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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Gennaio 2011
LA DIMENSIONE ESTERNA DELLA POLITICA ENERGETICA UE: CONSULTAZIONE PUBBLICA  
 
 Bruxelles, 18 gennaio 2011 - Gli obiettivi della politica energetica Ue, sanciti dal Trattato di Lisbona e dalla strategia Europa 2020, sono il funzionamento del mercato dell´energia, la sicurezza dell´approvvigionamento, la promozione dell´efficienza nei consumi e la ricerca di fonti energetiche alternative. Per raggiungere questi obiettivi, in un´Unione che è per più del 50% dipendente da fornitori esteri per il proprio approvvigionamento energetico, la dimensione esterna è fondamentale. Http://ec.europa.eu/energy/international/consultations/
20110221_external_dimension_en.htm
 
 
   
   
ENERGIA: VENERDI´ TAVOLO TECNICO RIGASSIFICATORE REGIONE-IONIO GAS  
 
Palermo, 18 gennaio 2011 - L´assessore all´Energia, Giosue´ Marino, affiancato dal dirigente generale del dipartimento, Gianluca Galati, ha incontrato ieri mattina i rappresentanti della Ionio Gas, la societa´ che ha proposto la realizzazione del rigassificatore nel territorio del comune di Melilli, in provincia di Siracusa. Si e´ trattato di un incontro propedeutico al tavolo tecnico fissato per venerdi´ prossimo al dipartimento Energia. L´assessore Marino, ha ribadito ai dirigenti della societa´ la disponibilita´ della Regione a realizzare l´impianto purche´ siano rispettate le prescrizioni sulla sicurezza del rigassificatore individuate dall´amministrazione regionale.  
   
   
EDISON: IL CDA HA APPROVATO IL BUDGET 2011 JEAN-LOUIS MATHIAS E BRUNO LESCOEUR COOPTATI NEL CONSIGLIO.  
 
Milano, 18 Gennaio 2011 – Nel corso della riunione del 14 gennaio il Consiglio di Amministrazione di Edison ha preso atto dei risultati operativi di pre-chiusura dell’esercizio 2010 e ha approvato il budget 2011. I risultati preconsuntivi operativi per l’anno 2010 sono in linea con il consenso degli analisti, che attualmente è intorno a 1350 milioni di euro di Ebitda. Come noto, alla fine del 2010 sono state risolte anticipatamente le convenzioni Cip 6 degli impianti di produzione di Jesi, Milazzo, Porto Viro, Porcari. Questa operazione straordinaria ha portato un beneficio una tantum sul 2010 di oltre 170 milioni di euro e comporterà, a partire dal 2011, una riduzione di risultati corrispondente al mancato apporto delle convenzioni stesse. Va precisato che la differenza di risultato fra il 2010 e l’esercizio precedente è da ascrivere alla mancata redditività dei contratti di gas a lungo termine, attualmente in fase di rinegoziazione. A parità di perimetro e al netto degli effetti straordinari di cui sopra, le stime di budget 2011 sono in linea con quelle di preconsuntivo dell’esercizio 2010. Nel risultato 2011 è previsto un recupero di redditività per alcuni dei contratti di gas a lungo termine. Il mancato conseguimento nel 2011 di una conclusione positiva di queste trattative potrebbe avere un impatto significativo sui risultati previsti nel budget. Il Consiglio di Amministrazione ha cooptato quali membri del Consiglio di Amministrazione di Edison, Jean-louis Mathias e Bruno Lescoeur. Jean-louis Mathias è stato, inoltre, nominato membro del Comitato per la Remunerazione, mentre Bruno Lescoeur è stato nominato membro del Comitato Strategico. Jean-louis Mathias e Bruno Lescoeur subentrano rispettivamente ai dimissionari Gerard Wolf e Marc Boudier e resteranno in carica sino alla prossima assemblea. Jean-louis Mathias è Group Senior Executive Vice President di Edf; Bruno Lescoeur è Senior Executive Vice President di Edf. I curricula vitae di J. L. Mathias e B. Lescoeur sono reperibili sul sito www.Edison.it. Il piano strategico di medio termine sarà esaminato in un prossimo Comitato Strategico, di cui è entrato a far parte Bruno Lescoeur.  
   
   
LEGAMBIENTE BASILICATA, TAVOLO TRASPARENZA SU QUESTIONE PETROLIO  
 
Potenza, 18 gennaio 2011 - Legambiente Basilicata, in una nota, ha chiesto alla Regione Basilicata di convocare al più presto un “Tavolo della trasparenza” sulla questione petrolifera in Basilicata, “per avviare un processo di “diffusione democratica” delle informazioni, e per una valutazione sulle scelte che sulla questione gli Enti e la Regione sono chiamati ad esprimersi”. “Gli ultimi episodi (emissioni assai sgradevoli provenienti dal centro oli di Viggiano e frequenti casi di inquinamento acustico), evidenziati da numerosi interventi sulla stampa, e gli allarmi e le preoccupazioni che ormai quotidianamente arrivano dal territorio, ripropongono con urgenza – commenta Legambiente - il tema del rapporto tra l´attività estrattiva in Val d´Agri e la sicurezza del territorio e delle popolazioni, in particolare del sito industriale di Viggiano, impianto intrinsecamente pericoloso, oltre che quello della salvaguardia di un’area nazionale protetta”. Contemporaneamente “è necessario completare l’iter di istituzione del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, con la convocazione della Comunità del Parco ed il coinvolgimento diretto delle Comunità locali, per dare maggiore forza politica ed amministrativa all’azione del Parco che, ricordiamolo, non può essere una stampella, una foglia di fico o un corollario alle attività petrolifere”. “Sarebbe assurdo, anche solo dare l’impressione – conclude l’associazione ambientalista - che in Basilicata le “ragioni” delle compagnie petrolifere e l’interesse nazionale allo sfruttamento delle risorse energetiche riescano sempre a trovare soddisfazione mentre le “ragioni” della tutela del territorio, della conservazione e della tutela della biodiversità siano destinate a non vincere, anche dall’interno della Comunità del Parco”.  
   
   
L’ECOISTITUTO DEL VENETO APRE LO SPORTELLO ZEROENERGY  
 
Mestre, 18 gennaio 2011 - Nasce con lo sguardo rivolto al futuro: vogliamo permettere a tutti di conoscere le nuove direttive sulla classificazione energetica e le prossime tecnologie per il risparmio delle risorse. “Pensare al futuro, informare tutti”, questo lo slogan scelto per la promozione delle nuove attività di comunicazione energetico-ambientale e per trovare il punto di incontro tra consumatori, installatori e produttori sotto il controllo delle normative tecniche della buona pratica del costruire. L’obiettivo è garantire una informazione puntuale, nonché un supporto tecnico al cittadino che intende sviluppare sistemi di risparmio energetico o impiegare fonti energetiche rinnovabili. Tramite lo Sportello Zeroenergy i cittadini potranno meglio conoscere come ristrutturare casa, appartamento, condominio o ufficio; reperire finanziamenti pubblici, ottenere prestiti a tassi agevolati, redigere le pratiche tecnico-amministrative per l´ottenimento dei benefici fiscali. L’incontro iniziale di presentazione di Zeroenergy è giovedì 20 gennaio, alle ore 18, presso l’Ecoistituto in viale Venezia 7 di fronte alla stazione Fs di Mestre. Premessa - La Direttiva 2010/31/Ce sull’efficienza energetica, entrata in vigore il 9 luglio scorso, stabilisce che i nuovi edifici, costruiti a partire dal 2020, dovranno essere “a energia quasi zero” ossia il loro fabbisogno energetico sarà molto basso o quasi nullo e dovrà essere coperto in misura molto significativa con energia da fonti rinnovabili. Per gli edifici pubblici questa scadenza è anticipata al 31 dicembre 2018. La direttiva prevede che già entro il 2011 i Governi dovranno redigere dei piani nazionali per spiegare in che modo intendano raggiungere obiettivi “zero energy”; i piani dovranno contenere: - metodologia di calcolo sulla base delle caratteristiche dell’edificio; - requisiti di prestazione energetica per nuova costruzione, ristrutturazione e per gli elementi dell’involucro; - valutazioni di fattibilità tecnica, ambientale ed economica con raffronti fra varie tipologie di impianto; Gli edifici nella Ue sprecano 270 miliardi di euro ogni anno per mancanza di elementari misure di efficienza energetica su tetti e pareti isolanti. Se consideriamo che un milione di euro di investimenti in efficienza energetica in genere comporta da 8 a 14 posti di lavoro in più ogni anno (Fonte: Greenpeace); quando in area Ue verranno investiti i 270 miliardi di euro per l’efficienza energetica si saranno creati circa 3 milioni di nuovi posti di lavoro in Europa. In Italia, il patrimonio edilizio nazionale è stato costruito in larga parte tra gli anni cinquanta e settanta, si rinnova soltanto dell’1% l’anno. E’ evidente a tutti che per raggiungere gli obiettivi in materia di efficienza energetica (8,8 Mtep di risparmi nel prossimo decennio secondo il piano di Confindustria) non si possa prescindere da un’efficace riqualificazione dell’esistente. Questo compito è affidato in larga misura alle detrazioni del 55%. Se si va infatti a vedere la tipologia di interventi finanziati con questo strumento si tratta di interventi su infissi, impianti termici e solare termico mentre la riqualificazione di muri, che rappresentano l’85% della superficie di un edificio, costa un po’ di più ma rende in misura decisamente superiore e, con una spesa di poco superiore alla media (circa 12.600 euro), i vecchi stabili con interventi di coibentazione termica, potrebbero dotarsi di adeguati sistemi di efficienza energetica. Cos’e’ Lo Sportello Zeroenergy - Iniziativa senza contributi o sovvenzioni pubbliche o private. Svolge attività divulgativa e di informazione svincolata dalla pubblica amministrazione. Fornisce informazioni ai cittadini, alle persone, alle aziende, alle istituzioni e alle associazioni interessate al risparmio energetico e all’ecologia del costruire e del vivere. Cosa Fa Lo Sportello Zeroenergy - Promuove incontri, convegni e manifestazioni. Comunicare le iniziative in corso da parte di altre associazioni. Offre consulenze gratuite per aiutare ad attuare azioni specifiche nel settore del risparmio energetico. Gli Obiettivi Dello Sportello Zeroenergy - Report su manifestazioni, eventi e fiere di settore. Sollecitare azioni virtuose in materia di eco sostenibilità. Ricognizione delle aziende produttrici venete e delle imprese locali che realizzano opere in bioedilizia. Individuare le azioni virtuose realizzate da comuni e da altri enti pubblici in Veneto. Essere d´ausilio all´attuazione di interventi alle varie scale (singola unità, condominio, quartiere, città). Le Attivita’ Dello Sportello Zeroenergy - Monitoraggio delle richieste pervenute allo sportello. Ogni mese affronta un tema di approfondimento con incontri aperti al pubblico: - casa in legno - risparmio in bolletta - impianti solari (fotovoltaico e termico) - detrazioni 55% - piano casa - il “cappotto” termoisolante www.Ecoistituto-italia.org/    
   
   
CASA IN LOMBARDIA: BOOM DI DOMANDE SOSTEGNO AFFITTO IMPEGNO PER RISPONDERE A TUTTI. PRESTO 800 ALLOGGI CALMIERATI  
 
 Milano, 18 gennaio 2011 Regione Lombardia punta a colmare la necessità di alloggi a prezzo calmierato a partire da un´analisi attenta non solo di quante case mancano, ma anche per quale tipo di domanda, identificando cioè coloro che ne hanno realmente bisogno. Lo ha ricordato l´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, intervenendo insieme all´assessore al Territorio Daniele Belotti, al Convegno di Cisl Lombardia, durante il quale è stata presentata una ricerca del Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano, che dimostrerebbe come nella sola città di Milano entro il 2018 potrebbero essere necessari 500.000 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Alla Tavola rotonda sono poi intervenuti anche il presidente di Federcasa Lombardia Loris Zaffra, quello dell´Anci Attilio Fontana e il segretario della Cisl Gigi Petteni. A Quali Domande Rispondere - "La considerevole riduzione delle disponibilità finanziarie in ambito pubblico - ha notato Zambetti - ci impone di individuare con precisione i diversi bisogni, così da poter destinare in maniera mirata le risorse a chi si trova in condizioni più critiche e di disagio". Con la recente crisi, infatti, il bisogno delle famiglie si è notevolmente acutizzato ed esteso anche a componenti della società che nel periodo precedente riuscivano autonomamente a fare fronte ai propri bisogni e aspirazioni di vita ed ora richiedono un aiuto. "Qualcosa significa - ha detto Zambetti - se il nostro bando per il Fondo sostegno affitti ha raccolto oltre 69.000 domande, 10.000 in più dello scorso anno. Vi faremo fronte con 50 milioni di euro". "Analogamente - ha aggiunto - abbiamo destinato un contributo straordinario a chi ha perso il posto di lavoro o è stato sottoposto a sfratto esecutivo. E non abbiamo dimenticato chi deve comprare la prima casa, soprattutto le fasce più deboli". La Fasce Di Reddito - Zambetti ha anche fatto presente che in Lombardia il 18,5 per cento delle famiglie (circa 743.000) ha un reddito inferiore a 20.000 euro e il 22,2 per cento ha un reddito compreso tra 20.000 e 30.000 euro. Ovviamente, a seconda della composizione del nucleo familiare, in questo 40,7 per cento si collocano le maggiori difficoltà a far fronte alle spese per l´abitazione, spese che talora diventano insostenibili, poiché superano spesso un terzo del reddito. Ecco spiegato perché il mercato fa registrare un´eccessiva presenza di abitazioni a prezzo di mercato "che non ha contribuito a calmierare i prezzi" e, di contro, una notevole scarsità di alloggi a canone sociale o moderato. Presto Disponibili Alloggi A Prezzo Calmierato - I progetti regionali di riqualificazione dei quartieri e di recupero di aree degradate, finanziati con 800 milioni di euro, stanno eliminando il degrado abitativo e sociale di tante città e al contempo rendendo disponibili nuovi alloggi con prezzi calmierati. "Anche la recente approvazione dei progetti selezionati nell´ambito del Piano nazionale per l´edilizia abitativa (54 milioni euro complessivi) - ha detto ancora Zambetti - ha dato il via ad un programma di interventi che renderà disponibili in tempi rapidi circa 800 alloggi con le diverse tipologie di canone (moderato, convenzionato, concordato)". Alcuni dei progetti riguardano, tra l´altro, alloggi già realizzati e invenduti, che verranno resi disponibili a prezzi più accessibili rispetto a quelli di mercato. L´urbanistica - L´assessore Belotti, riflettendo sulla ricerca del Diap, ha ricordato che in Lombardia il 48 per cento del territorio è montano e che l´85 per cento degli abitanti si concentra, invece, sul rimanente 52 per cento. "Bisogna dunque agire - ha detto - consapevoli che va raggiunto un equilibrio nell´ottica di uno sviluppo che sia veramente sostenibile, che parta, ad esempio, dal recupero di aree o zone dismesse e dalla riqualificazione dei centri storici". Per Belotti in questo processo vanno salvaguardati "territorio" appunto e "identità della comunità, perché questo è l´unico modo per scongiurare la ghettizzazione dei quartieri, evitando difficoltà a chi in quei posti è cresciuto".  
   
   
CALABRIA: CITTADELLA REGIONALE, A FEBBRAIO L’AVVIO DEL PROGETTO ESECUTIVO  
 
Catanzaro, 18 gennaio 2011 - Riprenderanno a pieno ritmo nel mese febbraio i lavori della ‘Cittadella Regionale’, che sta sorgendo a Germaneto, il cui progetto diventerà esecutivo entro la fine di gennaio. A riferirlo è stato lo stesso Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, nel corso dell’incontro con i giornalisti calabresi. La situazione ereditata, vincolante per il prosieguo delle attività, ha indotto oggi a procedere verso una disamina puntuale del procedimento amministrativo, sotto tutti i profili attuativi, compresi quelli di reperimento delle necessarie risorse economiche aggiuntive che sono state opportunamente previste nel contesto della Legge di Bilancio gia´ approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del 22 dicembre scorso. Per volontà del nuovo Governo Regionale e´ stato avviato un apposito tavolo tecnico-contrattuale nell’ambito del quale il Contraente Generale, assuntore dei lavori, ha dichiarato la propria disponibilità ad una complessiva revisione del progetto esecutivo che consentirà, entro il 31 gennaio 2011, la stipula di un apposito atto aggiuntivo nel contesto del quale sarà sancito, in primis, il nuovo cronoprogramma esecutivo. Tutto ciò per salvaguardare gli interessi dell’ente ma soprattutto per poter giungere alla completa realizzazione dell’opera entro il 2014 e comunque prima della fine della legislatura. Il Presidente Scopelliti, ha definito un tema prioritario quello delle infrastrutture facendo un riferimento specifico alla Cittadella Regionale. “Abbiamo elaborato un nuovo progetto – ha affermato il Governatore Scopelliti - che diventerà esecutivo entro la fine di gennaio. Si tratta di un´iniziativa determinante per contenere le spese notevoli che la Regione sostiene attualmente per i fitti degli uffici”.  
   
   
COMITATO SVILUPPO EDILIZIO: IL COMUNE DI MODICA CONTINUA A DIMOSTRARE DISINTERESSE TOTALE VERSO LA CRISI DELL’EDILIZIA.  
 
Modica, 18 gennaio 2011 - “In questi anni di Amministrazione Buscema, la crescita edilizia, gia’ in crisi a livello nazionale, e’ rimasta bloccata, o peggio ancora orientata verso una regressione oramai irrecuperabile.” Questo il parere di alcuni tecnici professionisti e imprenditori edili modicani, riunitosi in un comitato spontaneo che prenderà il nome di C.s.e. (Comitato per lo Sviluppo Edilizio a Modica), affidandone il coordinamento pro-tempore al sindacalista Giorgio Iabichella, in attesa che venga eletto il consiglio direttivo. L’invio del Piano Regolatore Generale al Consiglio Comunale, avvenuto in questi giorni, e che non avrà vita facile ne’ verra’ approvato in modo celere, e’ l’unico passo avanti fatto dall’Amministrazione comunale che, per sconfiggere la crisi dell’edilizia, sta remando contro l’economia attingendo danari, in modo esagerato, dal portafogli dei cittadini, delle imprese edili e dei tecnici professionisti. Ovvero non facilita l’espletamento di alcune pratiche essenziali per l’esecuzione di opere o lavori dei privati, dissuadendo anche eventuali investitori nel territorio modicano. Due esempi emblematici sono rappresentati dal deposito degli atti di aggiornamento catastale, propedeutico all’accatastamento degli immobili “fantasma” o ex fabbricati rurali (scadenza 31 marzo 2011) e dai Certificati di Destinazione Urbanistica, essenziali per rogitare qualsiasi terreno. Nel primo caso, il Comune di Modica e’ l’unico in Provincia di Ragusa a richiedere un versamento di €.30.00 per il deposito di un frazionamento di terreni (o di un inserimento di fabbricato) ed a rilasciarlo dopo qualche giorno, per consentire così, al tecnico professionista, la presentazione dell’atto all’Agenzia del Territorio, mentre negli altri Comuni iblei viene richiesta solo una marca da bollo da €. 14,62 rilasciandolo immediatamente in front-office. La Certificazione di Destinazione Urbanistica(c.d.u), essenziale per poter rogitare la vendita di un qualsiasi terreno, attesta se nella zona, oggetto di richiesta, esistono o meno dei vincoli urbanistici e la effettiva destinazione della zona tramite il P.r.g. Ed a Modica ha un costo che parte da €.190,00 (se la ditta che lo richiede e’ una sola) e destinato ad aumentare del 50%, se richiesto con carattere d’urgenza, visto che i tempi di rilascio non sono mai inferiori ai 30 giorni (termine fissato dalla Legge 47/85, art.18, c.3). Laddove nel Comune capoluogo, invece, il costo dei diritti per il rilascio di un C.d.u. E’ di soli €.55.06 (marche da bollo incluse). Sappiamo che molti cittadini, professionisti, imprese edili e associazioni hanno già rappresentato le nostre stesse istanze, ma che nessun riscontro e’ stato ottenuto, per cui il nostro Comitato per lo Sviluppo Edilizio invita il Sindaco, l’Assessore e il Dirigente a rivedere immediatamente i costi esosi succitati, riorganizzando anche l’Ufficio Tecnico, per contribuire alla celere ripresa di un settore “cardine” per l’economia modicana. L’atteggiamento dell’Amministrazione e’ irresponsabile e privo di interesse nei confronti di coloro, cittadini o imprese, che dovrebbero pagare le tasse per risanare il deficit di Palazzo S. Domenico. Inoltre invitiamo i sigg.Ri consiglieri comunali ad assumersi le proprie responsabilità, per contribuire alla stesura di una variante al Piano Regolatore, gia’ vecchia, che sia funzionale ed adattata al territorio modicano del ventunesimo secolo. <<Sono lieto di poter dare il mio contributo all’istituzione di un comitato, che avra’ come obbiettivo principale quello di fornire i suggerimenti necessari alle Istituzioni, per evitare il collasso dell’economia modicana, che vede nel comparto edilizio uno dei suoi pilastri portanti principali. Spero vivamente che l’Amministrazione Comunale ascolti le nostre istanze, e comprenda che la crisi nel settore edile si potrà risolvere avviando immediatamente un processo di rinnovamento, che dovrà partire dall’Ufficio Tecnico del Comune e con il contributo di tutte le forze sociali cittadine. Se cio’ non dovesse avvenire gia’ nelle prossime settimane, avvieremo forti azioni di protesta.>>  
   
   
EDILIZIA, SEMPLIFICAZIONI DELLE PROCEDURE CON SOTTOSCRIZIONE DI DUE NUOVI ACCORDI TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E LE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI, I SINDACATI E LA COMMISSIONE NAZIONALE PARITETICA DELLE CASSE EDILI.  
 
Bologna, 18 gennaio 2011 – Semplificazione, meno costi per le imprese, pagamenti più rapidi e più velocità per le procedure formali (da un mese a due-tre giorni) che riguardano il settore dell’edilizia. In Emilia-romagna questo sarà possibile grazie a due accordi che vedono protagonisti la Regione, le associazioni imprenditoriali, i sindacati e la Commissione nazionale paritetica per le casse edili (Cnce). Parte così dalla Regione Emilia-romagna la realizzazione del progetto di dematerializzazione del Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc): in Emilia-romagna, per le circa 60 mila imprese comparto, questo documento è necessario in oltre 100 mila esemplari per i lavori pubblici e circa 250 mila esemplari per il settore privato . L’emilia-romagna è la prima Regione in Italia a far partire la sperimentazione per semplificare l’iter amministrativo legato al Durc in fase di richiesta, ricezione ed archiviazione ma anche per raccogliere le informazioni necessarie per verificare la qualificazione delle imprese e monitorare gli operatori economici attivi sul territorio regionale. Oltre alla Regione, le Associazioni imprenditoriali e i Sindacati regionali dell’edilizia, il progetto è stato condiviso anche con il Comitato nazionale per il Durc composto da Inps, Inail, Cnce. La sperimentazione vedrà coinvolte le Casse Edili di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-cesena che hanno aderito volontariamente per partecipare al progetto. «La Regione intende - ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - operare per la legalità, la semplificazione e la dematerializzazione, a favore delle imprese virtuose che operano sul territorio emiliano-romagnolo anche attraverso il controllo e le segnalazioni agli organi competenti per la sicurezza, per la tutela del lavoro e per la tutela della concorrenza». Dall’analisi e dalle elaborazioni delle informazioni contenute nel Durc si potrà valutare meglio l’operato delle imprese e supportare le Stazioni Appaltanti compresi gli Enti locali e i cittadini del territorio regionale. La Regione Emilia-romagna metterà a disposizione delle pubbliche amministrazioni questo servizio nel caso in cui non abbiano le risorse per poter sviluppare tutte le componenti necessarie come, ad esempio, la funzione di archiviazione sostitutiva svolta dal Polo Archivistico Regionale (Parer). Tra i benefici che scaturiscono da questi due protocolli: la riduzione dei tempi di ricezione (via Pec, anziché tramite raccomandata) e dei costi di invio da parte degli enti preposti (eliminazione delle raccomandate); la sostituzione del documento cartaceo Durc con documento digitale Durc; la possibilità di archiviazione digitale del Durc per la Regione (che ha i dati di tutti i Durc richiesti dalle sue strutture); la conseguente riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori; completa dematerializzazione della procedura di richiesta e ricezione. Le fasi del progetto Il progetto è stato suddiviso in più fasi: durante la prima fase il Durc verrà richiesto tramite il sito www.Sportellounicoprevidenziale.it/  Inps, Inail e le Casse Edili invieranno quindi il Durc alla Regione Emilia-romagna sotto forma di un file .Pdf ed un file .Xml firmati digitalmente tramite Posta Elettronica Certificata. Le informazioni contenute nei file, passando attraverso il protocollo informatico della Regione, verranno memorizzate in un archivio e quindi il file .Pdf sarà inviato al Polo Archivistico Regionale per la conservazione sostitutiva. Il personale abilitato della Regione Emilia-romagna potrà accedere all’archivio per eseguire le eventuali necessarie ricerche relative ai Durc ricevuti. Nella seconda e terza fase cambierà la modalità di ricezione del Durc: questa operazione verrà effettuate tramite le Porte di dominio in collaborazione applicativa. Grazie all’intesa siglata sia con le Organizzazioni Sindacali, sia con le Associazioni imprenditoriali del settore delle costruzioni, e grazie all’intesa attuativa del progetto con Cnce, attraverso le Casse Edili partirà il servizio di dematerializzazione del Durc per i lavori di edilizia pubblica e privata e successivamente verranno raccolti i dati delle imprese edili del territorio: stabilità occupazionale, orari di lavoro denunciati, dati sugli infortuni e sulle malattie, rispetto delle normative. Ciò sarà propedeutico per attuare nell’ambito della legge regionale 11/2010 anche l’elenco di merito delle imprese emiliano-romagnole.  
   
   
NASCE IN BASILICATA COMITATO “UNITI CONTRO LA CRISI”  
 
 Potenza, 18 gennaio 2011 - Rispondendo a un appello nazionale si è costituito anche a Potenza il comitato regionale di “Uniti contro la crisi”. Numerosi i promotori: Ida Bochicchio, Davide Bubbico, Antonio Califano, Giuseppe Cillis, Vito Copertino, Mira De Lucia, Piero Di Siena, Emanuele De Nicola, Ascanio Donadio, Paolo Fanti, Angela Lombardi, Vincenzo Masi, Paolo Pesacane, Antonio Placido, Italo di Sabato, Giacomo Schettini, Alessandro Siciliano, Laboratorio Sociale Reset, Radiored*azione. “Con l’accordo di Pomigliano e Mirafiori, con il braccio di ferro che ancora dura alla Fiat/sata di Melfi sui tre operai licenziati e reintegrati dalla magistratura del lavoro, l’iniziativa di Marchionne sta travolgendo l’intero sistema delle relazioni industriali nel nostro paese. E’ un’azione condotta avanti con selvaggia determinazione – spiegano i promotori in una nota - che non ha eguali in nessuna esperienza del passato, anche se il risultato del referendum di Mirafiori ci consegna una classe operaia dignitosa e determinata, capace di resistere ai ricatti ed ai tentativi di isolamento”. “In queste ultime settimane stiamo assistendo ad una ulteriore accelerazione con il tentativo Fiat di cambiare completamente ”le regole del gioco” della contrattazione nazionale presentando uno pseudo piano industriale che altro non è che il tentativo di escludere dalla rappresentanza e dalla contrattazione chi non è colluso o compiacente come la Fiom – si legge ancora nella nota - che ci convince della necessità di avviare anche a livello regionale la costituzione di un comitato “Uniti contro la Crisi” per costruire iniziative in grado di allargare il fronte di opposizione a queste politiche industriali scellerate. La lotta della Fiom non deve rimanere isolata, ciò che accade in fabbrica ci riguarda tutti, i processi che Marchionne tenta di introdurre prospettano una involuzione autoritaria della società, un restringimento degli spazi di democrazia che va ben oltre i confini della fabbrica”. Per ulteriori adesioni: g.Decanter@libero.it    
   
   
FONDI INAIL / IMPRESE MECCANICHE VOGLIONO INVESTIRE IN SICUREZZA  
 
Milano, 18 Gennaio 2010 – “Una prima buona notizia è che le aziende credono nell´importanza della sicurezza sul lavoro”. – dichiara Sandro Bonomi, Presidente Anima – “La seconda buona notizia è che questa operazione ha riscosso grande interesse tra gli imprenditori: quando gli incentivi sono finalizzati a esigenze sentite e vengono messi a disposizione gli strumenti adeguati, gli effetti si vedono immediatamente. Iniziative come quella promossa dall’Inail sono un modo per far ripartire l’industria italiana. Questi sono gli ingredienti per aumentare la produttività e il volano per un’effettiva crescita. La cattiva, invece, è che incentivi di questo tipo sono una parte irrisoria rispetto al fabbisogno attuale delle aziende. Come è chiaro anche dalle campagne di pubblicità progresso, c’è una diffusa esigenza di sicurezza e la velocità di esaurimento di questo bando ne è la prova. Dobbiamo mettere in grado le aziende di investire nella sicurezza e nella salute dei dipendenti in nome innanzitutto del rispetto della persona, migliorare la qualità della vita sul lavoro e, al contempo, incrementare l’efficienza produttiva. E´ bene ricordare che questi sono anche alcuni degli elementi che distinguono le aziende italiane ed europee da competitor di non precisata provenienza e da prodotti che imitano il grande know how delle tecnologie meccaniche made in Italy.” – conclude Sandro Bonomi, Presidente Anima – “E´ giunto il momento di promuovere in Italia una campagna anche a favore della meccanica made in Italy, espressione di qualità, know how e sicurezza. E´ bene che al momento dell´acquisto ognuno di noi abbia ben chiaro che comprare italiano, anche nella meccanica, è sinonimo di eccellenza su tutti i fronti, a partire dal rispetto delle normative sulla sicurezza”.  
   
   
SI COSTITUISCE NEL LAZIO IL COMITATO UNICO INTERSINDACALE PER LA SPECIALISTICA ACCREDITATA  
 
 Roma, 18 gennaio 2011- Lo scorso 12 gennaio 2011 si sono riunite le quattro associazioni sindacali rappresentative delle oltre 600 strutture ambulatoriali private accreditate che operano nella Regione Lazio: Anisap, Confindustria Sanita’ Lazio, Federlab Lazio e Ursap Federlazio. Le Associazioni: a) preso atto della gravissima situazione in cui versa l’assistenza specialistica ambulatoriale nel Lazio (laboratori di analisi, presidi di radiologia, medicina nucleare, risonanza magnetica, radioterapia, strutture di fisioterapia, dialisi, visite specialistiche, ecc.), caratterizzata da ritardi ed inefficienze; b) visto che il settore delle strutture ambulatoriali private accreditate fornisce la maggior parte delle prestazioni specialistiche del Lazio; c) visti gli ultimi indirizzi ministeriali che tendono a superare la storica politica ospedalocentrica privilegiando la medicina specialistica del territorio; d) preso atto che la situazione del comparto della medicina specialistica ambulatoriale privata accreditata ha superato ogni limite di sopportazione in termini normativi, economici e finanziari, con ricaduta immediata sui diritti ed interessi dei cittadini assistiti e del personale occupato; e) ritenuto che anche le ultime scelte regionali, dichiarate nel decreto del commissario ad Acta 113 del 2010, si pongono nella medesima direzione di azzeramento della componente privata accreditata, all’unanimità; hanno deciso di riunirsi in un comitato unitario, denominato “Comitato Unico Intersindacale Per La Specialistica Accreditata” (C.u.i.s.a.), al fine di adottare una serie di iniziative, da rappresentare nelle opportune sedi istituzionali, a integrale difesa dei diritti ed interessi dei cittadini, del personale e del comparto e di convocare un’assemblea unitaria della totalità delle oltre 600 strutture ambulatoriali private accreditate per definire tempi e modalità delle suddette iniziative.  
   
   
VERTENZA MAHLE, UN NUOVO AVVISO CON PROCEDURA ACCELERATA L’IPOTESI È STATA CONDIVISA OGGI IN REGIONE DAI RAPPRESENTANTI DELL’AZIENDA, DAI SINDACATI E DA CONFINDUSTRIA BASILICATA.  
 
Potenza, 18 gennaio 2011 - Annullamento in autotutela dell’avviso pubblico per la reindustrializzazione del sito produttivo della Mahle ubicato nella zona industriale di Potenza e approvazione di un nuovo avviso, con procedura accelerata, finalizzato ad ottenere l’eventuale nuovo assegnatario del lotto industriale dell’azienda che produceva pistoni per auto, entro i termini di scadenza della cassa integrazione guadagni. E’ questa la proposta dall’assessore alle Attività Produttive, Erminio Restaino, condivisa questa mattina, nel corso di un incontro che si è tenuto in Regione, dai rappresentanti dell’azienda, dai sindacati e da Confindustria Basilicata. “L’urgenza di assicurare una prospettiva occupazionale ai 106 lavoratori entro il prossimo 22 marzo, temine di scadenza della cassa integrazione – spiega l’assessore Restaino – impone a tutti tempi serrati. Tutto ciò – aggiunge l’assessore Restaino - si rende necessario anche alla luce del pronunciamento del Tar di Basilicata che annulla la graduatoria del’avviso pubblico regionale per la reindustrializzazione del sito produttivo della Mahle, ubicato nella zona industriale di Potenza. Ci auguriamo – conclude Restaino – che al nuovo avviso pubblico partecipino imprenditori seri e con progetti credibili e concreti”. Al termine dell’incontro di oggi le parti si sono aggiornate a venerdì prossimo per approfondire contenuti, modalità e termini del nuova avviso pubblico e il testo dell’eventuale accordo base per la reindustrializzazione del sito produttivo.  
   
   
ACCORDO HIDROTEC DI ASCOLI SATRIANO: NESSUN LAVORATORE LICENZIATO  
 
Bari, 17 gennaio 2011 - Siglato il 14 gennaio al tavolo convocato dall´assessore regionale al lavoro Elena Gentile, l´accordo integrativo tra le parti sociali e l´azienda Hidrotec di Ascoli Satriano finalizzato a scongiurare una crisi il cui esito rischiava di far scivolare lungo il crinale di una chiusura irreversibile una azienda che ha dato lustro allo sforzo di industrializzazione del territorio della provincia di Foggia. Prezioso il contributo delle istituzioni presenti: il sindaco della città di Ascoli Satriano, Antonio Rolla , l´assessore al lavoro della provincia di Foggia Leonardo Lallo e i rappresentanti delle parti sociali che hanno condiviso il progetto di reindustrializzazione dello stabilimento ascolano che dovrebbe divenire l´unico stabilimento dedicato alla produzione di tubi a multistrati per il mercato mondiale delle costruzioni. “Esprimo tutta la mia soddisfazione - ha detto l’assessore Gentile al termine della sottoscrizione dell’accordo - per la positiva conclusione della vertenza. Aver evitato i licenziamenti grazie all´intesa raggiunta sulla utilizzazione del contratto di solidarietà e aver condiviso così unitariamente un progetto di rilancio, costituisce un eccellente risultato conseguito in un momento di grave crisi del settore. Le parti sociali ed i lavoratori hanno svolto un ruolo estremamente efficace grazie anche alla disponibilità della amministrazione comunale. Ora tocca all´azienda l´impegno a realizzare in tempi ci auguriamo rapidissimi il rilancio annunciato”.