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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Febbraio 2011
FINANZIAMENTI DELL´UNIONE EUROPEA A FAVORE DELLA RICERCA E DELL´INNOVAZIONE: LA COMMISSIONE AVVIA UNA CONSULTAZIONE SU CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI PER INCREMENTARE LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE  
 
Bruxelles, 10 febbraio 2011 . La Commissione europea ha avviato ieri una consultazione in merito a cambiamenti importanti del finanziamento della ricerca e dell´innovazione dell´Ue al fine di agevolare la partecipazione, rafforzare l´impatto scientifico ed economico e migliorare la redditività. Il "Quadro strategico comune" proposto, illustrato in un Libro verde, riguarderebbe l´attuale programma quadro di ricerca (7° Pq), il programma quadro per la competitività e l´innovazione e l´Istituto europeo dell´innovazione e della tecnologia (Eit). Ciò consentirà di creare un insieme coerente di strumenti di finanziamento lungo l´"intera catena dell´innovazione", dalla ricerca fondamentale all´immissione sul mercato di prodotti e servizi innovativi, sostenendo anche l´innovazione non tecnologica, ad esempio nel settore del design e della commercializzazione. Il Libro verde della Commissione pone anche le basi per una radicale semplificazione delle procedure e delle regole. Queste modifiche mirano ad ottimizzare il contributo del finanziamento Ue della ricerca e dell´innovazione a favore dell´Unione dell´innovazione e della strategia "Europa 2020". Gli interessati hanno tempo fino al 20 maggio 2011 per rispondere alla consultazione. Il commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn ha dichiarato: "Il nostro intento è ottimizzare l´uso di ogni euro che l´Ue investe nella ricerca e nell´innovazione. Desideriamo che i finanziamenti Ue realizzino il loro enorme potenziale in termini di generazione di crescita, posti di lavoro e miglioramento della qualità della vita in Europa di fronte alle enormi sfide dei cambiamenti climatici, dell´efficienza energetica e della sicurezza alimentare. Rafforzando la coerenza dei nostri programmi e semplificandoli agevoleremo la vita dei ricercatori e degli innovatori (in particolare le Pmi), attireremo un numero più elevato di proposte e otterremo risultati migliori. Spero che il dibattito sarà ampio e innovativo e si avvarrà delle possibilità offerte dalla rete e dai media sociali." Il Libro verde è pubblicato dalla commissaria Geoghegan-quinn in collaborazione con gli altri sei commissari responsabili della ricerca e dell´innovazione, ossia i vicepresidenti Kallas, Kroes e Tajani e i commissari Vassiliou Potočnik e Oettinger. Un accesso più agevole al finanziamento della ricerca e dell´innovazione dell´Ue Nel Libro verde la Commissione propone un "quadro strategico comune" caratterizzato da tre elementi principali. Innanzitutto una chiara focalizzazione su tre obiettivi collegati: dotare l´Ue di una base scientifica di importanza mondiale; stimolare la competitività in tutti i settori; e affrontare sfide importanti come i cambiamenti climatici, la sicurezza energetica e alimentare, la sanità e l´invecchiamento della popolazione. In secondo luogo rendere gli investimenti Ue più interessanti ed agevolare l´accesso dei partecipanti a tali strumenti, grazie, ad esempio, ad uno sportello unico presso cui i partecipanti possano ottenere consigli e sostegno lungo l´intero processo di finanziamento. Inoltre il quadro strategico comune consentirà di offrire un insieme unico e semplificato di strumenti di finanziamento che riguardano l´intera catena dell´innovazione, tra cui la ricerca fondamentale, la ricerca applicata, la collaborazione tra università e industria o l´innovazione a livello di imprese. Per incentivare la diversità e il coinvolgimento delle imprese si incoraggerà la flessibilità. Gli interessati potranno presentare le loro proposte per vari tipi di progetto senza dover fornire più volte le stesse informazioni. In terzo luogo le procedure per rendere conto dell´utilizzo dei fondi percepiti saranno molto più semplici e coerenti. Ciò potrebbe comportare, ad esempio, un ricorso più frequente ai pagamenti forfettari. La semplificazione agevolerà e renderà più efficace il controllo finanziario dell´uso dei soldi dei contribuenti dell´Ue. Altre idee presentate nel Libro verde riguardano ulteriori progressi nella messa in comune dei finanziamenti nazionali a favore della ricerca degli Stati membri; migliori collegamenti con i finanziamenti a favore della coesione; utilizzo dei finanziamenti Ue per incentivare gli appalti pubblici; maggiore ricorso ai riconoscimenti; ulteriore rafforzamento del ruolo del Consiglio europeo della ricerca e degli strumenti finanziari quali il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Rsff), le garanzie sui prestiti e gli investimenti in capitale di rischio; e l´elaborazione di un insieme di indicatori di prestazione per misurare il successo del finanziamento della ricerca e dell´innovazione dell´Ue. La Commissione nelle prossime settimane indirà un concorso per trovare il nome più appropriato per il nuovo quadro comune. Le proposte della Commissione terranno pienamente conto delle valutazioni intermedie del 7° programma quadro in corso (vedi Ip/10/1525) e del programma quadro per la competitività e l´innovazione. La risposta della Commissione a tale valutazione viene anch´essa pubblicata oggi (vedi il link riportato qui di seguito). Prossime tappe La consultazione inizia oggi. Il termine per l´invio dei contributi è il 20 maggio. Il 10 giugno la Commissione organizzerà una grande conferenza di chiusura al termine della consultazione pubblica nel corso della quale sarà annunciato il nome del nuovo quadro strategico. La Commissione presenterà entro la fine del 2011 una proposta legislativa concernente le spese di ricerca e innovazione nell´ambito del futuro bilancio Ue dopo il 2013.  
   
   
FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE, LA PULIA SCRIVE A PITTELLA  
 
Bari, 10 febbraio 2011 - L’assessore regionale alle Opere Pubbliche e Protezione Civile Fabiano Amati ha scritto all’onorevole Gianni Pittella, primo vicepresidente del Parlamento europeo, chiedendogli di farsi promotore di un incontro a Bruxelles, con i soggetti interessati, per discutere dell’applicazione delle regole comunitarie, che disciplinano l’utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. In particolare, Amati vorrebbe incontrare i referenti a livello europeo per analizzare le modalità di attuazione del regolamento i cui criteri di applicazione sembrano essere inconciliabili con quelli imposti dalla normativa italiana in materia di servizi idrici. L’assessore regionale chiede dunque un incontro tecnico urgente perché la soluzione della questione è attesa anche da altre Regioni e potrebbe costituire un precedente importante. La Regione Puglia ha già provveduto ad inviare a Bruxelles una relazione con la quale, oltre a descrivere le peculiarità della legislazione nazionale, è stato proposto un criterio di determinazione del Deficit di Finanziamento “Funding-gap” su scala d’Ambito e non per singolo investimento, come invece previsto dall’articolo 55. Quest’ultimo infatti, disciplina i criteri di utilizzo del fondo relativamente ai cosiddetti “progetti generatori di entrate”, facendo riferimento a operazioni di investimento in infrastrutture il cui utilizzo sia soggetto a tariffe direttamente a carico degli utenti. I criteri di applicazione della norma però stabiliscono che l’analisi per la determinazione “dei proventi netti”, ovvero del Deficit di Finanziamento (Funding-gap ), avvenga per singolo investimento, ponendosi in contrasto con le modalità di gestione del Sii, che in Italia deve avvenire per legge in base ad Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) definiti dalle Regioni, che stabiliscono costi e investimenti non per singolo investimento, come prevede la Commissione, ma sull’intero ambito territoriale. L’ato definisce il Piano d’Ambito e la tariffa da applicare agli utenti in base ai costi di gestione del Sii e agli investimenti che dovranno essere sostenuti dal Gestore. Dopo diversi incontri sull’argomento, si attende una risposta definitiva ma il rischio – spiega Amati - è che a fronte della nostra richiesta di definire una procedura complessiva per l´insieme degli interventi programmati per il Sii, nell´impossibilità tecnica di definire valutazioni esaustive per ogni singolo intervento, la Commissione punti comunque a far si che la valutazione complessiva non sia altro che la sommatoria delle singole valutazioni unitarie, di fatto vanificando e rendendo impraticabile la richiesta avanzata dalla Puglia.  
   
   
BRUXELLES: EVENTI E INIZIATIVE PROGRAMMATI PER IL 2011 A CURA DELL´UFFICIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO  
 
Trento, 10 febbraio 2011 - Anche per il 2011 l´ufficio della Provincia autonoma di Trento a Bruxelles propone alcuni incontri culturali e di riflessione in collaborazione con l’Associazione Trentini nel mondo. Nel corso dell´anno verrà sviluppato un percorso di conoscenza e di approfondimento dell’Autonomia trentina attraverso i "prodotti" che questa ha saputo realizzare e costruire sul territorio. Buone pratiche di governo, impiego rigoroso e responsabile delle risorse hanno fatto del Trentino una realtà capace di affrontare le sfide della globalizzazione, coniugando sviluppo economico ed equità sociale, investimenti nella ricerca e innovazione, apertura internazionale. Il primo appuntamento è per martedì 22 febbraio con Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo storico del Trentino, che presenterà l´esperienza dello spazio-laboratorio delle Gallerie di Piedicastello L´appuntamento è presso la Rappresentanza della Regione europea Tirolo – Alto Adige/südtirol – Trentino, in Rue de Pascale, 45-47 (Sala C), 1040 Bruxelles. Titolo dell´incontro: "Il secolo breve in Trentino. La storia del Novecento tra quadri europei e dimensione regionale. L’esperienza dello spazio-laboratorio delle Gallerie di Piedicastello/trento". Eventi - « Incontri con l’autore ». Per il quinto anno consecutivo si conferma la collaborazione con l’Associazione Trentini nel mondo. Anche nel corso del 2011 continuerà l’approfondimento dell’Autonomia trentina attraverso la testimonianza di protagonisti che operano nell’ambito delle istituzioni, della cultura, della ricerca, dell’arte, dell’economia, con particolare attenzione all’apertura internazionale del territorio. Gli incontri si terranno, prevalentemente, presso la sede dell’Euregio ma anche presso sedi di prestigiose istituzioni italiane, come la Banca Montepaschi Belgio che, per particolari iniziative con grande partecipazione di pubblico, hanno accettato di collaborare offrendo la loro ospitalità. Sono previsti incontri con il direttore del museo storico di Trento, Giuseppe Ferrandi, con il direttore del Centro per le Scienze religiose della Fbk, Antonio Autiero e con la scrittrice Michela Murgia, con lo scrittore Alessandro Tamburini, con il direttore del Centro per gli Studi storici italo-germanici, Paolo Pombeni. Febbraio - 22/02 Primo incontro con l’autore. Giuseppe Ferrandi interverrà sul tema "Il secolo breve in Trentino. La storia del Novecento tra quadri europei e dimensione regionale. L’esperienza dello spazio- laboratorio delle Gallerie di Piedicastello » Marzo - 29/02 Secondo incontro con l’autore. Presso l’Espace Montepaschi, Antonio Autiero interroga la scrittrice Michela Murgia sul libro vincitore del Campiello 2010, “Accabadora” Aprile - Entro le prime due settimane del mese, si terrà il terzo incontro con l’autore. Protagonista, lo scrittore Alessandro Tamburini Maggio - Entro la terza e la quarta settimana di maggio si terrà il quarto incontro con l’autore. Protagonista, il direttore dell’Istituto italo-germanico, Paolo Pombeni. 26/06 Il Trentino partecipa alla terza festa italiana nella sede del Comando generale della Nato. Alcuni prodotti trentini, con il supporto dell’Assessorato provinciale all’Agricoltura e della Trentino s.P.a. E con i prodotti di altre regioni italiane, saranno presentati alla degustazione di oltre 2000 persone Giugno – luglio - 27/06-06/07 Summer School realizzata congiuntamente presso la sede Euregio dagli Uffici di Trento, Bolzano e Innsbruck per 30 giovani laureati trentini, sudtirolesi e tirolesi. A cavallo tra giugno e luglio verrà allestita la mostra fotografica sulle Dolomiti intitolata « Dolomiti/new York » a cura della fotografa Luisella Savorelli e dell’artista Annamaria Gelmi. La mostra è patrocinata congiuntamente dai tre Uffici Euregio. Ottobre - 10-13/10 Open Days 2011. I tre Uffici dell’Euregio partecipano unitariamente al conglomerato, coordinato dal Land Bassa Austria, che ha scelto come tema “Regional Approaches in Cross-border Healthcare”. Il Dipartimento politiche sanitarie della Pat ha dato il suo consenso all’iniziativa. Gruppi Di Studenti E Di Giovani In Formazione E In Visita Alle Istituzioni Comunitarie Marzo - 13-17/03 Quattro classi dell’Ipc « Livia Battisti » di Trento (Bruxelles); 14-19/03 Gruppo studenti dell’Iti « G. Marconi di Rovereto » (Bruxelles); 24/03 Gruppo Coro « Montesover », Valle di Cembra (Bruxelles); 26/03 Gruppo Corso « S. Lucia » di Magras (Bruxelles); 28-31/03 Gruppo studenti dell’Iti « M. Buonarroti » di Trento (Bruxelles). Aprile - 6/4 Gruppo studenti Itc « Fontana » di Rovereto a Strasburgo in visita al Parlamento europeo. Maggio - 4-6/05 Circolo Sassa di Trento in visita alle istituzioni europee di Bruxelles. 6-8/05 Convention deci Circoli europei dell’Associazione Trentini nel mondo presso la sede dell’Euroregione a Bruxelles.  
   
   
AL VIA IL CORSO DI FORMAZIONE OPERA PER LE OPPORTUNITÀ EUROPEE  
 
Ancona, 10 febbraio 2011 - Si chiama Opera ed è il progetto di formazione rivolto a operatori e funzionari degli enti locali sull´euro-progettazione e l´accesso ai fondi della Comunità europea. Il corso sarà articolato in 5 giornate per 40 ore complessive di formazione. Circa 50 i partecipanti, selezionati tra dirigenti, quadri e dipendenti della Regione, delle Province e dei Comuni e all´interno della platea delle rappresentanze degli interessi territoriali, che lavoreranno insieme in attività di aula e laboratorio, condividendo idee e progetti. Op.e.r.a. Vedrà in una fase successiva anche l´animazione di un network di progetto. Attraverso una piattaforma web si prevede l´erogazione a distanza di un help desk della progettazione, sfruttando le possibilità offerte dagli strumenti del web 2.0, con il preciso obiettivo di implementare un´attività di assistenza e tutoraggio e di creare un sano senso di community fra tutti i partecipanti al progetto. "Lo sviluppo di un territorio - afferma l´assessore al Personale della Provincia di Ancona Eliana Maiolini - passa anche attraverso la capacità di intercettare le risorse stanziate dalla Comunità europea. In questo senso, un´amministrazione che investe sulla formazione del proprio personale è un´amministrazione in grado di attivare nuovi canali finanziari, generare più proposte e rendere maggiormente competitivo il proprio territorio"  
   
   
SLOVENIA, GOVERNO ATTENDE RITORNO A NORMALITÀ ENTRO 3 ANNI  
 
Lubiana, 10 febbraio 2011 - Il Ministro dello Sviluppo economico sloveno, Mitja Gaspari, ha annunciato i tempi previsti per un ´´ritorno alla normalità´´ per quanto concerne la crescita economica del Paese. Il Ministro ha affermato che la Slovenia dovrebbe riprendere a crescere normalmente entro due o tre anni, come dichiarato al quotidiano Vecer.  
   
   
SLOVACCHIA, SETTORE BANCARIO IN UTILE  
 
Bratislava, 210 febbraio 2011 - Nella Repubblica Slovacca, il settore bancario ha raggiunto negli ultimi undici mesi dell´anno scorso un profitto netto pari a 478,5 milioni di euro, che rappresenta una crescita del 48,5 per cento rispetto all´anno precedente. La Banca Nazionale Slovacca ha indicato inoltre che i profitti netti degli interessi delle banche sono cresciuti del 5,8 per cento per raggiungere 1,544 miliardi di euro, invece i ricavi derivanti dalle commissioni sono cresciuti dell´11,9 per cento a 534 milioni di euro.  
   
   
MEF: AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE FEBBRAIO 2011  
 
 Roma, 10 febbraio 2011 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 7 febbraio 2011, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 14 febbraio. Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza - scadenza: 1º novembre 2010/2015; quinta tranche Isin: It0004656275 ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 2.500 milioni di euro a un massimo di 3.500 milioni di euro decorrenza - scadenza: 1º settembre 2009/1º settembre 2040; dodicesima tranche Isin: It0004532559 ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 1.250 milioni di euro a un massimo di 1.750 milioni di euro  
   
   
MORATORIA SUI DEBITI DELLE PMI. GLI ULTIMI DATI E NUOVO ACCORDO PER IL CREDITO  
 
Roma, 10 febbraio 2011 – Sono stati resi disponibili ieri i risultati al 31 dicembre 2010 sull´applicazione dell´Avviso comune sulla sospensione dei debiti delle Piccole e Medie Imprese. Le domande di sospensione pervenute superano le 252 mila unità. Tenendo conto dei tempi di istruttoria (circa 30 giorni), sono state accolte fino a dicembre quasi 190 mila domande, per un debito residuo di oltre 56 miliardi di euro. In queste settimane è tornato a riunirsi al Ministero dell´economia e delle finanze il tavolo tecnico in cui sono rappresentati tutti i firmatari dell´Avviso Comune, che ha monitorato la moratoria sin dalla sua entrata in vigore. E´ stato raggiunto un accordo su nuove iniziative per il credito alle piccole e medie imprese, che verrà sottoscritto al Ministero dell´economia e delle finanze alla presenza del Ministro mercoledì 16 febbraio alle ore 11..  
   
   
SENATO: ELISABETTA SERAFIN NOMINATA SEGRETARIO GENERALE. SODDISFAZIONE DI ZAIA  
 
Venezia, 10 febbraio 2011 - Anche il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime il proprio compiacimento per la nomina di Elisabetta Serafin a segretario generale del Senato della Repubblica. “E’ per me motivo di grande soddisfazione – sottolinea Zaia – che sia di origini venete la prima donna che raggiunge il vertice dell´amministrazione di un organo costituzionale in Italia. Sono sicuro che anche nella sua nuova veste farà un ottimo lavoro”. La nomina e´ stata decisa ieri dal Consiglio di presidenza del Senato.  
   
   
RIUNIONE A BRDO COMMISSIONE MISTA PER SVILUPPO FVG-SLOVENIA  
 
Brdo (Slovenia), 10 febbraio 2011 - - Rafforzamento delle trasmissioni televisive e radiofoniche a favore delle minoranze, sviluppo di progetti per il sostegno alla tutela dei prodotti agroalimentari del Carso, superamento delle differenze in campo sanitario nell´area di confine. Sono stati questi solo alcuni degli elementi di confronto e dibattito durante l´ottava sessione plenaria della Commissione mista per lo sviluppo comune tra Repubblica Slovena e Regione Friuli Venezia Giulia svoltasi ieri a Brdo alla presenza dell´assessore regionale alle Politiche comunitarie e internazionali, Elio De Anna. Dopo quasi quattro anni dall´ultimo incontro, svoltosi a Cividale il 17 dicembre 2007, è ripreso quindi il dialogo tra le parti, che ha visto protagonisti tutti i rappresentati dei diversi tavoli di lavoro avviati nel 2002 al momento della creazione dell´organismo comunitario. Scopo di questa Commissione è di dare vita a rapporti di collaborazione tra le parti al fine di migliorare l´attività in diversi settori. In particolare le aree di confronto riguardano minoranze, ricerca scientifica e tecnologia, servizi energetici, sanità, trasporti, attività economiche, sicurezza, information tecnology e agricoltura. Di questi tavoli di lavoro, alcuni si sono riuniti di recente e hanno iniziato a dialogare su alcuni temi comuni. Per quanto riguarda la tutela delle minoranze, si sta lavorando sul potenziamento del segnale dei ripetitori per garantire la massima visibilità delle trasmissioni in lingua straniera a favore delle minoranze, a cui si aggiungono le proposte per migliorare e modernizzare le iniziative nel campo dell´istruzione. Per la sanità lo specifico tavolo di lavoro è attivo al fine di migliorare le degenze di lungo periodo e ridurre le disparità ancora presenti tra le due realtà di confine. Inoltre si è deciso di dar vita a uno scambio di esperienza per migliorare sia le buone prassi esistenti sia in Friuli Venezia Giulia che in Slovenia, quanto le rispettive conoscenze universitarie. Molto attivo anche il tavolo dell´agricoltura che sta mettendo in atto forme di promozione e tutela di prodotti carsici come Terrano e olio di oliva. Inoltre sono stati abbozzati alcuni argomenti che prossimamente saranno al centro delle riunione di alcuni tavoli di lavoro che al momento non hanno preso ancora avvio. Per esempio nel settore dei trasporti si dialogherà sui collegamenti ferroviari tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia anche alla luce del fatto che la nostra regione ha già acquistato alcuni convogli che rispettano le normative vigenti oltre confine. Importanza è stata data poi al trasporto su gomma e aereo, con le necessità di avviare collaborazioni e sinergie tra le due realtà. Infine l´economia. Da parte slovena è stata ricordata la strategicità degli investimenti compiuti in questa nazione dagli imprenditori del Friuli Venezia Giulia, con una ripresa delle attività rispetto al 2009 quando la crisi economica ha fatto segnare il passo. Particolare attenzione da parte di entrambi i partner è stata data a quei progetti che permetteranno alle piccole e medie imprese di raggiungere nel breve periodo risultati concreti soprattutto nell´ambito della internazionalizzazione delle imprese e nel settore del turismo. Infine la ricerca, settore nel quale sono state individuate quattro azioni strategiche. La prima riguarda la mobilità di capitale umano qualificato con borse di formazione per laureati e giovani ricercatori che coinvolga gli istituti di ricerca. A ciò si aggiunge la sostenibilità ambientale quale elemento di vantaggio competitivo per le aziende e infine la trasferibilità delle innovazioni tecnologiche tanto alle imprese pubbliche quanto a quelle private. Al termine dell´incontro grande soddisfazione è stata espressa dal Sottosegretario di Stato agli Esteri, Dragolijuba Bencina, e dall´assessore De Anna. Come ricordato da entrambi, a seguito della rapida evoluzione delle due realtà territoriali diventa importante adeguare i rapporti di collaborazione tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia. "Il concerto della pace svoltosi a Trieste, alla presenza dei Presidenti della Repubblica di Italia, Slovenia e Croazia - hanno sottolineato De Anna e Bencina - hanno dato una decisa accelerata ai rapporti di collaborazione tra le nostre due realtà". "Quella con la Slovenia - ha aggiunto De Anna - è un´alleanza strategica in questa nuova area che non è più di nordest ma, con l´allargamento dei confini, è diventata di sudest e crocevia dei traffici internazionali. Rinsaldando il rapporto di collaborazione già esistente possiamo gettare le basi per avere un ruolo da protagonisti nella macroregione Adriatico-ionica. Solo a titolo di esempio nel settore del commercio marittimo, come già sottolineato dal ministro Frattini, il Canale di Suez quale snodo dal Mar Rosso verso l´Adriatico pone le nostre due realtà quali baricentro dei traffici internazionali diretti verso il nord dell´Europa". "Ci auguriamo - hanno concluso Bencina e De Anna - che dopo questi quattro anni di stop ora i tavoli di lavoro si incontrino almeno due volte l´anno per produrre nel minor tempo possibile iniziative e progetti utili per le rispettive collettività".  
   
   
“BESTIARIO FISCALE”: IN TOSCANA LE TASSE SONO DI MENO. NIENTE BALZELLI SU DISOCCUPAZIONE, BENZINA E AEREI  
 
Firenze, 10 febbraio 2011 – Se 100 son troppe, due o tre sarebbero poche e provocherebbero ingiustizie. E’ questo in sintesi il giudizio di Riccardo Nencini, assessore al bilancio della Regione Toscana a proposito del “bestiario fiscale” pubblicato da Confesercenti che enumera 100 “balzelli” a carico del contribuente. «Rispetto al dossier – dice l’assessore Nencini – che pone certamente una serie di questioni da analizzare seriamente, si può però osservare che si tratta di un coacervo non omogeneo dentro al quale, certo con spirito, sono mischiate tasse e imposte, contributi ed oneri di varia natura, ma senza distinzione fra Stato ed altri enti pubblici, quali ad esempio le Regioni. Per quanto riguarda la Toscana, per esempio – continua Nencini – una serie di questi “balzelli”, che stanno nella disponibilità dell’ente, non sono stati mai imposti ai cittadini. Mi spiego meglio: la Regione ha scelto che questi balzelli non dovevano esserci, oppure li ha lasciati così come lo Stato li aveva fissati, senza aggiungere nulla e ha fatto risparmiare i Toscani.” Quali sono questi balzelli? “La tassa – spiega l’assessore – numerata come n.39 sulla “disoccupazione”, che in Toscana non è mai stata applicata; la tassa numerata come n 49, chiamata nel dossier di Confesercenti “ghigliottina fiscale”. Questa è l’addizionale regionale all’Irpef, che in Toscana è ferma allo 0,9% come fissato dallo Stato, mentre in altre regioni è salita fino all1,4%. Ancora: la tassa n. 73, imposta regionale benzina per autotrazione. Anche questa la Regione Toscana non l’ha istituita. Anche la tassa n.86, chiamata tassa sugli aerei, che sarebbe l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aerei, in Toscana non esiste. Infine la tassa n. 100 sulle concessioni regionali. Anche in questo campo la Regione ha fatto piazza pulita di tutte le concessioni regionali, con la sola eccezione della caccia e pesca.” “Infine – conclude Nencini – due parole sul numero delle tasse. Certo, sono d’accordo che 100 sono troppe, ma anche 2 o tre soltanto non porterebbero ad un sistema più equo, ma genererebbero ingiustizie perchè sarebbe difficile rispettare la progressività e il sistema si rivelerebbe non efficiente rispetto ad un moderno sistema di welfare come il nostro. Probabilmente la giusta risposta sta nel mezzo e un mix, che certamente va ridotto e meglio articolato di quello attuale, di imposte, tasse e tariffe risponderebbe meglio alle esigenze senza gravare eccessivamente sui cittadini.”  
   
   
ABRUZZO: LA RIPRESA PASSA PER LE RETI D´IMPRESA  
 
Pescara, 10 febbraio 2011 "Apprendo con soddisfazione che la ripresa del sistema industriale della Regione passa per le strutture dei distretti produttivi e ciò sta a significare che la politica dello sviluppo economico che la Regione Abruzzo sta attuando attraverso i poli d´innovazione, le reti d´impresa la ricerca e i servizi, va nella giusta direzione". Secondo l´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, "il problema della nostra politica industriale deve trovare soluzione inevitabilmente nella ridefinizione di un nuovo modello integrato di sviluppo economico del territorio e cioè attraverso il superamento definitivo degli attuali consorzi industriali, per addivenire ad un unico ente pubblico economico, lasciando lo sviluppo del territorio a chi lo vive e lo partecipa per il tramite dei poli e delle reti. Un nuovo sistema produttivo dunque dove la Regione mantiene la sua azione di indirizzo e di programmazione. D´altra parte - sostiene Castiglione - le affermazioni della Cna e di Confindustria, e per quanto di mia conoscenza anche di altre associazioni, che sono pronte ad intervenire sulla stessa lunghezza d´onda, sottolineano positivamente che le logiche campanilistiche, localistiche o di altra logica, non possono appartenere a chi ha a cuore lo sviluppo del territorio abruzzese e a chi intende prepararlo verso una ripresa economica che abbisogna sia di nuove norme che di riforme strutturali. Bisogna quindi mettere in condizione i distretti che stanno risalendo la china, e tutte quelle filiere che si riconoscono nei poli produttivi, di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità sotto la guida di una normativa capace di assecondarle al fine di ridisegnare la geografia economico industriale dell´Abruzzo.  
   
   
VENDOLA SIGLA PROTOCOLLO D´INTESA CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI  
 
Bari, 10 febbraio 2011 - “Misurare l’efficacia delle nostre politiche per poterle migliorare costantemente perché tutto quello che facciamo possa essere verificato e ottimizzato. E’ un work in progress continuo. Questo è il senso del protocollo che abbiamo siglato oggi”. Così il presidente della regione Puglia Nichi Vendola ha commentato la sottoscrizione del protocollo d’intesa avvenuta ieri pomeriggio tra regione Puglia e organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) “per il sostegno all’economia, all’occupazione e alla qualità della vita dei cittadini pugliesi”. Una firma arrivata dopo “alcuni momenti di crisi” che hanno attraversato le relazioni tra regione e sindacati “perché avremmo dovuto lavorare sin da subito alla tessitura di un canovaccio condiviso con chi ha il termometro di quanto accade nel mondo e nella società, e cioè con i sindacati e invece siamo stati presi, subito dopo l’estate, da diverse emergenze tra le quali il piano di rientro. Ma una critica che arriva dai sindacati è troppo importante e così da un momento di difficoltà siamo passati ad un momento di intesa”. Con la sottoscrizione di stasera dunque “non abbiamo voluto mettere una toppa – ha aggiunto Vendola - bensì interpretare in senso innovativo i modelli comportamentali per poi poter arrivare ad incidere concretamente sui modelli di governance”. Massimo quindi, con il protocollo, il coinvolgimento dei sindacati nelle attività di programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione della politica regionale, in particolare delle politiche del lavoro, delle politiche fiscali e di bilancio, delle politiche sanitarie e sociali. L’altra novità del protocollo è l’istituzione di una sede stabile e permanente di coordinamento tra regione e parti sociali che si riunirà mensilmente. “Noi abbiamo deciso – ha concluso Vendola – che sulle politiche anticrisi e su quelle per il lavoro ogni giorno con i sindacati vogliamo verificare gli effetti delle scelte che abbiamo compiuto, vogliamo mettere in campo la simulazione su nuovi percorsi, vogliamo accogliere le idee innovative, insomma vogliamo che la sede permanente diventi un cantiere aperto in cui si possa in tempo reale rispondere con una nuova idea ad una possibilità di controtendenza”. Presenti alla sottoscrizione del protocollo, oltre ai tre segretari regionali di Cgil (Gianni Forte), Cisl (Giulio Colecchia) e Uil (Aldo Pugliese), la vicepresidente della Giunta regionale Loredana Capone, l’assessore all’attuazione del programma Nicola Fratoianni e i dirigenti Davide Pellegrino e Antonella Bisceglia.  
   
   
L’ASSESSORE CALIGIURI HA COORDINATO A ROMA LA COMMISSIONE CULTURA DELLE REGIONI  
 
Catanzaro, 10 febbraio 2011 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha presieduto ieri a Roma, in qualità di Coordinatore, la Commissione Cultura delle Regioni. Durante il suo intervento Caligiuri ha sottolineato l’importanza di “creare una nuova cultura della cultura. La cultura, infatti – ha proseguito l’Assessore -, diventa centrale nella società e nella vita dei cittadini, i quali vengono posti al centro di un consapevole consumo culturale senza più distinzione tra chi produce e chi fruisce”. Nel corso della riunione sono stati illustrati anche una serie di progetti di nuove tecnologie applicate alla cultura. Uno di essi è “Tour dei 1000” promosso da “Telecom” e riguardante l’individuazione di mille innovatori culturali presenti in tutta Italia. E’ stato stabilito inoltre che i Dipartimenti alla Cultura delle Regioni contribuiranno alla loro individuazione segnalando i migliori talenti. Tra gli altri progetti esposti, “Liberliber” e “Cineama”, sono solo alcuni dei nuovi modi fare e di fruire la cultura. Il primo riguarda le biblioteche virtuali che possono contribuire in modo determinante a fronteggiare l’emergenza nazionale della lettura, mentre il secondo esprime un nuovo modello partecipativo del cinema basato sui social network che rompe i grandi monopoli economici e culturali. Negli interventi degli Assessori è emersa la convinzione che la Commissione Cultura debba rappresentare anche un luogo di incontro e di diffusione. Un luogo dove scoprire ciò che di nuovo sta crescendo nel Paese per quanto concerne lo strategico settore della cultura. Un settore che costruirà sempre più promozione economica e culturale dell’Italia nel mondo.  
   
   
BOLZANO: CONSULTA PER INNOVAZIONE E RICERCA, QUASI 30 MILIONI PER IL PROGRAMMA 2011  
 
Bolzano, 10 febbraio 2011 - Si è riunita il 9 febbraio a Bolzano la consulta provinciale per l’innovazione e la ricerca. All’ordine del giorno il programma 2011, che prevede una netta crescita dei fondi destinati alle imprese: in totale, tra innovazione e ricerca, gli stanziamenti andranno a sfiorare i 30 milioni di euro. Si punta su un maggior sostegno alle imprese nell’inserimento di ricercatori qualificati. "La ricerca, l´innovazione e lo sviluppo - ha sottolineato Luis Durnwalder, che presiede la consulta - sono le parole chiave per il presente e per il futuro della nostra terra. L´alto Adige investe ancora troppo poco in questo fondamentale settore, ma sono stati fatti molti passi in avanti negli ultimi anni, e ora puntiamo a sostenere con ancora maggiore impegno l´innovazione. Non solo per quanto riguarda i singoli progetti delle imprese, ma anche per la creazione di quelle istituzioni e di quei centri che possono consentire alle piccole aziende locali, che rappresentano la base del nostro tessuto economico, di fare ricerca e innovazione. Da questo punto di vista è fondamentale che i fondi non vengano distribuiti a pioggia, ma che si privilegino quei progetti e quei programmi in grado di far crescere realmente e concretamente la competitività del nostro sistema economico". Punto centrale della seduta, alla quale hanno partecipato anche gli assessori Roberto Bizzo e Sabina Kasslatter Mur, è stata la presentazione dei programmi 2011 per l´innovazione e per la ricerca. Il direttore della Ripartizione innovazione, Maurizio Bergamini, ha sottolineato la forte crescita del sostegno diretto ai progetti delle imprese, che passerà da 17 a 19 milioni di euro: a questi vanno poi aggiunti i contributi "indiretti" come i fondi assegnati a Tis, Fraunhofer, Iit e associazioni di categoria, per raggiungere un totale di 26,3 milioni di euro. "Il rapporto tra spesa in ricerca e sviluppo e Pil - ha spiegato Bergamini - continua ad essere inferiore alla media europea, ma sarebbe limitativo analizzare il tutto sulla base di un solo indice. Tanto più che il trend è positivo: dal 2006 al 2008 il rapporto è passato dallo 0,43% allo 0,57% (98,5 milioni di euro), e le previsioni per il 2011 parlano di un valore compreso tra lo 0,67% e l´1%". In tre anni gli addetti alla ricerca e sviluppo in Alto Adige sono quasi raddoppiati, passando dai 742 del 2005 ai 1.345 del 2008 (ultimo dato disponibile), e il confronto con la vicina Provincia di Trento mette in luce un maggiore apporto da parte delle imprese private che, in Alto Adige, coprono il 70% delle attività di ricerca e sviluppo sul territorio. Per quanto riguarda le novità contenute nel programma 2011 spiccano i "voucher" di innovazione, ovvero dei buoni riservati alle imprese per acquisire consulenze tramite procedure estremamente snelle, il bando per l´assunzione di ricercatori universitari da parte delle piccole imprese locali, e il servizio di "accompagnamento" all´inserimento tramite un costante flusso di informazioni fra aziende altoatesine e università europee. Per la ricerca scientifica, invece, il programma 2011 prevede 3 milioni di euro di investimenti, quasi interamente dedicati al secondo bando per progetti singoli dopo che il primo, lanciato nel 2009, ha visto il finanziamento di ben 40 progetti. La consulta per l´innovazione e la ricerca scientifica, presieduta da Luis Durnwalder, è composta dagli assessori Roberto Bizzo e Sabina Kasslatter Mur, da rappresentanti di Lub, Eurac, Tis, Centro Laimburg, Camera di Commercio, Ipl, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e Consorzio dei Comuni, e da quattro esperti nominati dalla Giunta provinciale.  
   
   
FINANZE IN ABRUZZO: SEMINARIO SU TRACCIABILITA´ FLUSSI LA NUOVA NORMATIVA RIENTRA NEL PIANO CONTRO LE MAFIE  
 
Pescara, 10 febbraio 2011 - La tracciabilità dei flussi finanziari sarà il tema della giornata di studio, organizzata dall´amministrazione regionale (Ufficio Documentazione e Biblioteca) ed in programma, a Pescara, presso l´auditorium del Consiglio regionale, in piazza Unione, (inizio ore 9.30). Vi parteciperanno 149 dipendenti regionali appartenenti a tutte le Direzioni e Strutture speciali della Regione Abruzzo. La disciplina sulla tracciabilità dei flussi finanziari è prevista, a livello generale, dal Piano contro le mafie che, attraverso la legge 136 del 2010, ed in particolare con l´articolo 3, ha introdotto nuovi obblighi in capo alle stazioni appaltanti ed agli operatori economici ad esse legate da rapporti negoziali (contratti pubblici di lavori, forniture, affidamenti diretti, abbonamenti) al fine di prevenire infiltrazioni criminali. In apertura dei lavori è previsto l´intervento dell´assessore al Bilancio ed alla Legalità, Carlo Masci. Il seminario di domani, curato dalla Divisione Formazione della casa editrice Maggioli, porterà ad esaminare gli aspetti più controversi di una normativa, le cui modalità di attuazione, anche a causa della complessità degli adempimenti, hanno sollevato forti preoccupazioni in capo agli operatori pubblici e privati. Per cui, questa giornata di studio ed approfondimento servirà a far conseguire uniformità di comportamenti da parte delle singole Direzioni regionali ed evitare rallentamenti nelle operazioni di liquidazione e pagamento da parte dell´Ente.  
   
   
LAVORO FVG: FLETTE CIG NEL MESE DI GENNAIO 2011  
 
 Trieste, 10 febbraio 2011 - L´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi mette in evidenza, sulla base dei dati pubblicati dall´Inps, il calo significativo delle ore di Cassa integrazione concesse nel mese di gennaio 2011. Il dato si attesta su 1,093 milioni di ore, con un calo importante sia rispetto al mese di dicembre 2010 (-55 per cento) sia rispetto a gennaio dell´anno 2010 (-41 per cento). Diminuisce la Cassa integrazione straordinaria del 62 per cento rispetto a dicembre 2010 e del -41 per cento rispetto a gennaio del 2010. Diminuisce anche la Cigs in Deroga su base congiunturale del -72 e del -39 per cento su base tendenziale. Pressoché stabile rimane la Cigo (-5 per cento) su base congiunturale, ma pronunciata risulta la flessione su base tendenziale (-43 per cento). La diminuzione congiunturale più accentuata si registra in provincia di Pordenone (-65 per cento) seguita dalle due province giuliane (-54 per cento) e infine da Udine con -48 per cento. Il calo tendenziale è invece maggiore in provincia di Trieste (-68 per cento), seguita da Pordenone (-53), Udine (-34) e infine Gorizia con -19 per cento. Questi dati di inizio del 2011, rappresentano - sottolinea l´Assessore Brandi - un segnale importante che ci si augura possa continuare e magari accentuarsi anche nel prosieguo dell´anno.  
   
   
MILANO, CENTRO MEDIAZIONE LAVORO-CELAV: RADDOPPIATI GLI INVESTIMENTI PER IL SOSTEGNO ALL´OCCUPAZIONE  
 
 Milano, 10 febbraio 2011 - Ieri il Sindaco Letizia Moratti e l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli hanno visitato il Celav, Centro di Mediazione al Lavoro, in via Scaldasole 5. “Abbiamo investito molto in questi anni sulle politiche di sostegno e di avviamento all’occupazione, raddoppiando gli investimenti - ha sottolineato il Sindaco -. Attraverso questo Centro collaboriamo con più di 100 aziende. L’anno scorso abbiamo assegnato più di 1.000 borse lavoro, che si sono poi tradotte in oltre 400 assunzioni di cui la metà a tempo indeterminato. Un dato incoraggiante che si attesta intorno al 40%, ben più alto della media nazionale”. “Grazie al servizio del Celav, il Comune di Milano favorisce l’inserimento professionale delle persone, con particolare attenzione ai disabili e a quanti vivono in condizione di svantaggio sociale”, ha commentato l’assessore Moioli. “Il lavoro è un aspetto fondamentale della vita sociale e della realizzazione della persona, - continua l’assessore Moioli - per questo il Comune di Milano ha investito in servizi come il Celav. Con attività informative, di accompagnamento al lavoro, consulenza e orientamento, la persona in difficoltà può prendere coscienza delle proprie capacità e competenze, all’interno di un percorso adeguato”. Il Comune, tramite il Centro di Mediazione al Lavoro, attua percorsi di inserimento, con particolare attenzione a quei soggetti, segnalati dai servizi di assistenza di base che, per situazioni di disagio personale, familiare o sociale, hanno difficoltà ad inserirsi autonomamente nel mondo del lavoro. E’ aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17. Gli inserimenti vengono effettuati tramite l’attivazione di: - stage osservativi, per individuare competenze professionali e l’ambito lavorativo in cui inserire la persona - tirocini formativi da 1 a 12 mesi per lo sviluppo o il rinforzo di competenze professionali presso aziende o cooperative sociali convenzionate con il Comune - borsa lavoro, ovvero tirocini finalizzati alla conoscenza tra azienda e lavoratore con prospettiva d’assunzione. Nel 2010 si sono complessivamente rivolte al Celav 4.868 persone e sono stati attivati 1.744 tirocini formativi e borse lavoro.  
   
   
LIGURIA, FINITI I FONDI PER LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA CHIESTI A MINISTRO SACCONI ALTRI 20 MILIONI  
 
 Genova, 10 febbraio 2011 -La Regione Liguria, con una lettere dell’assessore al lavoro Enrico Vesco, ha chiesto con urgenza al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi ulteriori risorse- almeno 20 milioni di euro- per far fronte a nuove concessioni degli ammortizzatori sociali in deroga. La quota a disposizione della Liguria è infatti esaurita. Nel periodo 1 gennaio 2010 - 31 dicembre 2010, sono stati autorizzati 752 trattamenti di cig in deroga - tra nuove concessioni e proroghe di altre cig in scadenza – oltre 141 mobilità per un importo complessivo di 64 milioni di euro a fronte di risorse assegnate pari a 50 milioni. “Purtroppo il flusso di istanze che continuano quotidianamente a pervenire presso i competenti uffici non accenna minimamente a diminuire”, scrive Vesco a Sacconi. “Inoltre- aggiunge l’assessore- la Regione Liguria ha sanato, attraverso la concessione dell’indennità di mobilità in deroga, la posizione di 150 lavoratori apprendisti ai quali l’Inps ha erroneamente erogato l’indennità di disoccupazione. L’intervento ha comportato un esborso oltre 3 milioni di euro”. In mancanza di nuove risorse la Regione Liguria non potrà concedere altri periodi di trattamento salariale in deroga.  
   
   
FAMIGLIA FVG: CHIARIMENTO SU NOTIZIE DI STAMPA  
 
 Udine, 10 febbraio 2011 - In merito alla notizia, divulgata dall´Ansa, secondo la quale l´Unione europea avrebbe messo sotto osservazione la legge regionale sulla Famiglia, l´assessore regionale Roberto Molinaro intende precisare che ´´al momento non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione o richiesta di notizie da parte dell´Unione europea sulla normativa regionale che disciplina gli interventi a sostegno della famiglia e della genitorialità´´. ´´Tale legge, che innova alcuni istituti disciplinati dalla Lr 20/2005 (servizi per la prima infanzia) e dalla Lr 11/2006 (sostegno alla famiglia e alla genitorialità) - continua l´esponente regionale - non introduce alcun nuovo criterio di residenza per l´accesso alle prestazioni sociali, ma si limita a prevedere una priorità ai ´residenti´ solamente nei casi in cui l´accesso alle prestazioni avvenga tramite graduatoria ed in essa figurino richiedenti che si trovano a parità di punteggio. Di fatto quindi si tratta di un mero criterio di precedenza peraltro non ancora applicato, né operativo´´. ´´È tuttavia il caso di ricordare - afferma ancora Molinaro - che detto criterio di priorità non si applica a Carta famiglia, assegni di natalità, sostegno alle locazioni e agli interventi per le famiglie numerose, che sono regolati da altre norme e da specifici requisiti di residenza. In proposito ricordo che, a seguito delle ordinanze emesse dal Tribunale di Udine, la Regione ha avviato un approfondimento tecnico-giuridico per verificare la compatibilità di tali disposizioni con l´ordinamento nazionale e comunitario. Dall´esito di tale verifica discenderanno le eventuali decisioni di merito da parte dell´amministrazione regionale´´.  
   
   
IN PIEMONTE ELETTO L´UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE REGIONALE DI PARI OPPORTUNITA´  
 
Torino, 10 Febbraio 2011 - E’ stato eletto ieri, all’unanimità, l’Ufficio di Presidenza della Commissione regionale per le Pari Opportunità. La carica di presidente sarà ricoperta da Cristina Corda , affiancata dalle vicepresidenti Patrizia Alessi e Laura Onofri . La nomina è avvenuta nel corso della seconda riunione ufficiale dell’organismo. La Commissione, impegnata concretamente sulle tematiche del contrasto alla violenza, sulla prevenzione delle disparità tra uomo e donna e sulla promozione della cultura della parità, si è insediata il 26 gennaio scorso, presso la sede dell´assessorato regionale al Lavoro. Nominata con decreto del presidente della Giunta, è composta in tutto da 18 membri: Patrizia Alessi, Maria Grazia Boffa, Giovanna Guercio, Valentina Incerto, Patrizia Sattamino, Cristina Corda, Samanta Ranzato, Carlotta Sartorio, Maria Grazia Sonego, Bianca Maria Terzuolo, Maria Vindigni, Silvana Bartoli, Elena Chinaglia, Emiliana Losma, Laura Onofri, Laura Seidita, Claudia Rosso e Teresa Cianciotta. La prossima riunione operativa della Commissione è fissata per giovedì 17 febbraio.  
   
   
L’ATLANTE DELL’INFANZIA A RISCHIO IN ITALIA. PRESENTAZIONE A PALAZZO SACRATI STROZZI DEL RAPPORTO 2010 DI SAVE THE CHILDREN  
 
 Firenze, 10 febbraio 2011 – Si intitola “L’isola dei tesori – atlante dell’infanzia (a rischio) in Italia” ed è il rapporto 2010 sulla condizione dei minori in Italia a cura di Save the Children. Il rapporto sarà presentato nella sede della presidenza della Regione in palazzo Strozzi Sacrati venerdì 11 febbraio a partire dalle 10. All’iniziativa, che si terrà in sala Pegaso, partecipa l’assessore ai diritti umani della Regione Toscana, Riccardo Nencini, che introdurrà i lavori. A coordinare sarà il professor Silvio Calzolari, della facoltà teologica dell’Italia centrale. Il rapporto sarà presentato da Valerio Neri, direttore di Save the Children Italia. Gli interventi successivi saranno del professor Giovanni Flora, ordinario di diritto penale all’Università di Firenze (“Il diritto penale e la tutela dei minori”); del dotto David Monti, giudice presso il tribunale di Firenze (“Antiche e nuove forme di aggressione e rischio per i minori”); della dottoressa Alessia Micoli, psicologa dell’università La Sapienza di Roma (“La psicologia e le garanzie per la tutela dei minori nelle procedure giudiziarie”); del presidente del Comitato dei Cittadini per i diritti umani, Roberto Cestari (“I diritti fondamentali dei minori all’interno della famiglia”), e del presidente del Movimento per l’infanzia, Girolamo Andrea Coffari (“L’adultocentrismo e il ragazzo gazzella”). Fra le personalità che hanno dato la loro adesione all’iniziativa l’amministratore delegato della Fiorentina, Sandro Mencucci, il presidente della corte d’appello di Firenze, Fabio Massimo Drago, il presidente del tribunale, Enrico Ognibene, il procuratore generale presso la corte d’appello, Beniamino Deidda, il procuratore della repubblica presso il tribunale, Giuseppe Quattrocchi, il presidente del tribunale dei minori di Firenze, Ferdinando Prodomo, il procuratore presso il tribunale dei minori di Firenze, Massimo Floquet e il professor Rolando Paterniti del dipartimento di scienze neurologiche dell’Università di Firenze. “I minori – recita tra l’altro l’invito alla presentazione del rapporto – sono i veri “tesori” da mettere in banca per garantire che vi sia un futuro. Per tutelare adeguatamente bisogna conoscere. Save the Children è l’organizzazione non governativa che si occupa da un secolo di questa tutela e il suo atlante è lo strumento che illustra 70 Italie, pari alle “mappe” sulla condizione dei minori nel nostro paese. Una ricerca, che riguarda direttamente anche il territorio della Toscana, che è obbligatorio conoscere da parte di tutti.”  
   
   
BIMBI ROM, POLVERINI: "IMPEGNO ISTITUZIONI A FARE DI PIU´"  
 
Roma, 10 febbario 2011 - “Questi momenti di raccoglimento sono importanti. Credo però che le istituzioni debbano fare di più e meglio di quanto già fanno”. Lo ha detto il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, che ieri pomeriggio ha partecipato alla veglia di preghiera organizzata dalla Comunità di S.egidio per ricordare Raul, Sebastian, Patrizia e Fernando, i quattro bimbi Rom morti domenica sera nel rogo della loro baracca a Roma. Il Cardinal Agostino Vallini, vicario del Papa per la Diocesi di Roma, ha presieduto la veglia che si è tenuta nella Basilica di S.maria in Trastevere, gremita per l’occasione. Alla celebrazione hanno partecipato, insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, molti romani, rom, sinti e camminanti. La madre dei bimbi Elena Moldovan con a fianco il marito Erdei Mircea hanno assistito alla cerimonia e hanno acceso una candela in ricordo degli oltre 100 bambini morti nelle baracche a Roma nel corso degli ultimi decenni. Il Cardinal Vallini, che ha portato ai genitori e ai familiari delle piccole vittime il saluto di Papa Benedetto Xvi, nell’omelia ha sottolineato come la morte dei quattro bimbi Rom sia come “un macigno che ci pesa sul cuore e ci invita ad un grave esame di coscienza, ciascuno per la sua parte di responsabilità” e ha chiesto alle istituzioni di “andare oltre l´emergenza, di operare con sapienza e pazienza per promuovere forme di integrazione sociale che permettano a chi si trasferisce nel nostro paese e vive legalmente condizioni di vita alla pari di tutti gli altri cittadini”. Polverini si è detta dispiaciuta che sia stata “ancora una volta una disgrazia di questo tipo a richiamare la nostra attenzione” e ha sottolineato come “tutte le istituzioni insieme possono dare una risposta importante, basta impegnarsi, trovare risorse e credere che è possibile dare una sistemazione di maggior sicurezza pur continuando a vivere nei campi”.  
   
   
IL 10 E 11 FEBBRAIO LA CITTÀ DI BARI DIVENTA CAPITALE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA CON “12X21”, LA MANIFESTAZIONE PROMOSSA DALL’ASSESSORATO AL WELFARE DEL COMUNE DI BARI, IN COLLABORAZIONE CON CONFCOOPERATIVE PUGLIA E LEGACOOP PUGLIA.  
 
 Bari, 10 febbraio 2011 - Per due giorni educatori, studiosi, artisti e amministratori affronteranno molteplici aspetti legati all’universo dei minori attraverso convegni, forum, approfondimenti, laboratori e momenti ludici. Ospiti di “12x21” saranno, tra gli altri, gli scrittori Bernard Friot, Luisa Mattia e Bruno Tognolini; il sindaco di Udine, Furio Honsell (presidente di Giona, associazione nazionale della Città in gioco); l´urbanista Ray Lorenzo; il responsabile della ludoteca cittadina del Comune di Napoli, Ugo Pugliese; la pedagogista Anna Maria Venera. Per facilitare la partecipazione alle attività, gli organizzatori hanno scelto il borgo antico come sede della manifestazione, distribuendo gli eventi in oltre venti location di particolare valore storico o sociale. Sarà così possibile muoversi agevolmente fra i seminari e i workshop in un viaggio nei diritti che avrà come fulcro una tensostruttura collocata in Piazza del Ferrarese, vero limes tra la città vecchia e la nuova nonché sede informativa e organizzativa di “12x21”. Vivace e sorprendente, problematico e complicato, libero e inaspettato, quello dei più giovani è ancora un mondo pieno di incognite, talvolta frainteso e oggetto di analisi asettiche che prescindono dai suoi stessi protagonisti: i ragazzi. L´evento “12x21 – Bari per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” vuole ripartire proprio da loro, troppo spesso icone senza voce, in un percorso di pieno coinvolgimento che possa ridare attualità alla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, approvata dalle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 ed entrata in vigore l´anno successivo, il 2 settembre 1990. Proprio da questa data prende spunto il titolo della manifestazione, che intende celebrare il ventunesimo anniversario della Convenzione mettendo a fuoco dodici diritti selezionati fra i cinquantaquattro articoli che la compongono. Un numero, dunque, ma anche un simbolo che nella sua palindromicità vuole rappresentare un approccio libero e aperto, affinché il borgo antico di Bari possa diventare per due giornate una vera cittadella della gioventù. I forum saranno dedicati al confronto di idee con un metodo multidisciplinare per approfondire cinque aree tematiche legate ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: professioni educative (formazione, deontologia, identità); informazione (etica, culture, strumenti); luoghi “affermati” (partecipazione, progettazione, trasformazione); luoghi “negati” (riconoscimento, opportunità, cambiamento); pratiche (idee, progetti, servizi). Uno spazio fondamentale, inoltre, è quello legato alle attività di coinvolgimento e ai laboratori che sono stati pensati per l’eterogeneo pubblico di bambini, ragazzi e adolescenti. Questi possono intervenire iscrivendosi attraverso le agenzie educative e scolastiche per prendere parte attiva alle animazioni e agli eventi finalizzati alla sperimentazione pratica dei dodici diritti sanciti dalla Convenzione. Sono infatti in programma animazioni di strada, creazioni di piccole associazioni di ragazzi, laboratori radiofonici, raccolte di proposte per migliorare l’interazione fra i minori e la città, improvvisazioni teatrali e tante altre iniziative volte ad ascoltare i più giovani e a confrontarsi con loro. I laboratori sono realizzati da cooperative e associazioni, tra cui: Radio Luogo Comune, Made in Puglia, Post-la Fabbrica della creatività, Musica in gioco, Un clown per amico, Opopò Clown, Coopabcittà, Zip.h, Il Dado, Gargantua e Pantagruel, Progetto Città. Uno studio radiofonico itinerante, infine, verrà installato su un risciò per trasmettere in diretta su Radio Bari Città Futura. Le interviste, i reportage e i commenti dalle varie location della manifestazione saranno fruibili sia attraverso le frequenze dell’etere (fm 101.00) sia per mezzo dello streaming online sul sito www.Baricittafutura.fm/  “Siamo finalmente arrivati al giorno iniziale di questa magnifica iniziativa – dice l´assessore comunale al Welfare, Ludovico Abbaticchio – che è dedicata ai giovani e al loro diritto ad un’esistenza vera, al diritto di essere riconosciuti, non nel senso estetico del termine, ma in quello più totalizzante di cittadini, ossia di persone facenti parte a pieno titolo di una società civile, persone portatrici di pieni diritti, oltre che di doveri; diritti che non sono secondi a quelli degli adulti, anzi, semmai, con diritti maggiori degli adulti. I bambini, poi ragazzi, poi giovani, sono comunque l’anello debole della catena umana, soggetti a prepotenze, incomprensioni, sopraffazioni. Pensiamo per un attimo al fatto che un bambino non viene al mondo perché lo ha chiesto. E’ semplicemente il frutto di una scelta degli adulti e, finché non sarà egli stesso un adulto, ha diritto a tutte le tutele possibili, seppur con le diverse modalità che le varie fasce d’età richiedono. C’è bisogno – conclude Abbaticchio - che i giovani siano educati ad essere il futuro dell’umanità e che per questo vivano spinte positive, che vanno dal rispetto per sé stessi al rispetto per l’ambiente, dalla solidarietà alla tutela della diversità, dal rispetto per l’altro sesso a quello della sessualità”. “Queste due giornate – aggiunge il presidente di Confcooperative Puglia, Gianfranco Visicchio – offriranno importanti spunti di riflessione su tutte le esperienze di eccellenza realizzate negli ultimi anni dall´amministrazione comunale e che hanno permesso alla nostra città di affermarsi come capitale dell´infanzia e dell´adolescenza. Saranno, inoltre, l´occasione per guardare al futuro, con l´obiettivo di programmare nuove iniziative che possano rappresentare un modello per le altre città del Mezzogiorno”. Per Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia, “questa è una fantastica occasione per metter a valore i diritti di un mondo, come quello dell’infanzia, che molte volte ancora viene relegato nell’oscurità dell’abbandono. La cooperazione - prosegue Rollo - è uno strumento che contribuisce a costruire una società che si rispecchi nel dettato della Convenzione internazionale sui diritti dell´infanzia. La cooperazione è a favore di una crescita sostenibile che allarghi e consolidi la democrazia e la libertà, che sappia aprire nuove prospettive per tutti e in particolare per le nuove generazioni. Noi siamo per una società dove l’infanzia ha il diritto di esserci, di pensare, di conoscere e imparare e di giocare”.