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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Novembre 2010 |
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L´UE INTENDE RIVEDERE LE NORME SULLE SOSTANZE PERICOLOSE NELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE |
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Bruxelles, 30 novembre 2010 - La Commissione europea saluta il voto espresso il 24 novembre dal Parlamento europeo sulla revisione della normativa sull´uso delle sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il progetto di normativa, proposto dalla Commissione nel 2008, rafforzerà le norme esistenti snellendo le procedure relative a future restrizioni sull´uso di sostanze e rendendole coerenti con le altre norme in materia di sostanze chimiche1. Il voto di oggi conferma l´accordo raggiunto in prima lettura con il Consiglio sulla normativa riveduta. Il commissario responsabile dell´ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: "Utilizziamo sempre più prodotti elettrici ed elettronici e dobbiamo essere sicuri che abbiano il minor impatto possibile sull´ambiente e sulla salute umana, sia quando li utilizziamo che quando ce ne disfiamo. Il voto di oggi porterà ad una normativa più efficiente, vale a dire coerente con le altre parti della legislazione e più facile da attuare e fare applicare. Si otterranno miglioramenti ambientali dall´inserimento di nuove categorie di prodotti come dispositivi medici e strumenti di controllo. Nel medio e lungo termine questo eliminerà la presenza di sostanze vietate in questi prodotti e nei rifiuti derivati da essi." Da quando è entrata in vigore nel 2003, la direttiva sulla restrizione dell´uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche ("Direttiva Rohs") ha impedito che venissero abbandonate molte migliaia di tonnellate di sostanze vietate e potenzialmente rilasciate nell´ambiente. Ciò ha portato a importanti cambiamenti nella progettazione di prodotti elettrici ed elettronici nell´Unione europea e nel mondo, facilitando il recupero di molte sostanze rare e materiali utilizzati in elettronica. Questa normativa contribuisce a rendere l´Ue più efficiente nell´uso delle risorse, coerentemente con la Strategia Europa 2020. La direttiva Rohs ha inoltre servito da modello per normative simili adottate in almeno altre 15 giurisdizioni al di fuori dello Spazio economico europeo. La direttiva Rohs attualmente copre un ampio spettro di prodotti che utilizzano l´elettricità, tra cui i piccoli e grandi elettrodomestici, gli apparecchi di informatica e telecomunicazioni e prodotti di consumo come apparecchi radio, televisori, cineprese e impianti di alta fedeltà. La direttiva riveduta - La direttiva riveduta approvata oggi mira a migliorare l´attuazione e l´applicazione delle norme e introduce una maggiore coerenza con le altre norme dell´Ue, come Reach e il nuovo quadro legislativo per la commercializzazione dei prodotti. Fra gli elementi chiave rientrano i seguenti: l´estensione dell´ambito di applicazione a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche, inclusi i dispositivi medici e gli strumenti di monitoraggio e di controllo; •per dare ai produttori il tempo per adeguarsi, per un periodo transitorio di 8 anni non è necessario che le apparecchiature elettriche ed elettroniche che non rientravano nel campo di applicazione dell´attuale direttiva Rohs, ma che rientreranno nella direttiva riveduta, siano conformi ai requisiti; •viene introdotto un meccanismo più leggero ed efficace per rivedere o correggere l´elenco delle sostanze vietate, consentendo di prendere in considerazione ulteriori sostanze sulla base di prove scientifiche e di criteri specifici, in linea con Reach; le modifiche possono quindi essere introdotte attraverso la comitatologia; •le norme per consentire a talune sostanze delle deroghe al divieto sono ulteriormente snellite per offrire una certezza giuridica agli operatori economici e per garantire la coerenza con Reach; •vengono forniti chiarimenti in merito a importanti definizioni per garantire che la direttiva sia applicata in maniera armonizzata in tutta l´Ue; •attraverso l´allineamento con il pacchetto legislativo sulla commercializzazione dei prodotti sarà possibile ottenere una migliore applicazione della direttiva a livello nazionale. Prossime fasi Il testo votato oggi deve essere ora adottato formalmente dal Consiglio. La nuova direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell´Unione europea. Gli Stati membri disporranno quindi di 18 mesi per recepirla nell´ordinamento nazionale. Fino ad allora, continuerà ad applicarsi l´attuale direttiva Rohs (Direttiva 2002/95/Ce). La Commissione rivedrà le modifiche nell´ambito di applicazione tra la vecchia e la nuova direttiva che non sono ancora state sottoposte a valutazione di impatto non oltre tre anni dopo la sua entrata in vigore. Ulteriori informazioni La Commissione ha fatto quattro dichiarazioni sull´ambito di applicazione, la revisione, i nanomateriali e le tavole di concordanza. Per leggere queste e ulteriori informazioni, consultare il sito internet della Commissione europea sugli apparecchi elettrici ed elettronici: http://ec.Europa.eu/environment/waste/weee/index_en.htm |
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MATEMATICI FINANZIATI DALL´UE RISOLVONO IL ROMPICAPO DELLA PROGETTAZIONE DELLE RADIOFREQUENZE |
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Bruxelles, 30 novembre 2010 - Scienziati in Europa hanno riunito le proprie conoscenze e le proprie idee per sviluppare e impiegare algoritmi integrati di simulazione e prototipi di strumenti per superare le barriere nelle correnti di progettazione delle radiofrequenze, sia presenti che future. Il risultato fa parte del progetto Icestars ("Integrated circuit/Em simulation and design technologies for advanced radio systems-on-chip"), che è finanziato nell´ambito del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue con 2,8 Mio Eur. La progettazione di Rfic (circuiti integrati per radiofrequenze) attualmente si integra con moduli digitali e analogici sullo stesso chip, e questo pone grosse sfide agli odierni strumenti di simulazione. Spinte dalla richiesta del mercato di banda larga più alta e di aumentata capacità del prodotto finale, le progettazioni di radiofrequenze si stanno spostando verso gamme di frequenza più alte e una crescente complessità. I processi per sviluppare sia la progettazione e la produzione dei sistemi elettronici (Eda) che la progettazione assistita dal computer (Cad), indispensabili per progettare circuiti integrati per la progettazione di radiofrequenze, nonché la matematica su cui si basano, sono loro stessi complessi. Quindi, le soluzioni a questi problemi necessitano di nuovi approcci per la modellazione, nuove procedure per la soluzione matematica e le simulazioni numeriche con segnali analogici e digitali misti. Ed è qui che è entrato in gioco Icestars, un consorzio formato da cinque importanti istituti matematici europei, due aziende produttrici di semiconduttori e due fornitori di software. "Il progresso nella progettazione delle radiofrequenze nella banda delle frequenze super high e extremely high ha bisogno di architetture dei ricetrasmettitori e di strumenti Cad nuovi, poiché gli strumenti Eda attuali non stanno affrontando in modo funzionalmente adeguato le sfide di simulazione della progettazione di alte frequenze," ha detto Jan ter Maten di Nxp Semiconductors, un´azienda di semiconduttori olandese partner di Icestars. "Le aree di ricerca del progetto sono state l´efficace connessione tra il dominio della frequenza, dove viene solitamente progettata la parte di radiofrequenze dei sistemi di ricetrasmissione wireless, e il dominio del tempo, dove vengono sviluppati l´elaborazione del segnale digitale e la logica di controllo," ha spiegato, aggiungendo che "nell´analisi elettromagnetica (Em) e nell´analisi dei circuiti Em accoppiati noi ci occupiamo della "comunicazione" dello strato fisico (come la mappatura dei dispositivi) e di quello matematico". Il team ha utilizzato algoritmi modificati per affrontare questi problemi. Le equazioni matematiche, come le equazioni differenziali ordinarie (Ode), le equazioni differenziali algebriche (Dae) e le equazioni algebriche e differenziali alle derivate parziali (Pdae), sono la base delle analisi dei domini di tempo e frequenza. Tuttavia, i ricercatori le hanno modificate per includere funzionalità ampliate per sviluppare nuovi algoritmi volti a soddisfare le necessità di simulazione dei circuiti che operano con frequenze oltre 3 Gigahertz (Ghz). Ad esempio, quando si affronta la simulazione reciproca delle parti digitali e analogiche della radiofrequenza, le tecniche standard del dominio tempo da sole non sono assolutamente sufficienti. Pertanto, i partecipanti a Icestars hanno sviluppato e testato con successo un prototipo di analisi adattiva basata sulle wavelet, un algoritmo completamente nuovo per la simulazione dei circuiti. Nella simulazione circuito-involucro, le forme d´onda in ingresso sono rappresentate come vettori di radiofrequenze con involucri di modulazione. Integrando il sistema delle Dae nelle Dae alle derivate parziali, il progetto è riuscito a formulare uno schema matematico generale che può essere adattato a classi diverse di circuiti a radiofrequenze. Un´ottimale divisione dinamica del tempo consente una simulazione efficiente dei segnali modulati in frequenza o ampiezza. L´adattabilità, ovvero l´adattamento del simulatore dinamico alla frequenza di risposta, ad esempio, di amplificatori, filtri o mixer, in termini di parametri di rete o rumore dipendente dalla frequenza, rappresentava il nucleo della ricerca nel dominio della frequenza all´interno del progetto. I ricercatori hanno ottenuto stime ragionevoli sulle condizioni iniziali per l´analisi della distorsione di oscillatori liberi e, per la prima volta, in Icestars, un multi-dispositivo veramente generico, un cosiddetto algoritmo Vohb, è stato codificato e testato per circuiti più grandi rispetto ai semplici amplificatori a singolo transistor. Per dimostrare che queste e altre idee trovate dai ricercatori funzionano, i partner industriali e la Università dell´Alta Austria le hanno testate con successo. Per maggiori informazioni, visitare: Icestars: http://www.Icestars.eu Fp7 Ict: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/ |
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"ASPETTI DICHIARATIVI DELLA PROGRAMMAZIONE MULTICORE", |
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Austin, 30 novembre 2010 - Il 23 gennaio 2011 si terrà ad Austin, negli Stati Uniti, una conferenza sugli "aspetti dichiarativi della programmazione multicore". Molti produttori di microchip si stanno rivolgendo alla progettazione di processori multicore al fine di aumentare le prestazioni dei loro computer, aziende e processori mobili. Questa nuova tendenza potrebbe non avere buon esito nel lungo periodo se le applicazioni principali non possono essere messe in parallelo per sfruttare il vantaggio offerto da decine o persino da centinaia di collegamenti hardware. Le architetture multicore differiscono in modo significativo dai loro predecessori a memoria condivisa. Ad esempio, il rapporto della larghezza di banda tra comunicazione ed elaborazione sarà probabilmente più alto, con un influsso positivo sulle prestazioni. Più in generale, le architetture multicore introducono varie nuove dimensioni di variabilità, sia nelle garanzie di prestazione che nei contratti delle architetture, come il modello della memoria, che potrebbe non stabilizzarsi per molti cicli di vita del prodotto. Questo sarà il sesto di una serie di seminari che intendono esplorare nuove idee nella progettazione del linguaggio di programmazione dichiarativo, che semplificherà enormemente la programmazione delle architetture multicore, e più in generale delle architetture parallele ad alto grado di accoppiamento. Per ulteriori informazioni, visitare: http://damp2011.Cs.uchicago.edu/ |
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INVITO A MANIFESTARE INTERESSE PER IL KNOWLEDGE SUPPORT SYSTEM (SISTEMA DI SUPPORTO DELLE CONOSCENZE) ESPON 2013 |
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Bruxelles, 30 novembre 2010 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a manifestare interesse per il Knowledge Support System Espon 2013. Nell´ambito della Priorità 1 del programma 2013 della rete Espon (European Observation Network, Territorial Development and Cohesion) è stato istituito un sistema di supporto delle conoscenze (Kss, Knowledge Support System) per assicurare che i progetti di ricerca territoriale applicata abbiano una solida base scientifica e soddisfino un grado sufficiente di qualità scientifica. Questa iniziativa ha lo scopo di ampliare il gruppo di esperti esistente che sostiene la ricerca applicata di Espon, in particolare in temi quali: le dimensioni territoriali della strategia Ue2020; gli scenari territoriali per l´Europa; la governance territoriale; i potenziali territoriali legati all´economia «verde». La rete Espon (European Observation Network for Territorial Development and Cohesion) sostiene la politica di sviluppo con l´obiettivo di una coesione territoriale e uno sviluppo armonioso dell´Europa. La rete fornisce informazioni comparabili, prove, analisi e scenari sulle dinamiche territoriali e rivela il capitale e il potenziale territoriali per lo sviluppo di regioni e territori più ampi contribuendo così alla competitività, la cooperazione territoriale e uno sviluppo sostenibile ed equilibrato dell´Europa. Il programma Espon 2013 applicherà la ricerca sui potenziali e sulle sfide territoriali con particolare attenzione alle opportunità di successo per lo sviluppo di regioni e città. La ricerca applicata inter-tematica sarà una delle principali attività per integrare le esistenti analisi tematiche e aggiungere analisi future di nuovi temi. L´impatto delle politiche dell´Ue sarà un altro importante campo di analisi. A sostegno delle attività di ricerca applicata sarà istituito un Knowledge Support System per assicurare risultati di alta qualità. Per consultare il bando ufficiale sulla Gazzetta ufficiale dell´Unione europea: GU n. C 318 del 23 novembre 2010 |
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TLC: TONDO, FIBRA OTTICA IN TUTTO FVG ENTRO PRIMO SEMESTRE 2013 |
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Udine, 30 novembre 2010 - Entro la fine dell´attuale legislatura, e dunque entro il primo semestre del 2013, l´intero Friuli Venezia Giulia, con tutti i suoi 218 Comuni, le sue comunità locali, il suo sistema economico, avrà a disposizione una rete di telecomunicazione ad elevate prestazioni, in grado di trasmettere e ricevere dati ad alta velocità. E´ questo dunque l´"obiettivo di legislatura" confermato, ieri ad Udine, dal presidente della Regione, Renzo Tondo, e dagli assessori regionali Riccardo Riccardi ed Andrea Garlatti, che hanno illustrato a sindaci, amministratori locali ed operatori industriali (responsabili di distretti e consorzi) il quadro ed i prossimi passi 2011 e 2012 per il completamento del programma regionale "Ermes" per la posa della fibra ottica ed il conseguente superamento del cosiddetto "svantaggio digitale", cioè per superare quella condizione di disparità tra chi può fruire delle tecnologie digitali e chi invece non può accedervi, in quanto gli operatori privati di telecomunicazione non sono interessati a realizzare un´infrastruttura a banda larga in zone svantaggiate o a scarsa densità di utenti-clienti (industrie, attività commerciali, liberi professionisti, studenti, cittadini). Il progetto Ermes, avviato a fine 2005 e ritenuto strategico dalla stessa Giunta Tondo, comporta un impegno finanziario complessivo di 120 milioni di euro e nel biennio 2009-10 è stato oggetto "di operatività ed attenzioni costanti", hanno sottolineato Tondo e Riccardi, ricordando che nella passata legislatura sono stati impegnati e contrattualizzati 10 milioni di euro, mentre da maggio 2008 ad agosto 2010 questa cifra è lievitata a 60 milioni. Restano ancora da impegnare, da qui al 2012, 42 milioni di euro, raggiungendo in tal modo la cifra di 112 milioni (il 93 p.C.), di cui 72 di fonte regionale, 33 dallo Stato e 7 dalla Ue, accanto ad ulteriori 8 milioni per interventi residui da sviluppare. In totale, Ermes corrisponderà a ben 1.570 chilometri di fibra ottica "gettati" in Friuli Venezia Giulia, dei quali 650 già "posati", con cinque "nodi" principali, due in esecuzione (Amaro e Trieste) e tre in progetto (Udine, Palmanova e Pordenone). "Entro dicembre - ha quindi sottolineato Riccardi - riteniamo di poter ricevere dalla Commissione europea l´indispensabile autorizzazione per la cessione della fibra ottica agli operatori privati di Tlc": Ermes infatti è stato concepito prevedendo un´eccedenza di fibra rispetto alle esigenze della rete pubblica, in modo tale da poter offrire a tali operatori, come imposto da normative nazionali e comunitarie (ma non previsto dalla società Mercurio, costituita nel 2006, che aveva erroneamente ritenuto di poter affidare questo surplus tramite cessione diretta) la fibra ottica disponibile tramite gare ad evidenza pubblica e nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di Stato. Nel primo semestre 2011 sarà affidata ad Insiel ("stiamo lavorando secondo tempi e progetti", ha osservato l´amministratore delegato, Dino Cozzi) la cablatura ad altissima velocità, eguale o superiore a 50 Mb/secondo, dei circa 80 consorzi e distretti industriali presenti in regione, saranno avviate le gare per la cessione della fibra agli operatori privati e verrà dato inizio all´attivazione della rete pubblica per l´ambito dell´Alto Friuli e la rete urbana di Trieste. Nel 2012, infine, attivazione delle reti pubbliche degli ambiti Udinese, Bassa Friulana e Pordenonese, l´inizio delle connettività private e di quelle dei consorzi e distretti industriali (Ii semestre). "Non è mai stato perso tempo", ha poi ribadito Riccardi, segnalando invece come la società Mercurio, negli anni addietro, avesse "diffuso l´informazione che tutti i cittadini e le imprese in tempi brevi sarebbero stati connessi in banda larga, obiettivo rivelatosi irrealizzabile per motivi tecnici, per la vastità del territorio da coprire, per l´impossibilità di aggirare le norme nazionali e comunitarie". Di fatto, ha ancora evidenziato Riccardi, solo dal marzo 2009, con la creazione della nuova Insiel (che ha assorbito Mercurio) si è potuto operare con alacrità sul progetto Ermes, avendo finalmente chiaro il quadro legislativo che vieta alla Regione o ad una sua società partecipata di fornire direttamente o anche indirettamente la connettività ad utenti finali privati, siano essi cittadini o imprese. Ciò può essere fatto solo da operatori privati di Tlc e solo dopo autorizzazione dell´Unione Europea, che valuta se effettivamente si vada ad interessare una zona realmente a svantaggio digitale, cioè dove nessun operatore privato abbia manifestato la volontà di investire in infrastrutture a banda larga entro un tempo definito. |
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PIRELLI: PERFEZIONATA CESSIONE PIRELLI BROADBAND SOLUTIONS AD ADB |
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Milano, 30 novembre 2010 - In esecuzione degli accordi comunicati al mercato lo scorso 21 ottobre, ieri è stata perfezionata la cessione da parte di Pirelli al gruppo Advanced Digital Broadcast (Adb) dell’intero capitale di Pirelli Broadband Solutions Spa (Pbs). L’importo corrisposto da Adb si compone in circa 25,1 milioni di euro di cassa e in 400 mila azioni quotate Adb, pari a circa il 7,2% del capitale. Per tali azioni è stato assunto da parte di Pirelli & C. Un impegno di lock-up per i primi due mesi successivi al closing, nonché un accordo per un’opzione put per Pirelli e un’opzione call per Adb, esercitabili entro due anni. |
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LA BANDA LARGA VIA SATELLITE A DISPOSIZIONE DI AZIENDE E CONSUMATORI NELLE AREE RURALI DI TUTTA ITALIA |
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Londra, 30 novembre 2010 – Centinaia di migliaia di aziende e utenti privati residenti nelle aree rurali di tutta Italia avranno la possibilità di accedere per la prima volta alla banda larga grazie a un satellite del valore di diversi milioni di euro messo in orbita il 26 novembre. Con il lancio di questo satellite, Avanti Communications Group rende disponibile la tecnologia più all’avanguardia per ridurre il digital divide, offrendo l’opportunità di usufruire dei vantaggi della banda larga a costi contenuti. Hylas 1, il primo satellite di questo tipo a essere messo in orbita al di fuori degli Stati Uniti, verrà lanciato su un razzo della famiglia Ariane 5 da una base nella Guyana francese. L’italia è uno dei paesi su cui è focalizzato il progetto: il più potente dei fasci del satellite Hylas 1 sarà puntato sull’Italia per garantire ai clienti italiani le massime prestazioni. Secondo David Williams, Chief Executive di Avanti: “È un giorno storico per un gran numero di consumatori e aziende di tutta Europa, che finora erano frustrati dall’impossibilità di accedere in modo adeguato alla banda larga. Finalmente abbiamo l’opportunità di risolvere il digital divide”. Williams ha poi aggiunto: “Il lancio del nostro satellite significa che da oggi l’accesso alla banda larga anche nelle aree remote diventa una realtà concreta”. L’azienda, con sede a Londra, sta già lavorando allo sviluppo di un secondo satellite, denominato Hylas 2, che verrà lanciato nella primavera del 2012 per ampliare ulteriormente la copertura in Europa e introdurre il servizio in Medio Oriente e in alcune regioni dell’Africa. La capacità combinata dei due satelliti sarà di un milione di consumatori. Invece che direttamente ai consumatori, Avanti fornisce i propri servizi tramite compagnie di telecomunicazioni. Sono già state stabilite partnership con 60 compagnie in tutta Europa. “Per Avanti il lancio del primo satellite a banda larga in Europa è un grande traguardo”, ha commentato Williams. “Il vantaggio è duplice: fornire una soluzione per le comunità, le aziende e le istituzioni che necessitano di un’efficiente connessione a banda larga e garantire ai nostri investitori che abbiamo la capacità di rispondere a un’esigenza molto diffusa e finora insoddisfatta. Ma per noi questo è solo l’inizio, visto che stiamo già lavorando allo sviluppo di nuovi satelliti”. http://www.Avantiplc.com/partners/view-our-partners |
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MADE IN ITALY E WEB PER LA CONQUISTA DEL MERCATO GLOBALE SECONDO ENNIO LUCARELLI, VICEPRESIDENTE VICARIO DI CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI OLTRE 100.000 PROFESSIONISTI DELLA COMUNICAZIONE E DEL MARKETING SI STANNO SPOSTANDO VERSO LE ATTIVITÀ DIGITALI. PUBBLICITÀ ON-LINE: 10% DEL TOTALE CON QUASI 900 MILIONI DI EURO DI RACCOLTA; IN CRESCITA DEL 18% A GENNAIO-AGOSTO 2010 RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2009, CONTRO UN TASSO DI CRESCITA TOTALE DEL 4,8%. |
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Roma, 30 novembre 2010 – “La rivoluzione tecnologica che sta avvenendo nei servizi di comunicazione e marketing attraverso il ricorso intensivo all’Information Technology sta inducendo lo spostamento verso attività digitali e quindi verso l´aggiornamento professionale di oltre 100.000 professionisti impegnati a vario titolo nelle diverse aree: 54.000 nella pubblicità, 21.000 nelle ricerche di mercato, 9.000 nelle pubbliche relazioni, 19.000 nell’organizzazione di convegni e fiere”- E’ quanto affermato da Ennio Lucarelli vicepresidente vicario di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici intervenendo al convegno di Assocomunicazione su “Qualità governance e lavoro: il nuovo ruolo dell’associazione” tenutosi questa mattina a Milano. Secondo Lucarelli si tratta di figure professionali che se fino a ieri si confrontavano con manifesti, spot radio e televisivi, interviste di mercato, oggi lavorano sempre più con le tecnologie on line per individuare i nuovi trend dei gusti dei consumatori, studiandone i comportamenti in rete e analizzando i contenuti attraverso grandi basi dati, sempre più disponibili. L’obiettivo è comunicare con i potenziali clienti in maniera personalizzata e dialogante secondo le caratteristiche del Web 2.0. “L’uso spinto di Internet è il nuovo traguardo del settore della comunicazione e del marketing ed è fondamentale per l’export del made in Italy – ha concluso Ennio Lucarelli - Gli imprenditori italiani, infatti, che si sono dimostrati capacissimi a fare tendenza, anticipando i gusti dei consumatori in paesi culturalmente affini al nostro, oggi sono chiamati a giocare una sfida globale per conquistare mercati in crescita tumultuosa, ma più difficili da raggiungere e tutti da scoprire. Quelli delle economie emergenti: Cina, India, Brasile, Corea, che sull´on line stanno correndo. In Italia siamo agli inizi di questo fenomeno, ma con un trend in netta crescita. Basti pensare che la pubblicità su Internet da gennaio ad agosto 2010 è cresciuta del 18% sullo stesso periodo del 2009, contro un tasso di crescita totale della pubblicità del 4,8%. Oggi l’incidenza della pubblicità on-line sul totale complessivo della pubblicità, secondo le nostre stime, supera ormai il 10% con quasi 900 milioni di euro di raccolta”. |
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IL NUOVO AVERMEDIA HOME FREETM HD DUET PERMETTE LA VISUALIZZAZIONE DELLA TV SU IPAD E ALTRI DISPOSITIVI COLLEGATI IN RETE |
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Milano, 30 novembre 2010 – Avermedia Technologies, annuncia il rilascio di Avermedia Hd Home Freetm Hd Duet un nuovo prodotto che permette di condividere il segnale televisivo attraverso una rete Wireless. Avermedia Hd Home Freetm Hd Duet, permette lo streaming del segnale televisivo in qualsiasi locale della propria abitazione senza la necessità di avere un computer separato e collegato al segnale televisivo. Per configurare la “rete Tv” di casa è facile, basta collegare semplicemente l´antenna Tv digitale e il vostro router Ip (wireless) al dispositivo Avermedia Hd Home Freetm Hd Duet. In questo modo, il segnale televisivo viene condiviso su dispositivi quali, iPad così come notebook o pc con sistemi operativo Windows. Gli utenti iPad per collegarsi dovranno scaricare e installare l’applicazione Homefree dall’App Store di Apple mentre, chi ha un pc/laptop con sistema operativo Windows, con il software Avertv 6 Homefree, disponibile nella confezione, si collega automaticamente al segnale Tv. Attraverso questo software è possibile visualizzare i programmi televisivi, avere una guida elettronica degli stessi e registrare i programmi televisivi preferiti e avrete la possibilità di visualizzare i vostri programmi televisivi da qualunque punto della vostra casa senza avere un sintonizzatore Tv o antenna collegata al Pc. Con Avermedia Hd Home Freetm Hd Duet è possibile condividere un unico segnale Tv digitale a due Pc o laptop sfruttando il doppio sintonizzatore integrato. Il segnale televisivo viene trasmesso ad una risoluzione full broadcast fino a 1080i tramite la rete, che sia Wireless, via cavo o tramite home-plug. Avendo il doppio sintonizzatore Tv due utenti della stessa rete possono godere di diversi canali Tv in contemporanea! Inoltre, gli utenti con la rete Wi-fi possono guardare la Tv in modalità wireless su un portatile, essendo liberi dal fastidio di avere una antenna digitale da collegare, o un cavo Ethernet o la preoccupazione di non danneggiare il sintonizzatore Tv stick, mentre si spostano in giro per la casa. Avermedia Hd Home Freetm Hd Duet offre agli utenti la "libertà totale" mentre si guarda la Tv a casa! Per la visualizzazione su iPad gli utenti devono scaricare e installare l’applicazione Home Free Player. Questa ha una intuitiva interfaccia touch screen, che offre ainformazioni quali lista programmi, canali televisivi ed una compleguida elettronica dei programmi. L’utente, può semplicemente cambiare programma, toccando e trascinando il dito sullo schermo dell’iPad. Durante la visualizzazpossibile catturare degli screen shots del programma televisivo che si sta guardando e condividerli con gli amici o caricare le immagini sui siti di social network. “Avermedia ha percepito l´importanza di collegare sintonizzatori Tv alla rete per l´intrattenimento digitale a casa. Siamo felici di lanciare questo importante nuovo prodotto in combinazione con la soluzione di rete completa Tv iPad per fornire agli utenti una più ampia gamma di dispositivi di visualizzazione Tv” dice Dr. Allan Yang, Ceo di Avermedia. Il nuovo prodotto Avermedia Hd Home Freetm Hd Duet sara disponibile agli inizi del prossimo anno e avrà un prezzo utente finale ivato di €. 149,90. Il player Homefree per iPad sarà disponibile per gli utenti di Avermedia Home Freetm Hd Duet a metà dicembre dall’ App Store di Apple ad un prezzo di €. 3,99. |
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LA SCIENZIATA FINANZIATA DALL´UE ANNE L´HUILLER VINCE UN PRESTIGIOSO PREMIO |
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Bruxelles, 30 novembre 2010 - La professoressa Anne L´huillier dell´Università di Lund, in Svezia, ha vinto uno dei cinque premi "L´oréal-unesco For Women in Science" per il 2011. La L´huillier ha vinto il premio "per il suo impegno nello sviluppo della videocamera più veloce per registrare eventi in attosecondi (un miliardesimo di un miliardesimo di secondo)", si legge nella motivazione. Il lavoro della ricercatrice è stato finanziato dall´Ue attraverso il progetto Alma ("Attosecond control of light and matter"), che ha ricevuto una sovvenzione Advanced Grant del Consiglio europeo della ricerca (Cer) di 2,25 Mio Eur. Ogni anno, una giuria di 16 eminenti scienziati seleziona per i prestigiosi premi 5 scienziati donne di tutto il mondo. Le vincitrici, ognuna delle quali riceve 100.000 Usd (circa 76.000 Eur), vengono scelte sulla base del contributo apportato dalla loro ricerca, la portata del loro impegno e il loro impatto sulla società. I premi del 2011 sono andati a donne attive nel campo delle scienze fisiche. Il professor Ahmed Zewail del California Institute of Technology (Caltech) negli Stati Uniti, che ha vinto il Premio Nobel per la chimica nel 1999, è presidente della giuria dal 2007. "È un grande piacere per me presiedere questa giuria e promuovere questo programma, che ha una grandissima importanza a livello internazionale," ha commentato. "Gli scienziati donne di tutto il mondo che ricevono i premi L´oréal-unesco ci fanno sperare in un futuro migliore." La professoressa L´huillier è la scienziata premiata per l´Europa. Nata in Francia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze fisiche presso l´Université de Paris Vi. È stata quindi ricercatrice in Svezia e negli Stati Uniti, prima di ritornare in Francia nel 1986 dove le è stato assegnato un posto di ricercatrice presso la Commissione francese per l´energia atomica. Nel 1995 è tornata in Svezia, dove è docente di Fisica atomica presso l´Università di Lund dal 1997. Ha ricevuto innumerevoli premi ed è membro dell´American Physical Society e dell´Accademia delle scienze svedese. È stata tra i primi scienziati a ricevere un finanziamento Advanced Grant del Cer, nel 2008, per il suo lavoro sul controllo attosecondo di luce e materia. Gli impulsi di luce attosecondi vengono generati quando un fortissimo laser interagisce con un obiettivo gassoso. Questi brevi impulsi coerenti permettono agli scienziati di studiare processi elettronici nell´ordine di tempo a loro naturale. Il progetto Alma studia come processi elettronici elementari in atomi, molecole e sistemi più complessi possono essere controllati usando sequenze di impulsi attosecondi ben progettati. Le colleghe premiate della professoressa L´huillier vengono da tutto il mondo. La vincitrice per l´Africa e i Paesi Arabi è la professoressa Faiza Al-kharafi dell´Università del Kuwait. Il suo lavoro sulla corrosione è molto importante per il trattamento dell´acqua e dell´olio industriale. La professoressa Vivian Wing-wah Yam dell´Università di Hong Kong è la vincitrice per la regione Asia/pacifico. Il premio è un riconoscimento del suo lavoro sui materiali che emettono luce e su modi innovativi di catturare l´energia solare. Nelle Americhe, la professoressa Silvia Torres-peimbert dell´Università di Città del Messico si è aggiudicata il premio per l´America Latina, per il suo lavoro sulla composizione chimica delle nebulose, fondamentale per capire le origini dell´universo. Infine, la professoressa Jillian Banfield dell´Università della California a Berkley, negli Stati Uniti, è stata premiata per il Nord America per il suo lavoro sul comportamento dei batteri e materiali in condizioni estreme. Le cinque donne riceveranno i loro premi in occasione di una cerimonia presso la sede dell´Unesco a Parigi a marzo del 2011. Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio europeo della ricerca (Cer): http://erc.Europa.eu Premi "L´oréal-unesco For Women in Science": http://www.Loreal.com/_en/_ww/index.aspx?direct1=00008&direct2=00008/00001 Pagina del progetto Alma su Cordis - fare clic: qui Divisione di fisica atomica dell´Università di Lund: http://www.Atomic.physics.lu.se/ |
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´TEKNICAMENTE!´, LOMBARDIA: ISTRUZIONE TECNICA SIGNIFICA LAVORO |
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Milano, 30 novembre 2010 - Anni fa, e forse ancora oggi, molti genitori ritenevano che al termine della terza media i loro figli potessero scegliere il liceo classico se particolarmente bravi, lo scientifico se avevano ottenuto buoni risultati, gli istituti tecnici se il profitto non era stato brillante e gli istituti professionali se il profitto stesso veniva considerato sufficiente. Per superare questa mentalità e offrire ai giovani studenti opportunità formative in grado di incrociare le esigenze delle aziende che cercano figure professionali specifiche, Regione Lombardia, Confindustria Lombardia e Ufficio Scolastico regionale hanno presentato ´Teknicamente!´, il progetto di azioni di orientamento all´istruzione tecnica che, dati alla mano, costituisce lo strumento per avvicinare i giovani e le loro famiglie alle straordinarie potenzialità che un percorso di formazione tecnico-scientifico garantisce anche in termini di sbocchi occupazionali. I contenuti sono stati illustrati dall´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, dal presidente di Confindustria Lombardia Alberto Barcella, da Morena Modenini dell´Ufficio scolastico regionale della Lombardia e da Paolo Liguori del Consorzio ´Campus Multimedia In.formazione´. "Dobbiamo investire sull´abbattimento degli stereotipi delle famiglie - ha detto l´assessore Rossoni - in base ai quali gli istituti tecnico-professionali sono considerati poco importanti. Regione Lombardia è impegnata a dare ai ragazzi una preparazione adeguata per allineare domanda e offerta e ´Teknicamente´ è uno strumento vincente, su cui vogliamo continuare a scommettere". "Le nostre risorse - ha aggiunto l´assessore - nonostante il momento di crisi, sono destinate sistematicamente ai giovani e ai ricercatori, convinti come siamo che è il capitale umano, la persona, l´elemento di competitività per consentire alle nostre imprese di essere all´altezza delle sfide internazionali". La scelta della scuola superiore è un passaggio importante per la crescita e la realizzazione professionale dei giovani. I dati dicono che la disoccupazione giovanile oggi è particolarmente elevata ma, allo stesso tempo, le imprese non trovano le professionalità tecniche necessarie allo sviluppo delle loro attività. Soltanto in Lombardia mancano 27.500 tecnici. Per parlare ai ragazzi, il progetto ´Teknicamente´ ha scelto di utilizzare i loro canali di comunicazione: esiste già un "profilo" su Facebook, che conta oltre mille fans e fornisce informazioni su contenuti e modalità dell´iniziativa; saranno attivati un canale su Youtube e un blog dedicato al mondo dell´istruzione tecnica ´Small Factory: officina di talenti´; prosegue l´aggiornamento del sito ´Teknicamente´, che ha ricevuto oltre 33.000 visite dal febbraio 2010; è stato creato un gioco, ´Teknocity´, elaborato con il contributo del Politecnico di Milano, che consente ai partecipanti di entrare in undici quartieri, corrispondenti agli undici indirizzi dell´istruzione tecnica, aperto a tutti gli iscritti alle scuole medie abitanti in Lombardia. Chi completa tre giochi di ciascun quartiere potrà inviare via mail una cartolina con i dati del partecipante: ogni settimana saranno estratte 10 cartoline, per ciascuna delle quali sono in palio premi consistenti in buoni da 5 euro utilizzabili per scaricare musica, film, applicazioni web. L´estrazione finale tra tutte le cartoline pervenute assegnerà al vincitore un lettore mp3 da 16 Gb e, per altre 20 cartoline estratte, visite gratuite al Museo della Scienza e Tecnologia di Milano con un accompagnatore. Il concorso si chiude il 31 gennaio 2011. Accanto a queste azioni saranno organizzati per l´anno scolastico 2010/2011 eventi anche sul territorio, in tutte e dodici le province lombarde (cui si aggiunge la sede di Legnano/mi), a cura delle Associazioni degli Industriali della Lombardia: sono previsti, tra gli altri, laboratori interattivi di scienza dei materiali e di robotica e seminari di approfondimento sulla chimica a Bergamo, incontri di orientamento professionale e visite in azienda a Brescia, il salone dello studente a Cremona, stage per docenti e fabbriche aperte a Lecco, iniziative di sensibilizzazione per le ragazze di terza media (´Progetto Rosa´) a Varese. A Milano e Lodi in programma incontri di orientamento con ´Scienza e tecnologia si mettono ... In gioco´ e ´Un viaggio intorno al magico mondo della chimica´. In collaborazione con il Master di giornalismo Lab - Iulm, riconosciuto dall´Ordine Nazionale dei Giornalisti, saranno inoltre predisposte pubblicazioni di ´Teknicamente News´, con edizioni locali e una piccola redazione a disposizione delle Associazioni per animare i media presenti sul territorio con produzione di materiale video e testi. In collaborazione con ´Città dei mestieri´ sarà infine realizzata una pubblicazione sulle professioni dell´istruzione tecnica. |
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DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA: 1 MILIONE DI EURO PER FACILITARE LO STUDIO A RAGAZZI CON DISTURBI SPECIFICI DELL´APPRENDIMENTO |
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Bologna, 30 novembre 2010 - Facilitare lo studio a ragazze e ragazzi con disturbi specifici dell´apprendimento, come dislessia, disgrafia, discalculia. E´ questo l’obiettivo di un programma concordato e portato avanti da Regione e Ufficio scolastico regionale, per il quale la Regione ha stanziato 1 milione di euro: 570mila euro all’Ufficio scolastico regionale per l’acquisto di strumenti informatici da destinare a ragazzi e ragazze, 430mila euro alle Aziende Usl per iniziative di formazione e ricognizione dei bisogni. Positivi i risultati già raggiunti. Entro il 2010 saranno consegnate - per l’uso in classe e a casa - chiavette Usb a tutti i 1.306 alunni (dalla 1° media inferiore alla 2° superiore) che hanno fatto richiesta di software specifici; nei primi mesi del 2011 saranno anche consegnati personal computer a 667 alunni di 1° e 2° media inferiore. Il programma, approvato dalla giunta regionale, è seguito da due gruppi di lavoro istituiti dalla Direzione generale sanità e politiche sociali della Regione e dalla Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale che lavorano in sinergia per realizzare uno degli obiettivi previsto dal protocollo d’intenti siglato tra l’assessorato Politiche per la salute e Ufficio scolastico regionale (delibera di giunta 312/2009) mirato a favorire il successo scolastico degli alunni con disturbo specifico dell’apprendimento e l’integrazione degli alunni con certificazione di disabilità in base alla legge 104 del ’92. I due gruppi di lavoro hanno completato la ricognizione dei bisogni, raccolto le domande degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento che hanno bisogno di strumentazione informatica, selezionato le richieste secondo criteri condivisi tra l´assessorato e l´Ufficio scolastico regionale e predisposto l’iter per la consegna di Usb e Pc che permetteranno di soddisfare complessivamente circa 2000 domande pervenute all’Ufficio scolastico regionale dalle scuole pubbliche e private di tutta la regione. Questo innovativo modello di efficace collaborazione tra istituzioni sanitarie e scolastiche, sia a livello regionale che dei singoli territori provinciali, è stato presentato oggi durante un seminario a Handimatica. Nel corso dell’incontro si è dato atto che il programma dell’Emilia-romagna ben si iscrive in quanto previsto dalla legge 170 a favore delle persone con disturbi specifici dell’apprendimento, approvata dal Parlamento nell’ottobre scorso, che stanzia 1 milione per tutto il territorio nazionale da destinare a iniziative di formazione. I disturbi evolutivi specifici di apprendimento sono disturbi delle abilità scolastiche; riguardano difficoltà nella lettura (dislessia), della scrittura (disgrafia) e del calcolo (discalculia) in presenza di una intelligenza nella norma, quando non superiore alla norma. Si stima che una persona su 25 abbia una qualche forma di questo disturbo. Se non associata ad altri disturbi, non richiede certificazione di disabilità e quindi non richiede la programmazione di un insegnante di sostegno nelle attività scolastiche. Richiede invece una diversa strutturazione della didattica e attenzione degli insegnanti della classe. In sintesi, queste le misure: dispensare i ragazzi con disturbi specifici di apprendimento dalla lettura ad alta voce, dalla scrittura sotto dettatura, dalla lingua straniera scritta; programmare tempi più lunghi per le prove scritte; dare la possibilità di utilizzare, in classe ma anche a casa, calcolatrice, registratore e computer con programmi di video scrittura, correttore ortografico, sintesi vocale. |
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BASILICATA: FORMAZIONE, UN “REPERTORIO” DELLE FIGURE PROFESSIONALI “INTERVENTI FORMATIVI CALIBRATI SUL MERCATO DEL LAVORO, TENENDO CONTO DELLE COMPETENZE ACQUISITE DAI SINGOLI”. |
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Potenza, 30 novembre 2010 – Una formazione sempre più rispondente alle richieste del mercato del lavoro. Non è utile formare figure professionali non conformi alle esigenze delle imprese. Serve, invece, capire quali sono le reali necessità del territorio, utilizzando al meglio le capacità e le conoscenze dei singoli. Il “documento metodologico per la realizzazione del sistema regionale degli standard finalizzati al riconoscimento delle competenze”, presentato il 26 novembre dall’assessore alla Formazione, Lavoro e Cultura, Rosa Mastrosimone, ai sindacati, alle organizzazioni datoriali e di categoria punta a creare una cornice alle attività formative attraverso un “repertorio” delle figure professionali. Un sistema che permetta al singolo cittadino di capitalizzare le diverse occasioni di apprendimento che si presentano durante la vita e di spendere le esperienze acquisite per conseguire certificazioni che attestino in maniera certa il possesso delle competenze, migliorandole se necessario con percorsi finalizzati. “Calibrare gli interventi formativi sul mondo del lavoro – ha commentato il 26 novembre l’assessore Rosa Mastrosimone – è essenziale per non disperdere risorse economiche e professionali. Con l’Osservatorio del mercato del lavoro abbiamo già a disposizione un sistema di rilevazione dei dati senza precedenti in Italia che ci consente di avere il “polso” della situazione. Il documento per il sistema degli standard che abbiamo voluto condividere con le organizzazioni sociali ed economiche, da cui attendiamo le valutazioni e gli opportuni suggerimenti, è uno strumento in più per fotografare il mondo del lavoro e costruire una filiera che parta dall’istruzione, passi attraverso la formazione per arrivare al lavoro”. Il meccanismo degli standard, soprattutto, risponde alla necessità di definire i profili professionali: delimita cioè quali sono le competenze minime per poter acquisire una specifica qualifica. La formazione, così, ha il duplice scopo di assecondare le esigenze del tessuto produttivo e di incoraggiare i bisogni di crescita lavorativa del singolo. “Nell’individuare questo percorso – ha concluso l’assessore Mastrosimone – la Regione ha fatto tesoro di quanto si sta già realizzando in Italia e in Europa ed è impegnata ad attivare relazioni che permettano di realizzare in maniera efficiente e rapida le riforme necessarie”. |
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REGIONE INCONTRA DIRIGENTI SCOLASTICI CALABRESI PER “LIBRO VERDE SULLA SCUOLA” |
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Catanzaro, 30 novembre 2010 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri sottolinea che “proprio in questo momento di alte tensioni sociali che riguardano l’istruzione e l’Università in tutto il Paese, con l’avvio delle discussioni sul Libro Verde sulla Scuola, il Presidente Scopelliti intende porre al centro del dibattito politico e culturale questo tema centrale dello sviluppo". Così Caligiuri ha commentato i prossimi incontri, che sono stati organizzati in ciascuna delle cinque province calabresi, per coinvolgere i Dirigenti Scolastici della regione nella stesura finale del “Libro Verde sulla Scuola in Calabria”. “Sarà un’occasione – ha detto Caligiuri - per una maggiore diffusione del progetto e per approfondire lo scambio di idee sul documento. Sono stati invitati a partecipare i Presidenti e gli assessori alla Pubblica Istruzione delle cinque Amministrazioni Provinciali, i Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali ed i 519 Dirigenti scolastici calabresi. Nell’ottica di creare sinergia tra l’Ufficio Scolastico Regionale, i beni culturali calabresi e le attività promosse dalla Regione, le riunioni sono state indette in luoghi simbolo e dal grande valore storico e culturale per la nostra regione. Si tratta di edifici che sono stati oggetto di interventi regionali di valorizzazione e di recupero e che, con questi incontri, l’Assessorato alla Cultura intende ulteriormente contribuire a promuovere. Il primo incontro si terrà domani, martedì trenta novembre, con i dirigenti della Provincia di Cosenza, nei locali del Museo della Memoria di “Ferramenti” di Tarsia; il secondo si svolgerà, mercoledì uno dicembre, con i dirigenti della Provincia di Reggio Calabria, a Scilla, nella sala convegni del Castello Ruffo; il terzo, giovedì due dicembre, con i dirigenti della Provincia di Crotone nel Castello di Santa Severina. Nel corso degli ultimi due incontri, programmati per giovedì sedici dicembre e martedì ventuno dicembre, l’Assessore Caligiuri incontrerà i dirigenti scolastici della Provincia di Catanzaro, a Roccelletta di Borgia, nel Parco Archeologico di Scolacium, e i dirigenti della Provincia di Vibo Valentia, nel Palazzo “Gagliardi” della stessa città. La prima versione del documento è stata presentata in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico, inaugurato dal Presidente Scopelliti, a Rosarno, ed è subito stata pubblicata sul sito della Regione per la libera consultazione. Oltre al mondo della scuola, sono stati coinvolti i Sindaci e l’Associazione dei Comuni Italiani, l’Unione delle Province, le Università calabresi, Confindustria, i sindacati della Scuola e i club services che stanno promuovendo incontri locali per discutere il documento. Inoltre, sono state attivate anche le consulte provinciali degli studenti che faranno discutere il documento in tutte le assemblee di istituto delle scuole superiori della regione”. Il termine della prima fase di concertazione è stato fissato per il prossimo trentuno dicembre ed è prevista la modalità di invio telematico degli eventuali apporti all’indirizzo libroverdescuola@gmail.Com .indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo Tutti i suggerimenti ricevuti saranno valutati nell’ottica di migliorare le linee guida tracciate nella prima versione e per giungere alla stesura di un documento partecipato al fine di realizzare una scuola di qualità. |
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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: SCUOLE PER LA RINASCITA DI HAITI |
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Aosta, 30 novembre 2010 - La Presidenza della Giunta Valdostana comunica che tra i progetti valutati positivamente dal Comitato per la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale, nell’ambito delle attività della legge regionale 6 del 2007 Nuove disposizioni in materia di interventi regionali di cooperazione allo sviluppo e di solidarietà internazionale, che saranno approvati definitivamente dalla Giunta regionale dopo l’approvazione da parte del Consiglio del bilancio regionale 2011/2013, è compresa anche l’iniziativa Scuole per la rinascita di Haiti. L’iniziativa ha una particolare rilevanza non solo perché riguarda la drammatica situazione in atto ad Haiti dopo il terremoto del gennaio 2010, ma anche perché è stata predisposta grazie alla costituzione di una rete di associazioni valdostane che coopereranno altresì alla sua realizzazione. Il progetto sarà sviluppato in collaborazione con Progettomondo Mlal, l’organizzazione non governativa attiva ad Haiti da più di un decennio e che, all’indomani del terremoto del gennaio 2010, ha lanciato un’iniziativa a sostegno della ricostruzione dell’area di Léogane, municipio a circa 35 chilometri dalla capitale Port au Prince, ma molto più vicina all’epicentro del terremoto. A Léogane il terremoto ha provocato 30 mila vittime e distrutto quasi il 90 degli edifici, oltre alle principali fonti primarie di reddito della popolazione. Sono previste due linee di intervento ad Haiti. La prima consiste nella costruzione nella zona rurale di Léogane di una scuola comunitaria, con spazi da adibire a mensa/cucina e sale per le attività extrascolastiche. Sono previste inoltre azioni di formazione al sostegno psicologico degli alunni sopravissuti al terremoto e di aggiornamento didattico per gli operatori scolastici e gli animatori comunitari. La seconda linea di intervento riguarda invece la produzione agricola, su due diversi livelli: da un lato, la riabilitazione dei centri di servizi agricoli comunitari per consentire il riavvio dei servizi offerti ai piccoli produttori locali per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli e, dall’altro lato, il supporto e l’accompagnamento tecnico per la ripresa delle attività agricole familiari e comunitarie, al fine di contribuire alla sicurezza alimentare delle famiglie e della scuola comunitaria. Infine, il progetto prevede una terza linea di intervento, dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione della comunità valdostana. Il costo totale del progetto, di durata triennale 2011/2013, è di 306 mila 400 euro, di cui 150mila euro saranno finanziati sulla legge regionale n. 6/2007 con una partecipazione della Chambre Valdôtaine, mentre le risorse restanti sono assicurate dalla rete dei promotori valdostani dell’iniziativa e da Progettomondo Mlal. Relativamente alle iniziative di informazione e sensibilizzazione della comunità valdostana, la “rete” delle associazioni valdostane che hanno promosso il progetto organizzerà per sabato 11 dicembre, a Pont-saint-martin, una prima serata di presentazione del progetto. «E’ un progetto importante – spiega il Presidente della Regione Augusto Rollandin - che interviene in una situazione drammatica, che, a più dieci mesi dal terribile terremoto che ha colpito Haiti, deve ora confrontarsi anche con la diffusione del colera. E’ con grande soddisfazione quindi che il Comitato regionale per la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale e la Presidenza della Regione hanno accolto questo progetto presentato in modo unitario da diverse associazioni valdostane attive nella cooperazione allo sviluppo. Ci auguriamo che tutta la comunità valdostana dimostri una volta di più la grande solidarietà di cui è capace. Ogni donazione, per quanto piccola, può contribuire grandemente alla concretizzazione del progetto». «Tra l’altro – aggiunge Rollandin - , a seguito di una richiesta pervenuta nei giorni scorsi dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Direzione regionale della Protezione Civile e l’Usl della Valle d’Aosta hanno messo a disposizione farmaci e kit sanitari specifici per il trattamento del colera, che saranno inviati ad Haiti nell’ambito di una iniziativa di assistenza umanitaria promossa dalla Commissione Europea». La Presidenza della Regione informa che per informazioni in merito al progetto Scuole per la rinascita di Haiti è possibile contattare il Consorzio Trait d’Union (Via Monte Pasubio, 24, teefono. 0165 239656). Inoltre, è tuttora aperto il conto corrente bancario attivato dalla Regione a favore della popolazione di Haiti: i versamenti fatti saranno indirizzati al sostegno del progetto. Coordinate del conto: Intestato a “R.a.v.a. – Pro-haiti” presso Unicredit Banca S.p.a. Codice Iban It 23 A 02008 01210 000 10080561 |
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IL PRIMIERO FESTEGGIA LA NUOVA SCUOLA IN LEGNO FIRMATA ITEA |
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Trento, 30 novembre 2010 - Con 150 alunni provenienti dalle sei frazioni di Canal San Bovo, il centro scolastico accoglie su una superficie di 2.500 mq 4 istituti scolastici, un centro sportivo con cortile esterno per attività sportive e un’ampia area parcheggi. Un unico grande complesso edilizio realizzato in legno e a risparmio energetico. L’inaugurazione sarà l’occasione anche per svelare per la prima volta al pubblico la nuova opera d’arte “Futura”, posta all’ingresso della scuola a simbolo, tramite una sequenza verticale di 7 pietre in granito e porfido autoctoni, della coesione dei paesi della Valle del Vanoi. Interamente costruita in legno di abete e provvista di pannelli solari fotovoltaici, la scuola di Canal San Bovo risponde pienamente ai parametri dettati dalla sostenibilità ambientale e dal risparmio energetico. L´asilo nido e le scuole materna, elementare e media sono aperti dal 9 settembre scorso e trovano tutti sede nel centro scolastico unificato “Valle del Vanoi”, completo di palestra e campo sportivo, 26 garage interrati e 10 posti auto esterni. Il complesso edilizio, situato in località Lausen a 1 km da Canal San Bovo, è stato fortemente voluto dalla precedente amministrazione comunale e, in particolare, dal sindaco Luigi Zortea, scomparso in un volo aereo il 1° giugno 2009. “L’esigenza di un centro scolastico unificato nel comune di Canal San Bovo – ha esordito l’assessore all´Istruzione e sport Marta Dalmaso – era conosciuta da tempo dalla Provincia autonoma di Trento. La compresenza nel complesso edilizio di quattro istituti scolastici, dal nido alle scuole medie, permetterà ai bambini e ai ragazzi di seguire un percorso di continuità e sono convinta che questa sia una grande risorsa sia sul piano umano che culturale”. Il benvenuto della comunità è arrivato dal sindaco, Mariuccia Cemin: “Il polo scolastico Lausen sarà il punto di incontro di tutte le frazioni della Valle del Vanoi. Un’occasione per i bambini di percorrere un cammino educativo in comune e di stringere amicizia fin da piccoli. E’ doveroso, inoltre, ringraziare l’amministrazione precedente, l’ex assessore Andreina Stefani e, in particolare, ricordare la memoria dello scomparso sindaco Luigi Zortea, qui rappresentato dalla moglie Giuliana Dellantonia”. E’ seguita la benedizione del parroco del paese don Costantino che ha chiesto alla comunità tutta di rispettare i valori del Vangelo: “tutti gli uomini sono uguali e non vi è un bambino più favorito dell’altro, siamo tutti uguali perché figli di un unico Dio”. Don Costantino ha anche ricordato un altro fondamentale valore morale: l’attenzione agli ultimi e ai più bisognosi, e ha concluso con l’augurio al corpo docente di impegnarsi a promuovere il bene comune e il progresso etico e culturale della gioventù del Primiero”. La presidente Itea S.p.a. Aida Ruffini, affiancata dal Vicepresidente Paolo Toniolli e dai tecnici della società, ha informato i presenti sulle caratteristiche di quest’opera edilizia, che manifesta la propria specificità attraverso l’impiego di elementi costruttivi improntati alla sostenibilità e al risparmio energetico, quali il legno e i a pannelli solari fotovoltaici. “Voglio rimarcare, inoltre, un aspetto in particolare e cioè quello relativo ai tempi di realizzazione. In soli 5 anni, dall’idea si è giunti in breve tempo al progetto e, infine, alla realizzazione definitiva. Si tratta di un risparmio considerevole sia in termini di risorse umane sia finanziarie, che ha permesso ad Itea S.p.a. Di rispettare gli impegni di spesa e le scadenze di fine lavori pattuite con l’amministrazione comunale”. L’inaugurazione è stata anche l’occasione per svelare per la prima volta alla comunità l’opera d’arte posta all’ingresso del centro scolastico. L’assessore comunale all’Istruzione Daniela Sperandio ha spiegato che il bando di gara per l’aggiudicazione dell’opera aveva come temi centrali la valorizzazione del contesto ambientale e paesaggistico e l’unione ideale delle 6 frazioni della Valle del Vanoi nel polo Lausen. Ha dato, dunque, la parola all’autore dell’opera Giuliano Orsingher: “il bando sottolineava il legame con la geografia di un territorio e il mio lavoro si è incentrato a dare valore alla forza dei materiali, che deriva dalla natura stessa. L’arte può rafforzare il legame tra uomo e ambiente e l’obiettivo ultimo deve essere quello di restituire alla comunità un sentimento forte legato alla natura”. I materiali impiegati sono stati il granito della Cima d’Asta e il porfido del Lagorai: “è fra i compiti di un’amministrazione comunale incentivare l’uso di materiali locali, una qualità che avrà senza alcun dubbio una ricaduta anche da un punto di vista culturale”. Scheda Tecnica polo scolastico Lausen; Piano Interrato 26 posti macchina, locali deposito e centrale termica. Piano Terra micronido; scuola materna, mensa con cucina e dispensa, biblioteca, auditorio, sala insegnati, uffici e servizi. Primo Piano -a ovest la scuola media con 3 aule normali e 2 aule speciali, servizi; in zona centrale depositi per i bidelli e aula insegnanti, servizi; -a est la scuola elementare con 5 aule normali, 4 aule interciclo e servizi. Agli estremi dell’edificio scolastico sono state realizzate le scale di sicurezza. Esterni 10 posti auto e piazzola per bus; centro sportivo con palestra e campo polivalente. |
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A BARI IL FESTIVAL DELL´INNOVAZIONE |
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Bari, 30 novembre 2010 - Presentata in conferenza stampa il 25 novembre (presso la Presidenza della regione Puglia) la seconda edizione del Festival dell’Innovazione che si svolgerà a Bari presso la Fiera del levante dall’1 al 3 dicembre. Oltre 100 gli stand per questa manifestazione multi regionale promossa dalla Regione Puglia, dall’Arti, dalle cinque università pugliesi, dal Cnr, dall’Enea con la collaborazione della Fiera del Levante. Finanziata dal programma operativo Fesr 2007-2013 per 500mila euro nell’ambito delle attività del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca - Ilo2”, la manifestazione si snoderà attraverso quattro macro aree tematiche: Innovention (Innovation+invention), che racchiude i temi dedicati alla meccatronica, all’aeronautica, all’Ict e ai nuovi materiali; Land, dedicata alle biotecnologie, alle scienze della vita, all’agroindustria, all’energia e all’ambiente, Imagination, in cui trovano spazio le innovazioni legate all’industria della creatività, al turismo, ai beni culturali, alla formazione, alla comunicazione, alla pubblica amministrazione e Innovabilia, dedicata alle innovazioni per la qualità della vita, in continuità con “Innovabilia – Festival delle innovazioni per le diverse abilità” che si è svolto nel dicembre 2009 a Foggia. Ad illustrare il Festival dell’Innovazione 2010 i tre assessori regionali Loredana Capone, Nicola Fratoianni ed Elena Gentile (l’assessore Alba Sasso era impegnata nella manifestazione a favore dell’università e della ricerca) e i due presidenti, dell’Arti Giuliana Trisorio Liuzzi (“l’innovazione è la chiave per sconfiggere la crisi”) e della Fiera del levante Domenico Lacirignola (“oggi dobbiamo fare i conti, non più con l’elemento della ricchezza bensì con quello della scarsità che caratterizza il nostro mondo”). “Un lavoro straordinario realizzato con strumenti finanziari insufficienti e per questo ci impegneremo nelle pieghe del prossimo bilancio a trovare ulteriori risorse” per l’assessore alle politiche giovanili Nicola Fratoianni che ha anche parlato del Festival come di “una grande occasione per discutere e per rappresentare una rete di interventi che altrimenti non avrebbero alcuna relazione tra di loro. Il fattore competitività e innovazione quale fattore di crescita strategica per la regione Puglia – ha continuato ancora Fratoianni - è l’elemento chiave delle politiche di sviluppo della giunta regionale che attraversa trasversalmente i diversi settori, dalle tecnologie alle imprese, dai diversamente abili alle politiche giovanili e alla creatività”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Loredana Capone che, individuando proprio nell’innovazione il fattore sul quale misurare la competitività del territorio pugliese anziché l’abbassamento del costo del lavoro, dimostra, con cifre alla mano, come la giunta Vendola abbia implementato negli ultimi cinque anni i finanziamenti proprio per lo sviluppo dell’innovazione. “Tra il 2000 e il 2005 (giunta Fitto) – ha detto la Capone – i finanziamenti per l’innovazione sono stati di 85 milioni. Tra il 2005 e il 2010 (giunta Vendola) i finanziamenti sono stati di un miliardo e 778 milioni di euro. Finanziamenti spostati dunque dall’edilizia e dal capannone all’innovazione e alla ricerca”. Un cambio di tendenza per l’assessore Capone “che potrete toccare con mano proprio nei tre giorni del Festival dell’Innovazione”. L’assessore al Welfare Elena Gentile invece ha voluto sottolineare ancora una volta come il “welfare pugliese sia diventato un welfare moderno ed efficace e non più assistenzialista e compassionevole”. La Gentile poi ha ricordato il festival che si è svolto lo scorso anno a Foggia dove “abbiamo sperimentato l’idea di una relazione tra il mondo del volontariato e quelle delle piccole e medie imprese per migliorare la qualità della vita di tutti” e ha voluto ricordare, in particolare, le tecnologie messe a punto per gli ipovedenti”. Tutti gli assessori sono stati concordi infine nel definire la Puglia “una regione che guarda sempre al futuro in un paese invece fermo e che, anzi, rischia di precipitare nel medioevo”. Ma Innovazione vuol dire anche interazione e quindi per consentire la partecipazione attiva della innovation community il Festival, oltre ad avere un sito dedicato (www.Festivalinnovazione.puglia.it) che si incrementa costantemente con news ed eventi, è presente anche sul social network Facebook. La manifestazione ospiterà, inoltre, in alcune sale del padiglione 10, la terza edizione del Public Camp, il programma scientifico sugli influencer organizzato dalla Regione Puglia e dedicato, quest’anno, alle “immaginificazioni sul futuro anteriore”. |
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EVENTO CONGIUNTO SUL TELERILEVAMENTO URBANO |
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Monaco di Baviera, 29 novembre 2010 - Dall´11 al 13 aprile 2011 si terrà a Monaco di Baviera (Germania) una conferenza intitolata "Joint urban remote sensing event - Jurse 2001". Una quantità in continuo aumento di dati sensoriali offre l´opportunità di affrontare nuove questioni e risolvere i problemi esistenti in modo più efficace nel campo del telerilevamento urbano. Per sfruttare in pieno il potenziale offerto da queste fonti di dati di varia natura è necessario esaminare diverse tematiche, ad esempio come selezionare i dati migliori per diverse applicazioni e come applicare e sfruttare gli algoritmi e le procedure sviluppate per l´elaborazione dei dati a sensore singolo. Un´altra importante questione riguarda come mettere insieme le informazioni derivate da diversi sensori, per esempio a quale livello i dati elaborati singolarmente dovrebbero essere fusi. Il telerilevamento urbano comprende un´ampia gamma di argomenti di ricerca e discipline e si sta rivelando un campo realmente interdisciplinare. Il programma di questo evento prevede varie sessioni speciali con presentazioni orali e di poster. Gli argomenti affrontati riguarderanno tra l´altro: - nuovi dati e sensori per il telerilevamento nelle zone urbane; rilevamento e caratterizzazione della struttura nelle zone urbane; - algoritmi e tecniche per l´interpretazione dei dati telerilevati nelle zone urbane; - algoritmi e tecniche per applicazioni nell´area urbana; - climatologia, geologia e georischi urbani; - applicazioni per le scienze sociali; - applicazioni per la pianificazione e la salvaguardia urbane; - sviluppo e tendenze di crescita urbane; - ecologia urbana e periurbana. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Pf.bv.tum.de/jurse2011/ |
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TEREX 2010: IL GRUPPO FS TRA I PARTECIPANTI ALL’ESERCITAZIONE INTERNAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE IN GARFAGNANA LA SIMULAZIONE NELLA GALLERIA “UGLIANCALDO” SULLA LINEA LUCCA - AULLA |
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Firenze, 30 novembre 2010 - Si è svolta questa notte, nell’ambito di “Terex 2010”, un’esercitazione internazionale di protezione civile, nella galleria “Ugliancaldo” – lunga 4 chilometri - a circa 400 metri dalla stazione ferroviaria di Equi Terme (Ms), sulla linea Lucca – Aulla. L’esercitazione di soccorso e protezione civile ha visto coinvolte le strutture di emergenza e di primo intervento del Gruppo Fs, della Protezione Civile nazionale e la particolare collaborazione della Protezione Civile delle Province di Firenze, Massa Carrara ed Arezzo. E´ stato simulato lo svio di un convoglio, causato da una scossa di terremoto di elevata intensità nell’area appenninica della Toscana Settentrionale. Alla notizia del blocco del treno in galleria il personale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) ha avvisato tempestivamente il supervisore della circolazione ferroviaria di Pisa ed i mezzi di emergenza. Sono state quindi attivate tutte le procedure d´emergenza per l´assistenza ai feriti ed ai circa 70 viaggiatori a bordo del treno fermo all’interno della galleria “Ugliancaldo”. La simulazione è stata preceduta, come previsto dai Protocolli di Intesa firmati con la Regione Toscana e la Provincia di Firenze, da un’informazione sulle norme di accesso e intervento nelle aree ferroviarie tenuta dal personale del Gruppo Fs al personale che ha preso parte alla simulazione. La partecipazione del Gruppo Fs all’esercitazione rientra tra le iniziative previste per aumentare gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro e la tutela delle persone, delle cose e dell´ambiente. Inoltre, è stato testato il processo di attivazione e la corretta applicazione delle procedure di emergenza da parte del Gruppo Fs, la messa in sicurezza dell´area e il soccorso dei passeggeri. Particolare attenzione è stata posta alla verifica dell´efficacia e della rapidità di attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze, nonché alla capacità di gestione dell´operazione nei minuti che precedono l´eventuale intervento dei soccorsi pubblici. L´esercitazione non ha avuto ripercussioni sulla circolazione dei treni. |
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PUGLIA: AMBIENTE, ACCORDO DI PROGRAMMA |
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Bari, 30 novembre 2010 - E’ stato sottoscritto il 25 novembre a Roma dal Presidente della Regione Nichi Vendola e dal Ministro Stefania Prestigiacomo l’Accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Puglia, per finanziare un piano straordinario da 210 milioni di euro, diretto a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico e idraulico. Lo annuncia l’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati. Gli interventi saranno finanziati con risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente per 110 milioni di euro e dalla Regione per altri 100 milioni a valere sui fondi Fas 2007-2013, destinati proprio ad interventi di risanamento ambientale. Le azioni previste riguarderanno principalmente le zone della Puglia interessate da dissesto idrogeologico o da esondazioni ed avranno la finalità di mettere in sicurezza il territorio, attivando politiche di difesa del suolo mediante la prevenzione e la mitigazione del rischio. Gli interventi interesseranno 62 comuni pugliesi, per più di 90 opere, oltre a quelle che interessano i due più importanti fiumi della regione, ovvero l’Ofanto e il Fortore, concentrati in prevalenza nella provincia di Foggia, sui quali saranno eseguiti interventi strutturali. In particolare, i lavori avranno l’obiettivo di consolidare i versanti in frana e di ridurre le esondazioni nelle aree ad alta pericolosità idraulica, con l’obiettivo primario di salvaguardare l’incolumità dei cittadini. “L’accordo sottoscritto – ha dichiarato l’assessore Amati - è il risultato di un lavoro svolto in sintonia tra la Regione Puglia e il Ministero e sblocca risorse che da diversi anni giacevano inutilizzate. Con questo programma cominciamo ad affrontare in materia organica numerosissime problematiche legate al rischio idrogeologico in tutta le Regione, che è il grido di dolore e quindi la priorità delle priorità delle moderne amministrazioni pubblichi. Quest’accordo è la faccia che meno appare della medaglia della vita, perché la mancata consapevolezza sui rischi ci fa apparire sempre quella delle disgrazie. “ L’accordo che il Presidente Vendola ha perseguito e sottoscritto, con la collaborazione eccezionale del Ministro Prestigiacomo,-continua Amati- è la risposta della politica alle lacrime di coccodrillo che si versano quando i tg ci portano in casa la notizia della morte del Cittadino avvenuta per la reazione della natura, violata dall’indifferenza umana a preservare la cosa più importante che abbiamo: la terra. Approfitto dell’occasione per ringraziare attraverso il suo Presidente Gino Perrone l’Anci Puglia che ha costantemente monitorato e fornito indicazioni e consenso sul piano degli interventi.” |
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PUGLIA: CONVEGNO SU CORPI IDRICI |
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Bari, 30 novembre 2010 - “Dal monitoraggio eseguito dall’Arpa e dalla Regione Puglia emerge che molto è stato fatto nell’attività di custodia della terra; sono soddisfatto perché i dati emersi ci fanno dedurre che in Puglia esiste una condizione che gode di ampi spazi di miglioramento”: lo ha detto ieri mattina l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati nel corso del workshop sul “Monitoraggio Regionale dei Corpi Idrici”, che si è svolto a Bari e durante il quale sono stati analizzati i risultati dei monitoraggi degli ultimi anni anche alla luce dei più recenti decreti ministeriali. Hanno partecipato Giorgio Assennato, direttore generale dell’Arpa Puglia, Maria Antonietta Iannarelli, dirigente del Servizio Tutela Acque – Regione Puglia, Giuseppe Passarella, ricercatore C.n.r.-irsa, Massimo Blonda, direttore scientifico Arpa Puglia, Amedeo Antonucci, comandante Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, Marianna Pedalino, dirigente Programmazione e Regolamentazione, Servizio Tutela delle Acque, Regione Puglia, Nicola Ungaro, dirigente Ambientale Arpa Puglia. Ha concluso i lavori Antonello Antonicelli, direttore Area Politiche per l’Ambiente, Regione Puglia. Il monitoraggio sui corpi idrici superficiali è stato eseguito durante gli anni 2008 e 2009 dall’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell’ambiente (Arpa Puglia), secondo quanto stabilito dall’Accordo di programma sottoscritto nel 2008 dal commissario delegato per l’emergenza ambientale in Puglia, dalla Regione Puglia e dall’Arpa. Gli studi si sono concentrati principalmente sullo stato ambientale di fiumi, torrenti, laghi artificiali, lagune, acque marine costiere, acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, acque dolci superficiali idonee alla vita dei pesci e acque destinate alla vita dei molluschi. Lo studio ha evidenziato una particolare situazione del territorio regionale pugliese. Sembra infatti realizzarsi un gradiente della qualità ambientale dei corpi idrici superficiali a partire dalle acque interne (laghi e fiumi che presentano situazioni più o meno compromesse) , per passare alle acque di transizione (lagune, mediamente compromesse), fino alle acque marino – costiere, queste ultime in “buono stato” di qualità ambientale. “La Puglia presenta caratteristiche geomorfologiche particolari – ha detto l’assessore Amati - non ha lavatrici naturali come altre zone d’Italia ed è per questo che siamo costretti ad attivare costosissimi processi per garantire igiene e salute. I risultati del monitoraggio dunque ci dicono che stiamo operando bene e che esistono concrete prospettive di miglioramento. L’invito che rivolgo però alla comunità scientifica – ha concluso - è quello di attivare un processo comunicativo in grado di diffondere un senso di responsabilizzazione, indispensabile per mutare stili di vita ed approcci all’ambiente, condizioni necessarie affinchè il prossimo monitoraggio che eseguiremo possa registrare ulteriori miglioramenti”. |
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ALLUVIONE IN VENETO. ATTIVO FINO AL 31 DICEMBRE IL SMS DI SOLIDARIETÀ 45501 |
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Venezia, 30 novembre 2010 - Resterà attivo almeno fino al 31 dicembre prossimo il numero 45501 da utilizzare per mandare un sms che vale due euro di solidarietà concreta per gli alluvionati del Veneto. “Ringrazio quanti l’hanno utilizzato e lo utilizzeranno – ha affermato il presidente della Regione Luca Zaia – e invito tutti i media a segnalare ai loro lettori e ai loro ascoltatori questa possibilità di contribuire alla più rapida ripresa della normalità dopo il disastro che si è verificato a partire dalla fine di ottobre”. “Abbiamo già ripulito il fango, ma abbiamo bisogno di risorse immediate, a disposizione del Commissario per l’emergenza, che ha poteri che superano l’ordinaria burocrazia, con lo scopo di riattivare nei tempi più rapidi il sistema economico, che ha visto fermarsi 3433 aziende, e per fronteggiare la distruzione che ha colpito le famiglie. Chi lo desidera mandi un sms al 45501, anche ogni giorno, anche più volte al giorno, invitando altri a farlo, per impinguare il fondo commissariale, che sarà gestito con totale trasparenza, dando puntuale informazione sulle modalità d’utilizzo. Farete un gran bene al Veneto – ha concluso Zaia –e all’intero Paese”. 2 euro per il Veneto: sms 45501. Conto Corrente Solidarietà: Unicredit Spa – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – Codice Iban: It62d0200802017000101116078; codice Bic Swift Uncritm1vf2 |
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LODI E PAVIA: ALLARMI EMERGENZE CON SMS E MAIL SPIEGATO DA ASSESSORE LA RUSSA NUOVO SISTEMA DI ALLERTAMENTO DAL 1 GENNAIO IN SOFFITTA IL VECCHIO FAX MANDATO AI SINDACI
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Pavia, 30 novembre 2010 - Dal primo gennaio cambia il metodo di allertamento delle sezioni di Protezione civile della Lombardia. Non saranno più, infatti, le Prefetture ad inviare per fax gli avvisi, ma la Sala operativa della Regione, che sfrutterà servizi di messaggistica via sms e mail. E´ questa una delle principali novità illustrate a Lodi e Pavia dall´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza Romano La Russa che, affiancato il 26 novembre dal prefetto di Lodi, Peg Strano Materia, e,, nel pomeriggio, da quello di Pavia Ferdinando Buffoni ha incontrato gli amministratori delle due province. "Abbiamo messo a punto un sistema - ha spiegato La Russa - che permetterà a ciascun sindaco di essere avvisato in tempo reale. Nessuno quindi potrà dire di non sapere o di non essere stato allertato in tempo utile. Riteniamo che sia proprio questo il modo migliore per raggiungere davvero tutti, evitando spiacevoli incidenti di percorso che ancora oggi, talvolta, si presentano quando si ricorre al fax. Oltretutto, visto che i sindaci sono i responsabili ultimi della Protezione civile, quello che partirà a breve è un ottimo sistema per evitare anche eventuali ripercussioni penali". E´ già attivo anche un sito web riservato (www.Allerte.protezionecivile.regione.lombardia.it), dove sono pubblicati tutti gli Avvisi, cui ogni sezione potrà accedere previa verifica delle credenziali. Gli allarmi diramati sono relativi a rischi dovuti a fenomeni idrogeologici, idraulici, nevosi, di pioggia e vento forte, valanghe, incendi boschivi e ondata di calore. "Questa grande attenzione - ha sottolineato la Russa - è fondamentale per prevenire episodi che potrebbero rivelarsi spiacevoli. E guadagnare anche solo qualche minuto nell´allertamento spesso può rivelarsi fondamentale". Attenzione che sembra non mancare anche dagli amministratori dei comuni del Lodigiano e del Pavese, che hanno partecipato numerosi ai due Tavoli di lavoro. La Russa si è detto "felice" per la grande partecipazione, "ennesima dimostrazione dell´importanza che gli stessi amministratori riservano alla salvaguardia del territorio, priorità assoluta anche per Regione Lombardia". "Ho sempre definito la Protezione civile - ha detto La Russa - il fiore all´occhiello della nostra attività, un Corpo unico, fatto di persone capaci di ottenere riconoscimenti in tutta Italia per le qualità tecniche, morali e umane dimostrate in ogni circostanza nella quale sono chiamati ad intervenire". "A tal proposito - ha aggiunto - è necessario che tutti gli Enti e le Istituzioni collaborino per garantire le condizioni di vivibilità e di sicurezza ambientali". Altro tema "scottante" affrontato oggi è stato quello relativo alle risorse. "Non ci possiamo nascondere dietro a un dito - ha aggiunto La Russa - anche a noi saranno imposti tagli pesanti, che potrebbero avere effetti anche sul trasferimento di risorse ai Comuni, soprattutto in ambito di Protezione civile". "Ci stiamo impegnando su più fronti - ha concluso - per far sì che non venga mai meno il livello qualitativo del servizio che garantiamo da sempre. A maggior ragione, dunque, è quanto mai necessaria una maggior assunzione di responsabilità da parte dei sindaci, che sono chiamati a razionalizzare e gestire al meglio le risorse a loro destinate". |
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VALLE DEL BIFERNO, PROGETTO PILOTA SULLA QUALITÀ DELL´ARIA E´ IL PRIMO STUDIO AL MONDO ATTUATO CON QUESTO METODO CHE HA CATTURATO L´ATTENZIONE DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA INTERNAZIONALE |
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Campobasso, 30 novembre 1020 - Importante evento scientifico ieri mattina a Roma presso la Sala conferenze del Palazzo dell´Informazione dell´Agenzia di stampa Adnkronos dove, nell´ambito della Conferenza internazionale "Qualità dell´aria: nuovi metodi, nuovi strumenti, nuovo sistema di gestione", sono stati presentati i caratteri meteoambientali della Valle del Biferno. Lo studio, che si è sviluppato in un arco temporale di quattro anni, è stato promosso dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno, sostenuto dalla Regione Molise ed attuato dall´Enea con la partnership di sei Università (Sapienza-roma, Salento, Phoenix, Notre Dame University, Helsinki e San Pietroburgo). La giornata si è aperta con i saluti del Direttore generale del Ministero dell´Ambiente, Salvaguardia Ambientale e Divisione Via, Mariano Grillo, del Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, del Commissario Enea, Giovanni Lelli, dell´Assessore all´Ambiente e Sviluppo sostenibile Regione Lazio, Marco Mattei, e dell´Assessore all´Ambiente Roma Capitale, Fabio De Lillo. E´ stata la volta della Tavola rotonda sui risultati della ricerca e le nuove metodologie, coordinata dal Presidente del Cosib, Antonio Del Torto, cui hanno preso parte, tra gli altri, il Capo progetto di Enea-eart (Enea Atmosfere Research), Giovanni Grandoni, gli esperti Iryna Bashmakova dell´Università di Helsinki e Alexander Smirnov dell´Università San Pietroburgo "Rshu", che hanno partecipato al progetto. A seguire il dibattito sul dialogo possibile tra scienza, industria e territorio con Sergej S. Zilitinkevich, dell´Università di Helsinki, tra i massimi esperti mondiali in materia, la Responsabile ccientifica di Enea-eart per il progetto, Maria Cristina Mammarella, Joe Fernando, dell´Università Notre Dame (Stati Uniti-indiana). Sono intervenuti il Direttore generale dell´Arpa Molise, Luigi Petracca, il Presidente della Ficei (Federazione Italiana dei Consorzi e degli Enti di Industrializzazione), Andrea Ferroni, il Presidente dell´Ema (European Medical Association), Vincenzo Costigliola ed il Direttore Ricerca atmosferica dell´Osservatorio Nazionale di Atene, Harry Kambezidis. "Come Regione Molise - ha detto il Presidente Iorio - abbiamo sostenuto e finanziato questo Progetto sulla qualità dell´aria, ritenendolo particolarmente valido nell´ambito dell´idea che abbiamo di realizzare uno sviluppo integrato e coordinato tra le evidenze turistiche, ambientali ed industriali del nostro territorio, e in particolare quelle del Basso Molise". "Va innanzitutto sottolineato - ha proseguito - che la realizzazione di questo progetto ci ha consentito di avere dati scientifici molto validi e quindi opportunamente applicati anche in altre realtà. Abbiamo ora una cognizione precisa e tecnica della qualità dell´aria nel territorio del Basso Molise. I dati possono essere resi pubblici per far comprendere ai cittadini ciò che respirano e come possono eventualmente impattare delle iniziative industriali nell´ambiente che li circonda. E´ questo il primo studio che si compie sulla tematica della meteodiffusività. Una esperienza che, come dicevo, può essere replicata anche in altre parti del mondo e, in particolare, in poli industriali ed urbani per contribuire al cambio di passo dello sviluppo: dall´espansione incontrollata, alla sostenibilità". Il Progetto sulla qualità dell´aria è il frutto del lavoro di un team internazionale che ha utilizzato strumenti prototipati e tecnologie avanzate per arrivare a capire come "respira" un determinato luogo testando i valori delle acque, i venti, le masse d´aria in un´ottica di "insieme" e nel rispetto della specifica struttura geografica della Valle. Il tutto osservando nella sua interezza lo scenario meteorologico dell´area studiata. "Ma questo Progetto - ha concluso Iorio - raccoglie anche una altro primato accanto a quello scientifico: l´aver messo in rete più Istituzioni, sia italiane che estere, che hanno lavorato per anni insieme, raggiungendo un obiettivo che oggi è patrimonio certamente del Molise, ma anche del panorama scientifico internazionale". Il metodo testato al Biferno, esportabile ovunque, ha catturato l´interesse e l´entusiasmo di ricercatori diversi per formazione, esperienze professionali e cultura, gettando le basi per nuove politiche di intervento sul territorio. |
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PAESAGGI IN RETE. PER UNA VIVIBILITA´ ATTIVA DELLE DOLOMITI |
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Trento, 30 novembre 2010 - Il patrimonio irrinunciabile delle Dolomiti è il paesaggio inteso come spazio di vita e ambiente privilegiato per una vivibilità evoluta. E´ dedicato a questo tema il convegno organizzato dalla Provincia autonoma attraveso la Step (Scuola di governo del territorio e del paesaggio) voluta dall´esecutivo per la formazione e l´educazione in ambiti specifici. Alla sua seconda edizione, il convegno si svolgerà in sala Depero, il 3 dicembre a partire dalle ore 9.00 ed ha il patrocinio della Fondazione Dolomiti - Dolomiten - Dolomites - Dolomitis Unesco. L´iniziativa ha come obiettivo quello di approfondire le condizioni per lo sviluppo di una governance in rete dei paesaggi dolomitici ponendo particolare attenzione agli aspetti storici, geologici e culturali. Al convegno, che è diviso in tre sessioni, sono stati invitati relatori di ambito paesaggisatico, geologico, geomorfologico, antropologico e storico come l´italianista Ugo Dotti che con i suoi studi ha approfondito le relazioni tra storia, letteratura e paesaggio. L´invito è stato esteso a tutti i componenti del Consiglio d´amministrazione della Fondazione Dolomiti - Dolomiten - Dolomites- Dolomitis Unesco che nel pomeriggio si confronteranno in una tavola rotonda. Titolo di quest´incontro è Fare rete per il "Bene" comune. Territori, comunità, partecipazione. Sarà presente anche il segretario generale della Fondazione, Giovanni Campeolon. Per iscriversi è necessario confermare la partecipazione compilando la scheda di iscrizione online disponibile al sito www.Tsm.tn.it, oppure inviando una mail a step@tsm.Tn.it o ancora telefonando al numero 0461.020 060. |
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LE MARCHE ALL´ESERCITAZIONE EUROPEA DI PROTEZIONE CIVILE. |
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Ancona, 30 novembre 2010 - Si e` conclusa il 28 novembre in Toscana l´esercitazione internazionale ´Eu Terex 2010´ (Tuscany Earthquake Relief Exercise), organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, con la partecipazione di squadre provenienti da alcuni paesi dell´Unione Europea (Francia, Austria, Slovenia, Croazia), dalla Federazione Russa e anche dalla nostra regione. Lo scenario individuato e` stato un evento sismico di magnitudo 6.4 che ha interessato il territorio della Grafagnana e l´obiettivo principale era quello di verificare la risposta in emergenza attraverso l´attivazione e l´integrazione del Servizio nazionale con il meccanismo europeo di protezione civile. L´allerta e` scattata il 25 novembre a mezzogiorno con la richiesta alla Sala operativa regionale di attivare la nostra struttura sanitaria da campo. La colonna mobile regionale composta da 15 tecnici, 51 volontari (Anpas, Ares, Cb Club Mattei di Fano, Cri, Vigili del fuoco volontari Ancona, gruppi comunali di Castelfidardo, Loreto e Filottrano),16 automezzi, tra cui autoarticolati, segreteria mobile, mezzi antincendio, ambulanze, pulman e fuoristrada, e` partita da Ancona alle due di pomeriggio alla volta di Castelnuovo di Garfagnana (Lu).i funzionari della Regione giunti sul posto hanno presieduto il centro operativo nazionale istituito a Viareggio, ove hanno ricevuto istruzioni e indicazioni per operare sul territorio toscano colpito dal sisma e in particolare per sperimentare nuove tecnologie introdotte dal Servizio Sismico Nazionale per la verifica del danno al patrimonio edilizio. Il Posto medico avanzato allestito e` stato utilizzato per gli interventi sanitari a seguito del recupero di persone coinvolte dal sisma. A fine esercitazione si e` svolto il workshop nell´elegante cornice del Palazzo Ducale di Lucca e il neo Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha ringraziato le Regioni intervenute nella simulazione ed ha auspicato una sempre maggiore integrazione del sistema italiano nel meccanismo europeo di protezione civile. |
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RIFIUTI, SÌ DELLE REGIONI AL TAVOLO TECNICO PER LO SMALTIMENTO |
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Campobasso, 30 novembre 2010 - Seicento tonnellate di immondizia al giorno per tre mesi da smaltire sull´intero territorio nazionale: questo l´accordo raggiunto tra Governo nazionale e Regioni a conclusione del vertice convocato dal Ministro Fitto. Nell´incontro del 28 novembre pomeriggio è stato fatto il punto della situazione e si è evidenziato la necessità di esprimere, da parte di tutte le regioni d´Italia, come richiesto dal Governo centrale, solidarietà alla Campania per ricevere una parte dei rifiuti attualmente non ritirati a Napoli e nel suo interland in attesa di superare l´attuale momento emergenziale. Ci sarà un Tavolo tecnico per verificare le condizioni e le quantità che ogni Regione potrà smaltire. "Disponibilità che, vedo con soddisfazione - ha detto il Presidente Iorio -, è stata espressa unanimemente da tutto il sistema delle regioni". Iorio ha quindi ribadito la posizione espressa dal Molise in altre occasioni e cioè di essere disponibile a ricevere una parte di rifiuti umidi provenienti dalla Campania compatibilmente con il proprio Piano di smaltimento attualmente in vigore, in un ottica di solidarietà e responsabilità. "Questa impostazione - ha sottolineato - è tanto più valida anche e soprattutto in una logica federale. Il federalismo non vuol dire creare venti isole separate. Un federalismo maturo e compiuto, come quello declinato nelle linee centrali dalla Legge 42, vuole vedere venti territori, diversi per abitanti, conformazione sociale e varietà economico-produttiva, tutti uniti in una sola grande identità nazionale basata sul solidarismo e sulla responsabilità comune ad affrontare e risolvere le questioni emergenti che possono ingenerarsi in una parte ben delineata del Paese. In questa logica, il Molise vorrà fare la sua parte consapevole di svolgere il suo ruolo in un contesto nazionale unitario e fortemente radicato nella propria identità regionale". |
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TRENTO: LE TARIFFE DEL SERVIZIO DI DEPURAZIONE |
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Trento, 30 novembre 2010 - La tariffa per il servizio di depurazione delle acque di rifiuto provenienti da insediamenti civili e produttivi, relativa al 2011, sarà pari a 0,56 euro per metro cubo più Iva. Il 26 novembre la Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher, ha stabilito le nuove quote, così come determinate dall´Agenzia per la Depurazione. Si tratta di un leggero incremento, rispetto al 2010, che è stato concordato con le parti sociali nello specifico Tavolo delle tariffe e risulta indispensabile per progredire nella copertura dei costi di gestione degli impianti di depurazione. Attualmente, infatti, solo il 78% dei costi correnti di gestione è coperto dalle tariffe, mentre il resto è recuperato mediante trasferimenti dalla Provincia autonoma di Trento all´Agenzia. L´aumento deliberato avvicina la tariffa praticata per il servizio di depurazione in provincia di Trento alla tariffa media in vigore in provincia di Bolzano, che è pari a 0,65 euro/mc, più Iva. Come evidenziato dall´Agenzia per la Depurazione, il volume di acque nere trattate in un anno (nello specifico da settembre 2009 ad agosto 2010) è pari a 59.692.231 metri cubi suddivise nei 71 impianti di depurazione del territorio trentino, mentre il costo di ammortamento di questo impianti è pari a 17.387.659,37 euro annui. |
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VENDOLA ALLA PRESENTAZIONE DI "COMUNI RICICLONI PUGLIA 2010" |
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Bari, 30 novembre 2010 - “Nel 2011 saremo capaci di raddoppiare se non triplicare la percentuale di raccolta differenziata che quest’anno ha raggiunto quota 20%”. Lo ha detto il presidente della regione Puglia Nichi Vendola intervenendo a Bari alla presentazione dei “Comuni ricicloni Puglia 2010” e alla premiazione dei comuni più virtuosi a cura di Legambiente Puglia. “Il premio è un’occasione importante – ha detto Vendola - per fare il punto insieme del ciclo dei rifiuti, la cui gestione deve avvenire con uno spirito di condivisione culturale, spartendosi insieme le responsabilità. Oggi c’è bisogno di una nuova governance nella gestione del ciclo dei rifiuti che necessita di una cultura della complessità”. Occorre tener conto delle indicazioni della Comunità Europea – ha continuato Vendola - prima fra tutte quella della “riduzione della produzione dei rifiuti in una prospettiva di recupero della materia attraverso la raccolta differenziata e attraverso l’implementazione di un sistema imprenditoriale in grado di trattare le singole materie che si vanno a separare con la differenziata. Occorre dunque coinvolgere Confindustria e le piccole e medie imprese”. Vendola ha poi sottolineato il cambio culturale che è avvenuto in questi ultimi cinque anni “ieri infatti non si parlava affatto della raccolta differenziata dei rifiuti, mentre oggi c’è maggiore consapevolezza”. Poi a proposito dei rifiuti campani Vendola ha sottolineato quanto il “il sistema Paese debba reagire mettendo da parte tutte le contese politiche per esprimere subito una grande capacità di solidarietà. Sto partendo per Roma – ha continuato Vendola - perchè partecipo all’incontro dei presidenti di Regione con il Governo a proposito della crisi dei rifiuti in Campania. Ho avuto lunghissimi colloqui telefonici con tutti i livelli del Governo, a cominciare dal presidente del Consiglio, e per quello che mi riguarda c’è un dato che ha cambiato completamente la natura dei problemi: e cioè il rischio dell’emergenza sanitaria. Bambini che vengono portati in ospedale con le crisi respiratorie non possono essere sottovalutati. Occorre subito mettere in moto la logica della solidarietà. Non posso pensare neanche per un altro minuto di essere indifferente. Napoli è una grande capitale del mondo ed è un pezzo pregiato del Mezzogiorno d’Italia e del Paese intero e poi dobbiamo avere la consapevolezza che stiamo davvero giocando una partita più generale, una partita complessiva per la costruzione di un nuovo modello di società e di civiltà”. Quindi Vendola ha ricordato l’intervento della Puglia in Campania quando c’è stata l’emergenza alluvionale “quando abbiamo inviato una quantità importante di autobotti e migliaia e migliaia di cartoni contenenti ciascuno 5 litri d’acqua, e questo perché c’erano 500 mila campani senz’acqua ma immersi nell’acqua”. |
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NUOVO SISTEMA DI TRACCIABILITA’ PER I RIFIUTI SPECIALI O PERICOLOSI: IL 10 DICEMBRE AD AVELLINO SEMINARIO OPERATIVO SUL “SISTRI” PER LE AZIENDE IRPINE |
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Avellino, 30 novembre 2010 - Dal 1° gennaio 2011 per oltre 2.500 imprese della provincia di Avellino sarà obbligatorio utilizzare il nuovo sistema informativo. Durante l’incontro, oltre alle spiegazioni sulla normativa di riferimento e sugli adempimenti previsti, si svolgerà una demo operativa sul funzionamento e l’utilizzo del sistema, simulando l’utilizzo del software. Avellino - Un seminario operativo per supportare le aziende che dall’1 gennaio 2011 saranno tenute ad utilizzare obbligatoriamente il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali o pericolosi Sistri (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti). Venerdì 10 dicembre, alle ore 10, presso la sede di Piazza Duomo, 5 della Camera di Commercio di Avellino, si terrà l’incontro su adempimenti, criticità e sanzioni del nuovo sistema informativo - operativo appunto dall’inizio del nuovo anno – che sostituirà i registri cartacei. Nel corso del seminario, sarà illustrata la normativa di riferimento del Sistri, fornendo indicazioni circa gli adempimenti previsti, il deposito e il trasporto, i registri di carico e scarico, i formulari per i rifiuti, le responsabilità e le sanzioni. Inoltre sarà eseguita una demo operativa sul funzionamento e l’utilizzo del sistema Sistri, simulando l’utilizzo del software per la gestione dei rifiuti. A seguire si terrà un dibattito di approfondimento. “Con questa iniziativa – afferma il presidente Costantino Capone – la Camera di Commercio di Avellino intende fornire un ulteriore supporto a tutte quelle imprese che dall’inizio dell’anno dovranno utilizzare il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti. L’ente camerale vuole essere anche in questa fase un punto di riferimento per le tante aziende - oltre 2.500 nella sola provincia di Avellino - che producono rifiuti speciali o pericolosi, e che dovranno avvalersi del nuovo software”. Con la pubblicazione del Decreto Ministeriale del 28 settembre 2010, l’operatività del Sistri è stata di fatto prorogata al 30 novembre, data entro cui dovrà essere completata la distribuzione dei dispositivi Usb e l’installazione delle black box, supporti informatici per il cambiamento di gestione. Le aziende che intendono partecipare al seminario del 10 dicembre, devono comunicarlo alla Camera di Commercio di Avellino, utilizzando l’apposito modulo presente sul sito www.Av.camcom.it, entro il prossimo 7 dicembre. |
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A LAVIS AUMENTA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE |
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Trento, 30 novembre 2010 - La Giunta provinciale, come proposto dal vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher, ha approvato la localizzazione, nel Piano provinciale di smaltimento rifiuti, dell´impianto di recupero di rifiuti non pericolosi della ditta Moser Marino e figli di Lavis. Il progetto approvato il 26 novembre non prevede nessuna modifica dell´esistente, ma solo un´ottimizzazione degli spazi interni per poter stoccare un maggior quantitativo di carta e cartone. La ditta Moser di Lavis, in Trentino, ha un ruolo centrale per l´attività di recupero di rifiuti urbani cartacei ed è l´unica piattaforma Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) sul territorio provinciale. Attualmente la raccolta di carta e cartone in Trentino è di circa 43.200 tonnellate all´anno, di queste il 90% viene conferito in impianti presenti in provincia, il 6% va a Bolzano e quantità marginali, prodotte per lo più dalla valle di Fassa e dal Primiero, vengono inviate fra Belluno e Treviso. Fra i rifiuti gestiti in Trentino, circa il 67%, pari a 29.000 tonnellate all´anno, viene conferito e trattato presso l´impianto di Lavis. La ditta Moser gestisce inoltre rifiuti cartacei speciali, provenienti dalle aziende produttrici, per una quota pari al 55% del totale dei rifiuti gestiti. Il progetto presentato dalla ditta Moser per incrementare la raccolta di carta e cartone si inserisce quindi nelle previsioni del Piano provinciale di smaltimento rifiuti ed è anche funzionale ad una copertura totale della raccolta dell´intera filiera carta nella provincia di Trento; la stessa adozione della localizzazione è stata accompagnata dalla valutazione ambientale strategica, che si è concentrata in particolare sugli obiettivi di sostenibilità stabiliti, appunto, dal Piano provinciale smaltimento rifiuti. Visti anche i positivi i pareri dell´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente, del Servizio urbanistica e tutela del paesaggio e del Servizio per le politiche di risanamento dei siti inquinati, nonché del Comune di Lavis, la Giunta provinciale ha inserito l´impianto della ditta nel Piano di smaltimento rifiuti. |
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