|
|
|
GIOVEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Maggio 2012 |
 |
|
 |
PROSEGUONO I LAVORI INFRASTRUTTURALI SULL’AEROPORTO DI PANTELLERIA |
|
|
 |
|
|
Roma, 10 maggio 2012 - L’enac informa che proseguono i lavori per l’ammodernamento dell’Aeroporto di Pantelleria. Oltre alla realizzazione della nuova aerostazione, in avanzata fase di esecuzione, sono terminati i lavori relativi all’installazione di un impianto Ils/dme (Instrumental Landing System / Distance measuring equipment) per la pista 26, a cura di Enav. La realizzazione e la messa in opera di questo impianto è particolarmente importante in quanto consentirà di ridurre il numero dei voli annullati per i fenomeni meteorologici che caratterizzano l’isola di Pantelleria. Tra i lavori terminati ricordiamo i piazzali sosta aeromobili e il rifacimento delle piste di volo. I lavori sulle piste sono stati conclusi da poco e sono attualmente in corso i collaudi finali. La realizzazione di queste opere, tra l’altro, ha consentito la riapertura della pista secondaria 03/21 finalizzata al mantenimento dell’operatività aeroportuale anche in condizione di venti di scirocco. L’enac evidenzia che questi lavori - piazzali e piste - sono stati resi possibile grazie anche all’utilizzo di fondi europei destinati esclusivamente a opere infrastrutturali. Si precisa, infatti, che tali finanziamenti europei potevano essere impiegati solo per opere infrastrutturali e non avrebbero, invece, potuto essere utilizzati per altri capitoli di spesa, come quello relativo alla copertura delle rotte sociali. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BENZINA: MISE, IMPEGNO COMPAGNIE A RIDURRE PREZZI NECESSARIO ADEGUARE COSTI ALLA POMPA A LIVELLI MEDI UE. PROSEGUE MONITORAGGIO MINISTERO |
|
|
 |
|
|
Roma, 10 maggio 2012 - Il ministero dello Sviluppo economico – nel corso di una riunione svoltasi l’ 8 maggio alla presenza del sottosegretario con delega all’Energia Claudio De Vincenti – ha richiamato i rappresentanti della filiera dei carburanti alla necessità di allineare i prezzi dei prodotti petroliferi alla pompa all´andamento del mercato internazionale della materia prima raffinata, così da riavvicinare il prezzo medio Italia a quello medio europeo. Le compagnie petrolifere e i gestori si sono impegnati a procedere da subito a un ulteriore ribasso, dopo quello già registrato all´inizio di questa settimana. Le recenti rilevazioni elaborate dall´Osservatorio Prezzi e Tariffe del Mise e i dati diffusi negli scorsi giorni dalla Commissione europea dimostrano infatti che, al netto della componente fiscale, i prezzi dei carburanti alla pompa in Italia sono tutt’ora superiori ai livelli medi europei. Nel corso della riunione, è stato fatto anche il punto sullo stato di attuazione della riforma della rete di distribuzione nazionale, avviata dal governo con il decreto Crescitalia. Il ministero dello Sviluppo economico, attraverso anche il Garante Prezzi, continuerà a monitorare la situazione affinché la situazione italiana si allinei con la media europea. Lo stesso monitoraggio sta avvenendo con il tavolo di confronto sulla dinamica dei prezzi del Gpl. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
HONDA SCEGLIE L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA PER TESTARE LA NUOVA TECNOLOGIA ANTI-TRAFFICO NON SEMAFORI O CARTELLI, MA STRUMENTI ON BOARD, CHE DANNO ORDINI “SCIENTIFICAMENTE” INTELLIGENTI AI GUIDATORI: QUESTA È LA SFIDA, LANCIATA DA UNIVERSITÀ DI TOKYO E DI MILANO-BICOCCA INSIEME A HONDA, PER RIDURRE I CONSUMI E MIGLIORARE IL TRAFFICO. |
|
|
 |
|
|
Milano 10 maggio 2012 – Fino al 12 maggio, si svolge a Milano l’esperimento Ex-it: circoleranno su viale Fulvio Testi e sulla Tangenziale est, in fasce orarie di traffico a media-alta densità, sette auto equipaggiate con nuove tecnologie wireless in grado di suggerire ai conducenti uno stile di guida che può ridurre i consumi e consentire una migliore gestione del traffico. L’esperimento Ex-it (Experiment on reduction of fuel consumption of vehicles using a new coaching device in Italy-milan) fa parte di un’attività di ricerca intrapresa dall’Università di Tokyo e Honda, che hanno scelto Csai (Complex Systems & Artificial Intelligence Research Center – Università di Milano-bicocca) come partner scientifico e Milano come primo territorio reale di verifica. I precedenti esperimenti, infatti, sono stati eseguiti solo su circuiti dedicati giapponesi. Uno dei fattori più influenti sul consumo di carburante nei percorsi urbani o extra urbani a media-alta densità è dovuta ai rallentamenti a tratti, in cui i guidatori tendono a un comportamento iper-reattivo, con accelerazioni e brusche frenate, il peggiore per i consumi ma anche il più istintivo e naturale. Partendo da questo dato di fatto, l’esperimento ha lo scopo di elaborare dei modelli scientifici per indirizzare i comportamenti dei guidatori verso una guida “virtuosa”, che consenta risparmio energetico e che possa favorire una migliore gestione del traffico. Alla guida delle sette auto, di piccola media cilindrata, ci sono, a turno, 12 guidatori esperti con almeno 5 anni di guida in attivo. Ogni auto è equipaggiata con tecnologie di localizzazione e comunicazione wireless (3G), con l’utilizzo di smartphone e di tecnologie di monitoraggio del consumo di carburante. Il sistema wireless è intergrato con specifici funzionalità di software. Le fasce orarie individuate per la migliore efficacia dell’esperimento sono quella mattutina (8-10), quella del primo pomeriggio (13-15) e quella serale (16-18). Si tratta di fasce con differenti caratteristiche di traffico, per esempio per densità e direzione. La tratta urbana di Viale Fulvio Testi è stata scelta in particolare perché grazie ai controviali e ai semafori è un buon campo di prova per la verifica dell’interazione tra traffico locale e globale. La tangenziale est tra Cascina Gobba e San Donato è stata scelta come tratta extraurbana (senza interazioni locali) perché presenta un flusso libero ma facilmente congestionabile in punti e orari critici. Che cosa succede in pratica? Ciascun guidatore riceve “ordini” su come comportarsi nel traffico: per esempio, segnali luminosi provenienti da smartphones suggeriscono “accelera” o “frena” mentre apparecchi acustici indicano la distanza minima da mantenere rispetto al veicolo che sta davanti. Tramite le tecnologie wireless a bordo, i comportamenti dei guidatori in risposta agli ordini e gli effetti della loro guida “virtuosa” si trasformano in dati, che, insieme a quelli sui consumi, vengono inviati a un centro di elaborazione installato presso il Csai di Milano-bicocca. La raccolta di dati provenienti da un ambito reale è molto importante per calibrare l’elaborazione di modelli scientifici da applicare a sistemi complessi con interazioni umane e sociali. Lo staff preposto all’esperimento Ex-it è coordinato dai professori Katsuhiro Nishinari (The University of Tokyo) e Stefania Bandini (Università di Milano-bicocca), con il coordinamento tecnico di Hiroyuky Koike e Takamasa Koshizen, ingegneri della Honda Automobile R&d Center (Tokyo). «Mettere a punto strumenti di aiuto a una guida più virtuosa significa lanciare una nuova sfida - spiega Stefania Bandini, docente di Informatica presso l’Università di Milano-bicocca -: influire sul comportamento locale del singolo guidatore, piuttosto che sulle infrastrutture (semafori, cartelli ecc.) per influenzare quello globale del traffico, specialmente in situazioni di alta densità, e ottenere effetti di risparmio energetico più alto». Al lancio dell’iniziativa, in programma oggi alle ore 18 (Villa Busca Serbelloni, via Rombon 41, Milano), in rappresentanza del Comune di Milano, partecipa anche l’Assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran, che ha inoltre chiesto di poter partecipare a una sessione di esecuzione dell’esperimento il 9 maggio. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
INAUGURATA LA PRODUZIONE DEL PICK-UP AMAROK NELLO STABILIMENTO VOLKSWAGEN DI HANNOVER |
|
|
 |
|
|
Verona, 10 maggio 2012 - A due anni dal lancio, l’Amarok - il pick-up di medie dimensioni della Volkswagen - sarà prodotto anche in Europa nella fabbrica di Hannover. Martin Winterkorn, Presidente del Gruppo Volkswagen, ha dichiarato: “La Volkswagen ha grandi opportunità di crescita a livello mondiale nel segmento dei veicoli commerciali leggeri. L’amarok ‘made in Hannover’ rappresenta il potenziale produttivo di questa fabbrica e garantisce un ulteriore impulso alla storia di successo del modello”. La pianificazione prevede la costruzione di circa 40.000 unità annue per i Clienti di Europa (compresa l’Europa dell’Est) e Africa. La produzione dello stabilimento di Pacheco in Argentina coprirà i mercati dell’America Latina. Attualmente è in corso la realizzazione della pre-serie, alla quale seguirà a breve l’inizio della produzione della serie “pilota”. La vera e propria produzione in serie partirà da fine giugno e, una volta a regime, vedrà uscire dalla fabbrica di Hannover ben 185 Amarok al giorno. L’avvio della produzione dell’Amarok ha reso necessarie massicce modernizzazioni all’interno del padiglione dove, tra il 1975 e il 2006, è stato prodotto il furgone Lt. Inoltre, nei reparti verniciatura e carrozzeria è stata costruita una nuova linea di montaggio. “La decisione di produrre ad Hannover dimostra che la Germania continua a essere un Paese competitivo per il settore automobilistico. L’amarok assicura diverse migliaia di posti di lavoro, non solo all’interno dello stabilimento, ma in tutta la regione” ha sottolineato Stephan Weil, Sindaco della città tedesca. Bernd Osterloh, Presidente del Consiglio Sindacale Generale e del Consiglio Sindacale di Fabbrica del Gruppo Volkswagen ha aggiunto: “Il Consiglio Sindacale Generale ritiene che la forza lavoro e il management, sia del Gruppo Volkswagen sia della marca Volkswagen Veicoli Commerciali, abbiano collaborato in maniera eccellente per l’avvio della nuova produzione, dimostrando la competitività del sito”. “La nostra forza lavoro è sinonimo di tradizione, esperienza e flessibilità. Proprio per questo i nostri Collaboratori hanno assunto volentieri il difficile compito, e l’hanno portato a termine con successo, di integrare un altro prodotto in uno stabilimento che dal 2011 è tornato ad avere nuovamente una buona capacità produttiva” ha sottolineato Thomas Zwiebler, Presidente del Consiglio Sindacale della Volkswagen Veicoli Commerciali. A partire dal 1956, nello stabilimento di Hannover sono state prodotte ben cinque generazioni del famoso furgone Volkswagen: in totale quasi 8,5 milioni fra Transporter, Caravelle, Multivan e California, a cui si aggiungono un milione circa di Lt, Taro e camion Man-g, oltre a diverse decine di migliaia di Maggiolini usciti da queste stesse linee di assemblaggio negli anni ‘70. Dal 2009 la fabbrica produce inoltre la carrozzeria verniciata della Porsche Panamera. Per Wolfgang Schreiber, Presidente della marca Volkswagen Veicoli Commerciali, l’introduzione dell’Amarok all’interno dello stabilimento di Hannover è un momento storico. “Nel mondo Volkswagen ci sono poche altre fabbriche e pochi altri Team, capaci di costruire contemporaneamente veicoli con così tante varianti. Qui ad Hannover attualmente produciamo tutta la gamma T5, la scocca verniciata della Panamera e ora anche il nuovo Amarok. Siamo produttivi e redditizi”. Grazie a un’efficiente tecnologia costruttiva, al comfort di guida, all’ampia abitabilità, all’elevato livello di sicurezza e non ultimo alla sua robustezza, l’Amarok si è affermato con successo in Sud America, Sud Africa e Australia, ma anche in Europa, come testimoniano i crescenti risultati di vendita. “Con i due siti produttivi di Pacheco in Argentina e di Hannover, nel cuore dell’Europa, otteniamo una copertura più efficace dei mercati. La produzione ad Hannover significa maggior disponibilità e tempi di consegna decisamente più brevi” ha dichiarato Wolfgang Schreiber. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MULTE E CODICE DELLA STRADA: SE LA SEGNALETICA DEL DIVIETO DI SOSTA È ESTEMPORANEA IL VERBALE È NULLO PER INFORMAZIONE INADEGUATA. ESEMPLARE SENTENZA DEL GIUDICE DI PACE DI LODI |
|
|
 |
|
|
Lecce, 10 maggio 2012 - Capita assai spesso di vedersi rimossa o multata la propria autovettura lasciata precedentemente in sosta senza averne compreso la ragione perché la segnaletica di divieto era posta su segnali amovibili e poco comprensibili, con conseguente ed inevitabile grande arrabbiatura. È su un principio logico alquanto condivisibile che si è basato il giudice di pace di Lodi che con la sentenza n. 1186/11 del 02-12-2012 segnalata da Giovanni D’agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ha stabilito che in casi del genere è da ritenersi inadeguata la segnalazione del divieto di sosta posto estemporaneamente per consentire il servizio di pulizia strade, se la stessa sia effettuata su cartelli amovibili posti a ridosso del marciapiede, privi di frecce in grado di indicare ove detto divieto vige, e non collocati di fronte alla strada oggetto dell’attività di pulizia ad opera del Comune. Nella fattispecie, la conseguenza è che il verbale relativo alla sanzione amministrativa per presunta violazione dell’articolo 7 del Codice della strada è da considerarsi nullo. Nel caso in questione il giudice onorario ha accolto il ricorso di un automobilista, che peraltro è solito trasportare nella zona una persona disabile avverso un verbale per violazione dell’articolo 7 che come è noto disciplina la sosta dei veicoli, in quanto la polizia municipale del Comune lombardo non ha dimostrato che il divieto sia stato adeguatamente segnalato. La circostanza che nella zona individuata il servizio di pulizia delle strade avviene una volta al mese induce inevitabilmente che gli automobilisti abbiano difficoltà a comprendere quando possono o non possono parcheggiare la propria auto: a comprova di tanto vi è la documentazione fotografica depositata dal ricorrente che prova come il divieto di sosta sia segnalato su un cartello amovibile posto sul marciapiede privo di qualsiasi tipo di ancoraggio; inoltre i segnali non sono stati posti di fronte alla via dove dovrebbe eseguirsi l’attività di pulizia. Tali ragioni fanno sì che la cartellonistica segnaletica risulti inadeguata perché l’automobilista che percorre la strada in questione rischia di non vedere il cartello, posto a ridosso del marciapiede e privo di frecce indicative del divieto. Non va neanche tralasciato che il segnale può essere abbattuto per svariate ragioni. Tutti motivi che rendono nullo il verbale di contestazione. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NUOVA TOYOTA GT86 |
|
|
 |
|
|
Roma, 10 maggio 2012 - L’attesissima Gt86, la nuova compatta sportiva Toyota, è un’automobile sviluppata interamente attorno al guidatore. La Gt86 è stata realizzata per dare forma alla gioia intrinseca che nasce dal mettersi alla guida, grazie a una reattività istantanea, anche al minimo input dell’acceleratore o dello sterzo, e destinata a tutti coloro che vedono la guida non come una necessità ma come una passione. Grazie alla sua carrozzeria leggera ed altamente aerodinamica, costruita attorno ad untelaio estremamente rigido, la nuova Gt86 è stata progettata su una piattaforma completamente nuova che la rende la 4 posti sportiva più compatta al mondo. Dopo migliaia di ore di lavoro passate a risolvere le centinaia di sfide ingegneristiche, l’Ingegnere Capo Tetsuya Tada e il suo omologo per Subaru, Toshio Masuda, hanno voluto mantenere tre elementi chiave del nuovo veicolo: lo schema a motore anteriore e trazione posteriore, l’assenza del turbocompressore e l’equipaggiamento con pneumatici standard. Con una trasmissione le cui componenti presentano dimensioni decisamente contenute e garantiscono il massimo delle prestazioni, la Gt86 rievoca le radici sportive della tradizione Toyota, con la prima automobile al mondo equipaggiata con un compatto motore ‘boxer’ anteriore, a cilindri contrapposti, e trazione posteriore. Questo eccezionale layout unisce il design più compatto al mondo per una 4 posti, un peso molto contenuto, un’inerzia ridotta e l’abbassamento del baricentro, per garantire il miglior rapporto possibile tra peso e potenza. Queste caratteristiche regalano alla Gt86 prestazioni entusiasmanti e potenzialità di guida altamente coinvolgenti, con la minima interferenza elettronica e il massimo piacere di guida. Concepita prendendo in considerazione le caratteristiche chiave della guida sportiva tradizionale, studiata da un team di ingegneri con la passione dell’automobilismo, perfezionata attraverso la competizione e messa a punto per soddisfare le richieste dei più esigenti, la Gt86 incarna lo spirito delle precedenti vetture sportive Toyota, per regalare agli automobilisti il più puro coinvolgimento. Il design avanzato della Gt86 presenta elementi che consentono molteplici funzioni di regolazione e personalizzazione, per adattarsi totalmente alle preferenze dell’automobilista. Per esempio, questo è stato reso possibile con la minimizzazione dei dispositivi di controllo elettronici che consentiranno ai clienti di impostare il veicolo a proprio piacimento con estrema facilità. Si è inoltre deciso di rinunciare agli pneumatici ad alte prestazioni proprio per favorire l’obiettivo di sviluppo principale della Gt86: il divertimento alla guida. Il numero 86 Oltre a rendere omaggio alla straordinaria maneggevolezza della Corolla Levin Ae86 e alla sua eccezionale relazione con chi la possiede, con gli appassionati e con i tecnici della messa a punto, il numero 86 ha recitato un ruolo importante durante lo sviluppo di questa nuova sportiva firmata Toyota. Il destino è apparso favorevole anche con il codice di sviluppo interno assegnato al veicolo, e cioè 086A. Con un alesaggio per corsa pari a 86 mm x 86 mm, la nuova unità boxer garantisce la massima fedeltà alla lunga tradizione sportiva di Toyota. Il leggendario motore 3M della 2000Gt e l’unità 1G-g della Supra erano entrambi motori con configurazione sei cilindri in linea con alesaggio e corsa pari entrambi a 75 mm, mentre il rapporto dell’unità con quattro cilindri in linea presente sulla Celica e sulla Mr2 era pari a 86 per 86. Anche il diametro dell’apertura degli scarichi cromati della Gt86 misura esattamente 86 mm. Un veicolo ispirato da 50 anni di tradizione in fatto di sportive con motore anteriore e trazione posteriore Toyota possiede una storia lunga 50 anni in fatto di straordinarie auto sportive con motore anteriore e trazione posteriore, sports car la cui popolarità è cresciuta in maniera proporzionale ai successi in pista. La nuova Gt86 coglie in pieno i migliori elementi di tre modelli chiave provenienti da questa eredità sportiva: la Toyota Sports 800, la Toyota 2000Gt e la Ae86. Nonostante la Gt86 venga presentata come l’unico pacchetto al mondo con motore anteriore a cilindri orizzontali contrapposti e trazione posteriore, certo non si può dire che si tratti del primo modello con tale impostazione. Tale onore va riservato alla Sports 800, la sportiva con motore boxer due cilindri, che Toyota ha iniziato a sviluppare nel 1962. Con la sua scocca compatta e la straordinaria efficienza dei consumi, la Sports 800 ha ottenuto un enorme successo nelle gare endurance. Il baricentro basso dell’unità boxer e il layout con motore anteriore e trazione posteriore veniva considerato l’ideale per garantire al veicolo il massimo coinvolgimento nella guida. Per questa ragione si è deciso di adottare sulla Gt86 questo layout classico per la prima volta dalla realizzazione della Toyota Sports 800. La meravigliosa 2000Gt, la coupé con motore 2.0 e sei cilindri in linea di cui vennero costruiti soltanto 337 esemplari e presentata per la prima volta in occasione del Motor Show di Tokyo del 1965, ha gettato le basi della reputazione mondiale di Toyota come costruttore di auto sportive. Ancora oggi, l’eleganza di questo veicolo appare sofisticata e moderna. Durante lo sviluppo della Gt86, un’unità 2000Gt è rimasta parcheggiata accanto al nuovo modello in costruzione. Senza che ricevessero alcun tipo di indicazione, i designer hanno proseguito nel loro lavoro, lanciando di tanto in tanto un’occhiata alla 2000Gt. Alla fine, il loro lavoro è riuscito ad infondere alla Gt86 lo spirito della 2000Gt, senza però limitarsi a renderne una semplice imitazione. La Gt86 eredita dalla Ae86 non la forma, bensì lo spirito. La Ae86 non era una sports car estrema. Aveva un prezzo contenuto ed era equipaggiata con un motore prodotto in serie e un layout con un compatto motore anteriore e trazione posteriore. La Collaborazione con Subaru - Proseguendo nell’alleanza con Subaru nata nel 2005, i due marchi hanno iniziato a discutere della possibilità di creare qualcosa che potesse rappresentare il simbolo che suggellasse questa alleanza. È stata così ventilata l’ipotesi di realizzare una sports car pura. Alla fine si è deciso che un progetto di sviluppo congiunto tra Toyota e Subaru non potesse portare ad altro se non alla creazione di un layout con motore anteriore a cilindri contrapposti e trazione posteriore. Si è capito subito che fosse il format adatto per garantire al veicolo un impatto grandioso. Lo studio di fattibilità del progetto Gt86 è nato nel 2006, con Toyota che assunse un ruolo principale sia nella fase di Product Planning che in quella di Design. Collaborando all’interno di quello che venne chiamato ‘Team 86’, Toyota e Subaru decisero di condividere le responsabilità del programma di sviluppo. Subaru si occupò in prima persona della fase di Engineering Design, implementando tecnologie e know-how di stampo Toyota in componenti fondamentali del veicolo quali il motore, la trasmissione e il sistema di sospensioni. Toyota e Subaru hanno poi lavorato insieme sulla fase di valutazione, portando avanti prove su circuito e su strada con l’obiettivo di perfezionare le prestazioni e le potenzialità dinamiche del veicolo. I due marchi hanno infine lavorato in maniera indipendente nella finalizzazione dei rispettivi veicoli. I piloti Toyota in particolare hanno portato avanti un minuzioso lavoro di messa a punto che si è concluso con gli straordinari livelli di reattività, controllo e stabilità per cui la nuova sportiva di Toyota è già famosa nel mondo. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTO PUBBLICO SU GOMMA: NELLE MARCHE NESSUN AUMENTO DEI BIGLIETTI FINO AL 2013.
|
|
|
 |
|
|
Ancona, 10 maggio 2012 - Fino al 2013 non saranno aumentate le tariffe dei biglietti del Trasporto pubblico locale (Tpl) su gomma. Ne da notizia l’assessore ai Trasporti della Regione Marche, Luigi Viventi, che nelle ultime ore ha sottoscritto due protocolli, con le aziende e con le organizzazioni sindacali. In base agli accordi firmati non sono previste neanche riduzioni chilometriche del Tpl. “Sul blocco degli aumenti delle tariffe dei biglietti – afferma Viventi – mi sono speso in modo determinato, con l’accordo di tutta la Giunta regionale, poiché in un momento così difficile non è possibile gravare ulteriormente sui cittadini”. Il protocollo con le aziende, firmato ieri, prevede anche un adeguamento dei corrispettivi, stabilito in relazione all’aumento dei costi di produzione del servizio. La Regione ha cominciato intanto il processo di razionalizzazione del Tpl, impostato dalla Giunta. “Nei giorni scorsi – informa a questo proposito l’assessore – è stato affidato, in seguito a espletamento delle procedure di un bando, l’incarico a un gruppo di esperti che collaboreranno con la struttura regionale per stilare un programma di riorganizzazione ed efficientamento del trasporto su gomma e su ferro, da mettere a base di gara in vista delle riassegnazioni dei servizi”. “Il programma – conclude Viventi – nasce dalla volontà del governo regionale di garantire un uso più razionale delle risorse investite, con l’obiettivo di assicurare un’offerta più rispondente alle esigenze dei cittadini”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: CONVEGNO SULL´AUTOTRASPORTO. INTERESSANTI NOVITÀ IN MATERIA DI TRASPORTO MERCI |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 10 maggio 2012 - Il convegno sull’autotrasporto si svolgerà sabato 19 maggio, a partire dalle ore 9.00 presso l´Hotel Four Points by Sheraton, in via Buozzi,35 a Bolzano. Dal 4 dicembre 2011 è entrato in vigore il regolamento Ce 1071/2009 che ha rivoluzionato il mondo dell’autotrasporto. Si sono susseguite pertanto una serie di disposizioni italiane in materia che richiedono anche a circa 800 imprese di autotrasporto dell’Alto Adige di adeguare la propria iscrizione all’albo degli autotrasportatori. Obiettivo di questi interventi normativi è il miglioramento della qualità del servizio nell’interesse degli autotrasportatori, dei loro clienti e dell’economia in generale e il miglioramento della sicurezza stradale. Per questo motivo l’Ufficio pianificazione e trasporto merci organizza sabato 19 maggio, a partire dalle ore 9.00, presso l´Hotel Four Points by Sheraton, in via Buozzi,35 a Bolzano un convegno sull’autotrasporto, dove verranno trattate queste novità. Verranno trattate anche le ultime novità sulla carta di qualificazione del conducente (Cqc) riguardante circa 3000 conducenti per il trasporto merci, documento necessario per svolgere professionalmente l´attività di conducente nell´autotrasporto di persone e di merci su veicoli per la cui guida è richiesta la patente delle categorie C, Ce, D e De e sostituisce il certificato di abilitazione professionale di tipo Kc e Kd. Le principali novità in merito a questi importanti temi come anche un approfondimento sui controlli stradali effettuati dalla polizia stradale e sul cronotachigrafo digitale ed un intermezzo con dei consigli sul benessere in azienda per un’impresa sana ed efficiente completeranno il programma del convegno. Sono invitate a partecipare al convegno in particolare le imprese di autotrasporto altoatesine. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DALLA LOGISTICA AL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT
|
|
|
 |
|
|
Massa Carrara, 10 maggio 2012 - Si intitola "Dalla logistica al supply chain management. Storia, Livello di Servizio e Gestione delle Scorte leve e strumenti operativi per Eccellere" l´incontro in programma venerdì 25 Maggio 2012 a partire dalle ore 9,00 e fino alle 13,00 nella Sala Rossa della Camera di Commercio in Piazza Ii giugno a Carrara. Attraverso questo incontro formativo la Camera di Commercio di Massa Carrara intende fornire un momento di riflessione sugli effetti positivi che tali strategie hanno in termini di competitività. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GALLERIA DI BASE DEL BRENNERO: OLTRE 2MILA VISITATORI AL CANTIERE DI MULES |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 10 maggio 2012 - Oltre 2mila visitatori hanno partecipato domenica 6 maggio all’iniziativa “Porte Aperte alla Galleria di Base del Brennero”, organizzata da Bbt-se. Una partecipazione che ha superato le aspettative e che conferma l’importanza del progetto. I visitatori sono arrivati dall’Alto Adige, dal Trentino e dal Tirolo. Appassionati e curiosi hanno visitato il cantiere di Mules e osservato da vicino i lavori di questa importante opera infrastrutturale. I tecnici di Bbt hanno accompagnato gli ospiti in galleria, spiegando il progetto nel dettaglio. Grande interesse ha suscitato la visita al sistema di gallerie del nodo strategico di Mules, dove da qualche mese è in corso lo scavo di quelle principali. Ad oggi sono stati realizzati già 85 metri di tunnel, in entrambe le direzioni. In due punti i visitatori sono stati informati sulle diverse metodologie di scavo: quello meccanizzato e quello tradizionale. Con alcuni video sono state mostrate le operazioni per l’abbattimento dell’ultimo diaframma, lo scavo con una Tbm (Tunnel Boring Machine), la così detta talpa meccanizzata, e la demolizione della roccia con esplosivo secondo il metodo tradizionale. Diversi i pannelli informativi del progetto a disposizione del pubblico. “Non possiamo pensare di realizzare un’opera così importante e storicamente rilevante senza coinvolgere in maniera efficace e trasparente la popolazione che più direttamente è interessata dalla realizzazione dei lavori”, ha dichiarato Raffaele Zurlo, ad di Bbt. “Coinvolgere non si può fare se non facendo conoscere. La giornata “Porte Aperte” che ci proponiamo di fare ogni anno ha lo scopo di far toccare con mano quanto stiamo facendo”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FERROVIE IN SICILIA: SUBITO INCONTRO CON TRENITALIA SU LAVORATORI SERVIRAIL |
|
|
 |
|
|
Palermo, 10 maggio 2012 - "Le nostre continue sollecitazioni al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno dato i frutti sperati e oggi a Trenitalia e´ stata recapitata una nota con la quale si dispone che, a partire dal prossimo mese di giugno, si dia avvio alla revisione del modello hub per il servizio notte, prevedendo, fra l´altro, una nuova coppia di treni Sicilia-milano, via Genova. A questo punto esistono le condizioni per dare corso alla richiesta di incontro da noi gia´ avanzata lo scorso 11 aprile per affrontare la questione dei lavoratori della Servirail". E´ quanto dichiara l´assessore alle Infrastrutture e alla Mobilita´ della Regione siciliana, Pier Carmelo Russo, che oggi a Palermo ha incontrato una folta delegazione dei cuccettisti che prestavano servizio sui vagoni notte dei treni da e per la Sicilia e che, dopo la soppressione dei collegamenti ferroviari, hanno perso il posto di lavoro. Ricevuta la nota che il ministero ha recapitato a Trenitalia, l´assessore ha dunque immediatamente scritto al responsabile delle risorse umane delle Ferrovie dello Stato, Domenico Braccialarghe, affinche´ l´incontro venga fissato a Roma gia´ il 15 o il 18 maggio, "anche in considerazione delle note condizioni di disagio sociale. Appare opportuno - ha aggiunto Russo nella missiva - che vengano coinvolte anche le parti sociali". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FERROVIE SUD EST, PUGLIA: RINUNCIA AL CONTENZIOSO E RILANCIO
|
|
|
 |
|
|
Bari, 10 maggio 2012 - “Comincia l’anno zero per le Ferrovie del Sud est. Con la rinuncia al contenzioso viene contestualmente varato un importante piano industriale di risanamento che consenta di raggiungere il riequilibrio gestionale e il risanamento finanziario della società”. L’assessore alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini così ha commentato ieri l’approvazione della delibera di giunta che autorizza la Regione a sottoscrivere l’intesa transattiva per il ritiro del contenzioso con le Ferrovie del sud est, società di proprietà del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che impiega in Puglia circa 1.200 lavoratori e offre servizi di trasporto pubblico locale ferroviari, lungo una rete di circa 500 km, e automobilistici dal sud-est barese al basso Salento. La più grande ferrovia regionale d’Italia, un pilastro portante del sistema dei trasporti pubblici pugliesi. Una ferrovia, sul cui ammodernamento la regione Puglia, sta operando importanti investimenti infrastrutturali per potenziare e ammodernare la rete. Nell’ambito dei fondi strutturali sono, infatti, stati stanziati circa 400 milioni di euro". “Le Fse – spiega Minervini – si sono impegnate a rinunciare al giudizio pendente davanti al Consiglio di Stato con il quale avevano chiesto che la Regione riconoscesse loro un credito vantato di circa 130 milioni di euro a titolo di recupero dell’inflazione sugli importi previsti dal contratto di servizio fra gli anni precedenti sino a tutto il 2008, per arrivare a un componimento transattivo”. Il contenzioso ha avuto origine nel 2009. La Regione determinò in favore delle imprese di trasporto pubblico locale l’importo di compensazione secondo gli indici previsti dalla legge. Le disposizioni governative prevedono, infatti, che il corrispettivo dei contratti di servizio, con i quali è regolata l’erogazione del trasporto pubblico, venga aggiornato ogni anno agli indici di inflazione. Le Fse, dichiarando insufficiente l’ammontare del corrispettivo riconosciuto, proposero ricorso dinnanzi al Tar di Bari che, a giugno del 2011, ha respinto integralmente le pretese della società, decisa poi a portare il contenzioso in Consiglio di Stato dove è attualmente in attesa di giudizio. Le Fse hanno sempre iscritto in questi anni i crediti vantati dalla Regione nel loro bilancio. Così si è generato uno squilibrio gestionale-finanziario che si è andato accentuando nel corso degli anni, fino a raggiungere proporzioni preoccupanti. “È stata manifestata da entrambi la volontà di addivenire a una transazione – aggiunge Minervini – per eliminare l’alea del giudizio pendente considerando che, da un lato, la conferma della sentenza del Tar arrecherebbe un gravissimo danno alla società mettendone a rischio i programmi di esercizio e quindi la funzione di trasporto pubblico in favore di migliaia di pendolari, dall´altro un eventuale annullamento creerebbe un notevole squilibrio a carico del bilancio regionale". Con la transazione, che non comporta implicazioni di natura finanziaria aggiuntive, la Regione per consentire alla società di realizzare il pareggio di bilancio si è dichiarata disponibile a modificare il contratto di servizio in essere per la parte riguardante i servizi aggiuntivi e solo il 3% di quelli minimi, come peraltro previsto dal contratto, secondo un progetto di riorganizzazione contenuto nel piano industriale che prevede il taglio di corse a scarsa utilizzazione. Si tratta di una razionalizzazione delle corse che avrà scarsissimo o addirittura nessun impatto sull’utenza. Il piano industriale, inoltre, consente ad Fse risparmi nel periodo 2013-2021 per un ammontare complessivo di 130 milioni di euro pari proprio all’importo del presunto credito. Tali risparmi si realizzeranno per 65 milioni attraverso una serie di incisi tagli ed efficientamenti che riguardano minori costi di leasing, blocco turn over, internalizzazione dei contratti esterni e una razionalizzazione nella gestione operativa della società. Il piano meritoriamente non prevede alcuna misura traumatica sui livelli occupazionali. La restante parte Fse dichiara di apprestarla dai proventi derivanti dalla gestione della sola rete ferroviaria dal 2018 al 2021 che la stessa Regione si dichiara disponibile a rinnovare in concessione alla società, compatibilmente con il quadro normativo vigente. L’obiettivo che l’attuazione del piano di risanamento, attraverso la sottoscrizione della transazione, consente di raggiungere è duplice. Da un lato il perseguimento dell’equilibrio gestionale dell’azienda tra i suoi costi e gli effettivi corrispettivi erogati per il servizio. Dall’altro il recupero del deficit economico-finanziario pregresso che stava esponendo l’azienda a gravi rischi di tenuta. “La soluzione del contenzioso – conclude Minervini – e l’attuazione del piano di risanamento segnano uno storico punto di svolta nella delicata vicenda delle Ferrovie Sud Est. Creano finalmente le condizioni per il suo risanamento e, quindi, per il suo rilancio. Non solo. Nell’ambito del contestuale negoziato in corso col Ministero delle Infrastrutture, per risolvere ogni altra criticità aziendale, ora si potranno verificare tutte le condizioni per un concreto trasferimento della società alla Regione Puglia. La prospettiva sulla quale senza indugio continuiamo a operare è guadagnare alla Puglia una società sana, solida, qualificata che sia in grado di misurarsi da protagonista con le sfide del mercato, aperte dalla ultime misure sulla liberalizzazione dei servizi, nella prospettiva strategica di un sistema unico integrato dei trasporti in Puglia. La punta di diamante, insomma, di un pregevole sistema regionale che vuole continuare a crescere accogliendo la crescente domanda di mobilità pubblica dei cittadini, misurandosi con le sfide del cambiamento”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LAVORATORI DEC, LIGURIA: GRANDI STAZIONI RISPETTI GLI IMPEGNI |
|
|
 |
|
|
Genova, 10 Maggio 2012 - "Grandi Stazioni deve rispettare gli impegni assunti con i lavoratori Dec e con la Regione in base all´accordo siglato il mese scorso con le organizzazioni sindacali che prevedeva di liquidare gli stipendi arretrati entro il 30 aprile". Lo dice l´assessore regionale al lavoro Enrico Vesco intervenendo ieri in merito alla protesta dei lavoratori Dec, impresa edile che si occupa della riqualificazione delle stazioni di Genova Brignole e Genova Principe per conto di Grandi Stazioni, che da mesi non percepiscono lo stipendio. "Oggi – ha ribadito l´assessore al lavoro Vesco - ricevuta notizia che i pagamenti non sono ancora stati effettuati, ho immediatamente contattato Grandi Stazioni sottolineando che il problema merita la massima attenzione perché coinvolge molti lavoratori e le loro famiglie e ho ottenuto rassicurazioni circa la volontà di effettuare i pagamenti promessi in brevissimo tempo". Dopo la corresponsione di un mese di arretrati da parte di Dec mancano all’appello ancora gli ultimi due mesi di stipendi non pagati. "Il pagamento degli stipendi arretrati – continua Vesco – è una condizione indispensabile per la ripresa dei lavori. Fino ad oggi il cantiere è stato ritardato anche per le difficoltà di definire un accordo all’interno dell´Ati, ma questo problema potrebbe risolversi con l´uscita dall´Ati di Dec e la definizione degli assetti che consentirebbero all´impresa Guerrato di riprendere le opere al più presto". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL PORTO DI TRIESTE, LA SUA LOGISTICA E IL PUNTO FRANCO TROVANO A ROMA SOSTEGNO PER LA CRESCITA E LO SVILUPPO |
|
|
 |
|
|
Roma, 10 maggio 2012 - Trieste un Porto nella Capitale. Ieri lo scalo giuliano si è presentato a Roma, nel Tempio di Adriano, a pochi passi dal Parlamento, davanti a un parterre di banchieri, finanzieri, politici, stakeholders del settore. Trieste è il primo porto italiano a lanciare un grande progetto di sviluppo potenzialmente in grado di invertire il trend recessivo di una macro area economica. Un evento che ha visto la sua apertura da parte del presidente della Commissione Trasporti del Senato, Luigi Grilli, del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini e la chiusura del presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati, Mario Valducci. A Roma il presidente dell’Autorità portuale, Marina Monassi insieme con il presidente della Camera di Commercio di Trieste, Antonio Paoletti, hanno infatti presentato le linee guida di un piano che fa perno sull’utilizzo intensivo e innovativo di uno strumento unico: una zona franca potenzialmente in grado di attirare capitali e investitori internazionali, radicando in aree portuali attività commerciali, turistiche, industriali, high tech, servizi e finanza, improponibili in qualsiasi altra realtà europea. <Il finanziamento del Cipe della Piattaforma Logistica di appena alcuni giorni fa – ha introdotto Marina Monassi, presidente del Porto di Trieste - è in ordine di tempo solo l’ultimo, ma decisamente il più importante tassello di un percorso che nell’ultimo anno ha portato notevoli soddisfazioni: dal +50,12 % di tonnellate movimentate in contenitori che diventano ora 4,7 milioni, alla riconferma di Trieste quale hub crocieristico con 40 scali nel 2012 e una previsione 2013 di 70 scali, alla ridefinizione della logistica interna dello scalo a vantaggio dell’operatività, a una promozione internazionale con gli operatori, a un piano industriale che ricomprende e attua queste azioni. Un disegno strategico che pone ora lo sviluppo del Punti Franchi come ulteriore tessera vincente per creare volano economico e produttivo sul territorio>. Trieste è infatti l’unica città portuale europea a detenere uno strumento giuridico anomalo in tema di aree franche. Uno strumento sovra-comunitario in quanto garantito da un Trattato internazionale di pace, quello del 1947, che riconosce allo scalo giuliano una libertà di azione molto ampia in materia doganale, fiscale e commerciale, una libertà ben più estesa anche rispetto alle zone franche di diritto comunitario sviluppate con successo ad esempio in Irlanda. L’autorità portuale, in stretta sintonia con gli Enti locali, presente anche il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini e il Prefetto, Alessandro Giacchetti, ha messo a punto un percorso, anche normativo potenzialmente in grado di generare effetti dirompenti nel mercato del commercio internazionale, favorendo al tempo stesso l’insediamento di attività extra portuali in primis nell’area del Porto Vecchio, che con il suo waterfront unico in Europa e lo stato di abbandono che la caratterizza da oltre trent’anni, rappresenta un’altra risorsa inutilizzata unica (per estensione, caratteristiche architettoniche e storiche nonchè potenzialità) nel panorama degli scali marittimi europei. La tempistica di questo progetto non è casuale: nel mercato globale Trieste sta riscoprendo un ruolo di hub portuale al servizio dell’Europa centro orientale, ruolo confermato sia dalla crescita dei traffici in atto (e in controtendenza rispetto alla recessione che caratterizza molti altri porti); ruolo che è sostenuto da un piano di investimenti in atto nel settore dei container, dei traffici di merci varie, delle crociere, dei collegamenti logistici anche nella prospettiva ormai certa della realizzazione di una grande piattaforma logistica, il cui finanziamento è stato di recente approvato in modo definitivo dal Cipe. Zona franca per Trieste significa in prima istanza libertà di esercizio dei trasporti marittimi, stradali e ferroviari; ma significa anche possibilità di esercitare in un regime franco, attività e servizi collocati all’interno del territorio portuale e quindi “consumati”in regime franco. Secondo l’Autorità portuale di Trieste, interventi legislativi anche su base regionale potrebbero consentire di massimizzare i benefici del regime franco a vantaggio di tutte le attività del porto, della loro competitività, ma anche dell’insediamento di nuove attività (dall’high tech alle attività finanziarie e assicurative) nelle aree portuali. E il fatto che Trieste disponga della più grande area da riqualificare e riutilizzare rappresenta in questa ottica un vero e proprio asso nella manica, facendo di Trieste l’unico polo logistico in regime di zona franca comparabile ai grandi hub internazionali, come Dubai o Hong Kong.. Il ministero dell’Ambiente italiano ha attivato un apposito accordo quadro con il Porto di Trieste, per attuare su Trieste uno sviluppo coerente a quanto previsto dal decreto per la crescita del Governo Monti. Il porto di Trieste viene visto come un nodo di sviluppo strategico per la crescita dell’Italia e come una esperienza anche per gli altri Porti, nella traiettoria della green economy. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, non ha dubbi nell’affermare che <nel rispetto della strategia di sviluppo del Governo e della road map sulla riduzione delle emissioni di carbonio della Ue, il Porto di Trieste costituisce un esempio di sviluppo in fatto di logistica portuale, anche alla luce del recente finanziamento da parte del Cipe della piattaforma logistica, ma non solo. L’investimento sulla logistica, ben si abbina all’investimento per la crescita come possono essere i punti franchi, utilizzando competenze esperienze e risorse alla messa a punto di produzioni innovative nei settori dell’innovazione in materia di materiali, emergie, medicina. Il ministero dell’Ambiente – prosegue Clini – lavora con l’Autorità Portuale per creare in questa area incubatori di innovazione tecnologica che possano creare sviluppo economico>. Ma l’attenzione verso Trieste da parte del ministero si esprime anche con la presentazione al consiglio dei ministri del 26 maggio prossimo della ridefinizione del Sin con la riduzione del perimetro e la semplificazione delle procedure per il recupero dell’area a favore di nuovi insediamenti produttivi. <Su Monfalcone – conclude Clini – stiamo lavorando per farlo divenire sempre di più piattaforma intermodale per le merci con utilizzo crescente della ferrovia>. <La grande crisi economica e sociale– ha dichiarato il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini - rende necessario accelerare tutto ciò che crea economia e lavoro. Per quanto riguarda il Porto di Trieste le principali opportunità sono quelle di attirare i traffici del Far East e di portare avanti un´operazione di rilievo europeo di recupero e di trasformazione in città del Porto Vecchio. Per fare questo servono soprattutto punti fermi: infrastrutture, alleanze strategiche e per quanto riguarda il Porto Vecchio, che si vada avanti più speditamente possibile. Invece, per ciò che concerne l´utilità dei Punti Franchi, credo che per una buona volta ci si debba ispirare, da un lato, alla certezza delle norme, e dall´altro alle regole di mercato: toglierli, dove si può, quando non servono e sono di ostacolo, lasciarli dove servono>. Il senatore Luigi Grillo, presidente della commissione del Senato sui Trasporti, ha voluto sottolineare in apertura del convegno <l’apprezzamento e il sostegno al lavoro del presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi – per far crescere lo scalo giuliano sui cui si sposteranno in maniera crescente anche i traffici del Tirreno. Trieste – ha affermato Grillo – nel diventare sempre più centro della movimentazione delle merci, ha anche l’opportunità di utilizzo di un Punto Franco mondiale, facendo ben sperare la portualità del Nord Adriatico>. Sulla stessa linea il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputali, Mario Valducci, a sostegno di attività a favore dello sviluppo dello scalo giuliano. Il presidente della Camera di Commercio di Trieste, Antonio Paoletti, a fianco dell’Autorità Portuale nella definizione dei progetti di sviluppo dello scalo giuliano, ha evidenziato come nell’ambito dello sviluppo dei Punti Franchi <l’ente camerale vede la collocazione del World Trade Centre, di cui ha la licenza e della Borsa merci a termine, con l’apertura di uffici e magazzini per attrarre le economie asiatiche, le uniche che hanno i Pil in crescente aumento>. A sostegno del Porto di Trieste della sua logistica, della opportunità di sviluppo attraverso l’utilizzo dei punti franchi in chiave economica e produttiva, si sono espressi personaggi come Fabrizio Pallenzona (vice presidente di Unicredit), Pier Luigi Maneschi (Italia Marittima Spa), Enrico Samer & Co. Shipping Ltd), Cosmas Cosmidis ( ad di Cosnav Ship Managment), Franco Napp (ad di Depositi costieri Trieste Spa), ma anche Vittorio Sgarbi che rileva <come a pochi passi del Parlamento, Trieste è venuta a chiedere e a farsi ascoltare per investire su questa opportunità unica che è il Porto Vecchio. Una opportunità di crescita per tutta l’Italia>. Sgarbi che ha ricordato il vincolo da lui posto sul Porto Vecchio, da sottosegretario del ministero per i Beni e le Attività culturali, definendolo un vincolo dinamico che consente un riuso che rispetta il valore storico, ma che consente un riadeguamento interno delle strutture per creare opportunità residenziali, culturali, commerciali e innovazione. Sue Wake della World Free Zone Convention ha annunciato che il 2 e 3 luglio prossimi a Trieste si terrà la conferenza annuale. <I tempi sono maturi – ha dichiarato – per parlare a Trieste di zone franche e delle opportinità che offrono ai capitali investiti: gli esempi recenti della Cina, del medio Oriente, ma anche degli Stati Uniti, vanno seguiti anche dall’Europa. L’europa – ha concluso – sta guardando alla crescita come non aveva mai fatto in passato e il bacino del Mediterraneo è una chiave strategica dello sviluppo di questi porti e dell’innovazione nel business europeo in tal senso parleremo proprio a Trieste a inizio luglio>. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GIORNATE INTERNAZIONALI DELLA NAUTICA LOMBARDA
|
|
|
 |
|
|
Como, 10 maggio 2012 - La Camera di Commercio di Como informa che venerdì, 11 maggio 2012, Villa Erba ospiterà un momento importante delle giornate internazionali promosse dalla Filiera della Nautica Lombarda nell’ambito del Progetto Next, finanziato da Regione Lombardia: è previsto un convegno internazionale con la partecipazione del Politecnico di Milano e nel pomeriggio sono stati organizzati alcuni incontri B2b tra operatori della nautica e buyer provenienti da Russi, Cina, Brasile e alcuni importanti Paesi del Mediterraneo. Questa giornata, che risponde pienamente agli obiettivi del Patto per lo Sviluppo della Nautica Lariana, costituisce un’importante occasione per la crescita e competitività degli operatori della filiera lariana. Insieme alle imprese presenti verrà effettuata una riflessione sui progressi e le iniziative promosse dal Patto, in primis il Concorso di idee per la progettazione della Nuova Barca Lariana lanciato nelle scorse settimane, e identificare i prossimi impegni |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PRESENTAZIONE DEL NUOVO TERMINAL INTERMODALE DEL PORTO DI GIOIA TAURO CON IL GOVERNATORE SCOPELLITI, LA VICEPRESIDENTE STASI E IL VICE MINISTRO CIACCIA
|
|
|
 |
|
|
Catanzaro, 10 maggio 2010 - Viene presentato oggi a Gioia Tauro il nuovo Terminal Intermodale del Porto di Gioia Tauro. All’incontro, che comincerà alle ore 15 nel Palazzo Baldari di Via Roma a Gioia Tauro, prenderanno parte il Governatore Giuseppe Scopelliti e la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi. Saranno presenti inoltre il Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia; il Presidente dell’Autorità Portuale Giovanni Grimaldi; il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, l’Ad di Medcenter Container Terminal Domenico Bagalà, l’Amministratore Delegato Rfi Michele Mario Elia e il Sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CROAZIA, A CONSORZIO ITALIANO CONTRATTO PER PORTO DI FIUME
|
|
|
 |
|
|
Zagabria, 10 maggio 2012 - Tra un consorzio di aziende edili italiane, in partnership con la società edile croata Osijek Koteks, e le Autorità portuali di Fiume è stato firmato a Fiume (Rijeka) il contratto per la costruzione di un nuovo terminal per container del valore di 70,6 milioni di euro. Il completamento del nuovo terminal di 400 m di lunghezza è previsto per il 2017. Al consorzio che è stato scelto a seguito di una gara internazionale fanno parte le seguenti aziende italiane: Grandi Lavori Fincosit, Nuova Co.ed.mar., Impresa di Costruzioni Giuseppe Maltauro. Si prevede che, a completamento del terminal, il porto di Fiume diventerà il più grande porto per i container del nord Adriatico e avrà le capacità di traffico pari a 0,5 milioni di Teu all´anno. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|