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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Giugno 2012 |
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EUROPEI SVELANO IL MISTERO DELLE CELLULE STAMINALI EMBRIONALI |
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Bruxelles, 20 giugno 2012 - Gli europei stanno stimolando la ricerca e la tecnologia e il loro ultimo successo è la scoperta che le proprietà delle cellule staminali embrionali sono influenzate dalle condizioni di laboratorio usate per farle crescere. In uno studio rivoluzionario, un team di ricercatori europei ha esaminato cellule staminali embrioniche cresciute in uno stato puro indifferenziato. L´uso di una tecnologia di sequenziamento di prossima generazione ha permesso loro di analizzare l´espressione genica (cioè il trascrittoma) e le modificazioni della cromatina (cioè l´epigenoma). Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell, è stato in parte sovvenzionato da quattro progetti finanziati dall´Ue. Heroic, Plurisys, Eurosystem e Atlas. I risultati evidenziano differenze fondamentali tra cellule staminali pure e cellule staminali embrioniche cresciute in condizioni di laboratorio. Cosa permette alle cellule staminali di rimanere pluripotenti? I ricercatori studiano da tempo questo mistero. Adesso un team di ricercatori provenienti da Germania, Paesi Bassi e Regno Unito forniscono importanti risposte, dandoci le informazioni di cui abbiamo bisogno per sapere come le cellule sono controllate e qual è il modo ottimale per crescerle. I risultati rovesciano le ipotesi precedenti secondo le quali le cellule staminali embrioniche sono instabili e preparate a differenziarsi. Queste informazioni potrebbero contribuire allo sviluppo di cure nuove ed efficaci. Ricercatori del Centro di scienze della vita molecolari di Nijmegen (Ncmls) e dell´Università di Radboud nei Paesi Bassi, e del Wellcome Trust Centre di ricerca sulle cellule staminali, dell´Istituto di cellule staminali e dell´Università di Cambridge nel Regno Unito e della Technische Universität Dresden in Germania hanno confermato che l´analisi del trascrittoma permette agli scienziati di identificare quali geni sono attivati o disattivati dentro le cellule. Anche il livello di attività dei geni è calcolato con questo metodo. Nel frattempo l´analisi dell´epigenoma fornisce ai ricercatori informazioni su come i geni vengono controllati. Questo studio è andato oltre svelando il mistero di come le cellule embrioniche mantengono la loro pluripotenza, che gli esperti descrivono come la capacità di fare vari tipi di cellule. Attraverso questo studio, i ricercatori hanno ottenuto fondamentali informazioni di riferimento nella ricerca per creare un nuovo tipo di cellule staminali umane pluripotenti equivalenti alle cellule staminali dei topi. Secondo il team, i dati rappresentano lo stato fondamentale della pluripotenza. Commentando i risultati dello studio, il coordinatore di Eurosystem ("European consortium for systematic stem cell biology"), Austin Smith, ha detto: "Questi risultati mostrano quanto stiamo ancora imparando sulle cellule staminali. Mostrano anche una differenza basilare tra le vere cellule staminali embrioniche isolate dai topi e le cellule staminali umane attualmente disponibili, che sono meno pure e meno variabili." Heroic ("High-throughput epigenetic regulatory organisation in chromatin") ha ricevuto quasi 12 milioni di euro nell´ambito dell´Area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq). Plurisys ("Systems biology approaches to understand cell pluripotency") è sostenuto nell´ambito del Tema Salute del Settimo programma quadro (7° Pq) con ben 2,97 milioni di euro. Nell´ambito del Tema salute sono sostenuti anche Eurosystem ("European consortium for systematic stem cell biology") con 12 milioni di euro e Atlas ("Development of laser-based technologies and prototype instruments for genome-wide chromatin immunoprecipitation analyses") con quasi 3 milioni di euro. Henk Stunnenberg, capo di uno dei gruppi di ricerca che hanno effettuato lo studio e coordinatore di Heroic, è adesso manager del progetto Blueprint ("A blueprint of haematopoietic epigenomes"), che ha ricevuto quasi 30 milioni di euro nell´ambito del Tema Salute del 7° Pq per studiare gli epigenomi e il loro ruolo nei processi e nei meccanismi biologici di base in salute e in malattia. Il dott. Stunnenberg ha detto: "La composizione epigenetica (uno strato di istruzioni regolatrici sul genoma) delle cellule staminali pure mostra caratteristiche straordinarie e inaspettate, in particolare per quanto riguarda i geni evolutivi. Questo ci costringe a rivedere i modelli attuali." Per maggiori informazioni, visitare: Cell: http://www.Cell.com/ Ricerca dell´Ue sulla salute: http://cordis.Europa.eu/fp7/health/ Blueprint: http://www.Blueprint-epigenome.eu/ |
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SCIENZIATI ADOTTANO NUOVA TECNICA PER INDICARE LE FASI PIÙ IMPORTANTI DELLO SVILUPPO DEL PARASSITA DELLA MALARIA |
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Bruxelles, 20 giugno 2012 - In uno studio rivoluzionario, un team internazionale di scienziati ha creato un nuovo strumento per identificare i punti caldi dello sviluppo del parassita della malaria e monitorare in modo veloce ed efficace l´aumento della resistenza ai farmaci contro la malaria. I risultati sono stati presentati sulla rivista Nature. Coordinati dall´Istituto Wellcome Trust Sanger nel Regno Unito, i ricercatori hanno usato nuove tecnologie di sequenziamento e metodi informatici per esaminare i genomi della malaria in campioni di sangue di 227 pazienti di sei paesi. Hanno identificato una serie di differenze nel modo in cui la malaria si sviluppa in Africa, Asia e Oceania. Le zanzare diffondono il parassita Plasmodium falciparum, responsabile di forme gravi di infezioni da malaria. Oltre 200 milioni di persone soffrono di malaria e circa 600.000 muoiono a causa di questa malattia ogni anno. I bambini che vivono nell´Africa subsahariana, dai cinque anni in giù, sono i più colpiti. "Una delle caratteristiche più impressionanti dal P. Falciparum è la sua capacità di evolversi e di resistere ai farmaci anti-malaria," ha detto il professor Dominic Kwiatkowski dell´Istituto Wellcome Trust Sanger e dell´Università di Oxford nel Regno Unito, autore anziano dello studio. "La clorochina è diventata inefficace contro la malaria e sta emergendo una resistenza ad altri farmaci molto usati. Se vogliamo controllare la resistenza, prima dobbiamo essere in grado di monitorare la diversità genetica del P. Falciparum e identificare le fasi di sviluppo della potenziale resistenza man mano che si presentano. Il rapido sequenziamento dei genomi del parassita dal sangue delle persone infette è un modo utile per rilevare i cambiamenti della popolazione del parassita e potenzialmente un importante nuovo strumento per controllare la malaria." Lo strumento sviluppato dal team permette di estrarre l´acido deossiribonucleico (Dna) del parassita dal sangue. I ricercatori possono anche togliere quanto più Dna umano possibile dal campione. Grazie a questa tecnica, i ricercatori non devono far crescere il parassita in una coltura di sangue prima di senquenziarlo. Quindi non solo questo processo è più breve, ma diminuiscono anche gli errori di replicazione. Secondo il team, il compito di sequenziare i genomi del P. Falciparum è complesso, perché devono sequenziare il Dna ripetutamente, a differenza del Dna umano. Quindi la ricostruzione di tutte le sequenze del Dna del genoma del parassita è lenta, costosa e incline agli errori usando gli attuali metodi di sequenziamento del Dna. Grazie ai dati della sequenza usati per generare una lista di cambiamenti di singole lettere del Dna, conosciute come polimorfismi a singolo nucleotide (Snp), i ricercatori hanno identificato e misurato la variabilità nelle popolazioni naturali di parassiti. "Abbiamo catalogato approssimativamente 86.000 Snp nel genoma del parassita che ci permettono di vedere le differenze tra i parassiti di tutto il mondo, un punto di partenza per capire come queste popolazioni si adattano ai cambiamenti del loro ambiente," ha detto il dott. Magnus Manske, primo co-autore dell´Istituto Wellcome Trust Sanger. Il dott. Olivo Miotto, sempre dell´Istituto Wellcome Trust Sanger e dell´Università di Oxford, e primo co-autore, ha detto: "Molti malati di malaria, specialmente in Africa, sono continuamente infettati da parassiti della malaria e abbiamo creato un nuovo strumento per studiare la diversità genetica in un singolo paziente e per confrontarla con la diversità dell´ambiente." Per maggiori informazioni, visitare: Wellcome Trust Sanger Institute: http://www.Sanger.ac.uk/ Nature: http://www.Nature.com/ |
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SANITÀ: SI LAVORA A RIORDINARE SISTEMA SARDO E PER SERVIZI PIÙ EFFICIENTI E ATTENTI ALLA PERSONA |
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Cagliari, 20 Giugno 2012 - "Stiamo lavorando al riordino del nostro sistema sanitario, estremamente complesso, con l´obiettivo di assicurare il diritto alla salute, come sancisce l’articolo 32 della nostra Costituzione. Desideriamo una sanità non solo più efficiente, ma più umana e rivolta prima di tutto alla persona e non solo al paziente. Ecco perché stiamo lavorando sul fronte della riorganizzazione della rete ospedaliera e di emergenza, per estendere i servizi nei territori decongestionando e ammodernando gli ospedali, sulla riduzione delle liste di attesa, sul contenimento della spesa farmaceutica e del disavanzo senza tagliare i livelli minimi di assistenza. È un percorso lungo e complesso, che stiamo portando avanti con tutti gli attori del sistema, ma non più procrastinabile perché la riforma sanitaria è la base per avere servizi migliori nell’immediato futuro”. È il messaggio lanciato ieri a Cagliari dall’assessore regionale Simona De Francisci durante il suo intervento al convegno nazionale “Il nuovo sistema sanitario per la Sardegna”. Presenti anche gli assessori della Programmazione Giorgio La Spisa e del Lavoro Antonello Liori. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, assente per impegni istituzionali dell’ultim’ora, è intervenuto con un videomessaggio nel quale ha assicurato il sostegno del ministero alla programmazione sanitaria messa in campo dalla Regione. Sono intervenuti il presidente e il direttore generale di Agenas, Giovanni Bissoni e Fulvio Moirano, sul contributo dell’agenzia al Servizio sanitario regionale e sulla formazione manageriale dei direttori delle Aziende sanitarie, e Rossana Ugenti (Ministero Salute) sul patrimonio informativo del nuovo sistema informativo sanitario. Il lavoro della Regione. Nel corso del suo intervento l’assessore ha voluto ripercorrere le tappe chiave che la Giunta Cappellacci in questi ultimi tre anni ha percorso in materia sanitaria. Tra queste, il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, approvato un anno fa dall’Esecutivo regionale e ora in attesa del parere del Consiglio delle Autonomie locali. A questo proposito, l’assessore ha lanciato un appello all’organismo affinché al più presto venga dato il via libera al Piano. Sempre in materia di programmazione sanitaria, è in discussione in Commissione Sanità del Consiglio regionale un disegno di legge di “mini-riforma” in attesa del nuovo Piano sanitario. Entrando nello specifico, l’assessore ha spiegato che sul fronte della territorializzazione dei servizi (in alcune zone dell’Isola già in atto e con buoni risultati), la Regione ha già investito 25 milioni di euro per dotare anche aree periferiche di una rete capillare Case della salute, hospice e residenze sanitarie assistite: “meno ospedale, più territorio, senza per questo chiudere le piccole strutture ma semmai riconvertendole. Sul fronte dell’assistenza domiciliare integrata è in arrivo una premialità di oltre 40 milioni grazie al fatto che abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati”. Bene anche il lavoro sulla medicina penitenziaria “che recentemente, nel corso della sua visita in Sardegna, il ministro della Giustizia Severino ha preso come modello da adottare in altre regioni italiane”. L’assessore ha poi ricordato il piano di governo delle liste di attesa e, sul fronte del management, il provvedimento che assegna ai direttori generali delle Aziende sanitarie obiettivi organizzativi e finanziari. Buone notizie anche per il servizio di elisoccorso regionale, che sarà operativo entro l’estate 2013. Non mancano ovviamente le criticità del comparto, tra cui il Sisar, “sul quale stiamo lavorando costantemente per annullare i problemi e renderlo operativo entro quest’anno”, e il fatto che ancora l’87 per cento degli ospedali sardi non è accreditabile. Via libera agli investimenti. Ecco perché una parte importante delle risorse è destinata agli investimenti. “Finanziamenti importanti e utili – ha detto l’assessore - a potenziare strutture esistenti o per creare nuovi servizi. Per l’area vasta di Cagliari sono disponibili quasi 260 milioni di euro in arrivo dell’accordo di programma quadro, non appena ci sarà un atto di programmazione sul quale si sta lavorando. Intendiamo inoltre creare, a vantaggio dei piccoli pazienti, un polo pediatrico sempre nel distretto sanitario di Cagliari sul quale, per la prima volta, stanno lavorando organicamente 3 direzioni generali. Contestualmente, potenzieremo tutti i reparti di Neonatologia”. Bene anche i rapporti con le Università sarde con le quali il dialogo è aperto sulle Aziende ospedaliero-universitarie a proposito dell’organo di indirizzo e degli atti aziendali. Meno spesa e più efficiente. Diverse le azioni messe in campo dalla Giunta per la riduzione della spesa sanitaria e farmaceutica. Su quest’ultima, l’assessore ha ricordato la recente delibera che contiene dieci azioni per contenerla (tra cui gare di acquisto centralizzate, un’applicazione stringente del prontuario terapistico e prescrizione, da parte dei medici della medicina territoriale, di farmaci a brevetto scaduto: “Ci sono già piccoli ma incoraggianti miglioramenti, si è passati dal 22% sul totale al 21,7% ma ovviamente contiamo di migliorare ulteriormente tra 2012 e 2013”. L´importanza del privato. L’assessore ha poi ricordato il ruolo della sanità e delle case di cura private, che nell’Isola incidono per il 3 per cento del budget della sanità (percentuale molto inferiore rispetto ad altre Regioni), ma che ne restituiscono un 15 per cento in termini di prestazioni erogate. Peste suina, presto a Bruxelles. Ultimo accenno al lavoro sul fronte della sanità animale: “Presto torneremo a Bruxelles per spiegare alla Commissione Ue il lavoro che la Sardegna sta svolgendo per debellare questo flagello, con l’obiettivo di allentare i vincoli imposti mesi fa”, ha concluso l’assessore De Francisci. |
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MILANO ALL’AVANGUARDIA NEL TRATTAMENTO RISOLUTIVO DELL’INCONTINENZA URINARIA MASCHILE UNA PICCOLA RETE SALVA LA CONTINENZA DOPO INTERVENTO ALLA PROSTATA PER TUMORE |
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Milano, 20 giugno 2012 - Dopo il cancro è crisi per migliaia di italiani affetti da incontinenza urinaria conseguenza indesiderata dell’asportazione radicale della prostata che si può ora risolvere con un’ innovativa tecnica chirurgica mininvasiva chiamata Advance . “La nuova metodica” , spiega il dottor Maurizio Cremona, Responsabile dell’ Unità Operativa di Urologia presso l’ Istituto Clinico Sant´ambrogio di Milano e tra i primi urologi in Lombardia ad adottarla , “consente di recuperare la normale continenza con l’inserimento di una retina di polipropilene (particolare materiale biocompatibile) che riposiziona l´uretra, dislocata dall´intervento sulla prostata, nella sua sede anatomica naturale . Advance che si può effettuare in one day hospital ( ricovero di un giorno e una notte ) e in anestesia locale ( spinale ) è indicata per pazienti con incontinenza lieve - moderata e non trattati con radioterapia .I vantaggi rispetto agli interventi del passato invasivi, complessi e con scarsi risultati sono l’efficacia dell’90%, la brevità (la retina viene posizionata in circa 30 - 40 minuti) e del recupero con ritorno alle normali attività in brevissimo tempo - una settimana. Impiegata con successo negli States e in Europa su oltre 50 mila pazienti è disponibile oltre all’ Istituto Clinico Sant Ambrogio di Milano in altri centri ospedalieri italiani a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale - Ssn- e cioè gratis per il paziente. “L’incontinenza urinaria da sforzo dopo la prostatectomia” precisa il dottor Cremona , calabrese di nascita, vive a Busto Arsizio dove ha uno studio da 26 anni , “si manifesta a seguito di un piccolo sforzo come tossire , sollevare una “borsa è molto frequente - fino al 60% dei casi - e nella maggior parte si risolve o si riduce entro un anno dall’intervento .Tuttavia circa il 10 % dei pazienti operati rimane incontinente. Nonostante la diffusione della patologia che con ansia, depressione e isolamento legati al timore di non riuscire a controllare improvvise fughe di urine incide pesantemente sulla qualità della vita, i rapporti sociali l’intesa di coppia e la sessualità , l’incontinenza rimane una patologia nascosta . Solo una minoranza - circa il 50 % - vincendo vergogna e imbarazzo si rivolge all’urologo mentre gli altri si rassegnano ai pannoloni. Negli incontinenti è frequente, infatti, riscontrare un atteggiamento di rassegnazione dovuto all’errata convinzione che dopo aver subito l’asportazione di un tumore alla prostata perdere urina è quasi normale e inevitabile . Questo disturbo puo´ invece essere risolto con successo, con la nuova tecnica chirurgica mininvasiva Advance e nei centri di urologia esperti in incontinenza urinaria sempre più diffusi in Italia”. “Nell´unità Operativa di Urologia dell´Istituto Clinico Sant´ambrogio”, conclude con orgoglio il dottor Maurizio Cremona ”, eseguiamo circa 4.000 prestazioni urologiche ambulatoriali l’anno, tra cui: visite, uretrocistoscopie, biopsie prostatiche, esami urodinamici,ecografie. Il numero degli interventi chirurgici è di circa 700 l´anno. I nostri pazienti arrivano principalmente da Milano e provincia, Varese e provincia ; una buona percentuale è di provenienza extraregionale”. |
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SANITA´: IN ABRUZZO, VACCINI GRATUITI PER NEONATI E ADOLESCENTI |
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L´aquila, 20 giugno 2012 - In Abruzzo sarà possibile vaccinare gratuitamente i neonati contro il pneumococco, agente delle polmoniti batteriche, e meningococco, agente delle meningite. È quanto prevede il Piano vaccinale regionale 2012-2014 presentato oggi dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, e dall´assessore alla Salute pubblica, Luigi De Fanis, dopo l´approvazione della Giunta regionale. Anche l´Abruzzo, dunque, recepisce gli accordi in materia di salute pubblica tra la Conferenza delle Regioni e il Governo, ampliando la sfera di applicazione. La possibilità di vaccinazione gratuita è prevista per tutti i neonati residenti in Abruzzo, a differenza del precedente Piano vaccinale che invece prevedeva la gratuità solo per particolari categorie di neonati. "Si tratta di un grande passo in avanti sul terreno della prevenzione collettiva - ha spiegato l´assessore alla Salute pubblica, Luigi De Fanis - che mette l´Abruzzo tra le regioni che per prima hanno avviato quest´azione di prevenzione collettiva". Ma l´azione del governo regionale non si ferma solo ai neonati. Come ha annunciato l´Assessore, "con un incremento di dotazione finanziaria di 850 mila euro il Piano vaccinale prevede la stessa forma di gratuità di somministrazione di vaccino per le adolescenti di 12/13 anni contro il rischio di tumore del collo dell´utero (papilloma Hpv), in modo da coprire quanto più possibile l´utenza giovanile contro malattie gravissime". Nelle intenzioni dell´assessorato alla Salute pubblica la somministrazione gratuita dei vaccini dovrebbe fungere da stimolo alla popolazione "a ricorrere con più frequenza alla vaccinazione, anche se il sistema della prevenzione in Abruzzo negli ultimi anni ha dato ottimi frutti vista la bassa incidenza di patologie che possono generare allarme nella popolazione". Il Piano di prevenzione prevede inoltre che per i nati dal 2014 la Regione offrirà gratuitamente anche il vaccino contro la varicella. Valutazioni positive al Piano sono arrivate anche dal presidente Gianni Chiodi. "E´ un ampliamento dei servizi al cittadino che dà la misura del buon funzionamento della sanità regionale. Questo ampliamento dei servizi - ha sottolineato - è frutto soprattutto dell´azione di risanamento che questo governo regionale sta portando avanti, che da un lato permette di disegnare un sistema sanitario regionale virtuoso che non produce più debiti e dall´altro porta sul territorio una sanità più efficiente, in grado di rispondere alle esigenze della popolazione abruzzese". |
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RICERCA SUL PANCREAS ARTIFICIALE COLLABORAZIONE TRA I LEADER DELLA R&S NEL CAMPO DEL PANCREAS ARTIFICIALE, PER LO SVILUPPO DI UN NUOVO SENSORE “RIDONDANTE” CHE MIGLIORA IL CONTROLLO DEL GLUCOSIO NEI PAZIENTI DIABETICI |
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New York, 20 Giugno 2012 – Jdrf, in collaborazione con la Fondazione Helmsley Charitable Trust (Hct), ha annunciato oggi una partnership con Medtronic, leader nella ricerca e sviluppo della tecnologia del pancreas artificiale. Il progetto congiunto Jdrf e Hct, denominato “Sensor Initiative”, è nato con lo scopo di rendere più preciso e affidabile il monitoraggio continuo della glicemia (Cgm) per tutti i pazienti con diabete, con un massimo beneficio per i pazienti con diabete di tipo 1, dotati di sistemi integrati di gestione dell’insulina e monitoraggio della glicemia, con l’obiettivo di arrivare a una futura generazione di sistemi di pancreas artificiale. La collaborazione prevede un fondo Jdrf pari a 17 milioni Usd dedicato a sostenere il programma di ricerca Medtronic in questo ambito per i prossimi tre anni. Questo rappresenta uno dei più grandi progetti di ricerca sostenuto a oggi da Jdrf. Obiettivo della partnership è quello di accelerare lo sviluppo di un nuovo sensore Medtronic “a doppio feedback”, che abbini due distinte tecnologie di rilevamento in un solo dispositivo per il monitoraggio continuo della glicemia. La Jdrf- Helmsley Charitable Trust ha finanziato questa importante innovazione tecnologica attraverso la “Sensor Initiative”. I sistemi e sensori Cgm odierni sono già di grandissimo aiuto ai pazienti nel raggiungere un migliore controllo della glicemia. I sensori di nuova generazione saranno ancora più precisi e affidabili e consentiranno una gestione più efficace dell´insulina e lo sviluppo di sistemi automatizzati di pancreas artificiale. “Da tempo sappiamo che una tecnologia dei sensori corretta e attendibile è necessaria per la realizzazione del pancreas artificiale. I sensori glicemici ” “ridondanti” o a “doppio feedback” che verranno sviluppati da Medtronic porteranno a progressi più rapidi in tale direzione” ha dichiarato Jeffrey Brewer, Presidente e Chief Executive Officer della Jdrf. “Siamo felici, attraverso la “Sensor Initiative”, di innalzare il livello della nostra già lunga e consolidata collaborazione con Medtronic, che potrà migliorare la qualità di vita delle persone con diabete.” “La fondazione Helmsley Charitable Trust è fortemente impegnata nel rendere meno pesanti i disagi della malattia e nel migliorare la qualità di vita delle persone affette da diabete di tipo 1; questa collaborazione, che offre l´opportunità di accelerare lo sviluppo di strumenti più accurati ed efficaci per la gestione quotidiana della terapia insulinica, realizza entrambi gli obiettivi” ha dichiarato David Panzirer, Trustee della Helmsley Charitable Trust. Il sensore ‘a doppio feedback’ abbinerà un sensore elettrochimico – denominato sensore a glucosio ossidasi (Gox) e che adotta la tecnologia più comune nei sistemi di monitoraggio continuo della glicemia oggi disponibili – a uno ottico, per fornire valori glicemici più corretti. La ridondanza dei due sensori, che sfrutteranno tecnologie di misurazione distinte, permetterà il controllo reciproco e garantirà sicurezza e affidabilità alla rilevazione della glicemia, aprendo la strada al sistema di pancreas artificiale. “Quello odierno è un altro importante passo avanti, nella partnership con la Jdrf -Helmsley Charitable Trust, che parte dall’obiettivo di innovare ulteriormente la tecnologia di monitoraggio continuo della glicemia per arrivare ai sistemi di pancreas artificiale. Percorso iniziato diversi anni fa con le ricerche della Jdrf sul monitoraggio continuo della glicemia e proseguito oggi con numerosi nuovi studi.” ha dichiarato Katie Szyman, Presidente Esecutivo della Divisione Diabete di Medtronic “Siamo, inoltre, molto contenti di poter presentare la tecnologia “optical based” di rilevamento del glucosio, acquisita alcuni anni orsono. Migliorare la precisione e l´affidabilità del sensore, priorità per entrambe le organizzazioni, consentirà alle persone con diabete di vivere più a lungo e in miglior salute”. I device Cgm forniscono in tempo reale sia un´immagine “istantanea” del livello di glucosio nel sangue del paziente diabetico, sia informazioni sulla tendenza e velocità delle oscillazioni della glicemia. Il dispositivo, infatti, avverte quando si verificano eccessive escursioni glicemiche. Gli studi più importanti della Jdrf hanno mostrato che l´utilizzo del monitoraggio continuo della glicemia può migliorare in modo significativo il controllo del diabete e diminuire, se usato regolarmente, la frequenza di ipo o iperglicemie. Questi sensori fanno oggi parte dei sistemi di pancreas artificiale, che renderanno la somministrazione d’insulina quasi automatica. Nel futuro, i sistemi di pancreas artificiale automatizzati, che ripristinano livelli non patologici di glucosio nel sangue richiederanno sensori avanzati, più precisi e con maggiore capacità di rilevamento degli errori. Medtronic, che può definirsi azienda pionieristica nello sviluppo di tecnologia per un pancreas artificiale, ha già sviluppato Paradigm Veo, il primo sistema integrato di seconda generazione ad ansa semichiusa che sospende automaticamente la somministrazione d’insulina se il valore del sensore della glicemia è uguale o inferiore a una soglia minima impostata per l’ipoglicemia. Il diabete di tipo 1 (T1d) Il diabete di tipo 1 è una patologia autoimmune, caratterizzata dall’incapacità del pancreas di produrre insulina, un ormone necessario a convertire zucchero, amido e altri alimenti in energia. Chi soffre di diabete di tipo 1 deve misurare il livello ematico del glucosio, attraverso una puntura sul dito per prelevare il sangue o con l’ausilio del Cgm e iniettarsi l’insulina ogni giorno più volte al giorno manualmente o con una pompa d’insulina. |
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SANITÀ, POLVERINI INCONTRA VICEMINISTRO CINESE LI XI |
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Roma, 20 giugno 2012 - La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha incontrato ieri, presso la sede della Regione, il viceministro della Salute della Repubblica Popolare Cinese, Li Xi. Nel corso del cordiale colloquio sono state scambiate una serie di valutazioni sui rispettivi sistemi sanitari e sulle prospettive di una loro intensificata cooperazione. La presidente Polverini ha illustrato al viceministro le linee di indirizzo seguite in materia sanitaria dalla Regione Lazio e da parte cinese è stato espresso l’interesse ad approfondire alcune esperienze e pratiche gestionali attualmente utilizzate presso il sistema sanitario italiano, nella prospettiva di un loro possibile utilizzo nell’ambito del sistema cinese. Il viceministro Li Xi ha espresso particolare apprezzamento per il livello delle strutture sanitarie visitate nella Regione Lazio ed ha esteso alla presidente Polverini un invito a recarsi quanto prima in Cina |
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SANITA’: A VENEZIA MANIFESTAZIONE NAZIONALE “GUADAGNARE SALUTE” CON MINISTRO BALDUZZI E ASSESSORE. IL VIA GIOVEDI’ 21 AL CAMPUS SAN GIOBBE DI CA’ FOSCARI. |
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Venezia, 20 giugno 2012 - Saranno Venezia ed il Veneto ad ospitare, il 21 e 22 giugno prossimi, la manifestazione scientifica nazionale “Le sfide della promozione della salute: dalla sorveglianza agli interventi sul territorio”, facente parte del programma del Ministero della Salute “Guadagnare Salute”. L’iniziativa, promossa dal Ministero con la Regione del Veneto, L’università di Cà Foscari e l’Istituto Superiore di Sanità si terrà al Campus universitario San Giobbe di Venezia e vedrà la partecipazione di oltre mille esperti ed operatori provenienti da tutte le Regioni italiane, riuniti per fare il punto sulle azioni messe in atto per contrastare i principali fattori di rischio per la salute ed offrire un’occasione di confronto e di crescita per migliorare gli interventi sul territorio. “Guadagnare Salute” si aprirà giovedì 21 alle ore 13.30 alla presenza, tra gli altri, del Ministro della Salute Renato Balduzzi e dell’assessore alla sanità del Veneto Luca Coletto, anche nella sua veste di coordinatore della Commissione Salute nazionale. In Italia e in Europa le malattie croniche, che hanno in comune alcuni fattori di rischio legati a stili di vita non salutari (fumo, alcol, scorretta alimentazione, sovrappeso e obesità, inattività fisica) sono responsabili dell’86% dei decessi, del 77% degli anni di vita in salute perduti, e del 75% dei costi sanitari. “Come Regione del Veneto – sottolinea Coletto – abbiamo inserito il programma Guadagnare Salute nel Piano Regionale di Prevenzione fin dal 2010 e abbiamo investito tutte le risorse disponibili per lo sviluppo della prevenzione e della promozione di sani stili di vita. E’ infatti fondamentale fare in modo che ogni cittadino si senta parte attiva nel miglioramento del proprio stato di salute e proprio in questo senso stiamo lavorando anche attraverso la creazione di alleanze ed intese tra Istituzioni locali, organizzazioni dell’associazionismo e imprese”. Nel corso della prima giornata di lavori è prevista, alle 14 circa una tavole rotonda su “L’impatto delle politiche sulla salute”, alla quale interverranno, tra gli altri, il Ministro Balduzzi, l’assessore Coletto, esponenti del Governo, del parlamento e della Commissione europea. |
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L´ASMA NELL´ERA DEL DNA |
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Londra, 20 giugno 2012 - Un evento dal titolo ´´L´asma nell´era del Dna" (Asthma in the Dna age) si terrà il 25 giugno 2012 a Londra, nel Regno Unito. L´asma è caratterizzato da un´anomalia della mucosa delle vie respiratorie, infiammazione, sintomi di respiro sibilante e dispnea. Colpisce più di un bambino su dieci nel mondo sviluppato, con 300 milioni di casi in tutto il mondo. Gli studi genetici offrono un mezzo strutturato per la comprensione delle cause dell´asma e per individuare gli obiettivi per il trattamento. La conferenza fornirà una panoramica dei progressi compiuti dalla ricerca nel corso degli ultimi 25 anni per quanto riguarda la comprensione dei meccanismi genetici che sono alla base dell´asma. Sarà anche esaminato l´impatto del completamento del sequenzamento del genoma umano e saranno evidenziati i conseguenti notevoli progressi tecnici e saranno discusse le prossime fasi della scoperta genetica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www3.Imperial.ac.uk/newsandeventspggrp/imperialcollege/eventssummary/event_30-4-2012-17-39-46 |
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ASP: CHIRURGIA AMBULATORIALE NELL´OSPEDALE DI VILLA D´AGRI |
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Potenza, 20 giugno 2012 - Parte dal 2 luglio, nell’ospedale di Villa d’Agri, l’attività di Chirurgia ambulatoriale. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle strategie regionali e aziendali finalizzate ad abbattere i tempi di attesa, razionalizzare e semplificare le procedure di intervento, migliorare la qualità della vita . In tale contesto, per il cittadino-utente che deve subire piccoli interventi chirurgici (nevi,cisti sebacee ed altre patologie di piccola entità a livello della pelle o poco profonde )è stato messo a punto un percorso specifico, che prevede: 1. Visita in ambulatorio ospedaliero di Chirurgia; 2. Prescrizione degli esami ematici necessari e dell’elettrocardiogramma; 3. Controllo da parte del Chirurgo degli esami effettuati; 4. Compilazione della cartella clinica ed esecuzione dell’intervento chirurgico; 5. Dimissioni dopo qualche ora; 6. Controlli successivi in ambulatorio. “ Abbiamo potuto adottare questa formula innovativa grazie al coinvolgimento e alla collaborazione del medico di famiglia, che assicura l’assistenza al domicilio nella fase post-operatoria - sottolinea Giuseppe Cugno, direttore sanitario Asp. In un secondo momento adotteremo la stessa formula anche per altri tipi di interventi chirurgici, di impegno maggiore, che attualmente vengono trattati in regime di day-surgery”. Naturalmente, nel presidio ospedaliero di Villa d’Agri vengono assicurati tutti gli altri interventi chirurgici, con le stesse procedure adottate fino a questo momento.. “In ogni caso, è sempre garantita la sicurezza del paziente, che rimane continuamente sotto il controllo medico ed infermieristico - sottolinea Domenico Loffredo, Direttore U.o. Di Chirurgia Ospedale Villa d’Agri- L’intervento chirurgico avviene, infatti, in ambiente ultraprotetto, quale quello di una sala operatoria, con un anestesista sempre pronto ad intervenire in caso di necessità”. Per semplificare ulteriormente le procedure di intervento, è’ già allo studio un modello organizzativo che consenta di realizzare visita-controlli-.Intervento e dimissioni nel corso di una mattinata. |
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NON AUTOSUFFICIENTI: GIUNTA BOLZANINA .AUMENTA L’ASSEGNO NEI CASI DI ASPETTATIVA RETRIBUITA |
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Bolzano, 20 giugno 2012 - Finora le persone in aspettativa retribuita per assistere familiari non autosufficienti potevano beneficiare dell’assegno di cura del livello 1 (535 euro) indipendentemente dal grado di non autosufficienza dell’assistito. La Giunta provinciale ha approvato il 18 giugno la modifica proposta dall’assessore alle politiche sociali Richard Theiner: in futuro non verrà più corrisposto indistintamente l’assegno di cura del livello 1. L’assegno di cura sarà più consistente per il terzo e il quarto livello di non autosufficienza. Poichè sia l’aspettativa che l’assegno di cura sono prestazioni economiche che perseguono lo stesso obiettivo, quello di sostenere l’assistenza a persone non autosufficienti, era stata limitata la cumulabilità tra aspettativa retribuita e assegno di cura, con effetti negativi in particolare per gli occupati a tempo parziale. "La Giunta provinciale - spiega l´assessore Richard Theiner - ha quindi deciso oggi di aggiornare le modalità di erogazione dell’assegno." Nello specifico, se si fa ricorso all’aspettativa retribuita per assistere il familiare non autosufficiente per un periodo superiore a 10 giorni di calendario in un mese, in futuro verrà liquidato un assegno di cura più consistente per il terzo e il quarto livello di non autosufficienza. Se la persona è inquadrata nel terzo, le verrà erogato l’assegno del livello 2, mentre se risponde ai parametri del livello 4 potrà usufruire del contributo del livello 3 di non autosufficienza. Non cambiano le modalità per le persone inquadrate nei livelli 1 e 2, che continueranno a beneficiare dell’assegno relativo al livello 1. Il nuovo regolamento ha efficacia retroattiva dal 1° gennaio 2012. La legge statale del 1992 ammette un’aspettativa retribuita per un massimo di 2 anni per assistere coniugi, genitori e figli. L’aspettativa può essere frammentata anche in più periodi (ad esempio singoli mesi). In caso di erogazione dell’assegno di cura, le persone non autosufficienti ovvero i loro familiari sono tenuti a notificare l’aspettativa retribuita all’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico (Asse). |
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INCONTRO TRA LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE E LA GIUNTA COMUNALE DI MONTEMONACO. GROTTA DELLA SIBILLA E POLO OSPEDALIERO DI AMANDOLA. |
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Ancona, 20 giugno 2012 - Turismo, lavoro, sanità. Sono i principali argomenti affrontati nel corso dell’incontro istituzionale tra la Giunta regionale e la Giunta comunale di Montemonaco, avvenuto, ieri nel pomeriggio, presso la Sala cittadina del Consiglio comunale. Un confronto che ha toccato numerose questioni d’interesse per il comprensorio dei Sibillini, come la crisi occupazionale delle fabbriche limitrofe e la riduzione dei giorni lavorativi alla Indesit Company di Comunanza. Il confronto ha riguardato anche il futuro dell’Ospedale di Amandola, punto di riferimento di tutta la zona montana tra le province di Ascoli Piceno e Macerata, oltre a questioni legate all’agricoltura. Soddisfazione per gli esiti del confronto è stata espressa dal sindaco Onorato Corbelli: “Abbiamo ricevuto risposte importanti e soddisfacenti, segno dell’attenzione che la Giunta regionale riserva ai problemi del nostro territorio”. Secondo il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, “i Sibillini rappresentano un bene prezioso per lo sviluppo della nuova economia che va costruita attorno alle bellezze del paesaggio. I beni naturalistici rappresentano un motore per favorire la crescita e l’occupazione”. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti istituzionali del comprensorio e il presidente della Comunità montana, Cesare Milani. Il primo punto affrontato ha riguardato il recupero e la valorizzazione della Grotta della Sibilla, “vero elemento identitario di questa zona”. La Regione, la Provincia di Ascoli Piceno, il Comune di Montemonaco, l’Ente Parco e la Comunità montana dei Monti Sibillini hanno già sottoscritto un protocollo d’intesa. Contestualmente all’incontro si è insediato il Tavolo istituzionale che ha provveduto a nominare il dirigente della Regione Paola Mazzotti (settore Cultura) quale soggetto attuatore del ripristino della grotta (messa in sicurezza e recupero, a seguito di cedimenti e frane), sulla base del progetto preliminare esistente, utilizzando le risorse per i dissesti idrogeologici e cercando nuove disponibilità integrative. Sul fronte sanitario, la Giunta regionale ha illustrato le strategie per lo sviluppo del Presidio ospedaliero di Amandola. L’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, e il direttore del dipartimento Salute e Servizi Sociali, Carmine Ruta hanno assicurato che verrà mantenuta e potenziata la specialistica ambulatoriale, mentre nel presidio ospedaliero è in corso di implementazione la parte chirurgica interspecialistica. È anche prevista una Rsa di 20 posti letto. Amandola si conferma, poi, sede di Potes e di Punto di primo intervento. Altre questioni affrontate sono state quelle del dimensionamento scolastico che rischia di penalizzare gli istituti del comprensorio. Un problema particolarmente avvertito è rappresentato dall’imenottero “Cinipide galligeno” che sta devastando il castagno selvatico o innestato. La Regione Marche è già intervenuta, aderendo al programma di lotta biologica attraverso l’utilizzo del parassitoide Torymus sinesis, liberato in cinque siti: Baccile (Montefortino), Meschia (Montegallo), San Pietro (Ascoli Piceno), Venamartello (Acquasanta) e Rigo di Montegallo. Resta da risolvere la questione dei lanci nelle aree protette, vietati dalla disposizioni vigenti La Regione si è impegnata a risolvere la questione, ricercando la collaborazione del ministero dell’Agricoltura. Sempre nel settore agricolo il vice presidente Paolo Petrini ha suggerito la strada della valorizzazione dei prodotti locali attraverso le possibilità offerte dal Marchio Qm:”a luglio partiranno nuovi bandi, con risorse regionali ed europee disponibili”. Al temine dell’incontro la Giunta regionale ha visitato il Museo della Sibilla, accompagnata da sindaco di Montemonaco. |
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MEDICI DI FAMIGLIA: LA CRISI LOGORA LA SALUTE DEGLI ITALIANI SEI CITTADINI SU DIECI ESEGUONO MENO ESAMI
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Firenze, 20 giugno 2012 – Il 79% degli italiani ritiene che la crisi possa minare la salute e il benessere. Il 59% fa meno esami e visite mediche, il 29% avverte maggiormente lo stress lavorativo e il 12% va meno in ferie. È quanto emerge dal sondaggio promosso da “Il ritratto della salute”, il primo quotidiano on line interamente dedicato alla prevenzione con il bollino della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), inviato ogni mattina agli italiani. Al questionario hanno risposto 2916 cittadini. “Come medici di famiglia – afferma il dott. Claudio Cricelli, presidente Simg - riscontriamo il problema emerso dal questionario. Le persone fanno meno esami per colpa della crisi. Per oltre il 70% il medico di famiglia rimane il punto di riferimento. Ci capita sempre più di dialogare con i nostri pazienti non solo di temi medici ma anche di gestione della vita quotidiana”. L’impatto della crisi economico-finanziaria sulla salute è forte: le persone si sentono più stressate e meno in forma rispetto a qualche anno fa, sono costrette in molti casi a risparmiare sulla spesa alimentare più appropriata anche mangiando meno frutta e verdura, diventate un lusso per pochi. “Le difficoltà finanziarie – continua il dott. Cricelli – non devono tradursi in un taglio indiscriminato dei servizi sanitari. Le ultime manovre finanziarie hanno inciso profondamente sul livello dell’assistenza e si preannunciano nuovi aggravi, si tratti o meno di ticket. Anche i provvedimenti della spending review rischiano di compromettere ulteriormente la qualità delle cure. La risposta della Simg è investire in appropriatezza e innovazione. Oggi la medicina generale deve sempre più farsi carico delle carenze del sistema come testimoniato dai dati del nostro Centro di Ricerca Sissi. Ciascuno di noi è responsabile della salute di una media di 1.114 assistiti e ci sono oltre 25 milioni di malati cronici cui dobbiamo garantire continuità di cura per ricoveri e prestazioni inutili: oggi una parte degli esami diagnostici potrebbe essere razionalizzato con un risparmio di risorse da reinvestire in altri settori critici dell’assistenza”. “Il ritratto della salute” è un progetto consolidato che, fin dalla sua ideazione nel 2011 e grazie al bollino delle principali società scientifiche italiane, ha deciso di puntare sul concetto di medicina dei sani: assumere cioè comportamenti ‘virtuosi’ per risparmiarsi problemi di salute in futuro e garantirsi un’ottima qualità di vita. |
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TUTTI POSSONO DIVENTARE AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO UN’ESPERIENZA DI SOLIDARIETÀ E DI SOSTEGNO VERSO LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ TRE INCONTRI INFORMATIVI APERTI ALLA COMUNITÀ |
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Cividale del Friuli, 20 giugno 201 2- Salvaguardare i “soggetti deboli”, cioè le persone che per disabilità fisiche, psichiche o per uno stato di emarginazione sociale, possono soffrire per fragilità e vulnerabilità nel contesto della comunità. Questo l’obiettivo di tre incontri informativi promossi dall’Ambito Distrettuale del Cividalese in collaborazione con l’“Istituto regionale per gli Studi di servizio sociale”. Il tema è l’istituto giuridico dell’“amministrazione di sostegno”, ovvero colui che si prende cura delle persone prive in tutto, o in parte, di autonomia nel compimento delle mansioni di vita quotidiane, accompagnando la persona in difficoltà nella realizzazione del suo progetto di vita, salvaguardandone dignità e sovranità. Gli incontri sono rivolti alla popolazione residente nel territorio dell’Ambito Distrettuale del Cividalese e si avvarranno del contributo di Elena Beorchia, avvocato del Foro di Tolmezzo e presidente dell’associazione “Anfass Alto Friuli Onlus”. La legge numero 6 del 2004 stabilisce che tutti possono assumere il ruolo di “amministratore di sostegno”: è importante quindi, la partecipazione dei cittadini. Gli incontri si terranno tutti dalle 17.30 e in tre date: giovedì 21 giugno 2012 nella sala consiliare del Comune di San Pietro al Natisone (via Alpe Adria 56); giovedì 5 luglio 2012 nell’auditorium comunale di San Giovanni al Natisone (viale delle Scuole); giovedì 13 settembre 2012 nell’aula magna della scuola media di Cividale del Friuli (via Udine 15). Www.cividale.net www.Ambitocividale.it |
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BOLZANO: PROGRAMMA DI FORMAZIONE CONTINUA AUTUNNO 2012 PER IL SETTORE SOCIALE |
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Bolzano, 20 giugno 2012 - È stata completata e sarà disponibile a partire dal 20 giugno la guida ai corsi di aggiornamento per collaboratori professionali e volontari dei Servizi sociali edita dal Servizio sviluppo personale della Ripartizione Politiche Sociali relativa all’autunno 2012. Il programma d’aggiornamento per l’autunno 2012 è stato realizzato in conformità allo specifico programma delle Politiche Sociali e della Sanità ed in accordo con i diversi Enti gestori privati e pubblici. Le varie iniziative di aggiornamento contribuiscono ad ampliare le specifiche conoscenze ed a acquisire nuove competenze nell’attività sociale oppure preparare a nuove sfide professionali. Con la formazione comune vengono promossi inoltre lo scambio e la collaborazione tra operatori/trici di differenti professioni e diversi Servizi. I dirigenti usufruiscono sempre più dell’aggiornamento come un prezioso strumento di guida per il raggiungimento degli obiettivi aziendali. L’assessorato auspica inoltre che le nuove iniziative d’aggiornamento rafforzino la motivazione personale e l’attaccamento al lavoro ed aiutino a garantire la soddisfazione e la continuità lavorativa. Non tutte le iniziative previste nel programma d’aggiornamento vengono organizzate ed offerte dal Servizio Sviluppo Personale, ma questo si avvale anche della collaborazione delle Scuole Professionali per le professioni sociali, dei Centri di formazione e di altre Agenzie formative. Si può richiedere l’opuscolo al Servizio per lo sviluppo del personale che ha sede in via Gamper,1 a Bolzano Tel.: 0471 418221-22; Fax 0471 418229 sozialwesen@provinz.Bz.it o scaricarlo dal sito Internet: http://www.Provincia.bz.it/politiche-sociali/servizi/1786.asp |
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PARAPENDIO IN GARA NEL CIELO DELLA VAL PARMA |
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Torino, 20 giugno 2012 - Nei giorni dal 5 all´8 luglio i cieli dell´Appennino parmense saranno teatro del 3° Trofeo Parco dei Cento Laghi, meeting internazionale di parapendio, evento inserito nel calendario ufficiale della Fai, la Federazione Aeronautica Internazionale. In particolare dal decollo di Costagrande a quota 1450 sulle pendici del Monte Caio, una vetta situata nel comune di Tizzano Val Parma che culmina con la punta Bocchialini (1584 m), tra le montagne e valli circostanti un gran numero di vele colorate si affronteranno per la conquista del trofeo. Ci si attende una partecipazione di circa 100 piloti. In palio anche il titolo di Campione Italiano Master, dedicato ai piloti over 40 anni, per le classifiche open e sport che per la prima volta si affaccia nel nutrito calendario del volo libero, vale a dire senza motore. L´aero club Emilia in Volo, organizzatore dell´evento, ha posto il centro operativo presso il Circolo Paglia a Tizzano Val Parma, mentre l´atterraggio ufficiale è sito in frazione Groppo. L´appennino parmense offre infinite possibilità di volo ed è molto frequentato dai piloti di parapendio e deltaplano non solo emiliani. Particolarmente abbordabili i voli in direzione sud verso il confine con la Toscana e la Liguria, o in direzione nord, verso la pianura. Tuttavia sarà compito del direttore di gara, Leone Antonio Pascale di Vicopisano (Pisa), istruttore e pilota competitore, decidere quali percorsi assegnare, uno per ogni giornata di gara, secondo le condizioni meteo del momento. Infatti questo sport è fortemente legato alle condizioni del tempo ed all´aerologia locale, fattori che, se male valutati, possono compromettere la sicurezza dei piloti. I parapendio e deltaplani odierni sono macchine di grande efficienza e particolarmente performanti, in grado di innalzarsi a quote considerevoli e percorrere decine di chilometri, tanto che gli attuali record mondiali di distanza sono di ben 450 e 701 chilometri, rispettivamente per parapendio e deltaplano. La Val Parma ha già ospitato con successo manifestazioni di grande importanza, come il campionato italiano di deltaplano del 2009. A luglio l´attenzione del mondo del volo libero si sposterà a Borso del Grappa (Treviso) ed a Gemona del Friuli (Udine), rispettivamente per gli italiani di parapendio e per quelli di deltaplano. |
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PIEMONTE: IL CENSIMENTO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI NEL DATABASE DEL CONI |
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Torino, 20 giugno 2012 - La Regione Piemonte, tra le poche realtà in Italia ad aver avviato un censimento degli impianti sportivi pubblici, sarà tra le prime a far confluire questo patrimonio di dati in un database nazionale realizzato dal Coni. “Valorizzeremo la prima ricognizione del patrimonio impiantistico sportivo realizzato dalla Regione in collaborazione con gli enti locali e il Coni Piemonte - annuncia l’assessore regionale allo Sport, Alberto Cirio - Il Piemonte è tra le poche Regioni ad essersi già dotata di questo tipo di strumento, indispensabile per monitorare la situazione esistente e programmare interventi futuri rispondenti alle reali esigenze del territorio. Far parte del database nazionale ci permetterà di mettere a confronto il nostro patrimonio impiantistico con quello del resto d’Italia. Ma anche di dare ad esso maggiore visibilità, promuovendolo, in un’ottica sia sportiva che turistica, tra gli addetti ai lavori e tra i singoli cittadini, che avranno una fotografia chiara dei luoghi e delle opportunità per praticare sport in Piemonte e nel resto d’Italia”. Una volta ultimato, il database sarà a disposizione anche dell’Onis, l’Osservatorio nazionale sugli impianti sportivi che fa capo al ministro Gnudi e di cui è membro nel gruppo di lavoro tecnico anche la Regione Piemonte. Attualmente il Piemonte dispone di 271 complessi sportivi, 3.135 impianti e un totale di 9.383 spazi dedicati alla pratica delle varie discipline. In testa le bocce (3.509 spazi), il calcio (1.452) e il tennis (899. A livello provinciale: Alessandria 31 complessi, 401 impianti e, in tutto, 1102 spazi sportivi; Asti 21 complessi, 203 impianti, 588 spazi sportivi; Biella 11 complessi, 182 impianti, 461 spazi sportivi; Cuneo 51 complessi, 605 impianti, 1736 spazi sportivi; Novara 22 complessi, 252 impianti, 509 spazi sportivi; Torino 113 complessi, 1.169 impianti, 4142 spazi sportivi; Vco 10 complessi, 153 impianti, 411 spazi sportivi; Vercelli 12 complessi, 170 impianti, 434 spazi sportivi. |
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