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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Marzo 2010
LA COMMISSIONE EUROPEA INTENSIFICA LA LOTTA CONTRO LA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI  
 
Bruxelles, 30 marzo 2010 - La Commissione europea ha proposto ieri una nuova normativa per intensificare la lotta contro la tratta degli esseri umani. La nuova proposta contribuirà alla lotta contro la schiavitù moderna assicurando la coerenza delle norme nazionali sui reati e sulle pene, una migliore assistenza alle vittime e un’azione penale più dura contro i criminali responsabili della tratta. La commissaria Malmström, competente per gli Affari interni, ha dichiarato: "Nel Xxi secolo non dovrebbero esserci donne e ragazze ridotte in condizioni di schiavitù sessuale, bambini percossi e maltrattati, costretti a mendicare e a rubare, giovani costretti a lavorare in condizioni spaventose per salari da fame.Questi crimini non sono accettabili in nessuna circostanza. Occorre fare tutto il possibile per fermare i responsabili." Secondo l´Organizzazione internazionale del lavoro, sono 2,45 milioni le persone nel mondo vittime della tratta, la maggior parte a fini di prostituzione (43%) – soprattutto donne e ragazze - o di lavoro (32%). Ogni anno sono diverse centinaia di migliaia le persone vittime della tratta in direzione dell´Ue o all´interno dell´Ue. Le norme proposte oggi dalla Commissione europea obbligheranno gli Stati membri ad intervenire su tre fronti: l´azione penale contro i responsabili della tratta, la protezione delle vittime e la prevenzione dei reati. La Commissione prenderà presto anche le misure necessarie per nominare un "coordinatore antitratta" per rendere più efficace, visibile e coerente la politica dell’Ue in questo campo, per attaccare il fenomeno alla radice e collaborare con i paesi terzi. La proposta ravvicinerà tra loro le normative e le sanzioni penali nazionali e disporrà affinché gli autori del reato siano perseguiti anche se hanno commesso il fatto all´estero. La polizia e le autorità giudiziarie dovranno disporre di strumenti investigativi usati per combattere la criminalità organizzata. Le vittime riceveranno alloggio e cure mediche in modo da potersi ristabilire e da non avere paura di testimoniare contro gli autori dei reati. Riceveranno inoltre consulenza giuridica nel corso dell´intero procedimento, anche ai fini di una domanda di indennizzo. Per fare di più sul fronte della prevenzione della tratta, la proposta prevede azioni volte a sensibilizzare le vittime potenziali circa i rischi che corrono e i funzionari pubblici su come individuare le vittime e occuparsene adeguatamente; chiede inoltre l’applicazione di sanzioni contro chi ricorre al lavoro o alle prestazioni di una persona sapendo che questa è vittima della tratta e istituisce organismi negli Stati membri per monitorare l´attuazione di queste azioni. La proposta odierna sostituirà la normativa attuale, in vigore dal 2002, e si basa su una proposta presentata nel marzo del 2009 (Ip/09/472) che è stato necessario rielaborare a seguito dell´entrata in vigore del trattato di Lisbona. In questo modo la Commissione potrà verificare che gli Stati membri recepiscano correttamente la normativa dell’Ue nei loro ordinamenti e portare dinanzi alla Corte di giustizia i paesi che non lo fanno. La proposta sarà esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei Ministri dell´Ue e, una volta approvata, dovrà essere recepita nelle normative nazionali. Oggi la Commissione ha proposto anche misure contro l´abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA VUOLE SANZIONI PIÙ SEVERE CONTRO L´ABUSO E LO SFRUTTAMENTO SESSUALE DEI MINORI  
 
Bruxelles, 30 marzo 2010 - La Commissione europea ha proposto ieri una nuova normativa che obbliga gli Stati membri ad inasprire le pene per chi abusa sessualmente di minori. La proposta chiede che siano perseguite penalmente attività come il “grooming” (il fatto cioè di stringere amicizia con un minore per poi abusarne) e il “turismo sessuale”, anche se l’abuso è commesso al di fuori del territorio dell’Ue. La Commissione vuole anche che si faccia di più sul fronte della prevenzione e per proteggere le vittime, in particolare affinché i responsabili abbiano accesso a un trattamento personalizzato che eviti la reiterazione del reato. La commissaria europea per gli affari interni Cecilia Malmström ha dichiarato: “Abusare di minori significa perpetrare orrendi delitti contro bambini e adolescenti, marchiandoli a vita. Sfruttare sessualmente un minore significa usare un bambino o un adolescente come un oggetto sessuale arricchendosi sulle sue sofferenze. Scaricare e visionare materiale pedopornografico su Internet determina un aumento degli stupri di minori commessi proprio per produrre quelle immagini. Tutto quel che sarà possibile fare contro questo fenomeno, l’Ue deve farlo e lo farà.” Gli studi rivelano che in Europa una percentuale di minori compresa tra il 10% e il 20% è esposta al rischio di violenze sessuali. Alcune forme di violenza sessuale sono in aumento. Cresce il numero di siti a contenuto pedopornografico e ogni giorno compaiono sul web 200 immagini nuove. Le vittime ritratte sono sempre più giovani e il materiale diventa sempre più esplicito e violento. Il 20% circa degli autori di reati sessuali tende a commettere nuovamente il reato dopo la condanna. La proposta odierna semplificherà la lotta contro questi reati con una serie di iniziative: l’abuso e lo sfruttamento sessuale sono da considerarsi reati gravi, punibili con pene severe in tutta l’Unione, e diventano penalmente perseguibili nuove forme di abuso come il “grooming” (l’adescamento di minori su Internet a fini di abuso), il fatto di visionare materiale pedopornografico su Internet anche senza scaricarlo e l’indurre un minore a posare in atteggiamenti sessualmente espliciti di fronte ad una webcam; i “turisti sessuali” che si recano all’estero per abusare di minori saranno perseguiti una volta tornati in patria; le giovani vittime saranno protette in modo da evitare loro traumi aggiuntivi quando devono rendere dichiarazioni alla polizia e alle autorità giudiziarie o quando devono testimoniare in tribunale, e riceveranno assistenza legale gratuita; ogni colpevole dovrà sottoporsi a un esame individuale e avrà accesso ad un trattamento personalizzato per evitare il rischio di recidiva; l’interdizione del condannato dall’esercizio di attività che comportino contatti con minori dev’essere effettiva in tutta l’Unione e non solo nel Paese in cui è stata pronunciata la condanna; gli Stati membri avranno l’obbligo di provvedere al blocco dell’accessi ai siti web pedopornografici, essendo difficilissimo eliminarli alla fonte, specialmente se il sito è situato al di fuori dell’Ue. Spetterà agli Stati membri decidere come disporre tale blocco, sempre nel rispetto delle garanzie giuridiche. La proposta odierna sostituirà la normativa attuale, in vigore dal 2004, e si basa su una proposta presentata nel marzo del 2009 che è stato necessario rielaborare a seguito dell’entrata in vigore del trattato di Lisbona. In questo modo la Commissione potrà verificare che gli Stati membri recepiscano correttamente la normativa dell’Ue nei loro ordinamenti e portare dinanzi alla Corte di giustizia i Paesi che non lo fanno. La proposta sarà esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri dell’Ue e, una volta approvata, dovrà essere recepita nelle normative nazionali.  
   
   
UE: L’ALTO RAPPRESENTANTE CATHERINE ASHTON PRESENTA PROPOSTE SULL’ORGANIZZAZIONE E SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO EUROPEO PER L’AZIONE ESTERNA  
 
 Bruxelles, 30 marzo 2010 - Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché vicepresidente della Commissione europea, ha presentato i progetti di proposta sull’organizzazione e sul funzionamento del Servizio europeo per l’azione esterna (Seae). Le proposte sono il frutto di ampie consultazioni tra la Commissione europea, gli Stati membri dell’Ue ed il Parlamento europeo. Nel presentare le proposte Catherine Ashton ha dichiarato: “Il trattato di Lisbona offre l’opportunità di sviluppare una politica moderna per il 21° secolo, una politica che vada oltre la tradizionale diplomazia. Il Seae che voglio è un servizio che abbia tutti gli strumenti per elaborare una risposta distintamente europea ai problemi da affrontare, un servizio che rappresenti il meglio che l’Europa possa offrire. Possiamo far valere i nostri interessi soltanto coordinando tutti i diversi elementi della nostra azione esterna.” Le proposte costituiranno la base di ulteriori discussioni con gli Stati membri in vista di una loro approvazione nei termini più brevi possibile. La presentazione di queste proposte fa seguito all’adozione da parte della Commissione della proposta di revisione del regolamento finanziario e alla prima fase della revisione dello statuto del personale. A questo punto, sono sul tavolo tutti gli elementi che consentiranno la creazione del Seae. La Commissione ha autorizzato il vice presidente MarošŠefčovič ad avviare le consultazioni con i rappresentanti del personale sulla base del progetto di proposta. La Commissione adotterà la sua proposta ufficiale tenendo conto degli esiti di tali consultazioni, che avverranno presso tutte le istituzioni dell´Ue. L´adozione del testo definitivo del regolamento di modifica dello Statuto e del Regime del personale spetterà al Parlamento europeo e al Consiglio. Le modifiche allo Statuto e al regime applicabile al personale sono intese a creare le condizioni necessarie per il coretto funzionamento del Servizio europeo per l´azione esterna; consentiranno al personale dei servizi diplomatici nazionali, del Consiglio e della Commissione di lavorare assieme nel nuovo servizio su base paritaria. Grazie al sostegno del commissario per la programmazione ed il bilancio finanziari, Janusz Lewandowski, l´Eeas sarà considerata un´istituzione autonoma sotto il profilo del bilancio, vale a dire che gestirà il proprio bilancio amministrativo, del quale dovrà dare conto al Parlamento europeo. Tuttavia, poiché la regolamentazione vigente prevede che solo la Commissione europea possa dare esecuzione al bilancio operativo dell´Ue (quale quello destinato agli aiuti allo sviluppo), il Collegio dei Commissari ha concordato che i capi delegazione del Servizio esterno in tutto il mondo potranno eccezionalmente gestire le spese di funzionamento a nome della Commissione europea.  
   
   
ELEZIONI IN SUDAN: VERSO LA SECESSIONE  
 
Milano, 30 marzo 2010 - Il 13 aprile prossimo, alle ore 18.00, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Elezioni in Sudan: verso la secessione?" L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano), Segreteria Organizzativa (tel.: 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it/ )  
   
   
AUSTRIA, SEGNALI POSITIVI PER EXPORT  
 
Vienna, 30 marzo 2010 - La crisi nel 2009 ha colpito anche le esportazioni austriache che, dopo anni di sviluppo positivo, sono calate di un quinto, ritornando ai livelli del 2005. Secondo le previsioni della Camera di Commercio austriaca, ci sono tuttavia dei segnali che indicano un probabile cambiamento del trend entro la fine dell´anno. Nel 2010 le esportazioni dovrebbero infatti crescere del 6 per cento fino a oltre 100 miliardi di euro. L´ice rileva che i Paesi attualmente in forte crescita come Cina, India e Brasile non rappresentano ancora importanti partner commerciali per l´Austria: su una quota totale delle esportazioni oltremare del 17 per cento il 7 è diretto rispettivamente verso la Cina e gli Stati Uniti d´America, a fronte dell´83 verso i Paesi europei, dove la crescita è bassa. L´obbiettivo entro il 2015 è quello di aumentare la quota delle esportazioni austriache oltremare al 20 per cento, puntando appunto sul grande potenziale dei Paesi ad alto tasso di crescita - Bric (Brasile, Russia, India e Cina) oltre che sul Nord America. Per quanto riguarda il numero delle ditte austriache esportatrici si mira ad una crescita dalle attuali 40.000 a 50.000.  
   
   
SLOVENIA, FIDUCIA CONSUMATORI IN AUMENTO NEL 2010  
 
Lubiana, 30 marzo 2010 - A marzo 2010 l´indice di fiducia dei consumatori sloveni è calato di 2 punti percentuali rispetto a febbraio 2010, secondo i dati dell´Ufficio di Statistica Sloveno. Nonostante il calo, però, l´indice di fiducia dei consumatori è 11 punti percentuali sopra il livello di marzo 2009 e di 4 punti percentuali sopra la media dell´anno scorso. Il livello di marzo 2010 è lo stesso di dicembre 2009 e ottobre 2009.  
   
   
“EUROREGIONE SENZA CONFINI”: VIA LIBERA DEFINITIVO DALLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO  
 
Venezia, 29 marzo 2010 - Nessun adempimento amministrativo e “burocratico”, imputabile alla volontà della sola Regione del Veneto, rimane più da compiere per arrivare alla nascita del Gect (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) “Euroregione Senza Confini”, che concretizza, in una stabile organizzazione, la storica collaborazione transfrontaliera tra il Veneto e le confinanti Regioni del Friuli Venezia Giulia e della Carinzia. L’approvazione della bozza di Convenzione istitutiva del Gect, promossa dal Presidente della Giunta regionale del Veneto Giancarlo Galan nell’ultima seduta di Giunta, del 26 marzo, rappresenta l’atto conclusivo di un processo che ha visto l’approvazione da parte della Giunta regionale, il 9 dicembre 2009, della bozza di Statuto del Gect “Euroregione Senza Confini” e il conseguente invio formale allo Stato della richiesta di autorizzazione alla partecipazione del Veneto al Gect da parte del presidente Galan. L’approvazione del documento costitutivo del Gect è avvenuta, secondo quanto previsto nell’incontro trilaterale delle Giunte del 17 novembre 2009 a Venezia, dopo scambio di note tra i Presidenti Galan, Renzo Tondo e Gerhard Dörfler con le quali è stata formalmente sancita la volontà delle tre Regioni di addivenire alla costituzione del Gect. In concomitanza alla chiusura della attuale legislatura regionale può dirsi concluso, quindi, il complesso percorso per la realizzazione dell’Euroregione che, dall’originario progetto datato 2005 e conosciuto come “Euroregione Villa Manin”, ha condotto la Regione del Veneto al traguardo della definizione di un’organizzazione di interesse e rilievo comunitario quale il Gect “Euroregione Senza Confini”.  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.marketpress.info/  ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.info   
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.info  
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
Vnadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je  www.marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.info  
   
   
MORATORIA SUI DEBITI DELLE PMI. I DATI AGGIORNATI AL 28 FEBBRAIO E LA LISTA DEI MUTUI AGEVOLATI AMMISSIBILI PER LA SOSPENSIONE  
 
Roma, 30 marzo 2010 - Vengono resi ieri disponibili i risultati al 28 febbraio 2010 sull´applicazione dell´Avviso comune sulla sospensione dei debiti delle Piccole e Medie Imprese. L´avviso è stato sottoscritto dal Ministro dell´economia e delle finanze, l´Associazione Bancaria Italiana e i rappresentanti delle imprese di tutti i settori economici. Le domande di sospensione pervenute al 28 febbraio 2010 sono state circa 153 mila, (+13 per cento rispetto allo stock delle domande pervenute al 31 gennaio 2010), ancora in crescita malgrado l´Avviso sia operativo da diversi mesi. Si ricorda che la data ultima per presentare la domanda di sospensione è fissata al 30 giugno 2010. Tenendo conto dei tempi di istruttoria (circa 30 giorni), sono già state accolte fino a febbraio quasi 114 mila domande per circa 9 miliardi di euro di mutui e leasing sospesi. Inoltre, l´Avviso Comune ha recentemente incluso alcune fattispecie di operazioni di particolare interesse per il settore agricolo nonché è stata ampliata anche ai mutui con agevolazione pubblica, se esplicitamente deliberato dall´Ente erogante. Si allega la documentazione pervenuta nel mese di marzo al Dipartimento del Tesoro da parte degli enti eroganti con la lista delle agevolazioni pubbliche a cui far riferimento. Una precedente lista è stata allegata al comunicato stampa del 2 marzo 2010. Nel complesso, hanno deliberato l´adesione all´Avviso comune un ampio numero di Camere di Commercio e le seguenti Regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria.  
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 30 marzo 2010 - Il Mef, comunica l´ammontare dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell´asta del 30 marzo . - Certificati di Credito del Tesoro decorrenza / scadenza: 1º marzo 2010/2017; terza tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 1.000 milioni di euro a un massimo di 1.500 milioni di euro - Buoni del Tesoro Poliennali decorrenza / scadenza: 15 dicembre 2009/2012; settima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 2.500 milioni di euro a un massimo di 3.500 milioni di euro decorrenza / scadenza: 1º marzo 2010/1º settembre 2020; prima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 4.000 milioni di euro a un massimo di 5.000 milioni di euro  
   
   
PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE II TRIMESTRE 2010  
 
Roma, 30 marzo 2010 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica l´emissione dei seguenti nuovi titoli per il secondo trimestre del 2010: Btp 01/03/2010 - 01/09/2020 Ammontare minimo dell´intera emissione: 12 miliardi di Euro Btp 01/06/2010 - 01/06/2013 Ammontare minimo dell´intera emissione: 9 miliardi di Euro ;Ctz 30/04/2010 - 30/04/2012 Ammontare minimo dell´intera emissione: 9 miliardi di Euro; L´ammontare minimo si riferisce all´intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo. Dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. La data di godimento dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima tranche. Inoltre, durante il secondo trimestre, potranno essere emessi ulteriori nuovi titoli sulla base delle condizioni dei mercati finanziari. Saranno altresì offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli in corso di emissione: Btp 01/12/2009 - 15/12/2012 cedola 2,00% Btp 15/01/2010 - 15/04/2015 cedola 3,00% Cct 01/03/2010 - 01/03/2017 Infine, in relazione alle condizioni di mercato, il Mef si riserva la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali e indicizzati all´inflazione, ivi inclusi titoli non più in corso di emissione, per assicurare l´efficienza del mercato secondario. Per tutte le aste di Btp, Btp€i e Cct il Tesoro utilizzerà la consueta procedura d´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa.  
   
   
SECOND QUARTER 2010 ISSUANCE PROGRAM  
 
Roma, 30 marzo 2010 - The Ministry of Economy and Finance announces that during the second quarter of 2010 the following new securities will be issued: Btp 1st March 2010 -1st September 2020 Minimum final outstanding: 12 billion Euros Btp 1st June 2010 - 1st June 2013 Minimum final outstanding: 9 billion Euros Ctz 30th April 2010 - 30th April 2012 Minimum final outstanding: 9 billion Euros The minimum final outstanding refers to the overall issuance of the bond and therefore it relates to the minimum amount the bond shall reach before being replaced by a new benchmark. The settlement date of the first auction of a new bond may not coincide with the interest accrual date. New bonds, in addition to the above mentioned ones, could be issued during the second quarter, according to market conditions. Further tranches of the following on-the-run securities will be issued too: Btp 12/01/2009 - 12/15/2012 coupon 2.00%; Btp 01/15/2010 - 04/15/2015 coupon 3.00%; Cct 03/01/2010 - 03/01/2017. Moreover, according to market conditions, the Ministry of Economy and Finance reserves the right to reopen medium and long-term instruments, both nominal and inflation linked, including off-the-run instruments, in order to ensure secondary market efficiency. The Treasury will place Btps, Btp€is and Ccts through the usual uniform-price (marginal) auction mechanism and it will discretionally set the price and the issuance amount.  
   
   
ROMA, RIFORME: CUTRUFO, IL POPOLO ELEGGA 150 COSTITUENTI MENTRE BERLUSCONI GOVERNA IL PAESE  
 
Roma, 30 marzo 2010 - Il popolo elegga direttamente i 150 costituenti mentre Berlusconi governa il Paese. A parlare il sen. Mauro Cutrufo, Vicesindaco di Roma, dalle colonne de “Il Tempo”. La strada maestra per riformare la seconda parte della Costituzione è l’Assemblea Costituente. Ne è convinto Cutrufo che spiega: “è fallita la Bicamerale, cosiddetto “patto della crostata” e poi la riforma fatta dal Parlamento 2001-2006, bocciata attraverso un referendum dallo stesso popolo che chiedeva le riforme, tra le quali la riduzione sensibile dei parlamentari e un Parlamento di fatto monocamerale ed un Senato delle Regioni. Queste esperienze ci hanno insegnato due cose: che le riforme non possono essere soggette al populismo e che il Parlamento non riesce a trovare quella sintesi politica necessaria ad ottenere i due terzi del consenso richiesto per le riforme. In un momento come questo, dove si assiste a un allarmante squilibrio di poteri, soltanto attraverso un organo terzo eletto dal popolo si può trovare la giusta serenità per un dibattito politico che arrivi a riscrivere le regole della Costituzione». Alla domanda sul perché approvare il ddl proprio ora, Cutrufo risponde: «Da tempo ritengo che l’unico modo per modernizzare l’Italia sia affidare la revisione della Ii parte della Costituzione a Costituenti che rappresentino gli italiani. Oggi più che mai, con la magistratura che entra ormai in ogni ambito politico e istituzionale, la riforma diventa non solo necessaria ma urgente». Quanto all’elezione dei "costituenti" spiega: «Tutti possono partecipare grazie al proporzionale con la preferenza, anzi, invito i signori Grillo e Santoro a candidarsi per entrare nell’Assemblea Costituente, così che questa possa essere rappresentativa delle istanze di ognuno». «Si tratta di un organo tecnico e politico con tempi ben precisi: un anno con la possibilità di una proroga vincolata al massimo di un altro anno. In due anni, cioè nel 2013, avremmo la riforma della Costituzione, con una nuova forma di Stato e di governo e conseguentemente la legge elettorale relativa. Non solo, proprio per garantire la serenità dei costituenti abbiamo previsto anche l’immunità – aggiunge Cutrufo. Dopo anni che si parla di riforme è arrivato il momento di passare ai fatti e la situazione politica e istituzionale che si è venuta a creare impone un serio e definitivo dibattito sulla strada delle riforme che non possono davvero più attendere».  
   
   
MARCHE: IL DATO DI RIPARTO DEI SEGGI IN CONSIGLIO REGIONALE  
 
 Ancona, 30 Marzo 2010 - La lunga maratona del conferimento del voto è terminata in Regione alle 24.00 di lunedì. Questi i dati definitivi di coalizione e di lista con il riparto dei seggi conseguente: Gian Mario Spacca (coalizione) voti 409.823 pari al 53,17% Erminio Marinelli (coalizione) voti 306.076 pari al 39,71% Massimo Rossi (coalizione) 54.851 pari al 7,11% Pertanto la ripartizione dei 42 seggi riferita alle complessive 1585 sezioni di voto marchigiane risulta essere la seguente: Spacca seggi 25 (di cui Pd 15; Alleanza per l´Italia 1; Alleanza Riformista 1; Udc 3; Verdi 1; Idv 4). Marinelli seggi 15 (di cui 1 il candidato presidente; Lega Nord 2; Pdl 12). Rossi seggi 2 (di cui Rifondazione Comunisti Italiani 1; Sel 1) Composizione consiglio regionale: Consiglieri proclamati, Liste, Circoscrizione - Gian Mario Spacca Presidente della Giunta Regionale; proclamato Eletto Marco Luchetti Partito Democratico Ancona; Fabio Badiali Partito Democratico Ancona; Gianluca Busilacchi Partito Democratico Ancona; Enzo Giancarli Partito Democratico Ancona; Almerino Mezzolani Partito Democratico Pesaro E Urbino; Vittoriano Solazzi Partito Democratico Pesaro E Urbino; Mirco Ricci Partito Democratico Pesaro E Urbino; Gino Traversini Partito Democratico Pesaro E Urbino; Sara Giannini Partito Democratico Macerata; Francesco Comi Partito Democratico Macerata; Angelo Sciapichetti Partito Democratico Macerata; Antonio Canzian Partito Democratico Ascoli Piceno; Paolo Perazzoli Partito Democratico Ascoli Piceno; Paolo Petrini Partito Democratico Fermo; Rosalba Ortenzi Partito Democratico Fermo; Paolo Eusebi Italia Dei Valori Ancona; Luca Acacia Scarpetti Italia Dei Valori Pesaro E Urbino; Paola Giorgi Italia Dei Valori Macerata; Moreno Pieroni Alleanza Riformista Ancona; Luca Marconi Unione Di Centro Macerata; Sandro Donati Italia Dei Valori Ascoli Piceno; Dino Latini Alleanza Per L´´italia Ancona; Valeriano Camela Unione Di Centro Ascoli Piceno; Maura Malaspina Detta Antonella Unione Di Centro Fermo; Adriano Cardogna Verdi Ancona; Erminio Marinelli Candidato Coalizione Seconda Classificata; Giacomo Bugaro Il Popolo Della Liberta´´ Ancona; Daniele Silvetti Il Popolo Della Liberta´´ Ancona; Giovanni Zinni Il Popolo Della Liberta´´ Ancona; Mirco Carloni Il Popolo Della Liberta´´ Pesaro E Urbino; Elisabetta Foschi Il Popolo Della Liberta´´ Pesaro E Urbino; Giancarlo D´´anna Il Popolo Della Liberta´´ Pesaro E Urbino; Francesco Massi Il Popolo Della Liberta´´ Macerata; Francesco Acquaroli Il Popolo Della Liberta´´ Macerata; Giulio Natali Il Popolo Della Liberta´´ Ascoli Piceno; Umberto Trenta Il Popolo Della Liberta´´ Ascoli Piceno; Franca Romagnoli Il Popolo Della Liberta´´ Fermo; Graziella Ciriaci Il Popolo Della Liberta´´ Fermo; Roberto Zaffini Detto Zaffo Lega Nord Pesaro E Urbino; Enzo Marangoni Lega Nord Macerata; Raffaele Bucciarelli Rifondazione Comunisti Italiani Ancona; Massimo Binci Sinistra Ecologia Liberta´´ Ancona .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ELEZIONI REGIONALI, AFFLUENZA DEFINITIVA: AL VOTO IL 68,07% DEGLI ELETTORI. CALO DEL 8,56% : NELLA PRECEDENTE TORNATA ELETTORALE AVEVA VOTATO IL 76,63%.  
 
Bologna, 30 marzo 2010 - In Emilia-romagna per l’elezione del Presidente della Regione e dei consiglieri dell’Assemblea Legislativa ha votato il 68,07% degli aventi diritto, un dato in flessione (meno 8,56) rispetto alle precedenti regionali del 2005 quando si erano recati alle urne il 76,63%. Sul sito ‘Speciale elezioni 2010’ (http://elezioni2010.Regione.emilia-romagna.it/) si possono consultare tutti i dati provincia per provincia. Sempre in diretta sul sito è possibile seguire in tempo reale lo spoglio: inoltre, nelle giornate di oggi e di martedì 30 marzo sarà allestita una sala stampa presso l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-romagna (in viale Aldo Moro 50 a Bologna).
Affluenza Denitiva Elezioni Regionali 2010
Provincia Comuni pervenuti Regionali 2010 Regionali 2005
Bologna 57 su 60 69,45% 78,49%
Ferrara 24 su 26 68,13% 77,79%
Forlì-cesena 27 su 30 68,70% 76,60%
Modena 46 su 47 70,20% 78,11%
Parma 45 su 47 62,79% 72,10%
Piacenza 47 su 48 63,52% 72,03%
Ravenna 18 su 18 71,94% 79,19%
Reggio Emilia 40 su 45 69,97% 78,39%
Rimini 25 su 27 62,43% 71,14%
 
   
   
URPV: LE ASPETTATIVE E LE RICHIESTE DELLE 7 PROVINCE VENETE AL FUTURO GOVERNO REGIONALE  
 
Treviso, 30 Marzo 2010 - Nella sede della Provincia di Treviso, il 24 marzo le 7 Province del Veneto riunite nell’Urpv (Unione Regionale delle Province Venete) hanno presentato un documento congiunto che hanno inviato ai candidati alla presidenza della Regione dove sono riportare le richieste e le aspettative delle Province al futuro governo regionale. Di seguito, il documento firmato: “Avevamo annunciato questo documento a febbraio nell’incontro realizzato dall’Urpv per trattare di Province e federalismo – ha spiegato il presidente dell’Urpv e della Provincia di Treviso – l’abbiamo redatto con l’aiuto del prof. Antonini della Commissione per l’Attuazione del Federalismo, in base anche alle normative delle ultime disposizione del Ministro Calderoli. All’upi nazionale è stato infine prodotto un documento finale da destinare poi alle singole Unioni Regionali perché lo modulassero sul proprio territorio. Ecco allora il documento delle Province Venete che è stato sottoposto ai singoli candidati alla presidenza del Veneto. Si tratta di un documento tecnico, votato dal direttivo, nel quale abbiamo voluto innanzitutto ricordare alcuni passaggi fondamentali che in passato sono rimasti fermi nel rapporto tra le Province e la Regione Qualche esempio? Le competenze sull’attività di Cava, che attendiamo da 28 anni. Quella sull’Urbanistica, che finalmente in questi giorni sta avendo compimento. Oppure il piano dell’Energia, che aspettiamo da 9 anni. Nel documento – continua il presidente – chiediamo essenzialmente queste cose: l’Istituzione del Consiglio delle Autonomie Locali, come vuole l’art. 123 della Costituzione; l’applicazione del Federalismo Fiscale e Demaniale, con la definizione certa di competenza e di entrare per gli enti locali; il contrasto alla proliferazione degli enti “intermedi” come ad esempio le agenzie; trovare con la Regione un accordo per un patto di stabilità territoriale; realizzare una sussidiarietà orizzontale. Il nostro documento non vuole assolutamente creare polemiche o tensioni, anzi – chiude il presidente dell’Urpv – vuole soltanto affermare il ruolo delle Province perché finalmente si possa avviare un rapporto proficuo di lavoro con la Regione” “Con questo documento – ha dichiarato il presidente della Provincia di Belluno – abbiamo voluto affermare alcuni principi riguardanti il ruolo delle Province. Ad esempio la questione del demanio idrico: siamo l’unica Provincia in Veneto ad averlo ottenuto, vogliamo che sia esteso a tutte le altre. Restando nel campo dell’Acqua, mi sono reso conto che, nel mio caso, l’Ato corrisponde territorialmente alla Provincia e, di conseguenza, le competenze potrebbero essere tranquillamente assunte dall’Amministrazione Provinciale. Ecco perché mi preme sottolineare la necessità di eliminare gli enti intermedi e le varie sovrapposizioni. La Provincia che cresce nelle competenze ha le capacità amministrative per offrire un servizio sempre migliore ai cittadini”. “La Provincia svolge un ruolo fondamentale di collante territoriale tra i Comuni, l’avevo già detto quando ero sindaco – ha dichiarato il presidente della Provincia di Venezia – trovo questo documento molto utile, perché presentare alla Regione le problematiche delle varie Province riunite assieme ha sicuramente una forza maggiore di singole iniziative. Basta ragionare sull’utilità delle Province, che ormai è assodata, parliamo ora della definizione delle competenze. Ce ne sono di fondamentali, pensiamo anche alla Polizia Provinciale che ha compiti al momento limitati ma potrebbe essere di maggior aiuto in ambito di sicurezza”.  
   
   
ROSSI È STATO VOTATO DA OLTRE UN MILIONE DI TOSCANI IL CANDIDATO DEL CENTRO SINISTRA AL 59,7%. MONICA FAENZI AL 34,4%  
 
Firenze, 30 marzo 2010 - A mezzanotte, dopo che sono arrivati i dati delle ultime due sezioni di Monteriggioni in provincia di Siena, mancano da scrutinare solo due sezioni a Firenze città. Nelle altre 3.966 sezioni della Toscana lo scrutinio è già terminato. Enrico Rossi, il candidato del centro sinistra sostenuto da Federazione della Sinistra e Verdi, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori e Pd-rformisti toscani, si ferma poco al di sotto del 60%: il 59,7% per la precisione. L´hanno votato 1.054.X996 toscani. Praticamente più di un toscano su tre tra quelli che potevano recarsi alle urne. Monica Faenzi, sostenuta da Pdl e Lega Nord, raccoglie il 34,4% dei voti. Molto più indietro Francesco Bosi dell´Unione di Centro (4,6%), il candidato Alfonso De Virgiliis della Lista Bonino-pannella (0,8%) e Ilario Palmisani di Forza Nuova (0,5%). Ecco il dettaglio dei partiti: Fed. Della Sinistra - Verdi 5,3%, Italia dei Valori 9,4%, Sinistra Ecologia e Libertà 3,8%, Pd - Riformisti Toscani 42,2%, Il Popolo della Libertà 27,1%, Lega Nord 6,5%, Unione di Centro 4,8%, Lista Bonino Pannella 0,6% e Forza Nuova 0,4%. Chi perde e chi guadagna - Il Pdl tiene sostanzialmente i voti di cinque anni fa, almeno guardando le percentuali. Nel 2005 Forza italia e An conquistarono il 28,07%. La Lega Nord moltiplica per cinque i voti che aveva: nel 2005 aveva riscosso l´1,27%. Guadagna qualcosa anche l´Udc (dal 3,66 al 4,8), che nel 2005 aveva corso insieme Forza italia e An sostenendo Antichi. La Federazione della Sinistra e i Verdi mantengono solo un voto su tre: nel 2005 Rifondazione Comunista, che correva da sola, e il Partito dei Comunisti Italiani e i Verdi aveva raccolto il 15,25% dei consensi. L´italia dei Valori vola dallo 0,88 al 9,4%, Alle Europee del 2009 aveva riscosso il 6,78%.&nbs p; Sinistra Ecologia e Libertà si ferma al 3,8, poco sopra il 3,53& conquistato sempre l´anno scorso per le Europee. Nel 2005 non esisteva. Il Pd-riformisti toscani (42,77%) perdono il 6,5 per cento rispetto al 2005, quando ottennero il 48,77%, ma riconquistano qualche consenso in più rispetto alle Europee dell´anno scorso quando si fermarono al 38,7%. Forza Nuova mantiene i voti delle Europee dell´anno corso. La lista Bonino-pannella invece li perde (dal 2,6% del 2009 allo 0,6%). Voto personale - Ci sono elettori che hanno votato solo il candidato presidente e nessun partito che lo sosteneva. Qualcuno magari ha votato il presidente di una coalizione e il partito di un altro. Enrico Rossi ha preso così 133 mila voti in più rispetto alla coalizione “Toscana Democratica”. In questo caso il confronto va fatto sui numeri assoluti e non tanto sulle percentuali: i voti per le liste sono stati infatti quasi 250 mila in meno rispetto a quelli per i presidente. Così Toscana Democratica, che pure ha avuto meno voti rispetto a Enrico Rossi, conquista il 60,7%. Anche Monica Faenzi raccoglie più consensi della sua coalizione: 608.368 voti contro 510.396. Il divario, percentualmente, cresce con Alfonso De Virgiliis (13.882 voti contro 8.398) e Ilario Palmisani (7.974 contro 5.586). Bianche e nulle sono state 55 mila (circa il 2,7%).  
   
   
LA COMPOSIZIONE DEL FUTURO CONSIGLIO REGIONALE TOSCANO COME SI CONTANO I VOTI PER ATTRIBUIRE I 55 SEGGI PREMIO DI MAGGIORANZA VARIABILE. ALMENO UN CONSIGLIERE PER PROVINCIA  
 
Firenze, 30 marzo 2010 - Fino al 2005 qualsiasi lista che avesse superato la soglia di sbarramento, avrebbe avuto almeno un seggio in Consiglio regionale. Il metodo di calcolo da quest´anno è cambiato. Dalla formula Adams si è passati al metodo D´hondt. E così anche i partiti che supereranno la soglia di sbarramento non possono più essere sicuri di eleggere un consigliere regionale. Dipenderà dal numero dei consensi e dal divario di voti rispetto alle altre liste. Peraltro anche la soglia di sbarramento è cambiata, rispetto a cinque anni fa. Nel 2005 era l´1,5% per partiti che correvano con una coalizione che superava il 5% e il 4% per chi era parte di una coalizione che al 5% non arrivava. Chi superava quella soglia, aveva un seggio sicuro. Oggi la soglia di sbarramento è per tutti il 4%. Ma come saranno attribuiti i 55 posti del futuro Consiglio regionale, dieci in meno rispetto a quelli di cinque anni fa? Il primo seggio spetta al presidente della giunta e il secondo al candidato presidente della coalizione che arriverà subito dietro. Premio di maggioranza variabile, premio di garanzie per le minoranze - Le liste collegate al presidente vincente hanno diritto ad un premio di maggioranza, che non è fisso ma variabile (ed eventuale). Se il presidente eletto ha ottenuto meno del 45% dei voti, ai partiti che lo appoggiano spetteranno complessivamente almeno il 55% dei seggi. Se il presidente ha ottenuto più del 45% dei voti, la coalizione avrà diritto al 60% dei seggi (ovvero 32). Se già ne ha ottenuti più del 65, dovrà rinunciare a qualcuno visto che la stessa legge elettorale prevede che alle minoranze spetti almeno il 35% dei seggi. Tradotto in numeri: se ne aveva 35 o 36, ne potrà mantenere solo 34. Prima i candidati del listino, poi quelli delle circoscrizioni - Conteggiati i voti delle coalizioni e dei singoli partiti e stabilito a quanti seggi abbiano diritto, i primi ad entrare in Consiglio saranno i candidati presidente e i candidati dei listini regionali. I seggi che rimangono vanno divisi tra le liste provinciali: in questo caso contano i migliori quozienti. Almeno un consigliere per ogni provincia - C´è comunque anche una clausola di rappresentanza dei territori. Se una provincia dovesse risultare priva di consiglieri (nessuno nelle fila della maggioranza e nessuno in quelle delle minoranze), scatta una procedura di ricalcolo che prevede l´assegnazione di un seggio alla lista provinciale che, in quella circoscrizione, abbia raccolto più voti. Un seggio, a quel punto, verrà tolto alla lista provinciale (dello stesso gruppo) che si era vista assegnare l´ultimo quoziente utile. Sei fai l´assessore, non puoi essere consigliere - Nel 2005 la legge elettorale permetteva ad un consigliere nominato assessore di essere momentaneamente sostituito. Se si dimetteva da assessore, tornava a fare il consigliere. Stavolta non sarà più possibile: se un consigliere viene nominato assessore, dovrà dimettersi e sarà sostituito dal primo de non eletti. Chi sostituisce chi - Per sostituire i consiglieri che si dimetteranno (non solo se nominati assessori) si scorre tra i non eletti della lista provinciale del partito a cui appartiene il consigliere dimissionario. Se il consigliere era candidato nel listino regionale, si scorre in quello (se ci sono non eletti).  
   
   
MASSA CARRARA, ROSSI VINCE IN PROVINCIA CON IL 55,9% MONICA FAENZI SI ATTESTA SUL 38,3 % - AFFLUENZA SOTTO LA MEDIA TOSCANA  
 
Massa Carrara, 30 marzo 2010 - Alla chiusura delle operazioni di scrutinio, la provincia di Massa Carrara decreta la vittoria di Enrico Rossi che raggiunge il 55,9%. Più indietro, al 38,3% si attesta l´avversaria Monica Faenzi. Analoga la distanza fra le rispettive coalizioni: Toscana democratica tocca il 55,9%, mentre la lista di Monica Faenzi Per la Toscana raggiunge il 38,1%. Seguono a distanza gli altri candidati: Francesco Bosi per L´unione di centro con il 4,2%, Alfonso de Virgiliis per la Lista Bonino Pannella con lo 0,9%, Ilario Palmisani di Forza Nuova 0,8%. Le rispettive liste ottengono: Unione di Centro 4,5; Lista Bonino 0,7%; Forza Nuova 0,7%. Così le percentuali di voto dei partiti: Federazione della Sinistra - Verdi 7,7; Sinistra Ecologia e Liberta´ 4,3; Italia dei Valori 9,1; Pd - Riformisti Toscani 34,8. Lega Nord 6,7. L´affluenza dei votanti nel la provincia è stata del 52,7%, molto più bassa di quella toscana, del 61,5%).  
   
   
REGIONALI 2010; PRATO: IL DATO DEFINITIVO  
 
 Prato, 30 marzo 2010 - Ecco il dato completo dello scrutinio nella provincia di Prato (8 Comuni con un t otale di 244 sezioni), territorio che si è aggiudicato la palma della rapidità con cui (poco prima delle 19) è arrivato il dato completo. Per i candidati presidenti: Enrico Rossi ha raccolto 61.324 voti (55,1%); Monica Faenzi 45.008 (40,4%); Francesco Bosi 5.000 (4,5%). Per quanto riguarda i partiti: nella coalizione di “Toscana Democratica” il Pd ha raccolto 38.906 (39,5%); Idv 9.577 (9,7%); Fed Sinistra/verdi 3.307 (3,4%); Sel 2.937 (3%) con un totale, per la coalizione, di 54.727 voti (55,6%). Nella coalizione di “Per la Toscana” Pdl ha raccolto 29.602 (30,1%); Lega Nord 9.622 (9,8%) con un totale, per la coalizione, di 39.224 voti pari al 39,8%. L´udc ha raccolto, come lista, 4.492 voti (4,6%). Per il presidente il complesso dei voti validi è stato di 111.332; 976 le schede bianche (0,8%); 2.468 le schede nulle (2,2%); 12.889 (pari all´11,6%) i voti ai soli candidati. Per le liste il complesso dei voti validi è stato di 98.443. Da notare che, nelle 179 sezioni del Comune di Prato, “Toscana Democratica” ha battuto “Per la Toscana”: 40.345 i voti presi dai partiti di centro sinistra (55,5%) contro 29.016 (39,9%) alla coalizione che sosteneva Monica Faenzi. Nel Comune di Prato l´Udc si è assestato al 4,6% (con 3.353 voti). Come candidati presidenti, Enrico Rossi – nel Comune di Prato - ha battuto Monica Faenzi per quasi 12 mila voti (45.262 contro 33.477 in percentuale il 54,9 contro il 40,6). Come candidato presidente Francesco Bosi, nel Comune di Prato, ha preso 3.718 voti (4,5%).  
   
   
FVG: POR-FERS, 277 MILIONI IMPEGNATI ENTRO 2010  
 
Trieste, 30 marzo 2010 - Ammonta a oltre 300 milioni di euro la dotazione finanziaria del Programma operativo regionale 2007-2013 con cui la Regione Friuli Venezia Giulia ha individuato gli ambiti che beneficeranno del Fondo europeo di sviluppo regionale. L´obiettivo è impiegarne entro il 2010 oltre il 91 per cento (276,8 milioni di euro), afferma l´assessore regionale alle Relazioni esterne e comunitarie Federica Seganti, "a sostegno dello sviluppo della piccola, media e grande impresa, degli enti per la valorizzazione del territorio, della ricerca, dell´innovazione tecnologica dei consorzi industriali e dei distretti, dell´occupazione e quindi della competitività del sistema economico regionale nei confronti del resto dell´Europa". La preparazione del Por-fers è stata complessa "e frutto del coinvolgimento di 7 direzioni e 17 servizi regionali" afferma l´assessore, sottolineando l´impegno degli uffici nell´accelerazione data alla definizione dei bandi che serviranno a garantire l´erogazione dei fondi e ricordando che sarà possibile anticipare alle aziende ed agli enti sino all´80 per cento della cifra concessa, permettendo di superare le difficoltà di accesso al credito bancario. "I fondi per la prossima programmazione ci verranno erogati anche in funzione della velocità con cui impiegheremo e rendiconteremo queste risorse" spiega l´assessore Seganti, notando che, poiché non tutti coloro che avranno accesso ai bandi riusciranno a portare in porto i loro progetti, l´aver lavorato d´anticipo consentirà di far scorrere le graduatorie o ridistribuire i finanziamenti che dovessero rendersi disponibili. Se tutto ciò rende il Friuli Venezia Giulia una regione virtuosa, un altro piccolo primato deriva dalla scelta di comunicare, via e-mail o tramite sms, tutte le notizie relative ai bandi che saranno pubblicati tra aprile e settembre grazie al servizio infoFers, piattaforma di comunicazione integrata a cui si può accedere iscrivendosi gratuitamente attraverso i "banner" inseriti nell´home page ( www.Regione.fvg.it/ ) della Regione. Composta da fondi europei (74.069.674 euro) statali (159.241.249 euro) e regionali (69.690.400 euro), la dotazione del programma è già servita a finanziare, nel 2009, 12 bandi ed un invito per 101.380.291 euro (di questi, i bandi per nuove proposte d´albergo diffuso ed il consolidamento di quelli esistenti scadono il 30 giugno), oltre ad altre iniziative (progetti di ricerca, valorizzazione del patrimonio naturale, messa in sicurezza aree a rischio e infrastrutture di trasporto) per 49.056.894 euro. Il cronoprogramma dei bandi che verranno pubblicati nel 2010 prevede l´impiego di 100,371 milioni di euro ai quali si aggiungono 25,600 milioni di euro, di cui 2,100 milioni sono destinati a progetti di sostenibilità energetica presentati dalle Pmi e a interventi di promozione ed educazione ambientale, 19 milioni allo sviluppo della banda larga nei distretti e consorzi industriali e 4,5 milioni alla realizzazione di servizi informatici avanzati per il sistema del turismo. Per quanto concerne invece gli 11 bandi che la Regione farà partire in aprile, giugno e settembre del 2010, uno sarà pubblicato dalla direzione Ambiente e Lavori pubblici e riguarda l´utilizzo delle fonti energetiche sostenibili e uno dalla direzione all´Istruzione, Formazione e Cultura per la valorizzazione delle strutture teatrali e cinematografiche in montagna. Altri due bandi verranno emanati dalla direzione alle Risorse agricole, naturali e forestali e avranno per oggetto una migliore fruizione delle risorse, la diffusione del turismo sostenibile e l´utilizzo delle biomasse quale fonte energetica, mentre gli ultimi sette saranno pubblicati a cura della direzione delle Attività produttive a favore delle Pmi e di enti ed imprese impegnati nel miglioramento del tessuto urbano.  
   
   
TRA I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: PROGRAMMA CASA, REQUISITI PROFESSIONALI DEI DIRETTORI TECNICI DI AGENZIE DI VIAGGIO  
 
Torino, 30 marzo 2010 -  Il contributo a favore dell’adunata nazionale degli alpini che si terrà il prossimo anno a Torino, il parere favorevole per la realizzazione, nel comune di Trofarello, del progetto relativo all’ampliamento ed adeguamento della barriera per l’esazione dei pedaggi sulla tangenziale sud di Torino, alcune modifiche al Programma Casa, sono tra i principali punti approvati all’ordine del giorno della Giunta regionale che si è tenuta oggi, lunedì 29 marzo. Per sostenere l’adunata nazionale degli alpini, nell’ambito delle iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la Giunta- su proposta della Presidente- ha stanziato un contributo di 1 milione di euro, suddiviso in due tranche di 500mila per il 2010 e di 500mila per il 2011. Su proposta dell’Assessore ai Trasporti, la Giunta ha manifestato parere favorevole alla realizzazione, nel comune di Trofarello, del progetto relativo all’ampliamento ed adeguamento della barriera di esazione dei pedaggi sulla tangenziale sud di Torino, finalizzata all’accorpamento delle barriere di Trofarello e Villanova d’Asti sull’autostrada A21 Torino-piacenza, a condizione che nella stesura del progettoesecutivo e nella realizzazione dei lavori siano recepite alcune indicazioni. Su proposta dell’assessore alla Politiche per la casa, sono state approvate alcune modifiche relative al “Programma Casa: 10.000 alloggi entro il 2012”. Le modifiche riguardano: gli interventi di edilizia agevolata, agevolata sperimentale e agevolata anziani, per i quali sono state fornite precisazioni inerenti ai canoni di locazione e alla loro durata, la restituzione di quota parte del contributo ed il vincolo alla locazione permanente, l’erogazione a saldo in più soluzioni per gli interventi di edilizia agevolata finanziati con il secondo biennio del Programma casa, l’aggiornamento dei massimali di costo degli interventi di edilizia residenziale pubblica, l’acquisto di alloggi ultimati o in corso di realizzazione destinati all’edilizia sovvenzionata, la certificazione della sostenibilità ambientale degli edifici finanziati con il Programma casa. Su proposta dell’Assessore alla Sanità sono state approvate alcune delibere: la procedura operativa per l’indennizzo agli allevatori che hanno subito danni diretti determinati dalla profilassi immunizzante nei confronti della “blue tongue”; la messa a regime del modello della “clinical governance” nel servizio sanitario; le linee guida sul funzionamento delle Unità Multidisciplinari di valutazione delle disabilità (Umvd); Su proposta dell’Assessore al Turismo sono state approvate, in attuazione della legge 15/1988, le modalità per l’accertamento dei requisiti professionali dei direttori tecnici di agenzie di viaggio; Su proposta dell’Assessore al Commercio, è stata approvata la sperimentazione per le autorizzazioni temporanee rilasciate dai Comuni per la partecipazione alle attività di vendita nei mercati dell’usato e dell’antiquariato minore, con la creazione di un software dedicato all’attività di monitoraggio e statistica; Su proposta dell’Assessore alle Opere pubbliche, sono stati approvati i criteri e le modalità per la concessione dei contributi per la rilocalizzazione di abitazioni private distrutte o non utilizzabili nei Comuni di Ceresole, Gravere, Mango e Prali, in seguito agli eventi atmosferici dei mesi di novembre e dicembre 2008.  
   
   
CONVEGNO ANCI-FEDERSANITA´  
 
Villa Manin, 30 marzo 2010 - A che punto è nel Friuli Venezia Giulia la situazione relativa a "Salute, sicurezza sul lavoro e qualità degli appalti pubblici"? Una risposta ha tentato di darla il convegno svoltosi ieri a Villa Manin per iniziativa di Regione, Anci e Federsanità a due anni dalla costituzione del Forum permanente su "Lavoro: qualità e sicurezza" istituito dal protocollo d´intesa che quegli stessi organismi e l´Upi hanno siglato con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. I lavori sono stati conclusi dagli assessori regionali all´Ambiente e lavori pubblici, Elio De Anna, e alla Salute, Vladimir Kosic. Tra le richieste rivolte alla Regione emerse da relazioni e interventi - di esperti, amministratori pubblici, rappresentanti delle parti sociali - un sempre maggior impegno sulla formazione dei lavoratori, che significa anche prevenzione; dare attuazione ai progetti previsti dalle norme in argomento; istituzione di un nucleo tecnico-legislativo per affiancare le amministrazioni locali nella stesura di bandi per l´appalto di opere pubbliche; la istituzione di un tavolo per verificare i ritardi nell´avvio dei cantieri delle opere sportive e delle misure anticrisi finanziate dalla Regione. Articolato sul lato della sicurezza l´intervento dell´assessore Kosic, secondo il quale sul piano della prevenzione "la Regione sta lavorando alacremente con nuovo personale e risorse per i Dipartimenti. Ma l´importante è un´analisi continua della situazione su dati sempre aggiornati". "Operare per la salute e la sicurezza - ha continuato - significa fare formazione, ma bisogna uscire dalla logica della negazione del pericolo: bisogna imparare a vederlo e a riconoscerlo. Le norme ci sono e sono severe: ciò che ancora manca è la cultura della prevenzione, che riguarda sia i datori di lavoro che i lavoratori stessi; serve rispetto delle regole e assunzione di responsabilità da parte di ognuno; servono tecnici della prevenzione preparati e affidabili e per questo stiamo lavorando con le Università". Infine Kosic ha annunciato che il 7 aprile prossimo sarà presentato l´Atlante delle malattie professionali. Sulla necessità che le regole di sicurezza vadano rispettate è stato ovviamente d´accordo anche l´assessore De Anna, che è andato oltre chiamando in causa anche le organizzazioni sindacali: "che cosa fanno - ha chiesto - se un lavoratore non rispetta le regole?". De Anna si è quindi soffermato sugli appalti lamentando che se un progetto di un´opera pubblica prevede una spesa "x" non è poi possibile che venga appaltato con un ribasso d´asta molto elevato: "o il progetto era sbagliato o i lavori vengono eseguiti male e non sempre gli enti locali, specie i più piccoli, hanno la possibilità di controllare". "Molto meglio - ha affermato - pensare allora alla regola della ´offerta economicamente più vantaggiosa´: su di essa la Regione preme e la inserirà nella prossima legge sulle manutenzioni (anche se è probabile un conflitto col governo). In tal modo si dovrebbe migliorare la situazione degli appalti pubblici".  
   
   
BOLZANO: ANDAMENTO DEMOGRAFICO - 4° TRIMESTRE 2009 - ASTAT  
 
Bolzano, 30 marzo 2010 - L’istituto provinciale di statistica Astat informa che al 31.12.2009 risiedevano in provincia di Bolzano 503.434 persone, 1.106 in più rispetto al trimestre precedente. A fronte di un saldo migratorio positivo di 804 unità si registra un saldo naturale tendenzialmente in diminuzione. Il tasso di natalità è sceso a 10,4 nati per 1.000 abitanti, il tasso di mortalità è salito a 8,0‰. Il tasso di nuzialità si è attestato a 2,5 matrimoni ogni 1.000 abitanti.  
   
   
FVG: ELABORATI DATI SU ANDAMENTO PREZZI AL CONSUMO  
 
Trieste, 30 marzo 2010 - Il Servizio statistica della Direzione Centrale Programmazione, risorse economiche e finanziarie, coordinato dall´Assessore alle finanze Sandra Savino, ha elaborato i dati relativi all´andamento dei prezzi dei beni di consumo in Regione Friuli Venezia Giulia, indicatore chiave per il monitoraggio dello stato della crisi economica regionale. A febbraio il tasso di inflazione è risultato pari all´1,5%: l´aumento dei prezzi si è rivelato particolarmente elevato nella provincia di Trieste (+2,4% su febbraio 2009); Udine e Pordenone hanno registrato rispettivamente valori dell´1,4% e 1,1%; mentre è piu´ contenuto a Gorizia che presenta un aumento limitato allo 0,6%. Nei primi mesi dell´anno gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei settori dei trasporti (+5,7% a febbraio), bevande alcoliche e tabacchi (+3,8%), istruzione (+2,2%) e servizi ricettivi e di ristorazione (+2,1%). Una variazione nulla si è registrata nei capitoli relativi alle comunicazioni e ai prodotti alimentari e bevande analcoliche; negativa solo nel capitolo abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,5%). Scendendo al dettaglio di alcuni prodotti di largo consumo, l´inizio del 2010 non ha portato una diffusa crescita dei prezzi rispetto al dicembre 2009. Il prezzo di una tazzina di caffè espresso al bar è rimasto inalterato, oscillando tra una media di 0,87 euro della provincia di Gorizia allo 0,92 euro della provincia di Trieste. Stabili anche i prezzi dei beni di consumo primario, selezionati come indicativi dell´andamento dei consumi, quali un litro di latte (da un minimo di 1,13 euro a Gorizia a un massimo di 1,44 a Pordenone), un kg. Di pane (da un minimo di 2,82 euro di Trieste a un massimo di 3,63 a Gorizia) e un kg. Di carne bovina (da un minimo di 12,07 euro a Gorizia a un massimo di 17,00 a Udine). In parziale aumento invece il biglietto di trasporto urbano passato a Trieste da 1,05 euro a 1,10 e nelle altre tre province da una media di 1,03 euro a 1,05. Passando all´analisi annuale, il 2009 si è chiuso con un´inflazione media annua pari a 0,7% in Friuli Venezia Giulia e a 0,8% in Italia. Gli aumenti più elevati rispetto al 2008 si sono registrati nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+3,6%), servizi ricettivi e di ristorazione (+2,7%), mobili, articoli e servizi per la casa (+1,6%). Sono diminuiti, invece, i prezzi dei prodotti appartenenti ai capitoli abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-3,4%), comunicazioni (-1,0%) e trasporti (-0,6%). Tra i capoluoghi di provincia, Trieste spicca per gli aumenti, nel corso del 2009, dei prezzi di Servizi sanitari e spese per la salute, abbigliamento e calzature, prodotti alimentari e bevande analcoliche, mobili, articoli e servizi per la casa. Pordenone è l´unica città in cui sono diminuiti i prezzi di abbigliamento e calzature e sono aumentati quelli dei trasporti; Pordenone registra inoltre l´aumento più elevato, tra i capoluoghi regionali, nel capitolo Servizi ricettivi e di ristorazione. Gorizia è la città in cui sono cresciuti di più i prezzi del capitolo istruzione e l´unica a registrare una variazione negativa per servizi sanitari e spese per la salute.  
   
   
BOLZANO: SEDUTA DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI IERI, FRA I TEMI RIDUZIONE DELLE SPESE - TUTELA DELLE ACQUE NELLE STAZIONI DI SERVIZIO  
 
Bolzano, 30 marzo 2010 - Amministrazione - Di seguito alcune delle decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta di oggi (29 marzo) e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa. Piano di sviluppo della Provincia - La giunta provinciale vuole stringere i tempi per il nuovo piano di sviluppo e coordinamento territoriale. "Si tratta delle direttive che ci indicheranno la strada che vogliamo intraprendere nei prossimi 10-15 anni - ha spiegato Durnwalder - che ci daranno gli obiettivi da fissare e le strategie per raggiungerli. Abbiamo affidato un preciso incarico all´Eurac, ma in questi due anni non abbiamo ricevuto nessuna proposta: entro settembre dovrà essere sottoposta alla giunta la prima bozza concreta del progetto, che servirà come base di discussione su cui lavorare per portare la relativa legge all´esame del Consiglio provinciale entro la fine del 2010". Programma di riduzione delle spese - L´esecutivo di Palazzo Widmann, durante la seduta odierna, ha ricevuto i primi responsi della commissione di controllo sul programma di riduzione delle spese da parte della Provincia. "L´organo - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - è stato insediato all´indomani della definizione del patto di stabilità, e ha il compito di verificare l´effettiva contrazione delle spese da parte della pubblica amministrazione. I primi risultati sono positivi: gli obiettivi sono stati rispettati, e anche in futuro contiamo di andare avanti su questa strada puntando ancora sul taglio delle consulenze e sulla riduzione del personale". Entrando nei dettagli, le spese per consulenze esterne risultano essere passate, dal 2008 al 2009, da 12,9 a 11,8 milioni di euro, mentre la riduzione del personale, nel corso degli ultimi 4 anni, è stata di 325 unità, dunque superiore all´obiettivo di 300 dipendenti in meno fissato dalla Provincia. Riscontri positivi anche per quanto riguarda la liquidazione elettronica dei pagamenti, l´informatizzazione, le spese per trasferte (da 7,4 a 6,8 milioni in un anno) e i costi sostenuti per le auto di servizio, che d´ora in avanti verranno acquistate con la formula del leasing. Tutela delle acque nelle stazioni di servizio - Scadevano il 26 marzo i termini per l´adeguamento degli impianti di rifornimento di carburante rispetto alle disposizioni sulla tutela delle acque. In sostanza, sulla base di un decreto del Presidente della Provincia, le cisterne di olii e carburanti presenti all´interno delle stazioni di servizio, dovevano essere dotate di un doppio fondo e di una doppia parete per limitare al minimo i rischi di fuoriuscita di liquidi molto pericolosi dal punto di vista dell´inquinamento ambientale. "Su 150 stazioni di servizio presenti in Alto Adige - ha spiegato Durnwalder - 137 hanno effettuato gli interventi richiesti, mentre le restanti 13 non hanno ottemperato ai propri obblighi. La Provincia ha ricevuto la richiesta di una proroga di due anni, ma abbiamo dato risposta negativa in quanto non sarebbe stata una mossa corretta nei confronti di chi ha investito denaro per adeguare il proprio impianto rispettando i termini previsti". Le sanzioni previste per le stazioni non a norma variano da un minimo di 150 a un massimo di 3mila euro. "Alla prima irregolarità - ha aggiunto il governatore altoatesino - verrà applicata la sanzione minima e verrà prescritto un termine entro il quale adeguare l´impianto". Radio e Tv private - L´ambiente delle radio e delle televisioni private è in subbuglio, da qualche settimana, per il concreto rischio di un taglio dei contributi statali, elargiti principalmente sottoforma di rimborso spese. La giunta provinciale ha deciso di venire incontro agli editori locali garantendo, in caso di effettiva attuazione del provvedimento governativo, una forma alternativa di finanziamento. "Le modalità sono ancora da valutare - ha precisato Durnwalder - ma possiamo assicurare l´impegno in questo senso da parte della Provincia". Cooperazione allo sviluppo - La giunta provinciale ha dato il via libera al programma di massimo, per l´anno 2010, degli interventi di cooperazione allo sviluppo. I fondi impegnati ammontano a 2milioni di euro, il 20% dei quali potranno essere utilizzati per campagne informative e di sensibilizzazione. "Per quest´anno - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - concentreremo i nostri interventi in Africa, Europa dell´Est e America del Sud. Il piano dovrà ora passare al vaglio della commissione di valutazione, e solo in una fase successiva ci sarà la definizione precisa dei progetti da finanziare. Resta ferma la necessità che, ogni progetto, debba avere un partner altoatesino e uno del paese a cui vengono destinati i fondi". Riforma scolastica - Parere positivo, da parte della giunta provinciale, alla bozza del disegno di legge sulla riforma della scuola secondaria. "Si tratta di una legge-cornice - ha precisato il governatore altoatesino - che indica quali tipi di scuole e istituti saranno operativi in Provincia di Bolzano, ma che non entra nel dettaglio per quanto riguarda la distribuzione degli stessi sul territorio". La Provincia di Bolzano ha l´obbligo di approvare il proprio disegno di legge entro 6 mesi dall´entrata in vigore della riforma nazionale, attualmente all´esame della Corte dei conti. La bozza di ddl approvata oggi dalla giunta verrà sottoposta alla consulta dei comuni, agli organi scolastici e alle organizzazioni sindacali, ed entro la fine dell´anno dovrebbe essere presentata in Consiglio provinciale. Convenzione Provincia-fraunhofer - E´ stata sottoscritta la convenzione con l´Istituto di ricerca Fraunhofer per l´apertura di una sede operativa in Alto Adige. La Provincia s´impegna a mettere a disposizione 3,4 milioni di euro nel giro dei prossimi 3 anni, e per il 2010 la somma assegnata è stata di 1,394 milioni di euro. Con un budget annuale per la di 1,4 miliardi, 40 sedi in Germania e 15mila ricercatori, l´Istituto Fraunhofer è all´avanguardia mondiale nel campo della ricerca applicata, e conta solo a Stoccarda 25 laboratori dove vengono ricreate le condizioni per sperimentare le nuove tecnologie. Tv digitale - Con l´avvento della Tv digitale si sono moltiplicati anche in Alto Adige i programmi a disposizione degli utenti, frutto delle nuove possibilità offerte dalle moderne tecnologie. Con il passaggio dall´analogico al digitale si sono poi "liberati" ulteriori canali, che dovranno essere occupati nei prossimi mesi pena la perdita delle frequenze. La giunta provinciale ha dunque deciso di assegnare i nuovi spazi ai programmi in Hd della tv di stato austriaca Orf 1 e Orf 2, al progetto franco-germanico Arte, al primo canale della Bbc e all´emittente svizzera Srg che trasmette in quattro lingue. "L´ultima frequenza a disposizione - ha spiegato Durnwalder - la teniamo libera per la creazione di un canale locale di informazioni di vario genere, dedicato ai turisti ma non solo. Vi potranno trovare spazio tanti temi: dall´offerta culturale alle previsioni meteo".  
   
   
FIRENZE: DONNE SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLI DEI PROPRI DIRITTI ECCO IL RESOCONTO DELLE ATTIVITÀ DELLA CONSIGLIERA DI PARITÀ PER IL 2009  
 
Firenze, 30 marzo 2010 - Il 2009 per la Consigliera di Parità, della Provincia di Firenze, si chiude con una nota positiva ed una negativa: “C’è senz’altro una grande soddisfazione per i risultati raggiunti – fa sapere Maria Grazia Maestrelli – ma il lavoro da fare è ancora molto e le risorse del fondo diminuiscono in modo significativo di anno in anno”. L’attività del 2009 contro le discriminazioni si è concentrata soprattutto su 19 casi (7 relativi a problematiche connesse alla maternità e gli altri relativi a licenziamenti, sospensioni del rapporto di lavoro e problemi di flessibilità e progressione di carriera). Sono emersi anche 5 casi di molestie verbali e fisiche. I disagi lavorativi legati all’essere donna si sono rivelati ancora piuttosto diffusi nel settore privato (14 casi) ma presenti anche nel pubblico (5). Le segnalazioni di problematiche su luoghi di lavoro sono arrivate soprattutto da aziende di grandi dimensioni (12 casi). Le fasce d’età più colpite sono dai 31 a 40 anni (ben 10 casi) e dai 41 ai 50 anni (6). Fra i tanti casi affrontati dalla Consigliera 2 episodi di licenziamento post-maternità sono stati risolti mediante un’intesa. Si sono poi ottenuti buoni risultati attraverso il colloquio con le aziende sia nel caso di una dipendente madre con problemi di flessibilità di orario che in occasione di demansionamento. Per due episodi di trasferimento negato e di molestie fisiche e minacce il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine. Il secondo caso è passato in sede penale. 6 i procedimenti ancora aperti, uno di questi interessa un ente previdenziale nazionale. “Questo ente –spiega Maestrelli – calcola l’indennità spettante alle lavoratrici madri in congedo obbligatorio (l’80% dello stipendio a pieno regime) sulla base imponibile determinata ai fini fiscali, escludendo così diverse voci che compongono lo stipendio del settore”. L’ufficio della Consigliera ha poi prestato un servizio di consulenza telefonica. Le domande più frequenti erano legate a problemi di paternità e maternità e a questioni di accesso al lavoro e di mobbing. “La disparità fra generi è questione molto delicata – così ancora la Consigliera – a cui si deve rispondere nella lunga durata, attraverso azioni mirate e con costanza, e il calo progressivo dei fondi destinati all’attività delle Consigliere impedisce sia la realizzazione di campagne informative adeguate che il sostegno legale e psicologico alle donne che hanno subito molestie. I fondi ministeriali – aggiunge Maestrelli – sono passati dai sessantunomila euro del 2004 ai diciottomila attuali e nel 2009 a sostenere le iniziative esterne ha contribuito solo l’amministrazione provinciale. Le azioni della Consigliera non possono e non devono essere sospese, ma con questi mezzi è ben difficile portare avanti un programma serio ed efficace.” Nel 2009 hanno comunque preso il via vari progetti dedicati ai problemi dell’occupazione femminile. E’ stato indetto un concorso per premiare le aziende più sensibili al tema delle pari opportunità e sono stati predisposti opuscoli per informare le donne in gravidanza dei propri diritti e dei rischi che alcune situazioni lavorative comportano. Infine per fare del proprio operato un reale strumento di sensibilizzazione la Consigliera, assieme alla Referente di Parità, continua il proprio impegno con le scuole, per insegnare alle nuove generazioni l’indiscutibile principio dell’uguaglianza tra uomini e donne.