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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Giugno 2011
FILM COMMISSION, PRODUTTORI CINEMATOGRAFICI E TV A LEZIONE IN WORKSHOÈ EUROPEO IN LIGURIA  
 
 Genova, 16 Giugno 2011 - Conferenza stampa, giovedi 16 giugno alle 11, nella sede della Regione Liguria, in piazza De Ferrari, 1 (sala auditorium, 5° piano), per la presentazione di un workshop in Liguria di un prestigioso programma dell´Unione Europea sull´alta formazione professionale rivolto ai produttori cinematografici e televisivi di tutta Europa. Alla conferenza stampa saranno presenti il coordinatore didattico Rickard Olsson, il direttore e il presidente di Genova-liguria Film Commission Andrea Rocco e l´assessore alla Cultura e al Turismo Angelo Berlangieri.  
   
   
“UMBRIA FILM FESTIVAL”, PORTE APERTE A WORKSHOP DI NUNZIANTE SUI SEGRETI DELLA COMMEDIA  
 
Perugia, 16 giugno 2011 - "Scrivere in commedia". È il titolo del workshop che Gennaro Nunziante, sceneggiatore pugliese e regista del successo di Checco Zalone sul grande schermo, terrà all´interno dell´Umbria Film Festival 2011, che si svolgerà a Montone dal 5 al 10 luglio. Una "due giorni", l´8 e il 9 luglio, in cui il regista di "Che bella giornata" (2010) e "Cado dalle nubi" (2009) passerà in rassegna le diverse strutture della sceneggiatura nella commedia, spaziando da quella italiana a quella "made in Usa", fino al totem della scaletta, aiuto e sostegno della scrittura. Tra i protagonisti del "ritorno alla risata gentile", grazie alla firma messa sotto i film di maggior successo al box office delle scorse stagioni, Nunziante si concentrerà su personaggi e dialoghi della commedia, indagandone i tratti e spiegando come disegnarli. Uno spazio sarà anche dedicato alle differenze tra il linguaggio cinematografico italiano e quello degli altri Paesi. Organizzato dall´Umbria Film Festival e dal Comune di Montone, il seminario si terrà nelle giornate dell´8 e 9 luglio al Teatro San Fedele, a Montone. La partecipazione è libera fino ad esaurimento dei posti disponibili, previa sottoscrizione della quota sociale dell´Associazione Umbria Film Festival. Tutte le informazioni sul sito www.Umbriafilmfestival.com  (o info@umbriafilmfestival.Com ; umbriametraggi@gmail.Com    
   
   
MILANO: SUBWAY 2011. DA OGGI AL 7 LUGLIO TREDICI NUOVI LIBRETTI DA LEGGERE SUL METRÒ  
 
Milano, 16 giugno 2011- Tredici nuovi libretti stampati su carta riciclata, frutto del talento di scrittori e poeti under 35, pronti nei juke-box letterari alle fermate del metrò per essere letti e collezionati. Dal 16 giugno al 7 luglio torna e festeggia dieci anni di attività l’iniziativa Subway – Letteratura, il concorso nato nel 2002 da un’idea dell’Associazione laboratorio E-20 e del Settore Giovani del Comune, per dare la possibilità a giovani autori di racconti, poesie e illustrazioni grafiche di farsi conoscere al grande pubblico. Il concorso mette in palio la pubblicazione e la distribuzione degli scritti vincitori (tutti a pari merito). In dieci anni l’iniziativa ha toccato numeri significativi: hanno partecipato più di 12 mila autori, sono stati selezionati 9.550 racconti e 6.900 poesie, scoperti 151 narratori e 63 poeti, stampate e distribuite 27.350.000 di copie per 132 tonnellate di carta riciclata. Il concorso, partito da Milano, ha conquistato altre città italiane. Roma, Venezia, Treviso, Bologna, Napoli e Palermo parteciperanno anche all’edizione di quest’anno che si svolgerà da giugno (con partenza da Milano) a novembre. Per festeggiare i dieci anni, Subway si apre all’Europa. Grazie all’accordo con Atm, l’azienda trasporti milanesi che gestisce anche la metropolitana di Copenaghen, il concorso approderà dal prossimo mese anche in Danimarca. I primi libretti circoleranno nella capitale dal prossimo autunno. Oggi, all’Urban Center della Galleria Vittorio Emanuele, la presentazione dell’iniziativa. Sono intervenuti gli ideatori Davide Franzini e Oliviero Ponte di Pino, i direttori Marketing di Atm e Fila, Marco Pavanello e Pietro Frova, Lucia Jodler, docente di Letterature comparate allo Iulm e l’illustratore Paolo D’altan. Presente alla conferenza anche la neo assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero, Chiara Bisconti. “Subway è un’iniziativa di sicuro valore – ha detto – che è cresciuta negli anni dando voce ai giovani talenti della letteratura. Come cittadina l’ho conosciuta e apprezzata prendendo i mezzi, da assessora farò in modo che rimanga un punto di riferimento per la scoperta di giovani autori e continui a riempire con letture di qualità il tempo di chi viaggia”. All’edizione di Subway 2011 hanno partecipato più di 1.600 giovani da tutta Italia (23 per cento in più rispetto al 2010) e sono stati selezionati 12 scrittori, 8 poeti e 13 illustratori. Questi i nomi dei vincitori: Scrittori: Maria Di Piazza; Elena Tea Russo; Francesca De Pascale; Loredana De Vitis; Francesco Cancellato; Astrid Mazzola; Susanna Combusti; Elena Cattaneo; Giovanni Locatelli; Martina Botti; Luigi Fattore. Poeti: Anna Ruotolo; Antonio Pensiero; Silvia Patrizio; Francesco Iannone; Nicoletta De Angelis; Enzo Comin; Riccardo Fabiani; Viola Marongiu. Illustratori: Sergio Di Petrillo; Daniele Fabiani; Simona D’agostino; Margherita Morotti; Anna Paola Bevilacqua; Graziano Leoni; Mariagiovanna Di Iorio; Licia Martina Di Tommaso; Adriano Berera; Annalisa Cocozza; Silvia Mauri; Ilaria Rebecca Lamanna; Salvatore Zanfrisco. Per la decima edizione sono state stampate e circoleranno 5.300.000 copie dei 19 libretti vincitori delle varie sezioni del concorso, tutte su carta riciclata. Le copie saranno sistemate tra giugno e novembre in 160 juke-box letterari a Milano, Venezia, Treviso, Bologna, Roma, Napoli e Palermo.. A Milano i volumetti saranno disponibili da oggi nelle stazioni del metrò di Duomo, Cadorna, Centrale, Loreto, Lambrate, Porta Garibaldi, Porta Venezia, Lanza, Moscova e Amendola Fiera. Altri punti di distribuzione saranno sistemati allo Iulm e all’Informagiovani del Settore Tempo libero, in via Dogana 4. Oltre al circuito delle 160 postazioni fisse con le copie cartacee, i libretti si potranno leggere e scaricare anche dal sito internet www.Subway-letteratura.org, che conta 7.380 iscritti e registra ogni anno una media di 4 milioni di accessi. Ogni anno Subway-letteratura è anche un´occasione di incontro e di scambio tra i promotori del concorso e i giovani partecipanti del laboratorio letterario della Fabbrica del Vapore. L’appuntamento legato a questa edizione è per venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 giugno in via Procaccini 4. Insieme ai dieci libretti di narrativa e a quello dedicato alla poesia, sono stati assegnati a Milano anche il Vii Premio Speciale Università Iulm Under19 (assegnato dall’ateneo milanese ai talenti più giovani) e il tradizionale riconoscimento per un libretto a diffusione locale. Quest’anno sarà il Premio Speciale 80 Anni di Atm, messo in palio dall’azienda del trasporto pubblico.  
   
   
LA CINQUINA DEL PREMIO STREGA 2011  
 
 Roma, 16 giugno 2011 - Si è chiuso ieri il “seggio elettorale” per la prima votazione, quella che designa la cinquina dei finalisti all’edizione 2011 del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega. Come sempre Casa Bellonci è stata gremita da molti dei 400 “Amici della domenica”, il corpo elettorale del premio, eredi di un rito che si ripete solennemente da oltre sessant’anni. Al termine dello scrutinio (393 su 430 votanti, pari al 91%; 1 scheda nulla) il presidente di seggio Antonio Pennacchi, vincitore del Premio Strega 2010, affiancato dal direttore della Fondazione Bellonci Tullio De Mauro, ha annunciato ufficialmente la Cinquina di libri e autori finalisti del Premio Strega 2011, che sono: Storia della mia gente (Bompiani) di Edoardo Nesi con voti 60; L’energia del vuoto (Guanda) di Bruno Arpaia con voti 49; Ternitti (Mondadori) di Mario Desiati con voti 49; La vita accanto (Einaudi) di Mariapia Veladiano con voti 49; La scoperta del mondo (nottetempo) di Luciana Castellina con voti 45. I voti degli altri candidati esclusi dalla seconda votazione del 7 luglio: Nel mare ci sono i coccodrilli (Dalai) di Fabio Geda con voti 37; Settanta acrilico trenta lana (e/o) di Viola Di Grado con voti 20; Malabar (Guida) di Gino Battaglia con voti 19; Nina dei lupi (Marsilio) di Alessandro Bertante con voti 18; La città di Adamo (Fazi) di Giorgio Nisini con voti 18; Il confessore di Cavour (Manni) di Lorenzo Greco con voti 17. A cosa servono gli amori infelici (Playground) di Gilberto Severini con voti 12. Questo risultato comprende i 400 voti degli Amici della Domenica, in cui sono inclusi i voti collettivi di scuole, istituti culturali e circoli di lettura, e i 30 voti dei lettori “forti” segnalati da altrettante librerie associate all’Ali distribuite in tutto il Paese. Le preferenze dei voti collettivi sono così espresse: i dieci comitati italiani della “Società Dante Alighieri” hanno votato per Mariapia Veladiano; le 35 scuole romane e laziali - con le due classi di Airola (Benevento) e Cagliari - dell’Anno Stregato hanno espresso la loro preferenza per Mariapia Veladiano; il Liceo Einstein di Berlino ha votato per Mariapia Veladiano; i sei Istituti Italiani di Cultura hanno votato Viola Di Grado (Helsinki), Mariapia Veladiano (Los Angeles), Fabio Geda (Montréal), Edoardo Nesi (Pechino), Fabio Geda (Tokyo), Mario Desiati (Vienna); il gruppo di lettura della Casa di Reclusione di Porto Azzurro ha dato il proprio voto ad Alessandro Bertante; Domani, giovedì 16 giugno, la Città di Roma mette a disposizione degli autori finalisti la scena del Festival delle Letterature di Massenzio, dove leggeranno brani tratti dai loro libri in concorso. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avverranno nel consueto e magnifico scenario del Ninfeo di Villa Giulia giovedì 7 luglio. In occasione della serata conclusiva, la società Strega Alberti Benevento assegnerà un premio speciale in memoria di Franco Alberti (1930-2010). Per ricordarne la figura e l’opera – chiamato a far parte degli Amici della domenica dal 1952, Alberti è stato per molti anni componente del Comitato direttivo e punto di riferimento insostituibile nell’organizzazione del Premio Strega; alla sua attività di imprenditore e dirigente ha affiancato vivaci interessi di meridionalista tradottisi in diversi saggi di storia giuridico-politica – il riconoscimento andrà a personalità della cultura che abbiano rappresentato in modo significativo le realtà e le storie del Mezzogiorno d’Italia.  
   
   
IL RISPETTO PER IL BRAND DA’ SEMPRE BUONI FRUTTI  
 
Trento, 16 giugno 2011- “Nelle mie varie esperienze nel mondo dell’auto ho imparato che – così come accade per le varie nazioni – anche le diverse case automobilistiche hanno un brand che va rispettato. Il segreto è approcciarsi ad esso con umiltà e, quando se ne sono capite le caratteristiche, metterci il proprio tocco personale”. Chi parla è Luca De Meo, attuale direttore marketing del gruppo Volkswagen e docente di marketing alla Sda Bocconi di Milano, che ha presentato il suo libro dal titolo “Da 0 a 500” (Marsilio editore) in cui, ripercorrendo la storia del rilancio della “500” a cui ha molto contribuito, cerca di analizzare come negli ultimi anni è cambiato il sistema economico mondiale. “Come avete fatto a trasformare un marchio che ad inizio anni 2000 era considerato quasi ‘sfigato’ in qualcosa che oggi è un brand trendy, che esibisce con orgoglio la sua italianità?” ha chiesto la moderatrice Tonia Mastrobuoni ad inizio incontro. “Il mio libro è per i giovani, per dare loro un segnale di ottimismo. L’italia è un Paese che ama l’auto e la ‘500’ ne è il suo mito – ha risposto De Meo – E’ stata la prima auto delle donne, la prima auto dei giovani, la prima ‘seconda’ auto. La base quindi era solida: non dovevamo fare una cosa diversa, stravolgerla. Perché in tanti anni di lavoro ho capito che al cliente non devi vendere quello che non è vero. Il brand dell’Italia è la bellezza del design. Quella era la nostra base di partenza”. Un’esperienza molto interessante che De Meo sta ripetendo anche in Volkswagen dove sta lavorando al rilancio del mitico maggiolino “che uscirà quest’anno!” ha precisato l’uomo marketing. All’incontro hanno partecipato anche Marco Sodano, che è caporedattore economia de La Stampa, e Pierluigi Fagan, che si occupa di sociologia della comunicazione dopo essere stato per vent’anni nel campo della pubblicità come amministratore delegato della Fagan – Reggio - Del Bravo. Per il primo, “lavorando a Torino conoscevo bene la rinascita della Fiat, mi ha molto interessato la seconda metà del libro in cui si fa capire che quella che pensavamo fosse una stasi dell’industria dell’auto è in realtà un inceppamento di tutto un modello economico, che poi è il nostro. Ma come reimpostarlo? Dall’esperienza professionale di De Meo si evince che – specifica Sodano – è fondamentale la rapidità, basta guardare ad internet, in un mese un nuovo fenomeno parte e si espande a macchia d’olio. Anche nella vicenda con la Chrysler sono stati più importanti i tempi dei soldi”. A Pierluigi Fagan è invece piaciuta “la parte in cui si parla di marketing ‘latino’ quasi in contrapposizione con l’approccio anglosassone e quello tedesco. All’iper specializzazione tipica di questi sistemi si contrappone la passionalità che, come emerge dal libro, deve sempre esserci sia tra l’azienda e i suoi manager, ma anche tra l’azienda e i suoi clienti”. Una formula che evidentemente è piaciuta se De Meo è stato chiamato a portare la sua “creatività italiana” in un’azienda simbolo dell’economia tedesca come la Volkswagen. Ma cos’è fondamentale in un prodotto per farlo diventare un mito, è stato chiesto a De Meo. “Direi quello che mi piace chiamare ‘rilevanza’ e cioè la capacità di andare incontro ai bisogni, conclamati o latenti, della clientela. Ma senza barare perché il consumatore è smart, furbo. Un esempio di prodotto-mito secondo me è Google ma anche la Apple ha fatto la storia”. Gli ha fatto eco Fagan che ha precisato “dopo vent’anni nella pubblicità rido quando sento il termine usato ed abusato di ‘persuasori occulti’. Non ci sono magie e trucchetti ma è certo che il consumatore va capito più con le intuizioni che non con le fredde statistiche. Per questo sono fondamentali gli uomini del marketing”. A fine incontro numerose sono state le domande a De Meo sulla sua esperienza alla Fiat ed anche su Sergio Marchionne, figura che indubbiamente suscita sentimenti contrastanti nel pubblico degli amanti dell’auto, presente in massa alla presentazione del libro. Ma De Meo, signorilmente, dopo aver definito Marchionne “una delle persone più incredibili che io abbia mai conosciuto” ha glissato sulle scelte attuali della Fiat e delle sue associate. Non ci resta che attendere il nuovo maggiolino.  
   
   
L’ECONOMIA AL SERVIZIO DELL’UOMO, NON VICEVERSA  
 
Trento, 16 giugno 2011 - “Lo scopo dell’economia è servire le persone, e non far si che le persone servano l’economia”: è questa la lectio fondamentale che ha regalato ad un pubblico entusiasta l’economista e ambientalista cileno Manfred A. Max-neef. Lo studioso, ospite presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento nell’evento organizzato, il 5 giugno, da Habitech, ha presentato il suo libro “Lo sviluppo su scala umana”, appena uscito in Italia edito da Slow Food Editore. “Se domani ci svegliassimo e consumassimo solo quello che realmente ci serve, il sistema economico attuale crollerebbe in ventiquattro ore, ma la povertà non ci sarebbe più”. Parola di Manfred A. Max-neef, noto economista e ambientalista cileno che ha parlato presso la Fondazione Bruno Kessler di Trento in un incontro organizzato da Habitech – Distretto Tecnologico Trentino dal titolo “Sviluppo a scala umana: economia transdisciplinare per la sostenibilità”. “Dobbiamo cambiare tutto questo quanto prima – ha continuato Max-neef – Occorre dimostrare di poter vivere meglio con molto meno. Per far ciò ci vogliono nuovi criteri economici che considerano l’essere umano nella sua interezza e non solo come consumatore. L’economia di oggi, infatti, non riesce più a rispondere ai problemi di questo secolo”. Lo studioso propone un’economia su scala umana basata su un valore fondamentale - in nessun caso un interesse economico può andare a di là del rispetto della vita - e cinque postulati di base: l´economia deve servire l´uomo e non viceversa; lo sviluppo riguarda la persona e non gli oggetti; la crescita è differente da sviluppo, e lo sviluppo non richiede necessariamente la crescita; nessuna economia è possibile senza l´ecosistema; l´economia è un sotto-sistema di un sistema più grande ma finito: la biosfera. Quindi la crescita permanente è impossibile. La ricetta? “Un equilibrio perfetto e armonico tra esseri umani, natura e tecnologia. Non dobbiamo pensare che lo sviluppo sia legato esclusivamente alla crescita del Pil di una nazione, ma dobbiamo guardare alla qualità della vita. Sono fermamente convinto che i paesi che si sono sviluppati di più sono quelli che sono riusciti a soddisfare i bisogni umani fondamentali per tutti i cittadini”, ha commentato Max-neef. E ha aggiunto: “Dopo la crisi del 2008 gli economisti non hanno riveduto le loro teorie. Ciò è incomprensibile e assurdo. È tempo che la società civile reagisca”. Il modello di Max Neef negli ultimi decenni ha trovato ampia diffusione e applicazione nel mondo, nelle culture e negli ambiti economici più svariati: dai villaggi indigeni del Sud America, fino ai comuni e alle aziende della Scandinavia, del Nord America e anche dell’Italia. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il suo libro, “Lo sviluppo su scala umana”, appena uscito in Italia edito dalla casa editrice Slow Food, e che vanta la prefazione di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Ponendo fortemente l’accento sul fondamentale ruolo della creatività umana, l’opera costituisce un’ideale cornice di riferimento concettuale che pare indicare una strada per uscire dalla sterile contrapposizione fra l’approccio allo sviluppo tradizionale e il monetarismo neoliberista. L’evento è stato coordinato da Thomas Miorin, direttore di Habitech, e da Eric Ezechieli, co-fondatore e presidente di The Natural Step Italia.  
   
   
L’ISOLA DELLE STORIE FESTIVAL LETTERARIO DELLA SARDEGNA VIII EDIZIONE 1-3 LUGLIO 2011, GAVOI (NU)  
 
 Gavoi (Nu), 16 giugno 2011- Immaginate una storia. Immaginate un luogo dove questa storia è resa possibile. Immaginate ora una terra, la sua gente, il silenzio di chi ascolta, l’emozione di chi parla. Immaginate suggestioni, narrazioni, racconti; il potere della parola, il suo verbo espressivo. Provate ora a pensare a una piazza, a due figure che dialogano e si confrontano, alla gente che ascolta e al suo slancio di partecipazione. Le parole scorrono nei racconti detti di notte, detti di giorno. Viene voglia di sorridere pensando a questo “insieme”, di respirare il profumo delle parole che si pronunciano, che si odono. La terra che ci accoglie, in quest’angolo remoto di Sardegna, è la Barbagia, dove impressioni forti, antichissime, vanno e vengono da molto lontano. C’è qualcosa di dolce in questa idea della lontananza - ma anche nella vicinanza, nello stare insieme. Siamo invitati a partecipare a un evento, a non aver paura di incontrarci, di mischiare le nostre voci alle nostre parole. Gente che ama leggere, gente che ama ascoltare, si incontra così, con questo spirito, in questo clima familiare, ogni anno, in estate, al Festival Letterario della Sardegna, a Gavoi. Il Festival Letterario della Sardegna, organizzato dall’associazione culturale L’isola delle Storie, che vede nella figura dello scrittore Marcello Fois il suo Presidente, si svolge quest’anno dal 1 al 3 luglio 2011. Inaugurazione: giovedì 30 giugno 2011. Giunto con successo alla sua Viii edizione, è reso possibile dalla partecipazione attiva dei cittadini di Gavoi, i celebri volontari dalle “magliette rosse”, con il sostegno delle principali istituzioni pubbliche e private: Regione Autonoma della Sardegna, Provincia di Nuoro, Comune di Gavoi, Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Nuoro, la Fondazione Banco di Sardegna, e con la preziosa collaborazione degli istituti di cultura: il Goethe Institut, l´Istituto di Cultura Polacco, l’Istituto di Cultura Rumeno e l’Istituto Confucio dell’Università di Milano. La manifestazione si inaugura giovedì 30 giugno, in un’atmosfera di grande suggestione, con un concerto del trombettista jazz Paolo Fresu: “Mistico Mediterraneo”, in cui il musicista amalgama note jazz con melodie ispirate alla tradizione popolare, accompagnato dalle sette voci del coro polifonico corso A Filetta (La Felce) e il bandoneon di Daniele di Bonaventura, punto d’incontro tra le sonorità di Fresu e l’esecuzione vocale del gruppo. Il concerto rientra nell’ambito dei festeggiamenti per i cinquant’anni dell’autore: 50 anni, per 50 concerti, in 50 paesi, dove Gavoi rappresenta senz’altro una piazza molto amata. Un altro evento speciale è dedicato agli ottant’anni di Ermanno Olmi, il pluripremiato regista, grande sostenitore del festival fin dalla sua prima edizione nel 2004. Sarà presente il Maestro Olmi insieme a Franco Piavoli, regista cinematografico. Il Festival Letterario della Sardegna omaggia quest’anno tre grandi autori: Salvatore Cambosu, Josè Saramago, Tiziano Terzani. La lettura di brani scelti precederanno i vari appuntamenti. Gli incontri mattutini si terranno nella piazzetta di S’antana ‘E Susu: “Dal Balcone” Martine Van Geertruyden incontra Bianca Pitzorno, scrittrice poliedrica di vari generi e autrice televisiva; Maria Giacobbe, scrittrice, la cui produzione e impegno in campo culturale ha favorito una maggiore conoscenza della cultura sarda nel nord Europa; il giovane scrittore sardo Flavio Soriga. Gli appuntamenti di mezzogiorno dedicati ai dibattiti sulla società si tengono nella suggestiva piazza di Sant’antiocru. Uomini di cultura di varie estrazioni e formazioni si confrontano sul tema “Evoluzioni, Involuzioni, Rivoluzioni”. Stefano Salis, giornalista, responsabile delle pagine letterarie dell’inserto domenicale del “Il Sole 24 Ore” incontra Barbara Serra giornalista di Al Jazeera e Gad Lerner; il filosofo Giulio Giorello, il giornalista Riccardo Iacona e Wlodek Goldkorn caporedattore culturale dell´Espresso; l’economista Pierluigi Sacco e lo storico d’arte Christian Caliandro, co-autori del saggio Italia Reloaded in un incontro che prevede anche la partecipazione di Renato Soru e Bruno Murgia. Il pomeriggio, dedicato ai “Reading” ospiterà nel giardino comunale l´attore, drammaturgo e regista teatrale Marco Baliani; l’autore e conduttore radiofonico Marco Presta; l’attrice Isabella Ragonese accompagnata dal polistrumentista musicista Gavino Murgia. Lo spazio “Esordi”, alle 17.15 nel cortile delle scuole elementari, è riservato agli autori emergenti presentati quest’anno da Fabio Geda, scrittore e collaboratore del quotidiano “La Stampa”. Nei tre giorni del festival il pubblico di Gavoi incontrerà Alessio Torino, Emanuele Tonon, Elisa Ruotolo, Alessia Gazzola, Claudio Bagnasco, Paolo Sortino e lo scrittore e sceneggiatore rumeno Lucian Dan Teodorovici. Con “Storie di altri Luoghi”, Ursula Bavaj, professore ordinario di Letteratura tedesca, presenta lo scrittore tedesco Uwe Timm. Nello stesso spazio Alessandra Casella incontra Anne Perry, scrittrice britannica, grande maestra del giallo, mentre Valentina Fortichiari introduce lo scrittore e avvocato spagnolo Ildefonso Falcones. Domenica, l’appuntamento delle 19.00 “Vicini Lontani” chiude il festival, Alessandra Casella introduce Daria Bignardi, autrice e conduttrice televisiva e la nota scrittrice spagnola Alicia Giménez-bartlett. Parallelo al programma per adulti quello per ragazzi, curato da Teresa Porcella e gestito dall’Associazione Scioglilibro, in collaborazione con l’Associazione l´Aleph e il Consorzio della Pubblica Lettura Sebastiano Satta di Nuoro. Attualissimo il tema di quest’anno: “Incertezza e indecisione. Che cosa fare quando non sappiamo che cosa può accadere fuori e dentro di noi?”. Molti gli ospiti di fama nazionale e internazionale che, insieme al pubblico, cercheranno di trovare delle risposte a questo interrogativo. Tra gli autori italiani: Margherita Oggero autrice di Orgoglio di classe. Piccolo manuale di autostima per la scuola italiana e chi la frequenta, Luisa Mattia (il suo romanzo La scelta è considerato ormai un classico per ragazzi), Francesco D’adamo, Sofia Gallo e Loredana Frescura. Sempre italiani, gli illustratori Guido Scarabottolo, Vittoria Facchini, Brunella Baldi: tre mani dal segno diversissimo e raffinato, capaci di aprire nuove possibilità di visione a piccoli e grandi e il poliedrico Otto Gabos (pseudonimo di Mario Rivelli), artista, fumettista e scrittore isolano da tempo affermato e apprezzato a livello nazionale per l’originalità della sua produzione. Significative anche le voci di altri paesi: l’autrice e illustratrice tedesca Jutta Richter, famosa in tutto il mondo per l’incisività e la raffinatezza dei suoi libri, la franco-israeliana Valerie Zenatti, autrice dalla straordinaria sensibilità culturale e sociale, e l’iracheno Fuad Aziz, artista e illustratore per ragazzi, da anni residente in Italia, dove lavora sui temi dell´intercultura e del rispetto della diversità. A favorire il dialogo tra autori e pubblico, ci saranno Eros Miari, tra i più esperti promotori della lettura tra i giovani in Italia, (fondatore di Equilibri e di Fuorilegge), Chiara Bettazzi, Beniamino Sidoti, Cecilia Fabbri, gli ultimi due, esperti animatori alla lettura, regaleranno ai bambini anche due laboratori da non perdere. Non mancheranno, come ogni anno, lo spazio cinema, curato dalla Società Umanitaria di Cagliari, e i laboratori dalle varie aree espressive: non solo libri e lettura, ma anche musica con Gianfranco Antuono e i ragazzi delle scuole di Gavoi, giocoleria, yoga, creazione di libri-gioiello, con artisti speciali tutti da scoprire. Si rinnova, inoltre, la collaborazione con il Man – Museo d’Arte di Nuoro. L’evento immobile, rassegna a cura di Cristiana Collu, Saretto Cincinelli e Alessandro Sarri, che ha per sottotitolo Sfogliare il tempo. L’isola delle Storie, che nel 2007 è stato promotore, in collaborazione con il Man, della prima edizione di L’evento immobile, dedicherà una sezione di approfondimento all’opera di alcuni artisti proposti nelle varie tappe della manifestazione. Da segnalare, infine, l’originale mostra Istranzadura, realizzata dalla fotografa Daniela Zedda, che espone a cielo aperto per le vie del paese, le immagini che immortalano i volti dei protagonisti delle passate edizioni.  
   
   
LA MONTAGNA PREMIA I LIBRI LA PRIMA RIUNIONE DELLA GIURIA DEL PREMIO CORTINA  
 
Cortina d’Ampezzo, 16 giugno 2011- Sarà una Cortina d’Ampezzo luminosa, bellissima (come sempre) ma più discreta rispetto al grande movimento di luglio e agosto quella che la prossima domenica 19 giugno ospiterà la prima riunione delle due Giurie del Premio Cortina d’Ampezzo. Una tappa importante per il nuovo riconoscimento letterario realizzato da Vera Slepoj, psicologa e scrittrice, con il cortinese Francesco Chiamulera, che già realizzano la rassegna Una Montagna di Libri, con Alberto Sinigaglia. Verso il prossimo agosto, quando la Regina delle Dolomiti premierà rispettivamente la migliore opera di narrativa nazionale e il più bel libro che abbia a tema o che si ispiri alla Montagna. Domenica prossima i Giurati si incontreranno nella cornice suggestiva delle Dolomiti ampezzane, ospitati da due alberghi che da sempre fanno la storia dell’accoglienza (e della cultura) cortinese: l’Hotel de la Poste e il Park Hotel Faloria. A curare l’accoglienza anche il ristorante El Zoco. A presiedere la Giuria del Premio Cortina (narrativa italiana) è Gian Arturo Ferrari, Presidente del Centro per il Libro istituito dal Consiglio dei Ministri; alla guida della Giuria del Premio della Montagna è lo scrittore e giornalista Arrigo Petacco. I Giurati esamineranno una prima rosa di candidature, che sono pervenute in grande numero nelle ultime tre settimane alla sede del Premio, da parte di alcune delle maggiori case editrici italiane e su segnalazione diretta dei Giurati. Per le case editrici c’è tempo ancora due settimane per esprimere le proprie candidature. Le due Giurie del Premio che si danno appuntamento il 19 giugno annoverano tra i propri membri imprenditori come Mario Mele, Dino Tabacchi, Francesco Zonin; intellettuali e accademici come Giacomo Marramao, Nadia Fusini, Giuliano Pisani, il rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria; giornalisti, come il direttore di Intelligence in Lifestyle Walter Mariotti, il direttore di Style Carlo Montanaro, il direttore di Videonews Claudio Brachino, Alberto Sinigaglia della Stampa, il direttore di Airone Andrea Biavardi, Marina Valensise del Foglio, il responsabile della cultura di Rai1 Gigi Marzullo; rappresentanti delle Istituzioni come Marino Zorzato, Assessore alla Cultura e Vicepresidente della Regione del Veneto, Giovanna Martinolli, Assessore alla Cultura del Comune di Cortina, Gianfrancesco Demenego, presidente del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo; storici animatori della cultura a Cortina come Milena Milani, Clelia Tabacchi Sabella, Ennio Rossignoli, la Famiglia Sovilla. A fine luglio, poi, verrà comunicata la rosa dei finalisti. Ma l’appuntamento è per il 25 agosto 2011 per la finale del Premio Cortina d’Ampezzo, ovviamente nella Regina delle Dolomiti, con la proclamazione a sorpresa dei vincitori nelle due categorie. A seguire, la sera del 25, una importante cena di gala a inviti, nella splendida cornice del Cristallo Hotel Spa & Golf. Sono tre le categorie istituite dal Premio Cortina d’Ampezzo. Il Premio Cortina d’Ampezzo è attribuito all´autore di un’opera di narrativa italiana. Il Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo verrà invece assegnato ad un’opera che abbia a tema la montagna o che ad essa faccia riferimento in modo esplicito. L’opera può essere nella forma di un romanzo, di un saggio, di un libro illustrato. Le modalità e le scadenze per la partecipazione delle case editrici sono contenute nel bando, scaricabile sul sito www.Unamontagnadilibri.it/  Con il Premio Internet Cortina d’Ampezzo, invece, sarà direttamente il popolo del web a scegliere la propria opera preferita, attraverso una libera votazione che si aprirà su internet il 20 luglio 2011 e si chiuderà dopo trenta giorni. Autori e lettori potranno così esprimersi e anche proporre un’opera alla selezione degli utenti della Rete. Il tutto sul sito di prossima pubblicazione www.Premiocortina.it/  
   
   
LA ROSSA E IL GARIBALDINO DI AGOSTINO PENDOLA  
 
Genova, 16 giugno 2011 – Oggi alle ore 18.00 presso il Palazzo Ducale Società di Letture e Conversazioni Scientifiche Federico Buffoni, giornalista Presenta il libro “La Rossa E Il Garibaldino” di Agostino Pendola Sarà presente l’Autore Il libro: Riviera Ligure di Levante, fine Ottocento. Un reduce garibaldino si rifugia sulle colline del Tigullio, fuggendo dall’epidemia di colera che imperversa a Genova. Conosce Maria, una contadina del luogo. La donna è anche un’iniziata alla medicina popolare, che guarisce seguendo le pratiche ancestrali tramandate di generazione in generazione. I due sono inevitabilmente attratti, e iniziano una lunga convivenza nella casa tra gli ulivi, coltivano la terra seguendo il ritmo delle stagioni. Tuttavia il reduce si adatta con difficoltà alla nuova vita, e dopo un po’ tra i due nascono i primi contrasti. Con una lingua semplice e arcaica, Pendola, precipita il lettore nel mondo contadino di fine Ottocento, raccontando uno scorcio di Liguria ormai scomparsa, un affresco di un mondo perduto fatto di piccole cose e grandi ideali. L’autore: Agostino Pendola è nato a Rapallo nel 1953. Dipendente di un Ente Pubblico, è stato corrispondente dal Tigullio per la Voce Repubblicana. Collaboratore del trimestrale Pensiero Mazziniano e di periodici on-line, ha pubblicato saggi di storia risorgimentale e post-risorgimentale, con una particolare attenzione alle vicende dei gruppi liberali e democratici rapallesi di fine ottocento. Dopo Anticlericali e mazziniani nella Rapallo di fine Ottocento uscita nel 2004, ha pubblicato L’eccidio del Muraglione e altre storie della Resistenza Rapallese, Gammarò, Sestri Levante, 2009. De Ferrari Editore Pagg. 82 € 10.00  
   
   
CULTURA FVG: STATI GENERALI SANCISCONO STRATEGIA DELL´ASCOLTO  
 
 Trieste, 16 giugno 2011 - Un percorso di ascolto per costruire assieme, dal basso, un testo unico regionale sulla cultura, che possa rappresentare il punto di partenza per una programmazione pluriennale e di largo respiro. Così l´assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, ha voluto riassumere il significato degli Stati generali della cultura che si sono aperti ieri sera, all´Auditorium del museo Revoltella di Trieste, con il primo incontro dedicato al teatro e alla danza. Accanto a De Anna era presente anche Piero Camber, presidente della Vi Commissione del Consiglio regionale (competente in materia di Beni e attività culturali), che sin dall´inizio ha condiviso l´idea degli Stati generali. Il percorso, come ha ricordato De Anna, era iniziato ancora il 16 marzo scorso, a Udine, con una prima grande giornata di ascolto, nel corso della quale i rappresentanti del mondo della cultura del Friuli Venezia Giulia, nelle sue varie articolazioni, ha avuto modo di esprimersi e mettere in luce soprattutto le criticità. Sono state così raccolte centinaia di testimonianze, orali e scritte, che sono state poi suddivise per temi omogenei con l´ausilio dell´Università di Udine, per fornire una base a gruppi di lavoro che, nel corso delle cinque sessioni degli Stati generali, da oggi alla fine del mese, presenteranno relazioni sui diversi aspetti della cultura regionale. Ieri sera si è parlato di teatro amatoriale, di produzioni e spettacoli, del sistema teatrale. Da questa strategia dell´ascolto dovranno emergere, secondo De Anna, indicazioni e certezza "per chi sta dall´altra parte del tavolo", vale a dire per l´amministrazione e per la politica. "La cultura - ha detto l´assessore - deve essere concepita non come un centro di spesa ma come un´opportunità di investimento. Ma anche il mondo della cultura deve accettare una sfida, quella della pesatura, di farsi cioè misurare sulla base di indicatori trasparenti di produttività". De Anna ha anche assicurato tempi rapidi per la stesura del testo unico d´iniziativa della Giunta che passerà poi al vaglio del Consiglio regionale. Proprio per accelerare i tempi e darne immediata attuazione, l´assessore ha annunciato che il regolamento sarà predisposto contestualmente alla nuova legge. Gli Stati generali proseguiranno domani a Gorizia, all´Auditorium della cultura friulana, con l´incontro sulla musica. Seguiranno gli appuntamenti su Cultura umanistica, letteraria e scientifica (Pordenone, Auditorium della Regione 21 giugno), Arti figurative, fotografia e cinema (Villa Manin, 22 giugno) e infine Beni culturali e musei (Villa Manin, 23 giugno). Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 17.30 alle 19.30.  
   
   
ROMA, I LAVORI DELLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI  
 
Roma, 16 giugno 2011- L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha coordinato ieri a Roma i lavori della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni. Alla seduta ha preso parte anche il Sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro che era accompagnato dal capo di gabinetto Salvo Nastasi. Programmare insieme i fondi dello spettacolo sia dello Stato che delle Regioni è in sintesi l’obiettivo emerso durante gli interventi. Un incontro, quello odierno della Commissione Cultura, molto positivo, tanto che si aprirà subito un tavolo tecnico per verificare le modalità di programmare al più presto e comunque dal 2012 le risorse destinate allo spettacolo in modo congiunto tra Regioni e Ministero coinvolgendo anche l’Anci, l’Upi e le categorie. Da un primo esame, i fondi che vengono destinati ogni anno in questa direzione dallo Stato superano i 200 milioni di euro, esclusi quelli destinati alle fondazioni lirico-sinfoniche, e più o meno la stessa somma viene investita dalle Regioni. Se l’azione è congiunta, si possono avere risultati maggiori in termini di sviluppo economico e culturale. Caligiuri ha introdotto la riunione dichiarando che “le Regioni hanno un ruolo fondamentale nella promozione della cultura e dispongono di ingenti risorse europee. Un programmazione congiunta sarebbe una svolta epocale nel settore” mentre il Sottosegretario Giro nel suo intervento ha dichiarato che tra Stato e Regioni occorre “passare dal confronto vivace a una logica condivisa, facendo presto e insieme”. Oltre al Coordinatore Mario Caligiuri e al Sottosegretario Francesco Giro, sono intervenuti all’incontro gli assessori regionali Massimo Mezzetti (Emilia-romagna), Fabrizio Bracco (Umbria) Luigi De Fanis (Abruzzo), Pietro Marcolini (Marche), Silvia Godelli (Puglia), Cristina Scaletti (Toscana), Angelo Berlangieri (Liguria), Sebastiano Missineso (Sicilia).  
   
   
ESPERIENZA ITALIA RAGGIUNGE 1.000.000 DI INGRESSI, E RILANCIA PASSAGGIO DI CONSEGNE TRA SERGIO CHIAMPARINO E PIERO FASSINO ALLA GUIDA DEL COMITATO ITALIA 150.  
 
Torino, 16 giugno 2011 - È avvenuto ieri, presso la Sala delle Colonne di Palazzo Civico, il passaggio di testimone tra Sergio Chiamparino e il Sindaco di Torino Piero Fassino alla presidenza del Comitato Italia 150 organizzatore delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia a Torino e in Piemonte. Presenti al tavolo i Vicepresidenti del Comitato Roberto Cota (Presidente della Regione Piemonte) e Antonio Saitta (Presidente della Provincia di Torino). Un’eredità importante per il nuovo Sindaco, al quale il Vicepresidente esecutivo Alberto Vanelli ha presentato un bilancio dei primi tre mesi di festeggiamenti. I dati raccolti sull’affluenza di visitatori alle mostre di Esperienza Italia e ai principali siti museali deputati alle celebrazioni confermano il successo dell’evento: a poco meno di 90 giorni i visitatori toccano il milione (di cui 952.062 paganti), dando un segnale forte sull’importanza del 150° e sulla centralità culturale di Torino e del Piemonte. Dal 17 marzo a 12 giugno sono 245.311 i biglietti staccati alle Officine Grandi Riparazioni di Torino per le mostre Fare gli italiani (con 153.338 ingressi è dal giorno dell’apertura tra le dieci mostre più visitate in Italia), Stazione Futuro e Il futuro nelle mani. Artieri domani (91.973 visitatori); 242.979 sono stati invece gli ingressi per la Reggia di Venaria e i Giardini con il nuovo Potager Royal e il Fantacasino e 128.056 per la mostra La bella Italia. Arte e identità delle città capitali che si terrà fino all’11 settembre nelle Scuderie Juvarriane e che è annoverata anch’essa tra le mostre più visitate in Italia nel 2011. I due terzi dei visitatori provengono da fuori Piemonte, in particolare Lombardia e Triveneto, ma anche dal Centro e dal Sud Italia, oltre che dall’estero. Di grande richiamo, sempre alla Reggia, le Cene Regali che vedono protagoniste le specialità delle cucine regionali italiane preparate da grandi chef: le prime tre, che hanno avuto come ospiti Sardegna, Toscana ed Emilia Romagna hanno fatto il tutto esaurito con 1.863 presenze. Grande successo anche per il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano a Palazzo Carignano e il Museo dell’Automobile di Torino, completamente rinnovati per il 2011, che finora hanno ospitato rispettivamente 105.513 e 111mila visitatori, mentre la Sala del Senato Italiano ricostruita all’interno di Palazzo Madama è stata meta di oltre 119 mila presenze. Un contributo importante al successo dell’evento è arrivato dalle scuole: le gite scolastiche, provenienti da tutto il Paese, hanno mosso oltre 180.000 studenti che hanno visitato le mostre o hanno partecipato ai laboratori delle Officine Grandi Riparazioni e della Reggia di Venaria. Anche in provincia di Torino sono protagonisti i giovani: sono infatti più di 100 i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che seguono e curano il programma 2011 itinerari. Le iniziative in provincia inoltre contano più di 160 comuni coinvolti. Ma i primi novanta giorni di Esperienza Italia sono stati soprattutto una grande festa di piazza, con una Torino imbandierata da oltre 130mila tricolori a raccontare il senso di appartenenza alla Nazione e il valore di questa ricorrenza, onorata con un bagno di folla in occasione della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma anche per la Notte Tricolore che ha aperto le celebrazioni e per i raduni delle Forze Armate (un milione di presenze per le strade di Torino per la partenza del Giro d’Italia e l’84^ adunata degli Alpini che si è svolta dal 6 all’8 maggio). Il Sindaco Fassino, che domani presiederà la riunione del Comitato esecutivo di Italia 150, ha ringraziato il Presidente uscente Sergio Chiamparino per il lavoro svolto ed ha espresso forte apprezzamento per i risultati finora conseguiti "frutto dell´impegno di tutte le istituzioni che siedono nel Comitato. I mesi passati consegnano alla città il segno del forte consenso che Esperienza Italia ha raccolto e ci pongono di fronte ad una duplice sfida per il futuro prossimo: da una parte continuare con rinnovato impegno per mantenere da qui a fine anno lo stesso livello di partecipazione alle eventi in programma, a partire dalle due mostre sulla moda e su Leonardo che si terranno in autunno. Per questo rinnovo l´appello ai torinesi di continuare ad esporre il Tricolore, segno visibile dell´orgoglio della città e filo che unisce le tante iniziative organizzate per le celebrazioni. La seconda sfida è quella di lavorare sin da ora a consolidare per i prossimi anni l´offerta culturale e la capacità attrattiva di Torino, che oggi sono di grande levatura. In quest´ottica sarà importante sfruttare al meglio il prossimo grande appuntamento dell´Expo 2015, che sarà occasione per promuovere e rafforzare l´immagine della città". Per il Presidente della Regione, Roberto Cota "i numeri parlano da soli e dicono che tutto il territorio regionale ha enormi potenzialità e ha saputo cogliere appieno la sfida del 150° per dimostrare la propria capacità attrattiva, anche grazie agli sforzi e agli investimenti che hanno accompagnato le celebrazioni e che hanno visto la collaborazione di tutte le istituzioni locali. C´è inoltre stato uno sforzo condiviso - ha sottolineato Cota - per interpretare il 150° non solo come riflessione sul passato della nostra storia ma anche in chiave futura, come messaggio rivolto soprattutto ai giovani". "Grazie a queste Celebrazioni - ha detto il Presidente della Provincia Antonio Saitta - oggi il Tricolore viene interpretato come speranza di rinnovamento. Tutti i comuni della Provincia di Torino, ma credo di poter dire tutto il Piemonte, hanno partecipato con entusiasmo ai festeggiamenti, dando un senso nuovo anche a ricorrenze tradizionali come quella del 2 giugno, che sono state rilette e vissute in chiave fortemente unitaria". Nel congedarsi dal Comitato, Sergio Chiamparino ha sottolineato: "i numeri raggiunti ci hanno dato ragione sia sul piano turistico che sulla qualità dell´offerta culturale, che non sempre coincidono. Abbiamo vinto una scommessa importante e Torino e il Piemonte possono vantare di aver dato il la all´orgoglio di essere italiani: oggi si respira un senso di italianità positiva che premia chi ha creduto nella buona riuscita delle Celebrazioni". Ancora tanti gli appuntamenti che ci accompagneranno fino a fine anno, a partire dal ricco programma estivo delle Officine Grandi Riparazioni e della Venaria Reale, ma anche i grandi eventi musicali, dal Venaria Real Music agli Mtv Days e al Traffic Free Festival, che si terrà in piazza San Carlo in un’edizione speciale dedicata ad Esperienza Italia. In autunno inoltre sono attese due grandi mostre: Moda in Italia, curata da Franca Sozzani e Gabriella Pescucci, che racconterà l’evoluzione della moda nel nostro Paese (dal 17 settembre 2011 all’8 gennaio 2012, Sale delle Arti della Reggia di Venaria) e Leonardo. Il Genio, il mito, che porterà per la prima volta in una grande mostra il famosissimo Autoritratto di Leonardo (dal 18 novembre 2011 al 29 gennaio 2012, Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria). Www.italia150.it/  www.Officinegrandiriparazioni.it/  www.Lavenaria.it/    
   
   
VALLE: IL TEATRO PASSA DAL MIBAC A ROMA CAPITALE E SARA´ VALORIZZATO COME BENE CULTURALE  
 
Roma, 16 giugno 2011 - La Giunta Capitolina, presieduta dal sindaco Alemanno, ha approvato ieri , su proposta dell’assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dino Gasperini, la delibera che prevede il passaggio del Teatro Valle dal Ministero ai Beni Culturali a Roma Capitale attraverso un protocollo d’intesa, parte integrante della delibera, a partire dal primo luglio 2011. La stessa delibera affida la gestione, per la stagione 2011/2012, al Teatro di Roma nelle more dell’espletamento del bando previsto dalla legge. «Grazie a questa delibera e al protocollo d’intesa - spiega l’assessore Gasperini - il Valle continuerà la sua attività prestigiosa senza neanche un giorno di chiusura. Il teatro rimane pubblico e il bando verrà redatto con ampia partecipazione. Chiedo ai protagonisti dello spettacolo e della cultura, che si stanno interessando al Valle, di partecipare alla specifica commissione che istituirò immediatamente». «Ho chiesto al Presidente del Teatro di Roma, Franco Scaglia – prosegue l’Assessore - di coinvolgere nella programmazione della prossima stagione le eccellenze culturali della città, sviluppando una sinergia con il teatro dell’Opera, con l’Accademia di Danza, con Romaeuropa Festival e con tutti gli altri protagonisti della scena culturale romana, confermando il Valle come luogo di progettazione artistica, capace di coniugare tradizione e sperimentazione. Il teatro sarà valorizzato come bene culturale di assoluto rilievo nell’ambito del patrimonio storico-architettonico che appartiene alla Città di Roma, cogliendo anche quei fermenti artistici che esprimono linguaggi propri della contemporaneità al pari dei grandi centri europei e mantenendo altissimo il livello della programmazione». «Ringrazio il Ministero ai Beni Culturali - conclude Gasperini - per il supporto fattivo che ci ha consentito di arrivare alla definizione di un traguardo così importante».  
   
   
MILANO: YERBOSSYN MELDIBEKOV+NURBOSSYN ORIS. PEAK LENIN 22 GIUGNO  
 
Milano, 16 giugno 2011 - Il 22 giugno 2011 la galleria Nina Lumer inaugura una nuova mostra degli artisti Yerbossyn Meldibekov e Nurbossyn Oris. I due artisti kazaki, in questi giorni presenti a Venezia per la 54 Esposizione Internazionale d’arte della Biennale nel Padiglione dell’Asia Centrale, a Milano esporranno Peak of Lenin, un lavoro che rappresenta una nuova tappa della loro ricerca artistica nell’esplorazione dell’identità culturale dei Paesi dell’Asia Centrale. In Asia Centrale i nomi sono importanti. La catena del Pamir, imponente gruppo montuoso a nord dell’Himalaya, separa il territorio della Repubblica del Tajikistan da quello del Kirgizistan. Nel 1928 una spedizione sovietico-tedesca composta dagli scienziati Karl Wien, Eugene Allwein e Erwin Shneider ha scalato per la prima volta una vetta di questa catena e l’ha voluta chiamare “Vetta Lenin” (7.134 m). All’epoca era considerata la vetta più alta dell’Unione Sovietica. La montagna è diventata simbolo dell’unità dei popoli nel segno dell’ideologia sovietica. Nel 1991, però, la montagna è rimasta senza nome. Il presidente kirghizo Askar Akaiev voleva mantenere il nome di Lenin. Il presidente tadjiko Emolali Rahmonov, richiamandosi alle origine persiane della sua Nazione, le ha dato il nome del grande scienziato persiano Ibn Sina, o Avicenna (980 – 1037). Sulla montagna si sono proiettate due culture, due identità. Le rocce sono state investite dalla forza investigativa della grande tradizione medica persiana, dall’eredità di Avicenna (fondatore della medicina moderna) e insieme dall’energia utopica del progetto sovietico, ancora in vita in quelle regioni. Gli artisti Yerbossyn Meldibekov e Nurbossyn Oris fanno rivivere questo conflitto in una nuova installazione (Peak of Lenin) in cui utilizzano plasticamente media diversi (video, sculture in ferro, sculture in cera, disegni). Armi, televisioni, dittatori e montagne sono gli attori di questo dimenticato scontro tra scienza e ideologia sul crinale del Pamir.  
   
   
JOVANOTTI SI AGGIUDICA IL PREMIO MOGOL VALLE D’AOSTA 2011  
 
Aosta, 16 giugno 2011 - L’assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta annuncia che il Premio Mogol Valle d’Aosta 2011, giunto alla quarta edizione, è stato aggiudicato a Jovanotti, con la canzone Le tasche piene di sassi. Il vincitore è stato scelto dalla Giuria presieduta da Mogol e composta dai giornalisti Mario Luzzatto Fegiz del Corriere della Sera, e Paolo Giordano de Il Giornale e Marinella Venegoni de La Stampa. Il premio è stato consegnato , nel corso della cerimonia svoltasi al Teatro romano di Aosta, con la motivazione seguente: “Un ricordo rivissuto al presente, un uomo che si rivede bambino davanti alla scuola in attesa della mamma che non potrà più venire a prenderlo, ancora con le sue tasche piene di sassi e con il cuore pieno di smarrimento. Una serie di immagini che è facile veder tremare dietro le lacrime. In questo testo ritroviamo il miglior Jovanotti, vero artista che raggiunge spesso i suoi acuti nei ricordi familiari, che sa trasferire a tutti così come li ha vissuti”. «Sono particolarmente lieto - dichiara l’Assessore Laurent Viérin – che il Premio Mogol Valle d’Aosta 2011 sia stato nuovamente aggiudicato a Jovanotti, grande personaggio della musica italiana, vincitore e testimone della prima edizione, che con l’Assessorato e il Maestro Mogol ha condiviso l’obiettivo del Premio ovvero quello di rivalutare la canzone e la cultura popolare italiana. Questa soddisfazione si accompagna a quella di aver dato vita a uno spettacolo di gran classe, ambientato nella magnifica cornice del Teatro romano di Aosta. In questo modo la cultura è stata protagonista assoluta dell’evento con location, esibizioni e ospiti che hanno contribuito nel veicolare al meglio ciò che la nostra regione può offrire». La cerimonia di premiazione sarà trasmessa, giovedì 23 giugno, alle ore 22.30, su Rai Uno e in contemporanea su Radio Uno nazionale.  
   
   
MILANO: FAN DI VASCO ROSSI USATE I MEZZI PUBBLICI  
 
Milano, 16 giugno 2011- Nei prossimi giorni ci saranno quattro attesissimi concerti di Vasco Rossi a San Siro che prevedono il tutto esaurito. L’atm e gli organizzatori degli eventi hanno trovato l’accordo per un forte incremento del servizio di trasporto pubblico: prolungamento dell’orario della metropolitana (ultima corsa in partenza da Mm Lotto destinazione Sesto all’1.10); 8 sostitutive M1 aggiuntive; rinforzo delle linee 16, 90, 161 e delle navette per i parcheggi di corrispondenza. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito di Atm. L’assessore Pierfrancesco Maran dichiara: "Invito i fan di Vasco Rossi a usare i mezzi pubblici. E´ stato previsto un potenziamento eccezionale, fidatevi del trasporto pubblico. I milanesi usino la metro, se arrivate da fuori Milano e siete obbligati a utilizzare l’auto, lasciatela nei parcheggi di corrispondenza o lontano dallo stadio. Se pensate di arrivare in auto fino a San Siro rischiate lunghe e inutili code e causate disagio a tutto il quartiere. Dopo i referendum ambientali, oltre ai provvedimenti del Comune, ci aspettiamo comportamenti conseguenti dai cittadini che speriamo scelgano il trasporto pubblico anche nelle notti dei concerti di Vasco”. L’assessore ringrazia Atm, i suoi lavoratori e gli organizzatori dell’evento per aver esteso gli orari dei servizi di trasporto pubblico.