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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Ottobre 2011
ALPENERGY - INCONTRO IN VALLE D´AOSTA TRA I PARTNER DI CINQUE PAESI E VISITA GUIDATA ALL´IMPLEMENTAZIONE PILOTA REALIZZATA A SAINT- DENIS  
 
 Aosta, 18 ottobre 2011 - Sviluppare un modello di rete intelligente da applicare a livello locale, in grado di accogliere in modo ottimale sulla rete di distribuzione elettrica gli apporti che vengono dal fotovoltaico, dal mini idroelettrico, dall’eolico e degli impianti di cogenerazione alimentati a biomasse e biogas. E’ questo uno degli obiettivi di Alpenergy, il progetto europeo di cooperazione transnazionale, che riunisce produttori di energia, agenzie di sviluppo, istituti di ricerca e amministrazioni locali di cinque diversi paesi dell´Alpine Space (Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera) per affrontare la centrale questione della fornitura intelligente di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile. Partner valdostano del progetto è l’Assessorato regionale delle attività produttive, che per l’attuazione delle mansioni si avvale della consulenza scientifica del Laboratorio di Meccatronica (Cspp-lim) del Politecnico di Torino, Polo Tecnologico di Verrès. Alpenergy nasce nel 2008 per cercare di trovare un modello di gestione che renda il più possibile autonome le singole porzioni di rete elettrica, in modo che ogni territorio possa bilanciare la distribuzione agli utenti sulla base della produzione e dei consumi locali, ottimizzando così il contributo delle fonti rinnovabili. Alpenergy è un progetto complesso, che terminerà nel dicembre 2011, e si divide in diverse fasi di studio, analisi, sperimentazione, confronto e condivisione concentrandosi su aspetti tecnici ed economici per introdurre un efficiente modello operativo che ha come scopo la standardizzazione delle tecnologie e delle procedure legate ai Virtual Power Systems (Vps). Questi sistemi, attraverso l’impiego delle moderne Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Tic), permettono di gestire in maniera efficiente le fonti rinnovabili collegando il loro funzionamento alla domanda dei consumatori e del mercato elettrico. I partner del progetto saranno riuniti in Valle d’Aosta, dal 25 al 26 ottobre 2011, in occasione dell’incontro di chiusura del progetto. L’incontro valdostano prevede nella mattinata di martedì 25 ottobre 2011, una visita al sistema implementato in Valle d´Aosta. La visita partirà dai laboratori di Meccatronica della sede di Verrès del Politecnico di Torino, dove sarà presentata la logica di funzionamento del sistema Vps sperimentato a Saint-denis, località scelta per lo studio e la realizzazione del test dimostrativo, dove, in mattinata, sarà simulato sul sito il funzionamento del sistema e dei suoi apparati. La visita prevista a Saint-denis e al Polo Tecnologico di Verrès è incentrata sulla presa visione dell’attività pilota condotta su alcuni edifici privati e pubblici, relativa al monitoraggio e controllo dei consumi/produzioni di energia elettrica e alla sperimentazione dei sistemi di accumulo a batteria. A tal fine è stato installato a casa degli utenti che hanno aderito all´iniziativa uno smart meter, misuratore intelligente dei consumi di energia elettrica. A pensare all’elaborazione e analisi dei dati è il Politecnico di Torino, Polo Tecnologico di Verrès. A conclusione del progetto Alpenergy (dicembre 2011) tutto il sistema rimarrà gratuitamente nelle disponibilità dell´utente, che potrà continuare ad utilizzarlo. Con il progetto europeo Alpenergy, l’Assessorato delle attività produttive intende contribuire alla diffusione sul territorio valdostano di un nuovo concetto di gestione dell’energia elettrica che possa far risparmiare i consumatori e migliorare l’efficienza della distribuzione.  
   
   
TRENTO: NASCE UN GRUPPO DI LAVORO PER IL NUOVO PIANO ENERGETICO-AMBIENTALE PROVINCIALE SU PROPOSTA DEL PRESIDENTE LORENZO DELLAI, DOVRÀ PRODURRE UN DOCUMENTO PRELIMINARE ENTRO LA FINE DI QUEST´ANNO  
 
Trento, 18 ottobre 2011 - Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale di Trento ha nominato il 14 ottobre i componenti del Gruppo di lavoro che dovrà predisporre entro la fine del 2011 un documento preliminare finalizzato alla successiva adozione del nuovo Piano energetico-ambientale 2013-2020, che avverrà prima della fine del mese di marzo 2012. Sarà infatti il 2020 la data limite fissata dall´Europa per il raggiungimento degli obiettivi che i Paesi membri si sono dati per migliorare le condizioni dell´ambiente: risparmio del 20% dei consumi, diminuzione del 20% delle emissioni di Co2 e utilizzo di almeno il 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Il Gruppo di lavoro oggi costituito è composto dall´ing. Roberto Bertoldi, dirigente generale dell´Agenzia provinciale per l´energia, che del gruppo è il coordinatore; dal dott. Fabio Scalet, dirigente generale del Dipartimento Urbanistica e ambiente; dal dott. Romano Masè, dirigente generale del Dipartimento Risorse forestali e montane; dal dott. Mauro Fezzi, dirigente generale del Dipartimento Agricoltura e alimentazione; dall´ing. Raffaele De Col, dirigente generale del Dipartimento Protezione civile e infrastrutture; dall´ing. Fabio Angeli, dirigente generale del Dipartimento Edilizia pubblica e trasporti; dal prof. Ing. Paolo Baggio, ordinario di fisica tecnica, gestione delle risorse energetiche ed impianti termotecnici dell´Università degli studi di Trento; dall´ing. Andrea Simoni, segretario generale della Fondazione Bruno Kessler. Le funzioni di segreteria del Gruppo saranno svolte da personale dell´Agenzia provinciale per l´energia; per i componenti del Gruppo non è previsto alcun compenso. Considerata la dimensione strategica del nuovo Piano energetico-ambientale provinciale e per garantire un adeguato contributo scientifico ed accademico, il Gruppo di lavoro si avvarrà di una consulenza esterna individuata nella persona del prof. Gianni Silvestrini, direttore scientifico del "Kyoto Club" e della rivista "Qualenergia". Il contributo scientifico del prof. Silvestrini si esplicherà attraverso l´azione di ricerca, consulenza e studio che lo stesso condurrà avvalendosi della Società Exalto energy&innovation s.R.l., che è attiva nel campo della ricerca e della formazione nel settore energetico. Come si diceva, il Gruppo di lavoro avrà tempo fino al 31 dicembre di quest´anno per stilare un documento preliminare, una sorta di Linee guida che dovranno indicare le modalità più efficaci di risparmio energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili a cui dovrà attenersi la Provincia autonoma di Trento, alla luce degli obiettivi dati dall´Europa a ciascun Paese e dall´Italia a ciascuna Regione e Provincia autonoma, dei risultati da conseguire entro il 2020 e di quelli già ottenuti, nonché degli strumenti già esistenti, tra cui figura la legge provinciale n. 5 del 2010, intitolata "Il Trentino per la protezione del clima". Il documento preliminare verrà poi sottoposto alla Giunta provinciale per una sua generale valutazione e quindi presentato agli enti locali (Comuni e Comunità di Valle) come piattaforma di contenuti sui quali aprire un confronto. L´aggiornamento del documento preliminare, con le osservazioni raccolte e gli input emersi nel corso dei confronti e delle presentazioni, si concluderà, entro marzo 2012, con l´adozione del nuovo Piano energetico-ambientale provinciale 2013-2020.  
   
   
VDA: RILEVAZIONE CAMPIONARIA SULL´USO DELLA LEGNA NEL RISCALDAMENTO DOMESTICO  
 
Aosta, 19 ottobre 2011 - L’assessorato delle attività produttive informa che circa 15 mila famiglie valdostane, scelte a campione, hanno ricevuto o riceveranno a breve una lettera con la richiesta di collaborazione per rispondere ad una breve intervista telefonica in merito al progetto strategico europeo Renerfor. Lo studio, curato da Finaosta S.p.a. - Servizio Coa Energia - su incarico dell’Assessorato delle attività Produttive, s’inserisce nell’ambito del Progetto Strategico Europeo Renerfor, finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra (Italia-francia) 2007-2013, che mira a favorire lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile e il risparmio energetico per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Il questionario proposto ha lo scopo di definire la diffusione e la tipologia di impianti di riscaldamento a legna presenti sul territorio (caldaie, termo camini, termo stufe, camini, stufe, ecc..), con approfondimento sulle biomasse utilizzate (tronchetti, pellet, cippato, ecc..), la loro provenienza e i quantitativi consumati. Chi ha ricevuto la lettera e non desiderasse essere contattato telefonicamente, può compilare il questionario accedendo al sito internet http://www.Regione.vda.it/energia/renerfor/default_i.asp  ed inserire il codice identificativo e la password riportate nella lettera. È già stato raggiunto nei giorni scorsi il 20% circa del campione, di cui un quarto circa ha risposto online al questionario e tre quarti è stato contattato telefonicamente dagli operatori incaricati da Coa Energia-finaosta. Le interviste, che interessano l’intero territorio della regione, partiranno a breve anche per la città di Aosta. E’ inoltre possibile, per chi lo desidera ed è residente in Valle d’Aosta, rispondere volontariamente al questionario online, e quindi contribuire alla conoscenza dell’uso della biomassa sul territorio regionale e più in generale dei consumi termici, collegandosi al sito e, dopo la registrazione, accedere alle domande. Tutte le informazioni saranno utilizzate per la sola stesura del rapporto finale di ricerca e trattate in forma aggregata e anonima. Ulteriori informazioni sul progetto Renerfor possono essere reperite sul sito: http://www.Regione.vda.it/energia   
   
   
“INDIVIDUAZIONE AREE NON IDONEE PER IMPIANTI FER” IN EMILIA ROMAGNA: APER E ANEV SI OPPONGONO AI CONTENUTI DEL TESTO DI DELIBERA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE  
 
 Milano, 18 ottobre 2011 – Con la Delibera dell’Assemblea Legislativa n. 51/2011 rubricata: “Individuazione aree non idonee per impianti eolici, a biomassa, a biogas e idroelettrici”, la Regione Emilia Romagna ha provveduto a recepire le Linee Guida nazionali, di cui al D.m. Del 10 settembre 2010, riguardo alla localizzazione degli impianti Fer, disponendo una mappatura geografica del territorio regionale. Seppur con l’intenzione di dotarsi di un utile strumento di mappatura territoriale, il testo delle Delibera, come approvato lo scorso 26 luglio, in virtù della dichiarata non idoneità di buona parte del territorio regionale rispetto ai predetti impianti, rappresenta un meccanismo preclusivo a un corretto e strategico sviluppo delle rinnovabili in una Regione che ha un deficit di produzione di energia elettrica pari a circa il 20% del proprio fabbisogno. La suddivisione del territorio regionale in aree idonee, idonee con limitazione e non idonee è peraltro completamente sconosciuta alla legislazione nazionale ed, in particolare, il quadro delineato in relazione alla fonte eolica è assolutamente pregiudizievole sia per i grandi impianti, sia per gli impianti di dimensioni ridotte, in virtù di espressi e aprioristici divieti di localizzazione. Dato che il provvedimento in questione ha già comportato grave incertezza tra gli operatori del settore e la conseguente sospensione della realizzazione di nuovi progetti, le Associazioni Anev e Aper chiedono la riapertura di un tavolo di confronto con la Regione in modo da favorire una riflessione aperta che possa portare alla composizione virtuosa ed equilibrata dei differenti interessi e capace di dare certezza a un comparto, quello della produzione di energia da fonti rinnovabili, che presenta indubbi ed elevati benefici economici, sociali e ambientali.  
   
   
ENERGIA: VENERDÌ 21 OTTOBRE INCONTRO DAL TITOLO “ENERGIA:LA SFIDA DELLE FONTI RINNOVABILI IN UMBRIA”  
 
 Perugia, 18 ottobre 2011 - "Verso la strategia regionale per l´energia: la sfida delle fonti rinnovabili in Umbria", è il titolo dell´incontro organizzato dalla Regione Umbria per venerdì 21 ottobre 2011, a partire dalle ore 10.30, al Park Hotel di Ponte San Giovanni, Perugia. L´incontro, di aggiornamento ed approfondimento delle disposizioni nazionali e regionali per le fonti rinnovabili, avvia il percorso che la Regione Umbria intende seguire per elaborare la strategia regionale per l´energia 2020, attivando la partecipazione e il confronto con esperti, operatori, istituzioni, enti e imprese per affrontare e approfondire la sostenibilità della produzione di energia con la tutela del territorio e dell´ambiente. "La Strategia europea 20-20-20 - spiega l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti - definisce la direttrice energetica europea, di produzione e riduzione di consumi, al quale tutti gli Stati sono chiamati a contribuire. Infatti, alla percentuale del 17 per cento di produzione di energia da fonti rinnovabili assegnata all´Italia devono, concorrere tutte le Regioni. Con la Strategia regionale 2011-2013, l´Umbria si è data i primi obiettivi di incremento di energia da fonti rinnovabili ed ha, quindi, cominciato ad affrontare, se pure parzialmente, l´urgente questione energetica. Per raggiungere, infatti, l´obiettivo che presto sarà assegnato alle Regioni sarà anche necessario diminuire i consumi finali lordi di energia attraverso misure di incremento dell´efficienza energetica in tutti i settori, civile, industriale, terziario". Il programma della giornata di venerdì prevede due sessioni, la prima si svolgerà in mattinata e la seconda nel pomeriggio, in apertura dei lavori è previsto l´intervento dell´assessore all´Ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti. A seguire Michele Cenci, del Servizio regionale Qualità dell´Ambiente, gestione rifiuti e attività estrattive, parlerà del bilancio energetico regionale e dell´evoluzione della produzione da fonti rinnovabili, mentre Luca di Carlo della Direzione Ingegneria, del Gestore Servizi Energetici, affronterà il tema del Conto energia e impianti a fonti rinnovabili, facendo il punto sulla situazione in Italia e in Umbria. I criteri di ripartizione dell´obiettivo nazionale di produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili saranno illustrati da Luciano Barra del Dipartimento per l´energia del Ministero dello Sviluppo Economico. Della "Strategia regionale per la produzione di energia da fonti rinnovabili 2011-2013", parlerà la coordinatrice Ambiente ed energia della Regione Umbria, Ernesta Maria Ranieri, mentre Roberta Rosichetti, del Servizio regionale Energia, illustrerà il sito istituzionale della Regione in materia. Nel pomeriggio verrà affrontato il tema della localizzazione degli impianti e dei procedimenti amministrativi, i lavori saranno aperti con l´intervento di Andrea Monsignori, del Servizio Energia della Regione Umbria, che illustrerà la Disciplina regionale per l´installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, il regolamento regionale n."7/2011", la semplificazione delle procedure amministrative, ulteriori adempimenti. Ambra Ciarapica del Servizio regionale valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio, tratterà dei criteri e condizioni per l´installazione di impianti e delle Aree non Idonee, Boris Vujovic del Servizio Gestione e controlli ambientali della Provincia di Perugia, tratterà dello Stato e delle criticità dei procedimenti per l´autorizzazione unica nella Provincia di Perugia. Concluderà i lavori l´assessore all´Ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti.  
   
   
CONTRIBUTI A COMUNI TREVIGIANI PER STOCCAGGIO GAS NATURALE  
 
Venezia, 18 ottobre 2011 - La giunta regionale ha dato il via libera alla ripartizione del contributo compensativo a favore di alcuni comuni veneti, previsto per il mancato uso alternativo del territorio in relazione a concessioni per l’attività di stoccaggio del gas naturale in giacimenti o in unità geologiche profonde. Lo comunica l’assessore all’ambiente Maurizio Conte, ricordando che l’importo assegnato al Veneto dall’Autorità nazionale per l’Energia Elettrica e il Gas per l’anno solare 2010 è di circa 36.500 euro. Si tratta degli importi corrisposti dai soggetti titolari di concessioni come indennità compensative a favore dei comuni nel cui territori si trovano stabilimenti di stoccaggio di gas naturale. La proposta di ripartizione è stata formulata dal Ministero dello Sviluppo Economico ed è stata condivisa dalla Regione che ora provvederà all’erogazione dei contributi agli enti locali. Nell’ambito della ripartizione gli importi di maggior entità (comprensivi della quota per i comuni contermini) vanno a Susegana (13.109 euro), Nervesa della Battaglia (6.462 euro), S. Pietro di Feletto (4.349 euro), Refrontolo (3.076 euro), Conegliano (2.903 euro), Pieve di Soligo (1.526 euro), S. Lucia di Piave (1.314 euro). Ad altri comuni vanno importi minori.  
   
   
ECOBIZ EXPO DI TIRANA: "PUGLIA AL SERVIZIO RINNOVABILI"  
 
 Bari, 18 ottobre 2011 - "Le piattaforme petrolifere per la coltivazione degli idrocarburi in Adriatico sarebbero come delle portaerei diversamente armate e i mega impianti offshore una negazione del concetto di sostenibilità ambientale insito nell´idea di energia rinnovabile. Il nostro dovere istituzionale è di vigilare in questo campo". Così Lorenzo Nicastro, assessore regionale pugliese alla Qualità dell´Ambiente ha esordito nel suo intervento ad Ecobiz Expotech 2011 a Tirana, prima di proseguire per Skopje. "Riteniamo irrinunciabile proseguire nello sfruttamento delle fonti rinnovabili come pure la necessità di puntare - ha aggiunto l´assessore parlando dinanzi ai numerosi imprenditori pugliesi presenti in sala - ad un quadro di riferimento più organico rispetto a quello in cui la nostra regione ha vissuto il boom degli ultimi anni". "Impianti sui tetti e sulle superfici utili di edifici pubblici e privati: questo è il nostro obiettivo. Una fitta rete di produzione di energia pulita che non deturpi il territorio e alimenti le nostre città e le nostre attività industriali. E´ questa la svolta culturale su cui stiamo lavorando in Puglia - ha concluso l´assessore - e che vorremmo condividere, con l´apporto delle imprese della nostra regione, con i paesi balcanici del Corridoio Viii".  
   
   
SMANTELLAMENTO CENTRALE GARIGLIANO  
 
Napoli, 18 ottobre 2011 - L´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano ha visitato, il 14 ottobre, la centrale nucleare del Garigliano, accompagnato dal management della Sogin, la società di Stato che si occupa dello smantellamento e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi dell´impianto. I rappresentanti Sogin hanno illustrato le principali attività concluse (bonifica amianto da edificio turbina e da edificio reattore) e quelle in corso tra cui l´avvio dell´iter di gara per l´adeguamento del sistema di trattamento dei reflui liquidi di centrale (Rad-waste); la prosecuzione delle attività di realizzazione delle infrastrutture e impianti per la bonifica delle trincee; l´avvio dell´iter di gara per la realizzazione del nuovo impianto elettrico di cantiere e l´apertura del cantiere per l´avvio delle attività finalizzate allo smantellamento del camino. All´interno della Centrale da tempo non vi è più combustibile irraggiato. "L´appuntamento di questa mattina - ha detto l´assessore Romano - è propedeutico alla convocazione del tavolo della trasparenza che si riunirà proprio all´interno della Centrale. Ho potuto verificare di persona l´elevato livello di professionalità degli addetti che mi hanno illustrato le attività di smantellamento in sicurezza dell´impianto che saranno poste all´attenzione del tavolo della trasparenza, al quale parteciperanno anche alcuni comuni della Provincia di Latina, in particolare quelli dell´area del Golfo di Gaeta."  
   
   
EDILIZIA: REGIONE LOMBARDIA SI MUOVE PER SOSTENERE SETTORE 18 PROGETTI D´AGGREGAZIONE SELEZIONATI CON BANDI  
 
Lodi, 18 ottobre 2011 - ´Regione Lombardia si sta muovendo in modo significativo per sostenere il settore delle costruzioni. Le imprese edili e delle costruzioni sono state, inoltre, inserite tra i possibili beneficiari di quasi tutti i bandi regionali per le attività produttive. Vengono quindi date nuove possibilità di sostegno alle imprese lombarde del comparto´. Lo ha detto il 14 ottobre Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria, Artigianato ed Edilizia della Regione Lombardia, partecipando a Lodi al convegno ´Il decreto per lo sviluppo; quali opportunità per il mondo delle costruzioni?´, organizzato da Assimprendil Ance, per discutere del decreto inerente le disposizioni urgenti per l´economia, diventato legge nel luglio scorso. ´Nel corso del 2011 - ha spiegato ancora il vice presidente - Regione Lombardia ha anche avviato un nuovo strumento ad hoc per l´edilizia e le costruzioni, che contiene diverse forme incentivanti per la competitività del settore, le aggregazioni della filiera e il rafforzamento dell´integrazione verticale. Per poter crescere, infatti, le imprese devono fare rete e mettersi a sistema con progettisti e fornitori. Tra le finalità della nuova misura regionale ci sono prioritariamente la sperimentazione di nuove forme organizzative, la proposta di nuovi business e mercati innovativi e la predisposizione di prototipi e prodotti d´avanguardia´. E Gibelli agli operatori del settore ha voluto anche dare dati particolarmente significativi. ´La prima fase di questa misura regionale - ha spiegato - si è conclusa nello scorso mese di giugno, con la pre-selezione dei 18 progetti più interessanti di aggregazione. Alla manifestazione d´interesse erano state presentate in totale 32 domande, che coinvolgevano complessivamente 229 aziende della filiera edile. Nelle prossime settimane si darà corso al bando vero e proprio, per l´implementazione dei processi aggregativi´. ´La nostra Regione - ha concluso l´assessore - è infine convinta che devono restare sul mercato le imprese sane, che rispettano le regole: la competitività deve essere giocata sul fattore della qualità e della specializzazione´. Nello stesso incontro è intervenuto anche Pietro Foroni presidente della Provincia di Lodi, che ha sottolineato come serva, soprattutto in tema di edilizia, una profonda revisione del patto di stabilità. Foroni ha ricordato che, a causa di questo meccanismo, la sua Amministrazione è dovuta intervenire con moneta sonante, per venir incontro agli imprenditori per il pagamento degli interessi sui prestiti.  
   
   
TOSCANA: 45 MILIONI PER CONTRIBUTI AFFITTO AI GIOVANI. AL VIA LA PRIMA TRANCHE.  
 
Firenze, 18 ottobre 2011 - Un nuovo pacchetto di interventi per aiutare i giovani che vivono in Toscana a pagare l’affitto e lasciare la famiglia. E’ quello per complessivi 45 milioni di euro, da erogare nel triennio 2011-2013, previsto dalla Regione Toscana nella legge finanziaria del 2011. La delibera stabilisce i criteri per l’erogazione del contributo. A spiegare il pacchetto il presidente della Regione, Enrico Rossi.  
   
   
I DATI DELLA QUARTA INDAGINE RAPIDA CONGIUNTA CONFINDUSTRIA COMO - LECCO  
 
 Como, 18 ottobre 2011 - Nei giorni scorsi si è conclusa la rilevazione della nuova edizione dell’Osservatorio rapido congiunto di Confindustria Como e Confindustria Lecco del mese di settembre. Gli indicatori confermano le aspettative negative che erano emerse durante la rilevazione dell’Osservatorio Congiunturale di luglio. In particolare, dopo un primo semestre di moderata crescita, la seconda parte dell’anno si è rivelata in controtendenza mostrando segnali di rallentamento già visibili in luglio e un più deciso arresto degli indicatori in settembre. Nonostante la maggior parte dei giudizi espressi indichino situazioni di stabilità delle attività, risulta in forte crescita il numero di aziende che evidenziano una diminuzione di ordini e produzione. La domanda interna è la più penalizzata mentre l’export, pur con qualche difficoltà, si riconferma l’elemento trainante per le aziende delle due province. Permangono le criticità già rilevate nelle precedenti edizioni riguardo alle situazioni di insolvenza e all’andamento dei prezzi delle materie prime. Tornano ad aggravarsi i rapporti con gli Istituti di credito dove oltre un’azienda su tre evidenzia condizioni meno favorevoli. A ciò si aggiunge inoltre uno scenario occupazionale che non mostra segnali di svolta. Anche le aspettative per le prossime settimane non prevedono un miglioramento, confermando invece il trend al ribasso. Gli Ordini - A livello congiunto per le due province, gli ordini descrivono una fase di marcato rallentamento esprimendo valori fortemente diversi rispetto ai livelli di luglio. Nonostante i giudizi prevalenti riguardino la stabilità (indicata nel 41,1%), infatti, i casi di diminuzione della domanda (32,7%) superano notevolmente quelli di crescita (26,2%). Ancora una volta il mercato nazionale si mostra in affanno mentre l’export pare resistere meglio. La domanda in Italia frena per circa 4 aziende su 10 mentre il 47,6% del campione indica livelli stabili. Decisamente scarso invece il numero di imprese che segnala una crescita, pari al 12,6%. Sul versante delle esportazioni la situazione appare meno preoccupante anche se i dati esprimono un peggioramento. Il 46,7% del campione indica una stabilità nei rapporti con i clienti esteri e il 27,8% di aver registrato un aumento delle richieste. Ammonta però al 25,6% il numero di soggetti che dichiara di aver raccolto minori ordini rispetto al mese di luglio. La Produzione - A livello congiunto, l’attività produttiva presenta segnali di rallentamento, complice una ripresa a rilento dalla pausa estiva. Nonostante il 56% del campione segnali livelli produttivi in linea con quelli dello scorso luglio, il 28% circa evidenzia una diminuzione e solamente il 16% un aumento. La bilancia dei giudizi non sembra dunque favorire le aziende dei due territori e il quadro peggiora se si considera anche il dato sul livello di saturazione degli impianti: l’utilizzo di questi ultimi rispetto alla capacità totale è del 72,5%, al di sotto di quanto segnalato nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio. Le Previsioni - A livello generale, le imprese del campione esprimono incertezza per le prossime settimane. Se, da un lato, infatti, nel 61% dei casi le previsioni risultano stabili e nel 10% si ipotizza la crescita, dall’altro, si attestano al 29% (con un rapporto di quasi 3 a 1 rispetto ai giudizi positivi) i casi in cui le imprese rivelano la possibilità di un ulteriore rallentamento delle attività. L’orizzonte temporale di visibilità conferma sostanzialmente quanto emerso nelle precedenti edizioni dell’Indagine. Per il 41,3% delle imprese gli ordini in portafoglio risultano infatti sufficienti a garantire l’attività di qualche settimana, sino a un trimestre per il 43,3% e oltre un trimestre per il 15,4%, con un aumento rispetto alla precedente edizione. Le Materie Prime - Le aziende continuano a segnalare un aumento dei prezzi delle principali materie prime utilizzate, anche se i dati pervenuti negli ultimi giorni parlano di un miglioramento in tal senso. Si riduce lo scarto tra chi segnala di aver subito aumenti nel prezzo delle forniture (24,5%) e chi invece indica una diminuzione degli stessi (12,3%). Il restante 62,4% delle aziende di entrambe le province dichiara invece un sostanziale congelamento dei livelli dei prezzi. La Solvibilita’ - Nei casi di insolvenza da parte dei clienti le imprese dei due territori indicano una situazione in deciso peggioramento. Quasi il 36% delle aziende evidenzia un giudizio negativo in tal senso ,e se è vero che il 62,4% indica una situazione invariata, solamente l’1,8% segnala un miglioramento. I Rapporti Con Gli Istituti Di Credito - Dopo una fase di generale stabilità registrata nei mesi scorsi, le imprese di entrambe le province segnalano un peggioramento dei rapporti con gli Istituti di credito con cui operano stabilmente. Tale andamento riguarda, in particolare, oltre un’azienda su tre (il 34,9%), mentre per il restante 65,1% la situazione è rimasta stabile. Causa delle condizioni sfavorevoli sono l’incremento degli spread, per il 59% dei casi, l’aumento di spese e commissioni bancarie, nel 40,7%, e l’innalzamento della richiesta di garanzie per il 27,5%. L’occupazione - A livello occupazionale si assiste ancora una volta ad una situazione di forte stallo nelle due province. Il 75,5% delle aziende segnala infatti un mantenimento dei livelli, mentre i giudizi in diminuzione (14,5%) sono leggermente superiori ai giudizi che indicano un aumento (10%). A livello previsionale si segnala un’ulteriore flessione dei livelli di occupazione, con uno scarto in aumento tra giudizi negativi e positivi pari a circa l’8%. I Dati Di Como - Gli indicatori monitorati indicano uno scenario “di stallo” con alcune indicazioni poco negative, in particolar modo sul credito e sulla liquidità. La domanda registra deboli variazioni positive solo sui mercati esteri; buono l’utilizzo della capacità produttiva; stabile la dinamica dei prezzi delle materie prime e l’orizzonte di previsione della domanda, sempre più onerose le linee di credito e più frequenti i casi d’insolvenza della clientela. Nel dettaglio, sul fronte della domanda, l’indagine rapida evidenzia un aumento degli ordini per il 29% del campione, mentre il 34% indica una riduzione. Si attesta al 37% il numero dei soggetti che indicano invece una stabilità rispetto ai livelli di inizio anno. Gli ordini provenienti dall’estero rilevano una performance migliore, con una crescita per il 28% degli intervistati, stabilità nel 44%. Non si ravvisano segnali di ripresa per la domanda interna: il 46% del campione comunica il mantenimento dei livelli; i giudizi che indicano contrazione sono ben il 40%; quelli che esprimono una crescita solo il 14%. L’attività produttiva risente della debole prestazione degli ordini. Il 24% delle imprese comunica un incremento, il 50% segnala stabilità e solo il 26% una diminuzione. In media, il campione rivela di utilizzare circa il 73% della capacità produttiva disponibile. Il dato è in linea con le rilevazioni effettuate in maggio e aprile. Le aspettative delle imprese non sono incoraggianti, esprimono fiducia e intravedono uno scenario di crescita 15 imprese su 100; il 56% conferma per le prossime settimane uno scenario nel complesso invariato; il 29% invece comunica previsioni negative. Permangono criticità sull’orizzonte temporale di visibilità sulla domanda. Infatti, il 42% del campione rivela di avere visibilità per poche settimane (inferiori ad un mese), il 45% per qualche mese. Il dato è migliore, seppur di poco, rispetto a quanto rilevato nel corso dei primi mesi del 2011. Se la domanda registra una sostanziale tenuta, la solvibilità dei clienti delle aziende aderenti all’indagine mostra segnali preoccupanti, compensando quindi gli sforzi profusi per incrementare il fatturato. Nessun imprenditore segnala un miglioramento delle insolvenze, il 51% del campione comunica stabilità, il 49% comunica nuove insolvenze. Sul versante delle materie prime, l’osservatorio descrive una situazione stabile rispetto al recente passato. Nel 62% dei casi non sono stati rilevati incrementi, nel 12% un miglioramento, nel 29% l’approvvigionamento è risultato più costoso rispetto ai mesi scorsi. All’aumento delle insolvenze e ai ritardi nei pagamenti si associano crescenti difficoltà nel rapporto con il sistema creditizio. Il 46% degli intervistati dichiara un peggioramento, il 51% stabilità e solo nel 3% dei casi si riscontra un miglioramento delle condizioni. In particolare si riporta un incremento degli spread e delle commissioni applicate (rispettivamente nel 60% e nel 54%), meno ricorrenti le richieste di garanzie (aumenti nel 40% dei casi). A fronte del difficile quadro economico descritto, il mercato del lavoro appare sedimentato e poco flessibile: il giudizio prevalente è il mantenimento dei livelli (indicato nel 71% dei casi), il 10% degli intervistati ha indicato livelli occupazionali in aumento e il restante 17% in diminuzione. Le previsioni espresse dal campione paiono confermare lo scenario appena descritto anche per i prossimi mesi (prospettive stabili nell 63% dei casi). Anche da questa indagine – commenta Francesco Verga, Presidente di Confindustria Como – uno dei pochi, forse l’unico, dato sostanzialmente positivo riguarda gli ordini provenienti dai mercati esteri. Le imprese che esportano, infatti, dichiarano mediamente performance migliori di quelle che si rivolgono solo ai mercati interni. Se già prima sostenevo l’importanza dell’internazionalizzazione, ora lo ribadisco con ancora più forza. Per il resto purtroppo non si intravedono segnali particolarmente incoraggianti: sia l’attività produttiva che la visibilità sulla domanda si attestano su livelli invariati.  
   
   
STATISTICA: CREDIT CRUNCH CONFERMATO SU BASE TRIMESTRALE  
 
 Trieste, 18 ottobre 2011 - L´attuale periodo di crisi, in Italia come nel resto dell´Ue e del mondo, ha investito tanto il settore finanziario quanto l´economia reale, tra loro strettamente connessi. Ne deriva che l´aumentata percezione del rischio caratterizzata dal particolare momento di congiuntura economica ha provocato l´applicazione di criteri maggiormente selettivi nelle fasi istruttorie di erogazione del credito anche riguardo alle famiglie, contribuendo in misura significativa al graduale ma costante rallentamento del credito concesso. È quanto emerge dal rapporto elaborato ad opera del Servizio statistica ed affari generali della Regione Friuli Venezia Giulia per il primo trimestre di questo anno. I dati, derivanti da analisi compiute da Banca d´Italia ed Abi (Associazione Bancaria Italiana) in merito alla situazione del mercato del credito per le imprese e le famiglie della regione, confermano la tendenza ad una contrazione dell´offerta di credito al settore produttivo (il cosiddetto credit crunch), in specie verso le imprese che presentano maggiori rischi in rapporto all´attività svolta, ovvero alle garanzie prestate. Dati alla mano, il credito bancario concesso alle famiglie registra una costante crescita, raggiungendo quasi 5 punti percentuali su base annua. Il credito alle imprese registra, nei primi tre mesi del 2011, una crescita più che dimezzata (+2%). Si è rafforzato, invece, il segmento "prestiti alle imprese con almeno 20 addetti", passando dallo +0,2% del quarto trimestre 2010 a poco meno di due punti percentuali (+1,9%) di incremento. Il credito al consumo registra qualche sofferenza, attestandosi su livelli di poco superiori al mezzo punto percentuale (+0,6%) su base annua. Crescono invece i prestiti erogati dalle banche, in linea con il trimestre precedente (+7,3% annuo), mentre si sono ulteriormente ridotti i prestiti erogati dalle società finanziarie (-5,8%). Negativo il tasso di crescita annuo dei depositi bancari per i primi tre mesi del 2011 (-0,9%), in linea con le tendenze negative registrate da un lato da parte delle famiglie consumatrici (contrazioni dell´ordine del -1,2% a fine 2010, del -0,7% nel marzo 2010). Dati preoccupanti emergono con riferimento ai depositi delle imprese, i quali hanno fatto registrare un calo record, raggiungendo il 4,0% su base annua. Degna di nota la riduzione dei tassi registrata - sempre nel corso del primo trimestre 2011 - sui finanziamenti alle famiglie per l´acquisto di abitazioni per durate di prestito superiori a un anno; per durate fino ad un anno continua invece il trend crescente. Un accenno ai tassi medi sui prestiti a breve termine, che si sono mantenuti sostanzialmente stabili sui valori dell´anno precedente (4,7%). Si registrano invece incrementi per ciò che concerne i tassi medi sui prestiti a medio e a lungo termine, l´aumento rilevato rispetto a fine 2010 li ha fatti tornare ai livelli registrati a metà del 2009 (3,3%). Infine, per ciò che riguarda i tassi passivi (per le banche) sui conti correnti delle famiglie consumatrici, si registra lo 0,08% per depositi fino a 10.000 euro, lo 0,12% per depositi da 10.000 a 50.000 euro, lo 0,28% per depositi da 50.000 a 250.000 euro e lo 0, 60% per depositi di ammontare superiore. "Stiamo concentrando le nostre forze su diversi fronti - ha dichiarato l´Assessore alle Finanze Sandra Savino - cercando al contempo di salvaguardare le prerogative legate all´autonomia regionale per trarne i massimi vantaggi anche in termini di riconoscimento di maggiori risorse finanziarie da parte dello Stato, da destinarsi essenzialmente al sostegno infrastrutturale ed a favore dei cittadini e delle imprese della nostra Regione".  
   
   
IMPRESE: 47 MLN DAL F.R.I. PER L´ABRUZZO  
 
 Pescara, 18 ottobre 2011 - Quarantasette milioni di euro per l´Abruzzo dal F.r.i., il fondo di rotazione per l´internazionalizzazione. E´ la "chicca" che il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, ha regalato, il 15 ottobre, a Pescara, alla platea composta da oltre un centinaio di imprenditori presenti al convegno di Pmi Abruzzomolise, organizzazione di categoria che raggruppa circa duecento titolari di piccole e medie imprese abruzzesi e molisane. "Siamo la quarta regione ad aver siglato un accordo del genere con la Cassa Depositi e Prestiti che verrà approvato nella prossime settimane dalla Giunta regionale. Tale intesa consentirà, attraverso la pubblicazione di appositi bandi, di utilizzare, al più presto, un così cospicuo stanziamento di risorse. I settori interessati dalla misura saranno ricerca e innovazione - ha fatto notare il vive presidente - e a poter partecipare ai bandi saranno proprio le micro, le piccole e medie imprese in funzione della loro capacità di innovare il processo di produzione ed il prodotto frutto di tale processo". Castiglione si è poi soffermato sulla legge sui consorzi fidi che ha definito "una legge non per i confidi ma per le piccole e medie imprese che va a rafforzare il sistema delle garanzie in un momento storico in cui la maggior parte delle aziende non va alla ricerca di finanziamenti per fare investimenti quanto per arrivare a fine mese e magari rimodulare i debiti a breve. Arrivare ad otto-nove confidi in Abruzzo - ha affermato Castiglione - oltre a semplificare il quadro, permetterà di superare la logica delle rendite di posizione che finora ha sempre prevalso impedendo una seria riforma del sistema". Il vice presidente della Regione ha poi ricordato la suddivisione dei fondi Fas ponendo l´attenzione sui 32 milioni di euro destinati al campus dell´ automotive, ai 17 dirottati verso i contratti di sviluppo locale, ai quasi 11 milioni di euro per le politiche del credito che andranno a rafforzare il sistema dei confidi, agli 11 milioni 600 mila spalmati su reti d´impresa e poli di innovazione ed ai 16 milioni di euro indirizzati verso l´imprenditoria giovanile oltre ai 7 che sosteranno la ricerca. "Infine, nell´ambito di Abruzzo 2015, l´accordo di programma quadro per le reti di impresa - ha concluso Castiglione - mi permetto di segnalare i contratti di rete che interesseranno le grandi come le piccole aziende".  
   
   
FINANZIARIA: IN SICILIA AVVIATI INCONTRI CON CATEGORIE PRODUTTIVE  
 
Palermo, 18 ottobre 2011 - Hanno preso avvio il 14 ottobre gli incontri programmati dall´assessore per l´Economia, Gaetano Armao, con le categorie produttive che hanno chiesto di poter discutere le norme presenti nel ddl sulla finanziaria approvato dalla Giunta di Governo, prima che si avvii il percorso parlamentare. Stamattina, si sono svolti quelli con i rappresentanti di Rete Imprese Italia-sicilia (Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, Cna), Agci, Cia, Claai, Confagricoltura, Confcooperative, Lega Coop e quelle del settore turistico. "Ho accolto l´invito giunto - ha detto Armao - per comunicare le preoccupazioni e gli intendimenti che stanno alla base di questa legge finanziaria e raccogliere dalle categorie ogni altro utile suggerimento, prima della discussione che nelle prossime settimane prendera´ il via a Palazzo dei Normanni". Preliminarmente, l´assessore ha detto che "senza investimenti non ci puo´ essere crescita ne´ si puo´ uscire da una crisi di dimensioni cosi´ vaste, proprio mentre i tagli alla spesa varati dal Governo nazionale spingono verso una spirale recessiva le regioni come la Sicilia, dotate di autonomia finanziaria". L´assessore Armao ha anche informato i presenti del serrato lavoro in atto nella Conferenza delle Regioni per giungere collegialmente a soluzioni in grado di rilanciare lo sviluppo del Paese, come proprio giovedi´ e´ accaduto nella discussione sul documento sulla crescita economica elaborato insieme ad Anci e Upi. Sul tema dello sviluppo, Armao ha riaffermato l´importanza che avra´ il credito d´imposta, riconfermando che il 3 novembre, alle ore 10, e´ fissato il click day, cosi´ come previsto dalla legge. "A questa misura di credito - ha aggiunto - se ne affianca un´altra, specificamente rivolta alle donne e ai giovani, grazie all´intesa raggiunta in questi giorni col Ministero dell´Economia sullo schema di decreto di attuazione della legge regionale 11/2011 ´Incentivi per favorire nuova imprenditorialita´´". La legge stabilisce, infatti, che i giovani, compresi tra 18 e 40 anni, e le donne che daranno vita ad una iniziativa imprenditoriale sono esenti dall´imposta regionale sulle attivita´ produttive (Irap) per cinque anni a partire da quello in cui si avvia l´attivita´. Tali sgravi si applicano anche alle cooperative giovanili che gestiscono aziende ed immobili confiscati alla mafia. "L´impegno del Governo - ha specificato - non si ferma a questi provvedimenti; ad essi intende accompagnare il rafforzamento dei consorzi fidi, l´istituzione di ingenti fondi di garanzia per gli investimenti che favoriscano l´accesso al credito, lo smobilizzo dei crediti che le imprese hanno verso le pubbliche amministrazioni, i regimi di attrazione fiscale per le imprese, tutte norme gia´ inserite nel testo del ddl della finanziaria". "Questa- ha spiegato Armao - e´ la strada da percorrere con speditezza per reagire alla crisi economica. Questo e´ il senso di ogni ruolo pubblico politico, rappresentativo delle imprese o dei lavoratori in un tempo di grande difficolta´ che dobbiamo affrontare e superare riscoprendo le ragioni piu´ profonde dell´impegno civile e dell´autonomia" A conclusione dell´incontro, l´assessore Armao ha chiesto a tutti i presenti di giungere ai prossimi incontri che man mano saranno calendarizzati con una formulazione scritta di osservazioni cosi´ da mettere in grado il Governo di intervenire per tempo sul testo. "Siamo la prima Regione italiana che ha gia´ provveduto ad approvare in Giunta Bilancio e Legge finanziaria. Speriamo che questo sforzo sia ora accompagnato con una rapida ed efficace discussione in Ars in grado di dare alla economia siciliana le giuste risposte alle attese che vive".  
   
   
MARCHE: PRESENTATO IL RAPPORTO REGIONALE ANNUALE INAIL 2010 - IN CALO INFORTUNI E MORTI SUL LAVORO.  
 
 Ancona, 18 Ottobre 2011 - Diminuiscono nelle Marche gli infortuni e i morti sul lavoro ma aumenta il dato sulle malattie professionali. E´ quanto emerge dal Rapporto regionale annuale Inail 2010 presentato ieri a Palazzo Raffaello. L´incontro e` servito anche a rinnovare per la quarta volta il protocollo d´Intesa tra la Regione e l´Inail per una collaborazione in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. A sottoscrivere il documento, il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e il direttore regionale Inail, Carlo D´amato. ´Il problema affrontato da questo protocollo d´intesa ´ ha detto Spacca ´ e` particolarmente sentito, come lo ricorda costantemente lo stesso presidente della Repubblica Napolitano. Sicurezza del lavoro e, in questo caso, sicurezza sul lavoro. E´ questo uno dei focus del progetto di Governo regionale di questa legislatura´. ´Grande ´ ha continuato Spacca ´ e` il nostro impegno a tutela del lavoro e a garanzia di salute e sicurezza per i lavoratori. Questo impegno non si deve fermare ma deve rinnovarsi con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti: istituzioni, imprese, sistema sanitario, sindacati. Obiettivo e` migliorare ancora di piu` le performance perche` e` cosi` che si misura il grado di benessere e di civilta` di una comunita`´. ´Questa collaborazione ´ ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti ´ e` un utile contributo per migliorare le condizioni di vita e di lavoro. Quello che stiamo vivendo e` un momento molto particolare. Nella crisi generale le Marche tengono meglio di altre regioni ma in situazioni di difficolta` il rischio e` che si allentino quegli strumenti di protezione e tutela del lavoro. Dunque, non dobbiamo abbassare la guardia e puntare alla prevenzione per accrescere la cultura della sicurezza´. Passi avanti sono stati fatti e i dati Inail lo confermano. Le Marche registrano una diminuzione degli infortuni denunciati del 3,82% rispetto al 2009, sensibilmente migliore della media nazionale (1,87%), nonostante in questa regione la crisi economica abbia inciso in modo minore. Permane il primato negativo del settore delle costruzioni per il numero di infortuni (2.667 casi pari al 10,6%), seguito dal settore dei metalli. In controtendenza e` il terziario, con un andamento crescente ( +1.4%) da attribuire principalmente al settore scuola ( +31.3%) e al comparto sanitario, con un incremento del 17% cui concorre significativamente la provincia di Ancona, dove si trova il Polo Ospedaliero Regionale. I casi mortali verificatisi nel 2010 sono 26 (32 casi nel 2009; -18,7%). Un infortunio mortale si e` verificato nel settore agricolo, tutti gli altri casi si sono verificati nelle attivita` industriali e nei servizi, con il settore delle costruzioni al primo posto alla pari con il settore industriale-manifatturiero (6 casi), mentre al settore del terziario si ascrivono 11 decessi, cinque dei quali nelle attivita` di autotrasporto. Da sottolineare che oltre il 60% dei casi mortali e` stato determinato dagli incidenti avvenuti sulla strada (38,5% circolazione stradale in occasione di lavoro, 23% in itinere ´ percorso casa/lavoro/casa). Per quanto riguarda i lavoratori stranieri, a fronte di una popolazione residente di circa 140mila unita` si registra una diminuzione di 285 infortuni rispetto al 2009, corrispondente al -6,4%. Aumentano invece del 32,6% le malattie professionali (con un +86% in agricoltura), superiore al 22,2% della media italiana, con oltre 2.600 casi denunciati. Richiamandosi di nuovo alle parole del presidente Napolitano, il direttore regionale Inail D´amato, ha ribadito l´intenzione dell´ente a ´prodigare il massimo sforzo possibile nel contrastare quei tanti e, nonostante il calo, sempre troppi infortuni sul lavoro che incidono in modo indelebile nel futuro non solo delle vittime e delle loro famiglie ma di tutta la popolazione italiana´. Il 2010 segna tra l´altro un momento cruciale di evoluzione del ruolo dell´Inail, quale pilastro per l´intero sistema del Welfare del Paese, in virtu` dell´incorporazione dell´Ispesl e dell´Ipsema. ´E´ per tale motivo ´ ha concluso D´amato - che anche in questa regione riaffermiamo la volonta` di portare avanti questa missione in uno spirito di collaborazione e di sinergia con l´Istituzione regionale, le parti sociali, il sistema sanitario, le autonomie locali e le universita`´.  
   
   
VDA: COMMISSIONE PARLAMENTARE D´INCHIESTA SUL FENOMENO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO  
 
Aosta, 18 ottobre 2011 - La Presidenza della Regione informa che lunedì 17 ottobre 2011, una delegazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, guidata dal Presidente Oreste Tofani, ha incontrato ad Aosta i soggetti istituzionali e sociali della Regione competenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. In particolare, sono stati ascoltati i contributi del Presidente della Regione, Augusto Rollandin, del Coordinatore delle Politiche del lavoro e della formazione, Roberto Vicquéry, del Procuratore della Repubblica Marilinda Mineccia, del Comandante dei Carabinieri Guido Di Vita, del Responsabile Comando Carabinieri Ispettorato del lavoro, Umberto Mattone, del Comandante dei Vigili del fuoco, Salvatore Coriale, del Presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, Mario Favre, del Direttore dell’Inail, Valeria Fiorillo, del Direttore della direzione regionale del lavoro, Aniello Pisanti, di Agostino Roffin, in rappresentanza del Direttore generale dell’Usl Valle d’Aosta, dei segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Savt, del Presidente di Confindustria Vda, Monica Pirovano, del Direttore dell’Adava, Emilio Conte, del Direttore della Coldiretti, Ezio Mossoni, del Segretario Avif (Associazione valdostana impianti a fune), Gino Rosaire, del Segretario regionale Cna, Cesare Grappein, del rappresentante di Confcommercio, Giuseppe Sagaria e del Direttore Irecoop, Giancarlo Toscano. L’iniziativa era tesa a verificare lo stato di avanzamento e le problematiche d´attuazione delle nuove disposizioni in materia di prevenzione e contrasto agli infortuni e alle malattie professionali.  
   
   
LA GREEN ECONOMY PUGLIESE NEI BALCANI  
 
Bari, 18 ottobre 2011 - Due tappe, Albania e Macedonia, per l’economia verde made in Puglia. La Regione Puglia accompagna i distretti produttivi dell’Energia rinnovabile e dell’Efficienza energetica “La nuova energia” e dell’Ambiente e del Riutilizzo ad Ecobiz Expo 2011, la rassegna specializzata nei diversi settori dell’economia verde organizzata da Fiera del Levante Servizi. La novità di quest’anno è appunto rappresentata dalla duplice tappa, prima a Tirana, in Albania, dal 16 al 17 ottobre, e poi a Skopje, in Macedonia, dal 18 al 19 ottobre 2011, quest’ultimo appuntamento nell’ambito del “Tehnoma Expo”, la fiera internazionale dedicata alle nuove tecnologie e all’innovazione che si tiene appunto nella capitale della Macedonia Una duplice tappa finalizzata a promuovere il meglio dell’offerta pugliese nel settore della green economy, in due mercati dei Balcani in piena espansione, quindi molto promettenti per la Puglia. Parteciperà all’evento una delegazione formata da 16 imprese più un’associazione di categoria. Intenso il programma di appuntamenti organizzati dalla Regione Puglia, con il supporto operativo dello Sprint, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. Domenica 16 ottobre 2011 al Citypark (White Hall) di Tirana si svolgerà il primo workshop della Regione Puglia dal titolo “Nuove opportunità di business in Albania nei comparti dell’Ambiente, delle Energie rinnovabili e dell’Edilizia sostenibile” che offrirà l’occasione ai rappresentanti dei ministeri dell’Economia e dell’Ambiente, del Comune di Tirana, dell’Agenzia regionale dell’Ambiente di Tirana, dell’Agenzia nazionale delle risorse naturali (Akbn) e del Gg Group di incontrare i rappresentanti delle imprese italiane e dei Distretti produttivi della Regione Puglia. Un secondo workshop, in programma lunedì 17 ottobre nell’Area Seminari del Citypark dalle ore 11,00 alle 12,30, sarà dedicato alle opportunità offerte dai Distretti produttivi pugliesi nella Green Economy per la collaborazione con imprese e associazioni imprenditoriali albanesi. A partire dalle 13,00 invece si svolgeranno gli incontri d’affari tra operatori pugliesi e controparti estere. Da martedì 18 ottobre la stessa delegazione sarà invece alla Fiera di Skopje, nel Padiglione Italia, dove sarà allestito uno spazio espositivo dedicato alla Regione Puglia con un desk per i due Distretti Produttivi. Il Workshop della Regione Puglia, dal titolo “Nuove opportunità di business in Macedonia nei comparti dell’Ambiente, delle Energie rinnovabili e dell’Edilizia sostenibile” offrirà l’opportunità ai dirigenti dei ministeri dell’Economia e dell’Ambiente, agli Esperti macedoni ed italiani delle energie rinnovabili e della gestione ambientale di incontrare i rappresentanti delle imprese italiane e dei Distretti produttivi della Regione Puglia. I lavori inizieranno alle 12,00 per terminare alle 13,30, seguiranno, a partire dalle 14,00, gli incontri d’affari che daranno l’opportunità agli operatori italiani di incontrare imprenditori ed esperti macedoni e di altri Paesi Balcanici. Mercoledì 19 ottobre, dalle 10,00 alle 11,30, si svolgerà invece il workshop della Regione Puglia dedicato alle opportunità offerte dai Distretti produttivi pugliesi nella Green Economy per la collaborazione con imprese e associazioni imprenditoriali macedoni. Sia i workshop che gli incontri d’affari saranno ospitati nello spazio espositivo regionale. La partecipazione ad Ecobiz Expo 2011 fa parte del Progetto settore “Green Economy” voluto dalla Regione Puglia nell’ambito del Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali 2011. “La Puglia nell’economia verde ha raggiunto risultati riconosciuti ormai in tutta Europa”, spiega la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. “Questo è avvenuto grazie al know-how tecnico e amministrativo sviluppato in questi anni. I Paesi dei Balcani rappresentano economie emergenti che tuttavia hanno bisogno del nostro know-how. Per noi costituiscono invece una fonte di opportunità commerciali da non perdere a tutto vantaggio delle imprese e dei distretti pugliesi impegnati nei settori della green economy”. Alle iniziative di Tirana e di Skopje parteciperà per la Regione Puglia l’assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro. “È un appuntamento importante – ha sottolineato – nel quale abbiamo l’opportunità di mostrare cosa siamo riusciti a fare in Puglia per la tutela dell’ambiente. Economie così emergenti, come quelle dei Balcani, pagano un prezzo altissimo per lo sviluppo veloce e improvviso. Economia ed ecologia possono essere invece due facce della stessa medaglia. In Puglia stiamo lavorando in questo senso. È un messaggio ed un esempio che oggi vogliamo esportare anche nei Balcani”.  
   
   
CHIMICA. GIBELLI: ISTITUIRE COMMISSIONI DI TRASPARENZA IL VICE PRESIDENTE DELLA LOMBARDIA ALLA PRESENTAZIONE DEL 17° RAPPORTO CARE  
 
Milano, 18 ottobre 2011 - ´Il settore della chimica è strategico e vitale per l´intero indotto economico del Paese. E´ fondamentale quindi sviluppare un rapporto diretto e continuo con il territorio, per far comprendere fino in fondo l´importanza di questo settore, sottolineando quanto il nostro Paese ha investito sulla sicurezza. Per questo penso sia molto utile istituire delle Commissioni territoriali di trasparenza´. Lo ha detto il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli durante la presentazione del 17° Rapporto Annuale Responsabile Care organizzato da Federchimica, che si è svolta ieri mattina a Milano. ´Queste commissioni saranno costituite dalle imprese, in collaborazione con le istituzioni e gli Enti locali, così da passare - ha aggiunto Gibelli - da una formula di sistema occasionale di apertura delle fabbriche a una situazione prevalente di accesso, che sia costante e composta da personalità prestigiose, come medici, sindacalisti, professori universitari e giornalisti, con la finalità di far comprendere ai cittadini quanta strada è stata fatta in tema di sicurezza degli impianti e degli investimenti in tutela ambientale, così da rendere istituzionalmente rilevante tutto il lavoro svolto. Bisogna dunque far cambiare la cultura a favore di un settore che sta ancora facendo molto a favore della sostenibilità ambientale´. ´Operazione importante - ha continuato Gibelli - per fare in modo che il nostro Paese rimanga uno dei più importanti in questo settore. E´ assolutamente necessario quindi, per fare sì che le industrie chimiche non delocalizzino, ma rimangano sul nostro territorio´. ´In passato - ha ricordato il vice presidente - sono stati commessi degli errori, ma negli anni c´è stata una presa di coscienza tra le imprese e le autorità locali sulla necessità di maggiore trasparenza con i cittadini e nel garantire il giusto investimento alla sicurezza´. ´Anche iniziative come quella di oggi, sulla Responsabilità Sociale d´Impresa, - ha continuato ancora Gibelli - vanno proprio in questa direzione, anche perché, negli ultimi anni, proprio questo tema ha assunto una crescente importanza nel panorama europeo e nazionale, creando la convinzione che comportamenti virtuosi in ambito sociale, ambientale ed economico possano realmente portare a ottenere benefici e vantaggi´. ´Consapevolmente di questi vantaggi - ha concluso l´assessore - Regione Lombardia ha inserito nel proprio Statuto e nei documenti programmatici la promozione della Responsabilità Sociale d´Impresa e, contestualmente, si impegna a mettere in campo azioni per dare concretezza ai principi contenuti, operando per la diffusione della conoscenza e per la sensibilizzazione di una cultura dell´agire responsabile, per favorire la competitività del tessuto produttivo lombardo´.  
   
   
BANDO PMI PER IL SENISESE, FINORA INVESTIMENTI PER CIRCA 1 MILIONE DE FILIPPO: “RISPOSTA AMPIA DEL TERRITORIO, CHE HA COLTO UN’OPPORTUNITÀ PER VALORIZZARE I PAESI E L’IMPRENDITORIA LOCALE”  
 
Potenza, 18 ottobre 2011 - Sono 56 i progetti presentati nell’ambito del bando del Programma Speciale Senisese con l’obiettivo di rivitalizzare i centri storici dei comuni dell’area. E c’è tempo per presentare le domande fino al 30 novembre prossimo. Sviluppo Basilicata, società che ha l’incarico di occuparsi della gestione degli aiuti, ha verificato le prime 21 domande, giudicandone ammissibili 18. Finora le iniziative ammesse ai contributi mettono in campo investimenti per 973.645 euro, di cui oltre 400 mila euro di parte privata. “Il territorio – commenta il presidente della Regione, Vito De Filippo – ha risposto ampiamente al bando, cogliendo un’opportunità di valorizzazione dei paesi e della piccola imprenditoria locale e per riqualificare i centri urbani accrescendone l’attrattività”. Il bando, sostenuto con due milioni di euro, è diretto a sostenere i piani di investimento relativi a innovazioni di processo e organizzative e di ammodernamento da realizzare nelle aree dei centri storici che partecipano al Programma Speciale Senisese. Rientrano nel Comprensorio i Comuni di Carbone, Francavilla in Sinni, San Costantino Albanese, San Severino Lucano, Senise, Terranova del Pollino, Viggianello, Castronuovo di Sant’andrea, Fardella, Cersosimo, Noepoli, Teana, Calvera, San Paolo Albanese, Chiaromonte. Il bando è rivolto alle imprese esistenti, singole od associate e incentiva finanziariamente investimenti produttivi nei settori del commercio, turismo, servizi, artigianato ed artigianato artistico, incentivando la nascita di nuove attività e sostenendo le imprese esistenti, per stimolare il rilancio economico e sociale dei centri storici.  
   
   
KEMET ARCOTRONICS, IL TAVOLO REGIONALE SI RIUNIRÀ ANCORA IL 7 NOVEMBRE  
 
Bologna, 18 ottobre 2011 - Nuova proposta della proprietà di Kemet Arcotronics e nuova convocazione del relativo tavolo regionale per lunedì 7 novembre, per dare tempo ai sindacati di approfondire tutti i punti e valutarli in assemblee con i lavoratori degli stabilimenti interessati. Questo l’esito del tavolo Kemet Arcotronics tenuto ieri pomeriggio negli uffici regionali, convocato dall’assessore alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, al quale hanno preso parte, insieme alla Regione ed alla proprietà, Provincia di Bologna, Comuni di Pontecchio Marconi, Monghidoro e Vergato, rappresentanze sindacali e dei lavoratori, Unindustria Bologna. “La proprietà - ha spiegato al termine Muzzarelli - ha confermato la volontà di costruire il nuovo stabilimento a Pontecchio, con l’investimento di 25 milioni di euro, per il quale è stato già ritirato il permesso di costruire. Nell’accordo, chiede però la chiusura sia dello stabilimento di Vergato – come già previsto – che di quello di Monghidoro, cosa fino ad ora non prevista. Noi riteniamo indispensabile tutelare l’occupazione: in attesa della decisione dei sindacati, è indispensabile che la proprietà assicuri il massimo impegno a salvare i posti di lavoro degli stabilimenti in chiusura”. Per dare un futuro professionale ai lavoratori, e contribuire a salvaguardare la tenuta delle aree interessate, la proprietà ha anche manifestato l’intenzione di contribuire, anche avvalendosi di una società esperta in reindustrializzazioni, a dare nuova vita agli stabilimenti. “Regione, Provincia ed enti locali utilizzeranno queste due settimane per un comune approfondimento, per condividere le soluzioni, nell’ottica della massima tutela di tutti i lavoratori”- ha concluso Muzzarelli.  
   
   
“EXPO EMERGENZE”, PRESIDENTE MARINI A PRESENTAZIONE PRIMA EDIZIONE: REGIONE UMBRIA PROPORRÀ SUA POSITIVA ESPERIENZA E COMPETENZE  
 
Perugia, 18 ottobre 2011 - "La Regione Umbria porterà il suo contributo positivo, proponendo l´esperienza maturata soprattutto in occasione del sisma del 1997, in materia di gestione dell´emergenza in caso di grave calamità naturale, e che ha contribuito alla crescita, nella nostra regione, della cultura della protezione civile". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta ieri a Palazzo Donini, a Perugia, alla presentazione di "Expo Emergenze", la prima edizione dell´esposizione nazionale che si svolgerà al Centro fieristico di Bastia Umbra, nel febbraio 2012, su iniziativa di Epta-confcommercio e Umbriafiere, con la collaborazione della Regione Umbria. "Abbiamo sin da subito condiviso lo spirito di questa iniziativa - ha affermato la presidente Marini - perché convinti dell´importanza di un ´salone´ che proponga prodotti, tecnologie e servizi legati alla protezione civile, ed alla sua funzione per ciò che riguarda la gestione delle emergenze per calamità naturali, primo soccorso sanitario e sicurezza nel luoghi di lavoro. Inoltre, come Regione non abbiamo solo l´esperienza maturata in questi anni da proporre, ma anche precise competenze che ci obbligano ad un confronto costante per migliorare le normative e per aggiornare sempre le nostre strutture e capacità di intervento". "Quello della protezione civile, infatti, è un settore in continua crescita - ha aggiunto -, sempre in evoluzione, che impone a chi ha competenze istituzionali di aggiornare sempre i propri modelli gestionali. L´expo del prossimo febbraio, inoltre, rappresenterà una utile occasione per confrontare e mettere in relazione i soggetti pubblici e privati che operano nella protezione civile con il ruolo ed il mondo del volontariato, elemento fondamentale di una moderna protezione civile, radicata e presente nel territorio". Per la presidente Marini, sono due i principali motivi di interesse della Regione Umbria per l´evento: "Avere elementi di valutazione organica e non settoriale del ruolo della protezione civile in ambito regionale, ed il rapporto di interconnessione che deve necessariamente esserci tra l´azione dell´istituzione, quella del settore e degli operatori privati e quella del volontariato. Tanto più sarà sinergica e coerente l´azione di questi diversi soggetti ha concluso - tanto più sarà efficace la gestione di ogni sorta di emergenza"  
   
   
EX MABRO: FINORA REALIZZATI GLI OBIETTIVI COMMERCIALI E PRODUTTIVI  
 
Firenze, 18 ottobre 2011 – Presa d’atto del percorso industriale, sostegno per il lavoro di Fidi Toscana nella messa a disposizione delle garanzie necessarie per il finanziamento, superamento del contenzioso con Royal Tuscany. Sono stati questi i punti affrontati il 14 ottobre, nell’incontro che si è tenuto negli uffici dell’assessorato al lavoro tra l’assessore Gianfranco Simoncini, il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, l’assessore al lavoro della Provincia di Grosseto Cinzia Tacconi, i rappresentanti di Abbigliamento Grosseto e di sindacati ed Rsu. La riunione è stata organizzata per fare il punto della situazione dopo il subentro della nuova proprietà. L’assessore Simoncini, dopo aver valutato attentamente gli sviluppi della vicenda, ha sottolineato che “il progetto industriale di Abbigliamento Grosseto sta realizzando gli obiettivi commerciali e produttivi previsti. Questo – ha aggiunto – può far sì che le garanzie fornite al sistema creditizio da Fidi Toscana siano in grado di favorire esiti positivi per il finanziamento dell’operazione”. Simoncini ha infine concluso auspicando un rapido superamento della situazione di contenzioso con la precedente proprietà, la Royal Tuscany Fashion Group.