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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Aprile 2010
ENERGIA: CDM APPROVA NUOVE MISURE A FAVORE DELLA CONCORRENZA NEL MERCATO DEL GAS SCAJOLA: «L’INTERVENTO CONIUGA LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE CON LA RIDUZIONE DEI PREZZI»  
 
Roma, 26 aprile 10 – Il Governo ha adottato misure per la realizzazione di nuove infrastrutture per il mercato del gas, che rendono più dinamica e concorrenziale l’offerta e ne incrementano la flessibilità sia negli acquisti che nella vendita. Su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato in prima lettura uno schema di decreto legislativo che prevede l’aumento dell’offerta del servizio di stoccaggio di gas naturale per importare significativi volumi di gas quando i prezzi sono più bassi e utilizzarli nei rimanenti periodi. «Questo intervento», ha spiegato, il 23 aprile, il Ministro Scajola, «coniuga lo sviluppo infrastrutturale con la riduzione dei prezzi del gas, per rilanciare la competitività del Paese. Le misure approvate consentono di sviluppare opere essenziali per il mercato del gas, anticipandone fin dal prossimo inverno i benefici». «Con l’approvazione di tale decreto», ha sottolineato il Ministro, «abbiamo raggiunto pienamente un ulteriore obiettivo della Legge Sviluppo che prevedeva che il Governo procedesse alla revisione dei limiti alle importazioni di gas in scadenza alla fine dell’anno e consentisse di trasferire i benefici della concorrenza ai clienti industriali. I benefici sottesi alla realizzazione delle infrastrutture di stoccaggio ricadranno su tutti i consumatori. Il Paese potrà così essere in grado di sfruttare al meglio gli eccessi di offerta di gas a prezzi vantaggiosi». Lo sviluppo della capacità di stoccaggio insieme alla realizzazione mirata di nuove infrastrutture di importazione, gasdotti e rigassificatori, coerenti con la politica energetica del Governo, consentiranno all’Italia di diventare un hub del gas in Europa. Il decreto prevede che vi siano importatori con posizione dominante nel mercato che realizzano nuova capacità di stoccaggio o potenziano l’esistente, con riferimento ad un programma del Ministero dello sviluppo economico, basato sui progetti già in via di approvazione. Alla realizzazione delle nuove infrastrutture possono partecipare clienti finali industriali, selezionati in base a gare, nonché tutte le imprese, tra cui le Pmi, in aggregazioni promosse anche dalle associazioni di categoria. Anche gli altri operatori che investono volontariamente negli stoccaggi potranno usufruire delle misure del decreto, stipulando contratti pluriennali con i clienti industriali, che godranno anche in tal caso dei benefici previsti. I nuovi volumi di stoccaggio non assegnati ai clienti industriali potranno essere offerti a tutti i clienti, compreso il settore termoelettrico. Il decreto legislativo prevede che in alternativa al potenziamento dello stoccaggio, o qualora non siano rispettati gli obblighi relativi, possano essere svolte delle procedure di cessione del gas importato. I meccanismi introdotti per anticipare fin da subito i benefici correlati alle nuove infrastrutture, consentono ai clienti industriali di approvvigionare il gas ai prezzi più convenienti degli altri mercati europei. Lo schema di decreto legislativo sarà sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari per essere definitivamente emanato.  
   
   
BOLZANO, ENERGIE RINNOVABILI: PRONTA LA ROADMAP  
 
Bolzano, 26 aprile 2010 - La Ripartizione provinciale Diritto allo studio, università e ricerca scientifica ha promosso l´elaborazione di una roadmap nel campo delle energie rinnovabili. Il risultato, un documento elaborato da un gruppo di lavoro, é disponibile ed è stato presentato alla Giunta provinciale. Nel quadro del piano pluriennale per la ricerca e l´innovazione, nel 2009 la Provincia ha promosso la collaborazione tra istituti di ricerca e partner locale nel settore delle energie rinnovabili. Ne è nata un´agenda comune, una cosiddetta roadmap che intende indicare a tutti gli interessati del settore le possibilità e le potenzialità di sviluppo e favorire la cooperazione per raggiungere gli obiettivi. Il documento elaborato da un gruppo di lavoro composto da una trentina di rappresentanti della ricerca, dell´economia, della formazione e dell´amministrazione, è ora disponibile ed è stato presentato alla Giunta provinciale. Contiene valutazioni sulle prospettive per il futuro, sulle opportunità offerte in campo energetico, sugli orientamenti per pianificare attività di ricerca e sviluppo, come ad esempio la necessità di elaborare strategie regionali per l´utilizzo duraturo della biomassa, l´esigenza di sviluppare un piano per promuovere in modo autonomo l´energia idroelettrica prodotta, l´impegno per mantenere l´Alto Adige all´avanguardia negli edifici pubblici a basso consumo energetico. L´assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur ha lodato "la grande disponibilità a collaborare di tutti i partecipanti alla stesura della roadmap, perchè proprio nel settore della ricerca è indispensabile saper mettere in rete le conoscenze." Ora, nell´interesse di tutti, il documento "non deve finire in un cassetto: dobbiamo lavorare assieme per concretizzare le strategie indicate", conclude Kasslatter Mur. La roadmap è disponibile sulla pagina della Ripartizione Diritto allo studio, università e ricerca scientifica www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio e si può scaricare. Ulteriori informazioni: tel. 0471 412955, Daniela Ferraro, daniela.Ferraro@provincia.bz.it.  
   
   
BOLZANO: I NUOVI DATI SUL TELERISCALDAMENTO  
 
Bolzano, 26 aprile 2010 - "Danno un contributo all´indipendenza dall´energia fossile, alla sicurezza dell´approvvigionamento, alla stabilità delle tariffe e alla tutela del clima": l´assessore provinciale all´energia Michl Laimer commenta con soddisfazione i nuovi dati sugli impianti di teleriscaldamento in Alto Adige, un trend in crescita. Attualmente il teleriscaldamento fornisce calore a circa 20mila famiglie. Con grande soddisfazione Laimer legge i dati sugli impianti di teleriscaldamento locali: "Abbiamo promosso e sostenuto sin dall´inizio questa forma di approvvigionamento energetico e termico, e il successo ci dà ragione." Complessivamente oggi 66 impianti garantiscono approvvigionamento termico, 16 anche energia elettrica, e di questi ultimi 9 puntano tutto sulla produzione con utilizzo di solo legno. Il bilancio ambientale si presenta quindi migliore rispetto agli ultimi anni: grazie agli impianti di teleriscaldamento a biomassa nel 2009 sono stati risparmiati ben 76,7 milioni di litri di gasolio, che corrispondono a 225mila tonnellate di Co2. In totale la rete del teleriscaldamento in Alto Adige compre circa 715 km. "Contiamo su 11.820 allacciamenti, che significa fornitura per circa 20mila famiglie con il termico e circa 17mila con la corrente", conferma Laimer, che definisce questi impianti "un passo importante nella realizzazione del nostro obiettivo, quello di fare dell´Alto Adige un Klimaland."  
   
   
LA PROVINCIA DI TRENTO DELIBERA L’ACQUISTO "VERDE" IL NUOVO SISTEMA PARTIRÀ CON OTTO CATEGORIE MERCEOLOGICHE, DAGLI ARREDI ALLA CARTA ENTRO IL 31 DICEMBRE LE STRUTTURE PROVINCIALI DOVRANNO PROCURARSI BENI E SERVIZI PER IL 30% DELLA SPESA TOTALE  
 
 Trento, 26 aprile 2010 - Entro il 31 dicembre 2011 le strutture provinciali dovranno acquistare prodotti e servizi verdi per il 30% degli importi spesi. Si parte con 8 categorie merceologiche, dagli arredi alla carta, dai veicoli alle attrezzature informatiche ai servizi di pulizia. Prevista in futuro l’estensione del sistema anche al resto del territorio provinciale. Questo in sintesi il contenuto della decisione adottata oggi dalla Giunta provinciale, che introduce l’acquisto pubblico "verde" (green public procurement, in sigla Gpp) all’interno delle strutture della Provincia di Trento. Si tratta di un passo importante sul percorso dello sviluppo sostenibile, che impegna direttamente la Provincia e contribuirà alla riduzione dell’impatto ambientale dei suoi acquisti. Gli enti pubblici sono infatti tra i consumatori più importanti per necessità e capacità di spesa, ed incidono in modo rilevante sull’ambiente con i propri acquisti di beni e servizi. Gli acquisti pubblici a livello europeo costituiscono circa il 12% del pil e raggiungono il 17% in Italia. Guardando alla spesa per gli acquisti di prodotti e servizi della Provincia e dei Comuni trentini nel periodo 2003-2007, si osserva una tendenza alla crescita lieve ma costante, solo in parte attribuibile all’inflazione, che nello stesso periodo è cresciuta annualmente del 2,3%, contro la crescita annua del 3,6% della spesa per l’acquisto di beni e servizi da parte di Provincia autonoma e comuni trentini. Se il notevole potere d’acquisto degli enti pubblici fosse indirizzato sulla scelta di prodotti e servizi ecologici, ovvero realizzati con ridotto impatto ambientale in tutte le fasi del loro ciclo di vita, si avrebbe un grande contributo ad un utilizzo più razionale delle risorse naturali e ad una riduzione nella produzione di rifiuti, di sostanze pericolose e di emissioni nocive. In Trentino, in un contesto in cui l’acquisto verde è stato finora praticato in modo non sistematico e sporadico, senza una specifica normativa di riferimento, nel 2009 la Provincia, in collaborazione con l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa), ha avviato un progetto finalizzato ad attivare all’interno delle strutture provinciali un sistema Gpp. Dopo una puntuale analisi delle esigenze d’acquisto dell’ente condotta nel 2009 presso i principali centri d’acquisto, la Provincia ha proceduto, sulla base dei risultati dell’analisi medesima, a individuare le categorie merceologiche più rilevanti per importi spesi e quantità acquistate. Sono 8 quelle che l’analisi delle esigenze d’acquisto ha portato ad individuare come più strategiche, anche sulla base dell’offerta del mercato: 1) carta per ufficio e carta tissue; 2) arredi per ufficio e arredi scolastici; 3) attrezzature informatiche; 4) autoveicoli; 5) servizi di pulizia; 6) alimenti e servizi di ristorazione; 7) coperture dure per pavimenti; 8) vernicianti per interni. In queste 8 categorie merceologiche sono state identificate le specifiche tecniche ambientali che orienteranno gli acquisti della Provincia di Trento, ovvero caratteristiche che rendono ecologico il prodotto o servizio che le possiede. In taluni casi, i prodotti o servizi dovranno possedere tali specifiche per essere acquistati, in altri casi il rispetto della specifica da parte del concorrente permetterà ai centri d’acquisto provinciali di assegnare ad essi specifici punteggi premianti. Il rispetto delle specifiche andrà dimostrato dai concorrenti tramite il possesso di adeguate certificazioni ambientali rilasciate da enti terzi indipendenti o comunque tramite il possesso di adeguata documentazione tecnica rilasciata da laboratori accreditati. Le specifiche ambientali sono state allegate alla delibera odierna, che ha formalizzato l’impegno della Provincia autonoma di Trento nel campo dell’acquisto pubblico verde. L’obiettivo iniziale fissato dalla Giunta provinciale – periodicamente aggiornabile come del resto le stesse specifiche ambientali nonché le categorie merceologiche – sarà quello di realizzare nelle categorie merceologiche identificate acquisti verdi per almeno il 30% degli importi spesi. I centri d’acquisto della Provincia interessati dovranno raggiungere tale obiettivo entro il 31 dicembre 2011, e mantenerlo o migliorarlo negli anni successivi. La delibera prevede per questo l’immediata attivazione di una specifica attività di formazione rivolta al personale dell’ente, ed in particolare ai responsabili dei centri d’acquisto. La delibera dispone altresì l’istituzione di un repertorio provinciale dei fornitori verdi (ovvero in grado di fornire all’ente prodotti o servizi che rispettino le specifiche ambientali definite) e l’effettuazione di un monitoraggio annuale sugli acquisti effettuati dai centri provinciali. Per rendere operativo il progetto Gpp, la decisione di oggi istituisce un gruppo di lavoro interprovinciale, avente come soggetto capofila il Servizio per le politiche di risanamento dei siti inquinati e di gestione dei rifiuti e come altri membri l’Agenzia per i Servizi, il Servizio edilizia pubblica e logistica, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente – Settore informazione e monitoraggi e il Dipartimento urbanistica e ambiente - Servizio valutazione ambientale. L’aspetto forse più interessante di quanto approvato dalla Giunta provinciale è l’intento di promuovere la stipulazione di accordi e contratti di programma per estendere gli obiettivi e gli impegni del Sistema Gpp della Provincia agli altri Enti Pubblici presenti sul territorio provinciale, in primis i numerosi Enti Pubblici che hanno conseguito negli ultimi anni la registrazione Emas. Tale impegno verrà perseguito una volta dal momento in cui la stessa Provincia avrà iniziato ad effettuare i primi acquisti verdi e a rodare il proprio sistema Gpp. Schede Gli acquisti "verdi" - L’unione Europea ha già compiuto importanti passi su questa strada negli ultimi anni, a partire dalla Decisione n. 1600/2002/Ce del 22 luglio 2002, che istituisce il Sesto programma di azione per l´ambiente della Comunità europea, stabilendo la necessità di “promuovere una politica di appalti pubblici verdi che consenta di tener conto delle caratteristiche ambientali e di integrare eventualmente nelle procedure di appalto, considerazioni inerenti al ciclo di vita”. Tra i più importanti atti susseguenti, si ricordano la Comunicazione della Commissione Europea sulla Politica integrata di Prodotto (Com 2003/302), che indica il Gpp tra gli strumenti per migliorare le caratteristiche ambientali dei beni e dei servizi; le Direttive del Parlamento Europeo n. 17 e 18 del 2004, che permettono di subordinare il principio di economicità alla valorizzazione dei criteri ambientali nelle forniture pubbliche; la “Rinnovata strategia europea per lo sviluppo sostenibile” (2006), che prevede un obiettivo formale per il Gpp il cui livello medio dovrebbe raggiungere, entro il 2010, quello degli Stati membri che hanno ottenuto i risultati migliori al 2006; infine, la Comunicazione della Commissione Europea “Appalti pubblici per un ambiente migliore” (Com/2008/400), che propone agli Stati Membri un obiettivo facoltativo del 50% di acquisti verdi pubblici entro il 2010, definendo i criteri verdi per 10 categorie di prodotti. In Italia, già il documento di Strategia d’azione ambientale per lo Sviluppo Sostenibile approvato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) nell’agosto 2002 (deliberazione 57/2002) fissava per l’Italia l’obiettivo di concludere il 30% degli approvvigionamenti pubblici sulla base di politiche di Gpp entro il 2006. In seguito, il Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce” ha fatto espresso riferimento a criteri di tutela ambientale come presupposto per l’affidamento di lavori, forniture e servizio nelle procedure ad evidenza pubblica, introducendo in particolare l’obbligo di definire specifiche tecniche ambientali nelle procedure d’acquisto pubblico “ogniqualvolta sia possibile”. Infine, il decreto inter-ministeriale n 135 dell’11 Aprile 2008 ha approvato il Piano d’Azione Nazionale in materia di Gpp, finalizzato a favorire l’applicazione del Gpp mediante la definizione dei criteri ambientali minimi per 11 categorie merceologiche (ad oggi, sono stati adottati quelli per la carta in risme nella categoria “cancelleria” e per gli ammendanti nella categoria “servizi urbani e al territorio”).  
   
   
SARDEGNA: A BREVE IN GIUNTA DDL AGENZIA REGIONALE PER APPALTI  
 
Cagliari, 26 Aprile 2010 - "Tra le priorità della Giunta Regionale la trasparenza e l’imparzialità della pubblica amministrazione sono sicuramente al primo posto. Ringrazio l’on. Floris per il suo contributo costruttivo e per la sua interrogazione perché mi permette di ricordare quali azioni stiamo ponendo in essere su questa materia fondamentale”. Lo ha comunicato il presidente della Regione Ugo Cappellacci, ricordando che è prossima l’approvazione in Giunta di un Ddl finalizzato ad istituire un’Agenzia regionale per gli appalti per migliorare la correttezza, la trasparenza e l´efficienza della gestione dei contratti ad evidenza pubblica stipulati dalla Regione Sardegna e dagli Enti ed Organismi da essa dipendenti o vigilati. Le finalità poste a base dell´istituzione dell’Agenzia, che dovrà supportare l’Amministrazione regionale nelle attività di predisposizione e gestione di tutte le procedure concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, di competenza degli Uffici della Regione e degli Enti e degli organismi dipendenti o vigilati, si rintracciano nell´esigenza primaria di assicurare in relazione a tali procedure un’azione amministrativa efficiente ed efficace, anche attraverso il coordinamento e la semplificazione della redazione degli atti degli appalti e, ove possibile, la razionalizzazione dell´attività mediante l´accorpamento delle procedure anche al fine di contenere la spesa pubblica. "I suggerimenti dell’on. Floris sono sicuramente opportuni - ha aggiunto il presidente - e rappresentano senza dubbio un prezioso contributo sia per il lavoro della Giunta che per la discussione del Ddl in Consiglio Regionale".  
   
   
ROMA: CASE ENTI PRIVATIZZATI, DA MAGGIO APERTO SPORTELLO PER INQUILINI  
 
Roma, 26 aprile 2010 - «Partirà all’inizio di maggio, e durerà per tutto il mese, lo Sportello cittadino che il Iv Municipio ha deciso di aprire per raccogliere le segnalazioni degli inquilini delle case degli enti previdenziali privatizzati». Lo annuncia Cristiano Bonelli, presidente del Iv Municipio e incaricato del sindaco Alemanno per le problematiche inerenti i canoni di affitto degli inquilini delle case di proprietà degli enti previdenziali privatizzati. «Lo Sportello sarà attivato nella sede di Piazza Sempione e sarà gestito dall’Associazione Azione Legale e da alcuni dei rappresentanti dei comitati degli inquilini. L’obiettivo è quello di raccogliere direttamente dai cittadini interessati da questo problema informazioni che consentano di predisporre una vera e propria piattaforma condivisa da utilizzare come base per le contrattazioni con i diversi enti proprietari. Lo Sportello – conclude Bonelli – sarà aperto, a partire dal 4 maggio, il martedì e il giovedì dalle 14.00 alle 16.30 e il venerdì dalle 10.00 alle 12.30».  
   
   
PMI: ACCORDO BPV-CONFINDUSTRIA VICENZA  
 
Venezia, 26 aprile 2010 - “Bene. E’ questa la strada giusta: banche radicate sul territorio a sostegno della nostra economia”. E’ il commento del Presidente della Regione Luca Zaia all’accordo siglato il 22 aprile tra Banca Popolare di Vicenza e Confindustria Vicenza con il quale l’istituto bancario mette a diposizione finanziamenti a tasso agevolato per sostenere l’innovazione delle piccole e medie imprese. “E’ la linea d’azione che sostengo da tempo”, conclude il presidente veneto assicurando che la Regione continuerà a seguire con grandissima attenzione il rapporto tra il sistema del credito e il territorio veneto nelle sue articolazioni locali.  
   
   
ESCLUSIONE SETTORE CALZATURIERO DA DECRETO INCENTIVI: SPACCA SCRIVE A BERLUSCONI, SCAJOLA E FINI: ´INTRODURRE UN EMENDAMENTO PER EVITARE UN´INGIUSTA PENALIZZAZIONE´.  
 
Ancona, 26 Aprile 2010 - Il presidente delle Regione, Gian Mario Spacca, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e al presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, per sollecitare l´inserimento del calzaturiero tra i comparti per i quali il Governo, con il decreto legge Incentivi, introduce deduzioni sul reddito d´impresa del valore degli investimenti in attivita` di ricerca industriale e di sviluppo finalizzate alla realizzazione di campionari. Il comparto, infatti, e` stato escluso dal decreto legge che ora deve essere discusso dal Parlamento. Ecco il testo della lettera. ´Sottopongo alla Sua cortese attenzione una questione di grande rilievo per l´economia delle Marche e del `made in Italy´, che, in quanto tale, rischia di penalizzare pesantemente il sistema imprenditoriale e occupazionale del nostro Paese. Le Marche, infatti, sono la regione con il distretto calzaturiero piu` importante d´Italia, in termini di occupazione e valore aggiunto, autentico punto di forza e di eccellenza del Made in Italy. Una delle misure di politica industriale piu` significative per tale settore e` quella del sostegno allo sviluppo dei campionari, che la Regione sta sostenendo, come accade in altri territori. Ora nel Decreto Legge Incentivi varato il 19 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri, all´articolo 4, comma 2 si introducono le deduzioni sul reddito d´impresa del valore degli investimenti in attivita` di ricerca industriale e di sviluppo finalizzate alla realizzazione di campionari, da cui e` stato inspiegabilmente escluso tutto il comparto calzaturiero, corrispondente al codice Ateco 15.2 e alle sottovoci 22.19.01 e 22.29.01 che individuano anche le componenti e gli accessori per le calzature. Il settore calzaturiero rischia cosi` una ingiusta e inaccettabile penalizzazione, che vogliamo scongiurare decisamente. Tale esclusione e` ancora piu` incomprensibile perche` il segmento moda e abbigliamento e` stato incluso nel provvedimento. Le saremmo grati se si facesse promotore della necessita` di introdurre un emendamento al D.l. Incentivi affinche` anche il comparto calzaturiero venga interessato dalle misure di agevolazione fiscale. Si tratta di evitare una ingiusta penalizzazione per il sistema imprenditoriale calzaturiero e offrire nuove e significative opportunita` di sviluppo ad un comparto che, nonostante la pesante crisi internazionale, continua a costituire una punta di diamante del Made in Italy in tutto il mondo. Vorrei infine sottolineare che questo provvedimento, contrariamente alle prassi, non e` stato concertato nella Conferenza Stato-regioni. Un saluto cordialissimo´.  
   
   
VALLE D’AOSTA: RIUNIONE DELL´OSSERVATORIO SUL CREDITO  
 
Aosta, 26 aprile 2010 - La Presidenza della Regione comunica che lunedì 26 aprile 2010, alle ore 11, nella saletta di Palazzo regionale, si riunirà lo Speciale Osservatorio sul Credito per esaminare la situazione generale in Valle d’Aosta e i risultati degli incontri con Confindustria – comparto edile, Cassa Edile di Mutualità e Assistenza e Camera Valdostana delle Imprese e delle Professioni. L´organismo è presieduto dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ed è composto dal dirigente responsabile della Direzione territoriale del Ministero dell´Economia e delle Finanze, dal presidente della Camera Valdostana delle imprese e delle professioni - Chambre Valdôtaine des entreprises et des activités libérales, dal rappresentante dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi), dai rappresentanti designati dalle categorie d’impresa e dei lavoratori e dai rappresentanti designati dalle associazioni dei consumatori. Gli Speciali Osservatori regionali hanno la funzione di monitorare l´andamento del mercato del credito alle famiglie e alle imprese, sulla base dei dati relativi ai livelli e alle condizioni del credito e delle informazioni fornite dalle banche e dalle associazioni di categoria, o rilevate in altro modo sul territorio, in relazione al provvedimento: Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.  
   
   
TRENTO: "IMPRESA IN UN GIORNO" ANCHE PER LE IMPRESE ARTIGIANE LA GIUNTA, SU PROPOSTA DELL´ASSESSORE ALL´INDUSTRIA, ARTIGIANATO E COMMERCIO, ESTENDE LA COMUNICAZIONE UNICA  
 
 Trento, 26 aprile 2010 - La Giunta provinciale, con la deliberazione di data odierna proposta dall’assessore all´industria, artigianato e commercio, ha adottato il provvedimento per consentire alla Camera di Commercio di Trento di estendere anche alle imprese artigiane la comunicazione unica "Impresa in un giorno". Un meccanismo semplice e veloce, grazie all’adozione della via telematica quale unico meccanismo di trasmissione delle pratiche, che permette di semplificare e alleggerire la prassi burocratica. Con un´unica comunicazione telematica, online e comodamente seduti alla propria scrivania, anche le imprese artigiane a partire dal 1° maggio potranno essere operative in un giorno oppure potranno comunicare eventuali variazioni ed assolvere contemporaneamente agli adempimenti dichiarativi verso il Registro delle imprese, Inps, Inail e Agenzie delle Entrate. Ecco gli ingredienti della Comunica: un software, un collegamento ad internet, la firma digitale e la pec (posta elettronica certificata), senza più attese agli sportelli e senza costi aggiunti per le imprese. Il 1° aprile 2010 la Comunica è entrata in vigore per tutte le imprese appartenenti al settore commercio, industria e agricoltura per le richieste di iscrizione o variazione presso il registro delle imprese. In anticipo sui tempi rispetto alla maggioranza delle regioni italiane, previa intesa con la Camera di commercio, industria e artigianato di Trento che già gestisce per conto della Provincia l’albo delle imprese artigiane, la Giunta provinciale odierna ha esteso anche alle imprese artigiane la comunicazione unica.  
   
   
BASELL TERNI: REGIONE UMBRIA, PROVINCIA E COMUNE TERNI CHIEDONO ULTERIORE IMPEGNO GOVERNO NAZIONALE  
 
Perugia, 26 aprile 2010 – “Regione Umbria, Provincia e Comune di Terni, facendo seguito alla posizione di netta chiusura dell’azienda Lyondell Basell al tavolo ministeriale, ribadiscono la loro forte determinazione ad assumere ogni iniziativa finalizzata al mantenimento dell’impianto dello stabilimento di Terni e del ruolo del polo chimico ternano”. È quanto affermano, in una nota congiunta, il presidente della Regione, Catiuscia Marini, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. Marini, Polli e Di Girolamo “restano, quindi, fortemente impegnati affinché venga mantenuta l’attività produttiva nello stabilimento con la conseguente salvaguardia dei posti di lavoro”, e “ribadiscono che l’insieme delle istituzioni locali continuerà in uno spirito di forte unità, ad essere a fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, nella consapevolezza di esprimere una posizione giusta e condivisa dalla società regionale e dall’insieme delle forze economiche e umbre”. “In un momento come quello attuale – proseguono - in cui il sistema produttivo regionale è sottoposto agli effetti negativi della crisi economica, Regione, Provincia e Comune di Terni non intendono in alcun modo consentire che la multinazionale Lyondell Basell assuma decisioni unilaterali che comprometterebbero i livelli occupazionali a Terni e in Umbria nonché lo stesso futuro industriale del polo chimico ternano che costituisce parte importante dell’industria chimica italiana”. “Per questi motivi, Regione, Provincia e Comune di Terni – affermano ancora Marini, Polli e Di Girolamo - hanno congiuntamente deciso di invitare i rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna e Puglia e delle Province e dei Comuni di Ferrara e Brindisi a sostenere un’azione incisiva nei confronti della multinazionale. Le scelte che la Lyondell Basell intenderebbe compiere su Terni rappresentano, infatti, l’anticipazione negativa di una strategia che si potrebbe attuare anche negli altri impianti italiani di sua proprietà”. “Sosteniamo quindi con forza le decisioni delle organizzazioni sindacali e delle Rsu, e insieme chiediamo un ulteriore significativo impegno dello stesso Governo affinché l’obiettivo della difesa dell’attività produttiva dello stabilimento di Terni e del settore chimico – concludono - sia posto al centro dell’iniziativa politica del governo nazionale”.  
   
   
SOLAGRITAL, MANOVRA CONGIUNTA  
 
Campobasso, 26 aprile 2010 - L´assessore Fusco Perrellaaccordo raggiunto fra Solagrital, Regione, Organizzazioni sindacali e Rsu per l´accesso alla Cassa integrazione straordinaria in deroga, nel settore agricolo, a decorrere dal 3 maggio 2010 al 31 dicembre 2010, per centoquindici lavoratori con anzianità maturata di almeno novanta giorni alla data di richiesta del trattamento. L´incontro si è svolto presso la Sede dell´Assessorato al Lavoro della Regione Molise, su convocazione del competente Assessore regionale, Angiolina Fusco Perrella. "La Regione Molise ha sempre seguito da vicino i problemi relativi alle maestranze della Solagrital, affinché in primo luogo venissero salvaguardati i lavoratori", ha dichiarato l´Assessore che ha espresso soddisfazione per il raggiungimento dell´accordo, sottolineando l´apporto delle Organizzazioni sindacali e l´impegno profuso dalla Struttura tecnica dell´Assessorato, al fine di tutelare il futuro occupazionale dei lavoratori, in vista di un rilancio del sistema produttivo molisano. L´assessore Fusco Perrella ha anche informato i presenti che il Ministero del Lavoro, con D.m. Emanato in data 20 aprile 2010, ha approvato la prosecuzione del programma di riorganizzazione aziendale della Solagrital, relativamente al periodo decorrente dal 24 gennaio 2010 al 23 gennaio 2011, autorizzando l´ulteriore corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore dei novantasei lavoratori della Solagrital, titolari di contratto a tempo indeterminato, per il periodo decorrente dal 24 gennaio 2010 al 23 luglio2010.  
   
   
AIUTI PER FAVORIRE LE ESPORTAZIONI DELLE IMPRESE TRENTINE  
 
Trento, 26 aprile 2010 - Sostenere i processi di internazionalizzazione dell’economia provinciale garantendo alle produzioni locali un più facile accesso ai mercati esteri e quindi un ampliamento ed una diversificazione dei canali di vendita. E´ questo lo spirito della delibera - in coerenza con gli obiettivi e la logica di intervento delle misure anticrisi - dell´assessore al turismo e promozione, approvata oggi dalla Giunta provinciale. Infatti, nella prospettiva di contrastare le difficoltà registrate nell’ultimo biennio dalle imprese locali attive sui mercati esteri a causa della riduzione di domanda legata alla crisi economica internazionale, la Giunta ha varato un provvedimento che modifica i criteri di applicazione della legge 6/99 relativi agli aiuti per favorire le esportazioni delle imprese trentine. Nello specifico la delibera prevede: la ridefinizione delle percentuali di finanziamento degli oneri sostenuti per la partecipazione ad una determinata fiera o esposizione prevedendo un contributo sino 70% a titolo di “de minimis” o 50% a titolo di non de minimis per la prima partecipazione ad una fiera; del 50% dalla 2° alla 5° partecipazione e del 25% dalla 6° alla 8° (ampliando quindi il numero di partecipazioni a fiere per il quale si può richiedere finanziamento). - la riduzione del limite minimo di spesa ammissibile per “singola partecipazione a fiera” da 5.000 euro a 3.000 euro. - la rideterminazione in tre mesi del termine ultimo per la presentazione della documentazione necessaria per la erogazione e liquidazione del contributo. La delibera dispone inoltre la non ammissibilità delle domande di agevolazione per la partecipazione a fiere in cui le imprese richiedenti trovino collocazione all’interno di stand collettivi organizzati da società partecipate della Provincia autonoma di Trento o abbiano già ottenuto agevolazioni nel medesimo arco temporale per progetti settoriali di commercializzazione.  
   
   
TRENTO: MODIFICHE AI CRITERI DI FINANZIAMENTO DEGLI ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI  
 
Trento, 26 aprile 2010 - Su proposta del presidente, la Giunta provinciale del 23 aprile ha approvato il nuovo bando per l´anno 2010, aggiornando i criteri e le modalità per l´accesso ai finanziamenti, sulla base di quanto prevede la legge provinciale n. 4 del 14 febbraio 2007 (il tema è proprio quello degli "Interventi per favorire l´accesso alla professione e la formazione continua nelle professioni intellettuali"). La data di scadenza del bando è fissata alle ore 12 del 21 maggio 2010. La legge prevede che la Provincia, sulla base dell´apposito accordo di programma sottoscritto con tutti gli Ordini e i Collegi professionali trentini, co-finanzi la formazione iniziale e l´aggiornamento permanente, l´attività per la certificazione della carriera dei professionisti e la qualificazione professionale attraverso progetti e interventi che potranno essere gestiti direttamente dagli Ordini e dai Collegi, oppure affidati ad un apposito ente esterno. La modifica dei criteri e delle modalità di accesso ai finanziamenti si è resa necessaria per migliorare e dettagliare alcune parti di testo. In particolare formalizzare in modo preciso l´affidamento da parte dell´Ordine o Collegio che propone l´incarico all´ente esterno; estendere l´anticipazione fino ad un massimo del 50% del finanziamento ammesso; specificare la rideterminazione dell´importo del contributo, qualora la spesa sostenuta risulti inferiore a quella ammessa; adeguare le percentuali e i costi riconoscibili del finanziamento; aggiungere tra le voci di costi ammissibili anche alcune spese accessorie. Gli ordini e i collegi professionali sono stati invitati a considerare interventi collegati alla manovra anticrisi, con particolare riguardo ai giovani e ai bisogni delle imprese. Con la stessa deliberazione, l´esecutivo provinciale ha fissato alle ore 12 del 21 maggio la scadenza del Bando per l´anno 2010. Il Bando 2010 conclude la prima fase applicativa della legge nel momento in cui se si prevede un nuovo testo normativo in relazione alle strategie definite con il programma di sviluppo provinciale nei giorni scorsi adottato dalla Giunta provinciale.  
   
   
INCENTIVI AL CALZATURIERO, LETTERA DELLA GIANNINI AI PARLAMENTARI.  
 
 Ancona, 26 Aprile 2010 - Promuovere un emendamento parlamentare per introdurre misure di agevolazione fiscale destinate al settore calzaturiero. E` quanto sollecita l´assessore regionale alla Attivita` Produttive, Sara Giannini, che ha inviato una lettera ai parlamentari marchigiani e ai componenti delle Commissioni attivita` produttive e finanza della Camera dei deputati. La richiesta e` quella di prevedere sostegni al comparto, nell´ambito del Decreto legge sugli incentivi, varato dal Governo nazionale lo scorso 19 marzo, che esclude il calzaturiero. Giannini sottopone all´attenzione dei parlamentari ´una questione di grande rilievo per l´economia delle Marche e del made in Italy ´ si legge nella lettera - che, in quanto tale, rischia di penalizzare pesantemente il sistema imprenditoriale e occupazionale del nostro Paese. Le Marche, infatti, sono la regione con il distretto calzaturiero piu` importante d´Italia, in termini di occupazione e valore aggiunto, autentico punto di forza e di eccellenza del Made in Italy. Una delle misure di politica industriale piu` significative per tale settore e` quella del sostegno allo sviluppo dei campionari, che la Regione sta sostenendo, come accade in altri territori. Ora nel Decreto Legge Incentivi varato il 19 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri, all´articolo 4, comma 2 si introducono le deduzioni sul reddito d´impresa del valore degli investimenti in attivita` di ricerca industriale e di sviluppo finalizzate alla realizzazione di campionari, da cui e` stato inspiegabilmente escluso tutto il comparto calzaturiero. Il settore calzaturiero rischia cosi` una ingiusta e inaccettabile penalizzazione, che vogliamo scongiurare decisamente. Tale esclusione e` ancora piu` incomprensibile perche` il segmento moda e abbigliamento e` stato incluso nel provvedimento´. L´assessore invita i parlamentari a promuovere ´un emendamento al Decreto Legge Incentivi affinche` anche il comparto calzaturiero venga interessato dalle misure di agevolazione fiscale. Si tratta di evitare una ingiusta penalizzazione per il sistema imprenditoriale calzaturiero e offrire nuove e significative opportunita` di sviluppo a un comparto che, nonostante la pesante crisi internazionale, continua a costituire una punta di diamante del Made in Italy in tutto il mondo´.  
   
   
GLI INTERVENTI DEL CEII PER QUALIFICARE L´ATTIVITÀ ARTIGIANA APPROVATO DALLA GIUNTA TRENTINA, SU PROPOSTA DELL´ASSESSORE ALL´INDUSTRIA, ARTIGIANATO E COMMERCIO, IL PROGRAMMA 2010  
 
Trento, 26 aprile 2010 - La Giunta provinciale nella seduta odierna, su proposta dell´assessore all´industria, artigianato e commercio, ha approvato il programma di interventi diretti a qualificare l´attività artigiana per l´anno 2010, predisposto dal Consorzio "Centro Europeo di Impresa e Innovazione". Il programma è suddiviso in tre aree: la divulgazione dell´attività artigiana e del suo radicamento con il territorio, la promozione dell´innovazione e della qualità dell´azienda artigiana, la promozione dei rapporti tra imprenditoria artigiana e circuito della formazione professionale. Fin dal 2005, il Ceii Trentino è legato in convenzione con la Provincia autonoma di Trento, Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio, per la gestione del Fondo per gli interventi diretti a qualificare l’attività artigiana, ovvero indirizzati a progetti di sviluppo e di supporto all’innovazione per le piccole imprese. Il Consorzio, da oltre dieci anni, sostiene l’artigianato trentino attraverso l’erogazione di servizi diretti alle imprese, la gestione di progetti di sistema e di attività promozionali legate alle categorie e al territorio. Il programma elaborato dal Ceii Trentino intende valorizzare e qualificare l´attività artigiana secondo tre linee di interventi. La prima riguarda la divulgazione dell´attività artigiana e del suo radicamento con il territorio, nonché dei mestieri tradizionali, anche mediante premi e riconoscimenti ad attività meritevoli, nonché la realizzazione di pubblicazione e filmati e iniziative a carattere espositivo. La seconda area è quella relativa alla promozione dell´innovazione e della qualità dell´azienda artigiana, nonché della sua apertura ai mercati internazionali. Infine, al terzo posto vi è la promozione dei rapporti tra imprenditoria artigiana e circuito della formazione professionale: la formazione di capitale umano, infatti, è essenziale anche nello sviluppo della professionalità artigiana. Tra le iniziative principali, che rientrano nel Fondo, si ricordano, soprattutto, "Dulcis in Fondo", promozione dell´artigianato dolciario trentino il 24 e il 25 aprile presso il Palanaunia di Fondo in Val di Non, ma anche "Artingegna 2010", mostra provinciale dell´artigianato trentino nel centro storico di Rovereto in settembre. Altre attività riguardano: la promozione dell´artigianato in ambito turistico attraverso la partecipazione a manifestazioni fuori del Trentino; l´aggiornamento delle attività di "St.art – Le strade dell’artigianato", per promuovere l’artigianato nelle azioni di marketing territoriale; la terza edizione dei "Tirocini Doc" per favorire il trasferimento tecnologico fra l’Università e le piccole imprese attraverso l’introduzione di laureati in azienda; la quarta edizione di " B.i.s. – business idee per le scuole superiori", istituito con l’obiettivo di far conoscere l’artigianato come attività di sbocco professionale agli studenti delle scuole secondarie; il concorso di idee sulla sostenibilità e l´efficienza energetica; "Per vincere domani", business game per la valutazione dell´avvio d´impresa; infine l´attività di promozione della figura del "Maestro artigiano". La spesa complessiva del programma degli interventi predisposto dal Consorzio è di 685.000 euro per il 2010 e 165.000 per il 2011.  
   
   
ANCHE LE COOPERATIVE TRENTINE POTRANNO ACCEDERE AI PRESTITI PARTECIPATIVI DECISIONE DELLA GIUNTA SU PROPOSTA DELL´ASSESSORE ALLA COOPERAZIONE PER COMPLESSIVI 100 MILIONI DI EURO LE DOMANDE DOVRANNO ESSERE PRESENTATE ENTRO IL 29 GIUGNO 2010  
 
Trento, 26 aprile 2010 - Con una decisione di Giunta - in seguito alla proposta avanzata dall´assessore alla cooperazione - le imprese cooperative sono dal 23 aprile ricomprese fra i soggetti beneficiari delle misure provinciali relative ai prestiti partecipativi. Ciò è possibile soltanto ora, a seguito dell´avvenuta modifica normativa introdotta con la legge finanziaria per il 2010. Il prestito partecipativo è uno strumento pensato per favorire l’incremento del capitale di rischio nelle imprese. In sintesi, l’impresa sottoscrive un mutuo con la banca di riferimento, che viene rimborsato nella quota capitale dai soci. Prevista dalla legge provinciale 6 del 1999 (la cosiddetta «legge unica sull’economia») la disciplina sui prestiti partecipativi è stata ridisciplinata dalla Provincia nell´ottobre 2009 nel quadro della «strategia d’uscita» dalla crisi economico-finanziariaconcordata con le parti sociali e con l’ausilio del Tavolo tecnico del credito, costituito assieme alle banche del territorio e ai confidi. Le caratteristiche principali dello strumento che - con il varo della delibera odierna - sarà esteso alle imprese cooperative sono le seguenti: i mutui avranno una durata da 5 a 10 anni in funzione inversa alla dimensione dell’impresa; - l’entità del finanziamento può raggiungere euro 500.000 per le imprese con fatturato fino a 3 milioni di euro, ed euro 1.000.000 per le imprese di dimensione maggiore; - non vi sono limiti di capitale proprio da possedere per l’accesso e da raggiungere per l’erogazione del contributo; il contributo è calcolato sul capitale apportato (15%) ma, in caso di reintegro dell’eventuale capitale negativo, è ridotto al 7,5%; - sul mutuo può essere accordata la garanzia di Cooperfidi (50%). Le domande dovranno essere presentate entro il 29 giugno 2010. È previsto un plafond complessivo di 100 milioni di euro di mutui da condividere con gli altri Enti di garanzia.