Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 15 Novembre 2011
PRODOTTI ALIMENTARI: UNA NUOVA LEGISLAZIONE RENDE PIÙ SICURO E PIÙ TRASPARENTE L´USO DEGLI ADDITIVI NELL´UE  
 
 Bruxelles – L´uso di additivi negli alimenti diventerà fra poco ancora più sicuro e più trasparente di quanto non sia ora grazie a due strumenti legislativi adottati dalla Commissione europea. "La data odierna segna una tappa importante nelle nostre iniziative per rafforzare la sicurezza alimentare nell´Unione europea" ha affermato John Dalli, Commissario responsabile per la salute e i consumatori. "L´adozione di due regolamenti sugli additivi conferirà nuovi poteri ai cittadini e all´industria stessa poiché renderà più facile per tutti gli interessati sapere esattamente quali additivi sono consentiti negli alimenti" ha aggiunto 15 novembre 2011 il Commissario. "In parole povere, questo significa che i cittadini saranno meglio informati e che, allo stesso tempo, l´industria alimentare dell´Ue disporrà degli strumenti per mettere sul mercato nuovi prodotti innovativi e sicuri" ha concluso John Dalli. I due regolamenti stabiliscono due nuovi elenchi. Il primo riguarda gli additivi negli alimenti e diverrà applicativo nel giugno 2013 (questo periodo di transizione per la sua applicazione è stato ritenuto necessario per consentire all´industria alimentare dell´Unione di adattarsi alle nuove regole). Tale elenco, che è anche disponibile in una base dati online( https://webgate.Ec.europa.eu/sanco_foods/?sector=fad ), consentirà ai consumatori, agli operatori del settore alimentare e alle autorità preposte al controllo diidentificare agevolmente quali additivi sono autorizzati in un prodotto alimentare specifico. Il secondo elenco concerne gli additivi negli ingredienti degli alimenti come ad esempio altri additivi, enzimi, aromatizzanti e nutrienti e sarà applicativo 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell´Ue. La compilazione dei due elenchi costituisce un passo importante nell´attuazione del regolamento quadro (Ce) n. 1333/2008 sugli additivi alimentari adottato nel dicembre 2008. Trasparenza - Quello della trasparenza è uno degli aspetti principali arrecati dalla nuova legislazioni. Gli usi ammessi di additivi sono elencati d´ora in poi conformemente alla categoria di alimento cui possono essere aggiunti. La Commissione ritiene che ciò sia un notevole miglioramento rispetto ai vecchi elenchi che erano sparpagliati in diversi allegati di tre diverse direttive. I nuovi elenchi rendono estremamente chiaro ad esempio il fatto che per certe categorie di alimenti gli additivi autorizzati sono estremamente limitati o non ve ne sono affatto. Ciò vale ad esempio per lo yogurt non aromatizzato, il burro, la composta, la pasta, il pane ordinario, il miele, l´acqua e i succhi di frutta. In altre categorie, di solito quelle relative ad alimenti ad alto grado di trasformazione – come ad esempio i prodotti dolciari, le merendine, le salse e le bevande aromatizzate – è autorizzata un´ampia gamma di additivi. Inoltre l´elenco degli additivi che possono essere aggiunti ad altri additivi, enzimi, aromatizzanti e nutrienti servirà ad assicurare che l´esposizione agli additivi per il tramite di questi ingredienti rimanga limitata. Quali altri cambiamenti sono introdotti dalle nuove disposizioni? Al di là della definizione dei due elenchi, la nuova legislazione prevede inoltre: condizioni chiare alle quali gli additivi possono essere aggiunti agli alimenti; una categorizzazione degli alimenti con un´elencazione chiara degli additivi a seconda delle categorie di prodotti alimentari cui questi possono essere aggiunti; un programma per un riesame completo della sicurezza di tutti gli additivi autorizzati; orientamenti e istruzioni chiari per coloro che richiedono l´autorizzazione a nuovi usi di additivi alimentari. Contesto generale in tema di additivi - Le condizioni generali per l´uso degli additivi alimentari sono state fissate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel regolamento quadro del 2008 e rimangono tuttora in vigore. Tale regolamento definisce un quadro generale, principi obiettivi cui si deve ispirare tutto il diritto derivato. Esso prescrive che l´uso degli additivi sia sicuro, tecnologicamente giustificato, non tragga in inganno i consumatori e presenti vantaggi e benefici per i consumatori stessi. Riesame degli additivi - Nel marzo del 2010 la Commissione ha adottato un programma per il riesame di tutti gli additivi alimentari autorizzati. L´autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) deve sottoporre a nuova valutazione tutti gli additivi entro il 2020. La nuova valutazione segue priorità definite sulla base dell´ultima valutazione effettuata per un determinato additivo, delle nuove informazioni scientifiche disponibili, della frequenza d´uso dell´ additivo alimentare e dell´esposizione umana allo stesso. I coloranti alimentari sono al primo posto sull´elenco delle priorità. Diciassette coloranti sono stati già sottoposti a nuova valutazione. Per tre di essi la Commissione ha già proposto livelli d´uso riveduti poiché l´Efsa ritiene che l´esposizione a questi additivi possa essere potenzialmente troppo elevata per certi gruppi di consumatori. Grazie a nuove informazioni scientifiche si è attribuita un´elevata priorità al dolcificante aspartame che sarà sottoposto a nuova valutazione entro il settembre 2012. Orientamenti e istruzioni - Nel marzo del 2011 la Commissione ha adottato una misura che elenca i requisiti per l´autorizzazione di un nuovo uso di un additivo. Essi comprendono i dati tossicologici necessari per la valutazione del rischio e le informazioni atte a dimostrare che l´uso dell´additivo è tecnologicamente giustificato, può presentare vantaggi per i consumatori e non è fuorviante. Per aiutare coloro che in futuro presenteranno domanda di autorizzazione per nuovi usi di additivi la Commissione ha preparato una guida pratica disponibile su Internet ( http://ec.Europa.eu/food/food/faef/authorisation_application_en.htm ). Essa consentirà ai richiedenti di introdurre fascicoli completi agevolandone così il disbrigo. La Commissione è convinta che queste iniziative possano stimolare un´innovazione responsabile da parte dell´industria alimentare. Un esempio di prodotto innovativo sono i glicosidi steviolici, un dolcificante naturale ricavato da una pianta, la Stevia ribaudiana. La Commissione ha inoltre adottato oggi un regolamento che ne autorizza l´uso in diverse categorie di alimenti. L´efsa è stata sollecitata a valutare la sicurezza della sostanza e ha concluso che il dolcificante non è né cancerogeno né genotossico e non presenta rischi di tossicità per la riproduzione o per lo sviluppo e ha definito una dose giornaliera ammissibile (Dga) di 4 mg/kg di peso corporeo/giorno. Stime prudenziali dell´esposizione ai glicosidi steviolici, sia negli adulti che nei bambini, suggeriscono che è probabile che la Dga venga superata ai livelli massimi d´uso proposti. Per assicurare che questa esposizione sia sicura per i consumatori si devono sottoporre a revisione gli usi e i livelli per i quali è richiesta l´autorizzazione. Il regolamento adottato oggi riflette i risultati di tale processo. Per ulteriori informazioni si rinvia al sito: http://ec.Europa.eu/food/food/faef/index_en.htm    
   
   
L´UE PROMUOVE PIANI AMBIZIOSI PER TUTELARE GLI STOCK DI TONNO E PESCE SPADA NELL´ATLANTICO E NEL MEDITERRANEO  
 
 Bruxelles - La Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell´Atlantico (Iccat) terrà la sua 22esima riunione ordinaria ad Istanbul dall´11 al 19 novembre 2011. In occasione di tale riunione annua, l´Unione europea e le altre parti contraenti dell´Iccat si metteranno d´accordo sulle misure di gestione e di controllo da adottare ai fini della protezione sostenibile dei tonni e delle specie affini nell´Atlantico e nel Mediterraneo. Tali misure saranno basate sul parere scientifico pubblicato lo scorso 17 ottobre 2011 e comprenderanno la fissazione del totale ammissibile di cattura (Tac) nei casi raccomandati dal Comitato scientifico dell´Iccat, ad esempio per il tonno obeso e il tonno alalunga dell´Atlantico del Nord e del Sud. L´unione europea presenterà proposte ambiziose per la conservazione del pesce spada del Mediterraneo nonché del tonno tropicale e dello squalo, conformemente alle raccomandazioni del Comitato scientifico. L´ue promuoverà altresì misure intese a limitare la cattura accidentale di uccelli marini. Per quanto riguarda il tonno rosso, lo scorso anno il Tac per il 2012 è stato fissato a 12 900 tonnellate e dovrebbe mantenersi a questo livello dato che da allora non sono stati pubblicati altri pareri. Durante la riunione, si presterà la massima attenzione a verificare che tutte le parti contraenti rispettino le vigenti norme di conservazione e di applicazione, segnatamente per quanto riguarda il tonno rosso e il tonno tropicale, onde garantire parità di condizioni a tutte le parti e potenziare l´efficacia delle misure. Onde migliorare ulteriormente la tracciabilità del tonno rosso lungo tutta la catena commerciale ed accrescere la capacità di individuare le frodi e di prevenire le spedizioni illegali, l´Ue continuerà a svolgere un ruolo guida nella messa a punto di un sistema elettronico di documentazione delle catture per il tonno rosso (e-Bcd), destinato a sostituire l´attuale sistema cartaceo. Al tempo stesso, l´Ue promuoverà l´adozione di programmi di documentazione delle catture per altre specie gestite dall´Iccat. Conformemente alla lettera recentemente inviata al presidente dell´Iccat da Maria Damanaki, Commissario degli affari marittimi e della pesca, l´Ue proporrà il lancio di un´iniziativa atta a consolidare e a migliorare vieppiù la consulenza scientifica in modo da consentire ai responsabili della gestione della pesca dell´Iccat di adottare decisioni valide ed efficaci. In tale ambito si inseriscono incentivi destinati a far sì che le parti contraenti trasmettano i dati sulle catture necessari alla valutazione dello stato degli stock, inclusi gli squali, in conformità della Convezione Iccat. L´ue continuerà inoltre a combattere la pesca Inn (illegale, non dichiarata e non regolamentata) incoraggiando l´adozione di misure dello Stato di approdo.  
   
   
DE CASTRO: VERSO UNA PAC PIÙ FLESSIBILE ED EFFICACE  
 
La politica agricola comune (Pac) è una delle più importanti politiche comunitarie, sia da un punto di vista storico che di bilancio. La discussione sul futuro della Pac non deve interessare solo gli agricoltori: tutti i cittadini europei si devono confrontare alla sfida della sicurezza alimentare, ha dichiarato il 10 novembre Paolo De Castro presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale, e a capo delle negoziazioni per una nuova politica agricola europea 2014-2020. La sfida più grande per gli agricoltori europei sarà quella di "produrre di più, ma inquinare di meno" ha affermato il parlamentare De Castro sottolineando l´importanza di un bilancio per la Pac capace di sostenere la sfida sulla sicurezza alimentare. Il deputato italiano di centro-sinistra afferma che il bilancio per la Pac (che rappresenta circa il 40% del bilancio totale comunitario) in realtà è molto modesto rispetto a quello di altre economie: "Ci sono 2 milioni di agricoltori in America e la loro spesa è il doppio di quella europea. Noi abbiamo 10 milioni di agricoltori. E con lo stesso bilancio siamo passati da 15 a 27 Stati membri". Provvedimenti "più verdi": una maggiore burocratizzazione e una minore produttività - É stato molto criticato l´elemento ambientalista nella proposta della Commissione europea per la riforma della Pac, in particolare per la scelta di utilizzare il 7% delle terre coltivabili a scopi ecologici. Il presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale teme che la proposta possa portare ad una maggiore burocratizzazione, diventando così un altro fardello per gli agricoltori europei. Ha poi sottolineato come le misure proposte "mantengono bassa la produzione invece che promuoverla". "Non penso che questo sia il modo migliore per ottimizzare il potenziale agricolo europeo perché dopo tutto, ciò di cui abbiamo bisogno in futuro è di produrre più cibo in modo sostenibile. Come posso spiegare per esempio ai produttori di olive che devono ridurre la produzione del 7%? Devono sradicare i loro alberi? Non penso che sia il modo più giusto di agire". Il parlamentare De Castro crede anche che la proposta della Commissione mette a rischio la necessità di una maggiore flessibilità: "Con 27 Stati membri e 27 tipi di agricolture non è possibile applicare le stesse leggi. Non tutti i paesi sono pronti: alcuni hanno bisogno di più tempo per introdurre la tariffa unica. La Commissione non prende in considerazione che la situazione è diversa da paese a paese; non siamo tutti allo stesso punto di partenza. Inoltre, c´è il problema delle misure di mercato. Abbiamo proposto nei mesi precedenti di introdurre nuovi strumenti, ma non ve n´è traccia nella proposta della Commissione". Una distribuzione più equa tra Est e Ovest - Il parlamentare di centro-sinistra ammette che bilanciare le opinioni dei vecchi e nuovi Stati membri è una sfida. Per far progredire i colloqui bisognerà fare dei compromessi da entrambe le parti. "Tutti i nuovi Stati membri vogliono velocizzare il loro allineamento e io sono d´accordo con loro. Vogliamo andare più veloci con questo processo nei prossimi 20 o 25 anni ma allo stesso tempo dobbiamo mantenere un equilibrio. Per esempio dovremmo accettare la proposta del Parlamento per il bilancio perché solo così possiamo muoverci più rapidamente. Spero troveremo una giusta soluzione per arrivare a un compromesso rapidamente, ma un buon bilancio è la condizione necessaria." Il Parlamento ha un ruolo molto importante nelle negoziazioni - Storicamente il Parlamento aveva limitato l´influenza sulla politica agricola, ma col Trattato di Lisbona le cose sono cambiate: "Prima, solo il Parlamento europeo dava la sua opinione. Il ministro europeo per l´agricoltura lavorava alla proposta del Commissario e prendeva una decisione. Oggi, il Parlamento ha lo stesso potere del Consiglio, e questo significa che dobbiamo collaborare. Senza un voto positivo del Parlamento, nessuna riforma può essere approvata". Il 7 novembre - per la prima volta nella storia - i 27 ministri per l´agricoltura e tutti i membri della commissione Agricoltura e sviluppo rurale si sono trovati nella stessa stanza per discutere delle prospettive future della Pac. De Castro ha descritto il meeting come "molto importante" dato che ha aperto la strada per una migliore comprensione tra le visioni delle due istituzioni. "Ho notato che abbiamo molti punti in comune con il Consiglio, quindi speriamo davvero che la Commissione e il Consiglio ci aiutino a trovare una buona soluzione per il futuro del settore agricolo".  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROFONDISCE L´INDAGINE RELATIVA ALLA PROPOSTA DI ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DI ED&F MAN - IMPRESA ATTIVA NEL SETTORE DELLO ZUCCHERO - DA PARTE DI SüDZUCKER  
 
Bruxelles – La Commissione europea ha avviato l´indagine approfondita prevista dal regolamento Ue sulle concentrazioni relativamente alla proposta di acquisizione del controllo di Ed&f Man da parte della società tedesca Südzucker, maggiore produttore europeo di zucchero e melassa. Ed&f Man è la seconda più importante impresa attiva nel settore dello zucchero e la principale impresa attiva nel settore della melassa a livello mondiale. L´indagine preliminare della Commissione ha messo in luce possibili problemi di concorrenza relativi ai mercati dello zucchero bianco, soprattutto in Europa meridionale, alle importazioni di zucchero di canna grezzo in tutto lo Spazio economico europeo (See) 1 e ai mercati della melassa, in particolare in Europa centrale. L´apertura di un´indagine approfondita non pregiudica l´esito finale. La Commissione dovrà adottare una decisione definitiva entro il 23 marzo 2012. "La Commissione ha il dovere di essere vigilante, trattandosi di un importante ingrediente di prodotti alimentari ed essendo gli operatori pochi e il mercato concentrato e caratterizzato da elevate barriere all´ingresso. I recenti aumenti di prezzo indicano inoltre che è necessario garantire che il limitato margine di concorrenza esistente non venga ulteriormente ridotto", ha dichiarato Joaquín Almunia, Vicepresidente della Commissione responsabile delle politiche in materia di concorrenza. Südzucker intende acquisire parte del capitale azionario di Ed&f Man e diritti di veto che, insieme, le conferirebbero il controllo esclusivo della società britannica. Come previsto dalla normativa, il 19 settembre l´accordo proposto è stato notificato alla Commissione, affinché questa lo approvasse. Lo zucchero è un componente nutritivo importante ed un elemento essenziale della trasformazione alimentare. La melassa è un prodotto secondario della raffinazione dello zucchero che trova impiego nei processi di fermentazione (lieviti, acido citrico e distillazione) e nell´industria degli alimenti per animali. L´indagine preliminare ha rivelato che l´acquisizione produrrebbe, soprattutto in Italia e Grecia, un´elevata quota di mercato combinata all´interno del mercato della fornitura di zucchero raffinato, già di per sé caratterizzato da un´alta concentrazione. Inoltre, essa eliminerebbe in molti Stati membri un importante fornitore alternativo di melassa, in un mercato in cui i fornitori alternativi sono pochi e le barriere all´ingresso elevate. Nel quadro dell´indagine approfondita, la Commissione valuterà con attenzione le possibilità che l´operazione proposta si traduca, in ultima analisi, in prezzi più alti per i consumatori. Poiché Edfm importa inoltre nello Spazio economico europeo zucchero di canna grezzo, la Commissione non può escludere in questa fase che l´operazione possa avere un effetto negativo sulla capacità dei concorrenti di Südzucker di accedere allo zucchero di canna grezzo, che rappresenta un fattore essenziale della produzione di zucchero raffinato. Nell´indagine di prima fase, le parti hanno presentato misure correttive, che non sono però servite a fugare gli iniziali timori della Commissione che la concentrazione possa ostacolare in misura significativa la concorrenza effettiva all´interno dello Spazio economico europeo o di una considerevole porzione di questo. Procedure e norme di controllo in materia di concentrazioni - Dal 1989 la Commissione ha la facoltà di valutare le concentrazioni e le acquisizioni alle quali partecipano imprese con un fatturato superiore a determinate soglie (cfr. Articolo 1 del regolamento sulle concentrazioni). La Commissione approva la grande maggioranza delle concentrazioni al termine di un´indagine di un mese ma, se i timori relativi a problemi di concorrenza persistono, essa apre un´indagine approfondita (indagine di seconda fase). L´avvio dell´indagine completa, che dura 90 giorni, non pregiudica l´esito. I dati statistici relativi alle indagini sulle concentrazioni sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/competition/mergers/statistics.pdf Attualmente, vi sono tre indagini di seconda fase ancora in corso. La prima riguarda la proposta di acquisizione delle attività relative alle unità di disco rigido della giapponese Hitachi da parte della statunitense Western Digital Corporation (cfr. Ip/11/660, scadenza 30 novembre 2011). La seconda indagine riguarda la proposta di acquisizione di Nyse Euronext da parte di Deutsche Börse (cfr. Ip/11/948, scadenza 22 dicembre 2011). L´ultima indagine di seconda fase in corso è stata avviata qualche giorno fa e riguarda il progetto di acquisizione di Synthes da parte di Johnson e Johnson, due società statunitensi attive nel settore dei presidi medici ortopedici (cfr. Ip/11/1306). In questo caso, la decisione dovrà essere adottata entro il 19 marzo 2012. Il caso Südzucker-ed&f Man è stato protocollato con numero M.6286: http://ec.Europa.eu/competition/elojade/isef/case_details.cfm?proc_code=2_m_6286    
   
   
I VENETI NEGLI ORGANISMI TECNICI AGRICOLI NAZIONALI. DESIGNATI DALLA COMMISSIONE DELLE REGIONI  
 
Venezia -La Commissione Politiche Agricole, costituita dagli assessori all’agricoltura delle Regioni italiane, ha provveduto oggi ad alcune nomine all’interno di organismi tecnici operanti nel settore primario. Questi gli esponenti veneti nominati, su proposta dell’assessore Franco Manzato: dott. Maurizio Dissegna come uno dei tre rappresentanti regionali al Tavolo tecnico di supporto al Comitato intergovernativo di Negoziato per la Convenzione forestale europea; dott. Michele Zanardo, uno dei due rappresentanti regionali nel Comitato Nazionale vini dop e igp (art. 16 dlgs n. 61/2010); dott.Ssa Barbara Lazzaro una degli otto rappresentanti nel gruppo di lavoro sull´impatto della direttiva nitrati; dott. Giovanni Zanini come uno dei tre rappresentanti regionali nel Comitato nazionale per la certificazione di cui all´art. 3. Dm 24 luglio 2003 (produzione e conservazione sementi e materiale moltiplicazione certificato).  
   
   
PIANO SVILUPPO RURALE: 18 MILA AZIENDE AGRICOLE TOSCANE FINANZIATE  
 
Firenze – Sono 18 mila le aziende agricole toscane che hanno già ricevuto i finanziamenti del Psr, il piano di sviluppo rurale della Toscana 2007-2013, che prevede investimenti per un totale di 1400 milioni di euro a fronte di contributi pubblici per 876 milioni. Di questi 391 milioni provengono dall’Unione Europea, 396 milioni dallo Stato e 89 milioni sono la quota della Regione Toscana. Fra le imprese finanziate, il 75% ( pari a 13.700 imprese) è rappresentato da ditte individuali. Di queste oltre 4.450 (pari a circa il 25% dei beneficiari totali) sono le imprese condotte da giovani (ossia imprenditori di età inferiore ai 40 anni) e 1.600 sono imprese condotte da donne. Questi sono alcuni dei dati salienti emersi nell’ultima riunione del Comitato di Sorveglianza del Psr della Toscana, che si è svolto alla presenza dell’assessore Gianni Salvadori. “Un bilancio positivo – ha sottolineato in proposito l’assessore – dal quale emerge, numeri alla mano, che la Toscana conferma la sua capacità di spendere bene i fondi comunitari e sostenere gli investimenti. Un fatto questo che accresce la sua importanza in un momento nel quale è vitale investire e sostenere le imprese per uscire dalla crisi.” Focus su: giovani agricoltori e donne, agricoltura biologica e interventi contro il dissesto idrogeologico. In particolare le misure attuate hanno sostenuto l’insediamento di 877 giovani agricoltori in qualità di capo azienda. Sono state sostenute 1.043 aziende agricole per la realizzazione di investimenti finalizzati all’ammodernamento delle aziende stesse. Gli investimenti già completamente realizzati dalle aziende ammontano a 126,5 milioni di euro, di cui 54,5 milioni destinati macchinari a capannoni per attività di trasformazione aziendale dei prodotti agricoli. Altri 6,8 milioni di euro sono gli investimenti già realizzati per migliorare le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro. Ancora: sono già stati realizzati 140 interventi per 10,7 milioni di euro di investimenti finalizzati alla prevenzione dei danni causati dal dissesto idrogeologico. Le aziende agricole biologiche sostenute sono state 902, con una superficie totale interessata dal sostegno agro-ambientale pari a circa 54.000 ettari. Nel settore dell’agriturismo sono invece 272 le aziende sostenute, che hanno già realizzato investimenti per 31,7 milioni di euro di cui il 53% relativi ad interventi sui fabbricati per la qualificazione dell’offerta agrituristica e il 33% relativi ad interventi per la produzione e la vendita di energia da fonti rinnovabili (in prevalenza impianti solari fotovoltaici). Infine 4.163 agricoltori hanno ricevuto contributi per servizi di consulenza aziendale. Quanto alle imprese di trasformazione dei prodotti agricoli sono 73 quelle che hanno ricevuto contributi e hanno già realizzato investimenti per 17,1 milioni di euro. Centrati gli obiettivi di spesa. Entro fine anno il 100% per il 2011 - Sul fronte finanziario, lo stato di attuazione del Psr è il seguente: spesa pubblica attivata (ossia, spesa pubblica messa a bando o per la quale sono state approvate le direttive per l’attuazione delle misure): 664.941.244 euro, pari al 76% della spesa pubblica programmata per l’intero periodo 2007-2013; spesa pubblica assegnata (ossia, spesa pubblica per la quale sono stati emessi atti di assegnazione a favore dei beneficiari): 531.163.868 euro, pari al 61% della spesa pubblica programmata per l’intero periodo 2007-2013; spesa pubblica pagata (ossia pagamenti già effettuati dall’organismo pagatore regionale – Artea – a favore dei beneficiari e già rendicontati alla Commissione Europea): 273.742.938 euro, pari al 31% della spesa pubblica programmata per l’intero periodo 2007-2013. Infine con riferimento agli obiettivi di spesa da conseguire al fine di evitare il disimpegno automatico delle risorse da parte della Commissione Europea l’obiettivo di spesa 2010 è stato brillantemente conseguito: al 31/12/2010, infatti, è stato raggiunto il 120% dell’obiettivo previsto. Per quanto riguarda l’obiettivo di spesa da conseguire al prossimo 31 dicembre 2011 è costituito dalle risorse programmate per le annualità 2007, 2008 e 2009 pari a: 347.225.994 euro. I pagamenti effettuati cumulativamente al 27 ottobre 2011 ammontano a: 278.437.990 euro. Sommando a questa somma l’importo ricevuto a titolo di prefinanziamento al momento dell’approvazione del Psr da parte della Unione Europea, pari a 58.737.954 euro, si arriva a 337.175.944 euro. Il che significa che al momento attuale è stato già raggiunto e superato il 97,11% dell’obiettivo di spesa da raggiungere. “Il 100% – conclude Salvadori – sarà certamente raggiunto entro fine anno”.  
   
   
INTESA UNIONCAMERE - CITTÀ DELL´OLIO: EXTRAVERGINE MADE IN ITALY  
 
È l’olio extravergine di oliva italiano l’oggetto primo del Protocollo di intesa siglato il 10 novembre dai presidenti di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, e dell’Associazione nazionale Città dell’olio, Enrico Lupi. Obiettivo dell’accordo è infatti quello di diffondere la conoscenza dell’olio extra vergine di oliva e dei suoi territori di origine; condividere le esperienze già in atto e renderle sinergiche; progettare specifiche azioni e progettualità di formazione con l’ausilio dell’Onaoo – Organizzazione Assaggiatori Olio di Oliva da realizzare nei ristoranti e nelle imprese, nonché a beneficio dei consumatori; promuovere iniziative dirette alla maggior tutela e conoscenza della qualità dell’olio extra vergine di oliva sviluppando in particolare il tema del “Turismo dell’Olio” che coinvolge tutta la filiera olivicola dall’azienda produttrice al frantoio, ristorante e enti territoriali con i centri di accoglienza, anche attraverso la collaborazione già in atto con i Ministeri competenti nonché attraverso il ricorso a specifici fondi comunitari europei. Attenzione massima sarà destinata ai 40 oli Dop che meglio rappresentano il territorio di origine ed il processo produttivo. Tra le prime attività che scaturiranno dall’intesa, la messa in comune di esperienze già in atto, tra le quali il progetto “Ospitalità italiana, Ristoranti italiani nel mondo”, promosso da Unioncamere, nell’ambito del quale prevedere azioni specifiche dedicate alla conoscenza ed alla promozione dell’olio extra vergine di oliva italiano, e il progetto “Girolio d’Italia”, realizzato dall’Associazione Città dell’olio, in cui la diffusione nazionale di valorizzazione dei territori di origine e delle aziende di filiera vengono promosse in un calendario annuale di attività. “L’accordo sottoscritto oggi è motivo di orgoglio, perché inserisce un altro tassello importante nel quadro delle alleanze sottoscritte da Unioncamere per valorizzare le eccellenze dell’ agroalimentare italiano all’estero di cui l’olio extravergine è senza dubbio una delle espressioni più elevate”. Con queste parole il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha salutato la firma del Protocollo. Un Protocollo che il Presidente dell’Associazione nazionale Città dell’olio, Enrico Lupi, tiene a precisare “ non è solo un pezzo di carta, ma è un’intesa sostanziale perché frutto di una volontà e di una progettualità che si fondano sulla missione propria di valorizzazione dell’extravergine di oliva in simbiosi con il territorio. Motivo per cui ci auguriamo che presto altre Camere di commercio, oltre alle 14 che già vi fanno parte, possano aggiungersi tra i nostri soci”.  
   
   
GALLINE OVAIOLE, VENETO: UE DIA SOSTEGNI PER RICONVERSIONE IMPIANTI  
 
Venezia - “L’unione Europea ammetta a contributo gli interventi per adempiere agli obblighi previsti per gli allevatori di galline ovaiole e attivi una deroga a livello di Piano di Sviluppo Rurale a sostegno degli adeguamenti degli impianti. La richiesta è tesa a consentire di conformarsi ai nuovi requisiti entro 36 mesi dalla data in cui questi diventano efficaci, ossia fino al 31 dicembre 2014”. Questo l´appello dell´assessore regionale all´agricoltura Franco Manzato diretto alla Ue affinché non penalizzi le Pmi italiane in questo momento di particolare difficoltà in ogni settore, con la previsione di dover procedere all’abbattimento, al 1° gennaio 2012, delle ovaiole allevate in gabbie non conformi alle direttive. “Vorremmo che le aziende fossero messe nelle condizioni di poter accedere ai contributi del Psr per l’adeguamento alle normative – evidenzia Manzato – in quanto i nostri allevatori vogliono farlo e chiedono solo il tempo per eseguire i passaggi necessari. Le ovaiole interessate dai provvedimenti sono circa 7 milioni in Veneto e circa 18 milioni in Italia. Considerando un valore variabile da 8 a 20 euro per capo, per l’adeguamento delle gabbie si calcola un costo complessivo di alcune decine di milioni di euro solo nella nostra regione”. “Non dimentichiamo inoltre – aggiunge Manzato – che questo si tradurrebbe in un danno anche per i consumatori. A fronte di una riduzione di uova non solo venete ma anche italiane ed europee, siamo a rischio importazione da Paesi extracomunitari, come la Cina, senza avere certezza di qualità e salubrità”. Con la Direttiva europea 1999/74 Ce, recepita dal decreto legislativo 267/03 entrato in vigore il 5 ottobre del 2003, sono stati identificati tre sistemi di allevamento delle galline ovaiole: gabbie non modificate (convenzionali), gabbie modificate (o “arricchite”) e sistemi alternativi alla gabbia (a terra, all’aperto, in aviario). L’utilizzo di impianti con gabbie convenzionali è vietato dal gennaio 2012. “Sono seriamente preoccupato – conclude Manzato - per le perdite che la direttiva procurerà al comparto, ma anche per i risvolti a cui il Veneto dovrà andare incontro con l’applicazione del provvedimento in questione: sanzioni, concorrenza sleale tra Stati, oneri maggiori e differenza di reddito. Con la linea dura adottata dal Parlamento si corre il rischio che all’inizio del 2012 ci si trovi di fronte ad un calo della produzione di uova con conseguente rialzo dei prezzi per il consumatore”.  
   
   
CALABRIA: GIÀ EROGATI CENTOVENTISEI MILIONI IN AGRICOLTURA  
 
Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra il 10 novembre hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa, i dati relativi all’erogazione, da parte dell’Arcea, ente pagatore calabrese in agricoltura, di circa centoventiseimila euro, come acconto del 50% a 107.260 beneficiari, tra aziende e singoli agricoltori, nell’ambito della domanda unica. E’ stato spiegato che il regime della domanda unica è stato introdotto dai regolamenti europei per consentire l’aiuto diretto agli imprenditori agricoli. Il saldo verrà pagato ai beneficiari a partire dal prossimo mese di dicembrea conclusione dell’iter istruttorio. ´´Così come per Fesr e Fse - ha affermato il Presidente Scopelliti - anche in agricoltura siamo in perfetta sintonia e manterremo gli impegni dei fondi comunitari entro il prossimo trentuno dicembre. Questa è soltanto una parte del plafond complessivo pari a quattrocento milioni di euro. Si tratta di un ulteriore risultato che dimostra la capacità di incidere in un settore come l’agricoltura, che sappiamo quanto sia importante, come confermano le ultime rilevazioni, in termini di Pil per la nostra regione. Stiamo lavorando bene anche perchè in questo comparto c’è una buona base di concertazione con i vari attori´´. Per l’Assessore Trematerra ´´La Regione, a differenza di tante altre realtà dove tutto ciò non è avvenuto attraverso Agea è riuscita a raggiungere risultati importanti. Siamo riusciti in maniera normale a erogare una tale somma a favore degli agricoltori e delle aziende calabresi. Una sfida che abbiamo accolto dimostrando che non siamo secondi a nessuno. Efficienza ed efficacia dell´ente pagatore sono fondamentali in un momento di acuta crisi economica come quello che si sta attraversando. Così com’è importante, a differenza del passato, che l’agricoltore abbia come interfaccia una struttura che ha sede a Catanzaro piuttosto che a Roma´´. Nel corso della conferenza stampa è stato sottolineato che sono stati raggiunti gli obiettivi di spesa del Psr del 2010 e che nell´anno in corso sono stati erogati circa settanta milioni di euro a vantaggio di 7.575 beneficiari.  
   
   
DISTRETTO LATTE: UNA TAV PER L´AGRICOLTURA DA DISTRETTO LATTE UOMINI CON BADILE E CON IPAD NUBI PER PAC, MA TANTI GIOVANI SI AVVICINANO  
 
Codogno/Lo - Distretto del latte come un treno ad alta velocità per la produzione del latte e per l´economia agricola lodigiana ma soprattutto per l´economia lombarda. Del resto la Lombardia, da sola produce il 40% di latte del paese e il distretto lodigiano è oramai a quota 12%. Un distretto di filiera con undici società che rappresentano oltre 600 stalle e che portano il prodotto direttamente ai trasformatori per la creazione dei migliori formaggi della pianura padana. Una società che ha già messo nelle sue priorità la ricerca, l´innovazione e l´internazionalizzazione con l´obiettivo di arrivare a determinare un prezzo del latte su base indicizzata. E´ questo l´identikit del Distretto del Latte che è emerso al convegno ´Distretto del Latte: attese e prospettive´ inserito nelle manifestazioni culturali della 221esima edizione della Fiera Agricola di Codogno, in provincia di Lodi, incontro svoltosi all´Istituto Agrario ´A. Tosi´ a cui hanno preso parte il vice presidente di Regione Lombardia Andrea Gibelli, l´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani e il presidente della provincia di Lodi Pietro Foroni.´lo scopo di questo distretto è quello di portare il nostro latte sempre più lontano e creare quante più opportunità per chi, come voi, si occuperà di agricoltura´ ha detto Andrea Gibelli. ´Per fare questo serve fare squadra; serve saper unire agricoltura ad industria; tradizione a tecnologia´. Rivolgendosi agli studenti, il vice presidente di Regione Lombardia si è augurato che chi si occuperò di agricoltura abbia sempre di più ´scarpe sporche di terra ma con sempre nelle mani un apparecchio tecnologico. Speriamo - ha concluso Gibelli - che da questo Distretto emergano persone che sappiano usare, nello stesso modo, il badile e l´Ipad´. ´Come Regione siamo impegnati a far capire qual´e´ l´effettivo valore dell´agricoltura in Lombardia´, ha detto, invece, Giulio De Capitani assessore all´Agricoltura nel corso del suo intervento. Parlando del tema dei distretti agricoli, De Capitani ha spiegato come si è mossa l´istituzione.´ Nel mondo agricolo - ha detto - c´era l´attesa di aggregazioni come quelle dei distretti e quelli creati da Regione rappresentano, ora, uno scenario completo dell´agricoltura lombarda´. Ma Capitani agli alunni del ´Tosi´ ha voluto delineare anche lo scenario futuro. ´Nei prossimi anni sul mondo agricolo graveranno le scelte che sono in corso in merito alla prossima Politica Agricola Comunitaria con un pesante taglio dei fondi che verranno girati al nostro paese anche a causa dell´ingresso dei nuovi paesi che, non hanno, però la nostra stessa economia.´. Ma c´è anche un dato positivo secondo De Capitani. ´Sono i mille giovani che hanno potuto usufruire delle misure del Piano di Sviluppo Rurale per aprire aziende agricole´. ´Il tema dell´alimentazione - ha detto Pietro Foroni - è un tema all´ordine del giorno. Il lodigiano ha il Dna agricolo nella propria pelle e serve prendere coscienza di questo Dna e affrontare le sfide anche alla luce dei cambiamenti che ci sono nel mondo. Parlando di sfide diventa centrale - ha aggiunto Foroni - il capitolo del distretto del Latte che ha un ruolo fondamentale. Nel lodigiano molti imprenditori sono stai in grado di fare sintesi per creare questo Distretto che avrà un ruolo fondamentale´.  
   
   
AGRICOLTURA IN SICILIA, APPROVATA IN ARS LEGGE FONDAMENTALE PER IL SETTORE  
 
Palermo - "Si tratta di una legge fondamentale per il settore, e anche innovativa, contribuendo cosi´ a rilanciare e proiettare in prospettiva positiva nel contesto economico globale l´agricoltura siciliana". Cosi´ l´assessore regionale delle Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi, ha commentato il 10 novembre l´approvazione, in Assemblea regionale, del disegno di legge "Interventi per lo sviluppo dell´agricoltura e della pesca. Norme in materia di artigianato, cooperazione e commercio". "Si tratta - sottolinea D´antrassi - di un testo di legge poliedrico ed esaustivo. Sono infatti numerose le misure destinate a rivelarsi un sostegno strategico determinante per alleviare e superare l´attuale stato di crisi congiunturale, tra il fondo di garanzia per le imprese agricole, il sostegno alle cooperative, la ristrutturazione delle passivita´ agrarie, agevolazioni, Consorzi di bonifica, i progetti per le vetrine promozionali e le iniziative di tutela". La legge approvata dall´ Ars rappresenta la sintesi dell´intensa attivita´ di coordinamento tecnico - politico svolta dall´ assessore D´antrassi, di concerto con la Giunta, le commissioni parlamentari interessate e tutti i gruppi parlamentari che sostengono il Governo. "Il provvedimento - aggiunge D´antrassi - assegna oltre 60 milioni di euro ad iniziative urgenti e indispensabili a sostegno dell´agricoltura regionale, colmando i vuoti progettuali e normativi del Piano di sviluppo rurale siciliano, coofinanziato dall´Unione Europea. Infatti, spesso, le misure del Psr 2007 - 2013 sono state progettate e predisposte da quasi un decennio, e quindi non sono sempre pienamente rispondenti alle esigenze piu´ immediate. L´assessorato ha impegnato oltre 40 milioni di risorse proprie in un progetto organico di interventi, ribaltando la consuetudine dei governi precedenti di utilizzare tali somme, proprie della regione siciliana, per interventi "a pioggia" e disordinati´´. I punti qualificanti del disegno di legge - conclude D´antrassi - sono: sostegno del credito agrario agevolato; rifinanziamento del fondo di solidarieta´ regionale e del fondo per la stipula dei contratti assicurativi; capitalizzazione delle cooperative e delle societa´ di capitali; l´introduzione di norme per la diffusione della conoscenza della produzione agricola e agroalimentare di qualita´; interventi per la prevenzione e il controllo delle infezioni causate dal virus della tristezza degli agrumi; interventi in favore delle cantine sociali per fronteggiare le maggiori spese di gestione causate dalla vendemmia verde; l´aumento dei premi agroambientali delle misure del Psr; l´estensione delle agevolazioni della presente legge anche alle imprese agricole soggette a procedure concorsuali o vittime di usura".  
   
   
AGRICOLTURA: RICERCA PER RIDARE ENERGIA AD AGROALIMENTARE FVG  
 
Passariano - L´agricoltura del Friuli Venezia Giulia tiene alla crisi, ma per poter crescere ancora deve saper valorizzare le proprie peculiarità. Ovvero quelle specificità che la regione sostiene nella promozione con il marchio Tipicamente Friulano, e che la ricerca può concorrere a valorizzare andando a scavare, come fa il progetto Ager, nelle radici della identità dei prodotti agroalimentari. Questi i contenuti dell´intervento dell´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, al convegno di presentazione del Progetto Ager Agroalimentare e Ricerca, svoltosi l’ 11 novembre alla villa Manin di Passariano. Si tratta di un progetto che mette in rete 13 fondazioni bancarie e coinvolge le università italiane impegnate nella ricerca in agricoltura. E che consiste nell´investimento complessivo di 27 milioni di euro per rinsaldare la collaborazione tra il mondo creditizio, gli atenei e i centri di ricerca che operano nell´agroalimentare. Secondo Violino, le tradizioni sono la vera ricchezza di una comunità. Un valore aggiunto che ci può difendere dalla globalizzazione. Ma, senza l´innovazione, il processo di valorizzazione del territorio si può inceppare, e può non raggiungere gli obiettivi inerenti, come in questo caso, la trasmissione della continuità degli usi e costumi della civiltà contadina. Che sono l´elemento cardine della qualificazione dei prodotti. Ecco dunque che, per l´assessore regionale, la collaborazione delle istituzioni, in questo caso anche bancarie, con le Università rappresenta un elemento basilare per individuare le nuove opportunità di valorizzazione dell´agroalimentare del Friuli Venezia Giulia. Una realtà, ha aggiunto Violino riferendosi all´agricoltura regionale, che negli anni dello sviluppo dello scorso secolo non ha raggiunto i traguardi, anche dimensionali, che sono invece maturati nel vicino Veneto. Nel contempo, però, il fatto che le aziende agricole del Friuli Venezia Giulia siano mediamente di piccole dimensioni, se può apparentemente rappresentare uno svantaggio rispetto alla concorrenzialità quantitativa delle produzioni sul mercato globale, in realtà tale condizione può essere considerata un vantaggio. Perché favorisce il mantenimento della identità del territorio e la qualità dell´agroalimentare. Nel Friuli Venezia Giulia il tessuto rurale si è infatti mantenuto per buona parte conforme all´aspetto originario, a beneficio dell´ambiente, dei paesaggi rurali, delle stesse produzioni. L´auspicio con il quale Violino ha concluso il suo intervento è che le cospicue risorse che le Fondazioni bancarie riunite nel progetto Ager, la Fondazione Crup in particolare (circa 2,3 milioni di euro messi a disposizione per la ricerca nel Friuli Venezia Giulia) si trasformino in una sferzata di energia per le nostre imprese agricole. Il convegno è stato aperto dal presidente della Fondazione Crup, Lionello D´agostini, il quale ha evidenziato gli scopi delle assise odierne: la presentazione ufficiale del progetto Ager, con l´obiettivo di valorizzare l´impegno della Fondazione Crup per lo sviluppo del sistema produttivo agroalimentare. Mentre Giuseppe Guzzetti, presidente dell´Acri, Associazione di fondazioni e casse di risparmio, ha rilevato che Ager è il primo progetto nazionale di collaborazione tra enti di istituti di credito per l´agroalimentare. Sono quindi stati presentati i progetti finanziati da Ager nel Friuli Venezia Giulia, relativi alla filiera del grano duro (Michele Morgante), alla filiera della vite e del vino (Eugenio Sartori), alla filiera del suino (Mauro Spanghero), alla filiera del melo (Raffaele Testolin). Le conclusioni sono state tratte dal rettore dell´Università di Udine, Cristiana Compagno.  
   
   
BASILICATA: TRASFORMAZIONE E COMMERCIO PRODOTTI AGRICOLI,APPROVATA GRADUATORIA SONO STATI DICHIARATI AMMISSIBILI E FINANZIABILI OTTO PROGETTI PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI CIRCA 1,5 MILIONI DI EURO  
 
A conclusione della fase di valutazione dei ricorsi la Giunta regionale ha approvato la graduatoria definitiva dei beneficiari ai contributi previsti dall’Azione A della misura 123 del Psr Basilicata 2007-2013 per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. Lo annuncia l’assessore all’agricoltura, Vilma Mazzocco, sottolineando che “il bando e destinato al sostegno di percorsi di modernizzazione e innovazione dei settori agro-alimentari regionali, migliorando la capacità tecnologica delle imprese e favorendo un maggiore coordinamento lungo le principali filiere produttive”. Al termine dell’iter istruttorio sono stati dichiarati ammissibili e finanziabili otto progetti per un importo complessivo di circa 1,5 milioni di euro. La deliberazione, comprensiva dei relativi allegati, sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata e sui siti web www.Basilicatanet.it e www.Basilicatapsr.it.  
   
   
AGRICOLTURA: IN SICILIA PRESENTATA CAMPAGNA VITIVINICOLA  
 
Palermo - "Qualita´ delle produzioni, incentivi e promozione. Ecco gli obiettivi cardine a fondamento della campagna vitivinicola 2011". L´assessore delle Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi, lo ha detto, l’ 11 novembre in occasione del lancio, nella sede dell´assessorato, della campagna vitivinicola 2011. "Le misure predisposte - dice D´antrassi - riguardano, in particolare, la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, la promozione dei vini sui mercati dei paesi terzi, la vendemmia verde, gli investimenti, e poi, fino alla campagna 2011 - 2012, la distillazione di alcol ´uso bocca´, la distillazione di crisi e l´arricchimento. E´ stata compresa anche l´estirpazione di superfici vitate con premio. Sono interventi che gia´ nel corso degli anni precedenti sono stati molto utilizzati dai produttori, soprattutto per la riconversione dei vigneti. In tale ambito, anche per l´attuale campagna, risultano presentate circa 1.300 domande, per un importo di circa 30 milioni di euro. Inoltre, in tutti i bandi vi e´ una riserva destinata alle isole minori e al territorio dell´Etna, che, oltre a garantire priorita´ nel finanziamento, ha previsto aliquote contributive maggiori rispetto a quelle degli altri territori. Per quanto riguarda la misura "promozione sui mercati dei Paesi terzi" sono stati finanziati 14 progetti con l´utilizzo di poco piu´ di tre milioni e 500 mila euro. Per garantire il reddito dei produttori, e´ stata attivata la misura della "vendemmia verde", che prevede l´eliminazione dell´uva gia´ a decorrere da giugno, diminuendo il ricorso alle misure di distillazione e garantendo al tempo stesso un reddito al produttore attraverso un contributo per ettaro". Durante la presentazione della campagna vitivinicola 2011, l´assessore delle Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi, ha aggiunto: "un altro progetto gia´ attivato, riguarda la riorganizzazione del sistema cooperativistico regionale, che ha previsto un sistema premiale con risorse messe a disposizione dalla Regione, per le cantine sociali che decidono di accorparsi per ridurre i costi di gestione. Contestualmente, sono attivate strategie che puntino ad una riqualificazione della produzione aumentando la quota di prodotto confezionato da destinare al mercato. In ragione di cio´, auspichiamo un aumento della percentuale di vino confezionato di circa l´8% nei prossimi due anni. Infine, il riconoscimento della Doc Sicilia, nel luglio scorso, rilancia il tracciato di valorizzazione dei vini siciliani, sfruttando al massimo il brand "Sicilia" che gode di un forte appeal tra i consumatori nazionali ed internazionali. La valorizzazione del nome "Sicilia", anziche´ di singoli Comuni, e´ sicuramente piu´ semplice e ridurra´ i costi delle aziende per la promozione di nomi geografici meno conosciuti che potranno comunque essere facoltativamente inseriti, dopo il Doc Sicilia, al fine cosi´ di risalire al territorio d´origine della produzione gia´ riconosciuto con altri marchi. Altro aspetto fondamentale, e´ quello legato ai controlli, che sono previsti per le Doc, mentre al momento in maniera piu´ blanda lo sono per i vini a Indicazione geografica. Cio´ riveste particolare importanza, considerato che molto vino siciliano e´ venduto sfuso e imbottigliato nel Nord Italia, subendo controlli molto limitati. Ovviamente, la creazione di un consorzio di tutela della Doc "Sicilia" consentira´ un piu´ facile accesso ai fondi europei destinati alla promozione, consentendo cosi´ l´attivazione di azioni territoriali forti ed efficaci".  
   
   
VENETO: ACQUE MINERALI. RIPARTITI CONTRIBUTI FRA COMUNI SEDE DI IMPIANTI DI IMBOTTIGLIAMENTO  
 
Venezia - Un milione e 350 mila euro sono stati ripartiti dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’ambiente e al ciclo dell’acqua Maurizio Conte, come contributo di compensazione dei danni provocati nei comuni in cui hanno sede gli impianti di imbottigliamento di acque minerali e nei comuni contermini. Prima di diventare definitivo, sul programma di riparto 2011 dovrà esprimersi la competente commissione del consiglio regionale. Il contributo è di poco più di un milione di euro suddiviso fra sei comuni sede di impianti (Scorzè, S. Giorgio in Bosco, Recoaro Terme, Posina, Torrebelvicino, Valli del Pasubio) in base alla quantità di imbottigliato e di 330 mila euro ripartiti in egual misura (15 mila euro ciascuno) fra 22 comuni contermini.  
   
   
AGRICOLTURA, OGGI A PERUGIA PRIMO CONFRONTO INTERREGIONALE SU POLITICHE COMUNITARIE DOPO 2013  
 
Perugia - Avviare le riflessioni sul futuro del mondo agricolo, alla luce dei nuovi regolamenti comunitari. È con questo obiettivo che, martedì 15 novembre, si riuniranno a Perugia (Sala Congressi della Camera di Commercio, dalle ore 15.30), gli assessori alle Politiche agricole delle Regioni Umbria, Toscana, Marche e Liguria per il primo confronto interregionale sugli scenari che si aprono per l´agricoltura. L´iniziativa sarà conclusa dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. "La dimensione interregionale dell´evento - spiega l´assessore regionale Fernanda Cecchini - è legata all´importanza dell´agricoltura nel sistema socioeconomico e alla volontà di affacciarsi alle soglie del nuovo periodo di programmazione con un ruolo consapevole e proattivo". Il seminario, "La ´Pac´ (Politica agricola comune) e lo sviluppo rurale post 2013", è organizzato dalla Regione Umbria insieme ad "Inea" (Istituto nazionale di economia agraria). I lavori si apriranno con l´intervento di Ciro Becchetti, Autorità di gestione "Psr" 2007-2013 della Regione Umbria, e con le relazioni di Felice Adinolfi (Università di Bologna) sulle proposte della Commissione europea per la "Pac" post 2013, di Giuseppe Blasi (Ministero delle Politiche agricole) sulle proposte per lo sviluppo rurale nel periodo di programmazione 20014-2020, e di Giancarlo Nanni ("Agea") sul sistema dei pagamenti. Nella seconda sessione, presieduta da Franco Garofalo (Servizio regionale Rapporti con le politiche agricole comunitarie e nazionali), si aprirà la discussione sull´agricoltura e gli strumenti di sviluppo locale delle quattro regioni. Alle 17.40 è in programma una tavola rotonda, presieduta dal direttore generale di "Inea" Alberto Manelli, alla quale parteciperanno gli assessori regionali all´Agricoltura Fernanda Cecchini (Umbria), Paolo Petrini (Marche), Gianni Salvadori (Toscana) e Giovanni Barbagallo (Liguria). Alle 18.30 sono previste le conclusioni della presidente della Regione Umbria Marini.  
   
   
IL GRAZIE DI REGIONE LOMBARDIA AI SUOI AGRICOLTORI FORMIGONI: SIAMO ORGOGLIOSI DI VOI, VI STAREMO VICINI  
 
Milano - ´Siamo orgogliosi di voi e come Regione vi siamo vicini nonostante sia un momento carico di problemi. Iniziative come questa permettono alla gente di ricordare il valore, ma anche i numeri e l´importanza dell´agricoltura e degli imprenditori agricoli lombardi, i veri protagonisti dell´agricoltura più importante in Italia ed una delle più importanti a livello europeo´. E´ quanto detto dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che l’ 11 novembre ha portato il suo saluto alla seconda edizione del Premio Lombardia Agricoltura: un riconoscimento che evidenzia due produttori per ogni provincia lombarda. San Martino - Una festa questa che cade proprio nella festa di San Martino: giornata fondamentale nel mondo agricolo. ´Regione Lombardia continuerà a sostenere chi come gli agricoltori che ci mette passione e conoscenza. Le singole storie dei premiati di questa sera - ha detto ancora il presidente della Regione - dimostrano una continua capacità di innovare, per garantire sempre di più prodotti di qualità e in grado di stare sul mercato, nonostante la dura competizione sui mercati globali e di produrre in modo ecosostenibile, cercando di ridurre le emissioni nocive connesse all´attività agricola attraverso, per esempio, le energie rinnovabili´. E in tema di agricoltura non poteva non mancare il riferimento ad Expo 2015. ´Sarà un evento epocale - ha concluso Formigoni - che porterà mercati, consenso e conoscenza sulle produzioni tipiche lombarde. Vogliamo stupire i cittadini con la bontà e il gusto sopraffino dei nostri cibi e delle nostre bevande, aiutandoli ad apprezzare il prodotto marchiato Italia e Lombardia´. Testimoni - Il pensiero dell´assessore Giulio de Capitani è andato ai premiati soprattutto agli agricoltori storici. ´Noi li consideriamo testimoni del mondo agricolo con la loro modestia rappresentano un esempio ai giovani. E per quanto riguarda questi ultimi, ricordo che siamo riusciti a dare una possibilità di reddito a ben 1000 giovani che sono entrati in questo mondo. Cio´ - ha detto l´assessore all´Agricoltura - testimonia la fiducia che c´e´ in questo settore. Ho trovato giovani nelle scuole di agraria preparati non dobbiamo deluderli, con un recupero su questo settore´. ´Regione Lombardia - ha spiegato ancora De Capitani - è impegnata su più fronti: i nitrati, la revisione della legge regionale sull´agricoltura e ovviamente la prossima Pac. La Lombardia ha un obbligo etico nei confronti dei nostri agricoltori visto che l´intero comparto vale 11 miliardi di euro all´anno´. Interesse Culturale - Nel corso del pomeriggio l´assessore De Capitani ha visitato il mercatino allestito in collaborazione con le associazioni di categoria degli agricoltori e le associazioni biologiche Aiab e Buona Terra.´fa piacere vedere - ha detto De Capitani - che c´e´ attenzione alla manifestazione e la nuova collocazione del mercatino all´interno di Piazza Lombardia da´ la possibilità di parlare direttamente con i nostri operatori´. ´E´ altrettanto positivo - ha concluso l´assessore - vedere che c´e´ un gradimento non solo per i banchetti dove viene effettuata la vendita del prodotto, ma anche per le manifestazioni culturali e identitarie che abbiamo voluto inserire nel programma di questa seconda edizione della Festa dell´Agricoltura´. De Capitani ha voluto sottolineare come, dopo questa seconda edizione. ´Piazza Città di Lombardia potrebbe essere sfruttata, una volta al mese, per iniziative come questa e far conoscere sempre di più l´agricoltura´. Di seguito i nomi dei premiati. Provincia Di Bergamo: Agricoltore storico: Guglielmo Maccali, Società agricola Maccali, Antegnate (zootecnia da latte); Giovane agricoltore: Alessandro Vecchi, Azienda avicola Covo di Vecchi Alessandro, Covo (zootecnia - comparto avicolo) ; Provincia Di Brescia: Agricoltore storico: Luigi Bertoglio, Azienda agricola Bertoglio Luigi e Roberto, Montirone. (zootecnia da latte); Giovane agricoltore: Marco Gallina, Azienda agricola Gallina, Mazzano. (zootecnia - suini) ; Provincia Di Como: Agricoltore storico: Stefano Mondelli, Mondelli Floricoltura di Luca e Marco Mondelli, Montorfano. (florovivaismo) ; Giovane agricoltore: Emanuele Angelinetta, Azienda Agricola Emanuele Angelinetta, Domaso. (vitivinicoltura); Provincia Di Cremona: Agricoltore storico: Giuseppe Olivieri, Azienda agricola Giuseppe Olivieri, Levata di Grontardo. (zootecnia da latte) ; Giovane agricoltore: Matteo Azzali Zanola, Azienda agricola Azzali Zanola Matteo, Motta San Fermo. (coltivazione orticoli) ; Provincia Di Lecco: Agricoltore storico: Alfredo Dassogno, Azienda agricola Alfredo di Attilio e Camillo Dassogno, località Casletto Rogeno. (zootecnia da latte) ; Giovane agricoltore: Luca Ghezzi, Terrazze di Montevecchia, Montevecchia. (vitivinicoltura e agriturismo) ; Provincia Di Lodi: Agricoltore storico: Piera Giovanna Sgariboldi, Azienda agricola Eredi di Sante Chioda, Cascina Vecchia, Livraga. (zootecnia da latte) ; Giovane agricoltore: Marco Lunati, Allevamento Gaudio di Lunati e Urgnani, Mairago. (suinicoltura); Provincia Di Mantova: Agricoltore storico: Attilio Leali, Azienda agricola Gonfo Primo e Latteria sociale Gonfo, Motteggiana. (zootecnia da latte e trasformazione); Giovane agricoltore: Fabrizia Mazzali, Azienda Figlia delle rose, Pegognaga. (coltivazione frutticoli e orticoli); Provincia Di Milano: Agricoltore storico: Andrea Falappi, Cascina Campazzo, Milano (zootecnia e cerealicoltura); Giovane agricoltore: Anna Sala, Cascina Selva, Ozzero (zootecnia e agriturismo); Provincia Di Monza E Brianza: Agricoltore storico: Luigi Gatti Società agricola Pio Bove di Albiate; Agricoltore giovane: Giangiacomo Gilardelli. Vivai Gilardelli di Agrate Brianza; Provincia Di Pavia: Agricoltore storico: Carla Dallera, Azienda Monsupello di Boatti Carlo, località Cà del Tava, Oliva Gessi. (vitivinicoltura); Giovane agricoltore: Davide Calvi, Azienda vitivinicola Calvi, Castana. (vitivinicoltura); Provincia Di Sondrio: Agricoltore storico: Severino Mottolini, Azienda agricola Mottolini, Poggiridenti. (indirizzo frutticolo e viticolo); Giovane agricoltore: Valentina Prebottoni, Azienda agricola zootecnica Prebottoni, Piateda. (zootecnia da latte); Provincia Di Varese: Agricoltore storico: Luigi Soldavini. Apicoltura Soldavini Luigi, Lonate Pozzolo. (apicoltura); Giovane agricoltore: Marco e Valeria Pianezza, Azienda agricola Al Mulino di Ciglia Valeria in Pianezza, Azzio. (zootecnia da latte - allevamento caprini).  
   
   
PUGLIA: PER IL POMODORO UNA LOGICA DI SISTEMA  
 
“Abbiamo prontamente raccolto la sollecitazione delle organizzazioni sindacali e dell’Anicav sull’ipotesi di costituzione di un distretto interregionale del pomodoro che sia capace di governare una evoluzione assai positiva da valorizzare in una logica di sistema”. Così l’Assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno al termine della riunione sulla situazione della produzione del pomodoro al fine della costituzione di un distretto nel Meridione d’Italia . Il documento congiunto siglato dall’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, Fai_cisl, Flai Cgil e Uila Uil - e posto all’attenzione della riunione – evidenzia l’eccellenza, la qualità e il pregio della produzione del pomodoro delle aziende meridionali che va adeguatamente valorizzata anche attraverso la valutazione della opportunità di costituzione di un distretto del pomodoro delle Regioni del sud Italia e in particolare principalmente di Puglia, Campania e Basilicata. Le parti sociali, chiedono alle Regioni di condividere un percorso che porti a realizzare gli interventi necessari a sostenere una importante sfida produttiva: logistica, trasporto, rapporti con la grande distribuzione, garanzie per le condizioni e i salari della forza lavoro sono elementi sui quali attuare politiche che rendano più efficiente il sistema. “Intendiamo ricondurre ad unità tutto il sistema – sottolinea Stefàno – anche attraverso l’indispensabile coinvolgimento delle Organizzazioni di Prodotto e di Categoria del mondo agricolo nella convinzione che anch’esse vogliano e debbano partecipare ad un processo che mi pare fondamentale per un comparto in significativa espansione. Ritengo che sia una interlocuzione importante, come penso sia imprescindibile mettere subito in agenda una verifica con le vicine Regioni della Campania, della Basilicata e della Calabria sul rilievo che assume l’iniziativa del distretto del pomodoro”. “Sono convinto della necessità – conclude Stefàno – di mettere in campo un modello organizzativo che sia capace non solo di valorizzare un prodotto che identifica il Meridione d’Italia nel mondo ma soprattutto che sia in grado di riequilibrare tutta la filiera nella logica di una maggiore tenuta. Assumiamo, quindi, volentieri il ruolo di coordinamento dell’iniziativa che oggi ci viene sollecitato per provare a definire un cabina di regia che porti in tempi rapidi alla costituzione del Distretto del pomodoro”.  
   
   
COPPA DI PARMA, L´EUROPA APPROVA L´IGP  
 
Bologna – Con il definitivo riconoscimento, attribuito dalla Commissione europea alla Coppa di Parma Igp, salgono a 34 le denominazioni Dop e Igp emiliano-romagnole.“Questo riconoscimento – spiega l’assessore regionale all’agricolturaTiberio Rabboni – rappresenta un indubbio successo per i produttori e per l’intero settore agroalimentare della nostra regione che ha dimostrato, ancora una volta, la propria capacità di promuovere un sistema fortemente orientato al raggiungimento di elevati livelli qualitativi ed alla tutela del consumatore”. Salgono in particolare a 12 i prodotti di salumeria emiliano – romagnoli riconosciuti a livello comunitario. “Anche questo è un dato positivo – spiega Rabboni - in quanto dimostra che la filiera continua a lavorare per rafforzare il rapporto esistente tra produzione di qualità e territorio, a diversificare l’offerta, ad investire sul valore aggiunto che questo binomio può produrre, a ricercare spazi su nuovi mercati. Una strategia che può contribuire anche a migliorare la situazione dei nostri allevamenti, costretti a lavorare, ormai da molti anni, in perdita o con margini ridotti all’osso. Mi auguro ora che la denominazione Salame Felino Igp, attualmente alle prese con osservazioni ed opposizioni presentate da alcuni Stati membri, concluda l’iter a livello comunitario rendendo finalmente possibile il riconoscimento e la tutela di questo grandissimo prodotto della nostra tradizione”. Il Disciplinare approvato dalla Commissione europea prevede che la Coppa di Parma Igp venga prodotta nell’intero territorio delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova, Pavia e in 59 Comuni collocati a ridosso del corso del Po delle Province di Lodi (22 comuni), Milano (1) e Cremona (36).  
   
   
ASSOSEMENTI: PUNTARE SULL’INNOVAZIONE PER VINCERE IL DECLINO DELL’AGRICOLTUA  
 
“Occorre puntare sull’innovazione, senza alcuna reticenza, se vogliamo dare un futuro certo all’agroalimentare italiano e vincere il declino cui sembrano oggi invece tendere le maggiori produzioni agricole nazionali, nonostante una fase congiunturale abbastanza favorevole per i prezzi dei cereali e dei semi oleosi”. Lo sottolinea Paolo Marchesini, il presidente di Assosementi – Associazione Italiana Sementi, a commento della chiusura dell’annata agraria, ma soprattutto in occasione del primo forum nazionale dell’agroalimentare in programma a Cremona. “I bilanci ancora provvisori dell’annata agraria 2011 registrano progressi per il mais e le colture oleaginose e significative contrazioni per frumento tenero e duro. Una immagine a luci ed ombre che fa parte del normale alternarsi delle produzioni. La nuova Pac con i suoi inediti meccanismi premiali e le aspettative alimentari di una popolazione mondiale in costante crescita e che pochi giorni fa ha superato i 7 miliardi costituiscono invece sfide davvero decisive – aggiunge Marchesini – e si contrappongono alla contrazione delle terre coltivabili ed anche alle nuove destinazioni agro-energetiche delle colture”. “Per affrontarle sono necessarie una migliore organizzazione delle strutture delle aziende e dei rapporti di filiera, ma è soprattutto con una costante innovazione colturale grazie alle nuove varietà frutto della ricerca genetica – continua Assosementi – che riusciremo ad aumentare le produzioni interne ed a non dipendere fortemente per le nostre tipicità agroalimentari dalle commodities mondiali”. “Il 90% dell’incremento oggi conseguibile nelle produzioni agricole viene attribuito al miglioramento delle varietà grazie alla ricerca genetica. Ci appelliamo al Ministro Romano perché prenda atto di queste indicazioni – conclude Marchesini – e favorisca una azione di pieno rinnovamento della nostra agricoltura con il rilancio dell’innovazione”.  
   
   
FESTA DELL´ AGRICOLTURA: TUTTI I PREMIATI SEI LE DONNE CHE RICEVERANNO IL RICONOSCIMENTO REGIONALE  
 
Milano "Questa iniziativa vuole essere espressione di una profonda gratitudine della Regione nei confronti di coloro che operano nel comparto agricolo con grandi sforzi e grande passione soprattutto in un momento non certo facile come quello che stiamo vivendo". Sono queste le parole dell´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, alla vigilia della Festa dell´Agricoltura che si è svolta, l’ 11 novembre, giorno di San Martino, nella sede di Palazzo Lombardia. Piazza Città di Lombardia si à trasformata nella grande aia della cascina dell´Albero degli zoccoli con tanto di artigiano che costruirà, come accadeva tra Ottocento e Novecento, proprio gli zoccoli di legno. Si parte con il mercato contadino per una spesa a km zero a base di frutta e verdura di stagione, prodotti biologici, salumi e formaggi degli alpeggi, miele, uova fresche e dolci. Questo mercatino è stato curato dalle associazioni di categoria Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Copagri e dalle associazioni biologiche Aiab e la Buona Terra. Sempre in piazza Città di Lombardia c’erano degustazioni guidate di prodotti tipici e vini lombardi a cura della Federazione Strade dei Vini e dei Sapori della Lombardia. La Fondazione Minoprio propone invece un lungo banco di assaggio: 20 metri di golden, granny smith e delicious tutti da gustare. Il pubblico che visitava il mercatino si poteva inoltre rivolgere al medico delle piante per una consulenza gratuita degli esperti del Servizio Fitosanitario Regionale. La cultura del tempo contadino sarà scandita dalla musica popolare e dalla rievocazione di antichi mestieri con i consigli dell´ombrellaio e degli artigiani che lavorano la lana o che, dalla notte dei tempi, eseguono la battitura delle castagne (Associazione Culture e Tradizioni della Lombardia). Alle 18 poi, nella Sala dei 500, l´avvio della cerimonia di premiazione degli agricoltori: per ciascuna provincia saranno chiamati sul palco un agricoltore storico e un giovane imprenditore, scelti dalle rispettive amministrazioni provinciali, a rappresentare l´eccellenza del mondo agricolo lombardo. A loro andrà anche il saluto e l´apprezzamento del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Sei le donne premiate quest´anno. Presenterà la serata: Marco Gatti, giornalista enogastronomico. Nel corso della cerimonia si esibiranno anche i gruppi folclorici. Di seguito i nomi dei premiati. Provincia Di Bergamo: Agricoltore storico: Guglielmo Maccali, Società agricola; Maccali, Antegnate. (zootecnia da latte); Giovane agricoltore: Alessandro Vecchi, Azienda avicola Covo di Vecchi Alessandro, Covo. (zootecnia - comparto avicolo); Provincia Di Brescia: Agricoltore storico: Luigi Bertoglio, Azienda agricola Bertoglio Luigi e Roberto, Montirone. (zootecnia da latte); Giovane agricoltore: Marco Gallina, Azienda agricola Gallina, Mazzano. (zootecnia - suini). Provincia Di Como: Agricoltore storico: Stefano Mondelli, Mondelli Floricoltura di Luca e Marco Mondelli, Montorfano (Florovivaismo) Giovane agricoltore: Emanuele Angelinetta, Azienda Agricola Emanuele Angelinetta, Domaso. (vitivinicoltura). Provincia Di Cremona: Agricoltore storico: Giuseppe Olivieri, Azienda agricola Giuseppe Olivieri, Levata di Grontardo (zootecnia da latte); Giovane agricoltore: Matteo Azzali Zanola, Azienda agricola Azzali Zanola Matteo, Motta San Fermo. (coltivazione orticoli). Provincia Di Lecco: Agricoltore storico: Alfredo Dassogno, Azienda agricola Alfredo di Attilio e Camillo Dassogno, località Casletto Rogeno (zootecnia da latte); Giovane agricoltore: Luca Ghezzi, Terrazze di Montevecchia, Montevecchia. (vitivinicoltura e agriturismo) Provincia Di Lodi: Agricoltore storico: Piera Giovanna Sgariboldi, Azienda agricola Eredi di Sante Chioda, Cascina Vecchia, Livraga. (zootecnia da latte); Giovane agricoltore : Marco Lunati, Allevamento Gaudio di Lunati e Urgnani, Mairago. (suinicoltura) . Provincia Di Mantova: Agricoltore storico: Attilio Leali, Azienda agricola Gonfo Primo e Latteria sociale Gonfo, Motteggiana. (zootecnia da latte e trasformazione) Giovane agricoltore: Fabrizia Mazzali, Azienda Figlia delle rose, Pegognaga. (coltivazione frutticoli e orticoli) Provincia Di Milano: Agricoltore storico: Andrea Falappi, Cascina Campazzo, Milano (zootecnia e cerealicoltura) Giovane agricoltore : Anna Sala, Cascina Selva, Ozzero (zootecnia e agriturismo) Provincia Di Pavia: Agricoltore storico: Carla Dallera, Azienda Monsupello di Boatti Carlo, località Cà del Tava, Oliva Gessi. (vitivinicoltura) Giovane agricoltore : Davide Calvi, Azienda vitivinicola Calvi, Castana. (vitivinicoltura) Provincia Di Sondrio: Agricoltore storico :Severino Mottolini, Azienda agricola Mottolini, Poggiridenti. (indirizzo frutticolo e viticolo) Giovane agricoltore: Valentina Prebottoni. Azienda agricola zootecnica Prebottoni, Piateda. (zootecnia da latte) Provincia Di Varese: Agricoltore storico: Luigi Soldavini. Apicoltura Soldavini Luigi, Lonate Pozzolo. (apicoltura) Giovane agricoltore: Marco e Valeria Pianezza, Azienda agricola Al Mulino di Ciglia Valeria in Pianezza, Azzio. (zootecnia da latte - allevamento caprini)  
   
   
IL CESTO GOURMET PERSONALIZZATO: METRO PROPONE IL PIU’ RICCO CATALOGO D’ITALIA CON OLTRE 300 OFFERTE PER TUTTI I GUSTI E BUDGET NOVITA’ DI QUEST’ANNO: IL CESTO GOURMET PERSONALIZZATO  
 
Anche quest’anno Metro Italia Cash and Carry propone alla propria clientela professionale il catalogo delle ricorrenze natalizie. “Cesti di Natale 2011” rispondendo alle esigenze di tutte le fasce di clientela: punto di forza sono le oltre 300 referenze selezionate - Cesti, Strenne a Cassette di Vini - con una gamma di prezzo a partire da € 3,90, passando per un cesto assortito con bottiglia di champagne a € 49,90, fino a varianti deluxe per ogni gusto e budget, con una varietà impareggiabile di prelibatezze dolci, salate, fresche, vini e champagne. La campagna Cesti di Natale Metro 2010 è iniziata l’1 ottobre con l’attivazione del call center dedicato. Dal 20 ottobre il catalogo è in distribuzione ed è possibile effettuare gli ordini direttamente in store, via telefono al numero verde 800.800.808 (dalle 9.00 alle 19.00) oppure sul sito dedicato www.Cestidinataleonline.com. Su richiesta è possibile farsi recapitare in azienda o in ufficio la merce. Novità di quest’anno: il Cesto Gourmet Personalizzato. Direttamente sul sito è possibile comporre il proprio cesto scegliendo tra oltre 100 prodotti di qualità tra cui anche Dop e regionali. Una selezione di dolci e salati, salse e condimenti, salumi e formaggi, vini e spumanti. Pagamento on line e consegna agli indirizzi indicati: ideale per strenne aziendali in cui efficienza e comodità si sposano con la massima personalizzazione del regalo e con la garanzia della proverbiale qualità Metro. Presso i punti vendita sono stati realizzati dei veri e propri show room dove sono esposte le principali tipologie in assortimento, con vaste superfici di vendita dedicate. Oltre alla vastità dell’assortimento e alla proverbiale qualità Metro, l’altro punto di forza dell’offerta è la convenienza. A chi effettuerà gli ordini entro il 30 Novembre sarà praticato uno sconto del 5%, con sconti addizionali del 5% per gli ordini superiori ai €3000. “Il nostro gruppo – ha sottolineato Adriano Battegazzore, Customer Management Director di Metro Italia Cash and Carry – si prefigge di fornire soluzioni efficaci alle esigenze del cliente professionale. L’offerta che abbiamo studiato consente di gestire la regalistica natalizia risparmiando tempo e denaro, garantendo al tempo stesso la massima qualità e il prestigio dei prodotti. Stiamo inoltre investendo costantemente sul fronte servizi, integrando il canale d’acquisto tradizionale del Cash and Carry con nuove modalità, anche digitali, pensate per rendere più agevole e veloce a procedura d’acquisto del cliente professionale” Metro Italia, parte di Metro Group, uno dei maggiori gruppi distributivi internazionali, è oggi presente sul territorio nazionale con 48 punti vendita all’ingrosso in 16 regioni e uno staff di circa 5000 dipendenti. Vanta oltre 1.200.000 clienti professionali attivi e 30.000 prodotti in assortimento,suddivisi in 10.000 referenze per il settore alimentare (food) e 20.000 referenze nel settore non alimentare (non food). Per maggiori informazioni si prega di consultare il sito www.Metro.it Metro Cash & Carry è presente in 30 Paesi con circa 700 punti vendita self-service all’ingrosso. Con oltre 100.000 dipendenti in tutto il mondo, l’azienda ha raggiunto nel 20089un fatturato di 31 miliardi di Euro. Metro Cash & Carry è una divisione di Metro Group, uno dei maggiori e più importanti gruppi distributivi internazionali, il cui fatturato nel 2010 è stato di 67 miliardi di Euro. Il Gruppo occupa uno staff di circa 280.000 persone ed è presente con oltre 2.100 punti vendita in 33 Paesi. Le performance del Gruppo si fondano sulla forza delle sue divisioni commerciali che operano in modo indipendente nei rispettivi segmenti di mercato: Metro/makro Cash & Carry - leader internazionale nel self-service all’ingrosso, ipermercati Real, Media Markt e Saturn - leader di mercato europeo nella vendita di elettronica di consumo ed i magazzini Galeria Kaufhof. Maggiori informazioni su: www.Metrogroup.de  
   
   
INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA PER IL FINE SETTIMANA DEDICATO ALL´ORO VERDE DEL PONENTE LIGURE OLIOLIVA, LA FESTA DELL´OLIO NUOVO DEL PONENTE LIGURE PRENDE VITA TRA LE STRADE DI IMPERIA DAL 18 AL 20 NOVEMBRE  
 
La kermesse dedicata all´olio appena franto coincide con la tappa ligure del Girolio d´Italia e con la seconda sessione di lavori del Forum Dieta Mediterranea Olio e prodotti tipici del Ponente Ligure invaderanno le strade e i portici di Imperia dal 18 al 20 novembre, in occasione della undicesima edizione di Olioliva, l´evento promosso dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Imperia, il Comune di Imperia e l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con la compartecipazione della Regione Liguria, dell’Unioncamere Liguria, della Prefettura di Imperia, della Provincia di Imperia e delle Associazioni di Categoria e dei Consumatori. Imperia Oneglia e tutta la zona intorno al porto sarà pacificamente invasa da oltre 200 stand e un ricco calendario di eventi rappresentativi dell´olio ligure e della filiera, alla scoperta dei valori storici, culturali e alimentari dell´olio, del pane e dei prodotti tipici della Riviera Ligure. Tra gli appuntamenti classici e sempre “spettacolari”, la sfida a colpi di mortaio dei concorrenti al Campionato Mondiale del Pesto e la solenne cerimonia di passaggio della tappa a Imperia del Girolio d´Italia del 150° anniversario dell´Unità d´Italia, con intonazione dell´inno nazionale sulle note suonate dalla Fanfara Col di Nava accompagnata dal coro dei ragazzi della Scuola Media N. Sauro di Imperia, alzabandiera del doppio vessillo Tricolore e delle Città dell´Olio e firma della pergamena - disegnata per il Girolio dall´artista Ro Marcenaro - da parte dell´Assessore Regionale all´Agricoltura. Testimonial d´eccezione della tappa ligure di Girolio d´Italia 2011 è il poeta, saggista e narratore imperiese Giuseppe Conte, ispirato dai paesaggi del Ponente Ligure per le sue composizioni che lo hanno portato tra l´altro a vincere nel 1988 il Premio Montale con la raccolta “Le Stagioni”. Protagonisti come sempre della tre giorni dedicata all´olio nuovo appena franto saranno i numerosi laboratori tematici che si alterneranno a corsi divulgativi. Tra gli altri, il laboratorio di preparazione e degustazione di pesto e altre salse locali con basilico, maggiorana e timo utilizzate nella cucina del Ponente Ligure “Le piante aromatiche e il loro utilizzo nella cucina locale”, l´incontro “Ogni stagione ha il suo pesce…ritrovato!” sulla stagionalità dei pesci nell’ambito del progetto europeo “Pesce ritrovato by fish scale” a cura di Legacoop/legapesca, la degustazione “L’olio d’Oliva in cioccolateria” a cura di C.n.a. Alimentare Imperia, il laboratorio “Mani in …pasta” ovvero l’arte di impastare con acqua, olio extra vergine di oliva ligure e farina a cura della Confederazione Italiana Agricoltori, la preparazione e degustazione secondo la lavorazione tipica de “La focaccia artigianale di qualità” e “Il gelato all’olio d’oliva” in cui grassi saturi sono stati sostituiti dall´olio, entrambi curati da Confartigianato Imperia, il seminario “L’arte Bianca Moderna e l’Olio di Oliva – I lieviti tradizionali, la biscotteria ed il gelato soft” a cura del docente ed esperto internazionale Alessandro Racca di C.n.a Provinciale, la sessione di avvicinamento al mondo degli assaggiatori con esempi pratici di valutazione organolettica “La degustazione dell’olio extra vergine d’oliva e delle olive in salamoia” a cura dell’A.l.o. E dell’O.a.l, i laboratori tematici curati da Confcommercio Imperia su “Friggere in olio d´oliva”,“I segreti di una frittura all’extravergine” e “L’olio d’oliva in padella”, gli incontri sul “Fungo Cardoncello – Dal progetto …alla tavola”, sui “I Tartufi della Val Bormida” a cura dell’Associazione Regionale Tartufai e della C.c.i.a.a. Di Savona così come il seminario su “I formaggi Savonesi” in collaborazione con A.p.a. Di Savona, fino al laboratorio tematico su “I vini a D.o. Del Ponente Ligure” a cura dell’O.n.a.v. Non poteva mancare, nel fine settimana in cui Imperia ospita i lavori della seconda sessione del Forum Internazionale sulla Dieta Mediterranea, un riferimento allo stile di vita più salutare a tavola con il ruolo fondamentale svolto dall´olio extravergine di oliva in un sano regime alimentare insieme all´attività fisica che avrà il suo spazio nella prima edizione della “10Km Fidal Olioliva” gara podistica su percorso misurato completamente pianeggiante costeggiante il mare, che partirà domenica 20 novembre alle 10:30 in Calata G.b.cuneo Tre i momenti più tipicamente “culturali” la presentazione del libro del giornalista del Tg2 Bruno Gambacorta, “Eat Parade – Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune” condotta dal vicedirettore del Secolo Xix Luigi Leone, la premiazione del concorso fotografico “L’italia unita da un filo d’olio” promosso dal Circolo Castelvecchio, la presentazione a cura del giornalista de La Stampa Maurizio Vezzaro del romanzo “Il Muro” di Marco Vallarino giovane scrittore imperiese, Olioliva Film ovvero uno spazio dedicato alla proiezione ininterrotta di filmati video dedicati all´olio, al territorio e alle sue tipicità e l´Anteprima di “Frantoi nell’Arte” 2012, a cura dell’Associazione Culturale Teatri Possibili Liguria. A fine della seconda giornata di Olioliva, momenti di evasione con lo spettacolo di intrattenimento del duo comico “Bred e Pitt” a cura del Club Marathon Imperia. Ospite d´onore dell´edizione 2011 di Olioliva sarà la Sardegna, che potrà promuovere e diffondere le proprie tradizioni enogastronomiche ed artigianali con uno stand dedicato in Calata Cuneo e un laboratorio tematico dedicato proprio alle specialità tipiche sarde. Gli eventi cornice della kermesse più gustosa del Ponente Ligure non si esauriscono con i laboratori tematici: è infatti previsto un business meeting sui prodotti identitari del Ponente Ligure “Nicchie del Gusto e Angoli del Fare ad Olioliva” nell´ambito del progetto “Tourval Valorizzazione dei Prodotti Tipici”, che proprio a Olioliva avrà un suo stand dedicato per presentare quei prodotti identitari agricoli e artigianali, dai carciofi di Pompeiana ai fagioli di Badalucco, dalla lavorazione dell’ardesia alla realizzazione di pipe in radica, tutti legati da un rapporto intimo con i territori di origine perché nascono e vengono prodotti esclusivamente in aree geografiche limitate e perché contribuiscono a loro volta a definire l’identità di un territorio. Da non perdere anche la presentazione della “Riscoperta delle ricette tradizionali del Ponente Ligure e valorizzazione del prodotto tipico”, con aperitivo a base di prodotti tipici locali a cura di Coldiretti. Sarà inoltre possibile effettuare visite, scuola di nodi e di biologia marina a bordo dell´ imbarcazione attrezzata per la pesca turismo “Don Carlo” della Cooperativa Mare, mostre fotografiche e pittoriche a tema, concorsi a premi presso i negozi del centro storico di Imperia – Olioliva Shopping – e concorsi per gli stessi negozi sul miglior allestimento ispirato all´olio Riviera Ligure Dop e all´olivicoltura. O ancora, iniziative di didattica ed educazione ambientale per i più giovani, dimostrazioni dei maestri panificatori, corsi sulla sfilettatura del pesce e visite guidate al Museo dell´Olivo, ai frantoi e alla Mostra delle attrezzature storiche inerenti la produzione dell’olio  
   
   
LESIEUR: RICERCA E INNOVAZIONE DAL 1908 PER UN’ALIMENTAZIONE SANA E EQUILIBRATA  
 
Ogni giorno, l’azienda francese s’impegna a garantire prodotti di qualità, benefici per la nostra salute Leader in Francia nella produzione di olii alimentari, Lesieur vede la luce nel 1908 grazie al suo fondatore, Georges Lesieur, uomo d’affari originario del nord della Francia. Fin dal 1958, Lesieur si afferma come primo produttore d’olio sul mercato francese, con 125 milioni di bottiglie vendute, e si distingue dalla concorrenza grazie a confezioni innovatrici e prodotti di grande qualità. Per soddisfare la domanda di consumatori sempre più esigenti, a partire dagli anni ’80 Lesieur s’impegna nella ricerca e nello sviluppo, occupandosi anche di nutrizione, per giungere alla creazione di Isio 4, primo olio nato dall’associazione unica di quattro oli vegetali complementari, ciascuno dei quali con specifici benefici nutritivi. Durante questi quarant’anni dedicati a ricerca e innovazione, il servizio di ricerca e sviluppo Lesieur si è concentrato su tre punti chiave: sviluppo di tecnologie di produzione e raffinazione dell’olio; sviluppo di nuovissime tecniche di analisi di diversi tipi di olii alimentari; innovazione in materia di imballaggi con il lancio, nel 1963, della prima bottiglia di plastica (Pvc) che sostituisce la tradizionale bottiglia di vetro. In Francia, Lesieur ha saputo affermarsi restando sempre all’ascolto di consumatori esigenti, sempre più attenti alle questioni di salute e alimentazione. Da qualche anno a questa parte, anche gli italiani fanno più attenzione alla propria salute, privilegiando sempre di più uno stile di vita sano basato su una buona alimentazione. Oggi, Lesieur è pronta a conquistare il mercato italiano con la sua gamma Isio 4, composta da Isio 4 e Isio 4 con olio extra vergine d’oliva e distribuita in Italia da Monini S.p.a.  
   
   
BERLUCCHI CELEBRA GLI OTTANT’ANNI DEL FONDATORE CON L’EDIZIONE LIMITATA DEDICATA A FRANCO ZILIANI  
 
E’ da oggi disponibile il magnum celebrativo degli ottant’anni di Franco Ziliani, fondatore, con Guido Berlucchi e Giorgio Lanciani, della Guido Berlucchi. Franco Ziliani - Franciacorta 2007 è stato realizzato in duemila esemplari soltanto; il primo è stato consegnato dallo stesso Ziliani a Burt Bacharach lo scorso giugno, in occasione del grande concerto di compleanno al Teatro Grande di Brescia. Franco Ziliani - Franciacorta 2007 nasce da sole uve Chardonnay provenienti dai vigneti Piazze e Quindicipiò di Borgonato, a pochi metri dalla sede storica. I vini base hanno favorito della fermentazione malolattica parziale e la cuvée è stata poi affinata sui lieviti trentasei mesi; il dosaggio è limitato, pari a 3 grammi/litro. “Questa cuvée speciale assomiglia a nostro padre”, dicono Cristina, Arturo e Paolo Ziliani, “è austera fuori, col suo vetro nero illuminato dai riflessi metallici di un esplicito 80, e lieve dentro: si tratta infatti di un Blanc de blancs vendemmia 2007, annata contraddistinta dall’estrema leggerezza e piacevolezza delle basi Franciacorta”. Il magnum, presentato in un elegante cofanetto in legno, è reperibile presso enoteche selezionate e ha un costo orientativo di 180 euro  
   
   
ROSSO NATALE LA SANSONINA: BOTTIGLIE DEL PREGIATO MERLOT DELL’AZIENDA DEL LAGO DI GARDA, UNICA A PRODURRE UN VINO ROSSO IN UNA TERRA DI BIANCHI  
 
Auguri formato M, L, Xl per il Rosso Natale La Sansonina. Sono le bottiglie del pregiato Merlot dell’azienda del lago di Garda, unica a produrre un vino rosso in una terra di bianchi. Il Merlot Sansonina, vendemmia 2007, ha un colore rosso rubino intenso, un profumo caldo e fruttato con note di frutta rossa matura e un sapore pieno dal tratto elegante, morbido e carezzevole. Proposto nelle tre versioni da 75, 150 e 300 ml, si accompagna ai piatti tipici festivi a base di carne, selvaggina, formaggi stagionati e primi piatti, esaltandone il sapore. La forma semplice e sofisticata della bottiglia rende ancora più piacevole il prodotto per un’idea regalo dall’etichetta ricercata. Merlot Sansonina è disponibile nelle migliori enoteche. Prezzo a partire da: Magnum ml 150 € 70 Doppio Magnum ml 300 € 140 Cassetta Natale 3 Magnum (annata 2005, 2006,2007): € 210 Per info: www.Sansonina.it  
   
   
ALTI FORMAGGI IN ABBINAMENTO AI VINI LOMBARDI CONTINUA LA COLLABORAZIONE TRA L’ASSOCIAZIONE ALTI FORMAGGI E IL MOVIMENTO TURISTICO DEL VINO LOMBARDO.  
 
Dopo l’appuntamento con “Cantine Aperte”, Provolone Valpadana, Taleggio, Salva Cremasco e Quartirolo Lombardo tornano ad accompagnarsi a pregiati vini lombardi e liguri in collaborazione sia con aziende vitivinicole locali sia con importanti realtà agro alimentari nazionali. Nell’ambito di questa iniziativa fino all’11 dicembre uno degli Alti Formaggi, Il Salva Cremasco, verrà proposto in enoteche, lounge bar e ristoranti dell’Opltrepo Pavese in abbinamento con vini e piatti tipici locali per conoscerlo ed apprezzarlo al meglio. «La collaborazione tra Alti Formaggi e il Movimento Turismo del Vino - afferma Vittorio Emanuele Pisani, Coordinatore delle attività di Alti Formaggi - si allarga dalla Lombardia alla Liguria con l’intento di far conoscere e degustare i vini di produzione locale attraverso accostamenti con prodotti di qualità e dai sapori tipici locali come Provolone Valpadana, Taleggio, Quartirolo Lombardo e Salva Cremasco. Riteniamo da sempre che le sinergie con il territorio siano propedeutiche alla valorizzazione dei nostri prodotti d’eccellenza e possano rappresentare un volano per lo sviluppo futuro anche in ambito internazionale» Alti Formaggi Alti Formaggi nasce da un progetto speciale di comunicazione dei Consorzi di Tutela dei formaggi Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco e Taleggio. Alti Formaggi é un portale grazie al quale i Consorzi invitano a fare conoscenza con il ricco patrimonio produttivo, geografico, culturale del loro territorio d’origine. Ciò che contraddistingue le produzioni tipiche e tradizionali di Alti Formaggi é che sono parte integrante di una cornice di attrattive paesaggistiche, storiche ed artistiche senza eguali. Alti Formaggi porta nei luoghi di produzione, presenta i protagonisti, gli artigiani, le opere d’arte, i siti ameni e rende partecipe di quattro delle storie più belle del nostro paese. Www.altiformaggi.com  
   
   
APRE OTTIMOMASSIMO: IL LOCALE CHE MANCAVA. A MILANO, A DUE PASSI DA PIAZZA DUOMO, NASCE IL PRIMO BAR GOURMET “ON THE GO”.  
 
“Terzo albero a destra…. Segui il fruscio delle foglie, scoprirai una piccola radura accogliente, un luogo semplice, dove potrai riposare e ristorarti, gustare cose buone, genuine e sfiziose che cambiano con le stagioni. Un luogo tranquillo dove leggere un libro e chiacchierare con il vicino di ramo. Un luogo in cui entri e ti sembra di uscire….” Ottimomassimo è il nome del bassotto di Cosimo, il protagonista de ”Il Barone Rampante” di Italo Calvino, che sceglie di vivere sugli alberi sin da bambino. Ottimomassimo evoca il concetto della pausa, della sospensione, dell’evasione dal quotidiano, anche solo per un momento, per ritrovare se stessi grazie al contatto con la natura. E’ questa la filosofia di Ottimomassimo, il bar gourmet che ha appena aperto a Milano, in via Spadari all’angolo con via Victor Hugo, il cui principale elemento d’arredo è proprio un grande albero di castagno, ben piantato al piano terra, i cui rami raggiungono le vetrine fino ad arrivare al primo piano. Quando si entra da Ottimomassimo il caos della città e il suo ritmo frenetico sembrano lontani mille miglia. Tutto si fa calmo, essenziale e ci si può finalmente concedere una pausa per riscoprire odori e sapori naturali. L’offerta Gastronomica Cuore dell’offerta gastronomica di Ottimomassimo sono sicuramente i panini gourmet preparati nella cucina a vista del locale. La loro dimensione consente, da un lato, di appagare la curiosità gastronomica del cliente più esigente e, dall’altro, di soddisfare appetiti leggeri. Gli ingredienti utilizzati sono tutti di altissima qualità come il culatello di Zibello D.o.p., le acciughe del Cantabrico o il prosciutto Pata Negra. La stessa cura nella scelta delle materie prime utilizzate per realizzare i panini è posta naturalmente anche nella selezione di piatti caldi e insalate che si possono accompagnare con un calice di buon vino. Anche al banco pasticceria si punta tutto sulla qualità. Mousse, torte e cioccolatini rigorosamente artigianali sono preparati con ingredienti di prima scelta, come il cioccolato Grand Cru sudamericano, ad esempio, e vengono proposti in abbinamento ad alcuni prodotti tipici della tradizione gastronomica italiana come la mandorla d’Avola o il pistacchio di Bronte per dare vita ad accostamenti cromatici e olfattivi gustosi e originali. Ad arricchire l’offerta caffetteria di Ottimomassimo le centrifughe, le spremute, gli smoothies, i frullati, tutti preparati a vista, e, naturalmente, i gelati artigianali realizzati solo con frutta fresca di stagione. La Scelta Eco-sostenibile Da Ottimomassimo si è scelto con convinzione di seguire la filosofia eco-sostenibile a cominciare dal caffè, Rainforest Alliance Certified di Caffè Ottolina, una miscela di altissima qualità prodotta nel totale rispetto delle direttive etiche e ambientali internazionali. Inoltre, le coppette per i gelati e i contenitori per l’asporto sono prodotti con materiale riciclato, così come le forchette, i piatti e tutte le posate vengono realizzate con amido di mais. Unica concessione alla tradizione, le tazzine di porcellana per il caffè e i calici in cristallo per il vino. Per le consegne a domicilio saranno utilizzati scooter elettrici. I Soci Ottimomassimo è stato ideato da un gruppo di imprenditori e professionisti con la passione comune per la gastronomia di alta qualità. Il locale nasce per offrire al cliente un’esperienza nuova e piacevole della pausa pranzo in cui l’idea è quella di portare il cibo fuori e spingere ad una consumazione esterna, all’americana. Un consumo “on the road” e “on the go”. Già a settembre partirà il servizio di consegna a domicilio con le ordinazioni raccolte via web o telefono. Vogliamo diventare un punto di riferimento per tutti gli uffici in zona perché anche una pausa veloce può essere di qualità ”. Ottimomassimo Via Spadari, ang. Via Victor Hugo - Milano 02.49457661 www.Ottimomassimogourmet.it  
   
   
CUINA OBERTA RESTAURANT WEEK: DAL 21 AL 27 NOVEMBRE VALENCIA HA TUTTO UN ALTRO GUSTO! UNA SETTIMANA ALL’INSEGNA DELLE RICETTE DELLA TRADIZIONE VALENCIANA NELLE PROPOSTE DI 82 RISTORANTI DI UNA DELLE CITTÀ PIÙ GOURMAND D’EUROPA  
 
Per i fan della cucina valenciana, dal 21 al 27 novembre arriva a Valencia la tanto attesa V edizione del festival culinario Cuina Oberta Restaurant Week. Per l’occasione, i ristoranti più rinomati della città proporranno menu speciali a prezzi davvero convenienti: 20 euro per il pranzo e 30 euro per la cena. Cuina Oberta è l’occasione perfetta per scoprire i piatti della tradizione gastronomica valenciana (primo tra tutti, la paella) riproposti in maniera innovativa dagli chef. Lanciato per la prima volta nel 2009, l’evento ha riscosso sempre più successo soprattutto tra i turisti e di conseguenza anche i ristoranti che aderiscono all’iniziativa sono sempre più numerosi: per la V edizione sono ben 82 . La lista completa sarà pubblicata sul sito www.Cuinaoberta.com, nel frattempo vi presentiamo 3 ristoranti “top” che aderiscono all’iniziativa. Seu Xerea - www.Seuxerea.com Lo chef anglo-birmano Steve Anderson seduce i suoi ospiti con proposte dal sapore anglo-orientale, ricche di contrasti che appagano e coinvolgono tutti i sensi, non solo il palato. Riff - www.Restaurante-riff.es In questo ristorante che ha meritato una Stella Michelin, lo chef Bernd Knöller delizia i palati più raffinati preparando piatti della cucina mediterranea che uniscono in maniera sapiente e innovativa gli ingredienti del territorio valenciano. El Alto De Colon - www.Elaltocatering.com Ciò che contraddistingue questo ristorante dalla cucina arguta e fantasiosa è sicuramente la location esclusiva. El Alto de Colon si trova infatti all’interno del Mercado Colón, una spettacolare costruzione modernista in cui questo ristorante è incastonato. Per informazioni: www.Vlcrestaurantweek.com, http://www.Facebook.com/valenciacuinaoberta Valencia non è mai stata così conveniente anche grazie alle tante offerte sul portale www.Turisvalencia.es/ofertas Per ulteriori informazioni: www.Turisvalencia.es  
   
   
SOHO CAFE MILANO UN ANGOLO DI TOKIO A MILANO.  
 
Tra i primi veri Sushi Bar a nascere e a imporre la propria cucina e il proprio stile. Dal menù particolare, con piatti rari come Rainbow Maki, Ebi Ten e Sake Saku. L’unico sushi bar con servizio cocktail che rispecchia i più bei locali alla moda d’Europa. Conosciuto in particolare per la sua squisita tartare di tonno, o per l’idea del Bento, il tipico vassoio che dal Soho Cafè si è poi diffuso in tutta Milano. Ad accogliere la clientela, dal 2001 c´è Franco Hu con il suo perfetto italiano ed i suoi modi gentili ed informali: l´ambiente è caldo, ricco di legno, mattoni, vimini, tante candele, dai muri ocra e dai complementi d’arredo color rosso lacca. L´ingresso è occupato dal banco-bar, dove è possibile intrattenersi anche nel dopo-cena o per un veloce pre-dinner, magari con un cocktail a base di Sakè. Un paravento in vimini ed un pannello in carta di riso costituiscono la soglia per la prima sala, al fondo della quale c´è anche un intimo angolo tatami, dominato da un´atmosfera zen, giocata tra un camino in pietra e le sovrapposizioni di molti cuscini. La sala offre 50 coperti interni raccolti in un’atmosfera orientaleggiante così come il dehor zen del locale che merita un discorso a parte: un graziosissimo giardino interno, con una settantina (75) di coperti, racchiuso da vimini ed edera rampicante, scaldato da fiaccole e candele. Una piccola oasi nel verde, che in estate, la sera si coniuga alla perfezione con i piaceri della cucina jap con l’aria fresca e un pizzico di romanticismo. Il Soho Cafè è aperto per il pranzo con un menu creato ad hoc per il business-lunch: tra i piatti freddi California maki, Sushi mix, Sashimi mix. Tra le proposte calde: pollo fritto, salmone alla piastra, Tempura mix, Tempura udon. La cena vanta ovviamente un menu molto più esteso: tra cui il Sakura maki (un roll fritto con gamberi, verdure e zenzero) ed il Tiger tobico (un roll con salmone, insalata, salsa teriaki e tobico). Buona la cantina con una selezione di etichette di vino bianco italiane. Il locale offre anche servizio catering & take- away. Il lunedì Happy hour con appetizer e cocktail, provare il sakito e lo zenzero julep. Via Carlo Farini, 74, tel. 02-6889264, Milano www.Sohocafe.it Chiuso il sabato a pranzo e la domenica. Orari: pranzo, 12.30/14.30 - cena, 19.30/23.30 - happy hour del lunedì 18.30/20.00 Prezzi: pranzo 9/15€, aperitivo 5/8€, cena 30/38€ escluse le bevande  
   
   
CAFFÈ VERGNANO PRESENTA ÈSPRESSO: LA NUOVA CAPSULA COMPATIBILE CON LE MACCHINE NESPRESSO®*  
 
Da Settembre in grande distribuzione, la nuova linea di capsule per un gusto tutto Made in Italy * Il marchio non è di proprietà di Caffè Vergnano Spa né di aziende ad essa collegate. Caffè Vergnano presenta ufficialmente Èspresso: la nuova linea di capsule destinate alla grande distribuzione e compatibili con tutte le macchine da caffè Nespresso attualmente in commercio. Sintesi di ricerca e saper fare, Èspresso, primo e unico sul mercato nazionale, vuole essere un’alternativa tutta italiana al sistema creato dalle multinazionali nel settore del caffè porzionato per l’ambito privato. Le nuove capsule rielaborano in chiave contemporanea la tradizione del caffè, dando vita ad una nuova esperienza, 100% Made in Italy. Il risultato è un prodotto di altissima qualità dall’aroma inconfondibile che porta nel domestico quotidiano tutta la passione e il piacere dell’espresso perfetto firmato Caffè Vergnano. La nuova gamma, che comprende quattro referenze, rappresenta una novità assoluta nel segmento di riferimento e combina in un solo prodotto la competenza dell’azienda torinese con la più avanzata innovazione tecnologica. Èspresso è un prodotto unico nel suo genere: coniuga la qualità del Made in Italy con la sostenibilità ambientale e sarà reperibile nei canali della grande distribuzione. Le capsule Caffè Vergnano riducono il loro impatto sull’ambiente perché sono in materiale plastico Biodegradabile secondo la Direttiva Europea 94/62/Ce. In osservanza al metodo di prova Iso 14855. La capsula Caffè Vergnano è un rifiuto indifferenziato biodegradabile. La capsula nasce dalla partnership con Macchiavelli, azienda italiana dalla lunga tradizione nella produzione di materie plastiche che ha collaborato con Caffè Vergnano per la realizzazione dei brevetti sul sistema capsula e sul materiale Biodé. Èspresso sarà presente nelle principali catene della grande distribuzione, in cui Caffè Vergnano si pone l’obiettivo di raggiungere 70 punti di distribuzione ponderata. Una volontà precisa per rendere l’eccellenza di Caffè Vergnano ancora più vicina al consumatore e reperibile nei supermercati senza doversi recare in boutique o acquistare su internet. Il lancio del prodotto prevederà due momenti chiave: la prima fase, già in atto, coincide con la distribuzione delle capsule sugli scaffali delle più importanti catene di supermercati e ipermercati, mentre la seconda fase – da Novembre - coinciderà con la presentazione sul mercato della macchina da caffè brandizzata Èspresso. Per la realizzazione Caffè Vergnano ha stretto una collaborazione con Polti, azienda leader nel settore, che produrrà le macchine Èspresso, che saranno disponibili presso la Grande Distribuzione Organizzata e nei migliori negozi di elettrodomestici. Polti, inoltre, sarà rivenditore delle capsule Èspresso in Europa (Uk, Spagna, Portogallo, Svizzera, Francia, Olanda, Russia). Èspresso sarà disponibile in 4 referenze: Arabica, Cremoso, Intenso e Dec. Ogni confezione contiene 10 pezzi incartati singolarmente per conservare al massimo l’aroma e la qualità del prodotto. Www.caffevergnano.com  
   
   
DAL 21 AL 23 NOVEMBRE PIZZAIOLI DA TUTTA ITALIA A VIGHIZZOLO D´ESTE AL VIA LA QUINTA EDIZIONE DI PIZZAUP®, IL SIMPOSIO TECNICO SULLA PIZZA ITALIANA E LA PIZZA DIVENTA IL SIMBOLO SOCIALE DELLA RIUNIFICAZIONE NAZIONALE  
 
Si terrà dal 21 al 23 novembre la quinta edizione di Pizzaup il Simposio tecnico sulla pizza italiana organizzato dall´Univeristà della Pizza. Per tre giorni pizzaioli provenienti da tutta Italia si raduneranno a Vighizzolo d´Este (Pd) per confrontarsi su tecniche di lavorazione e materie prime, novità e tendenze legate ad uno dei lavori maggiormente legati alla tradizione della cultura gastronomica italiana. E se a Pizzaup si parlerà di come siano cambiati i gusti, i profumi, la lavorazione e le materie prime della pizza dalle sue origini al giorno d´oggi e si affronteranno tematiche strettamente legate al mondo della pizzeria, non mancherà un messaggio chiaro e concreto di come proprio questo prodotto possa divenire il nuovo simbolo sociale di un´Italia unita che, ancora una volta, afferma la sua identità a partire dalla tavola. L´edizione 2011 sarà rivolta a portare ancora più il pizzaiolo nella direzione dello chef. Dopo i temi sulla scelta della farina e delle tecniche dell´impasto delle passate edizioni, quest´anno di parlerà delle farciture realizzate con i modi del cuoco: scelta degli ingredienti per il topping, capacità di saperli trattare rispettando le caratteristiche di origine, le tecniche di cottura, il riconoscimento della diversità territoriale. Su questi temi i pizzaioli presenti si confronteranno per due giorni a Vighizzolo d´Este ed il terzo presenteranno il risultato del lavoro con gli spunti di discussione da sviluppare nei mesi seguenti in un blog dedicato a tutti i pizzaioli d´Italia. Ma l´ultimo giorno sarà anche occasione per presentare alla stampa una degustazione sul tema di 5 interpretazioni della pizza italiana: un modo per affermare che se è vero che esistono pizze di diversa tradizione, è anche vero che la pizza deve contraddistinguersi per la comune attenzione verso la qualità degli ingredienti e delle tecniche di lavorazione. Insomma le pizze in Italia sono tante e tutte molto appetitose, ma l´italianità della pizza deve emergere da un tratto comune a tutte: la cura nella scelta e nel trattamento degli ingredienti che rappresentano le stagioni e i territori della nostra nazione e, fatto non trascurabile, la realizzazione di un impasto gustoso, digeribile e profumato di grano. Pizzaup, che non ha caso ha avuto durante lo scorso mese di maggio un prologo a Napoli, patria conclamata della pizza, porta avanti da anni un lavoro condotto da pizzaioli esperti per affermare l´unicità della pizza italiana nel mondo con la ricerca e la codifica delle migliori tecniche piuttosto che con gare e acrobazie individuali. Perché Pizzaup è nato come progetto che stimola il dialogo e la collaborazione tra i pizzaioli di tutta Italia per affermare metodi e sistemi di lavoro che fanno crescere il singolo professionista insieme alla crescita della categoria. In vista di un traguardo che riteniamo indispensabile raggiungere: il riconoscimento che la pizza nel mondo parla solo italiano, con le varianti e tipicità locali che ne fanno un piatto da scoprire e riscoprire senza mai stancarsi. Pizzaup è il primo e unico simposio tecnico sulla pizza italiana che Università della Pizza organizza per accogliere nel suo laboratorio pizzaioli provenienti da ogni parte d´Italia che dedicano tre giorni all´approfondimento di temi di interesse per il settore. La formula di Pizzaup è ormai un modello collaudato: un gruppo di esperti composto da tecnologi, nutrizionisti, ricercatori universitari e uomini di marketing coordinati da un direttore didattico seguono i partecipanti divisi in squadre nello sviluppo del tema deciso anno per anno. Dopo due giorni di lavoro il terzo è dedicato alla presentazione del risultato della sperimentazione con un convegno conclusivo. Pizzaup è organizzato da Università della Pizzain collaborazione con Molino Quaglia. Per maggiori informazioni www.Molinoquaglia.com  
   
   
ERBALUCE, LA FAVOLA DI UN VINO  
 
L’ Erbaluce di Caluso racconta la sua storia e fa scoprire alcuni dei luoghi più belli del Canavese 21 - 23 ottobre, Ivrea – Masino Un week end a pochi chilometri da Torino per scoprire una città ricca di fascino e storia, Ivrea; uno dei più celebri luoghi del Fai (Fondo Italiano per l’Ambiente), Il Castello di Masino; un vino unico, l’´Erbaluce di Caluso. Proprio quest´’ultimo sarà il trait d’´union e il protagonista indiscusso di “Erbaluce: la Favola di un Vino”, evento organizzato dal Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Caluso, Carema e Canavese. La manifestazione offrirà l´opportunità di degustare ed incontrare le 27 aziende consorziate produttrici dell´ Erbaluce di Caluso. Sarà anche un modo per scoprire un territorio connotato dallo spettacolare paesaggio dall´anfiteatro morenico della Serra d´Ivrea, che caratterizza la geografia del Canavese. “Erbaluce, la Favola di un Vino” offrirà per la prima volta ad esperti, giornalisti, operatori del settore e appassionati, la possibilità di conoscere i produttori dell’ Erbaluce di Caluso e degustare il vino in tutte le sue interpretazioni: fermo, Spumante e Passito. E poiché l’ Erbaluce è espressione della cultura di questo territorio, l’evento farà scoprire ed apprezzare l’originalità della coltura a pergola, unica sul territorio piemontese ed altri aspetti della magia del Canavese. Anzitutto la città di Ivrea che ospiterà, nella giornata di sabato presso la chiesa di San Bernardino di proprietà della famiglia Olivetti, la degustazione riservata a stampa ed operatori. Ivrea, patria della storica ditta, è ancora oggi custode di alcuni dei più interessanti esempi di architettura industriale legati a questo affascinante passato, opere che meritano di essere conosciute per il loro valore storico e sociologico. Domenica, invece, sarà la volta dell’imponente Castello di Masino, uno dei più importanti luoghi Fai d’Italia. Nella splendida ambientazione delle scuderie del castello, l´Erbaluce di Caluso incontrerà gli appassionati di tutta Italia. A rendere ancor più interessante l´evento sarà la presenza di una regione enologica ospite: il Maconnais, area del sud della Borgogna, terra conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per i suoi vini bianchi nobili e di grande fascino. Durante l’evento, presso il Castello di Masino, sarà possibile visitare anche le Giornate d’Autunno, evento dedicato agli amanti di piante e giardinaggio. L’erbaluce di Caluso L´ Erbaluce, uno dei sette vitigni italiani il cui nome è indissolubilmente legato al territorio, si produce solo nel Canavese. Vino bianco sorprendente e profondo, capace di raggiungere notevole complessità, è stato tra i primi vini italiani a ottenere la doc nel 1967. Il suo nome, ricco di fascino, si deve alla favola di Albaluce. La leggenda racconta che un tempo queste colline erano popolate da ninfe e dei venerati dagli uomini. L´alba e il Sole, innamorati ma destinati a non incontrarsi mai, erano tra questi. Dal loro amore, grazie ad un’eclissi e all´intercessione della Luna, nacque la ninfa Albaluce la cui bellezza e grazia spinse l´uomo ad offrire ogni sorta di dono e omaggio. Privatosi di ogni sostentamento l´uomo ricercò nuove terre fertili deviando il corso del lago che però travolse ogni cosa seminando morte. Il dolore fu tale che dalle lacrime di Albaluce stillate in terra nacquero tralci di vite dai dolci frutti, un uva bianca dal nome Erbaluce. Organizzazione: Artevino www.Artevino.it  
   
   
A SERRAPETRONA, ‘APPASSIMENTI APERTI’ PER CONOSCERE LA VERNACCIA DOCG  
 
Nella domenica del 20 novembre torna "Appassimenti aperti", la manifestazione dedicata alla valorizzazione della Vernaccia di Serrapetrona docg e del Serrapetrona doc. Un evento nato sei anni fa per raccontare la storia affascinante di uno dei vini simbolo delle Marche e del suo profondo legame con il territorio. L´iniziativa è organizzata dal Comune di Serrapetrona, dai Comitati di tutela delle due denominazioni e dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, in collaborazione con Banca Marche, Camera di Commercio di Macerata, Regione Marche e con la Provincia di Macerata che ha inserito Appassimenti aperti nel cartellone di “…assaggi di Raci”. Proprio in provincia il programma di “Appassimenti aprti 2011” è stato presentato dall’assessore provinciale alle attività produttive, Giovani Torresi, dal sindaco di Serrapetrona, Adriano Marucci e da Mauro Quacquarini del Consorzio di tutela della Vernaccia. Dalle ore 11 alle 1,9 nella piazza della deliziosa cittadina nel cuore del Maceratese sarà possibile degustare presso gli stand dei produttori le eccellenti qualità ottenute dal vitigno autoctono Vernaccia Nera. Per le vie del centro saranno allestiti anche una mostra-mercato delle tipicità agroalimentari della provincia di Macerata e il mercato dell’artigianato artistico. Come ogni anno, grazie ad un servizio navetta gratuito, si potranno raggiungere le cantine e gli ‘appassimenti´, dove le uve vengono lasciate per mesi ad appassire. Un viaggio tra i segreti di uno dei vini più difficili da produrre, coltivato in zone impervie di montagna e attraverso complesse tecniche di lavorazione: basti pensare che la Vernaccia di Serrapetrona docg è l´unico spumante rosso che subisce tre fermentazioni, conquistando una complessità senza uguali e una sorprendente aromaticità; mentre si impiega molto tempo per portare a maturazione le uve e successivamente in affinamento il Serrapetrona doc, vino dai particolari sentori speziati e dalla spiccata mineralità. Ecco in dettaglio le cantine aderenti all’edizione 2011 di Appassimenti aperti: Alberto Quacquarini, Colleluce, Colli di Serrapetrona, Lanfranco Quacquarini e Togni. "Appassimenti aperti" promuove la conoscenza di vini inconfondibili ottenuti da vitigno autoctono, dunque inestricabilmente legati alla loro terra e non riproducibili altrove. L’appuntamento di Serrapetrona rappresenta un´occasione unica per ammirare le bellissime ‘pareti di grappoli´ appesi ad appassire, ed ascoltare dai produttori stessi una storia antica: apparteneva infatti alla civiltà contadina l´usanza di mettere ad appassire l´uva per assicurarsi buon vino, superando le difficoltà che la natura opponeva; oggi quella necessità è diventata un´eccellenza, simbolo di un territorio che basa su enogastronomia, cultura e tradizioni il suo sviluppo. (Info: 0733-908321 e www.Appassimentiaperti.it)  
   
   
III° BOROLI WINE FORUM CON I GURU DELL’ENOLOGIA, DELLA COMUNICAZIONE ED I TRENDSETTER DEL FUTURO PER PARLARE DE “IL VINO È “SOCIAL”  
 
Il Boroli Wine Forum 2011, giunge con successo alla sua Iii° edizione, confermando l’appuntamento annuale per il 18 novembre alla Cantina La Brunella di Castiglione Falletto (Cn). Tema di questo anno sarà Il vino è “social”, interessante spunto per parlare della comunicazione del vino e delle nuove strade offerte dal web, aprendo il confronto tra le diverse strategie seguite dai produttori ma anche suggerimento per trattare l’aspetto “sociale” e conviviale del vino, inteso come legante tra persone, culture e esperienze, toccando anche qualche nota di costume a proposito dei gusti degli italiani e dei consumatori esteri. Tante idee di cui prendere nota ed un panel decisamente interessante: Enzo Vizzari - Direttore de Le Guide de L’espresso nella veste di moderatore, guiderà gli interventi di Antonio Galloni editore di “The wine Advocate”; Filippo Mazzei per Marchesi Mazzei; Bruno Paillard per la Maison Champagne Bruno Paillard; Lamberto Vallarino Gancia per la F.lli Gancia; Luciano Pignataro giornalista e wine blogger e Sara Tieni giornalista per Vanity Fair e vanityfood.It. Molti gli spunti di riflessione che scaturiranno dal forum, tutti legati all’idea che il vino sia un prodotto assolutamente unico, poiché riesce ad essere esso stesso un mezzo di comunicazione “diretto” tra produttore e consumatore. Ecco perché l’occasione offerta dal Forum permetterà di mettere in luce quanto un bicchiere di vino sia simbolo di convivialità, di apertura, di sincerità - reale prima che virtuale