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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Aprile 2010
CARBURANTI: SCAJOLA, ”CON IL PROTOCOLLO DI OGGI AVVIAMO LA RIFORMA DEL SETTORE CON EFFETTI POSITIVI PER CONSUMATORI E IMPRESE”  
 
 Roma, 22 aprile 2010 - “Oggi è stato ampiamente condiviso un Protocollo di lavoro molto importante per fare dell’Italia un Paese più moderno nel settore nevralgico dei carburanti, con effetti positivi per i consumatori e per le imprese. Ciascun protagonista del settore ha fatto la propria parte rinunciando a qualcosa per raggiungere un risultato utile per il Paese e per tutti noi”. Così il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha commentato ieri il risultato del “Tavolo dei carburanti”, presieduto dal Sottosegretario Stefano Saglia. “I contenuti del Protocollo”, ha proseguito il Ministro Scajola, “spingono tutta la filiera a nuovi obbiettivi di efficienza e trasparenza. In particolare, sono affrontate: la definizione settimanale dei prezzi dei carburanti; una maggiore flessibilità degli orari dei distributori ai quali sarà consentito di vendere più facilmente anche prodotti non oil; la razionalizzazione della rete di distribuzione per aumentare l’efficienza media delle stazioni di servizio; l’ampliamento dei self service e dei pre-pay per avvicinarci alle medie europee; la razionalizzazione dello stoccaggio e della distribuzione all’ingrosso dei carburanti. Con l’attuazione delle misure individuate nel Protocollo si avvia concretamente la riforma del settore della distribuzione ponendo le basi per ridurre il differenziale di prezzo dei carburanti tra l’Italia e l’Europa e per dare risposta seria e concreta alle polemiche che periodicamente infiammano il settore”. -  
   
   
A VERONA IL CONVEGNO “I PIANI DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE: QUALI OPPORTUNITA’ DALL’ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI”  
 
Verona, 22 aprile 2010 - Si terrà mercoledì prossimo 28 aprile alle 16 ,all’interno della Gran Guardia, il convegno promosso dall’Assessorato all’Ecologia e Ambiente dal Comune di Verona “I piani di azione per l’energia sostenibile: quali opportunità dall’adesione al Patto dei Sindaci”. L’evento è stato presentato questa mattina a Palazzo Barbieri dall’assessore Federico Sboarina. Durante l’incontro verrà illustrato il Piano energetico comunale, con i primi risultati dell’ analisi dei consumi energetici nel Comune di Verona, e le opportunità per gli enti locali derivanti dall’adesione al Patto dei Sindaci. Il Comune di Verona infatti, tra i primi in Italia, ha aderito all’iniziativa volontaria scaturita dalla Campagna della Commissione Europea “Energia Sostenibile per l’Europa – See”, che impegna le città europee a predisporre un Piano di Azione, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 20 per cento le proprie emissioni di gas serra entro il 2020. “L’amministrazione comunale – ha commentato l’assessore – sta investendo molte risorse per implementare il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, migliorare l’efficienza energetica e attuare programmi mirati al risparmio energetico e all’uso razionale dell’energia. Il convegno, che illustrerà le linee guida adottate dal Comune in tema di “energia pulita”, sarà rivolto ai tecnici del settore ma anche e soprattutto ai privati cittadini”. Al Convegno parteciperà anche Antonio Lumicisi del Ministero dell’Ambiente, coordinatore della campagna See in Italia, con un intervento sugli impegni e le opportunità per i Comuni, anche in termini di finanziamenti, che scaturiscono dall’adesione al Patto dei Sindaci. Paolo Vestrucci e Tiziano Terlizzese dell’Università di Bologna, che sta curando il primo Piano Energetico del Comune di Verona, illustreranno invece lo strumento del Piano con un’anticipazione sui primi risultati emersi dallo studio ed esempi di interventi di recupero energetico. La partecipazione all’evento sarà gratuita; per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet del comune alle pagine del settore Ambiente www.Comune.verona.it/    
   
   
IL PARCO EOLICO DI SCANSANO PUÒ PROSEGUIRE L´ATTIVITÀ IL TAR DELLA TOSCANA DÀ RAGIONE ALLA REGIONE CONTRO BIONDI SANTI E ITALIA NOSTRA ROSSI: «CONFERMATA LA VALIDITÀ DELLA PROCEDURA SEGUITA DAGLI UFFICI REGIONALI»  
 
Firenze, 22 aprile 2010 - «La sentenza con la quale il Tar della Toscana dà ragione alla Regione e permette al parco eolico di Scansano di proseguire la sua attività, conferma la validità della procedura seguita dai nostri uffici ed è una buona notizia per chi, come noi, intende favorire lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, nel rispetto dell´ambiente e del territorio». Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta così la decisione della seconda sezione del Tar della Toscana che ha depositato ieri la sentenza con la quale respinge i ricorsi presentati da Iacopo Biondi Santi con la sua azienda agraria Montepò srl e da Italia Nostra contro l´autorizzazione rilasciata dalla Regione nel febbraio 2009 e stabilisce quindi che i die ci aerogeneratori del parco eolico di Poggi Alti nel Comune di Scansano, attualmente il più grande della Toscana con i suoi 20 megawatt di potenza installata, possono continuare a produrre energia sfruttando la forza del vento. I giudici amministrativi hanno infatti ritenuto in parte inammissibile e in parte hanno rigettato i ricorsi presentati contro la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto, il Ministero dell´ambiente e della tutela del territorio e del mare, la Parco eolico Poggi Alti srl e il Comune di Scansano, che però non si era costitutito in giudizio. Il 5 febbraio del 2009 il dirigente del settore energia e miniere della Regione aveva firmato il decreto con il quale rilasciava l´autorizzazione in sanatoria al funzionamento dell´impianto eolico “Parco eolico Poggi Alti srl” situato nel comune di Scansano. Contro quel decreto i ricorrenti si erano rivolti al Tar, che adesso ha dato loro torto. Il Tribunale amministrativo ha in fatti ritenuto sufficiente l´effettuazione della procedura di verifica ambientale (screening) non ritenendo necessaria la Valutazione di impatto ambientale: lo stesso giudizio già espresso dal Consiglio di Stato. Anche il secondo motivo di ricorso (la presunta mancata considerazione del Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Grosseto) è stato ritenuto infondato, in quanto la zona è da considerarsi di non rilevante pregio ambientale. Stessa infondatezza per la lamentata esclusione dal procedimento amministrativo, cioè per il terzo motivo di ricorso. I giudici hanno rilevato che lo screening non prevede comunicazioni di avvio del procedimento e che comunque i ricorrenti erano stati messi in grado di conoscere l´esistenza del nuovo iter. Ugualmente infondato anche il quarto motivo di ricorso, cioè il fatto che la Regione ha riconfermato il monitoraggio ex post dell´avifauna, sul quale il Consiglio di Stato aveva rilevato la mancanza d i un´adeguta motivazione. Le prescrizioni in merito (un monitoraggio di tre anni con possibilità di fermare le pale qualora la mortalità degli uccelli e dei chirotteri superi le soglie di legge) dettate dalla Regione sono state infatti ritenute sufficientemente motivate e valide, anche perchè confortate dai dati acquisiti prima dell´inizio dei lavori di realizzazione dell´impianto. E proprio questo, che è il punto centrale della sentenza, conferma il corretto operato degli uffici regionali anche rispetto alla scelta del monitoraggio dell´avifauna successivo all´entrata in funzione del parco, anche se questa scelta in un primo tempo non era accompagnata da un´adeguata motivazione. Per tutti questi motivi la seconda sezione del Tar della Toscana ha in parte dichiarato inammissibili i ricorsi e in parte li ha respinti, compensando le spese di giudizio.  
   
   
BOLZANO: INQUINAMENTO LUMINOSO, CAMPAGNA INFORMATIVA E NUOVI CRITERI GUIDA  
 
 Bolzano, 22 aprile 2010 - Una campagna d´informazione a livello locale e un gruppo di lavoro per l´elaborazione di nuovi criteri e linee guida. Questo il programma stilato dall´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer per contrastare il problema dell´inquinamento luminoso. "Oltre al consumo di energia - spiega Laimer - la luce artificiale ha effetti negativi sull´uomo e sulla natura". "Il nostro obiettivo - prosegue l´assessore Michl Laimer - è quello di sensibilizzare su questo tema non solo la popolazione, educandola al risparmio, ma anche gli amministratori comunali. In quest´ottica si inquadra l´impegno per elaborare dei criteri e delle linee guida da seguire, per quanto riguarda l´inquinamento acustico, nell´elaborazione di masterplan e piani urbanistici". Il via a questa nuova fase di lotta all´inquinamento acustico in Alto Adige è stato dato nel corso della Fiera specializzata Klimahouse, con l´Ufficio provinciale risparmio energetico che ha predisposto uno stand informativo all´insegna del motto "con meno luce vediamo di più". Un´ulteriore impulso è poi arrivato dall´incontro di Laimer con i responsabili del tavolo sociale, che hanno raccolto e presentato all´assessore numerosi esempi, sia positivi che negativi, di lotta all´inquinamento luminoso grazie alla collaborazione con esperti austriaci del progetto "Die helle Not" e italiani della rete "Cielobuio". Per quanto riguarda la Provincia di Bolzano, gli esempi migliori, in tal senso, risultano essere quelli di Cermes, Tires e Brunico, progetti-pilota che potrebbero servire da modelli di riferimento per altre amministrazioni municipali. "Il problema dell´inquinamento luminoso - sottolinea Michl Laimer - in un territorio di montagna come il nostro, deve essere regolato in maniera diversa rispetto ad una zona di pianura. Con l´elaborazione dei nuovi criteri puntiamo a garantire un elevato standard di qualità, con i benefici effetti che ne potranno derivare sia per gli uomini, che per gli animali. Si tratta non solo di sensibilità ambientale, ma anche di un´occasione da non perdere per le imprese locali, che potranno sviluppare dei sistemi di illuminazione tecnologicamente avanzati in grado di risultare competitivi anche sui mercati internazionali". A breve, inoltre, verrà lanciata una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla tematica dell´inquinamento luminoso.  
   
   
FIRENZE: PANNELLI FOTOVOLTAICI PER PRODURRE ENERGIA ELETTRICA “PULITA” AL POSTO DELLE COPERTURE IN CEMENTO-AMIANTO APPROVATI GLI INTERVENTI A CURA DI CASA SPA SU ALCUNI EDIFICI ERP  
 
 Firenze, 22 aprile 2010 - Tremilaquattrocento metri quadrati di coperture contenenti amianto saranno sostituiti con 2.250 metri quadrati di pannelli fotovoltaici in alcuni edifici di Edilizia Residenziale Pubblica di via Canova (numeri civici 100/1-2-3, 102 e 104)e via della Casella (92/1-4 e 5-8) che produrranno rispettivamente 173.672 e 157.298 kwh/annui di energia elettrica. La giunta, su proposta dell’assessore alla casa Claudio Fantoni, ha approvato la proposta di Casa Spa per l’installazione, contestualmente agli interventi di manutenzione straordinaria di rimozione e bonifica delle coperture con presenza di cemento amianto, di campi fotovoltaici. Il costo complessivo dell’intervento è di 1.420.000 euro (750.000 per via Canova e 670.000 per via della Casella) è interamente a carico di Casa Spa (attraverso un mutuo con Banca Etica), che recupererà i costi attraverso l’incameramento dei contributi del cosiddetto “conto-energia” e con la vendita dell’energia elettrica prodotta. Questo doppio intervento rientra nel programma sperimentale di Casa Spa "Out amianto - In fotovoltaico", per eliminare le coperture in amianto e installare impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica "pulita", che finora ha già visto la sostituzione di oltre 3.300 metri quadrati di coperture, con 2.301 metri quadrati di pannelli fotovoltaici 5 fabbricati di Erp in via Val d´Ombrone (numeri civici 8-14), via Canova (25/22-24), via Nave di Brozzi (13/1-5), via Canova (166/1-3) e via Signorelli (11-19). "Operazioni come questa attuata da Casa Spa – ha sottolineato l´assessore Fantoni – dimostrano come questi interventi sul patrimonio Erp, sia di manutenzione che di nuova costruzione, costituiscono una importantissima occasione per migliorare concretamente la qualità sotto il profilo ambientale ed ecologico e rappresentano un concreto esempio di tutela della salute dei cittadini”.  
   
   
L’ENERGIA SOLARE PER “SCIENZIATI E STUDENTI” A PALERMO LA MANIFESTAZIONE, CHE METTE IN CONTATTO ‘INTERATTIVO’ RICERCATORI E RAGAZZI, QUEST’ANNO RAGGIUNGE PALERMO IL 23 APRILE AL CNR  
 
 Palermo, 22 aprile 2010 - Si terrà venerdì prossimo, 23 aprile, al Cnr di Palermo “Scienziati e studenti”, la manifestazione di divulgazione scientifica rivolta alle scuole organizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con il Festival della Scienza di Genova. Due le scuole siciliane coinvolte, il Liceo scientifico "Galilei" e quello classico “Meli” di Palermo. Gli studenti di due classi delle scuole in questione hanno ideato e realizzato una clip video che sintetizza le ricerche e i risultati principali nel campo dell’energia solare. I ricercatori dal canto loro illustreranno il tema con un linguaggio accessibile per stuzzicare la curiosità dei ragazzi. La Iv edizione di “Scienziati e studenti” ha preso il via a Roma a febbraio; è proseguita a Firenze e a Genova, e si concluderà a maggio a Perugia. Immutato il format, teso a proporre la scienza ai giovani in maniera interessante e interattiva. Ampia la gamma dei temi trattati quest’anno dagli esperti del Cnr nell’ambito del tema: il “Futuro della Terra”. L’energia solare sarà spiegata da Rosaria Ciriminna e Mario Pagliaro, chimici dell’Istituto dei materiali nanostrutturati (Ismn). Le tre classi autrici dei video migliori, saranno ospitate per due giorni nel capoluogo ligure, dove avranno la possibilità di visitare il Festival della Scienza e l’Acquario. Ai giovani filmaker quest’anno è inoltre riservato uno spazio in cui proiettare i lavori di fronte al vasto pubblico della kermesse genovese. “L’energia solare è una formidabile opportunità di sviluppo economico e risanamento ambientale”, commenta Mario Pagliaro, “e iniziative come ´Scienziati e studenti´ sono importanti perché permettono di far arrivare ai giovani conoscenze ed emozioni che poi li aiuteranno ad orientarli tanto verso la ricerca che nel capire l’importanza dell’adozione delle nuove tecnologie energetiche per il loro futuro”.  
   
   
TOSCANA ENERGIA, “CLAUSOLA SOCIALE NEL PROSSIMO BANDA DI GARA PER LA CONCESSIONE DELLA DISTRIBUZIONE DEL GAS”  
 
Firenze, 22 aprile 2010 - Mozione approvata il 16 aprile all’unanimità in commissione lavoro. La presidente Collesei (Pd): “Ci siamo mossi anche su sollecitazione di Cgil, Cisl e Uil” “Nel prossimo bando di gara per la concessione della distribuzione del gas dovrà essere inserita la clausola sociale”. E’ la richiesta unanime che arriva dalla commissione lavoro che stamani ha approvato su proposta della presidente Stefania Collesei (Pd) una mozione in tal senso. Questa mozione la consigliera e presidente Collesi l’ha portata in commissione in seguito alla sollecitazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che erano stati ascoltati in commissione.  
   
   
PUGLIA: ARRIVA DISCIPLINA PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI SU EDIFICI PUBBLICI  
 
Bari, 22 aprile 2010 - I pannelli fotovoltaici sbarcano sugli edifici pubblici. La Giunta regionale della Puglia ha approvato l’altro ieri un provvedimento che spiana la strada nella direzione di uno sviluppo più sostenibile delle rinnovabili. Si tratta di un disciplinare che permetterà alle imprese che si occupano di energia di essere inserite nell’albo regionale dei locatari di aree e di edifici pubblici da destinare alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Possono essere inseriti nell’albo gli imprenditori individuali (anche artigiani), le società commerciali, le società cooperative, i consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro, i consorzi stabili, i raggruppamenti temporanei di concorrenti, i consorzi ordinari di concorrenti, i soggetti che abbiano stipulato il contratto di gruppo europeo di interesse economico, gli operatori economici stabiliti in altri Stati membri purché abilitati e iscritti al registro delle imprese delle Camere di Commercio o, se stranieri, nel registro professionale dello Stato di residenza. Saranno i Comuni o le Province ad affittare aree e tetti di edifici pubblici agli imprenditori perché le dotino di pannelli solari. Il meccanismo attivato funziona con il coinvolgimento delle Aree Vaste. Sono queste ad individuare tra gli enti locali gli edifici che possono essere destinati alle opere di efficientamento energetico, facendo una sorta di selezione interna. La Regione Puglia ha messo a disposizione delle Aree Vaste 75milioni di euro (a valere sul Programma Operativo 2007-2013) per gli interventi di miglioramento della sostenibilità ambientale e delle prestazioni energetiche degli edifici. I Comuni dovranno cofinanziare gli interventi per il 15%, ma, grazie al provvedimento di ieri, potranno coprire completamente questa spesa dando in locazione superfici pubbliche come pensiline, tetti, parcheggi a soggetti che si occupano di fotovoltaico. Per aiutare i gli Enti locali ad affittare le aree, la Regione istituirà una lista che i Comuni o le Province potranno utilizzare, invitando i soggetti inseriti a partecipare alle gare. Questa possibilità oltre a permettere agli Enti locali di risparmiare tempo e danaro potrebbe consentire, con il meccanismo attivato dalle gare, di ottenere dalle imprese anche altri servizi, ad esempio l’illuminazione delle piazze con il fotovoltaico o servizi di manutenzione di impianti di illuminazione già esistenti. Per quanto riguarda le imprese, il contratto di locazione dovrà essere di almeno 20 anni e il canone annuo non potrà essere inferiore a 12 euro per kwp (chilowatt picco, cioè la potenza massima o “di picco” di un impianto fotovoltaico). Grande soddisfazione è stata espressa dalla Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “Con questo provvedimento – ha detto - che segue alle linee guida approvate a febbraio, la Regione imprime una svolta nelle politiche energetiche. I pannelli solari saranno spostati sempre più sui tetti degli edifici, a cominciare da quelli pubblici, ma arriveranno presto, grazie ai meccanismi dell’attestato di certificazione energetica, anche a quelli privati. La nostra idea di sviluppo è nell’economia verde. Noi crediamo davvero che la crescita si possa coniugare con la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente”. “Oggi – ha aggiunto – il Gestore dei Servizi Energetici ci conferma il primato della Puglia nel fotovoltaico con 219,395 megawatt di potenza elettrica installata al 19 aprile 2010, la Lombardia, seconda in graduatoria, ne ha 133,401. La Puglia sta viaggiando ad una velocità paragonabile a quella della Germania. Adesso la sfida è rendere più sostenibile la nostra vocazione per l’energia”.  
   
   
CANTIERI A ROMA, PUBBLICATA GRADUATORIA PER CONTRIBUTO COMUNALE A NEGOZIANTI DANNEGGIATI  
 
Roma, 20 aprile 2010 - Quattrocentomila euro per i commercianti che hanno subito disagi a causa della presenza di cantieri per le opere pubbliche. La Commissione tecnico-Consultiva istituita ad hoc ha infatti accettato settantasette istanze presentate da operatori dei Municipi I, Ii, Iv, Vi, Ix, X, Xiii, Xvi, Xvii. I risarcimenti andranno a favore, soprattutto, di chi è stato penalizzato dal protrarsi dei lavori della metropolitana B1 e C e dai cantieri del Piano Urbano Parcheggi. Tra i destinatari del sostegno comunale figurano commercianti e artigiani di ogni categoria, operanti soprattutto nel Ii e Ix Municipio tra viale Libia, viale Eritrea, via La Spezia. In graduatoria anche alcuni operatori del mercato di Piazza Epiro. L´assessore alle Attività Produttive, Bordoni, ha dichiarato: "L´amministrazione capitolina ha scelto di dare un segnale agli operatori commerciali che in questa fase delicata sono un sensore molto attendibile della realtà economica e al tempo stesso il motore più importante della ripresa. Le trasformazioni urbane che stanno coinvolgendo la Capitale non devono rappresentare un danno per chi, con il suo lavoro quotidiano, contribuisce a potenziare il tessuto produttivo dell´economia romana. Secondo questo principio abbiamo pubblicato il bando e oggi siamo pronti ad erogare un contributo utile a far ripartire quelle attività che in qualche modo sono state ostacolate dalla presenza di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche". La graduatoria del bando che regola l´assegnazione dei fondi è pubblicata sulle pagine del Dipartimento Attività Economico-Produttive, Formazione-lavoro (ex Dipartimento Viii).  
   
   
HOUSING SOCIALE: NASCE IL MODELLO MILANO  
 
Milano, 22 aprile 2010 - Si è riunito ieri, all’Urban Center, il primo tavolo di lavoro sull’housing sociale che dovrà dare indicazioni concrete per far fronte al problema della casa a Milano. Alla riunione erano presenti il Presidente della Commissione Urbanistica Carmelo Gambitta, i capigruppo del Consiglio comunale e i rappresentanti di Curia, Fondazione Housing Sociale, Assimpredil, Cooperative sociali, Aler, Provincia, Regione, Cassa Depositi e Prestiti, Banca Intesa, Unicredit e Banca Popolare di Milano. “La sfida è stata accettata da tutti con entusiasmo – ha detto l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli al termine dell’incontro -. Oggi si è dato il via a un ‘Modello Milano’ per dare una risposta concreta e strutturale al tema della casa”. Il tavolo di lavoro ha individuato una forma di collaborazione che consentirà di dare risposte concrete al bisogno di alloggi in città. Nel corso dei lavori è stata raccolta la sfida lanciata dal Consiglio comunale in materia di housing sociale: “una sfida - ha ricordato Masseroli - che porterà Milano ad avere oltre 30mila nuovi alloggi entro il 2020 e gran parte dei ghetti presenti in città abbattuti e ricostruiti con un nuovo mix sociale abitativo”. “Questa mattina – ha sottolineato l’assessore - tutti i partecipanti al tavolo hanno messo in gioco la propria responsabilità. Con le nuove regole del Piano di Governo del Territorio, la trasparenza amministrativa e una forte regia pubblica di indirizzo, il piano casa di Milano sarà una realtà da mostrare a tutta l’Italia. Ma serve il Pgt, che presto tornerà in aula per il dibattito”.  
   
   
ROMANIA, OCCORRE STIMOLARE EDILIZIA RESIDENZIALE  
 
Bucarest, 22 aprile 2010 - Secondo un recente studio condotto da Deloitte, la Romania è, assieme a Lettonia e Irlanda, tra i Paesi dove minori sono state le misure prese nel corso della crisi per stimolare l´edilizia residenziale, informa "Nine O´clock". Gli operatori del settore in Romania hanno previsto il grave impatto della crisi sul segmento e, con netto anticipo rispetto agli effetti, hanno chiuso i dipartimenti specializzati in tale area, puntando sui segmenti dal potenziale più elevato. Gli autori del report di Deloitte affermano che lo sviluppo residenziale incontra puntualmente condizioni molto avverse durante i periodi di recessione economica. In questo contesto, le misure di sostegno prese dal Governo assumono un ruolo focale, poiché il segmento è strettamente connesso al settore edilizio che genera i maggiori effetti sull´intera economia e sul mercato del lavoro.  
   
   
CASA: FIRENZE DEVE INVESTIRE SUL PROPRIO PATRIMONIO IMMOBILIARE E ATTRARRE FONDI DA REGIONE, STATO E COMUNITÀ EUROPEA  
 
 Firenze, 22 aprile 2010 - “La priorità deve essere quella di investire sul proprio patrimonio ed essere capaci di attrarre fondi economici da Regione, Stato e Comunità Europea”. Questa la dichiarazione del consigliere di Tommaso Grassi (Spini per Firenze) intervenuto il 15 aprile in una trasmissione di un’emittente radiofonica cittadina. “Plauso all’Assessore Fantoni per i controlli sul possesso dei requisiti economici degli assegnatari di alloggi Erp – ha aggiunto Grassi –: ogni appartamento libero perché non assegnato o assegnato a persone che non hanno problemi economici è un alloggio sottratto alle oltre 3000 famiglie che sono nella graduatoria comunale o a coloro che trovandosi in condizioni critiche si ritrovano senza un tetto”. “Non è più sufficiente intervenire sulla fascia di famiglie che hanno diritto ad un alloggio Erp, ma il Comune dare risposte pubbliche anche a coloro che necessitano di un piano di alloggi ad affitto calmierato – ha sottolineato il consigliere –. In questo ambito, qualora si volesse continuare a promuovere piani d’intervento misti pubblico – privati, è necessaria una profonda revisione degli strumenti comunali: gli accordi territoriali vanno rivisti, è paradossale che un alloggio di meno di 50 metri quadri vada a costare oltre 1000 euro al mese, a causa del canone di 8,81 euro al metro quadro e ad annessi supplementari, quali garages, cantine e soffitte non abitabili che fanno lievitare i prezzi. Questo è inaccettabile quando coloro che costruiscono ricevono oltre il 50% di prezzi come contributo.” “Meglio sarebbe – ha continuato Grassi – se il Comune riuscisse a partecipare ai bandi per l’accesso ai fondi regionali, statali e europei, potendo contare su aree da edificare e soprattutto immobili su cui investire. Abbiamo dovuto constatare che su questo l’Amministrazione Comunale ha finora pensato ad alienare più che ad investire sul proprio patrimonio: basti pensare ai numerosi ‘gioielli’ messi in bilancio, o a strutture come quella di Via Beata Umiliana, che vengono vendute sapendo già che grazie ad una variante urbanistica ‘silente’ dal 2007, i volumi saranno triplicati a favore di chi lo acquisterà per molto poco. Altra carenza del Comune riguarda il patrimonio dello Stato presente sul proprio territorio, sul quale non è stato finora capace di incidere e non ha mostrato politicamente di volerci puntare ed investire.” “Firenze – ha concluso il consigliere del gruppo Spini – deve essere capace di attrarre i fondi necessari e di lanciare un Piano Straordinario di interventi sul proprio patrimonio e su quello che in prospettiva, se capace di proporre soluzioni innovative, potrà aver trasferito da altri Enti: su questo tema a breve contiamo di presentare alcune proposte e riflessioni che sottoporremo all’Amministrazione”.  
   
   
EDILIZIA IN ABRUZZO: DI PAOLO, SU PREZZARIO CHI HA PROPOSTE LE PRESENTI  
 
L´aquila, 22 aprile 2010 - "Ribadisco che le segnalazioni di nuovi prezzi, da parte dei soggetti istituzionali, articolate con una loro descrizione e possibilmente con una valutazione quantitativa, saranno immediatamente valutate e definite dagli uffici regionali competenti". Lo afferma l´assessore ai Lavori pubblici, Angelo Di Paolo, intervenendo sui problemi connessi al Prezzario regionale. "Se il Comune - aggiunge l´assessore Di Paolo - ha qualche proposta operativa circostanziata, la formalizzi; se gli Ordini hanno uguali valutazioni, si esprimano facendo la loro parte. Tanto più che apprendo esclusivamente dalla stampa e da una nota dell´Ordine degli Ingegneri dell´Aquila, di riunioni e valutazioni mai riportate alla Regione, né formalizzate da alcuno, né comunque espresse in forma utile a capire quali fossero i problemi da risolvere. Occorrerebbe che l´assessore del Comune si convincesse, al di là della cortesia istituzionale, che la Regione non possiede alcuna ´palla di vetro´ e che, al contrario, una fattiva collaborazione sarebbe più produttiva ed efficace per l´intera collettività." L´assessore ai Lavori pubblici sottolinea poi, in merito alla pubblicazione del Prezzario regionale, come "l´Associazione costruttori, nell´esprimere apprezzamento sull? attività svolta dalla Regione e nel condividere le valutazioni espresse per i prezzi, in particolare quelli delle fibre di carbonio, ha assicurato la propria collaborazione nel voler procedere ad una parallela verifica delle voci proposte, ed ha ritenuto necessaria l´apertura di un tavolo tecnico di confronto con gli altri soggetti del processo edilizio. Nella stessa riunione, dietro specifica richiesta della Regione, l´Ance ha escluso l? utilità di un prezzario specifico per la ricostruzione". Nel suo intervento, l´assessore coglie poi l´occasione per dare risposta "definitiva" anche ad altre interpretazioni sul livello dei prezzi che spesso appaiono nel dibattito fra gli operatori. " Una teoria sostiene che i prezzi vigenti, pur essendo adeguati, andrebbero maggiorati in quanto, nei fatti, la ditta aggiudicatrice trasferisce la lavorazione ad un subappaltatore che poi affida la realizzazione ad una ditta specialistica, per cui, a causa dei tre passaggi, non vi sarebbe più la percentuale dell? utile d? impresa. Ciò è insostenibile in quanto la maggiorazione dei prezzi è consentita dalla legge solo in pochi e specifici casi tra cui non rientra il subappalto, e la scelta dell’ impresa aggiudicatrice non può tradursi in un aggravio di spesa per la collettività. Una seconda teoria evidenzia che il maggior prezzo delle fibre di carbonio risulterebbe necessaria per coprire altri prezzi troppo bassi. Anche questa ipotesi è incompatibile con la normativa. Una terza teoria - conclude Angelo Di Paolo - ritiene che il prezzo sarebbe giusto, ma mancherebbero, come detto, alcune lavorazioni. Tale mancanza può essere facilmente superata applicando correttamente le voci complementari presenti nel Prezzario vigente".  
   
   
GENOVA: MESSA IN SICUREZZA DI 31 EDIFICI SCOLASTICI  
 
Genova, 22 aprile 2010 - Nei giorni scorsi la giunta ha deliberato di intervenire su 31 edifici scolastici, con lo scopo di prevenire e fronteggiare le situazioni di rischio legate al possibile crollo di elementi non strutturali in condizione di instabilità. Come previsto dall’intesa della conferenza unificata Stato, Regione e Autonomie Locali, il Comune e il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche hanno effettuato sopralluoghi in tutte le scuole statali di ogni ordine e grado sul territorio del Comune - circa 145 edifici - per verificare le potenziali situazioni di rischio di cui sopra. Sulla base delle criticità prioritarie - che individuano interventi per circa 10.000.000 di euro - e delle risorse disponibili, è stata identificata una prima tranche di interventi più urgenti per 4.000.000 di euro (già inseriti nel piano triennale) che riguarda 31 edifici scolastici, e una seconda tranche - qualora venissero reperite ulteriori risorse comunali o si rendessero disponibili finanziamenti ministeriali - che interessa altri 7 edifici scolastici, i cui lavori sono quantificati in circa 2.300.000 euro. I lavori della prima tranche verranno suddivisi in 5 lotti: Lotto A: Valbisagno - Importo € 947.000 -Mat. Stat. - Elem.- Media via Burlando 48 -Mat. Stat. -Elem.- Media via Giulia de Vincenzi 26-28-30 -Elem. E Media via Mogadiscio 67 -Elem. E comunale infanzia via Montaldo 8 -Elementare via Struppa 214 A -Media Cantore corso De Stefanis 56 -Media Salita della Madonnetta di Struppa civ.5. Lotto B: Ponente E Medio Ponente - Importo € 775.500 -Elem. "San Giovanni Battisti" via Andrea del Sarto, 20 -Media Gramsci ed Elem. Tommaseo, via Boeddu 10 -Mat. Statale "Il Girasole", via San Giovanni Battisata 36 -Elem. Xxv Aprile e mat. Statale via S.muscola23 -Mat. Statale e Elem. Fabbriche Via delle Fabbriche, 189°. Lotto C: Levante e Medio Levante – Importo € 726.500 - Elem. E media “Radice” via Boero n. 75 - Mat. Statale e Elem. Perasso Salita Sup. Della Noce, 78 - Infanzia “Via Merlanti” via Merlanti 24 – Bavari - Elem. “San Desiderio ” via Casabona 5 - San Desiderio - Elem. “Da Verrazzano ” e succ. Media “Durazzo ” via Gianelli 49 – Quinto - Elem. “Palli” e succursale media “Strozzi” via Vecchi – Quarto - Elem. E Mat. Statale “D’eramo” via Priaruggia 12 A – Quarto - Elem. E mat. Statale “Novaro” via Olivieri 71 – Apparizione. Lotto D: Valpolcevera – Centro Ovest - Importo € 775.500 - Mat. Statale e Elem. – Teglia Via Teglia, 2B -2C - Media Statale Ugo Foscolo P.zza Pallavicini,5a - Elem. De Amicis P.zza Pallavicini, 5 - Mat. Statale Elem. Media complesso scolastico via san Marino 219 – 221 - Istituto Comprensivo S. Francesco da Paola Mat. E Elem. - via Bologna 86. Lotto E: Centro Est – Bassa Valbisagno - Importo € 775.500 - mat. Stat. Fumagalli e elem. X Dicembre Via Maculano 14 - mat. "Via Napoli 46" via Napoli 46 - Istituto Comprensivo Centro Storico via S. Giorgio 1 Elem. E media - Media Parini Via Archimede 42-44-46 - Media "Usodimare" via Berghini 1 - Elem. Piazza Solari mat. Stat. P.solari e Asilo Nido La Rondine P.solari 2.  
   
   
RETE REGIONALE DI VILLE, PARCHI E GIARDINI FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA  
 
Perugia, 22 aprile 2010 – Per la Regione Umbria, che ne ha censite circa 800, le ville, con i loro parchi e giardini, costituiscono “strutture identitarie diffuse” nel paesaggio umbro, per le quali sono necessarie politiche di tutela, ma anche di valorizzazione. Va in questa direzione il “protocollo d’intesa” per la costituzione della rete regionale di ville, parchi e giardini (inserita nella rete europea “European Garden Heritage Network”), che è stato firmato ieri a Palazzo Donini dai rappresentanti della Regione Umbria, del “Mibac – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, delle Province di Perugia e Terni e dei Comuni di Trevi, San Venanzo e San Giustino”. Sede della rete sarà Villa Fabri di Trevi, che già ospita l’Osservatorio sulla Biodiversità. Se in questa prima fase fanno parte della Rete gli enti pubblici proprietari di ville, parchi e giardini, il protocollo precisa che, “in un secondo tempo, essa potrà essere ampliata anche a proprietari privati interessati”. Azioni di tutela, gestione e valorizzazione dei beni, salvaguardia della biodiversità, rafforzamento della coscienza del loro valore culturale, scambio di esperienze, attività formative, iniziative di carattere turistico-culturale che ville, parchi e giardini non possono che esaltare: questi gli obiettivi principali del protocollo, che sottolinea come le grandi residenze di campagna ed il loro legame con la ruralità abbiano rappresentato, in Umbria, una “specifica forma insediativa”, carica di significati storici e culturali, che è necessario preservare.  
   
   
MILANO: ERP, APERTO NUOVO BANDO PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE  
 
Milano, 22 aprile 2010 - Il Comune ha aperto un nuovo bando per la formazione della graduatoria valevole ai fini dell’assegnazione degli alloggi in affitto del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Le domande dovranno pervenire entro venerdì 18 giugno. L’aggiornamento delle graduatorie avviene ogni sei mesi dal primo bando che venne aperto nel luglio 2006. Ciò consente di avere una fotografia sempre attuale delle domande di edilizia sociale. Questa modalità permette inoltre a chi in passato ha già presentato domanda, di aggiornare i propri dati nel caso fossero intervenuti fatti nuovi che potrebbero modificare il punteggio e, di conseguenza, la posizione in graduatoria. “Con l’aggiornamento delle graduatorie ogni sei mesi, siamo in grado di rilevare costantemente il disagio abitativo, andando poi ad assegnare gli alloggi ai nuclei che più ne hanno bisogno”, ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga. A dicembre 2009 le domande idonee presenti in graduatoria erano 22.193: 9.750 presentate da cittadini italiani, 583 della Comunità Europea, 11.860 da extra comunitari. Nel corso del 2009, grazie al turn over, si è proceduto a 1.242 nuove assegnazioni. “L’ufficio Assegnazione Alloggi - ha aggiunto Verga - opera sulla base della graduatoria di edilizia residenziale pubblica come regolato dalla legge regionale su bandi semestrali e la graduatoria ha un accesso pubblico. Da gennaio 2009, il processo di formazione della graduatoria erp è certificato Iso”. Le domande dovranno essere consegnate entro il 18 giugno agli sportelli abilitati attraverso una procedura informatica. Sul sito del Comune è consultabile l’elenco dei Caf convenzionati presso le cui sedi gli interessati potranno chiedere informazioni e presentare la domanda ( www.Comune.milano.it/ – Bandi - Avvisi). Le domande potranno essere inserite direttamente anche sul sito del Comune, accedendo al servizio online all’indirizzo internet http://sepaweb.Comune.milano.it/  entrando nella sezione Compilazione on-line, Domanda Erp. La domanda inserita con la modalità online dovrà essere successivamente validata dal richiedente, il quale dovrà confermare la volontà di partecipazione seguendo le istruzioni contenute nel messaggio di posta elettronica che, terminata la procedura, riceverà dall’Amministrazione comunale. Il concorrente sarà quindi invitato a presentarsi su appuntamento presso gli uffici comunali di via Pirelli 39 (primo piano, corpo basso) per la validazione definitiva della domanda e la consegna del punteggio Isbarc/r conseguito. In mancanza di conferma, la domanda inserita online non sarà considerata ai fini dell’inserimento in graduatoria.  
   
   
TORNANO A CRESCERE GLI ORDINI DI MACCHINE UTENSILI NEL PRIMO TRIMESTRE 2010 L’INDICE SEGNA +15,2%  
 
Cinisello Balsamo, 22 aprile 2010 - Giancarlo Losma: “chiediamo la proroga della Tremonti-ter fino a fine anno. L’eliminazione del provvedimento di detassazione degli utili re-investiti pare una condanna senza appello per tutti gli imprenditori che hanno dimostrato in questi mesi volontà e capacità di resistenza e sopravvivenza”. “Le imprese sono fiduciose verso il futuro, lo dimostrano i dati di partecipazione alla Bi-mu, la fiera di riferimento in programma in ottobre a Milano, che conta, a oggi, circa mille espositori. Occorre ora che le autorità di governo dimostrino di credere nel tessuto industriale del paese”. Torna positivo l’indice degli ordini di macchine utensili che, nel primo trimestre 2010, segna un incremento del 15,2%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore assoluto dell’indice pari a 94,8 (base 2005=100). Questo è quanto emerge dai dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie. Dopo sei trimestri consecutivi di calo, l’inversione di tendenza, che nell’ultimo periodo del 2009 si era soltanto intravista, ora prende consistenza. Infatti, a differenza di quanto emerso nella rilevazione precedente (relativa al quarto trimestre del 2009), il recupero della raccolta ordini riguarda sia il mercato interno sia quello estero. Con riferimento al mercato straniero, l’indice degli ordini raccolti dai costruttori italiani evidenzia una crescita del 18,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In ragione di ciò il valore assoluto dell’indice risulta pari a 106,9. Sebbene emerga un discreto recupero, l’indice assoluto risulta ancora inferiore a quello registrato nel primo trimestre 2005; in altre parole, dopo la crisi, l’indice degli ordini raccolti sul mercato estero è arretrato al livello registrato cinque anni fa. Il confronto con il biennio 2007-2008, d’altra parte, chiarisce l’intensità del ridimensionamento della raccolta ordini: l’indice assoluto del primo trimestre 2010 risulta infatti inferiore del 40% rispetto ai valori espressi nei due anni antecedenti la crisi. Sul fronte domestico, prosegue il trend di crescita che i costruttori avevano rilevato già a fine 2009. L’indice degli ordini destinati a soddisfare la domanda interna, nel primo trimestre 2010, cresce del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In ragione di ciò l’indice assoluto si attesta 70,1. “Questi dati - ha affermato Giancarlo Losma, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - sono la conferma dell’avvenuta inversione di tendenza che noi imprenditori rileviamo dallo scorso novembre. Particolarmente confortante è poi il riscontro raccolto sui mercati stranieri. L’indice relativo agli ordini destinati oltre confine finalmente torna di segno positivo, a conferma dell’evoluzione positiva del contesto globale”. Non per questo - ha aggiunto Giancarlo Losma - i costruttori italiani si sentono tranquilli. La situazione è ancora complessa e la trappola della falsa ripartenza è dietro l’angolo. Le indicazioni che provengono dal mercato interno sono conferma che la situazione è in via di miglioramento ma ciò che desta timore è la modesta entità del recupero, un recupero che, tra l’altro, trae sicuramente giovamento dal provvedimento Tremonti-ter la cui decadenza è attualmente fissata al 30 giugno prossimo”. “In un momento delicato come l’attuale, agli albori di un nuovo ciclo economico, così come confermano i principali indicatori non solo relativi al settore, l’eliminazione di uno strumento fondamentale per il sostegno alla domanda quale è il provvedimento di detassazione degli utili re-investiti pare una condanna senza appello per tutti gli imprenditori che hanno dimostrato in questi mesi volontà e capacità di resistenza e sopravvivenza”. “Per questo chiediamo alle autorità di governo l’estensione, fino a fine 2010, del provvedimento Tremonti-ter, certi tra l’altro che lo strumento predisposto non sarà il solo a contribuire al rilancio della domanda di investimenti in beni strumentali, strategico per il mantenimento della competitività dell’industria del paese. In questo senso 27.Bi-mu/sfortec, la manifestazione promossa da Ucimu-sistemi Per Produrre in programma il prossimo ottobre a fieramilano, farà la sua parte richiamando operatori da ogni parte del mondo. Le imprese sono fiduciose verso il futuro, lo dimostrano i dati di partecipazione alla mostra. Nonostante la debolezza del mercato, a fine aprile sono infatti un migliaio le aziende che hanno dato adesione all’evento, principale appuntamento dell’anno per chi opera nel comparto. Questi numeri sono già garanzia di quanto la fiera potrà fare per restituire energie all’industria manifatturiera, che lo scorso anno ha praticamente azzerato gli investimenti in innovazione tecnologica”. “Ora - ha affermato Losma - occorre che le autorità di governo dimostrino di credere nel tessuto industriale del paese che scommette sul futuro continuando a impegnare risorse. Per questo l’associazione richiede che lo strumento Tremonti-ter sia applicato alle macchine di produzione ordinate entro il 31 dicembre 2010 e consegnate nei diciotto mesi successivi all’emissione dell’ordine”. “A ciò - ha concluso Losma - aggiungo l’appello perentorio agli istituti di credito affinché, nella decisione di concessione di finanziamenti, accantonino l’approccio miope che si basa sulla sola valutazione del bilancio aziendale e, che quest’anno penalizzerebbe buona parte delle imprese. Oggi è indispensabile, per il bene del paese, che gli istituti di credito dimostrino di saper guardare l’orizzonte verificando il progetto di ciascuna azienda e la capacità innovativa di ciascuna soluzione, permettendo alle imprese di agganciare la ripresa e evitando al paese perdita di know-how e competività”. “Elemento fondamentale per il mantenimento della competitività delle nostre imprese è l’innovazione tecnologica - ha affermato Alfredo Mariotti, direttore generale Ucimu-sistemi Per Produrre. A questo proposito vorremmo che l’Italia seguisse le linee individuate dal ministro dell’economia tedesco Rainer Bruederle che, in occasione della cerimonia inaugurale della Hannover Messe, ha affermato che l’intenzione dello stato tedesco è quella di portare entro il 2020, l’investimento in ricerca & sviluppo al 10% del Pil nazionale. D’altro canto - ha concluso il direttore di Ucimu - imprese e associazioni di riferimento molto fanno in materia di R&d, ne è esempio lo spazio che Ucimu-sistemi Per Produrre allestirà all’interno di Lamiera, la manifestazione dedicata al segmento delle tecnologie lavoranti per deformazione in programma a Bologna il prossimo maggio. Individuata con il marchio di Rtdi In Forming, l’area evidenzierà i frutti e le opportunità di collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca, testimoniando così quanto stiano già facendo le aziende del settore in piena autonomia”.  
   
   
“UN ATTEGGIAMENTO TRASPARENTE DI INTESA SANPAOLO SUI FINANZIAMENTI A COMMERCIO E PRODUZIONE DI ARMI”  
 
Torino, 22 Aprile 2010 - “Un atteggiamento preciso e trasparente da parte della Banca Intesa Sanpaolo sui finanziamenti al commercio e alla produzione di armi”. Lo chiede l’ordine del giorno (primo firmatario: Giulio Cesare Rattazzi) approvato il 19 aprile dal Consiglio comunale all’unanimità (33 voti favorevoli su 33 consiglieri presenti). Secondo il portale informatico Unimondo che riporta un rapporto di varie organizzazioni europee - tra le quali Pax Christi e Gruppo Abele - il Gruppo Intesa-sanpaolo risulterebbe infatti tra i finanziatori delle aziende produttrici di cacciabombardieri bellici F35 e di cluster bombs, cioè le bombe a grappolo già messe al bando nel dicembre 2008 da una convenzione internazionale alla quale aveva aderito anche l´Italia. Il documento, che riprende un’interpellanza già presentata quest’anno in Sala Rossa, fa inoltre riferimento agli atti di indirizzo emanati dalla Banca d’Italia il 30 maggio 2009, con i quali gli Istituti di credito sono stati invitati a vigilare per evitare la prolificazione delle armi di distruzione di massa. Il Comune di Torino, spiega l’ordine del giorno, vuole che venga favorito il disarmo, anche da chi opera in campo finanziario ed economico nella nostra città, per coerenza con i sentimenti dei cittadini torinesi.  
   
   
ROVERETO, ACCORDO TRA TRENTINO SVILUPPO E SICOR SIGLATO O L’ACCORDO PROPEDEUTICO ALLA VENDITA. L’AZIENDA ASSUMERÀ ALTRI 35 DIPENDENTI  
 
Rovereto, 22 aprile 2010 - Trentino Sviluppo e Sicor Spa hanno raggiunto un accordo preliminare per la cessione dell’immobile industriale di Rovereto alla società specializzata nella produzione di macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione. Un’area di oltre 20 mila metri quadrati in via Caproni n. 32 nella quale Sicor produrrà nuovi sistemi di trazione per ascensori basati su motori gearless. Appena terminati i lavori di adeguamento l’azienda occuperà 112 persone, 35 in più rispetto al numero attuale di dipendenti. L’accordo è stato siglato nel pomeriggio oggi, mercoledì 21 aprile, presso la sede di Sicor da Diego Laner, consigliere delegato di Trentino Sviluppo e Giacomo Spezzapria, amministratore delegato di Sicor Spa, alla presenza dell’assessore provinciale all´industria, artigianato e commercio. L’immobile era stato messo sul mercato da Trentino Sviluppo nel novembre 2009 con un bando che lo assegnava, a partire da un corrispettivo di 5 milioni e 980 mila euro, al soggetto in grado di fornire le migliori garanzie in merito alla sua riqualificazione, ristrutturazione ed adeguamento ai fini produttivi. Ad aggiudicarselo è stata quindi Sicor Spa che si è impegnata a garantire a regime, e per un periodo di cinque anni, il mantenimento di 112 posti di lavoro, 35 in più rispetto agli attuali 77 dipendenti e ben al di sopra del limite minimo di 73 occupati previsto dal bando di gara per la cessione dell’immobile. «Un segnale positivo – sottolinea l´assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento - in un momento generale di difficoltà al quale non sfugge neppure l’economia trentina. E’ importante che questo spazio riacquisti una propria vitalità produttiva, grazie ad un’iniziativa che consentirà di creare 35 nuovi posti di lavoro qualificati, dando quindi delle risposte concrete sul versante occupazionale che è l’aspetto della crisi che la Provincia di Trento sta monitorando con maggiore attenzione e preoccupazione». «Questo accordo – conclude l´assessore – conferma l’area industriale di Rovereto quale punto di riferimento per imprese innovative che vogliono usufruire dell’opportunità di far parte di un distretto ormai diffuso e radicato sul territorio. Da parte sua la Provincia non può che confermare il sostegno pieno e convinto alla vocazione industriale della Città della Quercia». Un accordo che ha soddisfatto entrambe le parti. «Il ruolo di Trentino Sviluppo - osserva il consigliere delegato Diego Laner – non è quello di massimizzare il ritorno degli investimenti immobiliari ma piuttosto, anche attraverso questo tipo di operazioni, di sostenere le aziende supportandole nel loro sviluppo a beneficio del territorio. Perciò quando un immobile non è più funzionale ai nostri obiettivi viene rimesso sul mercato. Con un’attenzione fondamentale, però: oltre al prezzo di cessione esigiamo anche precise garanzie circa il recupero dell’immobile ai fini produttivi, valutando la solidità del piano industriale di chi si candida ad acquistarlo, e la capacità di garantire determinati livelli occupazionali. Per questo entro maggio chiuderemo la nostra istruttoria interna, che per il completamento attendeva quanto condiviso in questo accordo, all’esito della quale sarà poi vincolata la firma del contratto. Prevediamo comunque che il tutto possa concludersi già prima dell’estate». «Si tratta di un passo decisivo - sottolinea Giacomo Spezzapria, amministratore delegato di Sicor Spa – e di un investimento importante che consente all’azienda di implementare le produzioni di argani riduttori con la fabbricazione anche dei motori elettrici e con lo sviluppo e la realizzazione dei nuovi sistemi di trazione per ascensori basati su motori gearless, cioè senza ingranaggi, e sulla microelettronica di controllo». Spezzapria ha ricordato anche l’intensa collaborazione con l’Università di Trento, fondamentale per assicurare la continua innovazione tecnologica di un’azienda fortemente proiettata in una dimensione internazionale, che realizza il 90% del fatturato proprio grazie alle commesse estere. Il compendio immobiliare di via Caproni 32 a Rovereto (comune catastale di Lizzana), conosciuto ai più come “ex Gardafilo”, era stato acquistato da Trentino Sviluppo nel dicembre 2004 dall’azienda Italedil srl, società del Gruppo Aquafil. Dopo l’acquisto del compendio lo stesso è stato utilizzato da società facenti capo allo stesso gruppo Aquafil, ed in parte lo è ancora oggi, nell’ambito di una progressiva riorganizzazione logistica che ha visto il gruppo industriale con sede ad Arco riorganizzare l’attività e radicarla sul territorio trentino. L’immobile insiste su un lotto di circa 20.100 metri quadrati, di cui 17.600 metri quadrati di superficie coperta distribuita su due livelli: 10.900 metri quadrati posti al piano terra, disponibili sin d’ora, mentre i 6.700 metri quadrati del piano interrato sono attualmente concessi in locazione ordinaria ad un terzo soggetto. A parziale copertura del prezzo di cessione Sicor si è avvalsa della facoltà di proporre la permuta di un proprio immobile, sito anch’esso in via Caproni, il cui valore sarà stabilito da apposita perizia asseverata. Come da bando Sicor si impegnerà al mantenimento della destinazione ad uso produttivo dell’immobile e rispetterà precisi impegni di riqualificazione, ristrutturazione ed adeguamento del sito. Non appena l’atto sarà perfezionato Sicor si impegnerà inoltre a mantenere la propria sede sul territorio trentino per almeno 5 anni e per lo stesso periodo manterrà fede ai livelli occupazionali di 112 unità indicati nel piano industriale. Da parte sua Trentino Sviluppo s’impegna a non concedere in utilizzo ad imprese concorrenti il compendio industriale ceduto da Sicor per un periodo massimo di 5 anni.