Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Aprile 2010
MONNET: UN AIUTO AL MULTILINGUISMO SUL WEB  
 
 Bruxelles, 26 aprile 2010 - Un nuovo progetto finanziato dall´Unione europea sta sviluppando programmi internet multilingue che faciliteranno la presentazione e il recupero di informazioni redatte in più lingue. I programmi soddisferanno le esigenze in ambito governativo, industriale e commerciale legate alla possibilità di sfruttare completamente il potenziale delle informazioni presenti in rete. Avviato nel marzo di quest´anno, il progetto Monnet ("Multilingual ontologies for networked knowledge") ha ricevuto finanziamenti per 2,4 milioni di euro in riferimento al tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" del Settimo programma quadro (7° Pq). L´ontology Engineering Group, che fa capo alla School of Computing dell´Universidad Politécnica de Madrid (Spagna), coordina il progetto, che dovrebbe concludersi per la fine del 2013. La raccolta, la presentazione e la diffusione delle informazioni in un mondo globalizzato è una delle sfide più importanti tra quelle a cui la società odierna è chiamata a rispondere. Tutti i cittadini devono avere accesso alle informazioni a prescindere dalla lingua in cui sono scritte. Probabilmente Internet rappresenta oggi il repository più importante e di più facile accesso, ma è necessario che venga meglio organizzato in modo da garantirne una maggiore fruibilità. Numerose organizzazioni internazionali, tra cui l´Organizzazione delle Nazioni Unite per l´alimentazione e l´agricoltura (Fao) e l´Organizzazione mondiale della sanità (Oms), hanno invitato a ottimizzare l´organizzazione dei sistemi di gestione delle informazioni utilizzati per dare diffusione alle loro informazioni in diverse lingue e per sottoporre alla loro attenzione svariate informazioni dalla stessa caratteristica. Un accesso facilitato alle informazioni multilingue sul Web consentirebbe inoltre ai cittadini dei paesi in via di sviluppo di ottenere informazioni nella loro lingua. Un fattore, questo, che potrebbe dare un impulso significativo alla loro partecipazione all´interno del mercato globale. In risposta a queste esigenze, il progetto Monnet sta concentrando la propria attenzione soprattutto sulle applicazioni del settore pubblico e ai processi della business intelligence. Per esempio, tra i partner del progetto figura un´azienda con sede nei Paesi Bassi, la Be Informed, che utilizzerà le metodologie messe a punto nell´ambito del progetto per fornire un accesso di tipo multilingue alle informazioni e ai servizi pubblici del governo olandese. Il progetto Monnet, collaborerà inoltre con Sap, azienda tedesca che si occupa della distribuzione di software, e con Xbrl (eXtensible Business Reporting Language) Europe, azienda che fornisce informazioni commerciali. Entrambe le aziende consentiranno l´accesso a soluzioni di tipo commerciale a finanziario in più lingue. Il primo passo per il progetto è stato rappresentato dalla costituzione di un´infrastruttura che consentisse di presentare conoscenze e accedere alle stesse in svariate lingue. In seguito i partner chiederanno agli utenti di pubblicare le informazioni nella propria lingua. Una delle prime attività del progetto sarà un workshop concepito per dare risalto ai problemi di natura internazionale legati alle infrastrutture che consentono l´accesso, il recupero e la pubblicazione di informazioni multilingue sul Web. Il workshop, organizzato per il prossimo 27 aprile, avrà luogo nell´ambito dell´International World Wide Web Conference nella Carolina del Nord (Stati Uniti). Al progetto collaborano, oltre all´Ontology Engineering Group della Universidad Politécnica de Madrid, l´Università di Bielefeld (Germania), la National University of Ireland, il Digital Enterprise Research Institute (Irlanda) e il German Research Center for Artificial Intelligence. Per maggiori informazioni, visitare: Facultad de Informática de la Universidad Politécnica de Madrid: http://www.Fi.upm.es/  
   
   
BOLZANO: DATA CENTER PROVINCIALE, ALLA TELECOM L´INCARICO PER LA NUOVA RETE  
 
 Bolzano, 26 aprile 2010 - L’assessore all’informatica Roberto Bizzo ha firmato con Telecom Italia, azienda vincitrice della gara d´appalto, l’incarico per la strutturazione della rete del nuovo Data Center dell’amministrazione provinciale. "Con questa nuova infrastruttura - commenta Bizzo - possiamo garantire prestazioni e servizi più efficienti alla popolazione". L´incarico è stato sottoscritto il 23 aprile, a Bolzano, dall´assessore provinciale all´informatica Roberto Bizzo e da Carlo Stefani, responsabile di Telecom Italia per il settore pubblico del Nord-est. "Il Datacenter che la Provincia sta costruendo in via Siemens a Bolzano - sottolinea Roberto Bizzo - costituisce la base della nuova infrastruttura informatica che dovrà garantire l´erogazione di servizi It in modo sicuro, veloce e con altissima disponibilità. Il Data Center è la base per il trattamento di enormi quantità di dati e informazioni da parte dell´amministrazione provinciale, e grazie ad esso i cittadini potranno ricevere prestazione e servizi più efficienti". I principali investimenti infrastrutturali sono stati assegnati tramite tre gare d´appalto europee: le due precedenti riguardavano l´infrastruttura in sè (locali, cablaggio, alimentazione, ecc.) e lo storage, ovvero il deposito di dati e programmi. Il bando vinto da Telecom Italia, invece, riguarda la strutturazione della rete del nuovo Data Center. I prossimi passi saranno l´acquisto dei server e la partenza dei progetti di migrazione dei servizi. "Il Data Center provinciale - conclude Bizzo - è stato concepito per garantire un accesso permanente ai dati, requisito essenziale per erogare servizi di e-government al cittadino, che li potrà avere a disposizione in qualunque giorno dell´anno e a qualunque ora".  
   
   
TELECOM ITALIA: FALSA LETTERA A FIRMA DELL´AMMINISTRATORE DELEGATO FRANCO BERNABÈ.  
 
Roma, 26 aprile 2010 - Telecom Italia comunica che nelle ultime ore è stata inviata via mail a molti dipendenti del Gruppo una falsa lettera a firma dell´amministratore delegato Franco Bernabè. Telecom Italia diffida chiunque dovesse venire in possesso di tale falsa comunicazione dal diffonderla ulteriormente e o dal darne pubblicazione in qualsiasi forma. L´azienda, nel ribadire che si tratta con ogni evidenza di un falso, perseguirà legalmente gli ignoti autori di tale reato in tutte le sedi competenti, così come chi dovesse darne ulteriore visibilità.  
   
   
TELECOM ITALIA: CEO FRANCO BERNABÈ WAS SENT BY EMAIL TO SEVERAL OF THE GROUP´S EMPLOYEES.  
 
Rome, 26 April 2010 - Telecom Italia informs that in the last few hours a false letter signed by the company´s Ceo Franco Bernabè was sent by email to several of the Group´s employees. Telecom Italia warns any recipients of this false letter from further propagating it and/or publishing it in any form. The company, while reaffirming that it is evidently a false communication, will legally pursue the unknown authors of this illicit act, as well as anyone who continues to give it further visibility, with all the competent authorities.  
   
   
UNIBAS, CORSO “INSEGNARE CON GLI E-BOOK”  
 
Potenza, 26 aprile 2010 - Sta registrando forte consenso la prima edizione di ‘Insegnare con gli eBook’ – innovativo corso di apprendimento permanente per insegnanti di Scuola Media Superiore che ha avuto inizio lo scorso 14 aprile. L’iniziativa, sviluppata dall´Università degli Studi della Basilicata e dalla Regione Basilicata nell’ambito del Progetto Sapere (Sistema per l´Apprendimento Permanente Regione Basilicata) è realizzata da E-form, Società Consortile partecipata dall’Ateneo lucano. Al corso, all’avanguardia nel panorama nazionale, - spiega un comunicato stampa dei promotori dell’iniziativa - partecipano trentotto insegnanti e dirigenti scolastici in servizio presso tre istituti della città di Matera (Liceo Scientifico ‘Dante Alighieri’, Liceo Artistico ‘Carlo Levi’, Istituto Magistrale ‘Tommaso Stigliani’). Per i destinatari coinvolti la partecipazione è totalmente gratuita poiché offerta dal Progetto stesso. In un’ottica di produttiva integrazione e condivisione tra Università e sistema scolastico, il percorso si pone l’obiettivo di fornire agli insegnanti gli strumenti essenziali per utilizzare efficacemente gli eBook nell’ambito della loro attività. Si vuole, altresì, esplorare le strategie per l’integrazione dei contenuti digitali nelle tradizionali metodologie di fruizione della conoscenza che permettano di proporsi agli studenti attraverso sistemi e tecnologie didattiche innovativi. Il corso è pensato, infatti, quale sollecita risposta alla normativa vigente in materia di testi scolastici (L. 133/2008 art. 15 comma 2 e C.m. 16 del 10/02/2009) la quale prevede che, a partire dall’anno scolastico 2011-2012, l´adozione di testi digitali ed eBook sarà obbligatoria per tutti gli istituti. ‘Insegnare con gli eBook’, dunque, intercetta con tempestività esigenze emergenti per dare risposta a bisogni formativi non ancora soddisfatti dal mercato con un’offerta adeguata. Il percorso, della durata complessiva di 30 ore, è accompagnato da e-tutor e da docenti esperti e si articola in attività a distanza, project work e due incontri in presenza (iniziale e conclusivo) e sarà attuato prevalentemente attraverso metodologie orientate all’e-learning e alle soluzioni integrate. Il corso – sottoinea la nota - è innovativo in quanto identifica un percorso orientato al consolidamento di competenze specifiche sull’utilizzo di tecnologie didattiche in ambito educativo, perché è integrato e, sul piano metodologico, è costantemente orientato alla soluzione di problemi (metodologia problem solving) e all’applicazione concreta delle conoscenze e delle competenze (simulazioni e project working).  
   
   
VENDOLA: "OK DECISIONE TRIBUNALE ROMA SU COMMISSARIAMENTO AGILE/EUTELIA"  
 
Bari, 26 aprile 2010 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha preso atto della decisione del Tribunale fallimentare di Roma che ha respinto la richiesta di concordato preventivo avanzato dalla società Agile e ha disposto il commissariamento dell’azienda. La società Agile che è la ex Eutelia del gruppo Omega, ha 2.200 dipendenti in tutta Italia, dei quali 117, di altissimo profilo professionale e culturale, operano a Bari nella zona industriale. “Va apprezzata – ha detto Vendola - la decisione della Corte che ha scelto senza farsi condizionare, dato che solo l’amministrazione straordinaria appare l’unica strada per il rilancio”. “Solo così – ha continuato il presidente –i lavoratori che hanno vissuto sulla propria pelle lunghi mesi di una battaglia aspra senza esclusione di colpi, inclusa la soppressione dello stipendio da ottobre, ed i sindacati potranno comprendere la situazione reale del ramo dell’azienda che li vede coinvolti e potranno rendersi conto di quali siano le effettive prospettive di sviluppo”. La Regione Puglia – ha concluso Vendola - seguirà con grande attenzione il caso perché a Bari sono coinvolti 117 lavoratori, peraltro di altissimo livello”.  
   
   
MASTER EUROPEO IN TRADUZIONE: LA DGT ORGANIZZA LA QUARTA CONFERENZA EMT DALL’11 AL 13 OTTOBRE 2010  
 
Bruxelles, 26 aprile 2010 - L’anno scorso la Direzione Generale Traduzione (Dgt) della Commissione europea ha costituito la rete Emt (European Master’s in Translation), che riunisce programmi universitari a livello di master per traduttori. Tutte le università dell’Ue che offrono master di traduzione e che desiderano adottare gli standard Emt possono chiedere di aderire alla rete. È in vista del prossimo invito a presentare candidature che la Dgt organizza la quarta conferenza Emt dall’11 al 13 ottobre 2010. Alla conferenza possono iscriversi sia le università che sono già membri della rete, sia le università interessate a diventarlo. Nel 2009 la Direzione Generale Traduzione (Dgt) della Commissione europea ha costituito la rete Emt. Emt sta per “European Master’s in Translation” (Master europeo in traduzione). La rete Emt riunisce programmi universitari che forniscono una formazione di alta qualità a livello di master destinata ai traduttori. La rete intende promuovere il marchio Emt e incoraggiare lo scambio di buone pratiche tra i programmi partecipanti. Si tratta di un label di qualità che può essere conferito a programmi d’istruzione superiore che soddisfino determinati standard qualitativi. Il progetto intende migliorare la formazione dei traduttori nell’Ue e contribuire a formare traduttori professionisti in grado di rispondere alle esigenze del mercato. Si registra infatti una crescente domanda di traduttori altamente qualificati in grado di gestire la comunicazione multilingue sia nel settore pubblico sia in quello privato. Tutte le università dell’Ue che offrono programmi di traduzione a livello di master e desiderano adottare gli standard Emt possono chiedere di aderire alla rete Emt. Nel marzo 2009 la Commissione ha pubblicato il primo invito ad aderire alla rete Emt. 93 università dell’Ue e dei Paesi vicini hanno presentato le loro candidature che sono state quindi valutate da un gruppo di esperti universitari nel campo della traduzione sulla base di criteri qualitativi. 34 programmi di 16 Stati membri sono stati selezionati e sono divenuti membri della rete Emt per un periodo iniziale di quattro anni. Il prossimo invito a presentare candidature è previsto per la fine del 2010. È in vista di questo prossimo invito a presentare candidature che la Dgt organizza la quarta conferenza Emt dall’11 al 13 ottobre 2010. Alla conferenza possono iscriversi sia le università che sono già membri della rete, sia le università interessate a diventarlo. Chi desidera partecipare alla conferenza è invitato a mandare un’e-mail all’indirizzo dgt-emt@ec.Europa.eu indicando il proprio nome, l’università di appartenenza e il master di traduzione che rappresenta. Chi chiede l’iscrizione entro il 14 maggio potrà ottenere il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno (1 persona per master di traduzione rappresentato). Per maggiori informazioni sulla conferenza si invitano gli interessati a consultare la seguente pagina web: http://ec.Europa.eu/dgs/translation/programmes/emt/conferences/index_en.htm    
   
   
RICERCA FVG: PER UNA SCIENZA AL SERVIZIO DELLE PERSONE  
 
Trieste, 26 aprile 2010 - Approderà nell´Aula consiliare all´inizio di maggio, per l´esame finale, il disegno di legge di riforma dei finanziamenti alle Università del Friuli Venezia Giulia. Lo ha annunciato l´assessore regionale all´Università e Ricerca Alessia Rosolen che il 22 aprile, nella sede del Mib School of Management di Trieste, ha concluso il convegno "Trieste, il polo della ricerca e sviluppo del Nordest". Al convegno, che si è svolto nell´ambito del Festival delle Città Impresa, hanno partecipato imprenditori e rappresentanti del mondo dell´Università e della scienza, discutendo su "come e dove l´impresa fa ricerca" e su "forza e limiti di Trieste città della scienza", con il coordinamento del giornalista Roberto Morelli. Di particolare rilievo l´intervento di Jacques Perrin, già direttore del Parco tecnologico-scientifico francese di Sophia-antipolis, uno dei più grandi del mondo. "Ce la faremo ad uscire la crisi - ha detto l´assessore Rosolen - se sapremo superare una visione della scienza come attività fine a se stessa, per puntare sulle ricadute non solo economiche ma anche sociali, in termini di miglioramento della qualità della vita delle persone, dell´attività degli Enti di ricerca presenti in regione". Proprio questo collegamento tra istituzioni scientifiche e territorio è stato carente negli ultimi anni, e lo dimostrano - secondo l´assessore - alcuni dati come per esempio il basso numero di brevetti e il tasso di esportazione dei prodotti ad alta tecnologia che, in Friuli Venezia Giulia, è al di sotto della media nazionale e molto più basso delle regioni italiane più sviluppate. Per questo l´assessore ha osservato che "a Trieste esiste la scienza ma Trieste non è ´la´ città della scienza". Per "promuovere e valorizzare le idee" non bastano dunque le risorse, che comunque la Regione, pur in un momento di difficoltà di bilancio, ha mantenuto su livelli elevati: 49 milioni di euro per Università e ricerca, 20 milioni per l´innovazione, più i fondi europei che sono stati espressamente indirizzati verso questi settori. La nuova Amministrazione regionale, sin dal suo insediamento, si è proposta di ripensare il sistema promuovendo, come ha ricordato l´assessore, un coordinamento fra gli Enti di ricerca e avviando nel contempo una "mappatura" del capitale intellettuale e un´analisi dell´impatto che la spesa in ricerca ha sul territorio, con l´obiettivo di avvicinare imprese e istituzioni scientifiche. Sono stati anche individuati i settori prioritari su cui investire: domotica, biomedicina molecolare, cantieristica navale e nautica. In questo quadro si colloca anche la riforma dei finanziamenti alle Università regionali, che ha anticipato gli indirizzi della riforma nazionale. Nell´assegnazione delle risorse, saranno tenute infatti in considerazione le forme di integrazione e collaborazione fra Atenei e verranno inoltre introdotti strumenti di valutazione e meccanismi premianti.  
   
   
UNIBAS, IMBESI PRESENTA ODG SU CHIUSURA SCIENZE MOTORIE  
 
Potenza, 26 aprile 2010 Il consigliere comunale di Potenza, Antonino Imbesi comunica di aver presentato un ordine del giorno (da discutere nel primo Consiglio comunale utile) teso a tentare di evitare la chiusura per il prossimo anno scolastico 2010/2011 dell’Istituto di Scienze Motorie a Potenza. “Ancora una volta la Facoltà di Scienze Motorie di Potenza – spiega Imbesi - rischia, l’anno venturo, di non aprire i propri battenti. Da informazioni assunte direttamente presso la segreteria della Presidenza di Scienze Motorie a Napoli da parte degli allievi interessati alla iscrizione alla facoltà potentina, alla richiesta di sapere se la stessa prevedesse l’apertura del primo anno del corso di laurea a Potenza per l´anno scolastico 2010-2011 la risposta è stata che ad oggi non esiste alcuna previsione in tal senso. Ovviamente questa indicazione ha creato sconcerto e causato ai giovani studenti uno stato di sconforto e di agitazione reali. La perdita dell’Istituto di Scienze Motorie –sottolinea il consigliere – produrrebbe seri disagi e problemi agli studenti dal punto di vista scolastico, da quello curriculare, nonché, dal punto di vista economico e sociale. Per tali motivi l’Amministrazione comunale di Potenza non può sottrarsi al dovere di difesa dei presidi importanti di cui gode sul proprio territorio e deve mettere in campo tutte le azioni di tutela possibili della struttura universitaria che spero tutte le forze politiche vogliano condividere. Sono certo – conclude Imbesi – che l’ordine del giorno sarà sottoscritto da tutti i Gruppi Consiliari comunali ed approvato all’unanimità dal Consiglio”.  
   
   
UNIVERSITá FVG: 8 MLN EURO PER INGRESSO MONDO LAVORO  
 
Trieste, 26 aprile 2010 - La Regione ha stanziato 8 milioni di euro del Fondo sociale europeo (Fse) per favorire l´ingresso dei laureati nel mondo del lavoro, sostenendo a questo scopo progetti formativi e iniziative legate a occupabilità, mobilità internazionale ed interconnessione tra filiera universitaria e parchi scientifici. Ridurre Gap Tra 2 Mondi - "Il nostro obiettivo - ha spiegato l´assessore regionale all´Università e Lavoro, Alessia Rosolen - è ridurre il gap tra due mondi ancora troppo distanti per garantire un immediato travaso dei giovani laureati nelle rispettive attività professionali. Ecco perché - ha aggiunto - ci siamo concentrati in particolare sul programma di sviluppo occupazionale e di promozione dei servizi nell´ambito degli atenei di Trieste ed Udine e della Sissa". Rafforzare Le Competenze - In dettaglio, ha precisato, si tratta di rafforzare le competenze dei giovani laureati, facilitandone il loro ingresso nel sistema produttivo regionale attraverso una serie di azioni quali, ad esempio, la promozione del confronto tra università e imprese e lo scambio di personale tra le due realtà, la riprogettazione dei percorsi di studio in funzione delle esigenze aziendali e il sostegno al ricambio generazionale tra imprenditori senior e junior. Piano Fse Per 2010 - Rosolen, comunque, ha ricordato anche le altre misure strutturali a supporto delle università e degli studenti contenute nel piano d´esercizio 2010 del Fse. Tra queste, 1 milione di euro per la partecipazione ai master post universitari e alle scuole di specializzazione, 700mila euro per progetti formativi, 400mila euro per un master sperimentale di primo e secondo grado da conseguire lavorando in azienda, 200mila euro per la promozione dei percorsi universitari di area tecnico-scientifica, 1 milione di euro per progetti formativi inseriti nel catalogo dell´alta formazione e destinati a laureati non occupati e 1,5 milioni di euro per borse di ricerca rivolte a dottorandi e laureati. Rientro Di Cervelli In Italia - L´assessore ha poi citato ulteriori contributi per tesi di laurea sperimentali in impresa, rientri dall´estero di lavoratori italiani altamente qualificati, inserimento dei ricercatori nel mondo del lavoro e altre azioni mirate ad accrescere le competenze di laureati e ricercatori mediante percorsi di studio in paesi stranieri.  
   
   
L´ASSESSORE PRATO AGLI STUDENTI DELL´AGRARIO DI ALGHERO: FORMAZIONE ESSENZIALE PER UN´AGRICOLTURA MODERNA  
 
Cagliari, 23 Aprile 2010 - La formazione in agricoltura è un bene essenziale e primario per il futuro del settore in Sardegna e in territori ad alta vocazione rurale come la Nurra. La Regione sta investendo ingenti risorse per l’istruzione, per incentivare la frequenza dei giovani anche negli istituti professionali agrari e alberghieri dell’Isola e per infrastrutturare le campagne: un insieme di strategie che ha l’obiettivo di favorire il rilancio del comparto nei prossimi anni. Il 23 aprile all’istituto agrario di Santa Maria La Palma (Alghero) l’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato, accompagnato dai dirigenti della scuola, dal direttore generale dell’agenzia Laore Antonello Usai e dall’assessore comunale all’agro e Servizi sociali di Alghero Maria Grazia Salaris, ha incontrato studenti e genitori anche delle elementari e medie della zona. Un incontro promosso in collaborazione con il comitato zonale della Nurra per porre all’attenzione della comunità locale le opportunità e i nuovi progetti allo studio per rivalutare, attraverso un nuovo ruolo della scuola, l’agricoltura del territorio. "Oggi siamo qui - ha specificato Prato che ha voluto portare il saluto anche dell’assessore all’istruzione Maria Lucia Baire - per diversi motivi. Intanto, per rassicurare il territorio che un istituto come questo, con una solida tradizione, non solo non deve chiudere ma deve essere sostenuto perché può diventare la fucina dei nostri agricoltori del futuro”. L’assessore ha chiesto ai dirigenti dell’Agrario un progetto sul quale lavorare insieme, Regione e territorio, per valorizzare l’attività dell’istituto e stimolare così i ragazzi a seguire percorsi formativi come quello offerto dalla scuola di Santa Maria La Palma. "Siamo anche qui - ha poi aggiunto Prato - per portare un messaggio ai nostri ragazzi e alle loro famiglie: non solo incentivare il consumo dei prodotti locali, ma anche perché studiare agricoltura è l’unica strada per far crescere professionalmente il comparto domani. E se oggi anche i mestieri che fino a qualche anno fa assicuravano buste paga certe sono in crisi, il ritorno alla terra, a un’agricoltura professionale e multifunzionale, può rivelarsi decisivo per garantire maggiore occupazione dei giovani”. Condurre un’azienda rurale o un agriturismo, coltivare la terra o curare la preparazione dei cibi di qualità con le materie prime locali, sono sfide non più percorribili attraverso gli strumenti anche solo di 15 anni fa, compresi libri ormai superati, ma con mezzi nuovi e sui quali la Regione sta investendo: tecnologie e infrastrutture di ultima generazione, la banda larga e internet. Prato ha poi ricordato la nascita qualche giorno fa dell’associazione locale degli agriturismo, proprio ad Alghero, un primo tassello per rendere più duttile, moderno e redditizio il comparto. Il direttore di Laore ha poi ricordato l’impegno dell’Agenzia sul fronte dei piani per la multifunzionalità: "il connubio tra agricoltura e turismo, le fattorie didattiche e altri progetti già avviati - ha spiegato Usai - sono l’unica strada per dare nuova linfa a settori agricoli ormai troppo monocolturali e questo istituto, che vanta una tradizione consolidata ed è strategicamente vicino anche al parco di Porto Conte, può diventare strategico per rilanciare il settore nella Nurra ma non solo".  
   
   
VALLE D’AOSTA: UNA MONTAGNA DI SCIENZA 2010  
 
Aosta, 26 aprile 2010 - L’assessorato dell’istruzione e cultura organizza, con la partecipazione dell’Assessorato agricoltura e risorse naturali e di altri enti regionali tra cui l’Arpa, l’Institut Agricole Régional, il Parco naturale Mont Avic, il Museo regionale di scienze naturali, l’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta, il Gruppo micologico Valle d’Aosta e l’Anaborava (Associazione Nazionali Allevatori Bovini Razza Valdostana) e del Cirda (Centro Interstrutture per la Ricerca didattica e l’Aggiornamento degli insegnati di Ivrea), una manifestazione sul tema della scienza dal titolo Una montagna di scienza 2010, rivolta alle classi di tutte le Istituzioni scolastiche della Regione e aperta a tutti gli interessati. L’attività, che in occasione del 2010 - Anno della Biodiversità avrà come tema centrale la Biodiversità in Valle d’Aosta, ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico su questo importante tema scientifico e si terrà il 4 maggio 2010 all’Isip di via Chavanne ad Aosta, dove ha sede e sarà presentato nell’occasione il nuovo Science Centre Régional. La giornata si articolerà in laboratori e atelier dimostrativi animati anche dagli studenti che in corso d’anno hanno partecipato alle attività proposte dall’Assessorato istruzione e cultura, affiancati dai docenti di scienze, con il seguente programma: Ore 9.00: l’Assessore Laurent Viérin apre l’attività e presenta il Science Centre Régional. Ore 9.15 - 13.00 e 14.00 –16.00: presentazione degli atelier alle classi e al pubblico in visita.  
   
   
SARDEGNA, FORMAZIONE POLITICHE GIOVANILI: OLTRE 16 MILIONI PER CENTRI GIOVANI, FORUM E PROGETTI ASSOCIAZIONISMO  
 
 Cagliari 26 Aprile 2010 - "Per la prima volta la Regione Sardegna attua un programma condiviso delle politiche giovanili, nella consapevolezza che i giovani sono una risorsa su cui investire e non una semplice ‘questione’ da risolvere". Lo ha affermato l’assessore della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali, Maria Lucia Baire, illustrando stamane alla stampa le azioni finalizzate a migliorare la qualità della vita dei ragazzi sardi. Gli interventi messi a punto dall´assessorato, con uno stanziamento di oltre 16 milioni di euro, prevedono la realizzazione di Centri giovani nei comuni dell’isola, oltre alla copertura finanziaria per inserire operatori professionali qualificati nelle attività di programmazione e coordinamento di ciascun centro, e al cofinanziamento di progetti ad associazioni senza scopo di lucro nei diversi settori di interesse giovanile, compresi gli scambi culturali. "Coerentemente con l´orientamento partecipativo di questa Giunta - ha puntualizzato l’assessore Baire - i giovani, al pari delle istituzioni che operano nel territorio, dagli enti locali al mondo dell’associazionismo, sono coinvolti attivamente nelle politiche e nelle azioni del governo regionale attraverso strumenti a loro espressamente dedicati come il Forum e la Conferenza regionale dei giovani". In particolare il Forum, organismo consultivo e propositivo dell’assessorato, risponde, come evidenziato dall’assessore Baire, “a una linea strategica adottata da questo governo regionale nel favorire e promuovere rappresentanze giovanili attraverso organismi appositamente preposti”. Il contributo dei ragazzi, all’interno dei Forum, troverà sintesi, nel prossimo autunno, con l’organizzazione della prima Conferenza regionale dei giovani, da realizzare in collaborazione con l’Anci. In quella sede confluiranno, infatti, gli spunti e le proposte per calare le politiche giovanili sulle reali esigenze dei ragazzi e del territorio.  
   
   
BOLZANO: CONSEGNATO IL NUOVO EDIFICIO DIDATTICO ALL´ISTITUTO DI AGRARIA DI ORA  
 
 Bolzano, 26 aprile 2010 - Il maso didattico Happacherhof della scuola di agraria di Ora conta su una nuova struttura: il presidente della Provincia Luis Durnwalder e gli assessori Hans Berger e Florian Mussner hanno consegnato il 22 aprile l´edificio aziendale che ospiterà stalla, aule e magazzini dedicati alle attività pratiche, alle visite di altre scolaresche e alla ricerca con la Lub. Iniziati nel gennaio 2009, i lavori si sono conclusi nel marzo scorso e oggi il nuovo immobile aziendale è stato consegnato alla scuola agraria di Ora. Nel moderno edificio a disposizione degli studenti, a est del maso didattico Happacherhof e direttamente raggiugibile dal vecchio immobile, trovano posto tra l´altro la stalla, un deposito per il fieno e una rimessa per i macchinari. Sono stati utilizzati sia i materiali tipici degli edifici storici (legno, lamiera) sia le tipologie dell´architettura locale (tetto a falde, rivestimento in legno). Al suo interno sono previste esercitazioni in tema di allevamento del bestiame e pratica agraria, esercizi per il progetto "fattoria scolastica" rivolto a bambini e studenti delle diverse scuole, formazione zootecnica, iniziative in collaborazione con la Lub. Nella progettazione, ha sottolineato il presidente Durnwalder, "si è tenuto conto delle più innovative conoscenze per il corretto allevamento del bestiame e del programma didattico dell‘Istituto superiore agrario di Ora e si è voluto mettere gli studenti nelle condizioni migliori per avvicinarsi alla pratica." Il nuovo edificio didattico e aziendale è strutturato in tre corpi di fabbrica: il primo accoglie il tratto classi con la sala per docenti, la sala per la preparazione delle lezioni, la zona mungitura e il fienile con relativo silo per il mangime. Nel secondo corpo di fabbrica, collegato direttamente al primo, è sistemata la stalla per le vacche da latte, le vacche da riproduzione con i vitelli e nella zona posteriore vi sono i box per ovini maiali e cavalli. Il terzo corpo di fabbrica, inglobato parzialmente nel pendio, è composto dal magazzino per attrezzi e macchinari agricoli. Durnwalder, Berger e Mussner hanno concluso la cerimonia con un sopralluogo. La progettazione della struttura, ha ricordato l´assessore ai lavori pubblici Mussner, "è stata eseguita all’interno della Ripartizione provinciale edilizia e servizio tecnico ed in tal modo vi è stato un notevole risparmio dal punto di vista economico. " I costi per la nuova stalla didattica si aggirano sui 2 milioni di Euro.  
   
   
CONVEGNO SU MODELLI EDUCATIVI EUROPEI: “EDUCAZIONE A CITTADINANZA PARTE INNANZITUTTO DA PROPRIE RADICI, STORIA, TRADIZIONI”  
 
Conegliano (Tv), 26 aprile 2010 - “Educare i giovani alla cittadinanza è un tema strategico per il futuro del Veneto e sono convinto che, per realizzarlo, la scuola e le istituzioni debbano partire innanzitutto dai valori profondi dei nostri territori, dalle nostre radici, dalla storia e dalle tradizioni culturali e popolari che ci riguardano”. Lo ha detto il 24 aprile l’Assessore regionale alle Politiche Sociali con delega alle Politiche Giovanili Remo Sernagiotto, che ha portato stamani a Conegliano, il saluto della Regione Veneto al convegno internazionale dal titolo “modelli educativi europei a confronto”, promosso dalla Fondazione Movimento Bambino presieduto da Maria Rita Parsi. L´iniziativa si è svolta sul tema dell’educazione alla cittadinanza, attuando un confronto tra le numerose azioni messe in campo dalle scuole dei diversi paesi d’Europa. L´incontro ha avuto luogo nell´ex convento di San Francesco. “Viviamo in tempi di migrazione globale - ha detto l´Assessore regionale - di moltitudini che si spostano da un paese all’altro. In questo contesto, l’educazione alla cittadinanza e alla convivenza pacifica tra persone provenienti da culture e popoli differenti è una questione delicata e importante che la Regione Veneto ha ben presente e su cui la scuola si sta impegnando per costruire un percorso virtuoso di formazione e crescita delle generazioni odierne e di quelle future. Il caso dell’Europa insegna – ha continuato Sernagiotto – visto che nel nostro continente ci sono state guerre non solo nel Novecento ma anche nei secoli precedenti. La stessa Comunità Europea, fondata tra gli altri da De Gasperi, è stata per decenni basata più sui rapporti economici che su un modello comune di cittadinanza condiviso. Ora, se non vogliamo perdere altri preziosi anni, bisogna agire per costruire insieme una nuova Europa in cui la cittadinanza non può essere imposta ma deve essere condivisa. Dobbiamo insistere in questa direzione, lavorare affinchè gli Europei si tengano per mano, coltivando e mantenendo le proprie tradizioni in una prospettiva di continua evoluzione del territorio. Da questo punto di vista – ha concluso - le iniziative come queste di stamattina sono molto apprezzabili per mantenere alto tra i nostri giovani il senso del confronto e della partecipazione”.  
   
   
SI È RIUNITO A POTENZA FORUM REGIONALE GIOVANI  
 
Potenza, 26 aprile 2010 - “Maggiore attenzione al territorio ed al protagonismo dei giovani l’obiettivo del Forum regionale dei Giovani riunitosi il 22 aprile  in Assemblea a Potenza”. E’ quanto riferisce una nota del Forum regionale dei giovani. Ha presieduto l’incontro Pietro D’imperio, presidente del Forum, la Giunta esecutiva ed il segretario organizzativo e tesoriere Carmine Lombardi. All’ordine del giorno – si legge - la rendicontazione della prima parte del finanziamento della regione Basilicata e sono state illustrate le attività realizzate. Tra gli eventi promossi per favorire l’incontro e l’animazione del territorio vi è il Lauria Folk Festival e il Camastra Sound Festival kermesse alla Iv edizione che vede protagoniste giovani band lucane che girano in tour per il territorio lucano. Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il nuovo allestimento del sito web, http://www.Forumgiovanibasilicata.it/index.html  che ancora potrà essere arricchito e che sarà un ulteriore punto informativo a favore dei Giovani Lucani. “Nel corso del dibattito Lombardi ha evidenziato “l’esigenza di una generazione che si aspetta risposte concreta dalla nuova Giunta regionale e non illusioni, quindi - ha aggiunto - basta con tirocini formativi o provvedimenti che alimentino altre sacche di precariato ma interventi strutturali in tema di sviluppo e di lavoro, al fine di debellare la costante emorragia di cervelli che ogni anno lasciano la nostra regione come evidenziato dai dati Istat di qualche mese fa”.  
   
   
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: I PROGETTI DELLA PROVINCIA DI TRENTO PER 32 GIOVANI  
 
Trento, 26 aprile 2010 - Sono 32 i posti a bando per coinvolgere i giovani nei progetti di Servizio Civile proposti da alcune strutture della Provincia autonoma di Trento. I giovani, con età compresa tra i 18 e i 28 anni, interessati a vivere per 12 mesi un’esperienza di Servizio civile nazionale, possono rivolgersi all´Ufficio Servizio Civile della Provincia, Via Gilli 3, Trento, o al numero 0461- 493100. Dopo il bando della scorsa estare viene pubblicato ora un nuovo bando, nell’ambito del quale sono inseriti anche i progetti presentati da alcune strutture della Provincia autonoma di Trento, valutati positivamente ma privi della copertura finanziaria dello Stato. La Provincia, finanziando tali progetti, intende offrire opportunità aggiuntive di partecipazione ai giovani e sostenere l’impegno che alcune delle proprie strutture investono nella formazione alla cittadinanza attiva dei giovani. Si tratta in particolare di proposte progettuali che spaziano dall’educazione alla promozione culturale, dalla tutela dell’ambiente alla valorizzazione del patrimonio artistico. I progetti a bando sono: Protezione Dell’ambiente: Coltivare La Cultura Della Prevenzione –2° Edizione, proposto dall’A.p.p.a è un progetto di Servizio Civile nazionale che si propone di intervenire nell’ambito dell’educazione ambientale ed in particolare a sostegno della cultura della prevenzione e della tutela del patrimonio ambientale oltre che delle attività tecnico scientifiche di monitoraggio del suolo e delle acque di superficie. Quattro giovani in Servizio Civile saranno coinvolti, coerentemente alle competenze ed alle attitudini in loro possesso, in attività di informazione e sensibilizzazione sia in ambito scolastico, che di più ampio target, e di monitoraggio tecnico, in particolare sull’acqua e sul suolo implementando la banca dati sull’ambiente. Es.ser.ci. Esperienze di Servizio Civile:giovani in rete – 2° Edizione. E’ il progetto di educazione e promozione culturale proposto dall’Ufficio Servizio Civile. L’obiettivo principale del progetto è stimolare la partecipazione attiva alla vita sociale delle comunità attivando iniziative di animazione culturale per favorire la creazione di modalità di relazione e incontro permanenti tra i giovani e sollecitando i giovani alla riflessione e alla condivisione di valori della convivenza civile e della solidarietà sociale. Ai quattro giovani in Servizio Civile sarà proposto di partecipare e collaborare, in funzione delle attitudini personali e delle specifiche competenze, a tutte le fasi progettuali, dall’analisi dei dati del contesto all’ideazione e realizzazione delle diverse iniziative. Un Patrimonio Di Tutti: Il Museo - 2° Edizione. E’ il progetto di Servizio Civile realizzato dal Castello del Buonconsiglio. Si propone di sostenere le iniziative di educazione del cittadino a un uso consapevole del patrimonio culturale. In particolare intende progettare, sperimentare e documentare proposte educative rivolte alla scuola (percorsi di ricerca e progetti in partenariato), agli insegnanti (interventi di formazione e aggiornamento), ai diversamente abili e agli immigrati (progetti di inclusione sociale), alle famiglie; potenziare il servizio di informazione, orientamento e comunicazione rivolto ai visitatori; realizzare indagini sui diversi pubblici del museo ed infine, potenziare il sistema di archiviazione del patrimonio culturale del museo. Per la realizzazione del progetto saranno selezionati quattro giovani ai quali affidare, in base percorso formativo svolto ed alle attitudini ed interessi personali, le diverse attività in cui si articola il progetto. Progetto Balcani: Dialogo Interetnico E Cittadinanza Attiva Attraverso La Cooperazione Tra Comunita’– 2° Edizione. Il progetto, predisposto dal Servizio emigrazione e solidarietà internazionale si realizza in parte all’estero. Il progetto, in collaborazione dell´Associazione Progetto Prijedor e dell´Associazione Trentino con il Kossovo prevede il coinvolgimento dei giovani in attività finalizzate a: sviluppare relazioni e attività comuni tra istituzioni scolastiche di Prijedor, Peja/pec e del Trentino; realizzare laboratori per promuovere coesione sociale, dialogo interetnico, cittadinanza attiva, miglioramento della qualità della vita quotidiana; promuovere le relazioni e gli scambi tra le scuole di Peja-pec, di Prijedor e quelle del Trentino; rafforzare e sviluppare le associazioni giovanili esistenti sul territorio di Prijedor e Peja/pec; sostenere la progettazione e l’organizzazione delle attività delle associazioni giovanili di Prijedor e Peja/pec; promuovere le relazioni e gli scambi tra le associazioni giovanili di Prijedor e Peja-pec tra di loro e con il Trentino. Qualità Dell’ambiente, Tutela Del Paesaggio E Identità Collettive è il progetto del Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio. A partire dalla convinzione dell’importanza di sostenere la partecipazione della cittadinanza alle scelte che riguardano la qualità della vita dei territori e la salvaguardia dei valori ambientali il presente progetto si concentrerà nella tutela paesaggistica ed ambientale, nell’analisi della struttura insediativa e nella stima dei fabbisogni, nella misurazione delle reti infrastrutturali e relative portate, nella valutazione degli effetti dei piani. Il progetto prevede due fasi: la prima, dedicata alla raccolta e all’elaborazione delle informazioni raccolte, la seconda alla predisposizione di materiali per la redazione di guide metodologiche, testi ed esemplificazioni, da impiegare successivamente nelle relazioni che si svilupperanno con enti, strutture ed amministrazioni, gruppi di interessi e cittadini che si interessano dei temi della pianificazione territoriale. I giovani seguiranno l’intero processo progettuale, approfondendo gli argomenti che più li interessano e potenziando competenze personali e professionali importanti. Monitoraggio Del Territorio: Prevenzione Ed Educazione Ambientali è il progetto del Servizio Geologico. Il progetto si propone di intervenire a favore della salvaguardia del territorio naturale, attraverso due percorsi specifici, il primo di carattere tecnico scientifico, dedicato al potenziamento del processo di rilevazione e catalogazione delle fonti conoscitive; l’altro attento a diffondere tra la popolazione una cultura moderna di fruizione del patrimonio naturale e geologico. I giovani saranno coinvolti nelle attività mirate a implementare un servizio di relazione con il pubblico, a promuovere metodologie di intervento che osservino le tappe fondamentali del percorso di ricerca: riconoscere, descrivere e schedare; in attivita’ di monitoraggio nelle zone a rischio e nei siti d’interesse e a garantire maggiore fruibilità alle fonti e agli archivi. Rete Europea Per I Diritti Linguistici Dei Cittadini Di Minoranza è il progetto di realizzato dal Servizio per la promozione minoranze linguistiche locali. Il progetto intende creare un’occasione privilegiata di marketing culturale e scientifico per dare visibilità a livello nazionale ed europeo alle comunità di minoranza linguistica presenti nei paesi dell’Unione Europea. L’obiettivo generale sarà quello di gettare le basi per l’ implementazione di una rete istituzionale, non solo virtuale, nel quale ciascun territorio potrà portare la propria esperienza e attingere stimoli e strumenti a beneficio del benessere collettivo. I giovani saranno coinvolti ed impegnati in tutte le fasi progettuali di gestione della rete e di realizzazione, dalla impostazione alla realizzazione, di un convegno europeo.  
   
   
BANDIRE IL CIANURO DALLE MINIERE? INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 26 aprile 2010 - Lo champagne al cianuro è un classico dei film d´azione e di spionaggio. Ma, oltre che da James Bond, il letale veleno è usato in tutta Europa per l´estrazione dell´oro nelle miniere. In un´interrogazione parlamentare che è stata dibattuta il 22 aprile dalla plenaria, due deputati chiedono la messa al bando del cianuro in miniera. La paura è che il composto tossico possa causare catastrofi ecologiche, com´è già successo dieci anni fa nell´Europa dell´est. L´uso del cianuro è ancora oggi considerato la miglior tecnologia disponibile per l´estrazione dell´oro dai minerali grezzi. Il cianuro è altamente tossico, e può avere un effetto devastante sull´ambiente se non trattato correttamente. Per esempio, nel 2000 in Romania 100.000 metri cubi di acqua avvelenata hanno contaminato il Danubio e causato il più grande disastro ecologico dell´epoca. Anche se alcuni paesi membri ne hanno bandito l´uso in miniera, il cianuro può ancora essere utilizzato legalmente in Europa: ci sono numerosi progetti di estrazione, già esistenti o programmati, che sfruttano le potenzialità della sostanza. I due deputati del Ppe János Áder, rumeno, e László Tőkés, ungherese, rivolgeranno oggi pomeriggio un´interrogazione orale alla Commissione, per chiedere una messa al bando a livello europeo dell´uso del cianuro nell´estrazione dell´oro. La questione principale è la mancanza di una reale garanzia che incidenti come quello rumeno non avvengano più, specialmente in questo periodo di condizioni meteorologiche estreme dovute al cambiamento climatico e alla negligenza dell´uomo.  
   
   
PUGLIA: ARRIVA UNO STUDIO SULLA PERICOLOSITÀ IDRAULICA DELL´OFANTO  
 
Bari, 26 aprile 2010 - Relativamente alla pericolosità idraulica del fiume Ofanto, il territorio in cosiddetta “sinistra idraulica”, ovvero quello relativo al territorio di Margherita di Savoia, presenta rischi di allagamento con tempi di ritorno di 30 anni su un territorio di circa 25 chilometri quadrati che comprende anche la zona abitata; alla luce di questo, l’Autorità di Bacino (Adb) della Puglia ha individuato interventi di mitigazione del rischio per un investimento complessivo di 20 milioni di euro: è quanto emerso dallo studio idrologico e idraulico eseguito dall’Adb della Puglia finalizzato alla individuazione delle aree a diversa pericolosità di inondazione del tratto terminale del fiume Ofanto e dei conseguenti provvedimenti di mitigazione del rischio che è stato illustrato oggi ai Sindaci di tutti i comuni coinvolti dall’assessore regionale alle Opere Pubbliche e Presidente dell’Adb della Puglia Fabiano Amati e dal Segretario Generale dell’Adb Antonio di Santo. Lo studio è propedeutico alla variazione dei vincoli di pericolosità idraulica presenti nel Piano per l’Assetto Idrogeologico (Pai) attualmente vigente e riguarda l’area compresa tra il ponte romano, sito in agro di Canosa di Puglia, e la foce, comprendendo i comuni di Barletta, Canosa, Cerignola, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli. In particolare, è emerso che il territorio in “destra idraulica”, ovvero quello che riguarda i comuni di Barletta e Canosa di Puglia, si trova in una condizione di relativa sicurezza non presentando rischio di inondazione nei centri urbani, mentre in quello di Mergherita di Savoia, che comprende anche i Comuni di Cerignola, San Ferdinando e Trinitapoli, le esondazioni già a partire dal Comune di San Ferdinando di Puglia propagano verso il mare, inondando vaste aree agricole ed urbane, nonché importanti infrastrutture di trasporto e insediamenti produttivi e commerciali. In base ai risultati ottenuti, la Segreteria Tecnica Operativa dell’Adb della Puglia ha stabilito la possibilità di ottenere un graduale annullamento delle inondazioni attraverso la realizzazione di interventi di miglioramento del deflusso idrico, di manutenzione straordinaria degli argini esistenti e di realizzazione di nuovi argini. “Da questo momento – ha detto Amati - proponiamo un percorso di condivisione con i Comuni interessati dallo studio dell’Autorità di Bacino, i quali dovranno, entro il termine di 30 giorni, determinare il proprio punto di vista. Di lì, avvieremo tutte le procedure utili ad ottenere i finanziamenti necessari per intervenire sulla mitigazione del rischio, cercando eventualmente di attingere anche a risorse comunitarie e nazionali. Siamo coscienti del fatto che un nostro atto amministrativo potrebbe innescare un inevitabile contrasto tra diritti edificatori e piani sovraordinati, ma la teorica sofferenza inflitta ad alcuni diritti pone i presupposti per poter poi affermare quegli stessi diritti provvisoriamente negati proprio in virtù della realizzazione delle opere. Facendo una riflessione di alta amministrazione – ha concluso - credo che questo studio sia la modalità più straordinaria per prendersi cura della terra nei tempi giusti, senza aspettare l’arrivo di una tragedia; in un momento in cui la pubblica amministrazione è solita intervenire solo di fronte alle emergenze, l’attività dell’Autorità di Bacino rappresenta il destarsi in tempo di pace”.  
   
   
BOLZANO: TRAPPOLA FOTOGRAFICA PER L´ORSO  
 
 Bolzano, 26 aprile 2010 - Un esemplare di orso bruno è caduto per così dire in trappola in territorio altoatesino nei giorni scorsi. Si è trattato di una “trappola fotografica” dell’Ufficio caccia e pesca della Provincia che lo ha ritratto nei boschi che si estendono fra il Passo Mendola e la Val d’Ultimo. Rilevate le tracce di due esemplari. Come riferisce l’Ufficio caccia e pesca della Provincia, nei giorni scorsi “è stato possibile ravvisare la presenza dell’orso bruno in Alto Adige. Sono state rilevate delle impronte su neve, nei ripidi versanti boscati in orografica destra della Valle dell’Adige, compresa tra Passo Mendola e la Val d’Ultimo, in ambienti lontani da centri abitati. Dalla grandezza delle impronte rilevate, è possibile affermare che si tratta di due individui diversi, uno più piccolo ed uno di taglia maggiore. La prima segnalazione risale al 29 marzo scorso. Finora non è stata segnalata nessuna predazione a pecore o ad apiari. Uno dei due orsi, nella notta del 15 aprile scorso, si è alimentato presso un punto di foraggiamento di caprioli. Il personale di sorveglianza venatoria dell’Ufficio caccia e pesca è riuscito, tramite una “trappola fotografica”, a scattare alcune foto, che dimostrano si tratti di un orso di media taglia, presumibilmente di 3-4 anni d’età. Per questo individuo, sono stati raccolti dei peli, che dovrebbero determinare, tramite analisi genetica, di quale orso si tratta”. Negli ultimi anni la presenza dell’orso bruno in Alto Adige è divenuta relativamente costante; transiti di almeno un individuo, proveniente dall’azione di reintroduzione nel Parco Naturale Adamello Brenta eseguita in provincia di Trento con il progetto “Life-ursus”, sono stati segnalati ogni anno a partire dall’anno 2005. Finora si è trattato esclusivamente di giovani individui maschi, che compiono giri esplorativi alla ricerca di nuovi territori. Il periodo, in cui viene rilevato il maggior numero di indici di presenza dell’orso, è quello primaverile; da un lato, la presenza può essere accertata tramite le caratteristiche piste su neve, dall’altro, al risveglio dal letargo, sono più frequenti le predazioni a ovini o apiari. Nell’anno 2009 era stata segnalata la presenza di quattro diversi individui sul territorio provinciale. Per due di essi si è trattata tuttavia di una breve fase di passaggio nel settore orientale della provincia.  
   
   
VENETO: VERSO UN RIORDINO E UNA SEMPLIFICAZIONE MATERIA IDRAULICA  
 
 Venezia, 26 aprile 2010 - “Sicuramente andremo a mettere mano a quelle che sono le competenze regionali in materia idraulica, in particolare per quanto riguarda i Consorzi di Bonifica, i Geni Civili e le Unità di Bacino e questo in un’ottica di competitività del sistema idrico veneto”. Lo dichiara l’Assessore alle politiche dell’Ambiente della Regione del Veneto, Maurizio Conte, commentando una richiesta della Confederazione Italiana Agricoltori in merito ad una modifica della Legge regionale sui Consorzi di Bonifica. “Credo – precisa l’Assessore Conte – sia utile prendere in considerazione un riordino delle competenze finalizzandolo alla semplificazione delle procedure e degli interventi con l’obiettivo della economicità e della razionalizzazione delle spese necessarie a nuovi interventi e soprattutto alla manutenzione del sistema idrico. Quindi – conclude Conte – ben vengano proposte che arrivano da settori importanti e significativi come quello di una parte del mondo agricolo e che possono contribuire a migliorare l’azione legislativa della Regione”.  
   
   
NEL TIRRENO PER STUDIARE VULCANI E TERREMOTI MISSIONE DI RICERCA SUL RISCHIO SISMICO E LA GEOLOGIA SOTTOMARINA, CON LA NAVE URANIA DEL CNR E LA SARMIENTO DE GAMBOA DEL CSIC, NELL’AMBITO DEL PROGETTO EUROPEO MEDOC. COLLOCATI ALCUNI SENSORI, ANCHE NELLA TENUTA PRESIDENZIALE DI CASTELPORZIANO  
 
 Roma, 26 aprile 2010 - Formazione, conformazione e assetto geologico del Mar Tirreno e presenza di grandi vulcani sottomarini, come il Marsili, che si eleva per 3.500 metri, sono al centro del progetto europeo Medoc cui partecipano tra gli altri i ricercatori dell’Istituto di scienze marine (Ismar-cnr) e dell’Istituto per la dinamica dei processi ambientali (Idpa-cnr) del Consiglio nazionale delle ricerche. Parte centrale del progetto, la campagna oceanografica in corso nel Tirreno centrale e meridionale con la partecipazione coordinata delle navi oceanografiche Urania del Cnr e Sarmiento de Gamboa di proprietà dello spagnolo Consejo Superior de Investigaciones Cientifica (Csic). Le due navi svolgono rilievi di sismica a riflessione e a rifrazione, per indagare le parti superficiali e la struttura della crosta terrestre fino ad una profondità di alcune decine di km e studiare il rischio sismico. Ad integrazione della campagna oceanografica squadre di geofisici dell’Idpa e dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) hanno temporaneamente installato stazioni sismiche a terra in Sardegna e Corsica e sulla Penisola italiana: una delle stazioni di terra dell’Ingv è stata posizionata anche nella tenuta presidenziale di Castelporziano. Inoltre vengono utilizzate le stazioni permanenti della rete sismica nazionale dell’Ingv e 5 stazioni sismiche da fondo mare chiamate Ocean Bottom Seismometers/hydrophones (Obs/h) che sono state deposte nel Tirreno meridionale, sulla direttrice che va dal Marsili all’isola di Stromboli, durante una precedente campagna con l’Urania nell’ambito di una collaborazione tra Ismar e Obs Lab di Gibilmanna del Centro Nazionale Terremoti dell’Ingv. “Come avviene per i terremoti, la cui energia si propaga come un’onda acustica su tutto il pianeta, così si generano artificialmente impulsi acustici per studiare i primi 20-40 km di crosta terreste, ovvero lo strato in cui si generano la maggior parte dei terremoti.” spiega Nevio Zitellini dell’Ismar-cnr di Bologna. “La nave Urania posiziona a fondo mare e poi recupera sismometri Obs, nel Tirreno, creando un ‘grande orecchio’ che è in grado di sentire e registrare gli impulsi generati artificialmente”. I sismometri da fondo mare sono stati messi a disposizione dall’ Istituto di Scienze Marine dell’Università di Kiel in Germania (Ifm-geomar). “Le risposte serviranno a comprendere da una parte i processi di generazione dei margini continentali, e a contribuire allo studio del rischio sismico nell’area italiana”, conclude Zitellini..  
   
   
NUOVO PIANO PER LA DIFESA DEI BOSCHI DAGLI INCENDI ADOTTATO IN VIA PRELIMINARE DALLA GIUNTA TRENTINA, RIMARRÀ IN VIGORE PER 10 ANNI  
 
Trento, 26 aprile 2010 - La Giunta provinciale ha provveduto stamane, su proposta dell´assessore alle foreste, all´adozione in via preliminare del nuovo Piano per la difesa dei boschi dagli incendi. La Provincia autonoma si è dotata di un Piano per la difesa delle aree boscate dagli incendi fin dal 1978. Da allora il Piano è stato sottoposto a due revisioni (nel 1986 e nel 2000), arrivando alla attuale terza revisione di tale strumento, che avrà durata decennale. Alla redazione del nuovo Piano si è giunti dopo uno studio, affidato all´Università di Torino, riguardante in particolare l´analisi storico-statistica e ambientale e lo sviluppo dei modelli cartografici del pericolo e del rischio d´incendio boschivo. Lo studio è servito per la definizione degli interventi di selvicoltura preventiva volti alla riduzione del pericolo d´incendio, individuando in particolare le pinete di pino nero quali ambiti privilegiati da tutelare in via prioritaria, ed all´individuazione delle opere e infrastrutture per la prevenzione del rischio. Tali opere sono raggruppate nel Piano in due elenchi: quello delle opere a priorità 1 riconosciute di rilievo provinciale e la cui realizzazione è riservata alla competenza della Provincia, e quello a priorità 2 la cui realizzazione può avvenire da parte di vari soggetti ed essere sovvenzionata dalla Provincia. Il Piano è affiancato dal Rapporto ambientale - redatto dal Servizio Foreste e fauna ai fini del processo di Valutazione ambientale strategica (Vas) - nel quale sono evidenziate la compatibilità delle opere e degli interventi rispetto agli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, nonché la sostenibilità dei possibili effetti ambientali delle opere stesse. Fa parte del Rapporto ambientale anche la Relazione d´incidenza per la valutazione degli effetti ambientali delle opere previste nelle aree Sic e Zps. L´adozione in via preliminare del Piano, valido per il periodo 2010-2019, consente di avviare fin da ora le procedure di Valutazione ambientale strategica, di Valutazione d´incidenza e di approvazione definitiva di questo importante strumento programmatorio per la difesa dei nostri boschi dagli incendi.  
   
   
REGIONE PUGLIA SOSTERRÀ TUTTE INIZIATIVE A FAVORE ACQUA PUBBLICA  
 
Bari, 26 aprile 2010 - "La Regione Puglia sosterrà tutte le iniziative provenienti dai cittadini in favore della gestione pubblica dell´acqua promosse con assoluta certezza e senza ambiguità". Lo ha sottolineato il 26 aprile a Bari l´assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati durante la conferenza stampa di presentazione della campagna referendaria "L´acqua non si vende", promossa dal Forum italiano Movimenti per l´Acqua in vista del 25 aprile, data in cui saranno infatti avviate iniziative per la raccolta delle firme sui tre quesiti che chiedono di fermare la privatizzazione dell´acqua, il ritorno alla pubblicizzazione e l´eliminazione dei profitti sul bene comune acqua. "La gestione pubblica del servizio idrico integrato - ha sottolineato Amati - è una questione di giustizia e di equità che non deve lasciare spazio ad incertezze. Per noi non si tratta certo di un argomento nuovo ma di un profondo convincimento che ha mosso la nostra azione durante la scorsa legislatura. Oggi dunque rispetto al concetto dell´acqua pubblica, la Regione Puglia ha solo il dovere di proseguire nel percorso intrapreso e lo farà non appena si insedierà il Consiglio regionale. Alla luce di questo, non possiamo che sostenere, aiutare e propagandare qualunque iniziativa proveniente dalla società civile".  
   
   
AMBIENTE. SEMPLIFICAZIONE NELLA NUOVA PIANIFICAZIONE REGIONALE VENETO  
 
 Venezia, 26 aprile 2010 - A breve un piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Questo uno dei primi obiettivi che l’Assessore all’Ambiente della Regione del Veneto, Maurizio Conte, si è posto e che ha annunciato intervenendo, presso la Fiera di Padova, alla cerimonia di apertura del Sep, forum triennale dedicato all’ambiente e all’ecologia e che il neo Assessore ha scelto per la sua prima uscita pubblica. “Dopo dieci anni di Presidenza della Vii Commissione Regionale Ecologia ed Ambiente – ha sottolineato Conte - ho l’opportunità di potermi impegnare al meglio nel cercare di dare risposta alle istanze e alle questioni che riguardano il mio assessorato, con una particolare attenzione ai temi che riguardano la ricerca e l’innovazione, ambiti che rappresentano un sinonimo di sviluppo e opportunità economiche. Questo – ha precisato - è un settore con molte prospettive future, ma ha bisogno di nuove tecnologie alternative, come ad esempio nello smaltimento dei rifiuti, che necessita di nuove formule, anche per garantire ai principali fruitori di questo servizio, e cioè i cittadini, tariffe più basse. Formazione, informazione e comunicazione sono un’altra priorità che verrà affrontata, rivolgendosi in particolare alle generazioni più giovani”. In chiusura del suo intervento l’Assessore Conte ha fatto riferimento all’azione che avvierà a livello normativo e legislativo. “Sono necessarie modifiche anche alla parte normativa e legislativa e la parola d’ordine sarà “semplificazione”, che significa una nuova pianificazione regionale. Non mancherà nemmeno – chiude Conte – un piano per lo smaltimento dei rifiuti speciali, che aiuterà, tra l’altro, a rendere più competitive le nostre aziende”.  
   
   
CONFERENZA SUI SITI CONTAMINATI  
 
Bratislava, 26 aprile 2010 - Dal 2 al 4 giugno avrà luogo a Bratislava, in Slovacchia, una conferenza sui siti contaminati. L´evento intitolato "Contaminated Sites Bratislava 2010" è organizzato sotto gli auspici del ministero per l´Ambiente della Repubblica slovacca e dal ministero per l´Ambiente della Repubblica ceca. La conferenza intende facilitare lo scambio di informazioni e di prospettive tra gli esperti e decisori provenienti da vari paesi e aree di interesse, coinvolgendo le comunità scientifiche e di ricerca, le imprese e i fornitori di servizi. I temi riguarderanno tra l´altro: impatto dei siti contaminati sull´acqua nel suolo, sotterranea e di superficie, e sull´inquinamento dell´aria, siti contaminati nell´obiettivo dell´Unione europea, dei singoli Stati membri e di altri paesi, progetti di risanamento su larga scala, progetti di risanamento di piccole dimensioni e locali, tecnologie di risanamento per materiali inquinanti, legislazione in fase preparatoria, strategie e sviluppo futuro. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ekotox.sk/images/stories/pdf/zuba_2010_first%20circular_eng.pdf    
   
   
MILANO: PROTESI DENTALI, FLEBO E SIRINGHE, 23 SACCHI DI RIFIUTI SANITARI GETTATI ABUSIVAMENTE IN CANTIERE ALER, VIGILI SEQUESTRANO AREA  
 
 “Milano, 26 aprile 2010 - Agenti del Nucleo Ambiente della Polizia Locale di Milano hanno rinvenuto, in via Norico, 23 sacchi neri di rifiuti sanitari pericolosi gettati da ignoti in una buca all’interno di un’area verde recintata a cantiere, di proprietà dell’Aler, destinata alla costruzione di abitazioni civili. I sacchi contenevano materiale di scarto proveniente, come risulta da alcune bolle di consegna ritrovate al loro interno, da un noto studio odontoiatrico milanese che al controllo dei registri è risultato però regolare. In particolare siringhe, calchi in gesso di protesi dentali, cannule per flebo, mascherine, camici, guanti in lattice. Circa 30 metri quadri dell’area a cantiere è stata posta sotto sequestro su autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Sono in corso le indagini per verificare le responsabilità della ditta incaricata della distruzione dei rifiuti. L’ipotesi di reato è smaltimento abusivo di rifiuti sanitari potenzialmente pericolosi”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “E’ inqualificabile – afferma De Corato -, oltre che penalmente perseguibile, che si sfrutti un’area di cantiere per speculare sui costi di smaltimento dei rifiuti speciali, ignorando poi i pericoli, visto che a due passi ci sono delle abitazioni civili. Mi auguro che l’indagine, già avviata dalla Polizia Locale, porti a individuare i responsabili cui il Comune chiederà i danni in sede processuale costituendosi parte civile”. “Ringrazio quei cittadini – spiega De Corato – che, allertati dalla presenza di rifiuti sospetti, hanno chiamato la Polizia Locale. Che dopo una prima verifica ha subito interpellato il Nucleo Ambiente, che è dotato di apposita attrezzatura per intervenire su materiale potenzialmente tossico e infetto, ed è accorso sul posto verificando il contenuto dei sacchi”. “Una task force, quella del Nucleo Ambiente – precisa De Corato –, che è composta da 1 commissario aggiunto e 8 agenti. E che nel 2009 ha effettuato 1.958 interventi per la prevenzione e la repressione dei reati ambientali. E ha notificato 131 comunicazioni di reato all’autorità giudiziaria e indagato 119 persone”.