|
|
|
MERCOLEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Ottobre 2011 |
 |
|
 |
AEROPORTO CANOVA. ZAIA: UNA DECISIONE IMPORTANTE PER UNO SNODO STRATEGICO DEL TERRITORIO |
|
|
 |
|
|
Venezia, 11 ottobre 2011 - “Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato che garantisce la continuazione dei lavori di un’opera importante per il Veneto e che ha ricadute consistenti sul territorio della Marca. L’aeroporto Canova costituisce, infatti, uno snodo strategico per il turismo della nostra regione, che conta ogni anno oltre 60 milioni di presenze, e per il tessuto economico trevigiano”. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la decisione del Consiglio di Stato sul ricorso presentato da Aertre contro la sospensione dei lavori all´aeroporto Canova di Treviso. “È un segnale importante - conclude il Presidente Zaia - per chi investe nello sviluppo del territorio e per chi lavora alla sua crescita”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AEROPORTO: PIANO DI RISCHIO INSERITO NEI PUC DI BOLZANO, LAIVES E VADENA |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 12 ottobre 2011 - La Giunta provinciale, nel corso della sua ultima seduta, ha inserito le previsioni del piano di rischio aeroportuale nei piani urbanistici dei comuni di Bolzano, Laives e Vadena. Si tratta della definizione delle zone di rischio, e delle prescrizioni annesse, previste dall´Enac e dalle autorità internazionali. Il percorso conclusosi ieri (10 ottobre) in Giunta provinciale è frutto di un lavoro durato anni e svolto in stretta collaborazione fra Ente nazionale aviazione civile (Enac), Ufficio pianificazione territoriale e amministrazioni comunali di Bolzano, Laives e Vadena. Secondo quanto stabilito dai regolamenti Enac, ogni aeroporto deve essere dotato di alcune zone di rischio, all´interno delle quali le attività edilizie devono essere sottoposte a rigide prescrizioni. Ciò, naturalmente, comporta la modifica dei piani urbanistici comunali con l´inserimento delle previsioni del piano di rischio: l´iter di questa procedura si è concluso con il via libera dell´esecutivo di Palazzo Widmann. "Il piano di rischio per l´aeroporto di San Giacomo coinvolge tre comuni - sottolinea la direttrice dell´Ufficio pianificazione territoriale Virna Bussadori - e si articola in tre zone di rischio: la zona A, che è quella considerata maggiormente pericolosa, la zona B, con rischi di media entità, e la zona C con un livello di rischio molto basso. In concreto, questa misura si spiega con la necessità di tutelare le aree circostanti l´aeroporto dai pericoli connessi al traffico aereo". Le modifiche dei piani urbanistici non riguardano le strutture e gli edifici già esistenti, ma per tutti i nuovi progetti sarà ovviamente necessario attenersi alle previsioni del piano di rischio. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AUTO: "VISTA DA VICINO" SULL´ENERGIA SOLARE |
|
|
 |
|
|
Bologna, 12 ottobre 2011 - 401 celle fotovoltaiche. E´ la potenza di Emilia 2 l’auto ad energia solare nata dalla progettazione di studenti e piccole imprese che rappresenterà l’Italia al World Solar Challenge 2011, il campionato mondiale ad emissioni zero che dal 16 ottobre correrà lungo 3000 chilometri di tracciato. Se ne parla a “Vista da vicino” il magazine televisivo della Giunta regionale dell’Emilia Romagna in programmazione questa settimana nel circuito delle tv locali. In onda tutto sulla produzione fotovoltaica in regione, con il nascente distretto delle solar car e l’esempio di aziende innovative. Le politiche della Regione con l’assessore alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. Vista da vicino è anche on line all’indirizzo www.Inform-er.it e su Youtube nell’omonimo canale. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AVVIATA A PUNE LA PRODUZIONE DELLA ŠKODA RAPID, BERLINA COMPATTA PER L’INDIA UNA VETTURA SVILUPPATA IN BASE ALLE ESIGENZE DEI CLIENTI LOCALI |
|
|
 |
|
|
Verona, 12 ottobre 2011 - La ŠKoda ha ufficialmente dato il via alla produzione della nuova berlina compatta Rapid, presso lo stabilimento di Pune. La vettura debutterà nel Subcontinente entro la fine dell’anno. La Rapid, assemblata a Pune, è stata sviluppata in base alle esigenze dei Clienti indiani e contribuirà a migliorare il posizionamento della ŠKoda nel Paese. Il nuovo modello gioca un ruolo fondamentale nella strategia di crescita della Casa ceca, che ha come obiettivo l’incremento delle vendite a livello mondiale fino a quota 1,5 milioni di unità entro il 2018. “Il lancio della Rapid in India sottolinea quanto questo Paese sia importante per la ŠKoda” sottolinea Winfried Vahland, Presidente della ŠKoda. “Vogliamo crescere in tutto il mondo nei prossimi anni e, per farlo, dobbiamo aumentare le nostre attività al di fuori del Vecchio Continente. In quest’ottica, l’India recita un ruolo da protagonista perché, insieme a Cina e Russia, è tra i mercati che possiedono le maggiori potenzialità. La nuova Rapid è la vettura giusta al momento giusto in questo contesto e rappresenta un passo importante per il nostro percorso di crescita”. Secondo le stime degli esperti, l’India sarà tra i 5 principali mercati automobilistici entro la fine del decennio. La Rapid è un’auto costruita in India e per l’India: offre spazio in abbondanza, un design piacevole, equipaggiamenti di sicurezza appropriati e tecnologia avanzata. Una ŠKoda deve essere “Simply clever” nel Dna ma anche su strada: con una lunghezza di 4,39 metri, una larghezza di 1,70 metri e un’altezza di 1,47 metri, la Rapid si posiziona tra la Fabia e la Laura (Octavia), assicurando la futura presenza del Marchio in quello che è il segmento di riferimento per il mercato indiano. Lo spazio disponibile a bordo dell’ultima nata in casa ŠKoda è generoso: gli ampi sedili per conducente e quattro passeggeri, l’abbondante disponibilità di centimetri per le gambe e la testa e un volume del bagagliaio di quasi 500 litri assicurano comfort per 5 persone. “La Rapid è un’auto per tutta la famiglia, particolarmente versatile: sufficientemente compatta per la città, così come abbastanza spaziosa per i viaggi più lunghi. Una vera e propria ŠKoda” commenta Vahland. Il design è convincente e racchiude gli elementi essenziali del nuovo linguaggio stilistico ŠKoda. La Rapid colpisce per le proporzioni perfette e per la precisione delle linee. Le superfici scolpite nettamente, le linee nitide e il frontale espressivo richiamano l’appartenenza alla famiglia ŠOda. L’impressione continua all’interno della vettura: un abitacolo “pulito”, la strumentazione con i display sistemati in modo intuitivo, e l’attenzione al concetto di essenzialità regalano una sensazione di benessere a bordo. Sono due le motorizzazioni proposte sulla Rapid, entrambe disponibili in abbinamento a un cambio manuale o a un cambio automatico: un 1.6 benzina 105 Cv (77 kW) e un 1.6 Turbodiesel common rail 105 Cv (77 kW). Con la Rapid, che va ad aggiungersi ad altri modelli della gamma, la ŠKoda getta le basi per una crescita in India. Attiva nel Paese asiatico già dal 2001, la Casa ceca ha fatto registrare ottime performance anche nel 2011: nel periodo gennaio-settembre, le vendite ŠKoda hanno registrato un incremento del 50% circa. “Vogliamo continuare a crescere in India. Gli investimenti riguardano la produzione, la rete di vendita e quella di assistenza e, naturalmente, i nuovi prodotti: la Rapid recita un ruolo da protagonista” sottolinea Vahland. La Rapid è il secondo modello, dopo la Fabia, assemblato nell’impianto di Pune, inaugurato nel 2009. Per la produzione in India, la ŠKoda può contare su un ulteriore stabilimento, situato ad Aurangabad, nella regione del Maharashtra. In questa struttura vengono assemblate Superb, Laura (Octavia) e Yeti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DON’T DRINK AND DRIVE: BERE BENE IN SICUREZZA IL 20 OTTOBRE A MONZA UNA SERATA GRATUITA CON DEGUSTAZIONE A CURA DELL’AIS E TEST DELL’ALCOL |
|
|
 |
|
|
Monza, 12 ottobre 2011 - Nell’ambito dell’iniziativa “Monza Città per la Sicurezza Stradale”, presentata all’Autodromo nei giorni del Gran Premio, è in programma giovedì 20 ottobre alle ore 20.30 all’Urban Center via Turati 6 Monza una conferenza aperta al pubblico gratuitamente sul tema “bere bene in sicurezza”, organizzata dall’Assessorato alla Sicurezza del Comune di Monza in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier Mb e Confartigianato Motori. Nel corso della serata il Comandante della Polizia Locale Alessandro Casale illustrerà la normativa relativa alla guida in stato di ebbrezza e si soffermerà sui dati relativi agli incidenti stradali causati dall’uso dell’alcol confrontati con la realtà regionale e nazionale. I sommelier dell’Ais guideranno il pubblico alla scoperta dell’importanza del bere bene e consapevolmente, nel rispetto della norma. Nel corso della serata è prevista una degustazione di vini, cui seguirà il test alcolemico disponibile per il pubblico. In chiusura verrà servito un assaggio di gelato. “Questo incontro – afferma l’Assessore alla Sicurezza Simone Villa - si colloca in un programma più ampio di iniziative che il Comune di Monza ha da tempo avviato sul territorio per garantire una corretta educazione stradale in particolare in riferimento ai pericoli del bere in modo irresponsabile. I partecipanti saranno invitati a sottoporsi, al termine della degustazione, a un test dell’alcol. In questo modo potranno toccare con mano gli effetti delle sostanze alcoliche sul proprio fisico, fermo restando che non manderemo nessuno a casa “sbronzo””. Monza ha lanciato un preciso messaggio educativo che non vuole certamente demonizzare la grande cultura del vino che esiste nel nostro Paese; proprio da questo è nata la collaborazione con Ais”: “Assistiamo troppo spesso a facili strumentalizzazioni del bere che si riflettono purtroppo sul mondo del vino – precisa il delegato dell’Ais di Monza e Brianza Sergio Bassoli - dimenticando che l’Italia ha una storia e una cultura vitivinicola di assoluta eccellenza. Il nostro impegno è proprio quello di sottolineare i valori positivi dell’arte enologica che non hanno niente a che vedere con gli eccessi e con chi ingerisce sostanze alcoliche smodatamente con il solo obiettivo dello “sballo”. Ci sono precisi distinguo nel bere che proprio nella conoscenza del vino trovano il giusto equilibrio”. "La nostra idea è quella di far diventare ogni città che ospita un Gp una sorta di paladina della sicurezza - spiega Giovanni Barzaghi, Presidente di Apa Confartigianato Imprese, associazione partner dell´iniziativa ´Monza Città della Sicurezza Stradale´ - Divertimento e passione per i motori, rappresentati in massima parte dalla F1, ma nello stesso tempo rispetto delle regole, comportamenti corretti sulle strade, tecnologia al servizio della sicurezza, rispetto dell´ambiente". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE-INCONTRO IN REGIONE UMBRIA: MANOVRA FINANZIARIA DETERMINA SITUAZIONE GRAVE |
|
|
 |
|
|
Perugia, 12 ottobre 2011 - "A fronte di un fabbisogno di 2055 milioni per il trasporto pubblico, la manovra finanziaria ne ha previsti solo 400 con un taglio dell´80 per cento. Tutto ciò, a livello locale, rischia di provocare il collasso dei servizi". A lanciare l´allarme è l´assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, che ieri, proprio per esaminare le problematiche che deriveranno dall´impatto della manovra finanziaria sul trasporto pubblico regionale e locale, ha convocato a Palazzo Donini i rappresentanti delle Province di Perugia e Terni, dei Comuni, dei sindacati, delle associazioni imprenditoriali di categoria, delle imprese di trasporto pubblico locale, di Trenitalia, delle associazioni dei consumatori e dei Comitati dei pendolari. "Nella recente manovra - ha detto Rometti - il trasporto pubblico ha subito la ricaduta di decisioni negative. I tagli di risorse sono in particolar modo rivolti al trasporto ferroviario, ma le ripercussioni si risentiranno in tutto il comparto e si rischia di compromettere la prosecuzione dei servizi per i prossimi anni. La ricaduta di tutto ciò sull´Umbria - sottolinea - equivarrà per il 2012, a un ammanco di circa 28 milioni di euro. Per tale ragione, insieme alle altre Regioni italiane, l´Umbria si è mobilitata per contrastare l´azzeramento dei fondi, ottenendo la costituzione di un Tavolo nazionale di confronto". L´assessore ha quindi evidenziato che già lo scorso anno le Regioni si sono trovate in grande difficoltà: "In Umbria in particolare, le risorse mancanti sono state coperte dalla Regione con 40 milioni per il trasporto ferroviario e 45 milioni per il trasporto su gomma e, allo stato attuale, all´Umbria mancano per il 2011 intorno ai 18 milioni da reperire dai 400 milioni del nuovo Fondo nazionale Trasporti previsto dalla prima manovra finanziaria del luglio scorso, e dai 475 milioni messi a disposizione sempre dal Governo per investimenti. Questi ultimi sono soggetti a ripartizione tra le Regioni sulla base di criteri di premialità". Rometti ha quindi evidenziato che attualmente, con quasi l´azzeramento di risorse previsto dalla manovra per il prossimo anno, "la situazione diventa insostenibile e di una gravità inedita - la più grave degli ultimi anni - che rischia di portare al collasso il sistema dei trasporti pubblici". "Va ricordato che le dinamiche di trasporto incidono sull´economia dell´intera regione - ha aggiunto l´assessore - Dall´umbria ad esempio, con i mezzi pubblici si muovono quotidianamente circa 6 mila persone e la gran parte di queste verso il Lazio. L´emergenza di questi giorni - aggiunge - ha indotto le Regioni a sollevare il problema con il Governo centrale al quale è stata evidenziato che la questione dei tagli per il trasporto pubblico locale non ricade semplicemente sulle Regioni o sui Comuni, perché alla fine, ancora una volta, saranno i cittadini a subirne le ripercussioni. In questi giorni il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha chiesto, di riconvocare il tavolo di confronto". Durante l´incontro Rometti, dopo aver ascoltato gli interventi dei presenti, ha ricordato che "la Regione Umbria continuerà a fare la propria parte portando all´attenzione del Governo la grande difficoltà degli enti locali. Intanto, continueremo a lavorare per continuare il percorso già avviato per la riorganizzazione del sistema del trasporti pubblico locale. Stiamo lavorando per la stesura del nuovo Piano regionale dei trasporti - ha concluso - In questa fase la Regione punta anche alla valorizzare delle potenzialità dell´azienda unica". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PEDEMONTANA. BOCCIATA LA MESSA IN MORA DELLA REGIONE LOMBARDIA PROSEGUE IMPEGNO COMUNE PER REALIZZARE INTERA OPERA |
|
|
 |
|
|
Milano, 12 ottobre 2011 - Si è riunito ieri pomeriggio presso la sede di Regione Lombardia il Collegio di Vigilanza della Pedemontana, cui hanno preso parte l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, il vice ministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, i rappresentati degli Enti locali, dei Comuni e della società. Il Collegio di Vigilanza ha approfondito in maniera puntuale la richiesta della Provincia di Como per l´attivazione di una procedura di inadempienza nei confronti della Regione Lombardia, del Ministero alle Infrastrutture, di Cal (Concessioni autostradali lombarde) e della Società Pedemontana Lombarda in merito alla realizzazione dei secondi lotti delle tangenziali di Como e di Varese. Il Collegio di Vigilanza ha espresso il proprio parere negativo rispetto alla richiesta, ottenendo il solo voto a favore della Provincia di Como e il voto contrario del vice ministro Castelli. "Il Collegio di Vigilanza - ha detto Cattaneo al termine dell´incontro - ha stabilito in maniera chiara e definitiva che non sussistono i presupposti per la messa in mora della Regione e degli altri soggetti per la mancata realizzazione dei secondi lotti delle tangenziali di Como e di Varese come avrebbe voluto la Provincia di Como. La Regione e il Collegio di Vigilanza hanno sempre ribadito la necessità di realizzare i secondi lotti delle tangenziali e la Regione ha sempre ottemperato ai propri impegni previsti e si è fatta portatrice di soluzioni propositive per un´alternativa. Già il 4 marzo 2009, prima della decisione del Cipe di non finanziare i secondi lotti, il problema dell´esplosione dei costi a causa della morfologia del territorio era noto, tanto che lo stesso presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni aveva manifestato la propria preoccupazione per la modalità costruttiva della galleria del secondo lotto e aveva chiesto un approfondimento progettuale per una soluzione alternativa. Le cause dell´aumento dei costi dell´85 per cento rispetto al progetto originario sono contenute nel progetto definitivo che la Provincia ha a disposizione da due anni e mezzo". Nel corso della riunione è stato verificato anche che lo stato di avanzamento dei lavori degli altri tratti della Pedemontana procede secondo il cronoprogramma stabilito, mentre è stata espressa soddisfazione per la decisione del Tar di rigettare il ricorso presentato dal Comune di Grandate. Si è fatto inoltre il punto della situazione anche sull´esito della gara per il secondo lotto e sulla prospettiva di aggiudicazione. Il Collegio di Vigilanza ha infine approvato modifiche migliorative inerenti i parcheggi su via delle Industrie nel Comune di Filago e l´accessibilità al Policlinico San Marco di Osio Sotto (Bg); ha inoltre approvato la modifica al progetto esecutivo in corrispondenza del Comune di Turate (Co) nella tratta A della Pedemontana, così come richiesto dal territorio. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PIEMONTE, ANAS: OGGI IN GAZZETTA UFFICIALE IL BANDO DI GARA PER I LAVORI DI REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO ACQUE REFLUE CON POMPE IDROVORE NELL`AMBITO DEI LAVORI URGENTI DI COSTRUZIONE DELLA VARIANTE DI ALESSANDRIA L’INVESTIMENTO COMPLESSIVO È PARI A OLTRE 1 MILIONE E 150 MILA EURO |
|
|
 |
|
|
Torino, 12 ottobre 2011 - L’anas pubblicherà sulla Gazzetta Ufficiale del 12 ottobre 2011, il bando di gara relativo ai lavori di realizzazione degli impianti di sollevamento acque reflue con pompe idrovore nell`ambito dei lavori urgenti di costruzione della variante di Alessandria. Tale intervento si rende necessario quale sbarramento alle esondazioni dei fiumi Bormida e Tanaro in provincia di Alessandria. L’importo complessivo posto a base di gara è di oltre 1 milione e 150 mila euro. Le offerte per l’appalto della durata di 120 giorni, dovranno essere inviate entro le ore 13,00 di lunedì 7 novembre 2011 ad Anas S.p.a. – Compartimento della viabilità per il Piemonte, Corso Giacomo Matteotti, 8 – 10121 Torino, con specifica indicazione “Unità Gare e Contratti”. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MACEDONIA, BERS SOSTIENE MODERNIZZAZIONE RETE STRADALE
|
|
|
 |
|
|
Skopje, 12 ottobre 2011 - La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo offre il proprio sostegno all´ammodernamento della rete stradale macedone con un prestito dal 107 milioni di euro finalizzato alla costruzione di una nuova sezione del Corridoio 10, una delle principali direttrici del trasporto macedone, assieme al Corridoio 8, che connette la Macedonia alla Serbia e dunque alla rete di trasporti europea a nord e alla Grecia a sud. Il finanziamento della Bers sarà in particolare utilizzato per il cofinanziamento della realizzazione di un segmento da 28 chilometri lungo l´autostrada che collega le città di Demir Kapija e Smokvica, nel sud-est del Paese: tale progetto permetterà al Corridoio 10 di raggiungere gli standard richiesti lungo tutto il suo tratto macedone. I fondi della Bers serviranno inoltre a finanziare la costruzione e l´operatività dei caselli posti lungo l´autostrada e l´installazione del sistema di pagamento elettronico dei pedaggi. Il progetto include inoltre il sostegno a ulteriori riforme nel settore stradale macedone, con l´introduzione di specifiche tipologie di contratto e la creazione di un´unità specializzata nelle Public-private Partnership, ponendo inoltre le basi per la preparazione dei processi di concessione per il Corridoio 8. Sue Barrett, direttore per i Trasporti di Bers, ha affermato in proposito che la realizzazione della nuova autostrada è vitale per l´economia Macedone e per l´integrazione dell´intera regione: il Corridoio 10 è un collegamento chiave per la regione e la Bers ha sostenuto la sua realizzazione con investimenti sia nel settore stradale che in quello ferroviario in Ungheria, Serbia, Croazia e Macedonia per complessivi 854 milioni di euro. Fino ad oggi la Bers ha investito in Macedonia oltre 715 milioni di euro, erogati a imprese, settore finanziario, progetti infrastrutturali e settore energetico; tali investimenti della Banca ne hanno attirati altri per 700 milioni da altre fonti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TUNNEL DEL BRENNERO, VIA LIBERA ALLE MISURE ANTIRUMORE A PONTE GARDENA |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 12 ottobre 2011 - Per garantire una buona qualità di vita agli abitanti di Ponte Gardena anche una volta completato il tunnel di base del Brennero e le sue tratte d´accesso, la Provincia ha previsto che le misure antirumore fossero inserite già nella fase di progettazione delle opere. "Siamo soddisfatti - commenta l´assessore Michl Laimer - che le nostre proposte abbiano ricevuto parere positivo". L´assessore provinciale Michl Laimer, che in Giunta provinciale ha le competenze in tema di ambiente e urbanistica, definisce un "grande successo, frutto della positiva collaborazione di tutte le parti in causa", il via libera ottenuto a Roma dalle richieste riguardanti le misure antirumore per la tratta d´accesso del tunnel di base del Brennero a Ponte Gardena. Le proposte elaborate dagli uffici provinciali competenti sono state infatti accolte dal tavolo tecnico al quale partecipano Rfi e Italferr, ovvero le società competenti nel settore ferroviario. "Il clima costruttivo all´interno di questo gruppo di lavoro - prosegue Laimer - ha fatto sì che le soluzioni tecniche ideate per abbattere l´inquinamento acustico venissero inserite già nella progettazione delle opere". Il programma prevede l´incapsulamento del tratto nella zona di Maso Schönauer con la costruzione di una galleria artificiale che comprenderà non solo il percorso esistente ma anche il necessario collegamento ferroviario. "Inoltre - prosegue Laimer - sempre sotto Maso Schönauer verrà realizzata una barriera antirumore con un materiale in grado di ridurre in maniera drastica l´impatto dell´opera dal punto di vista paesaggistico". Oltre a galleria e barriera antirumore, il progetto prevede anche la copertura di tutto l´areale della stazione di Ponte Gardena, senza considerare che lungo il fiume Isarco sono previsti ulteriori interventi per l´abbattimento dell´inquinamento acustico a beneficio della parte occidentale della vallata. Le misure antirumore sfrutteranno poi le strutture realizzate per trasformare la stazione di Ponte Gardena in un moderno ed efficiente snodo della mobilità: i muri esterni del nuovo garage di due piani, pensato per agevolare il parcheggio ai pendolari, verranno infatti realizzati in modo tale da rappresentare una vera e propria barriera contro il rumore prodotto dai binari. Inoltre, l´incapsulamento dei binari a sud verrà prolungato sino a raggiungere la stazione ferroviaria, nei pressi della quale sarà previsto un limite di velocità per i treni di 60 km/h. "Con questa serie di misure - sottolinea l´assessore Michl Laimer - contiamo di ridurre l´impatto acustico del traffico ferroviario in tutto l´areale della stazione di Ponte Gardena, e in tutte le direzioni". I tecnici del Dipartimento ambiente, energia e urbanistica, "accompagneranno" le fasi di progettazione e di esecuzione delle opere per fare in modo che gli interventi entrino concretamente a far parte della pianificazione della tratta d´accesso al tunnel di base del Brennero. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TAV, NON SI TORNA PIÙ INDIETRO |
|
|
 |
|
|
Torino, 12 ottobre 2011 - “Abbiamo messo un altro tassello e possiamo dire ai contestatori che si mettano l’animo in pace, perché non si torna più indietro: la Tav si farà nei tempi stabiliti”: è la dichiarazione rilasciata dal presidente della Regione, Roberto Cota, all’uscita dalla Conferenza intergovernativa sulla Torino-lione svoltasi l’11 ottobre a Parigi. “Si tratta adesso - ha aggiunto - di trovare per il territorio le giuste compensazioni. Ho un’idea che svilupperò nei prossimi giorni”. Durante la riunione il presidente ha posto due richieste: “Innanzitutto, la presenza della Regione Piemonte nel consiglio del nuovo soggetto promotore che nascerà per la realizzazione della tratta internazionale. Poi, che negli accordi internazionali vengano recepite le norme della nostra legge regionale sulle grandi opere. Su questi due punti ho già ottenuto una risposta positiva ed è molto importante”. Cota ha anche proposto la candidatura di Torino quale sede del nuovo soggetto promotore: “Su questo punto la discussione è aperta, ma sono fiducioso”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGENTI AGGREDITI ALLA STAZIONE DI MESTRE: LA SOLIDARIETA’ E GRATITUDINE DEL PRESIDENTE ZAIA |
|
|
 |
|
|
Venezia, 12 ottobre 2011 - “Chi delinque e rende pericolose e invivibili zone importanti delle nostre città, va perseguito e punito con severità. Nei confronti, poi, di quei malviventi che usano violenza nei confronti dei tutori dell’ordine, è necessario essere assolutamente intransigenti: pesante deve essere la condanna per i nordafricani che hanno picchiato e minacciato gli agenti di polizia vicino alla stazione ferroviaria di Mestre”. Sono parole del presidente della Regione, Luca Zaia, che rivolge la sua solidarietà e quella di tutto il Veneto agli uomini del commissariato e al Questore di Venezia, per l’aggressione subita ad opera di un gruppo di magrebini da una pattuglia della polizia in perlustrazione nella centrale via Piave a Mestre. “Voglio esprimere a tutti gli operatori della sicurezza non solo la gratitudine e la vicinanza dell’istituzione che rappresento – ha aggiunto Zaia – ma anche l’incoraggiamento a continuare con la stessa volontà e decisione nell’azione di controllo del territorio e di tutela dei cittadini. Noi, per quanto possibile, cercheremo di fornire tutto il sostegno perché la loro preziosa attività possa svolgersi nel migliore dei modi”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EMILIA ROMAGNA: DA DOMENICA 16 OTTOBRE UN REGIONALE VELOCE SOSTITUIRÀ GLI INTERCITY 629 E 608 SOPPRESSI |
|
|
 |
|
|
Bologna, 12 ottobre 2011 - A partire da domenica 16 ottobre un treno regionale veloce sostituirà due Intercity soppressi da Trenitalia, il 608 da Rimini a Bologna e – per il segmento Bologna-rimini – il 629. Il nuovo servizio al posto dell´Intercity 629 parte da Bologna alle 22.30 di domenica 16 ed effettua anche le fermate di San Lazzaro di Savena e Ozzano Emilia, prolungando in questo modo di mezz’ora l’offerta serale nel bacino bolognese. A partire da lunedì 17 il treno regionale veloce sostituirà l’Intercity 608 da Rimini per Bologna, con fermate a Cesena, Forlì e Faenza. Il nuovo treno sarà in funzione tutti i giorni, domenica inclusa; un servizio reso possibile con lo stanziamento di risorse della Regione, per rispondere alle esigenze dei pendolari e di tutti i viaggiatori. Il treno partirà da Rimini alle 6.15, con arrivo a Bologna centrale alle 7.30; fermerà a Cesena (dove arriverà alle 6.32), Forlì (6.45), Faenza 6.55). Da Bologna centrale il treno partirà alle 22.30 e arriverà a Rimini alle 23.50, effettuando le fermate intermedie di San Lazzaro di Savena (arrivo alle 22.36), Ozzano Emilia (22.41), Faenza (23.01), Forlì (23.11), Cesena (23.24). Le due nuove corse sono di categoria Regionale Veloce, e quindi accessibili con i biglietti e gli abbonamenti del trasporto regionale. Il treno della mattina (da Rimini) prosegue poi per Milano, ripartendo da Bologna alle 7.52, così come quello della sera per Rimini proviene da Milano. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FIRMA PROTOCOLLO D´INTESA PER STAZIONE DI FOGGIA |
|
|
 |
|
|
Bari, 12 ottobre 2011 - “Foggia presto realizzerà il primo nodo di connessione fra le reti di trasporto pubblico in Puglia. La stazione diventerà un hub in cui i passeggeri possono facilmente scendere da un treno e prendere subito un bus. Una soluzione innovativa che cambierà la qualità della vita dei pendolari della capitanata e le possibilità di sviluppo di questo territorio”. Una soluzione innovativa che cambierà la qualità della vita dei pendolari della Capitanata e le possibilità di sviluppo di questo territorio”. L’assessore alle infrastrutture strategiche e mobilità, Guglielmo Minervini, ha presentato così questa mattina a Foggia il protocollo d´intesa definito da Regione, Comune e Ferrovie dello Stato per il potenziamento delle funzioni intermodali della stazione di piazzale Vittorio Veneto. Arrivando a Foggia in treno sarà possibile, in una nuova area servizi viaggiatori, prendere direttamente un bus urbano, extraurbano o una bicicletta. Per fare un paragone è una soluzione simile a quella della stazione di Milano centrale con i bus attestati in banchine a raso subito sul piazzale. L’intervento del valore di 6.600.000 euro rientra nell´ambito del Piano strategico di Area Vasta “Capitanata 2020” è finanziato con fondi del P.o. Fesr 2007-2013 della Regione Puglia e con un cofinanziamento del Comune, è già cantierabile e richiederà circa un anno per la realizzazione. “L’intermodalità è la chiave del successo del trasporto pubblico – ha spiegato Minervini - eleva la competitività del sistema rispetto all’uso della macchina, rende più fluidi i passaggi tra diverse modalità di trasporto e ci permette di aggredire una criticità del sistema territoriale della Capitananta, quello dell’accessibilità. Con questa soluzione e con gli altri progetti in cantiere sulla Foggia-apricena e di treno tram Foggia-manfredonia collegheremo in poco più di un’ora il Gargano, i monti dauni e la dorsale adriatica”. Questo protocollo, con il quale Rfi cede l´area dismessa dell´ex scalo merci al Comune di Foggia, permetterà anche l´attestamento del treno tram Foggia-lucera sul primo binario, che si aggiungerà così ai collegamenti forniti da Trenitalia sulla linea adriatica. Nel piazzale Vittorio Veneto, da cui transitano circa 650 corse di autobus urbani e extraurbani, attualmente non esistono servizi al viaggiatore e molte aree sono sprovviste di pensiline. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo terminal per gli autobus, di aree di sosta per taxi, di aree attrezzate per i viaggiatori dotate di servizi, banchine, pensiline di fermata e postazioni di bike sharing. “È un tassello importante – conclude Minervini - della strategia di miglioramento dell’accessibilità che stiamo realizzando in Puglia. Cominciamo da Foggia. Liberando le aree sarà possibile anche una riqualificazione che permetterà di fare un salto di qualità anche alla città che diventerà realtà in tempi rapidi”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FERROVIE UDINE-CIVIDALE, RINNOVATO CERTIFICATO QUALITÀ |
|
|
 |
|
|
Udine, 12 ottobre 2011 - Le Ferrovie Udine-cividale/fuc hanno ottenuto nei scorsi giorni - da Tüv Italia, filiale nazionale del Gruppo Tüv Süd - il rinnovo del certificato di qualità Iso 9001:2008, rilasciato per l´erogazione del servizio di trasporto passeggeri sulla linea ferroviaria Udine-cividale, per la gestione delle manutenzioni delle infrastrutture e del materiale rotabile, nonché per l´erogazione del servizio di trasporto merci sulla propria linea e su quelle di Rfi-rete Ferroviaria Italiana. "Un apprezzamento da parte dell´ente di certificazione - ha osservato ieri l´assessore regionale alla Viabilità e ai Trasporti Riccardo Riccardi, nel corso di un incontro nella sede di Fuc con l´amministratore unico Corrado Leonarduzzi - anche in considerazione dei notevoli cambiamenti organizzativi e degli sviluppi strategici che la società, a capitale interamente regionale, sta implementando, sia in chiave locale che internazionale". Fuc nel 2010 ha percorso oltre 234.000 chilometri trasportando 432.000 viaggiatori, "e soprattutto negli ultimi anni ha centrato gli obiettivi della qualità di servizio, di un buon rapporto con la clientela servita, di ottime performance nella sicurezza e nella puntualità di viaggio", hanno confermato Riccardi e Leonarduzzi. Lo scorso anno infatti, secondo i "livelli di soddisfazione della clientela" diffusi dalla società, l´83 per cento del campione intervistato si è positivamente espresso sul comfort dei mezzi, l´88 per cento sulla puntualità di servizio, l´87 per cento sulla pulizia interna ed esterna delle carrozze e l´89 per cento rispetto alla diffusione e alla chiarezza delle informazioni all´utenza. "Obiettivi che puntiamo a confermare o incrementare, come nel caso della puntualità di servizio che vorremmo raggiungesse almeno il 90 per cento nel corso del 2011", hanno sottolineato Riccardi e Leonarduzzi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FINCANTIERI: MISE, AVANTI CON ACCORDO DI PROGRAMMA A NOVEMBRE TAVOLO PER DISCUTERE PROSPETTIVE FUTURE |
|
|
 |
|
|
Roma, 12 ottobre 2011 - Si è svolta al Ministero dello Sviluppo economico una riunione, richiesta dalle istituzioni locali e dalle organizzazioni sindacali, per un esame delle prospettive del cantiere di Sestri Ponente, anche con riferimento allo stato di attuazione dell’Accordo di Programma per la razionalizzazione e l’ampliamento dell’area industriale del porto di Genova. L’incontro, presieduto dal ministro Paolo Romani, ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Claudio Burlando, del Presidente della Provincia Alessandro Repetto, del Sindaco del Comune di Genova Marta Vincenzi, dell’Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e dei rappresentanti nazionali dei sindacati. Nel corso della riunione, Fincantieri ha dato la propria disponibilità ad incontrare entro dieci giorni, a far data da oggi, i sindacati per affrontare i carichi di lavoro che interessano la totalità degli stabilimenti. Rimane immodificata l’agibilità produttiva del cantiere di Genova. Il ministero convocherà entro il prossimo 11 novembre una riunione con tutte le parti interessate per illustrare e discutere le prospettive di Fincantieri, anche alla luce dell’esame nel frattempo svolto dall’azionista. E’stato inoltre costituito il Comitato di coordinamento incaricato di gestire l’Accordo di programma in tutte le sue parti, che si riunirà per la prima volta entro la fine di ottobre. Il ministro Romani ha comunicato che l’iter di approvazione del decreto che stanzia 50 milioni di euro per la realizzazione delle opere da destinare nell’area del cantiere di Sestri Ponente è ormai giunto alla fine e si prevede la firma conclusiva, da parte del ministero dell’Economia, nelle prossime ore. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FINCANTIERI INCONTRO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO A ROMA, BURLANDO: “BENE QUALSIASI INIZIATIVA COMPLEMENTARE MA NON DIMENTICHIAMO LA VOCAZIONE STORICA DI SESTRI PONENTE. L´AZIENDA DICA AI LAVORATORI ENTRO LA FINE DELL´ANNO QUALI SARANNO I CARICHI DI LAVORO E COME VERRANNO DISTRIBUITI“ |
|
|
 |
|
|
Roma, 12 ottobre 2011 - "Prendiamo quello che di buono ci ha dato questa riunione: grazie alla mobilitazione dei lavoratori e della città di Genova è stato dato il via libera definitivo al finanziamento di 50 milioni per il ribaltamento a mare del cantiere di Sestri Ponente, attendiamo entro oggi la firma del ministro Tremonti. Il presidente dell´Autorità portuale Merlo ha assicurato la possibilità di anticipare i 20 milioni ancora mancanti. Inoltre Fincantieri si è detta disponibile a aprire un tavolo per definire gli investimenti per adeguare gli impianti: Sestri è un cantiere storico che necessita di miglioramenti per esempio l´allargamento delle vasche dei bacini per accogliere le navi di nuova concezione. Ancora, è molto importante la realizzazione della nuova banchina, che sarà consegnata dall´autorità portuale nei prossimi giorni. Tutto ciò ci garantisce su un futuro per Sestri Ponente che potrà continuare a produrre navi, soprattutto da crociera". "Quello che resta molto negativo è l´assenza di certezze per nuove commesse. Diventa dunque molto importante l´incontro programmato per esaminare i carichi di lavoro di tutti i cantieri del gruppo. Non si tratta certo di aprire guerre tra poveri sulle commesse. Ma il ruolo di Sestri Ponente deve essere contemplato nella lavorazione di tutte le commesse acquisite e in quelle per cui l´azienda sta trattando. Si tratta di valutare tutte le possibilità connesse alle navi civili e militari, così come ai nuovi progetti relativi alle piattaforme per i rifiuti e per l´eolico off-shore. L´obiettivo irrinunciabile è ottenere nei prossimi giorni un programma certo di attività per il cantiere genovese per tutto il 2012". Burlando, nei suoi interventi, ha ribadito l´importanza di considerare ogni iniziativa complementare che possa difendere l´occupazione, tra cui quelle citate dall´amministratore delegato Bono, le piattaforme galleggianti per il trattamento dei rifiuti e quelle eoliche off-shore, ma di non dimenticare la vocazione storica. "Ritengo che le proposte di Bono siano tutte utili, anche considerando che, per esempio, per l´eolico la previsione è che tra vent´anni ci saranno più parchi eolici off-shore che sul territorio", ha dichiarato ieri Burlando. "Penso però che Sestri Ponente sia un cantiere storico, anche se ha bisogno di alcuni elementi di ammodernamento, e che vada salvaguardato come cantiere navale". "Qualsiasi iniziativa per predisporre i cantieri a nuove esigenze costruttive ci vedrà disponibili a collaborare perché ritengo che sia fondamentale assicurare la continuità di lavoro a questo cantiere con navi anche minori, ma navi", ha continuato Burlando. "L´accordo per Riva Trigoso è stato giudicato positivamente dall´intero Tigullio, perché il cantiere rimane l´unica realtà produttiva tra Genova e Spezia. Ora facciamo capire in tutti i modi che teniamo a questo cantiere, perché sensazione o meno, la percezione è stata quella di una certa mancanza di considerazione per Sestri", ha concluso Burlando. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FINCANIERI LIGURIA, VICEPRESIDENTE FUSCO: ”IL GOVERNO CHIARISCA LA STRATEGIA SUI CANTIERI DI SESTRI PONENTE E SALVI UN PATRIMONIO PREZIOSO” |
|
|
 |
|
|
Genova, 12 Ottobre 2011 - “L’incontro di oggi deve servire a definire una strategia chiara sul cantiere di Sestri Ponente e a salvare un patrimonio industriale fondamentale per la Liguria, perché fino ad oggi non si sono capite né le intenzioni del Governo, né quelle di Fincantieri”. Lo ha detto il vicepresidente della Regione Liguria, Marylin Fusco ieri a margine del consiglio regionale in merito all’incontro di oggi tra organizzazioni sindacali, lavoratori, Enti locali e il Ministro dello sviluppo economico, Romani sul futuro di Fincantieri a Sestri Ponente. “Dobbiamo lottare fino in fondo – ha ribadito il vicepresidente della Regione Liguria - perché in un momento come l’attuale di grave crisi economica, chiudere un cantiere sarebbe drammatico e i lavoratori fanno bene a difendere il loro posto di lavoro”. Il vicepresidente Fusco si augura “che l’incontro possa portare ad una definizione della situazione che ha avuto risvolti drammatici lasciando nell’incertezza la Liguria”. “Non è possibile sentire un Ministro – ha concluso Fusco – dire che ha le mani legate, Romani deve chiarire subito la vicenda dei finanziamenti per il ribaltamento a mare e la vicenda relativa alle eventuali commesse”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SVILUPPO ECONOMICO, CANTIERI BAGLIETTO, NUOVA PROPRIETA’ DEI CANTIERI DELLA SPEZIA |
|
|
 |
|
|
Genova, 12 Ottobre 2011 - “Esprimo grande soddisfazione nell’apprendere che il Gruppo Gavio da oggi è formalmente il nuovo proprietario dei Cantieri Baglietto della Spezia. Auspico che nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali e l’azienda stringano accordi tali da consentire il raggiungimento degli obiettivi irrinunciabili, il mantenimento dell’occupazione e il rilancio del cantiere”. Lo ha detto ieri l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli dopo aver appreso la notizia della nuova proprietà dei cantieri. “Il Gruppo Gavio – ha sottolineato l’assessore regionale allo sviluppo economico - è una delle più importanti realtà imprenditoriali italiane che sono certo sarà in grado di dare sicurezza ai lavoratori e al marchio Baglietto”. L’assessore Guccinelli ha espresso le sue “congratulazioni ai dipendenti del cantiere che, nonostante la confusione e la conseguente tensione generata negli ultimi mesi, hanno saputo aspettare mantenendo la calma”. “Un plauso particolare – ha concluso Guccinelli – va al liquidatore Federico Galantini, che guidando la fase concordataria con serietà e professionalità, è riuscito nell’opera di dare un futuro produttivo al sito e un grazie e un augurio di buon lavoro a Beniamino Gavio che ha creduto in questa operazione e si è reso pronto ad affrontare una nuova sfida”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IDROVIA PADOVA-VENEZIA: PUBBLICATO BANDO PER STUDIO DI FATTIBILITÀ |
|
|
 |
|
|
Venezia, 12 ottobre 2011 - Scade il 30 novembre il termine per la presentazione delle offerte relative alla realizzazione dello studio di fattibilità degli interventi per il completamento dell’idrovia Padova-venezia. Il bando è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 73/2011. A darne comunicazione è l’assessore regionale all’ambiente e alla difesa del suolo Maurizio Conte, precisando che l’importo complessivo previsto per l’affidamento dell’incarico è di 200 mila euro stanziati con la legge finanziaria 2011, ma l’aggiudicazione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’amministrazione. “Lo studio di fattibilità – sottolinea Conte – riguarderà non solo gli interventi per il completamento dell’idrovia Padova–venezia come canale navigabile per il trasporto delle merci, ma anche l’utilizzo per la diversione delle piene del sistema Brenta–bacchiglione”. La gara avrà carattere nazionale. “Lo studio sull’idrovia – conclude Conte - sarà assolutamente importante, in particolare per la sue finalità idrauliche. Il completamento di questa via d’acqua, realizzata solo parzialmente, potrebbe veramente costituire un essenziale elemento di garanzia contro i rischi da sempre presenti nell’area padovana. Gli aspetti di criticità e di fragilità di alcune aree sono stati evidenziati dall’alluvione che ha colpito il Veneto tra ottobre e novembre dell’anno scorso. Con l’avvio della procedura di gara viene quindi confermata la concreta volontà di arrivare in tempi brevi ad un documento che dia una valutazione certa e condivisa circa l’utilizzo dell’idrovia, per passare successivamente alla redazione della progettazione preliminare”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|