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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Maggio 2010 |
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CIBO HIGH-TECH? IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE UNA VALUTAZIONE DEI RISCHI |
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Gli alimenti prodotti con processi nanotecnologici dovranno essere sottoposti a un´attenta valutazione dei rischi prima di essere approvati, etichettati e immessi nel mercato europeo. Fino a quel momento, non dovranno essere inclusi nella lista comunitaria dei nuovi alimenti: questa la posizione della commissione dell´Ambiente e la tutela del consumatore. I deputati vogliono poi affrontare il tema degli alimenti provenienti da animali clonati in una proposta nuova e separata. I ´nuovi alimenti´ sono definiti come quei cibi che non erano presenti sul mercato europeo fino al 15 maggio 1997, quando è stata introdotta la nuova legislazione sugli alimenti. La proposta di aggiornare il regolamento è un modo per semplificare e centralizzare la procedura di autorizzazione. Il regolamento è una misura di tutela per la sicurezza degli alimenti e dei cittadini europei: solo i cibi presenti nella lista comunitaria possono essere introdotti nel mercato Ue. La nanotecnologia - Il rapporto approvato a stragrande maggioranza dalla commissione Ambiente e tutela dei consumatori martedì 4 maggio mira a escludere gli alimenti prodotti con le nanotecnologie dalla lista, almeno fino a quando non saranno stati compresi i possibili effetti di questi ´nanoalimenti´ sulla salute dell´uomo. Alcuni esempi di nanotecnologia alimentare includono, per esempio, un micro rivestimento commestibile su frutta e verdura per allungarne la vita sugli scaffali e una formula che permette di versare le salse più facilmente, per poter finalmente tirar fuori quel poco che rimane sempre attaccato alla bottiglia. Alcune delle più grandi industrie alimentari del mondo, comprese quelle europee, sono impegnate nella ricerca sulle nanotecnologie, ma secondo la Commissione europea non ci sono attualmente nanoalimenti presenti sul mercato Ue. "Abbiamo insistito perché nessun prodotto alimentare prodotto tramite nanotecnologie o contenente nanoparticelle venisse immesso sul mercato senza un´attenta e dettagliata valutazione dei rischi" dichiara la relatrice olandese dei Verdi nordici (gruppo Gue/ngl), Kartika Liotard. Clonazione animale - Il Consiglio e la Commissione europea volevano includere nel regolamento in esame anche una decisione sugli animali clonati e la loro prole, ma i deputati hanno chiesto di presentare una proposta separata, che miri al bando dalle tavole europee degli alimenti derivati da clonazione. "Per quanto ne sappiamo, al momento non c´è nessun alimento che provenga da un animale clonato o dalla sua discendenza sul mercato Ue, e il Parlamento non vuole che le cose cambino in futuro - ci spiega la Liotard - La Commissione sta provando a spingere una legislazione su questo tema controverso senza nemmeno un dibattito pubblico. Noi vogliamo che la questione venga affrontata in un regolamento separato". Per via del costo e della rarità, gli animali clonati -da non confondere con quelli geneticamente modificati, il cui Dna viene manipolato- non vengono destinati al macello: sono copie perfette degli esemplari migliori, utilizzate per introdurre nella popolazione alcuni tratti genetici superiori alla norma più velocemente. Quindi, solo la loro discendenza verrebbe destinata alla produzione alimentare. Kartika Liotard: "Vogliamo escludere i cibi provenienti dalla progenie degli animali clonati perché sono il risultato di questa procedura controversa. Vogliamo prevenire ogni male non necessario, e se non vogliamo animali clonati per alimenti dobbiamo escludere anche i loro discendenti dal mercato". Il voto sul rapporto è previsto per la plenaria di luglio. |
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"BIOTECNOLOGIA MARINA: SFIDE FUTURE" |
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Dal 20 al 25 giugno 2010 si svolgerà ad Acquafredda di Maratea (Italia) una conferenza intitolata "Marine biotechnology: future challenges". Nel corso dell´ultimo decennio, il panorama scientifico e politico delle biotecnologie marine è sostanzialmente cambiato. Nonostante i notevoli risultati ottenuti, la biotecnologia marina ha ancora molto da offrire per affrontare le numerose sfide che si trovano davanti i paesi europei. Pertanto, l´evento metterà in evidenza l´innovazione e la visione per il futuro della biotecnologia marina in Europa, passando dallo sfruttamento alla sostenibilità. La conferenza promuoverà inoltre l´eccellenza scientifica nella biotecnologia marina fornendo a scienziati e giovani ricercatori una piattaforma per presentare il loro lavoro, per discutere le attuali conoscenze scientifiche e i recenti sviluppi in settori chiave delle biotecnologie marine, e per individuare le priorità per la ricerca e le infrastrutture. L´evento si avvarrà di una vasta gamma di discipline scientifiche concentrandosi su temi individuati, strumenti di ricerca e approcci di importanza strategica su temi come l´acquacoltura, la bioprospezione, le alghe e la biomassa delle alghe, la salute, le bionanotecnologie e i biomateriali marini, i modelli marini, la genomica marina, la bioinformatica e le infrastrutture di ricerca. L´evento è organizzato dal Consiglio marino della Fondazione europea della scienza e dalla Cost (Cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Esf.org/index.php?id=6279 |
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2ª CONFERENZA MONIQA - "EMERGING AND PERSISTENT FOOD HAZARDS: ANALYTICAL CHALLENGES AND SOCIO-ECONOMIC IMPACT" |
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La 2ª conferenza Moniqa - "Emerging and persistent food hazards: analytical challenges and socio-economic impact" avrà luogo dall´8 al 10 giugno 2010 a Cracovia, in Poland. La conferenza definirà lo stato dell´arte in materia di gestione dei rischi alimentari emergenti e persistenti e le relative problematiche di analisi e di impatto socio-economico legate a questo problema. In particolare, l´evento approfondirà le seguenti aree tematiche: norme di sicurezza alimentare, micotossine/ficotossine, allergeni alimentari, autenticità e tracciabilità degli alimenti, contaminanti chimici, contaminanti microbiologici, additivi alimentari e sostanze tossiche di trasformazione, rischi alimentari emergenti, nuove tecnologie di analisi. Tra i partecipanti ci saranno scienziati e formatori della qualità e sicurezza alimentare, responsabili della sicurezza alimentare dell´industria, del mondo accademico e degli organismi di regolamentazione, nonché rappresentanti di produttori di alimenti, dettaglianti, fornitori di metodi e strumenti rapidi e a throughput elevato. Durante la conferenza saranno anche presentati i risultati dei progetti finanziati dall´Unione europea Bio Cop ("New technologies to screen multiple chemical contaminants in food") e Conffidence ("Contaminants in food and feed: inexpensive detection for control of exposure"). Moniqa ("Monitoring and quality assurance in the food supply chain") è una rete di eccellenza finanziata dall´Ue volta a rendere i prodotti alimentari più sicuri, armonizzando la qualità e la sicurezza alimentare attraverso strategie di controllo e monitoraggio. Per ulteriori informazioni, visitare: http://krakow.Moniqa.org/ |
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AGRICOLTURA, SI FA SENTIRE LA RIPRESA ECONOMICA PRESENTATO RAPPORTO REGIONE LOMBARDIA -UNIONCAMERE SUL PRIMO TRIMESTRE PRESTO NUOVE MISURE PER AIUTARE LE IMPRESE |
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Milano - Segnali di ripresa nell´analisi congiunturale sull´agricoltura lombarda presentata questa mattina. L´analisi, condotta attraverso interviste e promossa da Regione Lombardia e Unioncamere in collaborazione con le associazioni regionali dell´agricoltura, ha fatto il punto sul primo trimestre 2010 e dedicato il focus del periodo al mondo suinicolo. I segnali positivi riguardano i settori lattiero-caseario, anche grazie al buon momento del Grana Padano sul versante delle esportazioni, e maidicolo. Positive anche le indicazioni che giungono dal mondo vitivinicolo. Si registrano invece peggioramenti per i comparti delle carni bovine e suine oltre che in quelli del grano duro e del frumento tenero. L´andamento del primo trimestre conferma l´esistenza di effetti legati alla crisi economica, ma mostra, grazie anche alle misure adottate da Regione Lombardia insieme al sistema camerale, una migliore risposta del settore primario lombardo rispetto a quelli di altre zone del Paese. I dati del trimestre e le tendenze del 2010, infatti, fanno ritenere una tenuta del livello occupazionale anche a fronte del 37,2% delle aziende che, in avvio dell´anno, dichiara di aver aumentato il proprio fatturato. "I dati dell´analisi congiunturale - ha commentato l´assessore all´Agricoltura, Giulio De Capitani - segnalano per alcuni settori incoraggianti segnali di ripresa e che il primario lombardo sta reagendo anche grazie al sostegno della Regione e del sistema camerale. Gli stessi operatori mostrano più fiducia, rispetto alle analisi del passato, sul futuro del settore". Pur registrando la scomparsa di 555 aziende, Regione Lombardia e Unioncamere hanno dato forti segnali a sostegno del settore primario anticipando i fondi della Pac (Politica agraria comunitaria) e sostenendo forme di accesso agevolato al credito come Confiducia. "Questo strumento - ha ricordato Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere - ha garantito oltre 3.500 pratiche per più di 300 milioni di euro". Fondi che si aggiungono ai 300 milioni di anticipo della Pac del 2009 garantiti dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, e confermati anche per il 2010. "Gli uffici dell´assessorato all´Agricoltura - ha aggiunto De Capitani - stanno lavorando per agevolare e semplificare l´accesso al credito con strumenti che saranno pronti a breve. Un lavoro che si affianca alla revisione del Programma di sviluppo rurale (Psr)". "L´analisi congiunturale - ha concluso De Capitani - ci fa capire che la nostra agricoltura non è totalmente uscita dalla crisi, ma registra un´inversione di tendenza che Regione Lombardia vuole sostenere garantendo al settore e ai suoi operatori adeguati strumenti per crescere, a partire dalla semplificazione burocratica e dalla riduzione dei costi amministrativi". Ulteriori informazioni e dati sono disponibili sul sito Internet www.Unioncamerelombardia.it/ |
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PIACENZA: LO SPORTELLO EUROPA GIOVEDÌ 13 MAGGIO, ORGANIZZA UN SEMINARIO PER INFORMARE I COMUNI SUI FINANZIAMENTI UE IN AGRICOLTURA |
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Lo Sportello Europa della Provincia organizza, in collaborazione con il Servizio territorio rurale della Regione Emilia - Romagna, un “Infoday”, seminario informativo sulle opportunità di finanziamento comunitario per la valorizzazione del territorio rurale. La iniziativa si colloca nel percorso di supporto informativo avviato da tempo dall´Amministrazione provinciale a favore dei Comuni e vuole venire incontro ad una specifica richiesta formulata alla Provincia da amministratori e funzionari degli Enti locali: la organizzazione di incontri informativi a tema sulle possibilità di finanziamento rese possibili dall´Ue. Il seminario si terrà giovedì 13 maggio, dalle 10 alle 13, nella sala Consiglio della Provincia ed è rivolto a sindaci, presidenti di Comunità montana, Unione di Comuni, Parchi, Consorzi di Parco e Riserve naturali della Provincia. Sarà seguito da altri seminari, su altri temi, nelle prossime settimane. Il programma prevede le introduzioni ai lavori degli assessori provinciali allo Sportello Europa, Andrea Paparo, e all´agricoltura, Filippo Pozzi, e gli interventi dei seguenti relatori: Mauro Fini, della Regione, che illustrerà il finanziamento del programma di sviluppo rurale a favore del miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali per la diversificazione dell´economia rurale; Maria Luisa Bargossi, anch´essa della Regione, che parlerà degli interventi previsti dal citato programma di sviluppo rurale per un “approccio ascendente” (Gruppi di azione Locale e metodologia Leader); Edoardo Terenziani, direttore generale di Soprip S.p.a., che descriverà strategie ed obiettivi di sviluppo dell´area piacentina tramite il piano di azione locale Asse 4 – Leader. La chiusura dei lavori è prevista per le 13. Come spiega l´Assessore Paparo nella sua lettera di invito a tutti gli amministratori interessati, la programmazione regionale 2007 – 2013m, attraverso il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, rappresenta una opportunità unica per enti locali ed aree protette per investire sulle aree rurali, allo scopo di migliorarne le infrastrutture e la qualità della vita degli abitanti, promuovere l´utilizzo di fonti di energia rinnovabile, la ristrutturazione di borghi rurali, fabbricati tipici e storici e per la valorizzazione culturale dei territori coinvolti, anche in merito alle produzioni tipiche del nostro appennino. Con questo seminario, la Provincia vuole fornire informazioni dettagliate sulle possibilità di intervento che saranno possibili a partire dal prossimo anno in attuazione dell´Asse 3 e dell´Asse 4 del programma di sviluppo d´area. |
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CAROTA ISPICA IG SUCCESSO PER LA SICILIA |
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Con la pubblicazione della domanda di registrazione per la denominazione Carota novella di Ispica Igp sulla Gazzetta Ufficiale dell´Unione Europea, si avvia a conclusione l´iter per il prodotto orticolo siciliano che entra nel paniere delle eccellenze regionali dell´agroalimentare. La procedura comunitaria prevede che trascorrano sei mesi dalla pubblicazione della domanda per l´iscrizione definitiva Carota novella di Ispica, nel registro ufficiale europeo delle Igp . "E´ un grande successo per la produzione agricola della nostra regione - sottolinea l´assessore alle Risorse agricole, Titti Bufardeci - che testimonia, ancora una volta, l´eccezionale capacita´ qualitativa dei nostri territori". "La carota novella di Ispica - continua Bufardeci - e´, sin dagli anni ´60 ,una protagonista dell´agricoltura e del nostro paesaggio. La produzione Igp conta una superficie di produzione di oltre 1.500 ettari, nel periodo compreso tra febbraio e maggio, che viene arricchita dalla natura dei terreni di Ispica, argillosi e calcarei e dal clima mediterraneo . La nostra carota novella ha caratteristiche organolettiche eccezionali, dalla fattura cristallina e dalla particolare dolcezza. Ancora una volta, i prodotti siciliani si distinguono per le proprie qualita´ salutistiche. La carota novella di Ispica - conclude Bufardeci - ha un elevato contenuto di beta-carotene che, trasformandosi in vitamina A, contribuisce alla corretta crescita e alla riparazione dei tessuti e aiuta a mantenere una buona vista e una pelle liscia. La carota previene l´invecchiamento grazie alla sua azione antiossidante che contrasta gli effetti nocivi dei radicali liberi." |
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CSO PARTNER AL CONVEGNO MONDIALE EGEA, PARLA DI MISTER FRUITNESS, UN PROGETTO CHE GUARDA ALLA SALUTE DEI CONSUMATORI |
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Il 6° congresso, tenutosi a Bruxelles dal 5 al 7 maggio ha voluto, ancora una volta, porre in evidenza il ruolo sociale del consumo di ortofrutta e di una dieta bilanciata sulla salute dei consumatori. Il Cso attraverso il suo presidente Paolo Bruni, invitato a partecipare ai lavori ha portato l´esperienza di Cso nella valorizzazione delle produzioni ortofrutticole illustrando in particolare come attraverso un progetto di valorizzazione si possa fare conoscere i risvolti positivi contro le principali malattie causate da una non corretta alimentazione. Il Cso, attraverso il progetto Mister Fruitness, individua un percorso atto a aumentare i consumi di ortofrutta, presso i giovani europei, rendendo, attraverso la conoscenza, il consumo un piacere e non solo un dovere. Un progetto finanziato alle imprese ortofrutticole dell´ Emilia-romagna, per 3,5 milioni di euro con l´obiettivo di promuovere Pesche e nettarine, pere, kiwi, susine in 5 paesi europei quali Austria, Germania, Inghilterra, Svezia e Polonia che ha come obiettivo la lotta contro l’obesità infantile , un problema sempre di grande attualità. Un progetto precursore del ben più importante Fruit School Scheme che la Ue ha lanciato nell’anno 2009 con una dotazione finanziaria di oltre 90 milioni di Euro, per introdurre un consumo sistematico e consapevole di frutta e verdura accompagnate da informazioni corrette, nelle scuole europee. I partecipanti hanno posto l’accento sul ruolo fondamentale della ricerca che per il futuro dovrà sempre di più tenere conto dell’importanza del consumo di frutta per la salute Il Presidente del Cso sottolinea il ruolo fondamentale del sistema produttivo che trova in questo tipo di iniziative uno stimolo importante allo sviluppo dei consumi. |
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VENETO: QUOTE LATTE. MANZATO INCONTRA IRRIDUCIBILI CHE OCCUPANO AVEPA |
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“Ho scritto al ministro dell’agricoltura Galan chiedendogli che venga fatta tempestivamente una verifica sulle risultanze dell’approfondimento effettuato dal Comando Carabinieri Politiche Agricole, che porrebbe in dubbio l’attendibilità delle operazioni di compensazione nazionale sulle quote latte. La questione va infatti chiarita sotto ogni punto di vista”. Lo ha ribadito ieri pomeriggio l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, che si è recato a Padova per incontrare gli “irriducibili” che dalle 13 hanno occupato l’ingresso di Avepa, l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura. Si tratta dei 18 allevatori che vantano un premio comunitario, bloccato per effetto di un superprelievo non pagato e che hanno rifiutato anche la rateizzazione del medesimo. Il loro portavoce Eugenio Rigodanzo ha ribadito che “sono soldi nostri” e il premio deve essere erogato perché, sulla base dell’approfondimento dei carabinieri sulla questione, in Italia “non ci sono abbastanza vacche per produrre la quantità di latte che ci viene attribuita. Siamo decisi ad andare fino in fondo”. In precedenza una delegazione dei manifestanti era stata ricevuta anche in Prefettura dove aveva esposto le ragioni della protesta. |
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IRRIGAZIONE: TAVOLA ROTONDA CIA A POTENZA |
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Per un’agricoltura di qualità e territori di eccellenza è indispensabile un’efficiente e moderna gestione della risorsa idrica e delle attività di bonifica in Basilicata. A sottolinearlo è la Cia-confederazione Italiana Agricoltori che su questo tema giovedì 13 maggio terrà una tavola rotonda con esperienze, idee e proposte a confronto con l’obiettivo di definire una qualificata norma regionale. All’incontro (che si svolgerà con inizio alle ore 9,30, a Potenza, nella sala conferenze Cia di via dell’Edilizia) partecipano Emilio Bertolini, presidente Unione Bonifiche Emilia Romagna, Anna Chiumeo, direttore Unione Bonifiche Puglia, Antonio Triani, presidente Acqua Spa, Vilma Mazzocco, assessore regionale all’Agricoltura, Massimo Scuderi, direttore Società Energetica Lucana. Per la Cia oltre al presidente e vice presidente Donato Distefano e Paolo Carbone, partecipano Michele Drosi (Cia Calabria), Daniele Toniolo (Cia Veneto) ed Enzo Pierangioli, vice presidente nazionale. L’iniziativa si inserisce nella Settimana delle bonifiche e fa seguito alla recente Quinta Conferenza Nazionale dell´Anbi-associazione nazionale bonifiche irrigazioni che si è tenuta a Squillace (Catanzaro). Almeno 2mila milioni di euro per manutenzioni straordinarie e adeguamento degli impianti e circa 5mila milioni per opere nuove con il duplice obiettivo di migliorare e innovare i sistemi di irrigazione attuali e di favorire il risparmio dell´acqua: è il fabbisogno finanziario censito dall´Anbi. Per Distefano – che è vice presidente nazionale Anbi – “la scelta di lanciare proposte concrete per la tutela del territorio nazionale dalla conferenza, si giustifica anche con l´oggettiva presa di coscienza che, nonostante il forte rischio idrogeologico in gran parte del territorio del Sud, con l´allarme che risale al 2003, lanciato dal ministero dell´Ambiente e dall´Unione delle province italiane, ancora poco è stato fatto, partendo dalla regimentazione delle acque. Crediamo che questa situazione emblematica, debba diventare una opportunità: l´agricoltura ed il turismo rurale possono decollare solo attraverso coerenti scelte di politiche attive per la tutela del territorio” . |
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AGRICOLTURA: CALENDARIO CORSI E CONVEGNI SOAT SICILIA |
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Palermo - Il dipartimento per gli interventi infrastrutturali in agricoltura comunica il calendario delle attivita´ e dei corsi di formazione, organizzati dalle Soat nei prossimi giorni. Il Distretto Etna organizza presso la sala Panel di Belpasso, i prossimi 14 e 21 maggio, quattro sedute di assaggio per l´iscrizione all´elenco nazionale tecnici ed esperti di olio di oliva vergine. Gli interessati possono iscriversi al corso comunicando la propria adesione alla Soat 19 di Paterno´. Un corso di formazione per responsabile del servizio di prevenzione e protezione e´ stato organizzato dalla Soat di Marsala. Le lezioni, riservate a datori di lavoro del settore agricolo, si terranno nei giorni 20, 21, 24 e 25 Maggio 2010, presso i locali della Soat di Marsala. Il Distretto di Agrigento ha organizzato il corso di formazione per rappresentanti dei lavoratori in agricoltura. Il corso si svolgera´ nei giorni 18, 19, 25 e 26 Maggio 2010 presso l´agriturismo colle D´oro, nel comune di Licata. La Soat di Gela ha programmato il corso di aggiornamento per il rilascio dell´autorizzazione all´acquisto per l´uso dei prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti. Le lezioni si terranno nei giorni 9, 10, 16 e 23 giugno presso i locali del centro sociale "Toto´ Liardo" a Niscemi. Infine, Le Soat di Casteltermini in collaborazione e Raffadali hanno organizzato, per il prossimo 17 maggio, un incontro tecnico propedeutico per la costituzione di una organizzazione di produttori di pistacchio. L´incontro si svolgera´ presso la Sala Consiliare del comune di San Biagio Platani (Ag). |
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BOLZANO: ESPOSIZIONE DI “MINI ORTAGGI” ALLA SCUOLA PROFESSIONALE SALERN DI VARNA |
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Un’iniziativa finanziata con il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. Dal 27 al 30 maggio la Scuola professionale per l’agricoltura e l’economia domestica "Salern", che ha sede in via Salern,26 a Varna, ospiterà una mostra incentrata sui “Mini Ortaggi”. Grazie alla collaborazione con la scuola professionale provinciale alberghiera ed alimentare "Emma Hellenstainer" di Bressanone saranno organizzati durante le giornate di apertura della mostra brevi corsi per apprendere i segreti della coltivazione e dell’utilizzo gastronomico dei mini ortaggi spesso coltivati con cura sul balcone di casa. I mini ortaggi infatti sono ormai diventati un trend e sono sempre più diffusi tra la popolazione. In particolare giovedì 27 maggio, ore 14-16, si svolgerà presso la scuola "Salern" un corso di coltivazione dei mini ortaggi, venerdì 28 maggio, ore 14-18, e lunedì 31 maggio, ore 14-19, due corsi di cucina con i mini ortaggi. I corsi saranno tenuti in lingua tedesca e per l’iscrizione si deve contattare il numero telefonico 0472 833 711. L’esposizione fa parte del progetto Elr “Metodi della produzione naturale orticola e di piccoli frutti – parte Ii“ e viene finanziata tramite il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. |
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FILIERA CEREALICOLA SUPERFICI IN CRESCITA, MA SOTTO LE MEDIE REGIONALI. PUNTARE SUL MARCHIO-TOSCANA |
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«Dal settore cerealicolo toscano emergono timidi segnali di ripresa che dobbiamo fare il possibile per incoraggiare. Nella stagione 2008 – 2009 abbiamo toccato il punto più basso dell´intero decennio quanto a superfici coltivate a cereali. Gli ultimi dati disponibili per quella in corso descrivono un incremento del 7% delle terre coltivate a grano duro e dell’11% di quelle a grano tenero. Si tratta di dati assolutamente insoddisfacenti, ma di segni positivi che devono rappresentare soltanto l´inizio di una ripresa possibile». L´assessore regionale all´agricoltura, Gianni Salvadori, commenta così il grido di allarme lanciato dal settore di fronte ad una diminuzione negli ultimi cinque anni di quasi la metà delle superfici coltivate, a causa della non redditività di que sto tipo di coltivazione, spesso l´unica possibile in alcune zone della regione. «Ho già iniziato ad incontrare - aggiunge Salvadori - i rappresentanti degli agricoltori, dando inizio ad una campagna di ascolto dell´intero settore agricolo. Una delle possibilità per creare prospettive di sviluppo per questo settore è di rendere obbligatoria, anche sulla pasta e sul pane, l’indicazione dell’origine del grano. Insomma sapere che stiamo consumando cibi a marchio-Toscana prodotti con cerali interamente locali potrebbe rappresentare un vantaggio competitivo per i produttori e rendere maggiormente disponibili i consumatori a compiere le loro scelte privilegiando i prodotti regionali». Anche in Toscana il settore è stato investito nel 2008-2009 da un forte calo dei prezzi, che ha portato al livello più basso degli ultimi dieci anni delle terre coltivate che sono diminuite del 33% (da 130.000 a 87.000 ettari) pe r ciò che riguarda il grano duro e del 57% (da 25.000 a 10.800) per quello tenero. In questa stagione si è risaliti rispettivamente a 93.000 e a 12.000 ettari coltivati in Toscana a grano duro e tenero. Mentre dal 2008 i costi di produzione sono cresciuti, i prezzi del grano si mantengono bassi, intorno ai 150 euro a tonnellata, con una diminuzione nell´ultimo anno di oltre il 25%. |
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ACCERTATA LA PRESENZA DI UN LUPO NEL BRENTA |
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Tracce sulla neve erano state rinvenute lo scorso 13 aprile La conferma arriva dall´Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale di Bologna Erano di un lupo le tracce rinvenute sulla neve il 13 aprile scorso dal personale di sorveglianza del Parco Naturale Adamello Brenta. La conferma è arrivata dall´Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale di Bologna, che ha analizzato i campioni di urina raccolti in quell´occasione nel Brenta nord-orientale. Dopo oltre 150 anni, in territorio trentino viene accertata quindi nuovamente la presenza di un lupo. La notizia, di grande interesse naturalistico, costituisce anche nuova prova dello stato di salute dell´ambiente montano del Trentino e in particolare dei suoi parchi naturali. Nessun pericolo, invece, per l´uomo. Il giorno 13 aprile personale di sorveglianza del Parco Naturale Adamello Brenta impegnato in operazioni di monitoraggio faunistico, coadiuvato da un custode forestale, ha rinvenuto una pista su neve di un grosso canide, nel Brenta nord-orientale. Seguendo la traccia è stato possibile raccogliere alcuni campioni di urina in corrispondenza di punti in cui l’animale ha svolto un’attività di “marcatura”. I campioni organici raccolti sono stati sottoposti ad analisi genetiche da parte dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) di Bologna. I risultati delle analisi, recentemente pervenuti, hanno confermato trattarsi di un esemplare maschio di lupo, appartenente alla popolazione italiana (Canis lupus). Si tratta dunque di un animale, probabilmente giovane, in dispersione dall’arco alpino centro occidentale, dove dagli anni ’90 si è insediata una popolazione vitale, di provenienza appenninica. Dopo il 13 aprile non sono state segnalate in provincia altre tracce attribuibili a questo esemplare. La presenza di un lupo, in vita, in provincia, è stata dunque accertata per la prima dopo oltre 150 anni dalla sua scomparsa e segue di un paio d’anni il rinvenimento delle spoglie del lupo della val di Fiemme, la cui provenienza, sempre determinata geneticamente, era invece balcanica. Va inoltre ricordato che il fenomeno di naturale espansione del lupo dalle Alpi occidentali ha portato negli ultimissimi anni a registrare la presenza di singoli esemplari anche nella vicina Lombardia, in Svizzera ed in Austria. A questo proposito sarà forse possibile, attraverso un confronto con i dati genetici a disposizione degli enti extra-provinciali, risalire alla zona di origine del lupo in questione. In ogni caso si tratta di una presenza che si aggiunge, si vedrà se ed eventualmente quando in modo stabile, al già ricco patrimonio faunistico provinciale, a conferma della qualità ambientale del nostro territorio. Al pari di orso e lince infatti la presenza del lupo, posto al vertice delle catene alimentari dell’ecosistema alpino, può essere considerata come una sorta di “marchio di qualità” su di una realtà (le montagne e le foreste in questo caso del Trentino) la cui valenza va ben oltre i pur importanti aspetti paesaggistici ed ambientali considerati in senso stretto. Da ultimo è il caso di ricordare che il lupo non rappresenta alcun pericolo per l’uomo, come testimoniano tra gli altri i dati relativi al resto del territorio italiano (Appennino e Alpi occidentali) dove nell’ultimo secolo, a fronte di diverse centinaia di animali presenti, non è mai stato documentato alcun caso di aggressione all’uomo. |
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BOLZANO: RABBIA SILVESTRE: VACCINAZIONE ESTESE AI COMUNI DI MONGUELFO E CASIES |
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Dopo i tre casi di rabbia silvestre nei comuni di Dobbiaco e Badia, il Servizio veterinario provinciale amplia la campagna di vaccinazione. "Da Roma abbiamo avuto il via libera per vaccinare tutti gli animali da reddito anche nei Comuni di Monguelfo e Casies", spiega l´assessore provinciale Hans Berger. Dal Centro di referenza nazionale e dal Ministero della Salute è giunto il via libera alla proposta del Servizio veterinario provinciale, che dopo la comparsa dei 3 casi di positività delle volpi alla rabbia silvestre nei comuni di Badia (2 maschi) e Dobbiaco (una femmina), ha chiesto di sottoporre a vaccinazione gli animali da reddito - bovini, ovicaprini, equidi - nei comuni circostanti di Valle di Casies e Monguelfo-tesido. "Vogliamo ampliare la campagna vaccinale per contenere il più possibile la malattia", spiega l´assessore Berger. Complessivamente si prevede di vaccinare un totale di 3.768 capi nel comune di Valle di Casies, dei quali 3.298 bovini, 275 pecore e 195 capre; nel comune di Monguelfo-tesido si conta di vaccinare 1.792 capi: 1.536 bovini, 198 pecore e 58 capre. Inoltre si prevede la vaccinazione di equidi e un numero ridotto di suini. Contatti sono in corso con l´Azienda sanitaria provinciale e il comprensorio di Brunico. La vaccinazione avrà inizio al più presto con la collaborazione dei veterinari libero-professionisti, visto che tra fine maggio e inizio giugno gli animali vengono trasferiti in alpeggio. Sono già 23 i comuni nei quali sono stati vaccinati gli animali da reddito: in totale circa 40mila capi, a cui si aggiungeranno i 3.800 di Casies e i circa 1.800 di Monguelfo-tesido. Nel frattempo sono state ben 61mila le esche antirabbia lanciate sul territorio con l´elicottero per vaccinare le volpi. |
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A REGGIO EMILIA UN CORSO PER COADIUTORI VOLONTARI NELLA GESTIONE ITTICA |
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La Provincia di Reggio Emilia, ente che tutela la fauna ittica e regola l’esercizio della pesca nelle acque pubbliche, si avvale della preziosa collaborazione delle associazioni dei pescatori e di quelle di protezione ambientale. La partecipazione attiva, su base volontaria, è da sempre condizione imprescindibile per una gestione ittica consapevole, a tutela anche degli interessi dei pescatori, e per una protezione efficace della salubrità delle nostre acque. Proprio per favorire questa partecipazione la Provincia, in collaborazione con le Associazioni piscatorie, organizza corsi per la formazione di coadiutori volontari nella gestione ittica. Il prossimo ciclo di incontri teorici e pratici è previsto a partire dalla seconda metà del mese di maggio. Per avere maggiori informazioni sulle giornate e sugli orari si può contattare la Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) al numero di telefono 0522.271704. |
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ASTI: UN CORSO DELLA PROVINCIA PER CACCIATORI SULL´IGIENE E LA SANITA´ DEI CINGHIALI |
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L’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Asti organizza, per venerdì 14 maggio alle ore 14, nella Sala Consiglio della Provincia, in Piazza Alfieri, 33 ad Asti, la seconda sessione del corso di formazione per cacciatori in materia di igiene e di sanità degli ungulati selvatici. Il programma prevede alle 14 la registrazione dei partecipanti e alle 14.15 la presentazione della giornata e i saluti dell’ Assessore alla Caccia Fulvio Brusa. Dalle ore 14.30 seguiranno relazioni dei veterinari dell´Asl At area A e B . Il corso è rivolto a tutti i cacciatori che attuano la caccia alla specie cinghiale (capisquadra, vicecapisquadra e componenti delle squadre) ed ai selecontrollori di caccia agli ungulati. Tra gli argomenti verranno trattati gli aspetti sanitari e le patologie relative agli ungulati selvatici oggetto di prelievo nell´intento di fornire un valido contributo per una razionale gestione dell´attività venatoria. La partecipazione al corso è riconosciuta come formazione ai fini delle disposizioni del Reg. Ce n. 853/2004 e pertanto al termine verrà rilasciato attestato di frequenza. Per informazioni: Servizio Agricoltura- Alimentazione - Ufficio Caccia – Pesca – Tartufi, Piazza San Martino, 11 – 14100 Asti - Tel. 0141 - 433.365, Fax 0141 - 433.550. |
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PESCA ENTRO LE TRE MIGLIA – INCONTRI IN REGIONE VENETO |
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Un’azione immediata per affrontare la situazione contingente, tutt’altro che semplice, e un progetto strategico di medio – lungo periodo per costruire con il settore un piano condiviso di prospettiva per gli operatori della pesca del Veneto. Sono queste le due linee operative lungo le quali si muoverà da subito la Regione per far fronte alle numerose problematiche di un settore variegato ma nel suo complesso in difficoltà e non da oggi. Le ha enunciate ieri l’assessore Franco Manzato, che ha incontrato a Palazzo Balbi dapprima i rappresentanti della cooperazione e delle organizzazioni dei pescatori di Chioggia, accompagnati dal sindaco Romano Tiozzo con l’assessore alla pesca Nicola Boscolo Pecchie, presenti i consiglieri regionali Carlo Alberto Tesserin e Lucio Tiozzo, quindi gli operatori della pesca ai molluschi bivalvi dell’intera costa veneta. Il principale e urgente problema sul tappeto è quello della scadenza del 31 maggio prossimo, fissata da un regolamento comunitario del 2006 sullo sfruttamento sostenibile delle risorse di pesca nel Mediterraneo. Dopo quella data sarà vietato l’uso di attrezzi trainati e di reti con maglie considerate piccole (meno di 12 o 40 mm a seconda del tipo di pescato) entro le tre miglia dalla costa “o all’interno dell’isobata di 50 metri”, evenienza quest’ultima che nella costa occidentale dell’alto Adriatico non si verifica mai. Già questo la dice lunga sulle caratteristiche del mare del “Golfo di Venezia”, la cui profondità media non supera i 20 – 25 metri, che è però molto pescoso e con particolari caratteristiche di specie, non riscontrabili altrove. L’applicazione tout court del divieto significherebbe, ad esempio, la fine per la tradizionale pesca delle seppie e delle acquadelle, mentre buona parte del naviglio attuale è inidoneo ad operare oltre le tre miglia, con prevedibili ripercussioni sull’occupazione e sul reddito di molte famiglie. Nell’immediato diventa dunque urgente rapportarsi con gli organismi tecnici della Commissione Europea per una deroga corrispondente alle particolari caratteristiche dell’Adriatico, mentre occorrerà anche che il sistema peschereccio metta a punto un piano di gestione e serviranno leggi regionali di accompagnamento in questo settore e in quello turistico, oltre ad un’azione di valorizzazione del prodotto locale. A questo è seguito un altro incontro con operatori e amministratori locali, finalizzata a una pianificazione delle attività per il ripascimento a uso turistico dei litorali erosi dalle mareggiate. Si tratta di operazioni finanziate dalla Regione che si svolgono attualmente in maniera non programmata, intersecando negativamente l’attività di pesca sotto costa. |
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SOLO ITALIA: EXCELLENCE MOUSSE AL CIOCCOLATO GRAND CRU ECUADOR |
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Ingredienti pregiati per una bontà esclusiva. Solo il meglio entra a far parte della gamma Excellence di Solo Italia: una collezione di dessert scelti per i loro ingredienti pregiati e l’esclusività delle ricette, che si arricchisce oggi di una novità. Excellence Mousse al cioccolato Grand Cru Ecuador di Solo Italia nasce per soddisfare i palati più ricercati: una morbida mousse ricca in cioccolato Grand Cru Ecuador, una selezione di cacao di alto livello molto apprezzata dagli esperti per il suo gusto intenso e per l’aroma robusto che conferisce al dessert. Cui si aggiungono pepite di cioccolato fondente, per un’impronta più decisa, e un’alta percentuale di panna fresca (40%), per un sapore più genuino e più rotondo. Scelte all’insegna della bontà per offrire al proprio consumatore un prodotto di elevata qualità. |
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REGGIO EMILIA: ESTIRPAZIONE VIGNETI, EMERGENZA PER SMALTIRE I RIFIUTI |
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Numerosi viticoltori reggiani estirperanno a breve i propri vigneti, come prevede una misura dell’Unione europea finalizzata a ridurre le superfici e le quantità prodotte e a ripristinare condizioni di mercato migliori delle attuali per il vino, ma lo smaltimento delle cataste di legno e filo di ferro che si ammucchieranno nei campi si presenta problematico. “Si tratta di un groviglio di legno e ferro che è estremamente difficoltoso separare – spiegano gli assessori provinciali all´Agricoltura e all´Ambiente, Roberta Rivi e Roberto Ferrari - Inoltre il legno proviene da vigneti vecchi e spesso affetti da fitopatie che possono diffondersi agli altri vigneti per cui non è opportuna una re-immissione della frazione legnosa nel terreno”. I residui dei vigneti oggi sono classificati come rifiuti speciali ai sensi dell’articolo 185 del Decreto legislativo 152/06 e gli agricoltori sono costretti a trasportarli presso una discarica autorizzata. Lo smaltimento comporta quindi costi ambientali che si sommano a quelli economici, troppo elevati per un settore che versa in difficoltà ormai da vari anni. “Alla luce di tutto ciò ed in considerazione del fatto che questo problema investe l’intero territorio nazionale e interessa anche altre produzioni legnose – sottolineano gli assessori Rivi e Ferrari - riteniamo che in sede parlamentare sia più che opportuno valutare, in termini di bilancio ambientale, la convenienza di autorizzare gli agricoltori a procedere all’incenerimento a terra dei residui dell’estirpazione, rivedendo la classificazione a suo tempo adottata, piuttosto che costringerli a smaltirli attraverso pratiche costose e non meno inquinanti per l’ambiente”. Roberta Rivi e Roberto Ferrari hanno quindi inviato una richiesta comune alla senatrice Leana Pignedoli ed al presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati, on. Angelo Alessandri, perché si impegnino ad individuare una soluzione vantaggiosa per gli operatori, sostenibile sia sotto il profilo ambientale sia produttivo. La Provincia, inoltre, intende affrontare il problema anche a livello locale in occasione della prossima Consulta agricola provinciale, già convocata per giovedì 13 maggio. |
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BOLZANO, 18 MAGGIO: "GIORNATA DELLA VITE E DEL VINO" ALLA LAIMBURG |
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Martedì 18 maggio, dalle 9 alle 12 nell´Aula Magna del Centro di sperimentazione Laimburg torna la tradizionale "Giornata della vite e del vino", con relazioni sulle tematiche più attuali nel settore vitivinicolo. Come consuetudine, anche nel 2010 le sezioni di viticoltura ed enologia del Centro di sperimentazione Laimburg organizzano la giornata informativa "Giornata della vite e del vino". Obiettivo dell´iniziativa è quello di fornire agli agricoltori e ai cantinieri la possibilità di informarsi direttamente sui risultati dei progetti di sperimentazione di entrambe le sezioni e di apprendere novità su varie tematiche attuali. L´edizione 2010 sarà divisa in due parti: martedì 18 quella dedicata alla coltivazione della vite, mentre in autunno seguirà la giornata dedicata alla produzione di vino. Oltre ai relatori del Centro di sperimentazione interverranno esperti esterni. Le relazioni saranno proposte in lingua tedesca. L´appuntamento è in programma martedì 18 maggio dalle 9 alle 12 nell’Aula Magna del Centro di sperimentazione Laimburg. L’ingresso è libero. |
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MAGIS: LA VITIVINICOLTURA ITALIANA POTRÀ FARE SEMPRE “DI PIÙ” PER LA SOSTENIBILITÀ |
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Con la partecipazione delle prime 100 aziende, che rappresentano le principali realtà produttive nazionali e sono espressione dell’eccellenza della vitivinicoltura italiana, parte il progetto Magis. Per la prima volta, produttori di vino, comunità scientifica, enologi, associazioni e industria lavorano insieme per migliorare e garantire la sicurezza e la sostenibilità del vino italiano. Per andare incontro nel modo più concreto alle richieste dei consumatori. Per differenziare la produzione italiana in base a parametri oggettivi. Ma anche per razionalizzare l’attività delle aziende, quindi renderle più competitive. Una bella mano in questa fase di difficoltà. Magis sta creando per questo uno strumento nuovo: il “protocollo di sostenibilità”. Si tratta di un documento di carattere pratico mutuato dalla medicina, dove ha avuto un eccezionale successo in termini di miglioramento della qualità dell’assistenza, che per la prima volta mette a disposizione di ogni operatore le migliori competenze esistenti. Una novità assoluta non solo nel panorama vitivinicolo, ma in quello agroalimentare. Proprio come il protocollo di cura in medicina, il protocollo di sostenibilità viene costantemente aggiornato per valutare e accogliere tutte le novità via via fornite dalla ricerca e dall’esperienza delle migliori aziende e dei migliori enologi, e poi messo a disposizione delle aziende partecipanti. Magis, infatti, è una parola latina che vuol dire “di più”: un invito a migliorare costantemente, sforzandosi di superare sempre i traguardi raggiunti. Il progetto Magis, promosso dall´Unione Italiana Vini e dall´Università degli Studi di Milano, con la collaborazione dell´Associazione Enologi ed Enotecnici Italiani (Assoenologi) e di Bayer Cropscience, può vantare oggi il contributo dell’Ispa – Cnr di Bari, del Deiafa dell’Università di Torino, dei maggiori esperti nella protezione delle colture appartenenti al mondo accademico e della ricerca e di Image Line. Le aree di intervento prevedono il miglioramento della gestione della chioma per raggiungere il corretto equilibrio vegeto-produttivo, la corretta gestione della difesa del vigneto dalle principali avversità biotiche secondo le migliori e più recenti acquisizioni e in linea con i cambiamenti normativi in atto e con i principi dell’agricoltura integrata e il monitoraggio delle attività di cantina. È infine prevista un´attività analitica rivolta a misurare i parametri qualitativi e di salubrità delle uve e dei vini prodotti. L’università di Milano si occuperà della parte agronomica ed in particolare dell’attività inerente la gestione della chioma. I rappresentanti del mondo accademico e della ricerca redigeranno e aggiorneranno le linee guida per le attività di difesa. L’unione Italiana Vini effettuerà una serie completa di analisi qualitative su uve e vini e al termine del progetto coordinerà la stesura del “protocollo di sostenibilità”. Ispa – Cnr di Bari si occuperà delle valutazioni dei livelli di contaminazione di ocratossina su uve, mosti e vini e della stesura di misure per la sua prevenzione in campo. L’università di Torino redigerà protocolli specifici per la regolazione ottimale delle differenti attrezzature utilizzate in azienda per la distribuzione degli agrofarmaci e garantirà un adeguato livello di formazione agli operatori. L´associazione Enologi ed Enotecnici Italiani (Assoenologi) seguirà le pratiche enologiche ed effettuerà la valutazione sensoriale dei vini. Image Line renderà disponibile una piattaforma gestionale operante su Internet, alla quale ogni azienda aderente avrà un accesso riservato, che consentirà di gestire tutti i dati aziendali dal vigneto alla cantina. Il ruolo di Bayer Cropscience sarà invece quello di fornire una linea di difesa efficace, innovativa e rispondente alle esigenze di sostenibilità economica, ambientale e sociale. L’impegno richiesto alle aziende aderenti è di mettere a disposizione una parte dei loro vigneti con caratteristiche omogenee e di una superficie tale che renda possibile la vinificazione separata di due partite differenti (“linea Magis” e “linea aziendale”). Nella parte di vigneto denominata come “Magis” si seguirà un protocollo di difesa ottimizzato che, in base all’andamento climatico e alle problematiche fitoiatriche, verrà applicato dai tecnici aziendali in collaborazione con i tecnici di Bayer Cropscience. |
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