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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Ottobre 2010 |
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SEPSI GRAVE: QUANDO IL GRUPPO EME LIBERO È FUORI CONTROLLO |
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Bruxelles, 5 ottobre 2010 - Una ricerca sui meccanismi coinvolti nella sepsi grave ha concluso che il gruppo eme libero, un componente dell´emoglobina contenente ferro e altri atomi, gioca un ruolo chiave nell´evoluzione della malattia. La ricerca ha anche svelato il potenziale terapeutico di una molecola naturale che si nutre del gruppo eme. I risultati sono stati pubblicati nella rivista "Science Translational Medicine" il 29 settembre 2010. La ricerca, finanziata da organizzazioni americane, brasiliane e portoghesi, è stata anche in parte supportata dal progetto Xenome ("Engineering of the porcine genome for xenotransplantation studies in primates: a step towards clinical application") e dal progetto Gasmalaria ("Crosstalk between nitric and carbon monoxide in suppressing the pathogenesis of cerebral malaria"). Ognuno di questi progetti ha ricevuto il supporto dell´Ue, rispettivamente nell´ambito del sesto e del settimo Programma quadro. La sepsi grave è solitamente causata da reazioni fisiologiche incontrollate a un´infezione, piuttosto che da un agente infettivo in quanto tale, e comporta un brusco calo della pressione sanguigna e una progressiva insufficienza organica. Risulta estremamente difficile da curare e rappresenta una delle più comuni cause di morte nelle unità di terapia intensiva. Ricercatori dell´Istituto Gulbenkian de Ciencia in Portogallo hanno scoperto che il gruppo eme libero aggrava il danno causato dall´eccessiva reazione del sistema immunitario all´agente infettivo. Il gruppo eme viene liberato quando l´emoglobina è rilasciata dai globuli rossi che normalmente la racchiudono, un processo chiamato emolisi. Questo processo è innescato dall´evolversi della sepsi e distrugge il legame tra l´emoglobina e quattro molecole associate: i cosiddetti gruppi eme. I gruppi eme liberati in questo modo diventano tossici causando la morte cellulare e l´insufficienza organica. L´organismo produce tuttavia anche emopessina, una proteina che si lega al gruppo eme. I ricercatori, guidati dal dott. Miguel Soares, sono rimasti incuriositi nel notare una connessione tra i livelli di questa molecola e l´evoluzione della sepsi. "Abbiamo scoperto che quando il gruppo eme si accumula nel sangue, i livelli di emopessina [...] si abbassano, e questo suggerisce un modo per controllare gli effetti negativi dei gruppi eme liberi", ha detto il dott. Rasmus Larsen, autore principale dello studio. "Abbiamo iniziato una collaborazione molto produttiva con Ann Smith (Università del Missouri, Stati Uniti) [che] ha lavorato con l´emopessina per molti anni," ha aggiunto. "Lei ci ha inviato una quantità sufficiente di questa proteina da somministrare ai topi dopo che questi avevano iniziato a sviluppare una sepsi grave. Abbiamo scoperto che facendo questo, lo stato di salute generale di questi animali migliorava decisamente, con la maggior parte di loro che sopravviveva all´infezione, in confronto ai topi non trattati, che invece morivano." La cooperazione con il dott. Fernando Bozza della Fundacao Oswaldo Cruz a Rio de Janeiro, Brasile, ha confermato che questa osservazione è valida anche per gli esseri umani. Studi su pazienti in cura intensiva a cui era stato diagnosticato uno shock settico hanno rivelato che quelli che sopravvivevano all´infezione avevano livelli di emopessina nel sangue più alti rispetto a quelli che morivano per la malattia. Questo promettente indizio potrebbe, alla fine, fornire informazioni per nuovi approcci terapeutici e avere anche applicazioni pratiche immediate. Come sottolineato dal dott. Soares e dal dott. Larsen, "Queste osservazioni suggeriscono che l´emopessina potrebbe essere utilizzata per prevedere la mortalità nei pazienti che sviluppano una sepsi grave: se i livelli sono troppo bassi, ci possiamo aspettare un esito più grave della malattia, e probabilmente la morte." Una maggiore precisione nella prognosi dovrebbe rappresentare comunque soltanto l´inizio. "Mentre molti farmaci sono efficienti nell´uccidere gli agenti patogeni che innescano la sepsi grave, questo approccio da solo non è sufficiente a prevenire la mortalità," dice il dott. Soares. "Somministrando emopessina, che fornisce protezione contro la distruzione degli organi, noi apriamo la strada a un modo alternativo di curare la sepsi (a parte l´eliminazione dell´agente patogeno) che potrebbe salvare la vita a migliaia di pazienti nelle unità di cura intensiva di tutto il mondo." Per maggiori informazioni, visitare: Xenome: http://www.Xenome.eu/ Azioni Marie Curie: http://cordis.Europa.eu/mariecurie-actions/ Science Translational Medicine: http://stm.Sciencemag.org/ |
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SANITA’: VENETO PROTAGONISTA DI PROGETTO UE “HEALTY REGIONS” UN APPROCCIO PREVENTIVO ALLA SALUTE PUÒ COSTITUIRE UN FATTORE DI CRESCITA |
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Venezia, 5 ottobre 2010 Si e` svolta a Bruxelles, presso il Comitato delle Regioni, la conferenza di chiusura del progetto europeo “Healthy Regions-regioni in Salute” dal titolo “Quando il benessere crea crescita economica”. Il progetto aveva come obiettivo finale quello di collocare la salute tra le priorità nelle agende politiche dei Paesi europei, sviluppando strategie di prevenzione innovative. La Regione Veneto, tra le 6 Regioni protagoniste, ha affidato la gestione del progetto al Programma Regionale per la Promozione della Salute di Verona in collaborazione con gli Uffici della sanità regionale. Come collaborating partner sono state coinvolte nel progetto le Ulss 3 di Bassano del Grappa, 7 di Pieve di Soligo, 9 di Treviso, 13 di Dolo- Mirano, 17 di Este e 21 di Legnago, che hanno collaborato alle attività del progetto attraverso i Servizi di Educazione e Promozione della Salute o i Servizi Igiene Alimentazione e Nutrizione. Per ottenere questo risultato era fondamentale dimostrare come un approccio preventivo alla salute potesse costituire un fattore di crescita economica a livello regionale. “Abbiamo partecipato con convinzione a questo progetto – sottolinea l’assessore alla sanità Luca Coletto: i comportamenti salutari devono infatti risultare la scelta più facile e naturale per la popolazione e la salute, troppo spesso concepita unicamente come costo, può essere anche valorizzata come risorsa”. Il progetto prevedeva la collaborazione di 6 regioni europee che hanno unito le loro competenze per sviluppare linee guida, indicazioni e strumenti che agevolino scelte salutari e promuovano l’implementazione pratica delle migliori strategie. Il progetto prevedeva inoltre, di agire in diversi contesti per la promozione della salute: scuola, lavoro, famiglia. Più in particolare, le azioni si sono svolte su due livelli: uno strategico, dedicato alla elaborazione del nuovo concetto di salute che dovrà improntare la proposta di una strategia per la salute pubblica in ogni regione partecipante; ed uno pratico, la cui ricaduta sarà la realizzazione di progetti pilota nelle aree di interesse regionale. |
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NASCE IN SICILIA LA PRIMA RETE ITALIANA PER L´EPATITE B |
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Palermo, 5 ottobre 2010 - Quarantotto centri in rete per favorire un´assistenza d´avanguardia ai malati di epatite B cronica. E´ la prima esperienza di questo tipo in Italia e nasce oggi in Sicilia, grazie alla partnership di durata triennale tra l´Azienda ospedaliera universitaria policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo e Bristol-myers Squibb, con il patrocinio dell´assessorato alla Salute della Regione siciliana. La Regione e´ gia´ stata protagonista di forme di accordo pubblico-privato ad esclusivo vantaggio del cittadino. La rete nasce dalla considerazione del fatto che la Sicilia e´ una delle Regioni italiane con il maggior numero di persone colpite da epatite B, con circa 50.000 portatori del virus dei quali intorno a 10.000 presentano malattie croniche del fegato causate dall´infezione. La Rete epatologica avvantaggera´ di molto i siciliani residenti in zone lontane dalle strutture centrali, fino ad ora costretti anche a lunghi percorsi, talora in strade non facili da praticare, per raggiungere i centri di cura. "Grazie alla rete epatologica - ha detto stamani il prof. Antonio Craxi´, responsabile scientifico della rete per l´epatite B cronica - anche le strutture piu´ piccole dell´isola potranno garantire un´assistenza completa e ottimale. Sulla qualita´ dell´assistenza ha finora influito negativamente il fenomeno della migrazione interna, con pazienti costretti a lunghe trasferte da zone periferiche per essere curati nelle strutture centrali piu´ organizzate. La rete risolvera´ questi inconvenienti". "Il processo di riqualificazione dell´assistenza sanitaria in Sicilia - ha detto l´assessore alla salute Massimo Russo - ha come presupposto fondamentale la tutela del diritto alla salute del cittadino e deve garantire alcuni principi di base quali l´universalita´, il rispetto della liberta´ di scelta, il pluralismo erogativo, l´equita´ di accesso alle attivita´ di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione". Secondo Russo, questa visione dell´assistenza puo´ essere realizzata attraverso il contributo imprescindibile delle strutture e dei professionisti coinvolti, integrati in una logica di rete che consenta, da un lato di offrire prestazioni di elevata qualita´, contrastando le disuguaglianze assistenziali e la frammentarieta´ dei servizi, dall´altro di ottimizzare le risorse. "Questo il motivo - ha aggiunto l´assessore regionale alla Salute - per il quale si sono diffuse il Sicilia le reti assistenziali, che non rappresentano solo uno strumento di innovazione del sistema in termini di efficacia, efficienza e qualita´, ma costituiscono anche un´opportunita´ di innovazione culturale e professionale". |
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SANT´ANDREA, POLVERINI INAUGURA NUOVO REPARTO ENDOSCOPIA DIGESTIVA |
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Roma, 5 ottobre 2010 - "Oggi è una giornata importante per la nostra Regione, siamo al Sant´andrea per due motivi: il primo è ricordare l´amico Gennaro, il secondo è quello di presentare questo reparto che offre l´opportunità non solo di curare una patologia in crescita, quella del cancro al colon-retto, ma anche di prevenirla". Lo ha detto il presidente Renata Polverini ieri mattina all´ospedale Sant´andrea dove ha inaugurato il moderno centro di endoscopia digestiva intitolato a Gennaro Moccia, che è stato il primo direttore generale del nosocomio ed è scomparso qualche mese fa. "La nuova sanità del Lazio - ha aggiunto Polverini - dovrà non solo curare ma anche prevenire: questo è anche lo spirito del piano di rientro che abbiamo presentato". La struttura, di 500 metri quadrati, è all´avanguardia: attrezzata con le più avanzate tecnologie colmerà il fabbisogno esistente di strutture dedicate alla diagnostica. Nel corso del 2009 l´unità operativa di endoscopia ha effettuato oltre quattromila prestazioni. |
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INAUGURATA A MILANO CASA L’ABILITÀ: PRIMA RESIDENZA ITALIANA PER BAMBINI DISABILI ABBANDONATI. ESEMPIO CONCRETO DEL WELFARE AMBROSIANO |
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Milano, 5 ottobre 2010 - “Casa L’abilità nasce dall’amore per la vita, dallo spirito creativo e innovativo di Milano, un esempio concreto del welfare partecipativo della nostra città che rende protagonista la società civile, le imprese, la realtà produttiva e le associazioni”. Con questa parole il Sindaco Letizia Moratti, con l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, ha inaugurato ieri mattina il primo centro residenziale italiano per bambini disabili abbandonati alla nascita e in affido temporaneo. La comunità, progetto di L’abilità Onlus, è ospitata in un grande appartamento (320 mq) al secondo piano del seicentesco edificio “La Senavra”, e accoglierà dieci bambini. Frutto di una fattiva collaborazione tra associazionismo, pubblico e privato, l’iniziativa de l’Abilità Onlus è convenzionata con il Comune di Milano ed è sostenuta da una cordata di quattro Fondazioni (Cariplo, De Agostini, Oliver Twist ed Umano Progresso) che con un contributo di 610mila euro hanno finanziato il costo complessivo del primo anno di gestione. “Con questo progetto diamo una risposta concreta ai bisogni dei bambini con disabilità, privilegiando le situazioni di particolare disagio, e sostenendo allo stesso tempo le famiglie – ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti –. Un percorso di accoglienza che mette al centro la famiglia e crea strumenti innovativi per sostenerla e aiutarla a superare momenti di fragilità e di emergenza. Un progetto importante che si avvale dell’impegno di più fondazioni e che vede, ancora una volta, pubblico e privato lavorare insieme per la tutela, in questo caso, del diritto all’infanzia”. “La Casa nasce in un luogo simbolo dell’assistenza milanese – ha concluso il Sindaco –, una tradizione che conferma la nostra città ai vertici in materia di qualità dei servizi alla persona anche nei settori più difficili. Sono oltre 5mila i cittadini disabili assistiti dal Comune e sono 40 le strutture residenziali convenzionate. Penso alla rete dei Centri Diurni Disabili, che accolgono i disabili e le loro famiglie con progetti individuali di riabilitazione, con percorsi educativi e ricreativi. Penso al ‘Pronto Intervento Disabili’, un servizio pensato per offrire assistenza telefonica e garantire interventi tempestivi in caso di emergenza, e penso ai contributi per le spese di trasporto, dai taxi alla benzina, per migliorare la vita quotidiana di chi ha disabilità motorie. Inoltre stiamo lavorando con Atm su un altro fronte decisivo, quello del trasporto pubblico, investendo, nel 2010, 4 milioni di euro per realizzare gli ascensori in metropolitana, per rinnovare la segnaletica, per sostituire le pedane mobili sugli autobus, per implementare il sistema di informazioni audio per i non vedenti su tutti i mezzi di superficie e in metropolitana. Per una Milano sempre più vivibile, all’avanguardia, che sia veramente vicina a tutti i suoi cittadini”. “Quello inaugurato oggi è un tassello importante e prestigioso della rete di assistenza e di supporto sociale del Comune di Milano - ha dichiarato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna - reso possibile grazie alla sinergia tra pubblico e privato. La Casa di L’abilità non è solo un servizio, ma soprattutto una ricchezza per Milano, testimonianza efficace e fattiva che questa amministrazione comunale sa ascoltare i bisogni emergenti, elaborare soluzioni condivise, collaborando con il privato per offrire alla collettività un patrimonio di professionalità, intelligenze, interventi specifici sulle sensibilità più particolari. Ed è proprio il caso de “La Casa di L’abilità”, il primo esempio italiano di residenza speciale dedicata a due tipologie di piccoli ospiti: bambini con grave disabilità rimasti soli, ossia non riconosciuti alla nascita oppure allontanati dal nucleo di origine per decreto del Tribunale dei minori (8 posti ) e bambini i cui genitori devono assentarsi temporaneamente e non sanno dove lasciare i figli ( 2 posti ). L’assessorato alla Salute ha accolto con entusiasmo e piena partecipazione programmatica la proposta di far parte di questo progetto di accoglienza. Abbiamo dunque sottoscritto una convenzione con L’abilita’ Onlus affinché questa residenza diventi un opzione stabile nell’insieme dei servizi per i disabili previsti dal Comune di Milano e in particolare dal Settore Handicap e salute mentale dell’Assessorato alla Salute”. “Riteniamo infatti che il progetto sia un ottimo esempio di partnership di altissimo profilo tra pubblico e privato - ha concluso Landi -, un paradigma virtuoso e costruttivo di come si possa coniugare l’esigenza di rispondere alla domanda di aiuto e supporto della cittadinanza, che è compito precipuo delle istituzioni, e l’intraprendenza del privato; di un privato che ha desiderio, volontà, senso di responsabilità civile e compartecipazione etica di fare parte di quel grande disegno a più voci che è la costruzione di una città a misura di essere umano, attenta alle fragilità, fertile di risorse e in ultima istanza, dunque, accogliente nella misura più vasta e solidale possibile. Ritengo molto importante ribadire che il sostegno alla famiglia, a maggior ragione in caso di gravi disabilità, non deve essere voce di spesa e di intervento effimera e passeggera, ma costituire riflessione costante e determinante nella definizione delle politiche per il benessere dei cittadini”. |
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BOLZANO: "INSIEME SANO", PROGETTO INTERREG CON IL CANTONE SVIZZERO DEI GRIGIONI PER LE PERSONE SVANTAGGIATE |
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Bolzano, 5 ottobre 2010 - Riuscire ad organizzare un´ambiente e una rete di attività, a livello dei singoli comuni, per migliorare la qualità di vita delle persone svantaggiate con offerte mirate nella sanità, nel sociale e nel tempo libero. Questo l´obiettivo del progetto Interreg Iv "Insieme sano", che vede la collaborazione transfrontaliera fra Provincia di Bolzano e Cantone dei Grigioni. Il progetto avviato nei giorni scorsi è coordinato, per l´Alto Adige, dalla Ripartizione provinciale famiglia e politiche sociali, mentre la parte svizzera è affidata all´Ufficio sanità del Cantone dei Grigioni. L´obiettivo comune di questo progetto transfrontaliero organizzato nell´ambito del programma europeo Interreg Iv, è quello di migliore la qualità di vita delle persone cosiddette svantaggiate, con un occhio di riguardo, soprattutto per quanto concerne il partner svizzero, alla terza età. Dal punto di vista operativo, l´iniziativa coinvolgerà inizialmente cinque comuni altoatesini e altrettanti del Cantone dei Grigioni. "Per quanto riguarda la Provincia di Bolzano - sottolinea il direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali Karl Tragust - la prima fase si concentrerà su una rilevazione territoriale dei bisogni, in maniera particolare sui gruppi che necessitano di maggiore attenzione. I dati, naturalmente, varieranno in maniera notevole da comune a comune, e saranno quindi diversificate anche le misure che successivamente metteremo in campo". L´idea di fondo è che il successo possa essere raggiunto solo partendo dal basso: cittadini e singole realtà locali, dunque, sono stati individuati come moltiplicatori ideali del progetto, e verranno coinvolti attivamente nella fase di sviluppo. "In concreto - aggiunge Tragust - ciò significa che i rappresentanti comunali e le persone coinvolte lavoreranno a stretto contatto con i responsabili del progetto per pianificare gli interventi ritenuti più efficaci per migliorare la qualità di vita delle persone svantaggiate". La fase operativa del progetto "Insieme sano" sarà seguita dall´altoatesina Fondazione Vital e dalla propria omologa Radix del Cantone dei Grigioni. |
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SANITA’: DA BAGHDAD A ROVIGO PER SALVARE IL BRACCIO AD UNA BIMBA. ECCO IL VERO VENETO, SOLIDALE E GENEROSO VERSO CHI HA DAVVERO BISOGNO |
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Rovigo, 5 ottobre 2010 - Quando 2 anni fa Nooralhuda, bimba irachena, venne alla luce, la difficoltà di un parto molto sofferto le provocò una grave lesione del plesso brachiale, con la conseguente paralisi di tutta la parte destra alta del suo corpo (spalla, braccio, mano). Per curarla servivano mani esperte e stutture ad altissima specializzazioone neurochirurgica, neurologica e pediatrica, che nel suo Paese non c’erano. Scattò così una complessa gara di solidarietà, partita dall’Ambasciata italiana in Iraq, passata dalla Croce Rossa Internazionale a quella veneta (di Rovigo in particolare), sostenuta dalla Regione del Veneto con il suo programma di aiuiti sanitari internazionali. Il risultato di questa bella storia è stato reso noto oggi nella sede dell’Ulss 18 di Rovigo, dove Nooralhuda è stata curata, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il direttore generale dell’Ulss Adriano Marcolongo, i responsabili della Croce Rossa polesana, i medici che hanno in cura la bimba: il primario di neurochirurgia Stefano Ferraresi e quello di pediatria Giorgio Svaluto. La piccola, sempre accompagnata dai genitori assistiti in ogni loro necessità dalla Croce Rossa, è stata sottoposta ad un primo intervento di ricostruzione nervosa l’anno scorso, che le ha “rianimato” il braccio, e ad un secondo il 21 settembre scorso di “ribilanciamento” neuromuscolare perfettamente riuscito. Oggi Nooralhuda sta bene, anche se per qualche giorno dovrà portare un fastidioso busto di gesso, e tra un paio d’anni dovrà subire un terzo intervento per ridarle l’uso della mano. “Salvo imprevisti – hanno detto i sanitari che l’hanno in cura – dopo questo intervento tornerà ad avere la piena mobilità dei suoi arti ed è un risultato molto importante, perché molto importante era la sua patologia”. “Senza la disponibilità di tutti, ed in particolare della Regione che ha attivato il suo protocollo internazionale – hanno detto i rappresentanti della Croce Rossa – questa bambina sarebbe stata condannata a crescere con un gravissimo handicap”. “Questo è il vero Veneto, generoso e solidale con chiunque abbia davvero bisogno – ha tenuto a sottolineare Coletto – altro che quello becero e insensibile che troppi vorrebbero descrivere! Se qualche innocente soffre noi ci siamo, e quando le istituzioni nazionali o internazionali ritengono di chiederci aiuto non lo neghiamo, né lo faremo in futuro a prescindere da quella che sarà la riorganizzazione della sanità veneta”. Da parte sua, il Dg Marcolongo ha tenuto a sottolineare che “in questo caso si è messa in moto quella che è una vera e propria eccellenza nazionale, perché interventi di questo tipo si fanno solo qui a Rovigo ed al Gaslini di Genova”. |
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BOLZANO: ASSISTENZA AI NON AUTOSUFFICIENTI: DELEGAZIONE CINESE ALLA RIPARTIZIONE POLITICHE SOCIALI |
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Bolzano, 5 ottobre 2010 - Una delegazione cinese di amministratori regionali nel settore dei servizi sociali e sanitari è stata ospite della Ripartizione provinciale politiche sociali per studiare il sistema di assistenza e la rete degli interventi in Alto Adige, in particolare nel settore della non autosufficienza. Il direttore della Ripartizione Karl Tragust ha presentato con i suoi collaboratori le linee guida e i risultati del sistema sociale altoatesino e ha illustrato le priorità degli interventi nei prossimi anni. La delegaizone cinese si è mostrata particolarmente interessata all´assistenza alle persone non autosufficienti e al modello sviluppato in Alto Adige. Nel corso della permanenza a Bolzano gli ospiti dell´Estremo oriente hanno visitato anche anche la scuola superiore "Claudiana", oltre a strutture e servizi modello come la casa di riposo "Santo Spirito" di Bressanone e il distretto sociosanitario di Cardano. |
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IN PIEMONTE ANESTESISTA ARRESTATO |
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Torino, 5 ottobre 2010 - L’assessore regionale alla tutela della salute e sanità, Caterina Ferrero, appresa la notizia dell’arresto di un dirigente medico dipendente dell’Asl Vc e del procedimento giudiziario avviato a suo carico, ha espresso il suo «profondo sconcerto per un fatto gravissimo che – se confermato dall’inchiesta dell’autorità giudiziaria - non deve, tuttavia, minare la fiducia dei cittadini nella sanità e nella serietà dei suoi operatori». L’assessore ha inoltre espresso apprezzamento alla dirigenza dell’Asl Vc che, non appena avuto sospetti di irregolarità e potenziali commissioni di reato ha provveduto a interessare la magistratura «a riprova di come il sistema sanitario sa reagire e contrastare casi a dir poco deprecabili quanto isolati», come è avvenuto all’ospedale di Vercelli. |
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INCHIESTA ASL FOLIGNO, GIUNTA REGIONALE INCARICA DIRETTORI DI ACQUISIRE ELEMENTI CONOSCITIVI |
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Perugia, 5 ottobre 2010 - La Giunta regionale dell’Umbria, nella seduta di ieri, rispetto alle indagini giudiziarie che vedono coinvolto il vertice della Asl 3 di Foligno, al fine di garantire la più completa trasparenza, correttezza e imparzialità della pubblica amministrazione in un ambito particolarmente delicato come quello della organizzazione e gestione del servizio sanitario regionale, ha dato madato ai Direttori regionali alla Sanità, Paolo Di Loreto e agli Affari generali della Presidenza, Aldo Bruni, di rimettere all’esecutivo elementi conoscitivi per definire i provvedimenti di merito della Giunta regionale. |
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SARDEGNA: NESSUN ABBATTIMENTO DEI TETTI DI SPESA NELLA SANITÀ PRIVATA |
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Cagliari, 5 Ottobre 2010 - "Prendo l’impegno, compatibilmente coi tempi delle novità relative alla Giunta regionale, di convocare al più presto un tavolo con l’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), i rappresentanti delle cliniche amministrate da Kinetika e l’Assessore regionale del Lavoro". Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, al termine dell’incontro avuto coi rappresentanti sindacali dei lavoratori delle tre cliniche amministrate dalla società Kinetika. "E´ inaccettabile ed offensivo il linguaggio utilizzato dalla proprietà che mi accusa di aver ‘cambiato le regole del gioco a partita in corso per penalizzare una struttura e favorire le altre’ - ha sottolineato l’assessore Liori - Affermazione che sarebbe meritevole di una querela, soprattutto perché non c’è stato alcun abbattimento dei tetti di spesa, che saranno almeno uguali a quelli dello scorso anno, con nessuna penalizzazione né alcun vantaggio per chicchessia. Le scelte sono di sistema e riguardano tutte le strutture private, alle quali la Regione riconosce un ruolo importante nell’erogazioni di servizi ai cittadini". "Oltretutto, l’Azienda era al corrente del fatto che la cosiddetta ‘compensazione tra aziende’ è stata ritenuta illegittima dal Ministero delle Finanze e proibita alle Regioni sottoposte a ‘Piano di rientro’. Perciò, quel meccanismo, insieme a quello della ‘regressione tariffaria’, che ha consentito ad alcuni di realizzare importanti profitti, grazie soprattutto alla situazione particolare di altre cliniche private, non è più praticabile. Si è trattato di un sistema unico ed irripetibile. Ciò detto, non dovranno essere i lavoratori a pagare per questa situazione, perciò sarà forte il mio impegno ad ascoltare le parti per trovare un accordo che salvaguardi i posti di lavoro. Senza dimenticare che tra i criteri di accreditamento delle strutture sanitarie esiste anche un parametro che riguarda il personale, pena il ritiro delle convenzioni". "L’assessorato ha incontrato spesso l’Aiop per discutere dei tetti di spesa, ricevendo dai suoi rappresentanti alcune proposte che sono state considerate con alcuni correttivi prima di fare le scelte definitive – ha concluso l’assessore Liori - Peraltro, anche Kinetika fa parte dell’Aiop ed il suo Amministratore ha partecipato ad alcune riunioni". |
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CONVEGNO SUL DIABETE TIPO 2, INTERVIENE ALAD-FAND |
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Potenza, 5 ottobre 2010 - E’ veramente singolare l’assenza dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie di Potenza e di Matera all’importante Convegno sul trattamento del Diabete Tipo 2, svoltosi nei giorni scorsi presso l’Auditorium dell’Ospedale San Carlo di Potenza. Lo dichiara il presidente di Alad-fand Basilicata, Antonio Papaleo. “Con il confronto, a cui erano stati chiamati anche gli alti livelli istituzionali - dichiara Papaleo - si intendeva interrogarsi sul rapporto Ospedale-territorio, tra Medici Specialisti e di Medicina Generale, e tra questi e l’Associazionismo Responsabile dei Pazienti, in una logica di razionalizzazione della spesa sanitaria, di migliore formazione ed informazione del paziente e per un più corretto e convenuto sistema di relazioni, al fine di frenare l’espandersi del fenomeno diabetico e, perciò stesso, creare i presupposti per evitare di incappare nelle pericolose, gravi ed onerose complicanze”. |
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MILANO: SAN RAFFAELETEST GRATUITO HIV SULLA SALIVA A BONOLA |
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Milano, 6 ottobre 2010 – Terzo appuntamento per il Progetto Easy-test, il programma di informazione e prevenzione dell’infezione da Hiv, nell’ambito dell’iniziativa Piazze della Salute promossa dal Comune di Milano, con il supporto scientifico del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Irccs San Raffaele e della Clinica di Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Milano, Azienda Ospedaliera Polo Universitario ‘Luigi Sacco’. Progetto Easy-test coprirà le piazze di Milano fino al mese di dicembre: accedendo a una struttura mobile attrezzata i cittadini potranno riceve una brochure informativa e sottoporsi al nuovo test rapido per l’individuazione di anticorpi dell’Hiv nella saliva. Il test rapido impiegato, registrato dall’Unione Europea, viene offerto in forma del tutto gratuita esclusivamente nell’ambito di iniziative di prevenzione come il Progetto Easy-test del dicembre 2009, San Raffaele contro l’Hiv del maggio 2010, Convivio 2010 e ora nell’ambito delle Piazze della Salute. Il test sarà eseguito, garantendo l’anonimato, dal personale tecnico messo a disposizione dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Irccs San Raffaele e dall’Azienda Ospedaliera Polo Universitario ‘Luigi Sacco’. Un semplice prelievo di saliva tramite un tampone, non invasivo e non doloroso, consente di ricevere in pochi minuti il risultato dell’analisi: nei casi dubbi o positivi, la persona esaminata sarà sottoposta al test ematico rapido di controllo. La risposta al test verrà data al momento dal personale medico dedito al counselling. In seguito ad un risultato ematico positivo, la persona sarà indirizzata tempestivamente alle strutture competenti per gli approfondimenti diagnostici. Prima, dopo e durante il test esperti psicologi e i volontari di Anlaids offriranno l’adeguato accompagnamento e sostegno psicologico. Di seguito il calendario dei prossimi appuntamenti: Mercoledì 6 Ottobre: Zona 8, Parcheggio Bonola, 12.00 – 20.00; 14 Ottobre: Zona 1, Largo Richini, 12.00 – 20.00; 23 Ottobre: Zona 4, Piazza Gabrio Rosa, 10.00 – 18.00; 2 Novembre: Zona 7, Parcheggio Bisceglie, 12.00 – 20.00; 21 Novembre: Zona 6, Via Paravia, 10.00 – 18.00; 1 Dicembre: Zona 3, Piazza Risorgimento, 12.00 – 20.00; 10 Dicembre: Zona 9, via Maira, 12.00 – 20.00. Il Progetto Easy-test intende contribuire a tener viva l’attenzione sull’infezione da virus Hiv, facilitare l’accesso al test e semplificarne l’esecuzione; nonostante i progressi nella ricerca e nella cura degli ultimi decenni è importante non abbassare la guardia, continuare a promuovere la consapevolezza rispetto al virus e alla sua trasmissione: conoscere significa proteggere sé stessi e gli altri. |
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BOLZANO: PRIMO SIMPOSIO PER LA TERAPIA DEI BAMBINI "FARFALLA" |
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Bolzano, 5 ottobre 2010 - I primi esiti del progetto comunitario per lo sviluppo di una terapia genetica dei cosiddetti "bambini farfalla" affetti dalla malattia rara dei tessuti della cute "epidermolyis bullosa" sono stati presentati nell´ambito del 1. Simposio tenutosi a Bolzano nei giorni scorsi. In Alto Adige si registrano una trentina i casi di "bambini farfalla", circa 500 in Austria ed un migliaio in Italia. La pelle di questi malati è talmente fragile, come le ali di una farfalla, che ogni nonnulla induce il formarsi di ferite aperte sia superficialmente che nell´organismo. Finora non vi erano cure per questa malattia. Il primo simposio dedicato a questi malati rientra in un programma di ricerca internazionale per l´individuazione di una terapia con cellule staminali avviato dalla Clinica universitaria di Salisburgo assieme all´Ospedale di Bolzano nell´ambito del programma comunitario Interreg Iv. Come ha sottolineato al simposio l´assessore provinciale alla sanità, Richard Theiner, la Provincia di Bolzano è impegnata ad affrontare anche la cura di malattie rare partecipando e sostenendo la ricerca clinica applicata. Al progetto, che comporta una spesa complessiva di 1 milione di Euro, la Ripartizione sanità della Provincia partecipa con un contributo di oltre 100.000 Euro. Circa mezzo milione di Euro sono messi a disposizione dall´Unione europea e dallo Stato. |
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CONFAPI LAZIO: NASCE CATEGORIA SANITA’, DIONISI PRESIDENTE |
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Roma, 5 ottobre 2010 - E´ nata Confapi Lazio Sanità, l’unione di categoria regionale delle piccole e medie imprese che operano in campo sanitario aderenti a Confapi Lazio, l´associazione delle Pmi laziali (circa 1000 aziende associate in tutta la regione). Alla presidenza è stato nominato Mario Dionisi. Dionisi, romano di 60 anni, ha cominciato la sua carriera da imprenditore nel 1976, fondando il Laboratorio Analisi Guidonia. Con il tempo la sua attività è cresciuta: oggi Mario Dionisi è il titolare del Gruppo Euromed, società consortile che raggruppa nove strutture sanitarie dislocate a Roma e provincia. L’imprenditore è inoltre da quattro anni tra i componenti del Consiglio Esecutivo di Anisap Lazio (Associazione Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private). Soddisfazione per la nomina è stata espressa dal presidente di Confapi Lazio, Vincenzo Elifani, che si è complimentato con il collega Dionisi per questo importante e impegnativo incarico. |
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NUOVO CUP, LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE ACQUISISCE LA RELAZIONE DELL``AVVOCATURA E CHIEDE IL COLLAUDO DEL SERVIZIO. |
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Ancona, 5 Ottobre 2010 - La Giunta regionale ha acquisito la relazione dell´Avvocatura regionale sulle procedure di appalto del Cup e chiesto il collaudo del servizio entro i termini contrattuali. Nella seduta del 22 settembre scorso, l´esecutivo aveva incaricato l´avvocato Paolo Costanzi a ´operare una puntuale verifica, per una valutazione dei gradi di responsabilita` che hanno determinato il disservizio nella fase di avvio del Centro unico di prenotazione´. L´avvocatura ha proceduto a una ricostruzione formale degli atti amministrativi prodotti dall´Azienda ospedaliera San Salvatore di Pesaro che conferma quanto riferito dal presidente Spacca nell´ultima seduta dell´Assemblea legislativa: l´appalto e` stato aggiudicato e realizzato in difformita` da quanto stabilito dalla Regione e in contrasto ´con le regole della diligenza e della buona amministrazione´. Dalla ricostruzione amministrativa della vicenda emerge la necessita` di ulteriori accertamenti che l´Avvocatura dovra` concludere entro quindici giorni. Il dirigente del servizio Salute, Carmine Ruta, e` stato incaricato di formalizzare tutti gli atti a garanzia della Regione Marche, compresa l´esecuzione delle eventuali disposizioni degli organi interni di autotutela. In questa direzione va la richiesta dell´esecutivo ad avviare il collaudo del´appalto entro 30 giorni dall´inizio del Cup, secondo quanto previsto dal contratto di aggiudicazione del servizio. |
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FIRENZE: ALL´INAUGURAZIONE DEL NUOVO PRONTO SOCCORSO DI SMN ROSSI: «TENERE ALTI GLI INVESTIMENTI MIGLIORA LA SANITÀ» |
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Firenze, 5 ottobre 2010 - «Abbiamo tenuto alto il livello degli investimenti e continueremo a tenerlo alto anche nei prossimi anni, perché è una scelta strategica, seppur in presenza di forti tagli, come stiamo subendo in questa fase», è quanto ha detto il presidente Enrico Rossi, parlando con i giornalisti intervenuti all´inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso di Santa Maria Nuova. «Non tenere alto il livello degli investimenti - ha aggiunto - degraderebbe tutto il sistema sanitario, e invece noi lo miglioriamo continuamente. Ma oltre agli investimenti, èimportante la qualità delle relazioni umane. Io ammiro gli operatori della sanità, e mi commuovo pensando che ogni giorno 50.000 dipendenti diretti e 10.000 convenzionati lavorano nelle strutture sanitarie e sociosanitarie della Toscana, si prendono cura dei malati e lo sanno fare bene: queste persone mer itano rispetto e il nostro plauso». All´inaugurazione del nuovo pronto soccorso di Santa Maria Nuova, che arriverà a registrare 50.000 accessi l´anno, con il presidente Rossi erano presenti l´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, l´assessore alle politiche socio-sanitarie del Comune Stefania Saccardi, il direttore della Asl 10 di Firenze, Luigi Marroni, e l´arivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori, che ha benedetto la struttura. «Oggi è un bel giorno, perché chiudiamo un cantiere e inauguriamo un pronto soccorso - ha detto l´assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - Pochi mesi fa abbiamo inaugurato l´ingresso avveniristico di Careggi. Oggi, con l´inaugurazione del nuovo pronto soccorso di Santa Maria Nuova, riconsegnamo alla città un pezzo della sua storia, andiamo ad aggiungere un altro tassello nel disegno della sanitàtoscana. Ma è un bel giorno anche perché l´evento di o ggi ci conferma che quello toscano è un sistema che funziona, grazie al contributo di tanti operatori che la mattina fanno il loro lavoro e non vengono mai alla ribalta. Un grazie a tutti loro, che consentono alla nostra sanità di funzionare bene». |
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SALUTE FVG: SUPERARE DISCRIMINAZIONE SOCIALE CELIACI |
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Udine, 5 ottobre 2010 - Gli aspetti innovativi della fisiopatologia, diagnosi e terapia della malattia celiaca sono stati affrontati oggi ad un corso interdisciplinare, nell´auditorium della Regione ad Udine, al quale sono intervenuti medici, biologi, tecnici di laboratorio, infermieri e dietisti provenienti da tutta l´Italia. L´evento, al quale ha preso parte l´assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic, è organizzato dall´Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia (Ud), dalla Regione e dalla Provincia, dall´Associazione interdisciplinare Studi in Gastroenterologia ed Epatologia e dalla Società italiana Endoscopia digestiva. La celiachia è un´intolleranza permanente al glutine, geneticamente determinata, presente in alcuni cereali e nei loro derivati. L´assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può causare danni seri alla salute di chi ne è intollerante. Ciò implica un forte impegno di educazione alimentare. La malattia ha una prevalenza elevata nei Paesi occidentali ma è presente anche in quelli in via di sviluppo. Alto è l´impatto sociale della malattia in Italia, dove i celiaci potenziali sono circa 400 mila, anche se ne sono stati attualmente diagnosticati solo 75 mila: ogni anno vengono effettuate 5 mila nuove diagnosi e nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo del 10 per cento. Nel sottolineare la necessità dell´aggiornamento continuo nella ricerca delle risposte ai bisogni che emergono da queste forme di patologia, l´assessore Kosic ha richiamato l´attenzione dei presenti sul definitivo superamento dei diversi tipi di discriminazione sociale che i celiaci vivono nella quotidianità. "Oltre all´aspetto delle cure sanitarie - ha spiegato Kosic - è necessario garantire a questi pazienti anche gli altri tipi di diritti legati alla qualità della vita. In tal senso, come Amministrazione regionale stiamo lavorando per organizzare dei corsi speciali per preparatori di cibi senza glutine destinati a cuochi, panificatori, albergatori e camerieri". "Per accrescere queste specifiche conoscenze e competenze di cultura alimentare sul territorio - ha aggiunto Kosic - è nostra intenzione coinvolgere in questo progetto le Asl e le associazioni ed allargarlo anche agli assessorati regionali del Turismo, delle Risorse agricole, della Formazione, Istruzione e Cultura". Per questo motivo, per indicare gli indirizzi e gli impegni da assumere, verrà costituito un apposito tavolo di lavoro, ha concluso Kosic. La celiachia, che può colpire qualsiasi fascia d´età, oggi non è più considerata una malattia tipica dell´età pediatrica e viene sempre più spesso diagnosticata nell´età adulta. L´intolleranza può comparire più o meno acutamente in un periodo qualsiasi della vita, spesso dopo un evento stressante quale una gravidanza, un intervento chirurgico o un´infezione intestinale. All´incontro sono state presentate le ultime linee guida diagnostiche condivise a livello internazionale ed è stata messa in evidenza l´ipotesi sempre più tangibile, relativa alle cause della crescente predisposizione dell´uomo occidentale a tale patologia. Questa è dovuta ai nostri sistemi immunitari resisi, in seguito alla grande attenzione per le condizioni igieniche nelle quali viviamo, più deboli. |
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CHI AMA´ CHIAMA - CAMPAGNA INFORMATIVA DELLE MARCHE SUI COMPORTAMENTI D´ABUSO E SUL CONSUMO DI DROGHE LEGALI E ILLEGALI. |
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Ancona, 5 Ottobre 2010 - Dare un aiuto concreto ai genitori e alle famiglie di giovani e adolescenti sul fenomeno del consumo di droghe e di sostanze psicoattive legali e illegali. E´ questo lo scopo della Campagna informativa lanciata dalla Regione Marche e presentata questa mattina, che si identifica con il messaggio ´Chi ama´chiama´. Un invito a contattare il numero verde gratuito di riferimento 800 01 2277. Le recenti ricerche sul fenomeno dell´uso di sostanze psicoattive evidenziano un´espansione progressiva del consumo tra i giovani e gli adolescenti. Sebbene da tali studi emerga che la maggioranza di essi non ne fa uso, proprio all´interno di questa maggioranza si collocano coloro che sono considerati a rischio d´assunzione, oltre a una minoranza significativa e crescente di consumatori di sostanze psicoattive legali (alcol e tabacco). ´Questa campagna ´ spiega l´assessore regionale alle Politiche sociali e alla Famiglia, Luca Marconi ´ non e` un´operazione d´immagine ma rientra in una strategia d´attacco che punta, in questo caso, ai genitori di giovani e adolescenti. Non si fornira` ne` un messaggio allarmistico o emergenziale o ne` uno che minimizzi i rischi legati al consumo di droghe. Dire no alla droga e` un presupposto da cui non si puo` prescindere ma non e` sufficiente per impostare una campagna che incida sui meccanismi che ne determinano e ne favoriscono l´uso. Per questo abbiamo voluto rafforzare e potenziare i fattori protettivi che contrastano l´uso di sostanze psicoattive e che concorrono al contenimento e riduzione della richiesta di droghe da parte dei giovani´. ´La scelta di svolgere la campagna informativa sui fattori protettivi anziche` sui fattori di rischio ´ spiega l´assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani - e` motivata da due elementi: il primo e` che in questo modo si riduce al minimo ogni rischio, non si entra nel merito di questa o quella sostanza, non le si nomina, evitando il pericolo di involontaria pubblicita`; non si etichettano negativamente alcune situazioni di divertimento giovanile, ne` si alimentano stereotipi. Il secondo risiede nel fatto che la campagna mass-mediatica si rivolge prevalentemente al mondo adulto per stimolarne atteggiamenti e comportamenti che possano meglio aiutare i ragazzi nella loro crescita e renderli piu` responsabili nelle loro scelte´. Sensibilizzare i genitori, e gli adulti in generale, alla necessita` di una informazione approfondita sul fenomeno del consumo di droghe in eta` giovanile e sulle caratteristiche delle sostanze psicoattive legali ed illegali, allo scopo di acquisire la capacita` di rapportarsi correttamente a tali problematiche; soddisfare il bisogno di informazioni elementari o approfondite da parte dei genitori di giovani e adolescenti; promuovere l´ascolto, il dialogo e la ricerca di una comunicazione familiare che si mantenga aperta anche negli anni difficili dell´adolescenza e della preadolescenza; indurre a considerare tra le priorita` educative lo sviluppo della capacita` di ´saper accettare´ i propri limiti; sono questi gli obiettivi specifici della campagna. ´La famiglia ´ continua Marconi ´ gioca un ruolo fondamentale. L´attenzione e la disponibilita` dei genitori all´ascolto, alla ricerca di una comunicazione che si mantenga aperta anche negli anni difficili dell´adolescenza e della giovinezza, rappresentano fattori protettivi. Essa agisce sia come prevenzione primaria, sia come prevenzione secondaria, nel momento in cui alcuni indicatori significativi, quali l´insuccesso scolastico, le condotte di ritiro e di isolamento relazionale da gruppi di pari, o all´opposto atteggiamenti di sfida fortemente provocatori ed aggressivi, si coniugano con il primo uso di sostanze psicoattive. Si tratta, dunque, di promuovere atteggiamenti genitoriali e adulti che evitino il doppio errore, abbastanza comune, della sottovalutazione o della drammatizzazione´. La campagna durera` almeno 6 mesi, da ottobre a marzo, e prevede il passaggio in radio, sulla stampa quotidiana locale, sulle pubbliche affissioni, e l´utilizzo di servizi telefonici e telematici di informazione e di consulenza. Al numero verde di riferimento rispondono operatori appositamente formati che effettuano una prima analisi di ciascun quesito ricevuto ed offrono un primo livello di informazioni. Gli operatori, valutato il caso, possono orientare l´utente verso la rete dei servizi territoriali dell´Asur, indicando i nominativi di esperti, riferimenti telefonici, orari, modalita` per fissare un appuntamento, sede del colloquio: l´utente prende un appuntamento con l´esperto, che puo` delineare un percorso di presa in carico, se ritenuto opportuno o necessario. |
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MOSTRA: BRUNO CECCOBELLI EARLY WORKS PADOVA DAL 7 OTTOBRE AL 6 NOVEMBRE 2010 |
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Padova, 5 ottobre 2010 - Anfiteatro Arte inaugura la nuova stagione espositiva con una mostra storica dedicata a Bruno Ceccobelli. L´attenzione si focalizza sul lavoro dell´artista nel decennio compreso tra il 1982 e il 1992. In mostra una cinquantina di opere realizzate negli anni d´oro delle prime mostre internazionali dell´artista, della prima esperienza alla Biennale di Venezia e, soprattutto, di Ateliers, la mostra collettiva del 1984 che grazie ad Achille Bonito Oliva consacrò al grande pubblico il gruppo di artisti della Scuola di San Lorenzo. Il Maestro è stato nostro ospite in altre due occasioni, e precisamente: San Lorenzo e dintorni, collettiva Anfiteatro Arte Padova e Milano 10-05-3007. Officina San Lorenzo “Uno sguardo al Mart” collettiva Anfiteatro Arte Padova 04-06-2009 Bruno Ceccobelli è sempre stato fedele solo esclusivamente al proprio mondo interiore – scansando risolutamente ogni adesione alle effimere mode del momento. Nella sua arte convivono simbolismi mitologici religiosi e onirici. Come nel primo romanticismo tedesco l’arte diventa il luogo prediletto per il simbolo. Shelling riconosceva all’arte un posto nel mondo spirituale che non può essere riconosciuto a nessun’altra attività umana. Il continuo bisogno di trascendere, di svelare i segreti dell’universo e dell’esistenza umana senza di fatto farlo direttamente, ma soltanto avvicinandosi in modo simbolico, la conoscenza intima del proprio essere, sono componenti essenziali del pensiero Alchemico e dell’opera di Bruno Ceccobelli. “Si possono superare i concetti solo vivendo nelle esperienze le motivazioni profonde dell’esistere. Scavando empaticamente nel proprio io avendo la responsabilità dell’essere, ragionando sulla preziosità della vita e sulla bellezza delle essenze. La materia è lo Spirito concretizzato e lo Spirito è la materia rarefatta” Bruno Ceccobelli Biografia Bruno Ceccobelli (Todi 1952) Compie gli studi frequentando l´Accademia di Belle Arti di Roma, città dove tiene la sua prima mostra personale alla galleria Spazio Alternativo. Nel 1977 espone per due volte allo spazio autogestito dagli artisti La Stanza di Roma. La sua ricerca, inizialmente di tipo concettuale, giunge ad un´astrazione pittorica che, attraverso il recupero del "ready - made" e una manipolazione dei mezzi tradizionali dell´arte, approda ad un vero simbolismo spirituale. Dopo la prima collettiva in Austria, nel 1980 partecipa alla Biennale de Jeunes di Parigi. In questi anni espone alla Galleria Ugo Ferranti di Roma (1981) e successivamente da Yvon Lambert a Parigi (1981) e da Salvatore Ala a New York (1983). Espone alla Galleria Sperone di Roma nel 1984, anno in cui è presente alla Biennale di Venezia nella sezione "Aperto". Nel 1986 torna ad esporre alla Biennale di Venezia nella sezione "Arte e Alchimia". Del 1988 è una triplice esposizione a New York presso la Jack Shainman Gallery, a Roma presso il Centro di Cultura Ausoni e a Madrid, presso la galleria Mar Estrada. Sempre nel 1988, al Caffè Florian di Venezia, presenta 777 opere di piccole dimensioni formanti un´unica installazione. Nel 1989 espone a Parigi (Yvon Lambert), Londra (galleria Mayor Rowan) e a Barcellona (da Thomas Carstens). Gli inizi degli anni novanta vedono il suo approdo al mercato tedesco: espone alla Hilger Galerie di Francoforte (1990), alla Hilger Galerie di Vienna (1993), alla Galerie Tribold di Basilea (1991) e alla Galerie Holtmann di Colonia. Vengono allestite ampie personali nel 1993 al Museum Centre Saydie Bronfman di Montreal e alla Galleria d´arte Moderna di Rimini. Dopo aver presentato le sue opere all´Istituto di Cultura Italiana a Malta e alla Galleria Bmb di Amsterdam, nel 1995 ha una personale alla galleria Kouros di New York, mentre nel 1996 è alla Quadriennale di Roma. Dal 1998 è rappresentato in Canada presso due gallerie: alla Galleria Han di Montreal e alla Art - Core Gallery di Toronto. Nel 1999 ha presentato a Livorno, presso la Galleria Guastalla Arte moderna e contemporanea, la personale "Trascorsi d´asfalto", con la presentazione di Arturo Schwarz. Nel Marzo 2000 ha una grande personale al Museo d´Arte Contemporanea di Riccione. Nel 2001 torna in Germania, a Colonia dove è ospite della Galleria Binz & Krämer; in seguito è in Austria presso la Contemporary Art Gallery a Villach. Celebra i suoi venti anni di esposizioni in Olanda nel 2002 con una mostra nella Galleria B.m.b. Con la quale lavora in esclusiva. Nel 2003 esce il volume "Color Bellezza", selezione dei suoi scritti curata da Nicola Micieli; inoltre presenta la personale "Classico Eclettico", presso il Museo Archeologico di Villa Adriana a Tivoli. Nel 2004 ha realizzato a Gibellina il mosaico "L´eternità è la vera medicina", ed ha allestito una antologica presso il Museo Civico di Lubiana, in Slovenia. Nel 2005 presenta una personale presso la galleria Luis Burgos, a Madrid, e la mostra "Grandi opere 1989-2005" presso la galleria Guastalla Centro Arte di Livorno; inoltre pubblica, presso l´editore De Luca di Roma, il libro "Tempo senza tempo della pittura". Dal 2005 è Direttore dell´Accademia di Belle Arte "Pietro Vannucci" di Perugia. Nel 2006 espone sculture in marmo a Verona e Pietrasanta, nelle gallerie di Spirale Arte, segue una personale a Parigi nella galleria Xxi Siècle. Partecipa a Villa Medici a Roma all´esposizione collettiva "San Lorenzo". |
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DAL 9 OTTOBRE AL 4 DICEMBRE A SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN), PORDENONE E UDINE PALINSESTI 2010: A PORDENONE L’ESPOSIZIONE SU POLDELMENGO |
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Pordenone, 5 ottobre 2010 - Palinsesti, rassegna d’arte contemporanea giunta al quinto anno, annuncia i contenuti dell’edizione 2010 (9 ottobre - 4 dicembre) che coinvolge artisti locali e firme note del panorama internazionale. Tre le sedi espositive a ingresso libero con visite guidate: l’Antico Ospedale dei Battuti e il palazzo Altan a San Vito al Tagliamento (Pn) e la Fondazione Ado Furlan a Pordenone. Alla rassegna d’arte si affiancherà un ciclo di conferenze, per le quali il calendario non è ancora definitivo, che si terranno presso l’Università degli Studi di Udine e all’Antico Ospedale dei Battuti. Palinsesti 2010 sarà divisa in 2 sezioni: la mostra Storyboard e il premio In Sesto, che avrà anche un’esposizione a Pordenone presso la Fondazione Ado Furlan di via Mazzini 49-51-53. Il premio In sesto – Il luogo come arte, avrà una doppia sede: mentre a San Vito al Tagliamento l’edizione 2010 continuerà a esplorare la possibilità di un intervento permanente nei suoi spazi urbani, ricorrendo alla commissione ad hoc di un´opera da affidare a un´artista attivo nel territorio regionale, a Pordenone si renderà omaggio al vincitore della passata edizione: Massimo Poldelmengo. L’artista aveva vinto con il 40% delle preferenze. Presso la Fondazione Ado Furlan sarà possibile vedere come è nata l’opera di Poldelmengo tramite i progetti, i bozzetti, le fasi di lavorazione e l’installazione definitiva presso il Castello di San Vito al Tagliamento. L´opera verrà inaugurata al pubblico lo stesso giorno di apertura di Palinsesti 2010, creando un legame di continuità con l´edizione dell´anno scorso. Palinsesti 2010 è un progetto di Roberto Del Grande, Emanuela Pezzetta e Denis Viva, in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Pordenone, il Comune di San Vito al Tagliamento, l’Università degli Studi di Udine e la Fondazione Ado Furlan. Per informazioni e prenotazioni Ufficio Beni e Attività Culturali del Comune di San Vito al Tagliamento (Pn), tel. 0434 833 295 Punto Iat di San Vito al Tagliamento (Pn), tel. 0434 80251 info@palinsesti.Org |
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ARTE E CAMBIAMENTI CLIMATICI A BRUXELLES UN CENTINAIO DI PERSONE PER L´EVENTO PROMOSSO DALLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO |
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Trento, 5 ottobre 2010 - Cambiamenti climatici, azioni locali e arte: giovedì scorso, al Palazzo della Borsa di Bruxelles, c´erano un centinaio di persone nell´evento promosso dalla Provincia autonoma di Trento e patrocinato dalla città di Bruxelles. “L´unico modo per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici - sono state le parole del vicepresidente e assessore provinciale all´ambiente, lavori pubblici e trasporti Alberto Pacher - è quello di promuovere sui territori europei una molteplicità di azioni regionali e riuscire poi ad inserirle in una rete di scambi e di esperienze per assicurare a questi atti un impatto globale”. Al termine dell´incontro, l´inaugurazione di "Istogramma", un´installazione artistica di Anna Scalfi dedicata alle emissioni in atmosfera, che rimarrà sulla facciata del Palazzo della Borsa per tutto il mese di ottobre. Anche l´arte può, dunque, contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico: per questo la Provincia autonoma di Trento, grazie alla collaborazione della città di Bruxelles, ha scelto uno degli edifici più rappresentativi della capitale europea, il Palazzo della Borsa, per collocarvi la scultura di Anna Scalfi Eghenter, dal titolo “Istogramma”. Prima dell´inaugurazione, un momento di confronto, per interrogarsi sulle dinamiche dell´ambiente e sul cambiamento climatico in atto, assieme ad Alberto Pacher vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, a Bertin Mampaka assessore all’ambiente e all’energia del Comune di Bruxelles, a Richard Seeber della Commissione europea per l´ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza, a Michele Lanzinger e Patrizia Famà, rispettivamente il direttore e una ricercatrice del Museo di Scienze naturali di Trento. “La sfida dei cambiamenti climatici - ha detto il vicepresidente e assessore all´ambiente della Provincia Alberto Pacher - ci impegna ad ogni livello, ed è di tale importanza che tutti i settori, quello politico, quello economico e anche quello artistico dovranno condividere gli sforzi e fare la loro parte”. Se il cambiamento climatico è dunque un problema globale, i contributi dei singoli possono davvero rappresentare la differenza e anche semplici gesti quotidiani possono aiutare a ridurre le emissioni, questo il messaggio del vicepresidente Pacher, che ha puntato l´attenzione sulla necessità di sensibilizzare l´opinione pubblica e accrescere la consapevolezza collettiva del problema. Nei contributi degli esperti del Museo Tridentino di Scienze naturali, il ruolo dell´ente museale trentino che, recentemente, ha avviato una collaborazione con la Tanzania, per aiutare il paese africano a dotarsi di servizi ecologici per le comunità locali e ad integrare la protezione delle foreste nella cultura e nella pratica delle popolazioni locali. In una parola, per promuovere in Tanzania la cultura dello sviluppo sostenibile. Al termine la provocazione artistica di Anna Scalfi che, attraverso una contaminazione tra linguaggio artistico e dati scientifici, ha presentato una rappresentazione visiva del livello delle emissioni di Co2 nel corso degli ultimi cento anni: le colonne della facciata dell´edificio sono state ricoperte con erba sintetica per rappresentare, nelle intenzioni dell´artista: “L´immagine stessa del paradosso della sostenibilità”. "Istogramma" fa parte del programma di eventi proposti per la "Notte Bianca" a Bruxelles il 2 ottobre e sarà visibile sulla facciata del Palazzo della Borsa per tutto il mese. La performance è sostenuta dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia autonoma di Trento (Italy) e dal Comune di Bruxelles, è patrocinata dal Museo Tridentino di Scienze Naturali, dalla Fondazione Galleria Civica di Trento, dal Wiels - Centre d´Art Contemporain di Bruxelles, dall’Institut Royal des Sciences naturelles de Belgique, ed è in collaborazione con l´Ufficio per i rapporti con la Unione Europea della provincia autonoma di Trento a Bruxelles. |
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FORMULA1; ALEMANNO: «A TAVOLO DIMOSTREREMO CHE ROMA NON DANNEGGIA |
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Monza Roma, 5 ottobre 2010 - «Sono ben felice di poter avviare un tavolo di confronto con il senatore Monti e con tutti coloro che temono che un Gran Premio speciale a Roma possa danneggiare Monza. Come ho più volte ricordato, la diversità fra i due eventi è tale che essi non solo non sono in concorrenza fra loro ma sono complementari. Al tavolo dimostreremo, numeri alla mano, che un Gran Premio a Roma non danneggia Monza anzi può contribuire a una sua maggiore promozione». Lo afferma il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno. |
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