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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Gennaio 2012 |
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DECRETO SEMPLIFICAZIONI |
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Il Consiglio dei Ministri n.12 del 27/01/2012, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione, Filippo Patroni Griffi, del Ministro per lo sviluppo economico, infrastrutture e trasporti, Corrado Passera, e del Ministro dell’istruzione, università e ricerca, Francesco Profumo, il Consiglio ha approvato un decreto-legge in materia di semplificazione e sviluppo. Con l’entrata a regime delle disposizioni del provvedimento saranno eliminate dall’ordinamento un numero consistente di leggi che non si giustificano più in un’economia moderna, chiamata a crescere e a creare occupazione. Le misure del decreto riguardano i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni. Le misure di semplificazione per i cittadini si propongono di migliorare la qualità dei rapporti che ciascuno di noi ha quotidianamente con le strutture pubbliche. Non più, dunque, lunghi tempi di attesa per ottenere un documento, moduli amministrativi complicati e uffici pubblici inaccessibili. Sarà possibile ottenere attraverso il web con pochi e semplici passaggi : • il cambio di residenza; • l’iscrizione nelle liste elettorali; • i certificati anagrafici o il rinnovo dei documenti di identità • partecipazione ai concorsi pubblici Le persone affette da disabilità potranno usare il verbale di accertamento dell’invalidità (anziché le attuali attestazioni medico-legali) per ottenere i contrassegni per parcheggiare nel centro storico. Godranno inoltre dell’esenzione dal bollo e di un regime agevolato di Iva. Viene previsto anche un nuovo programma di sperimentazione della social card nei Comuni con più di 250mila abitanti. Il programma è finalizzato alla eventuale estensione come strumento di contrasto alla povertà. Con questa finalità, dovrà coinvolgere attivamente soggetti pubblici e non-profit e favorire l’inclusione attiva dei beneficiari. Particolarmente importanti, sia per le imprese che per i cittadini, in particolare i giovani, le misure riguardanti l’università. Con l’approvazione del decreto-legge si introduce il Portale unico delle università: la verbalizzazione e la registrazione degli esiti degli esami di profitto e di laurea sostenuti dagli studenti universitari si effettuerà esclusivamente per via telematica. Grande spessore è dato all’agenda digitale. Quest’ultima è stata finora uno dei punti deboli delle politiche di governo. “Semplifica Italia” la rende obiettivo prioritario. Le misure del provvedimento intendono aumentare l’efficienza dell’azione amministrativa, potenziare gli strumenti informatici di negoziazione, alleggerire le procedure di contrattazione per il mercato elettronico della pubblica amministrazione e incrementare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici. L’agenda digitale consta di quattro punti fondamentali: - Primo, la costituzione di una cabina di regia per lo sviluppo della banda larga e ultra-larga. Ancora oggi, il 5,6 % della popolazione, pari a 3,5 milioni di italiani si trovano in condizione di “divario digitale” e più di 3000 località soffrono un “deficit infrastrutturale” che rende più complessa la vita dei cittadini. - Secondo, apertura all’ingresso dell’open data, ossia la diffusione in rete dei dati in possesso delle amministrazioni, nell’ottica della totale trasparenza. - Terzo, utilizzo del cloud, ovvero la dematerializzazione e condivisione dei dati tra le pubbliche amministrazioni. - Quarto, gli incentivi alle smart communities, gli spazi virtuali in cui i cittadini possono scambiare opinioni, discutere dei problemi e, soprattutto, stimolare soluzioni condivise. Semplificazione per le imprese vuol dire anzitutto crescita. Ci sono agevolazioni per chi intende avviare un’attività imprenditoriale. Si riduce radicalmente il numero di controlli e verifiche per costituire un’impresa. Quelli che, invece, sono già titolari di un’attività imprenditoriale potranno acquisire tutte le informazioni utili per la loro attività accedendo alle nuove banche dati consultabili attraverso i siti degli sportelli unici comunali. Una parte consistente delle semplificazioni a favore delle imprese riguarda gli appalti pubblici. Oggi, in media, la stessa impresa presenta 27 volte la stessa documentazione. Con “Semplifica” Italia tutti i documenti contenenti i requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativi ed economico-finanziario delle aziende vengono acquisiti, e gestiti, dalla Banca dati nazionale dei contratti pubblici. In questo modo, si risparmia due volte. Le amministrazioni avranno la possibilità di consultare rapidamente il fascicolo elettronico di ciascuna impresa ed effettuare i controlli necessari, con un risparmio stimato di circa 1,3 miliardi l’anno. Le piccole e medie imprese risparmieranno sui costi vivi della gestione amministrativa. Il risparmio, per loro, è stimato in oltre 140 milioni di Euro all’anno. Per le pubbliche amministrazioni, l’obiettivo principale è quello di accelerare i tempi medi di conclusione dei procedimenti amministrativi. Per farlo, si introducono due strumenti: 1) Il primo interessa i manager pubblici. I ritardi e gli inadempimenti incideranno direttamente sulla valutazione della performance individuale dei dirigenti (oltre che sulla responsabilità disciplinare e contabile dei funzionari). 2) Con il secondo strumento si affida ai fruitori dei servizi pubblici – i cittadini e le imprese – il ruolo di “controllori” del buon operato delle amministrazioni. Chiunque, a fronte di un ritardo ingiustificato, potrà rivolgersi a un dirigente diverso da quello responsabile dell’inadempimento. Quest’ultimo avrà il compito di portare a conclusione il procedimento nel minor tempo possibile Il Governo è consapevole del fatto che la riduzione degli oneri burocratici non può essere realizzata efficacemente in tempi brevi. “Semplifica” Italia lavora sul lungo periodo. Per questo motivo si crea un nuovo sistema di monitoraggio: tutte le amministrazioni dovranno inviare ogni anno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una relazione dettagliata sulle semplificazioni introdotte e sul rispetto dei tempi per i procedimenti. La valutazione negativa da parte del Governo – svolta con la partecipazione delle associazioni di imprenditori e consumatori – determina il taglio automatico degli oneri aggiuntivi per l’amministrazione. Di seguito, in sintesi, i principali punti del provvedimento, suddivisi per tipologia. Semplificazioni Per I Cittadini 1. Cambi Di Residenza In Tempo Reale – Le disposizioni hanno il duplice obiettivo di consentire l’effettuazione del cambio di residenza con modalità telematica e di produrre immediatamente, al momento della dichiarazione, gli effetti giuridici del cambio di residenza in modo da evitare i gravi disagi e gli inconvenienti determinati dalla lunghezza degli attuali tempi di attesa. I cambi di residenza tra Comuni diversi sono circa 1.400.000 all’anno (dati Istat). 2. Procedure Anagrafiche E Di Stato Civile Piu’ Veloci – Oltre 7 milioni di comunicazioni verranno effettuate esclusivamente in via telematica. I cittadini avranno tempi più rapidi nella trascrizione degli atti di stato civile, essenziale a fronte dei fondamentali eventi della vita (nascita, matrimonio e morte), nella cancellazione e iscrizione alle liste elettorali e nei cambi di residenza. Inoltre, con la medesima modalità sono previste le comunicazioni tra Comuni e Questure relative ai cartellini delle carte d’identità e alle iscrizioni, cancellazioni e variazioni anagrafiche degli stranieri. Le comunicazioni telematiche consentiranno un risparmio per le amministrazioni quantificabile in almeno 10 milioni di euro all’anno (tenendo conto solo delle spese di spedizione). 3. Documenti Di Riconoscimento Scadranno Nel Giorno Del Compleanno – la norma intende evitare gli inconvenienti che derivano spesso dal non avvedersi della scadenza. 4. Tempi Più Brevi Per Il Rinnovo Delle Patenti Di Guida Degli Ultraottantenni –Sarà più semplice e veloce, per i guidatori ultraottantenni, rinnovare la patente. Il rinnovo, di durata biennale, potrà essere effettuato direttamente presso un medico monocratico e non più presso una commissione medica locale. 5. Bollino Blu – Il “bollino blu”, che oggi deve essere rinnovato annualmente, sarà contestuale alla revisione dell’auto che avviene la prima volta dopo quattro anni e poi con cadenza biennale, con evidenti risparmi di tempo e denaro. 6. Persone Con Disabilità – Verranno eliminate inutili duplicazioni di documenti e di adempimenti nelle certificazioni sanitarie a favore delle persone con disabilità. Il verbale di accertamento dell’invalidità potrà sostituire le attestazioni medico legali richieste, ad esempio, per il rilascio del contrassegno per parcheggio e di accesso al centro storico, l’Iva agevolata per l’acquisto dell’auto, l’esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione al Pra. 7. Astensione Anticipata Dal Lavoro Delle Lavoratrici In Gravidanza – la norma modifica l’articolo 17 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 in materia di interdizione dal lavoro delle lavoratrici in stato di gravidanza prevedendo diverse fattispecie di astensione obbligatoria in presenza di determinate condizioni 8. Privacy – eliminato l’obbligo di predisporre e aggiornare il documento programmatico sulla sicurezza (Dps) che, oltre a non essere previsto tra le misure di sicurezza richieste dalla Direttiva 95/46/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, rappresenta un adempimento meramente superfluo. Restano comunque ferme le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente. Il risparmio stimato per le Pmi è di circa 313 milioni di euro all’anno. 9. Impianti Termici – Si elimina una inutile duplicazione nelle certificazioni di conformità, con un risparmio stimato in oltre 50 milioni all’anno. 10. Disposizioni Di Semplificazione In Materia Di Agricoltura E Pesca – fra le altre quelle in tema di fascicolo elettronico dell’impresa agricola e delle imprese di pesca e la semplificazione, rilevante anche ai fini della lotta all’illegalità diffusa nel settore 11. Semplificazione Nelle Assunzioni Di Lavoratori Extra Ue – la norma riduce gli oneri amministrativi connessi alla stipula del contratto di soggiorno per lavoro subordinato per lavoratori stranieri extra comunitari. 12. Semplificazione All’accesso Alla Professione Di Autotrasportatore – viene semplificato l’accesso alla professione di autotrasportatore, esentando dall’obbligo dell’esame di idoneità professionale chi ha superato un corso di istruzione secondaria o chi ha diretto in maniera continuativa, per almeno dieci anni, un’impresa del settore. Semplificazioni Per Imprese, Infrastrutture, Trasporti . Adempimenti Più Celeri Dalla Pubblica Amministrazione – La nuova norma prevede l’obbligo della trasmissione alla Corte dei Conti delle sentenze che accertano l’inadempimento dell’amministrazione all’obbligo di attuare un determinato provvedimento. All’interno di ogni amministrazione viene inoltre prevista una figura di vertice a cui saranno attribuite funzioni sostitutive per la conclusione dei procedimenti, nel caso di inerzia da parte dell’amministrazione stessa. 2. Banca Dati Nazionale Dei Contratti Pubblici E Affidamento Servizi Finanziari – Con la nuova normativa, la verifica dei requisiti di ordine generale e speciale richiesti per la partecipazione alle gare di affidamento dei contratti pubblici avverrà attraverso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, istituita presso l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. In questo modo saranno fortemente semplificate le procedure di verifica. 3. Modifiche Delle Procedure Amministrative Riguardanti Gli Impianti Produttivi – La norma prevede che, dopo un periodo di sperimentazione volontaria in determinate aree del territorio, le procedure amministrative che oggi fanno capo agli sportelli unici per le attività produttive siano radicalmente semplificate tramite decreti del governo. Tutti gli adempimenti dovranno dunque essere aboliti oppure unificati in una procedura unica, rapida e soprattutto semplice, facendo ampio ricorso ad una nuova Conferenza di servizi telematica ed obbligatoria. Grazie ai nuovi strumenti telematici ed alla sinergia fra pubblico e privato le imprese saranno, inoltre, messe in grado di conoscere in modo trasparente gli adempimenti e le opportunità, anche economiche e finanziarie, connesse alle proprie scelte. La norma, proposta dal Ministero dello sviluppo economico e dalla Funzione pubblica e già condivisa dall’Anci e da molte Regioni e associazioni imprenditoriali, mira a creare un clima favorevole alla nascita e allo sviluppo delle iniziative imprenditoriali sul territorio, in un nuovo clima di “amministrazione amica” e di leale cooperazione fra tutti i soggetti coinvolti a livello centrale, regionale e comunale. 4. Modifiche Del Testo Unico Delle Leggi Di Pubblica Sicurezza E Semplificazioni Dei Controlli – I controlli della pubblica autorità diventano più efficaci e le procedure meno farraginose. Con le modifiche apportate al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, inoltre, molti controlli sulle imprese diventano successivi e non preventivi rispetto all’inizio delle attività. In questo modo sarà possibile avviare subito l’operatività dell’impresa, sapendo che i necessari controlli di legge saranno effettuati ex post, secondo una tempistica e scadenze congrue. Il governo emanerà appositi regolamenti di delegificazione per far sì che tutti i controlli siano ispirati a criteri di semplicità e proporzionalità. Ogni amministrazione sarà obbligata a pubblicare sul proprio sito (così come su www.Impresainungiorno.gov.it) la lista dei controlli a cui è assoggettata ogni tipologia di impresa. 5. Autorizzazione Unica In Materia Ambientale Per Le Pmi – Viene introdotta un’unica autorizzazione in materia ambientale, così da concentrare in un solo titolo abilitativo tutti gli adempimenti – al momento di competenza di diverse amministrazioni - cui sono sottoposte oggi le Pmi. L’autorizzazione sarà rilasciata dunque da un unico soggetto attuatore, riducendo di molto le tempistiche e gli oneri che attualmente gravano sulle imprese. 6. Procedure Più Snelle Per Le Imprese Agricole – Per garantire una sempre più ampia liberalizzazione delle attività imprenditoriali, la nuova norma semplifica gli adempimenti amministrativi necessari per l’esercizio dell’attività di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli in forma itinerante. In particolare, l’imprenditore agricolo potrà iniziare l’attività contestualmente all’invio della comunicazione. 7. Imprese Di Panificazione Aperte Nei Giorni Festivi – Niente più vincoli per le chiusure domenicali e festive per le aziende di panificazione, in modo da consentire loro di rifornire le altre imprese ed esercizi commerciali che già beneficiano di questo tipo di apertura. 8. Circolazione Dei Mezzi Pesanti E Taratura Del Tachigrafo – i Divieti di circolazione per i mezzi pesanti potranno riguardare, oltre che le giornate festivi, anche ulteriori giorni individuati contemperati con le esigenze di sicurezza e traffico stradale e gli effetti che tali divieti possono avere sul sistema economico-produttivo nel suo complesso. Inoltre, la taratura del tachigrafo sui veicoli adibiti al trasporto su strada passa da uno a due anni, in linea con gli altri Paesi europei. 8. Scia – Il Governo, entro il 2012, individuerà in modo tassativo le autorizzazioni da mantenere, le attività sottoposte alla segnalazione certificata di inizio di attività (Scia) , quelle per cui basta una semplice comunicazione e le attività del tutto libere; verranno di conseguenza abrogate tutte le disposizioni incompatibili assicurando chiarezza e certezza alle imprese. Inoltre saranno attivati, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, percorsi sperimentali di semplificazione amministrativa per le imprese, in ambiti territoriali delimitati e a partecipazione volontaria. 9. Una Sola Autorizzazione Ambientale Per Le Piccole E Medie Imprese: oggi le Pmi sono tenute a una serie di adempimenti di competenza di diverse amministrazioni (scarichi, emissioni, rifiuti, ecc.) che generano oneri e costi sproporzionati. E’ stato valutato che l’onere burocratico per le imprese supera oggi 1,3 miliardi di euro all’anno. 10. Eliminazione Di Autorizzazioni Obsolete e adempimenti più leggeri con le modifiche al Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). 11. Coordinamento E Razionalizzazione Dei Controlli Sulle Imprese – in modo da garantire semplicità, efficienza e proporzionalità al rischio: il Governo dovrà provvedere attraverso appositi regolamenti di semplificazione. 12. Delibere Cipe Più Snelle E Veloci – Via libera a modalità più snelle per l’adozione delle delibere Cipe in modo da semplificarne il funzionamento e ridurre i tempi di attuazione in linea con quanto già disposto dal decreto “Salva Italia” per quanto riguarda i progetti di opere pubbliche. Semplificazioni Per Le Pubbliche Amministrazioni 1. Potere Sostitutivo – Si prevede che, qualora l’amministrazione non rispetti i tempi di conclusione delle pratiche, cittadini e imprese potranno rivolgersi ad un altro dirigente – preventivamente individuato dal vertice dell’amministrazione – che avrà il compito di provvedere in tempi brevi. Se il funzionario non rispetta i tempi di conclusione delle pratiche, rischia sanzioni disciplinari e contabili. 2. Regulatory Budget: viene introdotto l’obbligo, per le amministrazioni statali, di trasmettere annualmente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una relazione sul bilancio complessivo degli oneri amministrativi, a carico di cittadini e imprese, introdotti e eliminati con gli atti normativi approvati nel corso dell’anno precedente. Si prevede, inoltre, che il Dipartimento della Funzione pubblica predisponga una relazione complessiva, contenente il bilancio annuale degli oneri amministrativi introdotti ed eliminati, con evidenziato il risultato riferito a ciascuna amministrazione. Il Dipartimento della Funzione pubblica ha stimato in oltre 23 miliardi di euro all’anno gli oneri amministrativi relativi ad 81 procedure particolarmente rilevanti per le imprese, selezionate con la collaborazione delle associazioni imprenditoriali. Gli effetti della norma consentiranno di tagliare i costi della burocrazia per le imprese e disboscare la giungla delle procedure. 3. Scambio Dati Tra Amministrazioni In Materia Di Servizi Sociali – la norma prevede che gli enti erogatori di interventi e servizi sociali inviino unitariamente all’Inps le informazioni sui beneficiari e sulle prestazioni concesse, raccordando i flussi informativi. Lo scambio di dati avviene telematicamente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e nel rispetto del Codice in materia di protezione dei dati personali. Semplificazioni Per Le Pubbliche Amministrazioni (Universita’ E Ricerca) Di seguito si indicano i principali provvedimenti di semplificazione relativi al sistema universitario e scolastico. Ad esempio il Portale Unico. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca cura la costituzione e l’aggiornamento di un portale unico, consultabile almeno in italiano e in inglese, per il reperimento di ogni dato utile per la scelta da parte degli studenti. Dall’anno accademico 2013-2014, la verbalizzazione e la registrazione degli esiti degli esami di profitto e di laurea sostenuti dagli studenti universitari avvengono esclusivamente con modalità informatiche. Ci sono inoltre le Misure di semplificazione in materia di ricerca universitaria e di istruzione tecnico-professionale; il potenziamento del sistema nazionale di valutazione: vengono poste le basi per una valutazione “al servizio delle scuole”, adottando quello spirito non giudicante che l’Invalsi ha costruito in questi ultimi anni. Infine, sono previste misure di semplificazione che riguardano l’attribuzione di grant comunitari o internazionali. Agenda Digitale Il provvedimento dà ufficialmente il via all’agenda digitale per l’Italia, definendo una “road map” per raggiungere gli obiettivi posti dall’Agenda digitale comunitaria dell’agosto 2010 (Com (2010) 245 f/2. A tal fine è prevista l’istituzione di una cabina di regia per l’attuazione dell’agenda, con il compito di coordinare l’azione dei vari attori istituzionali coinvolti (Governo, Regioni, Enti locali, Authority). Una parte consistente dei provvedimenti già elencati in precedenza si legano all’innovazione digitale. L’elenco che segue si limita a riepilogare i punti chiave dell’agenda digitale: 1. Banda Larga E Ultra-larga – la realizzazione della banda larga e ultra-larga. Quasi 5,6 milioni di italiani si trovano in condizione di “divario digitale” e più di 3000 centri abitati soffrono un “deficit infrastrutturale” che rende più complessa la vita dei cittadini. Le nuove misure intendono abbattere questi limiti e allineare il Paese agli standard europei. 2. Opendata – i dati in possesso delle istituzioni pubbliche – le università ad esempio – vengono condivisi attraverso la rete, per garantire la piena trasparenza nei confronti dei cittadini. 3. Cloud – i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, de-materializzati, sono condivisi tra le pubbliche amministrazioni. 4. Smart Communities – si avvia la creazione di spazi virtuali sul web in cui i cittadini possono scambiare opinioni, discutere dei problemi e stimolare soluzioni condivise con le pubbliche amministrazioni. Successivamente il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha svolto un primo intervento sulle linee guida dell’operazione di spending review. Il Consiglio ha condiviso i pareri contrari espressi in conferenza di servizi in merito ai progetti di realizzazione di due impianti di energia rinnovabile, uno fotovoltaico, nel Comune di Montalto di Castro, ed uno eolico in Emilia Romagna e Toscana. I due progetti, pertanto, non verranno realizzati. Al fine di consentire il completamento delle operazioni di protezione civile in atto, il Consiglio ha prorogato due stati d’emergenza già dichiarati nella Regione Calabria per eventi meteorologici avversi e nel territorio di Marina di Lesina (Foggia) per dissesto idrogeologico |
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LEGGE COMUNITARIA 2011 – CONFINDUSTRIA CULTURA ITALIA, INDICAM E FEDERLEGNO-ARREDI INSIEME: “L’ARTICOLO 18 IN MATERIA DI E-COMMERCE SANA UN VIZIO LEGISLATIVO ITALIANO. E’ UN ATTO DOVUTO” |
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“Stop alle strumentalizzazioni: nessun attacco al web, solo cooperazione tra operatori per contrastare gli illeciti. L’obiettivo è tutelare i mercati legali, non l’abuso”. “L´emendamento dell´On. Presidente, Gianni Fava, approvato quasi all’unanimità dalla Commissione Attività Produttive della Camera, intende solo allineare il nostro ordinamento al dettato comunitario (Direttiva 2000/31/Ce)”. Prendono posizione in modo congiunto i produttori di contenuti culturali, l’Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione e la filiera italiana del legno-arredo. Confindustria Cultura Italia, Indicam e Federlegno-arredo dicono stop alle strumentalizzazioni: “La ratio dell’articolo 18 della Comunitaria – condiviso da tutta la filiera dei titolari dei diritti di proprietà intellettuale e industriale – è quello di agevolare la cooperazione dei soggetti su internet al fine di contrastare la pirateria e la contraffazione – spiegano i presidenti di Confindustria Cultura Italia Marco Polillo, di Indicam Carlo Guglielmi e di Federlegno-arredo, Roberto Snaidero - La norma sana un vizio della nostra legislazione, facendo seguito alla sentenza della Corte di Giustizia Ue (caso L´oreal vs E-bay - C-324/09) a cui l’Italia deve attenersi”. “E´ evidente – proseguono - che solo rimuovendo gli ostacoli giuridici preesistenti, si potranno favorire forme di collaborazione con i gestori di piattaforme web e dissuadere gli utenti da comportamenti abusivi e illegittimi. La direttiva europea all’articolo 14 (“Hosting”) prevede espressamente che “il prestatore non è responsabile, a condizione che non appena al corrente del fatto illecito, agisca immediatamente per rimuovere le informazioni o per disabilitarne l’accesso”. Chiunque può informare il prestatore dell’illeicità di fatti precisi e determinati. Nel nostro Paese, invece, la corrispondente previsione (implementata con il Dlgs 70/2003) richiede il preventivo intervento dell’autorità giudiziaria o amministrativa competente, tradendo palesemente l’intento del Legislatore comunitario. L’articolo ha quindi il fine di adeguare il nostro ordinamento alla disciplina comunitaria. D’altra parte, la maggior parte degli operatori collaborano proattivamente – extra legem – per la rimozione tempestiva di contenuti e prodotti abusivamente caricati sul web, senza attendere il giudice o l’Autorità amministrativa”. “Nessun onere o impedimento verrebbe quindi imposto agli operatori di internet e ai mercati digitali. Tuttavia, web libero non vuol dire far west. E su questo binario bisogna muoversi, al pari dei nostri principali Partner Europei e Internazionali. Nessuno vuole comprimere le libertà digitali, censurare gli utenti e limitare la privacy. L’obiettivo è quello di bloccare l’illegalità diffusa e aiutare il mercato legittimo, cercando di inibire le piattaforme web palesemente pirata. A partire da quei siti pirata transnazionali grazie ai quali i titolari incassano ingenti somme tramite pubblicità spesso su conti correnti off-shore “. “E’ necessario – chiariscono - evitare le sterili strumentalizzazioni circa presunti attacchi alla libertà di espressione, affrontando il tema con maggiore razionalità e senza agitare lo spauracchio della censura o vaticinando scenari orwelliani assolutamente fuori luogo. L’obiettivo – riteniamo condiviso – è quello di creare una rete libera, forte e aiutare la costruzione di un sano e-Content Market. Non garantire l´illegalità perpetua”. “Il recente caso della chiusura di due piattaforme web pirata (megavideo e megaupload) e il conseguente calo di accessi ai servizi di distribuzione online di opere illegali di queste ultime ore chiarisce in maniera inequivocabile che le attività di enforcement su internet possono avere un’indubbia efficacia e un’apprezzabile capacità deterrente presso il consumatore finale e i gestori di siti illegali”. Siamo convinti che solo una efficiente e tempestiva cooperazione tra soggetti che operano sulle reti telematiche – prestatori di servizi online, da una parte, e produttori di contenuti o prodotti, dall’altro – riuscirà a garantire lo sviluppo di dinamiche competitive ed investimenti crescenti in questo segmento”. Questo – concludono - è un momento di svolta per le nostre industrie nel settore digitale: in questo senso anche l’Italia deve fare la sua parte, sostenendo regole chiare, aiutando i mercati digitali e il patrimonio creativo e industriale del nostro Paese”. Allegato: l’anomalia legislativa italiana rispetto alla Direttiva Ue Direttiva 2000/31/Cedlgs 70/2003 (recepimento italiano Articolo 14 ("Hosting") 1. Gli Stati membri provvedono affinché, nella prestazione di un servizio della società dell´informazione […], il prestatore non sia responsabile delle informazioni memorizzate a richiesta di un destinatario del servizio, a condizione che detto prestatore: […]; b) non appena al corrente di tali fatti, agisca immediatamente per rimuovere le informazioni o per disabilitarne l´accesso. Art. 16 (“Hosting”) 1. Nella prestazione di un servizio della società dell´informazione […], il prestatore non è responsabile delle informazioni memorizzate a richiesta di un destinatario del servizio, a condizione che detto prestatore: […] b) non appena a conoscenza di tali fatti, su comunicazione delle autorità competenti, agisca immediatamente per rimuovere le informazioni o per disabilitarne l´accesso |
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RIVOLUZIONE PRIVACY IN EUROPA: ARRIVA LA PROPOSTA DI REGOLAMENTO UE, CHE SOSTITUIRA´ LA DIRETTIVA E I CODICI NAZIONALI
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L´istituto Italiano per la Privacy commenta con favore ma evidenzia criticità e rischi di sovra-regolamentazione Dopo oltre due anni di gestazione e di confronto con molteplici stakeholder, è stata annunciata questa mattina a Bruxelles la proposta della Commissione Europea per il nuovo Regolamento sulla tutela dei dati personali che sostituirà la direttiva 95/46/Ce. A differenza della direttiva, il Regolamento sarà legge direttamente applicabile in ogni Stato membro, quindi anche in Italia. In sostanza, quando questo Regolamento verrà approvato e diverrà applicabile (2 anni), si verificherà una rivoluzione per la normativa privacy: il Codice Privacy ne sarà fortemente impattato, e anche a livello italiano rispetteremo adempimenti uguali ai nostri “cugini” europei. Luca Bolognini, Presidente dell´Istituto Italiano per la Privacy, commenta la novità con entusiasmo ma non nasconde qualche preoccupazione: “La notizia di un´applicazione uniforme della privacy in tutta Europa è ottima, perché fino ad oggi le diverse normative nazionali costituivano ostacoli per il mercato e per la libera circolazione dei dati. Tuttavia, preoccupano alcune norme contenute nella proposta di Regolamento, che renderanno estremamente pesanti ed onerosi gli adempimenti per le imprese e gli enti. In Italia si è molto odiato, in passato, il Dps privacy: bene, con i nuovi obblighi introdotti dal Regolamento saranno richiesti sforzi di compliance e di documentazione molto superiori. C´è il rischio di scrivere una legge europea che farà la felicità di noi avvocati e ricercatori, senza tuttavia tenere in conto l´applicabilità concreta delle regole e delle tutele da parte di enti e aziende e nell´interesse dei cittadini.” L’avvocato Rosario Imperiali, che guida del Comitato Scientifico dell´Istituto Italiano per la Privacy, sottolinea come questa operazione normativa si caratterizzi per tre aspetti principali: “Innanzitutto, è importante per l’allargamento dell’ambito di applicazione delle norme privacy, che domani potranno tutelare le informazioni dei residenti europei anche se presenti in Internet o nel cloud computing. Inoltre, sarà imposta alle imprese l´adozione di un vero modello organizzativo per la tutela dei dati, con l’introduzione del principio di responsabilità (accountability). In concreto, saranno le aziende a dover dimostrare la conformità del loro operato alle regole comunitarie, in caso di controlli. Infine, colpisce l’adozione di un impianto sanzionatorio di fonte comunitaria, a garanzia dell’efficacia di quanto prescritto, con livelli massimi di rilievo, parametrati al fatturato globale annuo dell’impresa penalizzata” |
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2012: L’ANNO DELLE SMART TV
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Luca Di Cesare, Managing Director Italia smartclip, illustra le previsioni per il 2012 del settore Smart Tv in Italia: vantaggi per audience ed inserzionisti. Si è da poco conclusa l’edizione 2012 del Ces (Consumer Electronics Show) e il messaggio da Las Vegas è chiaro: se il tablet è stata la mania dell’anno scorso, il 2012 è l’anno delle Tv, in particolare delle Smart Tv. Il più amato dispositivo casalingo nel prossimo futuro sarà sempre più intelligente e connesso. Si prospetta un futuro radioso per le Smart Tv nel 2012 e sorge dunque l’imperativo per gli inserzionisti di sfruttare appieno le opportunità che questo nuovo mezzo presenta. Secondo quanto riportato da Strategy Analytics, si stima che sono stati oltre 400 milioni i dispositivi Smart Tv in uso alla fine dello scorso anno e 1,6 miliardi saranno installati in tutto il mondo entro il 2014. Nel presente intanto, un´ondata di innovazione del settore Tv invade Las Vegas. Al Ces 2012 i maggiori brand di tecnologia presentano le loro novità: Crystal Led display, capaci di mandare in onda colori al limite del credibile, social Tv, Smart Tv con tecnologia organica rigorosamente Oled, Tv-set Lcd Led con tanto di connettività Wifi, interfaccia dedicata per Smart Tv e app per l´accesso a Hulu, Youtube e Facebook. In concomitanza con il rapido diffondersi delle nuove Tv connesse in Rete, Luca Di Cesare, Managing Director Italia di smartclip (www.Smartclip.com ), leader europeo per il video advertising, prospetta le 5 maggiori tendenze del 2012 del settore Smart Tv: 1. I grandi eventi spingeranno la domanda Una recente ricerca di Yougov prevede che i grandi eventi sportivi in programma per il 2012, come le Olimpiadi di Londra e il Campionato Europeo di calcio, saranno driver determinanti per guidare le vendite di Smart Tv. Le Smart Tv sono, infatti, in grado di fornire agli spettatori informazioni supplementari sulle gare e connettere i social media con il contenuto del video, così che le persone possano condividere le loro esperienze di visione in tempo reale. Inoltre, la possibilità di accedere a contenuti on-demand in viaggio sarà cruciale, per permettere a tutte le persone fuori casa di assistere ai maggiori eventi sportivi, dove e quando lo desiderano. 2. Presenza multicanale
Luca Di Cesare, Managing Director Italia smartclip, | avverte “le Smart Tv aprono un mondo di opportunità per gli inserzionisti. La presenza del brand su più piattaforme consentirà di offrire soluzioni adv sempre più mirate ed efficaci. Solo per fare un esempio, Apple Tv aggiunge all’ecosistema digitale di Apple un altro canale social per i consumatori, trasformando il salotto di casa in un centro multimediale completo. Poiché Apple Tv è perfettamente sincronizzata con tutti gli altri dispositivi e con iCloud, capitalizza sul marketing multicanale per raggiungere i consumatori attraverso diversi device. I video sono da considerarsi come l’unico contenuto visualizzabile su qualsiasi piattaforma, dal Pc all’iPad, dallo smartphone alle Smart Tv. Smartclip ha maturato una profonda conoscenza del mercato del video advertising, ed è oggi in grado di studiare soluzioni adv di video pre-roll, l’unico formato che è già uno standard multiplatform, per aiutare gli editori a monetizzare i propri contenuti video premium e gli investitori a pianificare campagne ad altro impatto su molteplici dispositivi.” 3. Social Tv Scambiarsi opinioni in tempo reale con altri spettatori di un programma televisivo sta diventando un’abitudine. Il Social Tv Trends Report 2011 rivela che oltre tre quarti della popolazione interagisce con altre tecnologie mentre guarda la Tv. Per esempio, il 43% degli inglesi commenta lo show Tv che sta guardando su Twitter, Facebook o tramite i telefoni cellulari, mentre il 76% naviga in rete, utilizza una game console o ascolta la radio, intanto che la televisione è accesa. Le emittenti Tv combineranno video-on-demand, video web e le community di Twitter e Facebook in modo da dare al proprio pubblico la possibilità di interagire con i contenuti televisivi preferiti e prolungare l’esperienza di intrattenimento, mentre agli inserzionisti sarà offerto un modo innovativo per proporsi all’audience. 4. Libertà di domanda Avendo accesso a tutti i propri contenuti da un unico dispositivo, i consumatori potranno fruire dei propri video dove e quando vogliono. Le Smart Tv aggiungono una nuova dimensione alla visione, rendono la vita dello spettatore più facile, con contenuti sempre nuovi e slegati dal palinsesto. Con la possibilità di navigare in Internet dal proprio televisore, si potrà ripetere l’esperienza dal proprio tablet, dalla console di gioco e dallo smartphone con un solo click. Con la Smart Tv, gli spettatori potranno votare, accedere a rich-content, blog, tweet e a una infinità di applicazioni, il tutto tramite le impostazioni del loro televisore. 5. L´interattività è la chiave L’interactive video advertising online sarà efficace nell´era delle Smart Tv e offrirà la possibilità agli inserzionisti di produrre contenuti sempre più sofisticati. Gli annunci pubblicitari dovranno essere coinvolgenti e significativi per il target, e ciò spingerà i brand a diventare più creativi. Dalla gamification della Tv alla rivoluzione dell’advertising partecipativo, il valore aggiunto dell’interattività dei contenuti è arrivato a maturazione industriale e conseguentemente, inizia a monetizzare. Conclude Shirlene Chandrapal, Vp Connected Tv di smartclip “La maggior penetrazione delle Smart Tv consentirà agli inserzionisti di conoscere in maniera approfondita il comportamento del pubblico davanti allo schermo, per poter meglio indirizzare i propri messaggi in maniera efficace. Le Smart Tv offrono nuove soluzioni di intrattenimento per la televisione, film, musica e consentono ai consumatori di collegarsi intuitivamente alle nuove forme di entertainment da diversi dispositivi e in qualsiasi posto si trovino. I brand si troveranno in un contesto altamente competitivo in cui dovranno essere ancora più agguerriti per conquistare l’attenzione del consumatore, sempre più frammentata tra innumerevoli messaggi e stimoli che derivano dai molteplici dispositivi” |
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SYMANTEC: I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE DELL´ANNO FISCALE 2012
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Symantec Corp. Ha annunciato i risultati del terzo trimestre dell’anno fiscale 2012, conclusosi il 30 dicembre 2011. Il fatturato calcolato sulla base dei principi contabili generalmente riconosciuti (Gaap) per il terzo trimestre dell’anno fiscale è stato di 1,715 miliardi di dollari, registrando una crescita del 7% anno su anno ed un incremento del 6% dopo gli adattamenti valutari. Il Consiglio di Amministrazione di Symantec ha approvato il riacquisto di 1 miliardo di dollari di azioni. Fatturato Gaap: 1,715 miliardi di dollari, con una crescita pari al +7%. Margine Operativo non Gaap: 26,2%, con una crescita di 2,6 punti percentuale. Utili per azione non Gaap: 0,42 dollari, con una crescita pari al +20%. Ricavi Differiti Gaap: 3,665 miliardi di dollari, con una crescita pari al +8%. Cash Flow da Operation: 403 milioni di dollari. “Questo programma conferma il nostro impegno nell’incrementare il valore degli azionisti e la nostra fiducia nella forza dell’azienda sul lungo termine,” ha dichiarato Enrique Salem, Presidente e Ceo di Symantec. “La nostra attività continua a generare cash flow che ci permette di riacquistare titoli”. Symantec detiene all’incirca 1,2 miliardi di dollari rimanenti dall’attuale e dal futuro programma di riacquisto autorizzato. Fin dal 2009, Symantec ha restituito 2,2 miliardi di dollari ai propri azionisti grazie al riacquisto di più di 137 milioni di titoli |
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PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO IDC NOMINA QUEST SOFTWARE VENDOR NUMERO UNO PER LO SVILUPPO E L’OTTIMIZZAZIONE DI DATABASE |
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Un nuovo rapporto di Idc colloca Quest Software - produttore leader di soluzioni innovative che semplificano la gestione dell’Information Technology - come fornitore numero uno per lo sviluppo di database e software di ottimizzazione, per il terzo anno consecutivo. Il report evidenzia come "Quest abbia facilmente superato tutti gli altri vendor nello sviluppo di database e nel software di ottimizzazione" e come la posizione dell´azienda in qualità di leader di mercato "si basi sullo sviluppo di database, creazione di Sql e strumenti di ottimizzazione della linea di prodotti Toad." Il report Idc offre un’analisi del segmento e della dimensione del mercato, della quota di mercato dei fornitori e degli strumenti di gestione e sviluppo dei database (database development and management tools - Ddmt) a livello mondiale nel 2010. Quest si è posizionato al quarto posto per quota di mercato nella lista generale. Quest si è ben classificato in quattro segmenti di mercato ed è stato nominato uno dei primi due fornitori all´interno del segmento relativo agli strumenti di sviluppo e gestione di database distribuiti e altri sistemi, subito dopo la piattaforma Oracle. Secondo Idc, "Quest Software è rimasto il principale fornitore indipendente di software Ddmt per sistemi distribuiti nel 2010". Sempre secondo il rapporto, il fatturato mondiale 2010 relativo agli strumenti di sviluppo e gestione di database è stato pari a 2 miliardi di dollari, con una crescita del +1,8%. Idc prevede che il segmento relativo a sviluppo e ottimizzazione subirà una forte crescita. Le soluzioni Toad di Quest per la gestione dei database Con oltre due milioni di utenti in tutto il mondo, i prodotti per database Toad di Quest supportano diversi ambienti multi-piattaforma, oltre a offrire supporto per le tecnologie Big Data, come Hadoop. Il prodotto di punta, Toad for Oracle, è stato considerato per quasi 15 anni lo standard de-facto per lo sviluppo Oracle. Con l’offerta di suite di prodotti specificatamente studiati per i ruoli dei singoli utenti e ottimizzati per piattaforme di database specifici, Quest aiuta ad automatizzare e semplificare lo sviluppo, la gestione, l´interrogazione e il reporting di database, aumentando in modo significativo la produttività degli utenti e l´efficienza. "Quest è considerato un importante fornitore nella gestione e sviluppo di database multipli, ma continua a essere particolarmente aggressivo nello sviluppo e nell’ottimizzazione grazie soprattutto alla sua popolare linea di prodotti Toad,” spiega Carl Olofson, research vice president, Idc, Application Development and Deployment. “I fornitori di strumenti di database vengono presentati come player con nuove opportunità di business in quanto il mercato continua a crescere, sulla base di una carenza di competenze causata da un numero crescente di plurime tecnologie di database, e anche dalla costante richiesta di applicazioni costruite con un obiettivo di efficienza e sicurezza". "La tripla nomina di Quest quale fornitore numero uno di software per lo sviluppo di database sottolinea la forza di Toad all´interno della comunità degli amministratori di database. Per oltre un decennio, i nostri clienti hanno richiesto a Quest strumenti in grado di aiutare, da un lato, gli utenti a diventare più produttivi e, dall’altro, le aziende a ottenere il massimo dai loro investimenti in database,” spiega Claudia Fernandez, director of product management, Toad Solutions, Quest Software. “Mentre il mercato continua a crescere, soprattutto con l´ascesa delle tecnologie Big Data e in relazione alle crescenti esigenze dei professionisti di database di oggi, gli utenti possono continuare a contare su Quest e su Toad per semplificare i propri ambienti di database sempre più complessi”. Info: www.Questsoftware.it |
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MICROSOFT ITALIA: ALESSANDRA DEL PRETE DIRETTORE MARKETING DI XBOX
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Microsoft Italia ha annunciato la nomina di Alessandra Del Prete (Classe 1968, laureata in Economia Aziendale, indirizzo Marketing presso l’Università Luigi Bocconi di Milano, sposata, 2 figli) a Direttore Marketing di Xbox. Nel suo nuovo ruolo all’interno della Divisione Retail Sales & Marketing Alessandra sarà responsabile delle strategie di consumer marketing legate al mondo dell’entertainment con l’obiettivo di favorire ancora di più l’espansione nel mercato italiano dei prodotti e dei servizi Microsoft relativi a questo business, cui fanno capo la console Xbox 360, forte dei 66 milioni di unità vendute a livello globale, il sensore Kinect, con 18 milioni di pezzi in tutto il mondo, la piattaforma Xbox Live con oltre 40 milioni di iscritti, e i videogiochi, tra cui titoli celebri come il franchise di Halo, Fable, Forza Motorsport. Alessandra Del Prete è arrivata in Microsoft dopo oltre 15 anni di esperienza in Disney, azienda nella quale ha potuto maturare una profonda conoscenza del mercato e del marketing. La sua ultima posizione è stata quella di Senior Marketing Manager per il Franchise e il Licensing, responsabile di tutto il portfolio di brand della Disney. In azienda, nel corso degli anni, ha ricoperto diversi ruoli legati al marketing e al prodotto, da Brand Manager per i prodotti consumer Disney a Product Manager nella divisione Home Video a Marketing Manager per Disneyland Resort Paris e Walt Disney Television Italia, oltre ad essere stata responsabile per il mercato Italiano e Spagnolo dello sviluppo licensing dei brand televisivi. Commentando la propria nomina Alessandra Del Prete ha dichiarato: “Sono entusiasta di iniziare questa nuova avventura all’interno di un team di professionisti affermati e capaci, e di lavorare per un brand noto e affermato come Xbox”. Alessandra ha anche aggiunto: “I prossimi mesi saranno sicuramente molto stimolanti, con alcuni titoli di sicuro successo per Kinect come Kinect Rush: A Disney Pixar Adventure o Kinect Star Wars che si affiancano alle novità di Xbox Live e ai titoli per i più appassionati come Halo 4, in arrivo il prossimo autunno”. La divisione che si occupa dello sviluppo del business legato al consumer retail in Italia si arricchisce di un nuovo volto femminile Evita Barra, Direttore della divisione Retail Sales & Marketing di Microsoft Italia, ha sottolineato: “A nome di tutta la divisione sono lieta di dare il benvenuto ad Alessandra. Una professionista che con la sua esperienza nel settore dell’entertainment porterà certamente valore aggiunto al nostro team e darà il proprio contributo nella pianificazione e nella gestione delle strategie consumer. I prossimi mesi saranno decisivi per l’evoluzione multimediale della console. Già quest’autunno, con Premium Play, Youtube, una nuova interfaccia grafica più funzionale, il salotto degli italiani si è arricchito di nuove modalità di intrattenimento attraverso la console e intendiamo proseguire lungo questa strada con sempre più partnership, servizi e contenuti” |
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FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI CALCUTTA - L’ITALIA OSPITE D’ONORE ALLA MISSIONE DEGLI EDITORI ITALIANI |
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L’italia è Paese ospite d’onore alla 36ma edizione della Fiera internazionale del Libro di Calcutta, la più importante manifestazione del settore editoriale nel Paese, in programma dal 25 gennaio al 5 febbraio. La presenza italiana, curata dalle istituzioni italiane locali – il Consolato Italiano a Calcutta e l’Ambasciata d’Italia a New Delhi -, prevede la realizzazione di uno spazio espositivo e un programma di incontri culturali: l’ampio padiglione di 500 mq, che rappresenterà un’elegante area urbana italiana, racchiuderà uno spazio con libri di autori italiani in italiano (500 volumi inviati delle case editrici italiane che hanno collaborato all’iniziativa), una libreria con libri di autori italiani in traduzione inglese e un’area incontri, che vedranno la presenza di autori come Dacia Maraini, Alessandro Baricco, Beppe Severgnini e Valerio Massimo Manfredi, ma anche come Angela Staude Terzani e Sandra Petrignani. L’associazione Italiana Editori (Aie) organizzerà, a completamento dell’iniziativa, una missione di alcune case editrici, grazie anche al contributo del Ministero Affari Esteri e alla collaborazione dell’ex-Ice Ufficio di New Delhi. Gli editori presenti - Casalini Libri, Edizioni Sonda, Egea, Gems Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, Guerra Edizioni, Metropoli d’Asia – rappresentano un mix in grado di presentare una panoramica della nostra editoria sia per settori di produzione (dalla narrativa alla saggistica, dalla letteratura per bambini alla produzione universitaria, ai testi per l’insegnamento dell’italiano), sia per dimensioni (dai piccoli editori specializzati ai grandi gruppi). “L’obiettivo – ha spiegato il direttore di Aie Alfieri Lorenzon, che guiderà la delegazione editoriale - è capire quali sono i segmenti editoriali in cui l´editoria italiana potrebbe avere maggiori possibilità di successo, far conoscere agli editori indiani le peculiarità del nostro mercato e incontrare rappresentanti della filiera indiana per avviare rapporti di collaborazione. La Fiera di Calcutta sarà infatti l’occasione per presentare per la prima volta in modo istituzionale la nostra editoria attraverso momenti comuni con gli editori indiani e con la Publishers & Booksellers Guild”. Le case editrici italiane svolgeranno inoltre una serie di appuntamenti B2b con interlocutori indiani per la compravendita dei diritti. Le cifre: E’ cresciuta a partire dalla seconda metà degli anni ’90 la presenza di autori indiani - soprattutto di narrativa - nei cataloghi delle case editrici italiane: complessivamente il lettore può scegliere tra un’offerta, proposta da 36 case editrici, di 169 titoli di 70 autori indiani. L’editoria indiana rappresenta lo 0,2% delle traduzioni di un’editoria come quella italiana in cui il 20% dei titoli pubblicati provengono da altre editorie. Cresce, anche se i numeri restano piccoli, la vendita dei diritti di libri italiani verso il mercato indiano. Raddoppiano nella seconda metà dell’ultimo decennio e lasciano soprattutto intravedere un trend di crescita costante in assenza di politiche coordinate di intervento. Info: www.Kolkatabookfair.net -www.Conscalcutta.esteri.it/consolato_calcutta/menu/la_comunicazione/kolkata+bookfair+2012.html |
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REGIONE EMILA ROMAGNA: ONLINE LE NUOVE PAGINE DELL´URP DELLA REGIONE -PIÙ SERVIZI E NOTIZIE, MAPPE SU INTERNET POINT E AREE WIRELESS |
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Nuove pagine web e servizi, mappe sugli internet point e le aree wireless in Emilia-romagna; sempre più notizie di servizio su bandi, iniziative e accesso facile ai documenti della pubblica amministrazione. I servizi via internet dell’Urp regionale (l’ufficio relazioni col pubblico di viale Aldo Moro) si potenziano e si rinnovano per dare sempre più risposte ai cittadini. Lo sportello registra ogni anno una media di 30mila contatti, con richieste che vanno da informazioni sui finanziamenti in agricoltura, alla cartografia e pubblicazioni; richieste su lavoro, formazione, imprese, sanità e sociale, ma anche casa e tasse. A tutti l´Urp ha dato risposte immediate o al massimo nell´arco delle 24 ore. L’assessore all’Organizzazione Donatella Bortolazzi parla di “un rinnovamento che non è solo un semplice restyling, bensì la conferma dell’azione convinta e continua della Regione ad aprirsi sempre più alla società civile e a cercare nuovi percorsi per facilitare le informazioni a tutti i cittadini. Ora lavoreremo per estendere la collaborazione in rete tra tutti gli sportelli pubblici - spiega l’assessore - sia con l’obiettivo di risparmiare risorse sia per rendere più efficienti e accessibili i servizi di tutta la pubblica amministrazione dell’Emilia-romagna”. I nuovi servizi online Sono diverse le nuove pagine dell’Urp in rete con una nuova grafica, nuovi contenuti e servizi fruibili con modalità multicanale (sia cioè direttamente allo sportello, sia via web, per mail o tramite il portale vocale). L’accesso al sito è possibile già dalla homepage del portale della Regione Emilia-romagna “Er”, con un “clic” sulla voce Urp all’indirizzo www.Regione.emilia-romagna.it/urp . Nelle nuove pagine, in primo piano, l’attualità con le novità e le segnalazioni dall’Urp su bandi di concorso e iniziative d’interesse per il pubblico. A questa rubrica è stato associato un nuovo servizio di Sms che consente ai cittadini di ricevere gratuitamente sul cellulare le principali segnalazioni su argomenti da loro indicati e che è stato testato nei mesi scorsi, quando è stato utilizzato per avvisare quasi 300 medici sugli esiti di una selezione pubblica. Sono anche disponibili una mappa georeferenziata di tutti gli Urp in funzione in Emilia-romagna, diversi moduli scaricabili o compilabili online (come le richieste di accesso agli atti o i pagamenti di ticket online), notizie su bandi, progetti per aree tematiche ordinati in schede informative con indicazioni su dove andare, come fare e cosa serve per usufruire dei servizi. Nella sezione “L’angolo free” è poi possibile reperire o visionare gratuitamente documenti, immagini, pubblicazioni e avere informazioni sulle aree wireless e gli internet point presenti sul territorio regionale. Tra le curiosità, la nuova voce “Che fiore è”, a cura dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-romagna con i dati sulla flora spontanea regionale. Accedendo al nuovo sito si potrà anche esprimere il proprio gradimento sui servizi ricevuti, compilando un questionario online o esprimendo un voto.Per il 2012, infine, l’Urp regionale punta ad avviare una collaborazione con i diversi sportelli presenti sul territorio (oltre agli Urp degli enti locali, anche con gli sportelli pubblici in campo sociale, ambientale, della formazione professionale e del lavoro) per creare reti coordinate di facile accesso, condividendo le schede informative, organizzando le risposte prevalenti (Faq) e le banche dati e incrementando le mappe georeferenziate per consentire di trovare più facilmente tutti gli sportelli sul territorio e conoscerne competenze e i servizi offerti. Quasi 30mila contatti, “vince” il telefono, cresce l’email Si mantiene da alcuni anni vicino alle 30mila il numero delle richieste rivolte all’Urp della Regione Emilia-romagna, mentre sono quasi 160mila gli accessi di chi sceglie di consultare autonomamente via web le schede informative curate dall’Urp sui vari argomenti d’interesse per i cittadini. Sempre in testa, nel 71% dei casi, il telefono come mezzo privilegiato di contatto, mentre cresce di un 15% l’utilizzo della posta elettronica e risulta praticamente azzerato l’uso della posta ordinaria o del fax. Tra i settori con più richieste, finanziamenti in agricoltura, cartografia e pubblicazioni, lavoro, formazione, imprese, sanità e sociale, casa e tasse. In aumento nel 2011 anche i casi di richieste di aiuto o informazione da parte di famiglie in difficoltà o per la ricerca del lavoro. La prassi della consultazione dell’utenza circa il gradimento o meno del servizio è stata avviata da pochi mesi e ha già prodotto oltre 350 valutazioni (tutte positive quelle pervenute). Ora è possibile effettuarla online |
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TISCALI: RESTYLING DELLA HOMEPAGE DEL SITO |
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E’ online il restyling dell’homepage del sito http://www.tiscali.it/ , che diventa ancora più interattivo, coerentemente con la strategia editoriale già annunciata lo scorso anno, grazie alla quale gli utenti sono sempre più protagonisti e autori nella redazione dei contenuti. Tiscali prosegue, infatti, nell’integrazione dei contenuti prodotti dagli utenti e con il mondo dei Social Media. Tiscali Socialnews si arricchisce della sezione “Opinioni - fai sentire la tua voce”. Da oggi gli utenti, oltre a commentare le notizie, possono pubblicare articoli corredati da foto o video, entrando così a far parte del mondo degli opinionisti, degli esperti o dei blogger già selezionati e abilitati a pubblicare i propri contributi sul portale. Per poter arricchire il sito http://www.tiscali.it/ con i propri contenuti, al lettore basta presentarsi virtualmente alla redazione, inviando la propria candidatura e gli argomenti che si intende trattare. Sarà il Community Manager a scegliere e ad abilitare l’utente, che avrà così accesso alla piattaforma di pubblicazione. Gli articoli, a discrezione della redazione, vengono poi pubblicati in uno dei canali tematici del sito e alcuni saranno lanciati direttamente dalla homepage. La centralità e l’importanza dei lettori e delle loro opinioni è sottolineata anche dal nuovo modulo in home page, dove gli articoli in primo piano saranno affiancati dai commenti degli utenti, proponendo così la voce del lettore insieme a quella della redazione. Anche le tre Aree Cognitive sono state ridefinite: la prima continua a offrire una copertura dettagliata e costantemente aggiornata delle notizie nazionali ed internazionali, la seconda dà spazio alle video notizie dei principali fatti del giorno, mentre la terza evidenzia i video progetti prodotti dalla redazione. Ulteriore novità è la videorassegna stampa giornaliera che riporta le notizie principali dei quotidiani cartacei, arricchendo così Tiscali Tg24, che già propone circa 70 video news trasmesse nell’arco della giornata. L’anima social del sito http://www.tiscali.it/ si esprime da oggi anche attraverso l’implementazione in homepage dell’”Hashtag del giorno”, che riporta i temi più twittati della giornata |
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COMPRAVENDITA ON LINE: ALCUNI DATI |
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Da un’indagine compiuta da Subito.it (http://www.subito.it/ ), il più grande sito di annunci di compravendita e lavoro in Italia, il mercato della compravendita online non ha registrato flessioni negative nonostante il periodo di difficoltà economica generale. Al contrario, il settore prosegue in un processo di crescita. L’alta frequenza delle attività di compravendita denota la tendenza degli italiani, sempre più connessi alla rete, a rivolgersi a internet per acquistare e vendere qualsiasi tipologia di bene, dal più piccolo e comune utensile fino agli appartamenti o ai veicoli di grande pregio. Analogamente, questi dati indicano un cambio di attitudine dei nostri connazionali che si dimostrano più inclini a acquistare anche beni usati e seminuovi. Il consumatore-utente tipo del mercato della compravendita online si colloca mediamente nelle fasce di età 25/34 e 35/44 anni con una leggera prevalenza di utenti maschili. Bisogna, tuttavia, notare che sempre più spesso si avvicinano agli acquisti su internet persone di età più avanzata (oltre i 55 anni), così come si va progressivamente allargando la base di utenza femminile |
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SUBITO.IT: BENI IN VENDITA PER 77 MILIARDI DI EURO PARI AL 4,9% DEL PIL NAZIONALE
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Subito.it (www.Subito.it ), parte del gruppo multinazionale norvegese Schibsted Media Group (www.Schibsted.com ), è il primo sito di annunci di compravendita in Italia, soprattutto su base locale. Per Subito.it (www.Subito.it ), il più grande sito di annunci di compravendita e lavoro in Italia, il mercato della compravendita online non ha registrato flessioni negative nonostante il periodo di difficoltà economica generale. Subito.it, con oltre 3.7 milioni di annunci, ha censito nel 2011 sulle proprie pagine beni in vendita per un valore totale di 77 miliardi di euro, cifra comparabile al 4,9% del Pil italiano e registrato l’acquisto di un bene - in media - ogni 28 secondi. Immobili, Veicoli e Articoli per la casa e la persona sono le macrocategorie a più alto valore. Incremento rilevante di annunci nelle sezioni dedicate al benessere e alla cura della persona, agli articoli sportivi e agli hobby e – in linea con una recente passione nazionale – nel settore dell’elettronica. Specchio del più ampio quadro macro-economico generale, si evidenzia un disallineamento tra domanda e offerta nella categoria Lavoro. A livello locale, le Regioni con il più alto valore di annunci pubblicati sono Lazio, Campania e Lombardia; tra quelle con il più elevato coefficiente pro-capite si contraddistingue il Centro-sud con Lazio, Toscana e Sardegna. Info: www.Subito.it Di seguito riassumiamo l’andamento delle principali categorie merceologiche di subito.It. -- Immobili - La macrocategoria dal più elevato valore economico è quella degli Immobili, che si attesta intorno ai 70 miliardi di euro con una crescita generale del 21% rispetto al 2010. Entrando nel dettaglio delle categorie, si evince che la tipologia immobiliare dal valore più elevato è – su tutto il territorio nazionale – quella degli Appartamenti (il cui valore complessivo nell’ultimo anno è aumentato del 22%), seguita dalla categoria Ville singole e a schiera (+ 19%). Le categorie Loft e mansarde e Garage e box, chiudono la classifica in termini di valore ancora una volta in relazione all’intero territorio nazionale. Da segnalare il notevole incremento percentuale annuo della categoria Garage e box che duplica il proprio valore (+55%) rispetto all’anno precedente. L’analisi evidenzia alcune peculiarità geografiche: al Nord e al Centro Italia, la terza categoria in termini di maggior valore è Uffici e locali commerciali, mentre al Sud e in Liguria la posizione è occupata da Terreni e rustici. Nell’ultimo anno, la tipologia immobiliare in maggiore ascesa per numero di annunci è Garage e box (+37%), seguita da Uffici e locali commerciali (+32%). -- Veicoli - Con un valore economico di 6.5 miliardi di euro, la macrocategoria Veicoli si posiziona al seguito della precedente, ma si contraddistingue per il primato in termini di annunci pubblicati. Con oltre 1.200.000 inserzioni, Subito.it rappresenta il più ampio bacino di offerta online per la compravendita di veicoli nuovi e usati in Italia. Nell’ultimo anno, la sezione annunci dedicata ai Veicoli è cresciuta complessivamente del 39%, trainata dalle categorie Auto (+35%), Altri veicoli - che comprende i veicoli commerciali - (41%) e da un incremento notevole di inserzioni dedicate agli Accessori auto e Accessori moto (rispettivamente +72% e +62%). Auto è in assoluto la categoria dal valore economico più elevato (+37% rispetto al 2010), seguita da Nautica che subisce tuttavia una flessione del 3%. A livello regionale, si segnala una inversione del peso del valore delle due categorie in Friuli-venezia-giulia e in Liguria, dove la Nautica conquista la posizione più elevata della classifica. Terza categoria in ordine di valore è quella delle due ruote composta da Moto e scooter. Affine è il mondo degli Accessori auto e moto che registra un incremento sostanziale del proprio valore: +56% e +72% rispetto all’anno precedente. -- Casa e persona - In terza posizione, sia per valore economico che per numero di annunci, la categoria legata ai beni per la casa e la persona che cresce di più in assoluto raddoppiando il suo volume dal 2010 per un totale di 202 milioni di euro. Grande ascesa della categoria Giardino e fai da te, il cui valore ha un incremento annuo del 70%, seguita da Arredamento e casalinghi (+61%) e dagli Elettrodomestici (+56%). Crescita più contenuta del valore di Abbigliamento e accessori, mentre si riduce quello degli articoli destinati all’infanzia (-13%), che comprende anche i giocattoli. Nel 2011 quest’ultima categoria ha invece registrato il più elevato incremento del numero di annunci dell’intera sezione, pari all’85%. -- Sport e Hobby, Elettronica - In crescita il valore della categoria Sport e Hobby che ha registrato beni in vendita per un valore di 112 milioni di euro, pari al 47% in più rispetto al 2010. All’interno della categoria – che ha visto raddoppiare il proprio numero di annunci inseriti – si è evidenziato in particolare un aumento del valore delle Biciclette vendute sul sito, superiore a 23 milioni di euro. Chiude la classifica la sezione dedicata all’Elettronica, il cui valore supera complessivamente i 55 milioni di euro e segna una crescita annuale del 24%. Benché le sottocategorie di questa sezione presentino un numero di annunci in media equivalente, il comparto Audio/video e la Telefonia condividono il valore complessivo più elevato (15 milioni di euro), sebbene il valore di quest’ultima sottocategoria sia cresciuta del 39% rispetto al 2010, contro il 18% dell’altra. -- Lavoro - Una nota a parte del report è dedicata al Lavoro. I beni messi in vendita in questa sezione (che spaziano dalle attrezzature agli articoli per l’ufficio) hanno registrato un aumento del 38%, attestandosi su un valore totale che ammonta a 170 milioni di euro. Dal punto di vista degli annunci inseriti, Subito.it registra un aumento del 30% delle inserzioni relative alla ricerca di una nuova professione mentre – in linea con il periodo di generale contrazione del mercato del lavoro – rileva una flessione pari al 18% per quanto riguarda gli annunci di offerte vacanti. Questi dati dimostrano da un lato come Internet sia sempre più un canale consolidato per cercare una nuova opportunità professionale e dall’altro come il sito sia una rappresentazione in scala del panorama economico nazionale. Le peculiarità regionali. Dopo aver analizzato i dati a carattere nazionale, il report di Subito.it indaga l’andamento del mercato su scala regionale, evidenziando le aree geografiche più o meno attive nella compravendita online, sulla base del valore dei beni venduti sul sito. Le Regioni che si caratterizzano per aver effettuato vendite con il valore più elevato sono: 1. Lazio (12.6 miliardi di euro) 2. Campania (9.1 miliardi di euro) 3. Lombardia (8.7 miliardi di euro) 4. Toscana (8 miliardi di euro) 5. Sicilia (7.1 miliardi di euro) Una top 5 che vede l’ascesa della Campania, in quarta posizione nel 2010, e il declassamento di una posizione rispetto all’anno precedente di Lombardia e Toscana. In termini di valore medio pro-capite il Centro-sud si attesta in prima posizione: Lazio (2.203 euro), Toscana (2.154 euro) e Sardegna (1.959 euro) le Regioni con il più alto valore. Segue il Nord-ovest con la Liguria (1.735 euro) e nuovamente il Sud con la Campania (1.560 euro). Caso singolare quello della Basilicata che ricopre la penultima posizione in termini di valore dei beni venduti, pur registrando tuttavia la variazione percentuale più alta (+51%) in termini di valore medio pro-capite rispetto al 2010. Per quanto riguarda la tipologia di categorie con il maggior valore, si riscontra un trend nazionale che vede al primo posto gli Immobili, seguiti da Veicoli e Articoli per la casa e la persona. Fanno eccezione Marche, Abruzzo, Puglia, Sardegna e Basilicata che collocano al terzo posto la sezione dedicata alle attrezzature da lavoro. In Molise troviamo, invece, Sport e hobby mentre in Valle d’Aosta prevale l’Elettronica. Tempi di vendita - Dopo aver osservato le tipologie di beni più ricercati e offerti in Italia e le varie scomposizioni regionali, Subito.it stila la classifica dei beni che vengono acquistati con più frequenza[1]. In media sul sito ogni 28 secondi viene venduto un bene. 1. Auto – 3 minuti 2. Accessori auto – 5 minuti 3. Telefonia – 6 minuti 4. Arredamento e Casalinghi, Moto e Scooter – 7 minuti 5. Accessori moto – 8 minuti 6. Console e Videogiochi – 9 minuti 7. Informatica, Animali – 11 minuti 8. Audio/video – 13 minuti 9. Abbigliamento e Accessori – 14 minuti 10. Articoli sportivi – 15 minuti I beni con le tempistiche medie di vendita maggiori sono, invece, gli immobili a partire dai loft e mansarde, i terreni rustici, i garage e i box, ville a schiera e uffici commerciali. In controtendenza gli appartamenti: se ne vende uno ogni 24 minuti. Tra le Regioni le più attive risultano la Lombardia e il Veneto in cui il tempo medio tra una vendita e l’altra è di 3 minuti seguite dalla Campania dove il dato sale a 4 minuti. Tra le meno dinamiche Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Info: www.subito.it |
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GIUSTIZIA EUROPEA: IL RINNOVO DI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO PUÒ ESSERE GIUSTIFICATO DALL´ESIGENZA DI SOSTITUZIONE ANCHE SE TALE ESIGENZA RISULTA RICORRENTE, SE NON ADDIRITTURA PERMANENTE
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Tuttavia, l’utilizzo non abusivo di detti contratti a tempo determinato conclusi in successione può, se del caso, essere verificato tenendo conto del loro numero e della loro durata complessiva Il diritto dell’Unione, che attua un accordo quadro delle parti sociali europee sul lavoro a tempo determinato, stabilisce che i contratti di lavoro a tempo indeterminato costituiscono la forma generale dei rapporti di lavoro. Esso obbliga, pertanto, gli Stati membri ad adottare misure intese a prevenire qualunque utilizzo abusivo di contratti di lavoro a tempo determinato conclusi in successione. Questi possono, in particolare, determinare le «ragioni obiettive» che giustificano il rinnovo di tali contratti. La normativa tedesca prevede che la sostituzione temporanea di un lavoratore costituisca una ragione obiettiva siffatta, e ciò, segnatamente in caso di sostituzione per congedo di maternità o parentale. La sig.Ra Bianca Kücük ha lavorato come dipendente presso il Land Nordrhein-westfalen (Renania del Nord -Westfalia, Germania) in qualità di assistente di cancelleria in seno all’Amtsgericht Köln (Tribunale distrettuale di Colonia, Germania) per un periodo di undici anni, in forza di tredici contratti di lavoro a tempo determinato. Questi contratti sono stati conclusi per sostituire assistenti impiegati a tempo indeterminato che avevano preso un congedo temporaneo (un congedo parentale per esempio). Dinanzi all´Arbeitsgericht Köln (Tribunale del lavoro di Colonia, Germania), la sig.Ra Kücük ha fatto valere che il suo ultimo contratto di lavoro è divenuto a tempo indeterminato in mancanza di una ragione obiettiva che ne giustificasse la limitazione temporale. Ha fatto valere che un totale di tredici contratti di lavoro a tempo determinato conclusi in successione e senza interruzione per un periodo di undici anni non potrebbe in alcun caso corrispondere ad un’esigenza temporanea di personale sostitutivo. Il Bundesarbeitsgericht (Tribunale federale del lavoro), il quale deve risolvere tale controversia in ultimo grado, interroga la Corte di giustizia sull’interpretazione delle disposizioni pertinenti del diritto dell’Unione. Con la sua sentenza odierna, la Corte dichiara che l’esigenza temporanea di personale sostitutivo – come prevede la normativa tedesca – può, in linea di principio, costituire una ragione obiettiva ai sensi del diritto dell´Unione che giustifica sia la durata determinata dei contratti conclusi con il personale sostitutivo sia il rinnovo di tali contratti. Il solo fatto che un datore di lavoro sia obbligato a ricorrere a sostituzioni temporanee in modo ricorrente, se non addirittura permanente, e che si possa provvedere a tali sostituzioni anche attraverso l’assunzione di dipendenti in forza di contratti di lavoro a tempo indeterminato non comporta l’assenza di una ragione obiettiva, né l’esistenza di un abuso. In effetti, il fatto di richiedere automaticamente la conclusione di contratti a tempo indeterminato – qualora le dimensioni dell’impresa o dell’ente interessato e la composizione del suo personale comportino che il datore di lavoro debba far fronte ad un’esigenza ricorrente o permanente di personale sostitutivo – oltrepasserebbe gli obiettivi perseguiti dall’accordo quadro delle parti sociali europee attuato dal diritto dell’Unione, e violerebbe, pertanto, il margine di discrezionalità riconosciuto agli Stati membri e alle parti sociali. Tuttavia, nella valutazione, in un caso specifico, della questione se il rinnovo di un contratto a tempo determinato sia giustificato da una ragione obiettiva, come l’esigenza temporanea di personale sostitutivo, le autorità nazionali devono prendere in considerazione tutte le circostanze di detto caso specifico, compresi il numero e la durata complessiva dei contratti a tempo determinato conclusi in passato con il medesimo datore di lavoro. (Corte di giustizia dell’Unione europea, Lussemburgo, 26 gennaio 2012, Sentenza nella causa C-586/10 Bianca Kücük) |
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GIUSTIZIA EUROPEA: IL SEGNO «VIAGUARA» NON PUÒ ESSERE REGISTRATO COME MARCHIO COMUNITARIO PER BEVANDE
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Infatti, l’uso di tale segno rischia di trarre indebitamente vantaggio dal carattere distintivo o dalla notorietà del marchio Viagra. Il regolamento sul marchio comunitario prevede che la registrazione di un marchio possa essere negata per taluni impedimenti espressamente previsti. Infatti è in particolare negata la registrazione di marchi identici o simili al marchio anteriore e, nel caso di un marchio comunitario anteriore noto, qualora e l’uso senza giusto motivo del marchio richiesto possa trarre indebito vantaggio dal carattere distintivo o dalla notorietà del marchio anteriore o recare pregiudizio agli stessi. Nell’ottobre 2005 l’azienda polacca Viaguara S.a. Ha chiesto all’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (Uami) di registrare come marchio comunitario il segno denominativo Viaguara, segnatamente per bevande energizzanti e bevande alcoliche. La società americana Pfizer Inc., titolare del marchio comunitario anteriore Viagra (registrato in particolare per un farmaco destinato al trattamento delle disfunzioni erettili) si è, però, opposta a tale domanda. Sulla base di tale opposizione, l’Uami ha negato la registrazione di Viaguara come marchio comunitario. La Viaguara S.a. Ha chiesto al Tribunale di annullare tale decisione. Nella sentenza odierna il Tribunale ha respinto il ricorso e confermato la decisione dell’Uami. Per quanto riguarda il presupposto della notorietà del marchio anteriore, secondo il Tribunale l’Uami ha giustamente affermato che la notorietà del marchio Viagra si estende non soltanto ai consumatori di farmaci interessati, ma anche a tutta la popolazione. Il Tribunale esamina poi la somiglianza dei segni in conflitto. In tale contesto, esso sottolinea che trattandosi di marchi denominativi, il consumatore presta generalmente maggiore attenzione alla parte iniziale della parola. Quindi, la presenza della stessa radice «viag» nei segni in conflitto crea una forte somiglianza visiva che, in aggiunta, è rafforzata dalla parte finale «ra» comune ai due segni. Del pari, esso constata che i segni presentano una forte somiglianza fonetica e che niente consente di distinguere i segni dal punto di vista concettuale. Il Tribunale dichiara quindi che i marchi in conflitto presentano una forte somiglianza. Il Tribunale sottolinea che, pur non potendosi dimostrare un nesso diretto tra i prodotti contrassegnati dai marchi in conflitto, i quali non sono simili, nondimeno resta possibile l’associazione con il marchio anteriore, alla luce dell’elevata somiglianza dei segni e dell’immensa notorietà acquisita dal marchio anteriore che si estende oltre il pubblico interessato ai prodotti per i quali è stato registrato. Infatti, pur supponendo che i pubblici cui si rivolgono i marchi in conflitto non si sovrappongano completamente, poiché i prodotti interessati sono differenti, è possibile stabilire un accostamento tra i marchi. Il Tribunale si pronuncia infine sul presupposto del rischio di trarre indebitamente vantaggio dal carattere distintivo o dalla notorietà del marchio Viagra. Trattasi del rischio che l’immagine del marchio rinomato o le caratteristiche proiettate da tale marchio siano trasferite ai prodotti contraddistinti dal marchio richiesto, in modo tale che la loro commercializzazione sia facilitata da tale associazione con il marchio anteriore rinomato. Il Tribunale dichiara in proposito che, nonostante le bevande alcoliche in parola non possano realmente procurare lo stesso beneficio del farmaco destinato al trattamento della disfunzione erettile, il consumatore sarà incline a comprarle pensando di ritrovare qualità simili, come l’aumento della libido, a causa del trasferimento delle associazioni positive proiettate dall’immagine del marchio anteriore. D’altra parte, quanto alle bevande alcoliche prodotte dalla Viaguara S.a. Contenenti guaranà, è giocoforza rilevare che la ricorrente stessa ha affermato che esse hanno altri effetti fortificanti e stimolanti sulla mente e sul corpo nonché proprietà benefiche per la salute, simili a quelle del farmaco. Il Tribunale osserva in questo contesto che, sebbene il prodotto coperto dal marchio Viagra, sia un farmaco utilizzato per il trattamento della disfunzione erettile e sia rilasciato solamente su ricetta, ciò non toglie che esso non rimanda necessariamente al trattamento di una patologia grave, ma a un’immagine di vitalità e di potenza, nella misura in cui consente alle persone colpite da disfunzione erettile di migliorare la loro vita sessuale e la loro qualità di vita e che l’associazione con una simile immagine non è incompatibile con la «serietà» intrinseca al farmaco. Poiché il farmaco in parola è usato anche a scopi «ricreativi» tra le più varie fasce di età della popolazione, il Tribunale precisa che un’immagine del genere potrebbe essere trasferita a prodotti non medici e, in particolare, alle bevande alcoliche del marchio richiesto, di differente natura, ma consumate in occasione di feste e uscite. Il Tribunale dichiara che la Viaguara S.a., attraverso l’uso di un marchio simile al marchio anteriore noto, cerca di mettersi nella sua scia per beneficiare del suo potere di attrazione, della sua reputazione e del suo prestigio, e sfrutta, senza alcun compenso finanziario, lo sforzo commerciale intrapreso dal titolare del marchio anteriore per creare e mantenere l’immagine di quest’ultimo, in modo da promuovere i propri prodotti. Pertanto, il vantaggio risultante da tale uso deve essere considerato indebitamente tratto dal carattere distintivo o dalla notorietà del marchio Viagra. (Tribunale dell’Unione europea, Lussemburgo, 25 gennaio 2012 Sentenza nella causa T-332/10 Viaguara / Uami) |
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GIUSTIZIA EUROPEA: LA DIRETTIVA SULL’ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO OSTA A UNA NORMATIVA NAZIONALE CHE SUBORDINA IL DIRITTO ALLE FERIE ANNUALI RETRIBUITE A UN PERIODO DI LAVORO EFFETTIVO MINIMO DI DIECI GIORNI
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Tale diritto non può essere leso allorché il lavoratore si trova in congedo di malattia debitamente giustificato in seguito ad una malattia o ad un infortunio sopravvenuto sul posto di lavoro o altrove La direttiva sull’organizzazione dell’orario di lavoro introduce un obbligo per gli Stati membri di adottare i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore benefici di ferie annuali retribuite di almeno quattro settimane in conformità delle legislazioni nazionali (articolo 7). Nel novembre 2005 la sig.Ra Dominguez è rimasta vittima di un incidente in itinere, sopravvenuto lungo il tragitto tra la sua abitazione e il luogo di lavoro. In seguito a tale incidente le è stato prescritto di astenersi dal lavoro dal 3 novembre 2005 al 7 gennaio 2007. Essa si è rivolta alla giustizia francese per ottenere 22,5 giorni di ferie relativi a tale periodo, che il suo datore di lavoro, il Centre informatique du Centre Ouest Atlantique («Cicoa») le aveva rifiutato e, in subordine, il pagamento di un’indennità compensativa dell’importo di circa Eur 1970. La sig.Ra Dominguez sostiene infatti che l’incidente in itinere è un infortunio sul lavoro, rientrante nel medesimo regime di quest’ultimo. A suo giudizio, il periodo di sospensione del suo contratto di lavoro consecutivo all’incidente in itinere dovrebbe essere equiparato ad un tempo di lavoro effettivo ai fini del calcolo delle sue ferie retribuite. Poiché le domande della sig.Ra Dominquez sono state respinte, essa ha proposto ricorso in cassazione. La Cour de cassation (Francia) chiede chiarimenti alla Corte di giustizia circa la compatibilità con la direttiva della normativa francese che subordina, da un lato, il sorgere del diritto alle ferie annuali retribuite alla condizione che il lavoratore abbia lavorato almeno dieci giorni (o un mese prima del febbraio 2008) presso lo stesso datore di lavoro nel corso del periodo di riferimento (in linea di principio un anno). Dall’altro lato, la normativa francese considera periodi di lavoro effettivo i periodi durante i quali l’esecuzione del contratto di lavoro è stata sospesa, in particolare, a causa di un infortunio sul lavoro, senza che venga menzionato l’incidente in itinere. Nella sentenza pronunciata in data odierna la Corte dichiara, in primo luogo, che la direttiva deve essere interpretata nel senso che osta ad una disposizione nazionale che subordina il diritto alle ferie annuali retribuite ad un periodo di lavoro effettivo minimo di dieci giorni (o di un mese) durante il periodo di riferimento. La Corte ricorda che il diritto alle ferie annuali retribuite deve essere considerato come un principio particolarmente importante del diritto sociale dell’Unione, al quale non si può derogare e la cui attuazione da parte delle autorità nazionali competenti può essere effettuata solo nei limiti esplicitamente indicati dalla direttiva. Sebbene gli Stati membri possano definire le condizioni di esercizio e di attuazione del diritto alle ferie annuali retribuite, tuttavia essi non possono subordinare la costituzione di tale diritto ad alcuna condizione ed escludere il sorgere stesso di tale diritto, espressamente conferito a tutti i lavoratori. D’altra parte, la Corte conferma che la direttiva non pone alcuna distinzione tra i lavoratori assenti per congedo di malattia durante il periodo di riferimento e quelli che hanno effettivamente lavorato nel corso di tale periodo. Ne consegue che, per i lavoratori in congedo di malattia debitamente prescritto, il diritto alle ferie annuali retribuite riconosciuto dalla direttiva a tutti i lavoratori, non può essere subordinato da uno Stato membro all’obbligo di avere effettivamente lavorato durante il periodo di riferimento. In secondo luogo, la Corte precisa che, nell’applicare il diritto interno, i giudici nazionali sono tenuti ad interpretarlo quanto più possibile alla luce dello spirito e della lettera della direttiva. Al fine di garantire la piena efficacia di tale direttiva, il giudice nazionale dovrà verificare se si possa interpretare il diritto nazionale in modo tale da equiparare l’assenza del lavoratore per incidente in itinere ad un’assenza dovuta ad un infortunio sul lavoro. A tale proposito, la Corte sottolinea che, secondo la direttiva, nessun lavoratore può veder leso il suo diritto alle ferie annuali retribuite, indipendentemente dal fatto che si trovi in congedo di malattia durante il periodo di riferimento per infortunio sopravvenuto sul posto di lavoro o altrove, o per malattia di qualunque natura o origine. Nel caso in cui una siffatta interpretazione conforme del diritto nazionale alla direttiva non fosse tuttavia possibile, sarà compito di tale giudice esaminare se un lavoratore, come la sig.Ra Dominguez, possa avvalersi direttamente della direttiva. A tale proposito, la Corte rileva anzitutto che le disposizioni della direttiva appaiono, dal punto di vista del loro contenuto, incondizionate e sufficientemente precise da permettere ai singoli di invocarle dinanzi ai giudici nazionali nei confronti dello Stato membro. Inoltre, considerato che i cittadini non possono avvalersi direttamente di una direttiva nei confronti dei privati, sarà compito del giudice nazionale verificare se la direttiva possa essere invocata nei confronti del Cicoa, a seconda della veste in cui esso agisce (ente di diritto privato o di diritto pubblico). Nell’ipotesi in cui la direttiva potesse essere invocata nei confronti del Cicoa, il giudice nazionale dovrà disapplicare qualsiasi disposizione nazionale contraria. Se così non fosse, la sig.Ra Dominguez potrebbe proporre un’azione di responsabilità contro lo Stato per ottenere eventualmente il risarcimento del danno subito in seguito alla violazione del diritto alle ferie annuali retribuite che essa trae dalla direttiva. In terzo luogo, la Corte considera che la direttiva permette agli Stati membri di prevedere una durata delle ferie annuali retribuite diversa a seconda della causa della malattia, purché tale durata sia superiore o uguale al periodo minimo di quattro settimane garantito dalla direttiva. (Corte di giustizia dell’Unione europea, Lussemburgo, 24 gennaio 2012 Sentenza nella causa C-282/10, Maribel Dominguez / Centre informatique du Centre Ouest Atlantique, Préfet de région Centre) |
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