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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2010
MSE : PUBBLICATO IL BILANCIO ENERGETICO 2009 RINNOVABILI + 15,7%  
 
 Roma, 20 Dicembre 2010 - Nel 2009 l’energia prodotta da fonti rinnovabili registra un incremento del 15,7%, mentre gli utilizzi crescono di oltre il 18% rispetto all’anno precedente. Questo è uno dei dati più significativi contenuti nel Ben “Bilancio energetico nazionale 2009”, redatto dal Ministero dello Sviluppo Economico, che è uno strumento per il monitoraggio degli andamenti energetici e per il confronto con gli altri Paesi. Più in generale il Ben registra una contrazione dei consumi energetici degli italiani nel 2009 del 5,7% a fronte di una produzione energetica interna del 2,1%. In crescita anche le importazioni nette di energia elettrica (+12,3%), mentre in contrazione tutti gli altri consumi (combustibili solidi, gas naturale e petrolio). Il Bilancio Energetico Nazionale riporta dati aggregati e di dettaglio, sia rispetto alle quantità fisiche che di tonnellate di petrolio equivalenti, considerando anche valori relativi alle trasformazioni delle fonti di energia, i consumi finali e la produzione effettiva delle fonti secondarie. Il “Bilancio energetico nazionale 2009” è consultabile sul sito http://dgerm.Sviluppoeconomico.gov.it/dgerm/ben.asp  
   
   
L’EFFICIENZA ENERGETICA, LE RINNOVABILI E L’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA  
 
Roma, 20 dicembre 2010 - Anche il settore dell’Agricoltura è impegnato nel programma nazionale per l’efficienza energetica, l’utilizzo delle energie rinnovabili e la diminuzione delle emissioni di gas serra. Per questo, l’Enea ha ritenuto di organizzare oggi un workshop presso l’Enea – Via Giulio Romano, 41, con la presenza di esperti, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria e di settore. L’incontro si propone di porre l’attenzione sui programmi, gli incentivi e le agevolazioni per lo sviluppo della sostenibilità energetica e ambientale nel mercato dell’energia, delle tecnologie e dell’innovazione, al fine di elaborare uno specifico Piano di Azione nel settore dell’Agricoltura. Mediante l’impegno capillare di tutti gli attori del settore, il settore primario si candita a dare un contributo considerevole alle tematiche del Piano d’Azione Nazionale per le energie rinnovabili (Pan) e agli obiettivi del pacchetto Clima-energia 20-20-20 dell’Unione Europea. Il workshop, oltre ad aggiornare sulle attività e il know-how dell’Enea sul tema delle tecnologie rinnovabili, dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo sostenibile, prende in considerazione le proposte, le esigenze e le potenzialità dei diversi attori pubblici e privati nell’ambito operativo dell’energia verde. Sulla base di queste premesse, l’obiettivo generale dell’evento è anche quello di contribuire a porre le basi per la elaborazione di una proposta comune mirata alla riqualificazione dell’Agricoltura in funzione degli impegni nazionali ed europei per l’efficienza energetica, le energie rinnovabili e il cambiamento climatico. Il programma è in allegato, ma è consultabile anche sul sito Enea: http://www.Enea.it/eventi/eventi2010/efficienzaenergeticaagricoltura201210/innovazione201210.html    
   
   
PRESENTATA “ENERGYBOOK”, LA NUOVA PIATTAFORMA SOFTWARE ADOTTATA DAL COMUNE DI TRANSACQUA CON I DATI DEL NUOVO PIANO ENERGETICO.  
 
Transacqua, 20 dicembre 2010 - Una platea attenta e interessata quella del 17 dicembre a Transaqua, nella valle del Primiero, durante la presentazione di “Energybook”, il nuovo servizio innovativo basato su un Sistema Informativo Territoriale (S.i.t) dedicato alla gestione energetica, ambientale e del patrimonio edilizio. Energybook restituisce informazioni statiche sui consumi degli edifici e sulla loro classificazione energetica (dipendente dal relativo attestato) e le armonizza con i Piani di riferimento. L’amministrazione di Transacqua, con questa piattaforma software, la prima del suo genere in Trentino, vuole promuovere una gestione più efficiente e sostenibile del territorio comunale. Gli obiettivi di sostenibilità saranno raggiunti dall’Amministrazione anche grazie all’utilizzo di maggiori dati e di precise indicazioni energetiche di supporto alla pianificazione (es. Classi energetiche di edifici pubblici, piani luce, produzione da rinnovabile). Il sistema, inoltre, è stato pensato per promuovere modelli di programmazione urbanistica innovativi e basati proprio sugli obiettivi di sostenibilità. All’incontro ha partecipato l’Assessore alle politiche energetiche del Comune di Transacqua Claudio Lucian, che ha spiegato: «Il nuovo servizio faciliterà la gestione del dato energetico, ma si affiancherà agli strumenti già in uso da parte del nostro ufficio tecnico per l’emissione della concessione edilizia. Nei primi mesi del 2011 ci aspettiamo di mettere in funzione la piattaforma, anche con dei cicli di formazione al personale comunale. Una volta che la piattaforma sarà a pieno regime, avremo la possibilità di leggere una mappa sovrapposta al P.r.g., in cui, i dati analitici raccolti, ci permetteranno di fare valutazioni efficaci e legate all’efficienza energetica del patrimonio edilizio comunale sia pubblico che privato». E Marino Simoni, Sindaco di Transacqua e Presidente del Consorzio dei Comuni trentini, ha aggiunto: “Il sistema armonizzato tra dati energetici, strumenti urbanistici e condivisione con i cittadini, va nella direzione di etica territoriale, efficienza della Pubblica Amministrazione e buone pratiche di sostenibilità promosse dalla Provincia anche nella nuova Finanziaria. In tal senso il Comune di Transacqua ha trovato nel progetto la possibilità di concretizzare le proprie idee, avvalendosi anche di risorse locali oltre che di apporti provinciali di eccellenza, come il Distretto Tecnologico Trentino. Se il progetto è nato come una scommessa per l’Amministrazione , si può dire che ad oggi le idee hanno preso forma concreta e che i prossimi passaggi porteranno ad una positiva integrazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione”. A giugno il progetto era stato tra i 13 selezionati alla mostra concorso Eccellenza Green, organizzata da Habitech – Distretto Tecnologico Trentino nell’ambito del Festival dell’Economia, e nello stesso mese era stato presentato a Trento al Forum Europeo per l’Innovazione (Efi) 2010, organizzato dalla European Alliance for Innovation (Eai) e dalla Provincia autonoma di Trento. Soddisfatto l’Amministratore delegato di Habitech Gianni Lazzari: “La realizzazione dell´efficienza energetica passa anche attraverso l´uso di sistemi informativi geografici che permettono di gestire in modo efficace la programmazione delle azioni pubbliche ed il monitoraggio puntuale dei risultati. Habitech promuove lo sviluppo di questi sistemi e la loro diffusione". Luigi Boso, per Boso + Partners (ideatori e sviluppatori del sistema), con cui collaborano anche il Polo Tecnologico per l’Energia e M.p.a. Spin-off della Fondazione Bruno Kesler-irst, sottolinea: “Le potenzialità del sistema saranno elevate nella misura in cui esso sarà in grado di armonizzarsi con gli strumenti di gestione del settore tecnico dell’Amministrazione. È inoltre necessaria una promozione verso l’utente cittadino che valorizzi una politica di trasparenza ed efficienza nell’interazione con la Pubblica Amministrazione. Auspico che tale sistema possa essere condiviso sul territorio per creare una rete di dati completa e realmente efficace”.  
   
   
REGIONE PUGLIA: FOTOVOLTAICO SUI TETTI, VENDOLA FIRMA PROTOCOLLO D´INTESA CON ENEL.SI  
 
Bari, 20 dicembre 2010 - “Questa iniziativa segna il nuovo corso che la Regione Puglia intende perseguire in materia di sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili”. Lo ha dichiarato il 17 dicembre il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola siglando il Protocollo d’Intesa con Enel.si per promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici. Alla firma erano presenti Guido Stratta, responsabile di Enel.si, l’assessore regionale all’Ecologia Lorenzo Nicastro e il dirigente regionale del settore economia Davide Pellegrino. “Siamo dinanzi ad una sperimentazione – ha esordito Vendola – che non ha precedenti in Italia. Oggi inizia il secondo tempo della strategia regionale in materia di fotovoltaico. Il tentativo è quello di realizzare una vera e propria solarizzazione strutturale degli edifici pugliesi, delle case, degli ospedali, delle scuole, dei parcheggi e di molte strutture pubbliche”. Secondo Vendola “il tema riguarda la famiglia, in quanto si tratta di coniugare vantaggi sociali e innovazione. La microproduzione di energia elettrica (da 1 a 50 Kw), ha un duplice effetto: da un lato, consente di promuovere la cultura dell’autoconsumo e del risparmio energetico, aumentando così la consapevolezza individuale dell’importanza economica e ambientale di definire un equilibrato bilancio energetico; e dall’altro, permetterà a molte famiglie pugliesi e a micro e piccole imprese di ottenere consistenti risparmi di spesa sulle bollette ottenendo i vantaggi diretti o indiretti del sistema incentivante riconosciuto a livello statale e che, diversamente, risulterebbe a vantaggio della produzione industriale di energia elettrica da fonti rinnovabili”. “La crisi economica che stiamo attraversando – ha ribadito il Presidente della Regione Puglia – può essere un’occasione feconda per tutti noi per ripensare abitudini e stili di vita che promuovano scelte ambientalmente sostenibili”. “Il futuro del fotovoltaico – ha concluso Vendola – non può che essere la microproduzione, la solarizzazione integrale delle città”. Grazie a questo accordo, i proprietari degli immobili potranno scegliere tra due modalità di realizzazione di un impianto fotovoltaico. La prima soluzione prevede l’utilizzo per 20 anni del tetto o del lastrico solare da parte dell’affiliato che realizzerà l’impianto fotovoltaico. Il proprietario dell’immobile usufruirà da subito dell’energia prodotta per i propri usi, con conseguenti benefici in bolletta e notevoli vantaggi ambientali. Sarà l’affiliato, che conserverà per tutto il periodo la proprietà dell’impianto, a farsi carico del costo di realizzazione, della manutenzione e della gestione. Dopo i 20 anni, senza ulteriori formalità, l’impianto passerà gratuitamente al proprietario dell’immobile. La seconda opzione prevede da subito la piena proprietà dell’impianto per il proprietario dell’immobile, con la realizzazione in proprio dell’investimento. I cittadini che sceglieranno di questa soluzione, beneficeranno dell’energia prodotta dall’impianto e degli incentivi erogati dal Gse.  
   
   
ENERGIA, CHIUSA LA PRIMA PARTE DEL PERCORSO DI ASCOLTO E CONFRONTO PER REALIZZARE IL PIANO ATTUATIVO 2011-2013 DEL PIANO ENERGETICO REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA. VASCO ERRANI: "OCCORRE GUIDARE CAMBIAMENTO ENERGETICO PER SUPERARE LA CRISI ECONOMICA COSTRUENDO UNA NUOVA ECONOMIA, IN GRADO DI MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA DI TUTTI".  
 
Bologna, 20 dicembre 2010 – «Stiamo costruendo la seconda generazione del Piano energetico. Abbiamo già raggiunto risultati rilevanti sul fronte delle fonti rinnovabili. In sintonia con l’Europa, vogliamo diventare la regione leader in Italia di questo cambiamento per superare la crisi». Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani intervenendo, il 17 dicembre a Bologna, al convegno di chiusura della prima parte del percorso di ascolto e confronto per realizzare il Piano attuativo 2011-2013 del Piano Energetico Regionale. «Il cambiamento energetico in Italia – ha aggiunto il presidente Errani - ci è imposto dai mutamenti ambientali e climatici ma anche dalla necessità di superare la crisi economica costruendo una nuova economia, in grado di dare lavoro di qualità. E´ questa la via per migliorare la qualità della vita di tutti. Alcuni paradigmi di una vecchia idea di sviluppo che consuma territorio, ambiente ed energia vanno radicalmente messi in discussione». Tra gli obiettivi della Regione tagliare dal 7 al 10% i consumi energetici e di aumentare tra i 700 e i 1000 Mw la produzione da fonti rinnovabili, per arrivare a 1500/1800 Mw totali nel 2013. Dal 22 ottobre scorso, la Regione ha aperto un confronto tra il mondo produttivo e le nuove frontiere della green economy, tra le nuove tecnologie per la produzione di energia pulita e le soluzioni ‘universali’ per l’edilizia e le costruzioni, tra il ruolo degli enti locali e le politiche nazionali e internazionali. Due mesi di appuntamenti seminariali con 23 incontri tematici pubblici, a cui hanno partecipato oltre 2500 persone (professionisti, esperti del settore energetico, docenti universitari, amministratori pubblici, rappresentanti di aziende, enti e gestori dell’energia), oltre 180 relatori e 350 contributi. «Il bilancio della ‘Casa dell’energia’ è positivo perché – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - siamo un po´ più responsabilizzati, preparati e consapevoli di avere davanti una sfida strategica per il sistema-Paese e l’Emilia-romagna. La sfida dell’energia è strategica perché fa camminare l’economia. Dobbiamo integrare tutte le forze per sviluppare innovazione e ricerca, internazionalizzazione e rafforzamento della cultura della sostenibilità. Dobbiamo accogliere le sollecitazione Ue a continuare a crescere in modo intelligente, durevole, assicurando l’integrazione della comunità». Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, a gennaio 2011 ci sarà la condivisione degli obiettivi e delle azioni specifiche del Piano con le Associazioni imprenditoriali ed Enti locali così da presentare a febbraio la proposta del Piano Triennale 2011-2013. Tra aprile e maggio 2011 il completamento della procedura di approvazione del Piano. La Regione punta a sviluppare e innovare l’industria manifatturiera e delle costruzioni per collocare l’Emilia-romagna all’avanguardia delle regioni che producono tecnologie verdi. I “fondamentali” del piano prevedono la conferma e l’efficientamento delle centrali di produzione e delle infrastrutture di trasporto dell’energia elettrica, la conferma del ruolo strategico delle reti gas, anche in riferimento allo sviluppo potenziale del biometano. Si punterà sulla ricerca, sul trasferimento tecnologico, sulla creatività e la produzione di brevetti e di innovazione. La rete regionale per l’alta tecnologia è articolata su sei piattaforme: meccanica e materiali, costruzioni, agroalimentare, Ict e design, scienze della vita, energia e ambiente. Ognuna tocca direttamente o indirettamente il tema dell’energia. Ci si concentrerà, anche sullo sviluppo e il coordinamento della rete e delle relazioni con i centri di ricerca europei e mondiali e sulla ulteriore evoluzione positiva dei rapporti fra Università, laboratori e centri di ricerca. Sarà necessario coordinare le nostre azioni e quelle dei grandi players pubblici e privati. La collaborazione con la Regione e gli Enti locali sarà la via maestra per compiere scelte coerenti con le traiettorie di sviluppo del territorio, semplificare le procedure e favorire la partecipazione informata e responsabile dei cittadini. Saranno sostenuti direttamente i progetti di efficienza energetica e di ricorso alle fonti rinnovabili delle imprese, ma soprattutto dobbiamo favorire la nascita o il rinnovamento di intere filiere produttive, dai veicoli elettrici, ai pannelli solari di nuova generazione, alle piastrelle fotovoltaiche, alle nuove abitazioni. Per far questo la Regione conta sul sostegno convinto del sistema della finanza e del credito. Oltre alla attività dei consorzi di garanzia si pensa di istituire un apposito fondo rotativo di garanzia a supporto innanzitutto della attività delle Esco. Sul fronte delle regole si punterà a semplificare e aumentare la trasparenza e la chiarezza delle norme e per accelerare le procedure rimanendo al passo con gli standard degli altri Paesi dell’Europa.  
   
   
IL GASDOTTO CHE SI REGOLA CON IL SOLE UN SISTEMA AD ENERGIA FOTOVOLTAICA PER ALIMENTARE LE STAZIONI DI REGOLAZIONE DELL’IMPIANTO SAIPEM IN COSTRUZIONE IN ALGERIA  
 
Ancona, 20 dicembre 2010 - Avviati in Algeria i lavori per la realizzazione di un innovativo sistema ad energia fotovoltaica progettato dal Gruppo Schiavoni a servizio del gasdotto collegato al giacimento Menzel Ledjmet East. La Saipem (Gruppo Eni) ha infatti affidato alla Imesa spa, società del Gruppo Schiavoni, la progettazione e la fornitura di un sistema capace di garantire continuativamente l’energia elettrica alle stazioni di regolazione anche in condizioni particolarmente avverse: il gasdotto, che unisce il giacimento al sito di lavorazione, si sviluppa lungo 128 km in un’area desertica, dove le condizioni climatiche e geologiche sono particolarmente difficili e dove sarebbe molto costoso installare cavi elettrici. “La soluzione era nel sole – spiega Sergio Schiavoni, presidente del Gruppo Schiavoni – abbiamo progettato un sistema di tredici impianti fotovoltaici indipendenti che assicurano l’energia elettrica ad ogni stazione in modo autonomo e senza interruzioni. Abbiamo effettuato uno studio specifico, insieme con Saipem, e progettato un sistema sperimentale, effettuando test di collaudo per alcuni mesi. Il sistema si è dimostrato estremamente efficace”. Gli impianti lungo la condotta, posti a 10 km circa l’uno dall’altro, sono dotati del sistema “stand – alone”, ovvero sono provvisti di batterie che accumulano energia dal sole, assicurando l’alimentazione delle apparecchiature anche in assenza della luce necessaria, come accade di notte o durante una tempesta di sabbia. In questo modo viene assicurato il funzionamento delle valvole che regolano il flusso del gas e dei sistemi di trasmissione dati, che via rete forniscono informazioni sul gas in transito. Un contratto da 1 milione di euro che il Gruppo Schiavoni ha acquisito grazie ad un’esperienza quarantennale nel settore dell’energia elettrica e alle elevate capacità nell’ingegnerizzazione. Il sistema dei tredici impianti fotovoltaici sarà completato entro un anno circa.  
   
   
ACEA; ALEMANNO: «ACCORDO CON GDF CHIUDE CON SUCCESSO LUNGA TRATTATIVA»  
 
Roma, 20 dicembre 2010 - «Con la firma dell’accordo fra Acea e Gaz de France Suez Energia Italia oggi si chiude con successo una lunga fase di trattativa che ha fortemente impegnato tutto il management delle due società. Il nuovo assetto che è stato costruito con questo accordo garantisce all’Acea la piena autonomia operativa e la possibilità di rilanciarsi in tutti i propri settori di attività senza rinunciare all’apporto finanziario e all’alleanza con un grande partner europeo come Gaz de France. Ai vertici di Acea come ai vertici di Gaz de France va il mio ringraziamento per lo sforzo profuso e per il risultato ottenuto che rilancia oggettivamente la multiutility capitolina». Lo affermato il 17 dicembre il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.  
   
   
BASILIATA: EDILIZIA: RINNOVO CONTRATTO ADDETTI IMPRESE ARTIGIANE  
 
Potenza, 20 dicembre 2010 - Feneal, Filca e Fillea con Anaepa-confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani e Claai hanno sottoscritto l´accordo per il rinnovo del Ccnl 23 luglio 2008 per gli addetti delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese edili ed affini che coinvolge circa 200.000 lavoratori, di cui alcune migliaia in Basilicata. Si conclude in questo modo – commenta la segreteria lucana della Feneal-uil - la complessa stagione dei rinnovi contrattuali per il settore dell’edilizia nella quale si è dovuta affrontare l’introduzione di nuove regole contrattuali ed una crisi che non ha favorito le trattative. Per armonizzare tempi, costi e contenuti con gli altri contratti già siglati nel settore questo accordo costituisce una fondamentale manutenzione del Ccnl ancora in vigore, che sarebbe scaduto nel dicembre 2011. L’accordo decorre dal 1° dicembre 2010 e prolunga l’applicazione del ccnl del 23 luglio 2008 fino al 31 dicembre 2012 e consente di proseguire il processo di armonizzazione dei minimi tabellari previsti dagli altri Ccnl del settore. A partire dal prossimo giugno 2012 l’accordo prevede un aumento salariale al 1° livello pari a 26,38 euro. L’aumento complessivo nel triennio 2010 – 2011 – 2012 sarà pari a 91,00 euro e sarà la risultante di quanto già previsto nel contratto del 2008 e l’attuale accordo. L’accordo prevede altri punti qualificanti: la costituzione della Borsa lavoro; un protocollo per l’avvio degli Rlst anche nell’artigianato; l’avvio di un fondo lavoro pesanti ed usuranti; il rafforzamento della previdenza integrativa (Prevedi); il rafforzamento del contrasto all’abuso del lavoro part-time in cantiere; potenziamento degli ammortizzatori sociali nel settore edile.  
   
   
TOSCANA: PER LA CASA A DISPOSIZIONE 292 MILIONI»  
 
Firenze, 20 dicembre 2010 - Nessuna penalizzazione per le case popolari. «Non subiranno ritardi gli interventi in corso, quelli con i cantieri già aperti, ma neppure gli interventi solo programmati, per il 2011 e per gli anni successivi». Puntualizza e riassicura l´assessore al welfare e alle politiche abitative Salvatore Allocca, rivolgendosi al Sunia, il sindacato degli inquilini. La preoccupazione era sorta dopo che il 15 dicembre, la giunta regionale, ha scelto di prendere a prestito 130 milioni dai fondi accantonati negli anni scorsi per la casa e l´edilizia residenziale popolare per tamponare il taglio sui trasporti pubblici locali dovuto alla manovra estiva del governo. «Duecentonovantadue milioni di euro per la casa avevamo e duecentonovantadue milioni rimarranno – sottolinea Allocca – Aggiungo inoltre che per garantire il sostegno agli affitti, nel bilancio 2011, è stato inserito un contributo suppletivo di 10 milioni di euro». «La somma stanziata per la costruzione di case popolari - spiega ancora - non poteva essere spesa nel 2011. E´ prevista una programmazione plurinennale. Così i 130 milioni, presi ora in prestito per non far fermare bus e pulmann e che l´anno prossimo non sarebbero stati utilizzati, torneranno nel fondo originario grazie all´accensione di mutui e prestiti: a disposizione fin dall´anno successivo. Il sostegno per garantire l´accesso delle famiglie, ma anche dei giovani, ad una abitazione con canoni sostenibili – conclude Allocca – è tra la priorità dell´attuale giunta”.  
   
   
VALORIZZIAMO L’EFFICIENZA ENERGETICA DI TUTTI I SISTEMI APPELLO DEGLI INDUSTRIALI ASSOTERMICA ALLA CONFERENZA UNIFICATA DELLE REGIONI: UTILIZZARE TECNOLOGIE MADE IN ITALY PER RENDERE GLI INVESTIMENTI DUE VOLTE EFFICIENTI, PER IL RENDIMENTO ENERGETICO E PER LO SVILUPPO DI FILIERA  
 
Milano, 20 dicembre 2010 - Il decreto legislativo di attuazione della Direttiva europea 2009/28/Ce sulla promozione delle fonti rinnovabili, recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri in prima lettura il 30 novembre scorso, presenta uno sbilanciamento immotivato a favore del teleriscaldamento e a scapito delle tecnologie efficienti che ci vedono leader di settore. Questa è l’opinione di Assotermica, l’associazione che, in seno a Anima/confindustria, riunisce i produttori di apparecchi e componenti per impianti termici. “Riteniamo fondamentale perseguire una strategia politica di sostegno alle rinnovabili termiche – afferma Paola Ferroli, Presidente Assotermica - per colmare il grave ritardo ad oggi accumulato in questo settore e per concretizzare i grandi sforzi che il sistema industriale sta compiendo con ingenti investimenti. Il decreto è un’ottima occasione in tal senso, a patto che siano apportati alcuni importanti correttivi per aumentare la fiducia degli investitori e degli imprenditori, nonché tutto il sistema produttivo dell’articolata filiera delle rinnovabili in Italia”. Ad oggi non sono richiesti agli impianti di teleriscaldamento alti valori di efficienza degli impianti di incenerimento. Non sono calcolate nemmeno le perdite della rete di distribuzione del calore agli utenti che devono sostenere tutte le tipologie di teleriscaldamento, anche non alimentate da fonti rinnovabili attraverso un fondo alimentato da una voce della bolletta del gas. Non si tiene conto degli altri sistemi alternativi anche più efficienti di generazione diffusa - quali il solare termico, il fotovoltaico e le pompe di calore. “Per raggiungere il 17%, come quota di energia da fonti rinnovabili, si deve rafforzare al più presto anche la strategia per l’efficienza energetica nel nostro paese. – continua la Ferroli - Valorizziamo la nostra efficienza piuttosto che importarla. Non accettiamo il suggerimento di delocalizzare i progetti per l’utilizzo di rinnovabili e tantomeno la compravendita di “titoli obiettivo” sotto forma di “trasferimenti statistici” per raggiungere gli obiettivi 20/20/20”. Per raggiungere la massima efficienza è sufficiente la riqualificazione del parco edilizio esistente piuttosto che spingere una manovra così ambiziosa sui nuovi edifici. Nella bozza in esame viene meno anche l’obbligo di integrazione con fonti rinnovabili in occasione di nuova installazione di impianti termici in edifici esistenti e di ristrutturazione degli impianti termici esistenti. “Sarebbe dunque auspicabile amplificare tutte le possibili leve incentivanti come reintrodurre coefficienti premiali elevati anche per la riqualificazione degli edifici-impianti esistenti, comprendendo anche le riqualificazioni e ristrutturazioni sotto i 1000 mq negli obblighi, senza però decurtare il livello di incentivo - conclude Ferroli - Assotermica auspica che tali importanti criticità possano essere risolte nella bozza ora all’esame delle Commissioni Parlamentari nell’interesse dell’intero sistema-Paese”.  
   
   
LAVORI PUBBLICI FVG: MODIFICATO REGOLAMENTO SU CERTIFICAZIONE VEA  
 
Trieste, 20 dicembre 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, ha deciso il 16 dicembre di modificare il Regolamento sul sistema di accreditamento dei soggetti abilitati alla certificazione Vea (Valutazione energetica e ambientale) degli edifici, introdotta con la legge regionale 23 del 2005 ("Disposizioni in materia di edilizia sostenibile"). La modifica intende venire incontro alle richieste degli Ordini professionali del Friuli Venezia Giulia (Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti industriali) che, su questa materia, avevano promosso un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar). L´agenzia regionale per l´edilizia sostenibile (Ares) porterà a termine i corsi di formazione, che si concluderanno con l´esame finale e il rilascio dell´attestato. L´obiettivo della Giunta regionale, condiviso con gli Ordini professionali, è di migliorare la qualità progettuale degli edifici, sia dal punto di vista energetico che da quello ambientale.  
   
   
LOMBARDIA: SOSTEGNO AFFITTI, A DISOCCUPATI 1500 EURO IN PIÙ STANZIATI DALLA GIUNTA ALTRI 5 MILIONI, IL FONDO SALE A 55 NUOVO SFORZO PER GARANTIRE CASA A TUTTI  
 
Milano, 20 dicembre 2010 - Le persone che hanno perso il lavoro sono state messe in mobilità o sono sottoposte alla procedura di sfratto e pagano un regolare affitto potranno beneficiare anche quest´anno di un contributo straordinario di 1500/2000 euro aggiuntivi al contributo per il sostegno affitto. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l´assessore alla Casa Domenico Zambetti, presentando la delibera, approvata dalla Giunta regionale lombarda su proposta dello stesso Zambetti, che rafforza il sostegno ai cassintegrati già avviato negli scorsi mesi, stanziando ulteriori 5 milioni. "Anche con questo provvedimento - commenta Formigoni - Regione Lombardia continua a tener fede al prorpio impegno di offrire particolare sostegno alle famiglie colpite dalla crisi economica. Il poter garantire a tutti una casa confortevole è sempre stata una delle nostre priorità e anche questo atto lo conferma. E´ un provvedimento ancora più importante se si considera che i fondi statali sono sempre meno. Ciononostante abbiamo ritenuto fondamentale non dimenticare chi si trova in una di queste condizioni". "Questo bando per ottenere un contributo straordinario - spiega l´assessore Zambetti - non sarà basato su una graduatoria, ma è a sportello. Ciò significa che le domande potranno essere presentate fino ad esaurimento delle risorse disponibili e liquidate sulla base dell´ordine cronologico di presentazione". I Termini Del Provvedimento - Coloro che sono stati licenziati o messi in mobilità (a partire dal 1 luglio 2010) potranno godere di un contributo una tantum a fondo perduto pari a 1.500 euro, che possono diventare 2.000 per chi è sottoposto a procedura esecutiva di sfratto. Il reddito Isee/fsa (quindi non l´imponibile del richiedente) deve essere inferiore a 25.000 euro. A disposizione ci sono 5 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 50 già stanziati dal Fondo sostegno affitti. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente presso le Sedi territoriali regionali a partire dal 10 gennaio 2011.  
   
   
UMBRIA: EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA: MARTEDÌ 21 PRESENTAZIONE PROGRAMMA INTERVENTI ´POA´ 2010  
 
perugia, 20 dicembre 010 - Ammonta a diversi milioni di euro il programma di interventi in materia di edilizia residenziale pubblica ammessi a finanziamento dalla Giunta regionale nell´ambito del Programma operativo annuale 2010. Tipologia e finalità degli interventi, attivati dalla Giunta regionale per far fronte al crescente disagio abitativo, verranno illustrati dall´assessore regionale alle politiche della casa Stefano Vinti nel corso di una conferenza stampa che si terrà martedì 21 (ore 11) nel Salone D´onore di Palazzo Donini.  
   
   
EDILIZIA IN UMBRIA: PIANO G.R. PER CERTIFICAZIONE AMBIENTALE EDIFICI  
 
Perugia, 20 dicembre 2010 - La Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore all´Ambiente Silvano Rometti, ha approvato il programma di lavoro, concordato con l´Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente) Umbria, relativo alle attività da svolgere per il 2011 in materia di Certificazione di sostenibilità ambientale, procedura introdotta in Umbria con la legge 17 del novembre 2008. La Giunta ha stanziato 130mila euro a favore di "Arpa" per la promozione della certificazione ambientale degli edifici e le attività di formazione e informazione nei confronti dei soggetti interessati (quali Comuni, Ordini professionali). "L´umbria - ha spiegato l´assessore Rometti - è ancora oggi l´unica Regione ad aver approvato una legge sull´edilizia ambientalmente sostenibile e sulla relativa certificazione, strumento di valutazione della qualità ambientale degli edifici. L´obiettivo che ci proponiamo è quello di incrementare la realizzazione di case ´ecologiche´, in cui il comfort abitativo si coniuga con il risparmio energetico. Criteri che nel 2011 intendiamo estendere anche a scuole e uffici". Le procedure per il rilascio del certificato di sostenibilità ambientale, affidato ad "Arpa", sono state definite da un apposito disciplinare tecnico. Prevede una classificazione degli edifici residenziali con un punteggio associato a ciascun fabbricato; le classi A+, A, B, C, e D costituiscono il riferimento per definire le priorità e graduare eventuali incentivi ed agevolazioni. Azioni di sostegno già intraprese al riguardo sono state, ad esempio, i recenti bandi regionali di edilizia residenziale pubblica in materia di bioedilizia e i premi in cubatura introdotti dalla L.r.13/2009 (Piano casa). Il Piano di lavoro finanziato dalla Regione Umbria prevede come nuove attività la messa a punto di appositi protocolli per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici non residenziali, partendo dalle tipologie degli edifici scolastici e per uffici e l´elaborazione di un programma di monitoraggio degli interventi che hanno ottenuto la Valutazione preliminare di sostenibilità ambientale, al fine di definire le procedure di controllo. Il Piano conferma infine gli impegni già definiti con "Arpa" in materia di Certificazione, che riguardano l´attività istruttoria per il rilascio dei certificati e la revisione e aggiornamento delle schede e degli strumenti di calcolo già vigenti per gli edifici residenziali, tutti reperibili nel sito internet di "Arpa" Umbria.  
   
   
ECONOMIA FVG: SEGANTI, 300 MILA EURO PER "FILIERA ABITARE FVG 2010"  
 
Trieste, 20 dicembre 2010 - Il finanziamento del progetto "Filiera Abitare Fvg 2010" è stato deliberato il 16 dicembre dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Attività produttive Federica Seganti. "Si tratta - conferma l´assessore - di un´iniziativa di promozione internazionale, che per capofila ha la Cciaa di Trieste e che sarà realizzato congiuntamente da tutte le Camere di Commercio della Regione per promuovere uno dei settori che meglio rappresentano il Friuli Venezia Giulia nel mondo" In tutto, per l´attuazione del progetto, che coinvolgerà diverse aziende del Friuli Venezia Giulia, la Regione metterà a disposizione 300 mila euro, pari al 50 per cento della spesa prevista.  
   
   
LOMBARDIA: DISTRETTI COMMERCIO, CON 4° BANDO PIÙ BENEFICIARI ANCHE PMI DEL TURISMO E SERVIZI DESTINATARI DEI CONTRIBUTI A DISPOSIZIONE RISORSE COMPLESSIVE PER 14.4 MILIONI DI EURO  
 
 Milano, 20 dicembre 2010 Sarà disponibile nei primi mesi dell´anno il 4° bando per il sostegno dei Distretti del commercio. E´ quanto prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Commercio e Turismo Stefano Maullu, con la quale sono stati approvati i criteri di promozione e valorizzazione dei Distretti stessi, sulla base dei quali sarà predisposta la nuova misura di finanziamento. "L´iniziativa dei Distretti - ha sottolineato l´assessore Maullu - ha rappresentato un´esperienza assolutamente innovativa per la Regione, in un´ottica di affermazione di eccellenze locali di governo del territorio, di programmazione della spesa e di sostegno delle politiche di programmazione partecipata condivise con partner e sponsor più radicati nelle realtà distrettuali". A partire dal 2008 Regione Lombardia ha approvato 147 Distretti del Commercio, intesi come strumenti integrati capaci di mettere a sistema interventi di carattere socio-economico, progetti sulle aree e sulle funzioni urbane e interventi di qualificazione delle imprese e delle reti commerciali. Le risorse messe a disposizione da Regione Lombardia per i Distretti sul 4° bando ammontano complessivamente a 14.400.000 euro e saranno ripartite preventivamente tra le province in proporzione al loro peso demografico. Beneficiari - Novità sostanziale del 4° bando Distretti sarà l´ampliamento delle categorie di beneficiari del contributo regionale. Oltre alle micro, piccole e medie imprese commerciali, sono altresì soggetti beneficiari le micro, piccole e medie imprese del turismo e dei servizi operanti all´interno del perimetro distrettuale, secondo le modalità e le indicazioni previste dal prossimo bando. In questo modo, e alla luce delle nuove deleghe assunte dalla Direzione Generale Commercio, Turismo e Servizi nella Ix Legislatura, l´obiettivo è rispondere a un´esigenza di maggiore integrazione tra le politiche a favore delle imprese del terziario. In analogia con le precedenti edizioni, il 4° bando si prefigge di promuovere la creazione di nuovi Distretti del Commercio, al fine di rendere più pervasivo sul territorio questo strumento di ´governance´. Con l´obiettivo di far diventare nel tempo i Distretti del Commercio soggetti e organismi sempre più autonomi, Regione Lombardia intende inoltre sostenere la fase di evoluzione dei Distretti già approvati, consentendo così di individuarne le potenzialità emergenti e premiare le realtà che hanno colto al meglio le opportunità offerte dalle politiche regionali. A differenza delle precedenti edizioni, le risorse disponibili saranno destinate come segue: per i Distretti di nuova costituzione e per i Distretti del Commercio già finanziati con i precedenti bandi. Sono state confermate le 7 aree di intervento sulle quali i Distretti potevano già presentare i loro progetti (Comunicazione e marketing di Distretto del Commercio, Promozione e animazione, Interventi strutturali di qualificazione urbana, Accessibilità e mobilità, Sicurezza, Gestione di servizi in comune, Sostenibilità energetica ed ambientale). Oltre a queste aree è stata individuata anche una nuova misura dedicata a iniziative finalizzate allo sviluppo e al sostegno dell´imprenditoria, con specifico riferimento al tema della formazione degli operatori privati. Per consolidare i risultati raggiunti durante l´avvio dell´esperienza distrettuale, saranno oggetto di contributo le iniziative di qualificazione, monitoraggio e sviluppo del Distretto (studi di fattibilità, sistemi di indicatori, partecipazione a manifestazioni fieristiche e corsi di formazione); i Bandi a favore delle imprese di commercio, turismo e servizi promossi dai Comuni del Distretto; le aggregazioni a Distretti esistenti. Lo sviluppo del Distretto è un modo per integrare le diverse politiche e per premiare quei territori che hanno scommesso sugli strumenti per lo sviluppo territoriale promossi da Regione Lombardia (ad esempio i Sistemi turistici, i parchi naturali, i Distretti agricoli). Monitoraggio - Regione Lombardia intende valutare l´efficacia delle scelte poste in essere e lo sviluppo del programma di intervento da parte dei Distretti predisponendo un apposito sistema informatico per il controllo di gestione degli stessi. Tale strumento sarà sviluppato integrando le informazioni sugli indicatori di performance di cui i singoli Distretti del Commercio intendono avvalersi, in sinergia con le linee guida predisposte dal Laboratorio dei Distretti del Commercio.  
   
   
EXPO 2015: INFRASTRUTTURE PER 20 MILIARDI  
 
Milano, 20 dicembre 2010 - "L´attrattività del territorio passa per il miglioramento della sua infrastrutturazione e dei servizi: per questo motivo stiamo realizzando opere del valore di 20 miliardi di euro". Lo ha detto l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, rivolgendosi agli studenti dell´Università Cattolica di Milano nel corso del convengo ´Pregustando l´Expo´, organizzato dall´ateneo milanese. "Per migliorare la dotazione infrastrutturale della Lombardia e anche per garantire una migliore accessibilità all´Expo - ha spiegato Cattaneo - stiamo lavorando alla realizzazione di 60 opere, come Pedemontana, Tem e Brebemi, le quali saranno tutte completate entro il 2015. Così come ribadito nel tavolo tecnico che abbiamo tenuto l´altro ieri in Regione, sarà anche completato il potenziamento della linea ferroviaria Rho-gallarate e il raccordo a Y, di cui è stato approvato dal Cipe il progetto definitivo". "Si tratta dell´investimento più importante di sempre per il territorio milanese - ha detto Cattaneo - e le infrastrutture saranno una delle grandi eredità che l´Expo lascerà al territorio lombardo". "Il concetto di attrattività - ha concluso l´assessore - non può essere disgiunto da quello di sostenibilità, centrale anche per i temi di Expo 2015. Regione Lombardia è impegnata su questo tipo di progetti come dimostra l´attivazione nei giorni scorsi del servizio di Car Sharing elettrico in stazione Cadorna che presto verrà implementato in altre 40 postazioni. Expo, nella nostra idea, è sicuramente un laboratorio privilegiato per sperimentare soluzioni innovative di mobilità a minore impatto ambientale".  
   
   
PMI: DA CDP E ABI UN SOSTEGNO STABILE PER LA CRESCITA  
 
Roma, 20 dicembre 2010 - Un “Plafond Stabile” per finanziare lo sviluppo delle Piccole e medie imprese (Pmi), insieme ad un arricchimento delle scadenze, con un “Plafond 10 anni”, che si aggiunge a quelli a 3, 5 e 7 anni già previsti. Sono queste le principali novità della Terza Convenzione Cdp – Abi, firmata oggi. Le misure stabilite dall’accordo sono dirette a supportare la ripresa in atto. Plafond 10 anni e Plafond Stabile - Cdp mette a disposizione del settore bancario una specifica porzione del Plafond complessivo di 8 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi già erogati, per il nuovo “Plafond 10 anni” da destinare al sostegno del fabbisogno di credito per investimenti a lungo termine da parte delle Pmi. Si arricchisce quindi l’opportunità di provvista delle banche, che già possono contare sulle scadenze a 3, 5 e 7 anni. Con l’obiettivo di ampliare l’utilizzo dello strumento da parte delle Pmi, la nuova Convenzione prevede poi la costituzione di un “Plafond Stabile”, che sarà alimentato dalle risorse ancora inutilizzate, pari cioè a 5,6 miliardi. Il “Plafond Stabile” offrirà tutte le scadenze (3, 5, 7 e 10 anni). Le altre novità. - Mentre la provvista con scadenze a 3 e 5 anni continuerà a poter essere utilizzata sia per finanziare spese di investimento, sia per esigenze di incremento del capitale circolante delle Pmi, le scadenze più lunghe (7 e 10 anni) saranno destinabili esclusivamente agli investimenti. Sono inoltre introdotte durate minime dei finanziamenti alle Pmi più coerenti con le scadenze della provvista Cdp utilizzata dalle banche. Sino ad ora la durata minima comune a tutte le scadenze era di 12 mesi. Con la nuova Convenzione è prevista una durata del finanziamento di almeno un anno per la scadenza triennale, di due per la quinquennale, di tre per la settennale e di cinque per la decennale. Infine, per rendere lo strumento ancor più flessibile, dal mese di marzo 2011 le erogazioni da Cdp alle banche diverranno da mensili a quindicinali.  
   
   
ANIMA/MECCANICA: 5 PUNTI PER IL GOVERNO  
 
 Milano, 20 dicembre 2010 - Di seguito le cinque richieste avanzate al Governo dal Presidente dell’ Anima Bonomi durante la conferenza stampa tenutasi martedì 14 Dicembre. 5 punti per il Governo - Abbiamo potuto ascoltare diversi interventi che ci hanno permesso di focalizzare la nostra attenzione su fatti oggettivi che regolano, dirigono o quantomeno incidono sulla vita delle nostre imprese. Come Federazione che rappresenta un intero grande settore della manifattura nazionale riteniamo doveroso dare il nostro contributo anche sul piano propositivo per assicurare un supporto concreto e positivo che possa dare un contributo fattivo per migliorare le condizioni in cui operano le aziende della meccanica italiane in questo momento storico. 1) Piano di sostegno alla valorizzazione della meccanica Made in Italy in Italia Il grande assente negli ultimi vent’anni dell’economia italiana, e in particolare della manifattura meccanica, è il mercato nazionale. Mai come in questo periodo le nostre produzioni hanno sofferto la competitività di aziende e prodotti da paesi molto lontani dal nostro. A questa invasione di prodotti a basso prezzo non ha fatto da contraltare alcuna politica di valorizzazione delle nostre tecnologie agli occhi degli acquirenti italiani, a partire dai responsabili della pubblica amministrazione, degli enti pubblici, delle aziende dello Stato. Il risultato è stato che la meccanica, settore nel quale siamo leader in molti comparti e primari protagonisti dei mercati internazionali, si è progressivamente svuotata della capacità di attrarre anche quella forza lavoro specializzata, operai, progettisti, ingegneri, che ne ha contribuito grandemente al successo. E’ giunto il momento di cavalcare l’onda della meccanica. Così come oggi la stessa Commissione Europea vede nella meccanica uno dei punti chiave per la ripresa nel suo piano di politica industriale proiettato al 2020, anche l’Italia ha il dovere, oltre alla grande opportunità, di dare nuovo stimolo a un settore che può essere trainante per l’economia italiana dei prossimi anni. A partire da un programma di promozione della valorizzazione della meccanica Made in Italy in Italia. Siamo bravissimi nella moda, nell’alimentare, nel design anche perché siamo eccellenti nelle tecnologie, nell’automazione e nei macchinari che permettono alle nostre aziende di creare prodotti eccezionali. Vorrei ricordare che Il Parlamento Europeo ha approvato lo scorso 21 ottobre a Strasburgo, con 525 voti a favore, 44 contrari e 49 astenuti, la proposta di Regolamento sull’etichettatura di origine obbligatoria dei prodotti importati da paesi terzi (noto come Regolamento “Made In”). E’ stata una buona, grande, notizia per la meccanica Made in Italy di cui vorrei ringraziare ancora oggi gli Europarlametari italiani che l’hanno resa possibile un ringraziamento sentito all’Onorevole Cristiana Muscardini e agli Onorevoli Gianluca Susta e Niccolò Rinaldi per l’ottimo lavoro svolto, E’ di queste iniziative che la manifattura meccanica ha bisogno per competere ad armi pari con i nostri agguerriti concorrenti. 2) .Supporto alle imprese italiane che investono nel rinnovo del proprio parco tecnologico attraverso una politica di detassazione, ammortamenti e prestiti a tassi agevolati Lo diciamo da ormai due anni: la Tremonti Ter rappresenta un esempio di lungimirante supporto alle imprese di cui ha beneficiato un’intera filiera. Con un unico provvedimento è stato possibile supportare tutti gli operatori del comparto. Abbiamo visto che funziona e bene. Ripetiamo l’esperienza, rendiamola duratura perlomeno fino alla stabilizzazione dei mercati. La proroga della detassazione del 55% per gli investimenti in tecnologie ad alta efficienza è un primo passo, seppur spalmato in 10 anni anziché in 5, ma non è sufficiente. Le aziende italiane come quelle di tutto il mondo, programmano i propri investimenti su un orizzonte temporale di almeno 5 anni. Non sono le misure una tantum, soprattutto articolate e dall’iter complesso come nel caso dell’ecobonus, che possono consentire ai nostri imprenditori di impegnare risorse economiche importanti in progetti che non presentano sufficienti elementi di stabilità. Ci vuole più immediatezza, semplicità e più concretezza. 3) Sostegno alla creazione di piani di formazione specializzata realizzati, eventualmente, anche da parte di aziende private Tutta la meccanica europea così come in Italia soffre della mancanza di operai specializzati e figure tecniche a qualunque livello. Alcune nostre aziende si stanno addirittura attivando autonomamente per sopperire alla cronica mancanza di questo tipo di personale anche attivando scuole di formazione in totale autonomia. La nostra federazione, attraverso il suo ente certificato per la formazione Formamec, ha attinto a finanziamenti a fondo perduto per oltre 15mila ore di formazione lo scorso anno. Questo abbiamo potuto fare, e stiamo continuando a fare, potendo contare solo sulle nostre forze, possiamo fare molto di più mettendo a fattor comune la nostra voglia di fare impresa e di crescere con le competenze e la capacità del Governo di fare sistema. Siamo fiduciosi, perché siamo certi che si possa fare. Anche alla luce di iniziative come quella dell’Inail, partita in questi giorni, che ha stanziato 60 milioni di euro in finanziamenti a fondo perduto per coprire fino al 75% delle spese per nuovi macchinari, impianti, sistemi gestionali e corsi di formazione destinati alla riduzione dei rischi dei lavoratori. “Perché” come dice l’Inail stessa “solo un’azienda più sicura può correre più veloce e far correre tutto il paese”. E solo un’azienda efficiente, aggiungiamo noi, può far correre il nostro paese più degli altri. Soprattutto di quelli che fanno della mancanza di sicurezza sul lavoro, della mancanza di certificazioni, rispetto dell’ambiente e della tutela dei lavoratori elementi fondamentali per garantire la propria competitività. 4) Migliorare la competitività attraverso lo sviluppo non significa “buttare” soldi pubblici ma farli “fruttare”. Paradossalmente siamo in una situazione ideale: per supportare lo sviluppo delle nostre aziende non c’è bisogno di regalie o di piani articolati e complessi. E’ molto facile, basta semplicemente alleggerire il fardello burocratico e fiscale che contraddistingue il nostro sistema produttivo, ad esempio operando sull’agevolazione fiscale degli utili reinvestiti e degli utili messi a riserva, per consentire alle nostre aziende di fare subito un balzo in avanti sul terreno della competitività industriale e sulla capitalizzazione delle imprese. Vantaggi che, nel caso della meccanica, premiano le aziende virtuose di un’intera filiera che condivide il valore del lavoro e della professionalità. Per le nostre aziende, forti esportatrici di manufatti, anche l’adozione di linee di credito agevolate e una detassazione delle produzioni destinate ai mercati esteri, nel rispetto del principio della libera concorrenza interna alla Ue, rappresentano concrete possibilità di investimento a garanzia delle quali possiamo mettere una filiera, quella meccanica, che tutto il mondo ci invidia. Investire sull’industria manifatturiera italiana significa puntare sull’economia reale, l’unica che può aiutare la nostra società a uscire dalla crisi in cui si trova. 5) Regolamentazione dei termini di pagamento, sia delle Pubbliche Amministrazioni che delle aziende, in conformità alla Direttiva Europea approvata nei mesi scorsi. Attendiamo quanto prima il suo recepimento all’interno del nostro ordinamento legislativo. Questo provvedimento, già da solo, potrebbe dare vita ad un primo, immediato, ciclo virtuoso di natura finanziaria per le nostre aziende con benefici effetti nel medio/lungo termine. Sono solo 5 proposte concrete per migliorare la vita delle aziende, la loro competitività, la capacità di operare sui mercati internazionali. In altri termini sono poche, semplici, idee per continuare a creare valore, lavoro e competenze nel nostro piccolo grande Paese, che tutto il mondo ammira per la sua bellezza, la capacità di trovare soluzioni anche dove non sembrano essercene, per la sua grandezza in tutti quei momenti nei quali per essere grandi possiamo contare solo su noi stessi, sulle nostre capacità, competenze e voglia di fare bene. In questi campi siamo maestri e vogliamo rimanere tali. Per questo chiediamo al Governo, al nuovo governo di un futuro che speriamo molto prossimo, e che auspichiamo concretamente operoso e duraturo, di investire in tutti coloro che operano ogni giorno con passione per vedere realizzato ciò che l’ingegno immagina. Le uniche cose di cui ha bisogno la meccanica sono la fiducia, le certezze e gli investimenti. Qualunque seguito avrà il voto di fiducia di oggi, per il bene dell’industria che rappresentiamo, per le famiglie che lavorano con noi e per le competenze che da generazioni abbiamo sviluppato, mi auguro che queste poche fondamentali condizioni siano garantite, per il bene del Paese. Buon lavoro a tutti noi.  
   
   
ROMA: VENDITE PROMOZIONALI PRIMA DEI SALDI, IN AZIONE LA TASK FORCE DEI VIGILI URBANI CONTROLLI FINALIZZATI A TUTELARE LA LEGALITÀ DEL COMMERCIO  
 
Roma, 20 dicembre 2010 - Vendite promozionali prima dei saldi: intensificati i controlli della Polizia Municipale finalizzati a tutelare la legalità del commercio. Dopo che la Regione Lazio ha fissato nel 6 gennaio la data di inizio delle vendite di fine stagione, Roma Capitale è impegnata nel rispetto delle regole che vietano le vendite promozionali nei trenta giorni precedenti i saldi. L’assessore alle Attività Produttive Davide Bordoni ha firmato un’apposita direttiva, destinata ai diciannove Gruppi di Polizia Municipale, che indica le linee guida da seguire in attesa che l’Epifania autorizzi gli esercenti a dare il via al periodo delle vendite scontate. «Come recita la legge regionale 33/99 – ricorda l’assessore Bordoni – nei trenta giorni precedenti i saldi non possono essere effettuate vendite promozionali. La polizia municipale è già in azione per far rispettare le regole. Mi auguro che gli esercenti capitolini siano collaborativi e rendano più agevole il lavoro delle forze di controllo».  
   
   
TIRRENO POWER, REGIONE LIGURIA: DA CONFERENZA SERVIZI POSITIVO SEGNALE PER AVVIARE NUOVO CONFRONTO CON AZIENDA  
 
Roma, 20 dicembre 2010 - La Regione Liguria giudica positivamente l’esito della Conferenza dei Servizi riunitasi a Roma il 16 dicembre per discutere del piano di ampliamento della centrale Tirreno Power di Vado Ligure e di Quiliano. “Primo - spiegano gli assessori all’Ambiente e allo Sviluppo Economico Renata Briano e Renzo Guccinelli presenti alla Conferenza- perché oggi siamo riusciti a non far chiudere il procedimento sul progetto presentato dall’azienda che invece ne dovrà presentare uno nuovo. Progetto di ampliamento per il quale, contrariamente al Ministero dell’Ambiente, la Regione Liguria si era pronunciata negativamente, ricorrendo anche al Tar per rimarcare la propria posizione”. “Il fatto che oggi il Ministero dello Sviluppo Economico - commentano i due assessori regionali - abbia deciso di non deliberare, vuol dire che le nostre motivazioni e quelle dei comuni sono credibili. L’obiettivo della Regione Liguria è di portare a casa il mantenimento dell’occupazione e una forte riduzione dell’inquinamento. A questo punto, insieme con il Ministero dell’Ambiente, che ha rivisto le proprie posizioni iniziali, il nostro obiettivo diviene quello di ottenere dei limiti di inquinamento sensibilmente più bassi, rispetto agli inquinanti previsti dalla legge. Restiamo in attesa di un nuovo progetto che l’azienda, rispetto a questi nuovi limiti, si è dichiarata a presentare”.  
   
   
PUGLIA: VERTENZA AGILE EUTELIA  
 
Bari, 20 dicembre 2010 - “Accogliamo con soddisfazione la decisione del Tribunale di Roma che ha confermato la sentenza di primo grado relativa alla cessione di ramo di azienda di Agile da parte di Eutelia”. Lo ha dichiarato il 17 dicembre in una nota l’Assessore regionale al Lavoro Elena Gentile. “Si conferma così quanto il lavoratori hanno sempre sostenuto; che la cessione di ramo di azienda della Agile rappresentasse in realtà una operazione priva di fondamento giuridico realizzata, peraltro, mediante comportamenti antisindacali”. A questo punto, secondo la Gentile “i Commissari, piuttosto che dedicare energie a contrastare in giudizio le richieste dei lavoratori, dovrebbero ascoltare quanto richiesto a gran voce dagli stessi lavoratori e dai loro rappresentanti, anche in occasione delle convocazioni del Tavolo Ministeriale; vale a dire unificare le due procedure di Amministrazione Controllata e proporre un Piano Industriale idoneo a garantire i livelli occupazionali ed i siti produttivi esistenti”. “Un serio piano industriale – ha concluso l’assessore - che garantisca la permanenza ed il rilancio dei siti produttivi pugliesi e che interessi tutti i lavoratori degli stessi, rappresenterebbe, inoltre, un indispensabile presupposto per la Regione Puglia per mettere in atto concrete politiche di sostegno ai lavoratori, rispetto alle quali confermiamo, in ogni caso, il massimo impegno dell’amministrazione regionale”.  
   
   
SICILIA: GIUNTA EROGA CONTRIBUTO STRAORDINARIO LAVORATORI KELLER  
 
Palermo, 20 dicembre 2010 - La giunta di governo della Regione siciliana riunita a Palermo sotto la presidenza di Raffaele Lombardo ha stabilito, il 16 dicembre, di erogare un contributo ´una tantum´ di 300 mila euro a favore del comune di Carini, destinato a "tamponare" l´emergenza sociale determinata dallo stato di crisi in cui si trova la Keller. "Questa vicenda - spiega il presidente Raffaele Lombardo - sara´ comunque affrontata la prossima settimana a Roma al tavolo ministeriale. In quella sede si parlera´ anche della possibilita´ di ricorrere alla cassa integrazione". La giunta ha, poi, verificato la situazione dei mezzi della forestale le cui polizze di responsabilita´ civile sono in scadenza. "Nessun allarme, nessun rischio di stop - spiega il Presidente della Regione - visto che il Dipartimento ha gia´ provveduto a prorogare il contributo assicurativo".