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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Maggio 2011
INCIDENTE CHERNOBYL, A CAGLIARI CONVEGNO INTERNAZIONALE A 25 ANNI DAL DISASTRO  
 
Cagliari, 5 maggio 2011 - Si svolgerà venerdì 6 maggio, dalle 15:30 alle 20 al teatro Massimo di Cagliari, un convegno internazionale in occasione del venticinquesimo anniversario dell’incidente nucleare di Chernobyl. L’iniziativa sarà l’occasione per rafforzare i legami di amicizia e collaborazione che da tempo uniscono la Sardegna alla Bielorussia e all’Ucraina, di cui sono testimonianza le diverse attività che da alcuni anni vedono la stessa Regione impegnata a sostenere, e a rafforzare, le reciproche relazioni realizzando importanti progetti di solidarietà internazionale rivolti alle popolazioni colpite dal disastro. "Anche con queste iniziative - ha spiegato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci - vogliamo avviare, alla luce dei tragici eventi che si verificarono 25 anni fa, una riflessione sull’importanza e l’attualità della tematica dell’energia nucleare in questo particolare momento storico e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla drammaticità di quanto accaduto in passato, ma anche con uno sguardo rivolto al futuro per far sì che la Sardegna diventi una regione modello nel campo delle energie rinnovabili, grazie alla green economy". "Il nucleare - ha concluso Cappellacci - appartiene al passato. La Sardegna pensa al futuro".  
   
   
CENTRALE MONFALCONE, COMUNE NON HA ATTUATO PROTOCOLLO  
 
 Trieste, 5 maggio 2011 - Rispondendo ieri ad una interrogazione in Consiglio regionale, il Vicepresidente Luca Ciriani è intervenuto sul caso della mancata attuazione del Protocollo d´intesa, stipulato dalla Regione nel 2004 con la società Endesa Italia, la Provincia di Gorizia ed il Comune di Monfalcone, per il controllo dell´inquinamento dovuto alla centrale termoelettrica di Monfalcone. Ciriani ha evidenziato come dal 2004 fino ad oggi il Comune non abbia mai dato seguito alla parte del Protocollo d´intesa di sua competenza, mancando ad un preciso dovere e privando quindi la popolazione di uno strumento fondamentale per il monitoraggio della salute pubblica. L´accordo infatti prevedeva una serie di impegni tra i quali la costituzione di un Osservatorio ambientale per il monitoraggio di un´ampia gamma di sostanze inquinanti e pericolose come la diossina, gli ossidi di nichel, il mercurio ed altri metalli pesanti. Il Comune di Monfalcone non ha tuttavia mai deliberato sulla costituzione, composizione e funzionamento di questo osservatorio, che avrebbe dovuto avere una struttura stabile presso gli uffici di quell´ente ricevendo da Endesa, come il Comune stesso ha reso noto, un finanziamento per 100 mila euro che ne avrebbe garantito l´operatività. Questi fondi, in seguito alla mancata attivazione dell´Osservatorio, non sono mai stati riscossi. L´osservatorio inoltre, secondo quanto previsto dal Protocollo, avrebbe avuto anche la funzione di svolgere studi scientifici riguardo l´impatto della centrale termoelettrica sulla salute pubblica e sull´ambiente, ma non è potuto mai entrare in funzione. Il vicepresidente Ciriani ha preso infine l´impegno di convocare tutti i firmatari del Protocollo d´intesa per fare il punto e cercare di sbloccare la situazione.  
   
   
REGIONE LAZIO, POLVERINI SIGLA ACCORDO PER 12MILA ALLOGGI A MUTUI E AFFITTI AGEVOLATI  
 
Roma, 5 maggio 2011 - L’intesa con le associazioni di costruttori e cooperative edilizie prevede che tutti i Comuni indichino entro settembre 2011 le aree edificabili La Regione Lazio sblocca la costruzione di 12 mila nuovi alloggi da vendere a prezzo convenzionato o da destinare all´affitto a canone calmierato: il presidente Renata Polverini ha infatti firmato stamattina, nella sede della Giunta regionale, l’accordo con le associazioni dei costruttori e delle cooperative edilizie di abitazione per l’attuazione dei programmi di edilizia agevolata. Presenti gli assessori regionali al Bilancio e alla Casa, rispettivamente Stefano Cetica e Teodoro Buontempo, oltre ai rappresentanti di Agci, Ance Lazio-urcel, Confcooperative Federabitazione Lazio, Federlazio, Legacoop, Unci Lazio, Assocoopsicurezza. “Con questo accordo – ha detto Polverini - diamo una risposta concreta al problema dell’emergenza casa nella nostra regione, oltre a dare un nuovo impulso sul piano dell´occupazione e degli investimenti nel settore dell´edilizia, che nel Lazio ha un fatturato di 24 miliardi di euro, pari a circa il 14% del Pil regionale”. L´accordo prevede l´istituzione da parte della Regione Lazio di un nuovo fondo per la copertura della quota interessi dei mutui agevolati concessi alle imprese e alle cooperative costruttrici già aggiudicatarie del bando del 2004, che prevedeva la realizzazione di 12 mila nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, di cui circa la metà nel Comune di Roma. Grazie all´accordo sottoscritto questa mattina, la Regione Lazio garantirà alle imprese mutui al 2%, facendosi carico, qualora fosse necessario, della differenza fino alla soglia limite del 4,5%. La previsione di spesa annuale è di circa 10 milioni di euro. Altro punto qualificante dell’intesa, l’aver fissato al 30 settembre 2011 per tutti i Comuni del Lazio (Roma compresa), l’indicazione delle aree edificabili nell’ambito dei Piani di zona, elemento che rappresenterà anche uno dei criteri di “premialità” che la Regione Lazio ha inserito nel Patto regionalizzato 2011. “Se entro quella data alcune aree non fossero assegnate, - ha precisato Polverini - saremo noi a farlo in base all´emergenza abitativa”. “Tutto nasce dal fondo di rotazione della legge regionale del 2002, - ha spiegato Cetica - da cui è scaturito il bando del 2004 per l´accesso ai contributi sui mutui agevolati. Il provvedimento non è però mai partito e questo perché i Comuni non hanno messo a disposizione i loro Piani di zona e di conseguenza Sviluppo Lazio non ha potuto siglare convenzioni con le banche. Nel corso degli anni si sono così accumulati 400 milioni di euro di impegni ipotetici non utilizzati. Questo fa parte di una cultura della gestione del bilancio che questa amministrazione sta bruscamente cambiando”. “Avere milioni fermi e non poter costruire è avvilente – ha aggiunto Buontempo - e soprattutto non rispecchia l´indirizzo di questa amministrazione regionale”.  
   
   
PAESAGGIO: RIPENSARE LA PIANIFICAZIONE DEL VENETO. VENERDI’ GIORNATA DI LAVORO A MIRA  
 
 Venezia, 5 maggio 2011 - Alla redazione del Piano Paesaggistico Regionale del Veneto sta lavorando un Comitato Tecnico per il Paesaggio composto da membri del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac) e della Regione, a seguito di una specifica intesa ai sensi del “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”. Per una maggiore interazione e coinvolgimento nella definizione di nuove prospettive per il territorio, il Comitato Tecnico si riunirà per una giornata di lavoro, aperta al pubblico, venerdì a Villa Widmann a Mira (Venezia). “Il piano paesaggistico – sottolinea il vicepresidente della giunta regionale e assessore al territorio e alla programmazione Marino Zorzato - si configura come il completamento del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento e rappresenta un momento centrale per ripensare e dare nuovo significato al disegno territoriale e pianificatorio del Veneto, in collaborazione con gli organi dello Stato”. Il programma della giornata, prevede in apertura (ore 9,00) il saluto delle autorità e la presentazione del progetto da parte del vicepresidente Zorzato. Della natura del piano paesaggistico e delle esperienze nazionali parleranno successivamente Ugo Soragni direttore regionale del Mibac e Sergio Mazza della Direzione Generale del ministero. Il tema delle tutele dei beni paesaggistici sarà al centro degli interventi dei soprintendenti Renata Codello, Sabina Ferrari, Gianna Gaudini e Vincenzo Tiné. La mattinata sarà conclusa da Luca Baldin direttore della Fondazione Mazzotti e Gabriele Paolinelli dell’Università di Firenze. Seguirà il dibattito con il pubblico presente. Nel pomeriggio (ore 14.30) si parlerà della forma del piano paesaggistico sotto diversi profili con la partecipazione di Silvano Vernizzi Segretario Regionale per le Infrastrutture, Roberto Rossetto esperto del Comitato Tecnico Paesaggio, Patrizia Marzaro dell’Università di Padova, Roberta Di Luca e Linda Munari della Direzione Regionale del Mibac, Massimo Foccardi, Roberto Pelloni e Ignazio Operti della Regione, e dell’urbanista Leopoldo Saccon. Gli interventi conclusivi saranno dei dirigenti regionali Fausta Bressani e Romeo Toffano.  
   
   
È TEMPO DI UNA FILIERA DELL´EDILIZIA TRENTINA FIRMATA LA CONVENZIONE TRA BANCHE E CONFIDI, INCONTRO CON ARTIGIANI E INDUSTRIALI  
 
Trento, 5 maggio 2011 - Sottoscritta ieri la convenzione fra i Confidi trentini e le Banche per i finanziamenti alle imprese edili. Punta a dare piena operatività al nuovo Fondo rischi a destinazione speciale per il sostegno finanziario alle imprese dell’edilizia, istituito dalla Giunta provinciale nello scorso gennaio. Alessandro Olivi, assessore provinciale all´industria, artigianato e commercio, da una parte ribadisce "come questo intervento di tipo straordinario, voluto dalla Giunta, diventa ora operativo nella consapevolezza che il settore edilizio - specie quello legato ad aziende più strutturate - sia quello che oggi più di altri vive un momento difficile. Ci sono ancora difficoltà acute, ci sono tensioni finanziarie che mettono a rischio aziende e di conseguenza posti di lavoro. Deriva da questa analisi l´urgenza dell´intervento in questo settore e dunque possiamo affermare che questo importante intervento fa ancora parte della strategia anticrisi che la Provincia ha messo in campo in questi anni". Ma c´è un altro aspetto importante che si collega alla convenzione oggi sottoscritta. "Proprio ieri - aggiunge l´assessore Olivi - ho incontrato il presidente dell´Associazione artigiani, Roberto De Laurentis e il presidente della sezione edilizia dell´Associazione industriali, Enrico Garbari. Ho proposto loro di costituire un momento di lavoro comune per cercare, insieme, di costruire i presupposti di una filiera dell´edilizia trentina. Si tratta infatti di stabilire con quali nuovi approcci, di tipo industriale, le aziende dell´edilizia possono vedere aumentata la propria competitività, proprio attraverso politiche di filiera vera e propria, valorizzandone le specialità. Sto pensando ad una sorta di distretto diffuso, a partire da un invito chiaro che va fatto alle categorie: devono comprendere che la sfida in atto non ammette più di difendere rendite di posizione. Dunque meno immobiliare e più modelli organizzativi di tipo industriale: tra qualche anno la situazione del settore edilizio, rispetto al periodo precrisi, sarà radicalmente mutata e avremo meno imprese, proprio a partire dal venire meno di stategie troppo legate alle sole scelte immobiliari e a favore invece di una visione - e di una necessaria sinergia - capace di guardare ad un modo di operare più squisitamente industriale. Su questo c´è l´impegno ribadito della Provincia a costruire momenti di aggregazione e ci sono filoni su cui puntare, da subito: dalla riqualificazione energetica degli edifici ad una domanda pubblica che attraverso la definizione di regole possa favorire proprio le aziende trentine". La convenzione è stata sottoscritta stamani, alla sede di Cassa Centrale Banca, tra i Confidi (Cooperfidi, Confidimpresa, Cooperativa Artigiana di Garanzia) e le principali banche operanti nel territorio della nostra provincia (Casse Rurali, Mediocredito, Unicredit e Banca di Trento e Bolzano). Presenti i vertici dei tre Confidi provinciali (Rigotti e Anzelini per Confiimpresa – Bertolini e Nardelli per Cooperativa Artigiana di Garanzia – Cescato e Grassi per Cooperfidi), i rappresentanti delle banche (Fracalossi per Cassa Centrale/casse Rurali, Senesi per Mediocredito, Carazzai per Unicredit, Ajolfi per Banca di Trento e Bolzano) e della Provincia autonoma di Trento (i dirigenti Spagni e Moser). Ricordiamo che con la formalizzazione della convenzione sono stati oggi definiti, tra l’altro, gli “spread” massimi applicabili ai tassi di finanziamento, sulla base delle tre classi di merito creditizio (basso, medio, alto) finalizzati a mitigare le condizioni economiche attribuite a ciascuna azienda. Le richieste di accesso al Fondo fino ad oggi pervenute potranno pertanto essere opportunamente valutate ed ammesse a garanzia da parte dei Confidi e, conseguentemente, essere finanziate dal sistema bancario sulla base delle modalità ufficialmente definite nella convenzione oggi sottoscritta. La formalizzazione dei rapporti fra i Confidi e le Banche viene quindi ora a suggellare una collaborazione fondamentale fra i soggetti che operano nel panorama economico finanziario trentino. Una collaborazione che intende consentire l’attivazione di uno strumento di intervento pubblico ritenuto indispensabile per sostenere un comparto economico - come quello dell’edilizia - che, pur scontando in misura rilevante la crisi contingente, dimostra anche di possedere le potenzialità per contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo economico futuro del territorio. Dopo le trascorse misure promosse dalla Giunta provinciale e dirette al sostegno della domanda indirizzata alle imprese edilizie di minore dimensione, il nuovo strumento di sostegno finanziario si rivolge alle aziende più strutturate, con almeno 10 dipendenti, che hanno subìto un irrigidimento della struttura finanziaria nei confronti del sistema bancario e dei fornitori dovuto alla consistente riduzione del numero e del valore delle commesse. Le imprese interessate appartengono ai comparti delle costruzioni di edifici residenziali e non residenziali, di ingegneria civile, di lavori di costruzione specializzati, di edilizia in legno. Il nuovo fondo speciale per l’edilizia, costituito presso i Confidi trentini, è destinato a garantire fino al 50% di finanziamenti sia a breve che a medio termine accesi presso il sistema bancario dalle predette aziende edili. E’ uno strumento flessibile che consente un approccio differenziato alle diverse situazioni, sia che vi sia l’esigenza di un sostegno finanziario a breve termine per far fronte alla necessità di credito di esercizio, sia che si debba intervenire con un finanziamento a medio termine per ristrutturare l’indebitamento esistente. I finanziamenti, pari ad un massimo di 1.500.000 euro per azienda, potranno infatti concretizzarsi in operazioni creditizie a breve, in mutui di durata massima 7 anni o in operazioni miste tra le due tipologie. I finanziamenti sono inoltre destinati per almeno il 50% al pagamento di debiti di fornitura, in modo da sostenere l´intera filiera delle costruzioni. Con il fondo potranno essere garantite operazioni finanziarie fino ad un massimo di 150 milioni di euro. Le imprese interessate, qualora non lo avessero già fatto, hanno tempo per presentare domanda di accesso al Fondo, tramite il Confidi di appartenenza, entro il prossimo 31 maggio.  
   
   
ROMA, ESQUILINO: PRESTO DI NUOVO FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA CITTÀ  
 
Roma, 5 maggio 2011 - La Giunta Capitolina, presieduta dal sindaco Alemanno, ha approvato, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Marco Corsini, la delibera che formula gli indirizzi per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma, fra Roma Capitale, la Regione Lazio e il Ministero delle infrastrutture, relativo alla rimodulazione del programma di riqualificazione urbana “Esquilino”. Questo provvedimento consentirà la proroga, fino al 31 dicembre 2015, per il termine di attuazione del programma e, soprattutto, la ristrutturazione di via Carlo Alberto e Piazza Vittorio. «La riqualificazione dell’Esquilino – spiega l’assessore Corsini - è, da sempre, uno degli obiettivi di questa Amministrazione. Dopo anni di lassismo questo quartiere, nel cuore di Roma, potrà tornare a essere uno dei fiori all’occhiello della città». «Il programma di riqualificazione – prosegue l’assessore - prevede, infatti, l’arredo urbano di via Merulana e via Carlo Alberto; la riqualificazione dei portici e dei sottoservizi di piazza Vittorio; i giardini di via Carlo Felice e il restauro delle Mura Aureliane. Abbiamo, invece, deciso di sospendere la risistemazione del giardino dell’Acquario Romano a causa dei lavori di riammodernamento della Linea A della metropolitana. I fondi stanziati per il giardino, che rischiavano di essere perduti per inerzie non nostre, verranno così re-impiegati per la ristrutturazione di via Carlo Alberto e piazza Vittorio. Un bel gesto di attenzione per i residenti che da sempre chiedono un intervento di riqualificazione per queste zone del quartiere. Finalmente - conclude Corsini - le loro richieste, grazie alla Giunta Alemanno, avranno una risposta».  
   
   
TUTELA PAESAGGIO IN SARDEGNA: SMALTIMENTO PRATICHE ARRETRATE NECESSARIO PER EFFICIENZA E CELERITÀ AMMINISTRATIVA  
 
 Cagliari, 5 maggio 2011 - Smaltire le pratiche arretrate di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, di sanatoria e condoni edilizi nelle aree tutelate paesaggisticamente; allineare l’attività di competenza del Servizio di Tutela Paesaggistica ai tempi stabiliti dalle norme e ancora accelerare l’attività della macchina regionale per favorire lo snellimento e la modernizzazione dell´apparato burocratico. Con queste finalità l’assessorato dell’Urbanistica, ha attivato il bando per l’affidamento di un servizio di supporto operativo esterno, in grado di garantire l’espletamento, in tempi rapidi, delle funzioni amministrative di istruttoria e predisposizione dei provvedimenti di competenza. "Questa iniziativa - ha commentato l’assessore, Nicola Rassu - si inserisce nel più ampio programma che la Regione sta attivando per accelerare l’azione dell’amministrazione pubblica al fine di dare risposte concrete e tempestive ai cittadini, oltre che ai comuni. Stiamo già operando attivamente al fine di raggiungere questi obiettivi in tempi rapidi per rendere la Regione sempre più funzionale alle richieste della popolazione". Nello specifico il bando ha affidato il servizio inerente al rilascio di autorizzazioni paesaggistiche, di accertamenti di compatibilità, di pareri ai fini del condono edilizio nelle aree tutelate paesaggisitcamente e tutto ciò che è di competenza istituzionale del Servizio di Tutela Paesaggistica al vincitore del bando. Il progetto esecutivo per lo smaltimento delle pratiche che si è aggiudicato il bando, comprende l’intero iter procedimentale ed è articolato in fasi e attività lavorative, a partire dalla presentazione dell’istanza fino al rilascio del provvedimento finale. Sono comprese nella procedura tutte le attività interlocutorie, sia verbali che scritte, necessarie all’attività istruttoria. "Riducendo drasticamente l’arretrato riguardante le istanze volte all’ottenimento dei nulla osta paesaggistici e completando l’iter delle pratiche di sanatoria e dei condoni edilizi nelle aree tutelate paesaggisticamente, si potrà favorire lo snellimento e la modernizzazione degli apparati burocratici" - ha aggiunto Rassu. "La nostra intenzione - ha concluso l´Assessore - è quella di accrescere trasparenza e competitività favorendo il consolidamento di buone pratiche nella tutela e valorizzazione del paesaggio, e soprattutto nel rispetto dei principi di efficienza e celerità dell’azione amministrativa".  
   
   
BULGARIA, SPAZI COMMERCIALI CON PREZZO PIÙ BASSO IN UE  
 
Sofia, 5 maggio 2011 - Secondo quanto sostiene una ricerca condotta da Forton International, i prezzi per gli spazi commerciali in affitto a Sofia sarebbero i più bassi in Europa. I valori dei canoni di locazione sono diminuiti di ulteriori 2 punti percentuali durante il primo trimestre 2011 rispetto all´ultimo trimestre 2010, con un calo del 7,7 per cento su base annua.  
   
   
NONA GIORNATA DELL’ECONOMIA, VENERDI 6 MAGGIO LA CAMERA DI COMMERCIO DI AVELLINO PRESENTA “IRPINIA 2011 – OSSERVATORIO ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI AVELLINO”  
 
Avellino, 5 maggio 2011 - Venerdì 6 maggio, alle ore 11, presso la sede di Piazza Duomo, 5 della Camera di Commercio, sarà presentato il rapporto “Irpinia 2011 – Osservatorio economico della provincia di Avellino”, che intende fornire un quadro esauriente che tenga conto dei principali indicatori economici della provincia di Avellino, soffermandosi sull’andamento del Pil, imprese registrate, export, tasso di occupazione e di disoccupazione ed altro. Uno spazio importante del rapporto sarà riservato alla demografia delle imprese, ai vari settori di attività economica, con focus sull’agroalimentare e sulla concia, che ha fatto registrare una importante fase di ripresa con la crescita dell’export, l’artigianato, l’imprenditoria femminile, gli imprenditori extracomunitari, l’occupazione, il commercio internazionale, il turismo, il credito, gli indicatori di contesto territoriale, la popolazione, gli scenari previsionali, il costo della vita. Aprirà i lavori il presidente della Camera di Commercio di Avellino, Costantino Capone. A seguire, interverranno il professor Paolo Stampacchia, ordinario di Economia presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico Ii”, ed il Professor Massimo Lo Cicero, docente presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, che suggeriranno idee e forniranno spunti di riflessione per favorire la comprensione delle dinamiche economiche in corso e per sollecitare un dibattito sulle azioni da intraprendere da parte dei diversi attori presenti sul territorio, nel rispetto dei rispettivi ruoli, a sostegno dello sviluppo. Parteciperanno, oltre ai Consiglieri ed ai componenti di Giunta della Camera di Commercio, i Presidenti delle associazioni di categoria.  
   
   
COMMERCIO: GALLARATE VIRTUOSA PER I DISTRETTI  
 
 Gallarate/va, 5 maggio 2011 - L´assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu è stato ieri a Gallarate (Va) per un incontro con i commercianti sul tema dei Distretti del commercio, organizzato presso la sede di Ascom. In questi anni Ascom Gallarate-malpensa, associazione di categoria con 2.300 soci in 23 comuni della provincia di Varese, ha promosso la costituzione di ben 5 Distretti commerciali, che oggi coinvolgono 17 comuni. ´L´esperienza del Gallaratese - ha detto l´assessore Maullu - testimonia che il meccanismo dei Distretti del Commercio è un volano straordinario per il rilancio del tessuto produttivo, soprattutto nell´ottica di un sostegno concreto ai piccoli insediamenti commerciali. I numeri di Gallarate dimostrano che negli ultimi anni si è riusciti a contenere la crescita della grande distribuzione organizzata tutelando il commercio di vicinato, che oggi registra addirittura un piccolo incremento in termini di numero di esercizi e giro di affari´. ´Il nostro impegno come Regione Lombardia - ha aggiunto Maullu - prosegue in questa direzione: strumenti che possano fare sistema per specializzare e innovare, ma sempre con un occhio di riguardo per la difesa dei piccoli commercianti, delle fiere, dei mercati e negozi storici´. ´Da questo punto di vista - ha concluso Maullu - il ´caso Gallarate´, con oltre 300.000 euro di investimento di cui 150.000 di contributo regionale, è un esempio virtuoso che può fare scuola´.  
   
   
AL VIA L’INDAGINE 2011 SULLE RISORSE UMANE NEL NONPROFIT DOPO 5 ANNI, UNA FOTOGRAFIA AGGIORNATA SULLE PRASSI GESTIONALI E RETRIBUTIVE  
 
Milano, 5 maggio 2011 – È partita la raccolta dati dell’Indagine 2011 sulle prassi gestionali e retributive nel Nonprofit promossa dall’Osservatorio sulle Risorse Umane nel Nonprofit di Fondazione Sodalitas. A cinque anni dall’ultima ricerca - realizzata nel 2006 - l’indagine intende offrire una fotografia aggiornata su come il Nonprofit sceglie, retribuisce e fa crescere i propri collaboratori, permettendo un confronto sia intersettoriale all’interno del Terzo settore sia con le prassi in uso nel mondo Profit. “Il quadro che emergerà dall’indagine 2011 costituirà un riferimento particolarmente prezioso per le organizzazioni nonprofit” afferma Ugo Castellano, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas “impegnate in questo momento di difficoltà a valutare su come investire risorse nel proprio potenziale di crescita e nel miglioramento organizzativo”. Tutte le Organizzazioni Nonprofit italiane – di ogni dimensione e settore di attività – sono invitate a partecipare all’indagine. Coloro che aderiranno – e soltanto loro – potranno avere accesso e disporre dei risultati completi. La partecipazione è gratuita e i dati forniti dalle organizzazioni resteranno del tutto riservati. Per aderire è sufficiente compilare la “Scheda di partecipazione” entro venerdì 20 maggio 2011 inviandola a orunp@sodalitas.It  ed il “Questionario di raccolta dati” online entro giovedì 30 giugno 2011 accessibile tramite username e password individuali forniti dalla segreteria. Per facilitare la partecipazione all’indagine e la compilazione del Questionario, Fondazione Sodalitas offrirà alle organizzazioni un supporto personalizzato e gratuito. Alcuni risultati dell’Indagine 2006 - Dall’ultima ricerca è emerso che il 77% dei collaboratori del Nonprofit è di genere femminile, il 60% è di età fra i 30 ed i 45 anni e il 67% è laureato. Il comparto “associazioni/fondazioni” ha retribuzioni più elevate mentre il comparto “Ong” è quello che paga meglio i ruoli più critici. Dal confronto con il profit è emersa una situazione di “sobrietà retributiva” e di crescita retributiva piatta. Solo il 12% delle organizzazioni diffonde incentivi a breve termine, il 40% bonus una tantum, il 33% diffonde benefit. L’osservatorio sulle Risorse Umane nel Nonprofit - Nato nel febbraio 2002 su iniziativa di Fondazione Sodalitas e di Haygroup, leader mondiale nella consulenza d’impresa sulle risorse umane, l’Osservatorio promuove la crescita dei professionisti che lavorano nel settore Nonprofit, offrendo alle organizzazioni competenze, riferimenti e strumenti gestionali per adottare decisioni razionali ed eque in materia di gestione e sviluppo del personale.  
   
   
FINCUOGHI, INCONTRO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA. IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI E ATTESA DELLA NOMINA DI UN COMMISSARIO DA PARTE DEL TRIBUNALE FALLIMENTARE.  
 
Bologna, 5 maggio 2011 - Impegno delle istituzioni ad assicurare ogni sforzo per dare un futuro professionale ed occupazionale a tutti e 419 i lavoratori dei 4 stabilimenti Fincuoghi e attesa – per la valutazione nel merito delle proposte sinora presentate per la rilevazione e il rilancio dell’impresa – della nomina del commissario da parte del Tribunale fallimentare. Questo quanto emerso nell’incontro di ieri pomeriggio in Regione per la vertenza Fincuoghi, impresa attualmente in liquidazione, dalla quale dipende il futuro dei 419 lavoratori dei 4 stabilimenti interessati, due in provincia di Modena (Sassuolo e Fiorano) e due nel parmense (Borgotaro e Bedonia). All’incontro hanno preso parte tutti i soggetti interessati: oltre alla Regione Emilia-romagna, le Province di Modena e Parma, i Comuni dove sono situati i 4 stabilimenti, la Comunità Montana Taro Ceno, Confindustria Ceramica, i sindacati, Soprip, il liquidatore. Ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli: “La situazione attuale è da un lato di attesa e dall’altro presenta una situazione che lascia intravvedere spiragli per una soluzione positiva. L’elemento che accogliamo con favore è la presenza di due offerte concrete: quando sarà nominato il commissario, siamo convinti saranno valutate nel merito. Ora bisogna che il percorso prosegua spedito, nel rispetto delle competenze di tutti. Stiamo scalando una cima, con realismo. L’impegno delle istituzioni, che insieme a Province ed enti locali abbiamo assicurato anche oggi ai lavoratori e ai loro rappresentanti, è quello di lavorare per garantire il futuro di tutti e 419 i lavoratori, trovando soluzioni economiche ed occupazionali per non lasciare indietro nessuno”.  
   
   
CONFCOOPERATIVE FIRENZE-PRATO ALLA FIERA DEL LAVORO DI PRATO: “NEI SERVIZI SOCIO- ASSISTENZIALI E SOCIO-EDUCATIVI SONO OLTRE 400 GLI OPERATORI DEL NOSTRO CONSORZIO ASTIR CHE LAVORANO NELLA PROVINCIA DI PRATO”  
 
Firenze, 5 maggio 2011 - Sono oltre 400 le persone che, solo nella provincia di Prato, lavorano nei servizi socio assistenziali e socio-educativi per il Consorzio Astir, aderente a Confcooperative Firenze-prato. Questo il dato che emerge da Astirforma, l’agenzia di riferimento del Consorzio Astir che si occupa di servizi socio assistenziali e socio-educativi attraverso cooperative associate a Confcooperative Firenze-prato. Di questo ed altri temi legati al mondo dell’occupazione si parlerà alla prima Fiera del Lavoro di Prato dal titolo “Il lavoro al centro” che si svolgerà da giovedì 5, fine al 7 maggio all’Istituto “Gramsci – Keynes” di Prato e a cui parteciperà anche l’Unione Interprovinciale con un proprio stand e con un momento di approfondimento. All’interno della fiera infatti - il cui obiettivo è favorire l’incontro fra le aziende e i giovani laureandi, laureati e persone già con esperienza lavorativa - Confcooperative Firenze-prato, Astirforma e Irecoop Toscana organizzano, nella giornata di venerdì 6 maggio, l’incontro dal titolo “Formazione e lavoro: opportunità di riqualificazione professionale a Prato”. L’incontro si svolgerà in tre momenti: alle 16,30 si parlerà della “Collaborazione con il Centro per l’impiego e l´esperienza dello Sportello Decentrato per l’Impiego” a cura di Paolo Maroso, di Confcooperative Firenze Prato; alle 16,45 della “Formazione come opportunità di riqualificazione professionale: dati 2009-2011”, a cura di Marco Pippolini di Irecoop Toscana e Andrea Braschi di Astirforma e alle 17,10 del “Lavoro: quali necessità?”un confronto fra le tre realtà di Cap, Astir e Credito Cooperativo dell’Area Pratese. “Noi parleremo delle opportunità formative rivolte a chi si è trovato in difficoltà perché disoccupato – ha spiegato Andrea Braschi, direttore di Astirforma -. Come agenzia formativa di riferimento del Consorzio Astir ci siamo occupati delle figure dell’addetto all’assistenza di base e dell’animatore e pochi sanno che, negli ultimi due anni, su oltre 200 allievi formati da noi, oltre il 78% ha trovato un impiego e il 61% ha trovato impiego come addetto all’assistenza di base. Si tratta quindi di un settore che finora non ha conosciuto la crisi del mondo del lavoro e che ha molti sbocchi per chi attualmente è disoccupato. Contemporaneamente vogliamo dare un’opportunità anche a chi possiede un profilo alto ed è per questo che stiamo per attivare i corsi di formazione per guida ambientale e guida turistica”, ha concluso Braschi.