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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Ottobre 2011
LE ASTE PER GLI IMPIANTI RINNOVABILI: UNA DOPPIA MINACCIA L’APER NE HA DISCUSSO CON I MAGGIORI OPINION LEADER DEL SETTORE IN OCCASIONE DEL PRIMO APERITIVO DEDICATO ALLA PRESENTAZIONE DEL WORKING PAPER.  
 
 Milano, 5 ottobre 2011 – Le conclusioni del working paper “Le aste per l’incentivazione alle rinnovabili - Possibili configurazioni e criticità del caso italiano”, a cura del Centro Studi Aper, individuano nel meccanismo delle aste, introdotto dal dlgs 28/2011, una doppia minaccia: da un lato il rallentamento, se non il freno, alle nuove iniziative rinnovabili; dall’altro la concentrazione del settore a causa delle difficoltà di accesso al credito delle iniziative soggette ad asta. La discussione nel corso del primo “Aperitivo” ha confermato questi timori. Si è infatti convenuto sull’esistenza di numerosi profili di rischio, tra i quali l’esistenza di costi di sviluppo non recuperabili, la modifica delle condizioni al contorno e l’applicazione di penali, anche alla luce dei lunghi tempi che intercorrono tra l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto, l’acquisizione del diritto all’incentivo e l’effettiva messa in esercizio. Tali rischi, è stato più volte rimarcato dai partecipanti, si rifletterebbero comunque sul livello delle offerte, rischiando di accrescere anziché contenere il costo complessivo del meccanismo. Nel definire finalmente i meccanismi delle aste, il Governo dovrà tener conto delle basilari necessità del settore, finanziabilità e tutela della libera impresa, piuttosto che subire il fascino di un modello teorico che, all’atto pratico, già in altri Paesi ha dimostrato di non funzionare.  
   
   
FOTOVOLTAICO A TERRA, VERSO LA MAPPATURA DELLE AREE DELLA TOSCANA NON IDONEE  
 
Firenze, 5 ottobre 2011 – Impianti fotovoltaici a terra. La giunta regionale, su iniziativa dell’assessore al governo del territorio Anna Marson, ha approvato una proposta di deliberazione al Consiglio che riguarda le perimetrazioni delle aree non idonee, individuate dalle amministrazioni provinciali, come previsto dall’art.7 della legge regionale 11 (“Disposizioni in materia di installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”) approvata il 21 marzo scorso. Sono 7 le province – Arezzo, Firenze, Grosseto, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Siena – che hanno presentato le loro proposte di perimetrazione delle zone non idonee all’interno di coni visivi e panoramici con una immagine storicizzata e delle aree agricole di maggior pregio paesaggistico e culturale. Relativamente alle aree Dop (denominazione di origine protetta) e Igp (indicazione geografica protetta) 4 province (Arezzo, Firenze, Massa Carrara e Pistoia) hanno ritenuto l’intero territorio meritevole di essere salvaguardato e non hanno dunque proposto deperimetrazioni. Le province di Grosseto, Prato e Siena hanno invece proposto alcune deperimetrazioni, rendendo così queste zone accessibili anche a soggetti diversi dagli imprenditori agricoli per l’installazione di impianti non solo di piccola potenza. Quanto alla provincia di Livorno, la cui proposta di perimetrazione necessita di ulteriori approfondimenti, la Giunta si riserva di perfezionare e omogeneizzare il lavoro che sarà completato a breve. Per quanto riguarda le province di Lucca e Pisa, che non hanno individuato i coni visivi e panoramici con un’immagine storicizzata, sarà la Giunta, come previsto dall’art.7 comma 2, a elaborare nei tempi tecnici necessari una proposta in merito che inoltrerà poi al Consiglio. “Una volta concluso l’iter consiliare – afferma l’assessore Marson – il risultato sarà una mappatura in tutto il territorio regionale delle aree non idonee all’inserimento degli impianti fotovoltaici a terra e di quelle idonee alle varie potenze di impianto. Un punto di partenza importante per poter offrire certezze a tutti quanti vogliano investire nel settore cruciale della green economy e delle energie rinnovabili, garantendo al tempo stesso la salvaguardia del paesaggio. La cartografia delle diverse aree sarà peraltro consultabile sul sito della regione”.  
   
   
PUGLIA: GIUNTA STANZIA PRIMI INTERVENTI DI EMERGENZA PER BARLETTA  
 
Bari, 5 ottobre 2011 - La Regione Puglia destinerà in favore del Comune di Barletta € 200.000,00, in qualità di contributo per far fronte alle prime necessità generate dalla tragedia del crollo della palazzina di via Roma, avvenuto nella tarda mattinata del 3 ottobre. Lo ha deciso la Giunta regionale approvando le comunicazioni del Presidente Nichi Vendola e dell´Assessore regionale alla Protezione civile Fabiano Amati, assegnando conseguentemente ai Servizi di Protezione Civile, Bilancio e Ragioneria e altri servizi eventualmente competenti di predisporre un atto attraverso il quale garantire un contributo finanziario di € 200.000,00 in favore del Comune di Barletta, vincolato a far fronte all’emergenza. In particolare, la somma sarà destinata a sostenere un primo contributo urgente in favore dei familiari delle vittime del crollo della palazzina, delle famiglie private dell’abitazione, sia per il crollo sia per l’evacuazione degli edifici confinanti. Nella comunicazione approvata in Giunta, Vendola e Amati hanno ripercorso brevemente ciò che è accaduto ieri in via Roma a Barletta, sottolineando la necessità di attivare subito prime iniziative a sostegno di tutti i cittadini vittime della tragedia. “Per tali iniziative – è scritto - non è possibile lasciare isolato il Comune di Barletta, pur impegnato per le stesse, ma è necessario che anche la Regione provveda con una propria iniziativa, almeno di carattere finanziario, a sostegno del Comune e della popolazione interessata”, come del resto aveva già assicurato in mattinata il Presidente Vendola incontrando i Cittadini barlettani colpiti dalla tragedia.  
   
   
BORGHI E CENTRI STORICI: ANCHE LA REGIONE UMBRIA A MADEEXPO DI MILANO  
 
 Perugia, 5 ottobre 2011 - Ci sarà anche la Regione Umbria, con un proprio spazio espositivo, al Madeexpo 2011 (Milano Architettura Design Edilizia), in programma a Milano dal 5 all’8 ottobre 2011. L’umbria sarà presente al Padiglione 2 nell’ambito dell’iniziativa “Borghi & Centri Storici”, finalizzata al recupero e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio degli oltre cinque mila borghi e centri storici italiani. L’appuntamento rappresenta una occasione importante di confronto tra amministratori, progettisti, architetti, anche rispetto a possibili soluzioni innovative e sostenibili che portino ad una migliore fruizione e maggiore vivibilità dei centri storici. “La partecipazione dell’Umbria a questo evento – ha detto l’assessore al turismo Fabrizio Bracco – ci consente di confrontarci con esperti del settore e di presentare le esperienze che abbiamo realizzato attraverso strumenti innovativi come i Quadri strategici di valorizzazione, la semplificazione edilizia e gli interventi attuati utilizzando vari strumenti della pianificazione integrata. Soprattutto i borghi ed i centri storici dell’Umbria, che marcano l’identità del territorio e del paesaggio, sono un volano straordinario per promuovere in modo integrato, sui mercati nazionali ed internazionali, l’insieme delle eccellenze della regione. Due esempi su tutti, continua l’assessore, sono rappresentati dalle esaltanti esperienze del cachemire nel borgo di Solomeo e del centro di ricerche per lo sviluppo di alte tecnologie di Villa del Pischiello a Passignano sul Trasimeno. Da qui la nostra adesione all’iniziativa da cui possono emergere proposte interessanti, capaci di accrescere l’attrattività, economica e sociale, di questa risorsa, magari individuando particolari azioni di marketing territoriale che mettano insieme bellezze storiche, naturalistiche, nuovi servizi, nuovi modi di dare ospitalità turistica ed un maggiore impegno dei privati accanto a quello delle pubbliche amministrazioni”. “Tra il materiale informativo e promozionale che andremo a presentare alla manifestazione, conclude l’assessore Bracco, anche una brochure che, soprattutto attraverso la scelta di immagini straordinarie dei Centri storici dell’Umbria, testimonia che queste aree urbane sono ‘ricche di tempo’, non solo luoghi di residenza, ma di eventi, di produttività, di mobilità e di accoglienza. L’ultima sezione della pubblicazione è dedicata al progetto City Mall, promosso e ideato dalla Confcommercio della provincia di Perugia con l’obiettivo di sviluppare iniziative di promozione ed animazione commerciale coordinate e qualificate”. La Regione dell’Umbria sarà presente anche a due incontri. Il 5 ottobre (ore 15) nell’ambito del seminario “Processi di certificazione e linee guida di intervento per la valorizzazione dei centri storici”, in cui il Coordinatore regionale dell’ambito Territorio, infrastrutture e mobilità Luciano Tortoioli presenterà l’esperienza umbra, ed il 6 ottobre (dalle ore 15) al convegno sulle politiche regionali per il settore in cui interverrà l’assessore al turismo, cultura e centri storici, Fabrizio Bracco.  
   
   
AZIENDE.GIBELLI CON ERGON ALTRI 18 MLN PER RETI DI IMPRESE  
 
Milano, 5 ottobre 2011 - "Con l´apertura del bando ´Ergon´ Regione Lombardia prosegue la sua opera di sostegno alla creazione di reti e aggregazioni di imprese, attraverso una dotazione di oltre 18 milioni di euro". Lo ha detto il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli in merito all´apertura dell´azione 1 del programma ´Ergon´ avvenuta oggi. "Proprio l´aspetto economico - ha sottolineato Gibelli - è una della maggiori novità introdotte da questa misura: oltre alla confermata partnership con il Ministero per lo Sviluppo Economico, un importante supporto finanziario si è avuto anche dal sistema delle Camere di Commercio lombarde". "Un´ulteriore novità rispetto ai bandi precedenti, relativi al programma ´Driade´, - ha continuato ancora il vice presidente - riguarda l´orientamento di Regione Lombardia verso l´incentivo di aggregazioni stabili di reti, giuridicamente riconoscibili. Ritengo questo strumento, dunque, strategico per la creazione e il consolidamento dei brand territoriali". "E´ fondamentale quindi, - ha concluso l´assessore - continuare a favorire processi di aggregazione che possano aumentare la competitività sul mercato delle imprese, unendo capacità, competenze e risorse".  
   
   
CIR SU ESPOSTO FININVEST  
 
Milano, 5 ottobre 2011 – Cir e i propri legali, Prof. Vincenzo Roppo ed Elisabetta Rubini, ritengono che l’esposto presentato da Fininvest sia un tentativo pretestuoso e infondato di recuperare una situazione processuale fortemente compromessa. L’esposto, in primo luogo, è infondato nel merito poiché si basa su una lettura fuorviante e lacunosa della sentenza di Cassazione penale n. 35325/2007. Viene infatti nascosto che questa sentenza richiama la precedente Cassazione penale n. 33435/2006, la quale tratta in modo più approfondito la questione chiave sollevata da Fininvest, e cioè se per esercitare l’azione di risarcimento contro Fininvest Cir avrebbe dovuto prima agire per la revocazione della sentenza Metta. Fininvest sostiene che avrebbe dovuto, e non avendolo fatto avrebbe perso la sua azione risarcitoria. Ebbene, Cassazione penale n. 33435/2006 dice esattamente il contrario: “l’accertamento, in sede penale, dell’uso abnorme del processo, inquinato dall’intesa corruttiva… costituisce titolo della domanda risarcitoria”; “La domanda e la conseguente pronuncia risarcitoria… non possono essere condizionate alla eventuale e futura impugnazione straordinaria per revocazione e al suo esito. L’autonomia e l’eterogeneità delle due azioni, la cui operatività e i cui effetti sono relegati su piani e ambiti diversi, escludono ogni loro interferenza e le collocano ciascuna nel proprio settore, con l’unico limite di non consentire la duplicazione di esiti coincidenti sul piano risarcitorio” (pagg. 182-183). Ovvero: la Cassazione (non citata nell’esposto Fininvest) chiaramente contrasta la tesi sostenuta nell’esposto stesso. L’esposto ha poi un oggetto del tutto inconsistente quando ritiene di segnalare come anomalo e riprovevole (il comunicato stampa dice “gravissimo”) un fatto che invece è assolutamente abituale nella prassi di stesura delle sentenze, e cioè la citazione di precedenti limitata ai passi che il giudice ritiene pertinenti, con stralcio dei passi ritenuti non pertinenti. Salvo si adombri che lo stralcio sia stato fatto dolosamente, da un giudice consapevole che i passi stralciati sono pertinenti, e animato dalla volontà di nasconderli proprio perché li sa contrari alla tesi prescelta: quindi da un giudice che in questo modo, sia pure obliquamente, si sta accusando di un illecito. E siccome i destinatari dell’esposto sono le Autorità competenti per l’esercizio dell’azione disciplinare nei confronti dei magistrati, sorge il sospetto che proprio questo l’esposto voglia adombrare. In questo senso, l’esposto rischia di apparire intimidatorio. Anziché affidare al giudizio della Corte di Cassazione, secondo la normale e corretta fisiologia processuale, quelle che ritiene le proprie buone ragioni contro la sentenza della Corte di Appello di Milano, Fininvest lancia un improprio atto d’accusa contro i giudici che hanno preso la decisione sgradita, e forse un implicito monito ai giudici dai quali teme, in futuro, altra decisione sgradita.  
   
   
DALL´IDEA ALL´IMPRESA: DA OGGI LE DOMANDE PER L´INTERVENTO DI SOSTEGNO FINO A 38.000 EURO, FORMAZIONE E ASSISTENZA TECNICA NELLA FASE DI START-UP  
 
Trento, 5 ottobre 2011 - A partire da, mercoledì 5 ottobre, e fino al 3 novembre 2011 chi è disoccupato ed ha un’idea di impresa può presentare domanda per accedere all´intervento di sostegno allo sviluppo di un´idea imprenditoriale. L’iniziativa rientra tra gli interventi di politica attiva del lavoro previsti dal documento dei Criteri degli interventi di politica del lavoro per il triennio 2011-2013 ed è finalizzato a promuovere ed a sostenere l’occupazione attraverso l’avvio di nuove attività di impresa di piccole dimensioni. L’obiettivo fondamentale che si prefigge questo intervento è quello di offrire, a chi ha già in mente un’idea imprenditoriale, l’opportunità di usufruire di un sostegno adeguato e personalizzato per realizzarla, mettendo cioè a disposizione di chi intende intraprendere una nuova attività imprenditoriale, un percorso di orientamento e formazione obbligatorio - della durata di massimo quattro settimane - ed un sostegno finanziario, in parte a fondo perduto e in parte a prestito agevolato, fino ad un massimo di 38.000 euro. E’ previsto inoltre un monte ore di assistenza tecnica nella fase di start-up per accompagnare la realizzazione della propria idea imprenditoriale e di monitoraggio in azienda. Per informazioni è possibile: telefonare al numero verde: 800 264 760; inviare una e.Mail a: incentivi@agenzialavoro.Tn.it ; recarsi c/o i Centri per l’Impiego dislocati sul territorio; recarsi, previo appuntamento, c/o l’Ufficio Affari Amministrativi, Generali e Contabili dell’Agenzia del Lavoro. Per conoscere in modo più dettagliato l’iniziativa, le agevolazioni previste ed i requisiti richiesti è possibile, altresì, consultare il sito internet: http://www.Agenzialavoro.tn.it/  
   
   
WORKSHOP INNOVAZIONE DI PRODOTTO: TECNOLOGIE E NUOVI MATERIALI  
 
Pordenone, 5 ottobre 2011 - Posso alleggerire il mio prodotto mantenendo le stesse proprietà meccaniche? Esistono materiali da risorse rinnovabili con prestazioni tecniche elevate? E altri che modifichino la propria forma a seconda del contesto? Nuovi rivestimenti nanometallici, polimeri a memoria di forma, biopolimeri e ceramici a matrice composita sono solo alcuni dei materiali innovativi che rispondono alle esigenze sempre più pressanti delle imprese interessate a sviluppare - in tempi e con costi contenuti - nuovi prodotti competitivi. L’attenzione rivolta oggi ai materiali è in costante crescita: negli ultimi anni è cresciuta la richiesta di sostituire i materiali tradizionali con materiali innovativi ad alte prestazioni ed ecosostenibili. Ma non solo: grazie al trasferimento tecnologico, molte soluzioni già consolidate in alcuni settori diventano innovative se applicate ad altre tipologie di manufatti. E’ possibile così sviluppare prodotti completamente nuovi o risolvere specifiche problematiche di progetto o ancora realizzare prodotti con materiali che richiedano meno energia nella loro produzione e trasformazione in semilavorati, in grado di ridurre il costo energetico del loro fine vita. Grazie ad un accordo tra Area Science Park e Matech, realtà del Pst Galileo di Padova, è attivo dal 2006 il Matech Point Friuli Venezia Giulia, con due esposizioni permanenti a Pordenone e Trieste e operatori specializzati dai quali ottenere indicazioni su oltre 1.100 materiali innovativi e altri 100.000 già consolidati e potenzialmente trasferibili in nuove applicazioni. Partendo dalle ultime novità a livello internazionale e da case history di aziende che hanno sviluppato il loro business grazie ai nuovi materiali e al trasferimento tecnologico, nel Polo tecnologico di Pordenone si terrà domani un workshop dedicato a imprenditori, responsabili aziendali, tecnici R&s, direttori di produzione, progettisti aziendali. L’evento intende stimolare nuove idee su possibili applicazioni di diversi materiali innovativi nei cicli produttivi. Per fare alcuni esempi concreti, si può partire dai rivestimenti metallici nanocristallini, che trovano applicazione in settori quali l’articolo sportivo, l’automotive, l’industria energetica e l’elettronica. Questi vengono utilizzati, per esempio, nella realizzazione degli attacchi da snowboard, attualmente considerati i più leggeri sul mercato, per i mulinelli da pesca, o, ancora, nella fabbricazione di condotte refrigeranti. Un altro esempio di trasferimento tecnologico di successo è offerto dal caso di un’azienda italiana che, con la collaborazione Matech, ha sviluppato un nuovo macchinario per radiografie. Partendo dalla necessità di sostituire il lettino utilizzato dal paziente durante l’esame, realizzato in materiale composito, l’azienda ne ha sviluppato uno nuovo che, a parità di prestazioni meccaniche, offre anche il vantaggio della trasparenza ottica oltre che della trasparenza ai raggi X. In un altro caso, sempre in ambito biomedico, grazie alla collaborazione con lo staff Matech, è stata individuata la tecnologia dei vibrotrasduttori come soluzione per la realizzazione di termoculle innovative per bambini nati prematuri, al fine di trasmettere la vibrazione sonora della voce della mamma anche in termoculla. Questa applicazione, in fase di sperimentazione in alcuni ospedali d’Italia, sfrutta la proprietà dei trasduttori di trasformare superfici in altoparlanti. Tale caratteristica nei vibrotrasduttori è resa possibile dall’utilizzo di una lega metallica magnetostrittiva in grado di trasferire o convertire l’energia magnetica in lavoro meccanico e viceversa. Mercoledì 5 ottobre 2011 ore 16.30 Polo Tecnologico Pordenone, via Roveredo, 20/b - Pordenone Programma - 16.30 - Saluti E Introduzione: Franco Scolari Direttore Polo Tecnologico di Pordenone; Paolo Candotti Direttore Generale Unione Industriali Pordenone; Stephen Taylor Direttore Servizio Trasferimento Tecnologico Area Science Park – Trieste. “Innovation Network una rete di competenze dall’idea al mercato” Martina Terconi Responsabile Centro ‘Plastica & Nuovi Materiali’ Innovation Network Responsabile Matech Point Fvg Area Science Park – Trieste; “Tecnologie e materiali innovativi: esempi di nuove applicazioni” Eva Tenan Project Manager Matech Pst Galileo – Padova; “Collaborazioni tecnologiche internazionali: le opportunità della rete Enterprise Europe Network e dello sportello Apre” Francesca Marchi Contact Point Enterprise Europe Network Area Science Park – Trieste; Ciro Franco Sportello Apre Fvg Trieste Area Science Park – Trieste; 18.15 Discussione E Conclusioni.  
   
   
START CUP PIEMONTE VALLE D’AOSTA 2011 PROGETTO INNOVATIVO VALDOSTANO PREMIATO A TORINO  
 
Aosta, 5 ottobre 2011 - Si è svolta ieri, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Torino la cerimonia di premiazione dei progetti che hanno aderito al concorso Start Cup Piemonte Valle d’Aosta 2011 giunto alla Vii edizione, competizione di progetti imprenditoriali dedicata allo sviluppo di un’idea di impresa innovativa che possa apportare, in un prodotto o in un processo, nell’organizzazione o nel rapporto con il mercato, caratteristiche di novità rispetto allo stato della tecnologia attuale. L’iniziativa promossa dall’Assessorato Regionale alle attività produttive è realizzata da Vallée d’Aoste Structure nell’ambito del progetto di Animazione Territoriale di carattere economico è finanziata dal Programma operativo Fesr Competitività regionale 2007/2013. Il concorso, che vedeva quest’anno, per la prima volta, la partecipazione della Regione Valle d’Aosta con un premio specifico, contava la presenza di sei progetti, riguardanti i settori dell’elettronica, delle macchine automotive, dell’Ict, della biomedicina e dei servizi. Il progetto premiato, Optoacoustic system for Laser Induced Thermo Therapy, riguarda il trattamento dei tumori e rileva in tempo reale le lesioni metastatiche, con una visualizzazione 3D e con la contemporanea informazione sulla temperatura del tessuto interessato, durante gli interventi di trattamento di ipertermia. Il progetto, sviluppato da Angelo Ferrario, Maurizio Cucchi, Riccardo Rusconi e Mauro Costantini, rientra inoltre tra i primi 10 assoluti del concorso e concorrerà alla finalissima per entrare nei primi 5 che accederanno alla fase nazionale. Complimentandosi con il team vincitore, L’assessore alle attività produttive Ennio Pastoret, dopo aver premiato il progetto Optoacoustic , ha dichiarato «tutti i progetti partecipanti alla Start Cup per la Valle d’Aosta risultano di elevata qualità tecnica e propongono interessanti soluzioni innovative. In alcuni casi, come per il progetto Novasis, si è già concretizzato l’insediamento presso la Pépinière di Pont Saint Martin. Ci auguriamo di poter assistere i team proponenti a proseguire nel progetto di creazione e crescita dell’impresa.» «La Regione Autonoma Valle d’Aosta – ha aggiunto il Presidente Augusto Rollandin - da anni promuove e sostiene i giovani e le imprese attraverso specifici incentivi a sostegno dell’imprenditoria giovanile, dell’innovazione, della Ricerca e Sviluppo. Presso le Pépinières d’Entreprises di Aosta e di Pont Saint Martin vengono inoltre garantiti i servizi di insediamento e di tutoraggio delle neo-imprese. Su queste tematiche, che sempre di più hanno una valenza di carattere internazionale, particolare importanza assume il confronto e la collaborazione con il vicino Piemonte e con il Politecnico di Torino. Con quest’ultimo infatti la Regione Valle d’Aosta da anni ha avviato importanti e proficui rapporti di collaborazione. Per quanto riguarda la partecipazione alla Start Cup, tenuto conto delle modeste dimensione della nostra Regione ovvero delle specificità del territorio, e considerando che si tratta per noi della prima edizione, ci riteniamo particolarmente soddisfatti dei risultati ottenuti. Uno dei 6 progetti partecipanti per la Valle d’Aosta è rientrato infatti nei primi dieci finalisti assoluti.»  
   
   
BOLZANO: CLAUSOLE SOCIALI NEGLI APPALTI PUBBLICI - INCONTRO CON CENTRALI COOPERATIVE  
 
Bolzano, 5 ottobre 2011 - In sede di appalti pubblici oltre ai criteri di aggiudicazione all’offerta economica più vantaggiosa sarebbe opportuno applicare le “clausole sociali”. Ne sono convinti gli assessori provinciali Roberto Bizzo (cooperative) e Florian Mussner (lavori pubblici) che nel pomeriggio di, martedì 4 ottobre 2011, hanno avuto un incontro con i rappresentanti delle associazioni di rappresentanza del mondo della cooperazione Legacoopbund, Agci, Federazione Raiffeisen, e Federsolidarietà. Le “clausole sociali” consentirebbero l’inserimento di persone svantaggiate (dalle persone con disablità fisiche e psichiche, ai giovani con difficoltà di inserimento fino a persone sottoposte a misure alternative alla detenzione). In tal modo si attribuisce un valore sociale alla spesa della pubblica amministrazione ottenendo nel contempo un risparmio in termini di costi sociali. Come ha fatto presente l’assessore provinciale Florian Mussner, un simile provvedimento favorirebbe l’inserimento nel mercato del lavoro di persone che normalmente ne sono escluse, soprattutto di giovani. L´assessore provinciale alle cooperative, alle pari opportunità e al lavoro Roberto Bizzo sottolinea che sia importante giungere ad un nuovo modo di concepire il "patto sociale" sempre più nella direzione di una reciproca assunzione di responsabilità. “Sono convinto che solo superando le tradizionali posizioni delle parti sociali e trovando punti di convergenza si possa garantire uno sviluppo prospero e sostenibile alla nostra terra e ai suoi abitanti." Per individuare le modalità di applicazione di queste clausole sociali e giungere a misure concrete è stato istituito un gruppo di lavoro tecnico in cui sono rappresentate cinque Ripartizioni provinciali (cooperative, sociale, lavoro, affari comunitari, lavori pubblici) che collaborano con le centrali cooperative. Il gruppo di lavoro nel pomeriggio di oggi ha avuto la sua prima seduta. L’incontro assessorile odierno ha rafforzato gli sforzi verso l’applicazione delle “clausole sociali” negli appalti pubblici. Accanto agli assessori provinciali Bizzo e Mussner erano presenti all’incontro Georg Tengler e Manuela Paulmichel, direttori rispettivamente dell’Ufficio appalti e dell’Ufficio sviluppo della cooperazione, Alberto Stenico, presidente di Legacoopbund, Giulio Clamer e Nicola Grosso, rispettivamente presidente e vicedirettore di Agci Alto Adige Südtirol, Christian Tanner di Federazione Raiffeisen e Paolo Tanesini, presidente di Federsolidarietà.  
   
   
TESS, SOSPESO LO STATO DI AGITAZIONE.  
 
Napoli, 5 ottobre 2011 - Si è svolto ieri presso la sede della Giunta Regionale della Campania un incontro sulla Tess. Erano presenti l´assessore al Lavoro Severino Nappi, i segretari confederali e di categoria Cgil, Cisl, Uil e Ugl, le Rsa aziendali degli stessi sindacati e i rappresentanti di Confindustria Campania. Le parti hanno concordato sulla necessità di comunicare alla Tess che le somme oggetto dei mandati in corso di pagamento debbano essere destinate prioritariamente al pagamento dei trattamenti economici arretrati, anche in ragione della natura privilegiata di tali crediti. Si è convenuto altresì che lunedì 17, alle ore 10, si terrà un altro incontro, con la partecipazione del presidente del nuovo Cda, per avviare la discussione sulle prospettive della società, sul suo assetto e sullo sviluppo dell´area Torrese- Stabiese. Le parti sociali hanno rimarcato la stretta correlazione esistente tra il futuro della Tess e la crescita dell´area, anche in ragione dell´elevata professionalità del personale e al fine comunque di garantire la tenuta occupazionale. Al tavolo si è convenuto anche di verificare la possibilità di anticipare la data dell´assemblea dei soci, già fissata per il prossimo 28 ottobre. Al termine della riunione, le Oo.ss. Hanno annunciato la sospensione dello stato di agitazione del personale dipendente. "Portiamo a casa - ha detto l’assessore Nappi - un´altra importante intesa, frutto del dialogo con le parti sociali e i lavoratori. Giorno dopo giorno, continua serrato il confronto con sindacati e Confindustria per perseguire il comune obiettivo di raggiungere risultati concreti per la gente"  
   
   
GIOVEDÌ A UDINE CONVEGNO SU OCCUPAZIONE  
 
 Udine, 5 ottobre 2011 - Si terrà giovedì 6 ottobre, con inizio alle 9 e 30, presso l´auditorium della Regione, in via Sabbadini a Udine, l´annuale convegno dedicato all´andamento occupazionale del Friuli Venezia Giulia organizzato dall´Agenzia regionale per il lavoro. In programma sono previsti diversi interventi, oltre a quello dell´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, che affronteranno le tematiche legate ai i flussi occupazionali in Friuli Venezia Giulia, sulla base dei dati dell´ultimo anno elaborati dall´Agenzia. Oltre a ciò, verranno anche illustrati i risultati degli strumenti messi in campo dall´Amministrazione regionale per contrastare gli effetti della crisi. "L´occasione - dichiara l´assessore Brandi - rappresenta un appuntamento importante per un confronto sullo stato di salute del mercato del lavoro regionale. Infatti, disporre di un´affidabile base conoscitiva è fondamentale al fine di poter elaborare le migliori strategie per fronteggiare le difficoltà occupazionali. Ma oltre all´illustrazione di ciò che è stato, l´incontro sarà l´opportunità di delineare anche quella che sarà la linea d´intervento per una fase di rilancio del lavoro nella nostra regione".  
   
   
SLOVENIA, ENTRATE COMMERCIANTI UGUALI A QUELLE DEL 2009  
 
Lubiana, 9 ottobre 2011 - Nel 2010 le aziende slovene con attività commerciale hanno generato complessivamente più di 23 miliardi di fatturato. Il fatturato del commercio al dettaglio era stato pari a 11,5 miliardi di euro, sostanzialmente invariato rispetto a quello dell´anno precedente; il fatturato del commercio all´ingrosso è stato invece pari a 11,8 miliardi, in incremento dell´1,4 per cento rispetto al 2009.  
   
   
FVG: FALLIMENTO DIACO, SOLIDARIETÀ A LAVORATORI  
 
Udine, 5 ottobre 2011 -- "Apprendendo la notizia del fallimento della Diaco il mio primo pensiero è rivolto ai lavoratori, ai quali dichiaro fin da subito la mia disponibilità ad un incontro per affrontare la preoccupante situazione che grava sul futuro dell´azienda". Queste le parole dell´assessore Brandi a seguito del fallimento della Diaco, ditta triestina che occupa oltre 100 lavoratori e specializzata nella produzione di biomedicali in vetro. "La cosa che lascia amareggiati - commenta l´assessore - è che l´azienda da un punto di visto produttivo è sana". "Ricordo - continua Brandi - che la Diaco stava già usufruendo di un periodo di Cigs per crisi aziendale di 12 mesi a decorrere dal 18 ottobre 2010. Tale misura sta riguardando 45 lavoratori su un organico avente diritto di 103 unità. Al contempo l´azienda aveva dichiarato un´eccedenza strutturale di otto unità". "Adesso, da un punto di vista formale - spiega Brandi -, la curatela fallimentare potrebbe richiedere un nuovo periodo di Cassa integrazione straordinaria di 12 mesi, decorrente dalla data di pubblicazione della sentenza dichiarativa di fallimento. Questa misura potrebbe essere eventualmente prorogabile per ulteriori 6 mesi, qualora emergano fondate prospettive di continuazione o ripresa dell´attività e di salvaguardia, anche parziale, dei livelli occupazionali tramite la cessione, dell´azienda o di sue parti. Ed è probabilmente in questo ambito - conclude Brandi - che andrà ricercata la strategia per la salvezza dell´attività aziendale e dei posti di lavoro".  
   
   
PARMA: LA PROVINCIA PREMIA LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE  
 
Parma 5 ottobre 2011 – “Proprio in un momento così difficile come questo, vogliamo rafforzare il nostro impegno perché crescita e sviluppo del territorio avvengano senza lasciare nessuno ai margini” Torna per la seconda edizione il Premio Qualità Sociale d’Impresa della Provincia di Parma, una iniziativa ha detto questa mattina all’incontro di presentazione della seconda edizione l’assessore alla Formazione professionale e Politiche del lavoro Manuela Amoretti, mirata a dare riconoscimento e visibilità alle aziende che si sono distinte nell’inserimento lavorativo delle persone disabili e alle loro scelte di inclusione sociale. Un premio intitolato alla memoria di Luisa Sassi, dirigente del Servizio Inserimento Lavorativo Disabili, scomparsa tre anni fa. “Una persona - ha sottolineato l’assessore - che con il suo lavoro ha contribuito in maniera rilevante alla nascita e crescita del Sild un modello di servizio all’avanguardia che dal 2001 ad oggi. Ha portato all’assunzione di quasi 4mila persone disabili”. Il bando pubblicato in questi giorni dall’Ente di piazzale della Pace (scadenza il 15 novembre) è rivolto ad aziende profit e no profit non in obbligo di assunzione secondo la legge 68, una norma “utilissima che ci ha consentito di far lavorare tante persone e che in territori come il Parmense ha avuto uno stato avanzato di applicazione”. Ed ecco allora l’iniziativa del Premio Qualità Sociale d’Impresa, mirato a incoraggiare e valorizzare le imprese che danno alle persone disabili opportunità di lavoro anche senza essere obbligate a farlo. ”L’origine di questa iniziativa – ha spiegato Amoretti - sta in una idea di comunità che ci guida da tempo e che a maggiore ragione perseguiamo oggi, in un periodo di difficoltà in cui si avverte che è più forte il rischio delle persone deboli di essere ai margini della vita sociale e del mondo del lavoro”. Il Premio non è l’unica azione con cui la Provincia vuole aprire nuovi spazi di occupazione per le persone disabili, anche oltre la legge 68. Vi è infatti allo studio un sistema rafforzato di incentivi destinato proprio alle aziende non in obbligo che assumono persone disabili. Il bando pubblicato - Il premio è suddiviso in 3 sezioni, la prima è dedicata ad aziende profit non in obbligo di assunzione ex L.68/99 (perché sono sotto la soglia dei 15 dipendenti oppure hanno tutti i disabili in forza nell’organico aziendale); la seconda ad aziende no profit: cooperative, associazioni e altre realtà non in obbligo di assunzione ex L.68/99; la terza a buone prassi, innovazione e collaborazione profit e no profit, attivate da tutte le realtà economiche e sociali del territorio provinciale. Per le prime due sezioni è prevista l’assegnazione di un punteggio a ognuno dei seguenti parametri: numero di assunzioni oltre l’obbligo (periodo 31 ottobre 2010 – 15 novembre 2011); qualità delle assunzioni (percentuale e tipologia di invalidità, età del lavoratore); strumenti di inserimento utilizzati, ulteriori elementi di qualificazione indicati da parte dell’azienda. Per la terza sezione è prevista l’attribuzione di un punteggio alle iniziative che utilizzano strumenti particolarmente innovativi e qualificanti quali, ad esempio, il telelavoro, i tirocini formativi come momento propedeutico all’assunzione, la formazione aggiuntiva per i lavoratori disabili, la formazione al tutor aziendale. Nel bando che è stato pubblicato sono indicate le modalità con cui le aziende che intendono concorrere possono fare domanda. Una giuria composta da istituzioni e personalità del territorio le valuterà e stilerà la classifica dei vincitori. Il Premio verrà conferito durante un evento pubblico il 3 dicembre 2011 in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Le realtà imprenditoriali che hanno partecipato al Premio Qualità Sociale d’Impresa 2010 sono state chiamate a costituire il Club delle Imprese socialmente responsabili, un gruppo di lavoro che possa fungere da traino per la diffusione di buone pratiche, in grado di valorizzare la responsabilità sociale d’impresa. Su www.Premioqualitasociale.parma.it  , il sito internet dedicato al Premio Qualità Sociale), si trovano tutte le informazioni utili sull’edizione 2011, e il report sulla passata edizione con indicate le imprese che vi hanno partecipato e quelle risultate vincitrici.  
   
   
WORSHOP SUI SISTEMI DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE, OTTICA DI GENERE: IL SEMINARIO DI FORMAZIONE  
 
Trento, 5 ottobre 2011 - Un seminario per offrire una panoramica sui sistemi di valutazione delle prestazioni del personale, integrando la prospettiva di genere e per individuare possibili strumenti di valorizzazione delle differenze tra uomini e donne nelle organizzazioni. Ieri , presso la sala Wolf della Provincia autonoma di Trento, in piazza Dante, il momento formativo con la sociologa Marcella Chiesi, organizzato dalla Commissione provinciale Pari Opportunità, dalla Consigliera di parità Eleonora Stenico e dalla Rete dei Comitati di pari opportunità. In apertura l´intervento dell´assessore provinciale all´urbanistica, enti locali e personale, Mauro Gilmozzi, e in chiusura quello dell´assessore alla solidarietà internazionale e alla convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami. A moderare la presidente della Cpo Simonetta Fedrizzi, in sala quasi 150 persone, a dimostrazione dell´interesse e dell´attenzione riscosse dall´iniziativa. "Questo momento formativo è dedicato ad un tema particolarmente attuale e cade proprio in un momento di difficoltà dell´economia e della vita quotidiana - sono state, in apertura, le parole dell´assessore Gilmozzi -. Non sfugge infatti più a nessuno che questa situazione di crisi che stiamo attraversando non è episodica e che possiamo avere prospettive solo riorganizzando al meglio le nostre risorse. Per questo, proprio ieri, il presidente Lorenzo Dellai ha presentato la prossima manovra di bilancio, una manovra strutturale e incentrata su alcune forti tematiche fra cui la coesione sociale e il sostegno ai giovani. Coesione sociale vuol dire investire sul capitale umano, sui giovani e su politiche che favoriscano il lavoro femminile". Sotto il profilo del sistema di valutazione del personale provinciale, Gilmozzi ha detto che "per quel che ci riguarda il fattore di genere non ha influenzato i risultati della valutazione. Come pubblica amministrazione siamo sempre stati capaci di valutare le persone per quello che sono, complessivamente. Oggi però stiamo cambiando il sistema complessivo per passare da valutazioni soggettive a valutazioni delle produttività, ovvero per valutare le persone in ragione della loro capacità di centrare gli obiettivi fissati dall´amministrazione". L´assessore Beltrami ha puntato l´attenzione sulla necessità di "rimettere la persona al centro nel nostro sistema-lavoro; solo dopo questo passaggio potremo valorizzare le differenze". Altro punto fondamentale per l´assessore provinciale alla convivenza è rappresentato dalla qualità del lavoro di gruppo: "Nel gruppo spesso è la donna che riesce a trascinare tutto il servizio e a mitigare le conflittualità favorendo il confronto". A moderare la presidente della Commissione Pari Opportunità, Simonetta Fedrizzi, che ha presentato la composizione e l´attività della Rete dei Comitati di pari opportunità e come si è arrivati all´appuntamento di oggi, attraverso una rete di una quindicina di aziende pubbliche e private che affrontano da tempo le tematiche di genere. La consigliera di parità, Eleonora Stenico, ha quindi illustrato le azioni che la Provincia autonoma di Trento sta portando avanti in questo delicato settore: "Le donne lavoratrici sono una risorse inespressa o non adeguatamente espressa, quindi un convegno sul sistema di valutazione del personale in un´ottica che tenga conto delle differenze di genere e dei diversi modi di concorre alla produttività, riteniamo sia davvero significativo. Vogliamo individuare strumenti innovativi di valutazione, di promozione per contribuire a costruire una cultura sempre più attenta al genere, dove le relazioni fra le persone siano espresse al meglio". Successivamente il seminario ha offerto una panoramica sui sistemi di valutazione delle prestazioni del personale esaminandoli in un’ottica di genere, nonché ha cercato di valutare quanto l’utilizzo di congedi e permessi per cure familiari e parentali, della flessibilità di orario e del part-time incidano sulla valutazione complessiva in particolare delle lavoratrici, suggerendo infine buone prassi che valorizzino le diverse competenze. Compositi gli interventi che si sono susseguiti: Daniele Garavoglia, responsabile relazioni industriali della società Azimutyachts, ha spiegato come le grandi aziende attivano le pratiche di genere; Vincenzo Visetti, responsabile delle risorse umane e organizzazione della Federazione Trentina della Cooperazione, ha presentato la realtà della Federazione dove esiste una situazione di equilibrio per quanto riguarda il genere; Manuela Zanoni della Lavanderia Industriale Z.b.m, ha portato la propria esperienza di imprenditrice di seconda generazione; Gianna Marzari di U.s.r. Cisl Trentino, ha illustrato alcune delle difficoltà incontrate dalle donne sui posti di lavoro; Antonella Chiusole ha presentato la realtà dell´Agenzia del Lavoro provinciale, di cui è dirigente generale. Infine Marcella Chiesi, sociologa e consulente esperta nell´analisi dei sistemi organizzativi complessi, nella gestione e nello sviluppo delle risorse umane nell´ottica del Diversity Managemnet, è entrata nel dettaglio degli strumenti di valutazione. "Il sistema di valutazione non può essere creato se non dentro una filosofia di governo del capitale umano - ha spiegato Chiesi - e in questo senso la figura del capo diretto, intermedio è cruciale in questo sistema di governo: facciamo tantissimo per personalizzare i servizi prodotti verso l´utente e questo passaggio è tanto più realizzabile quanto più personalizziamo i rapporti con i dipendenti".  
   
   
MILANO - LOMBARDIA, UNA IMPRESA SU 6 SI IMPEGNA NEL SOCIALE  
 
Milano, 5 ottobre 2011 - Tra gli imprenditori lombardi che promuovono la responsabilità sociale, uno su sei (16,2%) si impegna in pratiche nei confronti degli emarginati, per un investimento pari a circa 650 milioni. Prima per investimenti risulta la provincia di Milano, con circa 230 milioni, seguita da Brescia (88 milioni di euro l’esborso in comportamenti virtuosi) e Bergamo (69 milioni). La metà lo fa per una motivazione etica ed ideale, il 9,4% per promuovere l’immagine aziendale e il 6,3% per lo sviluppo dell’impresa e per migliorare i rapporti con i clienti. Per quasi un imprenditore su due (44%) la responsabilità sociale prende forma nei fatti, con l’attività di tutti i giorni, per uno su dieci viene esplicitata attraverso un codice etico, ma anche con l’ottenimento di certificazioni. E la crisi non riduce l’azione di responsabilità sociale, infatti un imprenditore su due dichiara che è rimasta uguale (53,1%) mentre per circa uno su cinque è aumentata (21,9%). Solo per uno su dieci è diminuita e il 3% dichiara di non averla praticata anche prima della crisi. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro imprese e dell’indagine “La responsabilità sociale delle piccole e medie imprese” del 2010. La Lombardia è la prima regione in Italia per numero di detenuti (circa 9.500), ma il dato relativo alla densità in rapporto alla popolazione è più basso della media italiana: circa 90 persone ogni 100 mila abitanti, rispetto a 1076 in Italia. Quasi la metà sono stranieri (4.083, 43%), dato più elevato della media italiana (36%). Sono quasi 67.400 i detenuti nelle carceri italiane, più di 24.300 sono di cittadinanza straniera (36% del totale) e quasi due su tre hanno tra i 25 e i 44 anni. L’italia, con un indice di densità di detenuti pari a 97,2 è tra le nazioni europee con un coefficiente più basso. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat 2009 e dati del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria a aggiornati a giugno 2011. Oggi convegno in Camera di Commercio “Rsi e lavoro penitenziario – Ii annualità”. Presentazione del progetto “Responsabilità Sociale d’Impresa e lavoro penitenziario” promosso dalla Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (Prap). Alla Camera di Commercio di Milano sono state illustrate le attività per il 2011, il vademecum delle opportunità per le imprese, il catalogo delle attività imprenditoriali.  
   
   
CROAZIA, SERIF ACQUISTA SEGHERIA FINVEST  
 
Zagabria, 5 ottobre 2011 - L´azienda zagabrese Serif, il più grande esportatore croato di legname, ha acquistato dall´azienda Finvest una segheria a Gorski Kotar, nella Contea Litoraneo Montana. L´investimento complessivo ammonta a 3 milioni di kune (ca. 0,41 milioni di euro). La segheria dovrebbe cominciare a lavorare a metà di settembre dell´anno in corso, con uno staff iniziale di 25 dipendenti. L´azienda Serif sta attualmente collaborando con oltre 40 segherie in tutta la Croazia e ha in progetto la costruzione di un nuovo impianto per la produzione di parquet al centro di legno a Glina.