Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


VENERDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6
Notiziario Marketpress di Venerdì 28 Gennaio 2011
MANTOVA, LA PIÙ ROMANTICA DEL MONDO  
 
Così la definì lo scrittore inglese Aldous Huxley ed ancora oggi svela il suo lato sentimentale. Una meta ideale per festeggiare San Valentino, tra la Camera degli Sposi e la Sala di Amore e Psiche “Mantova, la più romantica del mondo”. Così la città lombarda veniva definita dallo scrittore inglese contemporaneo, Aldous Huxley (1894-1963), e non a torto. Ad affascinare il narratore e saggista furono la surreale patina del tempo che avvolge i monumenti, i canneti lungo il mincio, la nebbia che nelle serate invernali, circonda ogni strada e piazza velandone i contorni di un´umidità infinitamente sentimentale. Ancora oggi, la patria dei Gonzaga, esaltata dal recente prestigio Unesco (luglio 2008), suscita intense emozioni, le stesse che hanno ispirato scrittori e poeti, tanto che diventa una meta ideale per trascorrere il fine settimana di San Valentino. Un viaggio “nelle pieghe dell’amore”, fatto di tappe a tema e soste in angoli permeati dal fascino della storia, in una cornice indimenticabile. E tutto inizia sin dall’arrivo, dall’entrata medievale del ponte di San Giorgio, nella parte a nord, con uno skyline incantevole. Dinnanzi agli occhi si apre lo scenario del Castello di San Giorgio, un bastione fortificato del Palazzo Ducale, come sospeso su una nuvola, punto di confluenza delle vie che costeggiano i tre laghi (Superiore, Inferiore e di Mezzo). Ci si può concedere una passeggiata mano nella mano, ammirando i bagliori del lago o tra le numerose stradine che William Shakespeare, nella sua opera più famosa “Romeo e Giulietta” fece percorrere da Romeo in cerca del veleno. Proprio qui, infatti, Romeo sempre più innamorato, riceve la visita di Baldassarre, suo servo, che gli annuncia la morte di Giulietta. Ora ha soltanto un pensiero: procurarsi del veleno, ritornare a Verona e morire accanto alla sua amata. E sembra quasi di vederlo correre trafelato, in contrasto con la calma dell’acqua. Poi una visita è d’obbligo alla “Camera degli Sposi”, capolavoro di Andrea Mantegna all’interno di Palazzo Ducale, in piazza Sordello, tanto maestoso, con trentaquattro mila metri quadri e oltre cinquecento stanze, da sembrare una metropoli. E si rimane rapiti dall’“occhio di cielo”, al centro del soffitto, popolato, da figure festose, da sorridenti fanciulle, un uomo di colore, un pavone blu e una pianta d’arancia. E tutto intorno una ricchezza d’oro e di colori degli affreschi, da dare l’impressione di trovarsi in uno scrigno prezioso e irreale. Tra gli altri ambienti, ci sono il famoso studiolo e la grotta, in cui Isabella D’este, custodiva la sua ricchissima collezione di capolavori. L’appartamento comprendeva anche il raccolto e luminoso giardino segreto a pianta rettangolare, cinto da un raffinato colonnato ionico e allora rallegrato da giochi d’acqua. Così lo descriveva Alberto Cavriani, in una lettera alla marchesa: «...El vostro giardino piccolo, quale è tanto bello e verdegiante che pare el paradiso». E sono numerose le altre opere d’arte che hanno per tema, o per effetto, l’amore. A Palazzo Te, progettato da Giulio Romano e residenza estiva dei Gonzaga, la Sala da non perdere è quella di “Amore e Psiche”, la cui decorazione è interamente volta a celebrare l’unione del marchese Federico e di Isabella Boschetti, attraverso la sensuale vicenda mitologica narrata da Apuleio, nell’Asino d’Oro, in vortice di colori, divinità, fauni, satiri e putti. Il tema centrale è appunto Amore, una divinità “mostruosa”, il più potente tra tutti gli dei, temuto dallo stesso Giove, al quale nessuno può sottrarsi. Nelle lunette trovano posto, narrate in senso inverso, le vicende della disperazione e dell´espiazione di Psiche, fino al lieto fine, con le nozze celebrate nel riquadro centrale. Sulle pareti, inoltre, viene sviluppato e amplificato il tema erotico con altri amori mitologici: Venere e Marte al bagno, Marte caccia Adone dal talamo di Venere, Bacco e Arianna, Polifemo con Aci e Galatea, Giove e Olimpia. E perchè poi non regalarsi una serata a teatro, nel piccolo ma scenografico Teatro Scientifico del Bibiena, una vera chicca, capolavoro di architettura. Porta la firma di Antonio Galli Bibiena e fu inaugurato, con un concerto, da Mozart, appena quattordicenne. C’è da rimanere entusiasti per la ricchezza delle decorazioni tardo barocche, come successe al padre di Mozart che in una epistola alla moglie così scrisse: «Vorrei che tu avessi visto il Teatrino di questa Accademia. In vita mia non ho mai visto nulla, nel suo genere, di più bello». Infine la strada della seduzione porta fino a tavola, tra tortelli di zucca e agnoli in brodo, salumi e torta sbrisolona e alzando i calici con un Lambrusco Mantovano Doc. Secondo una ricerca, la combinazione di varie relazioni sensoriali, la soddisfazione visuale alla vista di cibi appetitosi, la stimolazione olfattiva dei loro piacevoli odori, generano uno stato di euforia generale ed hanno ancora più potere dei cibi più propriamente afrodisiaci. Qualunque piatto si scelga, sarà pertanto un “incontro di passione”. Infine alberghi di charme o di design, palazzi in città e ville di campagna offrono letti su cui sognare e sentirsi, per una notte, come “principi” alla corte ducale. Mantova Tourism (un’Ati che raggruppa imprese di gestione alberghiera, agenzie di viaggio incoming, trasporti, ristorazione, guide turistiche) offre un’ampia scelta di pacchetti e proposte per il week end di San Valentino (11-14 febbraio 2011). Www.mantovatourism.it  Info   www.Cittadimantova.it  Tel: Iat 0376-432432  
   
   
RICOSTRUZIONE: CASTELLO COLLOREDO, AVVIO LAVORI ENTRO L´ANNO  
 
Colloredo di Monte Albano - Allo storico castello diColloredo di Monte Albano (Ud), in gran parte distrutto durante il terremoto del ´76, i lavori di ricostruzione potrebberopartire entro la fine dell´anno. E´ quanto è emerso dall´incontro del 24 gennaio tra gli assessoriregionali ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, all´Istruzione,roberto Molinaro, ed alle Finanze, Sandra Savino, ed ilcommissario straordinario per il recupero organico del castello,Federico Fant ed il sindaco di Colloredo Ennio Benedetti. Alla riunione, che si è conclusa con un sopralluogo dell´area,agli esponenti del Governo regionale sono stati illustrati icriteri riguardanti la ricostruzione, i contenuti del progetto edi ragguagli sullo stato delle procedure dello stesso. Per lavalorizzazione del maniero opera la legge regionale 66 del 30dicembre 1991. L´imponente opera riguarderà il riadattamento di una superficiedi 48 mila metri quadrati pari a 365 stanze, per la quale c´è ladisponibilità data dalla Regione (Fondi per la ricostruzione) percomplessivi 23 milioni di euro. Il castello non è un edificiounitario, bensì la risultante di 6 componenti edilizie distinte,che si sono formate nel corso dei secoli. Come spiegato dal commissario, nel corso dell´anno scorso sonostati avviati e per gran parte completati gli interventipropedeutici previsti dagli atti autorizzativi nonché quelliindispensabili per consentire l´agibilità dell´area: bonifica emanutenzione delle aree; rimozione e smaltimento del materialenon riutilizzabile; caratterizzazione chimico-fisica del sito;indagine geologica e verifiche di stabilità del colle; indaginisulla consistenza delle residue strutture murarie; campionamentidegli interventi di consolidamento sui muri e sulle fondazioni;scavi archeologici. Nel corso della riunione gli esponenti regionali sono statiinformati del completamento e della presentazione, avvenuta allafine dell´ottobre del 2010, del progetto esecutivo dei lavori,per il quale sono ora in corso le verifiche previste dalla leggefinalizzate all´accettazione dello stesso. I lavori verranno fatti per fasi successive e dovrebbero durarealmeno 5 anni. A conclusione degli interventi il compendiorimarrà per circa il 50 per cento nelle mani pubbliche (dalComune questa parte verrà ceduta alla Regione, che dovrà cosìindividuare delle funzioni nell´ambito dei convegni, musei edelle esposizioni); la rimanente parte verrà in prevalenzarestituita ai proprietari privati per residenza. Il sindaco Benedetti ha sottolineato l´importanza dell´avvio deilavori al compendio anche in termini di ricaduta economica sultessuto produttivo locale.  
   
   
RESTAURATO A CECCIOLA IL COMPLESSO DEL ‘CENTRO TURISTICO RURALE TERMINATI DAL PARCO I LAVORI DI RECUPERO DEGLI EDIFICI NELL’ANTICO BORGO IN COMUNE DI RAMISETO  
 
A Cecciola, la storica frazione di Ramiseto posta a poca distanza dal Passo del Lagastrello, si sono conclusi in questi giorni i lavori di recupero e valorizzazione del complesso di immobili che ospitano il ‘Centro turistico rurale’, la struttura che il Parco ha destinato all’accoglienza e alla attività di animazione nel versante della Val d’Enza. Gli interventi, che hanno prodotto un notevole miglioramento della funzionalità del complesso, oltre che della sua attrattività e capacità di accoglienza, sono stati impegnativi, per le caratteristiche peculiari del borgo di Cecciola, che rappresenta un pregevole ed esemplare concentrato di testimonianze delle valenze storico-architettoniche, ambientali e rurali. Caratteristiche che hanno del resto determinato, per il progetto presentato dal Parco, l’accesso ai finanziamenti previsti dal Programma regionale di Sviluppo rurale 2007-2013, alla misura ‘Sviluppo e rinnovamento villaggi’. Finanziamento di 150.000 euro, erogato dalla Provincia di Reggio Emilia, grazie al quale sono state realizzate opere di recupero delle murature in pietra degli edifici, di rifacimento di alcune pavimentazioni dei locali, di sostituzione dei serramenti, di pavimentazione con metodi tradizionali dei collegamenti esterni tra gli edifici, di razionalizzazione delle reti tecnologiche. Un complesso di opere che, sommato a quelle in passato realizzate per analoghi lavori su altre parti degli immobili, si configura come un caso esemplare di interventi di conservazione e recupero di un insediamento storico nell’Alto Appennino. Un recupero non fine a se stesso, ma indirizzato a favorire la diversificazione delle attività economiche della zona, attraverso un incremento dell’attività turistica che può a sua volta produrre crescita della produttività della fondamentale base agricola. E’ quanto sostiene il Presidente del Parco, Fausto Giovanelli, nel manifestare la propria soddisfazione per la conclusione dei lavori e per il risultato che, dice, “rappresenta un altro passo positivo sulla strada, che il Parco ritiene ‘strada maestra’, della creazione di condizioni per una nuova economia, strettamente legata ai valori ambientali del nostro territorio, così bene rappresentati dal borgo di Cecciola”. Dal canto suo il Sindaco, Martino Dolci, oltre alla soddisfazione per il recupero di uno dei borghi più antichi del territorio, esprime la speranza che possa diventare un esempio per progetti simili anche in altri paesi. E ricorda che “il comune di Ramiseto ha contribuito al progetto - in cui crede molto – investendo 170.000 euro e occupandosi del miglioramento dell’arredo urbano e della viabilità e realizzando due ampli parcheggi per accogliere nel modo migliore chi partecipa alle numerose iniziative organizzate grazie alla presenza del Centro di turismo rurale.” Soddisfatto anche Marco Sepe, il responsabile di ‘Terra delle Valli’, l’organizzazione che gestisce, in convenzione con il Parco, il Centro turistico rurale e che avrà ora a disposizione spazi più ampi e decisamente migliori. “La nostra attività di accoglienza, l’animazione che realizziamo, soprattutto nei confronti dei giovani, con campi e soggiorni estivi, così come per l’educazione ambientale e le visite guidate – afferma – godrà di condizioni ottimali, anche dal punto di vista dell’immagine, poiché il recupero è stato di notevole valore architettonico.” Ora dunque, in attesa dell’inaugurazione degli immobili rinnovati, delle loro stanze, del centro informativo polivalente, del negozio, si può lavorare alla preparazione di una attraente e stimolante stagione, che contribuisca a dare vivacità all’antico  
   
   
MARCHE E POLENTA, RICCHEZZA DI TUTTI.  
 
La presentazione in Regione della Vi edizione della tradizionale manifestazione di Arcevia ´Una domenica andando a polenta´ e` stata l´occasione per ribadire quanto le Marche abbiano da offrire nell´ambito della cultura e dell´eccellenza enogastronomica. Un´opportunita` in piu` per il nostro appeal turistico. ´Questa tradizione della polenta di pregio ricavata dal mais di qualita` ´ottofile´ ´ ha detto l´assessore al Turismo Serenella Moroder ´ e` la dimostrazione di quanto un cibo povero possa diventare, se ben recuperato e valorizzato, una ricchezza per tutto il territorio. Un progetto di valorizzazione turistica integrato come questo di Arcevia attrae perche` riunisce e coniuga le eccellenze non solo enogastronomiche ma anche artigianali, paesaggistiche e culturali ´. Tanto piu` se a sostenerne la valorizzazione c´e` una rete sinergica di forze istituzionali, a partire dalla Pro Loco e dal Comune di Arcevia, l´antica Rocca Contrada, la Provincia di Ancona e, oltre alla Giunta regionale, anche il Consiglio, come testimonia l´intervento del presidente Vittoriano Solazzi: ´Una manifestazione intelligente ´ ha detto Solazzi ´ perche` vede la promozione di tanti nostri valori insieme´. Di piu`, ha ricordato la presidente della Provincia Patrizia Casagrande, perche` ´Andando a Polenta´, come si chiama l´iniziativa di Arcevia, si propone di spiegare le nostre eccellenze, dalla polenta di questo mais antico, raro e genuino, agli altri prodotti tipici, dalla Lacrima di Morro d´Alba al formaggio, al ciauscolo, alle mele rosa dell´Appennino´.. Le quattro domeniche di febbraio in cui si articola la manifestazione ´ ha poi concluso il sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi ´ vedra` ospiti locali e nazionali come la scrittice Nenella Impiglia e il cantautore De Gregori, ma l´importante e` che si apprezzi la nostra ospitalita` e la nostra storia, legata a una cultura contadina sana e genuina. Marchi e prodotti di origine piu` che controllata, protagonista e testimoni, come nel caso della stessa polenta proposta dal produttore Marino Montalbini che e` reduce da un bel servizio su Linea Verde Rai, di un antico modo di intendere la natura, l´eccellenza enogastronomica, il paesaggio, la coltivazione, l´intero territorio come un dono da amare e tramandare.  
   
   
“A SAN VALENTINO, INNAMORATI DELL’ARTE” REGGIA DI COLORNO, SABATO 12 E DOMENICA 13 FEBBRAIO 2011 “D’ARTE E D’AMORE…  
 
 Un intero fine settimana dedicato “all’arte vista con gli occhi more” Per celebrare l’appuntamento anche questo anno la Reggia di Colorno regala a tutti gli innamorati due giorni all’insegna dell’arte: presentandosi in due si entrerà pagando un solo biglietto. Alla coppia verrà dato un gentile omaggio. Si rivivrà la storia e si percorreranno gli ambienti che hanno visto la vita e gli amori di Babette e Filippo nel 700 e di Maria Luigia d’Austria nell’800. Per poi proseguire con una tranquilla passeggiata immersa nel verde del Giardino Storico che è stato nei secoli luogo di feste, giochi e caccia e che ora potrà essere per qualcuno il luogo adatto per esprimere finalmente i propri sentimenti. L’amore sarà di scena non solo nei percorsi di visita alle sale della Reggia ma ispirerà anche i menù dei ristoranti aderenti alla iniziativa (vedi elenco in www.Turismo.colorno.it/ ).  
   
   
SAISON CULTURELLE 2010/2011 I VOCA PEOPLE SBARCANO IN VALLE D´AOSTA DOPO IL SUCCESSO DELLA TOURNÉE DI DICEMBRE, GLI ALIENI PIÙ MUSICALI DELLA GALASSIA TORNANO IN ITALIA PER UNA DATA UNICA  
 
L’assessorato istruzione e cultura propone, nell’ambito della Saison Culturelle 2010/2011, sabato 5 febbraio 2011, alle ore 21, al Palais Saint-vincent, il concerto dei Voca People. I Voca People arrivano dal pianeta Voca con un incredibile spettacolo teatrale che combina suoni vocali, cantato a cappella e la moderna arte del beat-box, che imita i suoni di un’intera orchestra. Lo spettacolo è un’esperienza indimenticabile che miscela una maestria musicale superiore ad una buona e sana dose di umorismo. La navicella spaziale dei Voca People é recentemente atterrata sullo sconosciuto Pianeta Terra, e solo allora i componenti dell’equipaggio si sono tristemente accorti che il prezioso carico, costituito interamente da energia musicale, si è completamente esaurito. Lentamente, i Voca People stanno imparando a conoscere gli strani abitanti, le bizzarre abitudini e la bella musica del Pianeta Terra. Solo con l’aiuto del pubblico potranno infatti ricaricare musicalmente la loro navicella, e quindi ripartire. Il concerto sarà introdotto dal Coro Verrès. «Per il quarto anno consecutivo – sottolinea l’Assessore Laurent Viérin – abbiamo voluto offrire ai cori valdostani segnalati nell’ambito dell’Assemblée de Chant Choral, la prestigiosa vetrina della Saison Culturelle. Prosegue quest’anno con i Voca People l’opportunità per i nostri cori, una realtà che conta più di mille coristi, di condividere il palcoscenico con artisti di livello internazionale». La Saison Culturelle 2010/2011 è realizzata col patrocinio della Fondazione Crt Cassa di Risparmio di Torino ed è incluso negli abbonamenti Pleine Saison e Musical e Danza. Il prezzo del biglietto è di 15 euro (11 euro il ridotto). I biglietti, oltre che nel punto vendita di Piazza Roncas ad Aosta sono acquistabili anche online attraverso la pagina del singolo spettacolo sul sito della regione www.Regione.vda.it/cultura/eventi/saison oppure sul portale www.Ticketone.it o chiamando il call center al numero 892.101. I biglietti sono disponibili anche nei punti vendita ticketone, in Valle d’Aosta presso la best record di Saint-vincent, via Guglielmo Marconi 13. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Assessorato istruzione e cultura, Direzione sostegno e sviluppo attività culturale, musicale, teatrale e artistica, n. Verde 800141151, 0165 32778, 0165 273277. Sito Internet: www.Regione.vda.it, e-mail: saison@regione.Vda.it  
   
   
LA NEVE CHE DIVENTA OPERA D´ARTE  
 
Dieci squadre, provenienti da tutto il mondo, pronte a sfidarsi. Non con un pallone né sugli sci, bensì attraverso la creatività e la manualità. Già, perché da ogni parte del globo arriveranno a San Martino di Castrozza artisti per contendersi il successo nell´ottava edizione del «Simposio delle sculture di neve», una manifestazione che porta questa particolare arte nelle vie del centro storico della borgata del Primiero. Dieci squadre dicevamo tutte composte da due o tre scultori di professione, cominceranno ad operare martedì 25 gennaio nelle strade del paese per poi terminare la propria opera entro il 30 gennaio. Cinque provengono dall´Italia, mentre i “colori” del resto del mondo sono difesi dagli artisti australiani (Susanne Pauckere e Franco Daga), cinesi (Zhang Yu, Li Wenoiang, Hou Wanlong), olandesi (Tom Kalle, Suzan Kalle, Leonardo Narti Ahmetaj), tedeschi (Christhop Rossner, Frank Ullmann e Ralf Kuntsch) e della Jacuzia, regione orientale della Russia (Fedor Markov, Vasilly Sivstev, Alexei Andreev). Per tutti gli ospiti ed i turisti sarà possibile vestire i panni del giurato e votare l´opera preferita, che determinerà poi l´assegnazione del premio del pubblico mentre il vincitore assoluto sarà decretato da una apposita giuria. Per farlo basta esprimere la propria preferenza tramite le apposite schede, da imbucare nelle urne disposte presso l´Azienda per il Turismo, da "Bancher" e al "Buon Gusto" a Fiera di Primiero, entro le ore 17.30 di sabato 29 gennaio. Tra le schede che avranno individuato la scultura più votata sarà estratto un cesto di prodotti locali. Delle vere e proprie opere d´arte quelle che vengono realizzate con la neve del Trentino orientale, che spaziano da raffigurazioni della realtà fino a personaggi di fantasia. Il tutto realizzato utilizzando solo neve, ghiaccio, piccozza e tanta inventiva. Per l´occasione la locale Apt di San Martino Passo Rolle, Primiero e Vanoi ha organizzato anche una serie di pacchetti per potersi godere una rilassante vacanza fra le montagne trentine a condizioni vantaggiose. Questa manifestazione si sposa poi perfettamente con altre iniziative in programma, dalle escursioni con le ciaspole alle iniziative sulle piste da sci, per vivere l´inverno a trecentosessanta gradi. Info: www.Sanmartino.com/    
   
   
FESTA NAZIONALE DEI BORGHI AUTENTICI 2011 IN SARDEGNA  
 
La Festa Nazionale del 2011 (17-18-19 Giugno) si svolgerà nel Comune di Galtellì (Nu) con importanti iniziative in contemporanea, nella rete degli altri Borghi Autentici Sardi. Sarà un prezioso evento. Occasione di incontro e scambio di informazioni ed esperienze fra territori diversi, di valorizzazione di prodotti di qualità e di progetti provenienti da molteplici parti d’Italia. Inoltre il programma prevede convegni ed incontri nazionali incentrati sui temi dello sviluppo locale e tanta musica e ballo con gruppi qualificati del folclore italiano. L’agenzia Bai Tour organizzerà pacchetti modulari (una settimana, il week end) di vacanza per consentire a tutti di partecipare alla festa e di apprezzare le risorse delle aree interne della Sardegna e il suo splendido mare  
   
   
CLARISSE BONI E LA PASSIONE PER LE CARTOLINE POSTALI: INVIA IMMAGINI DEL NOSTRO APPENNINO IN TUTTO IL MONDO. TRA LE ATTIVITÀ DEI GIOVANI AMBASCIATORI, ANCHE UN HOBBY DIVENTA IL MEZZO PER DIFFONDERE LA CONOSCENZA DEL PARCO NAZIONALE.  
 
 All’interno del gruppo dei giovani che sono diventati Ambasciatori del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano grazie ad Orizzonti Circolari 2010 troviamo una ragazza che coltiva un hobby particolare, è Clarisse Boni de Oliveira, vive nella città di Itu in Brasile, ma le sue origini sono emiliane, ed è appassionata di cartoline postali. Clarisse raccoglie cartoline e le condivide su un sito web specializzato: “Postcrossing”, inviandole ad altri appassionati in ogni angolo del globo. Dopo aver visitato il territorio del Parco ha deciso di utilizzare questo suo passatempo anche per diffondere la conoscenza dell’Appennino, il sito “Postcrossing” infatti è nato nel 2005 e si basa sul principio dello scambio di cartoline tra gli utenti. Chiunque si può iscrivere e ad oggi sono più di 200.000, provenienti da 204 nazioni differenti, le persone che si sono registrate ed interagiscono su questo sito, ogni ora sono più di trecento le cartoline che vengono inviate, certamente si tratta di numeri davvero impressionanti. Ancor più grande è il numero totale di cartoline che sono state spedite, di conseguenza ricevute, negli ultimi cinque anni per merito di questo progetto, poiché pochi giorni è stata superata quota sei milioni! Clarisse ha inviato recentemente una delle sue cartoline in Danimarca, in totale ne ha diffuse 14 che riguardano il territorio del Parco Nazionale, ricevendo sempre un ottimo riscontro di gradimento da parte di chi le ha ricevute, per lei una grande soddisfazione, che oltretutto costituisce allo stesso tempo un modo originale per far conoscere nel mondo il nostro Appennino a cui Clarisse è legatissima. Le sue origini italiane sono in parte venete, ma un suo bisnonno è nato a Langhirano, ai piedi dell’Appennino, una scoperta che Clarisse ha fatto solo da pochi mesi e ne è stata davvero felice, proprio perché in questo modo si sente ancora più legata al territorio che ha conosciuto durante il soggiorno formativo dello scorso settembre. Partecipare ad Orizzonti Circolari ha rappresentato per lei un’esperienza davvero unica, non solo perché ha potuto visitare il territorio d’origine, ma anche perché ha potuto apprezzarne particolarmente gli aspetti naturalistici, grazie ai suoi studi nel campo della biologia ed alla grande passione per la vita all’aperto.  
   
   
CROAZIA, UN MILIONE DI VISITATORI AI LAGHI DI PLITVICE  
 
Uno dei parchi nazionali croati, i laghi di Plitvice, nel 2009 ha registrato il 5 per cento di ospiti in più rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Nei primi undici mesi il parco ´´Plitvicka jezera´´ è stato visitato da 981.000 persone, prevalentemente turisti stranieri. La gran parte arriva da Germania e da Italia, ma negli ultimi anni molti visitatori sono giapponesi (40 per cento). In lieve aumento i croati, con il 15 per cento di presenze turistiche. In undici mesi gli alberghi a Plitvice hanno registrato 230.000 pernottamenti.  
   
   
MALTA: IL CARNEVALE TRA PERFORMANCE INSOLITE E BIZZARRE - DAL 4 ALL’8 MARZO  
 
Dalla Parata di Floriana al Carnevale Grottesco di Nadur a Gozo: l’arcipelago dei Cavalieri è in festa per un anticipo di primavera in clima euforico. Perlini, prinjolata e parata. Tre parole chiave da tenere a mente per tuffarsi e assaporare un Carnevale insolito: due dolci tipici locali ( perlini e prinjolata) e una parata d’eccezione. Dal lontano 1535, anno in cui il Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri Piero De Ponte ne introdusse i festeggiamenti, tradizioni e novità carnevalesche sono rimaste protagoniste dell’isola. La settimana ‘grassa’ del Carnevale maltese è costellata in tutto l’arcipelago di balli in maschera, vestiti fantasiosi, stravaganti gare di travestimento e lussuosi party notturni. Ad arricchire l’atmosfera non possono mancare i variopinti carri allegorici, che avanzano al ritmo delle bande locali, presieduti dal Re del Carnevale. Il Consiglio di Malta per la Cultura e le Arti (Mcca) organizza i festeggiamenti ufficiali del Carnevale che hanno luogo a Valletta dal venerdì al martedì grasso, giorno in cui sfilano carri e maschere a Floriana per culminare nell’annuale spettacolo pirotecnico serale. Per gli amanti del gotico e per chi desidera vivere un’avventura fuori dai clichè, Gozo è la meta giusta. Qui, il Carnevale nasce spontaneamente e si traduce in una kermesse di maschere grottesche e straordinariamente creative. Nella città di Nadur, in particolare, non c’è freno all’immaginazione e ogni scorcio prende vita con scene improvvisate. Non è difficile assistere a pittoresche cerimonie nuziali, piuttoste che a una galleria di simpatici animali travestiti, sale operatorie open-air con insoliti interventi chirurgici. Gli abitanti della ‘ecologica Gozo’, in occasione del carnevale, riutilizzano vecchi abiti smessi, stracci, giornali e molto altro ancora. Si può respirare l’aria del Carnevale maltese a prezzi contenuti. Lastminute.com è davvero conveniente: da 176 €, a persona, comprensivi di volo a/r da Milano, pernottamento e prima colazione presso il Baystreet Hotel 4* a St. George Bay, partenza venerdì 4 e rientro domenica 6 marzo. Per maggiori informazioni e prenotazioni visitare il sito http://www.lastminute.com/ . Per maggiori informazioni sul calendario degli eventi http://www.visitmalta.com/  http://www.visitmalta.com/ ; http://www.adam.it/    
   
   
30/4 LA NOTTE DI VALPURGA (VALBORG):  
 
la sera del 30 aprile vengono accesi grandi falò in tutto il paese e i cori cantano la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. A Stoccolma celebrazioni a Skansen e Riddarholmen. Www.skansen.se , www.Stockholmtown.com    Www.visitsweden.com    
   
   
ALICANTE: IL FASCINO DELLA COSTA BLANCA TRA STORIA E INNOVAZIONE  
 
Alicante è sorprendente in ogni stagione dell’anno. Il suo clima mite, le splendide spiagge e la movida frizzante, ne fanno una meta di punta adatta a soddisfare tutti i turisti. Uno stuzzicante calendario di eventi per la prossima stagione che la rende ancora più appetibile. Una storia ricca, quella della città di Alicante. Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani furono protagonisti del suo passato. La struttura odierna della città risale all’arrivo dei Mori quando il centro storico venne costruito all’interno delle mura del castello e trasmette suggestioni d’altri tempi. Alicante si trova nella solare Costa Blanca, nota zona costiera della Spagna che si affaccia sul Mar Mediterraneo, tra Capo de la Nao e Capo di Gata e deve la sua fama agli innumerevoli castelli e alle fortezze, oltre che a un litorale da invidia. Prima donna della Costa Blanca, Alicante, offre paesaggi e intrattenimenti per tutti i gusti e le età: dalle calette intime alle spiagge più movimentate, i bistrot, i ristoranti con le proposte enogastronomiche locali, i locali trendy e i music-bar all’ultima moda…ne fanno una meta giovane, ma anche molto apprezzata dalle famiglie e dalle persone di una certa età. Non a caso, il fascino dei monumenti (come ad esempio il Castello di Santa Bárbara), lo stile mediterraneo del centro storico e del quartiere di Santa Cruz, il paradiso naturale della vicina Isola di Tabarca raggiungibile dal porto e la celebre città di Elche con il suo palmeto dichiarato Patrimonio dell´Umanità dall’Unesco, sono particolarmente apprezzati dai turisti di tutte le età. Di ulteriore importanza e riconoscimento è la rappresentazione storica in lingua valenciana, I Misteri di Elche, in onore dell’ "Incoronazione della Vergine Maria". Anche se la stagione non è ancora quella estiva, Alicante rimane il luogo ideale per gli sportivi mentre per gli amanti del relax le spiagge di San Juan, del Postiguet e dell’Albufereta sono i luoghi migliori per una passeggiata in tutta tranquillità. Per gli appassionati del green, non mancano attrezzatissimi campi da golf. Le buone forchette non resteranno a bocca asciutta e avranno la possibilità di assaggiare piatti tipici a base di riso, l’ingrediente principale dei piatti alicantini: arròs amb fessols i naps (riso cucinato con fagioli); il caldero e arroz a banda, risotti cucinati secondo le ricette dei vecchi marinai, solitamente accompagnati dall’altro ingrediente importante della cucina alicantina, il pesce: tonno, sgombro, merluzzo etc. Non da meno sono i vini e i dolci come il torrone di Alicante e i dolci tradizionali di origine araba, le almojababas (simili alla nostre zeppole). Diverse sono le feste popolari e tradizionali della città, tra le tante ricordiamo le più importanti, da non perdere nei prossimi mesi: Carnaval a febbraio, Hogueras de San Juan il 24 giugno – riconosciuta Festa di Interesse Turistico Internazionale-, Fiesta de Verano e Fiestas de Moros y Cristianos ad agosto. Raggiungere la città di Alicante dall’Italia è molto semplice, ci sono voli diretti dalle principali città italiane: Bergamo, Bologna, Milano, Pisa, Roma e Venezia. Alicante, una destinazione sempreverde…per ogni stagione dell’anno! Organizzare un soggiorno nella Regione Valenciana è semplice, basta dirigersi al sito della Regione, http://www.comunitatvalenciana.com/  è scegliere la località da visitare, l’hotel, i ristoranti e le feste alle quali partecipare  
   
   
IL RUOLO DEL PARCO, DI CUI I BOSCHI COPRONO IL 72% DELLA SUPERFICIE  
 
L´organizzazione delle Nazioni Unite ha proclamato il 2011 "Anno internazionale delle foreste" al fine di "sostenere l´impegno e favorire la gestione, conservazione e sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo". Le foreste sono parte integrante dello sviluppo sostenibile globale: le attività economiche legate alle foreste influiscono sulle condizioni di vita di 1 miliardo e 600 milioni di persone in tutto il mondo; inoltre sono fonte di benefici a livello socio-culturale e costituiscono il fondamento del sapere delle popolazioni residenti; infine, come ecosistemi, le foreste giocano uno ruolo fondamentale nel proteggere la biodiversità e nell’attenuare gli effetti del cambiamento climatico, nella depurazione e regimazione delle risorse idriche, nella emissione di ossigeno e assorbimento di Co2, nella limitazione dei processi di erosione e desertificazione dei suoli. L’anno Internazionale delle Foreste punta dunque ad accrescere la consapevolezza e a promuovere azioni globali per la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile di tutti i tipi di foreste, comprese naturalmente anche le specie arboree al di fuori delle foreste. E’ un invito a tutta la Comunità Internazionale a riunirsi e lavorare insieme ai Governi, alle organizzazioni internazionali e alla società civile per fare in modo che le nostre foreste vengano gestite in modo sostenibile per le generazioni attuali e future. Ogni giorno, circa 350 km quadrati di foresta vengono distrutti in tutto il mondo. Le maggiori cause di questa perdita di aree forestali sono: la conversione in terreni agricoli, un taglio indiscriminato del legname, una gestione errata della terra e la creazione di insediamenti umani. Nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano questi fenomeni sono esclusi. Qui si proteggono 18.500 ettari di bosco (il 72% dell’intera superficie del Parco). Un patrimonio rilevante, che continua a dare tutti i suoi doni - i frutti, la legna, l’ombra, i funghi – e che soprattutto produce assorbimento di Co2 pari a circa 65.000 tonnellate ogni anno. Obiettivi delle azioni del Parco sono il recupero dei castagneti da frutto - soprattutto in senso paesaggistico e turistico -, la salvaguardia del paesaggio forestale, il concorso ad una gestione ottimale delle foreste demaniali, l’aiuto ai proprietari privati per una gestione oculata dei beni boschivi.