|
|
|
MERCOLEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Giugno 2012 |
 |
|
 |
L’ENAC AVVIA SERIE DI INCONTRI IN VISTA DELLA LIBERALIZZAZIONE DEL TRASPORTO DEI LIQUIDI A BORDO DEGLI AEROMOBILI DALL’APRILE DEL 2013 |
|
|
 |
|
|
Roma, 13 giugno 2012 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile, in qualità di Autorità competente sul territorio nazionale nel settore della sicurezza dell’aviazione civile, rende noto di aver avviato una serie di consultazioni con gli operatori del settore in vista della liberalizzazione del trasporto dei liquidi nella cabina degli aeromobili che, come previsto da appositi regolamenti europei, entrerà in vigore a partire dal 29 aprile 2013. A seguito della liberalizzazione, infatti, i liquidi potranno di nuovo essere portati a bordo della cabina degli aerei, ma solo dopo essere stati sottoposti a controlli attraverso macchinari altamente specializzati nell’individuazione di liquidi non conformi al trasporto. Nella giornata dell´11 giugno 2012, la Direzione Security dell’Enac ha avuto un primo incontro con i rappresentanti di Assoaeroporti, di Assaereo e di Ibar, le associazioni rappresentative degli operatori maggiormente interessati alla specifica problematica. Durante l’incontro, in un clima di totale condivisione, sono stati individuati i punti nodali delle procedure da adottare per rendere funzionali le operazioni di controllo, senza compromettere operatività aeroportuali, e giungere quindi preparati alla scadenza indicata. Dalla riunione è emersa la necessità di adottare dei percorsi sperimentali, presso aeroporti che verranno presto individuati, in modo da testare sia l’efficacia delle procedure, sia le tecnologie da impiegare. La prossima riunione si terrà nel mese di luglio. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MALPENSA: RIDIMENSIONARE I VOLI SU LINATE |
|
|
 |
|
|
Milano, 13 giugno 2012 - "In questi ultimi 15 anni, tutte le volte che è cresciuto Malpensa questo è avvenuto a beneficio dell´intero sistema aeroportuale lombardo, mentre ogni qual volta è accaduto il contrario, cioè è cresciuto Linate ed è calato lo scalo varesino, si è verificato un danno in termini di passeggeri e di movimenti aerei per la Lombardia". Lo ha dichiarato ieri l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, intervenendo a un convegno organizzato dalla Uil sul futuro dello scalo lombardo che si è tenuto proprio a Malpensa. L´assessore ha sottolineato che gli scali lombardi fanno parte di un sistema aeroportuale e il destino di uno ha effetti sull´altro e che "questi effetti non sono in ogni caso positivi, indipendentemente da chi cresce. Se vogliamo che la Lombardia abbia con Malpensa la porta di accesso verso il mondo, dobbiamo ridimensionare Linate". Regolazione Del Traffico - "La soluzione è rivedere la ripartizione dei voli tra Linate e Malpensa", ha spiegato Cattaneo ricordando però che il ruolo di regolazione è di competenza nazionale. "L´aeroporto di Malpensa deve essere e diventare punto di riferimento internazionale rilanciato - ha concluso l´assessore - e perché questo accada è necessario anche l´intervento del Governo". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TORINO: QUALE FUTURO PER L’AEROPORTO DI CASELLE? |
|
|
 |
|
|
Torino, 13 giugno 2012 - E’ stato dedicato allo sviluppo dell’aeroporto di Caselle l’incontro che il presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore al Turismo, Alberto Cirio, hanno avuto il 12 giugno nel palazzo della Giunta con il sindaco e il vicesindaco di Torino, Piero Fassino e Tom Dealessandri, il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, ed i vertici di Sagat. “Abbiamo parlato in particolare di Ryanair - ha dichiarato al termine Cota - La Regione vuole mantenere il suo impegno, ma è chiaro che da solo non è sufficiente: senza un impegno analogo di Comune e Provincia di Torino l’operazione non ha copertura. La discussione è pertanto stata rimandata. In tempi difficili e´ bene ponderare tutte le decisioni”. L’assessore Cirio ha ricordato che “il rapporto con Ryanair è nato su iniziativa di Regione e Sagat, con un meccanismo virtuoso di comarketing che ha portato in Piemonte 600mila passeggeri all’anno. Un comarketing su cui abbiamo investito annualmente 1,5 milioni di euro come Regione, accanto ai 2 milioni garantiti da Sagat. La prospettiva della base è interessante ma, al momento, come ha sottolineato il presidente Cota, è sostenuta finanziariamente solo dalla Regione, disposta a mettere sul progetto 1,5 milioni all’anno. Cifra che, però, non è sufficiente. L´incontro era quindi finalizzato a capire se da parte di Comune e Provincia di Torino esiste disponibilità a sostenere insieme il percorso: una volontà che, però, entrambi non manifestano. Da sola la Regione non può chiudere questa partita, quindi nelle prossime settimane valuteremo con Ryanair come proseguire il rapporto". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: L´AEORPORTO DIVENTA REGIONALE, VIA LIBERA ALL´INGRESSO DI TRENTO |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 13 giugno 2012 - L´aeroporto di Bolzano diventa regionale: l’ 11 giugno la Giunta provinciale ha deciso di offrire alla Provincia di Trento il 30% delle quote della Abd, la società che gestisce lo scalo di San Giacomo. Sempre l´esecutivo di Palazzo Widmann, inoltre, ha dato il proprio definitivo via libera all´ampliamento della pista per atterraggi e decolli. Da tempo i presidenti delle due province, Luis Durnwalder e Lorenzo Dellai, stavano discutendo la questione, che ora assume forme decisamente concrete. La Provincia di Trento, infatti, potrebbe entrare nella società Abd che gestisce l´aeroporto di Bolzano. "Abbiamo offerto il 30% delle quote - ha spiegato Durnwalder - ora non resta che chiarire i dettagli economici e giuridici della vicenda". Secondo il presidente altoatesino, l´operazione sarebbe reciprocamente vantaggiosa. "Lo scalo diventerebbe un vero e proprio aeroporto regionale - ha sottolineato - e la partecipazione diretta di Trento porterebbe sicuramente una crescita nel numero di passeggeri. Non solo, perchè anche gli eventuali deficit di gestione avrebbero un impatto meno importante se suddivisi tra le due amministrazioni". Dal punto di vista più tecnico, invece, la Giunta provinciale ha dato oggi il suo definitivo via libera al previsto allungamento della pista, intervento necessario per uno scalo di categoria 2C come quello di San Giacomo. Il progetto prevede che al termine dei lavori la pista di atterraggio e decollo raggiunga i 1.431 metri. "Oltre al prolungamento a nord e a sud - ha concluso Luis Durnwalder - dovrà essere realizzata una zona di sicurezza di circa 250 metri: i terreni di questa fascia devono essere acquistati dalla Provincia, non verranno asfaltati ma saranno bonificati e rinforzati. Al termine dei lavori quello di San Giacomo sarà un aeroporto più sicuro e più moderno". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRAPORTO PUBBLICO, LA RIFORMA PRESENTATA A GROSSETO |
|
|
 |
|
|
Grosseto, 13 giugno 2012 – Presentati ieri mattina in Municipio a Grosseto la riforma del trasporto pubblico e i contenuti dell’intesa raggiunta da Regione Toscana ed Enti Locali sul futuro servizio di tpl. Presente l’assessore regionale Luca Ceccobao. “Con la venuta meno dei fondi statali per il trasporto pubblico locale – ha spiegato Ceccobao – ci siamo trovati di fronte due opzioni, quella di operare tagli lineari ai servizi oppure quella di ripensare completamente il sistema del trasporto regionale. Abbiamo scelto la seconda strada, con una riforma di sistema che riorganizzi i servizi sia urbani che extraurbani”. “La rimodulazione dei servizi – ha proseguito l’assessore – è stata effettuata in base a due criteri: concentrare più servizi dove ci sono più persone e garantire i collegamenti utilizzati da lavoratori e studenti, a cui si aggiungeranno dei servizi specifici per le aree a domanda debole organizzati dagli enti locali”. Presenti insieme a Ceccobao gli assessori del Comune di Grosseto Arsenio Carosi e Fernando Pianigiani della Provincia. Nel corso dell’incontro i responsabili del settore mobilità del Comune di Grosseto hanno illustrato le nuove linee guida per la razionalizzazione del servizio, che puntano superare la situazione attuale, con 20 linee (9 nel centro abitato, 8 di collegamento con le frazioni e 3 linee scolastiche), che presenta alcune criticità: in particolare gli elementi tenuti in considerazione per la modifica del trasporto locale urbano sono stati la struttura circolare delle linee, la mancanza di collegamenti diretti tra i quartieri e il centro, la scarsa frequenza del servizio (cadenza 30 minuti), orari non cadenzati, che creano di conseguenza un servizio poco appetibile e scarsamente competitivo. “Con non poco coraggio – ha spiegato l’assessore alla mobilità del Comune di Grosseto Arsenio Carosi – la Regione Toscana ha operato una riforma organica che è riuscita nel non facile compito di trovare una sintesi tra le esigenze di tutti i territori. A Grosseto, utilizzando le disponibilità e gli incentivi regionali abbiamo ridisegnato l’intero sistema di trasporto urbano: da linee circolari di passerà alla predisposizione di linee radiali, per servire i collegamenti da e per il centro, con un collegamento più puntuale tra le principali polarità, l’ottimizzazione delle linee scolastiche oltre alla razionalizzazione e trasferimento alla Provincia delle linee per le frazioni”. “Tutte le scelte – ha detto l’assessore ai trasporti della Provincia di Grosseto Fernando Pianigiani – sono state improntate a raggiungere l’obiettivo di garantire quei servizi minimi che dalla zona nord fino a Capalbio coprono un territorio vastissimo. Non è stato facile ma siamo riusciti in un lavoro di progressiva razionalizzazione che tiene presenti sia le esigenze degli studenti pendolari, sia gli anziani e complessivamente di tutte le fasce deboli, perché è nostro dovere garantire a tutti il diritto alla mobilità”. In particolare l’accordo del Comune di Grosseto con la Regione prevede un progetto per 1.100.000 km complessivi di cui 850.000 km di linee urbane e 250.000 km di linee suburbane (quest’ultime conteggiate nei complessivi 5.700.000 km gestiti dalla Provincia. Dal Comune di Grosseto arriveranno per il sistema urbano un contributo di 650.000 euro più 170.000,00 di I.v.a, mentre dalla Regione il contributo stimato è di 1.050.000 euro. A sua volta per la gestione delle linee extraurbane la Provincia di Grosseto contribuirà per 1.300.000 euro. Nel corso dell’incontro si è anche parlato della gara che nel 2013 dovrà indicare il gestore unico del servizio in tutta la Regione. Si tratterà di una gara europea e si svilupperà in un periodo di tempo decisamente più lungo di quanto avveniva fino ad oggi, cioè 9 anni. I principali punti dell’accordo: garantita stabilità al sistema, salvato il trasporto pubblico locale. Un settore che rischiava il collasso viene messo in sicurezza per i prossimi 9 anni con un grande sforzo della Regione Toscana e degli enti locali che, di fatto, si sostituiscono al Governo - garantita una rete di 100.000.000 milioni di chilometri, dunque solo leggermente inferiore a quella attuale di 105 milioni - garantite risorse per l’acquisto di circa 1000 nuovi bus. A oggi in Toscana circolano circa 3000 autobus, la cui età media è 12 anni. Grazie ai 30 milioni l’anno destinati dalla regione agli investiment in nuovi autobus, questa età media passerà da 12 a 8 anni - garantiti da Regione ed enti locali 195 milioni di euro per i servizi - garantito un solo biglietto a tariffa integrata per autobus, tram, treni e traghetti. Sarà una novità che darà omogeneità a un sistema finore frazionato (sono 14 le diverse aziende che gestiscono il servizio di tpl via bus, cui si aggiungono biglietti diversi per treni, tram e traghetti) - garantito il mantenimento o addirittura un rafforzamento del livello attuale dei servizi nelle città - garantite le corse extraurbane utilizzate dai pendolari - garantiti i livelli occupazionali grazie a una clausola sociale nel bando. Il problema occupazionale nel settore del tpl è dovuto a tagli nazionali, tuttavia la Toscana per tutelare i lavoratori inserirà nel bando per la futura gara europea ad ambito unico la previsione di riassorbimento da parte del nuovo gestore dei dipendenti delle attuali aziende di trasporto pubblico. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: PEDAGGI SUI PASSI DI MONTAGNA, IN CAMBIO AUTOBUS GRATIS |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 13 giugno 2012 - Istituire il pedaggio a pagamento su alcuni passi di montagna, e in cambio finanziare con i soldi incassati un servizio di trasporto pubblico gratuito. Questo l´obiettivo della Giunta provinciale, che ha incaricato l´assessore Widmann di seguire le trattative con Belluno e Trento per arrivare ad una soluzione comune. Il traffico e il rumore lungo le strade di montagna, in maniera particolare sui passi dolomitici dove vi è un delicato equilibrio ambientale e paesaggistico, sono da sempre tra i problemi più sentiti dalla popolazione altoatesina. Ma come fare per risolverli? In Giunta provinciale si è raggiunto un accordo per l´inserimento dei pedaggi a pagamento su un certo numero di strade. "Ci stiamo muovendo da tempo - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - discutendo con Belluno e Trento per trovare soluzioni condivise, e ora abbiamo incaricato l´assessore alla mobilità Thomas Widmann di seguire le trattative. Se però non si arrivasse ad un accordo, siamo anche disponibili a proseguire da soli". L´obiettivo dell´esecutivo altoatesino è quello di utilizzare i soldi raccolti con i pedaggi per finanziare un servizio di trasporto pubblico gratuito che, secondo Durnwalder, "contribuirebbe a ridurre il traffico e dunque l´inquinamento". E se i fondi derivanti dai pedaggi non dovessero rivelarsi sufficienti, il presidente altoatesino si è dichiarato pronto ad investire "almeno parte dei 40 milioni di euro del cosiddetto fondo Brancher destinato alle zone di confine" |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MORETTI: “SENZA FONDI, A RISCHIO TRENI LOCALI NEL 2013”CONDIVIDI: L’ALLARME LANCIATO DALL’AD DEL GRUPPO FS ITALIANE NEL SUO INTERVENTO AL CONVEGNO SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE ALL´UNIVERSITÀ BOCCONI DI MILANO. |
|
|
 |
|
|
Milano, 13 giugno 2012 - “Non c’è previsione di budget per il 2013 per le Ferrovie dello Stato sul trasporto pubblico locale, così i servizi rischiano di finire”. Questo l’allarme lanciato dall’Ad del Gruppo Fs Italiane, Mauro Moretti, nel suo intervento al convegno sul trasporto pubblico locale e sul ruolo dell’Attività Garante all´Università Bocconi di Milano. ´´Non so che cosa farà l´Authority - ha proseguito Moretti - ma nel 2013 , se non ci saranno soldi a bilancio, l´unica cosa che potremo fare noi sarà interrompere il servizio´´. ´´Verremo denunciati per interruzione di servizio - ha continuato il manager Fs - vedremo come andrà a finire´´. Il numero uno delle Ferrovie dello Stato Italiane ha poi spiegato che “il contributo pubblico alle Ferrovie per il trasporto pubblico locale è oggi di 1,2 miliardi di euro a fronte di 1,6 miliardi pianificati. I ricavi sono di 10,8 centesimi di euro per passeggero/km. Per i trasporti su gomma sono di 17,2 centesimi di euro". Nel confronto con gli altri Paesi europei, la tedesca Db ha ricavi per passeggero/km a 20 centesimi e la francese Sncf raggiunge i 22 centesimi. Per non parlare delle ferrovie inglesi i cui ricavi variano tra i 33 e i a 42 centesimi chilometro. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTO FERROVIARIO LOCALE. ZAIA: IL GOVERNO TIRI FUORI I SOLDI. BRUTTA IMMAGINE PER I TURISTI |
|
|
 |
|
|
Venezia, 13 giugno 2012 - “Il Governo deve dare risorse,: non si può pensare che il trasporto pubblico locale sia residuale rispetto ai problemi del nostro Paese. E’ un servizio per i cittadini che pagano le tasse, ed è un biglietto da visita per i turisti di tutto il mondo che vengono da noi”. Lo ha detto ieri il presidente del Veneto Luca Zaia, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla questione. “Ha ragione Moretti a protestare, ed ha ragione l’assessore Chisso a dire che lo Stato deve tirare fuori i soldi. Quando vado in Spagna, giro quasi sempre in treno, ed è un altro mondo rispetto al nostro; e stiamo parlando di un Paese – ha ricordato Zaia – che ha uno spread superiore ai 500 punti”. “Sui treni locali dico che la situazione è insostenibile. Dobbiamo dare una risposta ai nostri pendolari, in un momento nel quale la benzina costa due euro al litro, e dobbiamo darla agli ospiti che vengono nel Veneto: se il servizio è quello che vediamo oggi ci saranno milioni di turisti che diranno al mondo quello che c’è. Chiediamo i fondi – ha concluso – e la volontà di dimostrare che non siamo un territorio dimenticato, ovvero la periferia dell’impero”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRASPORTO FERROVIARIO LOCALE IN VENETO
|
|
|
 |
|
|
Venezia, 13 giugno 2012 - “Se l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, una s.P.a. Il cui azionista di maggioranza è lo Stato, dice che senza soldi sul tavolo non garantirà il servizio di trasporto locale, mi domando una volta di più dove vanno a finire le tasse pagate dai cittadini del Veneto”. Franco Manzato, assessore regionale alla tutela del consumatore, fa quattro calcoli a spanne e, rispetto a quanto introitato dall’erario statale con imposte e tasse dei veneti, il servizio dovrebbe essere perlomeno dignitoso. “Invece lo Stato, ma non è una novità, scarica da anni i suoi debiti su Regioni ed enti locali – aggiunge – i quali non hanno di fatto una propria autonomia né fiscale né finanziaria, ma vivono di trasferimenti, che oltretutto sembrano inversamente proporzionali tra Nord e Sud rispetto a quanto il territorio paga. Alle Regioni lo Stato ha trasferito il trasporto locale, e poi lesina e preannuncia ulteriori riduzioni”. “Non è però una partita interna alle istituzioni – dice ancora Manzato – perché riguarda la mobilità di centinaia di migliaia di persone, che pagano le tasse e pagano i titoli di viaggio. Già il servizio lascia parecchio a desiderare, e certo non corrisponde agli impegni contrattuali di Trenitalia, che pure incassa i finanziamenti della Regione e degli introiti tariffari, ma i nostri utenti segnalano un costante declino, quasi che il servizio locale non fosse nei pensieri dei vertici del gruppo e di Trenitalia. Voglio sapere da Trenitalia qual è l’introito degli abbonamenti nelle tratte interne del Veneto e dei biglietti chilometrici venduti nel nostro territorio. Mi basta il dato complessivo 2011 e suppongo che la società ferroviaria non abbia alcun problema a fornirlo”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONSEGNATO ALLA REGIONE LIGURIA IL NUOVO TRENO PER I PENDOLARI |
|
|
 |
|
|
Genova, 13 giugno 2012 - E’ stato consegnato ieri alla Regione Liguria, e subito messo in circolazione, il primo dei nuovi treni di tipo Vivalto. Presenti il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, l’Assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco e il Direttore regionale di Trenitalia, Enrico Melloni. Il treno è l’ultimo previsto dalla convenzione stipulata tra Trenitalia e Regione Liguria, nel 2005, per il miglioramento dell’offerta ferroviaria regionale grazie all’acquisto di quattro treni Vivalto con un investimento complessivo che supera i 25 milioni di euro di cui 5,322 milioni finanziati dalla Regione stessa. Grazie al Contratto di Servizio stipulato e sostenuto finanziariamente dalla Regione Liguria con Trenitalia sarà possibile continuare il potenziamento e l’ammodernamento della flotta regionale con altri 3 nuovi treni, sempre di tipo Vivalto, in arrivo dal prossimo mese di settembre. Complessivamente saranno 20 nuove carrozze tipo Vivalto, prodotte nelle officine di Ansaldobreda, che nel dicembre del 2009 si aggiudicò la commessa. Una nuova flotta confortevole e capiente, in grado di trasportare fino a 600 persone comodamente sedute. Le carrozze a due piani hanno comode sedute con poggiatesta, braccioli, tavolini ribaltabili, prese elettriche da 220 V. In ogni seduta, appendiabiti, bagagliere, maniglie e corrimano per i passeggeri in piedi. La Carrozza semipilota è dotata di un ambiente per passeggeri disabili con toilette dedicata ed attrezzata con dispositivi per facilitarne l’accesso. Dispone anche di un ambiente multifunzionale per il trasporto biciclette e bagagli ingombranti. La tecnologia di bordo permette un’attenta integrazione di tutti i sistemi di informazione (annunci sonori, monitor e segnaletica), mappe tattili nelle toilettes e pulsantiere in “Braille” per i passeggeri non vedenti, 8 monitor a cristalli liquidi per ogni vettura (5 nella semipilota) e un sistema di videosorveglianza. Tutti i nuovi convogli saranno trainati da locomotive E464 Bombardier di ultima generazione prodotte nelle officine di Vado Ligure. Peraltro, l’orario estivo entrato in vigore domenica scorsa, con la consegna di ulteriori 13 locomotive nell’ultimo semestre, ha visto il completamento del rinnovo del parco dei mezzi di trazione della Regione Liguria che attualmente di compone di n 46 locomotive tutte E.464 e che porterà ulteriori benefici sia in termini di maggiore puntualità sia di minori soppressioni. Trenitalia sta dunque mantenendo il proprio impegno nel miglioramento del servizio fornendo servizi sempre più adeguati alle esigenze dei pendolari. Tuttociò sta producendo risultati concreti testimoniati da tutti i principali indicatori come puntualità e pulizia e sta riscontrando il riconoscimento dagli stessi clienti nelle indagini di soddisfazione. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BURLANDO, TRASPORTO SU FERRO: “BENE DIRE COME STANNO LE COSE MA SENZA ALLARMI. CONTINUI LO SFORZO SOLIDALE DI GOVERNO E REGIONE LIGURIA PER UN SERVIZIO DIGNITOSO” |
|
|
 |
|
|
Genova, 13 Giugno 2012. “In questo momento così difficile per il paese è bene dire le cose come stanno ma senza diffondere allarmi. Quest’anno come Regione diamo, solo per il servizio, 123,8 milioni per il trasporto su gomma e 88 per il trasporto su ferro. Se poi aggiungiamo gli investimenti superiamo questa cifra, andando ben oltre i 200 milioni. La cifra deriva dallo sforzo solidale di Governo e Regione: circa metà delle risorse sono regionali, l’altra metà provengono dallo Stato. Se anche nei prossimi anni il Governo finanzierà il trasporto locale, come prevede la normativa europea, continueremo a dare un servizio dignitoso. Spero che accada così perché si possono tagliare molte cose ma tagliare il trasporto pubblico significa incentivare il trasporto privato che, in una regione come la nostra, non è sostenibile”. Lo ha detto ieri il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando intervenendo alla consegna da parte di Trenitalia del nuovo treno per i pendolari “Vivalto” alla stazione Principe. Burlando ha spiegato che “in Italia il trasporto locale è regolato da una legge, di cui mi sono occupato a livello governativo, in cui è previsto, come in tutta Europa, il contributo pubblico. La legge prevede anche che le tariffe coprano almeno il 35% del totale e che il resto venga coperto dal contributo pubblico”. E ha aggiunto: “Moretti ha ragione su un punto: è difficile programmare un’attività complessa come questa se ogni anno a luglio, o addirittura a novembre, non sai ancora come andrà l’anno successivo”. “Mi rendo conto che il Governo è impegnato in azioni di risanamento molto complesse. Ci sono però alcune partite come il trasporto pubblico, la sanità e la scuola che non possono essere messe a rischio. Muoversi, curarsi e studiare sono cose che vanno mantenute sempre in un Paese. Che è già chiamato a uno sforzo enorme attraverso la riforma delle pensioni, le accise sulla benzina, l’Imu e, temo, anche un aumento dell’Iva. A fronte di manovre così forti alcune cose, come un trasporto pubblico dignitoso, vanno restituite” ha concluso il presidente. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FERROVIE LIGURI: APPELLO AL GOVERNO PER FARE PRESTO A STANZIARE RISORSE DEL 2012 VENERDÌ 15 GIUGNO IN GIUNTA L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO, ULTERIORI 33 MILIONI PER IL TRASPORTO FERROVIARIO |
|
|
 |
|
|
Genova, 13 Giugno 2012 - Andrà in Giunta venerdì prossimo, 15 giugno, l’assestamento di bilancio con cui si integreranno le risorse per il trasporto ferroviario, innalzando gli attuali 55 milioni di euro a bilancio, a 88 milioni per poter coprire tutto l’anno. Lo ha comunicato ieri l’assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco, a margine della presentazione del nuovo treno Vivalto, consegnato da Trenitalia alla Regione Liguria. “Devo ringraziare i colleghi – ha sottolineato l’assessore regionale Vesco – per la sensibilità e la disponibilità mostrata nei confronti del tema dei trasporti e le sue necessità, tra cui quella di mantenere inalterato lo stesso servizio dello scorso anno”. “Risorse – continua Vesco – che vengono messe a disposizione dalla Regione Liguria, anche se ad oggi non ci sono ancora certezze sui tempi dei trasferimento da parte del Governo di 1 miliardo e 600 milioni di finanziamenti da destinare al trasporto pubblico locale”. Vesco ha ricordato che “lo stanziamento sul bilancio regionale di 33 milioni di euro per il trasporto ferroviario regionale rappresenta un grande sacrificio che comporterà una penalizzazione di altri settori di spesa, perché tutti abbiamo ritenuto una priorità il trasporto pubblico della regione”. L’assessore Vesco ha poi chiarito che degli attuali 55 milioni di euro stanziati, fino ad oggi, nel bilancio regionale, “la quota di 22 milioni di euro sarebbe stata a carico del bilancio dello Stato che invece non ha ancora erogato la somma prevista”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TRENORD GARANTIRÀ I FONDI PER IL 2013 |
|
|
 |
|
|
Milano, 13 giugno 2012 - "In Lombardia c´è Trenord, non c´è Trenitalia, per questo posso assicurare che nel 2013 i fondi per il trasporto continueranno a essere garantiti". Lo ha ricordato Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, a margine di un convegno organizzata dal sindacato Uil a Malpensa, in relazione all´allarme lanciato dall´amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti sulle risorse per il 2013 per i treni regionali e rassicurando in questo modo i pendolari. "Quando Moretti afferma che al momento non sono state stanziate le risorse destinate al trasporto pubblico per il 2013 dice il vero - ha sottolineato Cattaneo - ma è altrettanto vero che è in corso un confronto continuo tra le Regioni e il Governo per risolvere definitivamente il problema. In particolare in Lombardia, con la nascita di Trenord abbiamo messo in atto un vero e proprio federalismo ferroviario. Grazie a questo ´rito ambrosiano´ stiamo garantendo più corse e investimenti". L´assessore ha infine concluso affermando che "la soluzione individuata dalle Regioni per garantire le adeguate risorse di finanziamento ai trasporti è la fiscalizzazione delle risorse. Ci auguriamo che questa strada venga presto intrapresa". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ROSSI: “TUTELA DEL MARE, SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE E SVILUPPO ECONOMICO” |
|
|
 |
|
|
Firenze, 13 giugno 2012 – “Tutela del mare, sicurezza della navigazione e sviluppo economico. Tre aspetti prioritari che devono coesistere, perché vogliamo tutelare l’ambiente marino, navigarlo in sicurezza e renderlo strumento di sviluppo”. Per farlo occorrono 4 ingredienti: regole per una navigazione sicura, installazione del sistema Vts con i radar che permettono da terra il controllo delle rotte e quindi in caso di necessità di poter intervenire in tempo reale; relative sanzioni per le violazioni, altrimenti i controlli perdono di efficacia; un’integrazione delle attività, per lo scambio dei dati, tra le Capitanerie di porto e il consorzio Lamma. Questo è ciò che è emerso nel corso dell’incontro che si è svolto nel tardo pomeriggio dell’ 11 giugno a Firenze tra il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e il sottosegretario al Ministero infrastrutture e trasporti Guido Improta, l’ammiraglio Pierluigi Cacioppo, comandante generale del corpo delle Capitanerie di Porto-guardia Costiera, l’ammiraglio Ilarione Dell’anna della Capitaneria di porto di Livorno, il direttore generale del Ministero dell’Ambiente Renato Grimaldi e il consorzio Lamma. Obiettivo dell’incontro. Costruire insieme un sistema all’avanguardia che cambi la qualità della navigazione e tuteli le coste toscane dal ripetersi di incidenti e disastri in un tratto di mare dove transitano – la fonte è il Ministero dei trasporti – oltre 1000 navi all’anno e l’incidenza dell’errore umano può essere elevata. Le regole. “Le uniche esistenti – ha detto Rossi – sono quelle del decreto Clini, adottato subito dopo il naufragio della Costa concordia, che vieta la navigazione a meno di due miglia dal perimetro delle aree protette e dei parchi. Un decreto necessario e importante ma ancora parziale, che non basta e va esteso con criteri ragionevoli a tutta la costa, oltre a stabilire delle ‘bocche’ di accesso ai porti. Se una Merse Ii va a sbattere sulla costa a sud di Rio Marina (non nel parco) piuttosto che contro gli scogli bianchi di Sant’andrea non è che provoca un incidente di minore entità”. Le sanzioni. “Senza sanzioni – ha proseguito il presidente – non c’è regola che tenga. Dunque il regolamento che perfezioneremo dovrà essere accompagnato da controlli e relative sanzioni”. Installazione del sistema Vts (vessel traffic service). “Dal corpo delle Capitanerie di porto – così prosegue Rossi – ci è stata confermata la volontà di installare 3 punti radar: Gorgona, Piombino e Argentario. Oltre a quello di Livorno che sarà operativo dai primi giorni di luglio. La Regione, al fine di accelerare le procedure per il rilascio dei permessi, si impegna a convocare quanto prima una conferenza dei servizi. E’ poi necessario formalizzare, attraverso un’apposita convenzione con le Capitanerie di porto, tutti gli interventi necessari per realizzare e garantire questa attività di controllo h24 sull’intero arcipelago toscano”. Un progetto cui la Regione ha dato la sua disponibilità a collaborare attraverso l’integrazione delle attività con il Lamma, e impegnandosi a cofinanziare i costi di gestione. “In Europa – aggiunge Rossi – potremmo trovare in questo momento orecchi sensibili a questo tipo di richiesta. Del resto, lo ribadisco: è un progetto a cui teniamo molto, sia per garantire la sicurezza dei passeggeri che per il suo valore ambientale ed economico”. Una maggiore integrazione. L’ultimo ingrediente è infine quello della collaborazione tra le Capitanerie di porto e il Lamma, che la convenzione in corso di perfezionamento dovrà definire. Gli stessi radar, installati e gestiti dalle Capitanerie, possono infatti fornire dati sulle caratteristiche fisiche del mare e quindi consentire al Lamma di elaborare e trasmettere, oltre alle previsioni sulle condizioni meteo del mare, informazioni più dettagliate e affidabili, in modo da poter consigliare le rotte più sicure da seguire. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SICUREZZA IN MARE, PRESENTATA A HELSINKI LA ‘CARTA DEL GIGLIO’ |
|
|
 |
|
|
Firenze 13 giugno 2012 – “Ora la Commisione europea ascolti le regioni marittime e obblighi gli Stati membri e le compagnie di navigazione a mettere al primo posto la sicurezza dei passeggeri e dell’ambiente”. Lo ha detto l’assessore regionale ai trasporti della Toscana, Luca Ceccobao, intervenendo l’ 8 giugno al bureau politico della Crpm, la Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa, alla presenza del vicepresidente della Commissione Ue Siim Kallas. Ceccobao si è recato in missione istituzionale ad Helsinki, in Finlandia, per presentare la ‘Carta del Giglio’, carta per la sicurezza delle rotte marittime scritta sull’isola per volontà del presidente della Toscana Enrico Rossi dopo il drammatico naufragio della Costa Concordia e gli altri incidenti marittimi che si sono verificati nelle acque dell’Arcipelago Toscano. La ‘Carta del Giglio’ illustra lo stretto legame fra le problematiche inerenti alla sicurezza dei passeggeri sulle navi e quelle dei rischi di inquinamento ambientale e chiede interventi per modificare un sistema di norme e di controlli che la cronaca ha dimostrato inadeguato. “L’europa deve dotarsi di norme moderne ed efficaci – ha proseguito l’assessore – le proposte che abbiamo lanciato sono: norme più efficaci e sanzioni certe, sistemi di controlli integrati tra radar e satellite, standard di qualità per classificare le compagnie di navigazione, una cabina di regia per segnalare le rotte e ridurre l’errore umano”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DA OGGI VIA AL PIANO DI EMERGENZA SULLA LINEA ISCHIA-PROCIDA-NAPOLI |
|
|
 |
|
|
Napoli, 13 giugno 2012 - L´assessorato ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, guidato da Sergio Vetrella comunica che, a seguito dell´avaria occorsa alla nave "Isola di San Pietro" della flotta Caremar, la società è stata autorizzata ad adottare a partire dal, 13 giugno 2012, un piano orario emergenziale con la nave "Aldebaran" per i collegamenti Ischia-procida-napoli. Tale piano, che sarà valido per 15 giorni, prevede in particolare l´anticipo della prima corsa, con partenza da Ischia alle 6.20 (anziché alle 6.45), e arrivo a Procida alle 6.40 (invece che alle 7.05), per consentire l´arrivo dei pendolari isolani a Napoli alle 7.20, venendo così incontro alle istanze delle comunità locali e delle associazioni degli utenti. Per consentire poi un più agevole rientro serale sulle due isole del golfo, viene mantenuta la corsa con partenza alle 21.05 da Napoli, anche questa fortemente richiesta dall´utenza. Per quanto riguarda, infine, l´Alilauro, Vetrella informa che è stata finalmente ripristinata la prima corsa in partenza da Forio alle 7 per Napoli, che non veniva effettuata da tempo, e per la quale si era già avviato l´iter di contestazione da parte della Regione, che sarebbe potuto arrivare fino all´eventuale revoca della concessione per la società. "Continuiamo mese dopo mese - dice Vetrella - a cercare di rendere sempre più ottimale e rispondente alle esigenze degli utenti il piano dei collegamenti marittimi del golfo di Napoli, in sinergia con le comunità locali e la Capitaneria di porto, e in continuo e stretto contatto con le associazioni dei pendolari. Colgo anzi l’occasione per ringraziare qui tutti i cittadini che con grande spirito di collaborazione provvedono costantemente a segnalarmi – anche singolarmente - situazioni di criticità, soprattutto attraverso i canali web che ho voluto mettere loro a disposizione, oltre naturalmente a quello ufficiale della Regione, e che hanno consentito di avviare un dialogo aperto e trasparente con il nostro assessorato allo scopo di migliorare insieme e per quanto possibile i servizi.". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|