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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Giugno 2010
CIBO PER LA MENTE, LA SALUTE, LA RIPARAZIONE... GLI ALIMENTI FUNZIONALI  
 
Consigli per un´alimentazione sana, nuove mode dietetiche, spettacoli culinari, disturbi alimentari e malattie... Sembra insaziabile l´appetito per le notizie legate all´alimentazione. Orà è disponibile una nuova pubblicazione della Commissione europea per aiutare il pubblico a capire meglio che cos´è un "alimento funzionale" e per saperne di più sulle iniziative di ricerca dell´Ue in questo settore. Il cibo è vita. Quindi non è sorprendente che - in quanto consumatori - non ci sembrano mai abbastanza le informazioni relative al mangiare sano. Ma una parte dell´industria alimentare, ovvero quella dei cosiddetti alimenti funzionali, rimane una specie di enigma. Esistono prove scientifiche che sostengono l´idea che alcuni alimenti e ingredienti, oltre a fornire i requisiti nutrizionali di base, possono avere effetti positivi sulla nostra salute e sul nostro benessere. La nuova pubblicazione della Dg Ricerca della Commissione uscita questo mese e appunto intitolata "Functional Foods" (Alimenti funzionali), offre spunti preziosi su questo settore in rapida evoluzione, tra cui una definizione affidabile, un´analisi dei benefici per la salute degli alimenti funzionali e indicazioni su come valutare le prove scientifiche sugli alimenti funzionali. Secondo l´azione concertata della Commissione sulla scienza degli alimenti funzionali in Europa (Fufose), un alimento funzionale è: [A] un alimento che ha un effetto benefico su una o più funzioni nell´organismo, al di là degli effetti nutritivi, in un modo rilevante per il miglioramento dello stato di salute e benessere e/o per ridurre il rischio di malattia. È consumato come parte di un regime alimentare normale. Non è una pillola, una capsula o qualsiasi forma di integratore alimentare". Molti tali alimenti funzionali sono già sul mercato in forma di cibi spalmabili arricchiti con vitamine e bevande probiotiche. Con l´aumetare dell´interesse dei consumatori per questi prodotti, ne saranno sviluppati dei nuovi e altri ancora vanteranno benefici per la salute che non reggeranno ad un esame scientifico. La ricerca in questo campo aiuta a bilanciare interessi diversi. "Esistono molte prove scientifiche che sostengono i benefici per la salute di certi prodotti alimentari. La nostra sfida è, quindi, quella di sviluppare sinergie efficaci tra la scienza e lo sviluppo di prodotti alimentari a favore dei consumatori", hanno scritto gli autori. Vengono utilizzate nuove tecnologie e metodi per studiare in dettaglio i benefici per la salute degli alimenti funzionali in relazione alle sfide sanitarie e sociali legate all´alimentazione, quali l´obesità, il diabete, le allergie, il cancro, le malattie cardiovascolari (Cvd) e anche la salute mentale. "Alcuni alimenti funzionali potrebbero favorire uno stato ottimale di salute e performance mentale, nonché modificare i comportamenti", fa notare l´opuscolo. Per esempio, il progetto europeo Nutrimenthe sta studiando l´effetto della dieta sulla performance mentale dei bambini. Con strumenti come la metabolomica (profilo metabolico) i ricercatori sono anche in grado di unire le informazioni sulla risposta fisiologica al cibo con le singole informazioni genetiche, per la progettazione personalizzata di alimenti e diete. Secondo il nuovo opuscolo, 47 progetti relativi a questo settore hanno ricevuto circa 150 milioni di euro di finanziamenti erogati in un decennio di ricerca nel susseguirsi dei vari programmi quadro (5° Pq, 6° Pq e 7° Pq) dell´Ue. Tali progetti di ricerca riuniscono centinaia di partner provenienti da diversi istituti di ricerca, universìtà, industria e piccole e medie imprese (Pmi). L´opuscolo offre una panoramica di molti di questi interessanti progetti finanziati nell´ambito dei vari sotto-programmi di ricerca. L´attenzione - secondo gli autori - "non è puntata sul successo individuale, ma piuttosto sull´approccio di un programma e sui suoi strumenti per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dello Spazio europeo della ricerca". Per maggiori informazioni, visitare: http://cordis.Europa.eu/fp7/kbbe/library_en.html    
   
   
LE IMPRESE AGROALIMENTARI MOTORE DEL MADE IN ITALY E PROTAGONISTE DELL´EXPORT EUROPEO  
 
La Rappresentanza della Commissione europea e l’Ufficio del Parlamento europeo a Milano promuovono una giornata dedicata al settore agroindustriale italiano ed europeo.L’obiettivo è di sensibilizzare i media, le istituzioni e, in generale, l’opinione pubblica sul ruolo dei protagonisti di questo comparto industriale di punta anche per l’export.La politica europea per il settore ha compiuto importanti passi a sostegno del ruolo della filiera. Per continuare sul cammino intrapreso è essenziale un confronto diretto con i principali attori sul futuro del settore in vista del rilancio della sua competitività. Di questo ma anche delle implicazioni che questi fenomeni possono avere sul piano nazionale abbiamo discusso con autorevoli relatori quali il Capo del Dipartimento politiche comunitarie Roberto Adam, l´europarlamentare del gruppo S&d Roberto Gualtieri. Un´attenzione particolare è stata inoltre dedicata al recepimento delle direttive Ue nell´ordinamento italiano e le procedure di infrazioni che sono previste dall´ordinamento europeo in caso di mancata o incompleta attuazione. 28 giugno 2010 - ore 9.30 Palazzo delle Stelline - Corso Magenta 61, Milano.- Programma: 9.30 Registrazione e welcome coffee; 9.45 Saluti introduttivi Letizia Moratti, Sindaco di Milano, Roberto Formigoni, Presidente Regione Lombardia; 10.15 “Agroalimentare e competitività europea: scenari per l’uscita dalla crisi” Denis Pantini, per Food Trend Foundation; 10.45 “La parola alle imprese” Coordina Dario Di Vico, Corriere della Sera Enrico Bondi, Amministratore Delegato Parmalat Gianpiero Calzolari, Presidente Granarolo Francesco Mutti, Amministratore Delegato Mutti Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato Inalca Jbs - Gruppo Cremonini Giordano Veronesi, Presidente Gruppo Veronesi. 12.00 Tavola rotonda: il ruolo dell’Europa: Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per Industria e imprenditoria Paolo De Castro, Presidente Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, Parlamento europeo Lara Comi, Vicepresidente Commissione Mercato interno, Parlamento europeo Cristiana Muscardini, Vicepresidente Commissione Commercio estero, Parlamento europeo Patrizia Toia, Vicepresidente Commissione Industria, ricerca ed energia, Parlamento europeo 13.15 Conclusioni Antonio Tajani.  
   
   
DISTURBI ALIMENTARI: ON LINE LA MAPPA DEI SERVIZI E LE BUONE PRATICHE DI CURA  
 
La prima mappa completa dei Centri per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare in Italia e i risultati di un anno di lavoro degli sportelli on-line di supporto per i giovanissimi affetti da anoressia e bulimia: queste alcune delle iniziative presentate il 9 giugno 2010, presso la sala stampa di Palazzo Chigi, dal Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, e dal Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. Alla conferenza, dal titolo “Disturbi dell’alimentazione: per un’azione di sistema”, hanno partecipato la dottoressa Laura Dalla Ragione, responsabile del Centro disturbi del comportamento alimentare Palazzo Francisci della Ausl 2 della Regione Umbria e il professor Stefano Vicari responsabile della Neuropsichiatria infantile dell´Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Nel corso della conferenza il ministro Meloni ha ricordato la necessità di rivolgersi ai medici per la cura di queste malattie, perchè non è possibile curarsi da soli ed è importantissimo non sentirsi soli. Essenziale, inoltre, contrastare il diffondersi di messaggi sbagliati e diseducativi su questi argomenti. E’ stato quindi presentato il sito web www.Disturbialimentarionline.gov.it/ , (provvisoriamente ospitato all’indirizzo www.Disturbialimentazione.eu/ ) che si prefigge l’obiettivo di diventare il fulcro dell’azione di sistema istituzionale contro anoressia, bulimia e disturbi dell’alimentazione in genere. Grazie al riferimento di carattere istituzionale, chi visita il sito potrà avere la certezza che ciò che legge è certificato. Le iniziative si inseriscono nel progetto “Le Buone Pratiche di cura nei disturbi del comportamento alimentare”, realizzato di concerto tra i due ministeri e affidato alla regione Umbria, capofila del progetto, nel quadro del Protocollo di Intesa “Guadagnare Salute”, finalizzato a promuovere campagne informative ed azioni che mirino a modificare i comportamenti dannosi per la salute. Per chi soffre di disturbi dell’alimentazione, come anoressia e bulimia, rivolgersi al più presto ai centri specializzati nella diagnosi e nella cura può fare la differenza. Per questo motivo, l’obiettivo chiave del progetto è stato realizzare una mappa dei servizi specificamente dedicati al trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare, rispondenti a requisiti di scientificità, che permettesse da un lato di informare il cittadino sulle possibilità di trattamento offerte a livello nazionale e, dall’altro, di fornire alle Istituzioni indicazioni sulle necessità di potenziamento dell’offerta terapeutica.  
   
   
RILANCIO COMPARTO OVINO, PRIMO SI DELLE BANCHE AL PROGETTO DELLA REGIONE SARDEGNA  
 
Macomer - Primo via libera delle banche e dei Consorzi fidi al progetto della stanza di compensazione proposto dalla Regione e dalla Sfirs a favore del comparto lattiero-caseario ovino. Ieri mattina a Macomer, nella sede del Consorzio Latte, l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato ha riunito allo stesso tavolo la Sfirs, i rappresentanti del sistema creditizio isolano, dei Consorzi Fidi, delle associazioni agricole e di Sarda Factoring per presentare il piano studiato per affrontare la crisi del comparto e allo stesso tempo programmare le strategie di produzione dei prossimi anni. L’assessore ha prima illustrato ai diversi istituti di credito isolani intervenuti la grave crisi del settore, poi ha spiegato il progetto della stanza di compensazione, sistema che consente da una parte il governo di periodi di difficoltà del comparto (come quello degli ultimi due anni), dall’altra, per la prima volta, di far sedere allo stesso tavolo tutti gli attori della filiera (settore primario, industria e trasformazione, mondo cooperativo, associazioni di categoria) per programmare insieme e unitariamente i piani di produzione e commercializzazione. "La stanza di compensazione - ha spiegato Prato - fa parte di un piano complessivo che la Regione sta approntando a sostegno prima di tutto del mondo produttivo e primario in particolare. È un soggetto che sarà in grado di gestire le eccedenze di prodotto, in primis il Pecorino Romano, ma anche di intervenire nella fase di commercializzazione, nella ricerca di nuovi mercati per le produzioni casearie e di studiare prodotti innovativi con l’obiettivo di evitare la frammentazione dell’offerta e ridare così valore al formaggio e di conseguenza al prezzo del latte". L´assessore ha poi chiesto al sistema bancario isolano, che avrà la funzione di finanziare a medio e lungo termine le varie linee del progetto, un’attenzione particolare per il comparto, facendo uno sforzo nel non mandare in sofferenza quelle aziende particolarmente colpite dalla crisi. I rappresentanti degli istituti di credito e dei consorzi fidi hanno apprezzato il piano, il ruolo della Regione come regista e quello della Sfirs come soggetto di garanzia, spiegando che obiettivi e metodologie di azione sono condivisibili e che nei prossimi giorni approfondiranno i dettagli tecnici dell’operazione durante riunioni tecniche. Le stesse banche hanno sollecitato l’avvio di strumenti finanziari per sostenere il fabbisogno finanziario degli allevatori e si sono dette d’accordo nel sostenere una strategia che incentiva la diversificazione di prodotto. Da parte sua Toto Meloni, presidente del Consorzio Latte, ha ribadito il ruolo dell’organismo come momento di dialogo fra tutti gli attori della filiera, non ultimi gli istituti di credito, e come strumento di programmazione per il comparto. Già la settimana prossima è previsto un nuovo incontro tra banche, Regione e Sfirs per studiare il piano della stanza di compensazione dal punto di vista operativo.  
   
   
MANOVRA ECONOMICA: IL MONDO AGRICOLO EMILIANO-ROMAGNOLO CHIEDE CORRETTIVI PER LIMITARE GLI EFFETTI NEGATIVI SUL SISTEMA AGROALIMENTARE REGIONALE.  
 
Bologna - La manovra finanziaria approvata dal Governo è destinata a produrre effetti particolarmente negativi, se non saranno apportati i necessari correttivi, per il comparto agroalimentare emiliano – romagnolo. Questa la valutazione unanime delle Organizzazioni professionali agricole (Coldiretti Cia, Confagricoltura e Copagri), delle Associazioni cooperative (Confcooperative, Legacoop ed Agci) e dei Sindacati dei lavoratori dipendenti espressa nel corso della riunione convocata dall’assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni, per valutare le possibili ricadute delle misure predisposte dall’Esecutivo. La riduzione dei redditi e l’aumento del costo di servizi essenziali in particolare rischia di deprimere ulteriormente i consumi alimentari delle famiglie, mentre il taglio dei trasferimenti alle Regioni mette in pericolo l’azione di governo della Regione Emilia – Romagna a sostegno di una agricoltura di qualità, rispettosa dell’ambiente e della salute dei consumatori. “Senza i trasferimenti finanziari previsti dai decreti Bassanini in attesa del federalismo fiscale – sottolinea Rabboni – saremo costretti a ridurre drasticamente gli interventi per attività di ricerca ed assistenza tecnica, gli impegni per il credito, la promozione dei prodotti agricoli di qualità, gli interventi a sostegno del settore zootecnico gestiti dalla associazioni allevatori. Una vera e propria mazzata che rischia di compromettere la ripresa di un comparto produttivo che, anche in presenza della crisi, ha dimostrato una buona capacità di tenuta”. I partecipanti all’incontro hanno inoltre rilevato l’esigenza di modificare anche alcune norme specifiche, quali la soppressione dell’”Ente nazionale sementi elette” accorpato, senza logica alcuna, all’”Istituto nazionale per la nutrizione umana” o il trasferimento della “Stazione sperimentale per le conserve alimentari”, trasferita dal Ministero dell’industria alla Camera di Commercio di Parma e destinata a perdere il proprio rilievo nazionale ed internazionale. Queste due strutture, eventualmente da riorganizzare e rilanciare, svolgono un ruolo di primo piano per il settore primario e sono finanziate, in larghissima misura, dai produttori; le proposte di accorpamento a soggetti che operano in settori diversi dall’agricoltura o a livello provinciale non trovano nessuna giustificazione logica. Infine, i componenti della Consulta agricola regionale, hanno sottolineato gli effetti negativi dell’eliminazione dell’obbligo di ritirare i “certificati verdi” in eccesso, non assorbiti dal mercato, che rischia di abbassare notevolmente la remunerazione dell’energia prodotta dagli agricoltori con utilizzo di fonti rinnovabili di origine agricola e di avere gravi conseguenze sullo sviluppo della cosiddetta “Green economy”. “Siamo di fronte – ha concluso Rabboni – a misure particolarmente gravi, destinate a deprimere pesantemente l’economia, che colpiscono in modo indiscriminato le Regioni, gli Enti locali e le famiglie e l’intera struttura produttiva del nostro Paese. Siamo quindi impegnati, in tutte le sedi istituzionali, a modificare i contenuti della manovra finanziaria; la posizione unanime delle rappresentanze del mondo agricolo emiliano – romagnolo contribuisce a rafforzare concretamente le possibilità di successo della nostra azione”.  
   
   
AGRICOLTURA IN SARDEGNA: SPESA FONDI SVILUPPO RURALE, LETTERA APERTA DELL´ASSESSORE PRATO AL MINISTRO GALAN  
 
Cagliari - "Nei giorni scorsi - scrive l’assessore Prato al ministro - ho ascoltato con interesse il tuo appello alle Regioni affinché accelerino la spesa dei fondi dei vari Programmi di sviluppo rurale messi a disposizione dall’Unione europea. La Regione Sardegna nel 2009 ha evitato il disimpegno automatico di risorse e il trend per l’anno in corso ci fa sperare che per il 2010 sia scongiurato il pericolo di restituire euro a Bruxelles”. Prato spiega che uno dei problemi maggiori che le amministrazioni regionali riscontrano, e di conseguenza le diverse aziende agricole, è il sistema dei pagamenti Agea – Sin (Sistema informativo nazionale) che di fatto sta rallentando pesantemente l’erogazione dei premi alle imprese”. Ecco perché l´assessore chiede al ministro di concentrare i propri sforzi nella risoluzione di diverse problematiche, di natura prettamente informatiche, che bloccano il flusso normale di risorse. La Regione Sardegna da parte sua lavorerà per migliorare la qualità e la velocità dei procedimenti autorizzativi di sua competenza. Altra richiesta: “Gli organismi di governo e amministrazione delle Agenzie in capo al ministero, e tra queste Agea, sono strumenti essenziali in grado di determinarne il buon funzionamento e un agevole rapporto con le Regioni. Ecco perché sarebbe auspicabile che al loro interno venissero nominati esponenti di chiara esperienza e possibilmente vicini alla parte politica che governa il Paese e la Regione Sardegna e non già di schieramenti che vi si contrappongono”. Quelli elencati, conclude Prato, sono “punti operativi la cui attuazione faciliterebbe il lavoro quotidiano delle Regioni ma soprattutto darebbe un concreto segnale alle aziende agricole e della pesca di impegno e risoluzione dei problemi da parte del Ministero".  
   
   
BASILICATA, PROGETTI INTEGRATI FILIERA: NUOVO PASSO VERSO ATTUAZIONE  
 
 Con l’obiettivo di una maggiore e più efficace accelerazione delle procedure dei programmi di spesa del Psr 2007-2013, i Pif - Progetti integrati di filiera, intesa come l’insieme delle fasi relative alla produzione, trasformazione e commercializzazione delle produzioni agricole e agroalimentari - sono entrati nella fase attuativa. Dopo la presentazione telematica delle istanze – scaduta lo scorso 13 aprile con la presentazione di ipotesi progettuali per oltre 264 milioni di euro di investimenti, con una richiesta di contributi pubblici pari a 140 milioni di euro (50 milioni in più rispetto alla dotazione finanziaria messa a bando) - l’assessore all’Agricoltura Vilma Mazzocco ha presieduto la riunione di partenariato di filiera tra i soggetti proponenti. A breve – secondo il cronoprogramma di lavoro definito dal Dipartimento Agricoltura all’atto di insediamento della Giunta regionale - seguirà l’accreditamento dei soggetti proponenti e delle proposte di Pif in possesso dei requisiti richiesti, al fine di attivare la seconda fase relativa alla presentazione e selezione dei Pif definitivi, pari a sei per il livello regionale e a dodici per quello territoriale. I Pif – l’insieme coordinato ed organico di operazioni riferite a più Misure del Psr, attivabili attraverso procedura negoziale, alle quali i diversi operatori di una determinata filiera produttiva agroalimentare accedono con la presentazione di una domanda collettiva proposta da un Soggetto Proponente – rappresentano un nuovo modo di progettare dal basso con metodo concertativo. Sei le filiere produttive prescelte: ortofrutticola, cerealicoltura, zootecnia, da carne e da lette, vitivinicoltura e olivicoltura. La dotazione finanziaria pubblica complessiva ammonta a 90 milioni di euro. Tra gli obiettivi: rafforzare e ampliare le iniziative imprenditoriali che superano l’approccio individualistico;: consolidare l’aggregazione, la condivisione e la cooperazione tra gli attori della filiera; razionalizzare le attività economiche; favorire la concentrazione dell’offerta e la competitività delle imprese; promuovere la tipicità e aumentare il potere contrattuale delle imprese. Per l’assessore Mazzocco “dopo l’accreditamento dei soggetti proponenti e delle relative proposte progettuali, il Dipartimento sarà impegnato in una fase negoziale altrettanto delicata perché finalizzata a verificare la congruità finanziaria tra le proposte candidate e le risorse disponibili, in modo da definire i Pif effettivamente finanziabili e le risorse ad esse assegnabili. Un ruolo importante continueranno a svolgere i partnenariati tra i soggetti imprenditoriali interessati, anche per rispondere a specifiche esigenze manifestate in queste fasi, in modo da completare la forte azione di raccordo e di collaborazione tra i protagonisti del settore agricolo che è alla base della strategia della Regione finalizzata principalmente al recupero della competitività delle maggiori produzioni agroalimentari lucane e ad incrementare i redditi degli agricoltori lucani”.  
   
   
PIANO SVILUPPO RURALE FVG: GIORNATA DI APPROFONDIMENTO TECNICO  
 
Udine - Si è svolta ieri presso l´Auditorium del Palazzo della Regione di via Sabbadini a Udine, la giornata di studio e approfondimento tecnico sul Psr 2007-2013, indetta per fare il punto della situazione del piano in virtù delle ultime modifiche datate dicembre 2009 e aprile 2010. Le nuove possibilità offerte dalle novità della normativa europea sono state accolte nel Psr regionale attraverso una modifica del programma, approvata dalla Commissione Europea nel dicembre del 2009, alla quale ne è seguita un´altra nell´aprile del 2010, finalizzata ad allinearlo ad ulteriore normativa nazionale intervenuta (condizionalità, interventi definiti a livello nazionale ex art. 68 del Regolamento 1290/2005, ecc.) e al superamento di alcune dicotomie che si erano create nel testo e nei piani finanziari. Contemporaneamente si è operato sulla normativa regionale, al fine di adattarla ai mutamenti in atto, attraverso successivi cambiamenti del Regolamento generale di attuazione (Dpreg 054/Pres del febbraio 2008) e l´adozione di specifiche delibere regionali. Nel medesimo periodo, l´intensa attività istruttoria svolta dagli uffici attuatori ha permesso di capitalizzare l´esperienza e individuare soluzioni amministrative atte a rendere più facili e veloci i prossimi passi da intraprendere per la liquidazione degli aiuti concessi. Viste quindi le novità che si sono susseguite a ritmo serrato, l´assessorato alle Risorse agricole, naturali e forestali ha proposto una giornata di studio aperta a beneficiari, professionisti e operatori dei Centri di Assistenza Agricola, per fare il punto sulla situazione attuale e gettare un primo sguardo sul prossimo futuro. Alla presenza di più di cento tra addetti ai lavori ed operatori del settore, la giornata è stata aperta dai saluti dell´Assessore alle risorse agricole, naturali e forestali Claudio Violino, che ha sottolineato ´´il fondamentale ruolo del Psr per salvare e mantenere sul territorio la tradizionale agricoltura regionale, che ha un ruolo strategico sia a livello economico che di gestione del territorio, ma anche e soprattutto per porre le basi politiche per impostare l´agricoltura del futuro, che passa anche attraverso la valorizzazione della zootecnia da latte´´. Violino ha poi anticipato alcune novità in esame a livello ministeriale, come la proposta di un coordinamento nazionale del Psr attraverso uno strumento finanziario finalizzato ad ottimizzare i fondi messi a disposizione dal sistema Italia. Ha poi preso la parola Serena Cutrano, Autorità di Gestione del Psr, che ha illustrato le recenti modifiche al Psr, con particolare riferimento ai riflessi dell´Health Check e dell´European Recovery Plan sul documento del Friuli Venezia Giulia. Quindi è intervenuto Roberto Michielis, titolare della Posizione organizzativa ´´trattazione del controllo di primo e secondo livello di progetti cofinanziati dall´unione europea a supporto della direzione´´, con un intervento inerente alla gestione delle operazioni cofinanziate dal Psr (e nello specifico flussi documentali, modalità di rendicontazione, controlli e manuali delle procedure); a seguire Manlio Pighin, titolare della Posizione organizzativa ´´trattazione coordinata di piani, programmi e progetti comunitari´´, sull´applicazione alle misure strutturali dei meccanismi di riduzione/esclusione dai benefici dello sviluppo rurale. E´ successivamente stata esposta da Michielis la circolare dell´Adg n.1 sulle modalità di applicazione delle varianti ai progetti. Ha poi concluso la parte congressuale della giornata Alessandro Zanella, dell´Ispettorato Provinciale Agricoltura di Gorizia e Trieste, illustrando la proposta di perizia finale di rendicontazione. Nel pomeriggio si sono svolti due distinti gruppi di lavoro, riguardanti rispettivamente l´applicazione della norma regionale sulle riduzioni/esclusioni alle Misure a superficie, curato da Gianluca Gori e Patrizia Pravisano, dell´Autorità di Gestione, e sulla nuova azione 8 della Misura 214 - Diffusione dei reflui zootecnici (e nello specifico le caratteristiche e requisiti dei beneficiari, aiuti erogabili, impegni e obblighi), a cura di Manlio Pighin.  
   
   
MOLISE, CONTRIBUTI PER ALLEVAMENTI SELEZIONATI, LE DOMANDE SLITTANO DI UN MESE  
 
Buone notizie per gli allevatori molisani. Scadevano ieri, infatti, i termini per la presentazione delle domande per accedere ai contributi in regime "de minimis" previsti dalla Commissione Europea per l´acquisto di capi riproduttori selezionati della specie bovina, bufalina, ovina, caprina ed equina. L´assessore regionale all´Agricoltura, Nicola Cavaliere, ha disposto la proroga al prossimo 15 luglio. "Abbiamo deciso la proroga di trenta giorni - ha spiegato l´Assessore - al fine di evitare il sorgere di problemi di natura tecnico-procedurale e consentire a tutti gli aventi diritto di poter presentare regolarmente la propria domanda". "Riteniamo indispensabile - ha aggiunto - fronteggiare le problematiche che investono il settore zootecnico che hanno condizionato lo sviluppo dell´intero patrimonio zootecnico, soprattutto per quanto riguarda le linee genetiche selezionate, nel corso degli anni passati". "In un momento difficile - ha concluso - con la crisi che sta interessando anche questo settore, sia in termini di abbandono delle attività che di riduzione dei margini di reddito delle imprese, vogliamo essere sempre più vicini alle esigenze dei nostri allevatori".  
   
   
“MARE E VITOVSKA” NEL CASTELLO DI DUINO VENERDÌ 18 GIUGNO, IN PROVINCIA DI TRIESTE DEGUSTAZIONI APERTE AL PUBBLICO DI PESCE E PRODOTTI TIPICI ABBINATI AL RINOMATO VINO BIANCO DEL CARSO RICAVATO DA UN VITIGNO AUTOCTONO CHE RISCHIAVA L’ESTINZIONE  
 
 Il Castello di Duino, la suggestiva dimora storica dei principi della Torre e Tasso che domina da uno sperone roccioso a picco sul mare il Golfo di Trieste, venerdì 18 giugno ospiterà anche quest’anno "Mare e Vitovska", la manifestazione enogastronomica organizzata dal Consorzio per la tutela della Denominazione d´Origine Controllata dei “Vini Carso", con la collaborazione della provincia di Trieste, il patrocinio del comune di Duino-aurisina, della Camera di Commercio di Trieste e del turismo Fvg, e del Comitato Rilke. La Vitovska è una antica varietà autoctona di uva bianca rustica, tipica del Carso (di quello triestino, di quello goriziano e di quello sloveno) capace di sopportare sia i freddi invernali che la siccità estiva; è un vitigno che rischiava l’estinzione e ora sta raccogliendo sempre più ampi consensi da parte de produttori; se ne ricava un vino unico per carattere: molto morbido, ma allo stesso tempo reso intrigante da una grande acidità e una spiccata mineralità. "Mare e Vitovska" , giunta quest’anno alla sua quarta edizione, ripropone il connubio perfetto fra la cultura della vite e quella della buona tavola mettendo in mostra le eccellenze che produttori di vino e ristoratori sono in grado di offrire, creando una perfetta armonia sensoriale fra i vari abbinamenti cibo-vino. "Mare e Vitovska" è un´occasione unica per apprezzare un territorio e una cultura eno-gastronomica che trova pochi eguali nel panorama nazionale. Un "terroir" locato in una posizione strategica, porta aperta verso oriente, che ha saputo cogliere dal mix d´influenze culturali provenienti dai vari angoli del vecchio continente, le essenze migliori e presentarcele in tutte le sue forme più significative. Quest’anno saranno presenti con le loro bottiglie migliori 25 produttori: ventuno carsolini e quattro sloveni. La scelta del Castello di Duino come location vuole dare una degna cornice alla manifestazione, per rendere indimenticabile l´emozione degustativa delle varie Vitovska in vetrina e altresì permettere ai visitatori di godere di tutte le opportunità culturali e turistiche che la zona è in grado di offrire. La manifestazione si aprirà alle ore 16 con un convegno sulla “biodiversità del vitigno Vitovska sul territorio della provincia di Trieste” che sarà moderato dalla giornalista Aurora Endrici, donna del vino Fvg, responsabile della guida Vini Buoni d´Italia, ed esperta di comunicazione e al quale interverranno come relatori: Sandi Skerk, presidente del Comitato tecnico "Carso"; Walter Godina, Vice Presidente della Provincia di Trieste e Assessore all´Agricoltura; Mirko Bellini, Direttore dell´Ersa Fvg; Gianni Ottogalli, responsabile Guida Gambero Rosso del F.v.g.; Veit Heinichen, scrittore tedesco, residente dal 1997 a Trieste A partire dalle alle ore 18, nella stupenda cornice del cortile del Castello, degustazioni aperte al pubblico in abbinamento con i prodotti tipici del territorio e assaggi di pesce proposti dal Consorzio ittico del Golfo di Trieste e dai ristoratori della provincia di Trieste; alle ore 22.00 lo spettacolo "Terrazemlja" della compagnia teatrale Pupkin Kabarett (un mix di comicità, musica e letteratura nel quale saranno messe in luce le eccellenze del territorio Carso e i suoi prodotti). Un’occasione in più per visitare il magnifico castello (che quest’anno ospita anche una grande mostra di 150 strumenti musicali storici della prestigiosa collezione Orpheon) , il suo parco, i ruderi del Castello Vecchio (nuovamente accessibili per la prima volta dopo 25 anni) e il bunker della seconda guerra mondiale trasformato in un originale museo scavati nella roccia.  
   
   
SICILIA, TRUFFA UE: BUFARDECI,"FONDI AGRICOLTURA SONO RISORSA PER SALVEZZA"  
 
 Palermo - "Nel ringraziare i magistrati e la Guardia di Finanza, che hanno svelato il retroscena di una gravissima truffa ai danni dell´Unione europea, dello Stato e della Regione, e´ giusto ricordare il massimo impegno che l´amministrazione deve porre nel garantire trasparenza, efficienza e legalita´ nella gestione dei fondi comunitari destinati al mondo dell´agricoltura". Lo dice l´assessore regionale alle risorse agricole, Titti Bufardeci, che cosi´ commenta la complessa indagine che ha portato alla luce un´ingente truffa aggravata, realizzata anche con risorse destinate al settore agrituristico. "La gravissima crisi dell´agricoltura siciliana - continua l´assessore - ha bisogno della massima attenzione del mondo politico. Le risorse che l´Unione europea mette a disposizione del settore sono l´unica e forse l´ultima chance di rilancio e salvezza. Grazie, dunque, a magistrati e investigatori, che fanno luce su chi specula sulla speranza dei nostri agricoltori".  
   
   
FONTINA DOP BIO: LA PRODUZIONE E LE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE  
 
I veri “artefici” della Fontina Dop Bio sono i pascoli montani della Valle d’Aosta e le bovine di razza autoctona: la Pezzata rossa, la Pezzata nera e la Castana che assumono un ruolo insostituibile, grazie alla loro capacità di valorizzare l’erba dei pascoli alpini e i fieni provenienti dei prati naturali di questo territorio. Il rapporto tra animali e pascoli è attentamente gestito e sorvegliato dall’uomo che, secondo una sequenza e un calendario prestabiliti, organizza gli spostamenti del bestiame negli alpeggi. Le bovine valdostane hanno una produzione di latte variabile in quantità durante l’anno, ma di qualità superiore. La dieta delle mucche, composta prevalentemente di essenze alpine, determina anche i contenuti nutritivi del latte, che variano leggermente tra l’estate e l’inverno. La lavorazione, secondo quanto previsto dal disciplinare di produzione della Dop, non altera le caratteristiche del latte appena munto che passano inalterate nel formaggio. Infatti il latte viene caseificato entro poche ore dalla mungitura, 2 volte al giorno, alla T° di 36°C, utilizzando per la coagulazione caglio di vitello. Si procede allora alla rottura della cagliata che viene spezzettata fino alle dimensioni di un chicco di mais. Tenendo in movimento la cagliata si procede a riscaldamento graduale fino a circa 48°C per favorire lo spurgo dei coaguli. A temperatura raggiunta si interrompe il riscaldamento e, sempre tenendo in movimento la massa caseosa, si porta a termine lo spurgo. Terminata questa fase detta di spinatura si lascia a riposo la cagliata per una decina di minuti, trascorsi i quali si prosegue alla messa in forma della massa caseosa. La cagliata viene così posta nelle fascere tipiche caratterizzate dalla convessità dello scalzo sul quale viene applicata la placchetta di caseina con il numero progressivo del prodotto. Le forme vengono così adagiate sotto pressa per ultimare lo spurgo del siero residuo. La spremitura dura circa 12 ore durante le quali le forme vengono rivoltate più volte. Prima dell’ultimo rivoltamento viene applicata la placchetta numerica che imprimerà sulla forma il numero identificativo del produttore (Ctf), che insieme alla placchetta di caseina, garantirà un’inequivocabile tracciabilità del prodotto. Segue quindi la prima salatura e il successivo trasferimento delle forme nei magazzini di stagionatura. Il periodo di maturazione medio è di minimo 3 mesi durante i quali la forma viene periodicamente strofinata e salata in superficie. Nel primo mese le forme vengono rivoltate ogni giorno, alternando un giorno di salatura e uno di spazzolatura, le operazioni che agevolano lo sviluppo della tipica crosta. Successivamente queste operazioni vengono effettuate ad intervalli più diradati, e le forme, accudite con cura, stagionano lentamente, allineate in perfetto ordine, su tavole di abete rosso. La maggior parte delle grotte di stagionatura della Fontina Dop Bio, sono scavate nella roccia. Qui la temperatura è compresa tra 10°C e 12°C e l’umidità è superiore all’85%, condizioni ottimali per una lenta e graduata maturazione. Terminata la stagionatura, le forme vengono esaminate, una ad una, dal Consorzio di tutela della Dop e, solo le forme che rispondono agli standard qualitativi fissati dal disciplinare di produzione vengono contrassegnate con il marchio Dop caratteristico. Caratteristiche nutrizionali della Fontina Dop Bio. - 42% acqua - 29% tal quale grasso (47% nella sostanza secca) 30% acidi grassi insaturi 58% acidi grassi saturi Preponderanza di ac. Grassi a corta e media catena (uguali o inferiori a 14 atomi di Carbonio) con un punto di fusione basso, pertanto non responsabili dell’ effetto colesterogenico. L’acido palmitico (C 16), ritenuto invece il principale responsabile dell’effetto colesterogenico, determina un valore di colesterolo nella fontina pari a 79.7 mg/100g, quindi per niente elevato e paragonabile ai valori presenti nella carne magra e ad esempio assai inferiore alle uova. É da sottolineare inoltre che la sua quantità diminuisce nella fontina di alpeggio in seguito ai profondi cambiamenti della razione alimentare degli animali che condizionano la qualità del latte. - % t. Q. Proteine: 25,3 - % t. Q. Sali minerali 4,2 - Rapporto calcio fosforo prossimo a 1:1 Il rapporto calcio fosforo è considerato il più favorevole per una corretta omeostasi del Ca nell’organismo e quindi un’ottimizzazione dell’assorbimento del Ca introdotto con la dieta: con 100 g di fontina il corpo soddisfa i fabbisogni giornalieri medi particolarmente importante nell’accrescimento, in gravidanza, in allattamento e per prevenire l’osteoporosi.  
   
   
DIMMIDISÌ: IL FRULLATO FRESCO MIX VERDURE E FRUTTA, NOVITÀ ASSOLUTA SUL MERCATO  
 
A distanza di poco più di un anno dalla creazione del primo Frullato fresco di frutta, La Linea Verde presenta un’altra novità assoluta firmata Dimmidisì: il frullato fresco mix verdure e frutta. Ancora una volta l’Azienda, leader nel mercato di Iv gamma, dei piatti pronti freschi nonché dei frullati freschissimi, di frutta e verdure fresche (è la prima ad averli proposti in Italia), lancia un prodotto altamente innovativo e originale. Un drink sano e leggero pronto da bere, che unisce le proprietà nutrizionali della verdura fresca – finocchio e spinacino che danno al prodotto l’originalissimo colore verde – a quelle della frutta fresca – mela, arancia bionda, uva, banana, lime, limone – combinate in un mix di verdura e frutta freschissime, le migliori, attentamente selezionate e frullate, senza conservanti, coloranti, concentrati, puree né aggiunta di zuccheri, acqua o aromi. Con l’ultima novità Dimmidisì, La Linea Verde compie un ulteriore passo verso le esigenze del consumatore offrendo un prodotto buono, leggero, fresco e dissetante che sposa i principi di una corretta alimentazione e che può essere gustato in qualsiasi momento della giornata. Qualità e alto contenuto di servizio si confermano infatti i plus di prodotto che caratterizzano l’intera gamma già disponibile in cinque referenze - Fragola e Banana, Frutti di bosco, Arancia e Carota, Pera e Amarena, Tropicale -. La varietà degli ingredienti e la pluralità delle referenze mantengono, però, un denominatore comune: l’utilizzo di materie prime freschissime e di alta qualità e l’impiego di tecnologie all’avanguardia. A garanzia di un prodotto fresco e naturale che contiene tutte le proprietà nutrizionali e le fibre originali della verdura e della frutta di cui è composto. Il frullato è confezionato in una bottiglia in Pet da 250 ml con tappo a vite: un packaging non solo funzionale, ma anche allegro e colorato che riporta in modo dettagliato e originale gli ingredienti che compongono la ricetta.  
   
   
FERRERO GRAN SOLEIL: IL FINE PASTO PIU’ COOL DELL’ESTATE  
 
La qualità e l’affidabilità che da sempre caratterizzano il marchio Ferrero sono frutto di forti investimenti in tecnologie e innovazione di prodotto, oltre che di una costante attenzione alla genuinità delle materie prime. E’ il caso di Ferrero Gran Soleil, un fine pasto originale ed innovativo dal mix unico tra eccellenza nel gusto e tecnologie di produzione all’avanguardia che nel mese di aprile si è aggiudicato lo Special Award Innovazione 2010 di Coolbrand, premio dedicato ai marchi più “cool” presenti sul mercato italiano. Gran Soleil si prepara a diventare il protagonista più cool dell’estate 2010 grazie all’incomparabile freschezza dei gusti estivi Limone, Ananas e Mandarino. Le originali declinazioni estive di Ferrero Gran Soleil saranno infatti in grado di soddisfare i gusti di tutti, grazie all’ampia possibilità di scelta tra il classico ma intramontabile Limone, l’Ananas dalla polpa succosa e dalle rinomate proprietà digestive e il vero gusto del mandarino fresco, con cui sarà semplicissimo stupire anche i palati più raffinati. Il gusto ed il profumo degli agrumi Mediterranei, il sapore squisito dei più pregiati ananas della Costarica, con l’aggiunta di ingredienti naturali accuratamente selezionati come il latte fresco, conferiscono a Gran Soleil una cremosità unica e intensa. Inoltre, grazie alla sua vaschetta monodose salva fragranza, il gusto di Ferrero Gran Soleil resta cremoso e intenso anche dopo un mese dal congelamento in freezer. Ferrero Gran Soleil, il fine pasto ideale che delizia il palato e favorisce la digestione, da oggi è anche un’icona di assoluta tendenza del settore alimentare.  
   
   
LE FRESCHE BEVANDE DI FIOR DI LOTO!  
 
Disseta la tua estate con gusto e attenzione alla qualità: gli Orientè sono veri e propri Infusi di tè verde biologici, dolcificati con Fruttosio bio, disponibili nei gusti tè verde, tè verde al limone e tè verde alla pesca! Biotta è una piccola azienda svizzera, distribuita in Italia da Fior di Loto, che propone vere e proprie spremute di frutta e verdura fresca biologici in bottiglia. Gli Orientè sono proposti nel formato da 1,5 l. Mentre i succhi Biotta sono in bottiglie da 500 ml. I prodotti Fior di Loto e Biotta, distribuiti da Fior di Loto, sono in erboristeria, nei migliori negozi specializzati e in farmacia.  
   
   
CONGRESSO ASSOENOLOGI A MERANO DAL 17 AL 20 GIUGNO  
 
Dal 17 al 20 giugno il "Kurhaus" di Merano ospiterà il 65° Congresso dell’Associazione enologi enotecnici italiani, avvenimento che coinvolgerà 250 congressisti molti dei quali seguiti da familiari ed accompagnatori. È la seconda volta che il prestigioso appuntamento ha sede in Alto Adige, la prima in riva al Passirio. La sezione locale dell’Associazione Enologi Enotecnici Italiani assieme alla Laimburg come centro di competenza trainante dell’agricoltura dell’Alto Adige ed ai Giardini Trauttmansdorff, dove é mediato in modo particolare il tema del vino altoatesino, sono stati in grado di portare questo importantissimo appuntamento vinicolo a Merano. Il congresso verterà sul tema “Non c’è futuro senza innovazione in tecnologia, gestione e normativa” e sarà sviluppato in due sessioni, la prima caratterizzata dal titolo “Il mondo della produzione stretto tra tecnologia e normativa” e la seconda “La finanza, il commercio, i mercati”. Sono previsti gli interventi di Giuseppe Vegas, vice-ministro del Dicastero delle Finanze, di Umberto Vattani, Presidente dell’Istituto nazionale per il commercio estero, nonché di Attilio Scienza, presidente del corso di laurea in viticoltura ed enologia all’Università di Milano. La cerimonia inaugurale sarà aperta dal benvenuto del Presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, e chiusa dall’intervento di Giancarlo Galan, Ministro delle Politiche Agricole. I familiari e gli accompagnatori avranno l’opportunità di vivere vari momenti turistico-culturali, visitando fra l’altro la città di Bolzano, il Museo archeologico dell’Alto Adige e i Giardini di Castel Trauttmansdorff.  
   
   
VINO: SICILIA LANCIA PROGETTO ANTICRISI PER CANTINE SOCIALI  
 
Palermo - L´attuale panorama, e negli ultimi mesi la generalizzata situazione congiunturale, hanno portato il settore vitivinicolo regionale in Sicilia a subire una pesante crisi che si evidenzia in particolare con gli attuali prezzi di acquisto delle uve, che non garantiscono una redditivita´ delle aziende vitivinicole. Il comparto vitivinicolo risente della profonda crisi finanziaria ed economica che ha contratto i redditi e quindi anche i consumi indebolendo ulteriormente la capacita´ delle aziende agricole. Per fronteggiare l´attuale crisi del settore, l´assessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari ha ipotizzato diversi interventi tra cui la manifestazione di interesse che ha per finalita´ la "Riorganizzazione del sistema cooperativistico viticolo regionale" . L´intervento trova fondamento nel piano strategico "Riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del settore vitivinicolo" elaborato dall´assessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari di concerto con le organizzazioni di categoria con i seguenti obiettivi generali: garantire il reddito al viticoltore; ridurre i costi di produzione in vigna e in cantina; valorizzare e rendere competitivo il vino base; aumentare la quota di vendita dei vini di qualita´ e dei vini prodotti con uve coltivate con metodo biologico. La manifestazione di interesse e´ volta a raccogliere la disponibilita´ delle cooperative cantine sociali vitivinicole che intendono realizzare un intervento di razionalizzazione e riduzione dei costi di produzione e valorizzazione del vino mediante processi di aggregazione, di riorganizzazione aziendale e di costituzione Organizzazioni di produttori (O.p.) e/o adesione ad altre forme di aggregazione. Per la realizzazione dell´intervento "Riorganizzazione del sistema cooperativistico viticolo regionale" i soggetti interessati potranno beneficiare di agevolazioni nella forma di sovvenzione diretta sia a titolo di contributo in conto capitale sia a titolo di assistenza tecnica. Ai fini della concessione delle suddette agevolazioni, le cooperative cantine sociali vitivinicole, dovranno partecipare all´apposito bando che sara´ successivamente predisposto e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. La presentazione della manifestazione di interesse non comporta alcun impegno economico-finanziario da parte dell´amministrazione Regionale, e non assume valore vincolante ne´ per l´Amministrazione ne´ per il sottoscrittore. Tuttavia, la presentazione della manifestazione di interesse, costituisce condizione di accesso per la partecipazione al successivo bando. L´entita´ del sostegno non potra´ superare, in ogni caso, per singola cantina, il tetto massimo di 500.000 euro. La manifestazione di interesse e´ rivolta alle cooperative cantine sociali vitivinicole, operanti nel territorio della Regione siciliana che intendono realizzare le seguenti azioni: a) accorpamento delle cooperative cantine sociali vitivinicole esistenti privilegiando la "fusione" per la costituzione di strutture di maggiori dimensioni in termini di capacita´ di ammasso di uve e di ettari di vigneto (i cui valori indicativi dovrebbero riferirsi a circa 250.000 quintali e 3.000 ettari );b) riorganizzazione aziendale finalizzata al miglioramento della loro efficienza aziendale, della qualita´ del prodotto, incremento della quota di vino confezionato, piano marketing, istituzione ufficio commerciale, posizionamento e consolidamento del prodotto nel mercato di riferimento anche attraverso la costituzione di forma di aggregazioni quali organizzazioni di produttori e/o adesione ad altre forma di aggregazione. Il sostegno potra´ essere concesso anche alle cooperative cantine sociali vitivinicole che non intendono procedere alla fusione in quanto gia´ dotate di adeguate dimensioni e/o per fattori legati all´ubicazione territoriale delle cantine interessate e/o altre condizioni che dovranno essere rappresentate purche´ le stesse cooperative cantine sociali vitivinicole s´impegnino all´aumento del prodotto confezionato e delle quote di mercato.  
   
   
A MILANO L’INSOLITO ACCOSTAMENTO SUSHI CON TAI ROSSO LE PIGNOLE  
 
Lunedì 21 giugno alle 20 l´azienda agricola Le Pignole (Vicenza) ospite allo Jade Cafè di Milano. In programma una degustazione di piatti asiatici creativi abbinati ai vini dei Colli Berici Che cosa accomuna il sushi al tai rosso? Lunedì 21 giugno allo Jade Cafè di Milano una serata di degustazione per scoprire l´insolito abbinamento tra piatti orientali creativi e i vini vicentini dell´Azienda Agricola Le Pignole (Brendola - Vicenza). “Durante la serata assisteremo ad un duello intrigante tra sapori, una degustazione fuori dagli schemi che, tra l´altro, ha l´ambizione di sfatare il luogo comune che non vuole il vino rosso abbinato al pesce. – spiega Paolo Padrin titolare dell´Azienda Agricola Le Pignole di Brendola (Vi) – La cucina moderna chiede integrazione tra culture enogastronomiche e a noi piace giocare con il gusto senza perdere la forte identità e la qualità della materia prima”. Il menù degustazione della serata allo Jade Cafè prevede un tortino di riso selvatico giapponese accompagnato al vino spumante Don Mario. Tris di Sushi, triangoli di farina di riso vietnamiti e code di mazzancolle con salsa thailandese abbinate al tai rosso Creorosso. Un filetto alla coreana con il taglio bordolese Desmorosso. Una sfogliatina di pasta di filo farcita da crema pasticcera e riso sarà innaffiato con il passito Santa Bertilla. L’azienda agricola Le Pignole rappresenta probabilmente la realtà più vivace nell’area dei Colli Berici, il comprensorio collinare posto a sud di Vicenza. Da alcuni anni l’azienda è impegnata in un progetto che mira alla valorizzazione del terroir locale, producendo vini che ne esprimano pienamente il carattere, come il Tai Rosso.