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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Aprile 2010
ASSOCOMUNICAZIONE: ALESSIO FRONZONI ALLA GUIDA DELLA COMMISSIONE SINDACATO E LAVORO, ATTILIO REDIVO PRESIDENTE DEL CENTRO STUDI  
 
Milano, 27 aprile 2010 - Il Consiglio Direttivo di Assocomunicazione, riunitosi il 22 aprile , ha nominato Alessio Fronzoni, Ceo di Lowe Pirella Fronzoni, alla guida della nuova Commissione Sindacato e Lavoro, nata per dare una fisionomia sindacale all’associazione, a partire dal contratto fino ad arrivare alla contrattazione della cassa integrazione. Nella riunione odierna inoltre Attilio Redivo, amministratore delegato di Mediacom, è stato eletto presidente del Centro Studi di Assap Servizi e prenderà il posto di Matteo Cardani, che ha lasciato l’incarico per motivi personali. Redivo è già al lavoro per preparare il consueto appuntamento con Comunicare Domani, le previsioni di Assocomunicazione sull’andamento del mercato, che tornerà puntuale a fine giugno. Il compito di Redivo è quello di allargare il campo di azione del Centro Studi alle ricerche sui media, sui consumatori e sullo scenario internazionale.  
   
   
FATTURATI DELL’OSSERVATORIO FCP-ASSORADIO DEL PERIODO GENNAIO-MARZO 2010 RAFFRONTATI AL PERIODO GENNAIO-MARZO 2009.  
 
Milano, 27 aprile 2010 - L´osservatorio Fcp-assoradio ha raccolto i dati relativi al fatturato pubblicitario del periodo gennaio-marzo 2010. Il raffronto fra gennaio-marzo 2010 e gennaio-marzo 2009 evidenzia un trend positivo pari al +12,6% con un fatturato di Euro 89.015.000. I valori di fatturato suddetti sono nettissimi (al netto anche dello sconto d´agenzia). Alessandro Buda Presidente di Fcp-assoradio: Il dato trimestrale sottolinea in modo inequivocabile l’avvio positivo dell’anno. Confidiamo che anche aprile fornisca un contributo positivo tanto da farci sperare in un semestre di reale recupero rispetto all’anno precedente.  
   
   
MILLE STUDENTI METTONO 7 COMUNI IN MOSTRA FICTION, DOCUMENTARI, FOTO, DISEGNI, RICERCHE. DAI BANCHI DI 23 DIVERSE SCUOLE AL CASTELLO DELL’ACCIAIOLO DI SCANDICCI: UN GRANDE AFFRESCO COLLETTIVO SUL NORD OVEST FIORENTINO  
 
Scandicci (Firenze) 27 Aprile 2010– E’ una mostra multimediale costruita in un anno scolastico da duemila mani e mille teste, quelle dei mille studenti di varie età che hanno partecipato all’edizione 2010 del progetto 100 Itinerari+1. Sono esposti disegni, foto, film fiction, documentari, interviste, ricerche storiche e culturali, indagini di costume e ricettari di cucina. Un cocktail di fatti, fantasie e linguaggi per rappresentare la memoria, il presente e l’ipotetico futuro dei sette comuni che da Fiesole a Scandicci, passando per Calenzano, Sesto, Campi, Signa e Lastra a Signa, disegnano l’ondulata geografia del nord-ovest fiorentino. La mostra è allestita a Scandicci, Castello dell’Acciaiolo (25 aprile – 4 luglio), con il titolo Viaggio a Nord Ovest. Oltre le mura di Firenze. E con la partecipazione di varie scolaresche e docenti è stata presentata oggi dagli enti promotori e organizzatori: il presidente dell’Ente Cassa di Risparmio Michele Gremigni, cui si deve il progetto, il sindaco di Scandicci Simone Gheri, il direttore Cesare Angotti per l’Ufficio Scolastico Regionale, l’assessore Marco Gamannossi per la Provincia. Per la Regione Toscana il dirigente Giovanni Pasqualetti. Domani l’inaugurazione, quindi l’apertura al pubblico (sempre da giovedì a domenica, gli altri giorni su prenotazione, info: www.Centoitineraripiuuno.it), con un denso programma di iniziative collaterali: gite in bus alla scoperta dei tesori della Piana, workshop, laboratori e spettacoli destinati ad animare fino all’estate la vita secolare del Castello. Il tutto pienamente gratuito e liberamente frequentabile con la Card 100 Itinerari+1, che l’Ente Cassa distribuirà sul territorio. Card che offrirà anche sconti interessanti in vari negozi e ristoranti convenzionati. L’idea alla base del progetto è, come noto, quella di indirizzare i giovani verso una sana curiosità per il loro habitat: storia, tradizioni, arte e monumenti, personaggi, attività culturali ed economiche. Conoscere, conoscere, conoscere. E così dare spazio alla creatività e a idee per il futuro. A questo 100 Itinerari+1, quinta edizione della serie, hanno partecipato ben 23 diverse scuole di ogni ordine: due a Fiesole e Campi, Signa e Lastra, tre a Calenzano, cinque a Scandicci, sette a Sesto. Le classi 48 in totale, gli studenti esattamente1.134, di cui 15 ragazzi del Centro Giovani di Compiobbi. Gli oltre 100 insegnanti sono stati addestrati da tre docenti dell’Università di Firenze (il geografo Leonardo Rombai, lo storico Renato Stopani, l’antropologo Paolo De Simonis). Degli studenti elementari si sono presi cura invece gli animatori dell’associazione Sconfinando, mentre il regista David Becheri ha assistito i ragazzi delle medie in una decina di interviste e quelli delle superiori nella realizzazione di ben 7 cortometraggi fiction. Anche stavolta il cinema ha funzionato a meraviglia accendendo voglie di partecipare superiori a ogni aspettativa. La mostra presenta dunque anche i prodotti di questa particolare settima musa, cucinata in classe a molte mani e onorata in dimensioni più che artigianali, ma non perciò meno curiose. Amarcord Scandicci, Campi di Battaglia, nAmasté, La custode tempo e via elencando, sono cortometraggi di genere diverso, che hanno però il pregio di ispirarsi a realtà locali con un candore che al cinema professionistico sfugge ormai del tutto. Al progetto e alla presentazione ha partecipato anche lo scrittore Marco Vichi. Il vincitore dell’ultimo Premio Scerbanenco con il noir Morte a Firenze partecipa alla mostra con il cortometraggio La Fuga scritto e realizzato con il regista Gianmarco D’agostino. Il quale ha prodotto anche 5 corti tematici (paesaggio, mestieri, ville e giardini, musei e opere d’arte, scuola, lavoro e integrazione) che arricchiscono il grande affresco collettivo di Viaggio a Nord Ovest. La Fuga Un film di Marco Vichi e Giammarco D’agostino per il progetto 100 itinerari + 1 Il soggetto Un ragazzo corre nella campagna durante una notte di pioggia. Da chi o da cosa sta fuggendo? Sbuca in cima a un oliveto e gli appare davanti una casa colonica ormai in rovina. Sfonda una porta alla ricerca di un rifugio, senza sapere che tra quelle vecchie mura vivrà storie inaspettate capaci di dare una nuova direzione alla sua fuga. I crediti: Sceneggiatura Marco Vichi e Gianmarco D’agostino; Regia Gianmarco D’agostino; Protagonisti Christian Burruano, Orvelio Scotti, Riccardo Giunti, Davide Lipari, Ludovico Fededegni, Mery Nacci, Melissa Bartolini, Gianluca Gabriele, Maurizia Lucotti, Stefano Pecchioli, Gabriele Ametrano. Con la partecipazione di Lorenzo Degl’innocenti e Giovanni Guidelli; Aiuto regia Francesca Frati; Direttore della fotografia Yari Marcelli; Assistente operatore Giulio Aspettati; Capo Elettricista Maurizio Coppini; Elettricisti Gabriele Piazzesi, Benjamin Maier, Giulio Frizzi; Scenografia Maya Boll; Costumi Sara Facchini; Trucco Giulia Maran e Edi Rossello; Fotografa di scena Virginia Vannucchi; Suono in presa diretta Matteo Bennici; Musica Originale Nicola Pecci; Mix Mp Communication; Montaggio Alessandro Anichini; Color correction Alessio Lavacchi; Produzione esecutiva Gd Film.  
   
   
BOLZANO, PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO “MANAGEMENT DELLE INFORMAZIONI IN AMBITO BIBLIOTECARIO”  
 
Bolzano, 27 aprile 2010 - Viene presentato oggi alle ore 17.00, presso la sede della Libera Università di Bolzano, in Piazza Sernesi, nell´aula D103, al 1° piano (vicino alla segreteria degli studenti) l’indirizzo del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione plurilingue che ha sede a Bressanone denominato “Management delle informazioni in ambito bibliotecario”. Il corso di laurea di “Scienze della Comunicazione plurilingue” forma laureati competenti nella gestione delle attività di organizzazione e comunicazione delle istituzioni pubbliche, private e non-profit, nazionali e internazionali, e nel management delle informazioni in ambito bibliotecario. Gli elementi di forza e di originalità che differenziano il corso di laurea di Scienze della Comunicazione plurilingue dai corsi di Scienze della Comunicazione esistenti in Italia e all’estero, dedicati soprattutto a giornalismo e media, sono il plurilinguismo, le competenze comunicative e relazionali nell’incontro-confronto di persone e di culture, lo sviluppo delle risorse umane all’interno di gruppi e organizzazioni. Gli insegnamenti e gli esami si svolgono in lingua italiana, inglese e tedesca. L’indirizzo in “Management delle informazioni in ambito bibliotecario”, giunto alla sua seconda edizione, offre sbocchi per le figure professionali di collaboratore ed esperto dell’informazione digitale e del trattamento informatico di testi, immagini, suoni e video nelle biblioteche pubbliche, scolastiche, scientifiche, nella pubblica amministrazione, in musei interattivi, in imprese private, organizzazioni culturali e di istruzione e nelle organizzazioni non-profit. La seconda edizione del corso sarà proposta, analogamente all´anno scorso, anche senza l´obbligo di frequenza alle lezioni, offrendo così la possibilità a coloro, che sono in servizio e non ne hanno avuto ancora l´opportunità, di qualificarsi ulteriormente. Gli insegnamenti caratterizzanti del nuovo indirizzo saranno: Linguaggi settoriali e specialistici; Editoria comparata e media; Introduzione banche dati; Tecnologie Internet; Biblioteche digitali; Pedagogia e promozione della lettura; Letteratura per l’infanzia e giovanile comparata; Strategie e metodologia di valorizzazione dei servizi di biblioteca. Gli indirizzi già esistenti del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione plurilingue sono “Educazione permanente e gestione delle risorse umane” e “Management non-profit e culturale”. Per ulteriori informazioni sul corso di laurea di Scienze della Comunicazione plurilingue si può consultare il sito: http://www.Unibz.it/de/education/progs/communication/default.html  
   
   
HISTORIA FUNDATIONIS CATHEDRALIS MUTINENSIS PRESENTAZIONE DELL’EDIZIONE IN FACSIMILE DEL CODICE DI INIZIO XIII SEC. DEDICATO ALLA STORIA DI MODENA E DELLA SUA CATTEDRALE, CONSERVATO NELL’ARCHIVIO DEL CAPITOLO DEL DUOMO DI MODENA  
 
Modena, 27 aprile 2010 - Giovedì 29 aprile alle ore 15.30 nel Duomo di Modena sarà presentato al pubblico il facsimile del manoscritto miniato Historia Fundationis Cathedralis Mutinensis, edito da Il Bulino edizioni d’arte. L’evento è promosso dall’Arcidiocesi di Modena-nonantola e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Universalmente noto come Relatio, il codice oltre a riportare numerosi privilegi concessi alla “casa” di San Geminiano, copie di atti notarili e contratti, narra le vicende del trasferimento del santo patrono modenese dalla vecchia e cadente chiesetta dove le spoglie erano state onorate per anni, alla nuova cattedrale costruita, con la partecipazione di tutti i modenesi, La narrazione della fondazione della cattedrale cittadina, sottolinea l’importanza della figura di Matilde di Canossa nell’impresa e dell’architetto Lanfranco, anche attraverso due pagine miniate che chiariscono i particolari della costruzione e della traslazione del corpo con la raffigurazione di persone e gesta. Le altre carte del codice contengono la trascrizione di una lunga serie di atti riguardanti la Fabbrica di San Geminiano, datati tra il 1165 e il 1310. L’edizione in facsimile del manoscritto, è stata realizzata da Roberto Bini per Il Bulino edizioni d’arte su autorizzazione del Capitolo Metropolitano di Modena, sotto la vigilanza del responsabile Monsignor Vigarani, per la cura di Franca Baldelli. Dopo i saluti dell’Arcivescovo di Modena-nonantola, Monsignor Antonio Lanfranchi, del Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Andrea Landi, interverranno Monsignor Guido Vigarani, Direttore dell’Archivio Capitolare, Chiara Frugoni, docente di Storia Medievale all’Università di Roma Ii e Mauro Bini, per Il Bulino edizioni d’arte. Al termine degli interventi sarà possibile prendere visione del manoscritto originale e dell’edizione facsimilare al Museo Diocesano. L’edizione in facsimile, in dieci esemplari numerati e certificati, è stata concepita per mettere a tutela definitiva il cimelio originale e per poter accogliere le numerose richieste di esposizione. Per consentire la fruizione del prezioso testo ad un pubblico più ampio, è stata realizzata anche un´ edizione integrale digitale su Cd-rom, consultabile online sul sito della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: www.Fondazione-crmo.it . Insieme al manoscritto, viene proposto un volumetto, Indice dei nomi, che classifica in un indice onomastico e toponomastico, persone e luoghi citati nell’intero codice, al fine di facilitare le ricerche degli studiosi. La Historia Fundationis Cathedralis Mutinensis è uno dei titoli di Ars Illuminandi, la collana di facsimili pubblicata da Il Bulino edizioni d’arte, che riunisce i gioielli dell’arte miniata medievale e rinascimentale italiana ed europea, riprodotti integralmente e con la massima fedeltà, con l’obiettivo di restituire alla collettività i manoscritti miniati di una grande stagione artistica, ma anche di valorizzare il patrimonio librario delle istituzioni locali e nazionali, aprendole alla conoscenza e alla curiosità di un pubblico non solo specialistico.  
   
   
FIRENZE ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE LA MOSTRA PAROLE FIGURATE I LIBRI D´ARTISTA DEI CENTO AMICI DEL LIBRO FINO ALL’8 MAGGIO, ESPOSTE LE 44 EDIZIONI, A TIRATURA LIMITATA  
 
Firenze, 27 aprile 2010 - La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ospita, fino all’8 maggio 2010, una mostra di libri d’artista, dal titolo Parole Figurate. L’esposizione, curata da Sandro Parmiggiani, Piero Scapecchi, Silvia Alessandri, Francesca Filippeschi, organizzata in collaborazione con Palazzo Magnani di Reggio Emilia, presenta le 44 edizioni, a tiratura limitata (120-130 esemplari), prodotte dai Cento Amici del Libro, associazione di cui ricorre quest’anno il settantesimo anniversario della fondazione. Sorta nel 1939 a Firenze, l’Associazione dei Cento Amici del Libro – che ha avuto nel tempo come Presidenti Ugo Ojetti, Giulio Caprin, Bino Sanminiatelli, Alberto Falck, Paolo Tirelli – ha realizzato libri in cui “dialogano” testi di grandi scrittori del passato e del presente (Tasso, Marco Aurelio, Apuleio, Tacito, Alberti, Poliziano, Machiavelli, Bonvesin de la Riva, Pascoli, Palazzeschi, D’annunzio, Gozzano, Svevo, e molti altri) e opere grafiche realizzate da artisti, quali Annigoni, Guttuso, Maccari, Tamburi, Mattioli, Tommasi Ferroni, Ruggero Savinio, Melotti, Minguzzi, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Walter Valentini, Emilio Isgrò, Pericoli, solo per citarne alcuni. La stampa dei volumi è stata realizzata da famosi tipografi come l’Officina Bodoni di Giovanni Mardersteig che utilizzano i caratteri mobili, e le opere grafiche da eccellenti stampatori (Giorgio Upiglio, Franco Sciardelli, Grafica dei Greci, Anna Ziliotto, Fratelli Manfredi, Valter Rossi, Giancarlo Sardella, Pierluigi Puliti). L’esposizione costituisce l’occasione per ricostruire la storia del libro d’artista in Italia negli ultimi settant’anni. Verrà testimoniato il passaggio da una fase in cui l’artista, spesso attraverso un linguaggio figurativo, si limita ad “illustrare” un testo preesistente, a un’altra dove lo stesso, con un linguaggio del tutto autonomo, stabilisce con il testo corrispondenze e consonanze, per finire con quei libri ideati da un artista e da lui concepiti come autonoma opera d’arte. Una particolare sezione presenta i materiali conservati nei fondi della Biblioteca Nazionale, manoscritti relativi ai primi anni di attività dell’Associazione, nata proprio a Firenze, grazie all’impegno di Filippo Serlupi, Tammaro de Marinis e Ugo Ojetti, che ne fu il primo presidente. Come scrive in catalogo Sandro Parmiggiani: “nel rapporto tra parola e immagine, si danno molte possibilità, ma comunque ciò che è essenziale è che la lettura del testo e lo sguardo sull’opera si arricchiscano vicendevolmente dell’apporto della “lingua” parallela, in una sorta di “dialogo” (non a caso, si parla di livre de dialogue), di vis-à-vis che non è un puro rispecchiamento – pensiamo alla scoperta che noi facciamo del nostro viso nello specchio... –, ma scoperta e irruzione di elementi nuovi, svelamento di una parte del mistero che ogni opera vera racchiude in sé.” E aggiunge: “É altresì evidente che alla riuscita di un libro d’artista non concorrono solo la qualità del testo e delle immagini che lo accompagnano, ma anche il “progetto” del libro adottato dall´editore assieme all’autore del testo e all’artista, e gli elementi materiali in cui esso si sostanzia: qualità e appropriatezza della carta; impaginazione, con speciale attenzione al frontespizio e al colophon; caratteri adottati per comporre il testo e colore dell’inchiostro, in rapporto alla carta, con cui viene stampato; legatura o contenitore – dunque, il libro d’artista non è opera di due soli protagonisti: non esisterebbe senza i maestri artigiani che sanno dargli vita, e ai quali sempre deve essere resa la lode che meritano, e che spesso viene dimenticata o oscurata.”  
   
   
LE LEGGI AL TEMPO DEI MEDICI: CONSERVATE ALL’ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE, STUDIATE E PUBBLICATE DA DUE RICERCATRICI DELL’ISTITUTO DI TEORIA E TECNICHE DELL’INFORMAZIONE GIURIDICA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE DI FIRENZE  
 
 Firenze, 27 aprile 2010 - Nel volume è esaminata l´attività legislativa dei granduchi medicei durante i due secoli del loro dominio. L´appendice dello stesso è dedicata all´attività delle stamperie a Firenze in epoca medicea. Una pubblicazione che incuriosisce il comune lettore, per il linguaggio chiaro e scorrevole e al tempo stesso punto di riferimento essenziale per addetti ai lavori. Il volume “La legislazione medicea nelle raccolte dell´Archivio di Stato di Firenze (1532-1737)” uscito da pochi giorni è curato da Milena Caso Chimenti e Lucia Papini, giunge a conclusione della ricerca svolta, nell´ambito del programma Bibliografia delle edizioni giuridiche antiche in lingua italiana, sulle raccolte di leggi a stampa dal 1537 al 1732 conservate presso l´Archivio di Stato di Firenze. Ed è l’ottava pubblicazione della Collana dell´Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze - Serie "Studi e documenti". Gli autori: Milena Caso Chimenti, primo ricercatore presso l´Istituto di Teoria e Tecniche dell´Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche fino al 2003, ha partecipato al progetto di ricerca «Bibliografia delle edizioni giuridiche antiche in lingua italiana». Lucia Papini, primo ricercatore presso l´Istituto di Teoria e Tecniche dell´Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche fino al 2007, ha partecipato al progetto di ricerca «Bibliografia delle edizioni giuridiche antiche in lingua italiana». Il collaboratore Gustavo Bertoli ha lavorato nel settore dei Fondi Antichi a stampa della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze fino al 1998. Ha al suo attivo saggi e pubblicazioni inerenti la storia della stampa fiorentina del Xvi secolo. I documenti specifici, trattati anche nell´opera letteraria, sono consultabili anche in rete: http://www.Ittig.cnr.it/bandimedicei/    
   
   
“IL DÉCO TERMALE. GALILEO CHINI E LE TERME BERZIERI DI SALSOMAGGIORE”  
 
Genova, 27 aprile 2010 - Curato da Silvia Barisione, Maurizia Bonatti Bacchini, Matteo Fochessati e Gianni Franzone e pubblicato dalle Terme di Salsomaggiore e di Tabiano Spa in collaborazione con la Wolfsoniana-fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo, il volume esce a seguito delle ricerche condotte in occasione della mostra omonima tenutasi alla Wolfsoniana di Genova Nervi lo scorso anno. La pubblicazione analizza l’atmosfera dell’epoca d’oro delle villes d’eaux italiane, in cui la cura e il benessere del corpo si coniugavano con il desiderio di mondanità e di svago e i cui edifici, quando si sono salvati dall’incuria del tempo e dell’uomo, rappresentano alcune delle testimonianze più significative degli stili dell’epoca, dal liberty al déco. Come nella mostra, anche nel volume l’attenzione si concentra in particolare sul superbo edificio delle Terme Berzieri di Salsomaggiore, realizzato tra il 1912 e il 1923 dall’architetto Ugo Giusti in collaborazione con Giulio Bernardini e impreziosito dallo straordinario e fastoso apparato decorativo ideato da Galileo Chini. L’artista fiorentino, influenzato dalla lunga permanenza in Oriente dal 1910 al 1914 – dove si era recato per affrescare la sala del trono nel palazzo reale di Bangkok su invito del re del Siam – declinò, infatti, nell’edificio termale le suggestioni esotiche di questa sua significativa esperienza artistica attraverso un linguaggio che, partendo da modelli espressivi di gusto secessionista, evolve precocemente verso il déco. Accanto al saggio di Maurizia Bonatti Bacchini che ripercorre con attenzione la lunga gestazione dell’edificio delle Terme Berzieri, la collaborazione tra Giusti e Chini e la complessità dei significati, anche alchemici e esoterici, sottesi a quello che è diventato “il tempio dell’acqua, il tempio della primavera, il tempio dell’armonia”, gli altri contributi del volume allargano la prospettiva a diversi aspetti del termalismo e della cultura di cui fu espressione. Silvia Barisione esamina le realizzazioni architettoniche della coppia Giusti-bernardini, in particolare quelle termali; Matteo Fochessati approfondisce l’analisi delle influenze della cultura orientale su quella italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento, per cui, come in molta parte d’Europa, si arrivò a “inventare” un Oriente che rispondeva alle esigenze dell’Occidente; Gianni Franzone studia il repertorio di immagini grafiche, manifesti soprattutto, messo a punto per promuovere il fenomeno del termalismo. Chiudono il volume un intervento di Lucia Formari Schianchi sulla necessità della tutela e conservazione del patrimonio artistico-architettonico termale italiano e un personale ricordo di Paola Polidori Chini, nipote di Galileo Chini.  
   
   
MILANO, IL 29 APRILE IL DUOMO APRE LE PORTE AI “PROMESSI SPOSI”  
 
 Milano, 27 aprile 2010 - Il Duomo di Milano apre le porte ai personaggi dell’opera di Alessandro Manzoni. Giovedì 29 aprile, alle ore 21, la cattedrale ospiterà una serata sul tema “Fede, Speranza, Carità” nei Promessi Sposi, anteprima dell’opera lirica che andrà in scena il 18 giugno allo stadio San Siro con il sostegno dell’Assessorato agli Eventi del Comune. “Uno spettacolo che avvicina il sacro e il laico di Milano, il Duomo e Palazzo Marino – ha commentato l’assessore Giovanni Terzi -. Un’unione che trova riscontro anche nei fatti. Per l’occasione, infatti, l’Amministrazione comunale si impegna a sostenere il Fondo Famiglia Lavoro, creato dal cardinale Tettamanzi e destinazione benefica dell’evento”. Il 29 aprile, alla presenza dell’Arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, si alterneranno l’attore Giorgio Albertazzi, che leggerà alcune pagine dei Promessi sposi legate al tema della fede, e la Compagnia di Teatro Musicale di Guardì, che proporrà alcune anticipazioni dell’opera. La serata in Duomo sarà presentata da Lorena Bianchetti, conduttrice di Rai2. Al termine della serata saranno raccolte offerte per il Fondo “Famiglia Lavoro” voluto per sostenere le famiglie della diocesi in difficoltà economica a causa della crisi e che a oggi ha già raccolto otto milioni di euro e aiutato tremila nuclei familiari. I biglietti per assistere allo spettacolo si potranno ritirare, a partire dalle ore 9.00 di mercoledì 28 aprile (fino ad esaurimento dei 5.000 posti disponibili) in due punti di distribuzione: il Duomo Point (via Arcivescovado 1) e l’Urban Center (Galleria Vittorio Emanuele Ii 11). I biglietti sono gratuiti; ciascuno potrà ritirare un solo invito (valido per due persone). Per chi è in possesso del biglietto, l’ingresso in Duomo avverrà dalla porta destra della facciata principale, entro le ore 20.30. Sarà possibile entrare anche per chi non ha il biglietto (solo nel caso ci fossero ancora posti liberi all’interno) passando dalla porta sinistra della basilica. I “Promessi Sposi” è un’opera lirica moderna, ispirata al capolavoro di Manzoni, ideata e diretta da Michele Guardì e realizzata dalla Compagnia di Teatro Musicale. “Il 18 giugno, per la prima volta, San Siro, tempio del calcio e del rock, ospiterà un’opera lirica pensata per un pubblico di ventimila persone – ha concluso Terzi. Un grande regalo che Michele Guardì e Pippo Flora fanno alla nostra città”. Per informazioni: www.Seratamanzoniana.it/    
   
   
INAUGURATA A BASILEA MOSTRA MOSAICI  
 
Trieste, 27 aprile 2010 - "È significativo che i 50 anni del Fogolâr Furlan di Basilea vengano ricordati con questa mostra della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. Infatti, da quella Scuola - nata nel 1922 dall´esperienza dei terrazzieri friulani - sono uscite generazioni di lavoratori che hanno lasciato opere in tutto il mondo; inoltre oggi l´istituto di Spilimbergo rappresenta una delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia". Così l´assessore regionale alle Cultura, Roberto Molinaro, ha esordito intervendo all´inaugurazione - avvenuta oggi all´Università di Basilea - della mostra di mosaici realizzati dalla Scuola Mosaicisti del Friuli (rappresentata dal direttore, Gian Piero Brovedani) in occasione del 50° del locale Fogolâr Furlan e del 550° dell´Università elvetica. Molinaro - che ha portato il saluto della Regione e del suo presidente Renzo Tondo alle autorità elvetiche e cantonali, ai rappresentanti del Consolato italiano e alle personalità accademiche presenti alla cerimonia, ai dirigenti del Fogolâr Furlan di Basilea e a tutti i nostri emigranti in Svizzera - ha sottolineato la felice coincidenza dei due anniversari e il fatto che la mostra sia ospitata dall´Università. "I 550 anni dell´Università di Basilea e i 50 anni del Fogolâr Furlan - ha affermato - testimoniano, pur nella distinzione di ruoli e finalità, del lungo cammino percorso: l´Università nel solco degli studi, della ricerca e della preparazione dei giovani; il Fogolâr per mantenere uniti i nostri migranti. Quello tra i mosaici di Spilimbergo e l´Università svizzera è l´incontro tra due eccellenze: tra la Scuola Mosaicisti (oggi un istituto d´arte frequentato da giovani provenienti da tutto il mondo) e l´Università, due tradizioni che guardano ai giovani e per i giovani operano". Ma vi sono anche altri motivi di vicinanza tra l´Italia e il Friuli Venezia Giulia e il Cantone di Basilea. Come ha ricordato Molinaro "questa Università venne fondata nel 1460 da Papa Pio Ii Enea Silvio Piccolomini, molto attento agli studi e alla cultura. Inoltre a pochi chilometri da Basilea troviamo i resti di Augusta Raurica, città romana di grande importanza, contraltare nordico della nostra Aquileia". Il Fogolâr Furlan di Basilea, fondato nel 1960 - come ha messo in evidenza il presidente Argo Lucco nel suo intervento - è la prima associazione regionale italiana fondata in Svizzera, la seconda in Europa "Tal forêst". Essa ha per scopo la promozione di attività socio-culturali per far conoscere la storia, la cultura e le caratteristiche della lingua del popolo e del Friuli Venezia Giulia. Il Fogolâr è molto impegnato a proporre la conoscenza della regione alle giovani generazioni di origine friulana, affinché possano sentirsi orgogliose delle loro radici e partecipino alla vita dell´associazione, incrementando lo scambio di rapporti culturali, sociali ed economici tra la Svizzera e il Friuli Venezia Giulia. In occasione del 50° anniversario - che coincide anche con il centenario dell´emigrazione friulana a Basilea - sono state programmate diverse manifestazioni lungo tutto il 2010. Oltre a incontri conviviali, a cerimonie ufficiali, manifestazioni sportive (incontri di calcio tra le rappresentative dei Fogolârs Furlans d´Europa), c´è ora questa mostra di mosaici, che si protrarrà per tre settimane fino a metà maggio. Si tratta di una trentina di opere musive tratte da mosaici romani, bizantini e moderni, rappresentative del percorso didattico-formativo della Scuola Mosaicisti del Friuli.  
   
   
BOLZANO: GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MUSEI: UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DI 44 MUSEI  
 
Bolzano, 27 aprile 2010 - “Musei per l´armonia sociale” è il motto dell´edizione 2010 della Giornata internazionale dei Musei che avrà luogo domenica 16 maggio. La manifestazione di portata mondiale si tiene per il sesto anno consecutivo anche in Alto Adige, con 44 musei coinvolti. Porte aperte e iniziative specifiche per grandi e piccoli. La Giornata internazionale dei musei è nata nel 1977 su iniziativa del Consiglio internazionale dei musei (Icom) per valorizzare l´importanza del lavoro museale. Da allora ogni anno, intorno a metà maggio, tutti i musei a livello mondiale sono invitati a partecipare con iniziative particolari. L’edizione 2010 si terrà domenica 16 maggio. Sono 44 i musei che in Alto Adige aderiscono alla Giornata internazionale dei musei, offrendo visite guidate, concerti, giochi e workshop per adulti e bambini. Un’occasione unica per scoprire la ricchezza del nostro panorama museale ed i suoi tesori. L’ingresso a quasi tutti i musei partecipanti è gratuito. Tutte le informazioni ed il programma dettagliato si trovano nell’opuscolo “Giornata internazionale dei musei”, reperibile nelle strutture pubbliche della provincia, o in internet all’indirizzo www.Giornatadeimusei.info/    
   
   
ROSARIO MIRAGGIO IL 27 APRILE ESCE IL NUOVO ALBUM “IL MIO SPAZIO NEL TUO TEMPO”  
 
Roma, 27 aprile 2010 - Dopo i successi del precedente album “Prendere o lasciare”, il 27 aprile esce “Il mio spazio nel tuo tempo”, il nuovo album di Rosario Miraggio, il suo quinto disco, il secondo su etichetta Ggd srl e distribuito da Sony Music. L’ultimo puledro della scuderia D’alessio, Rosario Miraggio si affaccia così definitivamente sul mercato discografico nazionale con un disco che sin dal primo ascolto entra nelle orecchie e punta dritto al cuore. Anticipato dall’uscita radiofonica del singolo omonimo lo scorso 9 aprile, “Il mio spazio nel tuo tempo” è un concept album di sette brani dedicato all’amore, quella formula che sfugge alle regole ma inevitabilmente detta i battiti del cuore, qui scanditi da sonorità pop che conquistano per freschezza ed essenzialità. La produzione artistica è di Kekko D’alessio che è anche compositore e arrangiatore insieme a Maurizio Fiordiliso. Gli archi sono scritti e diretti dal Maestro Adriano Pennino, e il team di musicisti annovera, oltre a Kekko D’alessio a piano e tastiere e Fioridiliso alle chitarre, anche Roberto D´aquino al basso, e Carmine Napolitano e Alfredo Golino alla batteria. Con l’uscita di questo nuovo disco anche il sito dell’artista www.Rosariomiraggio.it/  si è rifatto il look con nuove foto e nuovi contenuti multimediali. Rosario nasce a Napoli 24 anni fa. Calca i palcoscenici fin dall’età di 8 anni. Nel 2004 debutta con il primo album “Amore in 3 parole” che gli apre le porte della scena musicale napoletana. Nel 2006 esce “Io canto te” e nel 2007 pubblica il suo 3° album “Mille pezzi di cuore” avvalendosi della collaborazione di Kekko D’alessio che ne scrive 10 brani con Sergio Viola. Kekko D’alessio arrangia e dirige i nuovi 10 brani. All’interno dell’album il brano “Male” diviene subito una hit e l’incoronazione per Rosario avviene quando riesce a duettare al Palamaggiò e all’Arena Flegrea con il suo mito: Gigi D’alessio. Nel 2008 esce il suo 4° album “Prendere o Lasciare” su etichetta Ggd Productions, prodotto e arrangiato da Kekko D´alessio, con brani composti dallo stesso Kekko D´alessio con Gigi D´alessio, Sergio Viola, Vincenzo D´agostino e che vantano gli archi scritti e diretti dal maestro Adriano Pennino.  
   
   
PERCEZIONI E RACCONTI DELLA CINA POPOLARE DA UNA GENERAZIONE ALL’ALTRA  
 
Milano, 27 aprile 2010 - È stata una bambina occidentale in una scuola cinese, una testimone della Rivoluzione culturale, una osservatrice delle riforme degli anni Ottanta. È tornata nella Pechino sotto coprifuoco dopo la tragedia di Tian’anmen, ed è un’assidua frequentatrice della Cina di oggi. La vita di Silvia Calamandrei si è intrecciata spesso con la storia della Cina contemporanea, dai tempi in cui i suoi genitori, Franco Calamandrei e Maria Teresa Regard, partigiani a Roma, divennero corrispondenti dalla Cina, e suo nonno Piero Calamandrei guidò la prima delegazione culturale italiana in Cina nel 1955. Commentando l’autobiografia della madre, Maria Teresa Regard. Autobiografia 1924-2000 (Francoangeli, 2010), Silvia Calamandrei ricostruirà la propria esperienza di bambina e poi i suoi periodici ritorni in Cina, fino alla Shanghai dell´Expo 2010, nel corso dell’incontro “Percezioni e racconti della Cina popolare. Da una generazione all’altra”, organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano e in programma martedì 27 aprile al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (Sesto San Giovanni). Traduttrice e curatrice di saggi sulla Cina e di opere letterarie cinesi, tra cui Homo Pekinensis e alcuni racconti dello scrittore Su Tong, Silvia Calamandrei, presidente della Biblioteca Archivio "Piero Calamandrei" di Montepulciano, si occupa anche della valorizzazione di un fondo cinese costituito dalla biblioteca di suo nonno Piero, presidente della prima delegazione culturale italiana in Cina nel 1955, e dei suoi genitori Franco Calamandrei e Maria Teresa Regard, corrispondenti da Pechino dal 1953 al 1956. L’incontro si tiene martedì 27 aprile 2010, dalle 14.30 alle 16.30 nell’aula T3 del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano, piazza Montanelli 1, Sesto San Giovanni (Milano). Ingresso libero.