Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Gennaio 2011
DIGITALE TERRESTRE, IN EMILIA-ROMAGNA: IL GOVERNO E LA RAI DEVONO DARE RISPOSTE CHIARE E PRECISE  
 
Bologna, 31 gennaio 2011 – “In Emilia-romagna le criticità che si sono verificate dopo lo switch off, anziché diminuire, crescono sempre di più. Per noi, come Regione, tutto questo è inaccettabile. Lo diremo chiaramente al governo, e al ministro competente, che hanno la responsabilità della situazione: urge una risposta istituzionale”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri durante il nuovo incontro che si è svolto oggi in Regione sui problemi legati alla ricezione del tg regionale della Rai in Emilia-romagna dopo il passaggio al digitale terrestre. Erano presenti, tra gli altri, il direttore del Digitale Terrestre Rai Luca Balestrieri, il caporedattore del tgr Luca Gianferrari e il comitato di redazione, il presidente del Corecom Emilia-romagna Gianluca Gardini, il direttore di Lepida Gianluca Mazzini. “I segnali che abbiamo – ha ribadito Peri – ci dicono che la situazione non è migliorata, anzi. Ce lo dicono le amministrazioni locali, le telefonate e le mail dei cittadini: qui c’è un problema di diritto negato. La Regione pone la questione da molto tempo e ha chiesto tempestivamente di intervenire anche a questa presidenza e a questa direzione della Rai che, di fatto, hanno preso tempo. Ma il problema va risolto: motivo per cui chiediamo al ministero, responsabile per l’assegnazione delle frequenze, e alla Rai di prendere le decisioni necessarie e non più rinviabili. E’ una pura strumentalizzazione politica – ha concluso Peri – indicare la Regione come responsabile di questa situazione, che compete al governo e all’azienda”.  
   
   
MARCHE, CRISI SALE CINEMATOGRAFICHE E URGENZA MR. OZ :NECESSARIE SOLUZIONI ARTICOLATE ED ORGANICHE PER SOSTENERE L´ATTIVITA` DELLE SALE IN UNA LOGICA POLIFUNZIONALE  
 
Ancona, 31 Gennaio 2011 - ´E´ una crisi che desta preoccupazione in chi ha la responsabilita` pubblica in materia culturale e cinematografica´. Per l´assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, la crisi che sta toccando le sale cinematografiche urbane delle Marche e che investe anche lo stesso circuito del cinema di qualita`, rendendone faticosa la sopravvivenza, merita un´attenzione particolare. ´Non solo ´ continua Marcolini - relativamente al caso specifico del cinema Mr.oz di Ancona, il multisala cittadino inattivo ormai da piu` di una settimana, sul quale l´iniziativa comunale ha gia` sottolineato l´esigenza di un intervento riparatore, ma piuttosto rispetto alla situazione regionale in cui versano ormai gran parte della sale ´ spesso anche multisala - dei centri storici, dedicate a una programmazione di qualita` e impegnate a valorizzare i circuiti marginalizzati dalla cultura del `multisala di periferia´´. La Regione Marche a partire dal 2009, dotandosi di una apposita legge di settore, ha iniziato a sostenere anche la piccola imprenditorialita` del settore e, avvalendosi di fondi europei destinati all´innovazione delle Pmi in generale, ha contribuito a finanziare progetti per l´adeguamento tecnologico e per il passaggio al digitale. In alcuni dei progetti sostenuti il passaggio al digitale e` stato lo strumento che ha introdotto a interessanti iniziative di utilizzo polifunzionale delle sale, come nel caso di Macerata e Fermo: due progetti di attivita` di sale a gestione privata all´interno di una proprieta` pubblica. ´Diviene sempre piu` evidente ´ insiste l´assessore alla Cultura - la necessita` di individuare soluzioni articolate ed organiche per sostenere l´attivita` delle sale in una logica polifunzionale, capace di promuovere la programmazione ordinaria, le rassegne, facendole diventare centri di attivita` culturali al servizio del territorio. In un´auspicabile confluenza tra iniziative culturali e associazionismo, la sala potra` riempirsi di contenuti e pubblici diversi per implementare e far circolare una `nuova corrente´ culturale e civile´. E´ in questa direzione che la Regione sta lavorando, per la predisposizione del piano annuale della legge sul cinema, che in netta controtendenza rispetto alla tendenza delle politiche pubbliche nazionali, puo` contare su risorse non tagliate ma leggermente incrementate. ´Su questa emergenza ´ conclude Marcolini - si sta attivando anche un tavolo di coordinamento a livello provinciale di governo del settore e un tavolo di lavoro dedicato alla progettualita` europea, perche` le poche risorse ordinarie facciano da lievito a una progettualita` complessa´.  
   
   
OROBIE FILMFESTIVAL,LA MONTAGNA IN 200 PELLICOLE DAL 5 AL 12 FEBBRAIO A BERGAMO LA V° EDIZIONE DELLA KERMESSE ZANELLO:EVENTO PREZIOSO CHE PROMUOVE LA CULTURA DELL´AMBIENTE  
 
Bergamo, 31 gennaio 2011 - Otto serate (e un pomeriggio) di proiezioni, due concorsi, cinematografico e fotografico, e oltre 200 film provenienti da ben 24 nazioni. Con questo ´cartellino´ Orobie Film Festival, la kermesse culturale dedicata interamente alla montagna e all´ambiente alpino in tutte le sue sfaccettature, si presenta per la V° edizione e aprirà i battenti sabato 5 febbraio presso il Centro Congressi Giovanni Xxiii° a Bergamo. Contenuti e obiettivi dell´evento sono stati presentati oggi nel capoluogo orobico dal sottosegretario con delega al Cinema Massimo Zanello, insieme al presidente della manifestazione Roberto Gualdi e il console onorario della Bolivia Giuseppe Crippa. "Un festival che cresce autorevolmente ogni anno - ha sottolineato Zanello - migliorando e affinando il progetto originario. E ci riesce rinnovando la propria formula in modo efficace, incrementando il rapporto con i Paesi stranieri. Un plauso, quindi, a un evento che dimostra quanto il cinema non sia solo grandi sale e lungometraggi, ma prima di tutto ricerca, sperimentazione e produzioni alternative, e non per questo ´minori´". "Un´iniziativa - ha aggiunto il sottosegretario - che si è affermata nel tempo come risorsa per la diffusione della cultura del rispetto per la montagna, ma anche come promotrice della conservazione e della tutela di questa ricchezza". Oltre alla proiezione dei film in concorso, diversi saranno i momenti dedicati al Paese ospite 2011, la Bolivia appunto, terra montana per eccellenza, con un terzo del suo territorio oltre i 3.500 metri d´altezza: spettacoli musicali tipici, testimonianze con alpinisti boliviani. A questi si aggiunge anche un ricordo particolare dedicato a don "Josè" Giuseppe Ferrari, prete missionario di origine bergamasca, grande appassionato di montagna, che ha dedicato buona parte della propria vita al Paese sudamericano. Tre le sezioni per i concorsi cinematografico e fotografico: "Le Orobie e le montagne di Lombardia", "Paesaggi d´Italia", "Terre alte del mondo". Sessantacinque i fotografi iscritti, con oltre 200 foto, tra le quali sono stati selezionati 30 scatti, 10 per ognuna delle tre sezioni, in esposizione per tutta la durata dell´evento al Centro Congressi Giovanni Xxiii°. Tra gli ospiti di una delle serate - mercoledì 9 febbraio - l´alpinista di origine valtellinese Marco Confortola, sopravvissuto a una spedizione sul K2 divenuta poi esperienza da raccontare in un libro. Per la serata finale, sabato 12 febbraio, spazio al Gran galà Internazionale della Montagna, nel corso del quale saranno consegnati i Premi Montagna Italia a Tom Perry, il noto ´alpinista scalzo´, alla cooperativa ´Donne di montagna´ di Ornica (Bg) e al ´Club 4000´, composto da alpinisti che hanno scalato almeno 30 delle 82 montagne delle Alpi superiori ai 4.000 metri. Ingresso gratuito per tutte le serate di proiezione.  
   
   
ROMA: AFFISSIONI, DATI INDAGINE RELATIVI AL PASSATO I RISULTATI DELL’ULTIMO ANNO DI LAVORO BLOCCATA L’EVASIONE E REDATTO IL PIANO REGOLATORE  
 
 Roma, 31 gennaio 2011 - Entrate triplicate rispetto al 2007, contenziosi drasticamente diminuiti, oltre mille sanzioni al pubblicizzato, quasi cinquemila cartelloni rimossi nel corso del 2010, Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari prossimo all’approvazione di Giunta. Sono questi i dati del Settore Affissioni relativi al 2010. «Quello appena concluso è stato un anno di intenso lavoro – spiega l’assessore alle Attività Produttive Davide Bordoni – e presto sarà raggiunto l’obiettivo principale grazie all’approvazione del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. Come ha evidenziato l’Indagine sul settore Affissioni presentata ieri dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma, è stata proprio l’assenza di uno strumento fondamentale qual è il Pri la causa primaria dell’abusivismo proliferato negli ultimi anni. La stessa indagine ha sottolineato l’efficacia della Nuova Banca Dati e attestato la validità del numero degli impianti dichiarati nella stessa. Nel commentare l’Indagine, tuttavia, alcuni giornali non hanno specificato l’arco temporale preso in considerazione dal documento, falsando parzialmente lo stato dei fatti e presentando una realtà che non rende giustizia del lavoro effettuato dall’amministrazione».  
   
   
CULTURA. MILANO SI PREPARA AL GRANDE RITORNO DEL TANZTHEATER WUPPERTAL PINA BAUSCH. LUNEDÌ ULTIMO INCONTRO DEL CICLO “INSIDE PINA”  
 
Milano, 31 gennaio 2011 – La città si prepara, con un ricco calendario di iniziative, al Tanztheater Wuppertal Pina Bausch. La compagnia della grande danzatrice tedesca sarà, in esclusiva per l’Italia, al Piccolo Teatro Strehler dal 10 al 13 febbraio con lo spettacolo Vollmond. Il grande ritorno della compagnia che trionfò a Milano vent’anni fa con Palermo Palermo è promosso e realizzato dal Comune di Milano in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Lunedì 31 gennaio l’appuntamento è con l’ultimo incontro del ciclo “Inside Pina” a cura di Marinella Guatterini: un’analisi degli spettacoli e del percorso artistico di Pina Bausch (ore 18.30 ingresso libero – Sala Convegni Palazzo Reale, piazza Duomo 14). “Milano rende omaggio ad una grande protagonista, Pina Bausch, che con il teatrodanza ha realizzato una delle più significative rivoluzioni del teatro del Novecento – spiega il Sindaco Letizia Moratti -. Così come lei stessa aveva auspicato lo spettacolo Vollmond verrà ospitato al Piccolo Teatro e sarà preceduto da una serie di appuntamenti che accompagneranno la città in un cammino di conoscenza. Si tratta di un progetto importante e ambizioso che rende la nostra città sempre più protagonista della scena culturale ed artistica europea”. “Ho voluto personalmente il ritorno di Pina Bausch. Nessuno me lo ha chiesto. Eppure era un’urgenza diffusa – dichiara l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. Ed è per questo che quando penso a Pina Bausch non posso fare a meno di tornare con la mente al nostro mancato incontro poco prima della sua scomparsa. Ho assistito al primo spettacolo dei suoi artisti senza di lei. Difficile descrivere con aggettivi quello che tutti abbiamo provato: strano, spirituale, rarefatto, mistico ed erotico”. “Con la Bausch il corpo torna ad essere protagonista non solo come linguaggio universale, ma anche come scandalo di cui abbiamo bisogno, dove l’effimero scommette sull’infinito – continua Finazzer Flory -. La scelta dello spettacolo è avvenuta in accordo con la direzione artistica della compagnia: quando ho assistito a Parigi a Vollmond ho capito che sarebbe stato perfetto per la poetica di Milano”. “Ringrazio il Comune di Milano che ha reso possibile questo progetto - aggiunge il Direttore del Piccolo Teatro di Milano, Sergio Escobar. A vent’anni da Palermo Palermo, un’altra occasione per reinterpretare la natura internazionale del Piccolo che avvicina i giovani ai grandi del teatro del mondo”. E aspettando Vollmond, il Comune di Milano ha in programma Milano per Pina Bausch, una serie di iniziative rivolte al grande pubblico e di forte interesse per gli appassionati di danza, realizzate con la collaborazione di Piccolo Teatro, Teatridithalia (Elfo Puccini), Goethe Institut Mailand, Fondazione Milano – Scuola Paolo Grassi. Il 7 e l’8 febbraio il Cinema Gnomo (via Lanzone 30) ospiterà Vieni, balla con me, ciclo di film e video introdotti da Leonetta Bentivoglio, promosso dal Comune di Milano in collaborazione con il Goethe Institut Mailand. Si parte con la proiezione del capolavoro di Pina Bausch Café Muller, per passare ai ritratti di diversi registi (Linsel, Kirchmann, Yanor, Pedroni) della coreografa tedesca, a Il lamento dell’imperatrice, unico lungometraggio firmato da Pina Bausch. L’ingresso è libero e le proiezioni sono in programma a partire dalle 19. La Scuola Paolo Grassi martedì 8, mercoledì 9 e giovedì 10 febbraio ospiterà la Masterclass di Cristiana Morganti, da diciotto anni danzatrice solista del Tanztheater di Wuppertal, alla quale saranno ammessi gratuitamente dieci uditori interessati ad osservare il lavoro pedagogico della Morganti con il secondo anno del corso di Teatrodanza. Mercoledì 9 febbraio alle 17 (ingresso libero) al Chiostro del Piccolo Teatro Grassi di via Rovello si terrà la presentazione dello spettacolo Vollmond (Luna piena) con l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory e Leonetta Bentivoglio. Moving with Pina è il titolo della conferenza danzata sulla poetica, la tecnica e la creatività di Pina Bausch di e con Cristiana Morganti in programma nella sala Bausch del teatro Elfo Puccini (biglietti 10 euro) venerdì 11 febbraio alle 18, sabato 12 febbraio alle 16 e domenica 13 febbraio alle ore 11.30. A ingresso libero sabato 12 febbraio alle ore 11 al Piccolo Teatro Studio Expo Luna piena a Milano: conversazione di Leonetta Bentivoglio con Dominique Mercy e Peter Pabst su passato, presente e futuro del Tanztheater. Introduce l’Assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory.  
   
   
LOMBARDIA/NOVOSIBIRSK. AVVIATA COLLABORAZIONE CULTURALE INSIEME PER MOSTRE, TEATRO E MUSICA  
 
Milano, 31 gennaio 2011 - Un tavolo tecnico di lavoro per realizzare iniziative culturali tra la Regione Lombardia e la regione russa di Novosibirsk, inserito nel contesto dell´interscambio culturale fra Italia e Russia che si svilupperà proprio nel 2011, in occasione dell´anno della cultura e lingua italiane in Russia e della cultura e lingue russe in Italia. E´ l´iniziativa avviata dall´assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi, che ha incontrato il 27 gennaio a Palazzo Pirelli il viceministro della Cultura di Novosibirsk, Vladimir Grigorevich Miller. "Al termine dell´incontro con il vice ministro - ha detto Buscemi - abbiamo deciso di attivare immediatamente un tavolo tecnico, per portare avanti la proposta di collaborazione tra le due regioni. Approfittando dell´anno della cultura italiana in Russia, che si concretizzerà in una serie di manifestazioni che avranno luogo in tutta la nazione, intendiamo creare una regia comune, che preveda un programma culturale internazionale basato su mostre, attività teatrali e musicali". L´incontro avvenuto si inserisce nell´ambito di un percorso già tracciato a seguito della missione istituzionale della Regione Lombardia nella Federazione Russa del giugno 2007. Il presidente Formigoni e il governatore della Regione di Novosibirsk Victor Tolokonskij avevano sottoscritto poi, nel luglio 2008, una Dichiarazione di Intenti per l´avvio di collaborazioni in differenti aree. In particolare, dall´incontro di oggi, è emerso l´interesse per la realizzazione di diverse iniziative. Tra queste, una mostra su una collezione di croci, da realizzarsi a Milano, per la quale l´assessore Buscemi ha già incontrato una delegazione dell´Ermitage di San Pietroburgo, e una trasferta del teatro Verdi a Novosibirsk nel mese di aprile. Il teatro Verdi vorrebbe realizzare anche un progetto a favore del dialogo tra i bambini e tra i giovani attraverso l´arte e la cultura. In Russia c´è molto interesse anche per la compagnia marionettistica dei Colla. "Con l´incontro di oggi - ha concluso Buscemi - diamo il via a una partnership internazionale, che contribuirà a mostrare, anche in Russia il bello della cultura italiana".  
   
   
PROVE D’AUTORE AL TEATRO N’UOVO DI SALSOMAGGIORE TERME PRESENTATA A PARMA IN PROVINCIA LA STAGIONE DEGLI SPETTACOLI GENNAIO-APRILE 2011  
 
Parma, 31 gennaio 2010 – “In questo teatro accade quello che non accade da nessun’altra parte. Si possono conoscere gli artisti non solo sul palco ma anche al ristorante”. Mauro Diazzi è soddisfatto dell’andamento del Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme e della formula creata dalla Just in time di cui è direttore: la “residenza creativa” con la quale troupe di artisti scelgono di fermarsi nella città termale per preparare i loro spettacoli, e tengono lì le anteprime nazionali. Ci sono stati Conte, De Andrè, Cammariere, Crozza, Ruggeri. Ci saranno a cominciare da sabato 29 gennaio Divino Tango, Elio (13 feb), Paolo Cevoli (9 mar), Max Gazzè (9 apr), Paolo Rossi (22 apr). “Ma – garantisce Mauro Diazzi - accade di tutto e la programmazione si rinnova di continuo”. Dei prossimi appuntamenti del Teatro N’uovo di Salsomaggiore - come recita il logo che da circa un anno accompagna gli eventi proposti da Just in Time - si è parlato oggi al Parma Point, vetrina del territorio creata dalla Provincia di Parma a pochi passi dal Teatro Regio. I due assessori alla Cultura, quello provinciale Giuseppe Romanini e quella di Salsomaggiore Maria Pia Bersellini, hanno presentato la stagione gennaio/aprile 2011 e insieme alle novità raccontato anche questo primo anno al Teatro N’uovo. Perché questo straordinario contenitore, dalla cupola molto simile ad un uovo, che si apre e lascia vedere il cielo agli spettatori, è rimasto chiuso per una decina d’anni. Un vero delitto per un bel teatro dei primi del novecento, con quasi 800 posti, che è stato prestigiosa sede dell’Orchestra stabile di Salsomaggiore Terme, la terza in Italia dopo quelle di Milano e Roma. Nei primi anni 2000 il Teatro è stato acquisito al patrimonio comunale, ristrutturato e riportato al valore originario: un teatro per tutte le stagioni e per tutte le età, un teatro eclettico, aperto a vari generi dello spettacolo dal vivo. “Salsomaggiore sta facendo uno sforzo enorme anche a fronte dei tagli del governo sulla cultura, per promuovere una stagione culturale di livello, che sia integrata e di arricchimento all’offerta complessiva del territorio. – ha detto Maria Pia Bersellini – Facciamo cultura e facciamo turismo e i numeri ci danno ragione: nel 2010 sono stati 23 gli appuntamenti con una media di 500 persone a spettacolo per un totale di più di 11.500 persone e oltre 2000 presenze negli alberghi tra artisti e tecnici, per un indotto di tutto rispetto”. “La proposta che viene fatta è originale e di qualità, si rivolge non solo agli ospiti ma ad una platea ben più ampia. Per questo abbiamo dato volentieri il patrocinio come Provincia alla stagione degli spettacoli, per essere a fianco del Comune in questo impegno straordinario“– ha detto Romanini. “Il mio lavoro consiste nel riempire il teatro con una programmazione diversa da tutto quello che c’è in Italia. Il Teatro N’uovo è uno dei più attivi, di interesse nazionale con artisti che l’hanno scelto per provare i loro spettacoli e tenere lì il numero “zero”. Le compagnie vivono il luogo e la città” ha raccontato Diazzi. Con lui alla conferenza stampa era presente anche Adriano Arangon che sabato 29 si esibirà al teatro N’uovo con Divino Tango: “Sono contento di essere qui con la mia compagnia. Lo spettacolo che proponiamo è simile ad un musical, oltre la bravura dei ballerini offre una finestra aperta sull’Argentina di oggi, sui suoi diversi stili. Il tango è eros e passione, con il nostro racconto cerchiamo di portare anche altre emozioni”. La stagione gennaio/aprile 2011 Promossa e sostenuta dal Comune di Salsomaggiore Terme con il patrocinio della Provincia di Parma, e realizzata con la consulenza artistica di Sandro Pascucci e Otello Cenci, la stagione gennaio/aprile 2011 conferma alcune direttrici che hanno avuto successo e positivi riscontri sia dal pubblico sia dalle compagnie che hanno calcato il palcoscenico salsese nel primo anno di attività con una programmazione fatta di novità più che da repliche ordinarie. Nell’insieme la seconda parte di stagione 2011 riaffermerà dunque una forte presenza del teatro musicale e dei concerti di musica d’autore – dall’imperdibile appuntamento con Divino Tango (sabato 29 gennaio), un viaggio tra sensualità, eleganza ed emozione, all’interpretazione “inconsueta” di Elio (de Le Storie Tese) nei panni di “Figaro il barbiere” (domenica 13 febbraio), ovvero l’opera rossiniana narrata - con accompagnamento musicale - da uno dei più amati protagonisti della musica italiana ed infine il concerto del cantautore Max Gazzè (sabato 9 aprile) Per il teatro “comico” d’autore vedremo sul palco salsese Paolo Cevoli (mercoledì 9 marzo) che, in modo ironico, racconterà se stesso, le sue esperienze televisive, teatrali e letterarie e, in chiusura di stagione, Paolo Rossi che interpreterà il Mistero Buffo di Dario Fo (venerdì 22 aprile) alla “sua” maniera, ovvero nell’umile versione pop Una presenza di grande interesse e qualità sarà quella dedicata all’opera lirica: cinque classici titoli di repertorio realizzati e proposti dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal Maestro Alessandro Arigoni (22 gennaio Aida, 25 febbraio La Bohème,26 marzo Carmen, 16 aprile Elisir d’Amore e 13 maggio Rigoletto) Just in Time, diretta da Mauro Diazzi oltre a collaborare con i Teatri di tradizione e con i più importanti festival italiani gestisce con successo la parte artistica e organizzativa di diverse strutture teatrali realizzando organiche stagioni all’insegna di una programmazione ampia per genere: operetta, prosa, teatro classico, danza contemporanea, comicità, musical, grandi concerti e molto altro. La novità e l’efficacia dei cartelloni proposti da Just in time incontrano ogni anno il favore delle amministrazioni comunali con cui la società ha rapporti consolidati, oltre che i gusti diversificati di un pubblico sempre più vario e numeroso. Una formula giusta che nel tempo ha contribuito a formare spettatori pronti ad accogliere proposte anche non “tradizionali”. Gli artisti con i quali Just in time lavora abitualmente e che rappresenta in esclusiva sono: Woody Allen & the new orleans jazz band, Goran Bregovic, Ute Lemper, Tereza Salgueiro, L’orchestra di Piazza Vittorio, Diamanda Galás, Meredith Monk, Juliette Greco, Fanny Ardant, La fura dels baus, West side story (il musical).  
   
   
CONVEGNI SU “MATERA CAPITALE DELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE”  
 
Matera, 31 gennaio 2011 - L’associazione Intercultura organizza, il 3 febbraio alle 17 presso la mediateca provinciale di Matera e il 4 febbraio presso il liceo scientifico “Parisi” di Bernalda, due convegni sul tema “Matera capitale dell’educazione interculturale”, nell’ambito – spiegano i promotori - delle iniziative a sostegno della Candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019. “L’incontro e le attività – spiega un comunicato - sono organizzati dai cinque gruppi di volontari di Intercultura operativi da anni su tutto il territorio lucano, con il Patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Matera e del Comune di Matera e in collaborazione con l’Università degli studi di Bari. Alle iniziative sono state invitate autorità istituzionali, politiche, scolastiche, religiose, culturali e la referente nazionale di Intercultura per i rapporti con le scuole Flaminia Bizzarri. Un ulteriore aspetto molto importante della due giorni lucana sarà la presenza di un folto gruppo di studenti stranieri che da diversi mesi vivono e studiano in Basilicata, accolti da famiglie del luogo. Questi nostri concittadini adottivi frequentano le Scuole Superiori di tutta la Regione che si dimostrano così all’avanguardia nell’offerta formativa. Inserire lo scambio e il dialogo interculturale nella formazione dei giovani – conclude la nota - è infatti una tappa fondamentale nel percorso di miglioramento della Scuola Superiore in Italia. Per la Basilicata, come per tutta la nazione, aprirsi al mondo è il solo modo per crescere, essere più aperti culturalmente e anche economicamente competitivi”.  
   
   
BENI CULTURALI IN SICILIA: GRANDE SUCCESSO PER NUCLEO TUTELA CARABINIERI  
 
Palermo, 31 gennaio 2011 - "L´azione dei Carabinieri che si occupano della tutela del patrimonio culturale in Sicilia e´ diventata fondamentale. I dati positivi sul recupero dei reperti e sul calo di furti di opere d´arte rappresentano l´ennesimo successo di una vasta ed attenta azione di prevenzione e di tutela indirizzata a contrastare il fenomeno dei furti, degli scavi clandestini e della ricettazione di reperti archeologici". Cosi´ l´assessore regionale ai Beni culturali e all´Identita´ siciliana, Sebastiano Missineo ha commentato i dati, a consuntivo del 2010, diffusi dai carabinieri e relativi alle attivita´ in difesa del patrimonio artistico siciliano. "Il lavoro del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia - ha continuato Missineo - e´ fondamentale e nei suoi quasi venti anni di attivita´ ha ottenuto risultati di grande valore. Centinaia di migliaia di reperti sono stati recuperati e la grande passione civica e intellettuale che anima l´azione dell´Arma ci fa guardare con fiducia alla possibilita´ di recuperare altre opere. L´esperienza, la passione e l´altissima preparazione ed efficienza dei carabinieri, che fanno un servizio che tutto il mondo ci invidia, va ben oltre il senso del dovere. Per questo le cifre si commentano da sole ed e´ necessario proseguire su questa strada senza mai abbassare la guardia. La proficua collaborazione con la Regione dimostra inoltre che, oltre alla repressione, occorre l´impegno di tutti sul fronte della prevenzione per accendere i riflettori sui Beni culturali sottraendoli cosi´alla criminalita´".  
   
   
BOLZANO, MUSEI PROVINCIALI: PRESENTATI I DATI 2010 E IL PROGRAMMA 2011  
 
 Bolzano, 31 gennaio 2011 - Venerdì 28 febbraio) l’assessora Sabina Kasslatter Mur ha illustrato nel corso di una conferenza stampa a Bolzano i dati relativi il 2010 riguardanti i nove Musei provinciali, anticipando i principali contenuti della stagione in arrivo. L’assessora Kasslatter Mur nel corso della conferenza stampa sui musei provinciali In termini di pubblico, nel 2010 la tendenza nei Musei provinciali altoatesini è rimasta costante: l’anno scorso i visitatori delle otto strutture facenti capo all’Azienda Musei provinciali sono stati 756.596. Insieme con il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo, anch’esso di proprietà della Provincia, ma non afferente all’azienda, i nove Musei provinciali altoatesini hanno registrato 836.381 ingressi (nel 2009 erano 834.066). “2.300 in più dell’anno scorso” ha commentato l’assessora Sabina Kasslatter Mur, “ciò è tanto più degno di nota, se si considera che l’offerta turistica e ricreativa aumenta sempre più”. Esito, questo, imputabile alla molteplicità delle iniziative e delle manifestazioni in programma. Con le loro manifestazioni, i musei propongono un’offerta ampia e differenziata che si inserisce nel panorama culturale altoatesino. “Essi divengono in questo modo sempre più luoghi di incontro, di scambio e di comunicazione, dove è possibile confrontarsi in modo interessante e non esclusivamente intellettuale con la storia culturale e naturalistica dell’Alto Adige”, continua Kasslatter Mur. Nel 2010, nei nove Musei provinciali la popolazione residente ed i turisti hanno potuto scegliere tra 19 mostre temporanee e 220 manifestazioni come conferenze, laboratori per adulti e bambini, visite guidate, concerti e altro ancora. Classi scolastiche ed insegnanti hanno fruito di iniziative didattiche specifiche, tanto che, nel complesso, hanno visitato i Musei provinciali 68.385 scolari e studenti. 3.707.150 euro: a tanto ammontano le entrate che i nove Musei provinciali hanno conseguito autonomamente nel 2010. Di questi, 2.965.375 euro sono costituiti da proventi dei biglietti d’ingresso, mentre 741.775 euro provengono da entrate diverse (shop museali, locazioni, sponsor e altro). Oltre a ciò nell’anno appena trascorso i Musei provinciali hanno ricevuto dalla Provincia di Bolzano un contributo pari a 3.609.000 euro. Nel 2011 la Provincia contribuirà invece con 3.430.000 euro. Per quanto riguarda i principali eventi della stagione 2011, il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano celebrerà il ventennale del ritrovamento del suo reperto più famoso, l’Uomo venuto dal ghiaccio, meglio noto come Ötzi. Lo farà con “Ötzi20”, mostra di rilievo internazionale che occuperà tutti e quattro i piani del museo. Ötzi20 illustrerà le più recenti scoperte scientifiche presentando numerose curiosità, notizie e installazioni artistiche sulla mummia dell’Età del rame ormai divenuta parte del nostro immaginario. L’esposizione proporrà anche una nuova ricostruzione a grandezza naturale di Ötzi, basata sui più recenti metodi della medicina forense e realizzata dai due artisti olandesi Kennis & Kennis. E’ previsto inoltre un nutrito programma di manifestazioni di contorno. Ötzi20 aprirà al pubblico l’1 marzo 2011. Il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano tra il 10 e il 29 maggio proporrà nuovamente, dopo un anno di pausa, l’amatissimo “Show dei pulcini”. Punti centrali della stagione 2011 saranno inoltre la mostra fotografica di Bernhard Edmaier dedicata alla bellezza delle Alpi, visitabile nei mesi estivi, e, da ottobre, l’esposizione temporanea sui dinosauri. Infine, con il restauro dell’ampio “Erbario Rupert Huter”, risalente all’ ‘800, lo sviluppo di cinque progetti finanziati con il Fondo per la ricerca e la prosecuzione delle collane scientifiche “Gredleriana” e “Geo.alp.”, il Museo di Scienze Naturali si impegnerà fortemente a esprimere il proprio carattere di istituzione di ricerca. A partire dal giorno di apertura stagionale (il 25 aprile, Lunedì di Pasqua), al Museo degli usi e costumi a Teodone il pubblico potrà visitare l’esposizione permanente dedicata alla religione popolare interamente riallestita. Oltre 300 oggetti introdurranno il visitatore nelle festività e nei riti tipici dell’anno liturgico. Il Museo del vino a Caldaro aprirà la stagione 2011 l’1 aprile con la mostra temporanea “…prima che perdiamo l’irrecuperabile. Attrezzi della viticoltura nei disegni di Matthias Ladurner-parthanes” (1894 – 1986). Negli anni ’70, Ladurner-parthanes pubblicò un volume sulla cultura materiale della coltivazione del vino, illustrandolo con disegni propri. Grazie ad essi e ad una selezione di attrezzi storici, l’esposizione, aperta fino all’11 novembre, ripercorrerà la peculiarietà della viticoltura sudtirolese. Quanto al Museo della caccia e della pesca Castel Wolfsthurn, da metà giugno a metà novembre a Mareta dedicherà alle più recenti acquisizioni la mostra temporanea “Novità! I nuovi acquisti del Museo della caccia e della pesca”. Il 2011 al Museum Ladin Ćiastel de Tor a San Martino in Badia sarà all’insegna del tema “Il tempo che passa”. Il museo festeggerà infatti il suo decimo anno di vita con l’apertura (estate 2011) della nuova sede distaccata di San Cassiano dedicata all’Ursus Ladinicus, l’orso preistorico i cui resti furono ritrovati nelle grotte delle Conturines. Con i suoi 400 mq di spazio espositivo suddivisi su tre piani, la nuova struttura immergerà il visitatore nel mondo dell’orso delle Conturines approfondendo gli aspetti scientifici collegati alla sua scoperta. Il 27 maggio verrà inoltre inaugurata una mostra temporanea dedicata al trenino della Val Gardena, che fu attivo tra la Prima guerra mondiale ed il 1960 con scopi economici e turistici. Ricostruzioni, modellini, pannelli illustreranno la storia di questo fantastico trenino. Il Museo provinciale del turismo Touriseum a Merano aprirà il 2011 l’1 aprile con la mostra temporanea “Sie wünschen? Desidera?”, dedicata allo sviluppo storico della figura del cameriere, delle sue mansioni e delle sue condizioni di vita. Inoltre, insieme ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, dal 2011 il Touriseum avrà dei nuovi orari di apertura: dall’1 aprile al 31 ottobre tutti i giorni dalle ore 9 alle 19 (il venerdì fino alle 23), dall’1 al 15 novembre tutti i giorni dalle ore 9 alle 17 Dislocato tra Masseria/ridanna, Monteneve Passiria, Cadipietra e Predoi, nel 2011 il Museo provinciale delle miniere proporrà tra l’altro i concerti estivi nelle gallerie (Ridanna), delle visite alla fucina del fabbro (Monteneve), i laboratori su rame e ceramica al Granaio Cadipietra e la Settimana della respirazione al Centro climatico di Predoi. Durante il periodo di apertura il museo si concederà anche un lifting grazie a numerosi lavori di ristrutturazione. A Ridanna, l’areale delle officine dei minatori di Masseria e l’importante galleria mineraria “Poschhaus”verranno rinnovati esternamente. Proseguirà poi il recupero dei cosiddetti “piani inclinati” per trasportare il materiale dall’alto, distribuiti sui 26 km di via di trasporto che collegano Monteneve a valle. Il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo nell’estate 2011 dedicherà un’ampia mostra temporanea alla figura di Oswald von Wolkenstein, poeta, cavaliere, politico e avventuriero sudtirolese vissuto a cavallo tra Xiv e Xv secolo. Wolkenstein fu uno dei più significativi lirici di lingua tedesca nel periodo tra Walther von der Vogelweide e Goethe. La stagione 2011 a Castel Tirolo partirà il 15 marzo. Infine, proprio il 15 marzo i Musei provinciali aderiranno alla giornata didattica “La scuola visita il museo”, che proporrà programmi pensati apposta per classi scolastiche ed insegnanti. Il 15 maggio tutti i Musei provinciali insieme agli altri musei dell’Alto Adige parteciperanno alla Giornata internazionale dei musei, con ingresso libero e eventi speciali in tutte le istituzioni aderenti. La Lunga notte dei musei a livello provinciale avrà luogo il 17 settembre; il 26 novembre sarà invece di scena la Lunga notte dei musei di Bolzano. Hanno preso parte alla conferenza stampa oltre all´assessora Sabina Kasslatter Mur, Karin Dalla Torre Pichler, direttrice del Dipartimento ai Beni culturali, diritto allo studio, cultura tedesca e musei, Othmar Parteli, direttore della Ripartizione 42 Musei, Angelika Fleckinger, direttrice del Museo Archeologico dell’Alto Adige, Vito Zingerle, direttore del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Josef Pahl, direttore del Museo provinciale delle miniere, Paul Rösch, direttore del Touriseum, e Paula Mair, vicedirettrice del Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano Castel Tirolo.  
   
   
BENI CULTURALI: PHIALE ESPOSTA A MUSEO TERMINI IMERESE  
 
Palermo, 31 gennaio 2011 - Dal 28 gennaio al 13 febbraio la Phiale aurea di Caltavuturo sara´ esposta al Museo civico "Baldassare Romano" di Termini Imerese, da dove parti´ l´indagine giudiziaria che porto´ al recupero del prezioso reperto. Sara´ l´assessore regionale dei Beni Culturali e dell´Identita´ siciliana, Sebastiano Missineo, ad inaugurare domani, alle 17, l´esposizione temporanea della Phiale, la cui casa definitiva e´, dal 16 settembre del 2010, il museo del Parco archeologico di Himera. Alla cerimonia saranno presenti anche il dirigente generale del Dipartimento dei Beni culturali, Gesualdo Campo, il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, il direttore del Parco Archeologico di Himera, Francesca Spatafora e il direttore del Centro regionale per il restauro, Adele Mormino. La mostra e´ organizzata anche con il supporto economico di privati e associazioni. La storia del "recupero" della Phiale, che assieme agli argenti di Morgantina ha rappresentato l´Italia all´Expo di Shangai, e´ lunga e complessa. Nel 1991 il reperto, rinvenuto casualmente e trafugato nel 1980, lascia clandestinamente la Sicilia e viene trasferito in Svizzera e da li´ venduto ad un miliardario statunitense. Nel luglio del 1999, su richiesta di rogatoria internazionale da parte della Procura di Termini Imerese, la Corte d´Appello di New York stabilisce che la Phiale deve tornare in Sicilia. Ma la sentenza diviene esecutiva il 24 gennaio dell´anno dopo con la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti.  
   
   
PROGETTO "CARSO 2014+", IN PROVINCIA DI GORIZIA VENETO, FRIULI E TRENTINO ASSIEME PER LA GRANDE GUERRA  
 
Trento, 31 gennaio 2011 - L’assessore alla cultura rapporti europei e cooperazione Franco Panizza ha partecipato in rappresentanza della Provincia autonoma di Trento, al workshop “Concorso di progettazione per la realizzazione di un Museo all’aperto sul Carso goriziano: Carso 2014+”, che si è tenuto martedì 25 gennaio a Ronchi dei Legionari (Go). Presenti all´incontro tutti gli assessori alla cultura delle province del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige, intervenuti per portare le loro esperienze territoriali e per creare un progetto collegiale e condiviso sulla valorizzazione della Grande Guerra, in vista del centenario dallo scoppio del primo conflitto mondiale. Organizzato dalla Provincia di Gorizia, il workshop ha presentato lo stato dell’arte di un progetto cominciato nel 2007 e nato con lo scopo di valorizzare le evidenze storiche della Grande Guerra (resti di trincee, manufatti ecc.) come elemento di fusione con il paesaggio del Carso, al fine di creare una grande museo all’aperto attraverso una rete di percorsi storico-naturalistici. Accompagnato dal provveditore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Camillo Zadra, l´assessore Panizza ha illustrato ai presenti l’esperienza trentina, dalle azioni legislative messe in atto, alle iniziative che hanno già prodotto importanti risultati, come il memoriale dei caduti e la Rete Trentino Grande Guerra. "Siamo già al lavoro da anni - ha espresso l’assessore Panizza - con progetti volti al recupero e alla valorizzazione della nostra memoria. La storia del Trentino è la storia di una comunità mitteleuropea di confine, con una doppia appartenenza. Per questo è necessario aprirci all’Europa, recuperare i forti legami con essa e il nostro passato; proprio in quest’ambito si inserisce il viaggio sui cimiteri di Galizia che stiamo organizzando. I progetti che abbiamo in mente non sono volti a creare un turismo della guerra, ma vogliono recuperare una memoria in parte offuscata e ricostruire rapporti di collaborazione con comunità con le quali siamo sempre stati vicini, superando finalmente i nazionalismi, e puntando a un´ottica non circoscritta all’Italia, ma europea. Per il 2014 vorremmo costruire un progetto che coinvolga tutte le realtà dell’ex Impero austro-ungarico, fra cui appunto la provincia di Gorizia e, in generale, il Friuli Venezia Giulia". Proprio l’intervento dell’assessore Panizza è stato particolarmente apprezzato dall’amministrazione goriziana, una comunità mitteleuropea di frontiera che, come il Trentino, ha vissuto per secoli nell’ambito dell’Impero asburgico, anch’essa vittima del fascismo del primo dopoguerra con i suoi effetti sulla memoria collettiva.  
   
   
LA RETE TRENTINO GRANDE GUERRA PENSA AL CENTENARIO  
 
Trento, 31 gennaio 2011 - C´erano tutti i rappresentanti degli enti che, sul territorio trentino, si occupano di Grande Guerra, alla prima assemblea del 2011 della Rete Trentino Grande Guerra, il 28 gennaio al Museo storico italiano della Guerra di Rovereto. Un´occasione per tirare le somme dell´attività svolta nel 2010 e per prepararsi al centesimo anniversario dello scoppio del conflitto. Sul palco dei relatori, accanto al provveditore Camillo Zadra, al presidente Alberto Miorandi e alla responsabile della sezione didattica Anna Pisetti, anche l´assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza con i soprintendenti Sandro Flaim, per i Beni architettonici, e Livio Cristofolini, per i Beni librari, archivistici e archeologici. Tra i numerosi presenti, anche il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi. È un progetto di grande respiro, quello che la Provincia autonoma di Trento metterà in campo per l’appuntamento del centenario della Grande Guerra: “Si tratta di un’occasione importante – ha spiegato l’assessore Franco Panizza – per valorizzare la straordinaria ricchezza del nostro territorio. Per questo nell’ultima Finanziaria è stato inserito un articolo specifico dedicato alla ricorrenza del 2014 e al Comitato che sta nascendo al quale saranno demandate tutte le iniziative da mettere in campo. Credo sia l’occasione per far nascere un progetto di spessore per coinvolgere tutti i soggetti che, in Trentino, si occupano di Grande Guerra, ma anche la stessa società civile, poiché il primo conflitto mondiale ha davvero inciso profondamente nel tessuto sociale, oltre che coincidere con il cambiamento di nazionalità. Un progetto di comunità – ha proseguito l’assessore provinciale alla cultura – che vada a coinvolgere, scuole, biblioteche, mondo del turismo, ma che sappia costruire anche rapporti internazionali”. Sotto questo profilo sono già in essere numerose collaborazioni sia transfrontaliere che con le regioni confinanti, nonché progetti specifici come il viaggio della memoria, che porterà un centinaio di trentini sui cimiteri della Galizia. L’assessore Panizza ha poi ricordato che da anni l’amministrazione provinciale investe nella Grande Guerra, elencando poi gli estremi dell’organizzazione per le iniziative del centenario, che farà capo appunto alla Provincia autonoma di Trento. A fare da coordinamento degli interventi sul territorio la Soprintendenza per i Beni architettonici, sarà inoltre coinvolto il Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale nella pulizia e nel restauro di sentieri e opere, infine punto di riferimento sarà la Rete Trentino Grande Guerra e il Museo di Rovereto che ne fa da capofila. Infine non mancherà un ruolo attivo anche per la Fondazione Museo Storico, incaricato dalla Provincia di divulgare la storia del Trentino. Successivamente il provveditore Camillo Zadra ha evidenziato gli importanti obiettivi raggiunti dalla Rete: "Progettare insieme ha accresciuto la capacità di azione di tutti. Abbiamo messo in piedi una prima struttura di rete e abbiamo iniziato a ragionare e sentirci in rete; siamo convinti che sarebbe una perdita tornare indietro. Abbiamo di fronte una grande scadenza, il 2014 - ´18, la rete è lo strumento con cui prepararci anche per dialogare con le regioni vicine, come Veneto e Friuli Venezia Giulia che si stanno già muovendo su progetti articolati e importanti - ha proseguito il provveditore -. Siamo partiti con un certo numero di soggetti coinvolti e poi ci siamo via via allargati. Oggi dobbiamo pensare ad un sistema per riuscire a far funzionare la rete, dobbiamo pensare ad un disegno organico, alle risorse e all´organizzazione”. Altri punti toccati dal provveditore Zadra hanno riguardato la formazione, soprattutto dei giovani, apt e guide alpine nonché il sistema dei musei della guerra che, in Trentino, è per la parte larga sorretto da uno straordinario gruppo di volontari. Per questo, in prospettiva, Camillo Zadra ha evidenziato che bisognerà formulare un programma generale per cercare di garantire apertura, condizioni di visita, obiettivi di qualità. I responsabili del Museo di Rovereto hanno illustrato gli ottimi risultati della mostra itinerante "Paesaggi di guerra", articolata in dodici mostre su 27 allestimenti in totale, che si concluderà in autunno presso le Gallerie di Piedicastello. I visitatori stimati, infatti, sono stati infatti circa 50.000, oltre 700 le fotografie storiche esposte e circa 700 i cataloghi distribuiti. Infine, spazio alla discussione e alle numerose proposte degli enti territoriali. (a.T.) Per informazioni: www.Trentinograndeguerra.it/