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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Maggio 2010
PORTARE L´UE IN TRIBUNALE? PRESTO SARÀ POSSIBILE, MA…  
 
 Bruxelles, 13 maggio 2010 - Il Trattato di Lisbona obbliga l´Ue, in quanto entità legale autonoma, a aderire alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell´uomo. Questo implica che ogni cittadino potrà citare l´Unione in tribunale per eventuali violazioni dei diritti umani. La commissione Affari costituzionali ha votato settimana scorsa il rapporto di Ramón Jáuregui, socialista spagnolo, che specifica i dettagli per l´adesione alla Convenzione. A lui la parola. Onorevole Jáuregui, in che modo l´adesione alla Convenzione per i diritti dell´uomo beneficerà i cittadini? Con l´adesione, ci sarà un nuovo tribunale, esterno all´Ue, che darà nuove garanzie per assicurare che i diritti dei cittadini europei siano sempre rispettati, dall´Ue e dagli Stati membri. L´adesione permetterà di portare l´Ue davanti a un tribunale. Ma a quale tribunale rivolgermi se voglio accusare l´Ue? Prima di tutto, i cittadini devono rivolgersi ai loro tribunali nazionali. Solo una volta esauriti tutti i ricorsi giudiziari nel loro Paese, possono andare alla Corte dei Diritti dell´uomo di Strasburgo. Solamente dimostrando che i diritti umani non sono protetti dalla magistratura nazionale, il cittadino ha la possibilità di chiedere aiuto ai giudici di Strasburgo. Una delle richieste del Parlamento è di avere un giudice specifico per rappresentare l´Ue. Ma l´Unione non è già rappresentata dai 27 giudici nazionali? La presenza di un giudice per ogni nazione che aderisce alla Convenzione (47 in tutto, ndr) è fondamentale per spiegare il contesto di ogni ricorso. Per esempio, in Spagna abbiamo leggi che impediscono a partiti vicini all´Eta di presentarsi alle elezioni. Se la Corte riceve un´accusa contro la Spagna per impedimento della partecipazione politica, il giudice spagnolo potrà spiegare il contesto, la realtà di quel paese. L´ue può finire sul banco degli imputati: per cui deve avere un suo giudice che spieghi il contesto e il funzionamento dell´Ue agli altri giudici. L´ue e gli Stati membri devono sempre avere il diritto di difendersi. La relazione di iniziativa Jauregui sarà votata settimana prossima dal Parlamento. La Commissione dovrà negoziare le modalità dell´adesione alla Convenzione. A quel punto il Consiglio dovrà approvarla e il Parlamento dare il suo via libera. Ogni Stato membro dovrà quindi ratificare l´adesione. Solo a quel punto, l´Ue diventerà membro della Convenzione. L´adesione non è prevista prima della fine del 2011.  
   
   
UE: PRESIDENZA AVVIA VOTAZIONE PER L´AGENDA DEI CITTADINI SU SCIENZA E INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 13 maggio 2010 - La presidenza spagnola dell´Unione europea ha avviato una votazione online per permettere ai cittadini europei di decidere quali sfide scientifiche e innovative andrebbero risolte entro il 2030. Un tabellone elettronico situato nella hall del palazzo del Consiglio europeo di Bruxelles raccoglierà i voti in tempo reale dal 12 maggio fino alla conclusione delle operazioni di voto il 26 maggio. A conclusione della votazione i ministri europei della scienza e dell´innovazione, che si incontreranno a Bruxelles per il Consiglio "Competitività" dell´Ue, riceveranno i risultati finali. Alla recente cerimonia di lancio della votazione, il ministro spagnolo per la Scienza e l´innovazione, Cristina Garmendia, ha evidenziato il valore della cultura scientifica e della partecipazione sociale alla scienza, come condizioni necessarie per garantire il carattere democratico di una società. La Garmendia ha affermato che "il coinvolgimento dei cittadini può influenzare le decisioni politiche altamente significative", sottolineando che occorre dare ai cittadini la possibilità di comunicare chiaramente le loro preferenze, preoccupazioni e proposte alla comunità scientifica. Le sfide per cui si vota sono conosciute come agenda dei cittadini per la scienza e l´innovazione (Science and Innovation Citizens Agenda). L´agenda comprende 14 aree scientifiche e dell´innovazione proposte da personaggi pubblici i cui contributi alla scienza e all´innovazione hanno cambiato la nostra vita". Le aree di voto sono le seguenti: - favorire l´innovazione in materia di abitudini di alimentazione sana, - stoccaggio più efficiente dell´elettricità, - superare le barriere linguistiche grazie alla tecnologia, - tecnologie per aiutare gli anziani, - favorire l´innovazione nei servizi sociali pubblici, - trattamento medico personalizzato grazie alla genetica, - città più confortevoli, accessibili ed ecologiche, - ridurre il consumo di materie prime, - agricoltura meno dannosa per l´ambiente, - capire come funziona il cervello per migliorare la nostra vita, - utilizzo delle Tic e di Internet a beneficio dell´istruzione, - organi artificiali per sostituire gli organi danneggiati, - unificare tutte le teorie della fisica, - robot che rendono la nostra vita più facile. Il progetto introduce inoltre quattordici cittadini europei le cui creazioni o la cui ricerca sono entrate a far parte della nostra vita quotidiana, spesso senza che conosciamo la misura in cui hanno cambiato la nostra vita. Esse includono personaggi famosi come l´architetto Norman Foster, la biologa Jane Goodall e il fisico Juan Ignacio Cirac, e altri nomi meno consociuti, ma il cui contributo ha certamente cambiato il nostro modo di vivere, tra cui Franck Biancheri (creatore delle borse di studio Erasmus), Karlheinz Branderburg (inventore del Mp3) e Matti Makkonen (il principale contribuente agli Sms). Gli aventi diritto al voto parteciperanno anche a un concorso per vincere quattro esperienze scientifiche, tra cui viaggi per due persone per visitare gli impianti scientifici di grandi città europee. Per maggiori informazioni, fare clic: www.Reto2030.eu/    
   
   
UE: IL PRESIDENTE BARROSO RICEVE IL RAPPORTO MONTI SUL MERCATO UNICO  
 
 Bruxelles, 13 maggio 2010 - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha ricevuto il 10 maggio il rapporto su una nuova strategia per il rilancio del Mercato unico preparato dal professor Mario Monti. Il presidente Barroso ha ringraziato professor Monti per l´eccellente lavoro, di cui quest´ultimo era stato incaricato nell´ottobre 2009, nella piena consapevolezza dell´importanza del Mercato unico come pietra miliare dell´integrazione in Europa e dello sviluppo sostenibile della sua economia. Adesso quando l´Unione europea si avvicina al Ventesimo anniversario della simbolica data del completamento del Mercato nel 1992, il presidente Barroso è fermamente convinto - come già tra l´altro annunciato anche nelle sue priorità politiche per il secondo mandato e nel testo della strategia Europa 2020 – che il Mercato unico richieda una rinnovata determinazione politica per poter resistere alla minaccia del nazionalismo economico e dimostrare pienamente il proprio potenziale. Il rapporto, presentato dal professor Monti in data odierna, servirà per rilanciare il Mercato unico come un obiettivo strategico dell´azione della Commissione. Il presidente Barroso ha dichiarato che il Collegio con la sua bilanciata e chiara visione del nuovo Mercato unico nel mese di luglio. Professor Mario Monti è attualmente Presidente dell´Università Bocconi di Milano. E´ stato anche due volte membro della Commissione, tra il 1995 e il 1999 nella qualità di responsabile del Mercato interno, i Servizi finanziari e la Politica fiscale come anche dal 1999 al 2004 come commissario alla concorrenza.  
   
   
APPROFONDIMENTI SULL´INNOVAZIONE DALLA RICERCA EUROPEA NELLE SCIENZE SOCIO-ECONOMICHE  
 
Bruxelles, 13 maggio 2010 - Il 1º giugno 2010 si terrà a Bruxelles (Belgio) una conferenza intitolata "Europe 2020 strategy - Innovation insights from European research in socio-economic sciences". L´evento è organizzato dalla Commissione europea nel quadro di Europa 2020, la nuova strategia europea per la crescita e l´occupazione. La conferenza mira ad andare oltre l´offerta e le prospettive tecnologiche, per affrontare il lato della domanda e sottolineare come le dinamiche sociali, economiche e politiche possono influenzare la crescita della conoscenza e dell´innovazione. Studiosi e organi decisionali dell´Unione europea esporranno il loro punto di vista attraverso cinque sessioni tematiche: contesto della politica mondiale ed europea, innovazione, imprenditorialità e crescita intelligente, innovazione sociale ed economia orientata ai servizi, innovazione e globalizzazione, innovazione in una prospettiva lungimirante. La strategia Europa 2020 è una iniziativa per accrescere la competitività, la produttività, il potenziale di crescita e di convergenza economica dell´Europa. Essa si concentrerà su settori chiave in cui è necessario intervenire, tra cui: conoscenza e innovazione, un´economia più sostenibile, l´occupazione e l´inclusione sociale. Per ulteriori informazioni, inviare un´e-mail contenente nome, cognome e organizzazione a: E-mail: Contact  
   
   
PRIMA VISITA IN ITALIA DEL COMMISSARIO AL COMMERCIO KAREL DE GUCHT  
 
 Roma, 13 maggio 2010 - Il Commissario Karel De Gucht, nel corso della sua prima visita in Italia il 7 maggio 2010, ha avuto incontri con il viceministro allo Sviluppo economico Adolfo Urso, con una delegazione di Confindustria guidata dal vicepresidente Paolo Zegna e con una vasta rappresentanza del mondo economico e associativo italiano. In questa occasione, il Commissario ha delineato la sua agenda politica per promuovere lo sviluppo degli scambi mondiali e il loro contributo alla crescita europea. I temi in discussione hanno più particolarmente riguardato il percorso per l´adozione dell´accordo di libero scambio con la Corea, l´abbattimento delle barriere non tariffarie, l´impulso a concludere intese bilaterali per la liberalizzazione degli scambi con importanti partner commerciali e il ruolo del "made in" per promuovere la qualità e la trasparenza a favore dei consumatori. Il Commissario De Gucht ha poi partecipato alla festa dell´Europa per commemorare la dichiarazione di Robert Schuman del 9 maggio, organizzata dalla Rappresentanza in Italia e dall´Ufficio per l´Italia del Parlamento europeo, alla presenza del vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, della vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli, nonchè del Ministro per le politiche europee Andrea Ronchi.  
   
   
SLOVENIA, UE PREVEDE DEFICIT 6,1 P.C. DEL PIL  
 
Lubiana, 13 maggio 2010 - In Slovenia il deficit sarà destinato a superare i 6 punti percentuali di Pil. Secondo quanto comunicato dalla Commissione Europea durante la pubblicazione di una stima primaverile sulla crescita economica della Slovenia, l´economia del Paese si espanderà di 1,1 punto percentuale. La Commissione ha anche pubblicato una previsione per ciò che concerne il deficit generale, che dovrebbe crescere al 6,1 per cento del Pil.  
   
   
LAVORO: ABI, FLESSIBILITÀ E EQUILIBRIO SOCIALE PER FAVORIRE OCCUPAZIONE E CRESCITA PER LE BANCHE LA NECESSITÀ DI NUOVE STRATEGIE DI SVILUPPO NELLA GESTIONE HR.  
 
Roma, 13 maggio 2010 - Flessibilità, contenimento dei costi, equilibrio sociale: sono le tematiche principali che richiamano l’esigenza di individuare nuove strategie nel campo della gestione delle risorse umane, compatibili con la difficile situazione di mercato ed occupazionale in Europa e in Italia. Queste le sfide aperte dai radicali mutamenti del quadro economico globale con evidenti riflessi sul mercato del lavoro, al centro del quinto convegno annuale Abi “Hr2010 – Occupazione di qualità: strategie per lo sviluppo”. Gli effetti della crisi finanziaria ed economica – Grecia in testa – impongono la necessità di definire strumenti che favoriscano la ripresa e che siano in grado di abbinare forme di flessibilità a misure di protezione sociale, con l’obiettivo di cogliere tutti gli spazi di crescita e rafforzamento delle imprese. In questo scenario, il settore bancario ha dato prova di solidità attraverso una gestione cauta, affidabile e responsabile dei tradizionali strumenti a disposizione: radicamento sul territorio, vasta clientela, prudenza strategica. Per il futuro sono prevedibili margini di redditività modesti per il sistema creditizio e “sofferenze” in salita. Indispensabile, quindi, intensificare l’azione sul fronte del contenimento dei costi. Il dialogo per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di settore, in scadenza a dicembre 2010, sarà l’occasione più concreta per analizzare eventuali modifiche degli assetti normativi e retributivi, così come possibili strumenti giuridici da utilizzare in termini di occupazione, flessibilità e competitività. Passaggio fondamentale per la realizzazione di soluzioni equilibrate resta la sperimentata volontà delle parti di mantenere relazioni sindacali collaborative basate sulla ricerca del consenso, al passo con l’evoluzione organizzativa e dimensionale delle imprese. Tra i primi obiettivi, la necessità di un turn over equilibrato con la conseguente modernizzazione delle competenze. Su questo fronte, banche all’avanguardia con il ricorso strutturale allo strumento dell’apprendistato che, secondo i dati più recenti, impegna già il 2,4% dei bancari. Per l’occupazione giovanile si può fare di più aprendo un confronto sul tema. Alle innovazioni delle politiche “in entrata” corrispondono quelle “in uscita” gestite dalle banche in condizioni di equilibrio sociale e senza oneri per la collettività. Ciò grazie agli interventi del Fondo di solidarietà di settore che, interamente finanziato dal sistema bancario, ha interessato almeno 30.000 lavoratori. Adeguare ai tempi la gestione delle risorse umane significa poter contare su un quadro normativo chiaro, flessibile, moderno, evitando l’eccessiva rigidità delle regole che può penalizzare i lavoratori e le imprese.  
   
   
FORMIGONI/COTA, ALLEANZA STRATEGICA PER EXPO E FEDERALISMO L´INCONTRO TRA I DUE PRESIDENTI IERI A PALAZZO PIRELLI LOMBARDIA E PIEMONTE, FARE SISTEMA A VANTAGGIO DEI CITTADINI  
 
Milano, 13 maggio 2010 - Il Piemonte di Roberto Cota e la Lombardia di Roberto Formigoni più che mai determinate a "fare sistema nell´interesse dei cittadini". Dopo la visita di Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, lo scorso 3 maggio, ieri è stata la volta del neo presidente del Piemonte. Il lungo e approfondito colloquio tra i due presidenti al 30° piano del Palazzo Pirelli ha individuato i punti chiave di questa "collaborazione forte": Expo 2015, le infrastrutture, l´università e la ricerca, la sanità e l´ambiente. E, come obiettivo per tutto il paese, "il federalismo" come forma nuova, efficiente ed avanzata dell´unità d´Italia. "Parola d´ordine collaborazione - ha detto Formigoni - perché Piemonte e Lombardia costituiscono una grande area connessa e vocata a obiettivi di eccellenza". A cominciare da Expo 2015: Formigoni e Cota sottoscriveranno a breve un Protocollo d´Intesa (come la Lombardia ha fatto con Emilia Romagna e Veneto nella passata legislatura). Quanto alle infrastrutture, "siamo consapevoli - ha spiegato Formigoni - di aver alcune partite da giocare insieme: opere viarie, come il ponte sul Ticino; lo sviluppo della navigazione fluviale; lo sviluppo dei nostri aeroporti in una logica di sistema, in cui le peculiarità siano valorizzate e dunque le funzioni diversificate (così come si è iniziato a fare in Lombardia: Malpensa come hub internazionale, Linate come city-airport, Orio al Serio come scalo low cost). "Non un Piemonte isolato, come lo concepiva Mercedes Bresso, ma un Piemonte aperto. Non la Lombardia vista come avversaria, ma una grande alleanza". Il presidente Cota non ha dubbi: "Le scelte strategiche della grande area urbana che si estende da Torino a Milano vanno fatte come squadra, confrontandosi e lavorando insieme. Del resto i nostri rispettivi assessori si incontreranno periodicamente per sviluppare questo lavoro che poi noi due presidenti porteremo a sintesi". Oltre a Expo e infrastrutture, Cota ha sottolineato l´importanza della collaborazione sulle politiche ambientali ("sostenendo chi abbatte le emissioni inquinanti") e sulla ricerca nel campo della sanità ("a cominciare dalla Scuola superiore di sanità che vorrei realizzare nella nuova Città della Salute alle Molinette di Torino"). "E´ un obbligo di intelligenza - ha ribadito Formigoni - ragionare in termini di sistema. Tanto più che oggi le distanze non si misurano in chilometri ma in tempo di percorrenza, e Torino è a 55 minuti da Milano". Per entrambi i presidenti non si tratta di "un patto esclusivo, ma di un´alleanza aperta innanzitutto alle altre Regioni del Nord e a tutte quante", "che può far sentire - secondo Cota e Formigoni - a Roma e in Europa il suo peso". Federalismo - L´obiettivo politico è il federalismo, hanno ribadito i due presidenti. "Un federalismo dell´inclusione - ha sottolineato Formigoni - che esalti le eccellenze e il protagonismo di ogni parte del Paese". Un federalismo non contrapposto all´unità del Paese, ma che anzi cementi una nuova forma di unità. "Credo nell´unità dell´Italia - ha detto Formigoni - e penso che dopo 150 anni sia tempo di chiudere con la fase dell´unità centralizzata e di passare a una seconda fase di un´Italia ugualmente unitaria ma organizzata attorno al modello federalista. Mi auguro che il 2011 (150° dell´unità - ndr.) segni questo passaggio epocale". "Del resto - ha evidenziato Cota - il centralismo negli ultimi decenni ha accentuato e non colmato il divario con il Mezzogiorno. Un nuovo patto federalista è l´unica via di riscatto anche per il Sud". E da oggi pomeriggio anche sulla scrivania di Cota (dopo quella di Renata Polverini) ci sarà la scultura della rosa camuna opera di Arnaldo Pomodoro.  
   
   
FORMIGONI: PER LOMBARDIA INGIUSTIZIA FISCALE INTOLLERABILE  
 
Milano, 13 maggio 2010 - "L´ho sempre definita ingiustizia fiscale, denunciando con forza nell´ultimo decennio la netta sproporzione fra lo sforzo tributario sostenuto dai cittadini lombardi e le risorse che vengono impegnate dallo Stato in Lombardia. E´ una situazione non più tollerabile i cui effetti, con il tempo, rischiano di peggiorare anzichè attenuarsi". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, commentando l´indagine diffusa oggi dalla Cgia di Mestre. "La Lombardia sostiene uno sforzo fiscale verso lo Stato maggiore del 33% rispetto alla media nazionale. Il problema è tutto racchiuso nel meccanismo centralista ancorato sulla spesa storica - aggiunge il presidente Formigoni - che non permette una corretta redistribuzione delle risorse statali legate alla capacità fiscale di ciascun territorio. Proprio per questo motivo Regione Lombardia ha lavorato e lottato perchè nella Legge delega sul federalismo fiscale approvata dal Parlamento vi fosse una diminuzione di questa sproporzione, essendo pressochè impossibile un suo azzeramento. E´ quindi importante che i decreti attuativi della Legge delega concretizzino questi principi che sono il cardine del concetto stesso di federalismo".  
   
   
FVG: TONDO INCONTRA MINISTRO ESTERI FRATTINI  
 
Trieste, 13 maggio 2010 - Il presidente della Regione Renzo Tondo ha incontrato ieri a Roma il ministro degli Affari esteri Franco Frattini, anche in previsione della prossima visita del ministro in Friuli Venezia Giulia, in programma venerdì, nel corso della quale parteciperà fra l´altro a Trieste a un incontro internazionale dell´Ince (Iniziativa Centro-europea). Alla riunione hanno partecipato anche l´assessore regionale per le Relazioni internazionali e comunitarie Federica Seganti e l´on. Roberto Antonione, nel suo ruolo di presidente della Commissione internazionale di esperti che sta lavorando a un rilancio delle potenzialità dell´Ince, che ha sede a Trieste. Nel corso del colloquio è stato approfondito il tema della riforma di Informest e Finest, in parallelo al rilancio dell´Ince, un tema che il ministro segue con particolare attenzione, anche perché eletto in Friuli Venezia Giulia. Si apre - è stato sottolineato - una fase nuova di ripensamento di questi tre strumenti rivolti ai rapporti con l´Europa Centro-orientale, per razionalizzarli e creare fra di loro forme di sinergia, nella prospettiva di arrivare a una struttura unica, a un´Agenzia per presidiare l´area dei Balcani. L´assessore Seganti assumerà il coordinamento di questa fase di passaggio, per tradurre sul piano tecnico i nuovi indirizzi politici. "Con la prospettiva di rilancio dell´Ince, ma anche di una revisione della legge 19 del 1991 sulle aree di confine e della nuova programmazione comunitaria 2014-2020, si aprono indubbiamente - ha rilevato l´assessore Seganti - nuove opportunità nelle relazioni che il Friuli Venezia Giulia ha storicamente intrattenuto, a partire dall´esperienza di Alpe Adria, con i Paesi dell´Est". "Finest e Informest - ha aggiunto l´assessore - hanno svolto fino a oggi un ruolo importante. Ma sono strumenti nati vent´anni fa e hanno bisogno di essere rimessi a punto in relazione alle nuove strategie comunitarie e alle nuove opportunità che si sono aperte con l´allargamento dell´Europa. Gli strumenti finanziari, di cooperazione e di promozione all´estero hanno bisogno, insomma, di essere attualizzati per adeguarli ai mutamenti di scenario".  
   
   
BASILICATA: PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE: IL SALUTO DI DE FILIPPO  
 
Potenza, 13 maggio 2020 - “Il Consiglio Regionale è un luogo fatto di argomenti, critiche passioni e sentimenti, un luogo mai arreso capace di mettere a disposizione della comunità lucana atti importanti”. E’ con queste parole che il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ha salutato ieri i neo insediati consiglieri della Ix Legislatura. “Io stesso – ha continuato De Filippo - nonostante la mia lunga esperienza, provo sempre la stessa emozione quando mi accingo a sedermi negli scranni del Consiglio. Conscio dell’importante funzione che la comunità mi ha assegnato e ha conferito a tutti noi, rivolgo ai colleghi consiglieri l’augurio di avere forza, pazienza e capacità per affrontare tutte le questioni che saranno affrontate in questa Aula”.  
   
   
BASILICATA: CONSIGLIO REGIONALE, ELETTO L’UFFICIO DI PRESIDENZA I COMPONENTI RESTANO IN CARICA UN ANNO E SONO RIELEGGIBILI  
 
Potenza, 13 maggio 2010 - Dopo l´elezione di Vincenzo Folino (Pd) nuovo presidente del Consiglio regionale della Basilicata, è stato completato anche l´Ufficio di presidenza. Vicepresidenti sono stati eletti i consiglieri Antonio Autilio (Idv) con 19 voti e Romeo Sarra (Pdl) con 8 voti. I consiglieri segretari sono invece Luigi Scaglione (Pu), che ha ottenuto 19 voti e Franco Mattia (Pdl) che ha ottenuto 7voti. Un voto è andato a Michele Napoli.  
   
   
BASILICATA: I CONSIGLIERI DELLA IX LEGISLATURA DODICI I NUOVI INGRESSI E DICIASSETTE LE RICONFERME  
 
Potenza, 13 maggio 2010 - Con la prima seduta del Consiglio regionale ha preso il via la nona legislatura. Dopo l’assunzione della Presidenza e della Segreteria provvisoria, rispettivamente da parte del consigliere anziano, Franco Mattia e del più giovane di età, Luca Braia, l’Assemblea in seguito alla presa d’atto delle opzioni dei componenti del listino per il Parlamento italiano, ha proceduto alla surroga degli eletti Maria Antezza e Felice Belisario con Gennaro Straziuso e Giuseppe D’alessandro del Pd. La massima Assise territoriale ha proceduto poi alla convalida provvisoria degli eletti. Siedono tra i banchi di Via Verrastro i consiglieri: Antonio Autilio (Idv), assessore uscente alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport; Nicola Benedetto (Idv), matricola del Consiglio, imprenditore di Bernalda; Luca Braia (Pd), new entry, ha ricoperto la carica di presidente della sezione Giovani imprenditori dell’Api di Matera e già consigliere comunale della città dei Sassi; Paolo Castelluccio (Pdl), neo eletto, imprenditore di Policoro e già consigliere provinciale di Matera; Giuseppe D’alessandro (Pd), dirigente bancario, più volte consigliere e assessore alla provincia di Matera, alla prima esperienza in Consiglio; Roberto Falotico (Plb), già assessore regionale all’Agricoltura nella passata legislatura; Vincenzo Folino (Pd), già assessore regionale al dipartimento Attività produttive e vicepresidente della Regione Basilicata; Agatino Mancusi (Udc), consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale nella passata legislatura, oggi è vicepresidente e assessore all´Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità; Franco Mattia (Pdl), nella scorsa legislatura ha ricoperto la carica di vicepresidente del Consiglio regionale; Enrico Mazzeo Cicchetti (Idv), matricola del Consiglio, direttore del dipartimento di Chirurgia dell’A.o. S.carlo di Potenza; Francesco Mollica (Mpa), consigliere regionale dal 2000 è stato presidente della Iii commissione consiliare, Attività produttive, Territorio, Ambiente; Michele Napoli (Pdl) consigliere uscente nonché consigliere comunale della città di Potenza; Ernesto Navazio (Ial), new entry, ha ricoperto le cariche di sindaco della città di Melfi e di Commissario straordinario del Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Potenza; Nicola Pagliuca (Pdl), candidato governatore, già consigliere regionale e deputato al Parlamento nel 1996; Mariano Pici (Pdl), già consigliere regionale, è dirigente medico della chirurgia generale dell’ospedale San Carlo di Potenza; Marcello Pittella (Pd), alla sua seconda legislatura, è stato presidente della Iv commissione consiliare, Politica Sociale; Erminio Restaino (Pd), già assessore e consigliere regionale, è il neo assessore alle Attività Produttive, Politiche dell´Impresa, Innovazione Tecnologica; Pasquale Robortella (Pd), neo eletto, già sindaco di S.martino d’Agri, è stato anche assessore alla Provincia di Potenza; Giannino Romaniello (Sel), matricola del Consiglio, è stato segretario regionale della Cgil; Gianni Rosa (Pdl), new entry, già consigliere provinciale di Potenza; Vincenzo Ruggiero (Udc), consigliere regionale nella scorsa legislatura è stato presidente della comunità montana Basso Sinni; Vincenzo Santochirico (Pd), assessore uscente al dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità; Romeo Sarra (Pdl), alla sua prima esperienza tra i banchi di Viale Verrastro, ha ricoperto la carica di presidente del Consiglio comunale di Matera; Luigi Scaglione (Pu), consigliere regionale dal 2005, è stato vicepresidente della Commissione regionale lucani all’estero; Alessandro Singetta (Api), neo eletto, già assessore ai Lavori pubblici del Comune di Potenza, svolge la professione di avvocato; Gennaro Straziuso (Pd), è stato assessore regionale alle Attività Produttive, Politiche dell´Impresa, Innovazione Tecnologica nella scorsa legislatura; Mario Venezia (Pdl), matricola del Consiglio, è stato sindaco di Montescaglioso ed è vicepresidente dell’Acquedotto lucano spa; Rocco Vita (Psi), già assessore al dipartimento Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità; Vincenzo Viti (Pd), già parlamentare e assessore all’Agricoltura nell’Viii legislatura.  
   
   
UPL: RICHIESTO DI UN PATTO DI STABILITA´ REGIONALE IN LOMBARDIA LA PROPOSTA EMERSA DAI PRESIDENTI DI PROVINCIA RIUNITI A VARENNA  
 
Como, 13 maggio 2020 - Riallineare, in attesa dell’entrata a regime del federalismo fiscale, i trasferimenti finanziari necessari per esercitare le proprie funzioni; realizzare un patto di stabilità regionale che consenta di rimuovere i vincoli che gravano sugli enti locali e impediscono di investire per infrastrutture e sviluppo del territorio. Queste sono le due principali richieste che i Presidenti delle Province lombarde, riuniti il 10 maggio a Varenna, rivolgono all’unanimità a Regione Lombardia. L’obiettivo è riuscire a realizzare insieme un sistema delle autonomie locali che sia un vero e proprio modello di sviluppo sostenibile dei territori: «Stiamo attraversando una fase decisiva per il raggiungimento di una compiuta riforma federale - afferma il Vice Presidente vicario dell’Upl, Vittorio Poma, che ha presieduto la riunione in sostituzione del Presidente Leonardo Carioni, impossibilitato a partecipare – e il nostro contributo è particolarmente prezioso, visto che, anche grazie alla nostra efficienza, i territori che amministriamo producono, insieme, un Pil che rappresenta il 21% di quello nazionale».Ma le Province lombarde, nonostante siano indiscutibilmente virtuose, sono sempre più in difficoltà e lanciano un vero e proprio grido d’allarme: «I nostri bilanci sono ridotti all’osso – sostiene Poma - perché le entrate, legate per lo più a tributi erariali provenienti dal mercato dell’auto e dell’energia elettrica, risentono direttamente della crisi e del drastico calo delle produzioni. A ciò, poi, si aggiunge la nostra impossibilità di verificare la correttezza di questi tributi. Non ultima, la rigidità dei vincoli del patto di stabilità blocca di fatto gli investimenti, compromettendo il pagamento dei fornitori e mettendo a rischio servizi e infrastrutture per i cittadini. Non chiediamo nulla in più di quanto ci spetta di diritto – spiega Poma –, le risorse prodotte sul nostro territorio devono rimanere qui ed essere utilizzate per la nostra gente; per questo chiediamo che l’attuale sistema di finanza derivata imperniata sui trasferimenti alle Province si trasformi quanto prima in compartecipazione ai tributi». Il Presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, che ha partecipato ai lavori insieme all’Assessore al Bilancio, Luca Squeri e al Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dapei, ha evidenziato che «le difficoltà riscontrate dagli Enti provinciali saranno oggetto dei prossimi incontri con Governo e Regione Lombardia perché le difficoltà causate dal calo delle entrate per le Province non si ripercuotano sui cittadini». Dal primo gennaio al 31 marzo, infatti, le Province lombarde hanno incassato 196.981.901 euro rispetto all’introito di 213.698.725 euro del corrispondente periodo del 2009, con una perdita secca di 16.716.823 euro, pari quasi all’8% (7,82) delle entrate di un solo trimestre. Le Province lombarde auspicano che la realizzazione del nuovo sistema di approvvigionamento delle risorse, a livello nazionale, vada di pari passo con il superamento delle deleghe regionali. Di qui la centralità di un’intesa con la Regione in senso federale, che abbia come punti fermi i due sopra citati, ma non solo; gli enti lombardi, infatti, vogliono essere riconosciuti quali esclusivi livelli di governo di area vasta; in questo senso, chiedono alla Regione di rivedere il sistema delle deleghe e di conferire concretamente alcune competenze, valorizzando così appieno la grande capacità di pianificazione e coordinamento propria di questi enti. «Un esempio concreto di federalismo – afferma in conclusione Poma – sarebbe che la Regione sancisse con la legge le competenze delle Province lombarde per la gestione delle risorse idriche, anche nell’ambito delle concessioni idroelettriche». E proprio il tema acqua e in particolare l´attribuzione delle funzioni degli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) sarà al centro di una riunione serrata tra tutti i Presidenti lombardi il17 maggio, presso la sede della Provincia di Milano.  
   
   
CALABRIA: L’ASSESSORATO ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE PUBBLICA UN BANDO CONTRO LA MICROCRIMINALITÀ  
 
Catanzaro, 13 maggio 2010 - L’assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi, sin dall’insediamento, si è posto come obiettivo quello di dare risposte efficaci a necessità concrete. In questa ottica s’inserisce la pubblicazione di un bando che rivolge la sua attenzione alle piccole e medie imprese che intendono dotarsi di sistemi di sicurezza, per fronteggiare il problema dilagante della microcriminalità. “I soggetti beneficiari – ha dichiarato Caridi – sono i più vari, dalle piccole e medie imprese commerciali, come quelle che prestano attività di vendita al dettaglio o quelle di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, le attività di rivendita di generi di monopolio, di prodotti farmaceutici, di distribuzione di carburanti in impianti stradali ed autostradali e di rivendita di stampa quotidiana e periodica. I tipi di intervento – continua Caridi – si basano essenzialmente su sistemi di collegamento in video a colori con istituti di vigilanza e forze dell’ordine e la predisposizione di sistemi elettronici di protezione e blindatura dei locali, antifurto ed antincendio. L’entità dell’aiuto si realizza nella misura del 50% della spesa ammissibile, a seconda delle risorse disponibili, e non oltre un contributo di 5.000 euro per ogni impresa beneficiaria. Con tale misura – conclude l’Assessore alle Attività produttive – s’intende tutelare tutte le imprese dai possibili fatti criminosi che spesso si verificano a danno di molti, ma avendo, allo stesso tempo, anche una funzione di prevenzione passiva, al fine di creare un utile deterrente”.  
   
   
AL VIA IL CONFRONTO CON GOVERNO E REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 13 maggio 2010 - Il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà ha partecipato il 10 maggio, a Varenna (Lecco), al consiglio direttivo dell’Unione delle Province Lombarde (Upl). All’incontro tra i presidenti delle 12 Province della Lombardia, in rappresentanza della Provincia di Milano, hanno preso parte anche l’assessore al Bilancio, Luca Squeri e il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dapei. «Le difficoltà riscontrate dagli Enti provinciali – ha dichiarato il presidente On. Podestà - saranno oggetto dei prossimi incontri con Governo e Regione Lombardia perché le difficoltà causate dal calo delle entrate per le Province non si ripercuotano sui cittadini». Dal primo gennaio al 31 marzo, infatti, le Province lombarde hanno incassato 196.981.901€ rispetto all’introito di 213.698.725 € del corrispondente periodo del 2009. Ciò significa una perdita secca di 16.716.823 €, pari quasi all’8% (7,82) delle entrate di un solo trimestre.  
   
   
NAPOLI: SOTTOSCRITTO IL PROGETTO “PARTNERS”  
 
Napoli, 13 maggio 2010 - “Con il Progetto Partners firmato oggi diamo un ulteriore supporto alle aziende del territorio che vorranno puntare sull’attività di cooperazione e internazionalizzazione”. Così il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro in relazione alla firma del protocollo d’intesa avvenuta il 3 maggio presso la sede dell’Unione Industriali di Napoli. “Con quest’azione – ha affermato Cesaro – abbiamo deciso di affiancare le piccole e medie imprese nei loro investimenti in settori ad alta innovazione tecnologica”. “Noi come Provincia – ha aggiunto Cesaro – svolgeremo un ruolo di interlocutore politico con il ministero degli Affari Esteri, con gli enti locali e le agenzie locali di sviluppo e con le istituzioni dei paesi per intensificare e stringere relazioni produttive e economiche a favore delle nostre imprese”. “Fin dall’inizio del nostro insediamento – ha precisato Cesaro – ho avviato incontri e relazioni con i rappresentanti di paesi stranieri, tra cui Egitto, Tunisia, Israele nell’ottica di favorire lo sviluppo del nostro tessuto industriale anche al di fuori dei nostri confini”. Nel progetto Partners la Provincia stanzierà le risorse necessarie per incentivare le Pmi locali e metterà a disposizione i tecnici dell’Area sviluppo economico dell’Ente.  
   
   
APPROVATO IN SARDEGNA DISEGNO DI LEGGE SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE  
 
Cagliari, 13 Maggio 2010 - Varato dalla Giunta, su proposta degli assessori regionali degli Enti locali, finanze e urbanistica, Gabiele Asunis e dell’Industria, Sandro Angioni, il nuovo disegno di legge che fornisce "Interpretazione autentica delle disposizioni relative allo Sportello Unico per le Attività produttive (Suap)". Il provvedimento si è reso opportuno per dare una corretta interpretazione di alcune disposizioni della legge regionale n° 3 del 2008 che fissano le competenze del Suap. Per questo motivo, e anche a seguito di una recente sentenza da parte del Tar Sardegna, la Giunta ha ritenuto opportuno dare risposte adeguate alle perplessità manifestate, nelle passate settimane, da numerose amministrazioni locali e da associazioni rappresentative degli imprenditori edili sull’esatta portata del dettato normativo. In quest’ottica il disegno di legge approvato chiarisce in termini inequivocabili che nell’ambito delle "attività economiche e produttive di beni e servizi" nelle quali si esplica il procedimento semplificato del Suap vanno annoverate non solo le attività commerciali, artigianali e industriali ma anche quelle edilizie, comprese quelle destinate a uso residenziale. "Lo spirito che ha mosso la Giunta a presentare questo disegno di legge – hanno commentato gli assessori Asunis e Angioni – risponde pienamente alla ratio stessa del Suap che è quella di agevolare e semplificare le procedure amministrative, incluso il rilascio dei titoli edilizi riferiti a tutte le attività economiche e produttive". La disposizione si inquadra nel progetto più ampio, portato avanti dalla Giunta, per permettere al cittadino di essere sempre più parte attiva nei procedimenti complessi e di pervenire il più celermente possibile all´ottenimento di obiettivi imprenditoriali. Nella stessa logica si collocano per rilevanza, nella recente legge sulla casa, la denuncia di inizio attività (Dia) e la attività edilizia libera, strumenti alternativi al formale rilascio del documento da parte dell´Amministrazione (concessioni-autorizzazioni edilizie) con notevoli risparmi di tempo e risorse. "Con il disegno di legge - hanno concluso i due esponenti dell´esecutivo - la Giunta intende dare certezza agli Enti locali e agli operatori del settore, in ordine alle corrette procedure da seguire per il rilascio di concessioni e autorizzazioni edilizie e vengono così superate tutte le incertezze che erano emerse in passato e sarà dunque possibile continuare a portare avanti senza intoppi il processo di semplificazione amministrativa che la Regione sta da tempo perseguendo".  
   
   
CENTRI PER L´IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI BARI: INDAGINE STATISTICA RIVOLTA AGLI UTENTI "SODDISFATTI DEL SERVIZIO PER CORTESIA E PROFESSIONALITÀ DEL PERSONALE" CUSTOMER SATISFACTION  
 
 Bari, 13 maggio 2010 - Giovane di sesso maschile, età media 34 anni, con un titolo di studio medio basso, disoccupato alla ricerca di una nuova occupazione e che non ha mai frequentato alcun corso di formazione o stage. E’ l’identikit dell’utente medio dei Centri per l’Impiego (Cpi) della Provincia di Bari emerso da un’indagine condotta dall’ Ufficio Statistica della Provincia di Bari e realizzata nel mese di Febbraio 2010 nei Cpi e Sportelli polifunzionali sparsi sul territorio su un campione di 590 unità. Obiettivo dell’ analisi, disposta dal Presidente, Francesco Schittulli, e dall’Assessore alla Gestione delle Risorse Umane, Organizzazione e Informatizzazione Tecnologica della Provincia di Bari, Sergio Fanelli, è quello di migliorare la soddisfazione dell´utenza e la qualità dei servizi nonché di ridurre i tempi e i costi dell´azione amministrativa. Stando a quanto è emerso l’utente dei Centri per l’impiego riscontra un ambiente accogliente, ma anche disponibilità e cortesia del personale. La quasi totalità degli utenti contattati è molto soddisfatto dei Cpi e si è dichiarato più che soddisfatto della disponibilità, cortesia e professionalità del personale, ma anche dell’ambiente, dei locali e della loro organizzazione. “La pubblicazione dei risultati di questa indagine – afferma il Presidente Schittulli - non resterà solo un documento interno, ma potrà fornire elementi di riflessione a chi è interessato a conoscere l´andamento del mercato del lavoro ed anche a valutare la qualità del servizio erogato ai fini di un miglioramento degli standard operativi. Il mio plauso va all’ Assessore Sergio Fanelli e a tutto lo staff dell’ufficio che vi ha lavorato. La soddisfazione degli utenti-cittadini – conclude - costituisce per questa Amministrazione un mezzo per raggiungere l´ottimizzazione della produttività dei dipendenti e standard di efficienza e trasparenza”. Il campione statistico è stato estratto in modo casuale, indipendentemente dall’età, sesso, nazionalità ed altro. Il questionario rivolto è stato composto di 36 domande divise in cinque differenti aree tematiche: informazioni anagrafiche e grado di istruzione degli intervistati; condizione lavorativa degli utenti; motivazione e frequenza di contatto col Cpi ed efficacia della campagna pubblicitaria; grado di soddisfazione dell’utente all’interno dei Cpi con particolare riferimento alle strutture ed ai servizi con i quali è venuto a contatto; informazioni per valutare l’efficacia dei Cpi, giudizi espressi in generale sui Cpi e cambiamenti o miglioramenti percepiti.  
   
   
CALABRIA: L’ASSESSORE AL PERSONALE TALLINI HA DISPOSTO L’ADEGUAMENTO DELLO STIPENDIO PER GLI EX LSU-LPU  
 
Catanzaro, 13 maggio 2010 - L’assessore regionale al Personale Domenico Tallini ha disposto che venga adeguato lo stipendio del personale stabilizzato proveniente dal comparto ex Lsu-lpu a trentasei ore settimanali, dopo la trasformazione del loro contratto a trentasei ore settimanali. Questi lavoratori, dopo la trasformazione dell’attività lavorativa da part-time, 24 ore settimanali, in full-time, 36 ore settimanali, prestavano la propria attività lavorativa di trentasei ore, percependo uno stipendio non adeguato al rapporto di lavoro. L’assessore aveva nei giorni scorsi relazionato in Giunta sulla problematica dei lavoratori ex Lsu-lpu, relativamente all’impugnativa del Consiglio dei Ministri contro la legge n°8/2010 limitatamente alle norme che riguardano lo stato giuridico di questi lavoratori. Poiché allo stato, però, la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Governo sulla legge non ha effetti sul rapporto di lavoro full-time dei lavoratori, il Settore economico dell’Assessorato “Organizzazione e Personale”, sulla base della disposizione impartita dall’Assessore Tallini, provvederà, nei prossimi giorni, ad adeguare lo stipendio. Contestualmente, l’Assessore al Personale ha avviato la fase di utilizzazione di questo personale secondo i criteri determinati al momento della stabilizzazione.  
   
   
PROTOCOLLO TRA LA PROVINCIA DI GORIZIA E ORDINE DEI COMMERCIALISTI. FORMAZIONE, CONTRIBUTI E INSERIMENTO LAVORATIVO  
 
Gorizia, 13 maggio 2010 - Attivare una stretta sinergia tra l’Ufficio provinciale politiche attive del Lavoro e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della provincia di Gorizia, per ottimizzare l’efficacia dei servizi e delle attività legate al mondo del lavoro, anche attraverso la riconosciuta competenza dei professionisti operanti sul territorio. Con questo spirito è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Provincia di Gorizia e l’Ordine, finalizzato alla promozione di tutti gli strumenti in campo per lo sviluppo dell’attività di politica attiva del lavoro, volti a un migliore inserimento nel contesto lavorativo di pertinenza dell’Ordine. I due enti si impegnano con questo accordo ad avviare azioni congiunte di valorizzazione e formazione professionale continua delle specifiche risorse umane. L’ordine si adopererà alla diffusione di tutti gli strumenti messi a disposizione dalla Provincia, in particolar modo i tirocini formativi e di orientamento e i regolamenti regionali, per incentivare, mediante appositi contributi, le assunzioni e le stabilizzazioni. La Provincia opererà, per mezzo dei Centri per l’Impiego, nella valorizzazione delle risorse umane per massimizzare l’efficacia dell’incontro domanda-offerta e per far fronte alla pesante crisi congiunturale dell’economia e del mercato del lavoro che ha pesantemente colpito la nostra realtà provinciale.  
   
   
CONFERENZA DEL PROGETTO FAMILYPLATFORM  
 
Lisbona, 13 maggio 2010 - Dal 25 al 27 maggio 2010 si terrà a Lisbona (Portogallo) la prima conferenza del progetto Familyplatform. L´evento sarà intitolatao "A critical review of research on families" ("Un riesame critico delle ricerche sulle famiglie"). Sarà un´occasione per le parti interessate del mondo della politica, le organizzazioni sociali e gli istituti di ricerca di rivedere a fondo lo stato e le implicazioni della ricerca sulla famiglia in Europa. La conferenza intende inoltre permettere alle parti interessate di contribuire al lavoro del progetto Familyplatform. Sarà anche un´occasione per riesaminare attentamente gli Existential Field Reports e per discutere delle principali politiche. Il progetto è finanziato dal Settimo programma quadro della Commissione europea e comprende un consorzio di dodici organizzazioni. Esso mira a riunire le parti interessate per formulare questioni chiave relative alla ricerca e alle politiche riguardanti la famiglia. I risultati del progetto saranno inclusi nell´agenda europea per la ricerca sulle scienze sociali e umanistiche 2012-1013. Per ulteriori informazioni, fare clic: qui  
   
   
WELFARE FVG: CARTA FAMIGLIA, STABILITE QUOTE RIPARTO AI COMUNI  
 
Udine, 13 maggio 2010 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia , su proposta dell´assessore delegato alle Politiche della famiglia, Roberto Molinaro, ha stabilito le percentuali da applicare per la ripartizione delle risorse destinate ai Comuni per il 2010 (3.000.000 euro) che serviranno ad attivare i benefici della "Carta famiglia". Le misure prevedono una percentuale del 50 per cento in base al numero di Carta famiglia attive nel territorio comunale e una del 50 per cento in base al numero di nuclei familiari con figli residenti nel territorio comunale. I Comuni saranno autorizzati ad utilizzare i finanziamenti entro il 31 dicembre del secondo anno successivo all´assegnazione dei fondi per l´attivazione di nuovi benefici, ovvero per l´ampliamento di quelli già attivati.