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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Novembre 2010 |
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VERTENZA DEI LAVORATORI DELLA CAI ALITALIA: LA REGIONE SARDEGNA LAVORA SEMPRE NELL´INTERESSE DEI LAVORATORI |
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Cagliari, 30 Novembre 2010 - "Stupiscono le dichiarazioni del segretario della Filt Cgil, sull’assenza della Regione, agli incontri per la vertenza dei lavoratori della Cai Alitalia dell´aeroporto di Alghero". Lo dichiara l’assessore regionale dei Trasposti, Angelo Carta, replicando al segretario della Filt Cgil Arnaldo Boeddu. "Gli unici, infatti, che sino a questo momento non hanno partecipato o non partecipano alle riunioni a cui sono stati invitati, come nel caso di Saremar o come nel caso dell’odierna riunione a Roma con Cai Alitalia, sono proprio i rappresentanti della Filt Cgil. La Regione sta facendo il proprio dovere in questa vertenza, lavorando senza proclami, con un impegno giornaliero, attento alle esigenze delle persone coinvolte e delle loro famiglie. Non abbiamo bisogno di richiami per svolgere il nostro compito – conclude Carta – e mi auguro che la Filt Cgil riesca a dimostrare di essere un sindacato che ha interesse a risolvere i problemi dei lavoratori". |
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COSTITUITA UMBRIA TPL E MOBILITÀ; MARINI: “ACCRESCERE QUALITÀ SERVIZI” |
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Perugia, 30 novembe 2010 - “Dare all’Umbria un moderno sistema di trasporto pubblico locale e migliorare la qualità dei servizi per tutta l’utenza”. È con questo obiettivo prioritario che è nata la nuova società unica regionale del trasporto pubblico locale, presentata ieri pomeriggio alla stampa dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, assieme all’assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti, alla presenza dei presidenti delle Province di Perugia e Terni, Marco Vinicio Guasticchi e Feliciano Polli, i sindaci di Perugia e Terni, Wladimiro Boccali e Leopoldo Di Girolamo, e l’assessore ai Trasporti del Comune di Spoleto, Fiorella Campana, in rappresentanza delle rispettive amministrazioni pubbliche che compongono la compagine societaria dell’azienda unica. All’incontro hanno partecipato Christian Cavazzoni, che nel marzo scorso era stato nominato amministratore unico della Holding del trasporto regionale, e tutti i componenti del consiglio di amministrazione di Umbria Tpl, composto da Giovanni Moriconi, Riccardo Petroni, Sergio Sbarzella, Gilberto Stella, Piero Sunzini. “Chiudiamo oggi un percorso che ci ha portati alla costituzione dell’azienda unica – ha sottolineato la presidente Marini - grazie ad un lavoro che ha visto impegnate tutte le istituzioni interessate, le aziende di trasporto che sono confluite in ‘Umbria Tpl’ e le organizzazioni sindacali. Questo risultato, senza il contributo positivo di ciascuno di questi soggetti, non sarebbe stato possibile. Ora abbiamo di fronte a noi la vera sfida – ha proseguito -: accrescere la qualità dei servizi, migliorare l’integrazione del trasporto su gomma con quello su ferro, e con la stessa mobilità urbana, realizzare importanti economie di scala e, entro breve, arrivare al biglietto unico regionale. Inoltre, potremo meglio lavorare affinché tutto il sistema di trasporto pubblico locale sia nella nostra regione sostenibile e compatibile con l’ambiente”. L’assessore regionale ai trasporti Rometti ha sottolineato come questa operazione “mette al riparo il sistema locale dei trasporti pubblici dalle negative ripercussioni che le manovre finanziarie del Governo – con i pesanti tagli operarti proprio per questo settore – che sicuramente si determineranno a breve. Per tutelare il lavoro e lo stesso servizio di trasporto per i cittadini – ha detto ancora - occorreva tutelare il sistema. Questo è ciò che abbiamo inteso fare con la costituzione dell’azienda unica. E lo abbiamo fatto accelerando anche i tempi e saltando il passaggio intermedio che avrebbe previsto prima la costituzione di due aziende provinciali e successivamente di quella unica regionale. Ora abbiamo tutte le carte in regola per poter guardare al futuro con maggiore serenità”. Scheda. “Umbria Tpl e Mobilità” aggrega le sei aziende di trasporto Apm, Apm esercizi, Atc Tpl e Mobilità, Ferrovia Centrale Umbra, Ssit Gestione e Ssit Esercizio e la società strumentale Umbria House. I dati. L’azienda unica ha 1.345 dipendenti, principalmente distribuiti nei tre poli di Perugia, Terni e Spoleto. In particolare: 205 a Spoleto, 318 a Terni e 822 a Perugia distinti in 208 per i servizi su ferro e 614 per la gomma. Il fatturato diretto della nuova società è di circa 130 milioni di euro e il capitale investito ammonta a circa 450 milioni di euro e fronte dei quali la Società dispone di un patrimonio netto di 66 milioni di euro. Gli attuali servizi si snodano per 30,7 milioni di chilometri (di cui 28,4 su gomma e 2,3 su ferro) e trasportano (dati 2009) 31,8 milioni di passeggeri (di cui 1.3 su rotaia) cui si aggiungono gli oltre 14 milioni della mobilità alternativa e i 307mila del servizio di navigazione sul Trasimeno. La società dispone di 734 autobus, di cui 116 a metano e 22 elettrici, e 51 treni. “Umbria Tpl e Mobilità” acquisisce tutte le attività ora svolte dalle aziende che aggrega, che hanno fortemente diversificato e ampliato la loro azione anche in settori complementari e accessori. Pertanto, oltre a svolgere attraverso la partecipata “Roma Tpl” l’attività di trasporto pubblico per il Comune di Roma, si occupa di gestione dei parcheggi, manutenzione dei mezzi, produzione di energie rinnovabili, realizzazione di kit ecologici “dual-fuel”, realizzazione di tornelli per autobus, gestione della mobilità alternativa, progettazione e pianificazione di servizi di trasporto in altri Paesi. Le tappe. Umbria Tpl e Mobilità avvierà la propria attività dal primo dicembre 2010, svolgendo il servizio di trasporto pubblico locale su gomma e su ferro nell’intera regione. Nel corso del 2011 “Umbria Tpl e Mobilità” si fonderà con la propria controllante “Umbria Tpl”, consentendo una ulteriore semplificazione del quadro societario e riconducendo l’intera attività ad un unico soggetto giuridico. Il percorso che ha portato alla costituzione dell’Azienda Unica del Trasporto Pubblico Locale ha avuto inizio il 3 maggio 2006 con l’approvazione da parte della Giunta regionale (atto 7215) delle linee di indirizzo per la riorganizzazione dei servizi su ferro e su gomma e del “Protocollo delle linee di indirizzo d’Intesa tra Regione, Province, Comuni di Perugia, Terni e Spoleto”. Lo studio di fattibilità del progetto ha richiesto circa 4 anni di lavoro, sino al 25 marzo 2010 data in cui il processo è divenuto irreversibile per effetto del conferimento delle quattro aziende di trasporto Apm spa, Atc Tpl e Mobilità srl, Fcu srl e Ssit Gestione spa nella Holding “Umbria Tpl spa”. Con la costituzione della Holding si è avviata la seconda fase del progetto che doveva portare alla unificazione delle singole aziende attraverso la fusione dei loro patrimoni in un unico ente economico. Nelle intenzioni iniziali, il percorso di aggregazione prevedeva tre distinti soggetti giuridici: “Umbria Tpl spa” che avrebbe avocato a sé le funzioni strategiche e dirigenziali, e due società operative, una che avrebbe operato nella provincia di Perugia e nel comparto del trasporto ferroviario, l’altra che avrebbe operato nella provincia di Terni limitatamente al trasporto su gomma. Questo passaggio, che comunque avrebbe rappresentato un momento di transizione, è stato superato in quanto i soci hanno condiviso la scelta di procedere ad una immediata fusione di tutte le aziende di trasporto pubblico locale attraverso la costituzione dell’azienda unica “Umbria Tpl e Mobilità” che oggi ha visto la luce. |
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VIABILITA’ A MILANO: NUOVE CORSIE PER MOTO. IN FASE DI VALUTAZIONE ANCHE LE CORSIE LUNGO LE DIRETTRICI DI VIA MAZZINI E VIA CARDUCCI |
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Milano, 30 novembre 2010 - “Ho preso in esame la possibilità di estendere ad alcune località l’ accesso da parte dei motoveicoli alle corsie riservate al trasporto pubblico locale - ha dichiarato il Vice Sindaco e Assessore alla Mobilità e Trasporti Riccardo De Corato - fermo restando che l’ accesso può essere permesso solo dove i conducenti dei veicoli a due ruote possano transitare senza mettere a repentaglio la propria sicurezza.” “Seguendo questa logica, con l’apertura del parcheggio sotterraneo, è stato dato avvio alla percorrenza delle moto nella corsia che va da Piazza della Scala a corso Monforte. Il piano sarà completato con l’accessibilità del tratto iniziale di corso Monforte e del tratto opposto di Piazza San Babila.” Altre località in grado di ospitare il traffico di motoveicoli in corsia riservata al trasporto pubblico locale sono: Via Palatucci; Via Padova; Via Sesto San Giovanni; Via Gattamelata; Viale Duilio. Inoltre verrà garantita alle moto l’accesso alla corsia per il trasporto pubblico anche in via Olivetani. “Questo – spiega il vice Sindaco - è l’ultimo tassello di una serie di scelte che garantiscono la piena accessibilità delle moto all’interno dell’ area Ecopass”. Infine è in via di valutazione la possibilità di risolvere il collegamento verso il centro per i motocicli lungo le direttrici di via Mazzini e di via Carducci”. |
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CISPADANA, FIRMATA LA CONVENZIONE DA REGIONE EMILIA ROMAGNA E CONCESSIONARIO |
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Bologna, 30 novembre 2010 - – E’ stata firmata il 25 novembre dalla Regione Emilia-romagna e dal concessionario (la società Autostrada regionale Cispadana, che realizzerà e gestirà l’infrastruttura) la convenzione per la Cispadana. Un’opera infrastrutturale strategica di interesse regionale, individuata in strumenti di pianificazione quali il Prit86 e il Prit98, che richiede un investimento complessivo di oltre 1 miliardo e 150 milioni di euro, di cui quasi un miliardo a carico di privati (la Regione è impegnata per 179,7 milioni). “Un ottimo risultato – ha commentato il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani – , frutto di un lavoro lungo e impegnativo. La Cispadana è un’opera prioritaria nella programmazione regionale; il confronto con i territori continuerà nel merito, a partire dalle amministrazioni locali: a noi interessa, prima di tutto, fare bene. E garantire il massimo impegno e la massima collaborazione per rafforzare sempre più la capacità e la competitività del sistema regionale”. L’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri ha parlato di uno “sforzo corale sul quale la Regione ha creduto, crede e investe. Siamo alla prima autostrada regionale, con un percorso di evidenza pubblica durato tre anni. Riguarda territori fondamentali – Ferrara, Modena, Reggio e anche Parma – , ed è connessa alla rete autostradale. Un’occasione storica, quindi, perché consentirà di dare risposte alla viabilità non solo di questi territori ma di tutta l’Emilia-romagna”. Il tracciato della Cispadana percorrerà trasversalmente, con direzione ovest-est, il quadrante nord-orientale della pianura emiliana, attraversando le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara. Tredici i Comuni complessivamente interessati dall´infrastruttura: Reggiolo e Rolo in provincia di Reggio Emilia; Novi, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Medolla, San Felice sul Panaro e Finale Emilia in provincia di Modena; Cento, Sant’agostino, Poggio Renatico e Ferrara in provincia di Ferrara. La Cispadana è stata prevista negli strumenti di pianificazione regionale per rispondere a un’esigenza di razionalizzazione della rete al servizio del territorio attraversato, ma anche come elemento di connessione tra i principali itinerari nord-sud del Paese: l’infrastruttura intercetta infatti le direttrici dell’A1/autocisa (attraverso la sua prosecuzione verso ovest come viabilità ordinaria non autostradale), dell’Autobrennero, dell’A13/e55 e, attraverso quest’ultima, dell’E45/a14. Pertanto può essere considerata come un’alternativa all’asse centrale del corridoio via Emilia (A1/a14). Descrizione sintetica del progetto - Il progetto della nuova autostrada regionale Cispadana prevede la doppia corsia di marcia e la corsia d’emergenza per ogni direzione. L’autostrada si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 67,5 chilometri, con inizio nel Comune di Reggiolo - dove si raccorda con l’autostrada A22 - e termine nel Comune di Ferrara, alla barriera di Ferrara Sud della A13, in raccordo alla superstrada “Ferrara-porto Garibaldi”. L´infrastruttura è progettata per poter essere eventualmente ampliata in futuro con una terza corsia. Sono previste complessivamente 4 autostazioni (San Possidonio-concordia-mirandola, San Felice sul Panaro-finale Emilia, Cento, Poggio Renatico) e 2 aree di servizio (Mirandola e Poggio Renatico), oltre ai 2 svincoli di interconnessione con le autostrade A22 Autostrada del Brennero e A13 Bologna-padova. In ogni autostazione è previsto il parcheggio di interscambio per la sosta delle autovetture e l’eventuale connessione con la rete di trasporto pubblico. Per garantire il funzionamento del “sistema” globale dove si collocherà l’infrastruttura, è stata fatta particolare attenzione allo studio delle “interconnessioni” fra la nuova autostrada regionale e le altre strade della rete primaria e locale. Sono previsti nel progetto anche diversi interventi di collegamento viario al sistema autostradale per migliorare l’accesso all’autostrada e risolvere alcuni punti di criticità pregresse della viabilità. In particolare, vanno segnalate la realizzazione di una nuova strada fra Bondeno e Cento, e alcuni tratti di Cispadana con caratteristiche non autostradali nei territori delle province di Reggio Emilia e Parma; opere che consentiranno di completare tutto l’itinerario fino alla tangenziale di Parma, realizzando di fatto il collegamento fra il mare Tirreno e l’Adriatico attraverso l’Autocisa a sud-ovest e la Superstrada Ferrara mare a est. Su tutto il tratto autostradale, a intervalli mai superiori al chilometro e su entrambi i lati, sono previsti gli allargamenti della piattaforma stradale per ospitare le piazzole di sosta, alternativamente corredate di colonnina S.o.s. La pavimentazione verrà realizzata con tappeto d’usura drenante fonoassorbente, per assicurare così maggiore aderenza, migliore visibilità in caso di pioggia e minore impatto acustico. Per garantire all’utenza le più efficaci condizioni di assistenza e di sicurezza è prevista l’installazione di pannelli a messaggio variabile per le comunicazioni in tempo reale, l’impianto antinebbia con sistema di guida luminosa a led, oltre a stazioni di rilevamento delle condizioni meteorologiche e rilevatori automatici delle condizioni di traffico. Per quanto riguarda le tariffe di pedaggio previste, per i veicoli leggeri è di 0,07694 €/km; per i veicoli pesanti (media ponderata) di 0,13479 €/km. Verranno inserite opere per la protezione acustica (come le barriere fonoassorbenti) per circa 36 chilometri lungo il tracciato autostradale, e per 5 chilometri lungo la viabilità di adduzione e di collegamento. Il progetto presenta anche una tipologia di barriera antirumore con pannelli fotovoltaici integrati. Nella progettazione e individuazione delle aree di mitigazione il progetto propone sia interventi di tipo lineare (siepi e filari), sia interventi più ampi con piantumazione di alberi per “ricucire” il mosaico ambientale. Dichiarazione di pubblico interesse e individuazione del concessionario - Nel 2006 la Regione ha realizzato uno studio di fattibilità, in base al quale l’Assemblea legislativa regionale ha approvato il programma delle autostrade regionali contenente la Cispadana da Reggiolo-rolo a Ferrara sud, stabilendo quale modalità di realizzazione il “project financing” e indicando in 350.000.000 di euro il limite dell’eventuale partecipazione finanziaria regionale. In seguito alla pubblicazione di un avviso pubblico per la ricerca sul mercato di un soggetto privato in grado di proporsi per il finanziamento, la realizzazione e la gestione dell’opera (il cosiddetto promotore), sono arrivate alla Regione 6 proposte da altrettanti operatori, singoli o associati. Il 27 luglio 2007 la giunta regionale ha valutato di pubblico interesse la proposta presentata dall´Ati (Associazione temporanea d´imprese) Autostrada del Brennero Spa (mandataria) - Coopsette soc. Coop.- Pizzarotti & c. Spa - Cordioli & c Spa - Edilizia Wipptel Spa - Oberosler cav. Pietro Spa - Impresa di Costruzioni Geom Collini Spa - Consorzio stabile Co.seam Srl - Consorzio ravennate - Mazzi impresa generale di costruzioni; proposta che prevedeva un contributo regionale di 198 milioni di euro. Il progetto contenuto in questa proposta, dopo alcune modifiche e integrazioni apportate dal promotore su richiesta della Regione, è stato approvato dalla giunta regionale con delibera del 27 marzo 2008, insieme allo Schema di convenzione e al relativo Piano economico finanziario. Infatti, in base alla normativa vigente all’inizio della procedura, il concessionario con cui oggi si è stipulato il contratto è stato individuato mediante un procedimento concorsuale complesso, avviato nell’aprile del 2008 e strutturato sulla base di una procedura ristretta – senza la partecipazione del promotore – per individuare due concorrenti da porre a confronto con il promotore in una successiva procedura negoziata, finalizzata alla definitiva individuazione del concessionario. Nel corso del 2009 sono state fatte quindi tutte le attività che hanno portato al completamento della procedura di gara, che si è conclusa il 25 gennaio 2010 con l’aggiudicazione della concessione. In particolare nella procedura negoziata l’Ati a suo tempo individuata come promotore, oggi costituitasi nella società Autostrada regionale Cispadana (Arc), si è aggiudicata la concessione (per 49 anni e 6 mesi) con un’offerta che prevede una partecipazione finanziaria pubblica pari a 179.700.000 euro (quindi con un significativo ribasso rispetto al limite massimo di 350 milioni indicato dall’Assemblea legislativa nel 2006) e un tempo di esecuzione dei lavori di 44 mesi. L’importo complessivo dell’investimento ammonta a circa 1.158.720.000 euro. In questi ultimi mesi sono state quindi svolte le complesse attività amministrative per la formalizzazione del contratto, che oggi è stato sottoscritto. A breve verranno avviati gli adempimenti di legge necessari al perfezionamento dei diversi livelli di progettazione, attraverso cui saranno garantite le più ampie forme di partecipazione. In particolare partirà la Conferenza di servizi preliminare sul progetto preliminare, al cui interno potranno fin da ora essere indicate, da parte dei soggetti competenti, le condizioni in base alle quali esprimeranno il proprio nulla osta sul progetto definitivo successivamente presentato. Nell’ambito del perfezionamento dei diversi livelli progettuali si procederà, inoltre, all’effettuazione, da parte del ministero competente della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) sul progetto definitivo, nonché l’avvio delle attività relative alla procedura espropriativa, con il coinvolgimento dei privati interessati. Successivamente seguiranno le approvazioni dei progetti definitivo ed esecutivo, e infine l’esecuzione dei lavori. |
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STRADA STATALE 36 MONZA-CINISELLO BALSAMO: CONFERMATA LA FINE DEI LAVORI ENTRO IL NOVEMBRE 2013 SOPRALLUOGO CONGIUNTO DELL’ANAS, DELLA REGIONE LOMBARDIA E DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI |
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Monza, 30 novembre 2010 - Si è svolto il 26 novembre presso le aree di cantiere dei lavori di costruzione della connessione tra la strada statale 36 e il sistema autostradale di Milano, un sopralluogo congiunto dell’Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, del Presidente dell’Anas Pietro Ciucci, dei Sindaci e degli Amministratori locali dei Comuni di Monza, di Muggiò e di Cinisello Balsamo e dei rappresentanti della Provincia di Milano, di Monza e Brianza e dell’impresa esecutrice dell’opera. L’appuntamento è stato l’occasione per verificare lo stato di avanzamento dei lavori, la nuova organizzazione delle fasi di cantiere e alcune modalità di esecuzione delle opere, alla luce della variante tecnica approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Anas, presieduto da Pietro Ciucci, lo scorso 4 novembre. “Grazie alla variante – ha dichiarato lo stesso Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – è stato possibile imprimere un nuovo impulso ai lavori, rallentati dall’elevatissimo numero di interferenze e sottoservizi, oltre 3000, rinvenuti durante le attività di scavo, in massima parte non segnalati, e quindi non prevedibili”. Con l’approvazione della variante, necessaria per il proseguimento dell’opera, sono state definite le modalità di esecuzione dei lavori alla luce dei maggiori sottoservizi rinvenuti e le nuove opere per garantire il sostegno della viabilità provvisoria. Grazie alla variante, inoltre, si è potuto procedere all’adeguamento alla più recente normativa europea per la sicurezza degli impianti tecnologici, in sotterraneo e all’aperto. Infine, la demolizione e la rimozione degli scolmatori esistenti al di sotto del viale Lombardia, la rimozione dei materiali che contengono amianto, l’adeguamento e la riorganizzazione delle reti fognarie esistenti, permetteranno alla comunità che vive tra Monza e Cinisello Balsamo, di poter godere non solo di una autostrada che sarà unica in Europa, ma di vedere modificato e migliorato tutto il sistema di reti sotterranee, da quella fognaria a quella elettrica, da quella telefonica a quella del gas, conseguendo, quindi, un risultato che va ben oltre le aspettative iniziali. Nel corso del sopralluogo, sono state visitate alcune zone del cantiere, tra le quali l’imbocco sud della galleria artificiale di viale Lombardia, lo svincolo di Cinisello Balsamo, la passerella ciclopedonale e il nuovo collettore fognario dell’Alto Lambro, messo in esercizio lo scorso 9 novembre. La visita è proseguita presso il Comune di Monza, dove il Presidente Ciucci ha ampiamente illustrato alle Istituzioni e alle Amministrazioni locali il nuovo cronoprogramma dei lavori, che prevede l’ultimazione di tutte le operazioni entro novembre 2013. Il Presidente Ciucci si è soffermato sui lavori già realizzati. In particolare, è stata ricordata la realizzazione nel Comune di Monza e di Muggiò della Bretella di Muggiò, come viabilità locale e, sempre a Monza, la via Baradello, la via Mornerina, l’inversione di marcia Monza nord. Sono stati conclusi, inoltre, i lavori di deviazione del collettore fognario di grande diametro Dn 2500 Alto Lambro, la relativa vasca volano di compensazione e la vasca di laminazione n. 3, presso lo svincolo di San Fruttuoso. Nel Comune di Cinisello Balsamo, il Presidente dell’Anas ha sottolineato che è stata completata l’unione degli impalcati della Ss36 di scavalco della A52. Mentre, per quanto riguarda la viabilità locale, è stato terminato il collegamento tra lo svincolo della A52 e la Ss36 lungo la via Trasimeno (tratti G, L, L1, L2), il collegamento tra la Ss36 e la via Pizzi, la rotatoria di via “Pelizza da Volpedo”, la passerella ciclopedonale di scavalco della Ss36 al km 9,030, la viabilità di superficie lungo il lato ovest dello svincolo di Cinisello e la deviazione del collettore fognario, in attraversamento alla A4. “Le opere ad oggi già eseguite e l’approvazione della variante tecnica – ha proseguito il Presidente Ciucci – consentiranno ora di procedere celermente con i lavori di costruzione della galleria artificiale di viale Lombardia, che rappresenta, come noto, l’opera principale del progetto”. “La realizzazione della viabilità locale e dei percorsi alternativi e la risoluzione dei problemi tecnici e amministrativi che hanno condizionato l’avanzamento dei lavori – ha concluso Pietro Ciucci - costituiscono le tappe fondamentali verso l’obiettivo finale dell’ultimazione dell’intera infrastruttura”. L’incontro si è concluso con una conferenza pubblica, nell’ambito della quale sono state fornite informazioni tecniche sullo svolgimento dei lavori alle Comunità Locali e agli organi di stampa. |
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VIABILITÀ: PALMANOVA-MANZANO È STRATEGICA, GARA NEL 2011 |
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Palmanova (Ud), 30 novembre 2010 - I lavori per la realizzazione della Palmanova-manzano, opera viaria considerata strategica per le attività produttive del Distretto della Sedia, potranno andare in gara nei tempi previsti, ovvero già nel corso del 2011. Un´ulteriore conferma è giunta il 27 novembre, al termine di un incontro che l´assessore alla Viabilità del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, ha avuto nella sede municipale di Palmanova con il sindaco, Federico Cressati, il vicesindaco Luca Marzucchi e l´assessore ai lavori pubblici e urbanistica, Francesco Donato. "Abbiamo fatto un´analisi della situazione, registrando piena convergenza e coerenza rispetto a tutte le iniziative compiute fino ad oggi in questa direzione", ha spiegato Riccardi, precisando che sull´importanza dell´opera non è mutato il consenso di tutti gli Enti locali interessati e del sistema produttivo. Di conseguenza il collegamento veloce tra la A4, in prossimità della Città stellata, e Manzano, una dozzina di chilometri per una spesa complessiva di circa 80 milioni di euro, si farà come indicato nel protocollo d´intesa siglato cinque anni fa tra Regione, Provincia, Comuni e associazioni di categoria. "Preso atto che le condizioni non sono cambiate rispetto a quando abbiamo firmato il protocollo, siamo assolutamente convinti ad andare avanti", ha dal canto suo puntualizzato il sindaco Cressati, il quale, in riferimento a quanto pubblicato nelle scorse settimane, ha chiarito di non aver espresso contrarietà all´opera ma semplicemente di aver "chiesto di fare emergere eventuali perplessità rispetto a voci che facevano pensare ad uno scenario mutato". Nel corso dell´incontro sono stati affrontati anche altri temi che riguardano le infrastrutture viarie che interessano l´abitato di Palmanova. In particolare si è parlato del progetto per l´eliminazione del passaggio a livello lungo la linea ferroviaria Udine-cervignano sulla strada regionale 352, in zona San Marco, che costituisce un importante nodo di intersezione con l´accesso da Nord a Palmanova ed è considerato un autentico ´punto nero´ della viabilità locale. In proposito si è stabilito che per dare soluzione a questa questione aperta sarà convocato a breve un incontro tra Regione, Rete Ferroviaria Italiana, Fvg Strade, Provincia e Comune. |
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TRASPORTI: BRUXELLES, 1 DICEMBRE CONVEGNO SU FS BALTICO-ADRIATICO |
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Trieste, 30 novembre 2010 - Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-romagna coinvolgono il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e "spingono" su Bruxelles - assieme all´Austria - affinché la programmazione comunitaria dei grandi assi ferroviari veda l´estensione verso Sud, verso l´Adriatico, del Progetto prioritario 23 (Ten-t Pp 23), oggi indicato dalla Polonia sino a Vienna. Sarà dunque il Corridoio Baltico-adriatico al centro dell´attenzione del convegno che le tre Regioni italiane, di concerto con i dicasteri dei Trasporti italiano ed austriaco, hanno promosso per mercoledì prossimo, 1 dicembre, con inizio ore 14.00 a Bruxelles, al Parlamento europeo, con la partecipazione dei tre assessori Riccardo Riccardi (Friuli Venezia Giulia), Renato Chisso (Veneto) ed Alfredo Peri (Emilia-romagna), l´europarlamentare Antonio Cancian ed i rappresentanti dalla direzione generale dei Trasporti dell´Unione europea, con la possibilità, inoltre, della presenza del vicepresidente Ue Antonio Tajani. Secondo le 14 Regioni di Italia, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia coinvolte nel Corridoio Baltico-adriatico, che lo scorso anno siglarono a Bruxelles una "lettera d´intenti" per la realizzazione di questo tracciato, il tracciato ferroviario merci che oggi dai porti polacchi di Gdansk e Gdynia raggiunge Varsavia e quindi Vienna e Bratislava (la linea si biforca in territorio polacco a Bielsko-biala per indirizzarsi verso le due capitali) dovrebbe proseguire via Graz, Klagenfurt, Villaco ed Udine verso i porti di Trieste/monfalcone e Venezia e quindi (passando per il nodo di Bologna) verso lo scalo di Ravenna. Proprio in questo periodo la direzione Trasporti della Ue sta intensificando i colloqui istituzionali al fine di concordare con ogni Stato membro quali sezioni nazionali possano far parte della rete di secondo livello dell´Unione ("comprehensive network") e, sulla base di tali risultanze, derivarne poi la rete primaria ("core network"): solo i progetti che faranno parte di tale core network godranno del co-finanziamento europeo. |
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BELLA. COMUNE PROTESTA PER TAGLI EUROSTAR |
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Potenza, 30 novembre 2010 - L’amministrazione Comunale di Bella si unisce alle proteste dell’assessore regionale Rosa Gentile contro la logica dei tagli e dei cambiamenti di treni e di orari prospettata da Trenitalia. "L’amministrazione comunale si sta gia attivando, come nel 2002, - si legge in un comunicato stampa - per coinvolgere tutti gli altri Comuni interessati e la cittadinanza tutta in una necessaria iniziativa di lotta. Se la logica merceologica di Trenitalia è quella dei tagli, nei prossimi giorni sarà prima di tutto promossa un’assemblea pubblica di cittadini per contrastare l’ennesimo attacco di trenitalia contro le nostre comunità e la nostra regione e decidere le adeguate risposte. La condizione del trasporto su rotaie dalla Basilicata per la Campania, la Puglia e la città di Roma - si legge ancora nel comunicato stampa - vede sempre più penalizzata la nostra regione, che resta sempre più fuori ormai dalle scelte infrastrutturali dell’alta velocità, ma che Trenitalia lascia fuori anche dai servizi della normalità. Va ricordato che anni fa furono soppressi: l’Eurostar Taranto-roma partenza 5,00 del mattino da Potenza e arrivo a Roma alle ore 9.00 ( una comodità e utilità persa ) e l’Eurostar Roma-taranto, con arrivo a Potenza alle ore 23.00 circa. Per non citare il Potenza–milano, via Foggia. Sembra che per questa Regione l’unico modo di viaggiare sia legato all’utilizzo dei mezzi su gomma, paradossalmente anche come servizio sostitutivo dei treni. Si parla di Europa, di Unità d’Italia, ma ci stanno relegando più verso il terzo mondo. La comunità bellese, come nel 1969 e nel 2002, è pronta a lottare per il diritto di tutti i cittadini a viaggiare". |
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MILANO: M5, PRIMA TRATTA BIGNAMI – GARIBALDI. ARRIVATO IL PRIMO TRENO NELLA STAZIONE DI KEPLERO. |
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Milano, 30 novembre 2010 - “Oggi è un giorno emozionante, tagliamo un altro significativo traguardo, il primo treno della M5, una nuova linea metropolitana per i milanesi che, da un lato, contribuirà a potenziare la rete locale in una logica di rafforzamento della mobilità urbana sostenibile, e dall’altro snellirà il traffico, tutelando la salute dei cittadini. Oggi facciamo insieme un nuovo passo verso il futuro”. Lo ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti, che, ieri mattina, accompagnata dall’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini, ha fatto un sopralluogo al cantiere della stazione di Keplero della nuova linea metropolitana 5 dove oggi verrà calato il primo treno. Tra qualche giorno arriveranno le altre due carrozze – oggi ne verranno posizionate solo due di quattro - e, nell’arco di un mese, il primo treno verrà assemblato. Verso la metà di dicembre è previsto, inoltre, la consegna di un secondo treno (su un totale di 12 treni solo per la prima tratta Bignami – Garibaldi). A partire da gennaio i due convogli, che sono definitivi e già attrezzati di arredi, cominceranno a circolare tra le stazioni di Bignami, Ponale e Bicocca, per la messa a punto dei sistemi. La “Lilla” sarà, infatti, la prima linea milanese totalmente automatica, dotata di sistema driverless (treni senza conducente); di un sistema informatico di monitoraggio e controllo della circolazione all’avanguardia e di porte di banchina che separano i binari dai treni. “Con la realizzazione della nuova linea metropolitana 5 stiamo creando 9mila nuovi posti di lavoro e, una volta realizzate sia la M5 che la M4 avremo circa 40 milioni di spostamenti con mezzi privati in meno all’anno. In sintesi – conclude il Sindaco – più posti di lavoro, meno auto, per meno traffico e meno smog”. “Oggi è ‘atterrato’ il primo treno della nuova linea M5, e ci ricorda che il futuro è domani”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. “Con l’arrivo del primo convoglio potremo cominciare le prime prove tecniche di circolazione- ha proseguito Simini-. Per la tratta Bignami - Garibaldi inizialmente erano stati pensati treni con 3 carrozze, ma dopo aver approvato l’estensione della linea 5 verso San Siro, abbiamo dovuto tenere conto dei maggiori carichi previsti per l’intera linea e delle punte di affluenza legate agli eventi sportivi e di spettacolo con la fermata a San Siro. Per questo – ha detto Simini - abbiamo deciso di adottare da subito anche per la prima tratta, da Bignami a Garibaldi, una soluzione che preveda l’utilizzo di treni a quattro carrozze”. “In questo modo – conclude- si ‘allunga’ la metropolitana e si accorciano i tempi. Con i treni più lunghi e il prolungamento fino a San Siro si stima che la linea 5 possa arrivare a trasportare circa 96 milioni di passeggeri l’anno”. Scheda M5 Bignami – San Siro La linea metropolitana 5 da Bignami a San Siro, di color lilla, si estenderà complessivamente per 12,3 km con 19 fermate e sarà in grado di trasportare circa 60 milioni di passeggeri l’anno. È la prima linea totalmente automatica, grazie all’utilizzo delle tecnologie più innovative attualmente disponibili tra cui: · il sistema driverless (cioè treni senza conducente); · il continuo monitoraggio e controllo della circolazione e dello stato di tutto il sistema attraverso un sistema informatico all’avanguardia; · la garanzia del massimo grado di sicurezza con l’utilizzo delle porte di banchina che isolano la banchina stessa dal binario e dai treni. Secondo stime commissionate da Metropolitana Milanese: 1)Tratta Bignami – Zara
Domanda massima nell’ora di punta |
12.000 pass/h |
Riduzione traffico |
- 12 milioni di spostamenti auto annui |
riduzione inquinamento |
- 1,8 % Co 2 |
- 1,0 % No x |
- 1,2 % Pm 10 |
riduzione incidentalità |
- 200 incidenti annui |
riduzione consumo energetico |
- 6780 t equivalenti di petrolio/anno | 2)Tratta Garibaldi – San Siro
Domanda massima nell’ora di punta |
15.000 pass/h |
Riduzione traffico |
- 15 milioni di spostamenti auto annui |
riduzione inquinamento |
- 2,1 % Co 2 |
- 1,2 % No x |
- 1,5 % Pm 10 |
riduzione incidentalità |
- 260 incidenti annui |
riduzione consumo energetico |
- 8.470 t equivalenti di petrolio/anno | 1) Prima tratta Bignami – Garibaldi (attualmente in costruzione) La prima tratta della Linea, inserita tra quelle di preliminare interesse Nazionale ai sensi della Legge n. 443 del 21 dicembre 2001 (Legge obbiettivo), è stata approvata a livello di Progetto Preliminare dal Cipe il 29 settembre 2004 e a livello di Progettazione Definitiva nel novembre 2006. Il 20 luglio del 2007 il Cipe ha disposto l’introduzione della Variante, detta “Variante Garibaldi”, per rendere passante la stazione Garibaldi e consentire il prolungamento della linea ad ovest verso San Siro (seconda tratta). Il Progetto Definitivo della variante Garibaldi è stato approvato dal Cipe il febbraio 2008. La linea, attualmente in costruzione, è stata affidata in regime di Project Financing da parte del Comune alla società Metro5, con convenzione sottoscritta il 14 giugno 2006. I lavori sono cominciati nel settembre 2007. La conclusione dei lavori della prima tratta funzionale (Bignami-zara) è prevista per la primavera 2012, mentre il completamento dell’intera linea Bignami-garibaldi è previsto nell’estate 2013. Stato di avanzamento dei lavori: è pari al 82,48% circa per le opere civili, al 72,43% circa per le opere tecnologiche e al 49,66% per il materiale rotabile. Il valore complessivo dell’opera è di € 631.506.402,61 con la seguente copertura finanziaria: Finanziamento statale L. 211/92 € 81.700.000,00 Finanziamento statale L. 166/02 (ex L. 433/01) € 175.669.000,00 Quota a carico del Comune di Milano € 127.361.317,10 Quota a carico della Soc. Metro 5 € 246.776.085,51 La linea 5 sarà pertanto la prima grande infrastruttura di trasporto urbano in Italia ad essere realizzata in Project Financing con circa il 40% finanziato a carico del Concessionario Metro 5, società privata costituita da Astaldi, Ansaldo Sts, Torno, Ansaldo Breda, Alstom a Atm, che avrà in gestione la linea per 27 anni a partire dalla sua realizzazione. Lunghezza: 5,6 km N. Stazioni: 9 Principali Interscambi: Garibaldi Fs (M2) e Zara (M3) 1. Bignami 2. Ponale 3. Bicocca 4. Cà granda 5. Istria 6. Marche 7. Zara 8. Isola 9. Garibaldi 2) Seconda tratta Garibaldi - San Siro La Ii tratta della linea 5 rappresenta il prolungamento ad ovest della prima tratta Bignami – Garibaldi, resa possibile dall’adozione della variante disposta con la delibera Cipe di luglio del 2007 che ha reso passante la stazione Garibaldi. Il progetto definitivo della Ii Tratta è stato approvato con Delibera Cipe del 06/11/09. Il valore dell’opera dopo tale provvedimento è pari a € 864.711.850,51, così suddiviso: Comune di Milano € 83.500.000,00 Ministero Infrastrutture e Trasporti L. 222/07 € 385.000.000,00 Ministero Legge 159/07 d.D. N. 6635/07 € 6.000.000,00 Privati € 390.711.350,51 La linea 5 rientra nelle opere “connesse” alla realizzazione di Expo 2015, riportate nel dossier di candidatura approvato dal Bie lo scorso 22 aprile. Il termine dei lavori dell’intera linea è previsto per il 30 aprile 2015. Con il nuovo investimento, la linea si estenderà per ulteriori 7 chilometri di lunghezza con 10 nuove stazioni, garantendo il collegamento dell’area Stazione Garibaldi/repubblica con lo Stadio San Siro. Lunghezza: 6,7 Principali Interscambi: Garibaldi Fs (M2), Domodossola (Fnm), Lotto (M1). N. Stazioni: 10 1. Monumentale 2. Cenisio 3. Gerusalemme 4. Domodossola 5. Tre Torri 6. Portello 7. Lotto 8. Segesta 9. San Siro Ippodromo 10. San Siro Stadio L’amministrazione ha consegnato le prime aree a settembre ed è stato così dato avvio alle opere propedeutiche (viabilità e spostamento sottoservizi). La prima area consegnata è stata quella al Vigorelli dove è installato uno dei tre cantieri logistici (gli altri due saranno a San Siro e in fondo a via Novara), in seguito sono state cantierizzate le aree in via Arona, nel piazzale del Cimitero Monumentale, in piazza Carlo Magno e in via Farini. Domenica 14 novembre sono cominciate le prime attività di cantiere della linea metropolitana M5 che comportano un forte impatto sulla viabilità milanese: - domenica 14 novembre 2010: cantierizzazione via Messina; - domenica 21 novembre 2010: cantierizzazione vie Harar, Dessiè, Rospigliosi e piazzale Lotto. - domenica 28 novembre 2010: chiusura di via Domodossola; Per la costruzione della nuova tratta è previsto l’utilizzo di 4 talpe meccaniche, le cosiddette tunnel boring machine (Tbm), da circa 6.50 metri ciascuna. La prima talpa verrà calata nella stazione di San Siro nella primavera del 2012, mentre le altre partiranno dal Monumentale nell’autunno del 2012. |
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FERROVIA UDINE-CIVIDALE: INAUGURATO AMPLIAMENTO DELL´OFFICINA |
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Udine, 30 novembre 2010 - "Stiamo costantemente lavorando per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e la scelta di non apportare tagli, nella legge finanziaria, nell´assegnazione di risorse a favore del trasporto pubblico locale, così come per la sanità, per gli Enti locali e per gli ammortizzatori sociali, è un preciso segnale in questo senso". Lo ha affermato l´assessore regionale alla mobilità e alle infrastrutture di trasporto, Riccardo Riccardi, intervenendo ieri a Udine all´inaugurazione dell´ampliamento dell´officina delle Ferrovie Udine - Cividale (Fuc), in via Peschiera, sede operativa principale della società. "Obiettivo della Regione - ha precisato Riccardi - è quello di offrire ai cittadini servizi più efficienti, a minori costi e con standard qualitativi elevati in fatto di puntualità e pulizia. Il tutto in un equilibrio sensato e intelligente tra le modalità su ferro e su gomma, con percorsi e orari razionalizzati, senza sovrapposizione di corse". E in questo senso, "attorno all´esperienza delle Ferrovie Udine - Cividale, società che ha una cultura ferroviaria di cui andiamo orgogliosi, possono nascere soluzioni per la crescita del sistema ferroviario in Friuli Venezia Giulia, sia per il trasporto di passeggeri che per quello delle merci". "Se negli anni ci fossero state le condizioni come quelle che continuano a garantire il funzionamento della Fuc - ha aggiunto l´assessore - in questo modo anche l´area urbana di Udine probabilmente non dovrebbe sopportare situazioni di difficoltà, in particolare in tema di impatto ambientale. Sarebbe ottimale se le principali direttrici di accesso alla città potessero beneficiare di soluzioni analoghe, proprio per migliorare la mobilità in area urbana e ridurre le conseguenze sull´ambiente, per cui sono molto vicino all´Amministrazione comunale di Udine su questo aspetto e sono pronto ad offrire la mia totale collaborazione", ha sostenuto l´assessore riferendosi a recenti affermazioni del sindaco di Udine. La Fuc è una linea a binario unico, di circa 15 chilometri, non elettrificata. Inaugurata nel 1886 e gestita dal 2005 dalla Ferrovie Udine - Cividale srl, a capitale interamente regionale, trasporta ogni anno circa 450 mila passeggeri, prevalentemente studenti o lavoratori, ma anche numerosi turisti, grazie a 48 corse giornaliere tra andata e ritorno, con treni ogni mezz´ora nelle ore di punta, che completano il percorso in 19 minuti. Come ha spiegato l´amministratore delegato della società, Corrado Leonarduzzi, l´opera inaugurata oggi consiste nell´ampliamento della preesistente officina, per poter effettuare la manutenzione dei due treni Stadler da 217 posti (di cui 111 seduti), acquisiti di recente, che hanno una composizione più lunga rispetto alle automotrici più vecchie. Parallelamente, grazie ad una spesa di circa 400 mila euro complessivi, sono stati eseguiti diversi interventi di ammodernamento, anche in previsione di effettuare la manutenzione di due locomotive elettriche Siemens (la prima entrerà in funzione già a gennaio) con cui la Fuc - che attualmente ha una cinquantina di dipendenti - effettuerà servizio merci sulla rete ferroviaria italiana. Diversi anche gli obiettivi futuri della società, illustrati da Leonarduzzi, che consistono nell´elettrificazione della tratta tra la stazione di Udine e la sede operativa, in un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica a beneficio delle attività di manutenzione, e nella realizzazione a Cividale di un sistema automatizzato di lavaggio esterno dei treni. |
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"GREEN PORT LOGISTICS E ENERGY FOR GREEN PORTS.DUE IMPORTANTI CONVEGNI SULL’AMBIENTE SI SVOLGERANNO A VENEZIA IL 23 E 24 FEBBRAIO 2011" |
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Venezia, 30 novembre 2010 - Ewp Communications, in qualità di organizzatore dei convegni Greenport Logistics e Energy for Green Ports annuncia che questi due eventi chiave dedicati alle prassi ambientali sostenibili si svolgeranno in contemporanea presso il Porto Passeggeri di Venezia della Marittima il 23 e 24 febbraio 2011. Entrambe le iniziative porranno l’accento sull’esame di soluzioni pratiche ed economicamente più sostenibili, nonché su applicazioni e case study laddove presenti. Non mancheranno sessioni dedicate alla legislazione in materia ed esempi pratici presenti sul mercato che illustrino come si siano raggiunti gli obiettivi ambientali sostenibili. Lo scopo principale di questa manifestazione è fornire i decision maker quali i Port Environmental Officer, i Port Manager, i Port Planner e i vertici delle Capitanerie di Porto del necessario know how per implementare soluzioni ambientali sostenibili supportandoli nel proprio lavoro al meglio. I temi principali che saranno trattati durante Greenport Logistics includono: la logistica sostenibile in qualità di catena end-to-end, la messa in pratica della catena logistica sostenibile, lo sviluppo di corridoi e reti e il supporto dell’intermodalità, modelli e strumenti per la cooperazione, lo sviluppo e il management. Energy for Green Ports invece affronterà le seguenti tematiche: la sfida energetica per i porti verdi, la gestione delle emissioni delle navi sia in porto sia anche in relazione alle aree retroportuali, il porto come generatore di energia nonché tecnologie e applicazioni emergenti e di nuova generazione. Sessioni congiunte saranno dedicate allo sviluppo dei porti verdi e della logistica per il nostro futuro, agli ecoporti avviati verso una nuova era, alla ‘de-carbonizzazione’ del porto, alla logistica e alle operazioni collegate per mettere in pratica questi temi. Organizzati insieme a Vtp Events e in collaborazione con l’Autorità Portuale di Venezia, i due convegni saranno supportati da Espo, Ecoports e Efip. Il Professor Paolo Costa, Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia ha commentato: “L’autorità Portuale di Venezia è da sempre vicina alle tematiche ambientali e da anni ha intrapreso una serie di progetti con l’obiettivo di diventare il primo scalo “Carbon Neutral” in Italia. – dichiara il presidente Prof. Paolo Costa - Be lean, be clean e be green, questa la sintesi delle tre fasi di attività del Porto Verde veneziano. Un motto che si traduce in: tagliare i consumi, efficientare le macchine termiche eliminando gli sprechi e installare impianti fotovoltaici. Le tre fasi si concretizzano in una strategia di “Porto Verde” che prevede azioni su più fronti quali: la generazione e/o stoccaggio energetico proveniente da fonti alternative ai combustibili fossili; il miglioramento della raccolta e il riciclo delle acque meteoriche e dei rifiuti a bordo e il raggiungimento delle “emissioni zero” dentro il Porto attraverso l’applicazione del cosiddetto cold ironing (elettrificazione delle navi in sosta con energia da terra). Siamo profondamente convinti che uno sviluppo portuale sostenibile debba essere fatto non solo di programmi ambientali ambiziosi ma anche dall’adozione di buone pratiche di contenimento dell’impatto ambientale atte tutelare il delicato ambiente lagunare, per questo siamo lieti di ospitare e sostenere l’edizione 2010 di Energy for Green Ports & Green Port Logistics". |
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FINCANTIERI, INCONTRO A ROMA: L´AD BONO A GENNAIO AD ANCONA. IL PRESIDENTE SPACCA: ´INIZIATO UN PERCORSO DI CHIAREZZA E RESPONSABILITA`´. |
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Ancona, 30 novembre 2010 - L´amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono verra` ad Ancona a meta` gennaio per un incontro con istituzioni e sindacati. L´incontro e` stato richiesto dal presidente della Regione Gian Mario Spacca nel corso della riunione di ieri con Bono nella sede di Fincantieri, presente l´assessore Marco Luchetti e il dirigente Fabio Montanini. L´incontro di oggi e` servito per iniziare l´approfondimento delle problematiche di medio-lungo termine dello stabilimento di Ancona e guardando al futuro Bono ha sottolineato come la dotazione infrastrutturale, gia` ora, sia perfettamente adeguata ai segmenti di mercato connessi alle sue caratteristiche dimensionali. All´amministratore delegato e` stato richiesto anche un impegno chiaro sulle prospettive di breve termine. Riferendosi ad una congiuntura internazionale particolarmente pesante sia sotto il profilo economico che finanziario, ha detto che ora si rende necessario un ricorso alla cassa integrazione in deroga per superare una fase di transizione molto difficile e complessa, che non pregiudica future prospettive. ´E´ iniziato un percorso di approfondimento ispirato a chiarezza e responsabilita`. Abbiamo offerto all´amministratore delegato di Fincantieri - ha detto il presidente Spacca al termine dell´incontro - la disponibilita` piena della Regione Marche a costruire una precisa strategia di impegno progettuale finalizzata a dare continuita` all´attivita` industriale del cantiere navale superando questo momento terribile´.. |
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PIASTRA LOGISTICA PORTO DI TARANTO |
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Bari, 30 novembre 2010 - “Il valore strategico della piastra logistica integrata di Taranto non è solo nella consistenza dell´opera pubblica, la più rilevante in questo momento in Puglia, che sarà cantierata nei primi mesi del 2011, ma nella prospettiva che apre”, ha spiegato ieri l’assessore alle infrastrutture strategiche della Regione Puglia Guglielmo Minervini che è intervenuto con il presidente Nichi Vendola e l’assessore al bilancio Michele Pelillo alla presentazione ufficiale della Piattaforma logistica, del valore complessivo di 156 milioni di euro, finanziata nell’ultima seduta del Cipe. “La realizzazione piastra logistica nell´area portuale - aggiunge Minervini - si potrà sviluppare in un contesto di felice integrazione delle infrastrutture e potrà consentire una piena ed efficiente intermodalità. Il porto, la ferrovia e la rete autostradale che garantirà anche un rapido collegamento con l´aeroporto cargo regionale di Grottaglie, configurano un sistema connesso con gli altri nodi logistici pugliesi che andranno finalmente a configurare il nucleo della piattaforma logistica che può aprire alla Puglia la prospettiva di uno sviluppo di una nuova economia con ricadute occupazionali davvero importanti”. |
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