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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 31 Maggio 2012 |
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SECONDO LA CORTE DEI CONTI EUROPEA, UN USO DEI FONDI PIÙ MIRATO ALLE PRIORITÀ DELL’UE E AI BISOGNI SPECIFICI DEGLI STATI MEMBRI ACCRESCEREBBE L’EFFICACIA DELLA MISURA CONCERNENTE L’AMMODERNAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE |
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Lussemburgo - Relazione speciale del 30 maggio: secondo la Corte dei conti europea, un uso dei fondi più mirato alle priorità dell’Ue e ai bisogni specifici degli Stati membri accrescerebbe l’efficacia della misura concernente l’ammodernamento delle aziende agricole Nella relazione speciale n. 8/2012, la Corte dei conti europea (Cce) conclude che la misura 121 “ammodernamento delle aziende agricole” può, di per sé, incrementare la redditività dell’investimento attraverso un uso più mirato dei fondi disponibili. La misura era effettivamente in procinto di conseguire il proprio obiettivo nominale di modernizzazione: d’altronde, ciò era quasi inevitabile, dal momento che qualsiasi investimento o acquisto di nuove attrezzature comporta un certo grado di modernizzazione. Il controllo di gestione intendeva appurare se gli aiuti Ue a favore dell’ammodernamento delle aziende agricole fossero focalizzati sulle priorità dell’Unione e i bisogni specifici degli Stati membri. Mentre alcuni Stati membri controllati focalizzano fortemente l’aiuto sulle priorità dell’Ue e i propri bisogni specifici, applicando procedure di selezione per scegliere i progetti migliori, altri non lo fanno, o perché si avvalgono di sistemi di assegnazione dei fondi poco efficienti o perché non applicano i buoni criteri di selezione che hanno opportunamente stabilito. A questa mancanza di focalizzazione a livello di Stato membro, si aggiunge il fatto che la Commissione ha approvato alcuni programmi di sviluppo rurale (Psr) in cui l’assegnazione dell’aiuto non era adeguatamente mirata o che non specificavano il procedimento o i criteri da applicare per la selezione dei progetti. Inoltre, le procedure per accertare la redditività e la sostenibilità di un’azienda o di un progetto d’investimento non erano efficaci in tutti gli Stati membri, mentre la potenziale efficacia dei finanziamenti supplementari erogati per rispondere meglio a specifiche priorità dell’Ue era ostacolata dall’assenza di meccanismi di focalizzazione efficaci. Per quanto concerne i risultati della misura 121, il sistema d’informazione non genera dati pertinenti o attendibili per agevolarne il monitoraggio e dimostrare il contributo della misura alla realizzazione delle priorità dell’Unione. Nelle raccomandazioni espresse per accrescere l’efficacia della misura 121, la Cce invita la Commissione a: non approvare i Psr a meno che non dimostrino che l’aiuto è mirato e comprendano criteri di selezione chiari e pertinenti, fondati sulle priorità dell’Ue e sui bisogni nazionali e regionali; garantire che per il prossimo periodo di programmazione si ottengano informazioni pertinenti e attendibili; proporre disposizioni normative, concernenti l’assegnazione di fondi a priorità specifiche, da includere, ove opportuno, nei regolamenti Ue applicabili in materia, affinché il finanziamento abbia un effetto supplementare. La Corte raccomanda agli Stati membri di porre in atto procedure efficaci, commisurate al rischio, per impedire che siano concesse sovvenzioni a progetti in cui la redditività finanziaria dell’investimento o la sostenibilità dell’azienda siano dubbie. Contesto: L’unione europea ha instaurato una politica comune di sviluppo rurale, nota anche come ‘secondo pilastro’ della politica agricola comune (Pac), la cui attuazione è articolata in periodi di programmazione pluriennali. Per il periodo attuale, che va dal 2007 al 2013, i pagamenti devono essere completati entro il 2015. La politica è basata sul principio del cofinanziamento: i fondi Ue sono integrati da finanziamenti nazionali, nonché da finanziamenti privati. L’ue cofinanzia interventi attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), la cui dotazione per il periodo di programmazione 2007-2013 ammonta a 96 miliardi di euro e comprende finanziamenti supplementari per quasi 5 miliardi di euro, messi a disposizione a seguito della ‘Valutazione dello stato di salute’ e del Piano europeo di ripresa economica (Eerp). La misura 121 finanzia investimenti nelle aziende agricole che possono riguardare semplici elementi, quali attrezzi agricoli e cassette di legno per la frutta, fino a progetti complessi come gli impianti per la produzione di biogas. La dotazione del bilancio Ue corrispondente ammonta in totale a 11,1 miliardi di euro (finanziati attraverso il Feasr), che rappresenta, nell’arco dell’intero periodo di programmazione 2007-2013, circa l’11 % di tutta la spesa Ue prevista per lo sviluppo rurale nell’Unione. Tutti gli Stati membri hanno scelto di valersi della misura 121. |
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LASCIATE CHE SPLENDA IL SOLE E LE PIANTE SEGUIRANNO
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Leonardo da Vinci, lo straordinario scienziato e artista italiano del Rinascimento, nel 15° secolo fu il primo a documentare la sua osservazione che alcune piante sembrano seguire il Sole, e non fu l´ultimo a farlo. Il modo in cui questo avveniva scientificamente e il perché avveniva, tuttavia, rimase per lui e per tutti quelli che lo seguirono un mistero. Un team europeo di ricercatori potrebbe ora comunque essersi avvicinato alla soluzione di questo mistero. Essi affermano che la risposta si trova nell´auxina, una classe di ormoni delle piante. Le conclusioni del loro studio sono state pubblicate nelle rivista Nature. Anche se la domanda riguardante il perché le piante sembrano girarsi sempre verso la luce o crescere verso l´alto e non verso il basso sembra abbastanza semplice, la risposta non lo è. I ricercatori hanno per lungo tempo teorizzato che il principale responsabile di questo fenomeno fosse l´auxina, una classe di ormoni delle piante, che incuriosì persino Charles Darwin nel 19° secolo. Gli scienziati, tuttavia, non erano riusciti a comprendere completamente come essa funzionava... Fino ad ora. Una nuova ricerca condotta da scienziati del Dipartimento di biologia dei sistemi vegetali presso il Vlaams Instituut voor Biotechnologie (Vib) e dell´Università di Gand, in Belgio, mostra un importante nuovo collegamento nella trasmissione di auxina attraverso la pianta. I ricercatori hanno scoperto che l´auxina è immagazzinata in siti specifici. Guidato da Elke Barbez, sotto la supervisione di Jürgen Kleine-vehn della Vib e Jirí Friml, del Vib e dell´Università di Gand, il team ha accertato che il trasporto di auxina attraverso la pianta gioca un ruolo vitale anche se complesso. L´auxina è inizialmente prodotta nelle sezioni in crescita della pianta prima di essere inviata ad altre parti, compreso il gambo, dove è necessaria. Per fare in modo che la pianta possa meglio assorbire i raggi del Sole in maniera efficiente, il gambo si deve raddrizzare il prima possibile. Ciò che accade allora è che una maggiore quantità di auxina verrà portata alla parte bassa del gambo rispetto alla sua sommità, portando a una crescita più rapida di questa sezione e al raddrizzamento del gambo. Regolando dove viene trasportata l´auxina, le piante sono in grado di ottenere il massimo vantaggio dalle mutevoli condizioni locali. Secondo i ricercatori, le loro scoperte avranno un impatto molto vasto e potranno portare benefici anche a scienziati agricoli e coltivatori. Accrescere la nostra conoscenza dell´auxina potrebbe fornire agli agricoltori gli strumenti per far crescere i raccolti in modo più efficiente. Ad esempio, aumentare i livelli di auxina al momento giusto e nel posto giusto porterebbe a una migliore crescita e a raccolti più abbondanti, afferma il team. Oltre a ottenere supporto dal Vib e dall´Università di Gand, questa ricerca è stata finanziata congiuntamente dal Vienna Science and Technology Fund (Wwtf) in Austria, dalla Agency for Innovation by Science and Technology (Iwt) in Belgio, dal programma Odysseus della Research Foundation-flanders in Belgio, da Swiss National Funds e dal Ministero dell´istruzione, gioventù e sport della Repubblica Ceca. Per maggiori informazioni, visitare: Vib: http://www.vib.be/ Università di Gand: http://www.ugent.be/ Nature: http://www.Nature.com/ |
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PESCATORI DI MARE E DI ACQUA DOLCE UNITI, ANCORA DI SALVATAGGIO PER AMBIENTE E TURISMO GIOVEDÌ 31 MAGGIO BRIANO IN VAL D’AVETO CON I RAGAZZI DELLE SCUOLE
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Genova. Proclamazione della classe vincitrice del concorso ”Un tuffo nel verde e nel blu”, domani, giovedì 31 maggio, alle 10,30, al Lago delle Lame di Reazzoglio, in Val d’Aveto. Alla cerimonia, che darà il via alla vacanza-premio di due giorni tra le valli del Parco dell’Aveto e il mare di Lavagna sotto il segno della pesca e del turismo rurale, parteciperà l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria che ha promosso l’iniziativa. All’organizzazione del concorso ha partecipato di Provincia di Genova con i comuni di Rezzoaglio, Santo Stefano d’Aveto e Ne, insieme al Parco dell’Aveto con il direttore Paolo Cresta, alle associazioni di pescatori sportivi e professionali (Arci Pesca e Federcoopesca) ai produttori locali . L’ obiettivo è quello di utilizzare la pesca sportiva e professionale come volano per promuovere tutto il territorio regionale, dai monti fino al mare. Il concorso “Un tuffo nel verde e nel blu” fa parte del progetto “tra mare e terra: appuntamenti dalla costa all’entroterra per vivere un’esperienza diversa” “ allo scopo di dar vita a iniziative che favoriscano la valorizzazione dell’entroterra attraverso un corretto uso delle risorse naturali per uno sviluppo sostenibile del turismo”., spiega Renata Briano. Per Lorenzo Diglio di Arci Pesca e Augusto Comes di Federcoopesca il concorso è “ una vera scommessa, quella di utilizzare la pesca come strumento per rilanciare il nostro meraviglioso territorio in tutte le sue componenti”. Il programma delle due giornate di vacanza prevede infatti non solo attività di pesca in laghi e torrenti ma anche la visita ad un impianto di acquacoltura in mare”. “Grazie alla pesca - aggiungono i sindaci di Rezzoaglio, Santo Stefano d’Aveto e Ne Roberto Fontana, Giuseppe Maggiolo e Cesare Pesce - i ragazzi potranno godere delle bellezze naturalistiche del nostro entroterra e gustare le delizie dei nostri produttori locali, tutti prodotti genuini e a chilometro zero”. |
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BOLZANO: BERGER INCONTRA IL MINISTRO DELLA BAVIERA BRUNNER: QUOTE LATTE E RICERCA IN AGRICOLTURA |
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L´abolizione delle quote latte, una nuova delimitazione delle zone svantaggiate, una più stretta collaborazione nell´ambito della ricerca in agricoltura. Questi i temi più importanti affrontati il 30 maggio a Monaco dall´assessore provinciale Hans Berger e dal Ministro della Baviera Helmut Brunner. Confrontare le proprie posizioni e cercare di elaborare strategie comuni in ambito Ue con la Baviera, uno dei "colossi" dell´agricoltura europea. Questo l´obiettivo del viaggio del vicepresidente della Giunta provinciale Hans Berger, che oggi (30 maggio) ha incontrato a Monaco il Ministro bavarese all´agricoltura Helmut Brunner. Primo punto trattato, l´abolizione delle quote latte già prevista dall´Unione Europea per il 2014, ma recentemente tornata d´attualità. Sia Berger che Brunner hanno definito "poco realistica" l´ipotesi di una marcia indietro da parte dei Bruxelles, mentre per quanto riguarda le misure di compensazione, la palla dovrebbe passare ai governi nazionali. "In questo campo - spiega l´assessore Hans Berger - dovremo dunque trattare con Roma". Durante l´incontro di Monaco sono state inoltre poste le basi per una futura e più forte collaborazione tra Alto Adige e Baviera nel campo della ricerca scientifica applicata all´agricoltura, con particolare riferimento al colpo di fuoco, al biogas e all´allevamento di animali. Ultimo argomento trattato è stato quello relativo alla possibile nuova regolamentazione delle zone svantaggiate, ma anche in questo caso Berger e Brunner hanno espresso le proprie perplessità circa un cambiamento in corsa da parte dell´Unione Europea. In estate è previsto un nuovo incontro tra l´assessore provinciale all´agricoltura Hans Berger e il Ministro bavarese Helmut Brunner, che nel mese di agosto è atteso in visita in Alto Adige. |
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AGRICOLTURA IN ABRUZZO: DA RIFORMA ARSSA RISPARMI ED EFFICIENZA |
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Pescara - "La Razionalizzazione e rideterminazione dei servizi di sviluppo agricolo è una grande riforma portata avanti dal sottoscritto e dalla maggioranza e vorrei che anche i pochi che non l´hanno capito ne comprendessero la portata". L´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, interviene per chiarire alcuni aspetti legati al riassetto della Direzione politiche agricole e affrontanti in una nota da Confagricoltura. "Innanzitutto è giusto sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo il numero dei dipendenti regionali. Non c´è stato nessun aumento di dipendenti pubblici visto che gli ex lavoratori Arssa, che oggi sono stati assorbiti dalla Direzione agricoltura, anche prima della riforma erano a carico del bilancio della Regione. L´aspetto principale che voglio sottolineare riguarda l´apporto che questi impiegati e tecnici potranno dare ai Servizi destinati al comparto, considerando che precedentemente non lavoravano direttamente per la Direzione agricoltura e non avevano ruoli e funzioni specifici così come avviene adesso. Oggi infatti possono offrire le loro preziose professionalità in ambiti strategici per il settore primario della nostra regione come l´attuazione di progetti, interventi, misure e azioni del Programma di Sviluppo Rurale (Psr), che rappresenta uno strumento estremamente prezioso. Inoltre potranno contribuire a portare avanti percorsi e progetti utili al rilancio dell´economia abruzzese e delle sue eccellenze agroalimentari, come il Marchio Abruzzo. Un altro aspetto, non certo secondario, è quello economico: grazie a questa riforma infatti la Regione riuscirà a realizzare un sostanzioso risparmio di fondi pubblici. L´arssa aveva ben 3 direttori per un costo complessivo di 565 mila euro l´anno; evitata anche la spesa per il Collegio dei revisori che ammontava a 82 mila euro". "A queste vanno aggiunte altre riduzioni di costi già dettagliatamente e più volte elencate che ? conclude Febbo - ci consentiranno di ottenere un risparmio ulteriore di oltre 600 mila euro ogni anno. In un periodo di difficoltà come quello che stiamo attraversando non mi sembra poco. Torno a ribadire la bontà di questa riforma attraverso la quale perseguiamo importanti obiettivi come quello di consentire ai nostri Uffici di rispondere con tempestività ed efficacia alle richieste che ci arrivano dal mondo agricolo. Questo perché, ci tengo a sottolinearlo, per ogni buon amministratore sono sempre primari gli interessi di cittadini, contribuenti e imprese". |
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ECORISTORAZIONE, IL 5 GIUGNO LA FORMAZIONE GRATUITA PER I RISTORATORI INTERESSATI
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Nell´ambito del progetto Ecoristorazione Trentino, la Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con il Comune di Trento e le associazioni di categoria coinvolte (Asat - Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento, Associazione Agriturismo Trentino, Associazione Ristoratori del Trentino, Confesercenti del Trentino - Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici, Unat - Unione Albergatori del Trentino), organizza una prima attività di formazione gratuita a beneficio di tutti i ristoratori trentini interessati ai temi della ristorazione sostenibile e all´ottenimento del marchio Ecoristorazione Trentino. La formazione, gestita dagli esperti e dai consulenti della Provincia, avrà luogo martedì 5 giugno 2012 dalle ore 15 alle 17.30, a Trento in via Romagnosi 11 (Sala Verde). La formazione si svolgerà con il seguente programma: la ristorazione sostenibile; il progetto Ecoristorazione Trentino; il Disciplinare Ecoristorazione Trentino: le azioni obbligatorie e quelle facoltative; esperienze concrete di ristoratori certificati. La formazione permette ai partecipanti di impostare una gestione ambientale sostenibile del proprio esercizio e di agevolare l´ottenimento del marchio Ecoristorazione Trentino. Possono partecipare tutti gli alberghi con servizio di ristorazione (anche solo per i clienti interni), i ristoranti, le pizzerie, gli agriturismi con servizio di ristorazione. Non è necessaria una pre-adesione. Fino ad oggi, il marchio Ecoristorazione Trentino, che può essere richiesto dal febbraio 2012, è stato rilasciato a 5 esercizi ristorativi: Agritur Martinelli di Centa San Nicolò; Pizzeria-ristorante Da Pino di San Michele all´Adige; Ristorante-trattoria Il Melograno di Arco; Parco Hotel Terme Regina Elena di Caderzone; Hotel La Pineta di Fiavè. Sono inoltre circa una trentina i ristoratori trentini che nel frattempo hanno manifestato il loro interesse presso il servizio di Help Desk gratuito messo a disposizione dalla Provincia, che può essere contattato: scrivendo a ecoristorazione@provincia.Tn.it o a helpdesk@punto3.Info telefonando dal lunedì al venerdì al numero 0461/497738 (dalle 9 alle 12.45 e dalle 14.30 alle 15.45) o al numero 0532/769666 (dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00). Per maggiori informazioni sulla giornata di formazione e sul progetto Ecoristorazione, si può visitare il sito www.Eco.provincia.tn.it |
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MILANO: 57 PERSONE DENUNCIATE E 1.892 KG DI ALIMENTI SEQUESTRATI NEL 2012 DALL’UNITÀ TUTELA CONSUMATORE
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Continuano i controlli dell’Unità Tutela del Consumatore del Servizio Annonaria e Commercio (S.a.c.) della Polizia locale di Milano in collaborazione con Asl. Dall’inizio dell’anno sono stati controllati 1.751 pubblici esercizi (di cui 30 ristoranti di cucina cinese e 15 ristoranti etnici). Complessivamente, fino ad oggi sono state riscontrate 440 violazioni a leggi e regolamenti, sono stati effettuati 20 sequestri penali e denunciate 57 persone all’Autorità Giudiziaria a fronte di 52 reati accertati. Gli alimenti che sono stati sequestrati nel corso dei controlli, in prevalenza carne e pesce in cattivo stato di conservazione, ammontano a 1.892 kg. L’ultima operazione degli agenti della S.a.c. Della Polizia locale è stata effettuata in un ristorante tipico italiano in via Ripamonti 4, dove sono stati sequestrati 150 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione. All’interno del locale gli agenti dell’annonaria hanno trovato un frigo congelatore ad armadio con una temperatura non idonea alla conservazione dei prodotti alimentari in esso contenuti: carni varie e pesce, pasta sfusa, prodotti surgelati e congelati; sul fondo si trovavano alcuni alimenti intrisi d’acqua e prodotti parzialmente decongelati. Per questo motivo i responsabili del locale, due cittadini italiani di 30 e 40 anni, sono stati indagati a piede libero. “Stiamo dedicando particolare attenzione e, come Polizia locale, stiamo investendo risorse per verifiche periodiche di tutte le attività inerenti la tutela e la salute di cittadini e consumatori. Per questo proseguiremo i controlli sugli esercizi pubblici”, dichiara l’assessore Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile e Volontariato. “La Polizia locale di Milano considera come primaria l’attività di controllo a tutela dei consumatori nei pubblici esercizi, in particolare nel rispetto delle norme igieniche e sanitarie e della qualità e conservazione dei prodotti alimentari destinati alla somministrazione al pubblico”, dichiara il Comandante della Polizia locale Tullio Mastrangelo. |
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PESCA: ALLEANZA COOPERATIVE, DDL LAVORO OCCASIONE MANCATA PER DARE SICUREZZA SOCIALE A SETTORE |
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“Registriamo con rammarico il mancato recepimento dell’emendamento pesca al Ddl lavoro. Una occasione mancata per dotare il settore di assicurazioni sociali oggi inesistenti”. Lo afferma l’Alleanza delle Cooperative italiane (Agci Agrital, Federcoopesca-confcooperative,lega Pesca) dopo la fiducia posta dal governo sulla riforma del mercato del lavoro, che ha blindato il testo delle legge, non permettendo l’inserimento delle misure attese dal comparto. “Anche se in questa occasione non c’è stata la possibilità di dare una risposta positiva alle esigenze del comparto, ribadiamo, comunque, la necessità di un intervento urgente teso a garantire agli operatori adeguate forme di ammortizzatori sociali, indispensabili in un momento critico come quello che il settore sta attraversando” ribadisce l’Alleanza. |
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PRESENTATA LA IX RASSEGNA NAZIONALE OLI MONOVARIETALI |
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La Rassegna Nazionale degli oli monovarietali presenta, all’Abbadia di Fiastra – Tolentino (Macerata) nei giorni 2 – 3 giugno, l’eccellenza della produzione oleicola italiana la cui ampia diversificazione sensoriale trova le sue radici nella biodiversità delle varietà autoctone dell’olivo che caratterizzano la nostra olivicoltura. La presentazione della Rassegna è avvenuta in occasione di un incontro tenuto ieri sera all’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e Turistici di Cingoli (Mc) nel corso del quale si è “consumato” il connubio tra oli monovarietali italiani e un menu a base di piatti appositamente preparati dagli studenti dell’Istituto. All’inizio dell’incontro l’Amministratore Unico dell’Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche (Assam), Gianluca Carrabs, ha sottolineato il ruolo di primaria importanza che la Rassegna svolge nel sensibilizzare gli olivicoltori e i frantoiani oggi più che mai artefici dei risultati più che positivi raggiunti nel vasto panorama degli oli extravergini di oliva grazie anche al lavoro svolto negli ultimi dieci anni dall’Assam, dal Cra-oli di Spoleto e dal Gruppo editoriale “24 Ore”. Un particolare ringraziamento è stato rivolto al Presidente della Banca delle Marche, Lauro Costa, convinto sostenitore della Rassegna sino dalla sua prima edizione (2004) ritenendola una opportunità per valorizzare anche la produzione oleicola marchigiana i cui riconoscimenti, a livello nazionale e internazionale, confermano l’elevata qualità e la forte identità territoriale degli oli extravergini che, pur nella loro diversificazione, rappresentano con successo le Marche. Un risultato al quale hanno contribuito, oltre all’Assam, al Centro di ricerca per l’olivicoltura e l’industria olearia (Cra-oli) e al Gruppo “24 Ore” con la rivista Olivo e Olio, la Regione Marche, la Provincia (rappresentata ieri sera dall’assessore Leonardo Lippi) e la Camera di Commercio di Macerata, la Banca delle Marche, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Macerata e altri sponsor (Toscana Enologica Mori, Società Pesciatina Orticoltura). “La Regione Marche – commenta il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini - ha sempre sostenuto e promosso il patrimonio di tutto l´agroalimentare del territorio e, con questo, certamente, l´olio, protagonista di una Rassegna, che rappresenta un momento importante per far conoscere il ricco patrimonio italiano e marchigiano in particolare”. L’appuntamento è all’Abbadia di Fiastra (Mc) per fare conoscenza dei 250 oli extravergini provenienti da 18 regioni, selezionati dal Panel dell’Assam, oltre che degli oli ospiti della Rassegna, da Croazia, Grecia e Marocco. Un patrimonio costituito da centinaia di cultivar presenti nei diversi areali olivicoli della penisola e delle isole che rappresentano le diverse identità territoriali dell’olio extravergine di oliva sempre più ricercato nei mercati nazionali e internazionali. Nelle due giornate della Rassegna (2 – 3 Giugno) sono organizzati incontri e iniziative che coinvolgono in assaggi e degustazioni non solo gli oli extravergini di oliva, ma anche altri prodotti tipici delle Marche. |
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AGROALIMENTARE: A MAZARA DEL VALLO "SLOW SEA LAND" DALL´8 GIUGNO |
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Palermo - Il centro storico di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, ospitera´ dall´8 al 10 giugno "Slow Sea Land". L´evento, promosso da Regione siciliana, da Slow Food Italia, dall´Istituto per il commercio estero (Ice), dal Distretto produttivo della Pesca e dal Comune di Mazara del Vallo, si articolera´ lungo un percorso di dodici piazze, all´interno della casbah mazarese, tra le stradine ricche di storia, arte e cultura, teatro quotidiano di multiculturalita´ grazie alla convivenza pacifica di popoli, etnie e religioni differenti. Slow Sea Land rappresentera´ una importante vetrina per la valorizzazione dei prodotti agro-ittici alimentari del bacino mediterraneo (pesce, olio, vino, cereali, ortofrutta etc.). Centinaia saranno i produttori che convergeranno nell´antico centro storico della citta´, alcuni dei quali provenienti dall´Africa mediterranea, sub-sahariana e del Golfo. Nel corso delle tre giornate, a partire dalle ore 17, la cittadina marinara diverra´ un grande suq dell´agroittico alimentare con la presenza delle cucine di strada e di laboratori. Esperti del gusto guideranno i visitatori in un autentico viaggio sensoriale ed emozionale: i partecipanti, in maniera divertente, potranno toccare con mano e assaggiare quanto viene loro raccontato. In occasione della manifestazione si terranno: il Forum della pesca per il Mediterraneo, con la sessione plenaria dell´Osservatorio regionale insieme a ministri e rappresentanti istituzionali di Paesi del Mediterraneo e dell´Africa occidentale; la riunione della commissione per le Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e Provincie autonome, la sessione di "Med Sud Med"; e un ulteriore evento titolato "Fish Fish Fest". Si terra´ anche il Consiglio internazionale di Slow Food e un seminario promosso dalla neonata "Fondazione per la dieta del Mediterraneo". Nel corso della tre giorni, sono previsti convegni e seminari promossi dalle organizzazioni sindacali e datoriali del settore agroittico e alimentare e dei distretti euromediterranei del settore. Ad arricchire l´evento, numerose iniziative culturali,ludiche e scientifiche, che faranno conoscere il patrimonio umano ed artistico siciliano, mazarese in particolare. Ulteriori informazioni sul programma sono disponibili sul sito www.Slowsealand.it |
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AICIG, A FIRENZE L´ASSEMBLEA ANNUALE FESTEGGIA IL VENTENNALE DEL SISTEMA DOP E IGP CON IL MINISTRO CATANIA E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DE CASTRO
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Trasparenza delle etichette, necessità di aumentare i volumi di export e Pacchetto Qualità: di questo e di come il sistema delle Dop e delle Igp si sia evoluto nel corso dei vent´anni della sua esistenza si è parlato ieri pomeriggio a Firenze durante l´assemblea annuale di Aicig - l´Associazione che rappresenta in valore circa il 93% delle produzioni italiane ad Indicazione Geografica raccolte in 56 Consorzi di Tutela riconosciuti dal Mipaaf - che ha avuto luogo a Palazzo Vecchio a Firenze alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania e del Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo Paolo De Castro che si sono ampiamente confrontati - intervistati dal giornalista Giovanni Iozzia - sulle problematiche a livello sia nazionale che europeo e più in generale, sul pieno sostegno, il lavoro di squadra e l´importanza di Aicig, unico esempio a livello europeo di associazione che raggruppa tutte le filiere e le categorie merceologiche di prodotto a indicazione geografica. Ad aprire l´incontro, tra gli affreschi di Palazzo Vecchio, nella splendida Sala dei Duecento, dopo i saluti del Vice – Sindaco di Firenze Dario Nardella e dell’Assessore Regionale all’agricoltura Gianni Salvadori, il Presidente di Aicig Giuseppe Liberatore, il quale prima di iniziare ha voluto esprimere parole di sostegno alle aziende socie dei consorzi interessate dal sisma in Emilia. “Celebrare oggi i vent´anni del sistema Dop e Igp – ha affermato Liberatore - ci consente di tracciare un bilancio incoraggiante sulle esperienze passate e di immaginare percorsi virtuosi per il futuro ribadendo con convinzione la centralità del settore agroalimentare nell´economia. Al suo interno, i riconoscimenti Dop e Igp costituiscono l’eccellenza che, al di là del valore economico al consumo stimato in circa 10 miliardi di euro, è strategicamente importante per il patrimonio istituzionale, socio-culturale, ambientale e d’immagine. Con il sostegno delle istituzioni, sia a livello nazionale che europeo, dobbiamo mantenere alta l´attenzione sull´evoluzione del “pacchetto qualità” che prevede importanti novità per la tutela e lo sviluppo delle produzioni Dop e Igp: ciò che è stato giustamente concesso in materia di programmazione della produzione ai formaggi Dop, nel pacchetto legislativo europeo sul latte, dovrà essere necessariamente esteso anche a tutti i prodotti Ig degli altri comparti agroalimentari. Sarebbe incoerente una disparità di trattamento tra formaggi e altri prodotti trasformati. Occorre ridisegnare un modello unitario di ‘governance’ di settore e auspichiamo – ha concluso Liberatore - una maggiore trasparenza delle etichette, maggiore tutela dei nostri prodotti contro le contraffazioni e su questioni di natura internazionale, diffusione al consumatore delle caratteristiche di Dop e Igp e azioni da parte del Governo per offrire dei punti di riferimento e delle strutture operative che aiutino ad aumentare i valori dell’export”. Sia il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Mario Catania che il Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo Paolo De Castro, durante l’incontro, hanno confermato il loro impegno affinché nel ‘pacchetto qualità’ venga inserita la disposizione sulla regolamentazione dei volumi produttivi già presente nel pacchetto latte. Aggiornato alla data odierna, il numero dei riconoscimenti a livello europeo è di 1056 prodotti, di cui 544 Dop e 512 Igp mentre i prodotti a indicazione geografica registrati in Italia (paese leader per numero di riconoscimenti) sono 241 di cui 152 Dop e 89 Igp. Il settore con il maggior numero di riconoscimenti è quello dell´ortofrutta e cereali (96 prodotti), seguito dagli oli extravergine di oliva (43), formaggi (42), prodotti a base di carne (36), carne fresca (4) e altri settori che sommati contano altre 20 Ig. In valori economici, il fatturato al consumo di Dop e Igp italiane, vale circa 10 miliardi di euro, di cui quasi 7,4 sul mercato nazionale, ed è curioso che la fetta più importante del fatturato si concentri su poche denominazioni (le prime dieci rappresentano da sole l´82% del totale) anche se sono in ascesa nuove promettenti denominazioni in particolare tra gli aceti balsamici e i prodotti ortofrutticoli. La distribuzione geografica premia il Nord Italia, dove si concentra quasi il 50% delle aziende agricole produttrici, anche se si registra un progressivo rafforzamento dei prodotti di qualità nelle regioni meridionali del Paese. Le eccellenze agroalimentari italiane sono molto apprezzate anche all´estero, dove si dirigono prodotti per un valore di circa 2 miliardi di euro, in particolare formaggi e prodotti a base di carne, ma anche aceti e oli extravergine di oliva |
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33 RICETTE REGIONALI PER MANGIARE IN MODO SANO E PROTETTIVO PER IL CUORE: AL VIA LA CAMPAGNA “DIREFARECUORE” PER PROTEGGERE DAL RISCHIO CARDIOVASCOLARE
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Campobasso è la prima delle 21 città italiane coinvolte nella campagna educazionale “Direfarecuore” sulla prevenzione cardiovascolare. Teva, azienda farmaceutica leader nel mercato del farmaci equivalenti, e il Movimento Consumatori, si sono uniti per dare agli italiani consigli utili sul corretto stile di vita. E poiché una giusta alimentazione è una vera e propria cura, in programma anche lezioni di cucina per imparare a mangiare sano e a proteggere il cuore. Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nell´Unione Europea e sono all´origine del 40% circa dei decessi, per un totale di 2 milioni all´anno. In Italia rappresentano la prima causa di morte. 1 italiano su 4 è affetto da malattie cardiache e 240mila sono le persone che ogni anno perdono la vita, di cui il 47% donne (fonte Istat). Cifre alte legate ai comportamenti e agli stili di vita, che se sbagliati innescano fattori di rischio. L’ipertensione arteriosa è un problema per il 33% degli uomini e per il 31% delle donne; l’ipercolesterolemia interessa il 21% degli uomini e il 25% delle donne. Ma i problemi di cuore non riguardano solo il singolo, poiché si ripercuotono sull’intera collettività, aggravando i costi del Servizio Sanitario Nazionale: la spesa per gli interventi cardiochirurgici è stimabile in circa 650 milioni di euro/anno e rappresenta da sola l’1% della spesa sanitaria. Quindi per poter essere efficaci, le strategie di prevenzione devono concentrarsi su fattori chiave quali l´alimentazione, l´attività fisica e lo stress psicosociale. Per tale motivo, dopo il successo della campagna educazionale e sulla scia dell’Agenda per la prevenzione cardiovascolare, con le 33 ricette regionali per mangiare in modo sano e protettivo per il cuore, ha preso il via una nuova campagna educazionale “Direfarecuore” sulla prevenzione cardiovascolare, realizzata da Teva, azienda leader nel mercato dei farmaci equivalenti, in collaborazione con il Movimento Consumatori. Il progetto toccherà 21 città in tutta Italia e la prima tappa prevista è Campobasso, il 21 maggio. Nel corso dell’evento molisano, gli studenti del liceo tecnico Itas “Sandro Pertini” saranno coinvolti in un workshop sulle tematiche legate alla campagna. Particolare attenzione verrà riservata alle corrette informazioni sui rischi delle patologie cardiovascolari e sull’importanza della prevenzione, offrendo consigli utili sul corretto stile di vita da adottare. Una dieta sana ed equilibrata, attività fisica, niente fumo e alcol, sono le regole basilari per prevenire il rischio di patologie cardiovascolari. Nel pomeriggio l’incontro, verrà poi aperto a tutta la cittadinanza, con interventi di informazione e di educazione sanitaria di Filippo Poleggi presidente del Movimento Consumatori di Campobasso, di Gennaro Barone presidente dell´Ordine del Medici del Molise e di Riccardo Rinaldi presidente dell´Ordine dei Farmacisti del Molise. E poiché la dieta è un elemento cardine della prevenzione, la campagna prevede anche vere e proprie lezioni gastronomiche, tenute in scuole di cucina locali. Un medico spiegherà quali sono i cibi a rischio e quali gli alimenti consigliati, mentre un cuoco realizzerà una ricetta scelta tra le più gustose proposte nel “ricettario” Teva. Una giusta alimentazione infatti può rappresentare una vera e propria cura e ridurre la probabilità di andare incontro a nuove manifestazioni delle malattie cardiovascolari, senza rinunciare ai piaceri della buona tavola |
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LA MERENDA CAMBIA MUSICA: DA OGGI UNA NUOVA RICETTA PER I FLAUTI MULINO BIANCO.
ANCORA PIÙ SANA, ANCORA PIÙ BUONA.
MULINO BIANCO MIGLIORA ULTERIORMENTE IL PROFILO NUTRIZIONALE DELLE MERENDE INTERVENENDO SULLA RIDUZIONE DEI GRASSI SATURI E NON SATURI
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Meno grassi saturi e non saturi, meno calorie, più gusto e qualità ancora superiore: sono queste le caratteristiche dei nuovi Flauti che Mulino Bianco ha rivisto nella ricetta per renderla ancora più sana e più buona. Per la formulazione della nuova ricetta, oltre a garantire sempre materie prime di altissima qualità e l’esclusione di qualsiasi tipo di grassi idrogenati, additivi conservanti o coloranti, Mulino Bianco ha lavorato sulla diminuzione dei grassi presenti sia nelle creme al latte e al cioccolato che nell’impasto, rendendo la merenda un prodotto ancora più sicuro e più adatto ad un’alimentazione corretta ed equilibrata per i bambini sopra 3 anni. In particolare, la nuova ricetta dei Flauti ha visto una riduzione della percentuale di grassi compresa tra il 10% e il 14%, variabile a seconda del tipo di ripieno: 10% per i Flauti all’Albicocca, 13,5% per i Flauti al Latte e 14% per i Flauti al Cioccolato. Grazie alla nuova ricetta, poi, la farcitura, risulta ancora più golosa poiché il migliorato profilo nutrizionale esalta il gusto dei suoi ingredienti, genuini e selezionati. Il programma di riduzione dei grassi saturi e non saturi nelle ricettazione delle merendine che Mulino Bianco sta implementando in questi mesi si colloca nell’ambito di un percorso più ampio intrapreso da Barilla negli ultimi anni finalizzato all’ulteriore miglioramento del profilo nutrizionale delle ricette di tutti i suoi prodotti, nell’ottica di proporre al consumatore prodotti sempre migliori in termini di qualità, gusto ed innovazione in grado di garantire il benessere e la gioia del mangiar bene. L’impegno di Mulino Bianco nel miglioramento del profilo nutrizionale delle ricette delle merendine rappresenta un ulteriore passo sul cammino intrapreso da tempo per valorizzare l’importanza della merenda come momento essenziale per la corretta alimentazione di tutti e soprattutto dei bambini nell’età della crescita. Proprio con questa finalità, infatti, Mulino Bianco ha avviato nel 2010 il Progetto Buona Merenda, un programma educativo dedicato ai genitori e messo a punto in collaborazione con una squadra multidisciplinare di esperti: la nutrizionista Marisa Porrini, il pediatra Claudio Maffeis, la psicologa Silvia Vegetti Finzi e l’antropologo Marino Niola. Il lavoro degli esperti ha permesso di ripensare e riscoprire il momento della merenda, evidenziando come essa rappresenti una sana abitudine e un elemento chiave del modello alimentare più corretto che, per far crescere i figli con equilibrio e armonia, si deve idealmente distribuire su cinque pasti al giorno. I due spuntini di metà mattina e metà pomeriggio sono, infatti, molto importanti e non vanno mai dimenticati nell’ambito di questa raccomandazione, necessaria per distribuire in modo equilibrato nell’arco della giornata le sostanze nutrienti che servono allo sviluppo. La merenda, oltre a rappresentare una pausa rilassante e di gioco tra un impegno e l’altro della giornata, ha proprio il compito di aiutare i bambini a non arrivare troppo affamati ai pasti principali (colazione, pranzo e cena) e a regalare loro energia poiché uno spuntino nutriente può fornire circa il 7-10% del fabbisogno giornaliero di calorie. I nuovi Flauti, nelle tre diverse varianti di gusto, saranno un’ottima soluzione per contribuire alla merenda ideale dei bambini Per saperne di più sul programma Mulino Bianco per la corretta alimentazione del tuo bambino visita anche il sito web www.Mulinobianco.it/buona_merenda Il Gruppo Barilla Nata a Parma nel 1877 da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i primi Gruppi alimentari italiani, leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi. Attualmente il Gruppo Barilla possiede 43 siti produttivi (13 in Italia e 30 all’estero) ed esporta in più di 100 Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno circa 2.500.000 tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Voiello, Pavesi, Academia Barilla, Wasa, Harrys (Francia e Russia), Lieken Urkorn e Golden Toast (Germania), Misko (Grecia), Filiz (Turchia), Yemina e Vesta (Messico). Ai marchi di prodotto si affiancano i marchi Number 1, società del Gruppo specializzata in servizi logistici, e First per i servizi di vendita al dettaglio. La coerenza con principi e valori antichi ma sempre attuali, la gestione delle risorse umane come patrimonio fondamentale e i sistemi di produzione all’avanguardia fanno di Barilla una delle aziende alimentari più stimate nel mondo come espressione del “saper fare” italiano. Per maggiori informazioni: www.Barillagroup.it |
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SANTA MARGHERITA, DA ANNI PROMOTRICE DELLA CULTURA ENOGASTRONOMICA ITALIANA, DAL 21 MAGGIO AL 26 AGOSTO 2012 LANCIA UNA NUOVA ED ORIGINALE INIZIATIVA, IN PARTNERSHIP CON CHIC, CHARMING ITALIAN CHEF, E LA CUCINA ITALIANA, PER GLI AMANTI DEL BUON CIBO E DEL BUON VINO: “VINCI UNO CHEF STELLATO A CASA TUA”.
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Con l’acquisto di uno dei prodotti coinvolti, il Pinot Grigio Valdadige D.o.c, lo Chardonnay Vigneti delle Dolomiti I.g.t, Il Müller Thurgau Frizzante Vigneti delle Dolomiti I.t.g., il Prosecco D.o.c., la Cuvée di Pinot Veneto I.g.t, si potrà vincere una cena preparata direttamente a casa propria da uno chef stellato dell’associazione Chic, secondo la migliore tradizione culinaria italiana. Le cene in palio sono 5, oltre a dei premi giornalieri: un abbonamento annuale a La Cucina Italiana e 5 App “La Cucina Italiana” per iPhone e iPad. La modalità del concorso sarà semplice e immediata: a seguito dell’acquisto di uno dei prodotti recanti il collarino e la retro etichetta promozionale del concorso, l’utente potrà partecipare, nella sezione dedicata del sito www.Santamargherita.com, inserendo il codice che troverà sul retro della bottiglia, sotto una copertura “gratta e vinci”; riceverà direttamente on-line il messaggio di risposta e saprà subito se ha vinto. Le cene potranno essere organizzate dal 15 luglio al 15 dicembre e gli chef stellati creeranno per il vincitore e i suoi ospiti 5 piatti ad hoc in abbinamento ai vini Santa Margherita. Con questa iniziativa Santa Margherita vuole avvicinare un pubblico sempre più ampio alla migliore tradizione enogastronomica italiana, fatta di ricerca della qualità, di grande passione e talento e far conoscere sempre più la facilità di abbinamento tra un buon piatto e un calice di buon vino www.Santamargherita.com |
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ANTONIO GUIDA, CHEF STELLATO DE IL PELLICANO, PROTAGONISTA DE
‘LA FESTA A VICO’
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Antonio Guida, rinomato chef de Il Pellicano di Porto Ercole, il prossimo 5 giugno, si unirà ai migliori chef del panorama enogastronomico italiano partecipando all‟evento che dal 2003 è l‟appuntamento gourmet più atteso della penisola sorrentina: La Festa a Vico, dal 3 al 6 giugno 2012 a Vico Equense. Il festival, che quest‟anno avrà come tema “…e tutti giù per terra, ovvero il mio piatto da fine del mondo”, ironico rimando alle catastrofiche profezie Maya è in realtà solo uno spunto per spronare gli chef a presentare la loro migliore ricetta, e riunisce ogni anno gli chef nazionali e internazionali più rinomati, giovani emergenti oltre a professionisti e appassionati del settore. Antonio Guida, presente a Vico per la prima volta quest‟anno, si esibirà martedì 5 giugno, serata dedicata ai „big‟, nella splendida cornice dell‟albergo le Axidie, preparando uno dei suoi cavalli di battaglia: il celebre Parfait alla liquirizia con cristalli di foglie di tabacco del Kentucky e crema al caffè. Antonio Guida, 2 Michelin, d‟origine salentina, la cui cucina si basa sulla ricerca di ingredienti freschi provenenti da produttori locali e ripercorre i piatti della tradizione mediterranea rivisitati in chiave moderna e con un immancabile tocco d‟originalità, dal 2002 è alla direzione del ristorante Il Pellicano dell‟omonimo hotel che, in posizione dominante sul promontorio dell‟Argentario, è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la suo storia, lo charme della location in cui è adagiato, l‟assoluta qualità di servizi offerti, gli ambienti e le atmosfere di raffinata eleganza che ne fanno un luogo di ritrovo ideale per amici, viaggiatori e intellettuali di tutto il mondo. La partecipazione di Antonio Guida a La Festa di Vico sarà anche l‟occasione per sostenere, insieme agli altri chef, una raccolta fondi da destinare in beneficienza alla Caritas di Vico Equense e all‟ospedale Santobono di Napoli. Note: Il Pellicano Hotel Situato in una zona di assoluta tranquillità, Il Pellicano si affaccia sul mare incontaminato della Toscana offrendo ai suoi ospiti una scenografia da sogno. Composto da 6 cottages e da una struttura centrale, l’albergo, circondato da ulivi secolari, cipressi e da una profumata macchia mediterranea è composto da 35 camere, 5 junior suites e 10 deluxe suites. Il corpo centrale è un piacevole susseguirsi di corridoi, volte, nicchie e passaggi in stile toscano che creano spazi suggestivi in cui si trovano la reception, il bar, il ristorante Il Pellicano con 2 stelle Michelin e il centro benessere Il Pelliclub. Il Pellicano si è classificato al primo posto nell’elenco dei “Top 100 Hotels – Europe” e sesto tra i “Best of the Best”, i migliori alberghi del mondo, secondo una ricerca effettuata dalla rivista Condénast Traveller Us. Località Sbarcatello - 58018 Porto Ercole (Gr) Tel: (+39) 0564 858 111 Fax: (+39) 0564 833 418 www.Pellicanohotel.com |
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DOLCI & PASTICCERIE, LA NUOVA GUIDA DI SITCOM EDITORE
LE PASTICCERIE, LE RICETTE DEI DOLCI PIÙ FAMOSI D’ITALIA
E COME ACQUISTARLI ONLINE. A CURA DI ELISABETTA BERRÉ.
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L’offerta delle Guide di Alice si arricchisce di un nuovo prodotto che soddisfa la curiosità dei più ghiotti: esce finalmente in libreria “Dolci & Pasticcerie”, a cura di Elisabetta Berré. Qualche numero: oltre 300 pasticcerie segnalate, 270 località italiane disseminate lungo l’intero territorio nazionale, 330 segnalazioni di specialità, oltre 100 ricette di dolci tipici e ben 4 indici tematici. Per ogni pasticceria tutti i contatti, le informazioni utili, le specialità, le caratteristiche e le curiosità che caratterizzano il locale. Tante informazioni, e immagini, per la più completa mappatura della migliore tradizione pasticcera italiana, facilmente fruibile da parte dei viaggiatori golosi grazie alla classificazione e ai quattro diversi indici che permettono di trovare la migliore pasticceria nelle diverse zone d’Italia: indice regionale, indice alfabetico delle pasticcerie, indice delle specialità e indice delle ricette di alcuni locali segnalati. E poi, un regalo per tutti quelli che, nonostante la lontananza dal dolce preferito, non vogliono rinunciare ad averlo sulla propria tavola: per ogni locale viene segnalata la possibilità se è possibile di acquistarlo online e averlo recapitato, nel giro di poche ore a casa propria, tramite corriere |
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DA QUESTO MESE LE MAMME E I PAPÀ POSSONO ACQUISTARE DIVERSI PRODOTTI PLASMON, IN FORMATI E A PREZZI SPECIALI, DIRETTAMENTE DA CASA SUL SITO WWW.BIMBOMARKET.IT.
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E’ una grande novità: si tratta infatti della prima realtà in Italia nel commercio online di prodotti alimentari per lo svezzamento, frutto di una partnership tra l’azienda leader nell’alimentazione per la prima infanzia ed il più importante portale italiano nel settore dell’ e-commerce di prodotti per la puericultura. All’iniziativa verrà data grande visibilità anche attraverso il sito www.Plasmon.it, con rimando al sito del partner per gestire l’operatività degli acquisti. Il sito plasmon.It conta 700 mila visite uniche al mese, mentre bimbo market.It 400 mila. Grazie alla visibilità ed all’elevato traffico dei due siti si verrà certamente a determinare un effetto sinergico di crescita, favorito dalla realizzazione di newsletter dedicate che saranno inviate ai data base Plasmon e Bimbomarket, composti rispettivamente da 300 mila mamme e 250 mila utenti; da comunicazioni mirate su entrambe la fan page face book; da una nuova sezione dedicata ‘Alimentazione’ sul sito bimbo market.It. Da segnalare che oggi, secondo un recente studio effettuato dalla Plasmon, in Italia il 50% delle mamme è online. Di queste il 70% sono ‘Internet mums’, il 58% si collega alla rete più volte al giorno e ben l’88% usa Internet prima di acquistare un prodotto per il proprio bambino |
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ANA E PIERRE HERMÉ PARIS PORTANO L’ALTA PASTICCERIA NEI CIELI
UNA SELEZIONE DI DESSERT CREATA DAL FAMOSO PASTICCIERE PER I PASSEGGERI
DELLE CLASSI FIRST E BUSINESS
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La compagnia aerea giapponese Ana, launch customer del modernissimo ed ecologico B787, ha incaricato il famoso pasticcere Pierre Hermé, vincitore di numerosi premi, di creare una nuova ed esclusiva selezione di dessert da proporre ai sui passeggeri di First Class - a partire da giugno 2012 - e di Business Class - a partire da settembre 2012. Pierre Hermé Paris, creatore di alta pasticceria, ha ideato appositamente per Ana tre dessert. I passeggeri della compagnia potranno così gustare anche in volo la migliore pasticceria e le fantasiose creazioni dello chef francese. La selezione di dessert sarà inoltre disponibile, per un periodo di tempo limitato, presso il Bar Chocolat della Aoyama Boutique, il negozio monomarca di Pierre Hermé Paris in Giappone. Tetsuo Fukuda, Senior Vice President Cs & Products Services di Ana ha detto: “Ana collabora da tempo con un gruppo di famosi chef per offrire ai suoi passeggeri un’indimenticabile esperienza gastronomica a bordo dei suoi voli. Ora siamo lieti di dare il benvenuto a Pierre Hermé ed alla incredibile creatività che ha portato alla nostra scelta di dessert. Sono certo che i passeggeri Ana apprezzeranno lo squisito servizio in volo.” Un messaggio da Pierre Hermé Ho creato delle specialità di alta pasticceria appositamente per i passeggeri All Nippon Airways per guidarli, nel corso del loro viaggio, in un universo di sapori, piaceri e nuove sensazioni. Chi é Pierre Hermé Uno dei più importanti chef pasticceri del 21mo secolo. Erede di una lunga tradizione di panettieri e pasticceri alsaziani, Pierre Hermé ha cominciato la sua carriera a 14 anni come apprendista di Gaston Lenôtre. La sua abilità tecnica e creatività lo hanno presto messo in luce facendolo diventare una celebrità nel suo campo. Il suo desiderio di far conoscere la sua "haute pâtisserie" gli hanno fatto inoltre guadagnare il rispetto e la stima di tutti i professionisti del settore. Ammirato in tutto il mondo, Vogue lo ha definito " Il Picasso della pasticceria". Pierre Hermé è stato nominato Chevalier de l´Ordre national de la Légion d´Honneur nel 2007; è anche Vice-presidente di Relais Desserts International, una associazione commerciale che riunisce tutti i più grandi nomi del settore della pasticceria. Nel 1998 è stato lanciato il brand Pierre Hermé Paris con un primo punto vendita presso il New Otani Hotel, nel quartiere Akasaka di Tokyo; il primo negozio parigino è stato invece inaugurato in rue Bonaparte nel 2001. Membro di Comité Colbert, l’associazione francese di marchi di lusso, Pierre Hermé Paris è ora presente a Parigi, Strasburgo, Nantes, Londra, Dubai, Tokyo, Osaka e Kobe. Gruppo Ana Fondata nel 1952, Ana vola verso 78 città con una flotta di 232 aeromobili e un network di 163 rotte. Ana ha 33.000 dipendenti e opera circa 1000 voli al giorno. Parte di Star Alliance dal 1999, dispone di Ana Mileage Club, il programma Frequent Flyer che vanta oltre 20 milioni di iscritti. Ana è launch customer del Boeing 787 Dreamliner, l’aeromobile passeggeri più innovativo e all’avanguardia al mondo. Ana offre voli giornalieri da Francoforte e Monaco di Baviera con comode coincidenze dall’Italia. Per ulteriori informazioni: www.Anaskyweb.com/it/e |
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ILLY E MITACA RIDISEGNANO LA PAUSA CAFFÈ
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Da mercoledì 9 a sabato 12 maggio, illycaffè e Mitaca - partner nella produzione di sistemi e macchine da caffè per uffici e aziende – hanno presentato la nuova gamma di macchine disegnate da Bonetto Design, marchio storico del design italiano. Per farlo, le due aziende hanno deciso di rivoluzionare la tradizionale modalità di comunicazione del settore vending, coinvolgendo in prima persona il consumatore, che è stato invitato a scoprire come la pausa caffè in ufficio possa distinguersi per qualità, gusto ed estetica. L’evento è stato ospitato nello showroom Icf - Office Furniture Made in Italy, nota azienda italiana di arredamenti per ufficio, in Corso Monforte angolo via Cino del Duca, a Milano. Le nuove macchine disegnate da Bonetto Design per Mitaca si chiamano i5, i6 e Winning. Con le loro linee minimaliste, pulite ed eleganti, nel colore nero e con inserti e dettagli argento, si identificano fin dalla prima occhiata come prodotti di livello qualitativo superiore, dei veri e propri oggetti di design Made in Italy, adatti a tutti i tipi di ufficio. Durante l’evento è stato presentato anche un nuovo Totem Multifunzione realizzato in collaborazione con Imat, azienda del Gruppo Marcegaglia. Un vero e proprio minibar che unisce un frigo a una macchina espresso, creando una soluzione ideale per gli uffici di top manager, designer e architetti, grazie alla funzionalità e alla decorazione floreale firmata da Michael Lin, artista taiwanese esponente di una nuova pop art globale. Lin aveva creato una serie di tazzine illy Art Collection già nel 2006; la scelta di questo artista conferma ancor di più lo stretto legame tra le due aziende. Durante l’esposizione, in molti si sono concessi una pausa assaggiando un espresso illy e seguendo dei corsi aperti al pubblico dell’Università del caffè, il centro di formazione istituito da illy che da anni si dedica a sviluppare e diffondere la cultura del caffè. Dai metodi di preparazione all´esperienza della degustazione, il tutto condito da importanti nozioni storiche, tecniche e botaniche, per imparare i segreti di un caffè perfetto, a casa, al bar e in ufficio. Illycaffè, con sede a Trieste, produce e commercializza un unico blend di caffè espresso ed è marca leader nel segmento del caffè di alta qualità. Ogni giorno vengono gustate oltre 6 milioni di tazzine di caffè illy. Illy viene venduto in oltre 140 paesi in tutto il mondo ed è disponibile in oltre 100.000 fra i migliori ristoranti e bar. Espressamente illy, la catena di caffè all’italiana in franchising, tocca ad oggi 30 Paesi con all’attivo più di 230 locali. Con l’obiettivo di accrescere e diffondere la cultura del caffè l’azienda ha istituito l’Università del caffè, il centro di eccellenza che offre una formazione completa teorica e pratica ai coltivatori, ai baristi e agli appassionati su tutte le tematiche attinenti al caffè. A livello globale la società impiega 796 dipendenti e ha realizzato nel 2010 un fatturato consolidato di 305 milioni di euro. Mitaca progetta, produce e distribuisce sistemi a capsule per caffè espresso destinati al settore uffici. Dalle sue origini ha stretto una collaborazione con illycaffè, leader di qualità nella produzione di caffè espresso, mirata a sviluppare il segmento dell’Office Coffee Service e della Distribuzione Automatica in Italia e all’estero. Nel 2008 la collaborazione tra le 2 aziende si è ulteriormente rafforzata con la partecipazione al 50% di illycaffè nel capitale sociale dell’azienda. Mitaca in Italia ha un network di distribuzione di 100 aziende che coprono capillarmente il territorio nazionale. Il fatturato della società, che conta 42 dipendenti, nel 2011 è stato pari a 21 milioni di euro, di cui il 65% realizzato in Italia |
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MCDONALD’S PRESENTA FOCACCINO. IL PRIMO PANINO MCDONALD’S REALIZZATO CON FOCACCIA E ARROSTO DI TACCHINO DAL GUSTO FRESCO E LEGGERO, ADATTO ALL’ESTATE E CON SOLE 325KCAL
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Focaccia con olio extravergine di oliva, insalata, pomodoro e arrosto di tacchino a fette… il tutto condito con una salsa: ecco gli ingredienti del Focaccino, la new entry firmata Mcdonald’s, disponibile in tutti i ristoranti. Con sole 325 Kcal, il Focaccino è il primo prodotto Mcdonald’s che al posto del classico panino prevede un’invitante focaccia rotonda, morbida fuori e dentro, e al posto dell’hamburger, un gustoso arrosto di tacchino: per un risultato dal sapore leggero e più fresco, ideale da gustare anche in estate. Focaccino rappresenta così un ulteriore step di Mcdonald’s nei confronti dei bisogni dei consumatori, sempre più attenti a combinare la soddisfazione del palato con i valori nutrizionali dei prodotti. Mcdonald’s infatti si impegna costantemente ad ampliare i suoi menu e a renderli sempre più vari con l’obiettivo di continuare ad assicurare ai consumatori la possibilità di scegliere cibi che non solo incontrino i loro gusti ma che siano anche coerenti, dal punto di vista calorico, con il fabbisogno giornaliero. Mcdonald’s non pone solo attenzione alle esigenze dei consumatori, ma anche alla qualità dei prodotti e alla scelta dei suoi fornitori. “Con il lancio del Focaccino vogliamo sottolineare ancora una volta la volontà di legarci al territorio italiano e collaborare con imprenditori locali” – afferma Marco Ferrero, direttore marketing e comunicazione Mcdonald’s Italia. “Infatti sia la focaccia sia il tacchino provengono da fornitori italiani certificati che garantiscono alimenti sicuri e di qualità grazie alla selezione delle migliori materie prime, a severi requisiti di igiene e sicurezza lungo tutta la filiera produttiva e a rigide e consolidate procedure di preparazione e distribuzione dei prodotti”. Dopo un rigoroso e attento processo di selezione dei fornitori, per la realizzazione del Focaccino Mcdonald’s ha scelto Lanterna Alimentari Genova e Amadori. Lanterna Alimentari Genova produce dal 1996 specialità da forno parzialmente cotte e surgelate. È un’azienda strettamente legata alla tradizione della focaccia e del capoluogo ligure. L´esperienza artigianale è infatti sempre protagonista dello stabilimento genovese e permette di produrre la stessa focaccia che da secoli ha reso Genova famosa ovunque. Al rispetto per la tradizione viene affiancato l´utilizzo delle tecnologie più avanzate con l’obiettivo di realizzare prodotti di qualità attraverso controlli rigorosi sulle materie prime, sui processi di produzione, sull´ambiente di lavoro. “È stato veramente molto stimolante lavorare alla messa a punto di un prodotto che potesse coniugare i valori della tradizione, della tipicità e dell’artigianalità propri della focaccia genovese con le modalità di consumo e di utilizzo caratteristiche di una forma nuova e “straniera” di ristorazione come quella di Mcdonald’s” – afferma Gino Giannotti, direttore commerciale di Lanterna Alimentari Genova. “È quindi con grande soddisfazione e con grande curiosità che attendiamo di conoscere quale accoglienza sarà riservata al nuovo panino “italiano” e anche un po’ “genovese” dalla clientela Mcdonald’s”. Per quanto riguarda invece Amadori, Mcdonald’s ha scelto questa azienda, leader nella produzione di carni avicole che, gestendo l´intera filiera integrata, garantisce un prodotto sicuro, controllato e certificato lungo tutte le fasi produttive. Un risultato ottenuto nel corso del tempo grazie a una continua propensione alla crescita, all’innovazione e al miglioramento che ha portato Amadori a disporre di impianti tecnologicamente all´avanguardia che, oggi, consentono di offrire un prodotto di alta qualità, curato in ogni dettaglio di produzione. Inoltre, Amadori è stato decretato uno dei fornitori più sostenibili al mondo per Mcdonald’s, aggiudicandosi il premio “Best of Sustainable Supply”, un riconoscimento che Mcdonald’s attribuisce ogni anno ai suoi migliori partner e che sottolinea l’impegno dell’azienda nelle politiche di attenzione all’ambiente, alla comunità e al cibo di alta qualità. Prezzo di vendita del Focaccino: 2,40€ |
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RON MILLONARIO XO ANCORA PIU’ GOLD&GLAM NEL VISUAL
NUOVA ETICHETTA IN METALLO DORATO PER LA GEMMA PIÙ PREZIOSA TRA I DISTILLATI
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Se la perfezione non ha mai limite, Ron Millonario Xo ne è la prova. Rinomato rum peruviano invecchiato 20 anni con il Metodo Solera, questo distillato seducente e amabile, adorato dalle donne e apprezzato dagli uomini, oggi si impreziosisce ancora di più grazie al nuovo collare della sua inimitabile bottiglia. Realizzato in peltro color oro, il collare di Ron Millonario Xo è un piccolo gioiello di eleganza e raffinatezza unico nel suo genere. Una sottile lamina di luccicante metallo che avvolge la delicata bottiglia di Ron Millonario Xo, proprio come farebbe un monile allacciato al collo di una donna affascinante e misteriosa, creata per esaltare tutta la bellezza, la pregevolezza e, perché no, la vanità di questo distillato esclusivo. La nuova etichetta fa risaltare ora più di prima il nome del prodotto, invariato nella grafica, ma di un penetrante colore nero, inciso abilmente su un metallo dolce che da sempre è utilizzato per creare artigianalmente oggetti artistici, ornamenti e altro ancora. Dal profumo di frutta secca e cannella, con sentori di ricordi tropicali e dal gusto caldo, morbido, con note eteree piacevolmente levigate, Ron Millonario Xo continua quindi a stupire con una soluzione completamente nuova nell’ambito del beverage, ereditata dalla più nobile tradizione della profumeria francese, abbandonando le normali etichette in carta e plastica. “Ancora una volta siamo riusciti a superare noi stessi” – afferma Fabio Rossi, direttore marketing di Rossi&rossi – “Ron Millonario Xo è un prodotto dedicato solo ai veri intenditori, non solo del gusto ma anche del bello. Per questo non riusciamo ad accontentarci di quanto raggiunto, ma siamo sempre spinti a investire tempo e risorse nella ricerca verso l’eccellenza”. Per lo stesso motivo anche il cofanetto di Ron Millonario Xo è stato rivisitato e ottimizzato nelle sue caratteristiche. Pur mantenendo l’effetto simil-coccodrillo, che rafforza la sontuosità del distillato, ora questo elegante box in cartone è stato reso più rigido e resistente, ma allo stesso tempo più compatto e leggero, garbato e forte proprio come il nettare che è onorato di ospitare. Scheda Tecnica Zona di provenienza Perù Scuola Spagnola Metodo Solera Invecchiamento Vecchi millesimi invecchiati fino a 20 anni Profumo Frutta secca, cannella e note tenui di scatola di sigari, aromi di pasticceria Gusto Dolce, graduale, con note complesse di fico e datteri, caramella mou e chiodi di garofano Prezzo al pubblico suggerito: 90,00 Euro circa |
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GIAMPIETRO COMOLLI, FONDATORE DI OVSE: REGISTRAZIONI NEI PRIMI 4 MESI 2012: L’ITALIA DEL VINO E’ SPUMEGGIANTE. EXPORT VINCENTE
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Primi dati 2012 sono confortanti. L’export registra una crescita rispetto al 2011, in alcuni Paesi significativa e con valori ancora superiori. Cresce la consapevolezza del binomio qualità-origine del vino italiano, rispetto ad un calo per i vini tranquilli di Australia, Sudafrica, regrediscono anche i vini cileni, vanno molto bene i vini spagnoli, così registra Ovse nei primi 4 mesi. Giampietro Comolli, fondatore di Ovse, sintetizza:<< Nel 2012, il consumo dei vini effervescenti italiani continua a crescere all’estero:+9% nei volumi e +15% in valore. Segno della credibilità, della forza del marchio, della qualità. Ferme le spedizioni di bollicine metodo tradizionale dopo il grande successo del 2011.In generale, crescita anche per Barolo (+9%), Chianti, Soave(+7%) e Amarone soprattutto in Regno Unito e in Usa, ma con la richiesta per i vini di alto prezzo a scendere di valore almeno del 10-15%. Molto bene il Lambrusco Doc e non Doc. Volano i consumi di vino in Canada, diventato il 6° Paese al mondo per consumi.>> L’export totale italiano nel 2011 è stato di 23,6 milioni di ettolitri per 4,4 mld di euro di valore: la conferma di crescita è per i vini senza denominazione, cioè vini commercializzati con il nome della marca, contratti chiusi con grandi marche distributive e di importazione. In ogni caso continua il trend per vini freschi, moderni, meno alcolici, abbinabili con ogni cucina, ideali per ogni momento e occasione, meglio se il vino è anche festa, convivialità, cultura. All’estero è molto alto il livello del binomio vino-cultura italiana. In Italia le cose non vanno così male dopo i cali degli ultimi 2 anni. Per Comolli: << Il mercato nazionale è stabile, non calano i consumi in generale con alcuni buoni segnali per Barbaresco, Brachetto d’Acqui, cresce ancora la voglia di vini “effervescenti”con il Prosecco Superiore Spumante Docg(+3% in bottiglie)e il Prosecco Doc (+6%in bottiglie). Uno stop si registra per i vini metodo tradizionale, sia nazionali che di importazione. Il prezzo al consumo è sempre più fattore determinantee questo incide maggiormente sugli acquisti di grandi vini e sulle denominazioni straniere. In Italia crescono le vendite dirette in cantina (+4%) e i consumi nella Gdo segnano +7% nel primo quadrimestre 2012 per tutti i vini spumeggianti con un +11 in valore. La fascia più gettonata è fra 6-9 euro alla bottiglia sullo scaffale. >> In questo contesto le manifestazioni sui territori di produzione dei vini diventano un veicolo commerciale, non solo di svago e turismo. Ripresa anche per gli spumanti rosati (+3%), soprattutto ottenuti con metodo italiano. Ancora al palo i consumi di vini e spumanti al ristorante, ancora giù gli acquisti in enoteca, ad eccezione del consumo a calice che sta crescendo in ogni canale di mescita. Approfondimento Dai primi segnali emerge ancora la necessità di puntare sui mercati esteri, soprattutto sui Paesi neofiti, su Cina, Russia e India per certi vini come gli spumanti, e consolidare con azioni di supporto commerciale diretto le presenze in Uk, Usa, Germania e mercati tradizionali che fanno segnare una nuova ripresa come Canada, Benelux, Svizzera e paesi Scandinavi. Nei nuovi mercati occorre una forte immagine commerciale, lo sviluppo di strategie integrate di filiera puntando su identità di origine. In questo il Prosecco Doc e il Lambrusco Docsono sicuramente una risposta chiara alla domanda estera, occorre dare un peso economico maggiore al prodotto e pian piano ridurre gli “ spumanti generici”. I primi mesi del 2012 confermano che gli acquisti e i consumi in Italia sono sempre più domestici, infatti gli acquisti in grande distribuzione sono in crescita, oggi rappresentano oltre il 60% delle vendite di spumanti, con un fatturato al consumo pari al 50% del totale. Il consumatore cresce in cultura e attenzione per cui richiede sempre più informazioni chiare sull’etichetta, più riconoscibilità del valore e della qualità, a vantaggio del prodotto nazionale a scapito delle importazioni. Continua a mostrarsi una forte discontinuità, vince una sensibilità aperta negli acquisti, negli acquisti aumentano gli atti di infedeltà alla marca e alla tipologia. La destagionalizzazione dei vini spumanti segna un forte stop e regresso. Primo grande segnale di ripresa degli ordini dei vini rossi di qualità tranquilli: nel primo quadrimestre 2012 aumentano l’imbottigliamento di Barolo, Barbaresco, Amarone, Gutturnio, Bonarda, Sangiovese, Montepulciano d’Abruzzo, Merlot. Bene anche i bianchi di Pinot Grigio, Moscato, Soave, Verdicchio di Jesi, Gavi, Malvasia. Per le bollicine, la crescita superiore del valore del mercato rispetto ai volumi indica che il mercato mondiale sta cambiando opinione e riconosce al marchio “Italia” un appeal più alto del passato. A tavola nel mondo si parla italiano, si sostituiscono altri vini anche con più storia, perché la leva del prezzo è fondamentale, insieme a una più dettagliata distribuzione e presenza capillare. In ogni caso il gap con la Francia è ancora elevato sui mercati emergenti e sui nuovi mercati di consumo per la mancanza di insegne italiane della grande distribuzione che svolge una funzione di richiamo e informazione per il tipo di “ negozio2 che rappresenta. Il dettaglio ha bisogno di continuità e di frequenza dei consumi con alti costi di gestione, oltre che riferimenti forti nel Paese importatore. Nel 2012 occorre che le imprese puntino su formazione nei nuovi mercati, su aggregazione nelle proposte alla distribuzione, su fermezza nei prezzi, su continua ricerca e garanzia di massima qualità, su equilibrio dei prezzi, su contatti ad personam dispendiosi, ma utili soprattutto in paesi orientali, Cina e Russia. Il prezzo, per alcuni vini spumanti sia nazionali che stranieri, risulterà determinante negli acquisti come puntare sul rapporto valore/identità. Basta parlare di rapporto qualità e di prezzo che fa capire che si parla di un livello basso, per le bollicine non ha senso, oggi la qualità dei vini è molto diffusa, certificata, con tracciabilità e controlli pubblici. All’estero nei primi 4 mesi del 2012 si registra una crescita quasi totalmente ad appannaggio degli spumanti “generici made in Italy”, presumendo intorno al 7% circa l’incremento previsto a fine anno (+29mil bott) Collaborazioni Ovse: Rete Linkedinupdates Group Consulting (394 Testimonial in 48 mercati esteri) Insee, Oemv, Justdrinks,winesas, Allt-om-vin, Inao, Echos, Istat, Ice, Eurostat, Acnielsen, Databank, Iwsr/gdr, uffici Dogane,oeno |
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CANTINA DI SOAVE: ORO ALL’AMARONE ROCCA SVEVA 2006 ALL’INTERNATIONAL WINE CHALLENGE DI LONDRA
DUE MEDAGLIE DI BRONZO AL SOAVE AL DECANTER WORLD WINE AWARDS
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Oltre ai grandi rossi di Cantina di Soave che si vedono riconfermati di anno in anno sulla piazza inglese, buoni i posizionamenti anche per il Soave Classico doc Duca del Frassino 2011 e per il Soave Classico doc Rocca Sveva 2011 che conquistano due importanti bronzi al concorso indetto dall’autorevole rivista Decanter Medaglia d’oro all’Amarone Rocca Sveva 2006 di Cantina di Soave all’International Wine Challenge di Londra, a cui si aggiungono due argenti per il Ripasso Rocca Alata 2010 e il Ripasso Cadis 2010, quattro bronzi per il Soave Classico Duca del Frassino 2011, il Soave Classico Rocca Sveva 2011, l’Amarone Rocca Alata 2009, l’Amarone Cadis 2009. Questi i brillanti risultati di Cantina di Soave, seguiti da numerose altre menzioni, nel corso dell’ultima edizione dell’International Wine Challenge di Londra, il concorso enologico internazionale più severo e selettivo del mondo, che si tiene annualmente nella capitale britannica, nell’ambito della London International Wine Fair. Si tratta di un risultato importante quello appena ottenuto sulla piazza inglese, termometro dei mercati e dei trend di consumo per il Nord Europa, che giunge subito dopo la significativa segnalazione guadagnata oltreoceano dall’azienda col suo Soave Re Midas 2010 da parte di Wine Enthusiast, testata americana molto diffusa ed influente, che lo ha inserito tra i “100 best buys 2011”. Ecco in sintesi i piazzamenti conquistati all’International Wine Challenge 2012: Amarone della Valpolicella doc Rocca Sveva 2006 – Medaglia d’oro Ripasso Valpolicella doc Rocca Alata 2010 – Medaglia d’argento Ripasso Valpolicella doc Cadis 2010 - Medaglia d’argento Amarone della Valpolicella doc Rocca Alata 2009 – Medaglia di bronzo Amarone della Valpolicella doc Cadis 2009 - Medaglia di bronzo Soave Classico doc Duca del Frassino 2011 – Medaglia di Bronzo Soave Classico doc Rocca Sveva 2011 - Medaglia di Bronzo Soave Classico doc Villa Rasina 2011 – Commended Ripasso Superiore doc Rocca Sveva 2009 – Commended Risultati importanti e molta soddisfazione anche per l’Iwsc (International Wine and Spirit Competition), altro prestigioso concorso al cui interno i vini di Cantina di Soave hanno saputo distinguersi, guadagnando ottime posizioni: Amarone della Valpolicella doc Rocca Sveva 2006 – Medaglia d’argento Ripasso Valpolicella doc Cadis 2010 - Medaglia d’argento Ripasso Superiore doc Rocca Sveva 2009 - Medaglia d’argento Amarone della Valpolicella doc Rocca Alata 2009- Medaglia d’argento Amarone della Valpolicella doc Cadis 2009 – Argento best in class Ripasso Valpolicella doc Rocca Alata 2010 – Argento best in class Soave Classico doc Villa Rasina 2011 – Medaglia di bronzo Soave Classico doc Duca del Frassino 2011 – Medaglia di Bronzo Soave Classico doc Rocca Sveva 2011 - Medaglia di Bronzo Ha chiuso poi in bellezza il Decanter World Wine Awards, l’altro importante concorso enologico, promosso dall’autorevole rivista britannica, i cui esiti sono stati resi noti sempre nel corso del London International Wine Fair: Ripasso Valpolicella doc Rocca Alata 2010 – Medaglia d’argento Soave Classico doc Duca del Frassino 2011 – Medaglia di Bronzo Soave Classico doc Rocca Sveva 2011 - Medaglia di Bronzo Ripasso Valpolicella doc Cadis 2010 - Medaglia di Bronzo Ripasso Superiore doc Rocca Sveva 2009 - Medaglia di bronzo Amarone della Valpolicella doc Rocca Sveva 2006 – Medaglia di bronzo Soave Classico doc Villa Rasina 2011 – Commended Amarone della Valpolicella doc Cadis 2009 - Commended Cantina di Soave – 2200 soci, attivi su 6000 ettari di vigneto di proprietà, 30 milioni di bottiglie prodotte all’anno per un fatturato che raggiunge i 100 milioni di euro – esporta il 48% della produzione totale. Della quota esportata il 30% viene venduto in Germania, il 30% in Gran Bretagna, il 20% nei Paesi Scandinavi e il 20% in altri paesi. I principali mercati di riferimento sono ad oggi Germania, Gran Bretagna, Paesi Scandinavi, Svizzera, Giappone, Sudamerica, a cui si aggiungono gli Stati Uniti. Cantina di Soave produce il 43% della produzione totale del Soave Classico, il 48% della produzione di Soave Doc, il 49% della produzione di Valpolicella Doc, il 70% della produzione totale di Lessini Durello |
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