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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Aprile 2011
COSA STA SUCCEDENDO A FUKUSHIMA SE NE PARLA ALLA FAST DI MILANO  
 
 Milano, 18 aprile 2011 - Presso Fast, Milano, P.le R. Morandi, 2, martedì 19 aprile 2011, ore 17.3° si terrà una conferenza dei proff. Ricotti e Campi del Politecnico di Milano sul recente incidente nucleare “Cosa sta succedendo a Fukushima”. L’incidente alla centrale nucleare giapponese di Fukushima è oggetto di approfondimenti e servizi speciali televisivi e radiofonici; occupa intere pagine dei giornali, piene di pareri e dati contrastanti. Ma soprattutto è motivo di preoccupazione in tutto il mondo. Talvolta sembra difficile farsi un’opinione basata su una informazione chiara e attendibile. Perciò Fast e Aeit-sezione di Milano propongono questo incontro sull’argomento, grazie alla disponibilità e alla competenza di Marco Ricotti, ordinario di Impianti nucleari e membro dell’Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare, e di Fabrizio Campi, associato di Impianti nucleari ed esperto di radioattività e radioprotezione. Entrambi lavorano al Politecnico di Milano. La conferenza vuol essere l’occasione per capire meglio quanto è accaduto, analizzando i fatti tecnici finora accertati, con la guida di due sicuri esperti. I relatori: Marco Ricotti si è laureato al Politecnico di Milano nel 1990 in Ingegneria nucleare. Termina nel 1993 il dottorato di ricerca in Scienza e tecnologia degli impianti nucleari. E’ professore ordinario dal 2005 in Impianti nucleari. Fabrizio Campi è professore associato al Politecnico di Milano, dove si occupa di impianti nucleari e radioattività e radioprotezione. La partecipazione è gratuita. Le iscrizioni vengono accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili. Solo i non ammessi vengono informati. Segreteria organizzativa, Per iscrizioni rivolgersi alla segreteria Fast: piazzale Rodolfo Morandi 2 – 20121 Milano tel. 0277790307 – fax 02782485 email: barbara.Pamovio@fast.mi.it  – www.Fast.mi.it/    
   
   
APER RISPONDE AL MINISTRO ROMANI SOLLECITANDO UN INCONTRO L’ASSOCIAZIONE REPLICA AL MINISTRO CHE HA ACCUSATO L’ASSOCIAZIONE DI SFUGGIRE AL CONFRONTO SUL DECRETO RINNOVABILI.  
 
Milano, 14 aprile 2011- Durante l’interrogazione parlamentare dell’On. Libè del13 aprile , il Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani ha apertamente accusato Aper di aver rifiutato il dialogo sul decreto rinnovabili. Solo negli ultimi due mesi e mezzo possiamo contare almeno 4 lettere a firma del Presidente di Aper in cui l’Associazione chiedeva un confronto con il Ministero stesso, lettere che ancora per altro attendono una risposta e che sono disponibili sul sito dell’Associazione. Un’accusa quindi facilmente smentibile e proprio per questo ancora più incomprensibile. Ancora una volta torniamo quindi a ribadire la nostra disponibilità ad un incontro ufficiale per confrontarci sul decreto fv e sui contenuti più generali di tutto il provvedimento. Di seguito la lettera inviata in data 14 aprile a firma del Presidente di Aper.

 

Milano, 14 aprile 2011

Onorevole Ministro

PAOLO ROMANI

Ministero dello Sviluppo Economico

Via Molise, 2

00187 ROMA

Prot.93/2011

Caro Ministro Romani,

essendo stati direttamente chiamati in causa nel corso della sua risposta di ieri alla Camera

all’interrogazione presentata dall’on. Libé, riteniamo doveroso cercare di ristabilire la verità dei fatti.

L’azione di APER non è quella di ”non essere coinvolta” nella discussione con Lei né “alcune

volte c’è e altre volte non c’è”; è vero semmai il contrario: sin dal 3 febbraio abbiamo richiesto di essere invitati a discutere la nostra proposta di decreto che Le è stata inviata in copia e a tutt’oggi non siamo stati mai da Lei convocati.

Anzi, l’unica volta che avendo avuto informale notizia di una riunione con Confindustria

abbiamo chiesto alla sua Segreteria di essere invitati, ci è stato risposo telefonicamente poche ore prima dell’incontro, che se fossimo andati saremmo stati ricevuti, ma che non potevamo essere formalmente convocati.

Le confermo quindi la nostra piena disponibilità a partecipare, se invitati, ad un approfondito esame della situazione e della nostra posizione.

A questo proposito è però necessario chiarire come sia inaccettabile per noi vedere prendere

decisioni di politica energetica di interesse nazionale sulla base dell’effetto emotivo e

propagandistico di numeri che non sono in alcun modo verificati né verificabili.

L’allarme da Lei lanciato dei 4.000 MW di impianti accettati nel salva ALCOA e che dovranno

essere allacciati entro giugno si sta rivelando infondato: ad oggi dal primo gennaio ne sono

stati allacciati solamente 775 e tutto fa prevedere che non saranno molti di più.

I 25.000 MW di nuovi preventivi di allacciamento alla rete già accettati nulla indicano se non associati ad una domanda di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto e si scioglierebbero come neve al sole a seguito di un’eventuale reintroduzione dell’efficacia della delibera 125 dell’AEEG quando verranno richieste le fidejussioni a conferma della volontà di procedere.

L’impressione è che questa campagna di numeri lanciata senza alcuna evidenza pubblica serva solo a giustificare un’azione di screditamento dell’importanza dell’utilizzo delle fonti rinnovabili che, se utilizzata oggi per il fotovoltaico, potrebbe essere applicata domani alle altre fonti facendo naufragare lo sviluppo del settore e mettendo fine all’unico settore industriale che in questi mesi di crisi generale ha dato segni di vitalità e di sviluppo.

Quegli astronomici 160 Miliardi di Euro che secondo il Suo intervento di ieri, verrebbero tolti dalle tasche degli italiani, sono il frutto di una matematica propagandistica e fantasiosa che tende a distogliere l’attenzione su quali siano invece i veri sussidi annegati nel prezzo dell’energia pagato dai consumatori, soprattutto dai più piccoli, facendo del settore energetico un campo di prelievo di fiscalità indiretta.

Anche su questi temi saremmo ben lieti di confrontarci con Lei in maniera trasparente e

pubblica.

E per finire, Signor Ministro, il Suo richiamo al privilegio del Pubblico rispetto al Privato nella realizzazione degli impianti da fonte rinnovabile è antistorico e in netto contrasto con la scelta liberista del nostro Paese e della Commissione Europea e ancor più del Governo di cui Lei fa parte: non capiamo perché in un settore imprenditoriale come la produzione di energia da fonti rinnovabili dovremmo concedere alcun privilegio alle “aziende pubbliche, il Ministero delle Difesa, tutto ciò che è pubblico in Italia”.

In attesa di un Suo invito le porgo distinti saluti.

Il presidente APER

Roberto Longo

 
   
   
ENERGIA ALTERNATIVA: FIRMATO OGGI ACCORDO REGIONE ABRUZZO/ENEA  
 
L´aquila, 18 aprile 2011 - Il Commissario dell´Enea e l´assessore all´Ambiente ed Energia della Regione Abruzzo hanno firmato il 15 aprile un Protocollo d´intesa per la realizzazione di iniziative per promuovere l´efficienza energetica ed il risparmio energetico negli usi finali e per favorire lo sviluppo di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili sul territorio regionale. L´enea assicurerà il necessario supporto all´Amministrazione regionale e all´industria locale per lo sviluppo di programmi e progetti centrati su innovative tecnologie energetiche ed ambientali, in grado di offrire soluzioni "sostenibili" per sviluppo dell´economia della Regione Abruzzo. "Con questo accordo che abbiamo appena stipulato - ha detto l´Assessore regionale - la Regione Abruzzo pone un´altra tessera nel quadro strategico relativo allo sviluppo delle fonti rinnovabili". "Da oggi ci avvarremo della collaborazione del maggiore organismo italiano in materia energetica che lavorerà in sinergia con la gli uffici regionali per individuare tutte le forme di implementazione di energia rinnovabile". "La centralità della questione energetica e ambientale per lo sviluppo competitivo e sostenibile è alla base delle attività di ricerca e di trasferimento tecnologico che l´Enea svolge per il Paese, e con questa collaborazione vogliamo mettere in campo le nostre specifiche competenze per uno sviluppo del sistema energetico regionale nel rispetto dell´ambiente - ha sottolineato il commissario dell´Enea - Con questo accordo si consolida la presenza dell´Enea in Abruzzo, che ha già in corso con il Comune dell´Aquila una collaborazione per la ricostruzione con l´impiego di innovative tecnologie antisismiche". Con l´obiettivo di rafforzare la collaborazione e fornire un´adeguata e tempestiva risposta alle esigenze in ambito locale, i tecnici del Centro di Consulenza Energetica Integrata dell´Enea, già operante in Abruzzo con sede a Pescara, si trasferiranno presso la sede regionale. Il Protocollo d´intesa firmato oggi si aggiunge agli accordi di collaborazione che Enea ha in programma di ratificare con le altre Regioni, con l´obiettivo di assicurare un costante supporto tecnico-scientifico e operativo alle Istituzioni pubbliche e agli operatori privati su base regionale, a sostegno delle scelte e delle soluzioni tecnologiche più rispondenti alle esigenze di sviluppo sostenibile del territorio.  
   
   
FOTOVOLTAICO GALLEGGIANTE: INNOVAZIONE PUGLIESE PRESENTATA A FIERA DI HANNOVER  
 
Bari, 18 aprile 2011 - In Germania spopola il fotovoltaico galleggiante made in Puglia. Il brevetto, messo a punto da un’azienda pugliese ed unico del genere in Europa, è stato presentato ad Hannover Messe, in Germania, la manifestazione fieristica dedicata alle tecnologie industriali, alla quale la Regione Puglia ha partecipato accompagnando 12 imprese. La novità lanciata dalla D.a.i.e.t. Di Cisternino (Br), rappresenta la nuova frontiera del fotovoltaico perché ecologica ed a maggior rendimento. I pannelli si montano infatti sui laghetti artificiali degli acquedotti. “L’acqua - spiegano i tecnici dell’azienda - raffreddando i pannelli ne migliora la resa, permettendo di produrre fino al 20% di energia in più”. Così non si sottraggono suoli all’agricoltura e l’acqua del bacino, oltre ad essere protetta dall’evaporazione, è perfettamente utilizzabile dall’acquedotto. In Germania, cioè nel paese leader in Europa per il fotovoltaico, non si era ancora visto nulla del genere. Immaginabile l’interesse degli operatori per la nuova tecnologia, che in Puglia vedremo presto realizzata ad Avetrana. E non è l’unico caso. Negli stand pugliesi protagonista assoluta è stata l’innovazione, tant’è che molte delle novità nell’energia rinnovabile e nella meccanica del prossimo futuro potrebbero essere tecnologie pugliesi. Sono sei infatti i nuovi brevetti presentati con successo agli operatori stranieri, a cominciare dal fotovoltaico galleggiante. Un’altra impresa, la Mec Prod di Ostuni (Br), ha messo a punto pannelli che seguono l’orientamento del sole compiendo movimenti in due direzioni differenti con un unico motore. Per l’Entalpia Engineering di Corato (Ba), invece, innovazione vuol dire risparmio energetico. L’impresa ha presentato ad Hannover un sistema innovativo di teleriscaldamento ottenuto recuperando il cosiddetto cascame termico, cioè l’energia termica prodotta nell’ambito di impianti alimentati a gas o con altre fonti, che solitamente si disperde. Trasformandola, è possibile trasferirla agli utenti che ne hanno bisogno senza che venga bruciato altro combustibile. Un impianto del genere, unico in Europa, esiste già a Candela ed è stato realizzato da Entalpia. La nuova tecnologia ha interessato Germania, Francia, ma soprattutto Israele. Soddisfazione anche per le altre imprese. La Geatecno di Bari potrebbe stringere presto accordi con aziende canadesi per l’eolico e polacche per le biomasse, mentre la Dld Elettronica di Taranto ha avviato contatti interessanti con operatori di Turchia, Lussemburgo, Estonia e Polonia oltre che Germania. La promozione ad Hannover di tecnologie inedite ha riguardato anche le imprese meccaniche che hanno partecipato al salone Industrial Supply. Così la Block Shaft di Fasano (Br) ha brevettato e presentato per le prima volta sui mercati internazionali un sistema di sicurezza del vano di carico dei camion. La Karborek di Martignano (Le) ha promosso un brevetto di cilindro idraulico di macchine movimento terra che potrà essere applicato anche al settore dell’energia rinnovabile, mentre Petrone Oleodinamica di Gravina di Puglia ha progettato e presentato ad Hannover una pompa oleodinamica che si applica alle macchine per tagliare la legna. Rilevanti i contatti internazionali. La Cmt di Modugno (Ba) sta per presentare offerte ad operatori francesi e ad una multinazionale americana. La Pgm Produzione guarnizioni motori srl di Posta San Lorenzo (Fg), invece, ha avuto importanti incontri di business con tedeschi, italiani ed ungheresi e la Meccanica Rizzello di Taurisano (Le) con operatori di Germania, Tunisia, Turchia, Lituania, Belgio, Spagna e persino Cina. “Il valore aggiunto di un prodotto – ha detto la Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone – è tutto nella sua componente innovativa. In questi anni valorizzando la ricerca industriale abbiamo dato grande impulso all’innovazione. Adesso i risultati di queste politiche stanno mettendo in evidenza la Puglia sui mercati esteri. È una gratificazione per tutto il sistema”.  
   
   
APPROVATO A VENEZIA PROGETTO STRATEGICO DELLA REGIONE PUGLIA, ALTERENERGY  
 
Bari, 18 aprile 2011 - “Sono particolarmente soddisfatta di questo importante risultato dell´iniziativa della Regione Puglia in materia di strategie per lo sviluppo integrato dell´area adriatica”. Lo ha detto l’’Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli commentando l’approvazione del progetto strategico Alterenergy, guidato dalla regione Puglia, Servizio Mediterraneo. Dopo un lungo lavoro di preparazione dei contenuti progettuali e di definizione del complesso partenariato infatti il Progetto Strategico Alterenergy è stato ufficialmente ammesso a finanziamento dal Comitato di Sorveglianza del Programma di Cooperazione Territoriale Ipa Adriatico, riunitosi a Venezia il 14 e 15 aprile scorsi. “In un momento in cui nel Mediterraneo le tensioni sono altissime – ha proseguito la Godelli - i successi della nostra Regione mostrano come realizzare cooperazione e politiche di integrazione a sostegno dello sviluppo comune e dei destini della democrazia nel bacino adriatico-mediterraneo possa rivelarsi molto più efficace dei rombi di cannone e dei rimpatri forzati dei profughi”. La delegazione pugliese a Venezia è stata guidata dal direttore dell’Area Organizzazione della Regione Puglia Bernardo Notarangelo. Ad affiancare la delegazione regionale, da un punto di vista tecnico e scientifico, l’Arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, che ha contribuito alla definizione dell’iniziativa progettuale e che sosterrà il Servizio Mediterraneo nella implementazione dell’iniziativa per i prossimi quattro anni. Coerentemente con le politiche di sviluppo regionali in ambito energetico, Alterenergy, che ha come capofila la Regione Puglia e prevede il coinvolgimento di tutte le regioni adriatiche italiane, dell’Albania (co-promotore dell’iniziativa) e di Slovenia, Bosnia, Croazia, Serbia, Montenegro e Grecia, è finalizzato alla definizione di una comunità adriatica dell’energia sostenibile: la sua ambizione è incidere a livello istituzionale, politico, tecnico e scientifico sulla capacità di pianificazione e sviluppo energetico territoriale adriatico. Alterenergy realizzerà anche interventi pilota sulle piccole comunità che sono tipiche dell’arco adriatico, promuovendone lo sviluppo, la sostenibilità e l’efficientamento energetico.  
   
   
CONUS: RISOLTA VERTENZA CON RIQUALIFICAZIONE E TUTELA DELL’OCCUPAZIONE  
 
Roma, 18 aprile 2011 - Si è risolta, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la delicata vertenza Conus Spa, società che gestisce la lettura e la riparazione dei contatori del gas, con un accordo che salvaguarda i livelli occupazionali. L’accordo vincola Italgas a modificare la gara d’appalto, accogliendo in tal modo le preoccupazioni dei sindacati impegnati per la tutela dei lavoratori, e prevede il riassorbimento dei lavoratori da parte delle aziende vincitrici dell’appalto, mantenendo i diritti dei lavoratori, e la riqualificazione del personale che rimarrà in Conus Spa. E’ stato istituito, inoltre, un tavolo permanente per monitorare il settore che è oggetto di provvedimenti normativi emanati da Ministero del Lavoro e Ministero dello Sviluppo Economico a tutela della continuità del posto di lavoro e della filiera del gas e dell’acqua. Tutte le parti che hanno firmato l’accordo hanno espresso apprezzamento e si augurano che le tensioni, che hanno allarmato opinione pubblica nei giorni scorsi, possano cessare per dedicare l’attenzione ai nuovi impegni dell’accordo.  
   
   
PUGLIA: VIA AL CENSIMENTO IMPIANTI ENERGIE RINNOVABILI AUTORIZZATI CON DIA  
 
 Bari, 18 aprile 2011 - È partito il censimento degli impianti di energie rinnovabili autorizzati dagli Enti Locali. La procedura, interamente telematica, presentata questa mattina agli Enti Locali, è attiva sul portale dell’Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione www.Sistema.puglia.it. Le Province e i Comuni potranno così registrare le informazioni relative agli insediamenti di energie pulite presenti nei propri territori ed avviati con la Dichiarazione di Inizio Attività (Dia) rilasciate dai Comuni. L’attivazione della procedura telematica segue all’intesa del 14 marzo 2011 tra la Regione Puglia, l’Unione Province d’Italia (Upi) e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci). Il censimento degli impianti è necessario per programmare e regolare meglio gli insediamenti, ma anche per controllarli. Attività impossibili senza un efficace scambio di dati tra le istituzioni coinvolte, cioè la Regione che concede l’autorizzazione unica per gli impianti industriali, i Comuni ai quali si presenta la Dia per gli impianti minori e civili, le Province che effettuano le valutazioni ambientali. A ribadirlo è la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “La Regione Puglia – ha detto – ha promosso e continuerà a promuovere l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Tuttavia è necessario proteggere il territorio, per questo è fondamentale sapere quanti impianti sono stati avviati con la Dia e dove si trovano. La Regione ha rispettato l’accordo con Anci e Upi, attivando la procedura telematica nei tempi previsti dall’accordo. Adesso è necessario che anche i Comuni e le Province procedano il più presto possibile all’inserimento dei dati. Questa attività – ha ricordato la vicepresidente - ci mette nelle condizioni di controllare gli insediamenti e prevenire così attività speculative o criminali”. Per accedere all’iscrizione occorre essere registrati al portale Sistema Puglia (www.Sistema.puglia.it) ed aver eseguito la procedura di accreditamento on-line, disponibile nella sezione Energia (sulla barra orizzontale), alla pagina “Censimento Impianti” delle “Sezioni Speciali”. È necessaria anche la registrazione sul sistema Sit ( www.Sit.puglia.it/ ) e l’abilitazione all’accesso.  
   
   
VILLA REALE MONZA, STORICO VIA AL RECUPERO DI UN GIOIELLO ASSEGNATI I LAVORI, DUE ANNI DI CANTIERE, APERTURA NEL 2014 FORMIGONI: REGIONE INVESTE SUL BELLO PER UN SUO USO PUBBLICO  
 
Monza, 18 aprile 2011 - La Villa Reale di Monza, gioiello tardosettecentesco del Piermarini, collocato nel più grande parco cintato d´Europa, sarà tra meno di tre anni aperta alla fruizione del pubblico italiano ed internazionale, entro l´estate del 2014, con buon anticipo su Expo 2015. ´Regione Lombardia - ha detto, il presidente Roberto Formigoni - ha ancora una volta deciso di investire sul bello per restituirlo al godimento della gente; e tanto più lo ha fatto, con gli altri enti pubblici e chiamando a concorrere il privato, nella completa assenza di risorse statali´. La gara per il recupero e la valorizzazione dello storico immobile, indetta da Infrastrutture Lombarde spa, si è conclusa il 15 aprile. Sarà Italia Costruzioni ad assumere questo compito. Lo ha annunciato lo stesso Formigoni, in una conferenza stampa tenuta nel Teatrino della Villa Reale, in cui ha illustrato ragioni, prospettive e vantaggi di un´operazione di straordinaria importanza, che si avvale della partnership di risorse e know how del privato per recuperare e gestire un bene pubblico, di proprietà pubblica e di totale uso pubblico. Lo ha fatto insieme al sindaco della città Marco Mariani e proponendo le testimonianze di due esponenti importanti della cultura italiana e internazionale, quali Alain Elkann (presidente della Fondazione Museo Egizio di Torino) attraverso un messaggio video-registrato e Alan Jones, statunitense, storico dell´arte di fama mondiale, giunto appositamente da Venezia. Presenti all´incontro con la stampa il presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi, il presidente della Camera di Commercio Carlo Edoardo Valli, i sottosegretari regionali alla Presidenza Francesco Magnano e Massimo Zanello, il direttore generale di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni e il direttore del Consorzio Villa Reale Pietro Pietraroia. Italia Costruzioni si è aggiudicata la gara proponendo l´offerta ´economicamente più vantaggiosa´, migliorando in sostanza quattro dei parametri minimi previsti dal bando. E cioè: aumento del canone annuo per la concessione da 30.000 a 60.000 euro per quanto riguarda la quota fissa, e dallo 0,5 allo 0,7 per cento del ricavo annuo per quanto riguarda la parte variabile; riduzione della durata dei lavori da 900 a 730 giorni, riduzione della durata della concessione da 30 a 22 anni. Il totale della somma stanziata, ha spiegato Formigoni, è di 25,6 milioni: 17,2 milioni sono lo di stanziamento da parte del pubblico (ovvero il Consorzio formato da Regione Lombardia, Comune di Milano, Comune di Monza, Provincia di Monza e Brianza, Ministero dei Beni culturali), mentre il soggetto privato si carica di un onere finanziario iniziale di 8,4 milioni a cui si devono aggiungere i costi successivi di manutenzione e gestione e del canone di concessione e di ogni altro onere connesso che portano l´esborso, nel periodo di concessione, ad almeno 35 milioni. ´La Villa - ha sottolineato Formigoni - resta di proprietà pubblica, l´utilizzo sarà pubblico 365 giorni all´anno, per visite, convegni, manifestazioni, mostre, appuntamenti istituzionali del territorio, nazionali e internazionali. Il privato gestirà anche servizi necessari in ogni museo o dimora storia, quali bookshop, ristorante, caffetteria, e così via, con ricavi indispensabili per la manutenzione e gestione dell´immobile, che sarà per 20 anni a totale suo carico´. ´Chi ha voluto parlare di svendita al privato - ha rimarcato il presidente lombardo - è totalmente fuori strada e la sua polemica clamorosamente infondata´. Il primo lotto di interventi, oggetto di questa gara, comprende il restauro del Corpo Centrale (8.300 mq) in tutti e quattro i piani, tutti aperti al pubblico (piano terra, con servizi, spazi commerciali, laboratori di artigianato di pregio), il Belvedere (spazi ricreativi e ristorazione), il primo e secondo piano nobili (eventi, mostre, attività istituzionali). Oggetto di intervento anche una porzione dell´ala nord (720 mq) e la Corte centrale (4.850 mq) da utilizzare per mostre e concerti. Il piano delle attività dovrà essere vidimato dal Consorzio, a garanzia dell´interesse pubblico. Il valore ´epocale´ dell´operazione e la sua autentica destinazione pubblica è stato sostenuto in particolare dal sindaco Mariani, il quale ha ricordato che da moltissimi anni la Villa non è aperta al pubblico (se non i piccole porzioni) a causa dello stato di degrado in cui versa. Che il mix ´pubblico-privato´ sia la soluzione migliore e più moderna per il recupero e la valorizzazione dei grandi beni architettonici e museali è stato sostenuto con efficacia da Alain Elkann nel suo messaggio video-registrato. Quanto ad Alan Jones, ha testimoniato che l´esperienza degli Stati Uniti non concepisce in alcun modo una contrapposizione tra pubblico e privato, men che meno nel campo delle imprese culturali, e men che meno dopo che il modello comunista ha fallito in politica, in economia ma anche nel capo della gestione dei beni culturali. E d´altra parte un Paese relativamente giovane e recente come gli Stati Uniti ha guardato come modello non alla vecchia madrepatria inglese, ma alla secolare grande tradizione del mecenatismo italiano.  
   
   
CASA A LECCO: DIALOGO ISPIRI DECISIONI FUTURE  
 
 Lecco, 18 aprile 2011 - In provincia di Lecco si contano 2.800 alloggi di edilizia residenziale pubblica, il 65 per cento dei quali è di proprietà dell´Aler e il restante 35 per cento dei Comuni. La quasi totalità è affittata a canone sociale e complessivamente vi abitano 6.000 inquilini. Questa la fotografia scattata il 14 aprile a Lecco, circa il patrimonio immobiliare pubblico, dall´assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti, durante la quarta tappa del giro che sta effettuando nelle province lombarde per rendersi conto di persona di come stanno le cose. "Regione Lombardia - ha detto Zambetti - è fermamente convinta che ci si debba rimboccare le maniche, se si vogliono ottenere risultati concreti sempre più visibili e significativi. Per questo occorre avviare un dialogo che possa ispirare le direttrici operative della futura politica per l´abitare. L´attenzione e l´ascolto sono e saranno le parole chiave dell´impegno di Regione Lombardia per rispondere ai nuovi fabbisogni abitativi". Patto Per La Casa - E´ in fase di definizione il ´Patto regionale per la casa´, per attuare nuovi interventi abitativi attraverso il coinvolgimento degli operatori del settore e del sistema economico lombardo. "Si tratta - ha spiegato Zambetti - dello strumento strategico di programmazione e di attuazione che vuole essere anche leva per responsabilizzare tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali della nostra Regione". Piano Casa - Per quanto riguarda la provincia di Lecco sono previsti due interventi, promossi dal Comune di Malgrate e dall´Aler, per 18 alloggi, con un finanziamento regionale complessivo di circa 2,2 milioni di euro. "In particolare - ha sottolineato Zambetti - l´intervento dell´Aler prevede la realizzazione di 14 alloggi a canone sociale, che si inseriranno in modo armonico nel contesto edilizio esistente dove è in costruzione una ulteriore palazzina di 12 alloggi sempre a canone sociale". Edilizia Universitaria - Regione Lombardia finanzia interventi per realizzare nuovi alloggi, spazi per la didattica, la ricerca e lo studio. Per la sede del Politecnico di Lecco è previsto un co-finanziamento di circa 1,7 milioni di euro per di 200 posti letto. Il costo complessivo dell´intervento è di 9,3 milioni di euro. Misure Per Le Famiglie: Il Fondo Affitti E Il Contributo Prima Casa - Accanto alle politiche di incremento del patrimonio immobiliare da destinare alle fasce deboli, Regione Lombardia ha indirizzato le proprie energie a favore delle famiglie con particolari situazioni di disagio anche economico. "In particolare - ha precisato Zambetti - nel 2010, con il Fondo sostegno affitti, in provincia di Lecco sono state finanziate, con la partecipazione delle amministrazioni comunali, circa 1.950 domande per complessivi 1,7 milioni di euro. Il contributo di 2.000 euro erogato una tantum per i cittadini sottoposti a sfratto e quello di 1.500 per i licenziati, è stato assegnato, dal 2009 ad oggi, a 166 cittadini". Per quanto riguarda il contributo per l´acquisto della prima casa, rivolto principalmente ai nuclei familiari di nuova formazione, in provincia di Lecco sono stati concessi 802.000 euro. Gli Interventi Sul Territorio - Nell´ambito dell´Accordo quadro di sviluppo territoriale, di cui fanno parte i programmi straordinari di edilizia residenziale pubblica, quelli di riqualificazione urbana e gli accordi di programma del Piano casa, Regione Lombardia ha messo a disposizione 25,7 milioni di euro per la realizzazione di 421 alloggi, 204 dei quali sono già stati ultimati.  
   
   
TRENTO, ALLOGGI A FAMIGLIE IN STATO DI PARTICOLARE BISOGNO: MODIFICATI I CRITERI  
 
Trento, 18 aprile 2011 - Modificati dalla Giunta provinciale i criteri per la locazione di alloggi Itea a nuclei familiari in condizioni di particolare bisogno, siano essi in possesso o meno dei requisiti di edilizia abitativa pubblica. I criteri fino ad ora applicati erano stati definiti ed approvati dalla Giunta con una delibera dello scorso anno (n. 1005 del 30 aprile 2010) che stabiliva la locazione, temporanea, degli alloggi a canone concordato. Con l´ultima legge finanziaria provinciale sono stati previsti due diversi canali: - uno per i soggetti in stato di particolare bisogno che sono in possesso dei requisiti per accedere all´edilizia abitativa pubblica, ai quali gli alloggi potranno essere affittati a canone sostenibile (sociale) con contratti temporanei; - l´altro per chi invece non possiede tali requisiti (perché, ad esempio, l´indice Icef è superiore) e che pure si trovano in situazione di particolare bisogno ai quali gli alloggi possono essere locati, sempre in via temporanea, a canone concordato. La delibera approvata oggi, e che porta la firma dell´assessore alle politiche sociali Ugo Rossi applica la previsione della Finanziaria 2011. Nella delibera approvata oggi si stabilisce che i contratti in locazione ai soggetti in possesso dei requisiti non potranno avere durata superiore ai 36 mesi, mentre per i soggetti non in possesso dei requisiti non potranno superare i 18 mesi. Questi i casi di particolare bisogno nei quali Itea Spa è autorizzata ad affittare gli alloggi. 1. Nuclei familiari in possesso dei requisiti: - Sgombero dell´alloggio occupato (dove è fissata la residenza del nucleo familiare) ordinato, per qualunque motivo, dalla competente autorità; - Provvedimento di sfratto esecutivo purché non causato da inadempienze contrattuali con rilascio dell´alloggio situato sul territorio provinciale. Non costituisce titolo per la richiesta lo sfratto effettuato per qualsiasi motivo da Itea Spa o da enti o aziende pubbliche che gestiscono alloggi di edilizia abitativa pubblica; - Situazioni di grave difficoltà sociale, correlata a necessità abitative, valutate dai servizi sociali territoriali che attestano la comprovata incapacità di risolvere, tramite rete familiare e autonomamente, il bisogno di un alloggio; - Situazioni alloggiative improprie che perdurino da almeno 12 mesi alla data di presentazione della domanda, anche sotto il profilo igienico-sanitario, e comunque gravemente pregiudizievoli alla salute del nucleo familiare accertate dal sistema sanitario provinciale; - Situazioni di grave disagio sociale in cui sono coinvolti minori. 2. Nuclei familiari non in possesso dei requisiti: - Incendio, distruzione o rilascio, a seguito di ordinanza di sgombero, della casa di abitazione dove è fissata la residenza, in assenza del diritto di proprietà, abitazione o usufrutto su altro alloggio idoneo disponibile sul territorio provinciale al momento del verificarsi dello stato di bisogno; - Situazioni di particolare necessità, valutate dal servizio provinciale competente in materia di emigrazione, che hanno determinato o determinino il rimpatrio di emigrati di origine trentina o loro discendenti; - Per ragioni di sicurezza personale o familiare in presenza di difficoltà accertata dal servizio sociale territoriale, anche limitatamente alle esigenze di uno o più componenti il nucleo familiare; - Situazioni di grave difficoltà sociale correlata a necessità abitative.  
   
   
COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE: CONTRIBUTI DELLA REGIONE VENETO PER INDAGINI E RAFFORZAMENTI STRUTTURALI  
 
Venezia, 18 aprile 2011 - La Giunta regionale ha approvato le graduatorie conseguenti al bando, approvato alla fine dello scorso anno, per il finanziamento di indagini di micro zonazione sismica ed interventi di rafforzamento strutturale di opere e edifici dei Comuni più esposti alla pericolosità di un evento tellurico. L’assessore ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti, illustrando il provvedimento, ha sottolineato l’assoluta importanza delle attività di prevenzione in questo campo, sia in termini di studio e valutazione dei possibili effetti del moto sismico nelle diverse aree a rischio del territorio veneto, sia per quanto riguarda gli interventi di miglioria e consolidamento di immobili pubblici e privati di particolare interesse comunitario. Lo scorso dicembre la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha assegnato alla Regione del Veneto oltre 1 milione e 464 mila euro da un fondo nazionale per la prevenzione del rischio sismico. La cifra è stata così suddivisa: oltre 154 mila euro per indagini; un milione e 310 mila euro per interventi su edifici ed opere strategiche e rilevanti, sia pubbliche, sia private. Questi gli interventi finanziati: Indagini di micro zonazione sismica: Provincia di Belluno: Farra d’Alpago, euro 8.000. Provincia di Treviso: Paese, euro 12.000; S. Pietro di Feletto, euro 10.000; Pieve di Soligo, euro 12.000; Moriago della Battaglia, euro 8.000. Provincia di Vicenza: Rosà, euro 12.000; Arzignano, euro 14.000; Chiampo, euro 12.000; Pove del Grappa, euro 8.000; S. Pietro Mussolino, euro 6.000. Provincia di Verona: Tregnago, euro 8.000; Grezzana, euro 12.000; San Bonifacio, euro 12.000; Negrar, euro 12.000. Interventi su edifici ed opere strategiche e rilevanti, pubbliche e private (Comune, intervento e contributo assegnato) Provincia di Treviso: Cappella Maggiore, sede municipale Euro 63.787; San Fior, ex cappella Soldi ora di proprietà comunale Euro 42.695; San Fior, ex canonica, ora sede Protezione Civile e associazioni Euro 80.807; Tarzo, sede municipale Villa del Mansionario Euro 78.037; Sernaglia della Battaglia, Centro Anziani Sernaglia Euro 106.731; Sernaglia della Battaglia, Centro Anziani Falzè Euro 90.114; Follina, ex scuola elementare di Valmareno Euro 217.280; Follina, complesso S. Giuseppe, sala polifunzionale e auditorium Euro 189.037 Gaiarine, ex cinema a destinazione auditorium Euro 268.992. Provincia di Verona Dolcè, scuola elementare Euro 69.437; Pastrengo, scuola primaria Negri di S. Front Euro 103.587.  
   
   
GIOVANI. INAUGURATE A MILNAO RESIDENZE ALLA FABBRICA DEL VAPORE  
 
Milano, 18 aprile 2011 - Il primo ospite arriverà all’inizio di maggio per allestire una mostra all’interno degli spazi di Careof e soggiornerà in una delle sei camere al secondo piano della Palazzina Liberty all’interno della Fabbrica del Vapore. La residenza, l’ultimo degli edifici realizzati alla Fabbrica, è stata inaugurata il 14 aprile: oltre alle sei stanze, comprende anche due ampie zone comuni, una cucina, quattro laboratori. Alla fine di marzo sono iniziati i lavori della quarta e ultima tranche che prevedono interventi sui blocchi che fiancheggiano la Cattedrale. Le residenze sono nate per diventare centro di vivace scambio di idee e competenze tra gli ospiti, i laboratori della Fabbrica del Vapore e la città. Il tutto ruota intorno al progetto Fdv Residency Programma, realizzato dall’organizzazione non profit Careof in collaborazione con Fdvlab e Comune. I programmi di residenza sono aperti ad artisti internazionali e italiani provenienti da vari ambiti culturali: arti visive, design, architettura, fotografia, musica, performance e danza. Offrono la possibilità a giovani di talento di vivere e lavorare a Milano per un periodo dai 3 ai 6 mesi, mettendo a disposizione gli strumenti necessari per fare un’esperienza di crescita professionale e personale. Per loro la Fabbrica organizza workshop, incontri,lectures,seminari, studio visits con critici e curatori, mostre, performance ed eventi. L’inaugurazione di oggi è stata anche l’occasione per un incontro tra i rappresentanti dell´Amministrazione cittadina e gli operatori dei laboratori della Fabbrica e per visitare installazioni e mostre dell’iniziativa “Posti di Vista”, uno degli eventi del Fuorisalone. Per maggiori informazioni: www.Postidivista.it/  www.Fabbricadelvapore.org/    
   
   
COSTRUZIONI CONVEGNO CNA: ASSESSORE REGIONALE, “REGIONE IMPEGNATA NEL SOSTEGNO DELLE IMPRESE”  
 
Perugia, 18 aprile 011 - Innovazione: dovrà essere questa la parola chiave anche per gli imprenditori che operano nel settore delle costruzioni che, sembra essere, quello tra i più colpiti dalla crisi economica. Lo ha affermato l´assessore regionale all´Edilizia sovvenzionata ed agevolata e alla Programmazione delle opere pubbliche, intervenendo al Convegno "Costruzioni-quale futuro in Umbria", organizzato a Bastia Umbria dalla "Cna", (Confederazione Nazionale dell´Artigianato e della Piccola e Media Impresa) per individuare, anche con l´aiuto delle istituzioni, possibili soluzioni alle problematiche attuali anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie ed ai nuovi materiali. L´invito alla "specializzazione e all´ottimizzare dei processi produttivi con l´impiego di energie da fonti rinnovabili e attraverso l´edilizia ecocompatibile pubblica e privata" - è arrivato proprio dall´assessore regionale - che ha evidenziato "l´opportunità di diversificare l´offerta che dovrà adattarsi alle nuove richieste, come ad esempio alloggi per i giovani e i precari con metrature più ridotte, quindi più economiche, o per anziani autosufficienti". Tra le varie proposte suggerite dall´assessore anche "la realizzazione da parte del Cna di un progetto per l´housing sociale, così come hanno già fatto altre associazioni di imprese". "La Giunta regionale - ha sottolineato l´assessore - ha piena consapevolezza della crisi del settore e, proprio per questo, è impegnata a sostenere le imprese per il superamento di questa difficile fase aggravata anche per l´azzeramento delle risorse da parte del governo centrale per l´edilizia residenziale pubblica e per i tagli finanziari per le opere pubbliche. Malgrado ciò - ha precisato - la Regione Umbria ha messo ha destinato all´edizia residenziale pubblica 44,5 milioni di euro. Inoltre, la Giunta regionale è impegnata nell´applicazione della legge ´n.3´ sugli appalti pubblici attraverso il superamento delle gare di appalto al massimo ribasso che penalizzano le imprese sane con norme che privilegiano le imprese con l´offerta più vantaggiosa". Tra gli impegni della Regione ricordati dall´assessore anche "la semplificazione amministrativa attraverso un regolamento e un elenco delle imprese affidabili a cui si sta lavorando anche con la collaborazione del Cna".  
   
   
TOSCANA: PIANO PAESAGGISTICO, POSTE LE BASI PER IL SUO PERFEZIONAMENTO E IL CONFRONTO CON GLI ENTI LOCALI  
 
Firenze, 18 aprile 2011 – Si è concluso nel pomeriggio del 15 aprile, nell’aula magna di via Micheli, il ciclo di seminari di approfondimento della disciplina paesaggistica del Pit, organizzato in base a una convenzione stipulata tra la Regione Toscana e la Facoltà di architettura dell’Università di Firenze. Una consultazione della comunità scientifica toscana avviata nell’ottobre 2010, che ha avuto come tappe, oltre a Firenze, anche gli atenei di Pisa e Siena. “Un ottimo lavoro – commenta l’assessore al governo del territorio Anna Marson – che useremo come base di partenza per il confronto con tutti gli altri soggetti interessati, in primo luogo con gli enti locali, per riavviare il lavoro di redazione del piano paesaggistico regionale”. Gli aspetti messi a fuoco dai documenti elaborati dai gruppi di lavoro – che hanno riguardato tra l’altro i criteri per l’architettura del Pit, i suoi principi giuridici e la ridefinizione delle invarianti strutturali e degli “ambiti di paesaggio” – sono, secondo l’assessore Marson, “un contributo significativo per perfezionare la parte statutaria del Pit e farne uno strumento adeguato al valore e all’unicità del paesaggio toscano”. Secondo il coordinatore del ciclo di seminari, Paolo Baldeschi, un aspetto importante è stato l’interesse dimostrato dalla comunità scientifica toscana che ha partecipato attivamente ai seminari e la collaborazione tra questa e le strutture tecniche della Regione. “Una collaborazione – ha detto il docente – che ha anche evidenziato i nodi critici che dovranno essere affrontati nel lavoro di revisione del piano paesaggistico”.  
   
   
EURALLUMINA: GARANTITE CONDIZIONI RIAVVIO IMPIANTO ENERGIA AL VIA TAVOLO DI CONFRONTO SU COMPARTO INDUSTRIALE SARDO  
 
 Roma 18 aprile 2011- Il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha incontrato il 14 aprile , insieme al presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, rappresentanti sindacali ed esponenti delle istituzioni locali sarde per fare il punto della situazione sulla vertenza Eurallumina di Portovesme. Nel corso della riunione, il ministro ha confermato l’impegno del governo affinché Eurallumina ottenga la fornitura del combustibile necessario al temporaneo avvio dei propri impianti di produzione di energia a un prezzo compatibile con quanto già indicato dalla società stessa. Romani ha inoltre evidenziato che il riavvio degli impianti e la realizzazione dei nuovi investimenti saranno attuati entro i prossimi 18 mesi. Il ministro ha inoltre preso atto dell’apprezzamento espresso dalla società Eurallumina per l’impegno del governo, nonché del consenso manifestato da tutte le organizzazioni sindacali. Nel corso della riunione si è stabilito che i temi dello sviluppo economico e sociale della Sardegna, come richiesto anche dal Presidente della Regione Sardegna, saranno oggetto di uno specifico tavolo di confronto che si insedierà entro la metà del prossimo mese di maggio. Il primo incontro si svolgerà in Sardegna. Il ministro Romani si è riservato di approfondire i temi relativi allo sviluppo di Eurallumina anche direttamente con la società Rusal che controlla l’impianto di Portovesme. Al fine di dare immediato seguito alla gestione della complessa operazione di rilancio di Eurallumina e di tutela dei lavoratori, si riunirà il 28 aprile presso il ministero dello Sviluppo Economico un tavolo tecnico con la partecipazione delle parti interessate.  
   
   
VINYLS: MISE CONVOCA ISTITUZIONI LOCALI E SINDACATI ROMANI: “SERVE SFORZO COMUNE PER TUTELA LAVORATORI”  
 
Roma, 18 aprile 2011. Il ministero dello Sviluppo Economico ha lavorato in questi mesi per rendere possibile l’attuazione del piano industriale presentato, nell’ambito del bando di gara, dal Fondo Gita, la cui proposta è risultata significativamente strategica per la tutela dell’unitarietà del polo industriale di Vinyls Italia e del ciclo integrato del cloro. Il ministero, sulla base degli impegni formali assunti e confermati più volte dal Fondo Gita a realizzare investimenti in grado di salvaguardare la continuità produttiva e occupazionale di tutti i suoi siti, ha favorito, con tutti gli strumenti di sua competenza, le migliori condizioni per l’attuazione del piano. Oggi a fronte del mancato rispetto degli impegni assunti dal Fondo Gita entro i termini concordati anche con le istituzioni locali e le parti sociali, la difficile situazione finanziaria di Vinyls Italia e le legittime aspettative dei suoi lavoratori non consentono ulteriori proroghe dei termini. Si rende, dunque, necessario attivare soluzioni alternative che garantiscano certezze sui tempi di chiusura della procedura puntando sulla massima tutela occupazionale. I commissari procederanno dunque, già dalle prossime ore, a sollecitare la presentazione, entro il 27 aprile, di integrazioni migliorative alle offerte già presentate nell’ambito del bando di gara. Il ministero convocherà martedì le istituzioni locali e i sindacati per fare il punto della situazione e condividere i prossimi passi. “In questi mesi abbiamo seguito con la massima attenzione l’evolversi di questa difficile e complicata vicenda” ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani. “Ho visitato di persona il sito di Porto Torres e Porto Marghera, ho ascoltato e tenuto in grande considerazione le indicazioni e le preoccupazioni di sindacati e lavoratori, ho sollecitato tutti gli attori coinvolti per superare inerzie e difficoltà, con lo scopo di chiudere positivamente l’annosa vicenda. Questo perché - ha proseguito Romani - la tutela dei livelli occupazionali e del tessuto industriale resta una delle priorità del nostro governo, soprattutto in un comparto così strategico come quello chimico. E’ ora giusto e doveroso che i commissari di Vinyls Italia, nel pieno rispetto della procedura, predispongano nuove e rapide iniziative volte al superamento delle problematiche in campo. Bisogna agire con grande senso di responsabilità e con impegno condiviso da parte di tutti – ministero, istituzioni e forze politiche locali, commissari, parti sociali – per trovare la migliore soluzione possibile. Per quanto mi riguarda, voglio dire ai lavoratori di Vinyls che resto al loro fianco, e continuerò a fare tutto quanto in mio potere finché, così come già accaduto con tante altre aziende in crisi, non avremo risolto positivamente la loro vertenza” ha concluso Romani.  
   
   
MEDITERRANEO IN FIAMME: SCENARI E PROSPETTIVE. NE DISCUTONO MADGI ALLAM E BARBA NAVARETTI  
 
Padova, 18 aprile 2011 - Le rivolte del Nord Africa e del mondo arabo stanno avendo effetti profondi su assetti geopolitici, geografia dell’immigrazione ed economia globale, complicando l’uscita dalla grande crisi internazionale. L’occidente si è dimostrato incapace di predire gli eventi, in difficoltà ad interpretarne gli sviluppi. Confermando la debolezza politica, specie europea. Di certo il Mediterraneo in fiamme ha innescato un cortocircuito, tra instabilità, pressioni migratorie e impatto sulla crescita. Con l’Ue, e in specie l’Italia, nella parte dell’anello debole della catena. Come favorire una transizione moderata, al riparo dai fondamentalismi? Come tradurre nuovi livelli di libertà politica in progressi economici per la sponda Sud del Mediterraneo? Quali ripercussioni sulla crescita globale, infiammata dai prezzi di petrolio e materie prime? Quali sulle prospettive di ripresa dell’economia italiana e sulle strategie di internazionalizzazione delle imprese, molte già impegnate su mercati vicini e molto ricettivi per il Made in Italy? Sono i temi che Confindustria Padova affronterà con l’europarlamentare e scrittore di origine egiziana Magdi Cristiano Allam e con il professor Giorgio Barba Navaretti dell’Università di Milano, esperto di economia internazionale ed editorialista de Il Sole 24 Ore. L’occasione sarà l’incontro “Mediterraneo In Fiamme. Scenari geopolitici ed effetti economici” in programma lunedì 18 aprile 2011, alle ore 21, allo Sheraton Padova Hotel (corso Argentina 5 - A4 uscita Pd Est) organizzato da Confindustria Padova nell’ambito del ciclo “Agorà” in collaborazione con Cassa di Risparmio del Veneto, Umana, Coselog, Gruppo Modulo. Aprirà i lavori il presidente di Confindustria Padova Massimo Pavin. Seguirà la discussione con Magdi Cristiano Allam e Giorgio Barba Navaretti, condotta da Andrea Cabrini direttore Class-cnbc. Al termine spazio al confronto con gli imprenditori. «Le imprese - spiega il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin - guardano con grande attenzione alle fibrillazioni nel Mediterraneo, che rischiano di far deragliare una ripresa economica già fragile. Le incognite sono molte: dal rialzo prolungato dei prezzi di petrolio e materie prime ad un quadro di instabilità dal possibile effetto “domino” con ricadute politiche e sociali su scala globale, italiana in particolare, già visibili. Per esempio nel governo dell’immigrazione su cui è legittimo attendersi un atteggiamento meno egoista e miope di alcuni Stati Ue». «Ai nostri ospiti - aggiunge Pavin - chiederemo di aiutarci a comprendere la portata delle rivoluzioni in atto e i possibili scenari. Ma anche di aiutare gli imprenditori a identificare le strategie più efficaci per restare operativi in un’area comunque strategica come Nord Africa e mondo arabo che oggi vale il 7% dell’export italiano, circa il 6% di quello padovano (5% veneto) e in prospettiva molto di più. Mantenere legami con quei paesi è cruciale per beneficiare, a transizione avvenuta, delle potenzialità di crescita che la sponda sud mediterranea tornerà ad esprimere». Magdi Cristiano Allam - Europarlamentare e scrittore, è nato a Il Cairo nel 1952, vive in Italia dal 1972 e dal 1987 è cittadino italiano. È presidente del movimento “Io amo l’Italia”. Dal luglio 2009 è deputato al Parlamento Europeo nel gruppo del Ppe. È stato vicedirettore del Corriere della Sera, editorialista de La Repubblica. È laureato in Sociologia all’Università La Sapienza di Roma. Ha pubblicato, tra l’altro, per Mondadori Europa Cristiana Libera. La mia vita tra Verità e Libertà, Fede e Ragione, Valori e Regole (2009); Io amo l’Italia. Ma gli italiani la amano? (2006); Vincere la paura. La mia vita contro il terrorismo islamico e l’incoscienza dell’Occidente (2005). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Saint-vincent di giornalismo, l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano, il Premio internazionale Dan David. Giorgio Barba Navaretti - È professore ordinario di Economia Politica all’Università degli Studi di Milano e direttore scientifico del Centro Studi Luca d’Agliano. Dopo la laurea in Economia all’Università Bocconi, ha conseguito il Phd in Economia all´Università di Oxford. È specializzato in economia internazionale e dello sviluppo. La sua ricerca è concentrata sull’economia delle multinazionali, il rapporto tra commercio internazionale, investimenti esteri e diffusione della tecnologia, la politica economica internazionale e i processi di internazionalizzazione delle imprese. Ha pubblicato articoli in riviste internazionali e libri, tra cui Multinational Firms in the World Economy con Anthony J. Venables (Princeton University Press, 2004); Le multinazionali nell´economia mondiale (Il Mulino, 2006). È editorialista de Il Sole 24 Ore.  
   
   
SPORTELLO DEI DIRITTI: SECONDO LA C.G.I.A. DI MESTRE GLI ITALIANI PAGHERANNO 612 EURO DI TASSE IN PIÙ NEL BIENNIO 2011 -2012  
 
 Lecce, 18 aprile 2011 - Un nuovo allarme per i cittadini che secondo la Cgia di Mestre dovranno pagare ben 612 euro in più di tasse tra il 2011 ed il 2012. All’aumento dell’inflazione si aggiunge per gli italiani un’ulteriore brutta tegola, sottolinea Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, quella annunciata dall´Associazione degli artigiani di Mestre a seguito dello studio dei dati pubblicati nei giorni scorsi dal Governo nel Documento di Economia e Finanza 2011. Anche se secondo il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi non si può parlare di un vero e proprio aumento dell’imposizione fiscale, tuttavia da quest´anno ciascun italiano sarà costretto a versare nelle casse dello Stato in media 236 euro in più di tasse e contributi nel 2012 ed il peso delle imposte crescerà di altri 376 euro pro capite e così per un totale nel biennio 2011-2012 di ben 612 euro in più rispetto a quanto ha pagato nel 2010. Le cause di tali aumenti, sempre secondo la Cgia sono riconducibili sia alla leggera ripresa economica in atto che all´aumento del gettito proveniente dalla lotta all´evasione fiscale ed infine da un possibile incremento della tassazione locale in conseguenza dell’applicazione dei decreti sul famigerato federalismo fiscale.  
   
   
FISCO: IN TRENTINO NON CRESCE L´EVASIONE  
 
 Trento, 18 aprile 2011 - Nei giorni scorsi sono state pubblicate le risultanze dei controlli fiscali effettuati nel 2010 dall´Agenzia delle Entrate, con le specifiche relative alla maggiore imposta accertata in ciascuna regione e provincia autonoma. A tal proposito sono opportune alcune precisazioni, in quanto dagli articoli di stampa e dai lanci di agenzia sembrerebbe frettolosamente emergere un incremento nel 2010 dell´evasione in Trentino. In realtà - fanno notare le strutture provinciali competenti - la situazione è molto diversa. In relazione alla tabella resa nota, infatti, il dato maggiormente significativo non è il valore assoluto della maggiore imposta complessivamente accertata in una regione - che peraltro in Trentino risulta pari ad appena lo 0,4% di quella accertata sull´intero territorio nazionale - ma è quello della maggiore imposta media accertata per controllo. E da questo punto di vista, il Trentino fa registrare una maggiore imposta accertata per controllo pari a 16.809 euro, nettamente inferiore al valore dell´imposta media accertata su base nazionale (39.470 euro), e che si posiziona al 18° posto sui 21 territori inseriti nella tabella (il dato lo si ottiene dividendo la maggiore imposta complessivamente accertata per il numero dei controlli, ovvero 7251). Quindi solo in altre tre regioni (Valle d´Aosta, Basilicata e Sardegna) risulta nel 2010 una maggiore imposta media accertata per controllo più bassa di quella del Trentino. Non sembrano francamente dati sintomatici di un territorio in cui impera l´evasione. Inoltre, il dato ancora più significativo è quello delle riscossioni, che accerta la fase finale dell´attività di controllo, dopo eventuali ricorsi, accertamenti e così via: in Trentino esso cala anziché, come nel resto dell´Italia, crescere. La maggiore imposta accertata - vale la pena ribadire il concetto perché è questo l´indicatore a cui è stata data maggiore visibilità - non può automaticamente essere la cartina tornasole dell´evasione in un territorio, perché, come noto, è un dato su cui i contribuenti possono esercitare tutta una serie di iniziative sia amministrative (richieste di autotutela, istanza di accertamento con adesione) sia giurisdizionali (ricorsi presso le commissioni tributarie). Maggiore imposta accertata non è quindi sinonimo di evasione. Il dato da prendere in considerazione è quello della maggiore imposta media accertata per controllo. Ma il dato più significativo del recupero dell´evasione è in realtà quello delle riscossioni, pubblicato nella conferenza stampa del 10 febbraio 2011 relativa ai risultati conseguiti nel 2010 dall´Agenzia delle Entrate, dall´Inps e da Equitalia in merito al recupero dell´evasione. Si tratta del dato finale dell´attività di controllo, non più contestabile dal contribuente, che ha anzi provveduto al pagamento, spontaneo o coattivo. A tale proposito risulta che, a fronte di un incremento del recupero dell´evasione fiscale nel 2010 rispetto al 2009 sia a livello nazionale che a livello di quasi tutte le altre regioni, in Trentino il recupero dell´evasione fiscale 2010 da parte dell´Agenzia delle Entrate è stato nettamente inferiore a quello del 2009 (75 milioni circa nel 2010 contro gli 85 circa del 2009, pari a circa il 12% in meno). Infine, i dati delle riscossioni di Equitalia nel 2010 mostrano un generale incremento, sia a livello nazionale che a livello regionale, del recupero dell´evasione rispetto al 2009 ed anche in questo caso in Trentino Alto Adige (dato dell´intera Regione) si registra in controtendenza una diminuzione delle riscossioni 2010 rispetto al 2009 (si passa infatti dai 109 milioni del 2009 ai 102 del 2010, con un calo di oltre il 6%).  
   
   
LA REGIONE CALABRIA HA AVVIATO IL PROGETTO “PAESE CANADA” ED HA ANNUNCIATO LA PARTECIPAZIONE AD ECHO ITALIA 2011  
 
Catanzaro, 18 aprile 2011 - E’ stata siglata, lo scorso dieci marzo, la convenzione operativa tra la Regione e la Camera di Commercio Italiana in Canada, per l’avvio del Progetto “Paese Canada”. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato all’Internazionalizzazione, in collaborazione con Unioncamere Calabria - Desk Enterprise Europe Network, intende favorire il processo di internazionalizzazione del ‘sistema Calabria’ con il Canada, attribuendo particolare attenzione ai settori regionali con maggiore potenziale di esportazione e integrazione. Il “Progetto Canada” dà avvio alla nuova strategia regionale che intende rilanciare le produzioni regionali sui mercati internazionali attraverso interventi strutturati ed il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti rappresentativi del mondo imprenditoriale. L’obiettivo strategico di tale iniziativa è infatti quello di sostenere la promozione della Calabria quale regione “in movimento”. Non solo una Regione con alcune inconfondibili eccellenze in settori tradizionali, ma anche con settori medium-high tech in rapida crescita e per i quali rilevanti sono le opportunità di cooperazione e integrazione con il Canada. L’attività centrale è costituita dalla partecipazione della Regione alla manifestazione annuale “Echo Italia”, che si svolgerà a Montreal dal 31 maggio al 2 giugno 2011, evento unico ed originale di promozione del Made in Italy in Nord America, creato per dare ‘eco’ ai territori italiani e alle loro produzioni. Il Progetto Paese prevede il coinvolgimento dei settori Ict, oreficeria e del settore agroalimentare. In particolare per quest’ultimo si terrà un workshop sulle opportunità per le Pmi calabresi che si svolgerà il prossimo 19 aprile alle ore 15.30 presso Unioncamere Calabria a Lamezia Terme, rivolto alle aziende interessate a partecipare sarà elaborato un Dossier informativo sul settore Agroalimentare in Canada. Tra le ragioni che rendono attrattiva la partecipazione ad “Echo Italia” per le imprese agroalimentari, c’è senz’altro il livello dei consumi canadesi che tiene bene nonostante la crisi mondiale. Il Canada è stato l’ultimo Paese dei G7 a entrare in recessione alla fine del 2008, ma adesso è il primo mercato a uscirne in modo molto convincente. In Canada inoltre c’è un forte apprezzamento dei prodotti ‘Made in Italy’ ed in particolare dei prodotti agroalimentari. La bilancia commerciale agroalimentare Italia-canada presenta un attivo a favore dell’Italia e numerosi sono i prodotti che registrano interesse crescente tra i consumatori canadesi. L’enogastronomia italiana è particolarmente apprezzata in Quebec, che presenta trend e gusti spiccatamente europei. Montréal è considerata la capitale enogastronomica del Nord America. Da considerare inoltre la presenza di una forte comunità di origine italiana: quasi 2 milioni i residenti canadesi di origine italiana alla ricerca costante di prodotti e specialità dei propri territori di origine. Attraverso l’attivazione Desk Calabria di Montréal, per il periodo aprile-dicembre 2011, saranno garantiti servizi di supporto specialistico funzionali sia ad Echo Italia, sia al radicamento del processo di internazionalizzazione con il Canada. In particolare il Desk Calabria oltre a garantire assistenza alla rappresentanza istituzionale nei rapporti con autorità canadesi federali, provinciali e municipali nonché con i principali attori locali coinvolti, svolgerà il fondamentale ruolo di offrire assistenza e primo orientamento alle imprese partecipanti ad Echo Italia 2011. L’operatività del Desk Calabria fino al mese di dicembre garantirà alle imprese calabresi la possibilità di ottenere il supporto necessario per la finalizzazione di accordi di cooperazione commerciale e produttiva, per la ricerca di buyer, per l’organizzazione di ulteriori b2b anche telematici. Il Desk fornirà inoltre assistenza logistica alle aziende partecipanti ad “Echo Italia”, fornendo linee guida per la fase di selezione e spedizione della campionatura. Sempre durante “Echo Italia” sarà allestita la Vetrina Calabria, per valorizzare le eccellenze produttive calabresi, attraverso degustazioni, eventi promozionali e l’organizzazione di “business to business” tra le imprese calabresi e gli operatori canadesi selezionati (buyer, importatori distributori, etc) volti a favorire la stipula di accordi commerciali e/o produttivi. Le imprese calabresi riceveranno i seguenti servizi: agenda personalizzata di incontri; desk per esposizione campionatura e realizzazione incontri individuali; interpretariato; assistenza/affiancamento agli incontri e rapporto sui risultati. Possono presentare manifestazione di interesse per la partecipazione ad Echo Italia 2011 le imprese e i consorzi appartenenti al settore agroalimentare, incluso comparto enologico. In particolare, in considerazione delle opportunità del mercato, i comparti per i quali il mercato canadese risulta più attrattivo sono: aceto, acque minerali ed altre bevande, formaggi, funghi (essiccati e sottolio), marmellate, confetture ed altri preparati a base di frutta, caffè, miele, olio d’oliva, pasta, pomodori in conserva, compresi pelati e trasformati a base di pomodoro, preparati e conserve di frutta e verdura, preparati sottolio, prodotti da forno, prodotti dolciari, prodotti ittici (tonno, alici), salse, condimenti misti ed altri preparati per le salse, salumi (solo per aziende con stabilimento certificato per l’esportazione in Canada), vini e liquori, alimenti biologici. Per ulteriori informazioni: www.Sprintcalabria.it/  e www.Uc-cal.camcom.gov.it/    
   
   
PARMA, ACCESSO AL CREDITO: UN AIUTO ALLE IMPRESE PROVINCIA, CCIAA, COMUNI E BANCHE FIRMANO IL PROTOCOLLO. LE AZIENDE POTRANNO RIVOLGERSI ALLE BANCHE PER L’ANTICIPO DEI PAGAMENTI DOVUTI DAGLI ENTI LOCALI.  
 
Parma, 18 aprile 2010 - Continuare a dare sollievo alle imprese del territorio, ancora esposte agli effetti della crisi e ai problemi di liquidità. E’ questo l’obiettivo condiviso da Provincia e Camera di Commercio, insieme a 16 Comuni e 6 Istituti bancari, che nella sede dell’Ente di Piazzale della Pace, hanno firmato un accordo per la cessione alle banche dei crediti vantati dalle imprese fornitrici nei confronti degli Enti locali. I tempi di liquidazione degli Enti stessi continuano infatti a essere condizionati dalle regole del Patto di Stabilità interno, che creano un blocco dei pagamenti per spese di investimento, anche quando queste siano conseguenti a obbligazioni degli esercizi precedenti. Considerata inoltre la riduzione dei trasferimenti erariali, si è ritenuto fosse indispensabile dare continuità a questo strumento facilitatore per la cessione pro soluto dei crediti, anche alla luce dell’ultima normativa che ha confermato la possibilità per gli Enti locali di certificare i crediti dei propri fornitori. “Abbiamo seguito la crisi iniziata nel 2009 intervenendo da subito in modo tempestivo, e crediamo di aver svolto un compito utile con le nostre azioni – ha detto il presidente Vincenzo Bernazzoli commentando l’iniziativa - Questo strumento, nato l’anno scorso, oggi è ancora più forte perché è cresciuta la presenza degli Enti locali e delle banche che lo sottoscrivono. E’ un segnale di vicinanza quello che oggi esprimiamo, con uno spirito di forte collaborazione che va mantenuto anche per il futuro, per permettere al territorio di recuperare spazi”. “Insieme alla Provincia – ha spiegato il presidente della Cciaa Andrea Zanlari - abbiamo seguito progetti fondati sull’idea di fare gruppo, con l’obiettivo di non vedere stravolto l’assetto economico del territorio e per ridare forza e vigore alle imprese. Con lo strumento del maxifondo abbiamo finanziato le piccole e medie imprese per 33 mln di euro nel 2009 e per 10 mln di euro nel 2010 con un residuo ancora a disposizione. Sono complessivamente 43 mln di euro e ci piace pensare che un po’ dei risultati ottenuti contro la crisi siano legati al fatto che siamo stati tempestivi.” Il protocollo siglato oggi dai Presidenti Vincenzo Bernazzoli e Andrea Zanlari e dai rappresentanti delle Banche e dei Comuni aderenti ha origine dall’iniziativa assunta a livello regionale da Anci, Upi, Unioncamere, Cesfel e Istituti bancari, per la promozione di accordi da attivare a livello locale. Questi i Comuni sottoscrittori: Bedonia, Busseto, Collecchio, Colorno, Fidenza, Fontevivo, Fornovo, Langhirano, Mezzani, Montechiarugolo, Noceto, Sala Baganza, San Secondo, Sorbolo, Traversetolo, Varsi. Gli Istituti bancari sono: Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo spa (Gruppo Intesa San Paolo, Carisbo spa, Cariromagna spa), Banca Popolare di Lodi Spa, Bcc Factoring Spa (Banche Credito Cooperativo della provincia), Eurofactor Italia Spa (Cariparma - Crédit Agricole -Commercial Finance), Federazione banche di credito cooperativo Emilia Romagna (Banche Credito Cooperativo della provincia), International Factors Italia Spa ( Bnl) Condizioni e modalità - Le banche aderenti si rendono disponibili a valutare la possibilità a sottoscrivere con le imprese titolari di appalti inerenti forniture, progettazioni, lavori pubblici, che rientrano nelle spese di investimento degli Enti locali, contratti di cessione del credito per importi di norma superiori a 30.000 euro per singola cessione. Il creditore dovrà presentare al Servizio Finanziario dell’Ente, entro il 10.12.2011, istanza di certificazione, la quale verrà rilasciata entro 20 giorni e comprenderà anche l’indicazione della data massima entro cui l’Ente effettuerà il pagamento alla banca. Il creditore provvederà poi a trasmetterla a uno degli istituti che hanno sottoscritto l’accordo, per avviare la pratica per la cessione del credito. Per agevolare le imprese e limitare gli oneri a carico delle stesse, la Provincia e i Comuni aderenti rendono disponibile l’opera dei loro Segretari per formalizzare i crediti. Gli oneri delle operazioni di cessione creditizia - In caso di cessioni effettuate da imprese fornitrici di Enti locali che hanno sedi o unità locali nel territorio provinciale, gli oneri finanziari saranno rimborsati dalla Camera di Commercio di Parma (che ha messo a disposizione il fondo di 50.000 euro), nei limiti del 50% fino ad un tetto massimo di cinquemila euro. I rimborsi alle imprese saranno effettuati seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle richieste e soltanto se la domanda perverrà entro il 28.02.2012. L’accordo, che ha durata fino al 31 dicembre 2011, è aperto a ulteriori adesioni da parte di altri Enti locali provinciali, così come di altri intermediari finanziari.  
   
   
FLAMMINI, FEDERLAZIO: INCONTRO CON ALEMANNO HA GIA’ PORTATO PRIMI RISULTATI  
 
 Roma, 18 aprile 2011 - La proposta fatta da Federlazio al Sindaco di Roma Gianni Alemanno, durante la Giunta straordinaria dell’Associazione dello scorso 12 Aprile, ha colto nel segno trovando favorevole il Sindaco che ha immediatamente attivato un tavolo di lavoro sull’argomento. La proposta riguarda la realizzazione di una “Centrale Unica degli Appalti”, che introduca uniformità e standardizzazione nei modelli e nelle procedure per tutte le articolazioni amministrative del Comune di Roma, pur lasciandone poi la competenza gestionale ai singoli enti. “Questo provvedimento - ha detto il Presidente della Federlazio Maurizio Flammini - potrebbe consentire un notevole incremento della velocità di redazione e di assegnazione degli appalti, oltre ovviamente a favorire la trasparenza degli stessi, e, in definitiva, darebbe sprint e respiro all’economia locale” . “Si supererebbero inoltre – prosegue Flammini - molte delle difficoltà e delle incongruenze che derivano dalle differenze, in alcuni casi notevoli, con cui i vari soggetti amministrativi formulano i bandi favorendo una maggiore efficienza nella gestione degli stessi e facilitando considerevolmente il lavoro delle aziende che vi partecipano”.  
   
   
IMPRESE: REGIONE LOMBARDIA PUNTA SULL´AGGREGAZIONE  
 
Milano, 18 aprile 2011- ´Regione Lombardia promuove misure per agevolare l´aggregazione, così da consentire a piccoli imprenditori di raggiungere mercati che prima non erano possibili, complementare alcuni costi e avere un grado di flessibilità che consentano di aumentare la competitività, con grandi brand di importanti aziende leader mondiali che rappresentano il Made in Italy by Lombardia´. Lo ha detto il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli, che il 15 aprile ha incontrato la delegazione della Regione della Grande Polonia. Questo appuntamento istituzionale è stato organizzato dal Gruppo Live It, aggregazione di 5 imprese della provincia di Milano, operante nel settore arredo/design´.  
   
   
TRENTO: QUALIFICARE L´ATTIVITÀ ARTIGIANA, IL PROGRAMMA 2011 DEL CEII  
 
Trento, 15 aprile 2011 - Approvato il 15 aprile dalla Giunta provinciale, su su proposta dell´assessore all´industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi, il programma di interventi diretti a qualificare l´attività artigiana, proposto dal Consorzio Ceii Trentino per il 2011. Anche quest´anno sono tre le aree di azione: la divulgazione dell´attività artigiana e del suo radicamento con il territorio, la promozione dell´innovazione e della qualità dell´azienda artigiana, la promozione dei rapporti tra imprenditoria artigiana e circuito della formazione professionale. Il Consorzio, da oltre dieci anni, sostiene l’artigianato trentino con servizi diretti alle imprese, gestione di progetti di sistema e di attività promozionali legate alle categorie e al territorio. Dal 2005, inoltre, il Ceii Trentino è legato in convenzione con la Provincia autonoma di Trento, Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio, per la gestione del Fondo per gli interventi diretti a qualificare l’attività artigiana, ovvero indirizzati a progetti di sviluppo e di supporto all’innovazione per le piccole imprese. Il programma elaborato dal Ceii Trentino intende valorizzare e qualificare l´attività artigiana secondo tre linee di interventi. La prima riguarda la divulgazione dell´attività artigiana e del suo radicamento con il territorio, nonché dei mestieri tradizionali, anche mediante premi e riconoscimenti ad attività meritevoli, nonché la realizzazione di pubblicazione e iniziative a carattere espositivo. Fanno parte di questo ambito alcuni progetti importanti, in primis la partecipazione di imprese artigiane alla Fiera dell´Artigianato di Monaco, una fra le più importanti vetrine d´Europa per l´artigianato. Nel corso dei sette giorni di apertura della scorsa edizione, tenutasi fra il 3 e il 9 marzo, i padiglioni del nuovo polo fieristico di Monaco hanno ospitato 873 espositori provenienti da 25 paesi differenti ed accolto 156.000 visitatori, di cui circa il 50% ha fatto acquisti. Dati che confermano la connotazione della fiera come la più grande nel suo genere in Germania, un’area che peraltro guarda sempre con curiosità ed estremo interesse ai prodotti italiani. Proprio alla luce delle positive impressioni ricevute ed in considerazione degli ottimi risultati ottenuti dalle aziende artigiane lombarde presenti da molti anni alla fiera, Ceii Trentino ha impostato un progetto di promozione per favorire da un lato la partecipazione delle aziende trentine alla Fiera di Monaco, dall´altro contatti reciproci fra la nostra provincia e l´area tedesca. Appartengono alla sfera della divulgazione dell´attività artigiana trentina anche l´aggiornamento del progetto "Start - Strade dell´artigianato" per promuovere l´artigianato in ambito turistico, attività di comunicazione sui media, progettazione di un evento multimediale dedicato a promuovere l´artigianato fra i giovani, infine la sesta edizione del "Premio Artigiano". La seconda macroarea è relativa alla promozione dell´innovazione e della qualità dell´azienda artigiana, nonché della sua apertura ai mercati internazionali. In questo ambito rientrano lo sviluppo di un business game, per dare la possibilità ad aspiranti giovani imprenditori di mettersi in gioco; durante il Festival dell´Economia sarà presentata una demo. Altro progetto si sta svolgendo in questi giorni a Milano e vede la partecipazione al "Fuori Salone" del mobile, dell´area "Fuori Trentino" - situato nella centrale zona Tortona del capoluogo lombardo -, un percorso articolato fra specificità locali, tradizioni e artigianato, cultura materiale e innovazione. Il "Fuori Salone", che si concluderà domenica 17 aprile è stato visitato in questi giorni proprio dall´assessore provinciale Alessandro Olivi che ha apprezzato le forti capacità artigianali trentine. Infine, sempre nell´area dell´innovazione, rientra l´impostazione di un progetto di mappatura delle competenze delle aziende artigiane del settore Ict Il terzo comparto riguarda la promozione dei rapporti tra imprenditoria artigiana e circuito della formazione professionale. In questo caso si andrà a realizzare la quarta edizione di "Bis - business idee per le scuole superiori", un´iniziativa di promozione dell´artigianato nella scuola che vede coinvolti nove istituti superiori della provincia di Trento per un totale di undici classi. Al termine del percorso saranno premiate le migliori tre idee imprenditoriali, scelte in base all´originalità e alla concreta fattibilità. La spesa complessiva del programma degli interventi predisposto dal Consorzio Ceii Trentino è di 149.802,10 euro per il 2011 (tenuto conto degli avanzi sui progetti degli esercizi precedenti) e di 156.000 euro per il 2012.  
   
   
INNOVAZIONE. DA MIND NASCE IL NUOVO INCUBATORE DEL DESIGN  
 
Milano, 18 aprile 2011 - Il Comune di Milano e Triennale Design Museum hanno presentato il 16 aprile l’evento Mind Experience un momento per confrontarsi e riflettere sull’ esperienza del progetto Mind, Milan Network for Design. Grazie a questo progetto inoltre è allo studio la nascita di un incubatore dedicato al Design per promuovere e sviluppare la nascita di aziende del settore. L’incubatore del Design sarà il sesto incubatore dell’iniziativa denominata “Milano Crea Impresa – La rete degli Incubatori della Città di Milano” volta a potenziare ed integrare l’attività avviata negli scorsi anni dal Comune di Milano che ha visto l’Amministrazione comunale fortemente impegnata nel sostenere la costituzione di strutture e la messa a disposizione di competenze di alto profilo per il sostegno alla formazione di nuove imprese. Ad oggi i 5 incubatori grazie all’investimento di 8,5milioni di euro del Comune di Milano (Incubatore dell’Alimentazione e delGusto, Incubatore delle Biotecnologie e Scienze della vita, Incubatore Energia, Incubatore Ict e Incubatore della Moda) hanno a disposizione 12.300metri quadrati, di cui 4000 sono i metriquadrati a disposizione delle imprese incubate. Le aziende incubate dal 2006 ad oggi sono 95, il personale fino ad ora impiegato è di 545 persone e il fatturato complessivo è di 83milioni circa. Le iniziative preliminari già assunte a favore del nuovo incubatore dedicato al Design, comprendono un accordo con La Triennale di Milano che ha già reso disponibili nell’interno della propria sede due spazi dedicati rispettivamente alla struttura gestionale del nuovo incubatore e ad ospitare un ufficio gestito dalla Camera di Commercio per costituire uno “sportello” a cui i giovani creativi interessati potranno accedere per informazioni, contatti, aiuto per la tutela della proprietà intellettuale e per la ricerca della “prior art” nello specifico settore di interesse. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche inoltre ha assegnato un contributo iniziale di 200.000 euro al Politecnico di Milano e al Museo del Design per i primi passi operativi di questa struttura. Sono in corso colloqui con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’istituzione per la creazione a Milano di un “distretto del Design” che, partendo da queste prime iniziative possa realizzare una forte strategia per il supporto a questo settore, cruciale per l’economia cittadina ed italiana. Il progetto Mind grazie al quale nascerà il nuovo incubatore del Design è nato dalla volontà del Comune di Milano - Assessorato Ricerca, Innovazione, Capitale Umano con la condivisione degli Assessorati al Turismo, Marketing Territoriale, Identità, alla Cultura e alle Attività Produttive e Politiche del Lavoro, ed è riuscito a raggiungere l’obiettivo di consolidare il ruolo di Milano quale riferimento mondiale per la formazione e la promozione del design milanese. Mind, Milan Network for Design, mettendo in rete le scuole e le istituzioni e attraverso un ciclo di conferenze presso il Teatro Agorà del Triennale Design Museum con la partecipazione di designer internazionali, ha permesso di accrescere la produttività e il prestigio del Made in Italy, offrendo a 138 giovani di accedere, alla formazione post diploma con una borsa di studio per un Master presso una delle 11 scuole aderenti al network, con stage finale in azienda, rappresentando così per allievi provenienti da diversi paesi del mondo, un’occasione unica di frequentare gratuitamente corsi di eccellenza e vivere per un anno straordinario studiando e lavorando nella città capitale del design. L’evento Mind Experience è stato seguito da una lecture di Mario Bellini dal titolo Design/architecture Explosion-implosion.  
   
   
LA MECCANICA FA SQUADRA CON LA POLITICA IN EUROPA E IN ITALIA AL VIA IL CLUB DELLA MECCANICA ANIMA PER FAVORIRE IL DIALOGO, LA DECISIONE, L’AZIONE FRA INDUSTRIA A POLITICA  
 
Milano, 18 aprile 2011 – Qualità, stile e competenza le peculiarità della Meccanica italiana che il 18 aprile si confronterà con il mondo politico europeo e italiano in occasione dell’incontro inaugurale del Club della Meccanica. La Federazione Anima esprime così l’esigenza delle aziende meccaniche di realizzare una grande azione collaborativa tra gli imprenditori e i rappresentanti della politica. La novità dell’iniziativa è nella continuità di dialogo con chi siede ai tavoli decisionali. Il Club della Meccanica è un punto preferenziale di incontro e si svolgerà in numerosi appuntamenti in tutta Italia che tratteranno le tematiche più vicine agli imprenditori della meccanica italiana. “Made in Italy e Regolamento Made in: due aspetti diversi per il successo delle aziende italiane” sarà l’oggetto dell’incontro di lunedì prossimo presso l’Hotel Principe di Savoia a Milano. “Riuniamo gli imprenditori della meccanica in un momento di dialogo informale ma concreto, come avviene tipicamente all’interno di un club. – dichiara Sandro Bonomi, Presidente Anima – Per questo promuoviamo l’idea di un Club della Meccanica. L’industria e la politica hanno bisogno di conoscersi reciprocamente sempre meglio e confrontarsi positivamente. Gli imprenditori hanno bisogno di interagire con chi fa politica e, in particolare, con chi è in grado di promuovere l’eccellenza italiana ad esempio attraverso lo sviluppo di norme per la competitività, di iniziative per la detassazione degli investimenti volti alla creazione di posti di lavoro e di misure per alleggerire il carico fiscale delle imprese italiane che partecipano a bandi di gara nazionali e internazionali”. Interverranno gli Onorevoli Muscardini, Rinaldi e Susta che, in seno al Parlamento Europeo, stanno lavorando attivamente sul dossier del Regolamento Made in. Saranno presenti alla tavola rotonda, tra gli altri, l’On. Fava, Presidente della Commissione parlamentare Anticontraffazione, e Giuseppe Peleggi, Direttore dell’Agenzia delle Dogane, alla luce dei recenti clamorosi sequestri avvenuti sul territorio italiano, e il professor Marco Fortis, vice presidente Fondazione Edison. Tra gli imprenditori, che dialogheranno con i politici durante la tavola rotonda, Luca Tosto, Ceo della Walter Tosto Spa. Concluderanno i lavori l’Avv. Rossoni, della direzione generale per la politica commerciale internazionale del Ministero dello sviluppo economico, l’On. Andrea Gibelli, Vice Presidente Regione Lombardia, e l’On. Maurizio Lupi, Vice Presidente della Camera dei Deputati. “Abbiamo la necessità di rendere più competitive le nostre aziende quando ne hanno più bisogno, quando devono affrontare, cioè, competitor stranieri sempre più presenti anche sul territorio italiano. – conclude Sandro Bonomi, Presidente Anima – Anche per questo la Federazione Anima è impegnata da tempo in questa direzione. Ad esempio, ha costituito nel 2006 il Comitato Anticontraffazione assieme a Mce - Mostra Convegno Expocomfort - per stanare la proliferazione dei falsi, anche nel settore della meccanica, a tutela degli espositori in fiera. Ancora, nel 2008 Anima ha firmato con l’Agenzia delle Dogane il protocollo d’intesa per favorire la diffusione delle migliori pratiche doganali, che ha portato anche al “Progetto Dogana Facile” che stiamo proficuamente sviluppando con i nostri associati per ridurre i costi legati a import-export e per aumentare la sinergia e la collaborazione con l’Agenzia delle Dogane stessa”.  
   
   
ANTICHI MESTIERI ARTIGIANI, SASSO: VIA LIBERA AL BANDO  
 
Bari, 18 aprile 2011- L´assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione, Prof.ssa Alba Sasso, dà il via ai 12 percorsi di formazione “Valorizzazione e recupero antichi mestieri” per un importo di 2.269.950 euro. L´ iniziativa, prevista nell´ambito del Piano Straordinario per il Lavoro, darà rilievo alla qualità della produzione artigiana al fine di evitare l’estinzione delle antiche botteghe, per cercare di tramandare gli antichi mestieri artigiani e le vecchie manualità dell’artigianato che rappresentano un elemento di valorizzazione dei nostri territori e una risorsa preziosa per i giovani che possono avere difficoltà ad accedere al mercato del lavoro. Secondo l’assessore “si attueranno, pertanto, non semplici corsi di formazione, ma percorsi con stage in regione e fuori regione per la diffusione della conoscenza di un patrimonio da preservare, soprattutto in un momento di crisi. Le figure finanziate nei settori dell´artigianato, quali mosaicista, fabbro maniscalco, falegname ebanista, potatore, scalpellini, ceramista ecc., sono state selezionate in ambito regionale e rappresentano la qualità della produzione artigiana. La Regione, sostenendo l’artigianato e le associazioni di categoria, con cui ha avviato un percorso di valorizzazione, sta preservando, attraverso il finanziamento di percorsi formativi, l’estinzione delle antiche botteghe e nel contempo sta attuando occasioni di lavoro”. La graduatoria è pubblicata nel Bollettino Ufficiale n. 55 del 14 aprile 2011.  
   
   
LAVORO; A TERAMO:SEMINARIO SICUREZZA SETTORE AGROINDUSTRIALE  
 
L´aquila, 18 aprile 2011 - "Lavorare Senza Rischi: Sicurezza E Prevenzione Degli Infortuni Nei Settori Agroindustriale E Agroalimentare. Questo il titolo del seminario che si svolgerà a Teramo, lunedì 18 aprile a partire dalle ore 15.00 presso la Sala Convegni Confindustria (Zona Industriale Servizi ? Sant´atto). All´evento interverranno: l´assessore alle Politiche Attive del Lavoro della Regione Abruzzo e Salvatore Di Paolo, Presidente di Confindustria Teramo, Germano De Sanctis, Commissario Straordinario di Abruzzo Lavoro, Cristiano Calvarese, Amministratore Csa ? Sicurezza Ambiente Qualità, Nicola Negri, Vice Direttore Inail Abruzzo, Raffaello Betti, Direttore Coldiretti Teramo, Roberto Furlotti, Amministratore Delegato Cipat-cia Abruzzo, Federica Morricone, Presidente Confagricoltura Abruzzo. Il seminario rientra nella attività dell´Assessorato alle Politiche Attive del Lavoro della Regione Abruzzo, per il tramite di Abruzzo Lavoro, che ha attivato specifiche azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle realtà produttive per far crescere, sul piano culturale, l´attenzione verso la sicurezza e la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Tali azioni si inseriscono in unazione informativa più ampia realizzata nell´ambito del Progetto "Sicurlavorando" (Po 2007-2008) che mira a: migliorare la percezione dei rischi e sensibilizzare circa l´importanza della sicurezza negli ambienti lavorativi, promuovendo la cultura della legalità e della prevenzione; valutare il grado di informazione e di consapevolezza rispetto all´argomento; promuovere la diffusione di buone prassi in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Quali occasioni di riflessione partecipata su queste problematiche, l´Assessorato Regionale alle Politiche Attive del Lavoro promuove un ciclo di incontri settoriali e territoriali espressamente rivolto a imprenditori, lavoratori e a rappresentanti di associazioni datoriali e sindacali per fornire indicazioni, leggi di riferimento e tutte le informazioni utili alla costruzione di una seria e condivisa cultura della prevenzione e della sicurezza.  
   
   
MAROCCO OPPORTUNITA´ PER LE IMPRESE ABRUZZESI VERSO MISSIONE POLITICO-COMMERCIALE NEL PAESE MAGHREBINO  
 
 Pescara, 18 aprile 2011 Nell´ambito del "Programma Promozionale Unico Regionale 2011 per l´internazionalizzazione delle imprese", la Regione Abruzzo e l´Ice, in collaborazione col Centro Estero, hanno presentato il convegno dal titolo "Marocco: Approccio interculturale e introduzione al mercato", che si è tenuto a Pescara e al quale hanno partecipato 40 aziende abruzzesi appartenenti a diversi settori merceologici. Il vice presidente della Regione ha sottolineato come la sua azione testimoni "la grande attenzione che dedichiamo all´internazionalizzazione. Per me non rappresenta di certo una meteora. Per questo credo che per il tessuto industriale territoriale si tratti di un´opportunità da non perdere. I rapporti con il Regno del Marocco, perlatro già ottimi - ha proseguito - si rafforzeranno ulteriormente, alla luce della nostra apertura verso l´intera area del Mediterraneo, che ci auguriamo a breve possa essere meno agitata, per giungere ad un livello di libero scambio in tutto il bacino. Ci sono, infatti, opportunità d´investimento da non sottovalutare per l´import-export. A fine giugno - ha anticipato l´assessore - avremo il secondo appuntamento di rilevante importanza con i Paesi del Mediterraneo, da cui ci aspettiamo molto. Auspico, inoltre, - ha concluso - l´organizzazione di una visita istituzionale-commerciale nel Regno del Marocco, in modo tale da favorire la penetrazione commerciale delle nostre imprese in quel Paese. Ritenendo, infine, che il futuro sia quello dei Poli di Innovazione e delle Reti d´impresa, se le nostre imprese sapranno cogliere le tre T di Tecnologia, Talento e Tolleranza, riusciranno senz´altro a confrontarsi al meglio anche in quei mercati".  
   
   
SICUREZZA SUL LAVORO, 3 MILIONI E MEZZO PER LA PREVENZIONE  
 
Firenze, 18 aprile 2011 – Sicurezza sul lavoro, la giunta stanzia 3 milioni e mezzo per progetti di prevenzione da attuare in tutte le Asl toscane. La delibera, presentata dall’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, è stata approvata nel corso dell’ultima giunta. La somma di 3.400.000 euro sarà utilizzata dalle Asl per sviluppare piani mirati di prevenzione, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei seguenti ambiti di intervento: rischio chimico; ricerca attiva di malattie professionali; informazione e assistenza alle microimprese; promozione di comportamenti corretti sul territorio, con particolare riferimento alle figure della prevenzione; valutazione del rischio stress sui luoghi di lavoro. La delibera dà anche mandato al Settore regionale prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro di definire le Linee guida regionali , che le Asl dovranno seguire per la presentazione dei piani mirati. Un nucleo di supporto tecnico, composto da rappresentanti di Ispo (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica), Cerimp (Centro di riferimento regionale per l’analisi dei flussi informativi su infortuni e malattie professionali o da lavoro) e Asl capofila per i singoli progetti, valuterà la congruità dei progetti presentati e monitorerà il loro svolgimento in relazione agli indirizzi del Piano sanitario regionale. E la Toscana partecipa alla campagna nazionale di prevenzione in edilizia. Stamani, nel corso di un convegno che si è tenuto in Palazzo Strozzi Sacrati, dal titolo “Piano prevenzione edilizia. Perché un mondo a misura d’uomo si costruisce solo in cantieri sicuri”, è stata presentato il portale www.Prevenzionecantieri.it, sul quale si possono trovare tutti i materiali informativi e formativi correlati con le lavorazioni a rischio, i dati infortunistici, le soluzioni di sicurezza, oltre a una sezione normativa nazionale e regionale. La campagna informativa, che vede impegnati Inail, Regioni e Province autonome, i ministeri del lavoro e della salute, e si avvale della collaborazione delle parti sociali, ha come obiettivo quello di contribuire alla diffusione della cultura della prevenzione, favorendo comportamenti sicuri tra i lavoratori del settore dell’edilizia, che si caratterizza tuttora come il più critico dal punto di vista infortunistico. La Toscana rilancia a livello locale i messaggi della campagna informativa nazionale. A dimostrazione dell’efficacia delle campagne informative, un dato colpisce tra quelli presentati al convegno: in Toscana, dal 2009, anno in cui è stata lanciata la campagna “Sicuro non cado”, per la prevenzione delle cadute dall’alto in edilizia, la percentuale degli infortuni mortali per caduta dall’alto (sul totale delle morti in edilizia) si è drasticamente ridotta: dal 64% del 2008 al 44% del 2009 al 20% del 2010. “Questo dato – commenta l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – ci dice che siamo sulla strada giusta, e che dobbiamo continuare a investire, sia nella vigilanza e nei controlli, sia nella formazione, di datori di lavoro e lavoratori. Anche in edilizia, il trend degli infortuni è in flessione, ma non dobbiamo ancora accontentarci. Il nostro obiettivo deve restare l’abbattimento degli infortuni sul lavoro, in ogni settore”. “Negli ultimi 5 anni – ha ricordato il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze, Beniamino Deidda, intervenendo al convegno – su 100.000 infortuni denunciati in edilizia in Italia, 9-10.000, cioè il 10%, sono avvenuti in Toscana. La maggior parte dei cantieri rivela ancora elementi di incuria e approssimazione. Ci aspetta un compito delicato per riportare maggior sicurezza e prevenzione nei cantieri della Toscana. In un paese civile è essenziale cercare di influire sul calo degli infortuni”. Nel corso della giornata è stato presentato anche il Piano regionale di prevenzione in edilizia 2010-2012, di prossima approvazione da parte della giunta regionale, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano nazionale, primo fra tutti la riduzione degli infortuni mortali e gravi in edilizia. All’interno del Piano nazionale, ad ogni Regione è stata assegnata una quota di cantieri da controllare, sulla base di 4 parametri: popolazione residente, infortuni gravi, addetti al comparto, notifiche preliminari. Per la Toscana, la quota di cantieri da controllare era di 4.000 per il 2010, confermata anche per 2011 e 2012. Avranno priorità di ispezione i cantieri che già dall’esterno appaiono sotto il minimo etico di sicurezza.  
   
   
TOSCANA: “UNA RETE DI INCUBATORI PER FAVORIRE LA NASCITA DI NUOVE IMPRESE”  
 
Firenze, 18 aprile 2011 – “L’innovazione del sistema produttivo regionale è una priorità, una leva fondamentale per uscire dalla crisi e creare le condizioni per uno sviluppo solido e duraturo. E’ per questo che stiamo lavorando con particolare impegno sugli strumenti da mettere al servizio del trasferimento tecnologico e per favorire la nascita di nuove imprese, mettendo a disposizione risorse ingenti. E’ all’interno di questa strategia che si inserisce anche il finanziamento agli incubatori dell’area fiorentina. All’interno degli incubatori infatti, convivono realtà, pubbliche e private, che lavorano per attrarre, sostenere idee, potenziare, far nascere e crescere nuove imprese, offrendo servizi avanzati per la qualificazione del sistema economico toscano”. L’ha detto l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, intervenendo oggi a Palazzo Vecchio alla conferenza di presentazione dell’attività degli incubatori fiorentini. L’assessore ha spiegato come la Regione Toscana abbia, negli ultimi anni, sostenuto la realizzazione di incubatori di impresa promossi da Province, Comuni, Camere di Commercio e Università che, con specifiche vocazioni e specializzazioni, concorrono tutti allo sviluppo di nuove imprenditorialità. L’attività di incubazione prevede un qualificato sistema di offerta di servizi, materiali ed immateriali, alle imprese, che deve essere supportato, sostenuto e specializzato per migliorarne l’azione. “Con questo obiettivo la Regione – ha aggiunto l’assessore – ha costituito una Rete regionale del sistema di incubazione di impresa, di cui fanno parte i soggetti gestori delle infrastrutture di incubazione, Regione e Province ed è aperta all’adesione di tutti i soggetti istituzionali presenti sul territorio”. L’ultimo in ordine d’arrivo è stato il bando per il cofinanziamento dell’attività di preincubazione, che la Regione ha varato l’estate scorsa e che ora consentirà il confinziamento, fra gli altri, dei due incubatori dell’area fiorentina. Si tratta in particolare dei progetti del Centro di servizi di ateneo per la valorizzazione della ricerca e la gestione dell’incubatore universitario (Csavri – Sesto Fiorentino), per cui sono previsti un investimento di 589 mila euro e un contributo regionale di 475.700 euro e di quello delll’Associazione della Scuola superiore di tecnologie industriali (Initecfi – Incubatore di Firenze), con un investimento previsto di 590.000 euro e un contributo 478.471. Il bando regionale, grazie a oltre 3 milioni di contributi per il tirennio 2010-13, ha consentito la nascita di dieci incubatori disseminati per tutta la Toscana e il finanziamento ad attività di marketing, per attirare nuove imprese all’interno dell’incubatore e per la promozione e diffusione dei risultati. Per la realizzazione e la gestione del sistema fiorentino degli incubatori d’impresa, Regione, Comune di Firenze, Comune di Sesto Fiorentino, Camera di Commercio, Università e Provincia di Firenze hanno sottoscritto nel 2005 un accordo di programma che oggi è stato interamente attuato. “L’attuazione dell’accordo – ha ricordato Simoncini – ha visto la realizzazione di diversi interventi infrastrutturali che hanno permesso la creazione di laboratori, aule e centri di eccellenza nel Polo scientifico di Sesto Fiorentino e il sostegno al sistema di incubazione metropolitano”. La rete degli incubatori è l’ultimo atto di un processo di razionalizzazione del sistema regionale per il sostegno all’innovazione che ha visto la nascita di Poli di innovazione, che riuniscono centri servizi, enti di ricerca e imprese per tipologie settoriali. Nel frattempo, si è dato vita anche alla rete del trasferimento tecnologico.”Alla fine di questo percorso – prosegue Simoncini – contiamo di rendere più efficiente il sistema, qualificando i centri di competenza, creando sinergie con università e centri di ricerca, facendo emergere e sostenendo le realtà di eccellenza”.  
   
   
CONTRIBUTI ALLE AZIENDE PER LA STABILIZZAZIONE DEI LAVORATORI, LA REGIONE MARCHE HA EMANATO IL BANDO 2011. LUCHETTI: ´2,1 MILIONI PER CONTRASTARE LA PRECARIETA`´.  
 
Ancona, 18 aprile 2011 - La Regione Marche ha approvato l´avviso pubblico per la stabilizzazione, nel corso del 2011, di 420 lavoratori con contratti a termine. Le risorse disponibili ammontano a due milioni e centomila euro per l´annualita` 2011 (altri 840.000 euro sono previsti per il 2012). Sono destinate alle aziende e alle cooperative con sedi o unita` nelle Marche che potranno beneficiare di contributi fino a un massimo di tre stabilizzazioni per impresa. L´intervento rientra tra le misure individuate nel Protocollo d´intesa firmato, nel dicembre scorso, dal presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, e dalle organizzazioni sindacali regionali Cgil-cisl-uil. ´L´accordo definisce una serie di azioni per difendere l´occupazione e la coesione sociale. Indica alcune priorita` per la fuoriuscita dalla crisi e il sostegno allo sviluppo ´ ricorda l´assessore al Lavoro, Marco Luchetti ´ Attraverso questo nuovo avviso pubblico, insieme alle altre misure gia` in essere, proseguiamo l´impegno a difesa del lavoro, dei livelli occupazionali, di contrasto alla precarieta`, di sostegno alla stabilita` dei rapporti di lavoro. Interventi che vanno a completare quelli finalizzati a incentivare la qualita` produttiva, l´innovazione e lo sviluppo. Favorire la stabilizzazione dei lavoratori con contratti a termine significa prevenire e contrastare fenomeni di precarieta`, di incertezza e insicurezza dei giovani; significa anche combattere la discriminazione di genere. La stabilita` dei posti di lavoro e` un elemento essenziale anche per rafforzare il sistema produttivo locale in una delicata fase di crisi economica, come l´attuale, che richiede interlocutori pubblici sensibili alle esigenze manifestate dal territorio´. Destinatari dell´intervento sono i lavoratori a termine e atipici che abbiano stipulato contratti con la stessa azienda prima della data di pubblicazione dell´avviso e che, al momento dell´assunzione a tempo indeterminato, siano in azienda da almeno tre mesi. La stabilizzazione deve avvenire dopo la presentazione della domanda di contributo alla Regione. Il contributo massimo, che e` di 7 mila euro per ogni trasformazione di contatto a tempo indeterminato full-time, viene proporzionalmente ridotto in presenza di part-time. Viene elevato del 30 per cento in caso di assunzione di lavoratori diversamente abili in aggiunta alla quota di collocamento obbligatorio; del 10 per cento se l´assunta e` una lavoratrice o se il lavoratore ha una eta` superiore ai 45 anni (le due percentuali non sono cumulabili). La liquidazione prevede due quote: 5 mila euro al momento della trasformazione del rapporto di lavoro, il saldo entro il 2012 (dopo verifica della permanenza nell´azienda del dipendente assunto). L´avviso e` gia` consultabile sul sito www.Istruzioneformazionelavoro.marche.it. Le domande dovranno essere inviate solo dopo la pubblicazione dello stesso sul Bollettino ufficiale della Regione Marche che avverra` nei prossimi giorni.