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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Novembre 2010
ENERGIA & LAVORO, CRESCE IN TUTTA EUROPA IL LAVORO COLLEGATO AL SETTORE DELLE FONTI RINNOVABILI: NEL 2025 SARANNO OLTRE 3 MILIONI. IN EMILIA-ROMAGNA NEL SETTORE ´VERDE´ CIRCA 2 MILA IMPRESE E 230 MILA ADDETTI. MUZZARELLI: "ANCHE IL PIANO ATTUATTIVO 2011-2013 DEL PIANO ENERGETICO REGIONALE SARÀ DECISIVO PER TRASFORMARE L´EMILIA-ROMAGNA IN UNA REGIONE SEMPRE PIÙ VERDE.  
 
 Bologna, 30 novembre 2010 - Sempre più lavoro per i cittadini europei grazie alle energie rinnovabili. Oggi sono circa 1,58 milioni le persone che in Europa sono impiegate nel settore delle fonti rinnovabili ed anche in presenza di un export moderato, questi posti di lavoro diventeranno 2,5 milioni nel 2015 e supereranno i 3 milioni nel 2025. I dati sono stati diffusi - nel corso del seminario dedicato a “La prestazione energetica degli edifici ed il Patto dei Sindaci”, organizzato il 25 novembre a Bologna nella “Casa dell’Energia” presso la Regione Emilia-romagna - da Carlo Corazza, direttore rappresentanza Comunità a Milano, che ha sottolineato la sempre maggiore convenienza, sotto ogni profilo, delle energie rinnovabili. Secondo i rapporto ‘Green Economy in Emilia-romagna’, realizzato da Ervet, le imprese del settore “verde” sono circa 2 mila, 230 mila gli addetti per un fatturato di oltre 61 miliardi di euro. Anche per l’Emilia-romagna è iniziata la nuova rivoluzione industriale: la “rivoluzione verde” che, come ha spiegato Corazza, porterà alla totale de-carbonizzazione della produzione di elettricità, allo stop all’utilizzo dei carburanti tradizionali nei trasporti e ad edifici “positive power”. L’assessore alle Attività produttive ed Economia verde della Regione Emilia-romagna, Gian Carlo Muzzarelli, ha rilevato che: «Il nostro Paese, anche nelle sue realtà più avanzate come quella emiliano-romagnola, non può più permettersi una politica di vincoli paesistici e di piani settoriali: occorre, invece, una visione strategica che tenti di coniugare le politiche di settore alla dimensione territoriale, quella in cui si sviluppa la maggior parte dei consumi energetici. Tutela dell’ambiente e riqualificazione delle città costituiscono due assi complementari di una strategia che stiamo concretizzando con convinzione. La Regione continuerà a lavorare, con ogni mezzo e risorsa che potremo impiegare, per raggiungere tre obiettivi principali: il risparmio nell’uso del suolo e nel consumo di energie non rinnovabili; l’adozione di assetti territoriali basati sulla mobilità sostenibile e la qualità urbana; un’azione di tutela e riequilibrio dell’ambiente anche attraverso una distribuzione equilibrata delle fonti energetiche rinnovabili». Emanuele Burgin, assessore all’Ambiente della Provincia di Bologna e Presidente Coordinamento Agenda 21 italiane, che ha presieduto e coordinato i lavori del seminario, ha evidenziato che “L´europa si sta muovendo sempre più decisamente verso la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e privato, perché è lì che si trovano i margini di miglioramento più consistenti per realizzare l´ambizioso obiettivo del 20-20-20. Diventa quindi cruciale il compito degli Enti Locali, e proprio per questo abbiamo lanciato questa mattina anche a Bologna l´iniziativa europea del Patto dei Sindaci, per la quale sia il Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali, sia la Provincia di Bologna sono ufficialmente accreditati come strutture di supporto. Con il Patto dei Sindaci una Comunità Locale assume l´obiettivo europeo a livello territoriale, e noi a Bologna questa mattina siamo partiti in questa direzione”.  
   
   
MOLISE: CENTRALE TURBOGAS VENAFRO, REGIONE SCRIVE AL MINISTRO PRESTIGIACOMO  
 
Campobasso, 30 novembre 2010 - L´assessore Muccili. Contrario ad un´altra Centrale turbogas nel Molise scrive al Ministro Prestigiacomo : "Egregio Ministro, mi rivolgo a Lei, di cui è nota la sensibilità in materia ambientale e di tutela della salute delle comunità locali, per segnalarLe la singolare e rischiosa situazione in cui rischia di essere coinvolta la regione che rappresento, il Molise". Inizia così la lettera che l´Assessore regionale all´Ambiente, Salvatore Muccilli, ha inviato al Ministro all´Ambiente, Stefania Prestigiacomo, la quale, com´ è noto, di concerto con il Ministero dei Beni culturali, ha fornito un parere favorevole di compatibilità ambientale alla realizzazione di un impianto a ciclo combinato, da 780 megawatt, meglio noto come centrale turbogas, da localizzasi nel territorio di Venafro. L´assessore ricorda come il Molise sia largamente autosufficiente dal punto di vista energetico, non abbia particolari necessità di nuove iniziative nel settore ed ospiti già un impianto analogo a Termoli. "Inoltre - scrive Muccilli - è un dato di fatto che questo tipo di impianto impatti comunque sulla qualità dell´aria. Nonostante venga annoverato come produttore di energia pulita, come Lei ben saprà, la centrale a ciclo combinato ha un impatto sull´ambiente circostante immettendo nell´atmosfera con continuità componenti chimici. Il fatto che venga considerata energia pulita è forse più un equivoco lessicale che altro; è pulita se raffrontata con le ben più inquinanti centrali di produzione elettrica di vecchio tipo, ma non si può annoverare certo tra quelle a impatto nullo sull´ambiente. "Per questo - continua - mi chiedo, e Le chiedo: perché dare il via libera ad una nuova centrale di questo tipo se il Molise già ne ospita una, e non ha specifiche necessità di approvvigionamenti energetici? Perché ridare impulso ad un progetto che giaceva nei cassetti da oltre quattro anni, e al quale l´intera comunità locale, per ragioni largamente condivisibili, è avverso? Il mio è un appello di tipo personale, che travalica le burocrazie ministeriali, le trafile di autorizzazioni e timbri, un appello ad una persona che conosco sensibile e attente alle questioni sociali. Un appello perché il Governo, di cui Lei è un autorevole membro, ripensi questa scelta e desista da questa strada che penalizzerebbe ingiustamente una terra ricca di storia, di bellezze naturali e paesaggistiche". E conclude: "Una regione, il Molise, in cui l´aria è ancora respirabile e l´ambiente ancora sano. Personalmente e come membro del Governo della mia regione con la forza del dialogo e della ragione mi batterò affinché questa strada venga abbandonata. Spero di trovare in Lei un alleato, nella comune difesa di valori condivisi, la qualità della vita e la salute e l´integrità degli individui. Ringraziandola sin da ora per l´attenzione che vorrà porre a questa mia nota, La saluto con cordialità".  
   
   
REPUBBLICA CECA, STOP SOSTEGNI A IMPIANTI FOTOVOLTAICI  
 
Praga, 30 novembre 2010 - Il presidente della Repubblica ceca Vaclav Klaus darà il via libera, con la firma di promulgazione, alla legge che limita i sostegni al fotovoltaico a quegli impianti di piccole dimensioni installati sul tetto degli edifici. Nessun sostegno invece a quelli installati a terra, in zone boschive e agricole. Le centrali già esistenti comunque non perderanno i sostegni già ottenuti.  
   
   
I SMART GRID INTERNATIONAL FORUM RETI ELETTRICHE INTELLIGENTI, AL CENTRO DEL PROCESSO EVOLUTIVO PER LA DEFINIZIONE DI NUOVI MODELLI DI SVILUPPO 30 NOVEMBRE – 1 DICEMBRE 2010  
 
 Roma , 30 novembre 201- Il 30 novembre e il 1 dicembre 2010 si terrà a Villa Miani - Roma la prima edizione dello Smart Grid International Forum organizzato da Gruppo Italia Energia e promosso da Federazione Anie e Wec Italia. Obiettivo del forum è creare un filo di congiunzione tra i progetti, per delineare un quadro e uno stato dell’arte di quello che le reti intelligenti rappresentano oggi e potranno costituire domani a livello internazionale e nel nostro paese. Per iscrizioni si rimanda al sito http://www.Smartgridinternationalforum.eu/index.php/    
   
   
PUGLIA: SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE SU EOLICO  
 
Bari, 30 novembre 2010 - Il 26 novembre è stata resa pubblica la sentenza della Corte Costituzionale che dichiara illegittimo il regolamento regionale 16/2006 della Regione Puglia per la realizzazione di impianti eolici. L’assessore Nicastro dichiara di “non essere particolarmente preoccupato dalla citata sentenza che ricalca, tra l’altro, orientamenti consolidati della recente giurisprudenza costituzionale sulla adozione di regolamenti, da parte delle Regioni, per il corretto inserimento territoriale e ambientale degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, in assenza delle linee guida nazionali previste dalla legge e solo recentemente approvate dal Governo nazionale”. “Infatti – spiega Nicastro - il regolamento impugnato e dichiarato incostituzionale ha introdotto, nel 2006, criteri di valutazione di compatibilità ambientale che hanno consentito, sostanzialmente, di selezionare, tra le numerosissime proposte progettuali pervenute, quelle che maggiormente garantivano la tutela e salvaguardia di beni ambientali e paesaggistici”. “Peraltro – conclude l’assessore - si deve sottolineare come, nei fatti, il regolamento 16/2006 risulta ad oggi superato dalla recente regolamentazione introdotta dalle linee guida nazionali che offrono alle Regioni la possibilità di individuare aree non idonee per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. In tal senso la Regione Puglia ha da tempo avviato la definizione del proprio documento tecnico per l’individuazione delle aree non idonee relativamente al quale sono state già avviate le consultazione con il partenariato economico e sociale e che sarà approvato nella seduta di Giunta regionale di martedì prossimo o quanto prima”.  
   
   
LOMBARDIA: BONUS PRIMA CASA, DA MERCOLEDÌ 1 LE DOMANDE  
 
Milano, 30 novembre 2010 Da mercoledì 1 dicembre a lunedì 31 gennaio sarà possibile richiedere il Bonus per l´acquisto o la ristrutturazione della prima casa. Si tratta del contributo che Regione Lombardia eroga, una tantum e a fondo perduto, alle "fasce deboli" previste dalla legge regionale sulla famiglia, per aiutarle in uno dei passi più impegnativi per il bilancio familiare. Da quest´anno il bonus può arrivare fino a 8.000 euro (gli anni passati era stato prima di 5 e poi di 6.000 euro) se si acquista un edificio in classe energetica B o A. A disposizione ci sono 10 milioni di euro. "Ancora una volta - commenta il presidente Roberto Formigoni - abbiamo voluto fare uno sforzo notevole per aiutare in modo particolare coloro che fanno più fatica a realizzare il sogno della vita, cioè comprare la casa. Nonostante i continui tagli che stiamo subendo, abbiamo ritenuto importante trovare fondi per riproporre questa iniziativa che negli anni ha aiutato migliaia e migliaia di famiglie. Desideriamo continuare a rispondere concretamente a bisogni reali". "Questo provvedimento - aggiunge l´assessore alla Casa Domenico Zambetti - fa il paio con quelli già approvati e che ci hanno permesso di destinare nuovi fondi per la locazione temporanea. Nonostante i grandi sacrifici cui anche Regione è costretta, abbiamo trovato il modo per non ´lasciare solo´ nessuno e andare dunque incontro alle più diverse necessità: dall´acquisto all´affitto". Le Categorie Ammesse - Potranno richiedere il Bonus: - le giovani coppie (coloro cioè che si sono sposati o si sposeranno nel periodo compreso fra l´1 luglio 2009 e il 30 giugno 2011 e i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda); - le gestanti sole (ossia le donne in attesa del primo figlio, nubili o prive del coniuge per separazione legale, senza convivenza, per divorzio o decesso); - i genitori soli con uno o più figli minori a carico (padre o madre con uno o più figli minori a carico, celibe o nubile o privo del coniuge per separazione legale, senza convivenza, per divorzio o decesso. Non rientrano in questa categoria le unioni di fatto); - i nuclei familiari con almeno tre figli a carico. L´entita´ Del Contributo - Dei 10 milioni 8 saranno riservati alle giovani coppie e 2 a tutte le altre categorie. L´entità del singolo contributo è di 5.000 euro per alloggi di valore compreso fra 25.000 e 100.000 euro; di 5.500 euro per alloggi di valore fino a 200.000 euro e di 6.000 euro per alloggi che hanno un costo fino a 280.000 euro. Il nuovo bando introduce un contributo aggiuntivo per chi acquista alloggi ad alta efficienza energetica, pari a 1.000 euro per appartamenti in classe B, che diventano 2.000 per la classe A. I Requisiti Richiesti - Coloro che richiederanno il contributo dovranno presentare un reddito Isee (dunque non lordo) non superiore a 35.000 euro; dovranno acquistare un alloggio di prezzo non inferiore a 25.000 euro e non superiore a 280.000 euro. Queste cifre sono le stesse entro le quali deve essere contenuto il mutuo eventualmente chiesto che, comunque, deve avere durata non inferiore a 5 anni. Dove E Come Presentare Le Domande - Le domande devono essere presentate esclusivamente presso i Centri di assistenza fiscale autorizzati (Caaf) dall´1 dicembre 2010 fino al 31 gennaio 2011, mentre per il perfezionamento dei requisiti ci sarà tempo fino al 30 giugno.  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA. MORATTI: “IL GOVERNO STANZIA OLTRE 7 MILIONI DI EURO PER 25 SCUOLE MILANESI, DI CUI 9 DI PROPRIETÀ COMUNALE”  
 
Milano, 30 nvoembre 2010 - “Oggi è una giornata importante per la scuola milanese, e per questo ringrazio il Ministro Maria Stella Gelmini e il sottosegretario Mantovani, perché il Governo stanzia oltre 7 milioni di euro per la messa in sicurezza di 25 scuole cittadine, di cui 9 di proprietà comunale e 16 di competenza provinciale. Un impegno concreto che si sviluppa nell’ambito del più ampio Piano di edilizia scolastica con cui il Governo affida 385 milioni di euro direttamente ai comuni italiani per la messa in sicurezza di 1700 scuole”, ha detto il Sindaco Moratti, intervenuta ieri mattina, a Palazzo Marino, in conferenza stampa col Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini e il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Mario Mantovani. Erano presenti anche gli assessori Bruno Simini (Infrastrutture e Lavori Pubblici), Mariolina Moioli (Famiglia, Scuola e Politiche Sociali) e l’assessore Marina Lazzati (Istruzione ed Edilizia Scolastica) della Provincia di Milano. “Questi fondi che il governo destina alle nostre scuole – ha proseguito il Sindaco - vanno ad affiancare i 40 milioni che il Comune stanzia annualmente per la messa a norma e la manutenzione ordinaria delle scuole e i 45 milioni di finanziamento straordinario, con cui, invece, stiamo facendo interventi per l’impermeabilizzazione delle coperture, il risparmio energetico e il miglioramento delle condizioni generali degli edifici scolastici. Con questi 45 milioni straordinari – ha concluso il Sindaco - contiamo di intervenire su 300 scuole, più della metà del nostro patrimonio scolastico che ammonta a 495 strutture”. Il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, ha ricordato il grande lavoro svolto per creare l’Anagrafe scolastica, che ha permesso di informatizzare tutti i dati relativi alle scuole nazionali. Il Ministro ha sottolineato, inoltre, che il governo ha stanziato 1 miliardo di euro per l’edilizia scolastica, in pieno accordo con le Regioni e con gli enti locali. “Per la prima volta il Governo affianca gli Enti locali nella battaglia difficile di ammodernare le nostre scuole”, ha dichiarato l’assessore Simini. “Questo stanziamento ministeriale è dedicato a interventi mirati alla vera sicurezza degli studenti, come lo sfondellamento dei controsoffitti. Si tratta quindi di un provvedimento concreto che ci fornisce un grande aiuto per il tema della prevenzione e che testimonia il grande impegno da parte del Governo per le scuole, se si pensa che fino a dieci anni fa 7 milioni era la cifra che la città spendeva annualmente per l’edilizia scolastica”. “Esprimo un vivo apprezzamento per questa straordinaria iniziativa da parte del Governo che va ad aggiungersi ai grandi sforzi che questa Amministrazione sta mettendo in campo per le scuole”, - ha dichiarato l’assessore Moioli - Ricordo che il Comune di Milano ha già completato tutto il lavoro di raccolta dati per l’anagrafe scolastica, frutto del confronto con i tecnici, i dirigenti scolastici e i presidenti dei consigli d’istituto. La nostra priorità è quella di garantire ai nostri ragazzi le migliori condizioni possibili. Per questo, di recente abbiamo messo a norma e aperto al pubblico anche 5 piscine di cui potranno beneficiare non solo gli studenti, ma anche utenti esterni”.
Comune Di Milano
Numero interventi in Milano Scuole di Milano: in corsivo quelle di proprietà comunale, in Neretto quelle superiori la cui gestione/manutenzione è provinciale
1 P.zza Leonardo da Vinci 750.000
2 Via Russo 180.000
3 Via Frigia 150.000
4 Via Cima 350.000
5 Via Maniago 350.000
6 Via Pisacane 350.000
7 Via Pascal 35 350.000
8 Largo Guerrieri Gonzaga 260.000
9 Via Porpora e Via Lulli 350.000 3.090.000
10 Berchet Via della Commenda 180.000
11 Agnesi Via Tabacchi 290.000
12 Boccioni Piazzale Arduino 300.000
13 Moreschi via San Michele del Carso 280.000
14 S. Caterina Da Siena Viale Lombardia 350.000
15 Gentileschi Via Natta 11 - Gentileschi 280.000
16 Galilei Via Paravia 280.000
17 Marignoni - M. Polo Via Melzi d´Eril 1.000.000
18 Allende Via Dini 360.000
19 Severi Correnti Via Alcuino 220.000
20 Tenca, Ist. Tenca 350.000
21 Frisi Ist. Frisi 180.000
22 Cardano Via Natta - 250.000
23 Cavalieri via Olona 14 120.000
24 Dudovich via Amoretti 120.000
25 Bertarelli Corso Porta Romana 120.000 4.680.000
Totale Citta´ 7.770.000
 
   
   
SCUOLE A MILANO: “EDIFICIO DI VIA GHINI SARÀ DEMOLITO ENTRO PRIMAVERA”  
 
Milano, 30 novembre 2010 - “Dopo aver trasferito gli alunni nella primaria di via dei Bognetti, procederemo ora con la messa in sicurezza dell’edificio che ospita la scuola dell’infanzia di via Ghini 8. Ho chiesto agli uffici di predisporre con estrema urgenza un piano per l’abbattimento della scuola e lo smaltimento dell’amianto. Vogliamo, infatti, bonificare l’area e nello stesso tempo evitare di lasciare una struttura abbandonata con possibilità di intrusioni, occupazioni e degrado. L’edificio sarà demolito entro la primavera prossima, dopo aver concordato i lavori con la Asl”. Lo rende noto l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini.  
   
   
SICUREZZA EDIFICI PUBBLICI IN PUGLIA  
 
Bari, 30 novembre 2010 - L’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati ha inviato il 26 novembre una lettera al Presidente dell’Upi Puglia (Unione Province d’Italia) Francesco Schittulli e al Presidente dell’Anci Puglia (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Luigi Perrone, affinchè si attivi il monitoraggio delle verifiche strutturali su tutti gli edifici pubblici o aperti al pubblico della regione. La ricognizione sarà finalizzata alla puntuale conoscenza dello stato di rischio delle opere più importanti in caso di terremoto o perché fondamentali per le operazioni di protezione civile, o perché suscettibili di creare gravi danni o molte vittime in caso di collasso. Attraverso un dettagliato rilievo del rischio di queste opere, sarà infatti possibile condurre un’efficace programmazione di interventi mirati e prioritari di mitigazione, che sfruttino al meglio le risorse disponibili. La conoscenza che deriverà dal censimento fornirà infatti le informazioni che consentiranno di effettuare una stima delle esigenze economiche ed il quadro temporale entro cui potranno essere soddisfatte, elementi che saranno posti all’attenzione delle Autorità competenti. Nella sua lettera, Amati chiede ai due Presidenti di attivare l’Anci e l’Upi affinchè siano da impulso per le amministrazioni comunali e provinciali che dovranno eseguire verifiche sugli edifici destinati ad uso pubblico e compilare poi le relative schede scaricabili dal sito della Regione Puglia, che a sua volta provvederà a raccogliere tutta la documentazione e ad inoltrarla al Dipartimento nazionale di Protezione civile.  
   
   
PRIMA INDAGINE CONFINDUSTRIA-R&S-UNIONCAMERE SULLE MEDIE IMPRESE EUROPEE  
 
Milano, 30 novembre 2010 – Il Rapporto sulle “Medie imprese in Europa” è una prima assoluta in campo internazionale ed è frutto di una partnership italiana tra Confindustria, R&s-mediobanca ed Unioncamere. Lo studio sistematico della media impresa in Italia (identificata con le società di capitali a controllo autonomo, fatturato compreso tra 13 e 290 milioni di euro e forza lavoro da 50 a 499 dipendenti) è iniziato oltre dieci anni fa, su iniziativa congiunta di Mediobanca ed Unioncamere. Il nuovo progetto estende l’analisi alle medie imprese tedesche e spagnole, prevedendo, sin dalla sua seconda edizione, l’inclusione di quelle francesi ed inglesi. La ricerca si avvale della collaborazione di due qualificati istituti: l’Ifm-institut für Mittelstandsforschung di Bonn, che cura il rapporto sulle imprese tedesche, e il Departamento de Economía Financiera y Contabilidad Iii della Universidad Complutense di Madrid che, attraverso il direttore Prof. Juan Antonio Maroto Acín, cura l’indagine sulle imprese spagnole. I dati relativi alle medie imprese italiane, curati da R&s, si basano sulle indagini censuarie Mediobanca-unioncamere. Il progetto si avvale della supervisione scientifica di Gioacchino Garofoli dell’Università dell’Insubria. I dati per la Germania sono stati ricavati da una rilevazione su circa 4000 imprese, quelli per la Spagna su circa 1700. Si tratta di consistenze che comprendono il maggior numero di imprese considerato sinora in indagini economico-finanziarie comparabili e che, comunque, conferiscono ai risultati della ricerca un’elevata rappresentatività. Si riportano a seguire alcuni dei principali risultati emersi. Circa la distribuzione sul territorio, in Germania sono le regioni del Sud (3 8%) e dell’Ovest (3 6%) a segnare le concentrazioni maggiori; il Nordrhein-westfalen ad Ovest (2 6%) e il Baden-württemberg a Sud (2 0%) sono le aree con la maggiore densità di medie imprese. Le regioni dell’Est della ex Repubblica Democratica Tedesca presentano modeste tracce di medie imprese, con appena il 13% del totale. Quanto alla Spagna, il Nord/nord-est è il maggiore catalizzatore, attraendo il 50% delle aziende che sono localizzate principalmente in Catalonia (28%) e nei Paesi Baschi (12%). Un’altra significativa agglomerazione di medie imprese interessa Madrid (10%). In Italia il 40% delle medie imprese si localizza nel Nord-ovest, il 37% nel Nord-est; Lombardia (3 0%), Veneto (18%) ed Emilia-romagna (14%) sono le regioni più popolose, mentre la presenza si dirada nel Sud e nelle Isole. Le medie imprese tendono quindi ad insediarsi nelle zone economicamente più evolute dei Paesi europei. Lo studio comprende l’analisi delle aree territoriali specializzate (distretti e aree di grande impresa in Spagna ed Italia e aree di grande impresa in Germania). In Italia il 66% delle medie imprese si colloca aree distrettuali, in Spagna il 41%. In Germania non esiste un sistema di distretti codificato. La ripartizione del fatturato delle medie imprese in base al settore produttivo si configura come segue:
Germania Italia in % del fatturato Spagna
Alimentare 13,0 15,4 24,2
Meccanico 46,1 34,3 27,0
Beni persona e casa 12,0 24,8 18,8
Altre industrie 28,9 25,5 30,0
Chimico e farmac. 11,5 11,4 13,6
Metallurgico 5,4 7,3 6,4
Carta e stampa 8,7 4,6 6,0
Altri 3,3 2,2 4,0
La meccanica prevale in Germania (46,1% del totale) mentre l’Italia segna l’incidenza maggiore, fra i tre Paesi, nei beni per la persona e la casa (24,8%), pur mostrando anch’essa la preponderanza della meccanica (34,3%) sulle altre attività. Anche in Spagna il settore più rappresentativo è la meccanica (2 7%), ma assai importante è il ruolo del comparto alimentare (24,2%) che mostra il maggiore sviluppo tra i tre Paesi considerati. Lo stile italiano (o “made in Italy”) rappresenta il 62% delle vendite delle nostre medie imprese. Quanto al valore aggiunto, che misura la ricchezza prodotta, il contributo delle attività meccaniche è ancora più evidente, raggiungendo il 52% in Germania, il 40% in Italia e il 29% in Spagna ove si registrano gli apporti rilevanti dei beni per la persona e la casa (2 0%) e dell’alimentare (18%). Si tratta di due settori importanti anche in Italia, con un’incidenza prossima al 35%, mentre essi contribuisco per meno del 20% in Germania. L’orientamento produttivo delle medie imprese europee ne spiega anche il diverso contenuto tecnologico (valutato secondo la metodologia Ocse), che offre lo spaccato seguente:
Alta tecnologia Germania 8,7 Italia in % del fatturato 3,9 Spagna 7,7
Medio-alta tecnologia 33,9 26,0 19,3
Medio-bassa tecnologia 26,3 30,2 33,4
Bassa tecnologia 31,1 39,9 39,6
La fascia alta e medio-alta della tecnologia rappresenta il 43% circa del fatturato delle medie imprese tedesche; le italiane esprimono, sotto questo profilo, un contenuto lievemente superiore alle spagnole (30% contro 27%) ma comparabile, stante il similare assortimento settoriale. L’analisi dei dati economici conferma che la media dimensione rappresenta una fascia di grande efficienza della manifattura: le imprese tedesche primeggiano per produttività (valore aggiunto netto per addetto pari a 59.600 euro, contro 52.200 euro per l’Italia e 47.600 euro per la Spagna), quelle italiane e spagnole per profittabilità (margine operativo netto sul valore aggiunto pari al 24% in Spagna, 23% in Italia e 20% in Germania). Il costo del lavoro pro-capite più elevato è in Germania (46.700 euro per addetto, contro 37.700 euro in Italia e 33.800 euro in Spagna). Il trattamento fiscale è omogeneo in Spagna e Germania (tax rate al 26% circa), penalizzante in Italia (48%). La struttura finanziaria comparata si configura come segue:
Germania Italia Spagna
in % del capitale investito
Debiti fin. A breve 21,1 34,6 22,8
Debiti fin. A m/l 17,1 22,6 17,5
Capitale netto tang. 61,8 42,8 59,7
Totale 100,0 100,0 100,0
Attivo immobilizzato 28,6 36,3 51,8
Attivo corrente netto 71,4 63,7 48,2
Totale 100,0 100,0 100,0
Le medie imprese mostrano una struttura finanziaria robusta, con mezzi propri che eccedono gli immobilizzi ed un attivo corrente netto superiore ai debiti finanziari a breve termine. Si tratta di un assetto che conferisce a queste imprese un grado di resistenza alla crisi superiore a quello delle imprese di maggiori dimensioni. Il rapporto con la Borsa è marginale. Solo in Germania si conta una certa numerosità, con circa 100 medie imprese quotate, pari a circa il 7% di tutte le medie imprese e al 16% di tutte le società quotate. In Italia e Spagna le consistenze sono trascurabili: 30 imprese sommando i due Paesi. La rappresentatività in termini di capitalizzazione è ovunque trascurabile. Dal 2004 solo in Germania l’indice di Borsa delle medie imprese è risultato migliore di quello del mercato nel suo insieme, mentre in Italia e Spagna l’evoluzione è stata sfavorevole.
 
   
   
ABRUZZO: SERVIZI QUALIFICATI,OLTRE 9MLN CON DUE NUOVI BANDI  
 
Pescara, 30 novembre 2010 - La Regione Abruzzo stanzia ulteriori fondi, pari a 9.744.129 euro, in favore delle micro piccole e medie imprese che vogliano sviluppare il segmento dei servizi qualificati. Il bando comunitario Por Fers è stato illustrato dall´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, secondo il quale occorre "cambiare registro e mentalità. Non è pensabile continare a chiedere finanziamenti per i capannoni industriali senza misurarsi con la ricerca e l´innovazione. Questo atteggiamento ci ha portato a segnare il passo e a fronteggiare a fatica la crisi generale". Il bando è suddiviso in due linee di intervento. La linea A dispone di una dotazione finanziaria di 2.744.129 mila euro ed è destinata alle micro piccole e medie imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e servizi, non aggregate ai costituendi poli di innovazione. Le imprese possono richiedere non più di 5 servizi per un investimento complessivo finanziabile non inferiore a 50.000 mila euro e non superiore a 150.000 mila euro. Nel caso di richieste presentate da forme associate la spesa massina ammissibile sale a 200 mila euro. Il termine per la presentazione dei progetti è il 15 febbraio 2011. La linea B dispone invece di una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro ed è destinata alle micro piccole e grandi imprese, aggregate ai costituendi poli di innovazione. L´investimento non potrà essere inferiore a 80 mila euro e superiore a 250 mila euro. Nel caso di richieste associate la spesa ammissibile è pari a 300 mila euro. Il termine per la presentazione delle domande è il 15 giugno. Le tipologie dei servizi qualicati ammissibili sono individuati nel "Catalogo dei servizi qualificati" e si dividono in servizi qualificati di primo livello per aiutare le imprese a mettere a fuoco la propria posizione competitiva, tecnologica, organizzativa, gestionale, con una valutazione del proprio potenziale; e in servizi qualificati specializzati di supporto ai processi di innovazione tecnologica, dalla fase di generazione delle idee fino alla progettazione, test e prove, ricerche di mercato e comunicazione. "La Regione Abruzzo - ha concluso Castiglione - sta accelerando il passaggio dalla fase dei consorzi industriali a quella dei poli di innovazione, tanto che, entro quest´anno, avremo concluso la messa a bando di tutte le misure Por Fers per le imprese innovative. Dal prossimo anno saremo in grado di avere una prima mappatura dei poli di innovazione costituitisi e di agire di conseguenza". I bandi sono finanziati per il 40 per cento a fondo perduto e per il restante 60 con la compartecipazione.  
   
   
FONDI DI VENTURE CAPITAL E IMPRESE A CONFRONTO IL VENTURE CAPITAL, UN´OPPORTUNITÀ DI CRESCITA E DI FINANZIAMENTO PER I PROGETTI E LE IMPRESE INNOVATIVE: EVENTO DI INFORMAZIONE E PROMOZIONE SEGUITO DALL’INCONTRO TRA 15 IMPRESE SELEZIONATE E FONDI DI VC  
 
 Torino, 30 novembre 2010 – Oggi alle ore 10, presso la Sala Einaudi del Centro Congressi Torino Incontra di Via Nino Costa 8 a Torino, Unioncamere Piemonte organizza un evento di informazione e promozione sul Venture Capital, con il supporto di Unicredit, Abi, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Ivrea-pinerolo-torino e con la collaborazione di Fondazione Torino Wireless e Comitato Torino Finanza. L’incontro, al quale parteciperà anche Aifi, l’Associazione Italiana del Private Equity e del Venture Capital, si rivolge ai professionisti che accompagnano le imprese nei percorsi di innovazione, alle imprese che puntano a ottenere nuova linfa grazie a capitali di rischio, agli incubatori di impresa, ai parchi scientifici e tecnologici, ai poli di innovazione e a tutti i soggetti vicini alla nuova imprenditoria innovativa. La giornata sarà articolata in due momenti distinti: • una mattinata divulgativa dedicata a presentare il quadro dei Fondi di Vc che operano in Piemonte e in Italia, all’approccio metodologico per presentare l’idea imprenditoriale ai Fondi stessi e agli aspetti fiscali e giuridici relativi a questo tipo di operazioni; • una sessione pomeridiana di incontri programmati tra Fondi di Venture Capital e imprenditori (B2b), selezionati in base alle proposte inviate e suddivisi per settore (Ict ed energia/meccanica. Dopo il saluto di Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte, Alessia Muzio dell’Ufficio Studi Aifi illustrerà il quadro dei Fondi di Vc in italia e in Piemonte. Giancarlo Rocchietti, Presidente del Fondo di Vc Piemontech, e Adriano Marconetto, Co-founder & C.e.o. Di Electro power Systems, presenteranno il percorso virtuoso che conduce all’investimento dai reciproci punti di vista. L’avvocato Alberto Musy tratterà poi gli aspetti legali e contrattuali legati al Vc. A seguire, Andrea Barabino, dottore commercialista, illustrerà gli aspetti societari e tributari nelle operazioni di Vc, mentre il suo collega Andrea Gabola spiegherà come redigere un Business Plan. Chiuderà i lavori della mattina l’Avvocato Paolo Bertolino, Direttore Unioncamere Piemonte. I lavori riprenderanno alle 14.30: le imprese selezionate avranno l’opportunità di descrivere ai Fondi la propria idea imprenditoriale. Il Venture Capital è un’opportunità interessante perché: • assume rischi che altri operatori finanziari non sono disposti a correre • finanzia spesso “idee”e non realtà già esistenti • cerca di individuare in anticipo i futuri trend di crescita a livello settoriale e tecnologico • supporta iniziative di business innovative in termini di: - tecnologia sottostante - modello di business/revenues - settore di riferimento (es. Ict, energie rinnovabili, multimedia) A quali imprese è rivolto? I venture capitalist operano tipicamente con imprese che si devono ancora costituire (finanziamento dell’avvio, start-up financing), oppure che si sono costituite da poco e sono alla ricerca di capitali per consolidare ed espandere il proprio business (finanziamento della prima fase di sviluppo, seed capital & early-stage). L’impresa tipo da coinvolgere è un’impresa, evidentemente non quotata, anche non ancora costituita e con elevato potenziale di sviluppo in termini di nuovi prodotti e servizi, nuove tecnologie, nuove concezioni di mercato ed elevate capacità manageriali e di “visione”. Come si realizza un’operazione di Vc? Con l’espressione Venture Capital si intende l’apporto di capitale azionario, o la sottoscrizione di titoli convertibili in azioni, da parte di operatori specializzati, in un’ottica temporale di medio-lungo termine. E partecipazioni sono finalizzate, attraverso il contributo congiunto di know-how non solo finanziario, allo sviluppo dell’impresa, all’aumento del suo valore e alla possibilità di realizzazione di un elevato guadagno di capitale (capital gain) in sede di dismissione.  
   
   
IN TOSCANA UNA LEGGE PER LA COMPETITIVITÀ E LE PICCOLE IMPRESE A GIORNI CONFRONTO AL VIA. PIÙ RISORSE DALLA RIMODULAZIONE DEI FONDI UE  
 
Firenze, 30 novembre 2010 - Una legge per le piccole imprese e per la competitività del sistema e nuove risorse per lo sviluppo della toscana dalla rimodulazione dei fondi europei. Queste le novità alle quali la Regione sta lavorando e che sono state annunciate dall´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini intervenuto stamani all´assemblea annuale di Confesercenti a Firenze. «Abbiamo deciso – ha detto Simoncini – di lavorare ad una legge snella, di principi, per rispondere così anche alle sollecitazioni venute sia dalle associazioni d´impresa che ci chiedevano l´attuazione dello small business act e un intervento sulla competitività. Il confronto sulla nuova legge, con le parti sociali e le istituzioni, partirà i primi di dicembre». Nel suo intervento l´assessore Simoncini ha anche annunciato che sta per concludersi il lavoro di rimodulazi one dei fondi europei, un lavoro reso necessario dai cambiamenti dello scenario economico e sociale in questi anni, uno scenario molto diverso rispetto al periodo in cui i programmi sono stati concepiti e sono partiti. »Stiamo lavorando – ha spiegato l´assessore - per concentrare fondi su assi diversi, più direttamente legati ai problemi posti dall´attuale fase economica, sia per quanto riguarda le risposte all´emergenza che, più in prospettiva, per il sostegno allo o sviluppo. In particolare pensiamo di sostenere l´accesso al credito delle piccole e medie imprese attraverso interventi di ingegneria finanziaria, creazione di filiere e di reti di impresa, mentre contiamo di rifinanziare gli interventi per l´innovazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico». Queste novità si inseriscono nel contesto di un forte impegno della Regione a favore delle piccole e medie imprese toscane, di tutti i settori produttivi. L´assessore Simoncini ha ricordato come gli interventi della Regione mettano insieme quelli per la tenuta sociale, il sostegno al reddito dei lavoratori e alla liquidità delle imprese, gli incentivi all´occupazione con quelli per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo. Fa le iniziative di prossima attuazione, un bando, che uscirà nelle prossime settimane, per contributi legati al dimensionamento delle imprese, che interviene su uno degli elementi di maggiore debolezza del sistema, ovvero sulla piccola dimensione e sulla scarsa capitalizzazione delle nostre aziende. Un´importante partita è poi legata alla formazione, all´alta formazione, alla formazione degli imprenditori, nella consapevolezza che l´investimento sul capitale umano e sui giovani è l vero passaporto per il futuro.  
   
   
“CONSULENZA FINANZIARIA SUGLI INVESTIMENTI: STRATEGIE E MODELLI DI SERVIZIO. I RISULTATI DELLA RICERCA AIFIN” LA VERA SFIDA PER GLI INTERMEDIARI BANCARI E FINANZIARI SARÀ QUELLA DI DEFINIRE UNA VALUE PROPOSITION DEL SERVIZIO DI CONSULENZA SUGLI INVESTIMENTI CHE VADA OLTRE IL SEMPLICE RISPETTO DEGLI OBBLIGHI NORMATIVI.  
 
Milano, 30 Novembre 2010 – E’ quanto emerge da un’indagine promossa da Aifin – Associazione Italiana Financial Innovation ( www.Aifin.org/ ) - e realizzata da Marketlab, società di ricerca, consulenza strategica e di marketing specializzata nel settore bancario, assicurativo e finanziario, e con il sostegno di Dedagroup, gruppo industriale che opera nel mercato Ict offrendo soluzioni applicative e competenze distintive per la realizzazione di piattaforme personalizzate al servizio della consulenza finanziaria e delle attività di private banking. La ricerca è sostanzialmente un’analisi competitiva sullo sviluppo del servizio di consulenza, a cui hanno partecipato 24 intermediari bancari e finanziari che hanno risposto al questionario. Gli obiettivi della ricerca possono essere sintetizzati nella comprensione delle strategie e dei modelli di servizio sviluppati dagli intermediari bancari e finanziari ed in particolare: • Modelli di segmentazione adottati e da sviluppare e ampiezza e struttura delle informazioni raccolte sulla clientela a supporto del processo di consulenza; • Aspettative sullo scenario di mercato e competitivo (driver di sviluppo, fattori critici di successo, obiettivi strategici, adesione al servizio attuale e nei prossimi tre anni da parte della clientela, ecc.) relativamente al servizio di consulenza finanziaria sugli investimenti; • Elementi di differenziazione della consulenza evoluta rispetto alla consulenza base e caratteristiche del servizio; • Modello di servizio nei vari segmenti di clientela (private, affluent e mass market) e relative caratteristiche; • Barriere all’adozione al servizio da parte della clientela e della rete di consulenti; • Modello organizzativo, ruolo della tecnologia e caratteristiche delle piattaforme adottate. I risultati della ricerca sono stati presentanti oggi durante un convegno Aifin a cui hanno partecipato gli enti organizzatori e rappresentanti degli intermediari finanziari. “La definizione del pricing del servizio rappresenterà uno degli aspetti più critici poiché lo stesso influenzerà la valutazione del servizio da parte del cliente in termini di costo/qualità percepita e la sostenibilità economica del servizio offerto. Molti dei senior manager intervistati evidenziano, infatti, il rischio che il cliente possa non percepire il value for money del servizio di consulenza a pagamento, soprattutto se non sono evidenti le differenze rispetto al servizio offerto in passato” dichiara il dott. Sergio Spaccavento – Presidente di Aifin. “L’indipendenza dalle fabbriche prodotto e la relativa trasparenza delle logiche di remunerazione rappresentano un elemento fondamentale per garantire che non ci siano conflitti di interesse. Le banche che credono nello sviluppo del servizio di consulenza, anche a pagamento, si stanno muovendo correttamente in questa direzione” continua il dott. Sergio Spaccavento – Presidente di Aifin - “Nel determinare l’offerta di servizi di consulenza evoluta risulta fondamentale definire e gestire i driver su cui sarà percepita e valutata la qualità del servizio da parte della clientela. Se per le banche ‘private’ lo sviluppo di un servizio di consulenza a valore aggiunto è quasi una evoluzione ‘naturale’ del proprio modello di servizio, per le banche commerciali e le reti di promozione finanziaria, invece, rappresenta un importante cambio culturale.”  
   
   
UN MANIFESTO PER LA QUALITÀ PER VALORIZZARE IL MADE IN ITALY L’ITALIA È AI PRIMI POSTI IN EUROPA NEI SISTEMI QUALITÀ CON 135.000 AZIENDE CERTIFICATE  
 
Roma, 30 novembre 2010 – “La certificazione di parte terza di prodotti, processi, servizi, competenze professionali costituisce lo strumento più efficace per dare valore aggiunto alle produzioni del Made in Italy sui mercati nazionali e internazionali. Con il progetto del Manifesto per la Qualità siamo impegnati a ottimizzare il sistema italiano di certificazione, rafforzandone l’autorevolezza, con l’obiettivo di aprire un percorso per sostituire la logica degli interventi di emergenza, dei controlli formali e farraginosi, della moltiplicazione dei permessi e delle autorizzazioni, a favore di un sistema di valutazioni, controlli e attestazioni di conformità diretto alla prevenzione dei rischi, al mantenimento della sicurezza, alla semplificazione amministrativa, alla crescita di competitività delle imprese, alla tutela dei consumatori” – E’ quanto ha affermato Ennio Lucarelli, vicepresidente vicario di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, nell’aprire il 25 novembre a Roma i lavori del Convegno “Il Manifesto della qualità: regole sicurezza e competitività”, al quale sono, inoltre, intervenuti: Vincenzo Boccia, vicepresidente Confindustria e presidente Piccola Industria; Enzo Raisi, componente X Commissione Attività produttive Camera dei Deputati; Federico Grazioli, presidente Accredia; Gian Renzo Prati delegato Csit Qualità Italia; Claudio Provetti delegato Comitato di Area Csit “Prove, Controlli Valutazioni e Certificazione” (Pcvc); Gian Nicola Babini presidente Comitato di Area Csit “Prove, Controlli Valutazioni e Certificazione” (Pcvc); Antonio Donnarumma, presidente Acea Distribuzione; Matteo Gavazzeni, responsabile Norme, Marchi di Qualità e Brevetti, Gewiss Spa; Luisa Crisigiovanni, Direttore Altroconsumo; Gianfrancesco Vecchio, Direzione Generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica Ministero Sviluppo Economico, Luciano Sita, vice presidente Nomisma. “Ora l’Italia deve puntare a rendere la qualità una politica concreta per la competitività e la concorrenza – ha concluso Lucarelli- In questa direzione la Federazione, in collaborazione con enti pubblici locali e centrali, si sta attivando per promuovere la semplificazione degli adempimenti amministrativi richiesti alle attività imprenditoriali e professionali e un sistema di accesso a sgravi fiscali per quelle imprese che, oltre a rispettare le regole cogenti, si dotino di strumenti di gestione dei rischi validati e riconosciuti”. Dal canto suo Vincenzo Boccia ha sottolineato che "La cultura della qualità a 360 gradi già riguarda il tessuto imprenditoriale italiano in maniera prevalente rispetto all´Europa, ma richiede comunque uno continuo sforzo comune di Confindustria, del Mse e degli altri ministeri interessati per renderlo più incisivo ed efficace al fine di adeguarlo all´innovazione digitale in atto ed alle sfide globali”. “Con la nascita di Accredia – ha dichiarato il presidente Federico Grazioli – il sistema italiano della certificazione si è allineato a quello degli altri Paesi europei e l’ente è pronto a svolgere l’attività di accreditamento anche nei settori cogente e regolamentato, in conformità alle direttive e ai regolamenti Ue. A supporto della Pubblica amministrazione, responsabile per la vigilanza del mercato, Accredia offre oggi la propria competenza tecnica in tutte quelle attività, anche nella fase di elaborazione delle norme, di cui si potrà giovare il sistema delle imprese, che con quasi 135 mila certificazioni, dimostra di contare sulla certificazione per affermare il proprio valore e rimanere competitivo”. Il convegno è stata l’occasione per la presentazione del Libro bianco “Le Prove, i Controlli, le Valutazioni e le Certificazioni per i prodotti, i servizi, le aziende ed i professionisti”, frutto di un ampio e impegnativo riesame delle regole e norme tecniche cogenti e volontarie, realizzato dal Comitato d’Area “Prove controlli valutazione e certificazione” di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, in collaborazione con le associazioni di categoria Aioci, Aiscris, Assinform, Alig, Aipnd, Alpi Angq, Assoconsult, Assoreca, Cisq, Oice, Union, dall’ente certificatore delle persone Cepas, e dalle sezioni territoriali dei servizi innovativi e tecnologici di Ascoli Piceno, Frosinone, Lecce, Macerata, Milano, Padova, Pescara, Salerno, Torino e Trento. Da qui partirà una campagna nazionale per il superamento degli aspetti critici delle regolamentazioni tecniche cogenti e volontarie e del relativo sistema italiano dei controlli e della vigilanza, mentre a livello territoriale verranno avviate partnership con le componenti imprenditoriali per concorrere a sostenere il Made in Italy. Il comparto delle certificazioni in Italia è costituito da circa 6 mila imprese e 28 mila addetti, generando un volume d’affari annuo che ammonta a 2,7 miliardi di euro e un valore aggiunto di 1,3 miliardi di euro. Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici rappresenta un polo di riferimento nazionale per le attività di certificazione della qualità, che ha avuto un ruolo determinante per la costituzione di Accredia e per il suo riconoscimento come ente unico di accreditamento, così come chiedeva l’Ue.  
   
   
AUSTRIA, AZIENDE INVESTONO DI PIÙ IN RICERCA E SVILUPPO  
 
Vienna, 30 novembre 2010 - Nonostante la crisi dello scorso anno le aziende austriache non hanno esitato a destinare sostanziosi finanziamenti alle attività di ricerca e sviluppo. Contro il 5,7 per cento di media globale (rispetto al 2008, -3,5 per cento pari a 363 miliardi di euro) e il 9 per cento della Germania, le spese sostenute dall´Austria in questo settore hanno registrato una crescita del 13 per cento. A conferma di questi dati, nello studio Global Innovation 1000 presentato da Booz and Company, emerge che l´Austria è presente ed è rappresentata da ben cinque aziende tra le 1000 aziende che investono di più in ricerca e sviluppo a livello globale: Voestalpine Ag (467° posto), Intercell Ag (791°), Andritz Ag (843°), Austriamicrosystems Ag (940°) e Telekom Austria Ag (967°).  
   
   
IMPRESE: QUINTO MEETING MEDITTERANEO L´EVENTO E´ IN PROGRAMMA DAL 2 AL 4 DICEMBRE A CHIETI  
 
Pescara, 30 novembre 2010 - Il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, è la vincitrice del premio "I Due Mondi", nell´ambito del 5° meeting internazionale "Grandi progetti nel Mediterraneo", presentato, ieri mattina, a Pescara, nella sede della Regione. A ritirarlo sarà l´Ambasciatore tedesco in Italia, Michael H. Gerdts, la sera venerdì 3 dicembre, nel corso di una cerimonia che si terrà al Teatro Marrucino di Chieti. La notizia è stata resa nota durante la conferenza tampa di presentazione del Meeting "Grandi progetti nel Mediterraneo, in programma da giovedì 2 a sabato 4 dicembre all´ex Foro Boario di Chieti, sede fieristica della locale Camera di Commercio, dal vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, e dall´ingegner Domenico Merlino, presidente della società organitrice dell´evento. La motivazione del prestigioso premio, destinato ad una personalità che si è distinta nel mondo del lavoro, dell´economia e della politica e rappresenta un punto di riferimento per l´opinione pubblica internazionale, è legato all´impegno del Governo tedesco nell´opera di ricostruzione di Onna, località gravemente colpita dal sisma dell´aprile 2009. "Il bacino del Mediterraneo - ha esordito il vice presidente Castiglione - ormai viene da tutti considerato la quarta potenza economico-industriale del mondo e rappresenta una risposta importante al cosiddetto Bric, che raggruppa le economie di Brasile, Russia, India e Cina. In particolare - ha proseguito Castigione - l´area balcanica ed il nord Africa possono davvero regalare grosse opportunità alle piccole e medie imprese abruzzesi. Ecco perchè è importante che loro entrino nella logica delle reti di impresa e dei poli di innovazione. Solo così - ha aggiunto - potranno maggiori possibilità di penetrazione dei mercati internazionali". Uno dei momentio clou della tre giorni di Chieti è rappresentato dalla sottoscrizione di una lettera di intenti, alla quale seguirà un protocollo, con l´Università di Teramo, in rappresentaza di Medadrion, il network universitario (rete Universitaria) delle Università del Mediterraneo. "Il nostro sistema di internazionalizzazione, oserei dire Modello abruzzese, - ha proseguito l´assessore - ha favorito la nascita di interessanti rapporti economico-imprenditoriali con nostre aziende verso aziende e istituzioni dell´area mediterranea. Ne è prova la nostra presenza, all´inizio di quest´anno, alla Fiera di Mostar con la partecipazione numerose aziende, esperienza che ripeteremo l´anno venturo". A tal proposito, è intenzione della Regione Abruzzo, unitamente a tutti gli Enti e associazioni abruzzesi che si occupano di internazionalizzazione, di creare un Osservatorio o Comitato di ricerca, per il momento relativo solo ai Balcani, (in seguito si occuperà di tutto il Mediterraneo), alla luce del notevole interesse che questa area suscita sulle aziende abruzzesi. "Inoltre, - ha concluso Castiglione - unitamente ad altre Istituzioni abruzzesi, ci stiamo attivando per la nascita di un collegamento aereo tra Pescara e Mostar".  
   
   
RICERCA IN CAMPANIA, 290 MILIONI PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO. SPORTELLO REGIONALE AIUTERÀ LE IMPRESE A PARTECIPARE AI BANDI.  
 
Firenze, 30 novembre 2010 - Sono pari a 290 milioni di euro i fondi destinati alla Campania dal Pon Ricerca e Competitività del ministero dell’Istruzione per lo sviluppo del potenziale scientifico e tecnologico. Per orientare ed informare le imprese, le università e gli istituti di ricerca, è stato attivato, su iniziativa di Città della Scienza, lo Sportello Regionale Ricerca e Innovazione Campania In.hub. Lo sportello prevede un servizio di ascolto e approfondimento che si articolerà in schede informative dettagliate, incontri tecnici e attività di animazione territoriale, allo scopo di favorire l’adesione al Bando. L’avviso è rivolto allo sviluppo e al potenziamento dei Distretti ad Alta Tecnologia e dei Laboratori Pubblico-privato esistenti, nonché alla creazione di nuovi Distretti ad Alta Tecnologia e nuove aggregazioni, formate da imprese, università, istituzioni di ricerca. I distretti e i laboratori già esistenti sono chiamati a sviluppare progetti di ricerca per il potenziamento delle proprie attività. I nuovi soggetti che intendono costituire nuove aggregazioni pubblico-private sono invece chiamati a presentare uno studio di fattibilità. L’accesso a Campania In.hub è multi-canale: •web - www.Bic.cittadellascienza.it/  •mail - bic@cittadellascienza.It  •telefono - 081.7352.447 – 519 •front-office presso il Bic di Città della Scienza Spa (via Coroglio, 57 Napoli) "L´attivazione dello Sportello Regionale per la Ricerca e l´Innovazione fa parte di un progetto strategico che rafforza ulteriormente il sistema regionale per l´innovazione", ha dichiarato l´assessore all´Università ed alla Ricerca Guido Trombetti. "In questo modo le Pmi hanno a disposizione uno strumento concreto per essere aiutate a “consumare” più ricerca ed elevare la competitività del tessuto produttivo regionale. Si tratta di un passo in avanti significativo e di valore che ci aiuta a costruire la mappa del fabbisogno per meglio incrociarla con quella delle competenze. Le imprese, le università, i centri di ricerca, infatti, vanno adeguatamente sostenuti sia sul lato della domanda di ricerca e innovazione che su quello dell´offerta", ha concluso Trombetti.  
   
   
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE: MILANO VICINA ALLE IMPRESE NELLA TUTELA DELLA CREATIVITÀ E QUALITÀ DEL MADE IN ITALY  
 
 Milano, 30 novembre 2010 - “Oggi siamo qui per lanciare insieme una nuova campagna di sensibilizzazione, rivolta ai cittadini e alle imprese, per contrastare i fenomeni di abusivismo, contraffazione commerciale e violazione dei diritti intellettuali. Uno dei principali ostacoli allo sviluppo del sistema produttivo Italiano. Con quest’iniziativa vogliamo ribadire il nostro impegno e la ferma volontà dell’Amministrazione di opporsi a questi reati, nel rispetto della legalità e della trasparenza”. Così il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta, in sala Orologio, a Palazzo Marino, con il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, alla presentazione della campagna di comunicazione per il contrasto alla contraffazione “Io non voglio il falso”. Tra i presenti anche il generale Attilio Iodice, comandante provinciale della Guardia di Finanza; Nicola Cerrato, coordinatore pool Anticontraffazione della Procura di Milano; Tullio Mastrangelo, comandante della Polizia Locale di Milano, Mario Boselli, presidente Camera della Moda e Giorgio Cannara, presidente Aimpes – Associazione italiana manufatturieri pelli e succedanei. “Io non voglio il falso”, promossa in collaborazione con la Direzione Generale Lotta alla Contraffazione del Ministero Sviluppo Economico è un’iniziativa che, a ridosso delle festività natalizie, intende portare in primo piano la questione della commercializzazione e della vendita di merci contraffatte. Ieri e oggi a Milano, in piazza Cordusio, è stato allestito un gazebo dove viene distribuito materiale informativo che illustra i danni che l’acquisto di merci contraffatte provocano al sistema economico del Paese. Basti pensare che, secondo un rapporto del Censis, il mercato dei falsi rappresenta un giro d’affari di oltre 7 miliardi di euro e genera mancati introiti per lo Stato di almeno 5 miliardi e una perdita di 130mila posti di lavoro. “Quello della contraffazione – ha sottolineato il Sindaco – è un fenomeno che impone una risposta decisa e un’attenzione straordinaria da parte delle Istituzioni. Il Comune di Milano, nell’ambito delle proprie competenze, ha messo in campo una serie di iniziative concrete per fronteggiare questo fenomeno. Un impegno che parte dalla collaborazione con tutte le Istituzioni cittadine, le Forze dell’Ordine, il mondo delle imprese e del commercio. Voglio ricordare, a questo proposito, anche l’impegno decisivo del Governo Berlusconi che, con la Legge Sviluppo, ha inasprito le pene per questi reati e ha ribadito la necessità di una sempre più stretta collaborazione tra istituzioni centrali e locali”. “Nel 2009, proprio sui temi della contraffazione e dell’abusivismo commerciale, abbiamo sottoscritto un protocollo – ha sottolineato Letizia Moratti –, in linea con quanto previsto nel Patto per Milano Sicura, che ha fissato le linee guida dell’azione del Comune in questo campo. Abbiamo creato una speciale task force all’interno del Servizio Annonaria e Commerciale della Polizia locale, per dare ulteriore slancio all’attività di contrasto. Un lavoro che, nei primi cinque mesi di quest’anno, ha portato a risultati straordinari: 3.219 sequestri amministrativi e 900 penali, 271 denunce e 7 milioni e 200mila articoli sequestrati, eguagliando il dato complessivo dell’intero 2009. Un’azione ordinaria a cui si affiancano operazioni mirate”. Il Sindaco, inoltre, ha ricordato che Milano è tra le poche città, in Italia, ad applicare la legge 99 del 23 luglio 2009 che prevede la punibilità di chi acquista merce contraffatta. Recentemente il Comune ha proposto all’Assessore Regionale al Commercio Stefano Maullu un inasprimento delle pene previste dalla legislazione Regionale per contrastare il commercio abusivo itinerante. “Si tratta di un impegno – ha concluso il Sindaco – che abbiamo preso anche in vista dell’Esposizione Universale. Come annunciato lo scorso luglio al Bie di Parigi, abbiamo attivato un servizio permanente di controllo e intervento a tutela della Proprietà Intellettuale, contro la contraffazione di marchi e prodotti in ambito Expo. Un servizio che avrà funzione preventiva e rimarrà attivo per tutta la durata della manifestazione, che impedirà, di fatto, l’esposizione, la vendita e la pubblicizzazione di prodotti in violazione delle norme sui diritti di proprietà intellettuale. Gli stessi espositori, per poter partecipare ad Expo Milano 2015, saranno tenuti a sottoscrivere il regolamento di tutela della Proprietà Intellettuale. Combattere la contraffazione e tutelare la proprietà intellettuale, significa garantire il “Made in Italy”. Vuol dire garantire la competitività e il successo di tutto il sistema produttivo italiano. E Milano vuole essere è a fianco delle imprese per vincere la concorrenza sleale, a chi, ogni giorno, crea ricchezza e diffonde nel mondo un patrimonio di creatività e qualità inimitabile”.  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA - LA NATI MORTALITÀ DELLE IMPRESE  
 
Verbania, 30’ novembre 2010 - Nel mese di ottobre 2010 il saldo tra le nuove imprese iscritte e quelle cessate, risulta positivo di 16 unità, determinando quindi un tasso di sviluppo rispetto al mese precedente pari a +0,11%, in linea con il risultato piemontese (0,12%) e italiano (+0,17%). Lo stock delle imprese registrate nella provincia del Verbano Cusio Ossola al 31.10.2010 raggiunge quindi il valore di 14.089 unità, con 90 nuove iscritte (erano 64 nello stesso mese del 2009). Si conferma la crescita del comparto turistico (in v.A +40 imprese rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Bene il commercio (+17 unità in v.A.) che rappresenta il settore più rappresentativo delle imprese in provincia con 2.772 imprese. Rispetto all’ottobre 2009: criticità si registrano nel comparto manifatturiero (-49 imprese) ed edile (-18 unità in v.A.). 2.100 unità sono le società di capitali, +49 rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con 12 nuove iscritte nel solo mese di ottobre. Tengono nel Vco le imprese individuali (8.154 imprese, pari al 58% del totale): +4 unità rispetto allo stesso mese del 2009. In flessione le società di persona, pari a 3.464 unità alla fine di ottobre: -31 unità rispetto al 2009.  
   
   
CROAZIA, MIGLIORA L´INTERSCAMBIO COMMERCIALE  
 
Zagabria, 30 novembre 2010 - Secondo i dati diffusi dall´Istat croato, nel periodo gennaio-settembre dell´anno corrente il valore dell´interscambio commerciale del Paese è stato pari a 17,6 miliardi di euro, ossia superiore del 3,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009. Le esportazioni sono state di 6,44 miliardi di euro (+15,1 per cento), mentre le importazioni hanno segnato un decremento del 2,2 portandosi a 11,14 miliardi di euro. La copertura delle importazioni con le esportazioni nei primi nove mesi del 2010 si è attestata al 57,8 per cento. La Croazia commercia principalmente con i paesi dell´Unione europea: nel periodo considerato il valore degli scambi commerciali tra la Croazia e l´Ue è stato di 10,62 miliardi di euro (il 60,4 per cento dell´interscambio commerciale croato totale; +0,3 rispetto ai primi nove mesi del 2009). L´italia continua ad essere il primo partner commerciale della Croazia: il suo principale fornitore ed il primo acquirente. Nel periodo gennaio-settembre del 2010 il valore dell´interscambio bilaterale ha raggiunto 2,88 miliardi registrando una crescita del 2,2 per cento rispetto all´anno precedente, dovuta soprattutto all´aumento dell´export croato. Le forniture croate verso l´Italia sono state, infatti, pari a 1,26 miliardi (+13,8 rispetto al periodo gennaio-settembre 2009); l´import croato dall´Italia è stato invece pari a 1,624 milioni di euro (-5,3). In questo periodo, dunque, oltre un sesto (16,4 per cento) del valore totale dell´interscambio commerciale della Croazia è rappresentato dagli scambi commerciali con l´Italia; quasi un quinto (19,5) dell´export croato si è diretto verso l´Italia ed il 14,6 per cento delle importazioni è risultato di provenienza italiana.  
   
   
ABRUZZO: TRIPARTITA OK ACCREDITAMENTO SERVIZI AL LAVORO  
 
Pescara, 30 novembre 2010 - Il 26 novembre , a Pescara, la Commissione Tripartita presieduta dall´assessore al Lavoro, Paolo Gatti, ha espresso parere favorevole, con il solo voto contrario della Gcil, alla disciplina per l´accreditamento dei servizi per il lavoro della Regione Abruzzo. La norma introduce standard predefiniti di qualità per l´accreditamento dei soggetti che intendono operare nell´ambito dell´erogazione dei servizi al lavoro, aprendo, di fatto, anche al settore privato. Il provvedimento, allo stesso tempo, amplia la platea di enti pubblici che possono erogare i servizi a lavoro: Comuni, Università e Fondazioni universitarie, Camere di Commercio, Scuole secondarie superiori, Associazioni sindacali e Enti bilaterali. "In questo momento di crisi occupazionale di carattere generale, anche in Abruzzo è necessario attivare tutti i soggetti pubblici e privati che possono concorrere a potenziare i servizi finalizzati all´accesso al lavoro. Nel mentre abbiamo iniziato un percorso per potenziare e riformare i centri per l´impiego, abbiamo ritenuto opportuno aprire il settore per consentire che il maggior numero di persone possa essere accompagnato ad accedere al mercato del lavoro, come sta già avvenendo nelle altre regioni italiane".  
   
   
AUSTRIA, CONTINUA CRESCITA SETTORE ARREDAMENTO  
 
Vienna, 30 novembre 2010 - Da sei anni il settore del commercio al dettaglio di mobili e arredamento registra una crescita del fatturato, riportando anche nel 2009 un incremento dell´1,6 per cento. Contro le previsioni negative della temuta riduzione dei consumi, soprattutto nel campo dei beni durevoli, il settore dei mobili è riuscito per il sesto anno consecutivo ad incrementare il fatturato, anche se in misura minore per l´anno 2009 (+1,6), soprattutto per quanto riguarda i gruppi d´acquisto (+3,7). Particolarmente attivo il segmento degli accessori. La vendita di oggetti quali ad esempio vasi, cornici per quadri e specchi così come servizi di posate e di porcellane nonché biancheria per la casa è stata tale da fatturare quasi quanto la vendita di mobili (circa il 38 per cento). È salito anche il fatturato derivante dalla vendita di piccoli apparecchi elettrodomestici ed elettrodomestici bianchi (dal 19 al 23 per cento tra 1999 e 2009). Le catene europee del settore arredamento hanno incrementato solo debolmente l´apertura di nuovi punti vendita sul territorio austriaco (solo 10 nuove filiali nel 2009), con l´unica eccezione del marchio Ikea alla continua ricerca di nuovi spazi a Vienna per ulteriori filiali.