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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Febbraio 2011 |
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EUROPA 2020: PER MERCEDES BRESSO "GLI STATI MEMBRI NON HANNO IMPARATO LA LEZIONE DOPO L´INSUCCESSO DELLA STRATEGIA DI LISBONA" |
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Bruxelles, 28 febbraio 2011 - Nel momento in cui gli Stati membri approntano i programmi nazionali di riforma previsti dalla strategia Europa 2020, la Presidente del Comitato delle regioni (Cdr) Mercedes Bresso constata che non si sono tirate del tutto le conseguenze dal fallimento della strategia di Lisbona: "Per evitare un nuovo insuccesso, che l´Europa non si può permettere, occorre che gli sforzi richiesti a ciascuno e le prospettive che questi offrono divengano un affare di tutti", è il contenuto di un messaggio che invierà al Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy in preparazione al Vertice di primavera. La diagnosi della Presidente del Cdr è chiara: "Gli enti territoriali sono stati coinvolti soltanto nella fase preliminare e in modo non sistematico nella preparazione dei programmi nazionali. "Già la prima analisi della crescita pubblicata dalla Commissione europea ha rivelato l´esistenza di un fossato fra le ambizioni della nuova strategia e le prime idee presentate dagli Stati membri nelle loro bozze di programmi nazionali di riforma. La situazione non è cambiata, e i progetti non sono all´altezza delle ambizioni", così Mercedes Bresso in occasione di un convegno sul dialogo territoriale tenutosi martedì 22 febbraio a Bruxelles. In Europa, gli enti territoriali iniettano circa 2 000 miliardi di euro l´anno nel tessuto economico regionale, ma questo fattore di crescita non è coordinato con l´azione delle autorità nazionali. Lo denuncia la Presidente del Cdr, che afferma: "Certo, l´Ue ha realizzato un coordinamento delle politiche macroeconomiche per ridurre i deficit pubblici e investire nei settori di crescita, ma c´è una condizione indispensabile per la riuscita di queste politiche: una vera collaborazione fra tutti i soggetti interessati, con obiettivi comuni e impegni reciproci". Mercedes Bresso invita a formalizzare la collaborazione fra i governi degli Stati membri e le loro regioni e i loro comuni per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020. "Noi vogliamo il successo della strategia Europa 2020, e ne siamo collettivamente responsabili", ha insistito, "ma occorre che ci siano dati i mezzi: i governi nazionali, le regioni, i comuni e gli altri enti pubblici devono impegnarsi ufficialmente a perseguire obiettivi condivisi, sottoscrivendo quelli che chiamiamo Patti territoriali". L´idea ha già ottenuto il sostegno del Parlamento europeo, tanto che un suo rappresentante, Lambert Van Nistelrooij (Ppe/nl), ha raccomandato di "uscire da un approccio puramente volontaristico" in questo settore, ed è stata accolta con favore dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso nel suo intervento davanti alla sessione plenaria del Cdr lo scorso dicembre, nonché dal commissario László Andor. Il Comitato delle regioni nota inoltre con soddisfazione che diverse proposte contenute nella comunicazione della Commissione sulla revisione del bilancio dell´Ue seguono un approccio improntato alla collaborazione. I rappresentanti delle 100 000 regioni e città europee aspettano ora che gli Stati membri si attivino, adottando le disposizioni necessarie al livello appropriato: il Comitato delle regioni presenterà una propria proposta al Consiglio europeo di primavera. A tal fine, Mercedes Bresso incontrerà i rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri presso l´Unione europea in data 8 marzo, e il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy il 17 marzo. |
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LA COMMISSIONE EUROPEA FACILITA L´EVACUAZIONE DEGLI EUROPEI DALLA LIBIA |
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Bruxelles, 29 febbraio 2011 - Lo scorso 24 febbraio la presidenza del Consiglio europeo e l´Alto Rappresentante per le relazioni esterne dell´Unione europea hanno attivato il Meccanismo Ue di Protezione Civile, per aiutare l´evacuazione dei cittadini Ue dalla Libia. Attraverso il Centro di Monitoraggio e Informazione della Commissione (Mic) tutti gli Stati che fanno parte del Meccanismo sono stati informati della possibilità di una cooperazione rafforzata a livello Ue nelle operazioni di evacuazione Il Mic aiuterà l´identificazione dei cittadini e faciliterà il dispiegarsi dei mezzi dell´evacuazione, anche via mare, in particolare nell´area di Bengasi e di altre parti della Libia. Dopo l´attivazione del Meccanismo Kristalina Georgieva, Commissaria responsabile per la Risposta alle Crisi, ha detto: "Migliaia di cittadini Ue stanno cercando di uscire dalla Libia, in circostanze molto difficili. E´ nostro dovere raccogliere questa sfida e facilitare l´evacuazione". Ha poi aggiunto: " Gli europei stanno lavorando con spirito di solidarietà, durante questa crisi senza precedenti, per velocizzare la messa in sicurezza degli europei attualmente in Libia." |
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LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA TRE CONSULTAZIONI PUBBLICHE SU EFFICIENZA DELLE RISORSE, VERTICE RIO+20 E SVILUPPO SOSTENIBILE |
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Bruxelles, 28 febbraio 2011 - La Commissione europea ha dato il via a due consultazioni online in materia di ambiente relative rispettivamente alle diverse opzioni strategiche che potrebbero favorire il passaggio ad un uso più efficace delle risorse naturali nell’economia europea e alla posizione che l’Ue adotterà in occasione della conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile a Rio de Janeiro nel 2012. La Commissione ha inoltre avviato una consultazione per raccogliere pareri in merito alla bioeconomia per l’Europa, correlata alle due precedenti in quanto comprende anche aspetti legati all’uso efficiente delle risorse. Le consultazioni avranno termine a metà aprile 2011. I risultati della prima consultazione, incentrata sull’efficienza delle risorse, serviranno per definire il calendario, previsto per l’estate 2011, delle azioni da intraprendere in questo campo in Europa. I partecipanti sono chiamati ad esprimere pareri su tre tematiche: aspetti generali legati all’uso e alla scarsità delle risorse, agli ostacoli attuali e agli aspetti che destano particolare preoccupazione; aree strategiche che potrebbero essere inserite nel calendario d’azione e infine opinioni su come stimolare i singoli cittadini a cambiare i propri comportamenti. Attraverso 22 domande la Commissione mira a raccogliere opinioni provenienti da pubbliche autorità, settore privato, parti in causa attive nel settore dell’ambiente e cittadini interessati. Il 26 gennaio di quest’anno la Commissione ha adottato la comunicazione su un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse, iniziativa faro nell’ambito della strategia Europa 2020 per la crescita e l’occupazione, che traccia lo scenario per numerose iniziative della Commissione (tra cui il calendario d’azione) previste per il 2011 e il 2012. La consultazione (in inglese, francese e tedesco) rimarrà aperta fino al 17 aprile 2011. La seconda consultazione concorrerà a definire la posizione dell’Ue alla conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si terrà nel 2012. La conferenza, nota anche come Rio+20 in quanto coincide con il ventesimo anniversario del vertice sulla Terra di Rio de Janeiro del 1992, è intesa a rinnovare l’impegno politico per lo sviluppo sostenibile e sarà l’occasione per valutare i progressi fatti, individuare le carenze nel rispetto degli impegni assunti e affrontare le sfide emergenti, con particolare riguardo a due temi principali: “un’economia verde nel contesto dello sviluppo sostenibile e dell’eliminazione della povertà” e “il quadro istituzionale per lo sviluppo sostenibile”. La consultazione, costituita da 13 domande aperte (in inglese), sarà online fino a metà aprile. Le riposte alla consultazione confluiranno in una comunicazione sulla posizione dell’Ue di cui si prevede la pubblicazione per la primavera del 2011, nonché per successive discussioni con le altre istituzioni europee. I contributi possono essere inviati da tutte le parti interessate, nell’Ue come nei paesi terzi, rispondendo a tutte o ad alcune delle domande poste. Una volta valutate le risposte, sul sito web della direzione generale dell’Ambiente sarà pubblicata una relazione sulla consultazione. Infine, la direzione generale Ricerca e innovazione ha lanciato una consultazione relativa al rendimento energetico e ad altri aspetti della strategia Europa 2020, incentrata sullo stato attuale e sul futuro potenziale di una bioeconomia in Europa. Oltre ad affrontare le problematiche relative all’efficienza delle risorse, i quesiti della consultazione riguardano la capacità potenziale della bioeconomia di stimolare l’innovazione e contribuire a risolvere problematiche sociali. Sulla base dei risultati saranno definiti la strategia europea e il piano d’azione dell’Ue verso una bioeconomia sostenibile entro il 2020. Le consultazioni sono accessibili dal sito web della Commissione al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/yourvoice/index_it.htm |
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INNOVAZIONE E RICERCA, IORIO E VITAGLIANO A BRUXELLES PER PRESENTARE LE ECCELLENZE DEL MOLISE |
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Bruxelles, 28 febbraio 2011 - Il Presidente Michele Iorio e l´Assessore Gianfranco Vitagliano hanno incontrato nella mattinata del 25 febbraio , a Bruxelles, il Segretario generale del Gruppo del Ppe presso il Comitato delle Regioni europee, Peter Knapp, e il componente italiano della Segreteria Brusadin, dello stesso Comitato, per sostenere l´iniziativa della Regione Molise, quale promotrice della richiesta di un parere sull´attuazione della politica europea dello spazio. «Come Molise - ha spiegato il Presidente Iorio - ci siamo mossi in questa direzione sulla base dell´esperienza già maturata per essere stati promotori della rete Nereus (la rete delle regioni europee interessate allo sviluppo dei sistemi spaziali di comunicazione). Recentemente abbiamo costituito un Consorzio, con sede in Molise, a Campochiaro, che vede la partecipazione della stessa Regione, dell´Università degli Studi del Molise, dell´Agenzia Spaziale Italiana e di Telespazio. Il Consorzio è nato per la realizzazione del progetto di ricerca "Geosat Molise", finanziato, per l´importo complessivo di 20 milioni di euro, sempre dalla nostra Regione e dal Ministero della Pubblica Istruzione e della Ricerca. Proprio da queste esperienze già maturate in Molise, la Regione ha potuto rappresentare, all´interno del Comitato delle Regioni europee, le proprie credenziali a supporto di questa importante iniziativa». «Essere capofila e responsabili di un parere sulla politica spaziale europea - ha detto ancora Iorio- significa guidare e promuovere tutte le attività, all´interno dei fondi europei all´uopo destinati, che promuovo ricerca e innovazione tecnologica e altamente qualificata. Tutto questo ci consente, come Regione, di inserirci fattivamente e definitivamente in una politica moderna e rivolta soprattutto alle nuove generazioni. Nei prossimi mesi ci faremo promotori di un intergruppo europeo che svilupperà la delicata fase di approvazione del cosiddetto "Parere del Comitato delle Regioni». «Dall´incontro di oggi - ha concluso il Presidente della Regione - abbiamo iniziato una fase delicata di lobby che dovrà supportare l´intera iniziativa. Si tratta di un iter complesso, delicato e importante nel quale credo possiamo riporre molte delle nostre speranze per la crescita e lo sviluppo del Molise. Ritengo, quindi, di poter dire che il lavoro fin qui svolto dall´Assessore Vitagliano all´interno del Comitato delle Regioni, e tutte le iniziative che abbiamo promosso e realizzato in questi anni sulla politica dell´innovazione, possano trovare una rapida realizzazione nel giro di qualche mese. In questo modo apriremo nuovi scenari e svilupperemo ampie prospettive per i giovani professionisti del Molise e per le tante aziende specializzate nel settore che operano da qualche tempo nel suo territorio». Iorio e Vitagliano hanno poi incontrato, nella sede di rappresentanza della Regione Molise, l´Ambasciatore Italiano in Belgio, Roberto Bettarini. L´ambasciatore Bettarini si trovava presso la sede molisana per l´incontro che lo stesso periodicamente tiene con tutti i funzionari delle Regioni presso l´Istituzione europea. Il Presidente Iorio e l´Assessore Vitagliano hanno anche salutato i giovani del master in progettazione europea "Giacomo Sedati", che si tiene sempre presso la sede di rappresentanza del Molise. Il Master è stato finanziato dalla Regione Molise, dalle due Province di Campobasso e Isernia, e dall´Università degli Studi del Molise. |
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LIBIA E NUOVO MEDIO ORIENTE |
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Milano, 28 febbraio 2011 – Di seguito prossimi incontri promossi dal l’Ispi e dalla Fondazione Corriere della Sera nell´ambito del Ciclo “La rivolta araba”: “L’incognita libica” (1 marzo); “Il modello turco: il ruolo degli eserciti” (7 marzo); “Medio Oriente post-americano?” (8 marzo). L’iniziativa si propone di approfondire alcune sfaccettature e implicazioni della crisi in atto, offrendo strumenti per comprendere meglio le trasformazioni in corso. Il programma completo è disponibile su: www.Ispionline.it. Per partecipare è necessario registrarsi (Ispi: 02 86 93 053 - ispi.Eventi@ispionline.it), in considerazione del numero limitato di posti disponibili. |
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REPUBBLICA CECA, ULTIMI DATI DEL PIL 2010
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Praga, 28 febbraio 2011 - L´economia ceca nell´ultimo trimestre dello scorso anno ha registrato un incremento annuo del 2,9 per cento del Pil (in frenata rispetto al +3 annuo del terzo trimestre). Lo ha annunciato l´Ufficio statistico sulla base di una stima basata ancora su dati provvisori. Rispetto al trimestre precedente, l´incremento è stato dello 0,5 per cento. Si tratta di risultati inferiori alle previsioni degli analisti, i quali per l´ultimo trimestre prevedevano un incremento annuo del 3,2 per cento del Pil. Maluccio anche il risultato relativo all´intero 2010, +2,3 per cento del Pil, mentre il ministero delle Finanze aveva pronosticato un più consistente +2,5 per cento. |
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CRISI IN NORD AFRICA - ERRANI: FERMARE LE VIOLENZE IN LIBIA E COSTRUIRE CON IL CONFRONTO UNA STRATEGIA CONDIVISA TRA GOVERNO, REGIONE ED ENTI LOCALI PER GESTIRE LA PREVEDIBILE EMERGENZA UMANITARIA |
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Bologna, 28 febbraio 2011 – Fermare le violenze e costruire una strategia condivisa tra Governo, Regione ed Enti locali per gestire l’emergenza umanitaria. Così il presidente della Regione Emilia-romagna e della Conferenza delle Regioni italiane, Vasco Errani, ha commentato il 25 febbraio l’evolversi della situazione nei Paesi dell’Africa mediterranea. “Il primo compito comune – ha detto Errani - deve essere quello di fermare le violenze e le stragi in Libia e negli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: l’Italia deve operare in ogni sede internazionale a questo fine”. “In secondo luogo – ha aggiunto il presidente - il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare con misure adeguate la prevedibile emergenza umanitaria derivata da quanto sta accadendo. Il problema è di tutta l’Europa e l’Unione deve agire senza incertezze. In tale contesto ciascuno, ciascuna istituzione, deve svolgere secondo competenze la propria parte: occorre costruire, attraverso un forte confronto comune tra Governo, Regioni ed Enti locali una strategia condivisa per gestire l’emergenza in modo pronto ed efficace, secondo principi di cooperazione e solidarietà umana”. |
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REGIONE UMBRIA PARTECIPA A MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETÀ AL POPOLO LIBICO |
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Perugia, 28 febbraio 2011 - "I popoli del Nord facciano sentire la propria voce e mostrino tutta la loro indignazione per le atroci violenze che il popolo libico subisce in questi giorni": è l´appello lanciato dall´assessore regionale Stefano Vinti che il 26 febbraio ha partecipato alla mobilitazione organizzata a Perugia dalle forze politiche del centro-sinistra umbro in segno di solidarietà al popolo libico, in lotta per la libertà e la democrazia. Secondo Vinti " è necessario alzare la voce nel nostro Paese di fronte alle inerzie del nostro governo, soprattutto dinanzi ai dubbi rapporti tra il nostro Presidente del Consiglio ed il dittatore Gheddafi. Alzare la testa si può, ci stanno dicendo le migliaia di giovani sull´altra sponda del Mediterraneo, anche quando il prezzo da pagare è così alto - sottolinea Vinti. Facciamoci coinvolgere da ciò che accade in Nord Africa, mostriamo ancora la capacità di indignarci di fronte a tanti soprusi". La manifestazione può essere colta come "occasione per denunciare le connivenze del nostro governo con regimi dispotici, fomentate da risvolti economici tutt´altro che secondari, come la vendita di armi. Chiediamo che ci si allinei, non solo a parole, con il resto dell´Europa e che si rompa il patto di alleanza tra l´Italia e la Libia. Non vogliamo - prosegue, che l´Italia si faccia sentire solo perché preoccupata del possibile esodo da quelle terre. Al contrario, dobbiamo chiudere la partita dei respingimenti ed evitare che l´Europa costruisca un ulteriore muro verso il sud. Vogliamo essere con quelle piazze, con quelle centinaia di migliaia di persone che hanno la capacità e la forza di chiedere democrazia. Le rivoluzioni in atto in tutto il Maghreb, i successi e le tragedie, ci devono coinvolgere direttamente perché disegneranno il nostro futuro. Allo stesso tempo - conclude Vinti - chiediamo con forza e determinazione la fine di ogni tipo di violenza sulle popolazioni civili. |
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IN TOSCANA ROSSI INCONTRA LE COMUNITÀ STRANIERE SUI MOTI PER LA DEMOCRAZIA NEL MAGHREB |
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Firenze, 28 febbraio 2011 – Un manifesto programmatico che dalla Toscana sottolinei in modo forte e unitario i valori della libertà, della dignità e del rispetto della persona. E’ l’obiettivo che il presidente della Toscana Enrico Rossi ha proposto al termine dell’incontro indetto il 16 febbraio con le comunità e le associazioni degli immigrati stranieri nella nostra regione sulla situazione internazionale, in particolare quella che si sta articolando intorno ai movimenti popolari che stanno chiedendo democrazia e diritti nel quadrante nord-africano, ma anche in Iran o nello Yemen. Un quadro di ribellione a regimi definiti troppo facilmente “moderati”, anche per convenienze economiche e politiche del mondo sviluppato; e invece caratterizzati da troppi squilibri nella distribuzione delle ricchezze e da politiche chiuse e repressive. Una situazione che ha creato soprattutto nelle giovani generazioni, sempre più numerose, istruite e ormai globalizzate attraverso l’uso del web, aspettative frustrate da crescenti mancanze di sbocchi lavorativi e di mobilità sociale. “La proposta è che in un arco di tempo molto breve si riuniscano per lavorare insieme le forze che si occupano in Toscana di cooperazione internazionale, una galassia importante che ha reso la nostra terra conosciuta dovunque c’è bisogno – ha detto Rossi – e tutti i soggetti che rappresentano chi viene da fuori confine e vive lavora qui. La Toscana ha risposto bene ai bisogni socio-sanitari degli immigrati con una buona legge, che ha retto ogni contestazione, anche di fronte alla Consulta. Ma ora è arrivato il momento di fare passi ulteriori. Dobbiamo dare risposte a chi qui lavora e crea reddito, ed è ormai il dieci per cento della popolazione qui da noi, per rispondere ad una giusta richiesta di partecipazione democratica e di appartenenza alla comunità. La mia idea è che si debba lavorare con il concorso di tutti all’obiettivo di nuove leggi che consentano, gradualmente, il voto amministrativo e politico, recependo oltretutto una direttiva europea, agli immigrati; e la cittadinanza a chi nasce sul suolo italiano. In Toscana nascono ogni anno quasi 8mila bambini, figli di immigrati sui circa 33mila complessivi, non possiamo accettare che restino cittadini di serie B fino al compimento dei 18 anni”. Rossi ha chiesto ai rappresentanti delle comunità straniere una mobilitazione a favore di queste proposte, anche attraverso un’ampia campagna di raccolta di firme. “Per parte nostra, sulla scia di una tradizione di attenzione ai problemi mondiali che parte dall’azione di La Pira fino al Social Forum ospitato a Firenze grazie all’allora presidente Claudio Martini, lavoreremo per far approvare dal Consiglio regionale proposte di legge su queste materie da far approdare all’esame del Parlamento. Vogliamo conservare la speranza di una risposta a livello governativo, che non si riduca alla continua e sbandierata minaccia di presunte invasioni, ma guardi invece – ha concluso Rossi – al rispetto e all’attenzione verso un dramma che spinge gente spesso disperata, per ora su pochi barconi, verso una ricerca di salvezza. Noi siamo pronti, se il governo ci chiamerà, a fare la nostra parte su indicazioni di lavoro concrete e circostanziate”. |
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LIBIA: DELEGAZIONE GOVERNO SICILIA A LAMPEDUSA |
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Palermo, 28 febbraio 2011 - Il vicepresidente della Regione siciliana Giosue´ Marino guidera´ la delegazione del governo che giovedi´ prossimo, 3 marzo, si rechera´ in visita a Lampedusa per incontrare gli amministratori locali e la comunita´. Nel corso degli incontri, ai quali parteciperanno anche il dirigente della Protezione civile siciliana, Pietro Lo Monaco, e il dirigente per i servizi di pubblica utilita´, Enzo Emanuele, verranno affrontati anche i temi dell´emergenza immigrazione, alla luce delle crisi della Libia e di molte nazioni della sponda Sud del Mediterraneo. |
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UMBRIA: PRESIDENTE MARINI RICEVE AMBASCIATORE ECUADOR |
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Perugia, 28 febbraio 2011 - Energie alternative, nuove tecnologie, ma anche agroindustria, commercio, turismo e cultura, sono molteplici i potenziali settori di collaborazione fra Equador ed Umbria: è quanto emerso nel corso del cordiale colloquio che si è svolto, a Palazzo Donini, fra la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e l´ambasciatore dell´Ecuador Carlos Vallejo Lopez, che era accompagnato dal Console Onorario dell´Ecuador, Mauro Cavallucci. "L´ecuador - ha detto l´ambasciatore - sta attraversando una fase di forte modernizzazione, con politiche industriali rivolte anche a sostenere attività di altissimo livello tecnologico ed una crescita positiva di quasi tutti gli indicatori economici del Paese. A maggio, Roma sarà la prima tappa di un grande evento promozionale sull´Ecuador, così da portare a conoscenza degli italiani le numerose opportunità che possono nascere dallo scambio e dalla cooperazione con il nostro Paese. Successivamente saremo a Milano, ma mi piacerebbe - ha aggiunto l´ambasciatore - se questa manifestazione potesse tenersi anche in un Umbria". Un auspicio accolto dalla presidente Marini che si è detta disponibile a valutare, insieme al sistema delle istituzioni regionali e delle imprese, le forme possibili per consentire la realizzazione dell´iniziativa. "L´umbria - ha detto la Presidente - può contare su un Centro estero che si occupa di promuovere scambi e relazioni tra imprese, soprattutto sui mercati extraeuropei. Nella regione - ha aggiunto - sono inoltre presenti quattro poli di eccellenza, nei settori delle fonti rinnovabili, dell´aerospazio, delle biotecnologie e della meccatronica, consolidate filiere di prodotti agroalimentari di qualità, un indiscusso patrimonio turistico e culturale, con appuntamenti di rilevanza internazionale, e due fra i più importanti centri di distribuzione dell´Italia centrale. Sono quindi certa che Equador ed Umbria sapranno trovare ambiti di reciproco scambio e cooperazione". Nel corso dell´incontro è stato inoltre ricordato che l´Umbria è presente in Ecuador con un progetto di cooperazione per lo sviluppo sostenibile nella Provincia d´Azuay, rivolto alla comunità di Chilcapamba e al Centro di stimolazione precoce e appoggio psicopedagogico (Cespap). Il progetto riguarda, tra l´altro, l´istallazione di un impianto fotovoltaico che garantisce una disponibilità energetica ininterrotta ed economica per il funzionamento di elettrodomestici, apparecchiature ed acqua calda. E´ stato inoltre e ricordato che in Umbria la comunità ecuadoriana occupa il sesto posto, con oltre 3 mila 500 residenti regolari che rappresentano il 3,8% sul totale degli immigrati nella regione. La comunità ecuadoriana, insieme a quella peruviana, è infatti stata tra le prime ad arrivare in Umbria, con una immigrazione prevalentemente femminile. |
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TOSCANA, ROSSI: “PER GLI IMMIGRATI IN REGOLA DIRITTI POLITICI E DI CITTADINANZA” |
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Campi Bisenzio (Fi), 28 febbraio 2011 – “Adesso occorre riconoscere agli immigrati in regola diritti politici e di cittadinanza”. Lo ha detto stamani il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso del faccia a faccia con don Giovanni Momigli, direttore dell’Ufficio pastorale sociale della Diocesi di Firenze, in occasione del convegno promosso al Teatro Dante di Campi Bisenzio da Italiani-europei e dalla Fondazione Viviani. “Sono orgoglioso della nostra legge regionale sull’immigrazione – ha proseguito Rossi -. E’ in perfetta sintonia con ciò che dice la Costituzione, come ha confermato anche la Consulta respingendo a suo tempi i ricorsi del governo. Mi riferisco in particolare al diritto all’assistenza sanitaria e sociale, che è diritto inviolabile e che appartiene alla persona in quanto tale, al di là del certificato di nascita”. “Gli immigrati – ha ricordato il presidente – contribuiscono alla nostra economia per circa un miliardo del Pil regionale. Con il 9% della popolazione producono con il loro lavoro qualcosa come l’11% del nostro Pil. Ma non hanno diritti politici e di cittadinanza. E’ una cosa che non può reggere a lungo. Per questo, insieme ad Umbria, Marche ed Emilia-romagna solleciteremo il Parlamento ad approvare una legge per garantire il diritto di voto per le elezioni amministrative, regionale e poi anche per quelle politiche. Ritardare il riconoscimento di questo diritto significare fare danno alla nostra economia”. “Nelle nostre scuole – ha detto ancora Rossi – quasi l’11% dei bambini e dei ragazzi hanno uno o entrambi i genitori stranieri e ogni anno nei nostri ospedali nascono oltre 30mila bambini figli di stranieri, di cui 8mila figli di immigrati. E qui – ha concluso il presidente - c’è il problema della cittadinanza, che deve essere riconosciuto a chi nasce in Italia. Una questione che non può più essere rinviata. Se vogliamo preparare un futuro di convivenza e di integrazione non ci possono essere cittadini di serie A e altri di serie B. Quando questi bambini avranno 18 anni non saranno italiani, nonostante siano cresciuti da noi, abbiamo frequentato le nostre scuole, parlino la nostra lingua. Per diventarlo dovranno presentare una domanda e aspettare”. Oggi vivono in Toscana oltre 338mila stranieri, che costituiscono il 9,1 per cento della popolazione, una percentuale superiore a quella italiana (circa il 7). A Campi Bisenzio i cinesi rappresentano oggi il 50% della popolazione straniera (i più numerosi, seguiti da albanesi e romeni), circa il 15% dei residenti, cioè molto meno del 62,2% del 1990. Non solo: mentre 20 anni fa esisteva a San Donnino una vera e propria Chinatown, oggi i cinesi vivono su tutto il territorio comunale, segno che la decisione di allora di non favorire il concentramento degli immigrati in una sola zona è stata lungimirante. A Santa Croce sull’Arno, ben il 40% degli stranieri residenti (soprattutto albanesi e senegalesi) vivono in centro e lavorano nelle concerie e nell’edilizia. Il fatto che qui riescono a trovare facilmente casa e lavoro è un potente fattore di integrazione e di pace sociale. A Prato invece le cose sono andate diversamente. 18 anni fa, quando nel distretto tessile di Prato gli immigrati cinesi aprirono i primi laboratori per cucire abiti, pochi se ne curarono. Oggi quest’area-simbolo del manifatturiero europeo si ritrova “in casa” un vero e proprio distretto cinese di abbigliamento “pronto moda”, che lavora e cresce a ritmi inimmaginabili per l’economia italiana. Oggi a Prato un abitante su 8 è cinese e il distretto degli abiti low cost conta 3.400 aziende (sulle 4.500 imprese orientali attive a Prato), 40.000 addetti, di cui purtroppo quasi 30.000 clandestini, due miliardi di giro d’affari ogni anno. |
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SEMPLIFICAZIONE: NASCE TAVOLO DI REGIONE LOMBARDIA E ORDINI |
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Milano, 28 febbraio 2011 - L´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari ha incontrato il 24 febbraio i rappresentanti degli Ordini professionali lombardi. Sul tavolo, la presentazione dei progetti di miglioramento dell´efficienza della Pubblica Amministrazione e quelli di semplificazione normativa, avviati dal nuovo assessorato a partire dall´inizio della legislatura. "Con l´incontro di oggi - ha dichiarato Maccari - lanciamo l´idea di creare un tavolo di confronto periodico con le professioni, perché con il loro lavoro quotidiano possono contribuire alla mission che Regione Lombardia considera tra i primi tre obiettivi di governo per questi anni: abbattere la burocrazia per migliorare l´efficienza e la qualità dei servizi". Nel suo intervento Maccari ha ricordato le iniziative attivate dopo il lavoro di ascolto delle esigenze dei territori e del mondo economico svolto in questi mesi. "Dal punto di vista della semplificazione - ha ricordato l´assessore - la Lombardia è la regione europea con il minor numero di leggi: ne abbiamo tagliate 1700 e ci basiamo oggi su soli 10 testi unici e 60 leggi portanti. Il cambio di passo è ora possibile solo ascoltando chi produce e si confronta ogni giorno con i problemi concreti e che, a ragion veduta, ci può segnalare le buone pratiche e le situazioni da migliorare". Tra gli esempi citati da Maccari gli Sportelli Unici digitali che, mettendo in rete tutti i soggetti coinvolti nel dialogo con le imprese, possono ridurre da 60 a pochi giorni il tempo per concedere autorizzazioni e la casella Semplific@ con noi, un procedimento per ricevere segnalazioni ´dal basso´ che in pochi mesi ha portato sui tavoli della Regione centinaia di casi pratici. "L´obiettivo ambizioso della Regione Lombardia - ha continuato Maccari - è quello di alzare l´asticella del confronto e misurarci con le aree più efficienti d´Europa, perché al cittadino o all´imprenditore non basta sentirsi ripetere che nella nostra regione le cose vanno meglio rispetto alla media del Paese. È quindi prendendo esempio dalle realtà più virtuose che possiamo diventare ancora più efficienti". I rappresentanti degli Ordini lombardi hanno raccolto l´invito di Maccari a partecipare alla realizzazione dell´Agenda Lombardia Semplice, uno strumento totalmente digitale che sarà messo a punto nei prossimi mesi per condividere proposte e verificare in tempo reale tutto il percorso di semplificazione e digitalizzazione messo in atto. "L´agenda - ha concluso Maccari - sarà la nostra Wikipedia della semplificazione, un libro digitale aperto e trasparente con il quale aprire al contributo delle professioni la nostra sfida per ridurre la burocrazia e dare servizi migliori a cittadino e imprese". |
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SVILUPPO: CHIODI, IN ATTO FORTE POLITICA DI RISANAMENTO IL PRESIDENTE AL CONVEGNO TERAMO NEL NUOVO ABRUZZO |
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Teramo, 28 febbraio 2011 "L´abruzzo oggi è una regione virtuosa, dominata da scelte politiche orientate a contrastare la gravi crisi internazionale, che ha interrotto il lungo ciclo dell´indebitamento ed è decisa a non arrestare la crescita generale del territorio". Lo ha detto il presidente della Regione Gianni Chiodi intervenendo il 25 febbraio al convegno sul tema "Teramo nel nuovo Abruzzo - strategie, obiettivi e partenership per lo sviluppo del territorio". Chiodi ha parlato di risanamento e sviluppo dell´Abruzzo descritto come una regione seriamente preoccupata di creare migliori e più durature condizioni di sviluppo e di benessere economico. "Non dimentichiamo tuttavia - ha aggiunto - che l´Abruzzo arriva da un progressivo indebitamento che nel 2007 aveva toccato i 4 miliardi di euro tanto da essere classificata come regione più indebitata d´Italia. Tuttavia non abbiamo messo le mani nelle tasche degli abruzzesi per evitare un ulteriore ricorso alla tassazione. Oggi, però, mettiamoci in testa che i fondi pubblici non ci sono più. Bisogna, quindi, cercare di liberare tutte quelle risorse private che possono sostituirsi ai tradizionali investimenti pubblici, se vogliamo evitare in futuro l´aumento delle tasse e la crescita dell´indebitamento, puntando all? utilizzo dei fondi strutturali europei e adottando con vigore la politica del risanamento. Contiamo molto anche sui fondi Fas che speriamo arrivino presto". Nel corso del convegno si è parlato di Pianificazione strategica per lo sviluppo economico e sociale del territorio in particolare della città di Teramo: una condivisione dello stato dei lavori di un processo iniziato quando Chiodi era sindaco della città e proseguito con la nuova gestione, sotto la guida di Maurizio Brucchi. Il Presidente si è soffermato a lungo sulla riduzione della situazione debitoria. "Abbiamo ridotto il debito regionale - ha continuato - senza aumentare le tasse. Il debito è diminuito del 13,8% (oltre 500 milioni di euro), è stato dimezzato il disavanzo delle Asl. Il risanamento in atto, ha consentito di essere indicati, sia nei tavoli ministeriali che sulla stampa nazionale, come modello di gestione oculata un esempio da seguire e un riconoscimento che ci fa molto piacere. In molti casi abbiamo fatto ricorso a soluzioni non sempre condivisibili nell´immediato, molto spesso impopolari ma alla fine, sono certo, si capirà che si è trattato di interventi indifferibili. Non dimentichiamo anche altre condizioni difficili in cui ci siamo trovati ad operare. Il 2009 è stato l´anno del devastante terremoto dell´Aquila che ha colpito l´economia, la socialità, l´imprenditorialità, gli investimenti e lo sviluppo. Ha aggravato una situazione che, come altrove, già risentiva di una forte crisi finanziaria mondiale. Per i prossimi anni, - ha concluso - la strategia politica dell´attuale governo regionale continuerà ad essere improntata sulla selettività della spesa e sul rigore. |
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SOCIETA´ REGIONALI, SICILIA: SARANNO RIDOTTI NUMERO E COSTI DI GESTIONE |
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Palermo, 28 febbraio 2011 - Razionalizzare e ridurre i costi delle partecipazioni regionali per conseguire in tempi brevi lo snellimento dell´apparato regionale" Questo il modello operativo lanciato il 25 febbraio , a palazzo d´Orleans, nel corso dell´illustrazione del piano di riordino delle societa´ regionali, dall´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, insieme al presidente della Regione, Raffaele Lombardo. "Questa decisione - ha detto il presidente Lombardo - si accompagna alle tante altre compiute da questo Governo per contenere e ridurre i costi e le procedure dell´attivita´ della pubblica amministrazione. Proseguiremo su questo modello anche per altri rami dell´amministrazione, affinche´ si riducano i pesi burocratici e si aumenti l´efficienza dei servizi ai siciliani". Il piano, predisposto dall´assessore per l´Economia, e adesso all´esame della Commissione Bilancio, che nei prossimi giorni esprimera´ il proprio parere vincolante, prevede una riduzione delle attuali trentatre societa´ a dodici. "Al fine - ha detto Armao - di monitorare la riduzione dei costi e l´efficienza della gestione e di scongiurare casi di danno all´erario, di cui, alla luce della recente giurisprudenza della Corte di Cassazione, risponde l´azionista, e´ stato costituito un gruppo di lavoro all´assessorato per l´Economia. Svolgera´ un controllo concomitante sull´attivita´ delle societa´, attraverso un attenta disamina delle informazioni fornite trimestralmente dagli organi amministrativi, cosi´ come avviene per le societa´ quotate in borsa". Il progetto prevede che al termine della riorganizzazione, da definire prima dell´estate, permangano: tre societa´ a totale partecipazione regionale (Beni culturali Spa; Cinesicilia Srl; Lavoro Sicilia Spa); sei a partecipazione maggioritaria (Sicilia e Servizi Spa; Sicilia Emergenza-urgenza Sanitaria S.c.p.a.; Riscossione Sicilia Spa; Parco scientifico e tecnologico della Sicilia S.c.p.a.; Mercati agroalimentari Sicilia S.c.p.a; Irfis Spa) e tre societa´ a partecipazione minoritaria, (Siciliaacque Spa; Cape Sgr Spa; Stretto di Messina Spa. A queste si aggiunge, ma in via provvisoria, la Mediterranea Holding, nella quale la Regione detiene una partecipazione di minoranza, che si propone di acquistare la Siremar; in questo caso la Regione conta di dismettere la propria partecipazione ad operazione conclusa. Societa´ Regionali:armao,ne Ridurremo Numero E Costi Di Gestione - 2 Palermo, 25 feb 2011 (Siciliae) - Per quanto riguarda la governance societaria, la Regione introdurra´ negli statuti sociali, richiamando alcuni istituti previsti dal Testo unico della Finanza, nuove e piu´ precise modalita´ di informazione del socio pubblico sulla gestione delle imprese, in modo da consentire una piu´ attenta vigilanza sull´uso delle risorse pubbliche. L´operazione di dismissione di alcune partecipazioni non piu´ ritenute strategiche (Italkali, Terme di Sciacca, Ast, Unicredit etc.) sara´ portata a compimento entro la fine di quest´anno. Solo per quanto riguarda i costi degli organi amministrativi e di controllo, si prevede una riduzione degli oneri per emolumenti da 4 milioni e mezzo di euro a meno di 1 milione e mezzo, per la gestione del personale che ammonta a oltre 7 mila dipendenti. "L´impatto positivo sui conti pubblici - ha aggiunto Armao - consentira´ di realizzare il risanamento finanziario del sistema delle partecipazioni e di razionalizzare la spesa complessiva di 220 milioni di euro che viene erogata per l´acquisizione dei servizi dalle societa´. In tal senso, puntiamo poi, gia´ da quest´anno, mediante l´adozione del modello della societa´ consortile, a un risparmio di tipo fiscale di oltre trenta milioni di euro"" La Regione Siciliana attualmente esercita nei confronti delle aziende partecipate e controllate il controllo sulla gestione sociale relativamente alla predisposizione e variazione dei singoli statuti, ma intervenendo esclusivamente all´assemblee degli azionisti per l´approvazione del bilancio. "Troppo poco. Occorre - ha precisato l´assessore - incrementare il flusso delle informazioni, estendendo l´applicazione delle norme sulle societa´ quotate del testo unico della finanza, adottando i rimedi che l´ordinamento prevede per scongiurare e, se del caso, perseguire i danni al patrimonio pubblico attraverso l´azione di responsabilita´ nei confronti degli amministratori incapaci". In particolare, a seguito delle modifiche statutarie saranno introdotte negli statuti: la "Relazione Intermedia" sulla gestione (il c. D. Bilancio semestrale) ed il "Resoconto Intermedio di gestione" (la c. D. ´trimestrale´). Inoltre, il Governo regionale potra´ acquisire informazioni dal collegio sindacale all´assemblea dei soci e vigilera´ sulla obbligatorieta´ trimestrale della relazione sull´andamento societario secondo il dettatto dell´artivolo 2381 del codice civile. E´ prevista, anche, l´istituzione di un dirigente contabile e di un responsabile sulla veridicita´ dei bilanci. "Saranno poi resi obbligatori - ha concluso l´assessore - i requisiti di onorabilita´ e professionalita´ previsti dal Tuf, l´adozione del Codice di comportamento anticorruzione e antimafia (c.D. Codice Vigna) e l´anagrafe tributaria per gli amministratori delle societa´, con un emendamento al disegno di legge sulla semplificazione, di cui si ribadisce l´assoluta urgenza dell´approvazione" |
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CONSULTA RESPINGE RICORSO GOVERNO CONTRO LEGGE VENETA PER FAVORIRE PARTECIPAZIONE LAVORATORI A PROPRIETA’ E GESTIONE D’IMPRESA. ZAIA, “MOLTO BENE, PASSO AVANTI VERSO FEDERALISMO SOSTANZIALE” |
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Venezia, 28 febbraio 2011 - La Corte Costituzionale, con una sentenza pubblicata il 256 febbraio, ha dichiarato non fondate alcune questioni di legittimità che il Governo nazionale aveva prospettato in un ricorso contro alcuni passaggi qualificanti delle legge regionale del Veneto n. 5 del 22 gennaio 2010 che individua “norme per favorire la partecipazione dei lavoratori alla proprietà e alla gestione d’impresa”. Ne dà notizia con soddisfazione il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. “Con questa sentenza – sottolinea Zaia – l’Alta Corte va nella direzione da noi a più riprese auspicata della maggiore autonomia possibile dei territori, in questo caso nel sostegno allo sviluppo economico ed imprenditoriale ed al coinvolgimento dei lavoratori nei processi produttivi e gestionali. Si tratta di un passo avanti importante verso quello che io amo definire il federalismo sostanziale” La legge regionale prevede, tra l’altro, la possibilità da parte della Giunta regionale di concedere agevolazioni o finanziamenti ad una serie di categorie di lavoratori dipendenti. Secondo la Corte Costituzionale, le disposizioni della legge veneta contro le quali aveva ricorso il Governo “esprimono soltanto la volontà del legislatore regionale di operare nell’ambito della propria competenza. In particolare, esse non ledono la competenza esclusiva statale in materia di sistema tributario dello Stato, perché consentono alla Giunta regionale di concedere agevolazioni riguardo a tributi statali solo quando queste siano espressamente previste dalla legge statale e disciplinate dalla legge regionale”. “Nonché si badi bene – aggiunge Zaia – riguardo a ‘tributi propri della Regione’, quelli cioè che potranno essere istituiti e disciplinati con legge regionale. Quest’ultima precisazione sta a confermare – sottolinea il Governatore – che nel momento in cui si concretizzerà il federalismo fiscale, la Regione potrà finalmente godere di piena autonomia anche nel concedere agevolazioni tributarie ai lavoratori veneti”. La legge veneta prevede la concessione di benefici sia ai lavoratori che alle imprese. Essi sono ammessi per l’acquisizione, assegnazione e trasferimento di azioni o quote di società di capitali, l’ammissione di dipendenti come soci accomandanti in una società in accomandita semplice o come soci di una società esistente o da costituirsi mediante il conferimento dell’azienda dell’imprenditore, l’adesione ed eventuali società o fondazioni d’investimento riservate ai lavoratori stessi. Contributi ed esenzioni tributarie, nei limiti stabiliti annualmente dalla finanziaria regionale, sono previsti anche per le imprese che attuano la partecipazione dei lavoratori alla proprietà ed alla gestione d’impresa. |
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RIFORME: UNIONI DI COMUNI E UNIONI DI PROVINCE PER LA TOSCANA DEL FUTURO |
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Firenze, 28 febbraio 2011 – “Il federalismo ha senso solo se si collega alla riorganizzazione delle istituzioni e se sarà sciolto il Senato e costituita una Camera delle autonomie: una riorganizzazione di funzioni a più livelli e una riforma possibile anche in Toscana, di cui parleremo in un convegno che abbiamo già messo in agenda per il 7 marzo”. Lo ha sottolineato stamani, intervenendo ad un convegno sul federalismo organizzato dalla Cna di Firenze, l’assessore regionale al rapporto con gli enti locali e alle riforme istituzionali, on. Riccardo Nencini. Quale federalismo è utile per la modernizzazione del paese, era la domanda e il filo rosso del convegno organizzato dall’associazione di categoria degli artigiani di Firenze. Nencini ne ha approfittato per indicare i punti cardinali della riforma e riorganizzazione dell’assetto istituzionale che ha in mente per la Toscana. Al primo punto c’è il superamento delle Comunità montane (sono tredici quelle rimaste) e la loro sostituzione con Unioni di Comuni. Ma anche le Province dovranno unirsi e lavorare più assieme. Al secondo punto della riforma pensata da Nencini ci sono infatti le Unioni di Province, forme associative che consentiranno di risparmiare nelle risorse e nella fatica, di semplificare anche, e di fare comunque di più con le stesse risorse. La terza gamba della riforma è il sostegno ai piccoli Comuni e ai Comuni in difficoltà. “C’è poi la necessità di valorizzare l’area metropolitana della Toscana centrale – prosegue Nencini -, ovvero l’area tra Firenze, Prato e Pistoia. Sarà indispensabile prevedere un’unione più stretta tra le tre Province, che consenta di governare insieme le funzioni principali: dai rifiuti alle infrastrutture, tanto per fare un esempio. La Toscana centrale è la parte della nostra regione che più investe: un’area dove vive un terzo degli abitanti di tutta la Toscana. Il primo obbligo ed investimento che dobbiamo – conclude Nencini – è quello di far funzionare meglio le istituzioni”. |
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IL DIARIO DEL PRESIDENTE DELLA BASILICATA DE FILIPPO SU VISITA MINISTRO FITTO
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Potenza, 28 febbraio 2011 - Basilicata promossa sul campo dai tecnici del ministro Fitto, giunti a Potenza per fare le pulci al governo regionale sullo stato di attuazione della programmazione comunitaria, scavando tra le pieghe delle risorse liberate, dei fondi Fas 2000-2006 e sull’andamento della spesa dei fondi messi a disposizione per il sessennio 2007-2013. E’ questo il tema della puntata del Diario del Presidente a cura del Portavoce, Nino Grasso, consultabile on line sul sito istituzionale della Regione Basilicata. Http://www.presidente.regione.basilicata.it/presidente/detail.jsp?otype=1022&id=547946 |
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PER COMBATTERE L’EVASIONE FISCALE ARRIVA ELISA |
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Firenze, 28 febbraio 2011 – Banche dati comuni sui contribuenti toscani, per una più efficace lotta all’evasione fiscale. C’è anche questo tra gli obiettivi del progetto Elisa, di cui è capofila il comune di Fabbriche di Vallico, e l’estensione di quel progetto pilota a tutti i Comuni toscani attraverso l’avvio del “Sistema informativo Catasto e fiscalità in Toscana”, che la giunta ha deliberato alla fine di dicembre e che integrerà il sistema informativo tributario di Comuni, Regione, Province, catasti e altri enti proposti al fisco. Del progetto e dei risultati attesi parleranno l’assessore al bilancio e ai tributi della Regione Toscana Riccardo Nencini, il presidente di Uncem, l’unione delle comunità monane, e sindaco di Fabbriche di Vallico Oreste Giurlani e l’assessore del Comune di Prato Anna Lisa Nocentini, responsabile dell’area innovazione di Anci Toscana, l’associazione dei Comuni Toscani. E’ stata convocata una conferenza stampa lunedì 28 febbraio 2011 alle ore 11, nella sala Cutuli di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, la sede della presidenza della Regione in piazza del Duomo. |
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CORTE CONTI, PRESIDENTE UMBRIA MARINI: SALVAGUARDIA EQUILIBRIO DELLA FINANZA REGIONALE È PRIORITÀ |
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Perugia, 28 febbraio 2011 - "La salvaguardia dell´equilibrio della finanza regionale rappresenta un obiettivo centrale e prioritario per chi assume responsabilità di governo di una comunità, unitamente al perseguimento dell´efficienza della gestione pubblica, alla regolarità e alla trasparenza". È quanto ha affermato il 24 febbraio la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, portando il suo saluto alla cerimonia, a Perugia, per l´inaugurazione dell´anno giudiziario della sezione umbra della Corte dei Conti. "Le Regioni - ha aggiunto la presidente - sono chiamate a svolgere un ruolo profondamente diverso dal passato, volto ad analizzare esigenze, sempre più complesse, del territorio, a rispondervi individuando politiche efficaci di intervento, e a valutare gli effetti di tali politiche. In questa direzione assume carattere prioritario definire obiettivi chiari e trasparenti per l´azione amministrativa e configurare un sistema di controlli attraverso il quale sia possibile valutarne il concreto conseguimento. Da qui la crescente importanza di una gestione per obiettivi e risultati e l´attenzione al tema della verifica e dei controlli che viene ad assumere carattere centrale quale punto nevralgico dell´interazione tra fase di indirizzo politico e fase di gestione amministrativa". La presidente ha quindi ricordato come la Regione Umbria ha già adottato importanti innovazioni nei campi della programmazione strategica, del controllo strategico e del controllo di gestione, facendo però riferimento anche alla scarsità delle risorse in presenza di bisogni crescenti e, soprattutto, la grave crisi economica che ha colpito anche l´Umbria: "Tutto ciò - ha affermato Marini - richiede la ricerca di efficienza ed economicità nell´azione amministrativa per realizzare il massimo di risultato a parità di risorse, mentre l´´accountability´ verso i cittadini deve consentire l´apprezzamento dell´attività svolta". Dopo aver ricordato la pesante manovra economica varata dal Governo nello scorso mese di luglio, i cui costi sono stati per la maggior parte scaricati su Regioni e autonomie locali, la presidente ha affermato che la Regione Umbria, comunque, può affrontare tale contesto così problematico per la finanza pubblica potendo contare su un buon assetto dei propri conti - a cominciare da quelli della sanità -, e cioè dalla buona situazione finanziaria e patrimoniale, con conti in ordine, testimoniata anche da parte delle due più prestigiose agenzie internazionali. "Inoltre la Regione Umbria vanta anche un debito basso e sotto controllo. Il costo dell´indebitamento - ha aggiunto - è rimasto, negli ultimi 10 anni, sempre molto basso, al di sotto o pari al 2% delle entrate correnti e al 2,5% delle sole entrate tributarie". Non meno importante è stato in questi anni l´impegno della Regione sul versante dei controlli interni della spesa: "Già da tempo - ha detto la presidente - la nostra visione organica e integrata delle politiche regionali ha ispirato non solo il nuovo modello organizzativo ma anche un proprio sistema dei controlli interni. Il modello di controllo di gestione attivato, infatti, partendo dalla misurazione del costo delle attività, ha come obiettivo quello di rilevare il costo delle politiche e sottopolitiche attuate dall´amministrazione regionale con riferimento a quelli che sono gli obiettivi programmati e dichiarati di anno in anno nel Documento annuale di programmazione". "Per essere sempre più efficace - ha detto ancora - l´esercizio della funzione di controllo deve, a mio giudizio, essere sempre più improntata ad un rapporto di stretta e funzionale collaborazione tra l´attività della Corte e quella dell´amministrazione regionale. Ciascuno per le proprie competenze, ma nella consapevolezza che quella del controllo della correttezza della spesa è una funzione d´ordine generale nell´interesse dello Stato nel suo insieme e dunque della collettività, tutti abbiamo il dovere di improntare alla massima collaborazione la nostra azione affinché - ha concluso la presidente - sia perseguito fino in fondo l´obiettivo dell´efficienza della gestione pubblica, della sua regolarità e trasparenza". |
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PGT. IN LOMBARDIA TERMINI PROROGATI A FINE 2012. ULTIMA CHIAMATA |
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Milano, 28 febbraio 2011 - Il Consiglio regionale ha accolto la richiesta dell´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia Daniele Belotti di prorogare i termini per l´approvazione dei Pgt (Piani di Governo del Territorio). Grazie alle modifiche recepite, attraverso il collegato, alla legge n. 12 del 2005 (Legge per il governo del territorio), i quasi 1100 Comuni che ancora non hanno approvato il Pgt, avranno tempo fino al 31 dicembre 2012 per mettersi in regola. Allo stesso tempo, al fine di incentivare la sollecita approvazione del nuovo strumento urbanistico, si è stabilito che quei Comuni che, entro il 30 settembre 2011, non abbiano adottato il Pgt non potranno dare corso all´approvazione di piani attuativi del vigente Prg (Piano Regolatore Generale). "La legge regionale 12 - commenta l´assessore Belotti - ha completamente innovato il modo di approcciarsi alla pianificazione territoriale, ponendo al centro del provvedimento la tutela del territorio, al fine di poterlo consegnare alla generazioni future quanto più integro possibile" Alle amministrazioni comunali è affidata la responsabilità di tradurre in azioni concrete i principi e gli indirizzi dettati da Regione Lombardia, ecco il motivo per cui l´approvazione dei Piani di Governo del Territorio da parte dei Comuni è da ritenersi un atto di responsabilità assolutamente indifferibile e urgente. La nuova e ampia proroga concessa alle amministrazioni comunali per l´approvazione dei Pgt ha il fine di escludere qualsiasi alibi o giustificazione alla loro mancata approvazione, ritenendo in tal modo improponibile la concessione di ulteriori proroghe. La nuova legge regionale n. 12, così come modificata all´atto dell´approvazione del Collegato Ordinamentale, entrerà in vigore nei prossimi giorni, dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (Burl). |
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OGGI A UDINE CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI |
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Udine, 28 febbraio 2011 - Si riunisce oggi, nel Palazzo della Regione a Udine, il Consiglio delle Autonomie locali. La seduta (inizio ore 14.30) sarà aperta dalle comunicazioni del presidente, Ettore Romoli, e successivamente vedrà sottoporre al parere dell´organismo consultivo tre provvedimenti della Giunta regionale e due d´iniziativa consiliare, nonché le modifiche al regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio delle Autonomie. In particolare, sarà espresso il parere sul testo unificato di due progetti di legge: per l´autonomia dei giovani, d´iniziativa della Giunta regionale, e sulle disposizioni regionali sulle politiche giovanili e sul Fondo di garanzia per le opportunità dei giovani, che è invece di iniziativa consiliare. Tale testo unificato è stato proposto dal Comitato ristretto costituito nell´ambito della Vi Commissione del Consiglio regionale. Il Consiglio delle Autonomie Locali dovrà altresì esprimere parere sulla deliberazione del Governo regionale sul regolamento in materia di disciplina del procedimento per le elezioni dei comitati per l´amministrazione separata dei beni civici frazionali. Sempre al parere dell´organismo delle autonomie sarà sottoposta la proposta di legge per l´istituzione della Giornata regionale per la lotta alla droga, d´iniziativa consiliare. Parere sarà infine espresso dall´organismo consultivo delle Autonomie su un provvedimento della Giunta regionale relativo al regolamento per la determinazione dei canoni di concessione dei beni del demanio idrico regionale. |
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TERREMOTO: CHIODI, ECCO DDLR PER RIDUZIONE RISCHIO SISMICO INTRODUCE CONCETTO "MICROZONAZIONE". COINVOLTI ENTI LOCALI |
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L´aquila, 28 febbraio 2011 - Maggiori controlli, miglioramento nelle azioni per la prevenzione e la riduzione del rischio sismico e differenziazione tra alta e bassa sismicità. Sono solo alcuni degli aspetti più importanti che affronta il nuovo disegno di legge regionale "Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche", approvato in Giunta e presentato stamane dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, e dall´assessore alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante. È una legge complessa che, come ha sottolineato Giuliante "chiude una colpevole vacatio di dieci anni, nel corso dei quali la politica ha mostrato tutti i suoi limiti rinviando la definizione di un problema che invece poi si è dimostrato essere di estrema attualità e urgenza". Proprio in quest´ottica, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha parlato di "legislazione rigorosa, molto attenta e all´avanguardia, che cancella un gap normativo che la Regione Abruzzo aveva e che forse si è fatto sentire maggiormente proprio in occasione del terremoto del 6 aprile". Nella specifico, il disegno di legge cancella la legge regionale 138/96 che "conteneva non poche contraddizioni a cominciare dai controlli a campione sulle pratiche edilizie e, tra le altre cose, attuava lo snellimento delle procedure per gli interventi edilizi nelle zone sismiche, in palese contrasto con la legge 380/2001 che parlava di preventivo rilascio dell´autorizzazione". È bene chiarire che il disegno di legge non incide sulla classificazione sismica, ma indica in 249 i comuni abruzzesi ad "alta sismicità" e in 56 a "bassa sismicità". Ci sarà uno Sportello unico per l´edilizia, competente per territorio; dispone poi innovativi e necessari aggiornamenti di pianificazione territoriale provinciale e comunale. I Comuni dovranno poi indicare le aree con grado di pericolosità locale attraverso la realizzazione della carta delle microaree, introducendo così il concetto di microzonizzazione sismica nella pianificazione territoriale. I Comuni dovranno integrare gli strumenti urbanistici e di pianificazione alla nuova normativa, le Province avranno il compito di armonizzare le nuove pianificazioni nelle aree di confine e la Regione svolgerà funzioni di indirizzo, coordinamento e supporto agli enti locali. Le procedure di controllo, come detto, saranno molto più rigorose e investiranno tutti gli atti. Si abbandona dunque la pratica del "controllo a campione" e s´inserisce quella dell´autorizzazione obbligatoria del Genio civile. Il disegno di legge ora passa all´esame del Consiglio regionale. Il presidente Chiodi ha parlato di "apertura ai contributi che arriveranno in sede di discussione", ma ha anche aggiunto che "la legge deve essere approvata al più presto". |
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RIUNIONE GIUNTE REGIONE E COMUNE TERNI, PRESIDENTE MARINI E SINDACO DI GIROLAMO: “TERNI GRANDE RISORSA PER UMBRIA” |
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Terni, 28 febbraio 2011 - La riunione congiunta dell´esecutivo regionale e di quello comunale, il 28 febbraio pomeriggio a Terni, è stata preceduta da una conferenza stampa che ha visto la partecipazione della presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini e del sindaco Leopoldo Di Girolamo. La presidente Catiuscia Marini ha parlato di "patto istituzionale, nello spirito dell´Alleanza per lo sviluppo, dove è chiaramente indicata la volontà della Giunta regionale di realizzare una concertazione con tutti i livelli istituzionali per disegnare il futuro della nostra regione. Qui a Terni - ha detto - siamo venuti perché abbiamo in agenda molte questioni che riguardano questo territorio, ma essenzialmente quelle dell´economia e del lavoro, è necessario tutti insieme aggredire la crisi economia. La regione a questo proposito investirà molte risorse soprattutto verso le aziende più votate all´export e quelle capaci di garantire ricerca innovazione e nuove tecnologie. Credo molto nelle potenzialità dell´economia verde e già nelle dichiarazioni programmatiche abbiamo scritto che il futuro della chimica di Terni deve essere quella della sua riconversione nelle produzioni verdi". Quanto alla vicenda Novamont la presidente ha ribadito il sostengo al progetto presentato e ha chiesto che il Governo sia più incisivo nel chiedere a Basell risposte chiare in merito alla valutazione del progetto industriale. Per l´altro tema di grande attualità, quello dell´assetto della sanità, la presidente ha ricordato che mai nessuno dell´esecutivo regionale ha parlato di un´azienda unica regionale e che la riorganizzazione degli assetti deve avvenire sulla base della legge 517 che prevede l´integrazione delle aziende. "Questo è il tema sul quale ci stiamo confrontando". Per le infrastrutture, la presidente Marini ha ribadito la strategicità degli interventi in atto a cominciare dalla realizzazione della piastra logistica, del completamento delle Terni- Rieti e del collegamento con il porto di Civitavecchia. "Abbiamo discusso più volte con la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, circa la necessità di definire insieme una serie di azioni che possano aiutarci a realizzare queste opere". Il sindaco ha evidenziato che è la prima volta che si tiene una riunione congiunta di questo genere a Terni, ed è la dimostrazione dell´attenzione da parte della Regione e della giunta regionale. "Terni è una grande risorsa per l´Umbria, il principale polo manifatturiero, dopo Roma, del Centro Italia. Una città moderna, aperta al Mondo, con una concentrazione di multinazionale che è inferiore solo a Milano". "Raccogliamo la sfida che ha lanciato la presidente Marini nelle sue dichiarazioni programmatiche: quella di fare di questa legislatura una legislatura costituente che rafforzi l´identità dell´Umbria, promuova le riforme necessarie per una pubblica amministrazione più efficiente, per una regione pienamente in grado di competere sullo scenario nazionale e mondiale, che raccolga positivamente la sfida del federalismo fiscale. Occorre una nuova stagione di programmazione, nella quale i soggetti pubblici e privati siano allo stesso tempo protagonisti e responsabili per cambiare ed innovare la nostra regione". Leopoldo Di Girolamo ha evidenziato le attuali quattro specificità di Terni. Innanzitutto il ruolo territoriale della città, come porta meridionale dell´Umbria, che guarda ad un lato all´area metropolitana romana e laziale e dall´altro alle Marche e all´Abruzzo. Un ruolo che deve essere accompagnato da una adeguata infrastrutturazione materiale, immateriale e logistica. Il consolidamento e il rilancio del sistema industriale e manifatturiero, partendo dal patrimonio più grande, l´Ast-tk, passando per i materiali innovativi, fino a quello della chimica, per la quale è indispensabile la positiva soluzione della vertenza Basell a cui si è aggiunta da poco quella Meraklon. "Terni e Narni possono rappresentare il polo nazionale dalla green economy, potendo contare fin da ora su esperienze importanti in questo settore. Attualmente siamo al 13° posto a livello nazionale nella graduatoria dell´indice Ige (indice di green economy), abbiamo tutte le potenzialità per scalare la graduatoria ed arrivare in vetta". Ha parlato poi della qualità dei servizi sanitari, incentrati sulla rete territoriale e sulla azienda ospedaliera ad alta specificità. "Per essa, riferimento importante per un´utenza extra regionale proveniente soprattutto dall´alto Lazio e dal Sud, sono fondamentali risorse economiche che consentono quegli adeguamenti strutturali e tecnologici indispensabili per assolvere al suo ruolo, ed una maggiore e più proficua integrazione con la facoltà di medicina". C´è poi la cultura, la ricerca, l´università, l´alta formazione, nel quadro dell´economia della conoscenza la cultura diventa fattore determinante dei livelli di innovazione e di produttività. "Siamo impegnati per la realizzazione di un vero e proprio distretto culturale, che vede nella produzione audiovisiva il suo elemento caratterizzante. "Insieme al lavoro di recuperare l´ex Centro multimediale al suo mandato originario, cosa che stiamo facendo con l´installazione in quei locali di nuove aziende. Vanno sostenuti e potenziati i centri di ricerca avanzata che si sono stabiliti nella nostra città, da quelli dell´area ingegneristica a quelli dell´area biomedica. L´università dell´Umbria rappresenta il carburante indispensabile per far girare il motore dell´innovazione e della modernizzazione dell´Umbria. Essa inoltre è stata ed è un elemento costitutivo dell´identità dell´Umbria e della sua tenuta unitaria. Per questo credo che il suo processo di riforma e riassetto debba necessariamente essere in sintonia con quello più generale del sistema Umbria, costruendo livelli più alti di integrazione ed interdipendenza pur nel rispetto delle reciproche autonomie. Noi vogliamo più università, una università regionale volano dello sviluppo. Il polo di Terni può dare il suo contributo, per questo deve essere sede anche di strutture dipartimentali". |
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UFFICI POSTALI MINORI A RISCHIO. REGIONE TOSCANA, UPI, ANCI E UNCEM COSTITUISCONO UN TAVOLO |
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Firenze, 24 febbraio 2011 – Un tavolo regionale permanente per monitorare l’evolversi della situazione riguardo alla riduzione dell’attività o alla chiusura degli uffici postali ubicati in piccoli comuni montani o in aree rurali disagiate. Regione, Upi, Anci e Uncem si sono incontrati il 24 febbraio pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati per fare il punto su una situazione che rischia di avere gravi ripercussioni in molte zone della Toscana. “Ci sono al momento – ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi – almeno una sessantina di comuni, più o meno piccoli, che rischiano la riduzione dell’attività o la chisura dei propri uffici postali. La chiusura in particolare riguarderebbe circa venti realtà. Insieme ai presidenti di Upi, Anci e Uncem Toscana abbiamo deciso di costituire questo tavolo per monitorare costantemente la situazione. Personalmente mi attiverò con il Ministro Romani per sottoporgli la situazione”. Tra i primi passi concordati dal tavolo c’è la necessità di fissare un incontro con Poste Italiane. “Sarebbe opportuno capire dal direttore regionale di Poste Italiane – ha aggiunto Rossi – quali sono le intenzioni effettive. Spesso riduzione dell’attività o chiusura vengono decise in maniera unilaterale. Ritengo invece indispensabile un confronto per far capire loro che gli enti locali sono disponibili, con il sostegno della Regione, ad individuare forme di intervento che evitino la cessazione dell’attività. Si potrebbero ad esempio utilizzare uffici comunali o esercizi pubblici, pensare all’impiego di giovani che svolgono il servizio civile, oppure capire come avvalersi di sistemi innovativi e flessibili. Sul servizio postale – ha concluso Rossi – le regioni non hanno competenze dirette. Spetta alla Stato garantirlo, specialmente nelle zone montane o rurali dove le fasce della popolazione più penalizzate finirebbero per essere quelle anziane”. |
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FIRMATO ACCORDO CIG IN DEROGA LA REGIONE LOMBARDIA VUOL DARE NUOVE OPPORTUNITA´ A GIOVANI E OVER 55 |
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Milano, 28 febbraio 2011 - ´Il presidente Formigoni aveva preso l´impegno, incontrando i componenti del Patto per lo Sviluppo lo scorso 18 febbraio, di condividere e definire, entro una settimana, le nuove regole per la cassa integrazione in deroga: oggi abbiamo onorato quell´impegno´. Esprime grande soddisfazione l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, al termine dell´incontro con le rappresentanze sindacali, di categoria e imprenditoriali, per la sigla dell´Accordo Quadro 2011 sui criteri per l´accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, sottoscritto oggi a Palazzo Lombardia anche dagli assessori regionali Giulio Boscagli (Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale) e Domenico Zambetti (Casa), in quanto componenti della Cabina di regia sugli ammortizzatori sociali. Nell´accordo si definiscono le nuove regole che garantiscono, anche per l´anno 2011, una ´continuità di protezione sociale dei lavoratori che sono colpiti da sospensioni e cessazioni dell´attività produttiva´. Principio fondamentale il richiamo alle responsabilità delle parti nell´accesso allo strumento, in stretta correlazione con l´attivazione degli strumenti di Politica del lavoro, fortemente orientati verso la ricollocazione dei lavoratori. Altro principio fondamentale è il concorso di risorse pubbliche, private e paritetiche sociali in chiave sussidiaria finalizzate ai percorsi di riqualificazione e ricollocazione. Le nuove regole, sulle quali Confindustria ha espresso la necessità di effettuare alcuni approfondimenti, pur apprezzando l´interpretazione che l´assessore Rossoni ha dato alle preoccupazioni esposte nell´incontro di oggi, entreranno in vigore dall´1 aprile 2011. Altro elemento fondamentale è il monitoraggio delle politiche messe in campo e dei controlli sui requisiti di accesso e sulle modalità di fruizione dell´ammortizzatore. Nel periodo 2009-2010 sono stati circa 100.000 i lavoratori interessati dalla Cassa Integrazione in deroga e circa 14.000 le aziende coinvolte. I destinatari del trattamento sono lavoratori dipendenti di imprese industriali, artigiane, del commercio, del terziario, turismo, servizi, cooperative, studi professionali, che hanno sospeso l´attività (o ridotto l´orario di lavoro) a seguito di cause come la crisi di mercato, la mancanza di commesse o ordini, la mancanza di materie prime. ´Questo accordo - ha sottolineato l´assessore Rossoni - di fatto anticipa alcuni tra i punti fondanti che saranno inseriti nell´intesa nazionale su cui Regioni e Ministero del lavoro stanno lavorando´. |
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DALL’ENERGIA ALLA NAUTICA AI TEATRI: 18 PROGETTI PER RILANCIARE LO SVILUPPO A PARTIRE DAL CAPITALE UMANO |
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Firenze, 28 febbraio 2011 – Sono 18 i progetti formativi che vengono finanziati dalla Regione per circa 6 milioni di euro complessivi grazie al bando, uscito nel maggio 2010, destinato a settori specifici dell’economia toscana. In particolare i settori individuati dal bando sono quelli ritenuti strategici per uscire dalla crisi e innescare lo sviluppo: filiera del legno nel settore edilizio, certificazione energetica di edifici, green economy, antichi mestieri, musica e spettacolo, manifatturiero, nautica da diporto. Le imprese coinvolte sono circa 300 per oltre 1500 partecipanti ai corsi. “E’ un investimento consistente e innovativo – spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – che punta, attraverso una forte qualificazione del capitale umano, dei lavoratori come degli imprenditori, dei dipendenti come degli autonomi e dei liberi professionisti, a rendere più competitive le imprese consolidandole, favorendo l’innovazione, la nascita di nuove realtà e ampliando così le opportunità di occupazione o autoimprenditorialità, anche coinvolgendo soggetti più deboli del mercato del lavoro come disoccupati, cassintegrati o lavoratori in mobilità”. Le risorse disponibili Per l’ambito energetico-ambientale le risorse messe a disposizione dal bando ammontavano a 1 milione e 800 mila euro, declinati nei settori della filiera del legno (400.000 euro a disposizione), della certificazione energetica degli edifici (600.000), green economy (800.000). Seguono gli antichi mestieri (600.000), lo spettacolo (1.000.000), il manifatturiero (1.600.000) e la nautica da diporto (1.000.000). I progetti finanziati Nell’ambito della filiera del legno e della certificazione energetica, hanno visto l’approvazione due progetti che, rispettivamente, prevedono l’aggiornamento delle risorse umane nei settori coinvolti, lungo l’intera filiera e il ripensamento delle competenze del settore dell’edilizia residenziale, coinvolgendo tutti coloro che vi lavorano, dai progettisti agli installatori ai distributori di impianti (importo finanziato per le due azioni: 530 mila euro). Nel settore green economy le iniziative finanziate sono due, che guardano all’innovazione di processo e di prodotto di alcune imprese e alla crescita dell’occupazione nel campo delle energie rinnovabili o del fotovoltaico (660 mila euro). Per gli antichi mestieri sono stati approvati due progetti: il primo punta a riqualificare maestri artigiani specializzati in dieci diversi ambiti artistici (fra cui intarsio, miniatura, restauro); il secondo è rivolto a microimprese dell’artigianato artistico per aiutarle ad essere più competitive sui mercati (finanziamento totale, 435 mila euro). Musica e spettacolo: quattro i progetti finanziati, che puntano soprattutto sulla formazione di giovani in settori come il teatro, la musica e il cinema. Si tratta di progetti particolarmente significativi, per un finanziamento complessivo di circa 600 mila euro. Fra i progetti finanziati, da segnalare quello sulla lirica presentato da Maggio Fiorentino Formazione, che coinvolge tutte le Fondazioni liriche toscane e si concluderà con contratti di scrittura per 19 soggetti. Manifatturiero: e’ il settore più corposo, con un finanziamento complessivo di oltre 2 milioni e 800 mila euro. I progetti finanziati sono sette, fra questi quelli che puntano a rendere più competitive le aziende del settore moda, quelli per lo sviluppo dell’artigianato manifatturiero o che puntano a riconvertire la filiera metalmeccanica, il tessile, la pelletteria, con un occhio anche alla formazione e all’aggiornamento degli imprenditori e dei quadri. Per la nautica da diporto è stato approvato un progetto destinato alla valorizzazione delle competenze esistenti nelle aziende nautiche e per qualificare quelle dei lavoratori in Cassa integrazione e con contratti atipici. “Il complesso degli interventi finanziati e dei soggetti coinvolti – afferma Simoncini – ci conferma che l’obiettivo del bando di legare strettamente formazione, sostegno all’occupazione e alle imprese, è stato in effetti raggiunto, i con effetti sulla competiività del sistema che saranno importanti in questa fase di graduale fuoruscita dalla crisi”. Nel bando era stato inserito l’obbligo di individuazione preventiva delle imprese destinatarie dei progetti, assegnando un punteggio di priorità qualora il progetto si rivolga, oltre che agli occupati, anche a soggetti non occupati (inoccupati, disoccupati, soggetti in cassa integrazione o mobilità), prevedendone la formazione in vista di un reinserimento nel mercato del lavoro. Tutti i progetti devono inoltre garantire il raggiungimento, oltre che di obiettivi formativi, di obiettivi di stabilizzazione, mantenimento o incremento dell’occupazione. |
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CALABRIA: DELIBERE APPROVATE SUL RIORDINO DELLE COMUNITÀ MONTANE |
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Catanzaro, 28 febbraio 2011 - Nell’ultima riunione di Giunta, su proposta del Presidente Giuseppe Scopelliti, sentito il Sottosegretario alla Presidenza Alberto Sarra, con delega alle Riforme ed alla semplificazione amministrativa, sono state approvate tre delibere relative al riordino istituzionale delle Comunità Montane “Sila Greca” di Rossano, “Media Valle Crati” di Montalto Uffugo” e “Medio Tirreno e Pollino” di Paola. “Con legge regionale del 2008 – ha detto il Sottosegretario Sarra - sono state riordinate le Comunità Montane calabresi riducendone il numero. Da ventisei sono passate a venti ed i Comuni a loro appartenenti da 303 a 222. Per ridurre questi Enti, si è fatto ricorso all’accorpamento, alla soppressione e, quindi, alla liquidazione”. Sono stati nominati, nel tempo, i Commissari liquidatori delle Comunità Montane “Sila Greca”, “Media Valle Crati” e “Medio Tirreno e Pollino”. “La fase della liquidazione – dice ancora Sarra - è stata portata avanti dai Segretari degli Enti stessi posti in liquidazione, che hanno provveduto ad effettuare anche la ricognizione delle risorse umane, strumentali e finanziarie delle Comunità Montane. Approvato il Piano di ricognizione delle risorse, occorre provvedere alla fase conclusiva e definitiva di liquidazione ed accorpamento di detti Organismi nelle nuove Comunità Montane che sono state così costituite: la Comunità “Sila Greca” di Rossano sarà accorpata alla “Sila Greca – Destra Crati” con sede in Acri; la Comunità “Media Valle Crati” sarà accorpata in parte con la Comunità “Delle Valli/media Valle Crati”, con sede in Malvito, ed in parte con la “Valle Crati/serre Cosentine” con sede in Mendicino; la Comunità “Medio Tirreno e Pollino” sarà accorpata integralmente con la Comunità “Alto Tirreno/appennino Paolano” con sede in Verbicaro. “Tale fase di liquidazione si attua – prosegue il Sottosegretario Sarra - per le Comunità Montane di Rossano e di Paola in universum jus con la conseguenza che tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, in capo all’ente accorpato passano all’ente subentrante; per la Comunità Montana di Montalto Uffugo, invece, si è provveduto a stilare un apposito allegato schema di assegnazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie per l’una e per l’altra Comunità Montana ricevente. Con le Deliberazioni approvate - conclude soddisfatto Sarra - vengono trasferiti alle nuove Comunità Montane riceventi: la titolarità di tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, patrimoniali, organizzativi, amministrativi, finanziari e del personale delle ex Comunità Montane poste in liquidazione”. |
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TOSCANA: LA GIUNTA STA LAVORANDO ALLO SVILUPPO DELLA MONTAGNA TOSCANA |
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Firenze, 28 febbraio 2011 – “Sono in grado di tranquillizzare gli amministratori delle “zone bianche” della Toscana: la Giunta regionale sta lavorando alacremente a favore della montagna, altro che dimenticanza – afferma l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti -. Lunedì prossimo approveremo la bozza concordata con Uncem e Anef (l’associazione che riunisci gli esercizi funiviari) sull’intesa programmatica per il rilancio dell’economia dei comprensori sciistici regionali, per portarla alla firma definitiva. E posso annunciare che la Conferenza delle Regioni ha fatto proprio, presentando una richiesta specifica di adeguamento delle normative al governo, il problema della vita tecnica degli impianti di risalita. Era stato il presidente Enrico Rossi a porre all’attenzione il fatto con una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, dopo un passo già compiuto nei confronti del ministro Matteoli.”. Un insieme di azioni, sostiene l’assessore Scaletti, che disegnano un quadro di attenzioni che nessuno può sminuire: “L’intesa programmatica prevede una serie di interventi concordati per il rilancio della Montagna toscana a favore delle attività sportive sia invernali che estive, il rafforzamento delle infrastrutture per l’attività sciistica vista come essenziale motore di sviluppo economico di tutto il territorio montano, ma anche come elemento importante per la tutela del patrimonio montano. E per gli impianti si tratta di rispondere alla giusta esigenza di uniformare la normativa nazionale con quella europea, che non prevede il concetto di scadenza della vita tecnica degli impianti, ma invece la manutenzione continua e la salvaguardia delle condizioni di sicurezza attraverso periodiche ispezioni”. L’assessore Scaletti ricorda poi che sono in fase conclusiva le procedure che consentiranno a breve la distribuzione nei territori della Montagna toscana di finanziamenti (fino al 60 per cento degli investimenti previsti) per 4 milioni di euro previsti del piano di sviluppo economico 2007-2010, di cui 1milione e mezzo finalizzato a investimenti per la sicurezza nelle aree sciistiche toscane, attraverso la creazione di reti adeguate per l’innevamento programmato. |
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SERVIZIO CIVILE: PUBBLICATO BANDO NAZIONALE, REGIONE UMBRIA APPROVA CRITERI SELEZIONE PROGETTI 2011 |
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Perugia, 28 febbraio 2011 - Avranno tempo fino al 28 marzo 2011 gli enti iscritti nell´albo nazionale e negli albi regionali e delle Provincie autonome, per presentare i progetti di Sevizio Civile per l´anno 2011, da realizzarsi in Italia e all´estero. L´avviso relativo alla riapertura dei termini per la presentazione dei progetti è stato pubblicato sul sito dell´Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (consultabile al link: http://www.Serviziocivile.gov.it/news/schedanews.aspx?idnews=206720§ion=31&smartcommand=show ). Le linee guida per l´elaborazione e presentazione dei progetti sono contenute nel "Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di Servizio Civile Nazionale da realizzare in Italia e all´estero, nonché i criteri per la selezione e l´approvazione degli stessi", approvato con Dpcm del 4 novembre 2009. I progetti di Servizio Civile Nazionale da realizzarsi all´estero dovranno arrivare esclusivamente all´Ufficio nazionale, indipendentemente dall´albo al quale sono iscritti gli enti che li presentano. Gli enti iscritti nell´albo nazionale dovranno far pervenire i progetti esclusivamente all´Ufficio nazionale, mentre gli enti iscritti negli albi regionali e delle Province autonome, dovranno far pervenire i progetti agli uffici regionali e provinciali dove sono dislocate le proprie sedi. I progetti da presentare alla Regione Umbria, dovranno essere consegnati direttamente, ovvero a mezzo raccomandata A/r al seguente indirizzo: Regione Umbria - Palazzo Broletto - Direzione Salute, Coesione Sociale e Società della Conoscenza - Servizio Vii: Programmazione socio-assistenziale e azioni coordinate con gli Ee.ll. - Sezione Ii: Terzo Settore ed Economia Sociale - Via Mario Angeloni n. 61 - 06124 Perugia con indicazione del riferimento in calce a sinistra della busta di invio "Progetti di servizio civile nazionale". In caso di presentazione a mano, i progetti dovranno essere consegnati, dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30 c/o la Sezione Ii, stanza 426, Iv piano, Palazzo Broletto. Per quanto riguarda il termine ultimo di presentazione dei progetti, le amministrazioni procedenti terranno conto esclusivamente della data di arrivo del formato cartaceo, a nulla rileva, in caso di spedizione, la data del timbro dell´ufficio postale accettante. Sempre nell´ambito del servizio civile la giunta regionale dell´Umbria, su iniziativa dell´assessore regionale al Welfare, Carla Casciari, ha approvato le "Disposizioni di competenza regionale" per la selezione dei progetti del Servizio Civile per l´anno 2011. In seguito alla decisione dell´esecutivo, i progetti per lo svolgimento di attività e interventi di carattere civile (che possono essere presentati dagli enti accreditati presso l´albo regionale - in genere associazioni del cosiddetto privato sociale - e dai Comuni) sono prescelti sulla base di un punteggio che può raggiungere il valore massimo di 100 punti. Di questi, 80 vengono attribuiti dall´Ufficio nazionale per il Servizio civile, mentre 20 sono a discrezione della Regione. La Giunta ha, per l´appunto, stabilito la "Griglia di valutazione" di sua competenza privilegiando la pratica della coprogettazione, cioè i progetti elaborati e presentati da più enti (+ 6 punti) e quelli che si muovono nell´ottica di promuovere una rete regionale interconnessa tra enti accreditati e promotori esterni (+ 6 punti). Il punteggio aggiuntivo di 6 punti sarà inoltre attribuito al carattere innovativo del progetto (tra le innovazioni sarà considerato anche la non ripetizione dei servizi prestati). "I criteri stabiliti dalla Giunta - ha detto l´assessore Casciari - sono inoltre finalizzati a valorizzare le specificità territoriali e a soddisfare le conseguenti esigenze di intervento. Individuando dei criteri finalizzati, innanzitutto a ´premiare´ la qualità e i contenuti innovativi dei progetti presentati, la giunta regionale ha voluto riservare grande attenzione a questo settore. Ci troviamo purtroppo di fronte - ha concluso la vicepresidente - ad una crescente esiguità dei fondi a disposizione anche se cercheremo, in ogni modo e con ogni impegno, di farvi fronte per mantenere un´utile pratica di cittadinanza attiva. Ci teniamo a ricordare che il servizio civile impegna i giovani in attività volte a favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale, promuove la solidarietà e la cooperazione a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed all´educazione alla pace fra i popoli". Inoltre - ha aggiunto - i giovani partecipano alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio della nazione, con particolare riguardo al settore ambientale, storico-artistico, culturale e della protezione civile. Il servizio civile infine, permette di mantenere viva e sviluppare la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani fatta di ´disinteresse´ particolare e di generoso interesse generale". |
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MAFIA: ACCELERARE TRASFERIMENTO A REGIONE SICILIA DEI BENI CONFISCATI |
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Palermo, 28 febbraio 2011 - "Definire, entro brevissimo termine, il trasferimento alla Regione e agli enti locali dei beni confiscati alla mafia. In Sicilia, infatti, e´ allocato il 45 per cento circa dei beni immobili confiscati alla mafia e analoga proporzione riguarda i beni in denaro e titoli provenienti dall´Isola. Non possiamo continuare a pagare quasi quattro milioni di affitti per immobili che ospitano assessorati e uffici a societa´ ormai di proprieta´ dello Stato". Lo ha affermato l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, intervenendo al convegno ´Colletti bianchi, zona grigia e mafie´, svoltosi il 26 febbraio a Palermo, nella sala Gialla di palazzo dei Normanni. "Ho proposto alla Commissione europea, in sede di rimodulazione dei fondi comunitari - ha continuato Armao - di utilizzare risorse per la loro rifunzionalizzazione in favore di enti locali e associazioni di volontariato. Con il prefetto Morcone, nei prossimi giorni, definiremo tempi e modi per il trasferimento di questi e altri beni alla Regione e agli enti locali". L´assessore si e´ anche soffermato sul denaro confiscato ai mafiosi - in gran parte proviene dal pizzo pagato dai cittadini siciliani - chiedendo che venga destinato dal Fondo unico per la Giustizia, nel quale confluisce, ai tribunali siciliani e all´azione di repressione delle forze dell´ordine impegnate sul territorio isolano. "Nella prevenzione del crimine - ha aggiunto Armao - la Regione ha cominciato a fare la sua parte. Ricordo in particolare l´adozione del Codice Vigna su antimafia e anticorruzione per l´amministrazione, esteso adesso anche agli amministratori delle societa´ partecipate e l´introduzione di concrete misure antiracket nelle procedure per la concessione del credito d´imposta. Ma occorre rafforzare, come precisato questa mattina dal presidente della Corte dei conti, i meccanismi di controllo interno sull´attivita´ amministrativa". "L´amministrazione in Sicilia e´ troppo vischiosa - ha continuato l´assessore Armao - ci sono molti funzionari corretti, ma anche molti corrotti, che utilizzano le inerzie burocratiche, di cui si lamentano giustamente gli imprenditori che vogliono investire nell´Isola, per ottenere benefici e profitti illeciti. Il rimedio e´ la semplificazione della pubblica amministrazione, l´informatizzazione e la digitalizzazione dei procedimenti. Nelle procedure informatizzate, infatti, non c´e´ bisogno di incontrare i funzionari o di conoscerli, di ottenere autorizzazioni, visti o firme da sollecitare". "All´assemblea regionale siciliana, nei prossimi giorni - ha concluso l´assessore - c´e´ un appuntamento fondamentale: l´esame della legge sulla semplificazione amministrativa. Per combattere mafia e corruzione in Sicilia questa riforma e´ uno strumento indispensabile e non piu´ differibile, e i parlamentari di tutte le forze politiche possono dare, responsabilmente, una risposta tempestiva alle attese di cittadini e imprese" |
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POLITICHE DI GENERE: “DONNA E IMMAGINE SUPERARE GLI STEREOTIPI” |
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Porto Viro (Rovigo), 26 febbraio, 2011 - “La dignità della nostra società si misura anche nella misura in cui sa superare gli stereotipi”. Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche di genere Isi Coppola intervenendo il 26 febbraio a Porto Viro (Rovigo) al convegno “Donna e immagine: stereotipi, luoghi comuni e percorsi di crescita”, che ha concluso il progetto “La rete rosa” realizzato con il contributo della Regione e in collaborazione le commissioni pari opportunità regionale, provinciale e comunale. I lavori sono stati introdotti dall’assessore alle pari opportunità del comune di Porto Viro, Rosita Perazzolo. Il convegno è stata l’occasione per presentare i risultati di un’indagine su queste tematiche effettuata dagli alunni dell’Istituto Superiore “C. Colombo” di Porto Viro. “Il progetto – ha sottolineato l’assessore Coppola – è stato fortemente voluto dalla Regione e realizzato in Polesine. E’ indicativo anche della linea che abbiamo voluto imprimere in questa legislatura trasformando le “pari opportunità” in “politiche di genere” per dare a questi temi una connotazione più europea”. L’assessore si è complimentata con i ragazzi che hanno realizzato l’indagine, rivolta a giovani e adulti, per l’approccio con cui hanno affrontato l’argomento. “E’ importante – ha aggiunto – arrivare al cuore dei problemi, sensibilizzando le famiglie e i giovani che sono la classe dirigente di domani”. L’assessore Coppola ha auspicato che i giovani tornino ad appassionarsi anche alla politica, intesa come strumento per far crescere la società. |
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FVG PARTNER PROGETTO SU DONNE IN POSIZIONI DECISIONALI
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Trieste, 28 febbraio 2011 - La Giunta regionale ha approvato la delibera proposta dall´assessore al Lavoro Angela Brandi con la quale viene autorizzato il Servizio lavoro e pari opportunità della direzione centrale Lavoro, Formazione, Commercio e Pari Opportunità della Regione a partecipare - in qualità di partner associato - al quarto avviso per la presentazione delle proposte progettuali relative al Programma operativo per il sostegno alla collaborazione transfrontaliera Interreg Iv Italia-austria 2007-2013 con il progetto ´´Le donne nelle posizioni decisionali´´. Con la stessa delibera la Giunta ha autorizzato il direttore del Servizio lavoro e pari opportunità in qualità di partner associato del progetto a sottoscrivere la scheda progettuale e l´accordo di partenariato e, qualora la proposta progettuale venga utilmente collocata in graduatoria, a sottoscrivere gli atti successivi all´approvazione del progetto e necessari per la sua attuazione. Il progetto ´´Le donne nelle posizioni decisionali´´ parte dalla considerazione che, mentre da un lato vengono sempre evidenziate le reali o presunte differenze tra i generi, le donne si trovano ad adattarsi ai sistemi esistenti ´´orientati al maschile´´, così negli organi decisionali della politica come in quelli della vita economica. Il risultato è che le donne ´´ci sono´´ fino ad un certo punto, a scapito di uno sviluppo duraturo e paritario che può essere realizzato solo se le donne sono attivamente coinvolte nei processi decisionali dell´economia e della politica. Questo progetto intende contribuire al rafforzamento della presenza delle donne nelle posizioni decisionali della vita economica e politica, a livello comunale e regionale, attraverso lo sviluppo di competenze e la creazione di reti, così come di strategie congiunte. Basandosi sui risultati e sulle conclusioni di tutti i partner coinvolti (oltre al Fvg, Carinzia, Salisburgo, Tirolo, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia di Udine), il progetto trasferisce e ottimizza gli approcci esistenti nelle regioni partecipanti e sviluppa concrete attività. Tali attività sono finalizzate a promuovere la partecipazione delle donne nella vita economica e politica e il loro inserimento nelle strutture ufficiali, formali e informali dell´economia e della politica locale e regionale; a dare un supporto alle donne nelle funzioni economiche e politiche, rendendo anche visibile e possibile prendere provvedimenti contro la discriminazione, palese o dissimulata; a realizzare le necessarie attività, per mettere assieme obiettivi di sviluppo economico e di crescita della politica regionale delle pari opportunità. |
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