata da altri quali Bartolomeo Bettera. I ritrattisti bergamaschi raggiunsero i vertici europei anche nel Settecento soprattutto nella persona di Frà Galgario ed il ritratto di parata. Sue opere sono presenti in mostra. Con il neoclassicismo si afferma la pittura di paesaggi e di vedute; opere dei suoi interpreti Luigi Deleidi, Pietro Ronzoni e Pietro Benaglio, possono essere ammirate a Merano. Nell’ottocento questo filone viene abbandonato e Giovanni Carnovali detto il Piccio riprende quello della ritrattistica ora con impronta romantica, di cui diviene uno dei maestri più geniali. Con Polizza da Volpedo il ritratto porta allo scavo interiore alla ricerca del senso della vita reale. Opere di questo grande ritrattista attendono i visitattori dell´esposizione "Dal Rinascimento al Romanticismo. Le collezioni di Accademia Carrara". Al pubblico è offerta una visita guidata ogni mercoledì e sabato alle ore 16.00; i contenuti della visita guidata possono essere ascoltati e scaricati direttamente dal podcast del sito della Ripartizione Cultura Italiana www.Provincia.bz.it/accademiacarrara  o http://podcasting.Provincia.bz.it/  Info: tel. 0473 238149, e-mail: info@kurhaus.It  Il Rinascimento con alcuni dei suoi grandi protagonisti quali Botticelli, Donatello, Tiziano, Bellini, Foppa e Borgognone, sarà a Bolzano con l’esposizione “La luce del Rinascimento” allestita presso il Centro Trevi della Provincia, in via Cappuccini 28 a Bolzano, dal 19 marzo fino al 9 maggio 2010. L’inaugurazione si svolgerà domani, giovedì 18 marzo 2010 alle ore 18.00.  
   
   
FLAVIO LUCCHINI THE VOGUE LESSON OPERE 1990/2010  
 
Milano, 18 marzo 2010 - Già vent’anni. Flavio Lucchini fa il punto sulla lunga strada percorsa da quando, nel 1990, ha abbandonato la professione di art director e di protagonista del mondo del fashion per dedicarsi completamente alla ricerca artistica, condotta in modo elegante e personale. Le sue radici professionali, legate alla creazione di Vogue Italia, immerse in quel mondo rarefatto, irraggiungibile, idealizzato, così come veniva rappresentato negli anni 60/70, e poi stilisti, modelle, fotografi, sfilate, alta moda, viaggi, immagini di sogno, l’hanno fortemente influenzato portandolo verso uno stile unico e originale. “Una donna bellissima, un vestito stupendo, un visagista eccezionale, un grande fotografo, dei gioielli straordinari, il parrucchiere più creativo per una immagine destinata a pagine di carta splendida: ecco la ricetta di Vogue per creare il sogno: una donna divina. Non una donna umana, che vive e soffre, ma la odierna versione della Nike di Samotracia, delle dee di Prassitele, Nirone o Policleto. Questo è stato, per tanti anni, il mio mondo. Un luogo di assoluta armonia, dove il fulcro era il vestito, dove il limite era la perfezione.” La trasmigrazione dalle pagine patinate di Vogue, di Amica, di Donna, di Moda, e di tutte le altre riviste create negli anni con l’aureo corollario di mondanità, all’isolamento del suo atelier, concentrato nel riscoprire l’antica passione dell’arte, nello sperimentare, nel “fare”, con le mani coi pennelli con le materie più diverse e, ultimamente, col mouse, quadri, sculture, bassorilievi, digital painting, lo ha portato fin qui. A questa mostra che, in sintesi, ripercorre alcune tappe dei suoi ultimi ventanni, e a un libro “From fashion to art: The Vogue lesson”, scritto con Luca Beatrice, a cura di Gisella Borioli, edito da Skira. “Gli abiti femminili sanno trasmettere bellezza, ironia, aggressività, erotismo e tante altre sensazioni. Sono stati una parte importante della mia vita e non li ho mai considerati dei semplici involucri. Dai divini abiti della haute couture alle minigonne, agli abiti hippy o folk o punk o casual o sexy o, oggi, i burqa, i vestiti hanno “segnato” il tempo e continuano ancora oggi a far capire il mondo che cambia. La “lezione” di Vogue, che io stesso ho creato in Italia, mi ha profondamente condizionato. Passare dal fashion all’arte è stato un atto naturale.” A cura di Luca Beatrice 23/30 marzo ore 16.00-20.00. Vernissage 22 marzo ore 18.00 Art Point, Superstudio Più Via Tortona 27, 20144 Milano  
   
   
VOGA ALLA VENETA: UN’ARTE SPORTIVA DA VALORIZZARE  
 
Venezia, 18 marzo 2010 - La voga alla veneta è una vera e propria arte del muovere e governare le barche esclusivamente con i remi, una tecnica unica al mondo, abbinata a tecnologie elaborate dall’esperienza secolare dei maestri d’ascia, affinata in millenni di civiltà anfibia delle popolazioni lagunari e venete. Per chi non la conoscesse, la voga alla veneta è quella che si pratica stando in piedi, in un equilibrio creato con il remo e l’acqua dalla forza stessa della vogata tramite la “forcola”, uno speciale scalmo sul quale fare leva. Con questa voga, come sanno i turisti, si possono ad esempio condurre barche di undici metri, come sono le gondole, negli stretti canali di Venezia, facendo evoluzioni proibitive anche per imbarcazioni modernissime. Proprio per valorizzare questa antica maniera di remare – ha ricordato l’assessore regionale alle politiche della mobilità – il Veneto ha approvato ancora nel 1999 una legge di “Contributi per il sostegno, la diffusione, la salvaguardia della Voga alla Veneta”, delegando successivamente le relative funzioni alla Provincia di Venezia. Per queste finalità il bilancio 2010 ha messo a disposizione 114 mila euro, che la Giunta veneta, su proposta dell’assessore allo sport, ha impegnato a favore dell’amministrazione provinciale. La somma dovrà essere ripartita per il 70 per cento sotto forma di contributi alle attività svolte dalle società remiere, dai circoli e dalle associazioni del Veneto che hanno come finalità prevalente la pratica, l’insegnamento e la diffusione della Voga alla Veneta. Il restante 30 per cento sarà invece utilizzato per promuovere o contribuire all’organizzazione di manifestazioni inerenti questa modalità di voga.